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Mappe concettuali e affini

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Mappe concettuali e affini

I teorici

Novak e Gowin partendo dalla teoria cognitivista, negli anni ’60, sostennero che la rappresentazione grafica delle conoscenze “è un modo per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere”, in quanto costringe gli studenti a riflettere sulla natura delle conoscenze e sulle relazioni che vi intercorrono.

Rifacendosi alla teoria di David Ausubel sull'apprendimento significativo, i due studiosi proposero le mappe concettuali come strumento per affrontare il problema dell'apprendimento meccanico degli studenti.

Mappa concettuale

• Uno strumento utile per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere

• Una rappresentazione della conoscenza• Rappresentazione della rete di

informazioni riguardanti la struttura della conoscenza

(Novak, 1984; Novak, 1998)

Così come una mappa geografica serve per orientarsi in un territorio, una mappa concettuale è strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati, visualizzando l’oggetto della comunicazione, i concetti principali, i legami che essi stabiliscono e, di conseguenza, il percorso del ragionamento.

• Secondo l’idea originale era necessario esplicitare la conoscenza, considerando che: – essa non consiste solamente di concetti ma

anche di relazioni;

– la visualizzazione dei concetti e dei reciproci legami favorisce la loro comprensione e quindi la loro memorizzazione.

• Le mappe concettuali consistono in schematizzazioni nelle quali le informazioni su un certo argomento vengono rappresentate mediante:

• dei nodi semantici; • degli archi commentati di collegamento

tra i nodi.

Definizione

Rappresentazione grafica di concetti espressi in forma sintetica (parole-concetto) all’interno di una forma geometrica (nodo) e collegati fra loro da linee (frecce) che esplicitano la relazione attraverso parole-legamento.

Concettoinserito in un nodo

collegamento

Concettoinserito in un nodo

Concettoinserito in un nodo

Concettoinserito in un nodo

Concettoinserito in un nodo

Concettoinserito in un nodo

collegamento

collegamento

collegamento

collegamento

collegamento

Un esempio applicato

LE MAPPE CONCETTUALI SONO UTILI PER CHI IMPARA E PER CHI INSEGNA

PER L’ALUNNO• Collegare nuove e vecchie conoscenze• Organizzatore anticipato• Schematizzare e rendere espliciti i significati

nascosti dentro una rete di proposizioni• Mettere a fuoco le idee chiave• Pianificare le operazioni da compiere• Sintetizzare ciò che è stato imparato

LE MAPPE CONCETTUALI SONO UTILI PER CHI IMPARA E PER CHI INSEGNA

PER L’INSEGNANTE• Percorso da seguire per concordare e

organizzare con gli studenti i significati.• Per identificare:

– Conoscenze pregresse– Conoscenze sbagliate/incomplete/misconcezioni

• Nella fase valutativa

Anche se con mappa concettuale Anche se con mappa concettuale intenderemo una qualsivoglia intenderemo una qualsivoglia rappresentazione grafica di relazione rappresentazione grafica di relazione tra concetti, si possono suddividere tra concetti, si possono suddividere in:in:

Mappe cognitiveMappe cognitive

Mappe mentaliMappe mentali

Mappe strutturaliMappe strutturali

Mappe cognitive

• Sono mirate all’esplicitazione delle conoscenze, dei modelli di spiegazione e di ragionamento, di un soggetto rispetto un argomento (ad es. si richiede agli allievi di rappresentare graficamente tutto quello che conoscono e viene loro in mente sul testo narrativo)

Mappe mentali• Termine introdotto da Buzan per indicare

la rappresentazione grafica di una successione di idee costruita attraverso relazioni logico. Sono mirate all’esplicitazione delle conoscenze, dei modelli di spiegazione e di ragionamento, di un soggetto rispetto un argomento (ad es. si richiede agli allievi di rappresentare graficamente tutto quello che conoscono e viene loro in mente sul testo narrativo)

Mappe strutturali

• Si propongono di rappresentare le relazioni che si stabiliscono tra i concetti principali individuati ed estrapolati da un’unità informativa accreditata come fonte autorevole e di dimensioni e complessità variabili – dal paragrafo del manuale ad unl libro, ma anche da una pagina web ad uno o piu siti.

Concetti e collegamenti

• Uno degli scopi principali della costruzione di mappe è quello di creare relazioni tra concetti, rendendoci consapevoli delle nostre “costruzioni mentali”.

Il concetto

• Una definizione:

Una regolarità percepita in eventi e oggetti ed esplicitata convenzionalmente attraverso un’etichetta

I collegamenti

• I collegamenti indicano i rapporti che legano i diversi concetti. Poiché le connessioni non hanno sempre uno stesso significato di operatore logico univoco, occorre stabilire quanti e quali rapporti si possono stabilire tra un concetto e un altro.

I collegamenti verticali

• Collegamenti inclusivi• Collegamento di causa ed

effetto• Collegamenti di fine e scopo• Collegamenti transitivi

Collegamenti inclusiviMolluschi

Gasteropodi Bivalvi Cefalopodi

seppiacalamaro polpo

Collegamenti causa ed effetto

Scoperta dei semi

determinò

Rivoluzione

Agricola

Collegamenti di fine o scopo

Caccia

per per

cibo pelli

Collegamenti transitivi o predicativi

nuoto

migliora migliora

muscolatura degli arti

apparato respiratorio

Esperienza di mappa concettuale in prima elementare

Mappe mentali• Ideate dallo psicologo inglese Tony Buzan

intorno al 1960, le mappe mentali sono state introdotte inizialmente come un innovativo metodo per il note-taking.

• Dopo numerosi studi sulle modalità di elaborazione del pensiero da parte della mente umana e approfondimenti metodologici, sono state proposte dalla comunità scientifica anche come strumento per la generazione e la rappresentazione delle idee e del pensiero mediante associazioni.

• "... una mappa mentale consiste di una parola o idea principale; intorno a questa parola centrale si associano 5 - 10 idee principali relazionate con questo termine. Di nuovo si prende ognuna di queste parole e ad essa si associano 5 - 10 parole principali relazionate con ognuno di questi termini. Ad ognuna di queste idee discendenti se ne possono associare tante altre… “

Tony Buzan

Mappe mentali utili a:

• Stimolare la creatività• Favorire l’apprendimento metacognitivo• Sfruttare la potenza della memoria visiva• Se costruite da gruppi di studenti

– negoziazione di significati– favorire la discussione

Un esempio

• Con le mappe mentali si punta soprattutto sull'evocatività, mediante l'uso

– di effetti grafici (colori ed immagini) oppure di termini (parole oppure sequenze di rami- parola) che siano da stimolo nel processo associativo

– di relazioni gerarchiche che danno immediatamente una possibilità di interpretazione in chiave di generalizzazione/specificazione.

Questo ne facilita le applicazioni orientate alla creatività, e le fa rientare nella classe delle mappe creative. D'altro canto tale caratteristica può essere d'ostacolo per un utilizzo condiviso della mappa, che può risultare troppo centrata sulla chiave interpretativa di chi l'ha prodotta.

Un percorso di costruzione

• Destrutturare un testo e costruire una mappa

• Utilizzare carta e penna• Utilizzare il software

A che servono le mappe concettuali?Uno dei motivi principali per cui non avviene la comprensione di un testo (scritto o

orale) è

che uno

stesso concetto che ricorre, indicato da termini diversi, non è

riconosciuto come avente un identico significato.

Nel costruire la mappa concettuale a un concetto deve corrispondere un solo nodo. Es, in un articolo di giornale: Governo, Consiglio dei ministri, esecutivo. Se l’allievo costruisce da solo la mappa, l’insegnante si renderà

conto

della mancata comprensione del testo e della ragione, perché

vedrà

ripetersi in essa i tre termini dell’esempio.

Se l’allievo costruisce la mappa insieme all’insegnante alla fine avrà conquistato il significato della lettura, che è lo scopo dell’azione didattica.

• Il metodo delle mappe concettuali viene completamente tradito se il docente lo adopera per fornire, prima, durante, o dopo, la spiegazione (o il lavoro sul testo) la propria mappa concettuale del tema trattato.

Quindi le mappe sono• strumenti a disposizione dell’insegnante per

aumentare la comprensione del processo di apprendimento e delle difficoltà degli studenti.

• strumenti (per tutti) per fare metacognizione, organizzare la conoscenza, per ricercare ed esplicitare l’essenzialità e le relazioni tra i concetti, rielaborare significati, fino a raggiungere una soddisfacente comprensione.

• Naturalmente l’utilizzo delle mappe concettuali non è l’unico modo per raggiungere questi obiettivi, ma certamente esse lo facilitano e non entrano in conflitto con altre strategie didattiche.

“Nessun essere vivente può fare a meno dell’acqua. Dunque, dove non c’è acqua non c’è vita e basta osservare la desolata distesa di sabbia di un deserto per rendersene conto.L’acqua raccolta nei mari, nei fiumi e nei laghi non è tutta l’acqua esistente sulla Terra. Essa, infatti, sta anche sopra, sotto e dentro di noi. La possiamo trovare ovunque: nell’aria, nelle rocce, nel terreno, negli alimenti che consumiamo ogni giorno, nel legno, nei fiori… Due terzi del nostro corpo sono fatti di acqua. Inoltre essa è un elemento indispensabile per produrre quasi tutte le cose di cui abbiamo bisogno: alimenti, vestiti, automobili, carta, medicinali, giocattoli, ecc.”

Significatività ed essenzialità

La mappa che estrae l’essenziale e il significato non è quella che cerca di riprodurre fedelmente il testo

“Nessun essere vivente può fare a meno dell’acqua. Dunque, dove non c’è acqua non c’è vita e basta osservare la desolata distesa di sabbia di un deserto per rendersene conto.L’acqua raccolta nei mari, nei fiumi e nei laghi non è tutta l’acqua esistente sulla Terra. Essa, infatti, sta anche sopra, sotto e dentro di noi. La possiamo trovare ovunque: nell’aria, nelle rocce, nel terreno, negli alimenti che consumiamo ogni giorno, nel legno, nei fiori… Due terzi del nostro corpo sono fatti di acqua. Inoltre essa è un elemento indispensabile per produrre quasi tutte le cose di cui abbiamo bisogno: alimenti, vestiti, automobili, carta, medicinali, giocattoli, ecc.

Significatività ed essenzialità

“Nessun essere vivente può fare a meno dell’acqua. Dunque, dove non c’è acqua non c’è vita e basta osservare la desolata distesa di sabbia di un deserto per rendersene conto.L’acqua raccolta nei mari, nei fiumi e nei laghi non è tutta l’acqua esistente sulla Terra. Essa, infatti, sta anche sopra, sotto e dentro di noi. La possiamo trovare ovunque: nell’aria, nelle rocce, nel terreno, negli alimenti che consumiamo ogni giorno, nel legno, nei fiori… Due terzi del nostro corpo sono fatti di acqua. Inoltre essa è un elemento indispensabile per produrre quasi tutte le cose di cui abbiamo bisogno: alimenti, vestiti, automobili, carta, medicinali, giocattoli, ecc.

La mappa che estrae l’essenziale e il significato non è quella che riassume senza una minima strutturazione

Significatività ed essenzialità

“Nessun essere vivente può fare a meno dell’acqua. Dunque, dove non c’è acqua non c’è vita e basta osservare la desolata distesa di sabbia di un deserto per rendersene conto.L’acqua raccolta nei mari, nei fiumi e nei laghi non è tutta l’acqua esistente sulla Terra. Essa, infatti, sta anche sopra, sotto e dentro di noi. La possiamo trovare ovunque: nell’aria, nelle rocce, nel terreno, negli alimenti che consumiamo ogni giorno, nel legno, nei fiori… Due terzi del nostro corpo sono fatti di acqua. Inoltre essa è un elemento indispensabile per produrre quasi tutte le cose di cui abbiamo bisogno: alimenti, vestiti, automobili, carta, medicinali, giocattoli, ecc.

La mappa che estrae l’essenziale e il significato richiede un’analisi, una decostruzione e ricostruzione del testo, fatta operando scelte.

Deve anche poter ispirare ulteriori sviluppi

Come fare una mappa

1. Identificare l’argomento/tematica/domanda focale e fare poi una lista dei concetti generali e specifici

2. Mettere in ordine i vari concetti individuando le gerarchie

3. Rivedere la lista e, se necessario, aggiungere altri concetti

4. Redigere una mappa mentale sulle preconoscenze

bibliografia essenziale

• Novak J.D.,. Gowin D.B, "Imparando a imparare", SEI, Torino, 1989/2001 il testo base sulla teoria delle mappe concettuali

• Novak J.D., "L'apprendimento significativo", Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2001- il libro più recente di Novak sulla teoria delle mappe concettuali

• T. e B. Buzan, “Mappe mentali”, Alessio Roberti, Milano, 2002 – uno dei testi classici dell'ideatore delle mappe mentali

• A. Scrocco, “Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero”, ed. Franco Angeli, Milano, 2008 - una sintesi sulle varie tipologie di mappe con molte rappresentazione delle stesse