Marta Roberti Portfolio Ita-Eng

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Marta Roberti selezione di lavori e progetti marzo 2012 selected works and projects march 2012

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my selected art works

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Marta Roberti

selezione di lavori e progetti

marzo 2012

selected works and projects

march 2012

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statement

La caratteristica più evidente della mia ricerca artistica è quella di svilup-parsi simultaneamente su un piano teorico, filosofico e concettuale e su unpiano pratico, artistico e manuale: da filosofa mi approprio dello stru-mento artistico visuale, non più di quanto da artista mi occupo di temi fi-losofici. Mi interessa superare il confine tra arte e filosofia lavorando aconcetti propri della tradizione filosofica quali la ripetizione, il divenire,l’apprendimento e la neotenia. Il disegno e la scrittura sono pratiche perme necessarie poichè il fare del corpo mette in moto il pensiero, che ap-proda così ad altre forme espressive: archivi, video, fotografie, performance.

e most important characteristic of my artistic research is that it develops on atheoretical, philosophical and conceptual level alongside a practical, manual andartistic level: my use of the visual, artistic expression is a philosopher’s just as muchas my exploration of philosophical themes is that of an artist. I am interested inovercoming the separation between art and philosophy by working on notions thatare specific to philosophic tradition, such as repetition, becoming, learning andneoteny. Drawing and writing are both vital practices for me, as the body stimula-tes thought, which thus attains other forms of expression: archives, videos, photo-graphs, performance.

LA POETICA DEI DISEGNI IN MOVIMENTO

Come dietro il silenzio c'è il fragore di una amorfa massa sonora che perce-piamo solo in un concentrato silenzio, così dietro una realtà apparente-mente immobile c'è un mondo di pure vibrazioni, provocate dalmutamento lento e continuo del tempo.

Penso alla realtà come ad un'immagine che continuamente disfa se stessa eche si ricompone nell'atto stesso del dissolversi, e nei miei disegni animatiprovo a rappresentare questo processo di disgregazione e riaggregazionecontinua.

Penso al paesaggio come ad un personaggio e lo animo tanto quanto ani-mali o persone, e provo a concentrarmi sulle componenti più elementaridel disegno animato: il tempo, il movimento, la matrice e la ripetizione,che sono anche concetti filosofici, per generare effetti di temporalità e mo-vimenti di vibrazione . Non mi interessa una narrazione vera e propria nelsenso di una trama di connessioni casuali che arrivino a determinare unaconclusione, e quindi a dimostrare una sorta di tesi. Preferisco lasciareemergere le immagini e trovare dei legami visivi, sonori o emotivi come sestessi componendo una poesia piuttosto che un racconto.

ABOUT HAND DRAWING VIDEO ANIMATIONJust as behind silence is the din, an amorphous mass of sound that we perceiveonly in concentrated silence, behind a seemingly motionless reality is a world ofpure vibrations, caused by the slow, continuous evolutions of time.

I think of reality as an image that keeps unraveling and reassembling in this veryact of dissolution, a continuous process of disintegration and reintegration which Iattempt to represent in my drawings.

I think about the landscape as a character and I animate it as well as if it was aperson or an animal.

I concentrated on the basic components of hand-drawn animation, i.e. timing,movement, matrix and repetition, notions which also belong to philosophy, butare freed from the constraints of narrative. In facts I’m not interested to tell a storyin the sense of a causal connection beetween events. I’m more interested to let ima-ges arise from me and to find visual or audio or emotional connection . It seemsmore to write a poem than to write a novel.

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Pierrot lunaireprogetto per un video disegno animato/ project for an hand drawing video animation

Pierrot lunaire è un video disegno animato ancora in fase di realizzazione che nascestimolato dalla lettura di alcuni testi sulla sessualità infantile di Freud, dove il fon-datore della psicanalisi ha elaborato il concetto di invidia del pene e di paura dellacastrazione. Vengono rappresentati dei bambini che mettono alla prova la loro viri-lità in una gara tipica dell'infanzia che è quella in cui si misura chi riesce a far pipìpiù lontano. I bambini travestiti da pierrot sono tratti da vecchie fotografie analogiche in biancoe nero. L'ambientazione invece riproduce una faggeta che ho fotografato sul monteTerminillo. I disegni sono realizzati come incisioni su fogli di carta grafite (tipo carta copia-tiva).Approssimativamente il video durerà 2:30 min. e sarà composto da circa 400 dise-gni.

Pierrot Lunaire is an hand drawing video animation still in pre-paration inspired by Freud’s texts on child sexuality, where he ela-borated the theories of penis envy and fear of castration. Itportrays children putting their virility to the test in a competitiontypical amongst boys, whose winner can pee further than all theothers.e children, in Pierrot’s fancy costumes, are taken from old blackand white photographs. e setting of Beech woods comes fromphotographs I took on the Terminillo mountain near Rome.

Drawings are realized on black graphite paper ( copiative paper)that remain engraved.Video is going to be around 2:30 minutes long.

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Pierrot lunaire, still dal video, particolare, disegno su carta grafite, 29,7x21cm/ video still, drawing on black copy paper, 29,7x21cm

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Pierrot lunaire, still dal video, particolare, disegno su carta grafite, 29,7x21cm/ video still, drawing on black copy paper, 29,7x21cm

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Pierrot lunaire, still dal video, particolare, disegno su carta grafite, 29,7x21cm/ video still, drawing on black copy paper, 29,7x21cm

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Pierrot lunaire, still dal video, particolare, disegno su carta grafite, 29,7x21cm/ video still, drawing on black copy paper, 29,7x21cm

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Pierrot lunaire, still dal video, particolare, disegno su carta grafite, 29,7x21cm/ video still, drawing on black copy paper, 29,7x21cm

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Il fondo sale alla superficie (senza cessare di essere fondo) /eGround Comes to the Surface (without leaving to be the ground)

2012 , progetto/project

E' una serie di video disegni animati dove la camera si muove lentamente sunere forme vegetali vibranti su uno sfondo bianco. I disegni di circa 100x60cm sonoda realizzare su fogli di carta copiativa neri. Le forme vegetali composte da rami, fo-glie, fiori, gemme e bacche in contro luce si tramutano in linee e forme astratte, esembrano la mappatura di una vita fatta di nodi, incontri e relazioni non lineari, illo-giche e rizomatiche.

La frase che compone il titolo è tratta da Differenza e ripetizione , un testo di GillesDeleuze e mi è stata detta da un amico mentre osservava un altro mio disegno ani-mato. Non conoscevo il passo che mi stava citando ma ho capito che aveva coltoquello che inconsciamente stavo rappresentando (è uno psicanalista...) In questo la-voro ho quindi voluto presentare quell'idea in modo cosciente. Si è trattato di esclu-dere qualsiasi riferimento al mondo umano per parlare di un fondo comune checondividiamo con l'essere stesso e da cui emerge la nostra particolare determinazione

A series of hand drawing video animations of black vegetation vibrate on awhite background. e 100x60 cm drawings are executed on black copy papersheets. e vegetal shapes, made up of branches, leaves, flowers, buds and berriesare backlit; they change into abstract outlines and shapes, like the map of a lifemade up of non-linear, illogical, rhizomatic encounters and relationships.

e title comes from a piece of writing by Gilles Deleuze, and it was uttered bya friend whilst observing another animation of mine: I acknowledged that myfriend (a psychoanalyst) had understood what, unconsciously, I was trying torepresent. In this work I have made a conscious decision to represent that no-tion. Any reference to humanity is excluded in favour of a common groundwhich we share with being itself: an undifferentiated ground, from which weemerge with particular determination.

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il fondo sale alla superficie (senza cessare di essere fondo) video still, disegno su carta copiativa di grafite, 60x100cm/ video still, drawing on black copypaper, 60x100cm.

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In che punto sono ferma/Where am I standing

video installazione/ video installation 2010-11

E' un lavoro che nasce da una riflessione sulla ripeti-zione e sull'attesa.Il soggetto del video è una donna con i piedi nell'ac-qua in posa di attesa contemplativa circondata da unanatura rigogliosa. Questa immagine vibrante che con-tinua a riprodursi in loop nel video è stata ottenutagiustapponendo in stop motion le fotografie di 200disegni incisi su carta copiativa. I disegni sono stati ot-tenuti ricalcando 200 volte la medesima matrice, ov-vero la fotografia di questa donna stampata sualtrettanti fogli di carta. Ogni ricalco è rimasto incisosui fogli di carta copiativa nera che ho fotografato suun tavolo luminoso. Le fotografie sono state montatein un video in stop motion. Le differenze quasi imper-cettibili tra un disegno e l'altro hanno generato un ef-fetto di vibrazione.

Il video è stato presentato in modi diversi. In una mo-stra è stato proiettato in ambiente oscurato e in un'al-tra è stato presentato in un monitor disposto inverticale su una parete , vicino ai disegni con i quali èstato realizzato, che ho appoggiato impilati su unamensola di ferro . Accanto ai disegni ho riposto ancheun taccuino dove ho trascritto, ricalcandolo con lastessa carta copiativa nera, tutti i passi da me sottoli-neati del libro che ha ispirato questo lavoro: Il tempovissuto. Fenomenologia e psicopatologia, dello psichiatrarusso Eugene Minkowski.

It is a work that comes from a reflexion aboutrepetition and expectation.e subject of the video is a woman standingin water in a contemplative pose, surroundedby lush vegetation. is vibrating imagewhich is reproduced on a loop in the videowas obtained by filming in stop motion thephotos of 200 drawings on copy paper. edrawings were traced on the same matrix, aphoto of a woman printed on 200 sheets ofpaper. Each traced drawing was impressed onthe sheets of black copy paper, which I photo-graphed on a light box. e photographsmake up the video in stop motion, whose ef-fect of vibration is given by the nearly imper-ceptible differences between the drawings.

e video was projected in different settingsand on several media. At a particular exhibi-tion it was projected in a dark room, whereasin another exhibition it was shown on ascreen next to the drawings with which it wasmade arranged vertically on metal shelve.Next to the drawings I also put a notebookwhere I traced with the same copy paper quo-tations from the book which inspired thiswork, Russian psychiatrist Eugene Minkow-ski’s Lived Time.

foto della video proiezione, studio dell’artista/ photo of thevideo projection artist studio

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video disegno animato in loop, monitor 31’’, lettore dvd, taccuino, 200 disegni su carta copiativa di grafite (29,7x21cm),mensola in ferro 130x 40x0,5cm, Galleria La Nuova pesa, Roma, 2011.

hand drawing animation in loop, monitor 31°, dvd palyer, notebook, 200 drawings on black copy paper (29,7x21cm), metalshelve,130x 40x0,5cm, Galleria La Nuova pesa, Roma, 2011.

La ripetizione della stessa immagine inmolteplici disegni è una negazione delvalore assoluto dei singoli disegni e unelogio dei tentativi e degli errori insitiin qualsiasi processo rivolto alla realiz-zazione di un’opera che mai potrà dav-vero dirsi conclusa. Nessun disegnoinfatti è perfetto, ma ognuno è sem-mai traccia di un’aspirazione impossi-bile alla conclusione e simulacro di unacopia di una copia, la fotografia/

e repetition of the same image on seve-ral drawings represents both the negationof the absolute value of single drawings,and praise of the process of trial and errorinherent in the achievement of a workthat can never be considered as conclu-ded. No drawing attains perfection, eachof them rather a vestige of an impossibleaspiration to completion and the simula-crum of a copy of another copy, photo-graphy.

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According to Minkowski e condi-tion of Expectation is described as ifwe ourselves become the world ( hesays : ‘becoming-ambient’)e “ambient-becoming” of thewoman in my video is obtainedthanks to lack of distinction betweenthe figure in the foreground and thenature in the background. e womanis almost invisible in relation to hernatural surroundings. is effect isfurther enhanced by an animation te-chnique by which, instead of reprodu-cing the figure on a motionlessbackground as in traditional anima-tion, I have drawn a new backgroundevery time.

Minkowski sostiene che nel tempovissuto in attesa è come se ci mesco-lassimo al divenire, senza poterci di-stinguere dall'ambiente Tra lo sfondo e il soggetto nel miovideo non c’è un rapporto di primoe secondo piano: la donna è quasiimpercettibile rispetto alla natura incui è immersa. Questo effetto è ge-nerato dal fatto che ho riprodottoin ogni disegno anche il fondo enon solo il personaggio. Nell’anima-zione tradizionale generalmente ilfondo è fisso e il personaggio simuove sopra di esso. La naturaquindi risulta tanto viva e vibrantequanto la donna e la donna non èaltra cosa dalla natura.

In che punto sono ferma/ Where am I standing, Galleria La nuova Pesa, Roma 2012.

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In che punto sono ferma/taccuino,21x26cmWhere am I standing, notebook

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In che punto sono ferma, still da video, ripetizione differente della stessa matrice/ Where am I standing, video stills, different repetition of the same matrix

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In che punto sono ferma installazione site specific di 252 disegni sucarta grafite, 400x400cm, Tese delle ver gini. Padiglione studentiAccademie di Belle Arti 2000-2010, Biennale di Venezia 2011. Where am I standing, site specific installation of 252 drawings onblack copy paper, 400x400cm, Tese delle Vergini, Padiglione selectedFine Art students 2000-2010, Venice Biennal, 2011

Con i 252 disegni del video ho realizzato un'installazione : ho disposto i disegniin 13 file di 19 disegni ognuna, creando una imponente forma rettangolare neradi circa 4x5m composta da 247 disegni che si differenziano tra loro per la mag-giore o minor forza con cui sono stati incisi, e sono leggibili in modo diverso aseconda della luce che riflettono.

I created an installation with the 252 drawings of the video by arrangingthem in 13 rows of 19 drawings each, and created a large black rectangle ofabout 4 x 5 metres made up of 247 drawings. ese drawings vary in outlinedefinition (depending on the tracing process) and as a result of the light re-flected.

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Una serie di 7 disegni è stata inserita in vetrocamere rinchiuse con siliconenero. La serie è in progress e ritrae donne che si sono fatte ritrarre in posadi attesa contemplativa, in fotografie b/n analogiche tra fine ‘800 e metàdel secolo scorso.

In che punto sono ferma,disegni su carta grafite,

vetro camera,32x24x6cm

Where am I standingdrawing on black copy

paper, glass-room,32x24x6cm

A series of studies for the drawings that make up the video was arranged in glass casessealed with black silicon. is part of the work is still in progress, and it uses old,late nineteenth early twentieth century black and white photographs of women in acontemplative, expecting pose which I have found in flea markets.

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In che punto sono ferma, taccuino, pp.23-24, ricalco di Il tempo vissuto. Fenomenologia e psicopatologia di Eugene Minkowski, 2011, 21x26cm/notebook pp.23-24, tracing of Lived time,Phenomenology and Psicopatology, by Eugene Minkowsly, 2011

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In che punto sono ferma, taccuino, pp.30-31, ricalco di Il tempo vissuto. Fenomenologia e psicopatologia di Eugene Minkowski, 2011, 21x26cm/notebook pp.30-31, tracing of Lived time,Phenomenology and Psicopatology, by Eugene Minkowsly, 2011

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Divenire-ambiente_Teresa/Becoming-ambient_Teresastop motion video, 01.30min.

dvd, 2011

Divenire-ambiente_Teresa è una perfor-mance avvenuta alla Fondazione Ratti inoccasione del giorno di chiusura di CorsoAperto, una sorta di studio visit/mostra per-manente durante la residenza con SusanHiller nel 2011.

A Teresa ho chiesto di rimanere in un an-golo preciso del bosco della Fondazione,senza potersi muovere, come se stesse aspet-tando qualcosa o qualcuno, a partire dalle 8della sera fino a quando il buio non fossecalato al punto da renderla impercettibile.Teresa non poteva fare altro che assumerepose diverse mentre incessantemente con lamia macchina fotografica catturavo la suaimmagine con una macchina fotografica inmodalità scatto continuo . La figura elladonna diventava sempre meno distinguibiledall’ambiente circostante, fino a che la suasagoma è scomparsa nel buio.

L’attesa è durata 90 min. durante i quali hofotografato in modalità di scatto continuo ivari movimenti della performer. Ho mon-tato in stop-motion tutte le fotografie ed hodato una durata di circa 50 sec. ai frame inmodo tale che il video durasse 90 min.quanto la performance stessa.

Ambient Becoming_Teresa is aperformance that I executed at theFondazione Ratti on the last dayof Corso Aperto, a sort of studiovisit or permanent exhibition du-ring my stay with Susan Hiller in2011.

I asked Teresa to stand still in aprecise spot in the Foundation’swoods, as if in expectation of so-mething or someone, from 8pmuntil darkness had set in to thepoint of making her invisible. Itook several photographs of hershifting poses while her silhouettebecame more and more indistinctfrom its surroundings until it fi-nally disappeared completely inthe darkness.During the ninety minutes it tookfor darkness to set in I took hun-dreds of photographs of the perfor-mer. I made a stop motion videoof all the photographs, giving eachframe a duration of about 50 se-conds, so that the video would lastthe exact same time of the originalperformance.

Divenire-am-biente_Teresa,still da video,stampa lambdasu allumi-nio,50x30cm

video still, lam-bda on allumi-nium, 50x30cm

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Lacunahttp://vimeo.com/21516427

video projection, 2008, dvd pal, 4:50 min.

Il titolo Lacuna gioca sull’ambiguità semantica del termine, che indica dauna parte la mancanza, che è uno stato dell’anima descritto nel video, mache si può anche intendere come stagno o laguna: l’ambiente in cui si svolgela narrazione. Questo video disegno animato è stato realizzato nel 2008come lavoro di tesi di laurea per il biennio specialistico in Cinema e videoall’Accademia di Brera. L’ho composto mentre preparavo la tesi teoricaintitolata Luoghi e figure della ripetizione, in cui ho analizzato filosoficamenteil concetto di ripetizione in relazione al tempo e alla formazione della sog-gettività e delle opere d’arte. I riferimenti teorici più cospicui per la tesi pro-vengono dal pensiero dei filosofi francesi Gilles Deleuze e Henry Bergson.Se nella tesi teorica ho affrontato la ripetizione scandagliandonele varie implicazioni filosofiche e concettuali, nel video ho provato a dareuna forma poetica ai concetti astratti, ascoltando e registrando le risonanzeinteriori che lo studio mi provocava.

e work’s title, Lacuna, is a play on the semantic ambiguity ofthis term: it means “lack”, which is the state of the soul expressedin the video, but can also mean “pond” or “lagoon”, which is thesetting for the story told in the video. I made this stop motion ani-mation video in 2008 for my master’s thesis at the end of the two-year specialization course in Cinema and Video at the Accademiadi Brera, alongside the theoretical text Places and figures of repeti-tion. In the latter I analyzed the concept of repetition as related totime and the creation of subjectivity and art, referring to the theo-ries of French philosophers Gilles Deleuze and Henry Bergson. Ifin my thesis I explored the various philosophical and conceptualimplications of repetition, in my video I have attempted to inter-pret abstract concepts poetically and record the inner resonances ofmy study.

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Lacuna, still da video, disegni su carta con inchiostro di carta carbone (29,7x21cm)video stills, drawings with carbon paper ink

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Lacuna, still da video, disegni su carta con inchiostro di carta carbone (29,7x21cm)video stills, drawings with carbon paper ink

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Lacuna, video proiezionevideo projection

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Educanda/Girl boarderhttp://vimeo.com/16051470

dvd pal 2009video animazione in stop- motion con plastilina/

video animation instop motion with plasticine2: 14 min.

Girl Boarder is a stop motion video animation broadcast on a monitor or atelevision set. A little girl made with Plasticine was set in a scene reminiscentof the photographs of pupils which used to be taken on their first few days atschool: a map in the background, a table with a notebook on which the pu-pils’ hands were to rest neatly, the black school smock. is iconography recur-red in 1940s photographs which I found, but it may originate even furtherback in time. I myself am portrayed in the same way in a 1980s school pho-tograph.e video consists of a single shot of the girl sitting at her desk reading a com-plicated philosophy text. e character’s voice is lent by a seven year old girlwho at my request read this passage dealing with human nature intended asneotenic, never defined and always potentially alterable through learning.e schoolgirl’s reading appears like a struggle against the words and senten-ces whose meaning escapes her. Despite not knowing the meaning of thesounds that her voice articulates, the girl is visibly striving to achieve self-di-scipline and comply with the school’s requirement that she performs the taskto the best of her abilities. She cannot understand what she is reading, as thelanguage of philosophy removes words from the materiality they possess inpre-school language, where words embody objects. School brings about a de-portation from that world in which no rift exists between words and objects:the girl who is reading is obedient, she struggles to learn adults’ language, butis represented in the process through which she endeavours to take on a diffe-rent form.

Educanda è una video animazione in stop-motion trasmessa da un moni-tortv o da un televisore. Una bambina, realizzata con la plastilina è stata si-stemata in una scenografia che ricorda le fotografie che facevano allebambine e ai bambini nei primi giorni di scuola: la cartina geografica sullofondo, un tavolo con un quaderno sul quale appoggiare in maniera compo-sta le mani, il grembiule nero. Questo genere di icona è stata reiterata infotografie che ho trovato a partire dagli anni 40, ma forse la sua origine èprecedente e io stessa ho una fotografia che mi ritrae in questa posa neglianni 80. Il video consiste in un’unica inquadratura frontale della bambinache seduta legge un testo filosofico complesso. La voce è di una bambina disette anni alla quale ho chiesto di leggere questo mio scritto riguardantela natura umana intesa come neotenica, mai definita e sempre potenzial-mente modificabile dall’apprendimento. La lettura di questa scolara ha lesembianze di una battaglia contro le parole e le frasi il cui senso gli è pre-cluso. E’ evidente il tentativo di auto disciplinarsi, di svolgere al meglio ilproprio compito come la scuola richiede, pur non sapendo esattamente ilsignificato dei suoni che la sua voce emette. La bambina non può capire ciòche legge, il linguaggio della filosofia porta le parole lontane dalla materia-lità che esse possiedono nel linguaggio pre-scolarizzato, dove le parole in-carnano le cose. La scuola opera una deportazione da quel mondo in cuitra le parole e le cose non c’è alcuna incrinatura: la bambina che legge è di-sciplinata, fatica ad apprendere il linguaggio degli adulti, ma è rappresen-tata nel processo in cui si sforza di assumere una nuova forma.

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Educanda, video still.

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Neotenica/Neotenichttp://vimeo.com/160515422009, dvd pal2:38 min.

circa 500 disegni ad acquerello

Neotenica è un video realizzato con disegni ad acquarello. Rappresenta unadonna con un corpo in sovrappeso ispirato alla venere di Willendorf, mentresta imparando a camminare: una donna che talvolta cade ma che imperter-rita si rialza, cercando un'altra volta l'equilibrio. Ogni singolo disegno ripro-duce fedelmente i movimenti di un bambino molto piccolo che prova a farei suoi primi passi davanti alla telecamera della madre in un video che ho tro-vato su Youtube e che ho scomposto in tutti i suoi frame . In Neotenica ilcorpo del bambino è stato trasformato in una figura femminile che compiesforzi immani, per non cadere mentre con coraggiosa incertezza muove al-cuni passi. Ho riprodotto anche l’instabilità della ripresa della madre che simuove eccitata tra i corridoi e le sedie della sala, e il senso di instabilità è au-mentato anche dall'acquarello molto slavato con cui ho disegnato questa sa-goma che si muove in uno spazio bianco.

“Neotenic” is a video composed of watercolour dra-wings. It represents a woman, whose overweight bodyis inspired by Willendorf ’s Venus, learning to walk.ough she keeps falling, she gets up undeterred andtries to stand on her feet again. Each drawing repro-duces frame by frame a video I have found on You-Tube where a toddler tries to take his first steps infront of his mother’s camera. For my video I have tur-ned the child’s body into a woman’s struggling not tofall, while she is taking courageous, though uncertain,steps. I have also reproduced the mother’s shaky ca-mera-work as she moves excitedly in the room. issense of instability is also expressed by the very faintwatercolour drawings I executed.

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Neotenica, still da video acquarello su carta, 29,7x21cm/ video still, watercolour on paper 29,7x21cm

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Neotenica, still da video acquarello su carta, 29,7x21cm/ video still, watercolour on paper 29,7x21cm

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Neotenica, still da video acquarello su carta, 29,7x21cm/ video still, watercolour on paper 29,7x21cm

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Neotenica, video proiezione/ video projection

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Sapere di non sapere/Knowing at We Do Not Knowperformance, 2010

Sapere di non sapere è una performanceche ho tenuto presso il Centro anziani diVilla Torlonia nell’ottobre del 2010. Laperformance è consistita in una lezionedi filosofia a proposito del messaggio diSocrate che riteneva che vero sapientefosse colui che sa riconoscere e vivere inmodo positivo la propria ignoranza. Lalezione era aperta solo a persone non ap-partenenti al mondo dell’arte che aves-sero superato i 65 anni . Allaperformance hanno partecipato circa 15persone.

Tendiamo a raffigurarci l'anziano comecolui che avendo vissuto numerose espe-rienze non può che insegnare ciò che haappreso dalla vita. Giocando sul concettosocratico del 'sapere di non sapere' ho ri-baltato questa immagine e mostratoquanta disponibilità ad apprendere ci siain persone di età avanzata.In una società con una popolazione den-sissima di anziane e anziani destinata adaumentare vertiginosamente, mi è parsointeressante proporre in modo trasfigu-rato il tema della neotenia, ovvero dellapersistenza di caratteri infantili in indivi-dui adulti che contraddistingue gli ani-mali umani dalle altre specie.

My performance Knowing at WeDo Not Know took place at the OldPeople’s Centre in Villa Torlonia inOctober 2010. e performanceconsisted in a philosophy lesson onSocrates’ famous formulation, accor-ding to which only those who canacknowledge and experience in a po-sitive way their lack of knowledgecan be considered truly wise. e les-son was open to participants over 65without any artistic training, andthe performance attracted fifteenparticipants.We tend to picture the elderly as peo-ple who can teach what they have le-arned from life simply by virtue oftheir numerous experiences. Playingon Socrates’ concept, I have challen-ged this representation and demon-strated elderly people’s desire andwillingness to learn.In a society characterized by an in-creasingly ageing population destinedto grow in the future, I thought itwas interesting to bring forward thetheme of neoteny, i.e. of the retentionof juvenile characteristics in adults,which distinguishes the human ani-mal from other species.

Sapere di non sapere, still dal video, particolare/ video still, particular

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Sapere di non sapere/Knowing at We Do Not Knowprogetto per una video installazione di 8 monitor

Questo progetto consiste in una serie di conversazioni filosofiche tra me e circa 8 donne anziane (oltre i 65 anni) aproposito della neotenia, nome con cui si indica l’’infanzia cronica dell’essere umano, e che secondo alcuni filosofi eantropologi, è uno dei più evidenti sintomi di mutamento antropologico nelle società nel capitalismo postfordista. Discuterò questi argomenti in un linguaggio non accademico con 8 donne anziane da varie zone del mondo, pro-venienti da culture, esperienze e classi sociali eterogenee. Ogni donna sceglierà il luogo dove accadrà questa conver-sazione .Una piccola video camera posta vicino a noi filmerà esclusivamente il primo piano del volto per registrare i segni e imovimenti involontari che emergono in conseguenza dell' imparare cose nuove. In una conversazione le sensazioniinvolontarie si riflettono nelle espressioni facciali: la faccia è come una sorta di lastra fotografica che registra e trasmette il modularsi delle sensazioni interiori.

Progetto di mostra:Con questi 8 video vorrei infine realizzare una video installazione composta da 8 monitor di piccole dimensioni (circa 13 pollici). Ognuno di questi monitor presen-terà un ritratto video in primissimo pianodella anziana signora in loop. Da un’iniziale video installazione di ritratti muti, ad intervalli regolari e in ordine casuale inuno alla volta degli 8 monitor si attiverà l’audio e si cominceranno a sentire le frasi pronunciate dalle 8 signore. Non si sentirà mai invece, tutto ciò che avrò pronun-ciato io in quelle conversazioni.

Oltre alla video installazione nella mostra sarà presentato un grande foglio di carta- presumibilmente grande 3x4,5 m.- con tutte le note e gli appunti usati per la le-zione /conversazione. Questo lavoro è la naturale prosecuzione di una mia performance presso il centro anziani di Villa Torlonia a Roma nel 2010, durante la quale avevo tenuto una le-zione a proposito del concetto di ‘Sapere di non sapere’, formulato da Socrate per indicare il vero sapiente. In quell'occasione ho avuto modo di conoscere e di restarein contatto con alcune donne che ogni settimana organizzano presso il loro centro delle conferenze di tema artistico, filosofico o letterario e che parteciperanno a que-sto nuovo progetto.Per svolgere questa conversazione utilizzerò come testo di riferimento: Natura umana e scienze sociali del filosofo Paolo Virno che descrive bene cosa sia la neotenia,ovvero il mantenimento da parte degli adulti di tratti giovanili come la curiosità, il desiderio di apprendimento, e la sua relazione con il capitalismo cognitivo. La neo-tenia è un tratto distintivo della natura umana, che in ogni epoca precedente la rivoluzione industriale si è nascosto nella ritualità e in forme di vita e di lavoro ripeti-tivi. Virno sostiene che la neotenia , principalmente attraverso la formazione continua e la flessibilità che caratterizzano la nostra epoca, sia oggi particolarmentesovraesposta. Una caratteristica meta-storica ( biologica) dell'animale umano, così fondamentale da poter essere considerata ciò che rende possibile la stessa storiaumana , oggi si è storicizzata, ovvero si è concretizzata nelle forme di vita più tipiche che possono riassumersi nei termini di flessibilità e formazione permanente. Maper l'antropologo Ernesto de Martino certi caratteri che distinguono la natura umana si storicizzano proprio nei momenti di crisi, e l'acutizzazione della crisi però èanche una forma di auto- cura da parte della società.

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Project presentation: e project I like to develop involves a philosophical conversation between me and older women (more than 65 years old) about neoteny and post fordist capita-lism, using as reference the text Social sciences and Human nature by the philosopher Paolo Virno who describes the retention by adults of juvenile traits, called neo-teny. I would like to find 8 old women around the word, from different culture, experience and social class, each of these women will be engaged in a privateconversations with me, refering particularly to the concept of neoteny ( look at the concept) in an intimate place that each woman will choose.

In a conversation involuntary sensations are well reflected in facial expressions, with face standing as a sort of a photographic plate. Face modulates these inner sensa-tions and impressions as a recorder and transmitter. A small video camera will film a close-up of each woman’s face. I will register these signs of involuntary move-ments as they emerge in consequence of learning new things that challenge encoded assets of thinking.

Exhibition project:I would like to realize a final video installation made of 8 small monitors (about 13 inches) which are spread over a wall. Each of these monitors will display a videoportrait of the old woman and at regular intervals and in random sequence one the 8 monitors will activate the sound, allowing for one specific sentences by the ol-ders at the time to be heard. My sentences will not be heard. I want to realize a large sheet of paper with all the note for the philosophical lesson to show as a big pic-ture, and next to the monitors.

Concept:We often hear about the lack of future young generations and the increasing aging of society. While global population aged 60 years or over numbered 600 million in2000, it will be likely to number 1.2 billion in 2025, and 2 billion in 2050. In this context, women live longer than men in all societies, which means that the relationbetween women and men in future elderly populations will be 2 to 1. Also we often hear about Lifelong learning. With this project the aim is to examine this 2 big facts of our post fordist society. Some sociologists and philosophers,among them Paolo Virno, claim that humans are chronic infants, as far as they never reach a stage by which they are to be considered definite, but they are subject toinnumerable processes of subjectivation. Every society at any time in history before industrial revolution has attempted to make up for human inadequacy with morerepetitive, ritual lifestyles. If in traditional societies the social roles resulting from the world of work did not change easily, nowadays we are subjected to continuingtraining and endless professional transformation. Post-Fordist capitalism activates Homo sapiens’ distinctive traits, his malleability.

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Neotenia è un termine rubato alle scienze naturali che indica la persistenza distati infantili in individui adulti; certi filosofi usano questo termine per indicareil carattere più distintivo dell’essere umano. Paolo Virno per esempio sostiene chel’animale umano è un infante cronico, nel senso che non raggiunge mai uno sta-dio in cui possa dirsi concluso, ma è sempre sottoposto a ripetuti processi di sog-gettivazione. L’essere umano è il più lacunoso e inadatto delle creature terrestri, seconfrontato con gli altri animali che vivono l’ambiente come una protesi e sannosempre abbastanza precisamente cosa fare. L’animale umano non vive in sferetanto rigide e il suo contesto vitale è il mondo, dove la sua esperienza fondamen-tale è l’apprendimento. In ogni epoca precedente la nostra la società ha sopperitola mancanza umana di istinti rigidi con forme di vita ripetitive e rituali; nelle so-cietà tradizionali i ruoli sociali prodotti dal lavoro non si modificavano comeoggi, dove invece siamo sottoposti ad una formazione continua e a continue tra-sformazioni professionali. Il capitalismo postfordista mobilita i tratti distintividell'Homo sapiens, la sua plasticità, ossia gli stessi presupposti che rendono possi-bile il tempo storico (disambientamento, potenzialità). La nostra natura meta-storica (la neotenia) è stata messa al servizio del lavoro produttivo.

Neoteny is a term defining the retention by adults of juvenile traitswhich philosophers have borrowed from natural sciences to describe characteri-stics that are specific to human beings. Some sociologists and philosophers,among them Paolo Virno, claim that humans are chronic infants in as far asthey never reach a stage by which they are to be considered definite, but theyare subject to innumerable processes of subjectivation. Compared to other ani-mals, who experience the world as a prosthesis and always know precisely howto behave, human beings are the most unsuitable and incomplete of terrestrialcreatures. e human animal does not live in such rigid dimensions, the worldis his vital environment and learning his fundamental experience. Chronic in-fancy is what distinguishes us from other animals, and every society at anytime in history has attempted to make up for human inadequacy with morerepetitive, ritual lifestyles. If in traditional societies the social roles resultingfrom the world of work did not change easily, nowadays we are subjected tocontinuing training and endless professional transformation. Post-Fordist capi-talism activates Homo sapiens’ distinctive traits, his malleability; in otherwords, the same conditions that underlie historical time (uprooting, potentia-lity). Our meta-historic nature becomes productive.

what is neotenyche cos’è la neotenia

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L’ ombra della madre/Mother’s shadowarchivio fotografico/photograhic archive

2006-2012

Mother’s shadow is a project involving the archiving of old black and whitephotographs I have found in flea markets both in Italy and abroad, where wecan see the shadow of a woman cast on and partially obscuring the children.

e title of this work comes from a text written by four feminist philosophersmembers of Diotima, an association which holds annual seminars at theUniversity of Verona whose papers are regularly published. Mother’s Shadowis one such publication, and the source of inspiration for this project. In it,the philosophers discuss mother-daughter relationship’s most complicatedaspect, taking the notion of a magmatic relationship as a starting point toexamine how it influences women relationships and what its political impli-cations are. e photographs will all be put together in a wooden box.

L'ombra della madre è un progetto di archiviazione di fotografie analogiche inbianco e nero che ho trovato in mercatini delle pulci in Italia e all'estero. In questefoto appare la sagoma di un ombra femminile ad oscurare il ritratto dei figli o dellefiglie.Il titolo di questo lavoro è lo stesso del testo a più mani scritto dalle filosofe fem-ministe di Diotima, un'associazione che tiene dei seminari annuali presso l'Univer-sità di Verona, i cui testi degli interventi sono regolarmente pubblicati, comequello intitolato L'ombra della madre che ha ispirato questo progetto. Le filosofe sisono interrogate sull'aspetto più oscuro del rapporto tra madre e figlia, a partiredall'idea che questa relazione magmatica tra le due potesse improntare di sé i rap-porti tra le donne e avere implicazioni politiche.Le fotografie saranno raccolte e risposte in una scatola di legno.

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fotografia analogica, 9x6 cm black and white founded photofotografia analogica, 7x5cm black and white founded photo

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fotografia analogica, 10x7cm/black and white founded photofotografia analogica,10x7cm /black and white founded photo

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fotografia analogica,10x7cm/black and white founded photo

fotografia analogica,10x7cm /black and white founded photo

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fotografia analogica, 5x3cm / black and whitefounded photo

fotografia analogica, 10x7cm black and white founded photo

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fotografia analogica, 10x10cm/black and white founded photo

fotografia analogica, 10x10cm/black and white founded photo

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artista di domenica/ artist on sundayserie di 3 fotografie

2007

I found these three photographs in my family picture album: my fatheris portrayed as he is painting “plein air” on a beach in Puglia withsome friends.As my father is a well-known landscape painter near Brescia, I haveoften been recognized as “the artist’s daughter”. is recognitionthrough my father’s reputation has always been a source of embarras-sment. I would have liked to be an artist too, but I could not draw orpaint as well as he did. In order to gain recognition as an artist I hadto break free from the idea that I should have been able to paint a be-autiful painting, as my father had taught me. After years of unsucces-sful attempts at painting, I used a technique different from painting forthe first time in this work: using the colour correction tools afforded byphotoshop I attempted to give these photographs the appearance ofpaintings, and printed them in my father’s favourite format for hispaintings, 50 x 70 cm.

Ho trovato queste tre fotografie nell’album della mia famiglia: mio padre è ri-tratto insieme ai suoi amici mentre dipinge ‘en plein air’ su una spiaggia dellaPuglia.Essendo mio padre un riconosciuto pittore di paesaggi della provincia di Bre-scia, di frequente mi è capitato di essere riconosciuta come ‘la figlia dell’arti-sta’.Questo riconoscimento attraverso la figura di mio padre mi provocava imba-razzo: anche io avrei voluto essere un’artista, ma non sapevo dipingere e dise-gnare bene come lui. Per poter essere riconosciuta come artista ho dovutoemanciparmi dall’idea di dover necessariamente sapere dipingere un bel qua-dro, come mi aveva insegnato mio padre. In questo lavoro per la prima volta,dopo anni di insuccessi con la pittura, ho usato una tecnica non pittorica: at-traverso le potenzialità della correzione colore di photoshop ho provato a ren-dere simili a dei quadri le fotografie che ho stampato nella misura in cui piùfrequentemente mio padre dipinge: 50x 70 cm.

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stampa lambda su alluminio, 50x70cm, 2007/ lambda print on aluminium

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stampa lambda su alluminio, 50x70cm, 2007/ lambda print on aluminium

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stampa lambda su alluminio, 50x70cm, 2007/ lambda print on aluminium

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serie di disegni/drawings serieswork in progress

Molti disegni nonhanno un significatoconcettuale, ma sonosemplici esperimenticon carte copiative di-verse: i video disegnianimati nascono dopoaver sperimentato lemolteplici possibilità diricalco che ogni tipo dicarta copiativa offre.Sperimentando il tipo ela forza del segno e lareazione della carta co-piativa ho prodotto nu-merose serie di disegnia partire da fotografiedi famiglia. Alcune carte copiativehanno la particolaritàdi rimanere incise e ildisegno resta visibilesulla matrice stessa.

Many drawings do nothave a conceptual mea-ning, being simple exercisesand experiments with dif-ferent kinds of copy paper.As a matter of fact, myhand-drawn animation vi-deos are the result of severalexperiments testing all thetracing possibilities offeredby different types of copypaper. rough experimen-ting different means andstrengths in tracing linesand observing the reactionof copy paper, I have pro-duced large series of dra-wings based on old blackand white family snap-shots.Some types of copy paper inparticular retain trace ofthe original drawingwhich thus survives, as ifetched, on the matrix itself.

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senza titolo, pastello ad olio e grafite su cartoncino telato. 27x35cm; 2006no title,

senza titolo, pastello ad olio e grafite su cartoncino telato. 27x35cm;

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sono dove non penso, calco su carta , 42x29,7cm, 2005I’m where I don’t think, drawing on paper

sono dove non penso, calco su cartoncino, 42x29,7cm , 2005I’m where I don’t think, drawing on paper

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sono dove non penso, calco su carta , 18x20cm, 2005I’m where I don’t think, drawing on paper

senza titolo, calco su carta grafite 25x16cm,2009no title, drawing on carbon paper

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senza titolo, calco su carta grafite 16x25cm,2009no title, drawing on carbon paper

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senza titolo, calco su carta carbone, 18x20cm, 2005no title, drawing on carbon paper

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sono dove non penso, calco su carta carbone, 18x20cm, 2005I’m where I don’t think, drawing on carbon paper

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sono dove non penso, calco su carta carbone, 18x20cm, 2005I’m where I don’t think, drawing on carbon paper

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corpi composti, in classe, 140x200cm, 4 fogli di carta grafite/ composite bodies, in the classroom, 4 carbon paper sheets

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STUDI COMPIUTI:

2002: laurea vecchio ordinamento in FILOSOFIA, Facoltà di Letteree Filosofia di Verona.; titolo della tesi ‘L’arte nel pensiero di GregoryBateson’ relatrice ChiaraZamboni, 110/110 e lode. Tesi pubblicata.2008: laurea specialistica in CINEMA E VIDEO, Accademia di BelleArti Brera, dipartimento nuove tecnologie per l’arte; titolo della tesi:Luoghi e figure della ripetizione,relatori Andrea Lissoni e Antonio Caronia, 110/110 e lode. Tesi pub-blicata.2008: corso di perfezionamento interfacolta’ di primo livello, masterin ARTE ARCHITETTURA E TERRITORIO, Facoltà di Architet-tura di Roma3 e Accademia di Belle Arti di Brera. Tesi pubblicata.2003: corso fondo sociale Europeo in WRITER AUDIOVISIVO,Centro Studi Dedalo, Brescia.

curriculum

EDUCATION:

2002: Degree in PHYLOSOPHY, Facoltà di Lettere e Filosofia, University ofVerona; Title of the thesis ‘L’arte nel pensiero di Gregory Bateson’ (Art in Gre-gory Bateson’s thought), supervisor Chiara Zamboni, Mark 110/110 cumlaude. Published thesis.2008: Master in CINEMA and VIDEO, Accademia di Belle Arti Brera; Titleof the thesis: Luoghi e figure della ripetizione, (Places and figures of repetition),supervisors Andrea Lissoni and Antonio Caronia. Mark 110/110 cum laude.Published thesis.2008: Master in ART, ARCHITECTURE AND TERRITORY, Faculty ofArchitecture of Roma Tre University in Rome and Accademia di Belle Arti diBrera. Published thesis.2003: European Social Fund course in WRITER AUDIOVISIVO, CentroStudi Dedalo, Brescia.

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PUBBLICAZIONI/PUBLICATION

saggi e articoli/essays and articles:

Arte e grazia, Abstract Tesi di Laurea pubblicato in Aa. Vv, Legàmi. Con Gregory Bateson, Editrice Universitaria, Università di Verona, 2006.Lavorare parlando Parlare lavorando. Il linguaggio messo al lavoro nelle opere di Mauro Folci, stampa alternativa, quaderni delle idee, Edizione Speciale del corso di perfe-zionamento interfacoltà: Arte Architettura e territorio, Roma 2008. Ripubblicato come catalogo per conto di Terna, sponsor della mostra di Mauro Folci presso il Pan,Palazzo delle arti di Napoli aprile 2010.2010 Luoghi e figure della ripetizione, Abstract Tesi Di Laurea, Accademia di Brera, in Aa. Vv, Editing the future, editrice CASVA, Centro di alti studi sulle arti visivedel Comune di Milano.la potenza del genio, testo critico per il catalogo di 20 eventi arte in sabina, 2009.noia, testo critico sul video Noia di Mauro Folci, per la rubrica di arti visive della rivista eidos, cinema psiche ed arti visive , 2010

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE E FESTIVAL VIDEO ARTE/SELECTED GROUP EXHIBITION AND VIDEO ART FESTIVAL

2012:VETRINALE, a cura di Micol di Veroli, RomaREGENERATION, a cura di Ilaria Gianni e diMaria Alicata, Macro, Roma.CARTA BIANCA, museo di arte contemporanea di VillaCroce, a cura di Carla Sbrizi e Sguardo contemporaneo, Genova

2011:DOUBLE ESPACE, Galleria La Nuova Pesa, a cura di Bruno di Marino,CORSO APERTO, Fondazione Ratti, Como, a cura di Andrea Lissoni e Cesare Pietroiusti.SHOWDESK, Fondazione Nomas, Roma, a cura di Sottobosco.SELEZIONE STUDENTI ACCADEMIE DI BELLE ARTI ITALIANE X LA BIENNALE DI VENEZIA, Arsenale nuovo, Biennale di Venezia 2011.LIVING SPACES, international art festival, Damascus, Siria, a cura di Abir Boukhari (Allartnow)CONNESSIONI 89 art and teather festival, Milano, a cura di Giulia Brivio.

2010IL RACCOLTO D’AUTUNNO è STATO ABBONDANTE, selezione degli artisti dell’archivio di via Farini, Careoff, Milano, a cura di Chiara Agnello e MilovanFarronatoINTERNATIONAL STREAMING FESTIVAL LE HAGUEPREMIO OSCAR SIGNORINI PER LA VIDEO ANIMAZIONE TRADIZIONALE Milano, Fondazione d’ars, a cura di Cristina Trivellin.MTA - Multimedia Transfer Art, Metropolitana Di Milano, A Cura Di Accademia Di Brera E Politecnico.METROCUBO, galleria 400mq, Ancona.FESTARTE la violenza invisibile, La Pelanda, Macro, Roma.IMMAGINARI VIDEO, mostra di video arte, a cura di Martina Coletti, Gualdo Tadino, Pg.RESERVOIR DOGS, festival bianco e nero, elaborazioni audiovisive dalla Galleria Comunale di Arte Moderna di Monfalcone, a cura di Andrea Bruciati, Udine.

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L’ALTRA LEI, STORIE DI DONNE AL CINEMA, Cinema tetro di Chiasso, Chiasso, Svizzera, a cura di Alina Marrazzi.VISIONE VIDEO, arte fiera a Verona, Fabio Paris Art Gallery, a cura di Maria Rosa Sossai.VIDEOMINUTO, centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, a cura di Raffaele Gavarro.AVVERTENZE GENERALI, Mercati di Traiano, museo dei fori imperiali, Roma a cura di Andrea Fogli.APERITIVI D’ARTE, Bar Camponeschi, Piazza Farnese, Roma, a cura di Achille Bonito Oliva

2009:FIAV, festival d’images artistiques video, Ecole superiore des Beaux-Artes, a cura di Mario Gorni. AlgeriVIDEO REPORT 2006-7, Galleria Comunale di arte contemporanea di Monfalcone, a cura di Andrea Bruciati selezionata da Andrea LissoniMILANO IN DIGITALE, Fabbrica del vapore, a cura di Cristina Crivellin, MilanoSALON PRIMO: Fabbrica del vapore, mostra di una selezione di studenti di Brera. MilanoCORPI E GUSCI, Galleria Esposta, a cura di Barbara Verzini. Verona

2008ARCIPELAGO FILM FESTIVAL, RomaUNIMOVIE VIDEO FESTIVAL,secondo premio, FirenzeFESTIVAL INVIDEO, Milano.ARESE IN CORTO, Milano

2007SALON PRIMO: MUSEO DELLA PERMANENTE, mostra di una selezione di studenti di Brera. MilanoMOSTRA COLLETTIVA, Pinacoteca Comunale di Villa Soranzo, Varallo Pombia, Novara. A cura di Claudia Maina

MOSTRE PERSONALI /PERSONAL EXIBITION-2006 RIVELAZIONE DI UN MONDO, GALLERIA AREA, Associazione Culturale Cidac, Brescia.

PREMI/GRANTS2010: METROCUBO, primo premio, Galleria 400mq, Ancona.XXVII PREMIO OSCAR SIGNORINI PER LA VIDEO ANIMAZIONE TRADIZIONALE, selezionata, fondazione d’ars,MILANO2007: SALON PRIMO, primo premio, concorso studenti dell’Accademia di Brera2003: FESTIVAL FILMMAKER, Spazio Oberdan, Milano, premio produzione sezione paesaggi umani.

BIBLIOGRAFIA/BIBLIOGRAPHYdream notes, quaderno del corso superiore di arti visive, Fondazione Ratti 2011, Mousse, 2011.double espace, catalogo della mostra presso la Galleria La Nuova Pesa, 2011.lo stato dell’arte, Selezione di studenti dalle Accademie di Belle Arti alla Biennale di Venezia, catalogo Skira 2011exibartonpaper, nuovi, nuovi, nuovi, dall’archivio di via farini a cura di Milovan Farronato,novembre-dicembre 2007Flash Art,dizionario degli artisti. n.273 Dicembre 08 – Gennaio 09;Flash art; pittura: lingua morta o terrorismo culturale, intervento di Andrea Lissoni; ottobre 2009

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artverona, catalogo 2009videoreport, catalogo, 2006/2007 salon Primo, Accademia di Brera, catalogo 2006salon Primo Accademia di Brera, catalogo 2007

WORKSHOP:DREAM SEMINAR, con SUSAN HILLER, Corso superiore di arti visive, fondazione Ratti, Como.2011.workshop con TRIS VONNA-MICHELL; Galleria Civica di Trento, centro studi sulla contemporaneità, settembre 2010.