Mal di testa: le cause e le soluzioni olistiche più efficaci per liberarsene. Luigina Bernardi...

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Mal di testa: le cause e le soluzioni olistiche più efficaci per liberarsene Il mal di testa, quando è veramente intenso, può essere un disturbo invalidante. In Italia ne soffre circa il 10% della popolazione e le donne sono i soggetti colpiti con più frequenza, spesso con crisi che compaiono senza regole precise. Ma quali sono i diversi tipi di mal di testa? E come si può individuarle? Può essere l’origine di qualche patologia? Le intolleranze alimentari possono dar origine al mal di testa? Con quali strumenti possiamo scoprirne le cause? La Medicina quantistica ci può aiutare? Le risposte le trovi in questo articolo insieme a molti altri responsi. Introduzione Nei paesi occidentali e la nona causa più comune per cui una persona si rivolge al medico è la cefalea. Interessante è sapere che il dolore viene dal di fuori del cervello, poichè il tessuto cerebrale di per sè non ha nervi sensoriali. Il dolore deriva dalle menbrane che avvolgono l’encefalo, le meningi, dal cuoi capelluto e dai suoi vasi o dai muscoli e strutture tendinee correlate col cranio, tese o contratte. Sebbene il mal di testa possa essere associato a patologie anche molto gravi, nella maggior parte dei casi non è così. Solitamente si tratta di cefalea muscolo tensiva o di emicrania. E’ facile differenziare questi due tipi di mal di testa anche solo analizzando i sintomi del paziente. Nella cefalea di origine muscolare, il dolore è costante, sordo, incomincia in regione frontale o cervicale e da lì si espande a tutto il cranio, dando una sensazione di pressione, come se la testa fosse serrata in una morsa. Al contrario, l’emicrania è di origine vascolare ed è caratterizzata da acuti dolori pulsanti che vanno a crisi. La causa scatenante della cefalea muscolo tensiva è l’irritazione dei nervi meningei che si verifica per contrazione muscolare correlata a stress, cattiva postura o mal occlusione dentaria. L’emicrania è comunemente ritenuta una malattia metabolica, a carattere spiccatamente ereditario, in cui sono coinvolti neurotrasmettitori quali serotonina, bradichinina e noradrenalina. Può essere scatenata da variazioni ormonali, legate al momento del ciclo o dell’assunzione di contraccettivi. Causa comune di questo tipo di mal di testa possono essere anche degli abusi alimentari, assunzione di sostanze allergizzanti o stress emozionali. Per la cura di queste patologie è essenziale individuare la causa profonda e vera del problema. Molto spesso ho constatato che agendo a livello gastroenterico con il miglioramento della funzione digestiva e l’esclusione di cibi pesanti o mal tollerati, si ottiene un netto miglioramento dei sintomi. Altre volte deve essere valutata la situazione cardiocircolatoria, visto che frequentemente e alla base di una cefalea, c’è uno stato ipertensivo. La persona emicranica, costituzionalmente e iperreattiva a livello cerebrovascolare, inoltre, spesso sottovaluta che farmaci di uso anche assai comune, solitamente da tutti ben tollerati, per qualcuno può scatenare una crisi emicranica. Molte ricerche hanno ormai evidenziato che nelle persone con cefalea esiste una carenza tissutale di magnesio e l’assunzione in dosi variabili di quest’ultima porta ad una netta riduzione della frequenza ed intensità delle crisi. In molti casi l’emicrania si associa con il prolasso della mitrale, un comune difetto cardiaco dovuto a perdita di tono o per deformità di questa valvola che, influenzando la funzione delle piastrine, predispone all’insorgenza delle crisi di emicrania. Ebbene, la supplementazione di magnesio migliora anche questo problema. La cefalea nelle sue forme più comuni, quella muscolo tensiva e quella emicranica, può essere affrontata con grande efficacia con le terapie naturali. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che non si tratta di una vera e propria malattia, bensì di un sintomo.

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Il mal di testa, quando è veramente intenso, può essere un disturbo invalidante. In Italia ne soffre circa il 10% della popolazione e le donne sono i soggetti colpiti con più frequenza, spesso con crisi che compaiono senza regole precise. Ma quali sono i diversi tipi di mal di testa? E come si può individuarle? Può essere l’origine di qualche patologia? Le intolleranze alimentari possono dar origine al mal di testa? Con quali strumenti possiamo scoprirne le cause? La Medicina quantistica ci può aiutare? Le risposte le trovi in questo articolo insieme a molti altri responsi.

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Mal di testa: le cause e le soluzioni olistiche più efficaci per liberarsene

Il mal di testa, quando è veramente intenso, può essere un disturbo invalidante. In Italia ne soffre circa il 10% della popolazione e le donne sono i soggetti colpiti con più frequenza, spesso con crisi che compaiono senza regole precise. Ma quali sono i diversi tipi di mal di testa? E come si può individuarle? Può essere l’origine di qualche patologia? Le intolleranze alimentari possono dar origine al mal di testa? Con quali strumenti possiamo scoprirne le cause? La Medicina quantistica ci può aiutare? Le risposte le trovi in questo articolo insieme a molti altri responsi.

Introduzione

Nei paesi occidentali e la nona causa più comune per cui una persona si rivolge al medico è la cefalea. Interessante è sapere che il dolore viene dal di fuori del cervello, poichè il tessuto cerebrale di per sè non ha nervi sensoriali. Il dolore deriva dalle menbrane che avvolgono l’encefalo, le meningi, dal cuoi capelluto e dai suoi vasi o dai muscoli e strutture tendinee correlate col cranio, tese o contratte. Sebbene il mal di testa possa essere associato a patologie anche molto gravi, nella maggior parte dei casi non è così. Solitamente si tratta di cefalea muscolo tensiva o di emicrania.

E’ facile differenziare questi due tipi di mal di testa anche solo analizzando i sintomi del paziente. Nella cefalea di origine muscolare, il dolore è costante, sordo, incomincia in regione frontale o cervicale e da lì si espande a tutto il cranio, dando una sensazione di pressione, come se la testa fosse serrata in una morsa. Al contrario, l’emicrania è di origine vascolare ed è caratterizzata da acuti dolori pulsanti che vanno a crisi. La causa scatenante della cefalea muscolo tensiva è l’irritazione dei nervi meningei che si verifica per contrazione muscolare correlata a stress, cattiva postura o mal occlusione dentaria. L’emicrania è comunemente ritenuta una malattia metabolica, a carattere spiccatamente ereditario, in cui sono coinvolti neurotrasmettitori quali serotonina, bradichinina e noradrenalina. Può essere scatenata da variazioni ormonali, legate al momento del ciclo o dell’assunzione di contraccettivi. Causa comune di questo tipo di mal di testa possono essere anche degli abusi alimentari, assunzione di sostanze allergizzanti o stress emozionali.

Per la cura di queste patologie è essenziale individuare la causa profonda e vera del problema. Molto spesso ho constatato che agendo a livello gastroenterico con il miglioramento della funzione digestiva e l’esclusione di cibi pesanti o mal tollerati, si ottiene un netto miglioramento dei sintomi. Altre volte deve essere valutata la situazione cardiocircolatoria, visto che frequentemente e alla base di una cefalea, c’è uno stato ipertensivo. La persona emicranica, costituzionalmente e iperreattiva a livello cerebrovascolare, inoltre, spesso sottovaluta che farmaci di uso anche assai comune, solitamente da tutti ben tollerati, per qualcuno può scatenare una crisi emicranica.

Molte ricerche hanno ormai evidenziato che nelle persone con cefalea esiste una carenza tissutale di magnesio e l’assunzione in dosi variabili di quest’ultima porta ad una netta riduzione della frequenza ed intensità delle crisi. In molti casi l’emicrania si associa con il prolasso della mitrale, un comune difetto cardiaco dovuto a perdita di tono o per deformità di questa valvola che, influenzando la funzione delle piastrine, predispone all’insorgenza delle crisi di emicrania. Ebbene, la supplementazione di magnesio migliora anche questo problema.

La cefalea nelle sue forme più comuni, quella muscolo tensiva e quella emicranica, può essere affrontata con grande efficacia con le terapie naturali. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che non si tratta di una vera e propria malattia, bensì di un sintomo.

Quali sono le cefalee primarie (che non hanno origini definite)

Esaminiamo brevemente le pricipali tipologie di cefalea le cui cause non sono facilmente individuabili.

Emicrania

Colpisce in prevalenza i soggetti di sesso femminile ed è caratterizzata da un dolore unilaterale forte e pulsante che si aggrava in occasione di sforzi fisici o mentali. E’ associata al fastidio per la luce: chi ne soffre preferisce infatti stare al buio e possibilmente in silenzio. Le crisi possono durare da qualche ora a qualche giorno e possono essere scatenate dall’assunzione di alimenti. Possono essere precedute da segnali premonitori (fase detta aura) come, per esempio, la percezione di lampi di luce, ombre nere volanti o una sensazione di formiche agli arti. Talora i segnali possono manifestarsi anche come sintomi temporanei di malattie nervose o neurologiche gravi, per esempio, disturbi del linguaggio, oppure paresi delle braccia o delle gambe, ma sempre in forme transitorie e reversibili. Esiste una forma più grave di emicrania che si manifesta con intenso dolore pulsante, lacrimazione, perdite di muco dal naso e restrizione della pupilla, tutto però su un solo lato del viso. Le crisi sono giornaliere, durano da 2 a 45 minuti e assumono andamento ciclico, intervallate da periodi di benessere. Si conoscono diverse forme di emicrania: con ansia, senza ansia, retinica, complicata.

Cefalea di tipo tensivo

Più frequente tra le donne, si manifesta con dolore a bassa intensità, senso di costrizione che interessa tutta la testa o solo la fronte. Il dolore alla testa si avverte anche solo sfiorando i capelli e può essere provocato da situazioni ambientali, lavorative o famigliari. Se ne conoscono varie forme: episodica, sporadica, frequente e cronica.

Muscolo-tensiva

Le tempie dolgono come se fossero strette da una fascia e il dolore si prolunga fino al collo. Il mal di testa, dovuto alla contrattura dei muscoli del capo e del collo, si presenta dopo aver lavorato a lungo in posizione obbligata, dopo uno sforzo prolungato (per esempio, dopo molte ore di guida) o dopo aver affrontato momenti di stress o ansia in famiglia o sul lavoro.

Cefalea a grappolo

Colpisce soprattutto gli uomini e si definisce a grappolo perchè le crisi si concentrano solo in certi periodi che durano qualche giorno, intervallati da lunghe fasi di benessere. Le crisi si ripetono alle stesse ore e interessano metà del cranio, l’occhio e la palpebra dello stesso lato. Il dolore dipende dalla sensibilità del soggetto e l’agitazione che lo accompagna è tipica di questo disturbo.

Altre cefalee primarie

Sono mal di testa eterogenei, ancora poco conosciuti, che compaiono in seguito a varie attività: la cefalea primaria da tosse, da attività fisica, associata ad attività sessuale, l’emicrania continua.

Cefalee secondarie (dove è possibile individuare cause esterne)

Vediamo i diversi tipi di cefalea secondaria che dipendono da patologie precise e che devono essere individuate con un’attenta diagnosi.

Cefalee attribuite a trauma cranico

Il mal di testa si può manifestare dopo incidenti di diverso genere. In base al trauma si distingue in: cefalea post-traumatica acuta, cefalea post-traumatica cronica, cefalea acuta attribuita a colpo di frusta, cefalea dovuta a ematoma intracranico traumatico. Spesso, dopo un trauma cranico, capita che il dolore permanga per molti anni senza un vero danno anatomico e senza che apparentemente se ne percepisca il motivo; in questo caso si parla di sindrome soggettiva da trauma cranico.

Cefalea da disturbi vascolari cranici o cervicali

Il mal di testa si può manifestare nel corso di malattie dovute a disturbi vascolari. In questo caso si distinguono: cefalea attribuita a ictus ischemico, oppure a emoraggia intracranica non traumatica, cefalea dovuta a malformazione vascolare, cefalea attribuita ad arterite e artrosi, dolore che parte dall’arteria carotide. Sono numerosi e frequenti i mal di testa provocati da fenomeni irritativi dei muscoli cervicali, con dolore a livello della testa. A causa dei fenomeni degenerativi delle vertebre e di quelli infiammatori delle strutture nervose, la colonna vertebrale subisce delle modificazioni e perde la sua normale curvatura; ciò causa una tensione a livello delle strutture ossee e muscolari con conseguente dolore.

Cefalea da disturbi intracranici non vascolari

Il mal di testa si può manifestare durante gravi malattie del cervello, in questi casi si ha: ipertensione o ipotensione liquorale, cefalea da tumore intracranico, cefalea da crisi epilettica. In questi casi è più che mai necessaria una diagnosi corretta; che oltre agli esami del sangue, serve la visita oculistica con la rilevazione del fondo dell’occhio, l’elettroencefalogramma, la tac o la risonanza magnetica.

Cefalea indotta da una sostanza o dalla sua sospensione

Il mal di testa si può manifestarsi per l’uso di droghe, alcol o per la presenza di particolari sostanze nei cibi, come glutammato, addittivi alimentari, istamina, tiramina o altre sostanze vasoattive, Anche dei farmaci possono portarci alla cefalea.

Cefalea da infezione

Compare durante malattie infettive come la meningite batterica, l’encefalite, le infezioni intracraniche e le infezioni sistemiche.

Cefalea da disturbi dell’omeostasi

Dovuta ad alterazioni dell’equilibrio interno dell’organismo, si manifesta in montagna o al mare, per altitudine elevata, per mancanza di ossigeno (ipossia) o per imersione in acqua. Può essere anche provocata dall’ipertensione; in questo caso si manifesta al mattino e si attenua a metà giornata. Il dolore di solito ha sede nella regione occipitale e si aggrava con gli sforzi e con la tosse. Anche il digiuno può provocare modificazioni interne (ipoglicemia) che può provocare mal di testa.

Cefalea da disturbi di cranio, collo, occhi, orecchie, naso ecc.

Si manifesta durante le infezioni dei seni paranasali, con le otiti o i disturbi dei denti, per problemi di vista, a causa del glaucoma o di malformazioni del cranio.

Cefalea da disturbo psichico

Durante le malattie psichiatriche possono essere presenti diverse tipologie di mal di testa.

Nevralgie craniche e dolori facciali di origine diversa

Sono legate a malattie come le nevralgie del trigemino e degli altri nervi cranici, le neuropatie (malattie dei nervi periferici), il diabete e l’erpes o alla ingestione di sostanze fredde.

Alimentazione e mal di testa

Il mal di testa può comparire in modo improvviso subito dopo aver mangiato, in soggetti di qualunque età. Con un pò di attenzione si può risalire all’alimento, alle associazioni alimentari o ai metodi di cottura che favoriscono la comparsa del dolore. Esistono alimenti che possono provocare crisi di mal di testa perchè contengono sostanze ad azione vasoattiva (amine: istamina, tiramina, ecc.). Il problema è dovuto al fatto che alcune persone sono prive degli enzimi che utilizzano le amine presenti nella dieta, oppure hanno carenza di enzimi che distruggono le sostanze ad azione vasoattiva (i fenoli presenti nel cioccolato, nel formaggio e negli agrumi), alle quali sono imputabili la contrazione della muscolatura liscia e la dilatazione dei vasi a livello dell’epidermide (orticaria) e del cervello. In questo caso, dopo l’ingestione del cibo, si scatena la crisi di mal di testa, affiancata da tachicardia, arrossamento del volto e aumento della secrezione acida nello stomaco. Questi disturbi hanno spesso una componente ereditaria e sono dovuti alla carenza di un enzima particolare e cioè la monoaminossidasi (MAO).

Gli alimenti che possono scatenare il mal di testa

Anche tra questi due ambiti si è riscontrata una stretta relazione. Alimenti come cioccolato, formaggio, birra e vino scatenano attacchi di emicrania in molti soggetti, in particolare in coloro che hanno livelli bassi di un enzima piastrinico, il fenolsulfotransferase, che normalmente scinde alcuni composti, le amine vasoattive, presenti in questi alimenti. Il vino rosso contiene sostanze che sono potenti inibitori di questo enzima, quindi può scatenare emicranie soprattutto se viene consumato insieme ad alimenti ricchi di queste amine, come il formaggio. Recenti ricerche hanno poi evidenziato che anche le intolleranze alimentari giocano un ruolo determinante nella genesi dell’emicrania, dal momento che l’individuazione e l’esclusione degli alimenti allergenici o non tollerati eliminano o riducono nettamente i sintomi di tale affezione nella maggior parte dei soggetti. Gli alimenti più frequentemente chiamati in causa sono il latte vaccino e i suoi derivati (60-65% dei casi), il frumento e soprattutto il glutine, il cioccolato, le uova, gli agrumi, i pomodori, gli additivi alimentari e in qualche caso anche il pesce. Pertanto, oltre a seguire un’alimentazione sana che prevede cibi naturali e biologici, ricca di verdure crude e cotte, cereali integrali, frutta e proteine, è indispensabile individuare se ci sono degli alimenti verso i quali si è allergici o intolleranti.

Le differenze tra allergia e intolleranza alimentare

L’allergia alimentare è la reazione dell’organismo su base immunologica, mediata da anticorpi precisi (IgE); si manifesta con effetti immediatatamente verificabili (fragole= orticaria ecc.). L’intolleranza alimentare è la reazione dell’organismo su base immunologica, mediata da anticorpi diversi, non IgE ma IgA, non verificabile con l’assunzione di un alimento o di un additivo; si manifesta con effetti subdoli, tardivi, insidiosi, come una specie di veleno che si accumula e provoca sintomi non immediatamente riferibili alle sostanze responsabili. L’esistenza di un’intolleranza alimentare comporta un’azione di disturbo sul sistema immunitario con la conseguente caduta delle capacità difensive dell’organismo. In altre parole, la reazione immunitaria che si viene a creare determina una drastica riduzione in circolo delle IgA, gli anticorpi interessati dal processo, e il soggetto potrà ammalarsi alle vie respiratorie, al sistema gastrointestinale, soffrire dei disturbi più atipici, compresa appunto l’emicrania.

Oggi il numero di persone che soffrono di intolleranze alimentari è in costante aumento. Ciò si ritiene dovuto a vari fattori: all’aumento dello stress cui è sottoposto il sistema immunitario per l’inquinamento chimico dell’aria, dell’acqua, del cibo, allo svezzamento anticipato e quindi all’introduzione precoce di alimenti solidi nella prima infanzia, alla manipolazione genetica delle piante che da’ origine a cibi ad alta potenzialità allergizzante, alla tendenza crescente a consumare una varietà di alimenti sempre minore e ripetitiva. Una persona fortemente intollerante a un alimento dovrebbe infatti prestare attenzione anche a non consumare cibi della stessa famiglia alimentare per molti giorni consecutivi. Si è infatti rilevato che un elevato consumo di cibi appartenenti alla stessa famiglia può provocare allergie. Per questo motivo si raccomanda di variare la dieta il più possibile. In generale, una buona rotazione dei vari alimenti è molto utile non solo perchè evita l’insorgere di intolleranze, ma anche perchè fornisce all’organismo una grande varietà di sostanze e di informazioni.

In base a quanto finora esposto, emerge dunque un dato confortante: dalle intolleranze alimentari si può guarire! E’ necessario però ricostituire una buona flora intestinale e ripristinare una normale permeabilità di membrana, riequilibrare l’intero apparato digerente e in particolare il fegato, eliminare le cause di eccessivo stress e intervenire sull’asse neuroendocrino.

Tutto ciò lo si può riscontrare con un Check up di biorisonanza quantistico ; esso è in grado di evidenziare “le cause e le conseguenze” del mal funzionamento del nostro organismo, valutare i rimedi naturali più adatti al soggetto, abbinare trattamenti di riequilibrio energetico a seconda dei casi più disparati e curare l’alimentazione di ognuno.

Dipendenze alimentari

Una dipendenza psichica nei confronti dell’alimento, causa dell’intolleranza, è spesso così rilevante da procurare, se questo manca per un periodo superiore a tre giorni, sintomi fisici e psichici simili a una crisi di astinenza. Questo effetto può essere spiegato con la liberazione di neurotrasmettitori particolari indotti dalla reazione immunitaria che procurano un immediato senso di benessere in grado di mascherare inizialmente tutti gli effetti negativi della reazione stessa.

Il meccanismo di azione capace di spiegare una così ampia varietà di sintomi può essere il cosidetto malassorbimento alla rovescia, cioè il passaggio di macromolecole allergizzanti attraverso la barriera intestinale dovuto alla riduzione delle IgA in circolo, da vari fattori quali: stress, fatti gastroenterici, parassitosi intestinali, malattie virali, terapie antibiotiche, cortisoniche e immunosoppressive, lassativi.

Mal di testa e rimedi naturali

Una volta corretta l’alimentazione e individuate le eventuali intolleranze alimentari, il passaggio successivo consisterà nel formulare un programma di lavoro a livello fitoterapico.

La fitoterapia, nei casi di cefalea e di emicrania, si rivolge a diverse piante che con la loro modalità d’azione intervengono sui meccanismi che la inducono. In prima istanza si agisce sulla sintomatologia in modo da alleviare il dolore che frequentemente comporta l’utilizzo di farmaci efficaci ma dai molti effetti collaterali indesiderati. Per questo si fa ricorso a piante contenenti principi attivi rivolti specificatamente verso quei bersagli che sono coinvolti nella genesi e nello svilupparsi del mal di testa.

Da qui l’utilizzo di piante con azione antinfiammatoria, spasmolitica sulla mucosa liscia dei vasi, regolatrici della serotonina, attive sulla sostanza P, antianemiche contro nausea e vomito. Al tempo stesso si deve intervenire con una correzione del terreno e un’azione di drenaggio cellulare.

Rimedi per il riequilibrio del terreno

Il riequilibrio del terreno si ottiene con un programma di lavoro più delicato e protratto nel tempo, che si avvale in particolar modo dell’utilizzo di oligoelementi come la Nutripuntura; l’azione dolce e profonda di questo rimedio, corregge gli squilibri costituzionali e pone le basi per la guarigione.

La soluzione più efficace per ritrovare il benessere è la medicina quantistica

La chiave di volta per ritrovare il benessere e riportare l’equilibrio dell’organismo umano è “olistica” e si avvale dell’azione del Check up quantistico ; con esso si possono scoprire e determinare, nel dettaglio, la o le cause del problema e di conseguenza definire un profilo completo dello stato psicofisico.

La buona notizia è che oggi, grazie al Check Up Quantistico di Biorisonanza e di Biofeedback ci consente di scoprire nel dettaglio, come detto, un profilo completo sullo stato psicofisico generale, ma soprattutto andando ad individuare per esempio i valori dello stress e dell’ansia (alto o altissimo: “emergenza”), le cause e le somatizzazioni “assunte” e “assorbite” dal corpo, a valutare e a misurare il sistema nervoso autonomo e il sistema immunitario quale attore protagonista delle disfunzioni.

Il Check Up Quantistico, inoltre, risulta importante perché è in grado di individuare il rischio di patologie nascenti o delle predisposizioni genetiche di ognuno, corregge le informazioni scorrette che creano squilibrio e testa i rimedi naturali più adatti per la chimica della persona che si sottopone al Test. Ogni organismo produce una sua chimica, i sintomi sono diversi da persona a persona, come lo squilibrio di informazione dei meridiani e del sistema endocrino e può valutare tanto altro ancora.

La cosa importante, ritornando al mal di testa, all’emicrania o alla cefalea, è scoprirne la causa o le cause e solo in questo modo ci si può attrezzare per la guarigione e il Check Up è in grado di rilevare tali cause.

La terapia conseguente viene effettuata da operatori esperti e qualificati nella pratica della Medicina Quantistica e di biorisonanza poiché, con questo metodo e con la apparecchiatura appropriata, è possibile agire riequilibrando gli organi interessati, disperdere i sovraccarichi energetici, calmare la mente, tranquillizzare il soggetto e in generale stabilizzare l’intero corpo.

Un rimedio del tutto naturale applicato alla Medicina Quantistica: la Nutripuntura, anche detta “l’agopuntura senza aghi”.

Si tratta di una nutrizione e informazione cellulare che si compone di due parole e si chiama Nutri + puntura ed è del tutto naturale. La Nutripuntura, costituita da 38+2 pasticche, meglio definite come nutrimenti endocellulari, ha l’obiettivo di fornire direttamente all’organo mal funzionante, o ad un settore specifico dell’organismo, le informazioni elettromagnetiche necessarie per attivare la sua autoregolazione naturale.

La loro efficacia, precisa come quella degli aghi dell’agopuntura, è immediata per quegli organi di cui prima e per i settori che si vogliono sostenere.

L’azione di ogni nutrimento della Nutripuntura si concentra dunque sull’organo-bersaglio, senza interferire in altre zone, per riportare le informazioni corrette al corpo.

L’apparizione di un sintomo è un segnale d’allerta, risultato di un disturbo dell’informazione che attiva la funzione di un organo. In effetti l’organismo non è costituito solamente da un insieme di organi con delle funzioni diverse (l’hardware), ma anche da numerosi programmi, contenenti le informazioni necessarie per regolare il funzionamento (il software).

Questa nutrizione non presenta alcuna controindicazione ed è totalmente biocompatibile e, come detto, è prodotta in forma di mini-compresse ed è dal gusto gradevole; la sua assunzione deve avvenire mediante masticazione della stessa pasticca e tale esercizio deve svolgersi due o tre volte al giorno perché abbia successo.

Per maggiori informazioni e/o per prenotare il tuo check up quantistico, CONTATTACI senza esitare. Saremo lieti di aiutarti.

Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.

Bibliografia

Gianfranco Trapani, 2008, “Mal di Testa” – Edizioni Red;

Patrick Vèret, Yvonne Parquer, 2007, “Manuale di Nutripuntura Fisiologia e informazione cellulare”, Ed. Tecniche Nuove;

Catia Trevisani, 2010, “Curarsi con la Naturopatia” Edizioni Enea.

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