Mappatura fenomeno migratorio2013

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Popolazioni in movimento | Comunità in divenire Una lettura del fenomeno migratorio (italiano e straniero) a partire da cinque realtà territoriali lombarde (Aggiornamento mappatura) A cura di Alice S. Boni Excursus. Spazio di Formazione Partecipata Progetto CEEP ACLI 2012/2013: Società multiculturale e integrazione sociale nella realtà Lombarda

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Page 1: Mappatura fenomeno migratorio2013

Popolazioni in movimento | Comunità in divenire

Una lettura del fenomeno migratorio (italiano e straniero) a partire da

cinque realtà territoriali lombarde

(Aggiornamento mappatura)

A cura di Alice S. Boni – Excursus. Spazio di Formazione Partecipata

Progetto CEEP – ACLI 2012/2013:

Società multiculturale e integrazione sociale nella realtà Lombarda

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Sommario

Introduzione .................................................................................................................................. 3

Breve nota metodologica .......................................................................................................... 4

Il fenomeno migratorio: livelli territoriali a confronto .................................................................. 5

Come cresce la presenza degli stranieri: Italia, Lombardia e province ..................................... 5

I principali paesi di provenienza ................................................................................................ 8

Stranieri nati in Italia? ............................................................................................................. 11

Gli italiani emigrati all’estero .................................................................................................. 12

Movimenti dei cittadini stranieri e italiani .............................................................................. 14

Il lavoro dei migranti ............................................................................................................... 16

Occupati .............................................................................................................................. 16

Disoccupati .......................................................................................................................... 17

Settori di attività .................................................................................................................. 18

Imprese straniere ................................................................................................................ 19

Gli infermieri stranieri ......................................................................................................... 20

I lavoratori domestici .......................................................................................................... 21

Popolazioni in movimento, comunità in divenire: sintesi dei principali risultati ....................... 22

Migrazioni alla scala locale: il contesto dei Comuni della rilevazione ........................................ 24

Comune di Gallarate (VA) ........................................................................................................ 25

Comune di Castenedolo (BS) ................................................................................................... 28

Comune di Triuggio (MB) ........................................................................................................ 31

Comune di Abbiategrasso (MI) ................................................................................................ 34

Comune di Milano ................................................................................................................... 37

NIL Quarto Oggiaro ............................................................................................................. 39

Fonti ............................................................................................................................................ 43

Appendice statistica .................................................................................................................... 44

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Introduzione Il presente documento nasce come aggiornamento di un precedente lavoro di mappatura del

fenomeno migratorio svolto nel primo trimestre del 2012, al fine di supportare a livello

formativo, l’attività di cinque circoli ACLI della Lombardia, impegnati nella realizzazione di

laboratori locali sull’interculturalità e l’interreligiosità1. L’analisi che qui si propone più che un

aggiornamento rappresenta un avanzamento della precedente indagine sul fenomeno

migratorio in Italia, in Lombardia, nelle quattro province lombarde di riferimento (Brescia,

Milano, Monza Brianza e Varese) e nei cinque comuni di Abbiategrasso, Castenedolo,

Gallarate, Milano e Triuggio.

L’analisi è stata svolta in forte continuità con quella del 2012 Comunità in divenire: migranti

che vanno migranti che restano2 e ha provato a seguirne alcune piste di riflessione che a suo

tempo erano state tracciate. In particolare è sembrato strategico approfondire il tema della

mobilità delle popolazioni sui territori. Come si vedrà dalle analisi, si tratta di un fenomeno che

riguarda gli stranieri ma in buona misura coinvolge anche gli italiani. Il tema della mobilità delle

popolazioni, della generazione di flussi migratori da e verso i luoghi mette sotto osservazione il

tema delle comunità. Non a caso la precedente analisi si intitolava Comunità in divenire. A un

anno di distanza il tema è ancora attuale, soprattutto per chi sul territorio di approdo cerca di

conoscere e di comprendere le trasformazioni sociali e di creare occasioni di incontro e di

scambio che vadano oltre il livello della tacita compresenza. La domanda sottesa al lavoro è

dunque: quale comunità sui territori di circolazione? Se per comunità si intende

genericamente una qualche forma aggregata di persone, che hanno caratteristiche omogenee

e che sono radicate su un territorio? Nella società delle differenze, contraddistinta da flussi di

popolazioni, diventa sempre più difficile parlare di comunità omogenee e di radicamento

territoriale. A quale modello di comunità quindi si deve tendere, se ciò che contraddistingue gli

individui in movimento è più simile a una compresenza occasionale che a una condivisione

spaziale? La risposta forse la si può trovare ritornando sui luoghi che seppur non siano più

spazi di radicamento, costituiscono tuttavia luoghi di attraversamento, sui quali lasciamo

tracce del nostro passaggio e sui quali soprattutto avvengono la compresenza e quindi

l’incontro.

Le novità rispetto alla precedente analisi riguardano quindi:

- Un focus sui migranti italiani: per conoscere i movimenti migratori degli italiani verso

l’estero;

- Un focus sui saldi migratori: che riguardano l’Italia e la Lombardia sino ad arrivare al

dettaglio comunale;

- Un focus sulla composizione per età degli stranieri e degli italiani a livello comunale.

1 Per un approfondimento sul progetto CEEP, coordinato da Excursus, è possibile visionare i seguenti

documenti e ascoltare la voce diretta dei circoli ACLI coinvolti: http://ow.ly/iLMQE; http://ow.ly/iLN1s; http://ow.ly/iLMDt 2 Cfr. http://www.slideshare.net/Excursus_MI/mappatura-comunit-in-divenire-progetto-ceepcircoli-

interculturali

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Sui temi dell’integrazione (lavoro, scuola, partecipazione sociale) – ai quali era stata dedicata

particolare attenzione nella scorsa mappatura – non sono stati proposti significativi

aggiornamenti in quanto, alla data della rilevazione, i dati del 2012 non erano ancora

disponibili per il livello provinciale. Tuttavia, sul tema del lavoro si è ritenuto di proporre alcuni

focus: uno che riguarda i settori di attività in cui sono impegnati stranieri e italiani, uno sulle

imprese straniere, uno sulla presenza degli stranieri nelle strutture ospedaliere e, infine, uno

sui lavoratori domestici.

Breve nota metodologica

Dal punto di vista metodologico le analisi proposte all’interno di questo lavoro fanno

riferimento ai dati resi disponibili dall’Istat nel 2012. L’anno scorso, oltre ai dati Istat, erano

stati utilizzati anche i dati del Rapporto Orim 2012 che quest’anno alla data di chiusura del

presente lavoro non risultano ancora accessibili (il Rapporto 2013 verrà pubblicato a breve e al

suo interno si troveranno gli aggiornamenti di buona parte dei dati proposti nella mappatura

del 2012). Rispetto ai dati Istat la novità più importante di quest’anno è la disponibilità di

alcuni dati relativi al 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni realizzato nel 2011.

L’utilizzo di questi dati ha consentito di leggere alcuni aspetti del fenomeno migratorio

secondo una prospettiva storica, confrontando i dati dei precedenti censimenti. I dati del

censimento hanno anche la funzione di ufficializzare i dati che annualmente le anagrafi

comunali comunicano all’Istat: si tratta di dati non sempre aggiornati. Il Censimento della

popolazione e delle abitazioni ha infatti messo a disposizione dati che, se confrontati con quelli

relativi al 2011 pre-censimento, risultano discordanti. Per esempio la popolazione a livello

nazionale, regionale, provinciale e comunale, se confrontiamo i dati 2010 con quelli post-

censimento 2011 risulta in diminuzione: ciò non significa che la popolazione, rispetto al 2010,

abbia subito un brusco calo, semplicemente i dati non erano aggiornati. Il calo di popolazione

che si è quindi riscontrato nel 2011 deve essere distribuito su tutti gli anni che intercorrono tra

i due censimenti (dal 2002 al 2010). Prendendo quindi i dati degli ultimi due censimenti

avremo quindi confermato un aumento della popolazione (italiana e straniera).

Oltre all’Istat sono state utilizzate altre fonti, in particolare si segnalano due ricerche dalle quali

sono stati tratti i dati per la stesura della parte relativa al lavoro dei migranti (non essendo

disponibili i dati sui lavoratori stranieri dell’Istat): il Dossier Statistico Immigrazione Caritas-

Migrantes 2012 e il Secondo rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati

(pubblicato nel 2012) a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Per approfondimenti e curiosità, si è ritenuto utile allegare un’appendice statistica che

raccoglie alcune elaborazioni svolte in occasione dell’indagine.

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Il fenomeno migratorio: livelli territoriali a confronto

Come cresce la presenza degli stranieri: Italia, Lombardia e province

Secondo i dati dei censimenti la presenza degli stranieri dal 1981 al 2011 è costantemente

cresciuta, sia in Italia sia in Lombardia.

Il periodo di massima crescita lo si riscontra tra il 1991 e il 2001 dove la popolazione straniera

cresce di quattro volte a livello nazionale e a livello regionale. Tra il 2001 e il 2011 si registra un

aumento che tuttavia risulta leggermente inferiore a quello precedente (quasi il triplo). É

curioso registrare che la popolazione del 2001 in Lombardia (319mila stranieri) è molto simile a

quella presente in Italia dieci anni prima (356mila stranieri) (Grafico 1).

Grafico 1: Evoluzione della presenza degli stranieri in Italia e in Lombardia alle date dei censimenti (anni 1981-2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it

Se osserviamo, invece, la popolazione straniera in relazione al totale della popolazione (italiani

e stranieri), scopriamo che l’incidenza degli stranieri cresce costantemente e in Lombardia più

che nel resto del paese (Grafico 2): quasi 10 stranieri su 100 abitanti in Lombardia (più 6 punti

percentuali), contro 7 stranieri su 100 abitanti in Italia (più 4 punti percentuali).

210.937

356.159

1.464.589

4.029.145

45.049 77.298 319.564

947.288

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

4.500.000

1981 1991 2001 2011

Italia Lombardia

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Grafico 2: Evoluzione dell’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione in Italia e in Lombardia alle date dei censimenti (anni 1981-2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it

Con riferimento al livello provinciale, Milano e Brescia hanno un’incidenza superiore alla media

lombarda, mentre Varese e Monza Brianza, registrano un’incidenza degli stranieri superiore

alla media italiana ma inferiore a quella regionale (Grafico 3). La provincia di Brescia, in

particolare, possiede l’incidenza di stranieri sul totale della popolazione più alta della

Lombardia: più di 12 stranieri ogni 100 abitanti.

Grafico 3: Incidenza degli stranieri sul totale della popolazione - Italia, Lombardia e Province (Censimento 2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.demo.istat.it

Se, invece, si osserva la concentrazione di stranieri all’interno delle province (Grafico 4),

Milano risulta la provincia nella quale è concentrato il maggior numero di stranieri rispetto alla

regione; Brescia è la seconda.

0,37% 0,63%

2,57%

6,78%

0,51% 0,87%

3,54%

9,76%

0,00%

1,00%

2,00%

3,00%

4,00%

5,00%

6,00%

7,00%

8,00%

9,00%

10,00%

1981 1991 2001 2011

Italia Lombardia

12,5%

10,7%

7,6% 7,0%

9,8%

6,8%

0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

8,0%

10,0%

12,0%

14,0%

Brescia Milano Varese Monza Brianza

Lombardia Italia

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7

Grafico 4: Distribuzione a livello provinciale degli stranieri presenti sul territorio regionale (Censimento 2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.demo.istat.it

Un dato interessante riguarda il rapporto tra la presenza femminile e quella maschile

all’interno delle differenti popolazioni (italiana e straniera). La lettura di questa relazione può

offrire alcuni indizi rispetto alle ragioni della migrazione e alla durata. Per esempio, se la

relazione fosse sbilanciata fortemente verso l’aggregato femminile, piuttosto che verso quello

maschile, si potrebbe pensare che il flusso migratorio cui si assiste è relativamente giovane,

riguarda singoli e non famiglie, attratti in Italia da settori di attività che possiedono una

caratterizzazione di genere (il settore edile per la popolazione maschile, il settore della cura

della persona per la popolazione femminile). Prendendo in esame la media italiana (Grafico 5),

ai diversi livelli territoriali, si può notare che la popolazione femminile, risulta generalmente

maggiore rispetto a quella maschile (circa il 51%). Ciò risulta particolarmente vero per la

popolazione femminile straniera che sia al livello nazionale, sia ad alcuni livelli provinciali,

risulta di quasi 3 punti percentuali maggiore di quella maschile. Se, infatti, in Lombardia

l’incidenza della popolazione femminile è simile per gli stranieri e gli italiani (51%), a livello

provinciale la situazione è abbastanza differenziata: nelle province di Milano, Varese e Monza

Brianza la presenza femminile è superiore a quella maschile attestandosi ai dati nazionali (53%

circa), a Brescia che è la provincia con la più alta incidenza di stranieri sul totale della

popolazione (poco più di 12 stranieri su 100 abitanti), la presenza maschile supera quella

femminile che risulta inferiore al 50%.

7,0%

16,4%

34,1%

6,3%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

Varese Brescia Milano Monza Brianza

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8

Grafico 5: Incidenza della popolazione femminile sul totale della popolazione (stranieri, italiani, totale) - Italia, Lombardia e Province (Censimento 2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.demo.istat.it

I dati provinciali potrebbero essere incrociati con i settori di attività e i principali paesi di

provenienza degli stranieri. Nelle province di Varese, Milano e Monza Brianza, per esempio

alcune nazionalità contribuiscono ad aumentare la presenza femminile: Ucraina (80% circa

femmine), Russia, Polonia, Moldova (70%), El Salvador, Ecuador, Repubblica Dominicana (più

del 60%) - si vedano per un approfondimento le Tabelle 2-4 dell’Appendice Statistica. Per

quanto riguarda la provincia di Brescia, a pesare sulla bassa percentuale femminile (49,5%) è la

massiccia presenza maschile di persone provenienti da Senegal (72% maschi), Egitto, Burkina

Faso, Tunisia, Pakistan, India, Bangladesh e Algeria (vedi Tabelle 5-6 dell’Appendice Statistica).

I principali paesi di provenienza Per quanto riguarda i paesi di provenienza degli stranieri si sono presi in considerazione quelli

che negli ultimi 8 anni si sono distinti per il numero consistente di cittadini presenti sul

territorio italiano. I cittadini provenienti dalla Romania sono quelli che nel corso di questo arco

di tempo hanno registrato il maggiore aumento. Un andamento quello dei cittadini rumeni che

rimane abbastanza costante sino al 2007 per poi aumentare nel 2008 (di 5 punti percentuali),

in concomitanza con l’annessione della Romania all’Unione Europea: nel 2003 i rumeni

rappresentavano il 3% della popolazione straniera, nel 2008 superano il Marocco

raggiungendo il 18,2% e nel 2011 il 21,2%. Nel 2011 i cittadini rumeni rappresentano il 21%

della popolazione straniera presente in Italia, attestandosi quindi come prima nazionalità

(Grafico 6). In questo arco di tempo la presenza di persone provenienti dall’Albania e dal

Marocco tende, invece, a diminuire di qualche punto percentuale, passando dal 14% circa al 10

52,9%

49,5%

53,0% 52,9%

51,5%

53,3%

47,0%

48,0%

49,0%

50,0%

51,0%

52,0%

53,0%

54,0%

Varese Brescia Milano Monza Brianza

Lombardia Italia

incidenza femmine sul totale della popolazione Totale incidenza femmine sul totale della popolazione Italiani incidenza femmine sul totale della popolazione Stranieri

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9

%. La presenza di cinesi rimane invece costante (4,5%) mentre significativa risulta la crescita

dal 2003 a oggi, della popolazione proveniente dall’Ucraina (l’80% sono donne) che passa dallo

0,8% del 2003 al 4,4% del 2011 (Grafico 6).

Grafico 6: Cittadini stranieri residenti in Italia per paese di cittadinanza (%). Serie Storica (dal 2003 al

2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

In Lombardia la distribuzione percentuale delle nazionalità è abbastanza simile all’Italia

seppure con qualche variazione: sono presenti in proporzione maggiore persone provenienti

dall’Egitto, dalle Filippine, dall’India, dal Perù e dall’Ecuador. Meno consistente risulta la

presenza dei rumeni (Grafico 7).

Grafico 7: Presenza degli stranieri per cittadinanza - Lombardia, Italia (al 1° gennaio 2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

6,1

8,9 10,4 11,1 11,6

18,2

20,5 21,0 21,2

14,0 13,6 13,2 13,1 12,8 11,7 11,3 11,0 10,6 13,9

12,7 12,3 12,0 11,7 10,7 10,4 10,2 9,9

4,5 4,4 4,7 4,8 4,9 4,6 4,4 4,4 4,6

0,8 2,9 3,9 4,0 4,1 3,9 4,0 4,1 4,4

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Romania Albania Marocco Cina Ucraina

13%

10% 9%

6% 5% 4% 4% 4% 4% 4%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

Lombardia Italia

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10

Per quanto riguarda la situazione nelle province lombarde la presenza delle nazionalità varia a

seconda del territorio preso in esame (vedi Tabella 1, già presente nella precedente

mappatura).

Tabella 1: Principali paesi di provenienza Lombardia e Province (anno 2010)

Cittadinanza Varese Milano Brescia Monza e Brianza

Lombardia Italia

Romania 7.022 38.608 20.683 10.913 77.226 968.576

Albania 11.581 22.713 20.348 6.267 60.909 482.627

Marocco 9.752 18.221 20.507 7.248 55.728 452.424

Egitto 1.076 42.280 5.410 2.451 51.217 90.365

Filippine 813 40.141 1.993 894 43.841 134.154

Perù 2.300 30.055 758 3.342 36.455 98.603

Ecuador 2.749 26.268 501 4.361 33.879 91.625

Cina 2.162 24.666 5.171 1.460 33.459 209.934

Ucraina 3.693 13.003 7.228 3.667 27.591 200.730

Pakistan 3.027 5.425 14.140 3.496 26.088 75.720

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

In tutte le province la presenza di persone provenienti da Romania, Albania e Marocco risulta

consistente a eccezione di Milano (Tabella 2). La provincia di Milano è quella nella quale si

possono leggere le variazioni più consistenti: in essa risiedono il 92% di filippini, l’83% di

egiziani, l’82% di peruviani, il 74% di ecuadoriani, il 74% di cinesi, il 50% di rumeni e il 47% di

ucraini presenti sul territorio lombardo. Anche nella provincia di Brescia si registrano alcuni

dati interessanti, per esempio: 1/3 dei rumeni, 1/3 degli albanesi e 1/3 dei marocchini presenti

in Lombardia risiedono nella provincia di Brescia, ma soprattutto, nella provincia risiede il 55%

di pakistani presenti sul territorio regionale.

Tabella 2: Incidenza della popolazione straniera, in alcune province lombarde, sul totale degli stranieri presenti in Lombardia, per cittadinanza (anno 2010)

Cittadinanza Varese Milano Brescia Monza e Brianza

Lombardia

Romania 9% 50% 27% 14% 8%

Albania 19% 37% 33% 10% 13%

Marocco 17% 33% 37% 13% 12%

Egitto 2% 83% 11% 5% 57%

Filippine 2% 92% 5% 2% 33%

Perù 6% 82% 2% 9% 37%

Ecuador 8% 78% 1% 13% 37%

Cina 6% 74% 15% 4% 16%

Ucraina 13% 47% 26% 13% 14%

Pakistan 12% 21% 54% 13% 34%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Page 11: Mappatura fenomeno migratorio2013

11

Stranieri nati in Italia?

Il titolo di questo paragrafo vuole essere provocatorio: possiamo parlare di stranieri nati in

Italia? Il tema era stato affrontato anche nella scorsa mappatura. Per il nostro paese coloro che

nascono in Italia da genitori di nazionalità straniera (che non sono in possesso di cittadinanza

italiana) sono a tutti gli effetti considerati stranieri e, al compimento del 18° anno di età, sono

trattati alla pari degli altri stranieri: per rimanere in Italia devono fare richiesta di permesso di

soggiorno e intraprendere il percorso per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Grazie ai

dati relativi alle serie storiche dell’ISTAT (Grafico 8) si può notare come nel corso di circa

vent’anni le nascite in Italia da genitori stranieri siano costantemente aumentate. In Italia oggi

si attestano a circa il 15% dei nuovi nati, mentre in lombardia superano il 20%, nel ’92 i nati da

genitori stranieri superavano di poco l’1% del totale delle nascite. Ciò significa che oggi in

Lombardia 2 bambini su 10 sono figli di genitori con cittadinanza straniera.

Grafico 8: Stranieri nati in Italia e in Lombardia sul totale dei nati, serie storica (1992-2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it (Serie Storiche)

Se si prende in esame la cittadinanza dei genitori (Tabella 3a) si scopre che le prime tre

nazionalità rispetto ai nati in Lombardia sono: quella marocchina (il 16% dei nuovi nati

stranieri), quella rumena (12% dei nuovi nati stranieri) e quella albanese (10% dei nuovi nati

stranieri). A livello nazionale (Tabella 3b) i primi tre sono: i rumeni con il 20%, seguono i

marocchini con il 16% e gli albanesi con il 12% dei nuovi nati stranieri.

Tabella 3b: Stranieri nati in Italia e in Lombardia, principali nazionalità, Lombardia (2011)

Cittadinanza estera

Lombardia Inc. %

Marocco 3282 16%

Romania 2424 12%

Albania 2038 10%

Egitto 1538 7%

Cina 1254 6%

India 1162 6%

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

19

92

19

93

19

94

19

95

19

96

19

97

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

Italia Lombardia

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12

Pakistan 1006 5%

Senegal 774 4%

Ecuador 665 3%

Filippine 665 3%

Altri paesi 5957 29%

Totale 20765 100%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.demo.istat.it

Tabella 3a: Stranieri nati in Italia e in Lombardia, principali nazionalità, Italia (2011)

Cittadinanza estera

Italia Inc. %

Romania 15500 20%

Marocco 12403 16%

Albania 9253 12%

Cina 5353 7%

India 2711 3%

Tunisia 2392 3%

Bangladesh 2388 3%

Egitto 2157 3%

Pakistan 2122 3%

Nigeria 1872 2%

Altri paesi 23110 29%

Totale 79261 100%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, www.dati.istat.it

Per quanto riguarda i dati reperibili di alcune province, in Lombardia le province con più nati

stranieri sono Milano con il 25,8% e Brescia con il 33,8% di nati stranieri sui nuovi nati.

Gli italiani emigrati all’estero

Si è soliti analizzare il fenomeno migratorio prendendo in considerazione soprattutto la

popolazione straniera ma, come vedremo, anche l’emigrazione italiana verso l’estero presenta

dati interessanti. Se mettiamo in relazione il movimento degli italiani e degli stranieri con

riferimento all’Italia, scopriamo che nell’arco di circa 6 anni sia il numero di immigrati stranieri

che il numero di emigrati italiani è costantemente aumentato. Inoltre dal 2005 al 2009 il

numero di emigrati italiani verso l’estero cresceva più velocemente del numero di stranieri

verso l’Italia. Nel 2009 il numero di stranieri immigrati e quello di italiani emigrati arriva a

essere molto vicino:. 3.891.295 sono gli stranieri immigrati in Italia, 3.995.732 sono gli italiani

emigrati all’estero. Il 2009 rappresenta l’anno in cui avviene il cambio di tendenza: il numero di

stranieri immigrati in Italia aumenta in maniera più veloce rispetto a quello degli italiani verso

l’estero (Grafico 9). I dati analizzati si riferiscono agli italiani che risultano registrati all’AIRE

(Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), ovvero a coloro che hanno chiesto il trasferimento di

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13

residenza. Si ipotizza che quindi gli italiani all’estero potrebbero essere potenzialmente di più,

in quanto molti di loro decidono di trasferirsi senza rinunciare alla residenza in Italia. La loro

presenza all’estero quindi non risulta facilmente tracciabile.

Grafico 9: Italiani emigrati all’estero e stranieri immigrati in Italia – serie storica dal 2005 al 2011

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati AIRE www.info.aire.it e ISTAT www.dati.istat.it

I dati riferibili alle singole province evidenziano come il fenomeno dell’emigrazione italiana sia

lentamente in aumento (Grafico 10). In particolare la crescita più significativa è rilevabile nella

provincia di Milano dove tra il 2007 e il 2011 gli italiani emigrati all’estero passano da 80.873

persone a 107.377 persone, circa 20mila persone in più.

Grafico 10: Italiani emigrati all’estero Province, Serie Storica (2005 - 2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati AIRE www.info.aire.it e ISTAT www.dati.istat.it

2.402.157 2.670.514

2.938.922

3.432.651

3.891.295 4.235.059

4.570.317

3.520.809 3.547.808 3.649.377 3.853.614

3.995.732 4.115.235 4.216.041

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

4.500.000

5.000.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

stranieri immigrati in Italia italiani emigrati dall'Italia

78.079 78.963 80.873 87.820

93.499 100.673

107.377

32.360 33.095 34.394 36.238 38.045 39.818 41.216

24.713 24.993 25.635 26.959 27.844 28.995 29.984

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Milano Varese Brescia

Page 14: Mappatura fenomeno migratorio2013

14

Movimenti dei cittadini stranieri e italiani

Il saldo migratorio a livello nazionale è calcolato sulla base dei nuovi iscritti dall’estero meno i

cancellati verso l’estero. Se prendiamo in esame le due differenti popolazioni, italiana e

straniera, scopriamo che le tendenze sono differenti (Grafico 11). Se il saldo migratorio degli

stranieri è positivo anche se in diminuzione, quello degli italiani è, a partire dal 2007, negativo.

Ciò significa che sono più gli italiani che si cancellano dalle anagrafi italiane di quelli che si

iscrivono, sono quindi più gli italiani che vanno all’estero di quelli che tornano. Per quanto

riguarda gli stranieri il dato è differente: sono più gli stranieri che si iscrivono, di quelli che si

cancellano, seppur il dato sia in netta diminuzione.

Grafico 11: Saldo migratorio italiani per 1.000 residenti, Italia (2003-2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT www.demo.istat.it

Secondo un’indagine della Fondazione Moressa, tra il 2010 e il 2011 le cancellazioni degli

stranieri sono aumentate del 16% (circa 32mila stranieri cancellati) e contemporaneamente

sono diminuite le iscrizioni. I dati, secondo l’Istat, si riferiscono alla particolare congiuntura

economica che investe l’Italia e l’occidente in generale. Sempre secondo le analisi della

Fondazione Moressa tra il 2008 e il 2011, il numero di disoccupati stranieri è raddoppiato,

aumentando di oltre 148 mila unità (+91,8%). Rispetto alle nazionalità, oltre la metà degli

stranieri che lasciano l’Italia per cercare fortuna altrove o al proprio paese di origine sono

europei (1/3 di questi è rumeno), il 17,7% ha origini asiatiche (il 30% di questi è cinese e il 19%

indiano) e il 12,2% è africano.

In Lombardia la situazione è leggermente differente: il numero di stranieri iscritti è sempre più

alto di quelli cancellati, mentre per quanto riguarda gli italiani, la differenza tra iscritti e

cancellati è minima, a esclusione del periodo tra il 2006 e il 2009 nel quale si registra un saldo

migratorio negativo, ovvero, anche in questo caso erano più le cancellazioni delle iscrizioni

(Grafico 12).

2,9 2,5 0,6

1,9 0,0 -0,4 -0,4 -0,4

7,7 7,1

4,6 4,6 8,3 7,7

5,7 5,6

-1,0

1,0

3,0

5,0

7,0

9,0

11,0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Italiani Italia Stranieri Italia

Page 15: Mappatura fenomeno migratorio2013

15

Grafico 12: Saldo migratorio italiani per 1.000 residenti – Lombardia (2003-2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT www.demo.istat.it

4,6 2,0 0,4 -0,3 -0,1 0,2 -0,3 0,2

10,8 12,7

7,6 6,6

9,1 9,3 7,9 8,4

-2,0

3,0

8,0

13,0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Italiani Lombardia Stranieri lombardia

Page 16: Mappatura fenomeno migratorio2013

16

Il lavoro dei migranti

All’interno del presente paragrafo si intendono presentare alcuni dati relativi alla dimensione

lavorativa della popolazione straniera, in relazione a quella italiana. I dati più recenti e

disponibili sugli stranieri sono quelli ricavabili all’interno del Secondo rapporto sul mercato del

lavoro degli immigrati del 2012, a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, nello

specifico, della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione. I dati

sono riferibili alla popolazione di 15 anni e più a livello nazionale e in alcuni casi regionale.

Occupati

Prendendo in esame i valori assoluti degli occupati negli ultimi tre anni (Tabella 4) si nota che:

gli italiani hanno conosciuto un decremento costante, passando da 21.126.928 di occupati a

20.715.762 (meno 410 mila unità); gli stranieri registrano, invece, un aumento consistente:

quelli con nazionalità UE crescono di 140 mila unità, mentre quelli con nazionalità Extra UE

vedono un aumento di 127 mila unità.

Tabella 4: Occupati (15 anni e oltre) per cittadinanza. Anni 2009, 2010, 2011 Nazionalità 2009 2010 2011

Italiani 21.126.928 20.791.046 20.715.762

UE 600.090 697.761 740.541

Extra UE 1.297.975 1.383.521 1.510.940

Totale 23.024.992 22.872.328 22.967.243

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Staff SSRMdL di Italia Lavoro su microdati RCFL - ISTAT

L’analisi dei dati sui tassi di occupazione, invece, dimostra come negli ultimi tre anni, i tassi di

occupazione relativi sia agli italiani sia agli stranieri (UE e Extra UE) abbiano subito un

decremento costante. Il decremento ha riguardato in particolare il tasso di occupazione

relativo ai lavoratori stranieri che dal 2009 al 2011 si è abbassato in media di 2 punti

percentuali (Grafico 13). Per quanto riguarda la popolazione straniera, la differenza tra

l’andamento dei valori assoluti e quello dei tassi di occupazione dipende fortemente

dall’aumento del numero di persone straniere giunte nel nostro paese in questi tre anni. Il

tasso di occupazione è, infatti, dato dal rapporto tra il numero di occupati e la relativa

popolazione di riferimento: nel caso degli stranieri la popolazione è cresciuta ben più del

numero dei lavoratori (nell’ultimo anno i cittadini UE di 15 anni e oltre sono aumentati di quasi

9 punti e gli Extra UE di quasi 10) e questo ha dato luogo a una lieve diminuzione del tasso di

occupazione nel triennio 2009-2011 (Grafico 13).

Page 17: Mappatura fenomeno migratorio2013

17

Grafico 13: Tasso di occupazione (15 anni e oltre) per cittadinanza. Anni 2009, 2010, 2011

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Staff SSRMdL di Italia Lavoro e su microdati RCFL - ISTAT

Disoccupati

Per quanto riguarda i tassi di disoccupazione (Grafico 14) tra il 2009 e il 2011 si registra un

aumento che riguarda sia la popolazione straniera (UE e extra UE) sia la popolazione italiana. Il

tasso di disoccupazione degli italiani, seppur subisca un aumento di 0,5%, nel complesso,

rimane inferiore di quasi il 3% rispetto a quello degli stranieri. Il tasso di disoccupazione degli

stranieri permane elevato e aumenta di 1 punto percentuale sia per i lavoratori UE sia per gli

extra UE.

Grafico 14: Tasso di disoccupazione (15 anni e oltre) per cittadinanza. Anni 2009, 2010, 2011

Fonte: elaborazioni Excursus su dati Staff SSRMdL di Italia Lavoro e su microdati RCFL - ISTAT

56,9 56,3 56,4

68,8 68,2 66,5 62,7 60,8 60,4

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2009 2010 2011

Italiani UE Extra UE

7,5 8,1 8

10,9 10,6 11,8 11,3

12,1 12,3

0

2

4

6

8

10

12

14

2009 2010 2011

Italiani UE Extra UE

Page 18: Mappatura fenomeno migratorio2013

18

La Lombardia, in questo scenario, risulta essere la regione nella quale è più alta la quota di

occupati rispetto al resto dell’Italia e quella nella quale si concentra il maggior numero di

occupati stranieri. I lavoratori stranieri provenienti dall’Unione Europea si concentrano

soprattutto in Lazio (20%) e in Lombardia (15%), mentre quelli extra comunitari si concentrano

soprattutto in Lombardia (26,5%). Se si osserva il dato sull’occupazione disaggregandolo per

genere, le donne risultano incidere in misura maggiore sulla crescita dell’occupazione della

popolazione straniera.

Settori di attività

Sempre con riferimento agli occupati italiani e stranieri, risulta interessante osservare la

distribuzione dei lavoratori nei differenti settori di attività rispetto alla cittadinanza (Grafico

15). Gli italiani sono maggiormente concentrati nel settore dei servizi e nel settore del

commercio. Gli stranieri, invece, risultano abbastanza presenti nel settore dei servizi, più

presenti degli italiani nel settore delle costruzioni e dell’agricoltura. All’interno dell’industria

sono presenti in uguale misura. Nell’arco del triennio 2009-2011 l’incremento maggiore si è

avuto nel settore dei servizi, è quindi presumibile che la crescita del numero di occupati

stranieri (Tabella 4) sia attribuibile a questo settore. A essere maggiormente impegnati nel

settore dei servizi sono la popolazione ucraina (64%), filippina (72,5%), moldava (46,2%),

peruviana (47,2%) e srilankese (42,8%). Mentre i lavoratori maggiormente occupati nel settore

industriale risultano essere quelli provenienti da: Albania, Marocco, India, Egitto, Bangladesh;

in particolare quelli provenienti da Pakistan e Ghana sono assorbiti dal settore Industria in

senso stretto, registrando quote superiori al 60%.

Grafico 15: Occupati (15 anni e oltre) per settore di attività economica e cittadinanza (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Staff SSRMdL di Italia Lavoro e microdati RCFL – ISTAT

3,6%

20,5%

7,3%

15,0%

53,7%

4,6%

20,0% 15,0%

8,9%

35,6%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

Agricoltura Industria in senso stretto

Industria costruzioni

Commercio Servizi

italiani stranieri

Page 19: Mappatura fenomeno migratorio2013

19

Imprese straniere

Le imprese straniere, i cui dati sono resi disponibili nel Dossier Statistico Immigrazione 2012,

risultano in costante crescita. La regione nella quale sono maggiormente concentrate è la

Lombardia (22,6 % delle imprese straniere presenti in Italia), seguono la Toscana e l’Emilia

Romagna. In Italia le imprese sono avviate soprattutto da marocchini, rumeni e cinesi (Grafico

16).

Grafico 16: Percentuali di imprese straniere per cittadinanza sul totale delle imprese straniere, Italia (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Dossier Statistico Immigrazione 2012 (su dati Unioncamere-InfoCamere)

In Lombardia, sempre nel 2011, i progetti di imprese hanno come titolari soprattutto rumeni,

cinesi, egiziani e marocchini (Grafico 17).

Grafico 17: Percentuali di imprese straniere per cittadinanza sul totale delle imprese straniere, Lombardia (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Dossier Statistico Immigrazione 2012 (su dati Unioncamere-

InfoCamere)

16,5 15,1 14,6

10

4,9 4,3 4,3 3,8 3,4 2,4

0 2 4 6 8

10 12 14 16 18

13,9 13,5 13,4 12,1

9,4

4 3,5 2,9 2,9 2,4

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Page 20: Mappatura fenomeno migratorio2013

20

Gli infermieri stranieri

La presenza di infermieri stranieri all’interno delle strutture sanitarie e assistenziali (pubbliche

e private) ha visto negli ultimi dieci anni una crescita importante. Secondo le analisi proposte

dal Dossier Statistico Immigrazione 2012, la presenza degli infermieri stranieri è

contraddistinta da numeri importanti, tuttavia a partire dal 2010, viene registrato un

andamento stabile. Nel 2011 in Lombardia ogni 100 infermieri, si contavano circa 11 infermieri

stranieri (Grafico 18). La Lombardia è una delle regioni nelle quali sono più presenti, tuttavia la

più alta percentuale è riscontrabile nella Valle d’Aosta, nel Friuli Venezia Giulia e nel Lazio,

dove le presenze si attestano tra il 15,8% e il 17,3%.

Grafico 18: Percentuale di stranieri infermieri sul totale degli infermieri per Regione (2011)

Fonte: Elaborazione Excursus su dati Federazione Nazionale Collegi Infermieri

http://www.ipasvi.it/ricerca.htm

Il principale paese di provenienza degli infermieri presenti in Italia è la Romania, seguono

l’India, l’Albania, il Perù e la Polonia (Grafico 19).

Grafico 19: Infermieri per paese di provenienza a livello nazionale

Fonte: Elaborazione Excursus su dati Federazione Nazionale Collegi Infermieri

http://www.ipasvi.it/ricerca.htm

17,3 16 15,8

14,1 13,9 13,8 12,8 12,2 11,5 10,7 10,2 10,2

8,9 8,9 8,6 7,3

5,1 4,5 4,4 4,3 3,4

0 2 4 6 8

10 12 14 16 18

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Page 21: Mappatura fenomeno migratorio2013

21

I lavoratori domestici

Si è visto nei paragrafi precedenti come il settore dei servizi sia quello che vede una maggiore

presenza degli stranieri. Si è proposta una primissima riflessione sulla presenza degli stranieri

nelle strutture ospedaliere, un altro ambito che ha visto nel corso degli anni, parallelamente

all’invecchiamento della popolazione italiana, un aumento costante, è quello del lavoro

domestico. Secondo le indagini della Fondazione Moressa la Lombardia con il 20,2% e il Lazio

con il 17,2%, sono le regioni che raccolgono più di 1/3 dei lavoratori domestici presenti sul

territorio nazionale. Nello specifico la componente straniera rappresenta quasi il 90% del

totale di questa categoria: quasi 9 lavoratori domestici su 10 è straniero. Roma, Milano e

Torino sono le prime tre province per numero di lavoratori domestici. L’identikit del lavoratore

domestico straniero tracciato dalla Fondazione Moressa, corrisponde a: femmina, 43 anni, 27

ore di lavoro a settimana per un totale di 35 settimane dichiarate con una retribuzione annua

media di 6.411,00 euro.

Nonostante questa presenza consistente, tra il 2010 e il 2011 i lavoratori domestici sono

diminuiti del 5,2%. Anche in Lombardia, a parte qualche oscillazione, dal 2009 (anno successivo

alla penultima sanatoria) il numero di lavoratori domestici risulta in discesa in tutte e tre le

province prese in esame (Grafico 20).

Grafico 20: Lavoratori domestici per provincia dal 2001 al 2010

Fonte: Elaborazione Excursus su dati Fondazione Moressa e INPS

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Varese Milano Brescia

Page 22: Mappatura fenomeno migratorio2013

22

Popolazioni in movimento, comunità in divenire: sintesi dei

principali risultati

Dall’analisi proposta emerge uno scenario che conferma sostanzialmente i risultati

dell’indagine dello scorso anno.

Secondo i dati dei censimenti la presenza degli stranieri è costantemente cresciuta, sia in Italia

che in Lombardia, seppure, la pressione migratoria negli ultimi 10 anni risulti leggermente in

calo.

La loro incidenza sul totale della popolazione è anch’essa cresciuta: in Lombardia, più che nel

resto del paese, 10 abitanti su 100 sono di nazionalità straniera. Brescia, in particolare, registra

un’incidenza pari a 12 stranieri su 100 abitanti. Milano tuttavia, in termini assoluti, è la

provincia nella quale si concentra il maggior numero di stranieri presenti in regione.

Un altro dato che conferma un trend positivo riguarda i bambini nati in Italia da genitori

stranieri: in Lombardia se ne contano 2 su 10 (nel ‘92 erano l’1%). Si tratta soprattutto di

genitori di nazionalità marocchina, rumena e albanese.

In Italia i cittadini provenienti dalla Romania sono quelli che nel corso di questo arco di tempo

hanno registrato il maggiore aumento. Una crescita significativa si rileva anche tra le persone

provenienti dall’Ucraina di cui l’80% sono donne. In Lombardia sono presenti in proporzione

maggiore persone provenienti dall’Egitto, dalle Filippine, dall’India, dal Perù e dall’Ecuador.

Nella provincia di Milano risiedono la maggior parte dei filippini, degli egiziani, dei peruviani,

degli ecuadoriani e dei cinesi presenti in Lombardia. Mentre nella provincia di Brescia risiedono

più della metà dei pakistani presenti sul territorio regionale.

Per quanto riguarda i dati sull’occupazione gli italiani hanno conosciuto un decremento

costante (meno 410 mila unità in tre anni) mentre gli stranieri hanno registrato un aumento:

più 267mila unità. Tuttavia i dati sulla disoccupazione seppur subiscano un aumento sia per gli

italiani sia per gli stranieri, registrano per gli stranieri valori di crescita e assoluti più elevati di

quelli degli italiani. La Lombardia, in questo scenario, si conferma la regione nella quale è più

alta la quota di occupati rispetto al resto dell’Italia e quella nella quale si concentra il maggior

numero di occupati stranieri. Il settore nel quale si è registrato il maggior incremento è quello

dei servizi che vede attive soprattutto le popolazioni provenienti da: Ucraina, Filippine e

Moldavia. Alcuni temi nuovi presi in esame nel presente rapporto riguardano: le imprese

straniere che in Lombardia riguardano 2 imprese su 10, dove le nazionalità più attive sono

quella marocchina, rumena e cinese; la presenza degli infermieri stranieri all’interno delle

strutture sanitarie e assistenziali che seppur nel corso degli ultimi non abbiano segnato un

trend di crescita consistente, nel 2011 in Lombardia rappresentavano 11 infermieri su 100; e

infine i lavoratori domestici, la maggior parte dei quali è concentrata in Lombardia e in

particolare nella provincia di Milano.

Se fino ad ora si è trattato soprattutto di dati presenti anche nella scorsa indagine e che

confermano i trend registrati nel 2012, la novità di quest’anno, rispetto alla mappatura,

riguardano la presenza di dati sui flussi migratori non solo dei migranti stranieri ma anche di

quelli italiani. Nell’arco di circa 6 anni, infatti, a crescere non è stato solo il numero di

Page 23: Mappatura fenomeno migratorio2013

23

immigrati stranieri ma anche il numero di emigrati italiani. Il 2009 è l’anno in cui gli stranieri

immigrati sono quasi quanti gli italiani emigrati: 3.891.295 stranieri immigrati in Italia, contro

3.995.732 italiani emigrati all’estero.

Milano è la provincia che, rispetto alla Lombardia, rileva un più elevato numero di popolazione

italiana in uscita verso l’estero: nel 2011 gli emigrati italiani arrivano a 107.377. Lo stesso trend

viene confermato dai saldi migratori.

Significativo è anche il numero di coloro che migrano (si tratta soprattutto di italiani),

all’interno del paese Italia, da una regione all’altra e da un comune all’altro, di questo

soprattutto si parlerà nelle prossime pagine. Il fenomeno suscita varie riflessioni che

riguardano le ragioni di questi movimenti, in particolare quelle economiche. Ciò che qui si

desidera sottolineare tuttavia è quanto anticipato in premessa, ovvero: quali sono le

implicazioni di questi movimenti a livello locale e che tipo di riflessioni può generare intorno al

tema delle “comunità in divenire”. In particolare invita a riflettere sui territori in cui abitiamo

(da sempre o da poco tempo) e che sono sempre di più luoghi di flussi, di attraversamento, di

compresenza (anche di breve periodo) oltre che, per qualcuno, di radicamento e di

appartenenza di lungo periodo.

Page 24: Mappatura fenomeno migratorio2013

24

Migrazioni alla scala locale: il contesto dei Comuni della

rilevazione

Page 25: Mappatura fenomeno migratorio2013

25

Comune di Gallarate (VA) Una crescita di popolazione sostenuta soprattutto dall’arrivo degli “stranieri”

La popolazione del Comune di Gallarate dal 1951 al 2011, alle date dei censimenti (Tabella 5),

conferma il trend di crescita rilevato lo scorso anno, a eccezione ovviamente del 1991 dove

registra una inflessione di -4,8% di popolazione rispetto al 1981, una perdita che equivale a

circa 2.000 persone. Con riferimento alla popolazione straniera l’incidenza del 2011 è del

12,9%, il quadruplo rispetto al 2001.

Tabella 5: Rilevazione intercensuaria della popolazione residente, Comune di Gallarate (1951 – 2011)

Anno Residenti Variazione Stranieri

1951 29.728 21,3% n.d.

1961 35.477 19,3% n.d.

1971 43.685 23,1% n.d.

1981 47.259 8,2% n.d.

1991 44.977 -4,8% n.d.

2001 46.361 3,1% 3,6%

2011 50.456 8,8% 12,9%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Se si analizza più approfonditamente ciò che avviene nel corso degli anni tra una rilevazione e

l’altra si scopre che la crescita della popolazione nel comune di Gallarate è stata fortemente

sostenuta dall’arrivo degli stranieri. Il Grafico 21 mostra i saldi migratori (totale iscrizioni

all’anagrafe meno totale cancellazioni dall’anagrafe) suddivisi per gli italiani e per gli stranieri:

a eccezione del 2003 il saldo è sempre stato positivo sia per gli italiani sia per gli stranieri, dal

2004, in maniera altalenante, il saldo migratorio è stato positivo per gli stranieri e negativo per

gli italiani. Ciò significa che negli ultimi anni sono stati più gli stranieri iscritti di quelli cancellati

e più gli italiani cancellati di quelli iscritti. In qualche modo si può dire che il Comune di

Gallarate ha perso nel corso di questi anni soprattutto abitanti di nazionalità italiana.

Grafico 21: Saldo migratorio italiani e stranieri - Comune di Gallarate (2003 al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

749 741 525 499 564 670

523 597

128

-242 -109 -243 -159 -17 -110 -10

-400

-200

0

200

400

600

800

1000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

stranieri italiani

Page 26: Mappatura fenomeno migratorio2013

26

Scendendo ancora di più in profondità è possibile leggere alcune caratteristiche di questi

movimenti di popolazione. Il Grafico 22 si sofferma in particolare sulle cancellazioni

dall’anagrafe degli italiani e degli stranieri. Il dato più significativo riguarda il numero dei

residenti gallaratesi italiani che migrano verso altri comuni, più di mille italiani ogni anno. In

misura molto minore ma costante è il numero di coloro che emigra verso l’estero, un dato che

seppur oscillante risulta negli ultimi 3 anni in crescita. Alto ma non consistente come quello

degli italiani il numero degli stranieri che lasciano Gallarate per altri comuni.

Grafico 22: Cancellazioni per l’estero, per altri comuni, italiani e stranieri - Comune di Gallarate (2003

al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Per concludere si propone di ritornare sulla popolazione presente nel comune di Gallarate,

mettendo a confronto la composizione per età degli stranieri e degli italiani. Il confronto tra le

età delle due popolazioni mostra come a Gallarate gli stranieri si caratterizzano per una

presenza importante di persone molto giovani, sotto i 50 anni (vedi Grafico 23). Gli ultra

sessantenni costituiscono una piccolissima percentuale. In particolare, a pesare, sono le

persone in età da lavoro, quelle tra i 20 e i 49 anni che complessivamente rappresentano il

61% della popolazione straniera. Un altro dato significativo tuttavia riguarda la presenza di

minori che rappresenta quasi il 30% degli stranieri, con un 17,8% di bambini da 0 a 9 anni. Una

popolazione, quella straniera, prevalentemente formata da giovani. Questi dati risultano ancor

più interessanti se guardiamo alla composizione della popolazione italiana. Tra gli italiani i

bambini pesano solo l’8,7% contro il 17,8% degli stranieri. La popolazione tra i 20 e i 29 anni il

9% contro il 26,6% degli stranieri e quella tra i 30 e i 39 anni con il 14% contro il 26,6 % degli

stranieri. I quarantenni pesano in maniera equivalente sia all’interno della popolazione italiana

sia in quella straniera. Mentre tra gli italiani la popolazione ultracinquantenne pesa il doppio

45 44 57 32 54 47 59 61

1228

1546 1494 1434 1421 1386 1234 1223

26

35 45 26 24 24

25 71 147

250 368 396 362 402

337 370

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

italiani cancellati per l'estero italiani cancellati per altri comuni

stranieri cancellati per l'estero stranieri cancellati per altri comuni

Page 27: Mappatura fenomeno migratorio2013

27

rispetto agli stranieri, e quella ultrasessantenne arriva a pesare il 30% contro il 3,8% di quella

straniera.

Grafico 23: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza (valori percentuali) – Comune di Gallarate (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

17,8% 8,7% 10,0%

10,3%

8,2% 8,5%

18,9%

9,0% 10,4%

26,6%

14,2% 16,0%

15,9%

16,2% 16,1%

6,6%

13,4% 12,4%

2,5%

13,3% 11,8%

1,0%

10,6% 9,3%

0,3% 6,4% 5,6%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

80+

70 -79

60 - 69

50 - 59

40 - 49

30 - 39

20 - 29

10 - 19

0 - 9

Page 28: Mappatura fenomeno migratorio2013

28

Comune di Castenedolo (BS) Una presenza importante di bambini stranieri: 2 stranieri su 10 hanno meno di 10 anni

La popolazione nel Comune di Castenedolo, alle date dei censimenti, è costantemente

aumentata. L’ultimo censimento del 2011 ha registrato un aumento consistente della

popolazione di quasi 2.000 nuovi residenti. La metà di questi nuovi residenti è rappresentata

degli stranieri che, alla data del censimento, rappresentavano il 10% della popolazione. Dal

2001 al 2011 quindi la popolazione straniera è cresciuta più del doppio (Tabella 6).

Tabella 6: Rilevazione intercensuaria della popolazione residente, Comune di Castenedolo (1951 – 2011)

Anno Residenti Variazione stranieri

1951 6.950 16,0% n.d.

1961 7.023 1,0% n.d.

1971 7.564 7,0% n.d.

1981 8.232 8,0% n.d.

1991 8.259 0,0% n.d.

2001 9.252 11,0% 4,3%

2011 11.160 20,6% 10,4%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Per quanto riguarda il saldo migratorio del Comune relativo agli ultimi anni (dal 2003 al 2010),

ovvero il rapporto tra le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche, il saldo è costantemente

positivo, a eccezione del 2010 anno nel quale gli italiani cancellati dall’anagrafe sono superiori

a quelli iscritti. Pertanto nel 2010 il saldo migratorio degli italiani è, in valori assoluti, di – 4

abitanti (Grafico 24).

Grafico 24: Saldo migratorio italiani e stranieri - Comune di Castenedolo (2003 al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

77 110 91

62 85 105 124 99

94

93 133 147

57 15

134

-4

-50

0

50

100

150

200

250

300

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

stranieri italiani

Page 29: Mappatura fenomeno migratorio2013

29

Se si analizzano le cancellazioni dall’anagrafe di Castenedolo per altri comuni emerge che esse

sono più alte rispetto a quelle registrate tra gli stranieri (Grafico 25). Il numero di cancellazioni

verso l’estero è, invece, di misura ridotta per gli italiani e di misura maggiore per gli stranieri.

Grafico 25: Cancellazioni per l’estero, per altri comuni, italiani e stranieri - Comune di Castenedolo (2003 - 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

La composizione per fasce d’età della popolazione di Castenedolo differisce a seconda che si

parli di italiani o di stranieri. La presenza straniera, analogamente a quanto accade negli altri

comuni, si contraddistingue per essere molto giovane (si osservino i dati riportati nel Grafico

26). Gli ultrasessantenni rappresentano solo il 4% della presenza immigrata, contro il 25,7%

degli over 60 italiani. Altra sostanziale differenza riguarda il peso dei bambini da 0 a 9 anni:

all’interno della popolazione straniera pesano ben il 20%, mentre per gli italiani il 10% (la

metà). Anche i giovani trentenni (30-39 anni) tra gli stranieri pesano poco più del 26%, tra gli

italiani solo il 17%. La presenza degli stranieri contribuisce quindi a mantenere giovane la

popolazione di Castenedolo.

1 9 5 1 4 3 3 10

222

278 235 240 217

259 194

265

9

22

15 0 3

14

14

7 38

36

54 71 53

65

36

52

0

50

100

150

200

250

300

350

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

italiani cancellati per l'estero italiani cancellati per altri comuni

stranieri cancellati per l'estero stranieri cancellati per altri comuni

Page 30: Mappatura fenomeno migratorio2013

30

Grafico 26: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza (valori percentuali) –

Comune di Castenedolo (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

20,4% 10,7% 11,8%

13,5%

9,0% 9,5%

13,9%

9,3% 9,8%

26,6%

16,2% 17,4%

15,4%

17,5% 17,3%

6,4%

11,6% 11,0%

2,5%

11,3% 10,3%

1,3%

9,2% 8,3%

0,2% 5,2% 4,7%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

80+

70 -79

60 - 69

50 - 59

40 - 49

30 - 39

20 - 29

10 - 19

0 - 9

Page 31: Mappatura fenomeno migratorio2013

31

Comune di Triuggio (MB) Una popolazione che cresce con lentezza e costanza

Il Comune di Triuggio ha visto un aumento graduale della popolazione sul proprio territorio. Se

confrontata con quella di altri comuni, la crescita di Triuggio (Tabella 7) potrebbe essere

definita abbastanza contenuta: in sessant’anni è cresciuta di 3.000 abitanti. L’aumento di

popolazione registrato nell’ultimo censimento del 2011, in proporzione, risulta significativo

quanto quello del 1951: nell’arco degli ultimi dieci anni la popolazione, infatti, segna un

aumento dell’11,7%, all’incirca 1000 nuovi abitanti. Un fattore che contribuisce a questa

crescita numerica deriva dall’aumento consistente degli stranieri che dal 2001 al 2011 passano

da 1,9% al 5,9%, più 4 punti percentuali.

Tabella 7: Rilevazione intercensuaria della popolazione residente, Comune di Triuggio (1951 – 2011)

Anno Residenti Variazione stranieri

1951 5.257 11,7% n.d.

1961 5.522 5,0% n.d.

1971 6.054 9,6% n.d.

1981 6.525 7,8% n.d.

1991 6.983 7,0% n.d.

2001 7.674 9,9% 1,9%

2011 8.546 11,4% 5,9%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

L’andamento dei saldi migratori nel corso degli ultimi anni è stato variabile. Il saldo migratorio

degli stranieri è stato sempre positivo, quello degli italiani è oscillato, tanto da ritenere difficile

distinguere una linea di tendenza. Come si può leggere dal Grafico 27 il saldo migratorio degli

italiani rimane positivo sino al 2005, anno nel quale si rileva un saldo migratorio negativo (sono

più gli italiani cancellati dall’anagrafe di quelli iscritti). Un altro periodo negativo, dove il

Comune perde popolazione di nazionalità italiana, è rappresentato dagli anni 2007 e 2008,

dove si perdono circa 48 abitanti. Diversamente da quanto accade in altri comuni, il 2010

segna un saldo migratorio positivo sia per gli italiani sia per gli stranieri.

Page 32: Mappatura fenomeno migratorio2013

32

Grafico 27: Saldo migratorio italiani e stranieri, Comune di Triuggio (2003 al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Se si prendono in esame i dati sulle sole cancellazioni all’interno del Comune di Triuggio

(Grafico 28) la maggior parte delle cancellazioni viene effettuata dagli italiani che scelgono di

trasferirsi in altri comuni. Lo stesso, in proporzione, vale per gli stranieri. Le cancellazioni per

altri comuni rappresentano la motivazione principale, mentre quella per l’estero risulta

nettamente minoritaria sia per gli italiani sia per gli stranieri. Con riferimento alle cancellazioni

per l’estero, tuttavia, vi è da sottolineare come negli ultimi anni esse siano in aumento tra gli

italiani e tra gli stranieri.

Grafico 28: Cancellazioni per l’estero, per altri comuni, italiani e stranieri, Comune di Triuggio (2003 al

2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

70

34 17

45 57

7 17 38

61

63

-24

19

-42

-6

9

89

-50

-30

-10

10

30

50

70

90

110

130

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

stranieri italiani

6 0 2 3 2 9 15 7

157 182 211 205

242 227 190

122

0 2

1 2

3 0

5

6

16

25

45 25

28 46

36

29

0

50

100

150

200

250

300

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

italiani cancellati per l'estero italiani cancellati per altri comuni

stranieri cancellati per l'estero stranieri cancellati per altri comuni

Page 33: Mappatura fenomeno migratorio2013

33

Prendendo in esame la composizione per fasce d’età degli stranieri e degli italiani nel comune

di Triuggio (Grafico 29), si possono riscontrare le stesse caratteristiche presenti in altri contesti

territoriali contraddistinti dalla presenza di stranieri. La popolazione straniera nel Comune è

soprattutto costituita da forze giovani in età lavorativa. Gli over 60 sono poco più del 4% della

popolazione straniera, contro il 26% di over 60 italiani. Anche la percentuale di cinquantenni

risulta inferiore a quella degli italiani: 8,4% contro il 14,7%. I quarantenni hanno le stesse

proporzioni, mentre i trentenni stranieri sono in proporzione, il doppio di quelli presenti tra gli

italiani: 28,8% quelli stranieri, 14,7% quelli italiani. Un ultimo dato significativo riguarda la

presenza di minori all’interno delle due popolazioni: quasi 2 stranieri su dieci hanno meno di

10 anni, per gli italiani la metà, solo 1 su 10 ha meno di 10 anni.

Grafico 29: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza (valori percentuali), Comune di Triuggio (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

18,2% 9,5% 10,0%

9,4%

8,9% 8,9%

14,6%

9,5% 9,8%

28,8%

14,3% 15,2%

16,5%

17,0% 17,0%

8,4%

14,7% 14,4%

3,1%

12,5% 12,0%

0,8%

9,1% 8,7%

0,2% 4,4% 4,1%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

80+

70 -79

60 - 69

50 - 59

40 - 49

30 - 39

20 - 29

10 - 19

0 - 9

Page 34: Mappatura fenomeno migratorio2013

34

Comune di Abbiategrasso (MI) Un comune che attrae nuova popolazione sia italiana che straniera

La città di Abbiategrasso dall’anno del primo censimento del dopoguerra all’ultimo del 2011 ha

visto un costante aumento della popolazione (Tabella 8). Le variazioni più consistenti si

registrano tra il 1951 e il 1971 e tra il 2001 e il 2011. Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta la

popolazione varia di pochissime centinaia di unità, rimanendo per circa trent’anni intorno ai

27.000 abitanti. É a partire dal 2001 che si registra un aumento consistente della popolazione,

tanto che in 10 anni si registra un incremento di 3.255 abitanti. Come si evince dalla scorsa

mappatura, un incremento importante è dovuto sia agli stranieri che tra il 2001 e il 2011

passano da 2,5% a 8,6%, sia ad abitanti che si sono trasferiti da altri comuni.

Tabella 8: Rilevazione intercensuaria della popolazione residente, Comune di Abbiategrasso (1951 – 2011)

Anno Residenti Variazione stranieri

1951 18.001 10,7% n.d.

1961 21.652 20,3% n.d.

1971 26.955 24,5% n.d.

1981 27.043 0,3% n.d.

1991 27.541 1,8% n.d.

2001 27.739 0,7% 2,5%

2011 30.994 11,7% 8,6%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

I saldi migratori dal 2003 al 2010 registrano solo dati positivi, sia che si tratti di italiani sia che si

tratti di stranieri: sono quindi sempre maggiori i nuovi iscritti all’anagrafe su quelli che si

cancellano (Grafico 30). Questo dato indica che Abbiategrasso è un comune che continua ad

attrarre nuovi abitanti.

Grafico 30: Saldo migratorio italiani e stranieri - Comune di Abbiategrasso (2003 al 2010)

335 308 204 257 229

290 284 381

170 298

148 98 128

379

116

100

0

100

200

300

400

500

600

700

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

stranieri italiani

Page 35: Mappatura fenomeno migratorio2013

35

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Se prendiamo in esame le ragioni delle sole cancellazioni (Grafico 31), la maggior parte degli

stranieri e degli italiani che si cancellano lo fanno per emigrare in altri comuni, solo una piccola

quantità lo fa per l’estero.

Grafico 31: Cancellazioni per l’estero, per altri comuni, italiani e stranieri - Comune di Abbiategrasso (2003 al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

La struttura per età di coloro che abitano ad Abbiategrasso, varia in base alla nazionalità

(Grafico 32). Gli over 65 rappresentano quasi il 30% degli italiani, mentre tra gli stranieri sono

solo il 2%. I bambini da 0 a 10 anni, per gli italiani sono 1 su 10, mentre tra gli stranieri sono

quasi 2 su 10. Pressoché identiche le fasce tra i 10 e i 19 anni e tra i 40 e i 49 anni, decisamente

diverse le fasce dai 20 ai 39 anni: per gli stranieri questa fascia d’età rappresenta quasi la metà

della popolazione straniera (45,5%), per gli italiani rappresenta poco meno del 30%. Si tratta

quindi di una popolazione giovane in età lavorativa.

13 0 3 10 5 11 15 5

497 575 614 648 640 600

529 591

0

3 0

1 0 1

9 16

32

41

96 126

102 171

105

127

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

italiani cancellati per l'estero italiani cancellati per altri comuni

stranieri cancellati per l'estero stranieri cancellati per altri comuni

Page 36: Mappatura fenomeno migratorio2013

36

Grafico 32: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza (valori percentuali) – Comune di Abbiategrasso (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

17,6% 9,4% 10,2%

10,1%

8,5% 8,6%

18,7%

8,9% 9,9%

26,8%

14,0% 15,3%

17,8%

16,9% 17,0%

6,8%

13,3% 12,7%

1,6%

12,0% 10,9%

0,5%

11,0% 9,9%

0,1% 6,0% 5,5%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

80+

70 -79

60 - 69

50 - 59

40 - 49

30 - 39

20 - 29

10 - 19

0 - 9

Page 37: Mappatura fenomeno migratorio2013

37

Comune di Milano Una popolazione in costante diminuzione nonostante l’apporto degli stranieri

Il censimento del 2011 conferma per Milano un calo di popolazione (Tabella 9). Il trend

negativo lo si registra a partire dal 1981: dal 1981 al 2011 (nell’arco di 30 anni) gli abitanti

passano da 1.604.773 (nel 1981) a 1.242.123 (nel 2011), vale a dire un calo di 362.650 persone.

Tabella 9: Rilevazione intercensuaria della popolazione residente, Comune di Milano (1951 – 2011)

Anno Residenti Variazione stranieri

1951 1.274.154 14,2% n.d.

1961 1.582.421 24,2% n.d.

1971 1.732.000 9,5% n.d.

1981 1.604.773 -7,3% n.d.

1991 1.369.231 -14,7% n.d.

2001 1.256.211 -8,3% 7,0%

2011 1.242.123 -1,1% 14,2%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Paradossalmente si tratta di un periodo, quello che va dal 1981 al 2011, contrassegnato da un

aumento costante della popolazione straniera (Grafico 33), la quale nel corso di questi anni

cresce fino a raggiungere un’incidenza del 14,2% sul totale della popolazione. Milano perde

quindi popolazione soprattutto italiana e ne acquisisce di nuova, straniera. Come è risaputo le

ragioni di questi movimenti di popolazioni sono diversi.

Grafico 33: Popolazione straniera, Comune di Milano, dal 1997 al 2011

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Page 38: Mappatura fenomeno migratorio2013

38

Se per esempio consideriamo i saldi migratori, scopriamo che dal 2003 al 2010 i saldi per

quanto riguarda le iscrizioni/cancellazioni anagrafiche degli italiani, sono tendenzialmente

negativi, a parte nel 2010 dove il saldo risulta essere positivo. Per quanto riguarda la

popolazione straniera, il saldo risulta essere costantemente positivo. Sono quindi più numerosi

gli italiani che si cancellano dall’anagrafe di quelli che si iscrivono (Grafico 34), almeno sino al

2010.

Grafico 34: Saldo migratorio italiani e stranieri, Comune di Milano (2003 al 2010)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Se poi si osservano le cancellazioni, gli italiani e gli stranieri lasciano Milano per emigrare verso

altri comuni: nel 2010 sono circa 32.000 i residenti (italiani e stranieri) che decidono di

emigrare (Grafico 35). Tra questi circa 3.000 emigrano verso l’estero, l’80% di questi sono

italiani.

Grafico 35: Cancellazioni per l’estero e per altri comuni, italiani e stranieri, Comune di Milano (2003-2010)

6475

30265

14494 6483 3263 4258

17720 17425

-11243 -8211 -7881 -10866 -7953 -6908 -4192

658

-15000

-10000

-5000

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

35000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

stranieri italiani

1685 1690 1665 1664 2457 2579 2162 2352

28799 29141 27986 27658 27727 27755 23200 22748

580 470 501 446 389 382

404 593

4734 5460 7946 9162 8839 7986

6206 6190

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

35000

40000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

italiani cancellati per l'estero italiani cancellati per altri comuni

stranieri cancellati per l'estero stranieri cancellati per altri comuni

Page 39: Mappatura fenomeno migratorio2013

39

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

La struttura interna della popolazione straniera e italiana presenta caratteristiche simili ad altri

contesti territoriali (Grafico 36). A Milano tuttavia si registra un numero maggiore di over 65: il

34,5% della popolazione, vale a dire 1/3 degli italiani. Gli over 65 stranieri sono, invece, il 4,3%

della popolazione. La fascia dei cinquantenni è abbastanza simile, così come non si riscontrano

grandi differenze nelle fasce dei più piccoli (0-9 e 10-19). Le differenze maggiori, oltre agli

anziani, si riscontrano all’interno della popolazione giovane, in età lavorativa: la popolazione

che va dai 20 ai 49 anni rappresenta il 50% della popolazione straniera, contro il 37% della

popolazione italiana.

Grafico 36: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza (valori percentuali) – Comune di Milano (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

NIL Quarto Oggiaro

Un quartiere sempre più multietnico: 2 abitanti su 10 sono stranieri, 4 bambini su 10

nascono da madre straniera

Rispetto a Quarto Oggiaro, territorio in cui opera il Circolo ACLI omonimo, è possibile

ricostruire dinamiche più specifiche. Il riferimento è ai NIL (Nuclei di Identità Locale) che

costituiscono delle unità territoriali che aggregano una serie di dati sulla popolazione. La

popolazione del NIL di Quarto Oggiaro è poco più grande di quella di Abbiategrasso: nel 2011

12,7% 8,1% 8,9%

8,9% 7,3% 7,6%

14,7%

8,0% 9,1%

26,6%

13,1% 15,3%

22,3%

16,0% 17,0%

10,4%

12,8% 12,4%

3,0%

13,5% 11,8%

0,9%

12,9% 11,0%

0,4% 8,1% 6,9%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

80+

70 -79

60 - 69

50 - 59

40 - 49

30 - 39

20 - 29

10 - 19

0 - 9

Page 40: Mappatura fenomeno migratorio2013

40

gli abitanti erano infatti 31.925, tra questi 6.419 erano stranieri (con un’incidenza pari al 20%

della popolazione).

La struttura della popolazione in relazione alle differenti fasce d’età presenta alcune differenze

rispetto alla città di Milano (vedi Grafico 37 e Grafico 38). Tra gli stranieri gli over 65

rappresentano il 2% della popolazione straniera, per gli italiani sono il 30% (1/3 della

popolazione). La fascia dai 40 ai 64 anni è abbastanza simile tra italiani e stranieri,

rispettivamente il 34,3% di stranieri, e il 36,3% di italiani. Dai 18 ai 39 anni si registrano alcune

differenze: per gli stranieri si tratta della componente più consistente (36%), per gli italiani

rappresenta il 20% della popolazione. Ancora più marcata la differenza nella fascia 0-17 anni:

per gli italiani rappresentano il 14% della popolazione, per gli stranieri rappresentano quasi 1/3

della popolazione (27,8%).

Grafico 37: Struttura per età della popolazione residente per cittadinanza, Quarto Oggiaro (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it

Se si confrontano la struttura interna degli stranieri di Quarto Oggiaro e quelle della zona 8 (a

cui fa riferimento il NIL di Quarto Oggiaro) e della città di Milano (Grafico 38), si scopre che a

Quarto Oggiaro la percentuale di minori (0-17anni) rispetto alla media degli stranieri presenti

in città, è superiore di quasi 4 punti percentuali. Mentre la fascia che va dai 18 ai 39 anni se a

Quarto Oggiaro pesa il 36%, nel resto di Milano pesa circa il 40% (4 punti percentuali in più).

Ciò significa che a Quarto Oggiaro gli stranieri si contraddistinguono per una presenza marcata

di under 17.

27,8% 13,8% 16%

35,9%

20,1% 23%

34,3%

36,2% 36%

2%

29,9% 25%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

Stranieri Italiani Totale

65+

40‐64

18‐39

0‐17

Page 41: Mappatura fenomeno migratorio2013

41

Grafico 38: Struttura per età della popolazione residente straniera (valori percentuali) – Quarto Oggiaro, Zona 8, Città di Milano (2011)

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it

Rispetto ai nuovi nati risulta interessante osservare che il 56% nascono da madre italiana (a

Milano il 67%), ciò significa che il 40% nasce da madre straniera. Il 13,5% dei nuovi nati, inoltre,

nasce da una coppia mista (il 10% è la media della città di Milano), mentre quasi il 50% nasce

all’interno di una famiglia che possiede almeno un genitore straniero (è la media della città di

Milano il 35,5%) (vedi Tabella 10).

Tabella 10: Nuovi nati per cittadinanza dei genitori, NIL Quarto Oggiaro, 2011

nati da madre italiana

nati da coppia mista

nati da almeno un genitore straniero

Milano città 67,1 10,5 35,5

Quarto Oggiaro 56,1 13,5 49,2

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it

Per quanto riguarda le principali nazionalità (Tabella 11), a differenza della città di Milano dove

i filippini possiedono il primato, all’interno del NIL di Quarto Oggiaro la numerosità maggiore è

registrata tra i cinesi (il 22% degli stranieri), seguono gli egiziani (14%) e i Filippini (9%).

Tabella 11: Principali nazionalità, NIL Quarto Oggiaro (2011)

Nazionalità 2011 %

Cina 1394 22%

Egitto 898 14%

Filippine 559 9%

Marocco 484 8%

Perù 437 7%

Sri Lanka 403 6%

Albania 342 5%

Ecuador 327 5%

27,8 23,2 21,8

35,9 40,4 41,6

34,3 34,4 34,5

2 2 2,1

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Quarto Oggiaro Zona 8 Milano

65+

40‐64

18‐39

0‐17

Page 42: Mappatura fenomeno migratorio2013

42

Romania 312 5%

Ucraina 163 3%

El Salvador 123 2%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it

Page 43: Mappatura fenomeno migratorio2013

43

Fonti

Caritas italiana, Fondazione Migrantes, Caritas diocesana di Roma, 2012, Dossier Statistico

Immigrazione Caritas-Migrantes 2012, 22° Rapporto, Edizioni Idos, Novara

Comune di Milano, 2012, Settore Statistica www.dati.comune.milano.it

Fondazione Leone Moressa, 2013, Comunicato stampa: -5,2% di lavoratori domestici stranieri

dal 2010 al 2011. L’80% dei lavoratori in questo settore rimane comunque non italiano

www.fondazioneleonemoressa.org

Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, 2012, Secondo rapporto

annuale sul mercato del lavoro degli immigrati, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

ISTAT, 2012, Censimento popolazione e abitazioni 2011 http://dati.istat.it/

ISTAT, 2012, Demografia in cifre www.demo.istat.it/

Page 44: Mappatura fenomeno migratorio2013

44

Appendice statistica

Tabella 1: Incidenza della popolazione straniera sulla popolazione italiana, Italia (anni 2002 – 2011)

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011* 2011**

Stranieri 1356590 1549373 1990159 2402157 2670514 2938922 3432651 3891295 4235059 4570317 4029145

Totale 56993742 57321070 57888245 58462375 58751711 59131287 59619290 60045068 60340328 60626442 59433744

% 2,38% 2,70% 3,44% 4,11% 4,55% 4,97% 5,76% 6,48% 7,02% 7,54% 6,78%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.dati.istat.it)

Grafico 1: Matrimoni con almeno uno straniero dal 2001 al 2009 Italia e Lombardia

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.dati.istat.it)

Grafico 2: Numero di cittadinanze acquisite dal 2001 al 2009

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.dati.istat.it)

3471 4383 3661 4132 4388 4700 4792 4624 3656

17127

20052 20402 21835

23303 24020 23560 24548

21357

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Lombardia

Italia

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Varese Milano Brescia

Page 45: Mappatura fenomeno migratorio2013

45

Tabella 2: Incidenza della popolazione femminile, Provincia di Varese (2010) (Sono considerate le prime 10 nazionalità in cui la presenza femminile è maggiore)

maschi femmine totale Inc.pop.

femminile

Ucraina 675 3018 3693 82%

Ecuador 1108 1641 2749 60%

Perù 917 1383 2300 60%

Brasile 299 671 970 69%

El Salvador 304 607 911 67%

Polonia 223 638 861 74%

Filippine 329 484 813 60%

Rep.

Dominicana

214 448 662 68%

Moldova 169 453 622 73%

Russia

Federazione

111 404 515 78%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 3: Incidenza della popolazione femminile, Provincia di Milano (2010) (Sono considerate le prime 10 nazionalità in cui la presenza femminile è maggiore)

Maschi Femmine Totale Inc.pop.

femminile

Ucraina 2766 10237 13003 79%

Brasile 2111 3759 5870 64%

Moldova 1682 3993 5675 70%

El Salvador 1780 3027 4807 63%

Spagna 773 2022 2795 72%

Polonia 511 1749 2260 77%

Russia

Federazione

373 1746 2119 82%

Rep.

Dominicana

676 1306 1982 66%

Bolivia 648 1146 1794 64%

Cuba 433 989 1422 70%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 4: Incidenza della popolazione femminile, Provincia di Monza Brianza (2010) (Sono considerate le prime 10 nazionalità in cui la presenza femminile è maggiore)

Maschi Femmine Totale Inc.pop.

femminile

Ucraina 825 2842 3667 78%

Moldova 414 972 1386 70%

Brasile 247 602 849 71%

Polonia 140 460 600 77%

Rep.

Dominicana

218 361 579 62%

Spagna 91 324 415 78%

Russia

Federazione

64 323 387 83%

Page 46: Mappatura fenomeno migratorio2013

46

Bolivia 124 247 371 67%

Cuba 77 251 328 77%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 5: Incidenza della popolazione femminile, Provincia di Brescia (2010) (Sono considerate le prime 10 nazionalità in cui la presenza femminile è maggiore)

Maschi Femmine Totale Inc.pop.

femminile

Ucraina 1414 5814 7228 80%

Moldova 1814 4176 5990 70%

Brasile 388 876 1264 69%

Polonia 414 924 1338 69%

Nigeria 926 1203 2129 57%

Filippine 880 1113 1993 56%

Romania 9971 10712 20683 52%

Cina 2667 2504 5171 48%

Costa

d'Avorio

721 639 1360 47%

Albania 10993 9355 20348 46%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 6: Incidenza della popolazione maschile, Provincia di Brescia (2010) (Sono considerate le prime 10 nazionalità in cui la presenza maschile è maggiore)

Maschi Femmine Totale Inc. pop.

maschile

India 9018 6124 15142 60%

Pakistan 8677 5463 14140 61%

Senegal 5554 2178 7732 72%

Egitto 3642 1768 5410 67%

Tunisia 2471 1403 3874 64%

Serbia 1727 1094 2821 61%

Bangladesh 1669 1116 2785 60%

Kosovo 1279 815 2094 61%

Burkina

Faso

986 572 1558 63%

Algeria 757 511 1268 60%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 7: Stranieri per cittadinanza lomb it al 1° gennaio (per commenti)

Lombardia Italia

V.A. % V.A %

Romania 137718 13% 968576 21%

Marocco 109245 10% 452424 10%

Albania 99793 9% 482627 11%

Egitto 64488 6% 90365 2%

Page 47: Mappatura fenomeno migratorio2013

47

Filippine 48368 5% 134154 3%

India 46372 4% 121036 3%

Cina 46023 4% 209934 5%

Perù 42361 4% 98603 2%

Ucraina 41622 4% 200730 4%

Ecuador 41106 4% 91625 2%

Moldova 19853 2% 130948 3%

Polonia 8632 1% 109018 2%

Tunisia 22109 2% 106291 2%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT (www.demo.istat.it)

Tabella 8: Italiani emigrati all’estero province, Lombardia, Italia (2005 – 2011)

2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005

Varese 41.216 39.818 38.045 36.238 34.394 33.095 32.360

Milano* 107.377 100.673 93.499 87.820 80.873 78.963 78.079

Brescia 29.984 28.995 27.844 26.959 25.635 24.993 24.713

Lombardia 332.798 318.414 301.500 286.395 269.537 260.770 255.990

Italia 4.216.041 4.115.235 3.995.732 3.853.614 3.649.377 3.547.808 3.520.809

* La provincia di Milano include nel conteggio la provincia di Monza Brianza i cui dati sono disponibili solo dal 2009

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati AIRE www.info.aire.it e ISTAT www.dati.istat.it

Grafico 3: Occupati stranieri per provincia dal 2000 al 2011

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT www.demo.istat.it

Tabella 9: Residenti italiani e stranieri, Comune di Gallarate (2005-2011)

Anno Residenti Residenti stranieri

Incidenza su tot

2005 49.347 4.197 8,5%

0

50000

100000

150000

200000

250000

300000

350000

400000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Brescia Milano Varese

Page 48: Mappatura fenomeno migratorio2013

48

2006 49.639 4.765 9,6%

2007 50.156 5.392 10,8%

2008 50.797 6.067 11,9%

2009 51.214 6.588 12,9%

2010 51.751 7.168 13,9%

2011 50.456 6.491 12,9%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Tabella 10: Comune di Castenedolo: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2011 (aggiornamento)

Anno Residenti Residenti stranieri

Incidenza su tot

2005 10.207 731 7,2%

2006 10.483 831 7,9%

2007 10.676 922 8,6%

2008 10.852 1.021 9,4%

2009 11.124 1.156 10,4%

2010 11.215 1.254 11,2%

2011 11.160 1.165 10,4%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Tabella 11: Comune di Triuggio: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2011

Anno Residenti Residenti stranieri

Incidenza su tot

2005 8.050 314 3,9%

2006 8.151 367 4,5%

2007 8.202 429 5,2%

2008 8.228 446 5,4%

2009 8.246 439 5,3%

2010 8.396 479 5,7%

2011 8.546 506 5,9%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Tabella 11 - Comune di Abbiategrasso: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2010

Anno Residenti Residenti stranieri

Incidenza su tot

2005 29.830 1.710 5,7% 2006 30.120 1.943 6,5% 2007 30.504 2.209 7,2% 2008 31.146 2.540 8,2% 2009 31.578 2.870 9,1% 2010 32.035 3.219 10,0% 2011 30.994 2.666 8,6%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Page 49: Mappatura fenomeno migratorio2013

49

Tabella 10: Comune di Milano: residenti italiani e stranieri dal 2005 al 2011

Anno Residenti Residenti stranieri

Incidenza su tot

2005 1.308.735 162.169 12,4%

2006 1.303.437 170.619 13,1%

2007 1.299.633 175.997 13,5%

2008 1.295.705 181.393 14,0%

2009 1.307.495 199.322 15,2%

2010 1.324.110 217.324 16,4%

2011 1.242.123 176.303 14,2%

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati ISTAT, http://demo.istat.it/

Tabella 11: popolazione straniera per nazionalità, Quarto Oggiaro – NIL, Serie storica (1999-2011)

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Cina 83 116 149 220 270 429 609 778 884 947 1148 1296 1394

Egitto 383 433 492 497 462 570 642 687 692 737 765 841 898

Filippine 50 85 95 107 128 177 190 263 331 411 443 497 559

Marocco 173 213 254 261 220 277 337 358 391 399 441 474 484

Perù 74 76 87 115 123 152 198 248 279 314 361 402 437

Sri Lanka 84 97 121 143 150 189 196 226 287 317 358 392 403

Albania 34 70 96 122 130 210 240 254 276 308 318 330 342

Ecuador 33 45 66 75 99 200 227 269 285 260 309 324 327

Romania 17 25 54 62 70 87 116 137 179 230 255 284 312

Ucraina 1 1 5 12 15 62 81 88 84 100 117 135 163

El Salvador 28 53 64 70 64 81 93 92 102 98 100 103 123

Fonte: Elaborazioni Excursus su dati Settore Statistica Comune di Milano www.dati.comune.milano.it