Malattie Trasmesse da Vettori M.I.P.I. - Romi I Culicidi che infestano i centri abitati: i centri...
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Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
I Culicidi che infestanoI Culicidi che infestano i centri abitati: i centri abitati:
biologia, interessebiologia, interesse sanitario, sorveglianzasanitario, sorveglianza
e controllo e controllo
Roberto Romi Dip. Malattie infettive, parassitarie e ImmunomediateReparto malattie trasmesse da vettoriIstituto Superiore di Sanità, Roma
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
ARTROPODI di interesse sanitario
ARACNIDI INSETTI
Ragni DitteriScorpioni PulciAcari PidocchiZecche Cimici
Artropode di interesse sanitario?
Artropode di interesse Artropode di interesse culinarioculinario
NONO
CulicidiCulicidiFlebotomiMosche
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Ditteri di interesse sanitario:
1) Sola attività ectoparassitaria (fastidio)
2) potenzialità come vettori di agenti patogeni
Vettori (vettori
biologici) sono tutti ematofagi
Il patogeno si riproduce o
si moltiplica nell’insetto
Attori (vettori meccanici) (mosche) l’insetto si imbratta la peluria, le zampe o ’apparato boccale
Zanzare
Flebotomi
Ceratopogonidi
Puntura e suzione
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
I CulicidiI Culicidi: : presentazionepresentazione
Le zanzare sonoLe zanzare sono DitteriDitteri appartenentiappartenenti alla famigliaalla famiglia CULICIDAECULICIDAEle cui femmine sonole cui femmine sono EMATOFAGHEEMATOFAGHE, , ovvero hanno bisogno di assumere ovvero hanno bisogno di assumere un pasto di sangue per poter un pasto di sangue per poter maturare le uova e riprodursimaturare le uova e riprodursi
Se ne conoscono oltre Se ne conoscono oltre 30003000 specie suddivise inspecie suddivise in 3030 generigeneri
Circa iCirca i 3/43/4 delle specie vivonodelle specie vivono in aree tropicali e subtropicaliin aree tropicali e subtropicali
In Italia sono state riportate 64 specie, di cui solo In Italia sono state riportate 64 specie, di cui solo una decina rivestono un interesse sanitariouna decina rivestono un interesse sanitario
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
II ciclo di sviluppo della zanzaraII ciclo di sviluppo della zanzaraÈ temperatura dipendente È temperatura dipendente
a 25°C può chiudersi in una settimanaa 25°C può chiudersi in una settimana
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
Le uova delle zanzare
CulexCulex
AnophelesCulex
AedesAedes
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
Anopheles sp.Anopheles sp.
Culex sp.Culex sp.
sifonesifone
spazzolespazzole
La fase acquatica: dalla larva alla pupaLa fase acquatica: dalla larva alla pupa
pupapupa
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Sfarfallamento
Culex pipiens
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Le specie più comuni nelle aree densamente Le specie più comuni nelle aree densamente popolate (1)popolate (1)
Aedes albopictus Culex pipiens Culex hortensisCulex hortensis Anopheles claviger Culiseta annulataCuliseta annulata Culiseta longiareolataCuliseta longiareolata
Fontane o vasche ornamentaliFontane o vasche ornamentaliFocolai dovuti al non corretto Focolai dovuti al non corretto smaltimento di acque piovanesmaltimento di acque piovane
o reflueo reflueAmbienti ipogeiAmbienti ipogei
Contenitori di varia naturaContenitori di varia natura
Aedes geniculatusAedes geniculatus Ochlerotatus berlandi Ochlerotatus berlandi Ochlerotatus pulcritarsisOchlerotatus pulcritarsis Anopheles plumbeusAnopheles plumbeus Orthopodomyia pulcripalpisOrthopodomyia pulcripalpis
Cavità degli alberi
FocolaiFocolai
(Specie fitotelmatofile)(Specie fitotelmatofile)
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Le specie più comuni nelle aree Le specie più comuni nelle aree densamente popolate (2)densamente popolate (2)
Alcune specie di CulicidiCulicidi che si sviluppano in focolai naturali possono comunque infestare centri abitati quando questi siano stati costruiti troppo a ridosso dei focolai larvali stessi
An. maculipennisAn. maculipennisAe. vexansAe. vexansCx. modestusCx. modestusOc. caspiusOc. caspiusOc. detritusOc. detritusOc. mariae Oc. mariae Oc. zammitiiOc. zammitii
CampeggiVillaggi turistici
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I Culicidi come vettoriI Culicidi come vettori di agenti patogeni di agenti patogeni
Alcune specie sono potenzialiAlcune specie sono potenziali vettori di : vettori di :
ARBOVIRUS ARBOVIRUS (YF, DEN, WN) (YF, DEN, WN) PROTOZOI PROTOZOI (plasmodi)(plasmodi) ELMINTI ELMINTI (filarie)(filarie)
In ItaliaIn Italia sono endemiche FILARIEFILARIE del cane
accidentalmente trasmissibili all’uomo ((DirofilariaDirofilaria))Abbiamo trovato la zanzara tigre naturalmente infetta con 2 filarieAbbiamo trovato la zanzara tigre naturalmente infetta con 2 filarie
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Ae. albopictusAe. albopictusAe. vexansAe. vexansOc.Oc. caspiuscaspiusOc. detritusOc. detritus
Culicidi di interesseCulicidi di interesse sanitario in Italia sanitario in Italia
An. labranchiaeAn. labranchiaeAn. sacharoviAn. sacharoviAn. superpictusAn. superpictus
DirofilariaDirofilaria spp.spp.
PlasmodiumPlasmodiumvivaxvivax
Cx. pipiens Cx. pipiens Cx. modestusCx. modestus
West Nile West Nile virusvirus
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Effetto eterotermi
ARBOARBO = ArArthropod BoBorne viruses
Virus trasmessi da artropodi
Febbre giallaFebbre gialla
DengueDengue Zanzara TigreZanzara Tigre 40 casi/anno40 casi/anno d’importazioned’importazione
West Nile West Nile Culex pipiensCulex pipiens14 casi in 14 casi in equini 1997equini 1997
ChikungunyaChikungunyaZanzara TigreZanzara Tigre14 casi 2006-0714 casi 2006-07D’importazioneD’importazione
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Le forme biologiche del complessoLe forme biologiche del complesso Culex pipiensCulex pipiens
Forma primitiva rurale
- focolai epigei- acque limpide e fredde- ornitofila- eurigama- effettua la diapausa inv.
Forma adattata agli ambienti
fortemente antropizzati
- focolai ipogei- acque più calde con
maggiore carica organica- antropofila- stenogama- autogena
- niente diapausa invernale
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…….….poi è arrivata la zanzara tigre………
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I I focolai naturali di Aedes albpopictus focolai naturali di Aedes albpopictus in ambiente di foresta e ruralein ambiente di foresta e rurale
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Aedes albopictus: Aedes albopictus: focolai disponibili in focolai disponibili in
ambiente antropizzatoambiente antropizzato
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Fase di invasione e colonizzazione
(densità massima)
Segue la fase di stabilizzazione(densità ridotta)
con assuefazione e abitudine
Evidenzapassiva
del fenomeno
troppo tardi !!
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Sviluppo stagionale di popolazioni diSviluppo stagionale di popolazioni di Aedes albopictus (anni ’90)Aedes albopictus (anni ’90)
Mar 99Mar 99
Picco di densitàPicco di densità
MagMag GiuGiu LugLug AgoAgo SetSet OttOtt NovNovAprApr
Roma, 1999-2000Roma, 1999-2000
Dic 99Dic 99
Ultimo repertoUltimo reperto
15-1215-12
Primo repertoPrimo reperto
27 marzo27 marzo
13-14h
12 hT= 10 C° T <10 C°°
12 h
Specie esofila ad attività diurna
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0
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26° 28° 30° 32° 34° 36° 38° 40° 42° 44° 46° 48° 50° 52° 1° 3° 5° 7° 9° 11° 13° 15° 17°
Settimane
%
0
5
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15
20
25
30
35
40
45
n°
uo
va
GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN
20042003
FEB MAR APR MAG
tasso pos n° medio uova/trap
Monitoraggio invernale di Monitoraggio invernale di Aedes albopictusAedes albopictus
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The globalThe globalwarmingwarming
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
Il riscaldamento globale: effetti sulle malattie trasmesse da vettori
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
Controllo dei Culicidi
La grande novità è che non ci sono novitàLa grande novità è che non ci sono novità
Bisogna rivedere e ottimizzare i metodi e egli strumenti di cui Bisogna rivedere e ottimizzare i metodi e egli strumenti di cui disponiamodisponiamo
Vanno regolamentati i buchi legislativi esistenti in materiaVanno regolamentati i buchi legislativi esistenti in materia
Gli Enti Pubblici preposti al controllo devono formare loro personale Gli Enti Pubblici preposti al controllo devono formare loro personale che sia in grado di programmare e valutare un progetto di controllo che sia in grado di programmare e valutare un progetto di controllo eseguito da terzieseguito da terzi
Il monitoraggio va gestito da una entità diversa da quellq preposta ai Il monitoraggio va gestito da una entità diversa da quellq preposta ai trattamentitrattamenti
L’impiego degli insetticidi va considerato sempre di più come un L’impiego degli insetticidi va considerato sempre di più come un male necessario nell’ambito di programmi di controllo più complessi male necessario nell’ambito di programmi di controllo più complessi che puntino principalmente alla riduzione dei focolai larvaliche puntino principalmente alla riduzione dei focolai larvali
L’uso degli adulticidi va ridotto in maniera drastica nel rispetto della L’uso degli adulticidi va ridotto in maniera drastica nel rispetto della nuova sensibilità per la salvaguardia della salute e dell’ambientenuova sensibilità per la salvaguardia della salute e dell’ambiente
Malattie Trasmesse da VettoriMalattie Trasmesse da VettoriM.I.P.I. - RomiM.I.P.I. - Romi
Obiettivi ragionevoli che ci possiamo proporre in un programma di controllo
ridurre la densità del potenziale vettore a livelli di sopportabilità
ma essere pronti ad affrontare l’emergenza
antilarvali
assuefazione