DALLA RICERCA CENSIS:

MANGIARE INFORMATI:

COME GLI ITALIANI SCELGONO

CIBO BUONO E SICURO

Un amore che non riguarda solo gli adulti. Sorprende il dato dei millennials: si interessa al cibo il 93% dei giovanissimi, il 53,5% si definisce un appassionato, il 28,4% si definisce un intenditore, e l’11,1% un vero esperto;

Gli italiani hanno in mente (quasi) solo il cibo: aspiranti chef, maniaci del ristorante impeccabile, addicted ai programmi sul food, desiderosi di conoscere la storia dei prodotti che consumano.

Conosce, parla e si appassiona di cibo il 90,9% degli italiani.90,9%

93%ESPERTO

APPASSIONATO

INTENDITORE

La reputazione di un marchio o di un prodotto è una conquista faticosa: un errore, una soluzione inadeguata, una pratica considerata antiambientale o

antisociale, possono innescare campagne virali in grado di devastarla

LA “BUONA REPUTAZIONE” È FONDAMENTALEAL PUNTO CHE, ALL’ATTO DELL’ACQUISTO:

PER PIÙ DI 3 ITALIANI SU 10È PIÙ IMPORTANTE DEL PREZZO

PER PIÙ DI 5 ITALIANI SU 10È IMPORTANTE QUANTO IL PREZZO

LA SALUTE È UN DRIVER DECISIVO NELLE SCELTE DEL CONSUMATORE E L’INDUSTRIA, CHE GIÀ INVESTE SU QUESTO 1 MILIARDO L’ANNO, PROPONE SOLUZIONI SEMPRE NUOVE CHE AMPLIANO L’OFFERTA E RESPONSABILIZZANO IL CONSUMATORE PERMETTENDOGLI DI SCEGLIERE COS’È MEGLIO PER LUI (IN BASE ALLE PROPRIE CARATTERISTICHE INDIVIDUALI: PESO, ETÀ, GENERE, STILE DI VITA, ETC.). IL 54% DEGLI ITALIANI PRESTA ATTENZIONE COSTANTE ALL’IMPATTO CHE IL CIBO HA SULLA PROPRIA SALUTE E IL 35% LO FA DI TANTO IN TANTO. IL 91% DEI GENITORI È ATTENTO ALLA DIETA DEI PROPRI FIGLI.

OK

54%

35%

DI INVESTIMENTI

ATTENTOALLA DIETADEI PROPRIFIGLI.

91%

SALUTE

TRASPARENZA

74%40%

56,4%

IL CLIMA DI INSICUREZZA, SPESSO INGIUSTIFICATO, CHE COLPISCE I PRODOTTI ALIMENTARI HA COMPORTATO UN AUMENTO DELL’ATTENZIONE PER L’INFORMAZIONE E LA TRASPARENZA. IL 74,3% DEGLI ITALIANI SI RITIENE PREOCCUPATO CIRCA LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI CHE ACQUISTA; IL 40% SI INFORMA PERCHÉ SENTE PARLARE SEMPRE PIÙ SPESSO DI PRODOTTI CONTRAFFATTI E POCO SICURI. MA OGGI GLI ITALIANI HANNO IMPARATO A LEGGERE LE ETICHETTE: LO FA CON ATTENZIONE IL 56,4% DEI CONSUMATORI

PAURA

SICUREZZAPER GARANTIRE CHE I CIBI CHE I CONSUMATORI PORTANO A TAVOLA SIANO SEMPRE PIÙ SICURI, L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE INVESTE OGNI GIORNO RISORSE UMANE E FINANZIARIE PER RICERCA E SVILUPPO.

IL 2% DEL FATTURATO ANNUO (CIRCA 2,6 MILIARDI DI EURO, NEL 2015) È UTILIZZATO PER GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE E GLI STANDARD DI QUALITÀ DEI PRODOTTI

SU UN TOTALE DI 385 MILA OCCUPATI, BEN 85 MILA PERSONE SONO IMPIEGATE IN ATTIVITÀ DI ANALISI, CONTROLLO SICUREZZA E QUALITÀ

2,8 MILIONI SONO LE ANALISI DI AUTOCONTROLLO COMPIUTE AL GIORNO

720 MILA LE VISITE ANNUE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI (NAS, ASL, ISS, GDF, ETC) NELLE AZIENDE ALIMENTARI

85MILAPERSONE

2,6MILIARDI

DI EURO

2,8MILIONI

APERTAMENTE: IL PRODUTTORE PRENDE PER MANO IL CONSUMATORE E LO ACCOMPAGNA A VEDERE DOVE E COME SI

PRODUCE IL CIBO, QUAL È LA SUA STORIA. UNO STRUMENTO IN PIÙ PER INFORMARSI E SCEGLIERE. SI INIZIA CON 31 STABILIMENTI APERTI DA TORINO A CATANIA CHE OSPITERANNO 385 STUDENTI E CIRCA 200

CITTADINI NELLE PRIME 4 SETTIMANE DI APERTAMENTE. 385STUDENTI

200CITTADINI