Mara Redeghieri e Diego Rosa - sonoriscausa

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WWW.SONORISCAUSA.IT per informazioni: [email protected]342.3335756 MARA REDEGHIERI “IL GALEONE – Ribellarsi è giusto” CANTI DI RIVOLTA E LETTURE RAGIONATE di e con Mara Redeghieri e Diego Rosa MARA REDEGHIERI: voce NICOLA BONACINI: contrabbasso e arrangiamenti LORENZO VALDESALICI: chitarre e arrangiamenti DIEGO ROSA: narrazione, testi e letture ragionate STEFANO MELONE: ingegnere del suono Tema ispiratore e punto di partenza dello spettacolo è una poesia di Belgrado Pedrini, partigiano e anarchico, diventata poi una canzone di lotta col titolo "Il Galeone". Il Galeone è l'evoluzione finale dell'antichissima Galea, barca a remi nata per la guerra e per il commercio. Per solcare i mari ha bisogno di energia che gli viene fornita dai rematori, spesso incatenati, che passano la vita nel ventre della nave, senza vie di fuga, nè di riscatto. Il Galeone come metafora del mondo dove i miseri e gli sfruttati sono il motore, di loro non si può fare a meno e fondamentale è il loro compito: lavorare per fare stare bene tutti gli altri, specie quelli che stanno nella parte più alta della nave, dove si godono la vita. "Il Galeone" è teatro-canzone, non è un'operazione storica perchè rifiuta la storia e fa proposte di vita, di lotta, di rivendicazione di libertà e di dignità: la dignità di essere persone. Una lotta secolare che esige sempre una condizione nobile: la ribellione, il riscatto. Se la storia non insegna, per ribellarsi bisogna partire dalla vita, da quella parte della vita di cui si è privati. Il concerto live raccoglie testi anarchici e rivoluzionari contenuti nei due album registrati dall’artista nel 2010 con “Dio Valzer” e nel 2015 con il nuovo CD “Attanadarà”.

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MARA REDEGHIERI

“IL GALEONE – Ribellarsi è giusto”

CANTI DI RIVOLTA E LETTURE RAGIONATE

di e con

Mara Redeghieri e Diego Rosa

MARA REDEGHIERI: voce NICOLA BONACINI: contrabbasso e arrangiamenti LORENZO VALDESALICI: chitarre e arrangiamenti DIEGO ROSA: narrazione, testi e letture ragionate

STEFANO MELONE: ingegnere del suono

Tema ispiratore e punto di partenza dello spettacolo è una poesia di Belgrado Pedrini, partigiano e anarchico, diventata poi una canzone di lotta col titolo "Il Galeone". Il Galeone è l'evoluzione finale dell'antichissima Galea, barca a remi nata per la guerra e per il commercio. Per solcare i mari ha bisogno di energia che gli viene fornita dai rematori, spesso incatenati, che passano la vita nel ventre della nave, senza vie di fuga, nè di riscatto. Il Galeone come metafora del mondo dove i miseri e gli sfruttati sono il motore, di loro non si può fare a meno e fondamentale è il loro compito: lavorare per fare stare bene tutti gli altri, specie quelli che stanno nella parte più alta della nave, dove si godono la vita. "Il Galeone" è teatro-canzone, non è un'operazione storica perchè rifiuta la storia e fa proposte di vita, di lotta, di rivendicazione di libertà e di dignità: la dignità di essere persone. Una lotta secolare che esige sempre una condizione nobile: la ribellione, il riscatto. Se la storia non insegna, per ribellarsi bisogna partire dalla vita, da quella parte della vita di cui si è privati. Il concerto live raccoglie testi anarchici e rivoluzionari contenuti nei due album registrati dall’artista nel 2010 con “Dio Valzer” e nel 2015 con il nuovo CD “Attanadarà”.

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La nuova raccolta di canti ribelli “ATTANADARA’”

Attanadara, significa “te ne accorgerai!” nel dialetto di Villa Minozzo e dintorni, nell’alto appennino reggiano, una minaccia verso chi non vuol vedere o non vuol sapere che il presente di tutti è proprio quello di queste vecchie canzoni.

Contiene rivisitazioni di musicali canti anarchici e resistenti che cantano la lotta, la speranza e la fede in un mondo finalmente liberato dalle contraddizioni economiche che lo determinano e lo sorreggono.

Nato sotto l’egida del dio valzer, uscito cinque anni fa come prima raccolta di tali temi, ideato e prodotto da Benedetto Valdesalici per il Circolo Culturale Enrico Zambonini, ne prosegue il percorso aggiungendo al repertorio altri testi per noi sempre significativi e attuali.

1. Popolo mio se ascoltarmi vòi (*) 2. O Gorizia 3. Sante Caserio (Pietro Gori ) 4. Dimmi bel giovane 5. Dai monti di Sarzana 6. Inno individualista 7. Inno della Rivolta (Luigi Molinari) 8. Siam del popolo gli arditi (Leoncarlo Settimelli ) 9. Inno delle barricate (Ezio Taddei) 10. E quando muoio io 11. Bruceremo le chiese 12. E me gat (Ivan della Mea, traduzione di Graziano Malvolti) 13. II tarlo (Fausto Amodei) 14. Addio Lugano bella ( Pietro Gori)

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MARA REDEGHIERI e il progetto DIO VALZER La canzone anarchica ha una lunga e gloriosa storia. Da sempre i socialisti prima e gli anarchici poi, hanno messo in versi le proprie condizioni materiali di vita, la fame, la miseria, le lotte, le speranze e utopie di questi grandi sognatori della storia. La canzone anarchica è piena di orgoglio delle proprie condizioni materiali e dello slancio di emanciparle. Il progetto “Dio Valzer” prende forma nel 2010 con la registrazione dell’omonimo Cd, e si completa nel 2015 con la nuova raccolta “Attanadara” La scaletta del trio propone una selezione di brani che ripercorrono i capisaldi di questa gloriosa tradizione canora di lotta e di rivolta, contro le corrotte e assetate caste politiche e contro le estreme conseguenze in cui regimi scellerati gettano intere popolazioni. “Il Crack delle Banche”, Inno dei Malfattori”, Inno Individualista”, Stornelli D’Esilio”, “Il Galeone”, Partono gli Emigranti”, “Figli dell’Officina”, “Morti di Reggio Emilia”, “Bella Ciao delle Mondine”, “I Ribelli della Montagna”, sono il cuore di un piccolo concerto acustico che vuole pulsare come ancora si sente in dovere di rendere umilmente omaggio agli avi che impavidi e temerari hanno costruito un nostro grande capitolo di storia.

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MARA REDEGHIERI

MARA REDEGHIERI - Cantante nel Gruppo Ustmamo’ dal 1990 al 2001. Il gruppo viene prodotto dai due leader fondatori dei CCCP, Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni che con l’etichetta “Dischi del mulo”, per tutto l’arco dei novanta produce gran parte della musica italiana cosiddetta ‘alternativa’. Cinque album eclettici di gusto ‘etno pop’ , nei quali inizia e prende piede la ricerca sul dialetto e la letteratura locale appenninica. Il gruppo ottiene diversi consensi arrivando a fare da spalla nel 1995 a David Bowie nel suo tour italiano a Roma e Milano. Ha collaborato alla stesura dell’album Dispetto di Gianna Nannini, tra cui spicca il brano ‘Meravigliosa Creatura’, scritto a due mani con la famosa cantante (1994). Ha scritto e cantato il brano di chiusura del film Denti di Gabriele Salvatores in collaborazione col musicista compositore Theo Teardo (2000). Ha collaborato con lo scrittore Giuseppe Caliceti dando vita al progetto/performance Fratelli Compagni Remix in occasione della festa della liberazione (2008). Nel corso del 2008 ha ideato lo spettacolo Crepacuore con musiche del Concerto a fiato L’Usignolo (gruppo di musica popolare ballabile) cantando brani d’amore d’altri tempi. Nel 2010 scrive su commisione ‘Lodestar’ ,un testo ninna nanna per il nuovo album ‘Proxima’ di Anna Oxa. A partire dal 2009 intraprende un progetto di approfondimento su canti e poesie del crinale appenninico emiliano, accompagnata dal contrabbasso di Nicola Bonacini. Fonda il Coro di voci popolari “Falistre e Fulminant”, per recuperare il patrimonio ormai abbandonato di canzoni popolari cantate dagli avi appenninici. Nel 2010 con la registrazione dell’omonimo CD prende forma il progetto “Dio Valzer”, ideato e prodotto da Benedetto Valdesalici per il Circolo Culturale Enrico Zambonini, dedicato allla canzone anarchica. Nel settembre 2010 accompagna la presentazione pubblica del documentario sull’Appennino Reggiano “In tel fade”, diretto da Elisa Mereghetti e Marco Mensa, produzione ETHNOS . A dicembre 2011, il progetto di approfondimento sui canti popolari dell’Appennino Reggiano diventa il documentario ‘’Al Cusna’’ (prodotto da ETHNOS con il contributo della Emilia Romagna Film Commission) e succcessivamente il concerto “Al Cusna – le Radici del Canto, la Memoria del Cuore” (proiezione del documentario + concerto). Nel 2011 Mara vince il premio “Imola in Musica”, finalizzato a valorizzare la contaminazione tra le tradizioni popolari emiliano-romagnole e le forme contemporanee di musica. Il premio è stato assegnato “AL CUSNA” con la seguente motivazione: “Vero omaggio alle tradizioni musicali e poetiche del crinale reggiano reso attraverso una rivisitazione e reinterpretazione sorprendentemente originale e moderna”. Nel 2015 con la nuova raccolta “Attanadarà” ( significa Te ne accorgerai, nel dialetto di Villa Minozzo e dintorni) si completa il progetto Dio Valzer con una selezione di brani che ripercorrono i capisaldi della gloriosa tradizione canora di lotta e di rivolta, contro le corrotte e assetate caste politiche e contro le estreme conseguenze in cui regimi scellerati gettano intere popolazioni. Attualmente sta lavorando ad un nuovo CD di brani originali con la produzione artistica di Stefano Melone, già musicista, arrangiatore e produttore di Ivano Fossati, Fabrizio e Cristiano De Andrè, Tosca, Noa, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani e tanti altri.

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MARA REDEGHIERI e la squadra di lavoro

NICOLA BONACINI - Si è diplomato nel 1998 in basso elettrico al C.P.M. di Milano sotto la guida di Attilio Zanchi. Si è avvicinato poi al contrabbasso nel 2000 da autodidatta e dal 2002 al 2007 frequenta il Conservatorio di Reggio Emilia. Ad integrare la formazione musicale sono stati di grande stimolo ed aiuto i workshop con Gabriele Mirabassi (etno-jazz), Ferenc Snetberger (etno-jazz), Vincent Courtois (improvvisazione), Jamal Ouassini (musica araba), Igor Polezinsky (musiche slave ed est europa), Joelle Leandre (improvvisazione). Nel 2004 ha frequentato i corsi invernali di Siena Jazz con Paolino Dalla Porta, Fabrizio Sferra e Stefano Battaglia. Ha suonato con: Caravane de Ville (Sony/Mescal), Jazzba, Gasparazzo e la Banda bastarda (Self). Dal 2010 suona con Mara Redeghieri nei progetti “Dio Valzer” e “Al Cusna – le radici del canto, la memoria del cuore” (Ethnos) Premio Imola in Musica 2011, dedicato al recupero e alla conseguente reinterpretazione in chiave moderna dei canti tradizionali dell’appennino reggiano. LORENZO VALDESALICI – Giovane e talentuoso chitarrista reggiano sta perfezionando gli studi musicali al Conservatorio di Reggio Emilia. Seppur giovane vanta già una ricca esperienza “live” in qualità di turnista con numerose band del circuito reggiano. Dal 2011 accompagna Mara Redeghieri con il progetto Dio Valzer e da Gennaio 2014 è entrato a far parte, sempre con Mara Redeghieri, del progetto Al Cusna, dedicato alla rielaborazione in chiave moderna della tradizione dei canti appenninci.

DIEGO ROSA - Si interessa di arte contemporanea (laureato al DAMS di Bologna) con mostre, installazioni, performance, scritti e conferenze. Nel 1983 ha scritto e interpretato, con Gianfranco Donini, l'opera sperimentale "Gigino Rafedi". Ha presentato a Bologna, meeting anticlericale del 1999, un atto unico dedicato a Maria Soledad. Nel 2010 ha scritto e interpretato "Giovanna Daffini, l'amata genitrice" con i Folkin'Po, Mara Redeghieri e Nicola Bonacini. Nel 2012 ha pubblicato "Ode" (da il "fecale") per FUOCOfuochino, la più povera casa editrice del mondo. Ha partecipato a due "Festival della Patafisica" e collabora ad "ApARTe°, materiali irregolari di cultura libertaria": Fa parte dei MUR-ATTORI del Teatro Sociale di Gualtieri.

STEFANO MELONE - Musicista, produttore artistico e ingegnere del suono, a fianco dell'attività artistica si occupa di tecnologie e supporti informatici soprattutto in ambito musicale e teatrale. Come musicista ha suonato per vent'anni con i più importanti artisti del panorama nazionale (Ivano Fossati, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia, Edoardo Bennato, ecc.). Come produttore artistico ha collaborato con Ivano Fossati, Fabrizio e Cristiano De Andrè, Tosca, Riccardo Tesi, Banda Osiris e tanti altri. E' assistente informatico del Dipartimento Ricerca Biologia Ambientale dell'Università di Pesaro. Nel 2012 inizia la collaborazione con il vignettista e autore teatrale Gianluca Foglia “Fogliazza” . Dal 2012 ad oggi è ingegnere del suono e responsabile della sonorizzazione del Cartagena Music Festival (Colombia).