Marche In Gol - n°17

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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009. n.17 - 2011 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT [email protected] COPIA GRATUITA COPIA GRATUITA

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IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E... NON SOLO

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n.17 - 2011 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... ALTRI SPORT [email protected]

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La prestazione insufficiente di un fi-schietto rosa e scoppia la tempesta: no, una donna non può fare l’arbi-

tro. Fine febbraio, si gioca Grottammare - Elpidiense Cascinare (Eccellenza), dirige l’incontro Anna Di Nardo della sezione di Lodi. In campo un gol annullato ai locali, qualche leggerezza comportamentale e a fine partita, nonostante la vittoria per 2-1, l’allenatore ospite Domenico Izzotti sbotta: “Non credo agli arbitri donna”. Poi si spiega: “Io ho una figlia femmina e sono fiero di questo ma non sono d’accordo sugli arbitri di sesso femminile”. Per Izzotti, 51 anni, esperienze nei settori giovanili di Sambenedettese e Giulianova, poi Civi-tanovese, Fermana, Grottammare, Tera-mo - gli arbitri donna “non hanno polso”. Ha ragione Izzotti o è semplicemente un luogo comune? Monta la discussione, subito smorzata dal presidente del CRA Marche Gustavo Ma-lascorta. “Per me non fa differenza che l’arbitro sia uomo o donna - sottoli-nea - basta che sia bravo. Se abbiamo la parità dei diritti non capisco perché una donna non possa fare l’arbitro. Io confido nelle capacità e non faccio distinzioni di sesso. Nel de-signare un arbitro si valutano le capacità e non il sesso altrimenti saremmo tacciati di razzismo. Io valuto le capacità e non faccio, ribadisco, differenza di sorta. Le prove sono sotto gli occhi di tutti e quando le ragazze sono brave sono brave

punto e basta, c’è poco da dire. Quello che voglio ed esigo da tutti - conclude Mala-scorta - è il rispetto per queste ragazze e poi ognuno si tenga il giudizio che vuole. Posso dire che sono soddisfatto di come si stanno comportando gli arbitri, ribadisco gli arbi-tri, impegnati dall’Eccellenza alle categorie giovanili senza fare distinzioni, e questo sia chiaro una volta per tutte”. Ma come la pensano gli allenato-ri? Il maceratese Romano Mengoni, allenatore in seconda del Gubbio (Lega Pro) è categorico: “Io non faccio distinzioni di sesso. Se gli arbitri sono bravi sono bravi, uomini o donne che siano. Nella no-stra categoria, la Lega Pro, ne vediamo di ragazze soprat-tutto in veste di assistenti. Quello che vorrei sottolineare è una cosa: don-na o uomo che sia, bisogna trovare qualche cosa per migliorare la categoria. Gli arbitri si allenano con cura, sono bravi nell’appli-care il regolamento ma bisogna escogitare qualcosa che permetta loro di fare i conti con la decisione da prendere sotto stress, che non è facile. Vorrei raccontare poi un aned-doto: una volta, allenando la Cingolana in una gara giocata a Sarnano, ad arbitrare c’era una donna e le prime ad inveire contro

l’arbitro erano le mamme dei gio-catori!”. Gianluca Fenucci,

allenatore della Jesina: “Il calcio è un sport dove a

prevalere è il ma-schio ma non per questo non è possibile

che una donna non

possa arbi-trare, tutt’altro.

Nessuna preclusione - sottolinea il mister di Chia-ravalle - ma qualche riserva permettetemi che io la faccia forte anche di un’esperienza maturata in tanti

anni di calcio prima giocato poi visto dalla panchina. L’arbitro donna può sicuramente far bene se preparato al meglio come avvie-ne per l’arbitro uomo. In uno sport come il calcio si richiede al direttore di gara una preparazione al top, che poi abbia quelle ca-pacità che gli permettano di dirigere al me-glio una partita è un’altra cosa. Aiutiamole

a crescere ma qualche problema, anche per la stessa genetica,

un arbitro donna qualche difficoltà in più la troverà sicuramente rispetto al collega uomo. Comun-que, le porte non vanno sbarrate a nessuno”. L’allenatore Giovanni

Ciarlantini (Corrido-nia): “Se una donna ha gio-

cato al calcio ed ha cognizione di quelle che sono le regole ed il

sistema calcio sicuramente con il tem-po potrà arbitrare anche in serie A - dice - diversamente se una donna vuole inserirsi nel sistema calcio perché ha il solo piacere di farlo, non basta frequentare un corso di un mese ed arbitrare qualche partita di ragazzi per poi essere inserita in un mondo che io definisco ‘di lupi’. La mia non vuole essere una chiusura alle donne, ma dico che in un mondo maschilista per ar-rivare ad arbitrare una par-

tita di un certo calibro dovrà fare molta più

gavetta e soprattutto essere affiancata e aiutata

da arbitri esperti e navi-gati”. Esplicito Renzo Morreale, allenatore del Porto Sant’Elpidio: “Guai a pensare che una donna non possa fare

l’arbitro - dichiara - sa-remmo dei razzisti, tuttavia

qualche distinguo si impone di farlo soprattutto perché il mondo

del calcio non è poi così semplice e facile

come potrebbe sembrare. Una donna che si approccia con il calcio deve essere sicura-mente una donna straordinaria senza om-bra di dubbio perchè questo benedetto calcio è rivolto più agli uomini che alle donne ma non escludo - e ci sono gli esempi positivi di Katia Senesi o della Bolognesi oggi che diri-ge in Promozione - che di arbitri donne ce ne saranno sempre. E in quelle poche volte che nella terna ci sono donne io sono felice per-ché la parità dei diritti deve essere davvero a trecentosessanta gradi per tutti e non solo a parole”. Più duro il tecnico emergente Riccardo Fusari (Urbisaglia) che non dice un secco no alle donne arbitro ma qualche distinguo lo vuole fare: “Per le esperienze che ho avuto con i fischietti rosa devo constatare di non aver avuto fortuna. Sarà stato un caso ma in un paio di occa-sioni mi sono trovato a fare i conti con una direzione di gara da brividi soprattutto per il modo con cui l’arbitro donna ha diretto: troppo impreparata. Detto questo, una con-siderazione è doverosa fare: uomo o donna

che sia, gli arbitri devono essere prima di tutto preparati. Prima o poi

vorrei essere smentito da una loro bella prestazione, an-

che se non posso non sot-tolineare che la presenza in campo di una donna arbitro ha portato una gradevole novità a que-sto mondo”. Per Massi-

miliano Cacciatori, allenatore del Mozzano,

l’importante è che siano preparate: “Le donne assistenti

mi sono capitate spesso, meno in veste di arbitro. E se per le prime debbo dire che si sono comportate bene, qualche problema c’è stato quando hanno dovuto arbitrare. Comunque, mi capita spesso di vederle all’opera nei settori giovanili e lì sono pronte e brave, qualche problema potrebbe sorgere quando si comincia a salire di categoria”.

Da Fenucci a Ciarlantini, da Morreale a Cacciatori: basta che siano preparate

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anni di calcio prima giocato poi visto dalla come potrebbe sembrare. Una donna che si approccia con il calcio deve essere sicuramente una donna straordinaria senza ombra di dubbio perchè questo benedetto calcio è rivolto più agli uomini che alle donne ma

“Le donne non possono arbitrare”Malascorta tuona:“Prima di tutto rispetto”

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Da Lally: “Da donna sono completamente d’accordo con mister Izzotti, arbitri e guardalinee donna abbassano la media, già bassa di per sé, delle prestazioni arbitrali”.

Da LucaG: “La mia personalissima opinione: non credo sia un problema di uomini o donne, credo piuttosto un problema di preparazione tecnica, di pratica, di preparazione fisica, di mentalità! Nessun arbitro ammette mai i proprio errori se non a fine gara. Sbagliare è umano, tutti noi sbagliamo, ma a volte bisogna aver il coraggio di ammettere l’errore e tornare sui proprio passi. Ne va sia il buon senso, sia il rispetto per color che in questo sport mettono tutta la loro passione”.

Da Anonimo: “Per LucaG: ammettere un errore quando un’azione dura un decimo di secondo mi sa tanto di difficile...poi se vuoi parlare di preparazione atletica, tattica e mentale frequenta l’ambiente arbitrale e ti renderai conto di chi sono e come preparano le gare gli arbitri”.

da LucaG : “Io non metto in discussione la preparazione nei corsi che gli arbitri fanno ma la relazione preparazione tecnica - tattica - preparazione fisica in rapporto alla partita! Decidere in pochi secondo non è per nulla facile, non lo è per i giocatori figurarsi per gli arbitri. Però se permetti, nella mia lunga ma umile carriera di giocatore, ne ho visti molti di errori e non capisco perchè non viene mai ammesso, soprattutto quelli plateali. A volte sarebbe più facile tornare sui proprio passi. A volte alcuni arbitri non danno neanche una minima spiegazione all’accaduto, o se lo fanno, con tono minaccioso”.

Da MarioB: “Per me non è un problema di uomini o donne, ma di arbitraggio, di collaborazione e di umiltà nel riconoscere gli errori e saper tornare su certe decisioni sbagliate. Una volta una guardialinee donna dopo aver sbagliato annullandoci un gol regolare non si è degnata nemmeno di rispondere e, con muso provocatorio, ha fatto proprio pena. E ci risulta che nella partita successiva ha fatto la stessa cosa”.

Da Giovanni: “Io dico sì agli arbitri donna. Nel campionato di Promozione girone B ho assistito ad un paio di partite dirette dall’arbitro Sonia Bolognesi e devo dire che ha arbitrato benissimo, molto meglio di tanti suoi colleghi maschi, vedi anche la partita P.S. Elpidio-Porto Potenza, corre molto, si trova sempre vicino alle azioni di gioco, dovrebbe arbitrare più spesso”.

Da Fabio: “Ho visto la Bolognesi. Sono rimasto colpito, corre tantissimo, si fa rispettare ed era sempre vicino all’azione più di tanti altri maschietti. Quindi sono d’accordo con il presidente del CRA Marche, se un arbitro merita deve arbitrare a prescindere se sia maschio o femmina. Magari ce ne fossero di arbitri così”.

Da Anonimo: “Ci sono dei ruoli (o delle professioni) che sono per gli uomini e altri che sono per le donne. Ad esempio, quanti uomini possono competere con le donne nel fare l’uncinetto? Uno su un milione, forse. D’altronde gli uomini non possono partorire ed allattare, ci sarà un motivo. Io seguo il calcio da troppi anni e ho visto molte donne arbitrare, compresa - in serie D - la prima donna arrivata al professionismo (Anna De Toni, mi pare si chiamasse): un disastro. Un paio di anni dopo, fu infatti aggredita in una partita internazionale da alcune calciatrici coreane; gli uomini, per non passare per razzisti, protestavano per la sua incapacità ma la cosa finiva lì. Le donne, invece, sono passate ai fatti! Sono d’accordo che se sono brave, devono arbitrare, ma di donne brave non ce ne sono, ve lo assicuro”.

da Giovanni4321: “Gli arbitri donna devono arbitrare le donne. In tutti gli sport le donne competono con il loro sesso e basta, quindi anche per l’arbitraggio deve essere così. Vi dirò di più: quando si effettuano i test atletici, le donne hanno un limite nei tempi totali molto ma molto più bassi di quelli degli uomini, quindi hanno già l’handicap. Il problema è che le partite non è che hanno un ritmo più lento quando arbitrano le donne, al contrario delle partite del calcio femminile che sembrano la moviola in campo per quanto vanno piano. Donne arbitro per il calcio femminile e basta”.

da Anonimo3: “Dove sta scritto che un arbitro donna deve aver giocato a calcio prima? E poi tutti gli arbitri uomini hanno giocato a calcio prima di diventare arbitri?”.

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Nel calcio quasi a 360°. “Perché mi manca di fare il presidente, poi ho fatto tutto”. Inizia l’intervista con

una battuta ironica Giovanni Giacco, da una vita nel pallone. Prima calciatore, poi allenatore, ora direttore sportivo. Ma anche tifoso “del Napoli, perché mi piace il loro folclore e ho a cuore i più deboli e il Napoli allora non poteva competere con i grandi club”. Appassionato della palla che rotola in un rettangolo verde. E proprio in un rettangolo verde, nella panchina dove si è seduto tante volte, quella dell’Osima-na, nel vecchio ‘Diana’, nella sua Osimo, che inizia il racconto del Giovanni Giacco che fu, che è, che sarà. “Iniziai a giocare a 15 anni, con la Libertas Osimo, poi l’Osi-mana. Fui venduto alla Maceratese dove rimasi sei anni, la convocazione nella na-zionale dilettanti e Juniores nella stagione 1965/1966, la promozione in C nel 1968, con 11 punti di van-

taggio sul Forlì, ma non feci mai l’esordio tra i prof”. Un centrocampista centrale che sfiorò il grande salto. “Giammarina-ro che avevo avuto come mister a Macerata mi voleva ad Avellino in C. Rifiutai. Ma non ho rimpianti. Il calcio è un mondo partico-lare e forse avevo capito in anticipo i miei limiti. E poi sono attaccato alla mia terra, alla mia famiglia. Non volevo andar via”. E a 21 anni disse basta con la professio-ne calcio. “Entrai in banca, ma continuai lo stesso a giocare. Sempre a Osimo”. E in quel periodo vennero le maggiori soddi-sfazioni. La fascia di capitano, lo spareg-gio del ‘Dorico’ contro la Falconarese, il gol di ‘Garibaldi’ Graciotti con una fucilata su punizione, la promozione in D. “La vittoria più bella, davanti a diecimila spettatori, uno spettacolo”. Tutt’altro spet-tacolo la stagione scorsa nell’Osimana, come diretto- r e

sportivo, con la retrocessione tragicomica in Promozione. “Da dimenticare, anche se non mi sento molto responsabile. Fu solo un’avventura di alcuni mesi. All’inizio non c’ero, nelle ultime settimane ho lasciato”. Nel mezzo l’avventura da allenatore. “Ini-ziai nel Numana in Prima categoria, poi la vittoria in Prima categoria con il Sirolo, ma ho allenato anche a Cingoli in Promo-zione, a Loreto, il settore giovanile della Passatempese e dell’Osimana”. Ora è ds della Passatempese. E proprio pochi minuti successivi all’intervista i suoi gal-letti hanno punzecchiato l’Osimana nella stracittadina di Promozione (girone A). Identico risultato dell’andata: 2-0. Ma vit-

toria o no è un Giacco tranquillo e sereno quello attuale. “Sono in pensione e mi sto godendo la mia passione”. Il calcio, ormai da un paio di stagioni. Dopo 36 anni di banca, a 60 anni appena compiuti, ha det-to basta. Un addio alla grande. Con una festa in noto ristorante cittadino a suon di musica, filmini del Giacco dall’infan-zia alla pensione, con ben 150 ospiti tra cui mister Marco Lelli e il motociclista Matteo Baiocco. Ma che calcio è quello attuale? “Ci sono troppi interessi economi-ci, troppi procuratori, rimborsi spese eleva-ti. E i giovani non giocano più per la maglia, ma per i soldi. E se qualche volta li metti in panchina ti rispondono che è meglio smet-tere con il calcio. Scatta dentro di loro que-sta molla, non quella di impegnarsi di più”. Ma Giacco ha qualcosa anche contro le società. “A mio parere i presidente debbo-no essere ex giocatori. Che sanno quando e come intervenire”. Che abbia lanciato il sasso? Vedremo un Giacco presidente? Di sicuro nel calcio ha intenzione di re-stare. “Quest’anno sono a Passatempo, un ambiente ideale, dove non c’è stress e dove si può lavorare bene con i giovani. Smentisco quelli che dicono che non vado d’accordo con i giovani. Il futuro? A me il calcio piace e dove c’è una programmazione seria sono e sarò sempre disponibile”. Magari anche da presidente, aggiungiamo noi.

(Michele Carletti)

IL PERSONAGGIOGIOVANNI GIACCO

Calciatore, allenatore e direttore sportivo, ritratto di Giovanni Giacco da Osimo.“I presidenti? Meglio se ex giocatori”.

Calciatore, allenatore e direttore

Giaccoper tre

In basso a sinistra l’Osimana, stagione 1975/1976 (Giacco è il secondo accosciato da destra).

Nella foto sotto insieme al presidente dell’Osimana, Andrea Falcetelli

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Parte la stagione 2011!E si comincia dai più piccoli

SPECIALE MOTO

La stagione “velocità” 2011 è alle porte e come si direbbe in griglia di partenza ‘1 minuto al via!’, i primi a partire saranno i più piccoli, quelli cioè che disputano il nuovo e rivisitato, campionato Italiano di Minimoto. La Federazione Motocicli-stica Italiana quest’anno ha la gestione diretta del campionato ed ha inserito al-cune novità. Una di queste è l’aver tolto le “selettive” in ragione di 7 gare tutte valide distribuite su tutto il territorio italiano. E’ stato inoltre inserito un comitato tecnico per Minimoto valutativo, questo comitato ha il compito di valutare i comportamen-ti fuori e dentro la pista, aiutando così la formazione del carattere del pilota di

domani. Questo dovrebbe aiutare la ma-turazione dei più piccoli e preparali per le categorie superiori, le quali saranno tappe fondamentali se si vuole tentare la scalata di questo sport. Anche se questa disciplina (Minimoto) è la più accessibile in termini di costi, lo sforzo economico da sostenere, per disputare una stagione agonistica a buoni livelli, è abbastanza pe-sante, ecco perché, gli sponsor investono un ruolo fondamentale senza i quali non si potrebbe neanche pensare di poterci partecipare (ovviamente a meno che di una situazione familiare economicamen-te benestante). Il campionato di Minimo-to è il primo e l’unico modo che un bam-

bino ha di iniziare l’approccio con questa disciplina. In sostanza, come più volte detto, da questo campionato ci sono pas-sati tutti, da Valentino Rossi, a Mar-co Simoncelli, da Marco Melandri, ad Andrea Dovizioso solo per citarne alcuni tra i più importanti.

Roberto Cecchi, giovane pilota di Morrovalle, prenderà il via nella ca-tegoria “Junior B” e a bordo di un Mini-mezzo della vicina casa phantom (costru-ita nel Fermano), spinta da un motore anch’esso nostrano, OR Motori, dovrà battersi ancora più energicamente di quanto fatto fin’ora per rovesciare i pro-nostici (o quantomeno provarci), i quali, grazie purtroppo al nuovo regolamento che ha eliminato il limite di peso minimo, sono a favore dei più leggeri (in termini di Kg/Cv). Questo piccolo centauro l’anno scorso, purtroppo, non è riuscito a fare meglio del 13° posto in classifica generale in quanto è stato vittima di una rovinosa caduta, durante un turno di prove libere sul bagnato, che gli è costata la frattura scomposta e sovrapposta della clavicola destra e con essa, la possibilità di giocarsi

il titolo italiano. Nonostante questo co-munque l’anno agonistico 2010 di questo baby-driver non può ritenersi del tutto insufficiente in quanto negli altri campio-nati disputati i piazzamenti sono di tutto rispetto.

Risultati conseguiti da Roberto Cecchi nell’anno 2010: 13° posto campiona-to italiano, 3° posto assoluti d’Ita-lia coppa costruttori, 2° posto campionato regionale Marche.

Il pilota di Morrovalle Roberto Cecchi prenderà il via nella categoria “Junior B”

Roberto Cecchi con il trofeo per il terzo posto agli Assoluti d’Italia

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Ascoli-Piacenza 3-1 5 febbraio 2011I bianconeri tornano alla vittoria in uno scontro diretto estremamente delicato. Partenza sprint dell’Ascoli che realizza due gol nei primi otto minuti sugli sviluppi di calci d’angolo. Il Picchio sciupa più volte la chance del 3-0, poi ad inizio ripresa Cacia riapre la contesa ma una magistrale punizione di Cristiano sigilla il risultato. LA CHIAVE – Il grande cinismo sui calci piazzati. LA CHICCA – La strepitosa punizione di Cristiano che toglie la ragnatela dal “7”. TOP&FLOP – Di Donato&Lupoli.LA FRASE – “Nello spogliatoio abbiamo fatto un patto: pensare solo a giocare” (D. Di Donato)

6 – Cristiano: “inizia un nuovo campionato” 7 – Ciofani recuperato, si allena col gruppo. 8 – Primo incontro interlocutorio tra l’imprenditore Palatroni e gli esponenti dell’Ascoli Calcio. 9 – Incontro tra Benigni, il sindaco Castelli e Palatroni. Castelli: “Ringrazio il presidente di Lega B Abodi che sbloccherà entro lunedì un credito di 1,5 mln necessario al pagamento degli stipendi”. 11 – Convocati: Pederzoli non ce la fa, out anche Marino.

Empoli-Ascoli 1-0 12 febbraio 2011Il Picchio si arrende al Castellani al termine di una partita bruttina, decisa da un guizzo del centrocampista Moro in chiusura di primo tempo. Nella ripresa l’Ascoli prova a reagire ma riesce a mettere in evidenza solamente la propria sterilità offensiva. Castori furibondo per l’arbitraggio diserta la sala stampa. LA CHIAVE – Classica gara da 0-0, decisa da un episodio. LA CHICCA – Nessuna TOP&FLOP – Calderoni&Micolucci LA FRASE – “Ottima prestazione contro un avversario delicato” (A. Aglietti)

14 – Tifoseria col fiato sospeso ma in serata la doccia gelata: i contributi del 4° trimestre 2010 non sono stati pagati. Arriverà un altro punto di penalità. 15 – Circa 150 tifosi contestano pesantemente Benigni in piazza Arringo, al termine di uno dei tanti incontri con Palatroni e il sindaco Castelli. 16 – Comunicato del sito ufficiale sull’applauso di Benigni ai suoi contestatori: “non era irrisorio nei confronti dei tifosi, ma soltanto rivolto esclusivamente ai nemici dell’Ascoli Calcio.” 17 – Oltre 100 tifosi accorrono al Del Duca per l’allenamento per manifestare il proprio sostegno alla squadra. 18 –Palatroni presenta ufficialmente la sua offerta alla famiglia Benigni.

ALMANACCO DI FEBBRAIO 2011 di Stefano Carlini

In questi giorni ho sentito di tutto. Come d’altronde, quasi sicuramente, è accaduto all’intera schiera dei miei fratelli di fede bianconera. Una cosa dico da anni, più che il sentito dire, quando si mette sul piatto della bilancia la valutazione di un fatto, serve conoscere “il vissuto”. Io, vuoi per fortuna o per sfortuna, ho qualcosa da raccontare. La gestione della società di Roberto Benigni e della sua famiglia ha concorso nell’interrompere - ci ho anche messo del mio, sia chiaro - quella che secondo me avrebbe potuto essere una dignitosa carriera da giornalista al seguito della squadra bianconera. Un giorno, uno dei miei maestri Andrea Verdolini, mi comunicò che per la prima volta dopo diversi anni l’Ascoli aveva privilegiato gli aspetti economici nel rapporto tra la televisione da lui rappresentata (che mi lanciò come uomo-internet, mi ricordate dietro al pc ad arrovellare tesi sugli avversari di turno basandomi sulle statistiche?) e la stessa Ascoli Calcio. Non contarono i favori per trasmettere e/o riprendere la squadra negli anni bui della C, quando davvero se TVRS non avesse impiegato mezzi e passione, dell’Ascoli non avremmo saputo praticamente nulla. No. Da quell’estate 2004, se non vado errato, per parlare dell’Ascoli, diffondere le sue

gesta, avere un giocatore in trasmissione, insomma, per essere “parte viva” non solo bisognava pagare. Bisognava pagare più di ogni altro concorrente. Altrimenti niente giocatore, niente trasmissione, niente filo diretto, solo diritto di cronaca. Andrea e la sua televisione scelsero (giustamente) di troncare il filo, perché chiedere soldi ad un amico per essere amici suona come una bestemmia. Io condivisi, scelsi di continuare a parlare di Ascoli in altri modi e interruppi la mia carriera di co-conduttore televisivo-uomo internet ecc.ecc. Questo per dirvi, amici fratelli bianconeri, che sono anni che conosco il modo di interpretare l’Ascoli di questo patron e dei suoi fidi collaboratori. Non mi posso scandalizzare, non mi scandalizzerò per nessun motivo, qualsiasi cosa accada. La speranza, che è vero sia l’ultima a morire, ma è pur componente quantitativamente parlando effimera, alimenta i miei giorni, come quelli degli altri. Però, lasciatemi e lasciateci sognare. Che Ascoli vorrei? Mi sono imposto una serie di desideri. Una società che dedichi a Costantino Rozzi un museo, che dedichi alle nostre maglie storiche un posto dove essere ammirate, che ammoderni (o ne costruisca uno nuovo) lo stadio, che abbia la forza di trovare i messaggi per spiegare ai bambini delle elementari che se sei della

provincia di Fermo o di Ascoli, di Macerata o di Teramo, poco importa. Ibrahimovic ed Eto’o li puoi ammirare solo in tv, mentre al Del Duca giocano idoli veri, in carne ed ossa. Una società che capisca, come d’altronde dopo il fallimento fece De Laurentiis a Napoli, che non è coi contratti di un anno e le comproprietà che un calciatore può sentirsi legato “ad una maglia”. E che quindi ne scelga pochi, ma buoni, e li contrattualizzi per cinque anni. Una società che abbia le idee chiare anche nel chiedere scusa quando si sbaglia o quando le cose non vanno bene. Una società rappresentata da una persona che non risponda “che fortuna, la prima col Milan, che è la mia squadra del cuore”. Insomma, una società per cui prima di tutto viene l’Ascoli, poi l’Ascoli, poi dopo ancora l’Ascoli. Caro Roberto Benigni, le auguro lunghissima vita, ma le ricordo una cosa. Bonolis e Laurenti lassù avevano la carta del caffè da giocarsi. Lei, quando tra diversi lustri arriverà in Paradiso, troverà LUI ad aspettarla. Custandì lo so che sei rosso dalla rabbia, ma Totò asseriva che la morte è una livella. Dato però che si parla dell’Ascoli, del nostro Ascoli, mica lo so se sarei così felice nel dare ragione al Principe De Curtis...

Tanto tuonò...Il momento dell’Ascoli non racconta nulla, ma veramente nulla, di nuovo relativamente al valore che Roberto Benigni ha dato al Picchio nella sua lunga carriera da primo dirigente.

di Daniele Perticari

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Ascoli-Portogruaro 1-0 19 febbraio 2011Estraniandosi dalle vicende societarie, la squadra esibisce una prestazione tutto cuore, sostenuta con grande passione dai propri tifosi. Il Portogruaro si chiude a riccio a difesa del punticino ma deve arrendersi nei minuti conclusivi ad un guizzo di Mendicino, al suo primo gol in maglia bianconera. Tripudio al Del Duca. LA CHIAVE – La pazienza certosina nell’attaccare costantemente senza scoprirsi alle ripartenze ospiti. LA CHICCA – Un’azione travolgente di Feczesin, ma il suo tiro (deviato) si perde sul fondo. TOP&FLOP – Di Donato&Moretti. LA FRASE – “Una soddisfazione che ripaga tanti sacrifici” (E. Mendicino)

20 – Palatroni: “Ho incontrato l’avv. Di Campli ma Bracalente (titolare marchio NeroGiardini) non è con noi”. 21 – In prova il difensore francese El Mourabet, rimasto per tre giorni. 22 – L’editore Elido Fazi incontra a Roma il sindaco Castelli, chiedendo informazioni sul club. 23 – CGF, respinto il ricorso sul -1 per i contributi del 2° trimestre 2010. 24 – Faisca e Pederzoli si arrendono all’influenza, Moretti recupera.

Livorno-Ascoli 1-1 25 febbraio 2011Altra gara che mette in vetrina la grinta dell’Ascoli e la voglia di non mollare mai. Dopo un primo tempo opaco e chiuso in svantaggio, nella ripresa i bianconeri mettono alle corde il più quotato Livorno dell’ex Novellino e ottengono in extremis un meritatissimo pareggio, proprio al 90’ grazie all’ungherese Feczesin. LA CHIAVE – L’atteggiamento mentale della ripresa, squadra rigenerata negli spogliatoi. LA CHICCA – Il cross vellutato di Calderoni per il gol di Feczesin. TOP&FLOP – Lupoli&Cristiano. LA FRASE – “Perdere subendo un solo tiro in porta sarebbe stato triste” (R. Feczesin).

26 – Tiene banco la querelle societaria. Scaduto il termine per la risposta dei Benigni all’offerta. Palatroni: “Nessuna risposta, sono stufo”. Replica di Benigni con un comunicato ufficiale che parla di “disinformazioni” e in cui afferma di aver risposto a mezzo raccomandata. 27 – Faisca e Pederzoli recuperati, si aggregano al gruppo. 28 – Castori: “Abbiamo il fuoco dentro, neanche il diluvio universale potrà spegnerlo.” 1 – Ascoli-Vicenza, turno infrasettimanale, rinviata per pioggia a data da destinarsi. L’arbitro Nasca non può far altro che decretare l’impraticabilità del campo.

Mario Bonfiglio continua a far gol ad AscoliAbbiamo sentito al telefono l’ex attaccante bianconero che sta aprendo una scuola calcio insieme a Fabio Di Venanzio

Una lunga carriera trascorsa per la maggior parte sui difficili campi della Serie C, un talento forse mai espresso fino in fondo, complici anche i troppi infortuni che lo hanno tormentato nel corso della sua carriera. Stiamo parlando di Mario Adriano Bonfiglio, la “Pantera Nera”. Ha vestito le maglie di tantissime squadre: Vittoria in Serie D, due stagioni al Modena, poi Teramo, Ancona e Avellino. Dal 1997 al 1999 ecco due campionati alla Juve Stabia in compagnia di Gaetano Fontana, la Fermana, il Benevento e l’Ascoli. L’indimenticabile promozione nell’anno dei Diabolici per un totale di tre stagioni inframezzate dall’esperienza al Pisa. Poi ancora Pisa, Pescara, Ternana e Pro Vasto sotto la guida di Pinuccio Di Meo. Ha girato tutta l’Italia segnando ben 94 gol dal 1992 al 2010. Se era a posto fisicamente, era complicatissimo fermarlo per le difese avversarie. Come dimenticare il gol da centrocampo a Giulianova oppure lo stacco di testa imperioso in casa con la Ternana? Impossibile farlo.

A Mario però, nonostante il girovagare durante la sua carriera, è rimasta Ascoli nel cuore, non c’è che dire. Oltre ad aver sposato un’ascolana, da qualche mese è tornato a giocare nel Piceno, in Seconda Categoria con l’Atletico Azzurra Colli ed ha interessanti progetti per il futuro.

Ancora non ce la fai a smettere di giocare…Sono tornato a indossare gli scarpini perché me lo ha chiesto un carissimo amico (Giovanni Fioravanti – ndr) che fa parte della società. Con me è venuto anche Vittorio Pinciarelli, la mia intenzione era divertirmi e così è stato. Giovanni mi aveva dato rassicurazioni sulla serietà della società nonostante disputi solo il campionato di Seconda Categoria e si trovasse al mio arrivo in un posizione di classifica deficitaria. Tutto vero.Non hai smesso di fare gol ma è arrivato anche un cartellino rosso.Sì, ho segnato cinque reti in sei partite e stiamo risalendo la classifica. L’espulsione invece è stata la seconda in tutta la mia carriera, può capitare.

Inoltre hai intenzione di fondare una scuola calcio per bambini insieme a Fabio Di

Venanzio.È tutto ancora in fase di progettazione. Abbiamo avuto questa idea e stiamo lavorando per quello, la burocrazia è molto lunga anche per queste cose. Quando sarà il momento lo pubblicizzeremo a dovere sui giornali. Comunque posso dire che per questa estate dovremmo farcela a partire.

Naturalmente anche tu hai un ricordo splendido dell’anno dei Diabolici…Quando si vince è sempre bello e si hanno ricordi positivi. Fu una promozione importantissima, dalla C alla Serie B con tanti di noi che non l’avevano mai fatta. Demmo una soddisfazione enorme anche a tutta la città e ai tifosi dell’Ascoli che da tanto tempo non respiravano il calcio che conta.

Qualche aneddoto divertente di quella stagione?Mah… C’era un gruppo eccezionale e avevamo tantissime forme di scaramanzia. La cosa più bella era il giro in pullman attorno alla pista dello stadio Del Duca prima di andare ad allenarci a Castel di Lama. Cantavamo i cori della Sud, Monticciolo ci intervistava facendo le imitazioni dei vari conduttori televisivi. Un vero e proprio spasso.

È vero che il prossimo anno festeggerete tutti insieme il decennale dell’anno della promozione?Sì, abbiamo deciso di organizzarci, faremo una bella festa.

Ora l’Ascoli però non naviga in buone acque a livello societario…Quando ci sono queste problematiche

dispiace veramente tanto, perché si ripercuote su tanta gente che vive di calcio. Io sono stato a Vasto dove ci siamo salvati sul campo e poi la società è fallita, oppure la mia città, Messina, non riesce ancora a ritornare nel calcio vero. La situazione dell’Ascoli mi addolora molto ma vorrei fare i complimenti ai calciatori bianconeri che si stanno dimostrando grandi professionisti.

Che ricordi hai del presidente Benigni?Era uno di poche parole ma non per questo non teneva alla squadra. Quello è il suo carattere, può piacere o non piacere. Non ha mai manifestato il proprio entusiasmo in prima persona, non si è mai lasciato andare più di tanto. A livello economico invece è sempre stato preciso e puntuale almeno per quello che riguarda i tre anni che ho giocato con l’Ascoli, mai avuto problemi di nessun tipo. Né io né i miei compagni di squadra.

L’Intervista di Simone Mozzoni

AI LETTORIDal prossimo numeroMondo Picchio torna

nella sua consueta veste graficae come inserto staccabile

L’ex bomber bianconero Mario Bonfiglio

L’esultanza di Faisca e Giorgi dopo un gol

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8 n. 17

SERIE D

Stefano e Alex il bello della stagioneStefano Mandorino (tondo sotto) e Alex Buonaventura (tondo a fianco), due delle ‘ani-me’ di una Civitanovese che cerca di dare un senso a questa stagione che si può definire altalenante. L’obiettivo playoff rischia di allontanarsi con il quinto posto difficilmente rag-giungibile tuttavia a dieci giorna-te dal termine è opportuno tracciare un consuntivo della stagione. “Siamo stati fortemente condizionati dagli infor-tuni - sottolinea Buonaventura al micro-fono di Andrea Verdolini durante la trasmissione ‘Le Marche nel pallone’ - ce ne sono stati molteplici e praticamente non c’è stato un momento nel quale siamo stati non dico al completo ma con un organico vicino a quello pensato in estate”. Annata di rimpianti dunque? “In effetti - rimarca Mandorino - quando eravamo in procinto di spiccare il volo verso la parte alta della classifica ci sono state delle sconfitte, vedi quelle in casa con Olympia Agno-nese e S.Arcangelo o episodi che ci hanno frenato pesantemente”. Senza, aggiungiamo noi, parlare degli arbitrag-gi che in qualche caso, ad essere teneri, sono stati inadeguati. “Dobbiamo comunque cercare di lottare per i playoff senza pensare troppo se poi questo servirà a qualcosa in tema di ripescaggio - ribadi-sce ancora Buonaventura - il calendario

ci propone molti scontri di-retti come quello di Jesi o

le gare davvero stimo-lanti di Recanati, di Teramo o in casa con-tro il Rimini. Quindi possiamo migliorare

sensibilmente la nostra stagione e toglierci delle

soddisfazioni”. Alex Buo-naventura ha avuto diverse

proposte anche di compagini di categoria superiore e invece, quasi uni-co rispetto alla rosa dell’anno scorso, ha deciso di restare a Civitanova Marche. Perchè questa scelta? “Esclusivamente per l’importanza della piazza che in ogni circostanza ci è stata vicina e lo sarà anche nel futuro. Giocare qui ti dà sensazioni davvero molto belle e dobbiamo ripagare in qualche modo i nostri splendidi tifosi”. Stefano Mandorino invece è un nome

nuovo per il calcio marchigiano. “Sono nato in Germania ma cresciu-

to calcisticamente nel Lecce (pro-prio come Negro, uno dei grandi protagonisti di questa stagione in serie D, ndr). Ho fatto poi al-tre esperienze in giro per l’Italia

ma essere a Civitanova a 23 anni è davvero importante per un giova-

ne come me e l’occasione di crescere vicino a giocatori importanti”. Buoni

propositi insomma per questo finale di stagione per la Civitanovese ma anche un pizzico di amarezza e tanti rimpianti per quello che poteva essere e che, almeno per il momento, difficilmente sarà.

Mandorino: “Sono qui per crescere”. Buonaventura: “Campionato condizionato dagli infortuni”

Si riparte da Ottavio

Quarto avvicendamento stagionale sulla panchina della Sambenedettese con l’esonero di Luigi Boccolini dalla

guida tecnica rossoblu. L’esperto al-lenatore di Portorecanati aveva preso il posto di Tiziano Giudici subentrato a sua volta ad Ottavio Palladini (foto). Il presidente Sergio Spina ha così deciso di ripartire proprio da Pal-ladini, protagonista della splendida cavalcata in Eccellenza della passata stagione: le sue dimissioni da tecni-co dei rossoblu arrivarono, un po’ a sorpresa, la mattina del 20 settembre scorso. Ecco che, a distanza di cinque mesi, si rinsalda il connubio con l’am-biente rossoblu.

SAMBENEDETTESE

CIVITANOVESE

“In occasione dell’incontro casalingo Civitanovese - Santarcangelo (13 febbraio) era in program-ma una manifestazione pacifica finalizzata alla sensibilizzazione per una corretta e giusta appli-cazione della normativa sulla sicurezza negli stadi. Gli Ultras, quali portatori di osservanza alla legge, intendono sollevare l’attenzione su prese di posizione soggettive che nulla hanno a che fare con i criteri oggettivi cui è ispirata l’applicazione di ogni norma non escluse quelle di rango co-stituzionale. Da qui l’idea di esporre uno striscione riportante il testo normativo di cui all’Art. 21 della costituzione ma, del tutto immotivatamente rispetto alle legittime aspettative della protesta, l’esposizione dello striscione è stata vietata sia all’interno che all’esterno dello stadio in nome di non meglio individuate né spiegate esigenze di ordine pubblico”.

CURVA NORD, GRADINATA SUD, SCONVOLTS

Ultras: la Costituzione non entra allo stadio!

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9n. 17

SPECIALE SOFT AIR

- Club del mese: Barracuda - MondoSoftair: le offerte del mese!

L'Associazione Sportiva Dilet-tantistica BARRACUDA 7.62 nasce nell'aprile 2004 a San Be-nedetto del Tronto (AP) per ini-ziativa di alcuni amici che gio-cavano insieme già dal 2001 e che decidono di spendere il loro tempo libero nella realizzazione di un gruppo unito non solo nel-lo sport ma soprattutto nell'ami-

cizia. In breve tempo al gruppo fondatore si uniscono altri ra-gazzi che con la loro determina-zione e volontà contribuiscono alla realizzazione di questo pro-getto. Inizialmente, come in tutti i club, si incontrano i primi pro-blemi, ad esempio trovare un buon campo di gioco, rientrare nella legalità e guadagnarsi la

fiducia delle forze dell'ordine, ma con grande impegno e serie-tà si riesce a superare tutti questi ostacoli. Il 9 luglio 2004 si di-venta ufficialmente un'Associa-zione Sportiva con regolare sta-tuto e si inizia a disputare molte amichevoli con altri club delle zone limitrofe con i quali si in-staurano ottimi rapporti. Nel 2005 si entra a far parte dell' A.S.N.W.G. partecipando a di-versi tornei, anche a livello na-zionale. Attualmente gli allenamenti si svolgono presso i campi di Grottammare, Cupra Marittima e Comunanza (in provincia di Ascoli Piceno) i quali, grazie all'ambiente boschivo, permet-tono di affrontare diverse tipolo-gie di gioco che vanno dalla classica con due bandiere alle più elaborate missioni recon e 24h. Oltre ad allenarsi, disputare amichevoli e tornei, durante la settimana i soci si incontrano

per organizzare cene e corsi (ad esempio di cartografia), un'otti-mo modo per stare tra amici e condividere la passione per il softair. Grazie al grande impegno del direttivo e di tutti i soci il Club vanta buoni risultati in molti tornei e la cosa più importante: il rispetto e l'amicizia di molti club, ottenuti con l'ONESTA' e la SIMPATIA. Il Club è sempre ben disposto ad accettare tutti coloro che vo-gliono avvicinarsi allo sport del softair, infatti per chi vuole pas-sare una domenica diversa dalle altre, l'Associazione mette a disposizione l'attrezzatura che comprende: fucile, pallini, divi-sa mimetica e maschera di pro-tezione. web: www.barracudasoftair.com mail: [email protected]

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10 n. 17

Inutile usare giri di parole: l’unico obiettivo stagionale è quello di lasciare al più presto una Eccellenza che l’An-

cona 1905 di Andrea Marinelli (foto)non si sente assolutamente cucita sulla sua pelle. Lo si capisce da un ambiente che non vede l’ora di tornare a quel calcio che l’ha vista protagonista fino a qualche mese fa. Il compito è quello di superare il cosiddetto “ostacolo” chiamato Eccellen-za e per farlo ci sono due strade decisa-mente importanti da percorrere. In primo luogo vincere il campionato che la squa-dra dorica sta vivendo assolutamente da protagonista con una lotta a tre insieme a Fermana e Tolentino, avversarie che meritano grandissimo rispetto. I cremi-si hanno dimostrato il proprio valore sia nel corso della stagione sia nella finale di Coppa Italia vinta dai dorici ai rigori nella splendida serata del Polisportivo di Civitanova Marche. Sul fatto invece che l’antagonista principale sarebbe stata la Fermana, i dubbi erano veramente mol-to pochi: i nomi di un organico di tutto rispetto, la voglia di ben figurare di una società ambiziosa e l’esperienza di Gio-vanni Cornacchini sono le armi migliori di una squadra senza dubbio da tenere in grandissima considerazione. Per i ragazzi

di Marco Lelli però l’altra strada che porta alla serie D si chiama Coppa Italia: quella vittoria sul Tolentino, infatti, ha aperto la strada alla fase nazionale iniziata con l’ottimo doppio successo sugli umbri del Grifoponte Torgiano (ora ai quarti di fina-le c’è lo scoglio Pisa Sporting Club da su-perare). In caso di vittoria la serie D sarà una certezza ma anche in caso di finale o semifinale la speranza di accedere alla ca-tegoria superiore è ben più di una possibi-lità. Ipotizzando una situazione negativa in entrambi i fronti c’è infine una terza via, quella dei playoff di Eccellenza che

negli ultimi anni hanno premiato diverse squadre marchigiane, ultima in ordine di tempo la Jesina di Gianluca Fenucci. Eccola dunque l’ultima via possibile che conduce alla serie D, ma ad Ancona spe-rano che quella buona sia una delle prime due. E poi, in caso di D in tasca, non è detto che non si debba guardare ancora più su, magari ai pro: “In caso di promo-zione – le parole di patron Marinelli - non ho mai detto che rifiuterei, se ci fosse la possibilità, il salto in Lega Pro. Ma perché lo si possa fare servirà l’aiuto dell’impren-ditoria locale e del Comune”.

ECCELLENZA

Partita doppia per la D

in caso di promozione non ho mai detto che

rifiuterei, se ci fosse la possibilità, il salto in Lega Pro

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11n. 17

ECCELLENZA

La Fermana orascalda i cuori dei tifosi

“Abbiamo la fortuna di avere un grande allenatore che sta gestendo al meglio il grup-

po”. Parole e musica di Mimmo Di Antonio, direttore sportivo di una Fermana che non ha alcuna inten-zione di mollare la presa, attaccata ad una corazzata come l’Ancona ma

indubbiamente con-vinta delle sue indi-scutibili potenziali-tà. “Creiamo molto ma non riusciamo a concretizzare la gran mole di lavoro che facciamo, in questo dobbiamo fare me-glio anche se in gene-rale la soddisfazione per quanto fatto finora, soprattutto alla luce del fatto che

siamo partiti da zero, è veramente tan-ta. Ma arrivati a questo punto non ab-biamo nessuna intenzione di abbassare il livello di attenzione”. In estate qual-che dubbio sulle sorti della squadra canarina finita in mano a una cordata di imprenditori toscani serpeggiava

(e non poco) tra gli appassionati del-la causa gialloblu e la misera risposta degli abbonamenti (solo 73, un record negativo) alla nuova stagione non era stato di certo un segnale incoraggian-te per il presidente Francesco Fer-rante e i suoi collaboratori. Poi, col passare dei mesi, giocatori e allenato-re hanno saputo conquistare la fiducia del pubblico che ora vive al fianco del-la squadra (il “Recchioni” comincia a pulsare come ai vecchi tempi) questo spettacolare duello di testa con l’Anco-na. Senza dimenticare che il destino ha pensato bene di metterci lo zam-pino proponendo all’ultima giornata di campionato lo scontro diretto al “Recchioni” di Fermo. Quando si dice, il sale sulla coda….

Dopo l’iniziale record negativo di abbonati il “Recchioni” comincia a riempirsi Pablo Ferretti na-sce a La Plata il 26 giugno 1979.

A 4 anni inizia a cor-rere dietro al pallone. Maradona e Batistuta i suoi miti, l’Estudiantes la squadra del cuore. Suo nonno, Juan An-gel Ferretti, negli anni ’50 gioca nella serie A argentina. “Il calcio italiano mi ha arric-chito sia fisicamente

che moralmente”, dice. In Italia ha giocato con Sambenedettese, Ellera, Locri, Chioggia, Vado, Feltrese, Montecchio, Castiglione, Pescatori, Cor-neliano. Ora è alla Fortitudo Fabriano.

Ferretti, quale e quando è stato il tuo mo-mento di gloria?“In Argentina all’Everton quando vinsi un campio-nato, al Villa Garibaldi con 18 gol. Anche in Italia, con la Sambenedettese nel campionato 2000-2001, mio primo anno in Italia”.

C’è stato un gol tanto bello che non di-menticherai mai?“Ricordo la rete fatta nel 2008 nell’esordio con la maglia della Feltrese, un missile da 35 metri. E poi voglio aggiungere il gol fatto all’Ancona, soprat-tutto per la meravigliosa giocata fatta con Matteo Federici”.

Ora sei alla Fortitudo Fabriano.“E’ una società molto organizzata. Secondo me può fare ancora meglio e arrivare alla serie D. Un sogno? Se così fosse, vorrei esserne parte”.

Vuoi dire qualcosa in particolare?“Ci tengo a ringraziare Luca Tamburini e la sua stupenda famiglia, Matteo Federici, Alberto La Mantia per come mi hanno accolto dentro e fuo-ri lo spogliatoio. Amici veri. Per loro mi sento un fratello”.

“Per la Fortitudo Fabriano sognola serie D”

Tre mesi di Eccellenza gli sono bastati per capire che l’Ancona è una spanna sopra le altre. Mau-

ro Traini, direttore sportivo di lungo corso (Ascoli, Ancona, Como, Chieti, Teramo), ha collaborato con il Cento-buchi in veste di consulente prima del definitivo addio, consumatosi a metà febbraio. “Mi ero semplicemente reso disponibile a dare una mano - racconta – ho lavorato con dirigenti bravi e ap-passionati ma in società qualche proble-ma c’è”. A Traini, tutt’ora consulente di mercato del Treviso (“Ho cominciato a fare questo lavoro con Antonio Panta-netti della Sangiustese”, ci disse in una nostra vecchia intervista), è stata suf-ficiente una dozzina di settimane per ‘leggere’ l’Eccellenza: “L’Ancona non

avrà problemi a vincere il campionato - sottolinea - vedo bene anche il Tolen-tino, molto compatto, e la Fermana che lotterà fino alla fine. Vorrei fare un elo-gio al direttore sportivo Claudio Cicchi: all’Elpidiense Cascinare si vede la sua mano e chissà dove sarebbe oggi se fosse rimasto uno come Bugiolacchi...Le altre squadre sono tutte sullo stesso livello, Urbino a parte”.

“Vincerà l’Ancona e all’Elpidiense Cascinare si vede la mano di Cicchi…”Mauro Traini e la sua breve esperienza in Eccellenza

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12 n. 17AMARCORDPINO BRIZI

Il gigante buono

Classe 1942, il gigante buono Giuseppe Brizi, maceratese purosangue, colleziona 280 par-tite in serie A con la Fiorentina

culminate con la vittoria dello scudetto nella stagione 1968/’69 e la Coppa Italia, disputata a Roma il 19 maggio del 1966 contro il Catanzaro (2-1 per i viola dopo i tempi supplementari). Parlare di calcio con Pino non è soltanto piacevole, ti arric-chisce dentro. Uomo sereno, tranquillo, ha vissuto momenti indelebili nella sua vita di calciatore. Ma quando dice “ogni tanto vedo qualche partita in televisione anche se non seguo poi molto il calcio di oggi” ci lascia quasi senza parole. Perché

lo dice in modo distaccato, con la

certezza di aver dato tutto a quel mondo e ora vuole s e m p l i c e -mente ritor-nare a vivere

nel privato. Cresciuto nel

vivaio della R o -

bur Macerata 1905, Pino Brizi nean-che maggiorenne viene acquistato dalla Maceratese, con i biancorossi gioca nel campionato di serie C. Brizi racconta così il passaggio dai bianconeri alla Macerate-se: “Non c’erano allora osservatori in ogni angolo della provincia come succede oggi ma il giovedì era d’uso, come succede anche oggi, di giocare la partita amichevole, le squadre allora non disponevano di grandi organici ed ecco allora che la Maceratese chiedeva aiuto alla Robur che gli mandava due o tre giocatori alla volta. Era un onore per noi ragazzi giocare contro la Macerate-se”. Sul giovane quanto bravo Brizi la Ma-ceratese aveva da tempo puntato i suoi interessi tanto da acquistarlo. Il gigante si fa strada, la Fiorentina ci mette gli occhi sopra e non se lo lascia scappare. Nel club viola viene subito lanciato nonostante la sua giovanissima età insieme ad altri ragazzi, quella Fiorentina viene definita squadra ye-ye per la presenza di molti giovani come Gonfiantini, Rizzo e Mer-lo. Tra le pagine indelebili, lo scudetto (il secondo nella storia viola) arrivato nella stagione 1968/1969. E dopo il tricolore anche la maglia azzurra, ma non c’è po-sto per lui nella squadra che Valcareggi porta a Mexico ‘70. Con la Fiorentina Pino lascia il segno: 280 partite in Se-rie A, 46 in Coppa Italia, 6 in Coppa Campioni, 16 in Mitropa Cup, 6 nel Torneo Anglo-Italiano e 2 reti: la prima all’esordio, la seconda, determi-nante per la salvezza della Fiorentina nel campionato ‘70-‘71, segnata all’Inter alla penultima di campionato. Ruolo? Centro-campista, poi difensore; dopo la cessione di Ferrante (al Vicenza), Brizi va ricopri-re il ruolo di libero. Lasciato il club viola

torna a giocare con la Maceratese per poi diventare allenatore nella sta-

gione 1979-1980. Da mister riesce a vincere il campionato, e l’anno successivo (sotto la sua guida) i biancorossi sfiorano la C1. Poi breve esperienza con Fermana, Lanciano, e soprattutto la vitto-ria dello scudetto tricolore con i ragazzi della Maceratese.

Brizi, semplicemente meravigliosa l’esperien-za con la Fiorentina.“Un’esperienza da non di-menticare che conservo ge-losamente nel mio cuore e condivido con il cuore della gente. Un periodo stupendo

che non dimenticherò mai ”.

Sfogliando l’al-bum dei ricordi è inevitabile fer-marsi ad osserva-re la squadra che fece impazzire Firenze, quella dello scudetto, la ricorda?“Altrochè: Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo, Chiarugi, Pirovano. Il tecnico era l’argentino Pesa-ola”.

C a m p i o n a t o , Coppa Campio-ni, Coppa Italia, ma quale ri-tieni sia stata la vittoria più bella?“Tutte sono sta-te vittorie belle ed importanti e da tenere strette perchè quando si vince, inevitabil-mente qualche cosa di impor-tante si è fatto”.

Il gioco di ieri e quello di oggi, si può fare un con-fronto?“Quando giocavo io si parlava di squadre catenacciare, ma quando le squadre di oggi non fanno pos-sesso palla e se ne stanno rintanate nella propria metà campo, quello come pen-siamo di chiamarlo se non catenaccio. E’ cambiato poco, il calcio è sempre quello”.

Le nuove tecnologie, come le vede Pino Brizi?“Non possiamo lasciarle da parte, farem-mo un errore grandissimo. Se esiste una tecnologia che permette di evitare gli er-rori, come la moviola, perchè non utiliz-zarla. Si chiarirebbero molte cose e nessu-no avrebbe più da ridire anche se questo non so poi se sia vero completamente”.

Ad un giovane che incontra quan-do porta a spasso il suo nipotino che gli chiede come si fa per diven-

tar campioni, lei cosa risponde?“Poche cose ma chiarissime. Studia prima di tutto, segui gli allenamenti, segui il tuo istruttore poi se il talento c’è, qualcuno si accorgerà di te, e il tuo sogno si potrebbe avverare. Ma non sognare in modo sba-gliato, potrebbe far male”.

di Enrico Scoppa

1) Una mitica panchina:si riconoscono a partire da sinistra Bearzot,Anastasi, Valcareggi, il dottor Fini, Brizi.

2) Da sinistra il pre-gara Fiorentina-Genoa con Gigi Simoni e Brizi

3) La Fiorentina campione d’Italia stagione 68/69

n. 17

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oggi” ci lascia quasi senza parole. Perché lo dice in modo distaccato, con la

certezza di aver dato tutto a quel mondo e ora vuole s e m p l i c e -mente ritor-mente ritor-mente ritornare a vivere

nel privato. Cresciuto nel

vivaio della R o -

stagione 1968/1969. E dopo il tricolore anche la maglia azzurra, ma non c’è posto per lui nella squadra che Valcareggi porta a Mexico ‘70Pino lascia il segno: 280 partite in rie A, 46 in rie A, 46 in rie A Coppa ItaliaCampioni, 16 in Torneo Anglo-Italianoprima all’esordio, la seconda, determinante per la salvezza della Fiorentina nel campionato ‘70-‘71, segnata all’Inter alla penultima di campionato. Ruolo? Centrocampista, poi difensore; dopo la cessione di Ferrante (al Vicenza), Brizi va ricoprire il ruolo di libero. Lasciato il club viola

torna a giocare con la Maceratese per poi diventare allenatore nella sta

gione 1979-1980. Da mister riesce a vincere il campionato, e l’anno successivo (sotto la sua guida) i biancorossi sfiorano la C1. Poi breve esperienza con Fermana, Lanciano, e soprattutto la vittoria dello scudetto tricolore con i ragazzi della Maceratese.

Brizi, semplicemente meravigliosa l’esperienza con la Fiorentina.“Un’esperienza da non dimenticare che conservo gelosamente nel mio cuore e condivido con il cuore della gente. Un periodo stupendo

che non dimenticherò mai ”.

Il gigante buononome: Giuseppe

cognome: Brizi

nato a:

Macerata il 19 marzo 1942

ha giocato con:

Maceratese, Fiorentina

e con la Nazionale

2

“Quando giocavo io

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PROMOZIONE QUI CASTELFIDARDO

Il pubblico, che forza!

Per il Potenza Picena è un momento decisamente importante. La vetta è vicina. Emanuele Liberti, 32

anni, al suo primo anno in giallorosso dopo aver vestito le maglie di Tolentino, Fiorenzuola, Camerino, Jesi, Montegior-gio, Vis Macerata e Chiesanuova, è un punto di forza della squadra di Santoni.

Liberti, strizzate l’occhio al massi-mo traguardo?“Noi puntiamo a fare bene in ogni gara, poi vedremo. Certo, i risultati finora otte-nuti hanno portato grande morale in un gruppo che per larga parte è costituito da ragazzi di Potenza Picena che giocano in-sieme da anni e che dunque si conoscono molto bene. Intorno a loro si è consolida-to un buon gruppo che ha la possibilità di dire la sua fino al termine della stagione. Ovviamente dobbiamo rimanere sempre estremamente concentrati e determina-

ti”.Squadra che viaggia a buoni ritmi e un pubblico sempre presente. “A parte il derby, che è sempre una gara estremamente sentita, il pubblico ci segue con costanza e partecipazione. In ogni partita c’è un gruppo di 30-40 ragazzi che non smette mai di incitarci: ci hanno seguito anche in trasferte molto lunghe come quella di Arquata e per questo li rin-graziamo di cuore”.

A Potenza Picena hai ritrovato un tecnico che conosci molto bene come Giuseppe Santoni. Che tipo di rapporto vi lega?“E’ la seconda volta che lo ho come alle-natore dopo l’esperienza di Montegiorgio ma ci conoscevamo molto bene anche prima. Ho grande stima, è un allenatore importante per me: ha il pregio di essere diretto e parlare molto chiaro senza troppi giri di parole. Con persone schiette come lui mi trovo a mio agio”.

Monturanese, Potenza Picena e Portorecanati: tra queste tre usci-rà la vincitrice finale?“Secondo me il cerchio si restringe a que-ste squadre dopo quanto accaduto all’Ar-quata che senza dubbio era la squadra con l’organico migliore. La Monturanese, quando l’abbiamo incontrata, mi ha fatto una bellissima impressione: ha gente di livello come Contigiani, Cuccù, Di Salva-tore. Anche il Portorecanati mi ha favore-volmente impressionato. Dovremo fare i conti con loro fino al termine anche se le sorprese sono sempre possibili”.

Liberti elogia i tifosi, e mister Santoni: “Ho grande stima di lui”

QUI POTENZA PICENA

Comunque al…Massimo

Cambiare per non mollare di un centimetro quel sogno chiama-to Eccellenza. A Castelfidardo il

progetto messo in atto dal presidente Costantino Sarnari si può riassume-re in queste poche parole. La lotta per il primato si era allontanata un po’ troppo nelle ultime giornate, dopo un girone di andata vissuto su ritmi vertiginosi; ecco allora che la scelta della società è stata quella di dare una svolta, una sterzata decisa ad un gruppo che stava rischiando di scivolare fuori dalla zona playoff. Sol-levato dall’incarico Massimo Lombar-di, doppio ruolo di allenatore-giocatore affidato a Massimo Ciccioli, elemento di maggiore esperienza del gruppo. “Un decisione sofferta – ammette il presidente Sarnari – quella di sollevare dall’incarico Lombardi che aveva fatto un lavoro apprez-zabile, il rischio però era quello di scivolare oltre il quinto posto e da questo è arrivato il

cambio. Perché Ciccioli? Conosce bene l’am-biente e mancano poche giornate, lui può far ritrovare lo spirito giusto alla squadra”. Mai il presidente ha nascosto le ambizioni della sua squadra che già da qualche sta-gione punta a quel traguardo chiamato Eccellenza con particolare insistenza: “E’ quello il nostro obiettivo e non ci nascon-diamo, non lo abbiamo mai fatto. Bisogna fare attenzione al fatto che la Promozione A è girone veramente tosto con tante squadre attrezzate per il salto di categoria. Vincere non è mai facile, in questo contesto lo è an-cor di più”. Davanti è bagarre per il primo posto con Vigor Senigallia, Cagliese e Falconarese che fanno a sportellate: il Castelfidardo sembra aver accumulato forse un po’ troppo ritardo. “Effettivamen-te credo che per la vetta ci sia ben poco da fare, dovremo essere perfetti e sperare in qualche situazione decisamente fuori con-trollo. La nostra attenzione è tutta rivolta a consolidare un piazzamento playoff con un occhio di riguardo a quelle squadre, come il Vismara ad esempio, che stanno dando il massimo per entrare nella zona promozio-ne”. Restare tra le prime cinque è l’obietti-vo minimo, scalare posizioni non sarebbe affatto male in vista degli spareggi finali con quel sogno, neanche troppo proibito, di poter approfittare di qualche rallenta-mento delle primissime della classe: ecco il compito affidato a Ciccioli da una socie-tà che non si nasconde e che parla aperta-mente di Eccellenza.

Da Lombardi a Ciccioli, Sarnari vuole il salto di categoria

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16 n. 1716

PesaroLa Vadese (Promozione A) ha un nuovo tecnico:

al posto del dimissionario Federico Giacomini, la società di Sant’Angelo in Vado chiama Steve Martinelli.

Cinque società sportive, il Bologna come partner, tecnici qualificati. Risultato? Dal 2007 iscrizioni in costante aumento

L’unione fa…l’ArcobalenoNata nel 2007, la società ASD

Arcobaleno Calcio costitu-ita dalle società US Marotta, Mondolfo Calcio, US Pon-

te Sasso, US Ponterio e US San Co-stanzo, si prefigge di promuovere, soste-nere e sviluppare nel modo più ampio lo sport del calcio per ragazzi di età compre-sa dai 5 fino ai 16 anni. Il messaggio che l’ASD Arcobaleno vuole trasferire ai suoi ragazzi è che la scuola deve essere posta al primo posto al punto che vengono pre-miati coloro che durante l’anno scolastico riportano un alto profitto, e che il rispetto delle regole sia sportive che alimentari e l’educazione sono fondamentali per for-mare gli uomini del domani anche se non diventeranno calciatori professionisti. In questo percorso, la società si avvale di professionisti del settore e di tecnici qua-lificati che prestano la loro opera nei vari campi che le società aderenti mettono a disposizione per cui l’attività viene svolta su 4 campi in erba e su 2 campi in sintetico di cui uno al coperto e la presenza dei ra-gazzi è garantita da 3 pulmini che quoti-dianamente trasportano i giovani nei vari campi. Tutti i ragazzi provengono da un vasto territorio, che abbraccia i comuni di Mondolfo, Fano, San Costanzo, Montera-do, Castel Colonna e zone limitrofe, tanto che le iscrizioni dal primo anno di fonda-

zione (2007) sono sempre aumentate: 189 ragazzi nel 2007, 209 nel 2008/2009, 254 nel 2009/2010, 284 nel 2010/2011. La società è di puro settore, ed è presie-duta Mario Archilei che coordina un consiglio formato da rappresentanti delle società che sostengono il progetto Arco-baleno. Per garantire la qualità di forma-

zione ai ragazzi e ai tecnici, l’ASD Arco-baleno si è affiliata al Bologna Calcio tramite corsi di aggiornamento tenuti da allenatori del Bologna che puntualmente si incontrano con gli allenatori nel centro sportivo di Casteldebole. Ogni squadra ha due tecnici abilitati e qualificati in modo da dividere l’intero gruppo di lavoro in due gruppi più omogenei mentre nella scuola calcio (piccoli amici, pulcini, esor-

dienti), squadre divise per età, operano 8 allenatori più un preparatore motorio. Le due squadre di giovanissimi e le due di

allievi hanno a disposizione due allena-tori ciascuno e si avvalgono del supporto di un mental trainer, il Prof. Patrizio Zepponi. La logistica e l’organizzazione delle gare è curata dal segretario tecnico Massimo Zandri mentre l’area tecnica e la programmazione dell’attività è cu-rata dal responsabile tecnico Marcello Mancini.

4 campi in erba e 2in sintetico

di cui uno copertoe tre pulmini

quotidianamente a disposizione

Nella foto sopra il Responsabile Tecnico dell’ ASD Arcobaleno, Marcello Mancini, in compagnia di Gianni Morandi, presidente onorario del Bologna.

A sinistra una rappresentativa della scuola calcio in visita allo stadio Meazza di Milano

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17n. 17

PESARO

Atletico Gallo Colbordolo è il risultato della fusione di due società che hanno dato vita ad un binomio rivelatosi vincen-te. Per vincente si intende pri-

ma di tutto la forza societaria, la quale ha potuto continuare ad investire nel settore giovanile e mantenere la prima squadra nel campionato di Promozione (girone A) a livelli di alta classifica. La fusione, a riprova della buona riuscita dell’operazio-ne, non ha visto l’uscita di alcun dirigente, come spesso accade in questi casi, ma ha portato invece grande entusiasmo in en-trambi i paesi, entusiasmo che ha inve-stito anche l’amministrazione comunale di Petriano che dopo un attento lavoro di collaborazione con la società sportiva, ha permesso la realizzazione della tribu-na al campo sportivo. I lavori partiranno nel mese di marzo e in alcune settimane doteranno lo splendido campo di Gallo di una tribuna per circa 300 posti. Il mi-glioramento delle strutture è sempre un motivo di orgoglio e soprattutto di lungi-miranza così come è stato la realizzazio-ne, ben sette anni fa, del campo sintetico a Morciola di Colbordolo, il quale ha per-messo agli allenatori del settore giovanile di formare i ragazzi partendo da buone basi tecniche. L’attento lavoro nel vivaio della Scuola Calcio Azzurra Colbor-

dolo ha permesso, nel corso degli anni, di portare in prima squadra un numero elevato di giovani locali. Inoltre in que-sta stagione la squadra si sta assestando a ridosso delle primissime posizioni di classifica, per una domenica l’Atletico ha raggiunto anche la prima posizione. Se l’obiettivo era quello un campionato tranquillo evitando la retrocessione, la classifica sta dando grandi soddisfazioni allo staff tecnico e dirigenziale. Il meri-to va sicuramente condiviso tra il mister Mariotti da ormai sei stagioni alla guida della prima squadra (proveniente dalla Juniores) e la dirigenza attenta all’orga-nizzazione e al budget, indispensabile per progetti a lungo termine. Questo princi-pio fa della collaborazione fra settore gio-vanile e prima squadra un punto di forza della società. Il bilancio a livello giovanile in questo periodo di fine inverno può rite-nersi sicuramente positivo. La sperimen-tazione dei campionati regionali, allievi e giovanissimi, attraverso la qualificazione dei campionati provinciale, ha visto la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo quali-ficarsi in entrambi i tornei confermando la partecipazione ininterrotta da ormai 15 stagioni. Nella fase regionale le stesse squadre si stanno comportando egregia-mente mantenendosi ai vertici di entram-be le classifiche, il tutto attraverso qualità

di gioco e la certezza di poter contare su elementi di grande prospettiva, sia per la prima squadra, sia per squadre di livello superiore. Da non dimenticare che il rap-porto di collaborazione con l’Interna-zionale F.C. di Milano, che permette a questa società di partecipare a numero-se iniziative e di mettere in condizione, i ragazzi più dotati, di essere visionati dal prestigioso club milanese. In un periodo nel quale le difficoltà finanziarie e orga-nizzative provocano la scomparsa o il ridimensionamento di molte società, l’At-letico Gallo Colbordolo e la Scuola Calcio Azzurra Colbordolo possono guardare al futuro con grande soddisfazione.

Insieme si vince, anche in campo giovanileAllievi e Giovanissimi ok. Stadio: tribuna in arrivo

ATLETICO GALLO COLBORDOLO

Il Futura 98 fa festaUn successo importante per il presti-gio e non solo. La squadra guidata in panchina da mister Matteo Serafini si è aggiudicata la Coppa Marche riser-vata alle squadre di Terza categoria della provincia di Pesaro. Un successo voluto e ottenuto con la grande sod-disfazione di una società che punta al salto di categoria attraverso il campio-nato, in cui la formazione presieduta Daniele Guidi, si trova stabilmente in zona playoff anche se il distacco dal

lanciatissimo Gabicce Mare sembra decisamente incolmabile. Se in Coppa ora c’è da attendere il confronto con le vincitrici della altre provincie, in campionato la palla passerà, con ogni probabilità salvo clamorosi imprevisti, ai playoff nel quale Fattorini e compa-gni di certo non vorranno essere una meteora. Di certo questa rimarrà una stagione importante nella storia della società del Futura 98.

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18 n. 17

Benvenuti a Ponte Rio, frazione di 600 abitanti del comune di Mon-terado. Qui, nella stessa squadra,

c’è un padre e un figlio che giocano, si divertono e rappresentano l’orgoglio del-la gloriosa società arancionera. Dany Montanari, classe 1966, ha cominciato a Mondolfo in Promozione per poi dirot-tare tutta la sua carriera nel Ponterio tra Prima, Seconda e Terza categoria, dove tutt’oggi milita la squadra del presidente Matteo Cingolani. Stessa trafila compiuta da suo figlio Nicolas, 23 anni: esordio a

Mondolfo poi...Ponterio, dove da cinque anni è un perno della squadra. Dany e Ni-colas, padre e figlio, entrambi centrocam-pisti di una squadra che vuole tornare in categorie più importanti. “Io sono nato trequartista e poi col passare degli anni mi sono avvicinato in difesa – racconta Dany, 45 anni il prossimo 26 marzo, di profes-sione assistente tecnico – fisicamente sto bene, mi alleno ancora con la passione di sempre. Giocare nella stessa squadra con mio figlio? Beh, è emozionante, e da quest’anno poi gli ho passato anche la fa-

scia di capitano”. Dany e il Pon-terio sono la stessa cosa: “Vivo proprio in questa frazione, abito vicino al campo sportivo e ormai questa maglia è diventata una specie di seconda pelle”. Nicolas Montanari, come detto, gioca col Ponterio da un lustro e di curiosità ne ha da raccontare come quando il papà si è beccato un’espulsione ma il giudice sportivo per errore l’ha rifilata a lui. “Un po’ di confusione con i nomi in effetti capi-ta, soprattutto durante l’appello dell’arbi-tro – svela Nicolas, anche lui assistente tecnico di professione e a differenza del papà centrocampista incontrista – comunque è bello giocare con un ge-nitore, spesso mi dà consigli utili men-tre altre volte sono io a riprenderlo: è successo l’anno scorso durante una partita che stavamo perdendo, lui ha perso letteralmente la testa e sono stato io a riportarlo alla calma”. Il Ponterio viaggia a metà classifica, Dany finora ha collezionato quasi una decina di pre-senze da titolare mentre Nicolas, fascia di capitano al braccio, gioca sempre. Il tem-po passa, il Ponterio sogna di ritornare a militare in categorie più altisonanti, Dany e Nicolas insieme continuano a divertirsi col pallone come ‘matti’ (anzi, come papà e figlio).

18

Ancona

La bella storia dei Montanari, padre e figlio, che giocano col Ponterio

Da Dany a Nicolas: come ereditàuna fascia di capitano

Nel primo tondo sopra Dany Montanari, nel secondo, suo figlio Nicolas.

A sinistra un’azione di gioco del Ponte Rio.

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19n. 17

ANCONA

Crescono benei giovani di BeccaceciMentre la prima squadra prose-

gue la rincorsa verso una fon-damentale salvezza, dopo una

stagione che non è andata come doveva, continua il lavoro della squadra Juniores dell’Usap Agugliano Polverigi, che ormai da due stagioni si sta rivelando un vero e proprio serbatoio per la Seconda catego-ria di mister Troncon. Per il secondo anno consecutivo, la squadra è stata affidata al giovane mister Francesco Beccaceci, 29 anni, che nella stagione passata ha sfiorato la vittoria del campionato piaz-zandosi al secondo posto, conquistando anche la prestigiosa Coppa Disciplina provinciale. Uno degli elementi che contraddistingue questa società, il fatto che la prima squadra e Juniores si alle-nano insieme, e questo offre due imme-diati riscontri: il primo, consentire ai due allenatori di formare al meglio i ragazzi sia a livello tecnico-tattico sia sull’aspetto caratteriale; il secondo, agevola il passag-gio dei giovani alla prima squadra, che all’occorrenza hanno già maturato modu-lo e stile di gioco dei compagni. Grande feeling tra Troncon e Beccaceci, tanto che molti prodotti del vivaio come Aso-li, Pasqualini, Binci, Bellagamba, Vaccarini e Tamburo sono già entra-ti in pianta stabile con la prima squadra, mentre altri come Raffaeli e Tittarelli

hanno avuto l’occasione comunque di esordire in campionato. Soddisfatta la so-cietà, che può così puntare quasi esclusi-vamente sui giovani dei due paesi, aspet-to che contribuisce ad accrescere l’interes-se degli appassionati di calcio della zona, oltre a limitare le spese per la costruzione della squadra. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e dell’attenzione che dimostra-no i ragazzi - spiega il tecnico Francesco Beccaceci - i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ringrazio la società per la fiducia nei miei confronti, scelta rischiosa vista la gio-vane età ma che sicuramente ha portato ad ottimi risultati”.

Otto juniores orbitano nella prima squadra

USAP AGUGLIANO POLVERIGI

Real Osimo 2010: giovane e già con la Coppa Marche in bacheca

Dopo un solo anno di vita è arrivato il prestigioso successo nella Coppa Mar-che di Terza categoria riservata alle squadre della provincia di Ancona. Per il Real Osimo 2010, squadra molto vicina a quell’Osimana attualmente im-pegnata in Promozione A, la possibilità

di affrontare nella fase finale le vincen-ti delle altre province per coltivare un sogno chiamato Seconda categoria. Una grande gioia per la squadra presie-duta da Roberto Pirani e guidata in panchina da Mirco Graciotti.

Nella foto sotto la squadra Juniores 2010/11 In alto a destra mister Beccaceci (a sinistra) assieme al ds Donzelli

i giovani di Beccaceci

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20 n. 17

ANCONA

“Tenteremo di tenerci stretto il nostro piccolo vantaggio fino alla fine”. Il presidente Paolo

Aquilanti (nella foto) sostiene la squa-dra e rinnova lo spirito di sacrificio per chiudere una stagione che ha già regala-to belle soddisfazioni ai tifosi. In effetti lo Staffolo, che conduce il campionato di Se-conda categoria (girone D), è molto vici-no a portare a termine una grande avven-tura, quella di raggiungere la Prima cate-goria. Una di quelle imprese alla Davide contro Golia, considerato che parliamo di

un paese di circa 2.300 anime e che com-pete in un campionato quest’anno molto equilibrato, dove militano formazioni che possono contare su un bacino molto più ampio da cui attingere i giocatori. “Quan-do abbiamo iniziato la stagione – racconta il patron Paolo Aquilanti – abbiamo pen-sato a creare un buon gruppo che puntando sui giovani potesse consentirci di fare una buona stagione senza progetti particolari considerato che siamo un piccolo paese e siamo molto attenti a rispettare il budget a nostra disposizione. Non pensavamo sicu-

ramente al campionato, poi gara dopo gara sono arrivati i risultati e adesso siamo qui. Cercheremo di mantenere fino alla fine questo piccolo vantaggio che siamo riusciti a conquistare. Per molti versi è una stagione molto bella - continua il massimo dirigente - la squadra è composta da molti giovani che vogliamo valorizzare, il mister Fu-gante è alla sua prima esperienza alla guida di una squadra ma i risultati ci stanno premiato”. Sicuramente la so-cietà ha idee molto chiare su quelle che sono le difficoltà di portare a casa un risultato che potrebbe catapulta-re direttamente lo Staffolo in Prima categoria, una parola che qui si pro-nuncia con rispetto e un po’ di scara-manzia, che però tutto sommato re-sta una bella avventura da inseguire

con la dovuta volontà. “Sara una battaglia gara dopo gara – con-clude Aquilanti – e ci servirà anche un piz-

zico di fortuna. Questo è un campionato molto corto, ci sono pochissimi punti che dividono la zona playoff dalla zona playout e tutto conta, e comunque nel calcio gli epi-sodi sono determinati. Noi dobbiamo conti-nuare a lavorare come abbiamo fatto fino

ad oggi. Nel caso riuscissimo nell’impresa, posso assicurare che non ci saranno grossi cambiamenti, confermeremo il mister che ci ha portato fin qui, e magari irrobustendo la squadra con un paio di rinforzi mirati”.

da sopra Sentinelli e Sgreccia

La Leonessa Montoro di mister Giam-paolini, superando l’Atletico Recanati per 1-0 nell’ultimo turno di febbraio nel campionato di Terza categoria (girone F), vola a 10 punti sul Real Castelfidar-

do (fermato dalla Splendorvitt) ed ora, quando mancano solamente 6 gare al termine, per la promozione in Seconda categoria è (quasi) questione di mate-matica.

Leonessa Montoro,fuga per la vittoria

Staffolo, a volo d’Aquilantiverso la promozione

In caso di Prima categoria il presidente assicura: “Confermo Fugante e il blocco della squadra”

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CAMPIONATO FIGC 2010-2011 ECCELLENZA gironE UNICO

ATLETICO PICENOFC ASD ATLETICO PICENO

Via Cabbiano, 18 63031 Castel di Lama (AP)Tel. 0736/813038 - Fax 0736/815356

www.atleticopiceno.it

Fondazione ................................................................................. 1989Presidente........................................................... Bernardino Campitelli Vice presidente ..........................................................Giuseppe Feliciani Allenatore ................................................................... Peppino Amadio Segretario .................................................................... Giuliano Cicconi Massaggiatore .................................................................. Enzo Massari Prep. Atletico ................................................................ Ermanno Ciotti

FFFFFFPPPPPPVVVVVVAAAAAASSSSSSMMMMMMPPPP

Bernardino CampitelliPresidente

Peppino AmadioAllenatore 07-03-1971

Enzo MassariMassaggiatore

Ermanno CiottiPrep. Atletico

Daniele CapriottiPortiere 15-02-1988

Mbaye Samba LayePortiere 15-01-1990

Matteo PeroniPortiere 08-01-1994

Pierluigi SabiniDifensore 09-09-1982

Enrico ErbaDifensore 28-05-1982

Valerio ValentiniDifensore 08-07-1981

Simone SchicchiDifensore 26-09-1978

Andrea CapriottiDifensore 06-08-1980

Edoardo TrainiDifensore 18-12-1992

Francesco RussoDifensore 13-05-1993

Damir AlijevicCentrocampista 20-03-1985

Luca FattoriCentrocampista 10-10-1979

Alessandro FortunatiCentrocampista 26-03-1991

Jari IachiniCentrocampista 18-09-1988

Mauro TravagliniCentrocampista 14-02-1986

Gianluca GabrielliCentrocampista 28-03-1991

Luigi PierantozziCentrocampista 28-03-1989

Valerio CittadiniAttaccante 16-09-1992

Loris RuggeroAttaccante 07-06-1991

Mauro PacioniAttaccante 04-06-1992

Enrico PezzoliAttaccante 24-06-1984

Page 22: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE C

AURORA TREIAAP AURORA TREIA

Via Del Potenza,5 62010 Treia (MC)Tel. 0733.843300 Fax 0733.843300

Fondazione .............................................................................1959Presidente................................................................Agostino Tartari Vice presidente ........................................................... Paolo IppolitoVice presidente ......................................................... Fernando Renzi Allenatore ........................................................ Massimiliano Paoloni Segretario ................................................................ Rossano Tartari Dirett. Sportivo......................................................... Rossano Tartari Dirigente .............................................................Giordana Scorcella Logistica ..................................................................... Silvano Orazi Massaggiatore ........................................................ Sandro Giustozzi Resp. Set. Giovanile ..................................................Francesco Renzi Agostino Tartari

Presidente Fernando RenziVice presidente

Paolo IppolitoVice presidente

Massimiliano PaoloniAllenatore

Rossano TartariDirett. Sportivo

Giordana ScorcellaDirigente

Silvano OraziLogistica

Sandro GiustozziMassaggiatore

Francesco RenziResp. Set. Giovanile

Roberto PiergiacomiPortiere 13-01-1989

Tommaso SileoniPortiere 12-07-1991

Stefano CompagnoniPortiere 07-07-1978

Luca CervigniDifensore 18-03-1979

Roberto RamacciniDifensore 27-07-1983

Mauro SantanatogliaDifensore 29-01-1986

Andrea VerdicchioDifensore 25-08-1986

Lorenzo BorghianiDifensore 31-03-1989

Luigi MenghiniDifensore 22-09-1981

Manolo TartariDifensore 06-03-1980

Lorenzo GentilettiCentrocampista 20-01-1988

Giuliano FondatiCentrocampista 08-04-1973

Diego FraticelliCentrocampista 02-09-1983

Marco BartoloniCentrocampista 09-05-1988

Alex Di FrancescoAttaccante 09-12-1991

Saimon CarnevaliAttaccante 21-05-1979

Simone SpurioAttaccante 23-04-1986

Nico BalestraAttaccante 20-06-1993

Daniele BurestaAttaccante 23-06-1986

Sergio FraticelliAttaccante 07-08-1985

Francesco FrancucciAttaccante 16-10-1990

Page 23: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE C

CAMERINOASD CAMERINO CALCIO

Località “Le Calvie” 62032 Camerino (MC)Tel. 0737/630367 - Fax 0737/630367

www.asdcamerinocalcio.com

Fondazione ................................................................................. 1926Presidente............................................................ Domenico Quadraroli Vice presidente ................................................................ Tito Caponera Vice presidente ............................................................ Pacifico Lucarini Allenatore .................................................................... Stefano Cervelli Segretario ................................................................Maurizio Francucci Dirigente ....................................................................... Silvia Conforti Dirigente ................................................................ Giuseppe Corridoni Dirigente ................................................................ Gianfranco Falcioni Dirigente .................................................................... Lorenzo Falcioni Dirigente ................................................................... Giorano Gabrielli

Stefano CervelliAllenatore

Maurizio FrancucciSegretario

Giuseppe CorridoniDirigente

Silvia ConfortiDirigente

Fabio PediconiMassaggiatore

Fabrizio NiziPrep. Portieri

Massimo Di LucaResp. Set. Giovanile

Domenico QuadraroliPresidente

Simone MosciattiPortiere 28-10-1986

Mattia GattiPortiere 16-10-1994

Daniele MineoPortiere 20-06-1986

Simone InnamoratiDifensore 06-08-1987

Marco RosiDifensore 06-07-1993

Roberto SciapichettiDifensore 18-06-1989

Gianmarco OrtolaniDifensore 27-12-1987

Simone ScocchiDifensore 27-07-1988

Andrea TiburziDifensore 04-02-1975

Stefano GrasselliDifensore 22-11-1973

Cristian CervelliDifensore 10-04-1980

Gabriele MosciattiCentrocampista 11-08-1978

Marco RossiCentrocampista 07-10-1987

Michele RossiniCentrocampista 27-02-1990

Matteo MoricoCentrocampista 24-12-1992

Daniele PennesiCentrocampista 24-09-1992

Alessandro Di ModicaCentrocampista 18-02-1992

Marco FalcioniCentrocampista 17-07-1987

Fabio CervelliAttaccante 21-05-1979

Roberto GiannangeliAttaccante 30-11-1980

Giacomo RivelliAttaccante 21-09-1991

Jonathan CarradoriAttaccante 05-04-1981

Stefano BonifaziAttaccante 15-05-1990

Page 24: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE B

FILOTTRANOA.P. FILOTTRANO

Via Gemme, 1 60024 Filottrano (An)Tel. 071-7220104 - Fax 071-7220104

Fondazione ................................................................................. 1922Presidente.......................................................................Paolo Santoni Vice presidenteI .................................................................... vo Carloni Allenatore ........................................................ Cristiano Maria Pesarini Segretario ...................................................................Pacifico Lancioni Dirigente .................................................................Leonardo Cognigni Dirigente ....................................................................... Ivano Falappa Dirigente ................................................................... Massimo Federici Dirigente ....................................................................... Mario Luccioni Massaggiatore ............................................................ Mattia Moscoloni Prep. Portieri ...................................................................Pio CarnevaliPaolo Santoni

Presidente

Ivo CarloniVice presidente

Cristiano Maria PesariniAllenatore

Mario LuccioniDirigente

Leonardo CognigniDirigente

Massimo FedericiDirigente

Ivano FalappaDirigente

Mattia MoscoloniMassaggiatore

Pio CarnevaliPrep. Portieri

Claudio LiutiPortiere 02-09-1978

Lorenzo FalappaPortiere 17-08-1986

Marco JimenezDifensore 22-07-1990

Edoardo NicoliniDifensore 13-02-1987

Aldo StrappiniDifensore 18-05-1985

Lorenzo ZampaDifensore 24-07-1982

Federico BaldezziDifensore 18-12-1983

Marco BernabeiDifensore 29-03-1985

Lorenzo CiccarelliDifensore 24-10-1977

Gionathan Belfi oreDifensore 01-10-1985

Alessandro BracciatelliCentrocampista 06-01-1988

Alessandro CastorinaCentrocampista 08-05-1990

Daniele DonadioCentrocampista 04-12-1980

Massimo CoppariCentrocampista 03-03-1987

Michele CariniCentrocampista 22-08-1987

Emanuele ScanzaniCentrocampista 22-09-1981

Matteo FalappaCentrocampista 07-01-1990

Mauro GiuliodoriCentrocampista 20-02-1985

Giacomo MorettiAttaccante 28-05-1992

Raffaele PasquiniAttaccante 26-02-1991

Fabrizio TosoAttaccante 21-02-1980

Francesco RizzaAttaccante 04-11-1986

Emanuele VescovoAttaccante 18-02-1988

Page 25: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE E

ATLETICO ANCONASS ATLETICO ANCONA

Via Tiziano, 28 60125 Ancona (AN)

Fondazione ................................................................................. 1983Presidente................................................................... Francesco Bruno Allenatore ................................................................ Claudio Innocentin Segretario ........................................................................ Mauro Ionna Dirett. Sportivo...................................................Gabriele Maria Ferretti Prep. Portieri ................................................................Claudio Carletti

Francesco BrunoPresidente

Claudio InnocentinAllenatore 12-02-1953

Mauro IonnaSegretario

Gabriele Maria FerrettiDirett. Sportivo

Claudio CarlettiPrep. Portieri

Giacomo HinnaPortiere 14-01-1989

Paulo Cesar LanariPortiere 11-01-1983

Alessio ForoniDifensore 02-07-1991

Marco BalzaniDifensore 21-08-1975

Filippo CarlettiDifensore 31-10-1981

Gianmaria MoschiniDifensore 05-04-1990

Andrea ZaniratoDifensore 12-12-1989

Luigi BoaroDifensore 14-03-1978

Stefano CamillettiDifensore 24-01-1988

Simone FulgenziDifensore 16-06-1976

Andrea Di PaoloCentrocampista 30-03-1989

Alessandro ManzottiCentrocampista 22-07-1986

Luca PasquiniCentrocampista 14-01-1990

Rossano RossettiCentrocampista 30-03-1974

Fabio SpinsantiCentrocampista 05-02-1987

Luca VerdenelliCentrocampista 20-02-1974

Elia AgostinelliCentrocampista 18-10-1986

Andrea BaldoniCentrocampista 23-04-1973

Domenico AmbrosioCentrocampista 12-03-1985

Luca RisteiCentrocampista 25-09-1986

Gabriele GalassiCentrocampista 17-02-1988

Omar LeandriniCentrocampista 20-11-1979

Matteo MammoliCentrocampista 28-09-1982

Sauro GuidiAttaccante 08-05-1971

Marco FranchiniAttaccante 22-02-1982

Matteo SilvestriniAttaccante 05-12-1981

Marco StaffolaniAttaccante 03-09-1981

Emanuele FioccoAttaccante 19-01-1976

Andrea ColtrinariAttaccante 06-04-1985

Page 26: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE I

CASTIGNANOASD POLISPORTIVA CASTIGNANO

Borgo Garibaldi, 5 63032 Castignano (AP)Tel. 0736/821443

Fondazione ................................................................................ 2004Presidente........................................................................... Remo IottiVice presidente ......................................................Vincenzino Vallorani Allenatore ................................................................... Alfonso Paoletti Segretario ....................................................................Giorgio Benigni Dirett. Sportivo......................................................Vincenzino Vallorani Dirigente ....................................................................... Benito Cicconi Dirigente ...................................................................... Amedeo Liberi Dirigente ...................................................................... Bruno Mancini Dirigente .....................................................................Alfredo Massari Dirigente .............................................................. Francesco Tomassini

Alfonso PaolettiAllenatore

Remo IottiPresidente

Francesco TomassiniDirigente

Benito CicconiDirigente

Giancarlo GrandePortiere 29-07-1984

Enrico AcciarriDifensore 20-12-1985

Luca AmadioDifensore 19-04-1986

Marco MichettoniDifensore 23-02-1978

Gianluigi RossettiDifensore 12-08-1977

Giacomo GiovannucciDifensore 08-12-1987

Marco CocciaDifensore 23-04-1986

Michele Ascaretti CantieriDifensore 10-11-1978

Andrea Di LorenzoCentrocampista 02-05-1990

Mattia Di GirolamiCentrocampista 15-11-1991

Marco RossiCentrocampista 03-11-1985

Giuseppe LaurenziCentrocampista 30-07-1980

Paride IottiCentrocampista 15-11-1985

Angelo TomassiniCentrocampista 13-02-1981

Vittorio AlesiAttaccante 07-09-1988

Stefano RapettiAttaccante 27-12-1983

Lorenzo VannicolaAttaccante 24-12-1990

Marco Norcini PalaAttaccante 31-03-1986

Leonardo AlesiAttaccante 24-11-1978

Andrea FalcianiAttaccante 14-12-1977

Page 27: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE F

JUVENTUS CLUBASD JUVENTUS CLUB TOLENTINO

Padre Nicola Fusconi, 3 62029 Tolentino (MC)Tel. 0733/969864 - Fax 0733/969864

www.juveclubtolentino.it

Fondazione ............................................................................ 1975Presidente........................................................... Nazzareno Serrani Allenatore ...................................................................Luca Giacconi Vice-allenatore ............................................................Luca Zannotti Segretario .......................................................... Giampiero Mancioli Dirigente ..............................................................Antonio Cantenne Dirigente .......................................................... Benedetto Cuccagna Dirigente ............................................................Wolfango Del Pupo Dirigente ................................................................ Sergio Lucentini Dirigente .................................................................... Biagio Micari Dirigente ..................................................................Giorgio Zenobi

Nazzareno SerraniPresidente

Luca GiacconiAllenatore

Giampiero MancioliSegretario

Biagio MicariDirigente

Sergio LucentiniDirigente

Antonio CantenneDirigente

Wolfango Del PupoDirigente

Enrico SbergamiMagazziniere

Nazzareno VitaliMassaggiatore

Giorgio MeschiniPrep. Portieri

Simone CastellaniResp. Set. Giovanile

Harry CantennePortiere 01-04-1976

Manuel CarducciPortiere 07-01-1991

Emanuele LosavioDifensore 20-10-1982

Luca MoscaDifensore 17-08-1988

Mattia BuldoriniDifensore 12-07-1992

Marco ChiavariniDifensore 26-01-1991

Roberto BibiniDifensore 30-06-1983

Gianluca ColonnelliDifensore 02-10-1990

Marco PucciarelliDifensore 04-11-1992

Graziano BuzzangaCentrocampista 20-01-1984

Andrea ValliCentrocampista 27-09-1993

Alessio VitaCentrocampista 12-11-1989

Francesco BiaggiCentrocampista 23-06-1988

Federico PanuntiCentrocampista 23-06-1990

Mirko SalvatoriCentrocampista 05-02-1991

Carlo AncillaiCentrocampista 09-03-1974

Niko TarquiniCentrocampista 13-11-1975

Francesco TesticcioliAttaccante 29-09-1977

Francesco ZenobiAttaccante 15-12-1991

Irdjan SulaAttaccante 01-12-1987

Agron HotiAttaccante 03-02-1991

Giuseppe NastasiAttaccante 11-12-1992

Page 28: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE C

MARINA

Roberto FiorenzuolaPresidente

Giuseppe FlòVice presidente

Luca BalliniAllenatore

Fiorenzo GregantiSegretario

Sandro BartozziDirigente

Luca GigliPrep. Atletico

Virgilio ZampettiPrep. Portieri

Mattia FolignaPortiere 09-09-1981

Lorenzo CardinaliPortiere 01-11-1989

Michele OsimaniDifensore 07-06-1982

Alessandro MuscoliniDifensore 19-01-1992

Francesco GregantiDifensore 23-06-1980

Andrea Serafi niDifensore 21-06-1977

Emanuele BussolettiCentrocampista 01-10-1974

Luca TorriciniCentrocampista 15-10-1987

Vincenzo MericoCentrocampista 08-02-1988

Marco Comodi BallantiCentrocampista 05-05-1992

Lorenzo Comodi BallantiCentrocampista 12-04-1990

Juri SeveriniCentrocampista 15-08-1988

Emanuele DolciCentrocampista 12-07-1992

Matteo MonacoCentrocampista 30-06-1989

Michele FormicaCentrocampista 05-08-1983

Tommaso CenciAttaccante 09-07-1981

Roberto CanziAttaccante 25-08-1988

Daniele GigliAttaccante 03-05-1990

Andrea CapecciAttaccante 07-04-1991

Matteo BastianelliAttaccante 05-02-1982

Michele ManoniAttaccante 04-09-1981

A.S.D. MARINA Via G. Deledda 98

60016 Marina di Montemarciano (AN)Tel. 071.9190566 - Fax 071.9190566

Fondazione ................................................................................ 1965Presidente.............................................................Roberto Fiorenzuola Vice presidente ............................................................ Fabrizio Carletti Vice Presidente .................................................................Giuseppe Flò Allenatore ......................................................................... Luca Ballini Segretario ................................................................ Fiorenzo Greganti Dirigente .................................................................... Sandro Bartozzi Prep. Atletico ....................................................................... Luca Gigli Prep. Portieri ............................................................. Virgilio Zampetti

Page 29: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE G

PALMENSE

Giuliano ParadisiPresidente

Giovanni ErcoliAllenatore

Sauro DiomediSegretario

Fabrizio PalloniDirigente

Mario GesuitiDirigente

Alberto GobbiDirigente

Natale PorràDirigente

Raffaele LorussoResp. Set. Giovanile

Stefano DiomediPortiere 09-05-1980

Alessandro PaoloniPortiere 30-04-1977

Alessandro VallucciDifensore 06-11-1986

Daniele PalmieriDifensore 14-02-1987

Daniele QuadriniDifensore 20-05-1986

Marco MarcoaldiDifensore 07-05-1978

Andrea AcciarriDifensore 31-03-1984

Marco MorettiDifensore 12-02-1980

Samuele GaggiaDifensore 18-05-1979

Michele IgnaziCentrocampista 18-12-1979

Michele ProperziCentrocampista 06-11-1979

Simone VallesiCentrocampista 28-08-1978

Giovanni ManciniCentrocampista 31-08-1979

Andrea MentiliCentrocampista 22-09-1979

Giacomo BordinCentrocampista 07-04-1982

Daniele TeodoriAttaccante 03-10-1979

David CintioAttaccante 08-11-1979

Pasquale RussoAttaccante 08-03-1988

Joao Paulo HeidemannAttaccante 29-05-1983

GS PALMENSEVia dei Palmensi 137 - 63010 Marina Palmense (FM)

Tel. 0734.53124

Fondazione ............................................................................... 1952Presidente ................................................................ Giuliano Paradisi Vice presidente .......................................................... Luciano Diomedi Allenatore ................................................................... Giovanni Ercoli Segretario ................................................................... Sauro Diomedi Dirett. Sportivo ...................................................... Marcello Macciocca Dirigente ........................................................................ Mario Gesuiti Dirigente ........................................................................ Alberto Gobbi Dirigente ..................................................................... Fabrizio Palloni Dirigente ......................................................................... Natale Porrà Resp. Set. Giovanile ................................................... Raffaele Lorusso

Page 30: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE I

PRO CALCIOPRO CALCIO ASCOLI ASD

Via 302’ Zona Basso Marino, 42 63100 Ascoli Piceno (AP)Tel. 0736/402185 - Fax 0736/402185

Fondazione ................................................................................. 1947Presidente.............................................................Giancarlo Romanucci Vice presidente ............................................................ Domenico Bafile Vice presidente .......................................................... Gianfranco Caioni Allenatore ................................................................. Francesco Piccioni Segretario ....................................................................Luciana Pallotta Dirett. Sportivo..............................................................Serafino Giorgi

Domenico Bafi leVice presidente

Francesco PiccioniAllenatore

Serafi no GiorgiDirett. Sportivo

Tiziano BaiocchiPortiere 22-11-1983

Fabio BrandimartiPortiere 10-10-1990

Andrea AngeliniDifensore 30-06-1990

Gianluca PantaloniDifensore

Emidio AngeliniDifensore 13-05-1985

Guido TalamontiDifensore 10-10-1989

Andrea CominiDifensore 06-02-1992

Christian MassiDifensore 16-11-1992

Remo CappelliDifensore 25-02-1992

Valerio SpinozziCentrocampista 13-11-1992

Matteo Di Felice D’IgnotiCentrocampista 16-06-1992

Fabio TostiCentrocampista 16-03-1990

Valentino PetracciCentrocampista 11-07-1989

Nicolò CivitaCentrocampista 14-03-1988

Fabio ForliniCentrocampista 22-07-1991

Simone CataliniCentrocampista 07-09-1987

Gianfranco ValentiCentrocampista 04-10-1986

Donato Di CristofaroAttaccante 15-01-1990

Giovanni LucianiAttaccante 01-04-1973

Maurizio FratiniAttaccante 05-03-1991

Alessandro GuerrieriAttaccante 24-10-1988

Page 31: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE P

BORGO SOLESTà

Domenico ProcacciniPresidente

Roberto ProcacciniVice presidente

Franco AmatucciAllenatore

Mariano NociaroDirigente

Fabio CesariPrep. Atletico

Marco UbaldiPortiere 14-07-1989

Andrea CrociPortiere 30-01-1990

Maicol PagnottaDifensore 29-07-1990

Francesco ZampiniDifensore 22-09-1989

Andrea GandelliDifensore 10-09-1990

Walter FilipponiDifensore 02-03-1989

Glauco PetrelliDifensore 18-02-1989

Fabio ScielzoDifensore 09-03-1988

Mauro CelaniDifensore 19-04-1987

Fabrizio Di CesareCentrocampista 16-12-1987

Claudio Di CesareCentrocampista 18-10-1983

Lorenzo SimoniCentrocampista 14-07-1988

Ivano NardiniCentrocampista 04-11-1981

Fabrizio CesariCentrocampista 21-05-1989

Severino CataldiCentrocampista 27-11-1971

Alessandro FelliCentrocampista 11-01-1991

Andrea GuerrieriCentrocampista 15-09-1988

Niccolò PaliottiCentrocampista 06-02-1989

Daniele PiziCentrocampista 16-04-1986

Andrea PifarAttaccante 12-09-1987

Simone CappelliAttaccante 05-12-1986

Andrea PiermariniAttaccante 28-10-1988

Riccardo BruniAttaccante

Mario AlimandiAttaccante 03-04-1990

POLISPORTIVA BORGO SOLESTÀVia Antonio Mancini

63100 Ascoli Piceno (AP)Tel. 0736/257662 - Fax 0736/257662

Fondazione ................................................................................. 1991Presidente............................................................. Domenico Procaccini Vice presidente ......................................................... Roberto Procaccini Allenatore ................................................................... Franco Amatucci Segretario ............................................................ Cristoforo Masciarelli Dirett. Sportivo............................................................Adriano Pistolesi Dirigente ....................................................................Mariano Nociaro Prep. Atletico .................................................................... Fabio Cesari

Page 32: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE N

MASSIGNANOMASSIGNANO CALCIO ASD

Fonte Trufo, snc 63010 Massignano (AP)Tel. 0735/72312

Fondazione ................................................................................. 1981Presidente................................................................Giuseppe Sgariglia Vice presidente ........................................................Salvatore Ambruosi Allenatore ...................................................................... Leonardo Beri Segretario .............................................................. Giuseppe Rivosecchi Dirett. Sportivo........................................................ Andrea Di Giacomo Dirigente ................................................................ Nazzareno Pisellini Dirigente .................................................................. Germano Polidori Dirigente .................................................................. Francesco Pompei Dirigente .................................................................... Nazzareno Rossi

Giuseppe SgarigliaPresidente

Leonardo BeriAllenatore

Giuseppe RivosecchiSegretario

Nazzareno RossiDirigente

Germano PolidoriDirigente

Nazzareno PiselliniDirigente

Stefano PompeiPortiere 31-10-1990

Mauro RivosecchiPortiere 10-09-1986

Edoardo AdamiDifensore 03-02-1986

Mirko Del PreteDifensore 31-05-1985

Simone OddiDifensore 26-09-1985

Mirko AcciarriDifensore 22-08-1985

Manuele RivosecchiDifensore 20-01-1989

Lorenzo RivosecchiDifensore 30-08-1990

Antonio ProsperoDifensore 09-05-1982

Alessandro BaldoniCentrocampista 12-03-1981

Lucio SgarigliaCentrocampista 18-03-1983

Alessandro AmabiliCentrocampista 23-01-1986

Alberto BuffoneCentrocampista 28-10-1989

Alessandro SgarigliaCentrocampista 05-02-1988

Nazim KataAttaccante 17-01-1991

Alessandro SpinozziAttaccante 08-03-1983

Pietro ButtafocoAttaccante 21-09-1987

Andrea SgarigliaAttaccante 30-11-1984

Marco DimitriAttaccante 07-11-1989

Page 33: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE L

MONTE SAN MARTINOS.S. MONTE S. MARTINO

Via Roma, 27 62020 Monte S. Martino (MC)Tel. 0733.660301

Fondazione ................................................................................. 1977Presidente.................................................................. Raffaele Anselmi Vice presidente ................................................................ Franco Natali Allenatore ............................................................. Alessandro Del Bello Segretario .......................................................................Carlo Palombi Dirett. Sportivo................................................................ Mauro Regoli Dirigente ...................................................................... Lorenzo Marini

Raffaele AnselmiPresidente

Franco NataliVice presidente

Alessandro Del BelloAllenatore

Carlo PalombiSegretario

Mauro RegoliDirett. Sportivo

Lorenzo MariniDirigente

Francesco GiancamilliPortiere 11-12-1969

Giuseppe PompaDifensore 20-09-1975

Stefano IachiniDifensore 10-04-1982

Francesco BrasiliDifensore 10-12-1987

Francesco RossiDifensore 16-01-1980

Federico PapiriDifensore 02-03-1987

Fabio MercuriDifensore 14-10-1987

Stefano CasoniDifensore 13-04-1987

Luca MoniniCentrocampista 16-08-1986

Yari BrancoCentrocampista 12-05-1990

Cristiano NarcisiCentrocampista 06-11-1984

Giovanni PerettiCentrocampista 08-07-1992

Daniele DilettiCentrocampista 07-01-1979

Andrea TideiAttaccante 13-03-1988

Fabio SirocchiAttaccante 07-12-1989

Marco BrasiliAttaccante 21-09-1991

Renato TideiAttaccante 31-05-1988

Page 34: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE M

REAL 2000ASD REAL 2000Via Croce di Via, 61

63025 Montegiorgio (FM)Tel. 0734/961026

Fondazione ................................................................................. 1996Presidente................................................................... Ermanno Cupelli Vice presidente ................................................................. Bruno Tarulli Allenatore ....................................................................Daniele Pazzelli Dirett. Sportivo...........................................................Tonino Mancinelli Dirigente .......................................................................... Luigi Battilà Dirigente ................................................................... Cristiano Catalini Dirigente ....................................................................Gabriele Genova Dirigente ......................................................... Massimiliano Mancinelli Dirigente ......................................................................... Fabio PompaErmanno Cupelli

Presidente Bruno TarulliVice presidente

Daniele PazzelliAllenatore

Tonino MancinelliDirett. Sportivo

Luigi BattilàDirigente

Gabriele GenovaDirigente

Massimiliano MancinelliDirigente

Cristiano CataliniDirigente

Fabio PompaDirigente

Michele BeleggiaPortiere 29-10-1983

Simone Del MoroPortiere 17-06-1966

Gianfranco FranciaDifensore 04-11-1968

Claudio SilenziDifensore 19-07-1991

Danilo LiberatiDifensore 26-07-1962

Gary RibichiniDifensore 12-11-1985

Pierpaolo TostiDifensore 27-06-1977

Simone TarulliDifensore 29-08-1990

Matteo BellabarbaCentrocampista 26-01-1982

Massimiliano CrucianiCentrocampista 31-08-1976

Marco TomassiniCentrocampista 09-07-1987

Matteo SantoniCentrocampista 12-10-1988

Giorgio CapezzaniCentrocampista 13-10-1975

Jonathan MorbidelliCentrocampista 26-11-1990

Roberto LeoniAttaccante 19-10-1993

Niki CarducciAttaccante 28-05-1990

Simone ManciniAttaccante 15-08-1982

Gianluca CupelliAttaccante 11-07-1989

Claudio De PaolisAttaccante 18-02-1979

Page 35: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H

REAL MOLINOASD REAL MOLINO

Via Matteotti,11 62015 Monte San Giusto (MC)Tel. 338/6615459

Fondazione ................................................................................. 2006Presidente................................................................. Eugenio Cardinali Vice presidente .......................................................... Patrick De Minicis Allenatore ........................................................................Fabio Stefoni Segretario ........................................................... Francesco Giacomozzi Dirigente .................................................................. Andrea Contigiani Dirigente .............................................................. Pierpaolo De Minicis Dirigente ......................................................................Luigi Di Angilla Dirigente ..................................................................Marco Giacomozzi Dirigente ........................................................................ Claudio Tiberi Prep. Portieri .......................................................... Gianluca Staffolani Eugenio Cardinali

Presidente/Portiere Patrick De MinicisVice presidente

Fabio StefoniAllenatore

Francesco GiacomozziSegretario

Pierpaolo De MinicisDirigente

Marco GiacomozziDirigente

Claudio TiberiDirigente

Luigi Di AngillaDirigente

Riccardo BiscontiPortiere 25-10-1994

Andrea CaterbettiDifensore 18-09-1988

Smone CappellettiDifensore 16-05-1974

Alessandro BordoniDifensore 17-08-1991

Matteo PetrelliDifensore 08-08-1974

Luca ScatenaDifensore 28-11-1978

Ilir LalajDifensore 14-07-1982

Mauro TorresiDifensore 14-10-1968

Fabiano MarsiliDifensore 01-02-1990

Erik MobbiliCentrocampista 11-07-1985

Alessandro MalatestaCentrocampista 03-06-1973

Nicola PetroselliCentrocampista 28-08-1988

Luca Di BattistaCentrocampista 12-10-1981

Daniele CiucciCentrocampista 18-10-1987

Giuseppe PassarettiCentrocampista 09-06-1974

Giorgio GalandriCentrocampista 01-01-1982

Andrea UgoliniCentrocampista 18-12-1976

Amir Shafi Centrocampista 24-08-1983

Alessio CostantiniAttaccante 18-12-1976

Jacopo IlariAttaccante 16-02-1990

Moreno MontecchiaAttaccante 22-11-1975

Michele CudiniAttaccante 10-07-1990

Leonardo CampitelliAttaccante 24-10-1985

Giacomo PagliariAttaccante 03-07-1990

Page 36: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE D

Rosora angeliASD ROSORA ANGELI

Piazza XXIV Maggio,16 60030 Rosora (AN)Tel. 338/1550411

rosoraangeli.blogspot.com

Fondazione ................................................................................. 2008Presidente................................................................Giulio Gramaccioni Vice presidente ..................................................................... Mosè Tinti Allenatore ........................................................................Fabio Martini Allenatore ..................................................................... Simone Scaloni Segretario ................................................................... Francesco Cecchi Consigliere ..................................................................... Franco Cerioni Dirigente ...................................................................Danny Morbidelli

Giulio GramaccioniPresidente

Mosè TintiVice presidente

Simone ScaloniAllenatore

Francesco CecchiSegretario

Franco CerioniConsigliere

Danny MorbidelliDirigente

Giancarlo MontesiPortiere 16-11-1967

Simone SantoriPortiere 27-10-1987

Filippo BuschiDifensore 14-09-1983

Renato GoroniDifensore 23-05-1983

Manuele De AngelisDifensore 12-06-1987

Alessandro QuattriniDifensore 18-07-1983

Alessandro VillaniDifensore 04-05-1990

Johnny BregaDifensore 13-03-1983

Daniele CerioniDifensore 22-01-1985

Daniele LorenzettiDifensore 03-10-1988

Daniele PeriniCentrocampista 05-05-1984

Angelo ZacariasCentrocampista 09-08-1986

Matteo CeccoliniCentrocampista 13-01-1987

Antonino CentamoreCentrocampista 29-08-1983

Alessio PennacchioniCentrocampista 11-10-1983

Andrea FedericiCentrocampista 07-11-1983

Marco FrancescangeliCentrocampista 09-11-1982

Josè Diaz CastilleroCentrocampista 15-08-1979

Lorenzo CentamoreCentrocampista 18-09-1989

Luca NacciaritiAttaccante 17-01-1988

Paolo AlbertiAttaccante 12-09-1988

Michele ForoniAttaccante 05-05-1986

Riccardo GoroniAttaccante 23-05-1983

Gabriele CerioniAttaccante 30-06-1986

Andrea PrioriAttaccante 03-02-1986

Jenifer BodjeAttaccante 28-05-1991

Page 37: Marche In Gol - n°17

CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE G

SFORZACOSTAAS SFORZACOSTA CALCIO

Borgo Sforzacosta 62010 Macerata (MC)Tel. 0733/201448 - Fax 0733/201448

Fondazione ................................................................................. 1965presidente................................................................. Nicola LeonangeliVice presidente ........................................................... Fabio Leonangeli Allenatore .................................................................. Marco Giulianelli Dirett. Sportivo..........................................................Giorgio Giulianelli Dirigente .................................................................... Enzo Leonangeli Dirigente ..................................................................Antonio Tomassini Massaggiatore ...........................................................Giorgio Giulianelli

Nicola LeonangeliPresidente

Fabio LeonangeliVice presidente

Marco GiulianelliAllenatore

Enzo LeonangeliDirigente

Giorgio GiulianelliMassaggiatore

Stefano ConfortiPortiere 08-03-1986

Alessandro GesuèDifensore 13-04-1989

Luca PalumboDifensore 11-10-1990

Mauro TeobaldelliDifensore 31-03-1972

Denys VavrynyueDifensore 22-11-1989

Simone SentimentiDifensore 21-02-1989

Ivan DignaniDifensore 05-11-1974

Benvia BrandoCentrocampista 03-02-1982

Federico Di TullioCentrocampista 15-12-1984

Matteo GrioniCentrocampista 11-05-1990

Domenico BiascoCentrocampista 27-05-1987

Stefano MozzoniCentrocampista 04-09-1992

Simone BiagettiCentrocampista 22-09-1973

Ednary GjergjiAttaccante 17-12-1988

Fabio ConicellaAttaccante 16-03-1973

Mirko MariAttaccante 04-05-1990

Emanuele AcquaticciAttaccante 02-03-1979

Page 38: Marche In Gol - n°17

38 n. 1738

MacerataCarlo Troscè, 40 anni, è il nuovo tecnico della Cluentina (Prima categoria C). La società lo chiama al posto di Gabriele Cicioni.

Il Santa Maria Apparente (Prima categoria C) cambia guida tecnica e si affida al giocatore-allenatore Marco Michettoniper sostituire Gregory Pagnanini.

David Bonifazi non è più il tecnico del Villa Musone (Seconda categoria E). Il nuovo allenatore è Giampiero Franchellucci, ex Futura 96, Sangiorgese e Campiglione.

Nicolas Spolli, centrale difensi-vo del Catania, a febbraio è stato ospite nei giorni scorsi a San Se-

verino Marche dove lavora come allena-tore del settore giovanile un argentino suo amico, Marcos Saldari. L’incontro con i baby del vivaio della Settempeda è sta-to sicuramente interessante. Nicolas ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dai ragazzini, genitori, gior-nalisti e appassionati di calcio che hanno riempito la sala ‘Sisto V’. Bellissima la do-manda di un ragazzino di colore, di appe-na 7 anni, che frequenta la scuola calcio della Settempeda, Prince Ofili, il quale ha chiesto al campione argentino “chi è più forte tu o Eto’o?”, silenzio in sala, poi scoppia l’applauso e la risposta di Spolli

che fa felice Ofili di fede interista: Eto’o. Ancora applausi.

Nicolas, campionato di serie A quanto mai affascinante dalla te-sta alla coda.“Un campionato difficilissimo e quanto mai duro. Per noi che lottiamo per la sal-vezza direi durissimo”.

Come stai vivendo l’esperienza italiana?“Sono quasi due anni che sono in Italia e mi trovo decisamente bene. Nel Catania ci sono tanti argentini compreso il tecnico Simeone. Mi sento come a casa, peccato per il mio italiano che non migliora tra tanti argentini”.

Come si vive nella splendida Cata-nia?“Bene, si sta bene, città tranquilla, la gen-te ti sta vicino, una meravigliosa tifoseria che si fa sentire quando giochiamo in casa. Dobbiamo regalare a questa città la salvezza perché merita di restare in cate-goria. Dobbiamo dare alla gente quell’al-legria che merita attraverso il gioco del calcio”.

Catania è diventata un oasi felice per voi argentini.“Sì, ne siamo in diversi, formiamo un bel gruppo”.

Il cambio del timoniere da Giam-paolo a Simeone?“Quando un tecnico lascia la squadra non è bello per nessuno, il calcio è così, il cal-cio è risultato. Adesso abbiamo Simeone, bravo allenatore, dobbiamo dare il me-glio di noi stessi per tirarci fuori da questa situazione non facile”.

Nicolas, chi vincerà lo scudetto?“Io penso che Milan, Inter e Napoli se lo

giocheranno fino in fondo. Sono squadre composte da grandi campioni con l’Inter che potrebbe ancora una volta salire sul podio”.

“Sì caro Prince, Eto’oè più forte di me”

L’argentino del Catania Nicolas Spolli incontra i giovani della Settempeda

A Civitanova Marche gemellaggio traReal Muscolina e Real CitanòLa società A.S.D. Real Muscolina Calcio e la società A.S.D. Real Ci-tanò, entrambe militanti nel campio-nato di Terza categoria (girone I), nel-la piena condivisione dei reali valori sportivi, dell’amicizia tra calciatori e la stima e rispetto tra dirigenti, si dichia-rano ufficialmente società gemellate. Il progetto di gemellaggio, unico in relazione a categorie inferiori di Terza categoria, sta a dimostrare l’impegno delle due società nel condividere gli stessi ideali dello sport percepito come momento di svago, aggregazione e rispetto dell’avversario. Non a caso le due società, in questo e passati cam-pionati, mai si sono rese responsabili di atteggiamenti violenti e antisportivi esasperati, mettendo al primo posto assoluto l’amicizia e il rispetto. Non si escludono in futuro iniziative collate-rali e uniche, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto sociale e benefico.

Spolli con in braccio il piccolo tifoso interista Prince Ofili

La foto di gruppo dell’incontro dei giovani della Settempeda con il campione

Page 39: Marche In Gol - n°17

39n. 17

MACERATA

Il Montefano tra playoff e giovaniPer una realtà di 3.500 abitanti, avere

una squadra in Prima categoria e un set-tore giovanile che può contare su quasi

120 ragazzi di ogni età non è certo qualcosa di scontato. Il lavoro importante svolto nel corso degli anni dal Montefano sta por-tando ottimi frutti alla società e all’ambiente intero come testimoniano le parole del presi-dente Giuseppe Calimici. “La nostra è una struttura veramente importante con oltre cento ragazzi e un impegno costante di risorse per un settore giovanile che ci sta dando belle soddi-sfazioni. Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza l’aiuto prezioso e determinante di tutti i tecnici che fanno capo alla nostra so-cietà: hanno un ruolo fondamentale nella cre-scita sportiva e non solo di questi ragazzi che, siamo convinti, andranno a disegnare il futuro di questa squadra. Per ciò che stiamo facendo gran parte del merito va ad Alfredo Camilloni, responsabile del settore giovanile”. Un’attività che copre ogni fascia di età, partendo dai Pic-coli Calci fino a raggiungere la Juniores, formazione in costante rapporto di collabora-zione con la prima squadra: “I nostri ragazzi sono il nostro futuro – continua il presidente – chiaramente la Juniores rappresenta quella fa-scia di età più vicina agli adulti. Per questo cer-

chiamo, nei limiti del possibile, di fare in modo che i migliori giovani elementi possano essere utili in Prima categoria. Del gruppo a disposi-zione di mister Cotica ben 11 elementi sui 23 to-tali sono Juniores. La squadra guidata da Fer-ruccio Cavalletti sta facendo benissimo anche in questa stagione, dopo lo splendido secondo posto dello scorso anno chiuso anche con il rico-noscimento della Coppa Disciplina: attualmen-te sono tra le prime tre della classifica e questo ci fa essere moderatamente ottimisti per la parte finale della stagione e per il futuro della nostra società”. Grande attenzione ai giovani del po-sto in prospettiva futura: è questa la chiave di lettura che il presidente Calimici ha sempre privilegiato nella sua doppia esperienza da presidente del Montefano: “La prima volta fu nel biennio 2002-2004 prima di un periodo di riposo durato alcune stagioni. Poi sono stato di nuovo coinvolto dai dirigenti locali e dalla passione che, personalmente, non è mai venuta meno per questo splendido sport”. Per quanto riguarda la prima squadra infine, l’obiettivo stagionale è quello di raggiungere, per il se-condo anno consecutivo, un piazzamento playoff: “Puntiamo a raggiungere almeno il quinto posto dopo la finale playoff persa nella passata stagione contro la Vigor Pollenza”.

Calimici: “I ragazzi sono il nostro futuro. In campionato puntiamo al 5° posto”

“Un saluto affettuoso a tuttii miei ex tifosi”

E’ arrivato nelle Marche nel 2000: due stagioni a Camerino tra Promo-

zione e Eccellenza e 29 gol. Poi Biagio Nazzaro, Torrese, Ostra. Nella stagione 2008-2009 con

15 gol conduce la Montelupo-nese in Prima categoria. Tanti campionati e tanti gol anche in Israele, Colombia, Guatemala, Cile, Argentina, Perù. Ariel Bel-tramo, 42 anni, è in Argentina ma non dimentica l’Italia, le Marche. E ci scrive: “Caro direttore, voglio cogliere l’oc-casione per salutare te, i dirigenti e i tifosi delle squadre marchigiane con le quali ho vissuto momenti di gioia durante il mio periodo calcistico dal 2000 al 2009. Io ho finito il corso di allenatore in Argentina che mi per-mette di allenare fino alla serie A, attualmente sto collaborando nell’or-ganizzazione di un torneo molto im-portante con il River Plate chiamato RIVER CUP 2011, che si svolgerà dal 26 al 31 luglio a Buenos Aires nello stadio di River Plate. Un altro proget-to che sto avviando è quello di fare una scuola calcio nella città di Cór-doba, con questa nuova iniziativa mi piacerebbe invitare a qualche società italiana ai tornei che organizzeremo in futuro. Restiamo in contatto. Un abbraccio”.

Ariel Beltramo ci scrive dall’Argentina:

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40 n. 17

MACERATA

Feroce…mentenel club dei 100!

Rinaldo Feroce, 30 anni, con la doppietta firmata a fine febbraio in Lorese – Monteluponese

(Prima categoria girone C), raggiunge il traguardo delle 100 reti in carriera rea-lizzate tra Eccellenza, Promozione e Pri-ma categoria. Attaccante di movimento, con il grande fiuto del gol, ricorda molto per caratteristiche del grandissimo Pip-po Inzaghi. Questi i gol certificati. Nella stagione 1999/’00 col San Filippo Valle (Promozione) 2 reti, 2000/’01 Monte-giorgio (Eccellenza) 5 reti, 2001/’02 ancora Montegiorgio (Eccellenza) 14 reti (capocannoniere), 2002/’03 Castel-frettese (Eccellenza) 1 rete (e sei mesi fuori per infortunio), 2003/’04 Matelica (Promozione) 12 reti, 2004/’05 ancora Matelica (Eccellenza) 6 reti, 2005/06 tra Trodica e Vis Macerata (Promozione) e 7 reti, 2006/’07 Vis Macerata e Chiesanuo-va (Promozione e Prima categoria) 8 reti, 2007/’08 ancora Chiesanuova (Prima categoria) 10 reti, 2008/’09 Chiesanuova (Prima categoria) 8 reti, 2009/’10 Lorese

(Prima categoria) 17 reti, 2010/11 Lorese (Prima categoria) 10 reti.

Feroce, 100 gol, due promozioni, una dalla Promozione all’Eccel-lenza e una dalla Prima categoria alla Promozione: una carriera im-portante. Qual è stato il gol che ri-cordi più con piacere?“Tutti sono importanti, quelli che ricor-do con grande piacere sono due. Quello firmato contro l’Urbino nella stagione 2001/’02 che mi ha permesso di vincere la classifica cannonieri del campionato di Eccellenza con la maglia del Monte-giorgio e quello realizzato la passata sta-gione in occasione della gara playout con l’Helvia Recina che ha permesso alla mia attuale squadra, la Lorese, di mantenere la categoria”.

Il gol più bello come gesto tecni-co?“Quello realizzato contro la Biagio Nazza-ro in Eccellenza; giocavo con il Matelica, era la stagione 2004/’05. Rinvio del no-stro portiere, senza far toccare il pallone a terra calciai al volo da fuori area infilando il pallone sul set opposto. Un gol stupen-do”.

Con chi condividi questo bellissi-mo traguardo?“Con tutti i compagni di squadra che ho avuto, gli allenatori, i dirigenti che han-no creduto in me e che mi hanno aiutato a crescere sia sotto il profilo umano che tecnico. Una dedica speciale poi, a mio padre, che è sempre stato vicino fin dalle mie prime apparizioni sui campi di cal-cio”.

L’attaccante della Lorese tocca il traguardo delle cento reti in carriera

PENNESETroppi infortuni, Burocchi chiama al sacrificio

Con la difesa titolare letteralmente falcidiata dagli infortuni, la Pen-nese (Terza categoria girone L)

si trova a vivere un finale di stagione più complicato dopo un avvio di stagione promettente che sembrava già lanciar-la nel campionato superiore di Seconda categoria. “Ora bisognerà vivere alla gior-nata - commenta il presidente Maurizio Burocchi – ci siamo trovati all’improvvi-so senza la difesa titolare: gli infortuni di

Buccioni, Pedroni, Roso sono seri, in più Pagliuca si è dovuto operare e speriamo di recuperarlo presto. Abbiamo dissipato molto del nostro vantaggio in questa fase del girone di ritorno e la situazione si è complicata, in più dobbiamo ancora af-frontare molto scontri con formazioni ben organizzate e tutte in trasferta: c’è il derby con Monte San Martino, una partita molto sentita dalle due tifoserie, c’è la partita con Cascinare e l’ultima di campionato proprio con una nostra diretta inseguitrice, ovve-

ro la Corva. Insomma, ci siamo trovati di punto in bianco ad approntare una difesa ex novo con le ovvie difficoltà del caso, per rodare un reparto occorre tempo e soprat-tutto giocare insieme, stiamo facendo tutto questo in corsa”. E’ vero che possedere ancora qualche punto di vantaggio sulle dirette avversarie concede la possibilità di ragionare, ma tutto diventa più complica-to quando le incognite aumentano espo-nenzialmente. In primo luogo il girone di ritorno è sempre più complicato, ogni partita ha un valore particolare e sempre decisivo, ci sono squadre che lottano per salire dal fondo della classifica, altre che puntano a vincere o alla zona playoff e in questa logica ogni punto è essenziale. “La squadra adesso sta affrontando la si-tuazione con buono spirito di sacrificio – conclude Burocchi – ma c’è molta strada da fare. Gli infortuni hanno prodotto due effetti all’interno dello spogliatoio, da un lato i ragazzi si sono uniti perché dovendo affrontare una situazione difficile si sono responsabilizzati, di contro c’è che nello spirito di sacrificio stiamo dissipando molte energie che in questo punto della stagione sono importanti. Ma sappiamo quello che dobbiamo fare: giocare giorno per giorno senza fare progetti”.

“Difesa reinventata, ora giochiamo senza fare calcoli”

la squadra adesso sta affrontando la situazione con

buono spirito ma c’è molta

strada da fare

Nella foto in alto l’allenatore Edy Pagliuca Sotto il presidente Maurizio Burocchi

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41n. 17

MACERATA

Un’annata vissuta al massimo forse anche al di sopra di quel che era-no le aspettative di inizio stagione

per l’Aurora Treia, affidata in estate alla guida tecnica di Massimiliano Paoloni. Stabilmente nelle zone nobili della classifica l’Aurora può vantare una difesa bunker e un rendimento casalingo che non teme paragoni con un percentua-le di punti conquistati che sfiora quasi la perfezione. Niente male per la società con maggiore militanza in Prima categoria (girone C): da ben 10 stagioni i biancoros-si disputano questo campionato. A fare il punto della situazione quando ormai ha preso via il rush finale decisivo è il diret-tore sportivo Rossano Tartari (nella foto): “Sì, è vero. Non eravamo partiti per primeggiare in questo girone ma l’appeti-to vien mangiando e la forza e la costanza mostrata dalla squadra hanno permesso di mantenerci sempre nelle zone avanzate del-la classifica. Onestamente ci sono squadre ben più attrezzate e per questo dico che pun-

tare al massimo traguardo risulta abba-stanza complicato ma da qui al termine del-la stagione il nostro obiettivo è conquistare un buon piazzamento nella griglia playoff”. Un progetto maturato nel corso del tempo per una società che punta forte sulla ca-pacità del gruppo di fare quadrato: “Sia-mo una squadra che punta moltissimo sul collettivo e sull’attaccamento alla maglia: ben 17 elementi su 20 sono del posto e que-sto accentua ulteriormente l’elemento iden-titario. C’è lo spirito e la mentalità giusta, questo senza dubbio va riconosciuto, tra i molti meriti, a mister Massimiliano Paolo-ni che ha saputo conquistare fin da subito la fiducia di tutto lo spogliatoio”. Andando a cercare un difetto, la squadra non riesce ad essere particolarmente incisiva e cini-ca in attacco, come dimostrano i numeri di un reparto offensivo senza dubbio non tra i migliori del girone: “E’ un difetto che ci penalizza in particolare in trasferta, mentre tra le mura amiche stiamo andando molto bene. Facciamo fatica a sbloccare certe par-tite soprattutto in trasferta e questo alla fine fa la differenza con le big di questo campio-nato. Per la vittoria finale vedo molto bene Fiuminata ma soprattutto Matelica che ri-tengo la squadra più forte oltre ovviamente ad una Monteluponese composta da grandi nomi. In generale però vedo un torneo che si è livellato verso l’alto: questo è testimoniato dalle difficoltà avute nel corso della stagio-ne da squadre molto ben attrezzate come Lorese, Santa Maria Apparente e Camerino solo per citarne alcune”.

A Treia c’è una bella AuroraDifesa bunker, in casa non si passa. Tartari: “Merito di mister Paoloni”

L’Esanatoglia già guarda al futuro

Sta in Terza categoria solo per questioni burocratiche ed eco-nomiche. Oggi c’è un nuovo presidente, Massimo Tozzi

(foto), 39 anni, all’occorrenza anche giocatore, e un gruppo di ragazzi dav-vero affiatati. La classifica? Qui non si guarda, qui si gioca solo per diver-timento e per dare un’opportunità ai ragazzi del territorio. “Quest’estate abbiamo costruito la squadra in due giorni – racconta Tozzi – non possiamo che puntare sui ragazzi del posto anche perchè senza di loro per le piccole realtà come la nostra non ci sarebbe futuro. Per

il prossimo anno abbiamo un obiettivo ambizioso: ci sono 18 ragazzi di Esana-toglia che giocano fuori paese e in diverse categorie, ecco, vorremmo riportarli tutti a casa”. In questo girone G vola il Rione Pace, Sefrense e Audax Macerata inse-guono. “Il Rione Pace è una squadra che potrebbe lottare per la Prima categoria”, sottolinea Tozzi, che alla classifica non guarda: “Noi giochiamo per il gusto di giocare. E facciamo calcio col cuore”.

“L’anno prossimo vogliamo riportare a casa tutti i ragazzi del paese”

ben 17 elementi su 20 sono del posto

e questo accentua ulteriormente

l’elemento identitario

quest’estate abbiamo costruito la squadra in due

giorni, non possiamo che puntare

sui giovani del posto

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42 n. 1742

FermoIl Monte San Pietrangeli (Prima categoria C) ha un nuovo mister. Dopo l’esonero di Bongelli, la società ingaggia Giuseppe Beruschi, ex allenatore

dello United Civitanova e già nel settore giovanile della Civitanovese.Marcello Funari non è più l’allenatore della Nuova Dimensione di Montegranaro (Seconda categoria F). Il nuovo mister è Giorgio Malaspina, 44 anni,

l’anno scorso agli Allievi della Monturanese. La Faleriense Calcio 2010 (Terza categoria L) ha un nuovo allenatore: Nazzareno Amadio. Ha preso il posto di Roberto Cicchini.

L’assessore nel pallone

Politico, amministratore, insegnante, restauratore ma anche grande ap-passionato di calcio ed ex calciato-

re. Guglielmo Massucci, personaggio che oggi è più facile accostare all’incarico di assessore al Turismo, Agricoltu-ra, Patrimonio ed Edilizia scolasti-ca per la Provincia di Fermo, è tutto questo. In pochi però conoscono anche i suoi trascorsi calcistici da arcigno difenso-re, ruolo che ricopriva qualche decennio fa, o quello di dirigente-tifoso del Monte Vidon Combatte, squadra in cui ha gio-cato in passato e che segue oggi svolgen-do diverse funzioni. Massucci, 66 anni, padre di due figli, insegnante di educa-zione artistica, restauratore e indoratore, di Monte Vidon Combatte (500 abitanti, la squadra oggi milita in Terza categoria) è stato sindaco per circa 30 anni, qualche anno fa ha ricoperto il ruolo di vicepresi-dente dell’Associazione Turistica Valdaso e oggi è un abile assessore provinciale. Molta competenza e tanti incarichi, ma quando può stacca la spina (istituziona-le) e torna a bordo campo a seguire i suoi ragazzi, non solo: ogni tanto, per tutta la squadra, organizza delle pantagrueliche cene. E si diverte un mondo.

Massucci, come è nata la sua pas-sione per il calcio?“Da giovane giocare a calcio era una pas-sione comune, i ragazzi del paese si ritro-vavano al campo e s’iniziava a giocare.

Era un’occasione di socializzazione, di fare un po’ di sport. A quei tempi non esi-stevano i campionati dilettantistici strut-turati come oggi, non esisteva la Uisp o il Csi, per giocare organizzavamo partite con squadre dei paesi limitrofi, alla fine saltavano fuori quasi dei veri campionati, poi in estate si partecipava ai tanti tornei estivi che si svolgevano in tutti i paesi del territorio”.

Quale ruolo ricopriva, e soprattut-to, ricorda un episodio particola-re legato al campo?“Ero un difensore di quelli cattivi, a quei tempi con 82 chilogrammi di peso per 1,82 cm di altezza facevo valere il mio fisi-co e comunque era il ruolo migliore per le mie caratteristiche. Per quanto riguarda il ricordo, ce n’è uno allo stesso tempo in-tenso, bello e brutto che resterà indelebile nella mia memoria. Era un torneo che si svolgeva a Piane di Falerone nel campo di calcio vicino alla chiesa, affrontavamo una squadra molto più forte di noi, in cam-po c’erano giocatori che avevano calcato categorie importanti. Durante la gara mi riesce il classico tiro della domenica, uno di quei tiri che normalmente non capita mai, e faccio gol. L’episodio non è stato ben accettato dai nostri avversari, e da qui la partita si è fatta cattiva. Falli e contrasti piovevano da tutte le parti, io preso dalla foga del gioco dopo l’ennesimo contra-sto diedi un calcio all’arbitro dopo una discussione. Oggi, ripensandoci, mi vie-ne da dire che quell’episodio è stata una ragazzata, una bravata, ma mi costò una squalifica a vita. Il tutto in una partita”.

Adesso come vive il suo rapporto con il calcio?“Ho continuato a giocare a calcio a livello amichevole fino a 45 anni, fino a quando il fisico me lo ha consentito, poi mi sono scelto altre mansioni anche se la passione è rimasta la stessa. Essendo stato sindaco per quasi 30 anni era doveroso stare vi-cino alla realtà sportiva paesana che poi rappresenta un punto di riferimento per la comunità, e poi in fondo mi piace fare parte di questa società, è la squadra del mio paese e io tifo per i miei ragazzi”.

E’ vero che spesso cucina per tutta la squadra?“Beh, diciamo subito che per questioni legate ai miei impegni istituzionali, non riesco più come prima a seguire le partite del Monte Vidon Combatte, ma i giocato-ri capiscono questa situazione e quando posso vado a vederli giocare. Cucinare?

Sì, è vero, spesso mi trovo a farlo per tutta la squadra, è un modo per stare insieme, anzi, ad essere sinceri avremo una cena fra qualche giorno e sarò impegnato ai fornelli”.

Guglielmo Massucci tra Provincia e il ‘suo’ Monte Vidon Combatte. Ex giocatore, in un torneo fu squalificato a vita!

Massucci nella veste di dirigente del Monte V. Combatte

Massucci durante un intervento in aula

Da sinistra il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti,il collega di giunta Giuseppe Buondonno e Massucci

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Auguri di Buone Feste

Piane di Falerone (FM)�

La missione di Fabi: raggiungere Fede e vincere la classifica marcatori

Una stagione comunque da incorni-ciare per il bomber Marco Fabi, 33 anni, che prima pensa alla sua

Settembrina, e visto che l’obiettivo è quello di fare gol , un pensiero vola anche alla possibilità di vincere la classifica mar-catori. Per ora è a quota 13, comunque sul podio. Siamo in dirittura di arrivo per il campionato di Prima categoria (girone C), la Settembrina è impegnata nella ri-corsa di quei punti che gli possono garan-tire di raggiungere i playoff. “E’ una bella stagione – commenta Marco Fabi – e siamo in piena corsa per la zona playoff, anche se dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti. Abbiamo vinto in trasferta contro Camerino e Montefano, pareggiato in casa contro Mo-gliano e Montecassiano. A dire il vero que-ste ultime due formazioni secondo me non rispecchiano la loro posizione in classifica, sono due squadre equilibrate e molto ben organizzate. Comunque adesso siamo qui e

dobbiamo puntare ai playoff, in primo luo-go perché la posizione di classifica ci spinge a crederci e poi perché da qui fino alla fine del-la stagione ci sono molti scontri diretti come ad esempio con Aurora Treia, Matelica, Fiu-minata e Monteluponese”. L’altro aspetto sicuramente non secondario, è la sua bella stagione per quanto riguarda il rendimen-to sul campo. “Sto attraversando un ottimo periodo di forma – sottolinea Fabi – ma devo ringraziare anche i miei compagni. Questa è una squadra particolare, la società ha costituito un gruppo di 7-8 persone che giocano insieme da 5 anni a cui si aggiun-gono innesti mirati per garantire qualità di gioco. Un gruppo affiatato dentro e fuori dal campo, infatti spesso ci ritroviamo an-che fuori dall’ambito calcistico. Sulla classi-fica marcatori vorrei dire che non conoscevo Fede del Matelica (attuale capocannoniere del campionato, ndr) e quando ci ho gioca-to contro ho apprezzato le sue qualità e sarà una bella sfida: ci dividono pochi gol e ten-terò di vincere la classifica marcatori. Co-munque voglio tentare almeno di battere il mio record personale di gol in una stagione in Prima categoria, ovvero le 15 reti segnate nella stagione 2001-2002 con la Vis Civita-nova”.

L’attaccante della Settembrina è vicino al suo record personale di 15 gol

Nuova San Lorenzo Massa Fermana, olè

Arriva a febbraio (giornata n°18) e tra le mura amiche il primo storico succes-so in Terza categoria (girone L) per la Nuova San Lorenzo Massa Fer-mana: 3-0 la Nuova Faleria grazie alla doppietta di Achilli e al gol di Visan. Un successo festeggiato con passione dal-la squadra del piccolo centro fermano tornato a vivere il calcio (dopo i fasti passati del San Lorenzo arrivato anche in Prima categoria) in questa annata calcistica dopo diversi anni di inatti-

vità: la speranza è che questa vittoria rappresenti ora un rilancio importante dopo una stagione all’insegna della sfortuna. Da segnalare la bella novità del pubblico al seguito della squadra, formata da tutti ragazzi della zona, assai numeroso e spesso superiore alle cento unità a testimonianza di come, in questa fascia di territorio, la pas-sione per il pallone da vivere insieme e all’insegna dell’amicizia sia sempre più sentita.

E alla 18^ giornata arriva la prima storica vittoria

siamo un gruppo affiatato dentro

e fuoridal campo

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44 n. 17

FERMO

Il momento topico della stagione è alle porte e in casa San Marco Servigliano l’attesa è molta per vedere se quel sogno chiamato

Promozione possa diventare una splen-dida realtà. Le premesse ci sono tutte: formazione al vertice della classifica

fin dalle battute iniziali della stagione, organico di assoluto livello, un tecnico

giovane ma di sicuro affidamento come Paolo Armini e una società compatta e unita per puntare al massimo traguardo.

Facciamo il punto della situazione con il presidente Luciano Bartolini,

autentico cuore pulsante del sodali-zio biancoazzurro: “Devo dire che,

pur tra mille cautele, sono fiducioso: la squadra ha

personalità, esperienza e caratura tecnica per mantenere un buon ritmo fino alle ultime giornate, coronando

un sogno così importan-

te come la Promozione. Di certo dobbiamo continuare con questa voglia e grinta senza montarci troppo la testa perché le difficol-tà sono presenti ad ogni angolo e quindi occorre rimanere molto concentrati”. Un San Marco in continua crescita anche dal punto di vista societario: “Un grazie par-ticolare va a tutti quegli amici che hanno sposato il nostro progetto, capaci di dare il loro contributo sia dal punto di vista lo-gistico che economico come il presidente onorario Maurizio Terenzi, i vice presidenti Giuseppe Andreucci e Sergio Settimi, Anto-nio Nerpiti, Vincenzo Tacchetti e Silvio Ric-ci. Inoltre, con grande soddisfazione, siamo riusciti a coinvolgere anche Renzo Santoni, grande appassionato ed esperto di calcio che in passato ha vissuto in prima linea il calcio dilettantistico locale. Per me è un or-goglio e una soddisfazione avere una base così buona su cui lavorare e porre le basi per il futuro”. Tornando alle vicende di cam-pionato (di Prima categoria girone D) il presidente guarda al rush finale, scrutan-

do le possibili avversarie: “Credo che Porto d’Ascoli e Monticelli possano essere le rivali più temibili ma attenzione a Montottone e Ripatransone. Sono comunque fiducioso del lavoro svolto e colgo l’occasione per rin-graziare pubblicamente il nuovo direttore sportivo Francesco Livi che ha ottimamente lavorato per puntellare al meglio l’organico a disposizione e il nostro mister Paolo Ar-mini, ragazzo giovane che sa tenere al me-glio le redini di uno spogliatoio composto da elementi di esperienza riuscendo a farli rendere al meglio”.

La società di patron Bartolini cresce anche dal punto di vista societario

Il momento topico della stagione è alle porte e in casa SanServigliano l’attesa è molta per vedere se quel sogno chiamato

Promozione possa diventare una splendida realtà. Le premesse ci sono tutte: formazione al vertice della classifica fin dalle battute iniziali della stagione,

organico di assoluto livello, un tecnico giovane ma di sicuro affidamento come Paolo Armini e una società compatta e Paolo Armini e una società compatta e Paolo Arminiunita per puntare al massimo traguardo.

Facciamo il punto della situazione con il presidente Luciano

autentico cuore pulsante del sodalizio biancoazzurro: “Devo dire che, zio biancoazzurro: “Devo dire che, zio biancoazzurro: “

pur tra mille cautele, sono fiducioso: la squadra ha

personalità, esperienza e caratura tecnica per mantenere un buon ritmo fino alle ultime giornate, coronando

un sogno così importan

La società di patron Bartolini cresce anche dal punto di vista societario

Il sogno Promozione si avvicinaSAN MARCO SERVIGLIANO

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SPECIALE RUGBY

“Vogliamo puntare alla Se-rie B”, è questo il progetto dell’Amatori Rugby Fer-mo 1935. Un pensiero che

il presidente Gaudenzio Santarelli (foto sopra) esprime senza mezzi termini con un programma minuzioso e avvin-cente. Il rugby non è solamente uno sport dove sono necessarie particolari doti fisi-che, il rugby è rispetto dell’avversario, è una mentalità con cui si vive la vita dentro e fuori dal campo, è gioco, è la famiglia con cui ti trovi in mezzo al fango e con cui scherzi dopo la partita; è tutto un modo di vivere che, quando ti appassiona, non ti lascia più. La società sportiva Amatori Rugby Fermo, impegnata nel campiona-to di Serie C1 con ottimi risultati, mira a traguardi molto ambiziosi, non solo per la prima squadra, ma soprattutto per fondare un settore giovanile che possa creare nel tempo le condizioni per raffor-zare tutto il collettivo e garantire a questo sport di farsi conoscere nel territorio. “Ab-biamo dieci dei nostri ragazzi – commenta il presidente Gaudenzio Santarelli – che giocano nella formazione Under 16 dell’An-cona, non abbiamo ancora un gruppo di 25 giovani per formare una squadra giovanile tutta nostra, ma stiamo lavorando con otti-mi risultati. Siamo certi che per la stagione 2011 – 2012 potremo iscrivere ai rispettivi campionati una formazione Under 14 e una formazione Under 16 dell’Amatori Rugby Fermo. Vogliamo gettare le basi per creare un settore giovanile tutto nostro”. Metten-do da parte per un momento aneddoti come ad esempio quello per cui il calcio è uno sport in cui 22 signorine si compor-tando da mascalzoni in campo, mentre il rugby è uno sport in cui 30 mascalzoni

si comportano da signori in campo (o, come dicono in Gran Bretagna: il calcio è uno sport da gentiluomini giocato da be-stie, mentre il rugby è uno sport da bestie giocato da gentiluomini), c’è tutta una fi-losofia di vita dietro questo sport che solo negli ultimi anni sta salendo alla ribalta sportiva. “Il rugby è uno sport particolare - racconta Gaudenzio Santarelli - agli occhi esterni di chi non lo conosce può sembrare solo che ci azzuffiamo come animali in mezzo al campo, ma non è così. Le squa-dre in un certo senso si gestiscono da sole e l’arbitro controlla il tutto. Il gioco scaturisce dalla palla, che va passata sempre indietro, ma per andare avanti verso la mèta. Anche ciò contribuisce a farne uno sport, nel quale tutti debbono collaborare, nessuno escluso: una vera e propria squadra. Si crea gioco solo quando si muove la palla e quindi non esistono tutti quegli schemi e movimenti a palla ferma, che si vedono in altri sport. Tutto questo crea delle condizioni di base che impongono ad ogni singolo giocatore un certo comportamento, anche perché sbagliare significa vanificare gli sforzi di tutto il collettivo. Questo ti porta a ragio-nare in ogni occasione; una mentalità che, una volta acquisita, si rispecchia anche fuori dal campo di gioco”. Un mondo che trascina con sé inevitabilmente un fascino particolare, che sta iniziando a trovare sempre più terreno fertile anche fra i gio-vani. “Il nostro obiettivo - conclude il pre-sidente Santarelli - è quello di raggiungere la Serie B; un progetto importante e credo che possediamo le qualità e la volontà per raggiungerlo in un paio di anni”.

Il presidente Santarelli guarda anche al settore giovanile: “Per la prossima stagione avremo Under 14 e Under 16” Il presidente Santarelli guarda anche al settore giovanile: “Per la prossima stagione avremo Under 14 e Under 16” Il presidente Santarelli guarda anche al settore giovanile: “Per la prossima stagione avremo Under 14 e Under 16”

L’urlo degli Amatori Rugby Fermo 1935:“Vogliamo la Serie B”

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FERMO

Un girone di ritorno da prima in classifica. Nelle otto gare di cam-pionato fin qui disputate, il Fran-

cavilla F.C. di Paolo Mennecozzi ha realizzato una striscia positiva di 5 vitto-rie e 3 pareggi, facendo meglio pure della Pinturetta, capolista del torneo (Seconda categoria G). E il 12 marzo c’è proprio uno scoppiettante Francavilla – Pinturetta da leccarsi i baffi. Cinque vittorie pesan-ti, i 13 gol fatti e soprattutto i 3 subiti ne fanno la seconda miglior difesa del cam-pionato. In effetti il muro difensivo con gente di qualità come Stefano Porfiri, Marco Corsetti, Alessandro Vita, Danilo Tarquini, Massimo San-toro, Andrea Capriotti e il portiere Simone Rossi fa dormire sonni tran-quilli. Nel mercato di riparazione l’arrivo in biancorosso di Antonio Marino, ex Villa 2003, Moglianese e Corridonia, ha irrobustito notevolmente il reparto offen-sivo già frizzante di per sé con le giocate del baby Luca Silveri, 19 anni, arrivato dal Trodica. Il Francavilla, attualmente con 38 punti dentro la griglia playoff, a questo punto vuole giocarsi le sue carte per gli spareggi promozione fino alla fine del campionato. “Sono davvero soddisfat-to della mia squadra - le parole del tecnico Paolo Mennecozzi, alla sua terza stagione in biancorosso - la società mi ha messo nel-le migliori condizioni per lavorare e anche quest’anno, come nella passata stagione, vorremo toglierci la soddisfazione di arri-vare entro le prime cinque posizioni”.

BELMONTEUn mix di esperti e giovani, ecco la piccola…grandefamiglia gialloverdeDa una piccola comunità una gran-

de passione per il calcio. E’ questa la storia di Belmonte Piceno che

milita nel campionato di Terza categoria (girone M), ma che è prima di tutto un gruppo molto affiatato, una grande fa-miglia di giocatori giovani ed esperti che ancora vogliono divertirsi tirando calci al pallone. La società è nata ufficialmen-te nel 1982 e da sempre rappresenta un punto di riferimento per gli sportivi di Belmonte Piceno e dei paesi limitrofi. “Il nostro obiettivo per questa stagione – spie-ga il segretario Luca Ciotti – è quello di raggiungere la zona playoff, possiamo con-tare su una buona rosa e una volta raggiun-to questo risultato credo che siamo in grado di giocarcela con tutti. Dal punto stretta-mente societario abbiamo una mentalità ben precisa di gestione, puntiamo molto su giovani promettenti del territorio per con-cedere loro la possibilità di fare esperienza magari in prospettiva di altre categorie e poi ci sono i veterani, persone come Massi-mo Latini, Ettore Antolini, Stefano Pasquali e Sergio Ricci, bandiere della nostra squadra, giocatori ormai con qual-

che anno sulle spalle ma che vivono il calcio con grande stimolo ed anzi contagiano per-sino i più giovani”. Il Belmonte Piceno non è semplicemente una società di calcio, è un punto di riferimento per tanti e tanti appassionati e nonostante non sia sempli-ce mantenere viva e vitale una società che vive in una piccola realtà dove anche per semplici motivi demografici non è facile organizzare una squadra, questo gruppo da anni si ritrova, gioca e si diverte come ‘fratelli’ . “La nostra società vanta una buo-

na tradizione – conclude Ciotti – per alcu-ni semplici motivi: una gestione attenta dal punto di vista finanziario, organizziamo la squadra in base alle risorse a disposizione e, come si dice, non facciamo il passo più lun-go della gamba inseguendo sogni, inoltre abbiamo massima cura dal punto di vista sanitario dei nostri ragazzi, e questo è un punto fermo del nostro modo di fare. Dob-biamo ringraziare il lavoro di Marco Bru-nelli e ora di mister Luigi Baglioni per quelli che sono i risultati raggiunti dalla società. Oltre al Comune, che ci consente di usu-fruire di un impianto sportivo attrezzato e funzionale, anzi: negli ultimi tempi è stato realizzato un antistadio dove svolgiamo gli allenamenti nel periodo invernale che ci consente di preservare il campo di gioco nelle condizioni migliori”.

Il Francavilla megliodella capolista!Nel girone di andata i biancorossi hanno realizzato più punti della Pinturetta

Il nostro obiettivoper questa stagione

è quello di raggiungere

la zona playoff

In alto il portiere Simone Rossi

In basso l’attaccante Antonio Marino

Il presidente Mauro Vitali

Il segretario Luca Ciotti

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Sei risultati utili consecutivi e la Fa-leriense Calcio 2010 risale la china e si rimette in piena corsa per i

playoff nel campionato di Terza categoria

(girone L). La neonata società impegna-ta in questa avventura calcistica sembra aver dato una svolta alla sua stagione: al temine del girone di andata la sua posi-

zione di classifica lamentava un vistoso ritardo rispetto alle prospettive ambiziose che dirigenti e giocatori si erano posti ini-zialmente. Alla fine di gennaio, i dirigenti lanciarono l’operazione risalita, a tutti gli effetti un piano programmato e misurato per riportare nello spogliatoio stimoli alla caccia di obiettivi ben mirati. Alla luce dei risultati raggiunti, l’operazione ha sortito gli effetti sperati, infatti, quando mancano ben poche gare alla conclusio-ne del campionato la Faleriense Cal-cio 2010 occupa la quarta posizione in classifica e mira a chiudere il campionato con i playoff. “L’avvicendamento fra mister Cecchini e mister Amadio – spiega il vice-presidente Giovanni Martini – non è stato un esonero, ma una scelta valutata in pieno accordo fra tutte le parti per spin-gere la squadra al cambiamento, ci serviva qualcosa per smuovere la situazione e ora, anche grazie ai nuovi arrivi di Santandrea, Funari e Isidori, ci crediamo. Abbiamo rag-

giunto la zona playoff e ora vogliamo con-solidare questo risultato che rappresenta per noi il principale obiettivo stagionale. Questo gruppo ha tutte le potenzialità di fare grandi cose e vogliamo portare avanti questo progetto”. Non vanno poi sottova-lutati due importanti scontri diretti con Corva e Pennese che potrebbero riservare ulteriori sorprese in questo scorcio di fine stagione per disegnare ancora i vertici del girone: su tutto questo poggiano le ambi-zioni del gruppo del presidente Martini. Dopo un inseguimento così importante c’è tanta voglia innanzitutto di staccare il biglietto per la fase determinante degli spareggi post campionato e in secondo luogo con la voglia di viverli senza dubbio con il profilo importante del protagonista. Una bella ambizione per la Faleriense cui solo il tempo può dare responso positivo o negativo.

Martini: “Il cambio in panchina? Nessun esonero, solo una scelta per dare la scossa con effetti evidenti”

“I playoff per dare prestigio al progetto”

FERMOFALERIENSE 2010

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48 n. 17

FERMO

Una finale appassionante, che ha saputo regalare grandi emozioni quella andata in scena il 23 febbra-

io al campo sportivo del Firmum Village tra Audace Grottazzolina e Atletico Monturano: 90 minuti di agonismo che hanno consegnato la seconda edizione della Coppa Marche di Terza catego-ria riservata alle squadre della provincia di Fermo all’Audace che si è imposta sul campo con il punteggio di 2-0. Un primo tempo di marca monturanese nel quale più volte il portiere grottese Brandi è stato chiamato in causa per sventare gli attac-chi avversari ma nella ripresa l’Audace ha aumentato il numero di giri del motore, andando in gol con il solito Nerla (già su-perata quota 15 in stagione) e poi nei mi-nuti finali con l’esperto Castrica. Una gio-ia per la società del presidente Tonino Traini, ottimamente guidata in panchina da Piero Giancamilli, assente in finale per motivi personali anche se la squadra ha voluto immediatamente dedicare a lui

questo trofeo: “Abbiamo centrato il primo obiettivo stagionale e questo ci rende parti-colarmente felici anche se ora c’è da portare avanti il discorso legato al campionato, nel quale ultimamente abbiamo perso dei pun-ti nei minuti finali - il commento di Gian-camilli - non mi stancherò mai di ripetere alla squadra che bisogna rimanere concen-trati anche oltre il 90’ e non dare mai nulla per scontato: due pareggi maturati proprio nel finale ci hanno fatto perdere punti im-portantissimi che dobbiamo recuperare nei prossimi impegni. Alla squadra però non posso far altro che fare i complimenti per l’impegno che sta mettendo in gara e negli allenamenti: personalmente debbo ringra-ziare i ragazzi per la dedica che mi hanno fatto subito dopo la vittoria in Coppa Mar-che. Non ero presente alla gara ma ho vis-suto con loro ogni momento e la festa suc-cessiva è stata molto emozionante. Si tratta del nostro primo obiettivo stagionale cen-trato e ora affronteremo la vincente della provincia di Ascoli Piceno, il Borgo Solestà,

nella semifinale. Senza togliere lo sguardo ovviamente dall’obiettivo principale che è il campionato, cui la società tiene con parti-colare interesse”. Una realtà in crescita che mantiene ottimi rapporti di collaborazio-ni con la Grottese, prima squadra cittadi-

na: “Spesso capita di allenarci insieme e di confrontarci con loro. Senza dubbio una collaborazione molto proficua”.

L’Audace Grottazzolina centra il primoobiettivo stagionale: Coppa Marche!Il tecnico Giancamilli: “Ora torniamo a pensare al campionato”

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49n. 17

FERMO

Una storia lunga quasi 20 anni, fatta di passione e sacrificio ma anche di uno spirito che continua ad essere la colonna

portante di un gruppo consolidato e compatto. E’ il Real 2000, squadra che milita nel girone M di Terza categoria e che può vantare, alle sue spalle, una storia decennale. Ne abbiamo parlato con due anime del sodalizio montegiorgese quali il direttore sportivo Tonino Mancinelli

(foto a lato) e il giovane allenatore Daniele Pazzelli (nel tondo), entrambi convinti delle potenzialità di questi ragazzi. “Di certo la classifica non ci premia – esordisce Mancinelli – ma per quanto riusciamo ad esprimere sul rettangolo verde di sicuro stiamo ottenendo meno di quanto meritiamo. A tratti esprimiamo anche un buon gioco ma paghiamo a carissimo prezzo i molti infortuni che hanno caratterizzato la nostra stagione e anche la giovane età di molti nostri elementi”. Ben 8 nati dopo il 1989 (e dunque sotto i 22 anni) non sono facili da individuare in una Terza categoria e questo va iscritto a merito della società presieduta dal presidente Ermanno Cupelli: “Abbiamo un progetto – continua Mancinelli – che punta molto sui ragazzi giovani, soprattutto su coloro che magari non hanno avuto fiducia in altre realtà e che riteniamo possano dare molto. Ripeto, i risultati non ci premiano ma il buon lavoro svolto dal mister ci soddisfa e ci fa essere ottimisti. Voglio anche sottolineare come, nonostante le difficoltà, la presenza di almeno due dirigenti agli allenamenti

sia effettiva e costante: amiamo questa squadra, questa realtà per la quale facciamo molti sacrifici”. Un altro problema importante è quello degli impianti, con la squadra che si allena nel nuovo impianto di calcetto in località Monteverde: “In estate tutta la dirigenza si è impegnata al massimo per avere almeno questa struttura a nostra disposizione ma allenarsi su una struttura nata per il calcetto ovviamente è qualcosa che ci limita. In campionato poi abbiamo disputato alcune gare al vecchio comunale Marziali e altre al nuovo Tamburrini, questo crea delle difficoltà di adattamento. Dalla stagione prossima dovremmo tornare alla nostra casa storica: il campo sportivo Attorri a Piane di Montegiorgio sul quale si stanno ultimando i lavori con il nuovo fondo in erba naturale”. Chiare anche le parole

di mister Pazzelli che ribadisce fiducia nei suoi ragazzi: “I giovani hanno bisogno di essere messi nelle condizioni migliori per rendere al meglio e giocare sereni ma soprattutto

necessitano di tempo. Il lavoro in prospettiva

che stiamo portando avanti è importante e getta

le basi per il futuro. Lo scorso anno abbiamo avuto un importante

riconoscimento quale la convocazione in rappresentativa provinciale di ben 5 nostri ragazzi, motivo di orgoglio per noi. Ciò che alla fine può condizionare questi ragazzi è l’ansia del risultato, bisogna avere la giusta dimensione della realtà e soprattutto dare fiducia a un gruppo che, a mio avviso, ha tutto per crescere e lavorare ottimamente in chiave futura. Con la società c’è grande intesa da questo punto di vista e spetta a noi dare il massimo per migliorarci”.

A Montegiorgio c’è una squadra davvero RealMancinelli: “I risultati non ci premiano ma il progetto-giovani è vincente”

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50 n. 1750

Ascoli PicenoE’ finito il rapporto di collaborazione tra Massimiliano Di Michele e la Monteprandonese (Prima

categoria D). La società chiama Sestilio Marocchi, a lungo protagonista con il Centobuchi e già alla guida di Grottammare ed Elpidiense Cascinare.

Fabio Ficcadenti si è dimesso dalla guida tecnica della Virtus Pagliare (Seconda categoria I).

Una storia particolare ma tutta da scoprire quella di Alessandro Caponi, classe 1979, ascolano

doc e talento puro che da giovane ha vis-suto le più grandi soddisfazioni del calcio professionistico. Un predestinato cui però è mancato un pizzico di fortuna nel mo-mento decisivo della carriera, quando la scelta giusta di un procuratore ti può far fare il salto di qualità definitivo. “E’ esage-rato dire che ho rimpianti ma quando vedo i miei ex compagni di squadra in serie A sono convinto che ci sarei potuto essere anche io con loro”. Non è un’esagerazione. Affatto. A livello giovanile infatti Caponi ha vinto e non poco con la maglia del Torino. “Ho iniziato a dare calci al pallone con la maglia

dell’Elettrocarbonium, società storica ad Ascoli. Ho fatto diversi provini che sono andati tutti molto bene. Avevo tre richieste importanti: Torino, Juventus e Milan. Alla fine ho scelto di indossare il granata, su consiglio di alcuni addetti ai lavori che conoscevano l’attenzione che in quella so-cietà mettono nella cura dei giovani”. Nes-sun condizionamento da parte della fede calcistica del giovane Alessandro: “Non ho mai avuto una squadra del cuore, fin da ragazzo, pur amando particolarmente il calcio. Devo dire che dopo l’esperienza fat-ta ho una particolare simpatia per i colori granata”. A 13 anni dunque Alessandro si trasferisce nel capoluogo piemontese per iniziare una storia che durerà una decina d’anni: “Ovviamente i primi periodi non sono stati dei più semplici: a quell’età così lontano da casa, tutto sembra difficile. E’ comunque una esperienza umana fantasti-ca e devo dire che ti mettono nelle condizio-ni migliori per crescere al meglio”. Passano gli anni, si sale di categoria e soprattutto crescono le soddisfazioni, in particolare con la Primavera guidata da Claudio Sala, il “poeta del gol” per il popolo gra-nata. “Senza dubbio di Claudio Sala ho un ricordo importante per i successi che abbia-mo ottenuto, per quella squadra composta da grandi giocatori e soprattutto per quello che il mister ci ha lasciato”. Quella squadra è composta da elementi del calibro di Pel-

lissier, Tiribocchi, Comotto e Semi-oli ma Caponi non è affatto un compri-mario: era uno dei leader con la fascia di capitano al braccio. “Sì, ero capitano in campionato e in Coppa Italia ma in quel-la edizione del Torneo di Viareggio fecero venire un fuoriquota dalla prima squadra, Alessi: era lui il capitano. Fu una grande esperienza e una delle più belle soddisfazio-ni. Era l’edizione del 1998 e in finale abbia-mo superato 2-0 l’Ireneu con gol di Alessi e Pellissier. Abbiamo anche conquistato una Coppa Italia. Era un grande gruppo”. Il Torino gli sottopone un contratto plurien-nale, crede nel ragazzo e lo manda in C1 e C2 a fare esperienza: “Lontano da Tori-no però non ho trovato le stesse condizioni, tutt’altro. A Battipaglia e Benevento non sono state esperienze positive, meglio a Biel-la”. La svolta della carriera è arrivata la stagione successiva. “Il Toro mi aveva pro-posto di prolungare il contratto ma il mio procuratore mi consigliò di non farlo: da svincolato avrei avuto maggiori possibilità. E invece niente da fare anche perché uscì la regola dei fuoriquota in C1 e C2, taglian-do le gambe a molti della mia generazio-ne. Ho perso il giro che conta: a quei livelli se perdi il contatto poi è impossibile tor-narci. La scelta di un procuratore che stia vicino e che ti sappia consigliare al meglio è fondamentale: ricordo che inizialmente ero rappresentato da Alessandro Mog-gi ma in pratica non lo vedevo mai ed ero praticamente da solo. A quell’età c’è bisogno di chi ti sia vicino e ti consigli al meglio”. Da quella delusione la decisione di tornare vicino casa e di aprire una propria attività (concessionaria di automobili) di giocare tra i dilettanti di casa nostra: “Inizialmen-te fui chiamato da Angelo Amatizi per la JRVS con la quale ho disputato i due anni di Eccellenza: nel primo ci salvammo bene, nel secondo è arrivata la retrocessione. I due anni alla Vis Carassai, tra il 2005 e il 2007, sono stati molto belli, per l’ambiente e per il gruppo: segnai quasi una ventina di gol in due stagioni. L’anno successivo non fu dei più felici prima dei due anni a Comunan-za molto diversi tra loro: all’inizio con Perugini fu una stagione molto bella con una grande salvezza in Promozione ma

lo scorso anno è stato un mezzo disastro, in ogni senso. Ora sono ad Amandola, sto bene, un ottimo gruppo, un tecnico di gran-de esperienza e soprattutto si gioca davanti ad un bel pubblico”. Quanta nostalgia c’è in Alessandro Ca-poni ripensando alla sua prima parte di car-riera? “Since-ramente sì perché credo proprio che avrei potuto giocare in categoria impor-tanti, almeno in B. Avevo buone doti tecniche (esterno sini-stro dotato di grande tecnica, ndr) ma r ipe-

t o , perdere il

treno per col-pa di chi dovrebbe perseguire i tuoi in-teressi è la cosa più amara. Dei vecchi compagni ho in-contrato Pellissier quando sono torna-to a Torino tempo fa, ma con il passare del tempo i legami si sfaldano e ognuno se-gue la propria strada. Di certo rimango un tifo-so di tutti i miei ex compagni di squadra”.

“Io, capitano del Torino di Pellissier,Comotto, Tiribocchi e Semioli”Storia di Alessandro Caponi, ex promessa granata, oggi all’Amandola in Prima categoria

In azione con la maglia della Battipagliese nella stagione 98/99.A destra con la maglia della Primavera del Torino

la edizione del Torneo di Viareggio fecero venire un fuoriquota dalla prima squadra, Alessi: era lui il capitano. Fu una grande esperienza e una delle più belle soddisfazio-ni. Era l’edizione del 1998 e in finale abbia-mo superato 2-0 l’Ireneu con gol di Alessi e Pellissier. Abbiamo anche conquistato una Coppa Italia. Era un grande gruppo”. Il Torino gli sottopone un contratto plurien-nale, crede nel ragazzo e lo manda in C1

Lontano da Tori-no però non ho trovato le stesse condizioni, tutt’altro. A Battipaglia e Benevento non sono state esperienze positive, meglio a Biel-

”. La svolta della carriera è arrivata la Il Toro mi aveva pro-

posto di prolungare il contratto ma il mio procuratore mi consigliò di non farlo: da svincolato avrei avuto maggiori possibilità. E invece niente da fare anche perché uscì la regola dei fuoriquota in C1 e C2, taglian-do le gambe a molti della mia generazio-ne. Ho perso il giro che conta: a quei livelli se perdi il contatto poi è impossibile tor-se perdi il contatto poi è impossibile tor-se perdi il contatto poi è impossibile tornarci. La scelta di un procuratore che stia vicino e che ti sappia consigliare al meglio è fondamentale: ricordo che inizialmente

Alessandro Mog-Alessandro Mog-Alessandro Mogma in pratica non lo vedevo mai ed ero

praticamente da solo. A quell’età c’è bisogno di chi ti sia vicino e ti consigli al meglio”. Da quella delusione la decisione di tornare vicino casa e di aprire una propria attività (concessionaria di automobili) di giocare

Inizialmen-te fui chiamato da Angelo Amatizi per la JRVS con la quale ho disputato i due anni di Eccellenza: nel primo ci salvammo bene, nel secondo è arrivata la retrocessione. I due anni alla Vis Carassai, tra il 2005 e il 2007, sono stati molto belli, per l’ambiente e per il gruppo: segnai quasi una ventina di gol in due stagioni. L’anno successivo non fu dei più felici prima dei due anni a Comunan-za molto diversi tra loro: all’inizio con Perugini fu una stagione molto bella con una grande salvezza in Promozione ma

in Alessandro Ca-poni ripensando alla sua prima parte di car-parte di car-parte di carriera? “Since-ramente sì perché credo proprio che avrei potuto giocare in categoria impor-in categoria impor-in categoria importanti, almeno in B. Avevo buone doti tecniche(esterno sini-stro dotato di grande tecnica, ndr) ma r ipe-

t o , perdere il

treno per col-pa di chi dovrebbe perseguire i tuoi in-teressi è la cosa più amara. Dei vecchi compagni ho in-contrato Pellissier quando sono torna-to a Torino tempo fa, ma con il passare del tempo i legami si sfaldano e ognuno se-gue la propria strada. Di certo rimango un tifo-so di tutti i miei ex compagni di squadra”.

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ASCOLI PICENO

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Vittorio Traini è il viceallenatore dell’At-letico Azzurra Colli, nuova società fon-data dalle ceneri della vecchia Azzurra Colli del presidente Pulcini e dall’Atletico Colli dell’attuale presidente Matricardi. Milita nel girone H di Seconda categoria: “E’ vero - attacca Traini - dopo le due retrocessioni di ambedue le compagini, Atletico e Azzurra, i dirigenti hanno deciso di unire gli intenti per arrivare ad un unica società. Il percorso è stato abbastanza complesso, ma la grande passione del presidente Matricardi ha avuto la meglio. Il motivo principale di questa fu-sione è stato quello di cercare di ricreare un settore giovanile che negli ultimi tempi si era andato via via perdendo. Posso dire che in questo intento siamo riusciti alla grande. Poi è arrivata anche la notizia del ripescaggio in Seconda categoria, e senz’altro la sopresa è stata di quelle liete”. Inizialmente però i risultati non sono arrivati come si sperava. Trai-ni ci spiega il perchè: “Innanzitutto, la fusione ha portato via tempo importante per operare sul mercato. Sono arrivati elementi esperti negli ultimi giorni quali Antonelli, Bangura, uniti a giovani di belle prospetti-ve come Giuliani e Paolini, ma è chiaro che da una squadra comunque completamente rinnovata non ci si potesse aspettare tutto e subito. Anche altre società che si sono fuse hanno trovato iniziali difficoltà”. A dicembre poi, la svolta. “Sì, c’è stato il cambio di allenatore, che paga sempre e comunque ingiustamente, come in questo

caso, i risultati. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il mister Morganti, grande uomo e grandissimo tecnico, per avermi insegna-to moltissimo da ambedue i lati. E’ arrivato Sergio Pulcini, con lui gli innesti di Senghor, D’Ercoli e Bonfiglio prima e Pinciarelli poi. Da li è stato tutto ben più facile, la rosa prima era incompleta in quanto mancava un bomber di razza e a centrocampo si pativa terribilmente la mancanza di Panichi, il nostro capitano, tornato a disposizione appunto nel girone di ritorno. Grazie a questi acquisti e alla ritro-vata serenità dei più giovani, si sono visti dei netti miglioramenti”. Ma come si sono inseriti nel gruppo questi due ex professionisti? “E’ chiaro che gente come loro abituata a vivere spo-gliatoi ben più importanti del nostro, si siano inseriti perfettamente. Ci terrei a sottolinea-re la grandissima intelligenza del gruppo a nostra disposizione da agosto che ha capito le difficoltà che si stavano facendo per il rag-giungimento dell’obiettivo primario prefis-satoci in estate, cioè quello della salvezza e hanno accolto con grande entusiasmo tutti i nuovi che sembra siano con noi da anni”. La chiusura è dedicata al futuro, sul quale Traini non si sbilancia: “E’ vero che Colli fino a pochi anni fa era abituata a calcari palcoscenici della Promozione o a disputare campionati dignitosi di Prima cate-goria ma il processo di ricostruzione è lungo e duro e parte dall’obiettivo salvezza assolu-tamente da raggiungere quest’anno. Possia-mo contare su una società unita e granitica, che lotta per gli stessi traguardi e le stesse ambizioni e fa sentire sempre al campo il suo calore per i ragazzi, anche negli allenamenti. Credo che cose come queste siano la base per partire a fare qualcosa di positivo negli anni. Ma ripeto, l’unico obiettivo per noi tutti è la salvezza, è quello che ci siamo prefissati mesi fa e dobbiamo affrontare ogni partita come fosse una finale da qui alla fine, tutti uniti, perché le partite da solo le vinceva solamen-te Maradona”.

“Vi spiego il progetto Atletico Azzurra Colli”“Che bello un giorno il Venarotta in Prima categoria…”

Un sogno ce l’ha il presidente Vin-cenzo De Dominicis (nel ton-do): disputare anche per un solo

anno il campionato di Prima categoria. Per questa stagione ancora non è detta l’ultima parola ma è molto probabile che i sogni del Venarotta (Seconda categoria I) dovranno convergere sul raggiungi-mento della zona playoff perchè in alto il Mozzano è troppo lontano. Eppure, l’unica sconfitta del Mozzano è stata il Venarotta a infliggerla: 4-1. Sembrava che il campionato potesse svoltare e in-vece... “E invece - puntualizza proprio il presidente De Dominicis, da cinque anni al timone della società giallorossa - una serie di infortuni ci ha tolto diversi giocatori e nonostante sono stati rimpiaz-zati con i ragazzi della Juniores abbiamo ottenuto solo pareggi, comunque l’impor-tante è stare insieme e divertirsi”. Ma De Dominicis quel so-gno in grande lo coltiva sempre: “Mi piacerebbe che il Venarotta, an-che per una sola sta-gione, disputasse la Prima categoria”. Quest’anno, nel corso della prima parte della stagione qualche travaglio c’è stato in seno alla so-cietà: l’allenatore Tosti

Guerra si è dimesso, ora c’è Gino San-toni, 38 anni, di Venarotta, e le cose vanno meglio. Peccato per gli infortuni in serie. “La forza della squadra è il grup-po - ribadisce De Dominicis - abbiamo giocatori di esperienza ma rispetto a quel-li del Mozzano, forse pecchiamo un po’ di inesperienza”. In squadra, in effetti, gen-te di qualità ce n’è: gente come Andrea Vagnoni e Enrico Cherri Lepri hanno assaporato perfino l’Eccellenza. Ma Venarotta non è solo Seconda cate-goria, c’è un fiorente settore giovanile che conta oltre cento ragazzi del posto e della vicina Roccafluvione. “Purtroppo il nostro problema è il bacino d’utenza, che è piccolo - sottolinea il presidente - comun-que dobbiamo ringraziare i volontari, i sindaci, gli amministratori locali e l’infor-mazione sportiva, come voi di Quelliche.

net, vicina alle piccole società”. Intanto, a Venarotta si sta la-

vorando all’8^edizione del memorial “Pep-

pe Ciotti” rivolto a piccoli amici e pul-cini che negli anni passati ha visto la partecipazione di squadre blasonate come Lazio, Certal-

do, Corato, Giulia-nova oltre che Ascoli e

Sambenedettese.

Ecco il sogno del presidente De Dominicis, che scommette sul settore giova-nile. A giugno l’8^ edizione del memorial “Peppe Ciotti”

L’allenatore Sergio Pulcini

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ASCOLI PICENO

Ciabbino: lottare sempre nel nome di ValerioDiamanti: “Il campionato? Quest’anno puntiamo ad evitare i playout”

L’ottavo anno di vita, il terzo consecutivo in Prima catego-ria, una splendida realtà che

intende confermarsi a questi livelli tenendo sempre vivo il ricordo dell’in-dimenticabile Valerio Ciabattoni. Ecco lo spirito che accomuna, ac-compagna e unisce una intera squa-dra e una intera società nel ricordo indelebile di quel ragazzo, amato e apprezzato da chi avuto modo di co-noscerlo. Il Ciabbino nasce da queste basi, si consolida nel tempo e riesce a raggiungere categorie importanti. In questa stagione la squadra, pur con un inizio sfortunato per via di gravi infortuni, ha comunque mantenuto lo spirito e i valori propri che hanno fat-to del Ciabbino una società modello nel panorama calcistico regionale. Cambiano gli obiettivi proclamati ad inizio anno come conferma il presi-dente Romano Diamanti (nella foto): “Puntiamo ad evitare i playout e sollevarci dalla zona calda della clas-sifica, mantenendo con meno patemi possibili quella categoria che abbiamo

conquistato nel corso del tempo, conso-lidandoci a livello tecnico e organizza-tivo. Siamo fiduciosi per quello che la squadra può dare in questa parte finale della stagione: è un gruppo di ragazzi eccezionali che saprà superare le varie sventure e tirarsi fuori dai guai”. Un campionato di Prima categoria (gi-rone D) che si è confermato estrema-mente livellato ma soprattutto dal tas-so tecnico di tutto rispetto, nel pieno rispetto della tradizione. “Sono con-vinto che ce la faremo – ribadisce con fiducia Diamanti - anche se quest’anno il girone mi sembra difficile: grandissi-mo equilibrio come sempre sia al vertice dove c’è grande lotta per un posto nei playoff, sia in coda dove in tanti cor-rono per la salvezza. Fino ad ora il San Marco Servigliano, come molti avevano pronosticato in fase di pre-campionato, sta facendo la parte del leone e appare come la squadra favorita per il passag-gio di categoria. Per quanto ci riguarda, ultimamente stiamo disputando buone gare e i risultati sono in miglioramento: è comunque vietato abbassare la guar-

dia, dovremmo continuare a lottare in ogni gara come se fosse una finale. Lo scopo principale del Ciabbino - con-clude Diamanti - è quello di perseguire l’obiettivo di sempre: tenere vivo il ri-cordo di un ragazzo fantastico, Valerio, che ha trasmesso a tutti il messaggio di non mollare mai, ma crederci sempre per il raggiungimento di quei traguardi che stanno nel cuore di tutti noi”.

lo scopo principaleè quello di perseguire l’obiettivo di sempre: tenere vivo il ricordo

di un ragazzo fantastico

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53n. 17

ASCOLI PICENOMARINER

Sopra la formazione Juniores

A destra la squadra degli Allievi

In basso il gruppo dei Giovanissimi

SS MARINERVia Colleoni,8463039 San Benedetto del Tronto (AP)Tel. 0735/759965 - Fax 0735/759935

Fondazione .............................................. 1993Colori sociali ............................................ Bianco AzzurroPresidente................................................ Francesco Sciocchetti Vice Presidente ........................................ Vincenzo Sciocchetti Resp. Sett. Giovanile ................................ Pino D’AngeloSegretario ................................................ Giuseppe Laversa

Page 54: Marche In Gol - n°17

54 n. 17

Sono stati condotti numerosi studi su come far accedere gli sportivi alle loro potenzialità, ed è emerso che i ritua-li sono gli strumenti più efficaci che si possano utilizzare. Il rituale è quel tipo di comportamento ripetitivo che viene attuato da una persona in specifici contesti. Esso si basa sulla ripetizione di parole e/o azioni che appartengono ad un’esperienza in cui si è espresso il proprio poten-ziale. Il rituale, come metodo di potenziamento, è molto criticato; ma chi è interessato a tutto ciò che permette di ottenere risultati, lo può ritenere una valida possibilità per garantirsi la massima prestazione. Uno dei rituali sportivi più celebri è quello degli All Black, una squa-dra di rugby neozelandese, che prima di ogni partita effettuano la Haka, una manifesta danza che consente di immergere la squadra in uno spirito di gruppo propi-zio alla vittoria. E’ la dimostrazione di un potente rituale di gruppo anche se, secondo me, funzionano ancora meglio i rituali che ogni sportivo crea per se stesso. I rituali infatti consentono di creare uno schema mentale, utile alla prestazione, se sono personalizzati: creando automaticamente una connessione tra i gesti del rituale e gli stati-risorsa presenti nel cervello. Un buon rituale deve avere almeno queste 3 caratteristiche: - deve essere semplice e breve, in modo da poterlo utiliz-zare senza un eccessivo dispendio di energie;- bisogna utilizzarlo ad ogni allenamento, in modo tale da diventare parte integrante della prestazione;- deve essere particolare e non attivabile “accidental-mente”. La scelta del rituale è strettamente personale anche se si può sempre far proprio qualcosa visto da altri. L’impor-tante è che non sia qualcosa che si ripete naturalmente in altre circostanze poiché, inconsapevolmente, perde-rebbe di efficacia. Per esempio il rituale del segno della croce, prima di entrare in campo, non vi permetterà di accedere agli stati mentali che stimolano la produzio-ne di adrenalina se lo utilizzate anche per entrare in chiesa poiché molto probabilmente, quando vi accinge-te alla preghiera, siete più in uno stato fisico e mentale prossimo al rilassamento che a quello adrenalinico. An-che i rituali hanno bisogno di tempo per funzionare, ma nel momento in cui entrano a far parte delle “abitudini” dello sportivo permettono un accesso al proprio poten-ziale molto rapidamente. Dunque, se non ne avete già, createli!

L’importanza dell’uso dei rituali

di Roland Del Vecchio

Mentaltrainer

In un precedente articolo di que-sta rubrica si è parlato del GLUT-4. Potrebbe spiegarmi di cosa si tratta?

[email protected]

Il GLUT-4 è un carrier, in pratica una proteina presente nel tessuto muscola-re e in quello adiposo, il cui scopo è di trasportare il glucosio del sangue all’interno della cellula per poterlo uti-lizzare a scopo energetico. Volendo brevemente approfondire bisogna dire che nell’uomo il trasporto del glucosio può avvenire per trasporto attivo o per diffusione facilitata. Il trasporto attivo avviene nell’intestino e nei tubuli renali e necessita di energia biochimica, la diffusione facilitata non richiede ener-gia proveniente dall’ATP, ma chiama ci causa i carrier del glucosio, vale a dire i GLUT. Nell’uomo si conoscono dodici GLUT (GLUT-1, GLUT-2, GLUT-3……..GLUT-12) e il GLUT-4 è quello che ha maggior interesse in ambito sportivo perché, come si è detto sopra, è presente soprattutto nel tessuto mu-scolare e aumenta considerevolmente con l’allenamento, ma decade rapi-damente durante l’inattività. Quando dopo l’allenamento per ripristinare le riserve energetiche si assume un pasto ricco di carboidrati , nell’organismo si ha un incremento dell’insulina a si atti-va il GLUT-4, che provvede a rifornire i muscoli di glicogeno, dal quale trae origine l’energia muscolare.

di Flavio Zura

Medico

In occasione della visita me-dico sportiva mi è stato con-sigliato di potenziare gli ad-dominali. Potrebbe suggerir-mi uno specifico programma d’allenamento per i suddetti muscoli?

Seby di Ascoli Piceno

Difficile rispondere in modo completo in poche parole, spero che la reda-zione mi accordi qualche riga in più del solito. A differenza di tutti gli al-tri muscoli del corpo gli addominali non si fissano alle ossa che formano l’articolazione nel cui ambito essi agiscono.Nella fase di contrazione, infatti, sono le vertebre soprattutto quelle del tratto lombare, che si inclinano in avanti. In generale i muscoli addomi-nali esercitano un’azione essenziale sull’equilibrio del bacino e dalla co-lonna vertebrale ed hanno un ruolo molto importante sulle principali funzioni organiche. Nello specifico, questi muscoli intervengono in quasi tutti i gesti tecnici calcio: sono i primi ad entrare in azione negli sprint e nei cambi di direzione (con e senza pal-la), nel colpo di testa e nella rimessa laterale imprimo potenza alla palla, nel tiro (o passaggio) agiscono come fissatori e così via.Volendo dare ulteriore significato all’importanza di avere una parete addominale in buone condizioni, ri-cordo che in qualunque programma d’allenamento ci si deve preoccupa-re per prima cosa di potenziare le grandi massa muscolari vicine al ba-ricentro corporeo e, solo in seguito, dopo che questa avranno raggiunto un apprezzabile sviluppo, si potrà passare al potenziamento delle mas-se muscolari periferiche.

Sostanzialmente il potenziamento dei muscoli addominali prevede tre tipi di movimento:mobilizzazione del bacino sul busto (flessione del bacino sul busto),mobilizzazione del busto sul bacino (flessione del busto sul bacino),mobilizzazione simultanea di busto e bacino (flessione simultanea di busto e bacino).Attenzione però, questa distinzione non deve portare a pensare che la prima tecnica sia per gli addominali inferiori e la seconda per quelli supe-riori. Tale distinzione è impropria poi-ché, qualunque sia il movimento, le fibre sono attivate in tutta la loro lun-ghezza, anche se una sezione può essere sollecitata più di un’altra.Praticamente ogni calciatore, in modo autonomo, è bene che dedi-chi almeno 10/15 minuti per 3/4 volte la settimana all’allenamento degli addominali. Tecnicamente ogni movimento deve essere eseguito in modo corretto (per evitare fastidi vari), deve garantire un buon isola-mento e un discreto coinvolgimento degli addominali ed ogni serie deve essere protratta fino ad esaurimento. Relativamente alla respirazione, gli esercizi non devono essere eseguiti in apnea: l’espirazione sarà lenta e continua durante tutto il movimento, mentre l’inspirazione si avrà in fase di preparazione al movimento stesso. Tutti gli esercizi, per un facile control-lo, devono essere eseguiti lentamen-te evitando il cheating (chiamare in causa altri muscoli per facilitare la contrazione concentrica). Infine non dimenticare di inserire nella routine esercizi di torsione del busto e del bacino.

di Roberto Tarullo

PreparatoreAtletico

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MARCHE IN GOL:

supplemento mensile della testata on line www.quelliche.net

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Progetto grafico: Massi Ricci

STAMPA: LITOSUD - Roma

Stampato e distribuito in 20.000 copie

(chiuso in redazione il 4 marzo 2011)

In distribuzione gratuita dal 20 di ogni mese*, lo puoi trovare negli appositi box griffati Quelliche.net nei punti sotto elencati:

DOVE TROVI200 punti distributivi

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Lo trovi negli appositi boxdistribuzione a cura di

Sandro Cecchiinfoline: 338.7015959

PESAROPESARO- CHOCO BAR - Piazzale 1° Maggio- DALLA CIRA (BAR BASKET GIOVANE) - Viale Trieste- CIRCOLO AMICI DELLA VIS - Via Campo Sportivo- BAR AFRICA - Via Ciro Menotti, 67- ZEN CAFE’ - Via Berna, 4- BAR STOP - Via Gagarin, 26

FANO- RISTORANTE ALLA FERMATA 615 Via Cavallotti, 45- BAR PASTICCERIA NOLFI - Via Nolfi, 58- RISTORANTE PORTONOVO - Viale Adriatico, 1- EDICOLA TABACCHI - C.C. Auchan- RE CAFFE’ - Via Gramsci, 46- CAMM SANT’ORSO - Campo Sportivo , Via Soncino- MULTIPLEX - Via Einaudi, 30- DRIVER - DISTR. METANO - Viale Piceno, 50

FOSSOMBRONE- AREA SERVIZIO SASSO NORD - S.S Fano Grosseto

MORCIOLA DI COLBORDOLO- AZZURRA GALLO COLBORDOLO - Campo Sportivo- DRIBLING SPORT - Via E. Mattei Z.na Artigianale

URBINO- PALESTRA TORTORINA - Via Cavazzoni,106- SUPERMERCATO A&O -Via Naz. Bocca Trabaria, 164- MAXI CONAD MONTEFELTRO - Via Salvemini, 6- PIZZERIA MISTYC PIZZA - Via G. Da Montefeltro

PONTERIO DI MONTEPORZIO- RIO BAR - Via Cesanese, 180

ANCONA ANCONA- CAFFE’ MIRUM - Via Ghino Valenti,2 - C.C. MIRUM- MULTIPLEX ANCONA - Via G.Filonzi, 4- CARREFOUR - Via Del Campo d’Aviazione (Camerano)- CENTRO EXTASY - Via Scataglini, 12 - Z.na Auchan- PIZZERIA PELOZZO - Via Scrima, 8- SUPERMERCATO SIMPLY - Strada Del Pinocchio, 24

SENIGALLIA- BAR GALLERY - Via dei Gerani, 8 C.C. Saline- BISTRO’ - Via Podesti, 232- ALI BABAR - Via Abbagnano, 7 C.C. Il Molino- CRISTAL BAR - Strada Della Bruciata

FALCONARA- IL BARETTO DELLA ROCCA - Via Clementina, 1/A- PIZZERIA DELL’ANGOLETTO -Via Verdi, 8

CHIARAVALLE- DISTRIBUTORE AGIP - Via Che Guevara

CASTELFERRETTI- RISTORAZIONE DISTR. METANO Str. Prov.Le Castelferretti, 2

OSIMO- PASTICCERIA DOLCE PANETTERIA Via M. Polo 180

JESI- PIZZERIA DA FRANCY - Corso Matteotti, 97- DISTRIBUTORE METANO - Via Marconi, 166- PIZZERIA SPIZZA - P.zza Caduti sul Lavoro C.C. Le Fornaci- CAFFE’ IMPERIALE - Arco Del Magistrato, 1- PIZZERIA EASY - Via Don Arduino Reattaroli, 7/A Centro Comm IPERSIMPLY- PIZZA & Co. - Via 24 Maggio - Galleria della Sima

FABRIANO- ZONA CAFFE’ Via B. Gigli, 27 - C.C. “Il Gentile”- TABACCHERIA TABAK-REGAL - P.Le Matteotti, 18

SERRA SAN QUIRICO- BAR DELLA STAZIONE - Stazione- NONSOLOBAR - Via Clementina , 67SERRA DE’ CONTI- LA TANA DELLA VOLPE - Via Memè, 35

SANTA MARIA NUOVA- CAMPO SPORTIVO COMUNALE

PIANELLO VALLESINA- CAMPO SPORTIVO COMUNALE

ROSORA ANGELI- LA CASETTA

MARINA DI MONTEMARCIANO- BAR LA MARINELLA - Piazza Magellano, 1

MACERATA MACERATA- BAR PIZZERIA SARNI - C.C. Valdichienti - Piediripa- STAZIONE DI SERVIZO IP - Via Mattei- DISTRIBUTORE METANO - Loc. Pieve,10- EDICOLA/CART. GIACOMINI - P.zza della Libertà 10 - TABACCHERIA RANCIARO - Corso Cavour, 149- EDICOLA UTILE E FUTILE - Via Prezzolini, 11- PASTICCERIA FILONI - Via Annibali - Piediripa- PIZZERIA BORGO ANTICO - Via Cluentina Piediripa

TOLENTINO- CIRCOLO CREMISI - Centro Sportivo Ciommei- EDICOLA RISTORANCIA - Centro Comm. La Rancia- BAR CLUENTUM - Area Di Serv. Cluentum- S.S. 77

POLLENZA- FOOTBALL HOUSE - Via Vecchietti, 2 Casette Verdini

SAN SEVERINO MARCHE- PALANCA VIAGGI - Viale Eustachio, 78- BAR DEL GUSTO - C.C. “Taccola”

CIVITANOVA MARCHE- BAR 191 - Corso Umberto I°, 191- SUPERMERCATO SMA - Via Zavatti, 6- BAR BARAONDA - Viale Matteotti, 52- SUPERMERCATO SISA - Via Marche, 2/A- PIZZERIA DELLA STAZIONE - Piazzale Rosselli, 1/3- BAR DEL CORSO - Corso Umberto I°, 118- CAFFÈ DEL VIALE - Via Don Bosco

PORTO RECANATI- PIZZERIA IL CAVALLINO BIANCO - Viale Europa, 38

RECANATI- DISTRIBUTORE METANO - Strada Regina Km. 14

MORROVALLE- BAR SPRECA - Via Dante Alighieri - Trodica

CAMERINO- TYCHER BAR S.S. 256 Km15+420 Loc. Carbone

CINGOLI- SUPERMERCATO BDM - V. S. Esuperanzio, 13- CARTOLIBRERIA MASCIANI Via Bernini, 2 Loc Grottaccia- VALDUE VIAGGI - C.so Garibaldi, 30

CORRIDONIA- DISTRIBUTORE AGIP - Via PausolaGAGLIOLE- RISTOBAR SELF Loc. Basciano

TREIA- PIZZ. GITANO’S - Via S.Marco Vecchio - Passo Treia

MUCCIA- CENTRO COMMERCIALE MADDALENA S.S. Val d. Chienti- DISTRIBUTORE AGIP S.S. Val d. Chienti Km 43,500

PIEVETORINA- FARMACIA

FERMO FERMO- EDICOLA CAMILLI D.M.G. Via Nenni, 36 C/D – Lido San Tommaso- STAZIONE DI SERVIZIO MAY DAY Via Prosperi, 36/38 – Campiglione- SUPERMERCATO SMA - Viale Trieste- BAR CASTIGLIONESE - Via G. Leti, 113- BAR TUTTIGUSTI - Viale Trento, 190- EDICOLA MORETTI - Piazza Del Popolo,35- CAMPO SPORTIVO FIRMUM- SOLGAS - Viale Trento, 190

PORTO SANT’ELPIDIO- PIZZ. LILLI E IL VAGABONDO - V. Mazzini, 152- STAZ. SERVIZIO IP - S.S. 16 – Km. 347+190- CAFFE’ LA DOLCE VITA - Via Don Minzoni, 1- STAZIONE DI SERVIZIO AGIP - Via Mazzini, 368°- GUST’APPUNTO - Via del Commercio, 17- TECNOFER - Largo della Resistenza, 2- BAR ARAGNO - Via Umberto I, 487

PORTO SAN GIORGIO- STAZ. SERVIZIO IP EMMEPI - Borgo Costa, 56- CAFFE’ MORETTO - Via Ugo Foscolo, 11- CAFFE’ MAZZINI - Via Mazzini, 62- BAR VITTORIA - Via Andrea Costa, 329- McDONALD’S - Via F. Rosselli, 264- C.C. “Oasi” - Via Solferino, 2

MARINA DI ALTIDONA- MACELLERIA ANTONINI - Via C. Colombo, 15

MONTEGIORGIO- BAR SOBE - Fraz. Piane, Via Faleriense Est- BAR LA SCAMPAGNATA - Fraz. Piane di Monteverde

RAPAGNANO- BAR FUNARI - C.Da Tenna, 1

AMANDOLA- GRAN CAFFE’ BELLI - Piazza Risorgimento, 13

MONTEGRANARO- SUPERMERCATO GS SUPERSTORE Via Fermana Nord- TALK SERVICE - Via Fermana Sud, 62

MONTE URANO- CARTOLERIA NUOVA GALLERIA MONTI Via Incancellata, 142

MONTE VIDON COMBATTE- STAZ. DI SERVIZIO D’AMICO S.P. 238 – Km. 18+562

PIANE DI FALERONE- COAL DUM - Via Fermi, 5c

ASCOLI PICENOASCOLI PICENO- CAFFETTERIA DEI SOGNI - V.le Indipendenza, 14- BAR DELLA STAZIONE - Piazzale Della Stazione- BAR DELLO STADIO - Piazzale Dello Stadio- TABACCHERIA TUFILLA - Viale S. Vellei, 7- MICHAEL BAR - Corso Mazzini, 225- TABACCHERIA GIORGI - Via Lungo Tronto, 21/23- BRECCIAROL BAR - Via Salaria- MISTER TOTO - Via Piemonte- DISTRIBUTORE METANO - Fraz. Navicella, 123- DISTRIBUTORE TOTAL - Via Onesti, 3- CAMPO SPORTIVO MONTEROCCO - Via Mancini,6- CAMPO DON M. BARTOLINI - Via dei Frassini

SPINETOLI- BIM BUM BAR - Via Otto Marzo – Z.I.- CAFFE’ CHIUPITO - Via Salaria, 28 (Pagliare)- MGRAPHIC SERVICE - Via Pertini, 18 e/f (Pagliare)

CASTEL DI LAMA - BAR - C.C. Citta’ Delle Stelle

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- PALAZZETTO DELLO SPORT - Viale Dello Sport- BLU BAR - Corso Mazzini, 173- TABACCHERIA - Via Della Liberazione- CAFFE’ AIGLE - Corso Mazzini, 13- CAFFE’ AGIP - Corso Mazzini 273- DISTRIBUTORE METANO - Via Str. Delle Macchie- EDICOLA STAZIONE SBT - Stazione Sbt- TRUCK ONE - Via S. Giovanni Scafa, scn

GROTTAMMARE- BAR STAZIONE - Piazza Stazione, 2- DRINK BAR - Via Montegrappa, 35- TABACCHERIA - Piazza Pericle Fazzini- PIZZERIA CONCETTI - Via G. Marconi, 8

CUPRAMARITTIMA- DISTRIBUTORE METANO - Via Santi, 55 (S.S. 16)

COMUNANZA- COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6

FOLIGNANO- BAR SEGA’ - Viale Aosta, 85/87

ROCCAFLUVIONE- BAR RIC. LOTTO - Via della Repubblica, 22

MONSAMPOLO- CAFFÈ STELLA - Via Salaria, 11 (Stella di Monsampolo)

MONTEPRANDONE- BAR GARDEN - Via Manzoni, 1 (Loc. Centobuchi)

* la data di uscita può essere suscettibile a variazioni in relazione agli eventi sportivi in programma

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