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MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARI SISTEMI AGROALIMENTARI Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà dell’Emilia Romagna come modello di analisi la realtà dell’Emilia Romagna Andrea Brugnoli Sara Fantuzzi Andrea Brugnoli Sara Fantuzzi Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare Agroalimentare (Sezione Economia) Università di Bologna (Sezione Economia) Università di Bologna AiFOS AiFOS Fiere di Parma - Cibus Tec Fiere di Parma - Cibus Tec Convegno: A pochi anni dall’introduzione nel sistema alimentare Convegno: A pochi anni dall’introduzione nel sistema alimentare dell’obbligo formativo riguardante il sistema di igiene ed dell’obbligo formativo riguardante il sistema di igiene ed autocontrollo; valutazioni sulle carenze e sui punti forti delle autocontrollo; valutazioni sulle carenze e sui punti forti delle diverse normative regionali diverse normative regionali Parma 20 ottobre 2007 Parma 20 ottobre 2007

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MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARISISTEMI AGROALIMENTARI

Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà dell’Emilia Romagnacome modello di analisi la realtà dell’Emilia Romagna

Andrea Brugnoli Sara FantuzziAndrea Brugnoli Sara FantuzziDipartimento di Protezione e Valorizzazione Dipartimento di Protezione e Valorizzazione

AgroalimentareAgroalimentare

(Sezione Economia) Università di Bologna(Sezione Economia) Università di Bologna

AiFOS Fiere di Parma - AiFOS Fiere di Parma - Cibus Tec Cibus Tec

Convegno: A pochi anni dall’introduzione nel sistema alimentare Convegno: A pochi anni dall’introduzione nel sistema alimentare dell’obbligo formativo riguardante il sistema di igiene ed dell’obbligo formativo riguardante il sistema di igiene ed

autocontrollo; valutazioni sulle carenze e sui punti forti delle diverse autocontrollo; valutazioni sulle carenze e sui punti forti delle diverse normative regionalinormative regionali

Parma 20 ottobre 2007Parma 20 ottobre 2007

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IntroduzioneIntroduzione

Lo studio è parte integrante di una ricerca finanziata dallLo studio è parte integrante di una ricerca finanziata dall’’ISPESLISPESL tesa ad tesa ad analizzare il rischio occupazionale nei analizzare il rischio occupazionale nei distretti agroalimentaridistretti agroalimentari di alcune di alcune regioni italiane. In questa sede saranno illustrati i risultati riguardanti regioni italiane. In questa sede saranno illustrati i risultati riguardanti l’l’EmiliaEmilia RomagnaRomagna..

Il periodo di riferimento per gli infortuni sul lavoro (di fonte Il periodo di riferimento per gli infortuni sul lavoro (di fonte INAILINAIL) è il ) è il triennio 2001-2003triennio 2001-2003 e per i dati relativi al settore agroalimentare (di fonte e per i dati relativi al settore agroalimentare (di fonte ISTATISTAT - censimenti dell’Industria e della Popolazione) il 2001. - censimenti dell’Industria e della Popolazione) il 2001.

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PremessaPremessa

Il miglioramento delle Il miglioramento delle condizioni di lavorocondizioni di lavoro rientra tra gli obiettivi di rientra tra gli obiettivi di sostenibilitàsostenibilità previsti dalle strategie UE per lo sviluppo nell’economia della previsti dalle strategie UE per lo sviluppo nell’economia della conoscenza conoscenza (strategia di Lisbona)(strategia di Lisbona)..

Nelle piccole imprese manifatturiere vengono adottate diverse combinazioni Nelle piccole imprese manifatturiere vengono adottate diverse combinazioni delle principali tipologie di conoscenza (delle principali tipologie di conoscenza (codificata e tacitacodificata e tacita) in funzione delle ) in funzione delle esigenze produttive. esigenze produttive.

I I Sistemi Produttivi LocaliSistemi Produttivi Locali ( (S.P.LS.P.L.) generano in particolare .) generano in particolare conoscenze conoscenze tacitetacite che si diffondono capillarmente nelle aree contigue instaurando un che si diffondono capillarmente nelle aree contigue instaurando un circolo virtuoso per lo sviluppo economico.circolo virtuoso per lo sviluppo economico.

Esistono mercati locali della conoscenza ovvero territori con un Esistono mercati locali della conoscenza ovvero territori con un patrimonio comunepatrimonio comune di “saperi”di “saperi” che ne rappresenta che ne rappresenta un fattore un fattore competitivocompetitivo..

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Obiettivi principali della ricercaObiettivi principali della ricerca

Individuare “Individuare “sistemi agroalimentari territorialisistemi agroalimentari territoriali” intesi come aree omogenee ” intesi come aree omogenee rispetto alle caratteristiche strutturali delle imprese agroindustriali e dei loro rispetto alle caratteristiche strutturali delle imprese agroindustriali e dei loro addetti.addetti.

Analizzare ilAnalizzare il fenomeno infortunistico in chiave “distrettuale”fenomeno infortunistico in chiave “distrettuale” fornendo fornendo una base per disegnare una base per disegnare mappe di rischio occupazionalemappe di rischio occupazionale che possono che possono rappresentare un utile strumento di prevenzione.rappresentare un utile strumento di prevenzione.

Verificare se il mix di competenze create nei Verificare se il mix di competenze create nei S.P.L.S.P.L. (per l’azione congiunta di (per l’azione congiunta di imprese, lavoratori e istituzioni) include la cultura della sicurezza del lavoro.imprese, lavoratori e istituzioni) include la cultura della sicurezza del lavoro.

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Metodologia adottataMetodologia adottataPer l’individuazione dei sistemi territoriali si è fatto ricorso Per l’individuazione dei sistemi territoriali si è fatto ricorso all’analisi statistica all’analisi statistica multivariatamultivariata..

• Elaborazione, a livello comunale, di un data set di indicatori statistici su cui è Elaborazione, a livello comunale, di un data set di indicatori statistici su cui è stata condotta un’stata condotta un’analisi delle componenti principali.analisi delle componenti principali.

• Individuazione di gruppi omogenei di comuni (sistemi agroalimentari locali) Individuazione di gruppi omogenei di comuni (sistemi agroalimentari locali) mediate mediate cluster analysiscluster analysis a partire dalle componenti principali estratte.a partire dalle componenti principali estratte.

• Apprezzamento quantitativo del fenomeno infortunistico attraverso appositi Apprezzamento quantitativo del fenomeno infortunistico attraverso appositi indici di incidenzaindici di incidenza (infortuni/addetti) e (infortuni/addetti) e di frequenzadi frequenza (infortuni/ore lavorate). (infortuni/ore lavorate).

• Ricerca dei fattori strutturali di rischio nell’industria alimentare tramite l’analisi Ricerca dei fattori strutturali di rischio nell’industria alimentare tramite l’analisi di di regressione multipla con metodo stepwiseregressione multipla con metodo stepwise..

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Sistemi agroalimentari territorialiSistemi agroalimentari territoriali

Quadro normativoQuadro normativo

• La definizione di La definizione di distretto industrialedistretto industriale delineata dalla Legge n. 317 del 1991 è stata delineata dalla Legge n. 317 del 1991 è stata revisionata in seguito a critiche facendola rientrare nel più ampio concetto di revisionata in seguito a critiche facendola rientrare nel più ampio concetto di S.P.L.S.P.L. (legge n. 140 del 1999)(legge n. 140 del 1999)

““contesto produttivo omogeneo, caratterizzato da una contesto produttivo omogeneo, caratterizzato da una elevata concentrazione di elevata concentrazione di impreseimprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni e da una peculiare , prevalentemente di piccole e medie dimensioni e da una peculiare organizzazione internaorganizzazione interna”.”.

Modello di analisi distrettuale nel settore agroalimentare:Modello di analisi distrettuale nel settore agroalimentare:• in ambito nazionale il in ambito nazionale il D. Lgs 228/01 (orientamento e modernizzazione del settore D. Lgs 228/01 (orientamento e modernizzazione del settore agricolo)agricolo) ha istituito i ha istituito i distrettidistretti: :

- - agroalimentari di qualitàagroalimentari di qualità S.P.L.S.P.L. caratterizzati da caratterizzati da significativa presenza economicasignificativa presenza economica e da e da interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentariinterdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari nonché da nonché da una o più una o più produzioni certificate o tutelate oppureproduzioni certificate o tutelate oppure da produzioni da produzioni tipichetipiche;;

- - ruralirurali S.P.LS.P.L.. caratterizzati da identità storica e territoriale omogenea derivante caratterizzati da identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione tra agricoltura e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o dall’integrazione tra agricoltura e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturaliservizi coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 77

Individuazione dei Sistemi Agroalimentari Locali Individuazione dei Sistemi Agroalimentari Locali (S.A.L)(S.A.L)

• Gli Gli indicatoriindicatori utilizzati per delineare il profilo dei diversi sistemi produttivi locali utilizzati per delineare il profilo dei diversi sistemi produttivi locali fanno riferimento prevalentemente alle variabili rilevate con il Censimento fanno riferimento prevalentemente alle variabili rilevate con il Censimento dell’Industria: forma giuridica, dimensione (in termini di addetti), struttura dell’Industria: forma giuridica, dimensione (in termini di addetti), struttura dell’occupazione e settore di attività economica (classificazione ATECO).dell’occupazione e settore di attività economica (classificazione ATECO).

• ipotesi alla baseipotesi alla base del modello: in del modello: in un’economia basata sulla conoscenzaun’economia basata sulla conoscenza esiste un nuovo ruolo per i sistemi di piccole imprese dotati di competenza esiste un nuovo ruolo per i sistemi di piccole imprese dotati di competenza specifica per gestire i “sapere” al fine di creare reti e/o filiere (con ricadute specifica per gestire i “sapere” al fine di creare reti e/o filiere (con ricadute positive sull’innovazione di processi, di prodotto e di servizi.positive sull’innovazione di processi, di prodotto e di servizi.

Nella presente ricerca è stata tracciata una Nella presente ricerca è stata tracciata una mappatura del territoriomappatura del territorio per per individuare le individuare le aree di concentrazionearee di concentrazione di imprese agroalimentari (con riferimento di imprese agroalimentari (con riferimento ai soli ingredienti materiali). Le zone individuate includono, pertanto anche i ai soli ingredienti materiali). Le zone individuate includono, pertanto anche i cosiddetti cosiddetti “poli di sviluppo trainati da grandi imprese”.“poli di sviluppo trainati da grandi imprese”.

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88CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007

Distribuzione delle imprese e relativi addetti Distribuzione delle imprese e relativi addetti dell’industria alimentare per settore di attività - 2001dell’industria alimentare per settore di attività - 2001

Imprese Addetti Imprese Addetti15 IND. ALIMENTARI E DELLE BEVANDE 100,00% 100,00% 99,89% 98,17%15.1 Lav. carne e prodotti a base di carne 14,21% 23,14% 5,48% 12,69%15.2 Lav. pesce e prodotti a base di pesce 0,33% 0,53% 0,62% 1,46%15.3 Lav. frutta e ortaggi 2,21% 12,30% 2,88% 6,66%15.4 Fabbr. grassi vegetali e animali 0,75% 1,50% 6,59% 3,56%15.5 Ind. lattiero-casearia 12,81% 11,97% 5,86% 12,07%15.6 Lav. granaglie e prodotti amidacei 2,96% 2,45% 2,93% 2,70%15.7 Ind. mangmistica 1,59% 2,86% 0,91% 2,00%15.8 Fabbr. altri prodotti alimentari 62,43% 41,75% 70,13% 48,70%

15.81 Prodotti di panetteria e pasticceria fresca 42,92% 17,91% 54,12% 28,66%15.9 Ind. delle bevande 2,69% 3,50% 4,48% 8,32%16 IND. DEL TABACCO 0,00% 0,00% 0,11% 1,83%DA IND. ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E TABACCO 6.649 71.207 67.013 455.135

%su Manifatturiero 12,97% 13,21% 12,34% 9,30%Unità Locali 7.427 69.021 73.849 451.764

(Codice Ateco)EMILIA ROMAGNA ITALIAATTIVITA' ECONOMICHE

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Distribuzione degli addetti all’industria Distribuzione degli addetti all’industria alimentare per comparto produttivo - 2001alimentare per comparto produttivo - 2001

I talia13%

1%

7%

4%

12%

3%

2%

48%

8% 2%

15.1 Lav. carne

15.2 Lav. pesce

15.3 Lav. frutta e ortaggi

15.4 Fabbr. oli e grassi

15.5 Ind. lattiero-casearia

15.6 Lav. granaglie

15.7 Ind. mangimistica

15.8 Fabbr. altri prodottialimentari

15.9 Ind. bevande

16.0 Ind. Tabacco

EmiliaRomagna 23%

1%

12%

1%

12%2%3%

42%

4%0%

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1010

Valore Aggiunto ai prezzi correnti di base e Valore Aggiunto ai prezzi correnti di base e Unità di Lavoro – media 2001/03Unità di Lavoro – media 2001/03

EMILIA R. ITALIA EMILIA R. ITALIA EMILIA R. ITALIA

Agricoltura,silvicoltura e pesca 3.409 30.791 119 1.313 28,54 23,46

Industria 33.620 318.842 684 6.920 49,14 46,08

Industria Manifatturiera 26.276 228.891 551 5.058 47,71 45,25

Ind. Alimentare, Bevande e Tab. 3.546 24.822 72 481 49,50 51,64

% su Manifatturiero 13,50 10,84 13,01 9,50

Totale 110.356 1.260.020 2.044 24.070 53,99 52,35

(migliaia) (migliaia di Euro)

VALORE AGGIUNTO

AI PREZZI CORRENTI DI BASE (milioni di

Euro)

UNITA' DI LAVORO

TOTALI VA/UL

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1111

Media aritmetica di addetti per UL Media aritmetica di addetti per UL nell’industria alimentare - 2001nell’industria alimentare - 2001

05

101520253035404550

153 Conserve vegetali

152 Pesce151 Carne157 Mangimi

155 Lattiero-caseario

159 Bevande156 Granaglie158 Altri prodotti154 Oli e grassi

DA Ind. Alim.Bev.Tab.

Addetti

EmiliaRomagnaItalia

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1212

Media entropica di addetti per ULMedia entropica di addetti per ULnell’industria alimentare - 2001nell’industria alimentare - 2001

0

20

40

60

80

100

120

140

160

153 Conserve vegetali

152 Pesce151 Carne157 Mangimi

155 Lattiero-caseario

159 Bevande156 Granaglie158 Altri prodotti154 Oli e grassi

DA Ind. Alim.Bev.Tab.

Addetti

EmiliaRomagna

Italia

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1313

Indice di Theil relativo Indice di Theil relativo per la concentrazione delle UL - 2001per la concentrazione delle UL - 2001

0,00

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

0,30

0,35

151 Carne

153 Conserve vegetali

152 Pesce

155 Lattiero-caseario

159 Bevande156 Granaglie157 Mangimi158 Altri prodotti154 Oli e grassi

DA Ind. Alim.Bev.Tab.

Addetti

EmiliaRomagna

Italia

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1414

Infortuni definiti con indennizzo per tipo di Infortuni definiti con indennizzo per tipo di conseguenza nell’industria alimentareconseguenza nell’industria alimentare

annoInabilità

temporaneaInabilità

permanente Morte TotaleEmilia Romagna 2001 3.686 114 4 3.804

2002 3.457 113 6 3.5762003 3.308 120 4 3.432

media 3.484 116 5 3.604 % tot Italia 19,2 15,9 14,3 19,0

Italia 2001 18.625 671 23 19.3192002 18.002 731 41 18.7742003 17.865 779 34 18.678

media 18.164 727 33 18.924

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1515

Frequenze d'infortunio nell'industria alimentare Frequenze d'infortunio nell'industria alimentare per tipo di conseguenza - media 2001/03per tipo di conseguenza - media 2001/03

Numeri Indice (e posizione nella graduatoria Numeri Indice (e posizione nella graduatoria regionale decrescente)regionale decrescente)

RegioneInabilità

temporaneaInabilità

permanente Morte TotalePiemonte 77 (16) 62 (20) 114 (10) 77 (17)Emilia Romagna 143 (1) 119 (11) 57 (13) 142 (1)Lazio 73 (18) 91 (15) 186 (3) 74 (18)Campania 82 (14) 120 (9) 114 (10) 83 (14)Sardegna 87 (13) 177 (1) 371 (1) 91 (13)Italia 100 100 100 100

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1616

Incidenza infortunistica per tipo di lavoratore Incidenza infortunistica per tipo di lavoratore nell’industria alimentare – media 2001/03 - Italianell’industria alimentare – media 2001/03 - Italia

Totale Casi graviAutonomo 1.826 141 7,72 114.210 15,99 1,23Dipendente 16.475 599 3,63 338.273 48,70 1,77Totale 18.301 740 4,04 452.483 40,45 1,63

Indici Incidenza% gravi/totali

Addetti (2001)

Tipo lavoratore

Infortuni Gravi

Infortuni Totali

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1717

Frequenza d’infortunio per classe di addetti nelle Frequenza d’infortunio per classe di addetti nelle imprese imprese non artigianenon artigiane dell’industria alimentare - dell’industria alimentare -

media 2002/03 - Italiamedia 2002/03 - Italia

Totale Casi Gravi1 - 15 2.847 157 5,50 82.526 34,50 1,90

16 - 30 1.730 76 4,37 37.085 46,64 2,0431 - 100 3.246 117 3,60 62.502 51,93 1,87

101 - 250 3.080 85 2,74 52.574 58,57 1,61oltre 250 3.427 84 2,45 78.020 43,92 1,08Totale 14.328 518 3,61 312.707 45,82 1,65

AddettiFrequenze InfortunioClasse di

addettiInfortuni

TotaliInfortuni

Gravi%

gravi/totali

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1818

Criteri per la selezione dei comuni distrettualiCriteri per la selezione dei comuni distrettuali

• Coefficiente di localizzazioneCoefficiente di localizzazione

quota di addetti dell’industria agroalimentare sul totale degli addetti del quota di addetti dell’industria agroalimentare sul totale degli addetti del

territorio. Esso deve superare di almeno il 30% l’analogo indice nazionale.territorio. Esso deve superare di almeno il 30% l’analogo indice nazionale.

• Densità di unità locali sulla popolazioneDensità di unità locali sulla popolazione

rapporto tra le unità locali dell’industria alimentare e delle coltivazioni agricole rapporto tra le unità locali dell’industria alimentare e delle coltivazioni agricole

e la popolazione residente. In questo caso il rapporto deve superare e la popolazione residente. In questo caso il rapporto deve superare

l’equivalente rapporto nazionale.l’equivalente rapporto nazionale.

Emilia RomagnaEmilia Romagna

Coeff_Localizz/Italia >1,3

Dens_UL_pop > 14 (media Italia)

Restano nei sistemi agroalimentari

167 comuni

che includono il 55,8% (4.146) delle UL

e il 71,1% (49.072) degli addetti del settore

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 1919

Indicatori statistici comunali utilizzati nell’Analisi Indicatori statistici comunali utilizzati nell’Analisi delle Componenti Principalidelle Componenti Principali

Struttura dell’occupazioneStruttura dell’occupazione

% Autonomi / Totale addetti

% Addetti esterni / Totale dipendenti

%Addetti maschi / Totale addetti

Dimensione (in termini di addetti)Dimensione (in termini di addetti)

Media di addetti per UL

% Addetti alle micro-UL (0-2 addetti)

% Addetti alle macro-UL (50 o più addetti)

Settore di attività economicaSettore di attività economica

UL 011 sul totale UL (DA+011)

Addetti 1511 / Addetti (DA+011)

Addetti 1512 / Addetti (DA+011)

Addetti 1513 / Addetti (DA+011)

Addetti 153 / Addetti (DA+011)

Addetti 15411/ Addetti (DA+011)

Addetti 154 (NO frantoi) / Addetti (DA+011)

UL 15512 / UL (DA+011)

Addetti 156 sul totale Addetti (DA+011)

Addetti 157 sul totale Addetti (DA+011)

Addetti 158 (NO panetterie) / Addetti (DA+011)

Addetti 1593 sul totale Addetti (DA+011)

Addetti 159 (NO vino) / Addetti (DA+011)

Addetti 160 / Addetti (DA+011)

Densità, localizzazione e zona altimetricaDensità, localizzazione e zona altimetrica

Densità di UL / popolazione

Densità della popolazione

Coefficiente Localizzazione addetti (DA+011) su base Italia

Altimetria (% superficie superiore a 600m)

Forma giuridicaForma giuridica

% UL società capitali / UL DA

% UL società di persone / UL DA

% UL società cooperative / UL società

% Addetti società cooperative / Addetti società

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2020

Mappa dei sistemi agroalimentari localiMappa dei sistemi agroalimentari locali

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2121

Graduatoria dei sistemi locali per classe di Graduatoria dei sistemi locali per classe di rischio infortunisticorischio infortunistico

Graduatoria

(a)

Indice di

incidenza

Classe di

rischio

Graduatoria

(b)

Indice di

incidenza

Classe di

rischio

9-Ind. mangimistica 1° 32,46 molto basso 8° 2,11 medio-alto -7

12-Ind.ortofrutticola 2° 34,72 molto basso 2° 0,95 basso 0

1-Lav. carni avicole 3° 36,76 molto basso 1° 0,89 basso 2

8-Comuni montagna 4° 38,05 molto basso 4° 1,52 medio-basso 0

11-Ind. vitivinicola (PC) 5° 45,27 medio-basso 12° 3,09 alto -7

2-Comprensorio P-R 6° 49,12 medio-basso 9° 2,16 medio-alto -3

13-Ind. enologica 7° 49,41 medio-basso 6° 1,97 medio-alto 1

5-Latt-caseario,mangimi 8° 59,22 medio-alto 3° 1,37 medio-basso 5

10-Vinicolo,latt-caseario 9° 61,15 medio-alto 11° 2,76 alto -2

6-Grandi centri urbani 10° 61,31 medio-alto 7° 2,02 medio-alto 3

7-Distr. prosciutto Parma 11° 61,66 medio-alto 5° 1,58 medio-basso 6

4.Lav. carni rosse 12° 80,73 molto alto 10° 2,50 alto 2

Emilia Romagna 51,08 1,69

Sistemi locali

Incidenza Totale Incidenza Casi GraviDifferenza in graduatoria

(a)-(b)

Page 22: MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARI Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà

CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2222

Distribuzione dei sistemi agroalimentari locali Distribuzione dei sistemi agroalimentari locali per classi di rischio infortunistico totaleper classi di rischio infortunistico totale

Page 23: MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARI Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà

CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2323

Distribuzione dei sistemi agroalimentari locali Distribuzione dei sistemi agroalimentari locali per classi di rischio di infortunio graveper classi di rischio di infortunio grave

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2424

Indici di Incidenza infortunistica per sistema Indici di Incidenza infortunistica per sistema agroalimentare locale dell’Emilia Romagnaagroalimentare locale dell’Emilia Romagna

(Numeri indice : ER=100) (Numeri indice : ER=100)

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

4-Lav. carni rosse

7-Distr. Prosciutto di Parma

6-Grandi centri urbani10-Sist.vinicolo,caseario

5-Ind. Latt-casearia,mangimist.

13-Ind. Enologica2-Comprensorio P-R

11-Ind. Vitivinicola (PC)8-Comuni montagna

1-Lav. Carni avicole (FC)

12-Ind. Ortofrutticola9-Ind. Mangimistica

IndiciIncidenzaTotali

IndiciIncidenza CasiGravi

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2525

Incidenza infortunistica totale per comparto Incidenza infortunistica totale per comparto produttivo: confronto tra SAL di riferimento e produttivo: confronto tra SAL di riferimento e

altri comunialtri comuni

** il SAL è stato suddiviso a posteriori in due gruppi di comuni per tipologia di prodotto trattato, il primo è riferito all'industria conserviera di Parma e Piacenza e il secondo alla produzione di frutta più diffusa in Romagna

0

20

40

60

80

100

120

1-Lav.carni

avicole

2-Compr.Parmi-

Regg

4-Lav.carni

rosse

7-Distr.prosciutto

di Parma

12a-Ind.conserve

vegetali**

12b-Ind.conserve

vegetali**

13-Ind.enologica

Altri comuni

SAL diriferimento

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2626

Incidenza infortunistica grave per comparto Incidenza infortunistica grave per comparto produttivo: confronto tra SAL di riferimento e produttivo: confronto tra SAL di riferimento e

altri comunialtri comuni

** il SAL è stato suddiviso a posteriori in due gruppi di comuni per tipologia di prodotto trattato, il primo è riferito all'industria conserviera di Parma e Piacenza e il secondo alla produzione di frutta più diffusa in Romagna

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

1-Lav.carni

avicole

2-Compr.Parmi-Regg

4-Lav.carnirosse

7-Distr.prosciuttodi Parma

12a-Ind.conservevegetali**

12b-Ind.conservevegetali**

13-Ind.enologica

Altri comuni

SAL diriferimento

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2727

Modello di regressione stepwise per l’indice di Modello di regressione stepwise per l’indice di incidenza sui 167 comuni distrettualiincidenza sui 167 comuni distrettuali

Infortuni totaliInfortuni totali

Infortuni gravi

Regressori Coefficiente Sig.

(Costante) 0,5694

Densità di popolazione 0,1835 0,0201

UL 15512 sul totale UL (DA+011) 0,1833 0,0202

Modello Modello linearelineare

Modello Modello doppio doppio

logaritmicologaritmico

Regressori Coefficiente Sig.

(Costante) 0

Addetti 1511 sul totale Addetti (DA+011) 0,3224 0

% UL società capitali / UL (DA) 0,2141 0,0042

% Addetti società cooperative / Addetti società -0,2328 0,0024

% Addetti alle UL con 50 o più addetti 0,1226 0,085

Regressori Coefficiente Sig.

(Costante) 0

Addetti 1511 sul totale Addetti (DA+011) 0,214 0,0038

% Autonomi sul totale addetti -0,2813 0,0003

UL 15512 sul totale UL (DA+011) 0,2413 0,002

Modello Modello doppio doppio

logaritmicologaritmico

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2828

Variabili ESAW - DeviazioneVariabili ESAW - Deviazione

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

da fuoriuscitada rottura

da perdita di controlloda caduta di persona

da movimenti

da sorpresa, violenza, ecc.

Agroindustria (%)

Ind.alimentare (%)

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 2929

Variabili ESAW - Agente materiale per DeviazioneVariabili ESAW - Agente materiale per Deviazione

Altri veicoliAttrezzature

Dispositivi distribuzione

Fenomeni fisici

Macchine e attrezzature

Materiali

Mezzi di convogliamento

Motori

Organismi viventi

Rifiuti

Sostanze

Strutt. edili e superfici

Utensili

Veicoli terrestri

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Agente materiale

da elettricità, incendio

da fuoriuscita

da rottura

da perdita di controllo

da caduta di persona

da movimenti

da sorpresa, violenza,ecc.

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3030

Variabili ESAW - Agente materiale associato ad Variabili ESAW - Agente materiale associato ad Attività Fisica Specifica, Deviazione e ContattoAttività Fisica Specifica, Deviazione e Contatto

0

5

10

15

20

25

30

35

Strutt. edili e superfici

MaterialiUtensili

Veicoli terrestri

Mezzi di convogliamentoMacchine e attrezzature

AttrezzatureSostanze

Organismi viventi

Dispositivi distribuzione

MotoriRifiuti

Fenomeni fisiciAltri veicoli

Attività Fisica Specifica

Deviazione

Contatto

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3131

Considerazioni di sintesi 1Considerazioni di sintesi 1

La distribuzione territoriale degli eventi lesivi evidenzia una elevata variabilità La distribuzione territoriale degli eventi lesivi evidenzia una elevata variabilità

che rispecchia le che rispecchia le caratteristiche strutturali delle imprese e dell’occupazionecaratteristiche strutturali delle imprese e dell’occupazione

nonché gli assetti organizzativi delle filiere agroalimentari.nonché gli assetti organizzativi delle filiere agroalimentari.

L'affermazione del territorio come importante dimensione del vantaggio L'affermazione del territorio come importante dimensione del vantaggio

competitivo ha conferito anche ai competitivo ha conferito anche ai una valenza strategica come strumenti di una valenza strategica come strumenti di

governancegovernance locale. locale.

I I S.P.L.S.P.L. forniscono un'interessante chiave di lettura anche per forniscono un'interessante chiave di lettura anche per il fenomeno il fenomeno

infortunistico.infortunistico.

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3232

Considerazioni di sintesi 2Considerazioni di sintesi 2

Le Le mappe di rischiomappe di rischio possono essere utilizzate per impostare piani mirati di possono essere utilizzate per impostare piani mirati di

prevenzione che tengano in considerazione le mutevoli situazioni operative ed prevenzione che tengano in considerazione le mutevoli situazioni operative ed

organizzative delle diverse aree "distrettuali".organizzative delle diverse aree "distrettuali".

In un'economia globalizzata il In un'economia globalizzata il fattore "conoscenza"fattore "conoscenza" assume un ruolo assume un ruolo

trainante per fronteggiare un quadro competitivo che ci penalizza sul versante trainante per fronteggiare un quadro competitivo che ci penalizza sul versante

dei costi di produzione ciò richiede dei costi di produzione ciò richiede investimenti per la formazioneinvestimenti per la formazione

e/o pere/o per l’innovazionel’innovazione non solo di processo ma anche di prodotto e di servizi. non solo di processo ma anche di prodotto e di servizi.

I I S.P.L.S.P.L.,, attraverso le attraverso le relazioni relazioni che vengono ad instaurarsi tra che vengono ad instaurarsi tra imprese, imprese,

istituzioni e lavoratoriistituzioni e lavoratori,, sono in grado di migliorare le proprie basi sono in grado di migliorare le proprie basi

conoscitive conoscitive integrando diverse forme di apprendimentointegrando diverse forme di apprendimento (di tipo (di tipo

esperienziale e da interazione).esperienziale e da interazione).

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3333

Considerazioni di sintesi 3Considerazioni di sintesi 3

Nella generazione di conoscenza sono efficaci quei processi di co-Nella generazione di conoscenza sono efficaci quei processi di co-

evoluzione (tra imprese e territorio) in cui vi è un coinvolgimento delle evoluzione (tra imprese e territorio) in cui vi è un coinvolgimento delle

istituzioniistituzioni nella definizione di programma di svilupponella definizione di programma di sviluppo. Nei . Nei S.P.L.S.P.L. agiscono agiscono

fattori che favoriscono la diffusione di conoscenze “tacite” considerate utili anche fattori che favoriscono la diffusione di conoscenze “tacite” considerate utili anche

ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro.ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro.L'ipotesi sottoposta a verificaL'ipotesi sottoposta a verifica è quella che è quella che i i S.A.L.S.A.L. possano rappresentare ossano rappresentare

uno spazio privilegiato per valorizzare determinate competenzeuno spazio privilegiato per valorizzare determinate competenze tra cui tra cui

quelle concernenti la quelle concernenti la sicurezza sul lavorosicurezza sul lavoro..

Nella realtà emiliano-romagnolaNella realtà emiliano-romagnola a spiccata vocazionalità manifatturiera, a spiccata vocazionalità manifatturiera,

l'l'ipotesi “distrettuale”ipotesi “distrettuale” risulta risulta verificataverificata dalle risultanze empiriche e si traduce dalle risultanze empiriche e si traduce

in un in un più contenuto rischio per i lavoratori occupati nei più contenuto rischio per i lavoratori occupati nei S.A.L. S.A.L. ..

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CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3434

Considerazioni di sintesi 4Considerazioni di sintesi 4

Dalle Dalle variabili ESAWvariabili ESAW si evince che: si evince che: tra gli tra gli Agenti Materiali di infortunio Agenti Materiali di infortunio più frequentipiù frequenti dell’industria alimentare dell’industria alimentare

non appaiono Macchinenon appaiono Macchine ed attrezzatureed attrezzature. Molti infortuni avvengono per . Molti infortuni avvengono per carenze di tipo comportamentale e/o organizzativo carenze di tipo comportamentale e/o organizzativo (e non per condizioni (e non per condizioni pericolose). Questi sono evitabili con una corretta organizzazione del lavoro pericolose). Questi sono evitabili con una corretta organizzazione del lavoro importanza di una importanza di una formazione mirata formazione mirata alla riduzione dei alla riduzione dei comportamenti pericolosi.comportamenti pericolosi.

La La sicurezza sul lavoro sicurezza sul lavoro deve diventaredeve diventare parte integrante della gestione parte integrante della gestione

aziendaleaziendale anche nelle piccole imprese che non possono adottare anche nelle piccole imprese che non possono adottare S.G.S.L. S.G.S.L.

Nel settore alimentare si deve altresì considerare la Nel settore alimentare si deve altresì considerare la possibilità di possibilità di un’integrazione tecnico-operativa tra sistema un’integrazione tecnico-operativa tra sistema HACCP HACCP e sicurezza dei e sicurezza dei lavoratori.lavoratori.

Page 35: MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARI Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà

CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3535

Considerazioni finaliConsiderazioni finali

Responsabilità sociale delle imprese (RSI)Responsabilità sociale delle imprese (RSI): Strumento per diffondere la : Strumento per diffondere la cultura della sicurezza sul lavorocultura della sicurezza sul lavoro..

La La RSI RSI è un fattore di sviluppo, che sta divenendo una priorità sempre più è un fattore di sviluppo, che sta divenendo una priorità sempre più pressante per le aziende. pressante per le aziende. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una La salute e la sicurezza sul lavoro sono una componente essenziale dellacomponente essenziale della RSIRSI e ciò significa che gli esperti di SSL e ciò significa che gli esperti di SSL devono essere consapevoli delle opportunità e delle sfide che si schiudono devono essere consapevoli delle opportunità e delle sfide che si schiudono dianzi a loro (dianzi a loro (OSHAOSHA).).

Anche la recente legge sulla sicurezza del lavoro Anche la recente legge sulla sicurezza del lavoro (n. 123/2007)(n. 123/2007) contiene novità nel campo della contiene novità nel campo della RSIRSI..

L’art. 1 L’art. 1 delega il governo ad emanare un decreto legislativo che preveda la delega il governo ad emanare un decreto legislativo che preveda la “valorizzazione…,“valorizzazione…, di accordi aziendali, territoriali e nazionali, nonché, su base di accordi aziendali, territoriali e nazionali, nonché, su base volontaria, volontaria, dei codici di condotta ed etici e delle buone prassi che orientino dei codici di condotta ed etici e delle buone prassi che orientino

i comportamenti dei datori di lavoro, anche secondo i principi della i comportamenti dei datori di lavoro, anche secondo i principi della responsabilità socialeresponsabilità sociale … …, ai fini del miglioramento dei livelli di tutela”., ai fini del miglioramento dei livelli di tutela”.

Page 36: MAPPE DI RISCHIO INFORTUNISTICO NEI SISTEMI AGROALIMENTARI Individuazione dei principali fattori di rischio prendendo come modello di analisi la realtà

CIBUS TEC 2007CIBUS TEC 2007 3636

Grazie per l’attenzione