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CONTRO VENTO Comunità terapeutica “Villa Ischia” - Riva del Garda (TN) NOTIZIE, EVENTI E INFORMAZIONI MAGGIO 2017 Il mondo della salute mentale è un cantiere sempre aper- to, si ripara, si aggiusta, si progetta, si costruisce, si rinnova continuamente. Con Controvento cerchiamo di darne conto, di informare quanto si sta facendo nei servi- zi, le attività che si svolgono, i programmi che si attuano, le iniziative in cantiere nei due Centri di Salute Mentale di Tione e di Arco, nel reparto Diagnosi e Cura, in comunità Villa Ischia e al Centro di Salute mentale di Tione. Medi- ci, Infermieri, Educatori, Tecnici della riabilitazione psi- chiatrica, operatori, sono costantemente al lavoro per trovare i modi migliori, le forme più adatte, per adeguare sempre di più il servizio alle esigenze ed ai bisogni degli utenti e delle loro famiglie. E da tempo ormai questo lavo- ro dei professionisti viene fatto viene fatto il più possibile con gli utenti stessi e con le loro famiglie, incontri, grup- pi, approfondimenti per capire come mettere al centro di tutto il lavoro l’utente e i suoi bisogni. Si è svolto e si continua a svolgere un costante lavoro di formazione degli operatori sui temi della recovery e dell’empowerment, sugli atteggiamenti dunque che favo- riscono il protagonismo dell’utente nel suo percorso di cura. Un altro degli aspetti di fondo sul quale lavoriamo noi operatori, insieme agli utenti, è quello della speran- za, la speranza sempre possibile in un cambiamento, la speranza di una cura più utile, più efficace, che migliori le proprie condizioni di vita. Lavoriamo allora sulla cura, sulla ricerca costante della cura migliore, ma anche sulla dimensione personale che non è mai solo malattia, nem- meno nei momenti peggiori; ragioniamo e lavoriamo con gli utenti su tutti quegli aspetti che possono migliorare le condizioni di vita della persona, che possono aiutarla a realizzare il proprio percorso personale di vita. La fiducia allora, reciproca, fra operatori e utenti diventa fondamen- tale, la fiducia in un miglioramento possibile, la fiducia che nonostante le avversità e la malattia sia possibile diven- tare, anche come utenti dei servizi della salute mentale, titolari legittimi della propria vicenda umana personale. Vogliamo allora pensare alla primavera, come la stagio- ne del risveglio della speranza per tutti noi; sappiamo di vivere in un mondo dove la speranza pare essere merce sempre più rara, ma noi dai territori della salute men- tale dove fatica e sofferenza sono di casa, vogliamo dire che stiamo lavorando costantemente per mantenere viva la speranza, e coltiviamo la fiducia nella possibilità di una vita migliore, per ognuno di noi ovviamente, ma pensiamo ce ne sia bisogno proprio per tutti. l.m.

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CONTROVENTOComunità terapeutica “Villa Ischia” - Riva del Garda (TN)

NOTIZIE, EVENTI E INFORMAZIONI MAGGIO 2017

CONTROVENTOComunità terapeutica “Villa Ischia” - Riva del Garda (TN)

NOTIZIE, EVENTI E INFORMAZIONI MAGGIO 2017

Il mondo della salute mentale è un cantiere sempre aper-to, si ripara, si aggiusta, si progetta, si costruisce, si rinnova continuamente. Con Controvento cerchiamo di darne conto, di informare quanto si sta facendo nei servi-zi, le attività che si svolgono, i programmi che si attuano, le iniziative in cantiere nei due Centri di Salute Mentale di Tione e di Arco, nel reparto Diagnosi e Cura, in comunità Villa Ischia e al Centro di Salute mentale di Tione. Medi-ci, Infermieri, Educatori, Tecnici della riabilitazione psi-chiatrica, operatori, sono costantemente al lavoro per trovare i modi migliori, le forme più adatte, per adeguare sempre di più il servizio alle esigenze ed ai bisogni degli utenti e delle loro famiglie. E da tempo ormai questo lavo-ro dei professionisti viene fatto viene fatto il più possibile con gli utenti stessi e con le loro famiglie, incontri, grup-pi, approfondimenti per capire come mettere al centro di tutto il lavoro l’utente e i suoi bisogni. Si è svolto e si continua a svolgere un costante lavoro di formazione degli operatori sui temi della recovery e dell’empowerment, sugli atteggiamenti dunque che favo-riscono il protagonismo dell’utente nel suo percorso di cura. Un altro degli aspetti di fondo sul quale lavoriamo noi operatori, insieme agli utenti, è quello della speran-

za, la speranza sempre possibile in un cambiamento, la speranza di una cura più utile, più effi cace, che migliori le proprie condizioni di vita. Lavoriamo allora sulla cura, sulla ricerca costante della cura migliore, ma anche sulla dimensione personale che non è mai solo malattia, nem-meno nei momenti peggiori; ragioniamo e lavoriamo con gli utenti su tutti quegli aspetti che possono migliorare le condizioni di vita della persona, che possono aiutarla a realizzare il proprio percorso personale di vita. La fi ducia allora, reciproca, fra operatori e utenti diventa fondamen-tale, la fi ducia in un miglioramento possibile, la fi ducia che nonostante le avversità e la malattia sia possibile diven-tare, anche come utenti dei servizi della salute mentale, titolari legittimi della propria vicenda umana personale. Vogliamo allora pensare alla primavera, come la stagio-ne del risveglio della speranza per tutti noi; sappiamo di vivere in un mondo dove la speranza pare essere merce sempre più rara, ma noi dai territori della salute men-tale dove fatica e sofferenza sono di casa, vogliamo dire che stiamo lavorando costantemente per mantenere viva la speranza, e coltiviamo la fi ducia nella possibilità di una vita migliore, per ognuno di noi ovviamente, ma pensiamo ce ne sia bisogno proprio per tutti.

l.m.

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LA PREVENZIONE IN PSICHIATRIA

La prevenzione è un insieme di azioni ed interventi at-tuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie. In relazione alle finalità perseguibili si distinguono tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria è diretta all’eliminazione dei fattori che si presume possano provocare o favorire l’in-sorgenza dei disturbi psichici. Comprende tutte le misu-re che servono a evitare l’insorgenza di una patologia, agendo sui fattori di rischio.Un concetto più recente è quello di PREVENZIONE UNIVERSALE, cioè diretta all’intera popolazione.I limiti di tale approccio sono legati alle attuali lacune rispetto le conoscenze su come prevenire le malattie mentali. Queste hanno infatti un’origine multifattoria-le, descritta secondo il modello bio-psico-sociale, la cui assunzione principale è che ogni condizione di salute o di malattia sia la conseguenza dell’interazione tra fat-tori biologici, psicologici e sociali. Tuttavia è possibile attuare alcune misure di prevenzione primaria anche in salute mentale: ad esempio riduzione di alcuni fattori di rischio psicosociali per la depressione non psicotica, come la disoccupazione; riduzione di alcuni fattori di ri-schio biologico per le psicosi come i traumi perinatali; interventi psicosociali su gruppi a rischio, come i figli di genitori psicotici, i familiari degli utenti psichiatrici, le persone alle quali è stata fatta diagnosi di alcune pato-logie organiche (es. patologie tumorali, cardiovascolari o autoimmuni).Interventi di prevenzione primaria vengono effettuati dal nostro Servizio attraverso ad esempio incontri di pro-mozione della salute e di sensibilizzazione nelle scuole, volti alla conoscenza dei disturbi psichici e dei fattori di rischio, nonché alla riduzione dello stigma.La prevenzione secondaria si riferisce all’individuazione, di solito attraverso uno screening di massa, dei sogget-ti affetti da una particolare condizione (a rischio), lad-dove il trattamento precoce può migliorare in maniera significativa il decorso del disturbo.Un concetto più recente è quello di PREVENZIONE SE-LETTIVA: rivolta agli individui a rischio (meglio conosciu-ti delle cause dei disturbi cui si rivolge la prevenzione primaria).La principale concreta possibile applicazione consiste nel riconoscimento dei segni precoci di malattia; misure di prevenzione secondaria sono quindi ad esempio l’iden-tificazione e il trattamento di sintomi precoci di rica-duta negli utenti schizofrenici, il trattamento precoce

della depressione puerperale e della depressione nelle persone con determinate patologie organiche. Inter-venti di prevenzione secondaria vengono effettuati dal nostro Servizio attraverso ad esempio il lavoro svolto da un gruppo di lavoro denominato TIP (Team Interventi Precoci), composto da un’équipe professionale multidi-sciplinare con il mandato di attuare interventi terapeu-tico-riabilitativi precoci per utenti giovani che presenti-no sintomatologia dello spettro psicotico.Gli interventi all’esordio psicotico dovrebbero avere lo scopo di ridurre al minimo il tempo in cui l’individuo si trova in uno stato di psicosi non trattata, che è fatto-re prognostico fondamentale per una maggiore efficacia del trattamento e migliore esito. La prevenzione terziaria comprende tutte le misure che concorrono a ridurre le conseguenze disabilitanti di una condizione patologica in atto; si intende quindi anche la gestione delle disabilità funzionali consequenziali ad una patologia mentale. Si realizza attraverso misure riabi-litative e assistenziali, volte al reinserimento, sociale e lavorativo, della persona e all’aumento della qualità della vita in generale.Un concetto più recente è quello di PREVENZIONE DE-DICATA: si indirizza ai soggetti ad alto rischio o a quel-li che manifestano precocemente le caratteristiche di una malattia. Rappresentano misure di prevenzione terziaria, ad esempio, la riduzione del rischio di ricadute nella schi-zofrenia e nei disturbi affettivi mediante un adeguato trattamento farmacologico integrato con interventi ria-bilitativi e di supporto alla famiglia.Nella nostra Unità Operativa si lavora sempre più anche rispetto la prevenzione terziaria, attraverso le attività terapeutico-riabilitative che si svolgono nei due Centri di Salute Mentale, nel Centro Diurno di Tione e nella Comunità Terapeutico – Riabilitativa di Riva del Garda. La riabilitazione rappresenta un esempio di prevenzione terziaria, con l’obiettivo specifico di ridurre la perdita di abilità e di sviluppare e attuare le personali competenze e risorse.In salute mentale, dunque, la prevenzione è fondamen-tale, sia come azione sui fattori di rischio, sia come in-tervento precoce, sia come attività volte alla riduzione della disabilità, al fine di favorire e promuovere i percorsi di recovery personale.La conferenza Ministeriale Europea sulla Salute Menta-le a Helsinki nel 2005 ha dichiarato come non c’è salute, senza salute mentale!

Dottoressa Carla Rizzo

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STUDENTI IN VISITA A VILLA ISCHIA

Studenti del liceo Maffei in visita alla comunità terapeu-tica riabilitativa Villa Ischia di Riva del Garda.

La visita fa parte del programma di scambio fra i servizi di salute mentale e le scuole dell’Alto Garda.

In maniera particolare, gli operatori del Centro di Salute Mentale si sono incontrati con le classi quarte del Liceo Maffei e dell’Istituto Garda Scuola, nell’ambito di un’at-tività di informazione e formazione sulla Salute mentale.

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NEWS-LETTER

L’attività è nata nel novembre 2015 e vede la collabo-razione delle due redazioni di Arco e Tione. La mission è a scopo informativo rispetto sia all’Unità Operativa sia all’ambiente esterno.

La redazione è composta da Redattori volontari e si riu-nisce il Giovedì mattina dalle 9.30 alle 11.00; è presie-duta da un operatore tecnico, una terapista T.E.R.P. e quando c’è la possibilità partecipano anche i tirocinanti dei Corsi di Laurea che vengono nel nostro servizio.

All’interno dell’attività si propongono le idee da svilup-pare, ci si confronta e poi si procede alla stesura de-gli articoli che devono essere pubblicati nell’arco di 15 giorni. È fondamentale confrontarsi ogni volta tra redazioni per decidere rispetto alla scelta e composizione degli argomenti da pubblicare.

La stesura degli articoli può essere fatta singolarmen-te o in coppia in base all’argomento e alla sua comples-sità e anche per un fattore di condivisione e integrazio-ne del gruppo.

Gli articoli devono essere firmati apponendo nome e cognome per esteso per evitare omonimie e per una chiara identificazione.

All’inizio il gruppo si è mosso a piccoli passi per poi conoscere un’evoluzione sia come numero di redattori, come lavoro collettivo, che come collaborazione tra le redazioni di Tione e Arco inteso come:

1. Idee nuove da sviluppare2. Evoluzione nella stesura degli articoli3. Possibilità di reperire informazioni anche attraverso Internet oppure tramite interviste, consultazione di materiale informativo o esperienze dirette sul territorio4. Maggiore spazio dedicato alla pubblicazione degli articoli (doppia impaginazione) 5. Acquisizione competenze grafiche per l’impaginazione.

L’opportunità di partecipare a questa attività è per noi un modo per sentirci partecipi alle tante iniziative che ci offre il C.S.M. di Arco e di Tione e che ci aiuta nel nostro percorso terapeutico-riabilitativo.

Manuel P. & Maura M.

Nella fotografia in alto la Redazione di Arco, nell’altra la Redazione di Tione, entrambe al lavoro e nella fotografia in basso le due Redazioni insieme.

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VITA IN COMUNITÀ

Natale e Capodanno

Il Natale e il Capodanno sono state due ottime e piacevoli feste, delle occasioni per stare insieme e per scambiar-ci i saluti. Capodanno è un evento unico se guardiamo l’anno che verrà. Ci fa riflettere e pensare che non sia-mo soli ma ci siamo accorti che c’è qualcuno che ci vuole bene e che ci aiuta. Il Capodanno e il Natale sono feste particolari e importanti perché ci lasciano alle spalle il vecchio anno e qualche tristezza e malinconia dei nostri

San Valentino

Come ogni anno il 14 febbraio festeggiamo la festa di San Valentino. Inizialmente è sempre stata vissuta come festa degli innamorati. Negli ultimi anni è diven-tata la festa di tutti e quelli che si vogliono bene, non occorre più essere innamorati, si può festeggiare come

anni. In fondo che cosa è il Natale senza l’amicizia che ci unisce e il volersi bene, ci domandiamo perché questo accade solo una volta, invece di succedere tutti i giorni perché in fondo la vita vola via ma la festa ci unisce e ci fa volare lontano dai problemi e ci aiuta a superare gli ostacoli. Ci aiuta a salire la salita che è la parte più difficile e più importante della nostra vita.Buon anno a tutti!

Matteo e Davide

amici o colleghi di lavoro, e a volte anche parenti.Noi in comunità lo festeggiamo tutti i giorni, affrontando la vita insieme con affetto reciproco.

Claudio e Donata

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ABITARE IL BENESSERE

Ciao, sono Morena. Sono qui per raccontavi la mia sto-ria.. ci sono stati anni in cui sono stata particolarmente male a livello fisico e mentale. Ho fatto fatica a capire cosa fare per farmi aiutare. Fortunatamente mia sorella ha compreso il mio disagio e ha capito che avevo bisogno di aiuto. Attraverso il ricovero sono a venuta a conoscenza del servizio di psichiatria con tutti i servizi annessi. Duran-te questo periodo ho avuto bisogno di essere accompa-gnata poiché ero troppo fragile per affrontare la cosa da sola. Dopo un lungo periodo difficile ho accettato la proposta di essere inserita in una comunità, scelta difficilissima perché mi ha portato ad accettare che la situazione era drammatica e che non riuscivo più a portare avanti la mia vita. In comunità terapeutica ho vissuto per tre anni. Du-rante questo periodo ho avuto la possibilità di curarmi, col tempo ho imparato a prendermi cura di me, a stare insieme agli altri, nonostante le difficoltà iniziali. Questo percorso mi è servito per ricominciare, recuperare la mia autostima, organizzare la mia vita. Concluso il progetto che mi vedeva inserita in comunità, ho avuto la possibilità di andare in un appartamento pro-tetto UAS (Unità Abitativa Supportata) con un utente della comunità. Durante questa esperienza ho sperimentato che cosa

significava essere autonomi e ricevere un aiuto diverso, infatti gli operatori erano presenti solo per alcuni mo-menti durante la giornata, non tutto il giorno come in comunità. È stata un’esperienza molto positiva. Io e la mia coin-quilina abbiamo fatto tutto insieme: pulizie, spesa an-che con l’aiuto dell’operatore. Abbiamo imparato tutte e due come mantenere la casa pulita, come cucinare. Ci siamo prese la responsabilità di assumere la terapia farmacologica in autonomia e questo ha rappresentato un passo importante per il raggiungimento del benes-sere. L’esperienza in appartamento è durata un anno, e dopo essermi attivata anche con il Servizio Sociale ho rag-giunto anche un’autonomia abitativa in una casa ITEA e questo mi ha reso molto felice perché non pensavo di raggiungere l’obiettivo così in fretta. Ora lavoro presso il Centro Salute Mentale di Arco come operatore tecnico. Sto trasformando la mia esperienza personale nell’aiutare gli altri lavorando per me stessa. Sto imparando a mettermi al servizio degli utenti e la mia storia mi serve per comprendere come aiutarli. Con il passare del tempo mi è sempre più chiaro che prendermi cura del mio benessere come per esempio rivolgermi al mio medico di fiducia, agli operatori e con-frontarmi con loro rispetto a quanto mi sta accadendo, è un aspetto fondamentale.

Morena

Ho avuto la fortuna di poter accedere nuovamente all’appartamento protetto, un servizio della comunità.Tutto ciò con dinamiche diverse rispetto alle scorse vol-te, con l’obiettivo di emanciparmi ed andare incontro ad una convivenza nel mondo vero.In appartamento mi trovo molto bene e a poco avrò un coinquilino con cui condividerlo.Questo percorso è meno vincolato alla comunità nel

senso che svolgo molte attività e partecipo ai gruppi solo tre giorni alla settimana.Essendo non vincolato ho più tempo per dedicarmi a me e ai miei impegni.Devo dire che i miei genitori, inizialmente non entusiasti, credo che abbiano trovato in me un bel cambiamento.Questo è sintomo di soddisfazione ed autonomia.Voglio portare a termine questo obiettivo.

Roberto

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OLTRE LA PATOLOGIA

Avere una malattia mentale, se la si prende con filoso-fia, non è poi diverso dall’avere una malattia fisica per cui le cure ed i farmaci sono indispensabili anche, o for-se per tutta la vita.Come mi vedo allo specchio? Mi vedo invecchiata, più consapevole e più arrabbiata.A volte faccio le smorfie, come per dire, ma sì, chi me lo fa fare di stare male sempre e non provare a trasforma-re questa tristezza eterna in benessere interiore con la conoscenza dei miei limiti e capacità. Non sto tanto a guardare se l’erba del vicino è più ver-de, ma coltivo dentro di me questa ricchezza che la sof-ferenza mi dona.

Non si deve mica sempre piangere, ma quando si tocca-no i tasti dell’anima è lì che non sono solo una paziente, non sono solo una patologia ma sono io, me stessa. Esisto. Amo.Amore non inteso come coppia, ma affetto che esplode in un abbraccio, in una risata.Prendersi in giro e sapere che lo facciamo perché ci conosciamo;siamo alunni eterni della stessa scuola, ma non della stessa strada.Il nostro futuro (magari saperlo) le nostre vite focalizza-te in avanti anche se è dura difficile la salita. Sempre avanti.

Claudia

IMPRESSIONI D’ARTE

Possiamo notare nel dipinto vari elementi: dei contadini che portano al pascolo delle mucche, delle case inneva-te.

Ho scelto questo dipinto perché è molto espressivo.Possiamo notare le montagne innevate con sotto questi grandi prati.

Segantini rappresenta bene Arco, è un pittore divisio-nista.

Usa toni accesi e colori squillanti, notiamo che usa que-ste singole pennellate materiche per descrivere il pae-saggio naturale.

Lorenzo

Contadini al pascolo di Segantini

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EMOZIONI E FOTO

Durante questo laboratorio di scrittura abbiamo elabo-rato un progetto, quello di portare una foto a cui siamo legati e raccontarla tramite lo strumento della scrittu-ra. È stato un modo per rivivere i ricordi del momento in cui è stata scattata e ripensare alle emozioni che abbiamo provato dentro di noi. La foto è una cosa che rimane impressa e che raccoglie l’attimo, specie riguar-dandola dopo qualche anno. Scrivere è leggere e rilegge-re, scrivere è mettersi in gioco. Ognuno di noi ha scelto una foto personale che ritrae un momento significativo della nostra vita.

“Io, ad esempio, ho scelto una foto che rappresenta un momento della mia vita in cui uscivo dalla depressione e durante la scrittura sono riemersi ricordi negativi, anche se quella giornata in cui sono ritratta era stata una bella giornata”.

“Per quello che mi riguarda, ho fotografato le operatrici di Valle Aperta e mi sono ricordato delle giornate divertenti e rilassanti. Raccontare la foto mi ha suscitato bei pen-sieri e alleviato un po’ di pressione”.

“Io ho portato la foto di mia mamma e raccontare mi ha fatto tornare in mente tanti bei ricordi, l’amore che provavo per lei. È stato emozionante scrivere di noi due”.

“Io faccio parte del gruppo laboratorio di scrittura, le mie foto le ho portate perché volevo condividerle con i miei amici e mi hanno suscitato pensieri, parole, ricordi e sen-timenti profondi di amicizia e gratitudine intensi versi di loro. Ho fatto tesoro di questa esperienza”.

“Quello che invece ho scritto durante il laboratorio è di una foto di gruppo che ritrae una gita con il CD. È sta-to bello ricordare le emozioni che avevo sentito durante quella visita al museo dove erano esposti i quadri degli impressionisti in prestito dai musei di Parigi”.

“Io adoro scattare foto, adoro cogliere e fissare per sem-pre uno sguardo, un momento, un istante e renderlo eterno. Lasciarlo ai posteri come un’eredità preziosa. Ho perfino coniato un motto: chi ti ama veramente sa anche farti un bel ritratto. Io ho portato una foto di mio figlio con il suo amato cane, perché per me l’essere mamma è qualcosa che mi ha completato e riempito di gioia. Le parole scorrono velo-ci, indugiando nel dolce tepore dei ricordi. Cullarmi nello sguardo di mio figlio”.

Scrivere è leggere e rileggere, scrivere è mettersi in gioco.

I partecipanti del Gruppo Scrittura

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GRUPPO RECUPERO AL CENTRO DIURNO DI TIONE

Il gruppo recupero si svolge al Centro Diurno ormai da un paio di anni e sta dando grandi soddisfazioni: dopo aver consegnato alcune bacheche porta brochure nelle diverse articolazioni dell’Unità Operativa abbiamo rice-vuto altre commissioni! Per chi non ci conosce anco-ra ci presentiamo: il gruppo è nato con l’intenzione di prendere del materiale che sarebbe stato buttato nelle discariche e trattarlo in modo da poterlo riutilizzare. Spesso siamo circondati quotidianamente da oggetti, scarti, che se osservati da un’altra prospettiva posso-no DIVENTARE ALTRO!Riuscire a vedere gli oggetti recuperati sotto un’altra forma permette all’oggetto stesso di riscattarsi, di poter essere ancora utile per qualcuno, di avere una seconda chance. Un po’ come noi che, attraverso le at-tività terapeutico riabilitativa, recuperiamo qualcosa: miglioriamo le relazioni sociali, siamo più aperti e dispo-nibili verso gli altri, riprendiamo manualità, riusciamo a lavorare insieme ad altre persone ascoltando il parere di tutti, dando spazio si a se stessi ma sempre in un contesto gruppale. Gli utenti che partecipano all’attività si misurano con l’oggetto cercando di capire su cosa bisogna interveni-re, come modificarlo, confrontando le diverse opinioni di ciascuno per poi arrivare al prodotto finale.

Lo scorso autunno la “nostra” maestra d’arte Lore-dana, con cui collaboriamo ormai da alcuni anni, ci ha proposto un percorso di avvicinamento alla tecnica del-la pittura sui sassi. All’inizio abbiamo dovuto prendere confidenza con un oggetto tridimensionale, imparare a “leggere nelle sue forme” il soggetto da dipingere. Lo-redana ci ha insegnato bene a tenere il pennello sottile, appoggiando la mano al tavolo per avere maggiore sta-bilità e tratteggiando linee molto sottili. Inizialmente c’è stata un po’ di difficoltà ma con l’aiuto giusto siamo riusciti a realizzare tanti “quadretti” diversi quali coc-cinelle, bruchi, pesci e gufi per poi dedicarci ad un tema preciso realizzando l’immagine di un paese. Ognuno di noi ha scelto lo stile delle abitazioni, personalizzandole per creare un paesaggio del tutto personale. In questa attività abbiamo percepito come con la pittura si pos-sano trasmettere le proprie emozioni e come il risultato cambi proprio in base a quali che proviamo nel momento dell’attività.

PERCORSI D’ARTE

“A seconda del proprio stato d’animo si utilizzano forme e colori diversi che rispecchiano i nostri umori” - “Ho provato una soddisfazione immensa notando che dalle mie mani usciva qualcosa di bello e preciso” - “Alcuni di noi, in base al proprio paese di origine, hanno scelto le forme e le tipologie del casa. Il mio villaggio inglese mi ha ricordato le vacanze estive al mare, quando si passava dai villaggi tipici della costa Sud dell’Inghilterra” - “Nel provare a colorare questi sassi, ho vissuto delle emo-zioni che mi hanno rilassato e indirizzato nella scelta del colore”.

La parola recupero quindi ha due significati: recupero del materiale e recupero della persona in senso riabili-tativo e psichico. Il lavoro manuale dell’attività produce sul proprio corpo e sulla persona un effetto emotivo po-sitivo che crea una forte soddisfazione.

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LA BELLEZZA DEGLI SGUARDI

Da novembre 2016 fino a febbraio 2017 al Centro di Sa-lute Mentale di Arco si è svolto un laboratorio di scrit-tura autobiografica chiamato “La bellezza degli sguardi” che viene rappresentato da una bellissima mongolfiera colorata.Il laboratorio è fatto in modo di poter raccontare un po’ del nostro Io attraverso i 5 sensi: olfatto, tatto, vista, udito, gusto. Ogni incontro era una vera aspettativa... molti dei parte-cipanti (7 persone o utenti) all’inizio erano titubanti compresa io... ma poi tutto si è trasformato in uno stare insieme, condividere pensieri, progetti e momenti di vita passata attraverso la scrittura.Poter scrivere nero su bianco e poter condividere determinate si-tuazioni e sensazioni ha dato modo ai partecipanti di creare un gruppo unito, senza pregiudizi l’uno dell’al-tro e direi anche di fiducia tra di noi.Scrivere la nostra vita o i nostri pensieri attraverso i cinque sensi è stata una cosa molto divertente, anche se a volte molto impegnativa.Il primo incontro ci siamo presen-tati attraverso oggetti che l’opera-trice ci ha fatto trovare, per esem-pio io ho scelto il melograno, altri la castagna, altri ancora la noce o una piccola pietra vulcanica... Ogni singolo oggetto aveva il compito di rappresentarci inte-riormente.Tutti gli incontri iniziavano con la lettura di una poesia, per poi proseguire con la ricerca, a volte faticosa, del nostro Io.Nel secondo incontro abbiamo potenziato il nostro olfat-to e gusto, dovevamo usare dei contenitori e cercare di capire cosa c’era all’interno (per me è stata dura dare un nome all’acqua perché inodore). Questi odori o profu-mi ci stimolavano nel ricordo.

Il terzo incontro s’intitolava “Luoghi che aprono gli sguardi...”, grazie a delle cartoline o foto siamo riusciti a raccontare qualcosa di noi e a farci provare piacevoli sensazioni riassunte in piccole “perle di bellezza”.Il quarto incontro invece è stato un incontro partico-lare... passeggiata al parco dell’Arciduca dove ci sia-mo trasformati in alberi e vento… tanto più l’albero era

forte, tanto meno il vento lo faceva muovere. Abbiamo cercato di descrivere i co-lori che ci circondavano ed i suoni che sentivamo: il rumore dell’ac-qua, il cinguettio degli uccellini, il cielo azzurro, le montagne intorno a noi... tutto ci emozionava.Il quinto incontro invece era dedi-cato al nostro rapporto con la mu-sica. Ognuno di noi ha scelto una canzone ed è stato molto interes-sante, perché anche la musica ci ha suscitato emozioni. Perfino il si-lenzio ha il suo perché; sensazioni di pace, libertà di pensiero, libertà dell’anima, felicità, equilibrio e per-fino malinconia.Il sesto incontro sfiorava il nostro rapporto con gli affetti, il nostro rapporto con gli altri e con le per-sone care.Il settimo incontro s’intitolava “Lo stupore dell’immaginazione, rifles-

sioni sull’anno passato, le cose da tenere e quelle da buttare” e lo abbiamo fatto materialmente strappando tutte le cose negative che abbiamo lasciato o cerchere-mo di lasciare del nostro passato.Nell’ultimo incontro dall’alto della nostra mongolfiera abbiamo dato uno sguardo al nostro percorso di vita, anche un colore al nostro futuro.Corso da ripetere perché mi ha aiutato molto a sfogare le mie emozioni.Grazie a tutti i partecipanti.

Katia

“Ci sono sempre nuovi terreni da coltivare dentro di te”.

Etty Hillesum

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VERSO LA META

Ritrovarsi con gli amici di Villa Ischia è sempre un pia-cere e un modo per approfondire nuove e vecchie cono-scenze, svagarci e confrontarsi. E quale miglior modo per ritrovarci tutti insieme a chiacchierare condividere camminare un po’ e vedere posti nuovi? Le uscite Verso la Meta per noi sono la migliore occasione!Le gite organizzate sono varie ed interessanti, complici i bei paesaggi che ci offre la nostra regione.Alcune prevedono camminate, più o meno faticose, coma la gita estiva sul monte Altissimo, dove la fatica è sta-ta fortunatamente ricompensata dalla vista mozzafiato che ci aspettava, o la camminata a Rio Caino per osser-vare il mulino ancora funzionante e l’orto della strega; più distese invece le passeggiate come quelle lungo il

lago di Ledro o ai laghetti di Lamar, dove non ci siamo fatti mancare il refrigerio di un bel bagno; per scaldarci invece anche di inverno, una bella gita a Verona, tra i mercatini di Natale che profumano di zenzero! Non mancano però anche le uscite didattiche dove, per esempio, vi è l’occasione di ammirare particolarissime opere d’arte inserite nel bosco (Legos) o di sperimen-tarsi con le erbe, componendo una profumatissima cre-ma alla Malva o alla Calendula (farmacia Foletto).E per riposarci un po’ e scambiare qualche chiacchiera davanti ad una bella bistecca non ci facciamo mancare nemmeno qualche grigliata estiva organizzata nel giardi-no dei nostri compagni di avventure! Non manca davvero nulla e non ci resta quindi che ricominciare! A presto!

I ragazzi di Bolognano

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UNA NOTTE AL RIFUGIO SAN PIETRO

Il giorno 16 febbraio è stato un giorno e una notte indi-menticabile per noi ragazzi di Villa Ischia. Perché? Siamo andati tutti al rifugio San Pietro che è situato sopra la ridente cittadina di Tenno e del bellissimo borgo di Canale. Appena arrivati in cima siamo rimasti di stucco per la bellezza, la cura del posto. Una vista mozzafiato: un amore di luogo. Bello, bellissimo, una vera bomboniera. La sensazione che non siamo soli nell’universo, che per forza c’è qualcuno molto in alto che ha creato questi luoghi magici. Incantevole stare almeno un giorno fuori dalla routine e tristezza di una vita che non va sempre come vogliamo. Divertirsi, ridere a crepapelle la sera tutti assieme. In camera cinque femmine e Matteo con noi. Che ridere, quante marachelle tra di noi. Siamo stati tutti veramente bene. Nessuno di noi voleva più tornare giù, qui in comunità. Assaporare a volte un po’ di spensieratezza, ritrovarci sui monti e capire che questa vita è bella. Che se non ce la facciamo sempre non è importante. Che se vogliamo siamo rocce, come le nostre montagne.

Claudia

VIVICITTÀ

Gli utenti di Villa Ischia, hanno partecipato il 9 aprile all’evento Vivicittà di Arco, insieme agli amici del gruppo SAT di Arco Oltrelevette.

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INSEGNIAMO AI PIÙ PICCOLI!

Cari Lettori,avremmo voglia di condividere con voi la nostra espe-rienza. Da circa un mese alcuni di noi ragazzi e operatori di Villa Ischia abbiamo cominciato un creativo e piacevo-le progetto con i bambini della scuola di S.Alessandro. In loro compagnia abbiamo dato forma oggetti d’argilla di varia forma, come vasetti, piattini, farfalle, foglie o stelline. È stato molto importante ed interessante per noi portare loro la nostra conoscenza. Ci siamo sentiti importanti ed utili per loro. Il nostro compito è stato

quello di insegnare e aiutare questi bambini a maneggia-re, creare e pitturare questi lavoretti. È stato molto bello e divertente poterli affiancare, an-che se è stato un po’ faticoso. I bambini sono vivaci, ma anche molto curiosi. Hanno dimostrato impegno nella realizzazione del progetto e molta voglia di imparare. Inoltre, per noi è stato davvero bello e positivo vedere nello sguardo dei bambini la mancanza di ogni stigma e pregiudizio. Ci auguriamo di poter ripetere esperienze simili.

Roberto, Chiara, Giulia e Sonia

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CAMBIAMENTI

Il 21 marzo il dottor Renzo De Stefani direttore dell’ Area della Salute Mentale e il dottor Arrigo Andrenacci direttore del Servizio Territoriale dalla Azienda Provin-ciale Servizi Sanitari hanno fatto visita all’ Unità Ope-rativa 5 di psichiatria, ambito territoriale Alto Garda e Ledro e Giudicarie. L’incontro si è s volto presso la comunità di Villa Ischia a Riva del Garda, ad accogliere i due dirigenti dell’APSS la dottoressa Paternoster direttore dell’Unità Operati-va ed un numerosissimo gruppo di operatori e di utenti del servizio; erano inoltre presenti rappresentanti dei servizi sociali, delle istituzioni locali, delle cooperative sociali. L’incontro è servito per presentare la riorganizzazio-ne della Azienda Sanitaria ed in modo particolare della nuova area della salute mentale ed è stato occasione per un proficuo scambio fra operatori, utenti e servizi territoriali sul funzionamento delle strutture della salu-te mentale dell’ambito Alto Garda e Ledro e Gudicarie.

Obiettivi privilegiati

• Allineamento delle pratiche dell’Area e negli ambiti a partire da mission e vision, sempre in una logica di miglioramento dell’integrazione.

• Passaggio da paradigmi a centralità ambulatoriale a paradigmi basati su interventi plurali nei diversi con-testi di vita, a valenza famigliare e socio-relazionale.

• Radicamento di modelli di intervento sulla crisi a cen-tralità territoriale, con focus particolare sulle situa-zioni di criticità adolescenziale.

• Rivisitazione e ripensamento della mission e dell’or-ganizzazione delle strutture comunitarie residenziali, afferenti a tutti gli ambiti dell’Area, in sinergia con PAT.

• Diffusione di esperienze di “abitare” leggero, a parti-re da convivenze e accoglienze.

• Promozione di pratiche / servizi recovery-oriented.

• Valorizzazione della gruppalità in contesti diversi di intervento, sia clinico che comunitario.

• Individuazione e condivisione di strategie/strumenti operativi/procedure finalizzati a gestire in modo ap-propriato comportamenti gravemente auto e/o ete-roaggressivi.

• Costruzione di organi di governo dell’Area che com-prendano i portatori di interesse, a partire da utenti e famigliari.

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S.E.I. (Sviluppiamo Empowerment Insieme)

Una volta al mese si terrà un incontro che dà voce a utenti, famigliari e operatori, dove ognuno porta pro-poste e iniziative sia per migliorare il servizio che per condividere idee.

L’incontro SEI è previsto per l’Alto Garda e Ledro (pres-so il Centro Salute Mentale di Arco) ogni primo mer-coledì del mese dalle 9:30 alle 11:00, mentre per la zona delle Giudicare (presso il Centro di Salute Mentale di Tione) ogni quarto venerdì del mese dalle 10:30 alle 11:30.

L’incontro è aperto a tutti e ci auguriamo una sempre maggiore partecipazione!

UNA RICETTA DA GUSTARE:“IL CHILY A MODO MIO”

INGREDIENTI

250gr.macinato 1 cipolla 1 peperone verde1 scatola di fagioli borlottipassata di pomodoro2 carote 1 scatola di mais 1 peperone rosso

MODO D’USO

Rosolare la cipolla, il peperone verde e le carote come soffritto.Aggiungere il macinato di carne, farlo rosolare.Aggiungere i 2 peperoni rossi.Aggiungere la passata di pomodoro e i fagioli borlotti, quindi cuocere il mais.

Claudia

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Ognuno di noi è responsabile di tutto e di tutti davanti a tutti,

e io sono più responsabile degli altri

F. Dostoevskij

Via S. Nazzaro, 47Riva del Garda (TN)Tel. 0464 [email protected]

Comunità TerapeuticaRiabilitativaVILLA ISCHIA

Loc. Ischia - Riva del Garda (TN)Tel. 0464 [email protected]

Centro Diurno Tione

Tione di Trento (TN)Via Ospedale, 10Tel. 0465 331561

Azienda Provinciale Servizi Sanitari Distretto Sanitario Centro Sud Unità Operativa di Psichiatria Ambito Alto Garda e Ledro / Giudicarie

CSM Arco - Tel. 0464 582280Largo Arciduca Alberto di Asburgo, 1

CSM Tione - Tel. 0465 331551Via Ospedale, 8

SPDC - Tel. 0464 582253Via Capitelli, 48

FESTA ARGILLA RAKU13 maggio 2017Villa Ischia a Riva del Garda

Comunità aperta tutto il giorno (dalle 10 alle 17) per pa-renti, utenti del servizio psichiatrico e operatori; persone interessate alla salute mentale e appassionati delle arti; i visitatori potranno conoscere la struttura, interloquire con operatori e utenti e vedere le attività che quotidiana-mente si svolgono nella comunità e del Centro Diurno di Tione; durante la giornata verranno smaltate e cotte le ceramiche, costruite nel laboratorio di argilla dagli utenti della comunità, con l’antica e particolare tecnica raku.

FESTA DELLA MUSICA21 giugno 2017Parco del Centro di Salute Mentale di Arco(ex Palme) dalle 17 alle 19

Concerto della Scuola Musicale dell’Alto Garda; seguirà buffet offerto da utenti e operatori di Villa Ischia inoltre c’è la possibilità di visitare il servizio.

FESTA D’ESTATE30 giugno 2017Villa Ischia a Riva del Garda - dalle ore 18

Occasione di incontro e di amicizia fra utenti, operatori e famigliari, amici e collaboratori, la festa è aperta an-che a tutta la cittadinanza ; si potrà visitare la strut-tura e vedere le attività svolte, ci sarà poi la cena e una serata di convivialità, operatori e utenti di Villa Ischia vi aspettano accogliendovi con simpatia.

FESTA DEL CENTRO DIURNO DI TIONE14 luglio 2017Centro Diurno - Centro di Salute Mentale di Tionedalle 11 alle 15

Festa del Centro Diurno, occasione di incontro e convi-vialità con utenti e operatori dei servizi di salute men-tale, insieme al pranzo la possibilità di visitare il centro e le attività svolte, utenti e operatori saranno felici di incontrare amici, parenti, famigliari e tutte le persone interessate alla salute mentale.

Controvento, periodico iscritto al N° 4/17 del registro giornali e periodici del tribunale di RoveretoProprietario: Cooperativa Mimosa | via S. Nazzaro 47 - Riva del Garda (TN)

Direttore Responsabile: Lucio Matteotti - Progetto grafico: Osiride Rovereto | Via Pasqui 10 - Rovereto (TN)