Magazine_Paesi_01_2007

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PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ ANNO VII - N. 1 - GENNAIO 2007 www.associazionehinterland.it Al fondo La Puglia: politicamente parlando 2 Gente di Puglia La Regione sulla bilancia 3 Voci di città Nodo ferroviario, spediti verso la svolta ICI, agevolazioni per le fasce più deboli 6 Acquaviva “Miulli”: gli obiettivi chiari e gli interessi nascosti 9 Casamassima De Tommaso: “Presepe vivente e l’arte dei cartapestai: così il centro storico torna vivo” 13 Capurso Cineteatro, la parola alle asso- ciazioni 12 Valenzano Igiene urbana: rifiuti nel caos Commercianti in rivolta: no al regolamento comunale per le medie strutture di vendita Parchi fantasma: sette aree attrezzate per giochi e verde 15 DIREZIONE COMMERCIALE C.da San Giuliano - 70038 Terlizzi (Ba) Tel. 080.354.24.11 - Fax 080.354.24.96 SEDE AMMINISTRATIVA Via S. Rocco, 45 - 71036 Lucera (Ba) Tel. 0881.527.111 - Fax 0881.527.248 www.fantiniscianatico.it info@ fantiniscianatico.it La Puglia al lavoro Bilanci e previsioni per l’anno 2007 Distribuzione gratutita Illustrazione Tempesta & Marangio Premio “Giolitto”, Bitritto capi- tale della letteratura per ragazzi La poesia è la libertà dell’arte Cultura e Paesi 4 Voci di quartiere La ex Fibronit ora fa meno paura Aperto il mega parcheggio inter- rato del Policlinico 7 Adelfia Adelfia: poco attenta al futuro dei suoi figli “Pianificare il futuro”? É possibile... 10 Bitritto Sicurezza, i problemi e le solu- zioni di Bitritto 11 Cellamare Zona PIP, la proposta è ok L’Istituto Comprensivo “Ronchi” cresce 14

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Bitritto Voci di città La Puglia: politicamente parlando Nodo ferroviario, spediti verso la svolta ICI, agevolazioni per le fasce più deboli Cineteatro, la parola alle asso- ciazioni Adelfia: poco attenta al futuro dei suoi figli “Pianificare il futuro”? É possibile... Zona PIP, la proposta è ok L’Istituto Comprensivo “Ronchi” cresce www.associazionehinterland.it Sicurezza, i problemi e le solu- zioni di Bitritto Distribuzione gratutita La Regione sulla bilancia 13 12 15 10 11 14

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PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ ANNO VII - N. 1 - GENNAIO 2007www.associazionehinterland.it

Al fondoLa Puglia: politicamenteparlando

2

Gente di PugliaLa Regione sulla bilancia

3

Voci di cittàNodo ferroviario, spediti versola svoltaICI, agevolazioni per le fasce piùdeboli

6

Acquaviva“Miulli”: gli obiettivi chiari e gliinteressi nascosti

9

CasamassimaDe Tommaso: “Presepe viventee l’arte dei cartapestai: così ilcentro storico torna vivo”

13

CapursoCineteatro, la parola alle asso-ciazioni

12

ValenzanoIgiene urbana: rifiuti nel caosCommercianti in rivolta: no alregolamento comunale per lemedie strutture di venditaParchi fantasma: sette areeattrezzate per giochi e verde

15

DIREZIONE COMMERCIALEC.da San Giuliano - 70038 Terlizzi (Ba)Tel. 080.354.24.11 - Fax 080.354.24.96

SEDE AMMINISTRATIVAVia S. Rocco, 45 - 71036 Lucera (Ba)Tel. 0881.527.111 - Fax 0881.527.248

www.fantiniscianatico.itinfo@ fantiniscianatico.it

La Pugliaal lavoro

Bilanci e previsioniper l’anno 2007

Distribuzione gratutita

Illustrazione Tempesta & Marangio

Premio “Giolitto”, Bitritto capi-tale della letteratura per ragazziLa poesia è la libertà dell’arte

Cultura e Paesi 4

Voci di quartiereLa ex Fibronit ora fa meno pauraAperto il mega parcheggio inter-rato del Policlinico

7

AdelfiaAdelfia: poco attenta al futurodei suoi figli“Pianificare il futuro”?É possibile...

10

BitrittoSicurezza, i problemi e le solu-zioni di Bitritto

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CellamareZona PIP, la proposta è okL’Istituto Comprensivo “Ronchi”cresce

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on rispetto parlando, il 2006 per la politica

italiana, è stato un po’ come la carne del

maiale: non si è buttato via niente.

La sconfitta della destra, la vittoria al Referendum costi-

tuzionale, l’elezione al Quirinale di un autentico galan-

tuomo: non è roba da poco. Ma, si può dire la stessa

cosa per la politica regionale? No: qualcosa, nella politica

regionale dell’anno appena trascorso, non è andato per

il verso giusto. Ed è stato lo stesso Vendola che lo ha

ammesso senza peli sulla lingua, nella conferenza stampa

di fine d’anno. In quella occasione, il Presidente, assieme

ai suoi assessori, ha illustrato i risultati conseguiti

nell’anno appena trascorso.

Ne è venuto fuori un caleidoscopio assai interessante di

provvedimenti e azioni politiche che nel complesso attesta

la buona salute della sua giunta.

Vediamone i principali argomenti: la programmazione,

con la piena utilizzazione dei fondi Por 2000-2006; la

formazione, che è passata dai 218 corsi del 2003 (con

89 addetti) ai 1.694 del 2006 (con 39 addetti); i servizi

sociali, che hanno impegnato 38 milioni di euro per

“rifondare” lo stato sociale nella regione; la pianificazione

urbanistica dopo anni in cui ha prevalso la politica delle

deroghe; i trasporti, con i contratti di servizio stipulati

con le Ferrovie regionali, l’acquisto

di nuovi autobus e nuovi treni, la

riconferma del taglio del costi degli

abbonamenti dei pendolari, l’avvio

delle Autostrade del mare, il progetto

del Nodo di Bari e il collegamento veloce tra Bari e

Roma; l’ambiente, con 9 parchi istituiti e la presentazione

del Piano energetico ambientale; le nuove borse di studio

e gli alloggi per gli studenti; i progetti Interreg e i nuovi

fondi per la cultura; la promozione e la tutela

dell’agroalimentare; l’avvio del Piano regionale dei Porti

turistici. E così via.

“Tutto bene, dunque?” chiedevano i giornalisti presenti,

dandosi di gomito e ammiccando sia alle vicende

dell’Acquedotto, (dove nonostante le polemiche con i

vertici, si sono registrati notevoli incrementi degli inve-

stimenti), sia a quelle della sanità e dell’esercizio prov-

visorio. Vendola li ha anticipati: “Governare è difficile –

ha affermato - chi non fa non sbaglia e noi abbiamo fatto

molto”. Poi un’altra delle sue parabole (per non parlare

delle citazioni di Pasolini e di Gramsci): “Governare è

ascoltare, non comandare” ha detto riferendosi al fatto

che la Giunta gli aveva imposto il dietro-front sull’aumento

delle tasse regionali e dei ticket, ricorrendo all’esercizio

provvisorio.

La priorità tuttavia, negli impegni del Presidente, resta

la sanità, oberata da costi ingenti e da situazioni storica-

mente ingestibili, con il piano regionale della salute che

partirà tra breve con un’ampia consultazione, con l’avvio

dei distretti socio sanitari e la costruzione dei nuovi

grandi ospedali. E perché non si dica che in questi mesi

tutto è stato fermo, il Presidente ha promesso una

mappatura per “rendere percepibile ciò che è stato fatto”

in campo sanitario.

L’opposizione ha naturalmente sminuito questi risultati,

preferendo parlare di un “disco rotto”. Ma Vendola è

stato convincente soprattutto quando ha affermato che

ora “la regione esce da una condizione di minorità e

inverte il trend del declino, della depressione e dello

scoraggiamento ”. Per chi ricorda come è stata disam-

ministrata la Puglia in questi anni, è difficile dargli torto.

E forse è per questo che, se Vendola ha guarito la

depressione alla sua Puglia, sicuramente l’ha fatta venire

alla sua opposizione…

Cdi Paolo Covella

AL FONDO2

RedattoriGigi Buonvino, Gianvito Rutigliano,Lillino Patano, Rosa Labellarte,Nicola Catalano, Maria Panza,Annalisa Carone, Vincenzo Macchia,Carmen Lananna, Antonella Gatti

EditoreAssociazione Culturale HinterlandVia Capurso n. 34, Valenzano (Ba)

Direttore ResponsabileSilvestro Paolo Covella

Anno VII - n. 1 del Gennaio 2007Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001

Direttore Editoriale Giuseppe Luca BassoCoordinamento redazione Angela Candela

RedazioniValenzano, Via Capurso n. 34Adelfia, Piazza Galtieri n. [email protected]

Progetto grafico,copertina e illustrazioniImagic BariTel. 080.557.51.22

StampaStudio Marangio BariTel. [email protected]

Per il lavoro

In questa nuova rubrica riportiamo una breve selezionedei provvedimenti presi nell’ultimo mese dal Governodella Regione Puglia a favore dei cittadini e delle imprese.Maggiori informazioni si possono avere consultando il sitowww.regione.puglia.it o dal Bollettino Ufficiale.

La Puglia:politicamente parlando

Una finestra sulla regione

Sono stati assegnati 193 “Buoni

di Formazione” per corsi di for-

mazione esterna rivolti alle per-

sone assunte con contratto di ap-

prendistato professionalizzante,

dalle imprese che svolgono attività

in Puglia. L’intervento, ha lo scopo

di favorire l’occupazione degli

apprendisti sviluppando le com-

petenze lavorative ed una crescita

professionale utile anche nel caso

del cambiamento di occupazione

e viene riconosciuto un “Buono

di formazione”, del valore di ¤

20,00 per ogni ora di formazione

esterna prevista dal proprio

“Piano Formativo Individuale”.

Nell’ambito delle azioni di forma-

zione connesse alla realizzazione

dei Contratti di Programma, sono

stati finanziati n.66 progetti for-

mativi per il personale delle im-

prese selezionate.

Per la Famiglia

E’ stato approvato il Regolamento

Regionale di attuazione della Leg-

ge 10 luglio 2006, n. 19, sulla

"Disciplina del sistema integrato

dei servizi sociali per la dignità e

il benessere delle donne e degli

uomini di Puglia" ribadendo il

principio della universalità del

sistema integrato dei servizi socia-

li, favorendo i soggetti che soffro-

no di particolari condizioni di

fragilità.

Il Regolamento è articolato in 5

aree: Esigibilità dei diritti, Orga-

nizzazione, Rapporti tra enti pub-

blici e altri attori del sistema inte-

grato, Autorizzazione e controllo

delle strutture e dei servizi sociali,

Strutture e servizi sociali ricono-

sciuti (per minori, per diversa-

mente abili, per anziani, per per-

sone con problematiche psico-

sociali, per adulti con problema-

tiche sociali, servizi socio - assi-

stenziali).

Sono state impegnate le risorse

finanziarie per la “Prima dote per

i nuovi nati fino al 36° mese di

vita”, per la somma complessiva

di euro 5.000.000, da ripartire

tra i Comuni pugliesi. E’ stato

approvato inoltre lo schema di

Avviso pubblico, quale riferimento

per i Comuni che devono pubbli-

care, entro 60 giorni dal 18 gen-

naio 2007, l'Avviso per la raccolta

e la selezione delle richieste di

contributo.

Per la Scuole e la

Sicurezza stradale.E’ stata approvata la graduatoria

del concorso di idee “Crea il tuo

percorso” per il finanziamento di

18 progetti pilota sui percorsi

casa-scuola”. L’ intervento

nell’ambito del progetto “La

Strada” varato dall’Assessorato

alle Opere pubbliche e Trasporti,

è rivolto alle scuole primarie e

secondarie della Puglia, per sen-

sibilizzare i più giovani ai temi

della sicurezza stradale. Tra le

scuole che riceveranno euro

10.000 per l’attuazione del pro-

getto presentato, abbiamo la S.

Giovanni Bosco di Terlizzi, la Dan-

te Alighieri di Cassano Murge, la

D. Santomauro di Bari, la G. Fal-

cone di Conversano, la Laterza di

Putignano e la Rodari di Polignano

a Mare.

Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

Page 3: Magazine_Paesi_01_2007

iao Maria! Annonuovo, vita nuova,cominciamo conuna buona notizia!

D’accordo: qual-cosa di nuovo e di

buono ci sarebbe…

Buone notizie? Allora è davveroun anno nuovo!

Prima che cambi idea, ricordatidi quello che ti ho dettosull’importanza dell’efficienzaenergetica in casa.

Certo: che faceva bene all’am-biente e mi faceva risparmiare…

Benissimo. Mi voglio fidare (annonuovo, vita nuova: l’hai detto tu)e pensare che i tuoi comporta-menti diventeranno più virtuosi.Ma potrebbe esserci qualcunoche invece è più pigro di te o –più spesso di quanto non si creda– non ha i soldi per rendere lapropria casa più efficiente e“risparmiosa”. E allora arrivanogli incentivi.

Vuoi dire che qualcuno è dispostoa darmi soldi per risparmiare?

In estrema sintesi, sì.

Chi? Come? Perché? Quando?

Calma, ora ti dico tutto. Dunque:un punto strategico sono gli infissi,perché o le antenon combacianoperfettamentelasciando uscirel’aria riscaldatae d e n t r a r equella freddaoppure i vetrilasc iano d i -sperdere troppocalore.

La soluzione è sostituire le vecchiefinestre con altre dotate di doppivetri e a chiusura isolante (fral’altro così restano fuori anche irumori).

E così risparmio?

Fino al 30% ! Questo vuol direbollette meno salate, meno gas o

petrolio consumato (ovvero pre-levato dall’ambiente), meno sca-richi inquinanti nell’aria e cosìvia. Ma per farlo bisogna investiresomme, non certo esorbitanti, mamagari proprio chi è più attentoall’ambiente ha meno soldi per

farlo e ha bisogno di un aiuto, unincentivo, appunto.

Si fa così: si presenta la fatturadei lavori eseguiti con la dichia-razione dei redditi e si può recu-perare fino al 46% della spesa.

Cos’altro si può fare?

Cambiare la caldaia, per esempio,

con una più efficiente (e spessoanche più sicura). Anche questainstallazione potrà essere defisca-lizzata inserendola nella dichiara-zione dei redditi. O ancoracambiare il vecchio frigoriferocon uno di classe A+: il vantaggio

in questo caso èdoppio perchéconsumi moltomeno in energia epuoi avere un in-centivo all’ac-quisto fino a 200euro.

Mica lo sapevo! Machi ha deciso que-sti “aiuti”?

Gli ambientalisti?

No, non è questo il compito degliambientalisti; a loro piuttosto toc-ca il compito di sollevare i pro-blemi davanti all’attenzionepubblica, fornire informazioni epunti di vista. Ma sono le Pubbli-che Amministrazioni, Stato e Re-

gioni, a poter dare – se c’è atten-zione verso questi problemi -disposizioni e sono queste chehanno l’autorità di farle rispettare.Infatti è proprio nella Finanziaria2007 e in alcune leggi regionaliche trovi le indicazioni per gliincentivi di cui parlavamo e altriancora. Un ulteriore esempio? IComuni imporranno, per le nuovecostruzioni, l’installazione di pan-nelli fotovoltaici e la valutazionedel valore delle case dovrà tenerconto anche della loro efficienzaenergetica, ovvero della capacitàdi risparmiare energia per il lororiscaldamento/rinfrescamento oper la loro illuminazione. Comun-que il tuo commercialista puòcertamente indirizzarti verso lesoluzioni più vantaggiose.

Ma, secondo te, qual è la miglioreforma di efficienza energetica?

La nostra intelligenza: pensareprima di consumare. Ricordalosempre.

tempo di bilanci e, quello del governoregionale, lo ha fatto il Presidente Vendola,con la sua solita schiettezza, macinandodati, proponendo paragoni, riflettendoanche autocriticamente, com’è giusto chefaccia il leader di una coalizione impegnata

nel buon governo e non nella propaganda.

Cosa ha significato il 2006 per la Puglia? Certamente unachiara inversione di rotta in tutti i settori della vitaregionale, certificata dagli indicatori economici e agevolatidalle scelte politiche del nuovo governo nazionale. Masoprattutto una decisa inversione del clima.

Questa affermazione è tanto più vera, in quanto non sonomancate, nel corso di questi mesi, contraddizioni etensioni nella stessa maggioranza e tra questa e le forzesociali della regione.

Tuttavia, questa vivacità, testimonia l’esistenza di unareale dialettica tra le forze vive della regione, in quantoil Governo Vendola, rinunciando ad ogni accomodantesolidarietà di cordata, presenta i fatti per come realmentesono: e i fatti confermano lo sforzo considerevole cheil nuovo governo regionale ha profuso per rimuovere lecause che hanno appiattito (ma è solo un eufemismo)la nostra Regione nel corso di tutti questi anni. Anchequi il riferimento alla svolta intervenuta in campo nazio-nale è d’obbligo: nel settore delle infrastrutture, tanto

per fare un esempio, i vecchi risanatori avevano tagliatotutto il tagliabile, bloccando progetti, investimenti esviluppo. Ora invece, è possibile guardare con più fiduciaal futuro, anche perché il piano strategico regionale, invista dei finanziamenti europei 2007-2013, ha individuatocon concretezza e tempestività gli obiettivi per lo sviluppodella Puglia, rinunciando alla frammentazione e ai progettidi corto respiro.

Sono incomprensibili quindi, le polemiche spesso fuoritono della opposizione, la quale tenta disperatamente difar dimenticare i guasti delle sue passate gestioni erivendica i miracoli, qui e subito, da parte del nuovo

governo regionale. Vogliono la svolta nella sanità etacciono sui disastri del loro Piano di riordino; chiedonole medaglie per le opere in via di completamento edimenticano di dire che esse erano state abbandonatealla inerzia delle varie burocrazie ministeriali ed aziendali;esigono una Puglia come lo spot del Mulino Bianco, enascondono gli scempi operati in materia ambientale edurbanistica. Ma se i rapporti con l’opposizione sonotutto sommato fisiologici, è il nodo della riqualificazionedell’azione di governo che va assolutamente rilanciatonella agenda politica delle prossime settimane. In moltisettori della vita regionale, infatti, le complesse liturgiedi governo che sono tipiche di una coalizione peraltronumerosa, debbono dare come risultato finale almenoil buon funzionamento della macchina regionale e deiservizi: se questo non dovesse avvenire, nell’opinionedella gente può rimanere soltanto la sgradevole sensazionedi una idea di governabilità fine a sé stessa, punto ebasta.

La concertazione sociale quindi, rimane sempre il metodopiù efficace per allargare le maglie della partecipazionee perseguire una maggiore apertura tra politica e societàcivile. Per questo l’impegno più urgente da rilanciare,è quello di accompagnare le tante iniziative già avviate,con un più alto profilo di governo che sia più chiaramenteleggibile e quindi in grado di essere percepito come taledalla popolazione pugliese.

La Regione sulla bilanciaConsiderazioni sulle azioni di governo nell’anno appena concluso

Una chiara inversione di rotta in tutti i settori della vita regionale

3Anno VII n. 1 - Gennaio 2007 GENTE DI PUGLIA

Cdi Maria Panza*

Dolce casa dialoghi con me stessasul mondo intorno

L’Assessore Regionale Mario Loizzo

Io, me e Maria:

asterischipersonali

Puglia

730 - UNICO - ISEE - RED - ICI - SuccessioniCortesia, Competenza, Convenienza, ComoditàI servizi fiscali del Caaf Cgil sono aperti a tuttiMassima riservatezza e sicurezza garantita

Édi Mario Loizzo

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premio nazionale di letteratura perl’infanzia “Giacomo Giulitto – Cittàdi Bitritto” è ormai sinonimo diqualità e di successo assicurato percittadini, curiosi e organizzatori.Questa tredicesima edizione ne è

stata l’assoluta conferma, con numerosi eventi daricordare, sicuramente più degli altri anni. Tantele manifestazioni, ne ricordiamo alcune.

Su tutte il delizioso incontro del 3 dicembre conla grande scrittrice Dacia Maraini che ha pre-sentato, assieme al coautore Paolo di Paolo, il suolibro “Ho sognato una stazione”, soffermandosisul rapporto umano e linguistico adulto/bambino.Soddisfatte con estrema disponibilità le numerosecuriosità del folto pubblico, moderate dalla brillantegiornalista Annamaria Minunno.

Sorprendente e immersa in un dimensione quasi oniricala mostra bibliografica “Il confine permeabile”, introdottadalla direttrice Anna Cantatore e da Antonio D’Itollo,orgogliosi con merito del lavoro svolto. All’interno dellabiblioteca della scuola primaria “Giovanni Modugno” siè parata un illuminante mondo di colori, libri, raffigura-

zioni di cartapeste delle favole e delle fiabe più famose,il tutto a dimensione di lettore. Un tempio di una lettera-tura, come quella per ragazzi, erroneamente sottovalutata

La serata dell’8 è stata come al solito dedicata allepremiazioni. Quest’anno è toccato ai lavori di Antonio

Ferrara, Silvia Roncaglia e VittoriaFacchini rispettivamente con “Anguilla”,“Facciamo che eravamo” e “La recitinadel Santo Natale”, esempi lampanti,per i temi affrontati, di quel codiceattuale e chiaro che dev’essere la let-teratura per ragazzi. Alla presenza delleautorità cittadine, provinciali e regionalie della vice-presidente della Commis-sione cultura della Camera on. AlbaSasso, oltre che delle autorità di Con-selice, il paese nel ravennate gemellatoa Bitritto, sono stati recitati al nume-rosissimo pubblico alcuni frammentidei libri vincitori dagli ottimi GiannaGrimaldi e Nicola Masciullo, accom-pagnati dal pianoforte jazz di MirkoSignorile.

Un’altra grande occasione per confermare il ruoloformativo della lettura, l’importanza di un genere tropposnobbato, l’uso di un linguaggio diretto e preciso per iragazzi, non sottovalutandoli. Per scommettere ancorasul futuro. Dei giovani e della cultura nel nostro paese.

Dacia Maraini con Annamaria Minunno

CULTURA E PAESI4 Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

Ildi Gianvito Rutigliano

Premio “Giulitto”, Bitritto capitale della letteratura per ragazzi

Tredicesima edizione tra teatro, mostre, musica e un incontro con Dacia Maraini

Buon successo dell’ultima edizione del premio“Giacomo Giulitto – Città di Bitritto” di letteratura per l’infanzia

romanzo di Jane Austennon c’entra niente.Peraltro pregiudizi quiè al plurale, e non è unrefuso. Consigliare “Abeautiful mind” nella

scorsa rubrica è stata una buonaidea, almeno per quel che mi ri-guarda.

Ben due conoscenti, prontamenteretrocessi al rango di sconosciuti,hanno deplorato il mio pezzo,polemizzando sulla proposta delmeglio cooperare che competere.Alle ultime elezioni uno di questiha votato per il centrodestra el’altro per il centrosinistra. Traloro sono molto amici. Presenteròil caso a Travaglio, in guisa dibiografia congiunta, per un’even-tuale appendice sociologica aL’Inciucio.

“Via, che mondo sarebbe, – miha detto c.s. – sei un buonista! - e c.d. – Guarda le cooperativerosse, altro che cooperazione…le tasse, ecco il vero problemadei cittadini… dammi un solomotivo perché un imprenditoredebba pagare le tasse…”

Sono andato via senzaneppure salutarli.

Di motivi per pagare letasse ce ne sono abizzeffe, ma dopo aver ab-bandonato la strana coppia al suomiserando destino, riflettevo sulfatto che in questa societàdell’avanspettacolo, anche soloper riflettere sull’evidenza, occor-re fare uno spot.

Il caso mi ha servito il testimonialsu un piatto d’argento, compliceinvolontaria una mia amica, pen-nacchiana doc, che mi ha stanatodal malessere d’un’orrida festivitàdicembrina, proponendomi mira-bilia culinarie e la visione in dvddi Monsieur Malaussène di DanielPennac, con Claudio Bisio. (Perinciso, la serata ha avuto un epi-

l o -go degno di nota.Non qui, non ora, morbosi.)

Pennac non è solo uno dei piùbei cervelli in circolazione, nonè solo un romanziere con gli at-tributi, non è solo un autore damilioni di copie, non è solo unuomo molto ricco; è anche l’unicoscrittore che abbia dedicato unsuo libro (La fata Carabina) allaPrevidenza Sociale. Sissignori,avete capito bene, alla SécuritéSociale.

Tra i contributi del dvd c’èun’intervista con lui, spassosissi-

ma. A un certo punto però,Pennac fa una dichiarazione

molto seria, che merita la ri-produzione integrale.

“Sono a favore delle tasse. LaPrevidenza Sociale è la più altaforma di civiltà che si possa im-maginare, persino le cattedrali ele piramidi sono sciocchezze alconfronto. Il fatto che tu possaammalarti e farti curare senzapagare grazie alle mie tasse è unsegno di alta civiltà. Amen.”

Ecco. Finalmente qualcosa cheodora di civiltà in tanta sedicenteciviltà che odora di sterco e disangue.

Chapeau bas, Monsieur Pennac.

Apocalitticamente vostro.

www.stefanodilauro.net

APOCALITTICI INTEGRATI

di Stefano di Lauro

Il

Orgoglio e pregiudizi

ricordate le pizze-rie di una volta?Tovaglia a quadrirossi e bianchi (ipiù progressistiosavano qualche

fiorellino), posate col manico diplastica, il coltello con lama se-ghettata (che tagliava…), bicchie-re da raccolta premi con dentrouna birra così fredda da surgelareun husky.

E i nomi? Erano tutta una poesia:“Bella Napoli”, “Mamma Pizza” o“Cr4#p^st%re8” che solo dopoanni ho intuito essere “Da Ciro o’Piscatore”, solo che nessuno si

era mai ricordato di aggiustarel’insegna al neon.

I menù erano semplici e chiari:margherita, capricciosa, i più au-daci proponevano “la quattrostagioni”, per un danno comples-sivo non superiore alle diecimilalire. E magari ci scappava pure unlimoncello in omaggio.

Oggi invece le pizzerie sono postitristi, a metà tra un caffè parigino,una discoteca e un lupanare. Nomiincresciosi, “La boutique dellapizza”, il “Pret a porter delcalzone”, dove ti accolgono came-rieri in livrea appena beneficati

dall’indulto che ti fanno accomo-dare a un tavolo con tovaglie dichiffon, di bicchieri di cristalloboemia e posate di argento (e icoltelli non tagliano) e non ci sonosedie, al più amache o pali con lecinture di sicurezza della 600.

La cosa più spettacolare sono que-sti nuovi menù. Pizza alla kitem-m…: con salame piccante, ndujae cipolla di Acquaviva; pizza allavafamm…’: con ossicini di pollotritati e bulloni da 13 nascosti inun magma di mozzarella di bufala;

pizza alle rape: con le cime dirapa (che fanno tanto radicalchic);pizza alle arrape: con ingredientiafrodisiaci come zampina di Sam-michele, aragosta del Baltico epurea di viagra; pizza vattene via!con gorgonzola, aglio, chiodi digarofano e filetto di cefalo (chil’ha mangiata, al primo ingurgitaresi è ritrovato improvvisamente soloal di fuori del locale col tovaglioloancora al collo); e poi la summaper dare libero sfogo alla creatività:pizza Fantasia dello Chef.

I bastardi non vi svelano gli ingre-dienti, per cui se lo chef è di buzzobuono vi ritrovate una cofana di

prosciutto, gamberi, astice e sal-mone, ma se avete la fortuna ditrovarlo con le cose girate vi bec-cate una sozzura di cozze, porchet-ta e nutella e così andare. Natural-mente non pagherete il conto mastipulerete direttamente un mutuocon il proprietario che, fosse an-che vostro cognato, giurerà sullatesta dei suoi figli di non avervimai visto prima e il limoncelloomaggio rimarrà un miraggio. Ei pochi spiccioli di resto servirannoa comprare i cornetti caldi in quelnuovo locale del centro. A propo-sito, qual è la specialità della casa?

di Cino Cirano

Racconto semiserio diun nostalgico della pizza

Vi

Filobus

Pizza idea

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Associazione Culturale Hinter-land, l’Associazione SviluppoSostenibile, la Biblioteca Sa-garriga Visconti Volpi e il CentroTeseo, organizzano una seratadedicata alla cenerentola della

letteratura: la poesia.

La poesia è una ricchezza per tutti noi, è unaforma d’arte, un mezzo di comunicazione, unascelta consapevole delle parole. E’ libertà, cometutte le forme d’arte, e nasce da un'esigenzainteriore di andare alla ricerca della verità, delsignificato delle cose, della vita, degli avveni-menti e della storia che ci circonda.

In questa seconda edizione di: “Una scintillache accende l’Universo” ho chiesto ai poeti chesaranno presenti di leggere delle loro poesiesolo alcune di quelle dedicate alla pace e/oall’amore. In un mondo che cambia, travoltosempre più dal vortice del sistema, che giustificala guerra e l'uso delle armi come unica riso-luzione alla pace, diventa più urgente alzareforte la voce, dare uno scossone e risvegliarela coscienza dell'uomo. Bisogna vincere il malecol bene, l'ingiustizia con la giustizia, la men-zogna con la verità, la vendetta col perdono,l'odio con l'amore.

I cinque poeti presenti sono Mario Apice, MariaD’Apolito Conese, Elena Diomede, FrancescaPietrocola e Francesco Tanzi.

Mario Apice è un dirigente del ConsiglioNazionale delle Ricerche, giornalista, scrittore,sceneggiatore cinematografico, esperto dipubbliche relazioni e di problemi della co-municazione. Svolge attività di consulenzascientifica per numerose riviste e per la tra-smissione GAIA il pianeta che vive della RAI.La Presidenza del Consiglio dei Ministri gli haconferito il Premio della Cultura nel 1982 enel 1985. Nelle sue poesie esprime la vogliadi evadere e il male di vivere. La sua poesia èdominata dal tema dell’amore e della femmi-nilità ed esalta il fascino sottile.

Maria D’Apolito Conese conquistata dalfascino della lingua dialettale, ha cominciatoa usare questo linguaggio per dare voce al suo

cuore. Ha partecipato a numerose trasmissioniculturali su televisioni e radio locali. La sua èuna poesia semplice, diretta, che parla dellavita e dei problemi della gente comune. E’ unapoesia originale, schietta, ricca di umanità eche riesce a farti sorridere. Ha vinto diversipremi tra cui il Premio nazionale GiovanniFalcone, nel 2005.

Elena Diomede ha insegnato con grandepassione e professionalità nella Scuola Primariae per un decennio ha rivestito il ruolo di ri-cercatrice c/o l’IRRE Puglia. E’ AccademicaTiberina ed è la fondatrice e presidentedell’associazione “Comunicazione Plurale”. Lasua poesia è libera da schieramenti culturalie nutrita da un grande e femminile amore, daun’ansia di giustizia sociale, dall’amore per lapropria terra e di tutta la natura, dal terroreper la violenza. E questo sentimento panico èfelicemente risolto in un linguaggio equilibratoin un dosato ed attento gioco di chiaroscuriche conserva sempre, senza contaminazionidi carattere esortativo, una musicalità ed unritmo di estrema delicatezza, un’infinità di suoni,emozioni e sentimenti.

Francesca Pietrocola per molti anni ha svoltoun lavoro che le consentiva di stare a contattocon la gente, un osservatorio ideale per co-noscere gli altri e soprattutto se stessa. Hascritto cinque raccolte di poesia e per questamanifestazione uscirà la pubblicazione dellaprima raccolta. Spesso le sue poesie non hannoun titolo, sono scritte di getto e sono uno sfogodell’anima.

Francesco Tanzi è stato sino a qualche mesefa preside in una scuola superiore. Partecipada sempre attivamente al dibattito civile, politicoe professionale. Per tanti anni ha tenuto nelcassetto le sue poesie sino a quando non è statoconvinto a pubblicarle. Tanzi rispecchia edesprime i tratti che lo contraddistinguono:esuberanza, incontenibile creatività, entusiasmoalla vita. Sentimenti che per l’Autore trovanosfogo nella sua poesia, per superare i troppostretti confini del sé e lanciare piccole provo-cazioni, per alcuni scomode o pericolose, maper altri, irresistibili occasioni di riflessione.

La poesia è la libertà dell’arteSeconda edizione di “Una scintilla che accende l’universo”

Presso la Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi a Bari, lettura di poesie con gli autori

5Anno VII n. 1 - Gennaio 2007 CULTURA E PAESI

L’di Rosa Capozzi

Adelfia, Sabato 10 Febbraio 2006 - ore 18

PartitoDemocratico

SI NO NONSO

(barrare la casella che interessa)

Auditorium Biblioteca Comunale - Corso Umberto I

ne parlano Mario LoizzoASSESSORE REGIONE PUGLIA

Teresa MassariniDOCENTE UNIVERSITÀ BARI

Guglielmo MinerviniASSESSORE REGIONE PUGLIA

Enzo PersichellaDOCENTE UNIVERSITÀ BARI

Alba SassoPARLAMENTARE DS

modera Paolo CovellaDIRETTORE “PaeseePaesi”

Una scintilla cheaccende l’universo

seconda edizione

Martedì 13 Febbraio, ore 17.30Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi

Via Pietro Oreste, 45 – Bari

Poesie di

Mario APICE, Maria D’APOLITO CONESE,

Elena DIOMEDE, Lia Leda LEONARDI,

Francesca PIETROCOLA, Francesco TANZI

Ingresso libero

Al bandoneon Michele TANGORRA

e alla chitarra Pasquale QUERO

Le poesie saranno lette dagli Autori

Page 6: Magazine_Paesi_01_2007

Puglia ha una straordinaria oppor-tunità con questo volo perché damesi la Regione, la Provincia, ilComune di Bari, hanno attivato una

serie di rapporti con le realtà moscovite erusse, di carattere commerciale, culturale,scientifico e religioso, relazioni che perpotersi sviluppare, consolidare e strutturareavevano bisogno di un collegamento aereorapido e per questo consideriamo questocollegamento un’opportunità straordinaria,perché consente di dare slancio a questerelazioni, di poterle sviluppare”.

Così l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture

della Regione Puglia, Mario Loizzo, sulnuovo collegamento aereo, low cost conprezzi concorrenziali, che la compagniaAlpieagles effettua tra l’aeroporto “KarolWojtyla” di Bari ed il terminal “Shere-metyevo” della capitale russa. “Attraversoquesto collegamento – ha detto Loizzo –pensiamo non solo di strutturare e miglio-rare le relazioni con la Russia, per l’allarga-mento degli orizzonti economici della Pu-glia, ma pensiamo che attraverso questocollegamento aereo noi possiamo costruireuna calamita fondamentale per attrarrequesti flussi turistici e commerciali”.

La realtà moscovita, secondo Loizzo, “siapur con contraddizioni, vive dal punto divista economico un momento importante.Da quelle realtà si muovono input di ini-ziative imprenditoriali verso l’Europa chesono giunte anche in Puglia, per il settoretrasportistico e turistico.Ovviamente occorrerà – ha aggiuntol’assessore ai Trasporti – con intelligenzasviluppare in quelle realtà un marketing epromozione delle nostre bellezze straordi-narie dal punto di vista paesaggistico, cul-turale e ambientale, in modo tale da orien-tare in maniera intelligente quel turismo

verso di noi e per offrire alle relazionireligiose frequenti un collegamento piùrapido”. c.mor.

razie all’impegno dell’assessoreregionale ai Trasporti, Mario Loizzo,l’annosa questione del Nodo

ferroviario di Bari sta trovando una rapidasoluzione e si evolverà a breve in viadefinitiva con la firma dell’accordo delministro alle Infrastrutture, Antonio DiPietro. Il repentino sviluppo è maturatoalcune settimane fa con l’ulteriore efficaceintervento dell’assessore Loizzo che hadato l’input alla segreteria del ministro perattivare la procedura. La soluzione delNodo ferroviario porterà un cambiamentoconsistente per Bari e il suo hinterlandcon notevoli agevolazioni per il trasportolocale , poiché l ’ in tesa prevedel’interramento dei binari a Nord della città,

tra Santo Spirito e la stazione centrale,mentre quelli a Sud, dalla stazione centralea Torre a Mare, subiranno una variante dipercorso. Tra i diversi stadi di avanzamentoin materia del Nodo c’è, in fase avanzata,anche il progetto della linea del trenometropolitano per Loseto, Adelfia e Bitrittoche è in parte già realizzata e che entreràdirettamente nella stazione ferroviariacentrale, condividendo la trincea di reteferroviaria italiana da Santa Caterina pervia Glomerelli e verso piazza Moro. Si trattadel nuovo tratto della linea Bari-Tarantodi Rfi e, grazie al seminterramento deibinari, consentirà l’eliminazione di trepassaggi a livello: Santa Caterina, viaCapruzzi e viale delle Murge. Previsto anche

il riassetto definitivo di tutta la trattaferroviaria da Bari ad Altamura e, quindi,a Matera. Intanto, nell’area Sud di Bari,a ridosso della zona di grande espansionetra via Amendola e la sede della stradastatale 100, è prevista la realizzazione dellastazione di formazione treni delle Ferroviedel Sud est nei pressi dell’Ikea, dove leFerrovie del Sud est effettueranno il serviziodi treno metropolitano nella tratta cheentra a Bari da Triggiano e Capurso.“L’obiettivo strategico del riassetto del nodoferroviario di Bari, trova oggi finalmenteuna positiva e definitiva conclusione – hadichiarato l'assessore ai Trasporti MarioLoizzo - il nuovo progetto prevedendo lacorrezione del tracciato ferroviario a sud

di Bari e l’interramento dei binari nellatratta Palese e S. Spirito, libererà areeimportanti che le autonome scelteurbanistiche della città di Bari saprannovalorizzare al meglio negli interessi dellapopolazione barese. La soluzione che asud di Bari vede la correzione del tracciato,anche a seguito dell’avvenuto abbattimentodegli edifici di Punta Perotti, apre davvero– ha concluso Loizzo - una occasionestorica per ricucire la città con il suo mare,dimostrando che la difesa della legalità edegli interessi generali del territorio,prevedono non solo le demolizioni maanche le grandi progettazioni necessarieallo sviluppo delle comunità”. c.mor.

G

Nodo ferroviario, spediti verso la svoltaDeterminante l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo

Soluzione entro Gennaio. Numerose le migliorie per il trasporto a Bari e nell’hinterland

unta a diventare leader nel Me-diterraneo la Msc Crociere cheha tratto un bilancio estrema-mente positivo della stagione

turistica 2006, con gli oltre 135milapasseggeri transitati in Puglia attraversoil porto di Bari. Lo ha sostenuto Do-menico Pellegrino, direttore generaleMsc Crociere, che ha condiviso il suc-cesso della compagnia di navigazioneitaliana con il sindaco di Bari, MicheleEmiliano, il presidente della provinciadi Bari, Enzo Divella, il presidentedell’Autorità portuale di Bari, FrancoMariani, ed i rappresentanti della so-cietà Aeroporti di Puglia. Msc confermail ruolo strategico di Bari nelle crociereverso il Mediterraneo Orientale grazieai 46 scali effettuati dalla MscArmonia e dall’ammiraglia MscMusica. L’Armonia attraccherànel capoluogo il 29 marzo,inaugurando lastagione cro-ceristica 2007

che si chiuderà a novembre, confer-mando l’importanza della destagiona-lizzazione dell’offerta turistica a cuiambisce la Puglia. A Bari giungeràanche la Msc Orchestra, futura ammi-raglia, e la Msc Opera. Dall’1 febbraiola compagnia di navigazione ha apertoin città anche un nuovo ufficio vendite,rafforzando la sua presenza sul terri-torio con l’obiettivo di incrementaregli scali e il traffico passeggeri del 30%.

Il sindaco, condividendo gli obiettividella Msc per la crescita turistica dellacittà, ha anche ricordato che la pre-senza di Enzo Divella all’incontro, dàil senso che la città è consapevole dellaforza dall’area metropolitana. Si puòcompetere, secondo il sindaco, solo

se Bari si immagina oltre ipropri confini cittadini. Emi-liano ha, così, ha auspicato

una collaborazione traC o m u n e eP r o v i n c i a .c.mor.

P

Ben 135mila passeggeri nel 2006. La Msc Crociere potenzia la flotta in Puglia

Importante il ruolo di raccordo del capoluogo con l’area metropolitana

Bari leader delle crocierenel mediterraneo

BARIVOCI DI CITTÁ6 Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

iminuisce l’Ici sulla prima casanel 2007. La giunta comunaledi Bari ha, infatti, stabilito unavar iaz ione de l le tar i f fe :

l’aliquota sulla prima casa scende dal4,5 per mille al 4,25, quella sulleseconde sale invece dello 0,5, passan-do dal 6,5 al 7. Confermata al 3 permille l’aliquota per l’abitazione affit-tata con contratti “a locazioneagevolata” e quella per le case locateagli studenti universitari fuori sede.Resta al 9 per mille l’imposta suglialloggi sfitti ed aumentano le classidi detrazioni: gli ultraottantenni nonpagheranno l’Ici purché “l’abitazioneprincipale costituisca l’unica abitazio-ne posseduta” e purché l’apparta-mento non sia occupato. Nell’attodella giunta Emiliano sono state ancheinserite una serie di categorie cheusufruiranno del raddoppio dell’esen-zione tradizionale, da 103 a 206 euro;i pensionati, i portatori di handicap,i disoccupati. Usufruiranno della dop-

pia esenzione anche le nuove coppie,nei primi due anni di matrimonio: sepoi, entro il primo anno di matrimo-nio, avranno un figlio usufruirannodel bonus per ulteriori 24 mesi. Stessovantaggio anche per le famiglie cheospitano minori ospitati, adottati o inaffido, per le ragazze madri, i lavora-tori atipici o le famiglie numerose emonoreddito. Potranno usufruire del-lo sconto sull’aliquota i nuclei fami-liari che non hanno un reddito supe-riore ai 10mila euro, o di 22milaqualora si tratti di una famiglia nume-rosa. Secondo l’amministrazione, Bari applica la tariffa più bassad’Italia.

D

Decise dal Comune una serie di riduzioni sull’ICI

Previste sulla prima casa, per gli anziani, nuove coppie ed altre categorie

ICI, agevolazioniper le fasce più deboli

L’assessore Loizzo: “Una straordinaria opportunità per la Puglia con questo volo”

Mosca e la Puglia ora sono più vicine

“La

Il nuovo collegamento aereo della Alpieagles con la Russia parte da Bari

Page 7: Magazine_Paesi_01_2007

orna “Mai più, per la Memoria, idiritti umani, la pace”, con unamostra multimediale, seminari, in-contri, concerti e altre iniziative

culturali e didattiche per non dimenticarela Shoa. E parte da Bari la con la mostraitinerante, “Shoah,”, realizzata con il con-tributo scientifico di Vito Antonio Leuzzi,che sarà inaugurata il 27 gennaio pressola Cittadella della Cultura, dove resterà finoall’8 febbraio. Subito dopo sarà trasferitain altri quattro comuni pugliesi: a Leporano(Ta), nel Castello Muscettola, dal 12 al 19febbraio, a Trani nel Castello Federico II,dal 23 febbraio al 2 marzo, a Nardò nellaVilla Vescovile, dal 6 al 13 marzo, a Man-

fredonia, nel Palazzo dei Celestini, dal 17al 25 marzo, a Latiano nel Palazzo Imperiali,dal 29 marzo al 5 aprile. “La Puglia haspesso sopportato una narrazione un po’caricaturale, edulcorata della sua verastoria. Quanti pugliesi – si è chiesto ilpresidente della Regione Puglia, NichiVendola, presentando la mostra – cono-scono esattamente la realtà dei campi diconcentramento pugliesi, quanti conosconola realtà delle vittime pugliesi delle FosseArdeatine?. Bisogna riorganizzare la me-moria in maniera strutturata e non episo-dica. Non si tratta di mettere in piedi uneventificio ma un percorso auto educativo”,per costruire “anticorpi e una trama di

consapevolezza”. La mostra è divisa in 28sezioni con 400 fotografie e 150 documentie video storici, testimonianze della depor-tazione militare, politica e civile italiana,agli eccidi nazisti in Puglia e all´accoglienzaai profughi ebrei. Nel progetto sono staticoinvolti gli attori pugliesi Rino Cassano,Cosimo Cinieri, Brizio Montinaro, MichelePlacido ed Emilio Solfrizzi che sono i pro-tagonisti di una video installazione curatada Fredy Franzutti nella quale interpretanoalcuni brani dal libro di Primo Levi "Sequesto è un uomo". Nella tappa baresesarà allestita, nella Cittadella della Cultura,la mostra "Fascismo e leggi razziali. Librie documenti" organizzata in collaborazione

con la Biblioteca nazionale Sagarriga Vi-sconti Volpi e l´Archivio di Stato. Il 29gennaio alle 19.30, al Kursaal Santaluciadi Bari, si terrà il Concerto per la memoriadiretto da Carlo Tenan con la partecipazionedel clarinettista Alessandro Carbonare,prodotto dalla Fondazione Lirico SinfonicaPetruzzelli e Teatri di Bari in collaborazionecon l´Associazione musicale Accademiadei Cameristi di Bari. Organizzatadall’assessore alle Culture del Comune diBari, Nicola Laforgia, anche una mostrache sarà inaugurata il 25 gennaio, nellasala Murat, dedicata ai bambini mortinell’Olocausto, accanto ad altre pregnantiiniziative cittadine. c.mor.

opo cinque mesi di la-voro, il recupero di 60tonnellate di amianto e

una spesa di 360mila euro, ilpadiglione D8 della ex Fibronitdi Bari, dove l’amianto venivamiscelato al cemento quandola fabbrica era in funzione edil “torrino” sono stati finalmentemessi in sicurezza grazieall’intervento della Regione Pugliae del Comune di Bari. L’accordotra il sindaco di Bari, MicheleEmiliano, ed il presidente dellaRegione Puglia, Nichi Vendola, hasbloccato una situazione di stalloche durava ormai da tempo edha consentito che anche la dire-

zione dei lavori al padiglione D8,di competenza regionale, fosseaffidata agli stessi esperti che la-vorano per il Comune. Gli inge-gneri Claudio Tedesi e SalvatoreAdamo hanno assicurato un’unicaregia ai due diversi cantieriall’interno della ex Fibronit. Ilpadiglione D8 è quello che pre-

sentava maggiori problemi tecniciper gli interventi di bonifica inquanto a rischio crollo; il“torrino” in particolare era con-siderato il punto più pericolosodell’intera area. Ora il rischio èstato scongiurato e la vernice, unaspecie di collante che impediscela dispersione delle microscopi-

che particelle, ricopre quasi tuttele strutture della ex fabbrica dellamorte.

Il 4 gennaio scorso l’assessoreRegionale all’Ecologia MicheleLosappio e l’assessore all’Am-biente del Comune di Bari, MariaMaugeri, con Nicola Brescia,presidente del Comitato Fibronit,

hanno effettuato un sopralluogocongiunto sul cantiere. I lavoridi messa in sicurezza sono iniziatiad ottobre 2005 e terminerannoa giugno prossimo, dopo la sco-perta di ulteriori 4mila metri qua-dri di intercapedini in amianto dabonificare. L’ex fabbrica della

morte, che ha smesso di produrreeternit nel 1985, è inseritanell’elenco dei siti inquinati diinteresse nazionale del program-ma nazionale di bonifica e ripri-stino ambientale del Ministerodell’Ambiente e Tutela Territorio.

Il passo successivo sarà la messain sicurezza definitiva della zonacon la demolizione dei capannonie la copertura del terreno perconsentire finalmente la realizza-zione del parco, deliberata dalConsiglio comunale. Una commis-sione individuerà il progettistache curerà tutti gli ulteriori inter-venti che partiranno da settembre.

stata una cerimonia com-mossa quella che si è svoltain sala consiliare del Co-mune di Bari per l’intito-

lazione di una strada al senatorePietro Leonida Laforgia, Sindacodi Bari per nove mesi dal novem-bre 1993, nei pressi dell’OspedaleGiovanni XXIII. Il sindaco Emilia-no, ha ricordato il senatore Lafor-gia come un uomo unico, “che tifaceva venir voglia di fare l’av-vocato, ti faceva venir voglia di

fare politica e di lottare contro isoprusi e le ingiustizie”.

“Mi chiedo - ha detto Emiliano -come sarebbe la mia esperienzada sindaco se avessi la possibilitàdi confrontarmi con lui, di ascol-tare i suoi consigli e le suevalutazioni”.

Pietro Leonida Laforgia, è statoSindaco di Bari dal febbraio alnovembre 1993, eletto nel Colle-gio senatoriale di Bari Centro il

27 marzo 1994 nella lista del cen-trosinistra, aderì al Gruppo Fede-rativo dei Progressisti e fu nomi-nato segretario della Giunta delleelezioni e delle immunità parla-mentari e componente del Comi-tato parlamentare per i procedi-menti di accusa e della Commis-sione giustizia del Senato dellaRepubblica.

Come avvocato è stato difensoredei lavoratori, degli studenti, degliesponenti sindacali e della sinistra

democratica neipiù importantiprocessi penalicelebrati a Barie in Puglia sin dagli anni ’50.

Fu difensore di parte civile nelgiudizio contro la ricostituzionedel partito fascista e per l’omicidiodi Benedetto Petrone ed ha rap-presentato il Comune di Bari nelprimo maxi-processo alla crimi-nalità organizzata del capoluogo.Come parlamentare ha presentato

quale primofirmatario numerose proposte dilegge, anche per il recupero e lavalorizzazione del centro storico. c.mor.

É

T

Shoah, una mostra per non dimenticareA Bari dal 27 gennaio all’ 8 febbraio presso la Cittadella della Cultura. Numerosi altri eventi

L’evento sarà itinerante, multimediale e perno centrale delle iniziative di “Mai Più”

7Anno VII n. 1 - Gennaio 2007 VOCI DI CITTÁBARI

D

Il torrino è già in sicurezza. Sopralluogo degli assessori Losappio e Maugeri

La ex Fibronit ora fa meno pauraI lavori avviati grazie all’intervento della Regione Puglia, d’intesa con il Comune di Bari

Cerimonia commossa al Comune di Bari in onore dell’ex sindaco e senatore

Intitolata una via al Sindaco LaforgiaEmiliano: “Ti faceva venir voglia di fare politica e di lottare contro soprusi ed ingiustizie”

VOCI DI QUARTIEREJapigiaTorrea Mare

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terzo anno di attività,Leonardo Scorza, pre-sidente della del VICircoscrizione, Car-

rassi–San Pasquale, una dellepiù popolose della città, trac-cia un bilancio delle attivitàsvolte dall’insediamento adoggi.

“Tra il 2004 ed il 2005, in colla-borazione con la Provincia di Bari,il Centro territoriale per l’impiego,la Camera di Commercio abbiamoavviato l’attività di formazione diun anno per undici minori a ri-schio presso aziende baresi cheha visto l’inquadramento di alcunidei minori al termine del tirocinio.Dal 2005 abbiamo attivato la Con-sulta dei minori della VI Circoscri-zione, come spazio a più voci ingrado di discutere e progettaregli interventi sul disagio minorile.Dallo stesso anno siamo parteintegrante della rete del CentroRisorse per la Prevenzione deldisagio sociale avente come capo-fila l’Istituto Professionale“Gorjux” di Bari.

Sul piano culturale durante imesi estivi il Parco 2 Giugnoè stato al centro della vita deiquartieri…

Con l’iniziativa “Il Parco in festa”articolato in più giornate abbiamoofferto momenti di crescita cultu-rale a tutte le fasce d’età. Occorreprecisare che la nostra attenzionenei confronti del Parco2 Giugnoha visto oltre che la sostituzionedelle panchine, l’abbatti-mentodelle barriere architettoniche, la

bitumazione dei viali, il ripristinodell’impianto d’illumi-nazione, lasottoscrizione di una convenzionecon la Polizia di Stato. Importanteè stata la collaborazione con iPoliziotti di Quartiere ed i Carabi-nieri di Quartiere, ma non va sot-taciuto che le risorse umane inrapporto alla vastità del territorioandrebbe migliorato per renderela prevenzione e la repressionerispondenti al fabbisogno anchein relazione agli effetti negativiprodotti dal provvedimentod’indulto di recente approvazione.

Su quali altri attività la Circo-scrizione ha posto la propriaattenzione in particolare?

Si è anche rivolta all’Istituto For-nelli ed alla casa Circondarialeche ci ha visto e ci vede impegnatia proporre iniziative culturali (ab-biamo raccolto e donato 380 nuo-vi libri per arricchire la loro bi-blioteca), miranti a garantiremomenti di solidarietà ed integra-zione.

Abbiamo attivato dal 2004 un pro-

getto estivo rivolto ai bambini ebambine di quelle famiglie (chenella nostra Circoscrizione di61.000 abitanti sono numerosis-sime) che al termine della scuolahanno la necessità, per motivilavorativi, di impegnare i proprifigli in attività ludico-formativenel periodo Luglio, Agosto e Set-tembre. Numerose ed articolatesono state le attività sportive ex-trascolastiche dedicate agli ado-lescenti, ma anche ai diversamen-te abili ed agli anziani; progettatoin collaborazione con la Consultadei minori. E’ stato avviato il so-stegno scolastico per gli adole-scenti in difficoltà nonché le atti-vità di tutoraggio per i minori arischio.

E per le famiglie?

Abbiamo attivato in collaborazionecon la Consulta ed il Centro fami-glie il Germoglio il progetto Geni-tori in rete che però si è interrottodal Luglio 2006 e che a brevedovrebbe essere riattivato; un’altrainiziativa che si è interrotta è statal’attivazione dello Sportello dei

piccoli lavori, in collaborazionesempre con il Centro Famiglie ilGermoglio; con tale progetto ab-biamo provato a far incontrare ladomanda e l’offerta tra cittadinee cittadini in grado di fornire oricevere prestazioni lavorative perpiccoli lavori di casa. In collabo-razione con l’Aures ( Centro dimediazione familiare) e la ScuolaMedia “G. Laterza” abbiamo atti-vato un progetto di mediazioneinterculturale indirizzato ai minoriextracomunitari che la frequenta-no , ma dal Luglio 2006 è scadutala convenzione tra il Comune diBari ed il Centro di mediazionenella prospettiva dell’attuazionedel Piano Sociale di zona che abreve dovrebbe essere avviato.

Per un’attenta pulizia dei duequartieri come è intervenutala Circoscrizione?

Abbiamo realizzato con l’Amiu el’assessorato all’Ambiente un pro-getto sperimentale per la rileva-zione e l’abbattimento dell’inqui-namento da polveri sottili in pros-simità di due scuole elementari

d e lterritorio,e quello per la raccolta dell’umidopresso gli esercizi di ristorazionee quello per la raccolta dei carto-ni.

C’è anche una novità per imatrimoni… e per il gas?

Dal Gennaio 2006 presso la Chie-sa Russa vengono celebrati i Ma-trimoni con rito civile, e da Mag-gio 2006 è attivo nello stessoluogo uno Sportello dell’AMGASe un Totem Informatico per ga-rantire un servizio Urp decentrato.Siamo consapevoli che quest’annoabbiamo di fronte a noi impegniancor più gravosi . Allo scopo diraccogliere suggerimenti e propo-ste dai cittadini sia sulle iniziativeculturali sportive e sociali che suiproblemi strutturali dei quartierisono stati distribuiti circa 15milaquestionari e raccolto circa 3milaschede compilate discutendonecon i cittadini in tre incontri pub-blici. Possiamo essere moderata-mente soddisfatti, e rinnovare conmaggior vigore il nostro impegno;se il Decentramento Amministra-tivo seguirà la progressione tem-porale prevista nel Regolamentoapprovato di recente dal ConsiglioComunale, avremo poste le pre-messe per la creazione dei Muni-cipi, che con una maggiore auto-nomia, potranno meglio rispon-dere ai bisogni dei cittadini.c.mor.

ari vince il PremioFederico Zeri, perla tutela del patri-

monio culturale italiano, perla demolizione di Punta Pe-rotti.. Nella motivazione delpremio la giuria rileva che, con lademolizione di Punta Perotti “la cittàdi Bari ha dato un segnale assai impor-tante a tutto il Paese: che davanti alsopruso, all'illegalità, all'offesa allaCostituzione della Repubblica e ai prin-cipi della tutela non bisogna rassegnar-si, ma occorre reagire”. Grande lasoddisfazione del Sindaco Michele Emi-liano nell’apprendere dell’assegnazionedel premio: “E’ un riconoscimentoimportantissimo - ha dichiarato il sin-daco - l’abbattimento di Punta Perottiè stato un atto dovuto alla giustizia,alla bellezza, alla dignità di Bari e dei

baresi. È stato il segno diquel rispetto della legalitàche guida il nostro modo di

intendere l’amministrazionedel bene comune”. Il premio

sarà consegnato a fine gennaioa Mantova, nel Teatro Scientifico delBibiena, alla presenza del sindaco dellacittà Fiorenza Brioni e della Giuriacomposta da Salvatore Settis, direttoredella Scuola Normale Superiore di Pisae neo-presidente del Consiglio Supe-riore dei Beni Culturali; dal fotografoOliviero Toscani e da Klaus Wagenbach,uno dei maggiori editori tedeschi, cheha in catalogo molti narratori e saggistiitaliani. Vincitore ex aequo anche PietroGiovanni Guzzo per la sua azione allaguida della Soprintendenza di Pompei.c.mor.

B

Al

JapigiaQUARTIERE

Riconoscimento per la tutela del patrimonio culturale italiano. La consegna a Mantova

Assegnato alla città per aver dato “un segnale assai importante a tutto il Paese”

Punta Perotti,Bari vince il premio Zeri

stato inaugurato il Gestipark diPiazza Giulio Cesare, il nuovoparcheggio interrato nei pressidel Policlinico di Bari, costruito

in tempi record, distribuito su tre livellisotterranei e dotato di 770 posti autoche contribuirà a risolvere il problemadella viabilità e del traffico, specie nelcentro della città.

I residenti e gli impiegati della zonapossono usufruire dei 290 posti autofissi, avvalendosi di comode agevola-

zioni . Originale lascelta da parte delGestipark di re-galare ai 290 tito-lari dei posti fissi laBicipark, l'esclusiva bici-cletta da utilizzare per muoversi libe-ramente in città, evitando quindi l'usodella propria auto. Particolari agevola-zioni sono previste per i disabili. Ga-rantito comunque il 60% circa dei postidisponibili al parcheggio a rotazione.

É

In Piazza Giulio Cesare, disposto su tre livelli e dotato di 770 posti auto

Contribuirà a risolvere il problema della viabilità e del traffico cittadino

Aperto il mega parcheggiointerrato del Policlinico

BARIVOCI DI QUARTIERE8 Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

Terzo anno di attività: bilancio positivo della VI Circoscrizione. Si va verso il Decentramento

Migliora la qualità della vita nei due rioniIl presidente Scorza: “Possiamo essere moderatamente soddisfatti, e rinnovare il nostro impegno”

PiconeQUARTIERE

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entrata in funzione del monoblocco ha segnatouna tappa decisiva nella lunga storia dell'Ospedale"Miulli". Grazie alla nuova struttura, l'Ente eccle-siastico non soltanto rientra ampiamente, a dif-

ferenza del passato, negli standards richiesti dalla leggeBindi per l'accreditamento, ma può legittimamenteproporsi come una realtà d'eccellenza all'interno delsistema sanitario regionale.

Eppure, questa importante realizzazione ha suscitato,nella città e fra gli stessi operatori del "Miulli", reazionitutt'altro che compiaciute. I contraccolpi del trasferimentodel plesso ospedaliero sull'economia locale, i prevedibilidisagi di alcune fasce di utenti (soprattutto gli anziani),il mutamento delle abitudini di vita e di lavoro deidipendenti, infine l'agitazione portata avanti da alcunisindacati aziendali stanno creando attorno al nuovoospedale un clima di ostilità. Se le cause dei malumorie delle insoddisfazioni non saranno prontamente epositivamente rimosse, rischiano di essere vanificate,almeno nel breve periodo, le prospettive di beneficaricaduta sul tessuto sociale e produttivo cittadino che lacreazione del monoblocco lasciava intravedere e sperare.

Poiché siamo da sempre sostenitori dell'autonomia delsindacato, rispettiamo le rivendicazioni delle sigle chehanno promosso l'azione di protesta, ma anche le ragionidi quelle che non hanno ritenuto di aderirvi: e non siamodisponibili a schierarci con nessuna delle parti impegnatenel confronto. Perciò stigmatizziamo le posizioni e icomportamenti di quanti stanno cinicamente approfit-tando della vertenza sindacale in corso per regolarevecchie pendenze, per consumare tardive vendette o perfar valere un tornaconto personale.

Per quest'ultimo aspetto, è ancora una volta il Sindacoa distinguersi. Nel 2001 scriveva al Prefetto di Bariperorando la causa dell'ecclesiasticità del "Miulli"; dueanni dopo, in Consiglio Comunale, elogiava sperticata-mente la dirigenza dell'Ospedale, impegnata nella attua-zione del progetto del monoblocco (in proposito esistono

prove documentali facilmente reperibili); ora, improvvi-samente folgorato sulla via di Damasco, con spregiudicatoopportunismo riapre l'antica questione della naturagiuridica dell'Ente, e si erge a implacabile accusatoredei responsabili della sua gestione.

I DS di Acquaviva si sono mossi, e continuano a muoversi,in coerenza con due obiettivi fondamentali: la crescitadel "Miulli", ispirata a criteri di qualificazione, di efficienza,di funzionalità dei servizi, ma anche di efficacia e ditrasparenza del governo della struttura, affinché l'Ospedalesia posto in grado di corrispondere sempre più e sempremeglio ai bisogni e alla domanda di salute espressi dalterritorio; un dialogo costruttivo fra l'Amministrazioneospedaliera e le istituzioni comunali, con il concorsodelle forze politiche e sociali della città, affinché, nell'am-bito delle rispettive competenze e prerogative, lo sviluppo

del nosocomio si traduca in vantaggi di ordine economico,sociale e culturale per la comunità acquavivese.

Il raggiungimento di questi obiettivi, a giudizio dei DS,comporta:

- una programmazione dello sviluppo dell'Ente che,d'intesa con la Regione e senza rinunciare alla pluralitàe alla qualità delle prestazioni finora erogate, concentriinvestimenti e risorse sui settori specialistici per i qualisi registra un insufficiente livello di offerta all'internodel sistema ospedaliero regionale, o per i quali le rileva-zioni epidemiologiche segnalano una tendenziale crescitadella domanda;

- una politica di qualificazione professionale e di aggior-namento del personale (sia medico che paramedico eamministrativo);

- una oculata e razionale gestione del budget, che eliminisprechi, privilegi corporativi e rendite parassitarie diogni genere, e che assicuri una utilizzazione ottimaledelle moderne e sofisticate apparecchiature diagnostichee terapeutiche di cui la struttura dispone;

- una valutazione equa, ovvero garantita da regole certe,delle professionalità e della produttività degli operatoriospedalieri, affinché la mobilità verticale risponda acriteri meritocratici, e venga dissipato ogni sospetto diagevolazioni familistiche o clientelari;

- una politica degli organici adeguata agli obiettivi chel'Ente si propone di raggiungere;

- un effettivo, permanente coinvolgimento del personalenelle scelte di programmazione e di gestione, affinchésia superato ogni vizio di dirigismo autocratico e sianoscongiurati rischi di disaffezione al lavoro, con inevitabilicadute di produttività e di efficienza;

- l'organizzazione, in ambito locale, di gruppi di impreseche siano in grado di fornire all'Ospedale beni e servizia condizioni competitive, sotto il profilo sia quantitativoche qualitativo.

In questo modo, e senza riesumare lo strumentale esterile (se non addirittura nocivo) contenzioso sullanatura giuridica dell'Ente, che non condividiamo in alcunmodo, riteniamo che le attese e le aspirazioni - di caratteresia economico sia professionale - dei lavoratori dell'Entepossono trovare piena soddisfazione entro un quadro dicrescita dell'Ospedale: una crescita che può peraltro,apportare anche cospicui benefici all'economia locale.Ma il futuro del "Miulli" dipende anche, in larga misura,dal senso di responsabilità di tutti, autorità, operatori,istituzioni e amministratori dell’Ente in primo luogo.

I DS intendono confrontarsi su questi temi con tutti icittadini; in più, chiedono con forza che non sia operatadiscriminazione alcuna verso l'Ente "Miulli", che vengariconosciuto il ruolo di primo piano da esso assolto nelsistema ospedaliero regionale, e che la Regione Pugliaprovveda, per conseguenza, alla erogazione di tutti ifinanziamenti previsti dalle leggi vigenti e dai contratticollettivi di lavoro.

Inoltre, i DS confidano che il Governatore dell'Ente,mons. Mario Paciello, manifesti la sua disponibilità a

una proficua interlocuzione sulle questioni in precedenzae sinteticamente illustrate. Un primo, positivo segnale èvenuto dall'iniziativa di interpellare i soggetti istituzionali,sociali e politici del territorio affinché si trovi unaconcorde soluzione alla destinazione del vecchio plessodel "Miulli". Anche in questa occasione il Sindaco, invecedi vergognarsi di aver trascurato colpevolmente unproblema di interesse collettivo, ha trovato il modo dimontare una sciocca, pretestuosa polemica contro ilVescovo, rimproverandogli di averlo trattato da chieri-chetto. Ma il dott. Pistilli, si sa, ha un'altissima opinionedi sé, e soprattutto non ha cura del bene comune: sipreoccupa soltanto della sua carriera. E forse immaginache essa possa concludersi, a colpi di intimidazioni e diricatti, con una bella, ben remunerata poltrona nelladirigenza del "Miulli".

DS Unità di Base “M. Coccioli” Acquaviva

L’

“Miulli”: gli obiettivi chiari e gli interessi nascostiIntervento dei democratici di sinistra di Acquaviva sul locale ospedale

L'entrata in funzione del nuovo monoblocco è una grande occasione per la comunità, ma attenzione a strumentalizzazioni e doppi fini…

ACQUAVIVA

9PAESE CHE VAIAnno VII n. 1 - Gennaio 2007

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er fortuna vi è ancora qual-cuno che si dedica alla po-litica nella sua accezioneoriginaria, la cosiddetta “arte

di governo della cosa pubblica”,per perseguire quello che dovrebbeper tutti essere l’obiettivo principale,ovvero l’interesse collettivo.Con l’iniziativa “Pianificare ilfuturo” organizzata dai Ds il 21dicembre, presso l’Aula Consiliaredi Adelfia si sono affrontati i temidella pianificazione e sviluppodel territorio nel rispetto del-l’ambiente che ha visto parteciparei cittadini, le forze politiche delcentrosinistra, i sindaci di Casamas-sima e Bitritto, tecnici locali delsettore e docenti del Politecnico diBari. Per l’occasione sono interve-nuti il consigliere comunale DsGianni Gargano, l’architetto Por-zia Pietrantonio, l’assessore re-gionale all’urbanistica Angela Bar-banente ed il consigliere provin-ciale Ds Vito Antonacci. Alla baseuna sfida di carattere culturale: lavolontà d’invertire la tendenza aritenere la pianificazione urbanisticadel territorio una materia per tecnici

e provando invece a riappropriarcidel territorio in cui viviamo.

Distogliendo l’attenzione dai pro-blemi insiti in questa amministra-zione, completamente appiattita suvani tentativi di risolvere le lotte alsuo interno e del tutto assente sulpiano di governo, i Ds hanno volutoriprendere la discussione politicaper condurla lontano dalla polemicaspicciola e più vicina e attenta allenecessità ed esigenze del paese edei cittadini. Priorità assoluta delladiscussione la volontà di risolvereuna questione assai seguitadall’opinione pubblica adelfiese,nonostante le poche e confuse in-formazioni a riguardo, ma purtrop-po ormai da lungo tempo lasciatain sospeso dal governo cittadino:l’alveo torrente Montrone.

Due i principali deficit d’impo-stazione dell’iter seguito dall’am-ministrazione comunale per la rea-lizzazione del progetto riguardantel’alveo: l’assenza di un’idea precisadi urbanizzazione e il mancato coin-volgimento della popolazione.

I Ds, attraverso il confronto e

l’illustrazione di esempi di rivitaliz-zazione del territorio nel rispettodelle caratteristiche ambientali, han-no tentato di sopperire a tali man-canze. Il progetto di urbanizzazionedella Lama S. Giorgio - nel trattoche attraversa Noicattaro - presen-tato dall’architetto Pietrantonio,ha dimostrato che si può interveniresu un patrimonio ambientale comele Lame, senza deformarne l’aspettoe stravolgerne peculiarità e funzioni.Infatti pur risolvendo problemiidraulici e d’ingegneria, e preveden-do anche una nuova struttura archi-tettonica, si può coniugare il rispettodella natura con il bisogno dellasocietà di vivere il territorio.Dall’idea di progettazione e urba-nizzazione di una parte speciale delpaese, quale può essere l’alveo, siè poi giunti a discutere di quantosia importante attuare un’attentapolitica d’urbanizzazione dell’interoterritorio.“Pianificare il territorio significapianificare il futuro della popola-zione che in esso vive” - ha spie-gato il capogruppo alla provinciaVito Antonacci, aggiungendo

che - “la progettazione urbanisti-ca è quindi patrimonio di tuttima affinché i cittadini possanorealmente incidere sulle decisioniche riguardano tale ambito, è ne-cessario che, in virtù del principiodi sussidiarietà, vi sia un decen-tramento delle funzioni in mate-ria di pianificazione urbanisticaall’ente più vicino ai Comuni: laProvincia, o la futura e probabileCittà Metropolitana - alla lucedelle modifiche normative messein atto dal governo nazionale. Inparticolare, attraverso il PianoTerritoriale di CoordinamentoProvinciale, il cosiddetto PTCP,tale ente eserciterebbe il controllosulla gestione affidata ai singoliComuni, non rappresentando unlimite alla pianificazione comu-nale, bensì un momento di incon-tro fra le varie progettazioni, un

superamento della frammenta-zioni e il recupero di una visioned’insieme.”Sottolineando l’importanza dell’isti-tuto della delega all’ente più vicinoal cittadino, l’intervento dell’asses-sore regionale Angela Barba-nente ha infine chiarito che ilrispetto del territorio è una prioritàimprescindibile.“La Puglia per troppo tempo èstata aggredita dall’inosservan-za di norme che disciplinano latutela dell’ambiente. Il paesaggioè una risorsa e, in quanto tale,un bene al di sopra degli interessiparticolari”- ha aggiunto l’asses-sore, concludendo che, relativa-mente al problema alveo, è possibileadottare qualsiasi forma di soluzio-ne, a partire dalla scrupolosa con-formità dei progetti alle norme esi-stenti.

oche battute sono ormai sufficienti per esprimereun malcontento generale per la qualità della vita allaquale siamo costretti; cosa fare allora per migliorare?So bene che mi accingo a rispondere ad un quesito

troppo generale, che sicuramente non troverebbe rispostanelle poche righe di questo articolo; per tale ragione,nell’osservare ciò che mi circonda, preferisco scegliere unaprecisa angolazione che è quella, in fondo, che più miappartiene: quella di donna e di mamma.

Ebbene, cercando di interpretare il pensiero di altre donne,non posso che augurarmi per i nostri figli un Paese migliore,che li segua attentamente durante il percorso di crescita,partendo con l’offrire loro uno spazio sicuro e tranquilloove giocare, continuando con il creare spazi in cui socializ-zare, formare le loro coscienze, le loro personalità di uomini,lavoratori, finendo con il garantire loro una serena vecchiaia,forti della certezza di non essere soli e, soprattutto, di avereancora qualcosa da offrire.

Certamente non viviamo più nell’epoca in cui tutto ciòrappresenta un sogno di difficile realizzazione: diversi sonoormai gli incentivi statali che possono dar voce alle nuoveforze che pullulano, bramose di realizzare i loro progetti.

Perché allora non assistiamo ancora a quel salto di qualitàdella nostra cittadina che tanto auspichiamo?

Credo che la causa sia il mancato perseguimentodell’interesse collettivo da parte di chi ci governa.

Un rimedio potrebbe forse essere quello di porre fine aifinanziamenti a pioggia che mettono a tacere singolie personali interessi, senza soddisfare invece quellipiù generali, più grandi che ci permetterebbero perl’appunto di realizzare quel sogno per i nostri figli.

Ho assistito recentemente ad un dispendio di danaro perrendere il parco di Adelfia-Canneto più gioioso per i nostribambini. Operazione lodevole e, sicuramente, degna diapprezzamento! Peccato che dopo poco più di un mese,quelle stesse giostrine testimoniavano il passaggio di chi èlibero di distruggere anche ciò che appartiene alle animepiù indifese. Sarebbe allora ancor più apprezzabile l’impegnodella nostra Amministrazione volto a garantire la persistenzadei beni che costruisce, assicurando al tempo stesso vigilanzae l’incolumità dei nostri stessi piccoli; in tal senso, tornerebbeutile anche un servizio di pubblica sicurezza piùefficiente che permetta, peraltro, a tutti – anche ai piùadulti – di circolare per le strade del nostro Paese con lastessa spensieratezza che ci accompagnava in tempi nontroppo lontani. La sicurezza è davvero diventata un’emergenzache vede distratta la Giunta in carica!

Ed ancora. Perchè mai non consentire alla molteplicità dellemamme di poter contare su di una efficiente e ben organizzatastruttura pubblica che accolga i bambini di etàinferiore ai tre anni? Certamente non vantiamo, rispettoa numerosi altri Paesi che ci circondano, un asilo nidostrutturato e funzionante secondo le vigenti norme di legge;solo oggi, dopo più di 20 anni dalla sua esistenza, assistiamoall’esecuzione in tale sede di opere di “ordinaria” manuten-zione. E non si dica che tale colpa non sia imputabileall’attuale Amministrazione. Lo scorso anno – e non voglioandare oltre – quando il governo del nostro Paese era nellemani della medesima amministrazione, i bambini chefrequentavano quella struttura soffrivano spesso il freddoed erano lavati con acqua fredda a causa del cattivo funzio-namento del sistema termico ed idraulico.

Per non parlare, poi, della situazione di “sovraffol-

lamento” della scuola dell’infanzia in Via Conella.Ed in ultimo. Osservando l’evolversi dei tempi, tutti noivorremmo che i nostri figli trovassero nel nostro stessoPaese luoghi ove formarsi culturalmente, ove percepiremessaggi utili e funzionali al loro slancio nel lavoro. All’uopo,occorrerebbero maggiori occasioni di incontro e confrontotra le intelligenze del nostro stesso Paese, o tra le stesse echi ha un sapere da offrire, per soddisfare quello che oggi,più che mai, è un insopprimibile bisogno di conoscenza;occorrerebbero più efficienti servizi di informazione.La presenza di questi luoghi e dei progetti che li animereb-bero, peraltro, non solo eviterebbe l’ormai sempre piùfrequente fuggi-fuggi dei nostri figli, ma consentirebbe a chirimane nella nostra cittadina, di contrastare – o quantomeno evitare – disagi sociali, superare difficoltà relazionali,attesa per di più la clamorosa assenza di servizi dimediazione familiare e di consulenza per famigliee minori.Molto andrebbe fatto, non in termini però di quantità, bensìdi qualità. Un esempio su tutti in questa direzione la c.d.biblioteca comunale. Un luogo nato per finalità specificheed oggi destinato ad altro. Per quale ragione avviene tuttociò? E quanto realizzato recentemente, può definirsi“biblioteca”? Ecco perché occorre “qualità” e francamente,quella manifestata dai nostri “governanti”, specie a talriguardo, mi sembra assai bassa.Ed allora, perché mai non meditare sulle nostre scelte, ondeinvestire le energie ed il nostro danaro per soluzioni strutturalie non di mero “tampone”?Questa tensione morale porto in questa mia nuova esperienzae spero di confrontarla e trasferirla in Consiglio Comunale.

*Consigliere comunale Ds

Pdi Marisa Valletti*

Intervista al Consigliere comunale dei DS Francesco Cafarchia

Comprendere gli interessi generali dei cittadini, cercando di cogliereed interpretare i loro desideri: questo il dovere di chi governa.

Adelfia: poco attenta al futuro dei suoi figli

P

di Antonella Gatti

Vito Antonacci, Angela Barbanente, Gianni Gargano e l'Arch. Porzia Pietrantonio

ADELFIA

10 PAESE CHE VAI Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

“Pianificare il futuro”? É possibile…La pianificazione urbanistica del territorio è patrimonio di tutti.

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itritto è un paese normale.Normalità odierna.Incredibile ma vero, il pianoregolatore ha completato il

suo iter di granitica burocrazia ed èin mano agli amministratori locali.Come in un paese normale. Anchese in realtà sono passati venticinqueanni, come succede normalmentein tutti i comuni. E dopo la cronisto-ria della sua approvazione regionaleora ci sono tutte le intenzioni di

raccontare quella della realizzazionedello sviluppo economico e residen-ziale previsto sul PRG e per accoglie-re il conseguente aumentodemografico.Il paese a fine 2006 si è dotato, comeda legge, di un piano triennale diopere pubbliche, il completamentodel quale coinciderà con la conclu-sione dei cinque anni di amministra-zione ulivista. Si tratta di lavoriconcreti, legati a rifacimento di stra-

de, a manutenzione di fogna bianca,a realizzazione di verde pubblico eal rifacimento della pavimentazionenelle zone perimetriche del centrostorico. Lavori estremamente utiliche in ogni comune normale biso-gnerebbe assicurare, che rientranonelle normali mansioni di una buonaamministrazione.La normalità si concretizza anche innegativo. Con discreta frequenza lacronaca riporta episodi di criminalitàcon dei bitrittesi arrestati. Capitanormalmente in tutti i paesi, è undato di fatto. Ma se succede nel pro-prio comune, piccola isola felice

della provincia barese, ci si allarma.Come è giusto che sia, quando nonsi è abituati alle cronache di quoti-diana delinquenza del capoluogo odi centri più importanti come gran-dezza. Ma bisogna farci il callo. Noncerto per accettare passivamente,ma per non meravigliarsi nello sco-prire che un’isola felice probabil-mente Bitritto non lo è mai stata. IlPRG parla, perlomeno in una pro-spettiva di amplissimo respiro, di unaumento di popolazione fino a16/17mila unità. Se è vero che au-mentando la grandezza di un paesene aumentano i problemi ci si deve

cominciare a preoccupare? Bisognafar fronte ai problemi quotidiani,che un centro in crescita come ilnostro deve affrontare, e lavorareprevenendo e dando aiuto nelle si-tuazioni più complicate. Per poteravere un paese come davvero lovorremmo. Normale in questo senso.

correndo le pagine dei quotidiani regionali degli ultimimesi non è difficile imbattersi in bitrittesi balzati allosconveniente onore della cronaca per importantiepisodi di delinquenza, più gravi dell’ordinario. Un

aumento rilevante negli ultimi anni che pare essere statoravvisato dall’amministrazione, tanto da imporre nel periodonatalizio la programmazione di un piano di sicurezza diconcerto con le autorità locali e presentato a cittadinanza ecommercianti.

Per far fronte all’ormai nota carenza numerica di elementi,soprattutto all’interno della locale polizia municipale, si èpensato a rimpinguare le forze dell’ordine mediante unaconvenzione con un istituto privato di vigilanza notturna,specie per i punti nevralgici come la villa comunale. Qui è

stata inoltre installata una telecamera per la videosorveglianza,i cui nastri saranno utilizzati solo in caso di atti vandalici ene sono previste di nuove appena il bilancio sarà approvato.Insieme a una migliore organizzazione degli orari di serviziodi vigili e carabinieri, si è anche pensato all’organizzazionedi servizi di sorveglianza popolare presso siti municipali comele scuole e la sala Castello. Un’occasione per creare qualchepiccola possibilità di lavoro, ma un ulteriore segno di aumentodella necessità di sicurezza. “Dopo un incontro in Prefetturaho avuto l’assicurazione che la situazione di Bitritto non ècritica”, ci dice il sindaco Lucarelli, “anzi è persino miglioredi altri paesi. Non significa certo che possiamo abbassare laguardia, ma voglio rassicurare i cittadini sul nostro impegno.Garantisco anche in virtù dei miei contatti quotidiani col

comandante dei carabinieri Esposito”.

Le difficili situazioni economico-sociali di alcune famiglieportano nella maggioranza dei casi allo sviluppo di devianzecome il bullismo scolastico, il cui quasi naturale sbocco èquello della criminalità. Quella seria, quella dei grandi. È perquesto che è necessaria, di pari passo ai percorsi sulla legalitàintrapresi e i tentativi di limitare problemi già evoluti, unaseria pianificazione da parte dell’assessorato ai servizi socialiper monitorare e fornire un concreto aiuto ai nuclei familiaripiù in difficoltà. Per prevenire all’origine i problemi di domanie per dare un futuro sicuro a quei giovani e alle loro proble-matiche e a un paese in crescita e a tratti timoroso per ilproprio avvenire.

di Michele Lampignano

S

di Gianvito Rutigliano

Diversi episodi di criminalità con al centro dei bitrittesi impongono una riflessione

Com’è valutata la situazione all’interno del paese

Sicurezza, i problemi e le soluzioni di Bitritto

ra assemblee e lavoro in piaz-za per il tesseramento 2007, ilpartito a Bitritto ha ripresovigore. La situazione della se-

zione e del partito in generale attual-mente qual è?Veniamo da un periodo di non campagnaelettorale, grazie al quale abbiamo potutoconcentrarci su noi stessi per poter intera-gire meglio col territorio. Allo stato attualeil lavoro dei DS è concentrato su progettiutilissimi ai cittadini, come quello per ilpiano regolatore anche grazie al vicesinda-co Angelo Natuzzi e a livello regionale conil nostro rappresentante Mario Loizzo. Unaltro importante obiettivo raggiunto è statola creazione di un’agenzia per il lavoro aBitritto, beneficiato dall’appoggio del nostrorappresentante alla Provincia Vito Antonac-ci, in collaborazione con altri esponentidella coalizione. Un’idea che permetteràla nascita di veri e propri centri polifunzio-nali per l’incontro tra domanda e offertadi lavoro. Ancora a livello locale voglioricordare il passo importante compiutosullo sviluppo culturale e dello sport cheha reso il paese più vivo, in primis grazieal vicesindaco.L’Ulivo bitrittese è nato come unacoalizione della maggior parte delcentro-sinistra, per cercare di dare

un’identità comune e un’ammini-strazione forte nel paese. Attualmentelo stato di salute qual è?Come detto in una recente assemblea, coni compagni della sezione abbiamo decisodi continuare con la strada della collabo-razione. La costruzione di una coalizioneè un processo che non si improvvisa. Per-viene da un lungo percorso che, come staaccadendo, va per tappe e si consolidagiorno per giorno. Con le ultime ammini-strative sono cambiate le vecchie logichedel paese.Abbiamo creato un nuovo modo di ammi-nistrare, grazie alla collaborazione di tuttii partiti di centro-sinistra e alla personalitàdel sindaco che riesce a mantenere unitii partiti con la sua simpatia e la sua spiccatacapacità di centrare obiettivi importanti.Qual è la sua posizione sul PartitoDemocratico anche nel nostro comu-ne?Ci sono buone possibilità che l’unioneavvenga. Ho personalmente avanzato alpresidente de ‘La Margherita’ la propostadi creare un gruppo federato al Comunecon i DS e altri soggetti politici disponibili,per creare una base concreta su cui lavo-rare. Credo che sia la strada giusta perun’unione che risolva veramente le esigenzedi ogni cittadino.

T

di Antonio Valerio

Intervista al segretario dei DS bitrittesi Giovanni Diana

Luglio 2005 l’assessore all’am-biente Costantino Sacino ciparlò della politica che l’am-ministrazione intendeva attuare

per la questione rifiuti.Qualcosa in giro si è visto, ma importantiiniziative come le isole ecologiche e latassa sui rifiuti solidi urbani a punti (laquale avrebbe garantito un discreto ri-sparmio ai cittadini più “ecologisti”)sembrano dimenticate. Apprendiamoche ogni iniziativa è stata sospesa perattendere l’instaurazione dell’Autoritàdi Bacino.Il suddetto ente (per la operatività biso-gnerà attendere marzo-aprile) gestirà lepolitiche sui rifiuti di diversi comuni,con la conseguenza che per ora ogninuova iniziativa è bloccata. Forte del suovecchio progetto l’amministrazione loporterà all’attenzione della nuova realtà.Per adesso si è reso necessario ancorail rinnovo contrattuale con la LombardiEcologia per altri tre mesi, al terminedei quali bisognerà ricominciare seguen-do le direttive dell’Autorità di Bacino,allora operativa.Con il nuovo anno è nato inoltre unacollaborazione tra amministrazione e iRanger d’Italia.

L’ass. Sacino ci spiega che si tratta diuna ditta incaricata dal comune di veri-ficare che il cittadino faccia un correttouso dei bidoni per la spazzatura. Taleesigenza è nata da quando ci si è resiconto che nonostante l’esistenza di unafascia oraria in cui è possibile gettare ipropri rifiuti (dalle 19 alle 7), i bidonisono comunque pieni 24 ore su 24.I Ranger quindi hanno il compito di:notificare ai vigili urbani le generalitàdei trasgressori da multare; controllarese i padroni dei cani siano in possessodi sacchetti per ripulire le strade dagliescrementi; segnalare alle forzedell’ordine eventuali attività sospette,andando così ad incrementare il serviziodi sicurezza cittadina, sofferente ancoradi forti carenze di organico.A chi è preoccupato per un’eccessivarigidità, va detto che con i “primitrasgressori” si è adottata una certaindulgenza con un avvertimento/ulti-matum, pronto a trasformarsi in multain caso di recidiva.Il comune di Bitritto usufruisce di questoservizio per due giorni alla settimana,con una spesa annua di 7000 euro, utiliper coprire il costo del carburante perle auto dei Ranger.

A

A un anno e mezzo da una nostra intervista, una sguardo all’ecologia

Ranger d’Italia e Autoritàdi Bacino, novità per i rifiuti

di Alessio Onorato

Lo stato del partito e della coalizione in tre domande

Diana: “Gli ingredienti per unvertice unico ci sono tutti”

BELVEDEREBITRITTESE

B

di Gianvito Rutigliano

Tutto (a)normale

BITRITTO

11PAESE CHE VAIAnno VII n. 1 - Gennaio 2007

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principio fu il dopolavoro. Dopo, venne il cinema.E in ultimo l’abbandono e il degrado. Attorno allarecente acquisizione dell’ex cinema il sindaco De

Natale ha voluto costruire un notevole battage. E questoè un fatto legittimo da parte dell’establishment.

Il tira e molla con la Regione – ente proprietariodell’immobile, acquisito all’indomani dello scioglimentodell’ENAL, uno degli “enti inutili” – rischiava di diventarestucchevole. L’accelerazione conferita alla procedura èdunque risultata positiva.

Ora, la domanda è: che fare?

Nel corso di una conferenza cittadina, presenti i solitinoti, avanzai due proposte.

La prima, il concorso di idee. Essa può seguire duestrade. Una è quella, diciamo così, istituzionale. Cioè: ilComune stabilisce tempi e modalità, nomina la commis-sione giudicante e fissa i premi per un vero e proprioprocedimento a evidenza pubblica.

Il concorso di idee potrebbe altrimenti sca-turire da una proposta di un’associazione culturale. Aquesto soggetto privato si unirebbe l’ente pubblico. Intal caso la procedura sarebbe indubbiamente più snella,più mirata (per esempio – ripeto: è solo un esempio –consentire la partecipazione solo ai laureati in architettura,residenti in Capurso, di età inferiore a quarant’anni),ma non avrebbe i crismi dell’ufficialità.

Fondamentale stabilire cosa ne sarà dell’idea vincitrice(stavo per dire vincente). Sarebbe interessante richiederela presentazione di un plastico (magari solo per i progettimigliori); sarebbe affascinante organizzare una mostraaperta al pubblico dei progetti.

La seconda proposta. Nella sala convegni della bibliotecaD’Addosio, prima di Natale, affermai che era assai inte-ressante seguire la strada del progetto di finanza (project-financing) o dell’appalto-concessione. In quest’ultimocaso, l’esempio del centro polivalente per anziani nellazona San Carlo (eredità Venisti) e l’affidamento ad unaimpresa dei lavori di completamento e della successivagestione.

Ragionare ora sul futuro della destinazione dell’exdopolavoro può essere utile ma può rivelarsi parentestretto del gioco del parlarsi addosso. Un teatro? Uncinema? Un centro polivalente culturale? Tutto questo

contemporaneamente? Sul giornale della amministrazionecomunale ho parlato - e indubbiamente si tratta di unaforzatura -, di “officina della cultura”. Ipotesi intrigante.

E tuttavia realizzata a Noicattaro con l’ex municipiodivenuto Palazzo della Cultura, sede di uffici pubblici edella Galleria d’arte. Ma in questo momento è irragione-vole pensare che il Comune possa avere la capacitàeconomico-finanziaria di gestire l’opera dopo la suarealizzazione.

Per i lavori di ristrutturazione si possono anche trovarefondi (che ne direste dell’imposta di scopo, anche perverificare se l’ICI è davvero simpatica ai cittadini-contribuenti?)

Non va scartata a priori (non mi sono simpatici i ragio-namenti moralistici, specialmente del moralismo acqui-stabile negli ipermercati) l’ipotesi di uno sfruttamentoda parte di privati che garantiscano un utilizzo pubblicodella struttura senza tuttavia disdegnare la ricerca dell’utiled’impresa. Attraverso qualunque tipo d’impresa, compa-tibile con la zona in cui sorge l’ex Jolly. Dappertutto visono esempi di produttive sinergie tra pubbico e privato.

L’errore da non compiere, nel cammino per far risorgereil “Costanzo Ciano” dalle sue ceneri, è quello di abban-donarlo al proprio destino.

Cineteatro ENAL è ora diproprietà dei Capursesi,dopo l’acquisizione dell’im-

mobile da parte del Comune èora il tempo delle riflessioni.

L’argomento ha appassionato l’in-tera comunità; particolarmentevivace è la discussione all’internodelle diverse associazioni Culturalidel paese, per le quali avere adisposizione un contenitore, unospazio pubblico all’interno delquale progettare i propri eventi ele proprie iniziative sarebbe unfatto importante.

L’occasione, dunque, è buona perun giro d’orizzonte nell’associa-zionismo capursese e per portaresulle pagine di P&P uno stralciodi questo dibattito.

Alle nostre domande hanno rispo-sto Johnny Calabrese presidentedi Mores, Giacomo Santorsolapresidente di Porta del Lago eVito Laricchia presidente di Ma-schere e Tamburi.

Cosa fare del cinema?

Calabrese: “Il cinema deve tor-nare a essere una struttura cultu-ralmente valida e a disposizionedella collettività capursese; uncontenitore culturale che non sifermi alla sola proiezione di film,ma che possa ospitare anche rap-presentazioni teatrali e spettacoliin genere. Si può ben pensare aun cineteatro gestito da una coo-perativa formata da giovani disoc-cupati capursesi, su cui attenta-mente vigili l’Amministrazionecomunale attraverso un appositocomitato di gestione.”

Santorsola: “Parere unanimedella nostra associazione è quello

di vedere il cinema come un con-tenitore culturale dove poter svi-luppare e incentivare iniziativeassociative”.

Laricchia: “L’acquisizione delcinema è per noi un momentopositivo, rappresenta la possibilitàdi realizzare i nostri progetti, è illuogo che cercavamo da tempo.Il cineteatro deve essere il luogodeputato per svolgere le attivitàculturali.”

Proviamo ad immaginare ilfuturo: se la vostra associa-zione avesse a disposizioneun cine teatro cosa potrebberealizzare?

Calabrese: “La nostra associa-zione non si è mai cimentata colteatro, per tanto penso all’utilizzodel cinema come auditorium ocome luogo di aggregazione, dovepoter realizzare spettacoli o ma-nifestazioni, soprattutto invernali”.

Santorsola: “È noto come lanostra programmazione di eventi,il Multiculturita necessiti di un

contenitore ideale per contenereuna mole di gente, soprattuttonella stagione invernale.”

Laricchia: “Organizzare attivitàteatrali accanto a rassegne inver-nali è quello che da sempre cer-chiamo. Inoltre si potrebbero pro-grammare corsi di teatro, poesia,dizione, o provini di giovani talentiartistici. Abbiamo molti sogni, manon ci danno la possibilità di so-gnare. Le idee non mancano, bi-sogna ottenere i mezzi”.

A proposito di politiche cul-turali: cosa serve al paese?

Calabrese: “Innanzitutto si do-vrebbe dialogare di più coi citta-dini in modo da renderli semprepiù partecipi alle tante iniziative.Per quella che è l’attuale gestionedella cultura a Capurso i calendaridi iniziative oggi sono ormai piattie standardizzati. Non condividola politica adottata di delegaretotalmente ad associazioni e similila cura e l’organizzazione di even-ti, perché a mio parere tutto ciòche in un certo senso appartiene

al patrimonio culturale della col-lettività non può essere gestito dapoche mani. Dovrebbe esserci piùsinergia, più forze che si applic-chino per la sola crescita delterritorio”.

Laricchia: “Sono più o menodello stesso parere. Bisogna unirele forze di tutte le associazioni edell’amministrazione comunaleper costruire qualcosa di impor-tante e innovativo per Capurso.Pur essendo un’associazione conquindici anni di storia, risultadifficile operare in singole realtà,la cooperazione culturale rappre-senta il perfetto connubio per ungrande progetto comune.”

Santorsola: “Il mio pensiero èun po’ differente. Da anni a Ca-purso sono venute fuori molterealtà associative che hanno col-mato vuoti presenti nel passato.Le numerose idee e proposte ser-vono per incrementare lo sviluppoterritoriale, ben vengano tutte lenuove realtà associative.”

Un cineteatro attivo cosa si-

gnificherebbe per Capurso?

Calabrese: “Un cineteatro attivosarebbe sinonimo di rilancio cul-turale, un punto di aggregazionecollettivo. Spero sia tutto ciò enon solo un modo come un altroper riempire una pagina sullaGazzetta del Mezzogiorno”.

Santorsola: “Il cineteatro porte-rebbe maggior sviluppo a livelloculturale e commerciale. Il flussodi gente dai comuni limitrofi por-terebbe economia, utilizzata ancheper la conversione e organizzazio-ne di strutture pronte al recepi-mento di molta gente.”

Laricchia: “Sono d’accordo, sia-mo vicini alla città e a molte realtàdemografiche proficue.”

Come pensate che finirà que-sta storia del cinema?

Calabrese: “Pensando da sogna-tore mi piacerebbe pensare a un“ciak” si gira, che apra nuovefrontiere. Mettendo i piedi perterra ho seri dubbi che tutto ciòpossa realizzarsi fattivamente, dif-ficile far capire alla gente cheabbiamo qualcosa in più che po-tremmo sfruttare tutti. Ai posteril’ardua sentenza.”.

Laricchia: “Concordo abbastan-za. Questa storia durerà nel tem-po, spero comunque in un esitopositivo per l’associazione e pertutto il paese”

Santorsola: “Tutto andrà per ilmeglio, anche se ci vorrà tempo.Siamo stati anni ad aspettare qual-cosa che adesso sembra esseremolto vicina”

Difficile aggiungere altro, il tempoparlerà da se…

Ildi Annalisa Carone

Cineteatro, la parola alle associazioni

L’ex cinema ENAL di Capurso

I rappresentanti di “Mores”, “Maschere e tamburi” e “Porta del lago” discutono su P&P del futuro del Cinema

Tutti d’accordo: “Il paese ha bisogno di un contenitore culturale per crescere”

Indi Vito Prigigallo

BELVEDERECAPURSESECineteatro:quali proposte?

CAPURSOPAESE CHE VAI12 Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

Page 13: Magazine_Paesi_01_2007

parlavamo alcuni giorni fa,alla buona, come si fa traamici, dopo cena con inmano un bicchiere di “quello

buono”, sincero, genuino… ne-ro… primitivo d’annata; parlavamodei molti giovani artisti di Casamas-sima, dell’esigenza di farli conosce-re, di accompagnarli nella lorodifficile carriera nel mondo, parla-vamo della opportunità di censirequesti nostri giovani talenti, senzavoler redigere una classifica di va-lori, ma per cominciare a conoscer-li prima di tutto tra noi; s’è decisocosì di partire alla scoperta dellemolte risorse artistiche di Casamas-sima; cominciavano a venire fuorii nomi di pittori, di ceramisti, discultori, di orafi… e qualcuno l’habuttata giù, simpaticamente parlan-

do anche di un talento che è rimastogiovane nel cuore, malgrado i suoiottanta anni trascorsi portando at-traverso il mondo il fascino delleproprie creazioni dedicate a miste-riose, affascinanti e conturbantibellezze muliebri esotiche.

E così all’inizio di questo censimen-to dei talenti nati e cresciuti a Ca-samassima desidero rendere dove-roso omaggio ai decani degli artistidi questa città, cominciandodall’ultraottantenne Antonio Mirizio,impegnato negli ultimi anni a dipin-gere una gigantesca tela nella quale,una “summa” del proprio amoreper “il Vicino Oriente” con calligra-fica precisione e con profonda co-noscenza della storia di quei Paesi,trasfonde il sogno dei racconti diSheherezade nelle novelle de “Le

Mille ed una Notte”.

Con il decano Mirizio desidero quiricordare alcuni artisti che da qual-che decennio operano con grandeprofessionalità e passione a Casa-massima: artisti come Elena Netti,Rossella Petronelli, Giuseppe Busco,Angelo Campanella, Luigi Colapie-tro, Giuseppe Nitti,. Voglio ribadirloqui, all’inizio, questo non è un la-voro di esperti che selezionano efanno graduatorie di merito;l’obiettivo è quello di censire lerisorse artistiche esistenti, in ognicampo; perciò chiedo aiuto: segna-latemi i giovani talenti di cui cono-scete l’attività, sarà mia cura con-tattarli e successivamente scriveredelle loro opere, delle loro aspira-zioni.

Quando mi sono imbarcato in que-

sta ricerca pensavo: ’mbhè, sarannouna decina, me la caverò con unpaio di cartelle. Poi, soltanto l’amicoNicola, il barbiere che dipinge (nonc’è bisogno di dirne il cognome, loconoscono tutti) mi ha segnalatouna decina di nomi, altri hannodato il loro contributo e siamo ar-rivati a diciotto.

Ho cominciato così a riflettere: co-me si fa a parlare di tanti giovaniartisti in un articolo di una cartella?Ne vien fuori un arido elenco dinomi con poco ovvero nessunospazio per parlare della loro arte,di come essi vedono il mondo incui vivono… ed infine come evitaredi urtare la sensibilità di chi – perla mia colpevole mancanza di infor-mazioni - risultasse assente da que-sta panoramica? Ed allora ecco

l’idea: faccio appello a tutti coloroche conoscono un artista, giovane,maturo, nato ovvero residente aCasamassima, per favore chiamate-mi al 334 2190980 oppure scrive-temi all’e.mail e segnalatemi nomecognome e numero telefonico especializzazione del talento chedesiderate segnalare. Che fare dopoil censimento? Potremo deciderloinsieme, qualcosa verrà fuori; cheve ne pare? Attendo le vostre segna-lazioni; grazie sin da ora.

"castello" di Casamassima, negli anni passati, nonha mai goduto di buona fama, anzi sembrava destinatoa rappresentare il simbolo della marginalità sociale.

Ma da un po' di tempo a questa parte, grazie a giovanicasamassimesi interessati e a una classe politica più attenta,il centro storico è tornato a vivere; soprattutto durante le"Estati Casamassimesi", ma anche con il Corteo Storico,con il Pranzo Medievale e altre iniziative tese a incentivareun ritorno di vita e di attività in quei vicoletti, su quei vignalie in quei chiassi, che tanta storia del nostro passato possonoancora raccontare.

Molto interessanti, nel periodo Natalizio, sono state dueiniziative realizzate dall' "Associazione CartapestaiCasamassimesi" e dall'Oratorio "FRASSATI" della ChiesaMadre, con il sostegno dall'Amministrazione.

I giovani cartapestai, oltre a voler dar vita a questa anticaarte povera locale, hanno voluto riscoprire e dare nuovavitalità ai "sottani" del centro storico, abbellendoli conpresepi di pregevole fattura, che hanno attirato visitatori

da tutta la provincianonostante il bruttotempo. È stato stabilitoun percorso ornato diluminar ie , s t e l l enatalizie e lumini, perconsentire ai visitatoridi aggirarsi per questestradine e ammirare

quei piccoli capolavori di pazienza e fantasia, mentre nell'ariarisuonavano le dolci note dei canti natalizi.

Proprio un gruppo di visitatori baresi mi ha suggerito unabella espressione: "tanti presepi nel presepe". Essi pensavanoche il paese "vecchio" terminasse alla Porta Orologio,mentre, al contrario, è proprio da lì che inizia, e mai sierano spinti in quei vicoli, ancora lastricati dalla nostreantiche “chianche". Per questo hanno potuto esaminare,lungo tutto il percorso, "solo" una ventina di presepi (cen’erano ancora tanti, ma gli organizzatori mi hanno detto

che non potevano accoglierne di più), ammirando, allostesso tempo, quel " grande presepe permanente " che èil borgo antico.

Un pienone (migliaia di persone) c'è stato poi nelle dueserate del "Presepe vivente" organizzato dall'Oratorio"FRASSATI".

È stata una vera e propria rievocazione storica, con costumie scenografie di gran pregio, che ha riscosso un ottimosuccesso di pubblico. Grandissima soddisfazione da partedegli organizzatori, ma anche dell'AmministrazioneComunale, che con gioia ha visto il centro storico riviveregrazie a giovani che amano il loro paese e vogliono riscoprirele proprie radici, non per una nostalgica rivisitazione, maper una coraggiosa proiezione verso il futuro.

Il Natale è stato dunque anche un'occasione per riscoprirevalori antichi che costituiscono le basi per un futuro dipace, laboriosità e coesione sociale.

*Sindaco di Casamassima

Il

di Domenico Vito De Tommaso*

uesta è una storia esemplare.Un vero giallo, con colpi discena e misteri che vale lapena raccontare.

Verso la fine degli anni ottantal’Amministrazione Comunale di Ca-samassima decide di dotarsi di unimpianto di depurazione delle ac-que. Non ci sono soldi, ma confidanell’essenzialità dell’opera e in qual-che santo protettore in Regione oa Roma. Il Comune indicel’appalto/concorso, individual’impresa a cui affidare i lavori (percirca 11 miliardi di lire) e riceveun primo finanziamento regionaledi 1,2 miliardi. Il Comune chiedeall’impresa di redigere un primostralcio di pari importo.

È i1 19/11/1992 e viene stipulatoil primo contratto per iniziare ilavori. Di lì a poco una buona no-tizia: la Regione aumenta lo stanzia-mento a 2,3 miliardi. Il Comune cimette altri settecento milioni e com-missiona all’impresa un secondostralcio.

Tutto sembra andare liscio, ma eccoil primo colpo di scena: a causadella proclamazione dell’emergenzaambientale regionale il Prefettorequisisce tutti i fondi e, nonostanteinfiniti tentativi per recuperarli, allafine non torneranno più a casa. Sitorna al punto di partenza.

Pazientemente allora, il Comune,chiede di accedere ai finanziamentiPOP nel triennio 1994-96. Arrivano

circa 3,5 miliardi che, con i sette-cento milioni comunali, fanno 4,2miliardi. È il 26/05/98 e vienestipulato, a quattro anni dal primo,un secondo contratto con l’impresa.Questa volta i lavori hanno inizio.Si costruisce un pezzo del collettoredi collegamento dal vecchio impian-to di depurazione al nuovo.

Ma ecco un secondo colpo discena. Un Decreto Ministerialevieta di scaricare in falda le acque,ancorché depurate. I lavori vengonomestamenti sospesi in data10/12/98. Si cerca una non facilealternativa allo scarico in falda:subirrigazione? Campi di spandi-mento? Sversamento in qualchelama?

Viene redatto un progetto di variantecompatibile con le ipotesi in campo,ma nel frattempo l’impresa comin-cia a chiedere i danni (settecentomilioni) per il prolungarsi dellasospensione dei lavori . Èl’11/07/2001. La lunga trattativasi chiude con una transazione cheaccorda all’impresa 224.000 (sia-mo passati all’euro).

Tutto risolto? No: terzo colpo discena. Si scopre che l’AQP ha pro-gettato per suo conto un altro de-puratore, da costruire non lontanoda quello approvato da tante deli-bere regionali, e se lo è anche fattofinanziare dalla Regione. Sono incampo quindi non uno, ma duedepuratori…

Dopo una serie di riunioni in Re-gione, alla fine si giunge a una so-luzione ragionevole: il Comune avràil compito (e i soldi per) di realiz-zare il solo collettore di collega-mento e viene tolto il finanziamento

per la costruzione del depuratoreche quindi sarà costrui todall’acquedotto pugliese. Quantoal recapito finale, si costruirà uncollettore intercomunale che con-voglierà le acque depurate al mare.

Siamo arrivati al 2005 e, a tredicianni dal primo, viene stipulato unnuovo contratto con l’impresa perrealizzare il collettore; i lavoririprendono nel 2006 e termi-neranno ad aprile 2007.

Una storia a lieto fine? Mai dire mai.L’acquedotto pugliese non ha anco-ra iniziato i lavori per l’impianto didepurazione, col rischio di perderei relativi finanziamenti. La Regionepare stia cambiando idea sulla co-struzione del collettore intercomu-nale ed è ancora alla ricerca di sitialternativi, ma intanto, pur solleci-tata dal Comune tace ancora.

Il giallo continua.

Q

di Giuseppe De Leonardis

BELVEDERECASAMASSIMESEDepuratore: giallo burocraticoo telenovela levantina?

L’intervento: la soddisfazione del primo cittadino per la buona riuscita delle manifestazioni natalizie

De Tommaso: “Presepe vivente e l’arte dei cartapestai: così il centro storico torna vivo”

Un fatto importante per tutta la comunità, il “castello” riscoperto da migliaia di visitatori

Casamassima e l’arte che non conosciamoLa proposta: lanciamo un censimento dei nostri giovani talenti artistici

Sono decine gli artisti, spesso di valore, che vivono nel nostro paese, ma cosa sappiamo di loro?

di Gregorio Bizzoco

Casamassima - Il Borgo antico

Ne

CASAMASSIMA

13PAESE CHE VAIAnno VII n. 1 - Gennaio 2007

Page 14: Magazine_Paesi_01_2007

nche Cellamare ha il suocentro storico. Senza riso-nanze enfatiche, ma caricodella storia della gente. Una

storia fatta di prelati in fuga preci-pitosa dinnanzi a nemici del feudoe della fede, di nobiltà spodestatee poi risorgenti, di eroismi impen-sati e generose battaglie.

Una storia soprattutto piena dellavoro della povera gente del tempoin cui, già vigile, aspettava il soleall’orizzonte e tornava dai campicol sole calante. A casa, ad atten-derlo, il ciocco vivo del focolare,per riscaldar le mani callose edure, il tepore di una minestra eil calore della massaia silenziosa,in paziente attesa.

La storia che non puoi dimenticare.La storia che non devi dimenticare.

Il borgo antico si affaccia con isuoi resti su larga parte del peri-metro del centro cittadino. Là dovesembra ritrarsi in ovattati silenzi,lungo la strada lascia traccia di sénei gradini rampanti verso portici-ne che paiono nicchie d’api e im-pone la sua presenza, a dispettodei tentativi di ammodernamentoe ripulitura delle facciate.

Un arco robusto, tuttora malamen-te restaurato, è l’antica porta delborgo che ti introduce nel cuoredi questa storia. In una dimensionediversa, in cui dimentichi il tram-busto quotidiano, non senti rumori,non provi assilli. Un silenzio quasireligioso ti accoglie, a tratti inter-rotto dal suono tenace della cam-pana o dal litaniare sommesso chevien fuori dal bronzeo portale della

chiesa della Santissima Annunziata,un’opera modesta e decorosa co-me la gente che ci vive accanto. Alato la torre campanaria dalle fine-stre bifore a vegliar guardinga suquella pace.

La piazza è ampia per i tempi incui fu centro di vita. Basole nuoveaccompagnano una larga strisciadi “chianche” antiche, quasi untappeto che porta dritto al “castel-lo”, il palazzo Giudice Caracciolo,un tempo, forse, fortificazione mu-raria, poi sede di vacanza dellanobiltà. Tutt’intorno si appoggiano

piccole finestre e ballatoi. Quelloa sinistra della chiesa, magnificoper fattura, pare reclamare, ina-scoltato, vasi e fioriere. Nonostantesbavature di anticorodal, marmie colori insensati, segno di passateincurie, lo spettacolo conserva uncerto incanto e la luce calda esoffice dei lampioni aggiungequasi un tocco di magia a sera.

Il cammino verso il “castello” nonè difficile. Una sola strada è af-fiancata da pochi vicoli e viuzze

che, queste sì, quasi si imbriglianosu se stesse. Se ti ci addentri, godiil fascino del vecchio mondo, lindecorti, spazi minuscoli sereni e rac-colti, fiancheggiate e protette damuri dritti e porticine strette, aconservarne gelose l’intimità. Igradini delle scale, non quelli fred-di di marmo, ma quelli di tufo vivo,siedono gli uni di fronte agli altri.Sembrano favorire gli incontri,conservare il ricordo, sembranodire della necessità del dialogo,del confronto, sembrano esaltarela bellezza dello stare insieme.

E ci puoi vedere ancora, lì dentro,

vecchi loquaci, seduti sull’ultimoscalino a intrattenere nipotini, cipuoi trovare vecchiette arzille, col pensiero rivolto ai tempi belli,quando “tutto era diverso”, a sfer-ruzzare su calde lane, a cicalareanche, a spargere intorno qualchepettegolezzo. Ma a continuare quel-la vita vissuta dai padri, a non dis-sipare la ricchezza della memoria.

Addentrati da solo in queste viuzze.Annusa l’odore fresco dell’erba suimuri antichi. Ammira il colorevecchio delle mura solide dietrole stradine. Partecipa così al giornodella memoria e falla rivivere.

Al centro della piazza troneggia latorre dell’orologio, quasi una re-gina in veste bianca. I suoi rintocchihanno segnato i giorni dei nostripadri. Quell’orologio continua abattere i nostri tempi. Quel toccoè monito, per tutti noi, a non di-menticare il nostro passato.

Quando, all’ultimo rintocco, ritornia casa, non lasciarti solo.

Coltiva la memoria. Per te e per ilfuturo.

Cellamare - Borgo antico

Commissione Tecnica nominata dalla Giunta Co-munale per la valutazione delle proposte pervenutedai promotori partecipanti alla gara indetta conavviso indicativo per Project Financing relativa alla

realizzazione di un’area da destinare a insediamentiproduttivi e artigianali, ha concluso nei giorni scorsi isuoi lavori dando parere positivo alla realizzazione delprogetto presentato dalla società Niro Costruzioni srl.

Il progetto prevede la realizzazione della zona PIP suun’area di circa 160.000 mq, situata nella zona ovest delComune di Cellamare, che confina a nord e a ovest conCapurso, a est con il centro abitato e a sud con la SP n.98 che collega Cellamare alla SS n.100.

La proposta per la realizzazione della zona PIP prevede:

- ingresso mediante una rotatoria dalla SP 98prima dell’ingresso nel centro abitato:- 162 capannoni a schiera singola e doppia, peruna superficie di circa 35 ha (forma del lottorettangolare, con rapporto 1 a 3 tra il lato affacciatosulla strada di accesso e la profondità laterale),

articolati in maglie funzionali a seconda dellatipologia delle attività (produttive e commerciali);- opere di urbanizzazione primaria: impiantoidrico, rete fognante, sistema di raccolta delleacque meteoriche che permetterà, tramite unbacino di depurazione, il suo riutilizzo per usoirriguo, impianto di pubblica illuminazione ali-mentato dall’impianto fotovoltaico che serviràinoltre le unità produttive;- opere di mitigazione ambientale per contenerel’impatto del PIP a realizzarsi con gli eventualinuovi insediamenti limitrofi che potranno sorgerenel futuro;- opere di urbanizzazione secondaria: a scomputodegli oneri, il proponente offre la realizzazionedel 1° lotto della cittadella dello sport in vialeOlimpia (campo di gioco in erba sintetica,tribuna,area a parcheggio, area a verde attrezzato) previstonel programma triennale delle OO.PP. (importodei lavori di circa 2,2 milioni);

- viabilità: strade interne di sezione pari a 14 mte strade di servizio di larghezza pari a 10 mt.

È evidente quindi come la proposta prevede il raggiungi-mento di un primario obiettivo legato alla realizzazionedella cittadella dello sport, a cura del soggetto proponentee senza onere alcuno a carico dell’Ente; con positivibenefici in termini sociali ed occupazionali legati allosviluppo infrastrutturale ed aziendale del centro abitatocon la realizzazione dell’area PIP.

Viene ipotizzato un investimento di oltre 27 milioni dieuro.

La Giunta Comunale ha preso atto del lavoro della Com-missione, ha evidenziato il Sindaco Michele Laporta,condividendo che la proposta sia , “fattibile sotto ilprofilo costruttivo, ambientale e urbanistico (previavariante), nonché compatibili i tempi di realizzazionecon la programmazione imposta dall’Ente e che sipossa considerarli di pubblico interesse perl’Amministrazione”.

Zona PIP, la proposta è ok

La

Interessata un’area di circa 160.000 mq. Prevista anche la realizzazione della cittadella dello sport

ompletato l’adeguamentoalle norme di sicurezza degliedifici di scuola materna,elementare e media, avviate

le procedure di gara per l’affida-mento dei lavori, importo circa 1milione e mezzo di euro, per lacostruzione della nuova scuolaelementare, l’Istituto ComprensivoStatale Nicola Ronchi, proseguenella sua “crescita” in termini diofferta di nuovi servizi e percorsiformativi.

Infatti oltre la disponibilità di unapalestra coperta moderna e fun-

zionale e di un auditorium recen-temente rinnovato, nelle scorsesettimane è stata completata laprocedura per l’affidamento delservizio di mensa scolastica. Infattila ditta aggiudicataria ha provve-duto all’installazione nel locale apiano terra dell’edificio di scuolamaterna, delle attrezzature neces-sarie per la preparazione dei pasti.

Il servizio mensa, in via sperimen-tale, per questo anno scolastico,su indicazione del dirigente del-l’Istituto Comprensivo, servirà glialunni quinquenni della scuola

dell’infanzia. Infatti l’ufficio regio-nale scolastico ha autorizzato, perl’anno in corso, il tempo pienosolo per due classi di scuola ma-terna.

Per il prossimo anno sarà richiestal’estensione del servizio a tutti glialunni della scuola materna, conla prospettiva di allargare anchealla scuola elementare.

Intanto l’Istituto Comprensivo, di-retto dal Prof. FerdinandoBrienza, ha ampliato la sue pro-poste formative istituendo, pressola scuola media, il corso a indiriz-

zo musicale offrendo agli alunnila possibilità di coltivare la loropropensione alla musica attraversol’accostamento ai vari strumentimusicali quali pianoforte, violinoe chitarra.

Da sottolineare, inoltre “il progettolettura” in collaborazione con ilPresidio del libro Cartesio, cheprevede l’incontro tra gli alunni ediversi autorevoli scrittori, la rea-

lizzazione di un giornalino scola-stico, la realizzazione di una mo-stra permanente della civiltà con-tadina.

Determinante anche in questo casola disponibilità e la collaborazionedell’Amministrazione Comunale,diretta dal Sindaco Michele La-porta, sempre attenta ai bisognied alle necessità del mondo dellascuola. MC

A

di Agostino Costanza

Il borgo anticoe la memoria

BELVEDERECELLAMARESE

C

Avviato il corso a indirizzo musicale della scuola media. Indispensabile la collaborazione del Comune

Nuovi servizi e percorsi formativi per la scuola cellamarese: presto in funzione la mensa scolastica per la materna

Cellamare - L’Istituto “Ronchi”

L’Istituto Comprensivo “Ronchi” cresce

Via libera della Commissione Tecnica al progetto per realizzare una zona da destinare a insediamenti produttiviCELLAMAREPAESE CHE VAI14 Anno VII n. 1 - Gennaio 2007

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apevate che all’interno dellezone di via Bari, esterne alcentro urbano, sono staterealizzate ben sette aree

attrezzate per giochi vari e verde?

Le troviamo in via C. Giaquinto, viaS. Martini, via S. Mercadante, viaBari (complanare sinistra, ang. viaVivarini e via Caracciolo), via Car-tesio, via Rosselli ang. vie Euclide.

I consiglieri diessini, VincenzoMacchia e Vito Rocco Calè, fannonotare in un’interrogazione, chetali interventi sarebbero stati rea-

lizzati su relitti di aree rinvenienti da urbanizzazioni secondarie, eche tali relitti (ceduti nel tempo alcomune dai vari lottizzanti) “siappalesano stranamente distintitra loro e non già accorpati perincrementarne la possibilità di uti-lizzo.”

Peraltro le suddette aree risultanoposizionate all’interno dei vari par-chi residenziali (già dotati di verdeprivato e con tipologie strutturalidi pregio e lusso), tali da poteressere oggettivamente fruibili solodalla popolazione circostante e

con gravi difficoltà da parte dellarestante utenza cittadina.

Il gruppo consiliare Ds chiede (indata 20 dicembre), con rispostascritta (ad oggi ancora non perve-nuta) idonea informativa in meritoai criteri politici, oggettivati daprecise necessità che hanno moti-vato tali scelte e spese necessarieper il mantenimento, la cura e lamanutenzione di quanto realizzato.Inoltre richiede la documentazionee gli atti amministrativi relativi allaprogettualità di ognuna delle settearee, al tipo di finanziamento uti-

lizzato, gli atti diapprovazionerelativi alle garedi appalto, iverbali di consegna e ultimazionedei lavori e l’esistenza di un rego-lamento comunale che disciplinal’accesso e l’uso di tali strutture.

Da precisare che, allo stato attuale,alcuni interventi si evidenzianofermi ed incompleti ed altri giàultimati, ma in una situazione didegrado e completo abbandono,che genera pericolo per eventualidanni a terzi, in quanto l’accesso

non è opportunamente impeditocon idonei mezzi di protezione.

L’esistenza di tali strutture è in molticasi totalmente sconosciuta ai cit-tadini di Valenzano, nonostantel’impegno economico rilevantissi-mo che non appare motivato dareali necessità di esigenze pubbli-che o, quanto meno, si dimostrasovradimensionato alle reali esi-genze pubbliche.

innalza la protesta controil Consiglio comunale diValenzano, reo di aver ap-provato a fine anno un

“nuovo regolamento medie strut-ture commerciali e di vendita”che divide il paese in tre zone edindividua nove aree dove far sor-gere “discount” alimentari e non,di cui due con una superficie paria 1.500 mq. Questo spazio vienereperito, prelevando il contingentedell’esistenza, ossia quote cherivengono da chiusure o cessazio-ni di attività preesistenti.

I consiglieri di opposizione Vin-cenzo Macchia (Ds) e Nicola Favia(Rc) hanno chiesto ufficialmenteall’Autorità di indirizzo la revocaa modifica del regolamento inquestione, che “ si attiene ad un

piano di fabbricazione ormai ve-tusto (1974). Inoltre, non rispon-de ai criteri di urgenza, un prov-vedimento adottato con unautentico “blitz natalizio”, appro-vato in spregio di qualsiasi parte-cipazione o accordo con le partisociali, esercenti ed operatorilocali. Una raccolta di firme èstata sottoposta all’attenzione delsindaco e dell’assessore al ramo(De Filippis) per invitarel’amministrazione ad una formadi concertazione più ampia demo-cratica, valutando a fondo le ne-cessità non solo dei commercian-ti, ma anche della cittadinanza.

Infatti, il regolamento non incon-tra neppure le esigenze dei con-sumatori, in quanto punta sullaquantità e non sulla qualità della

merce venduta. Il basso costo,non tutela il cliente, perché tratraffico cittadino, assenza di par-cheggi e mancanza di fiducia travenditore e clientela, di beneficireali per la collettività ce ne sa-ranno pochi. In un manifesto –lettera aperta, il neonato comitatodei commercianti valenzanesi,invita il sindaco a tornare sui pro-pri passi e revocare il regolamentoapprovato, puntando invece suuna politica commerciale di so-stegno ai piccoli esercenti.

L’opposizione di centro-sinistra,dal canto suo, ha informato lacategoria sulla partita che si stagiocando, favorendo la formazio-ne del comitato e mettendosi adisposizione per qualunque con-sultazione tecnico-legale. Per Favia

l’approvazione del regolamentoè l’ennesimo atto di arroganzaamministrativa, il secondo in po-chi mesi a danno dei commer-cianti, se si considera la beffaincassata sull’allargamento deipiani di vendita del mercato co-perto. Nella fattispecie gli esercentilamentavano posteggi troppo pic-coli e scomodi per lavorare, chie-dendo che venissero ingranditi.Ma l’amministrazione comunalepiuttosto che concedere più spa-zio ha chi già deteneva il posteg-gio, ne ha aumentato il numero,lasciando invariata la dimensione.Uno stratagemma per intascarealtro denaro e coprire gli enormibuchi finanziari delle casse comu-nali - sottolinea Vincenzo Macchia– annunciando nuove iniziative

per impedire l’adozione del rego-lamento incriminato.

I commercianti, stufi della situa-zione valenzanese, dove da annisi registra un calo delle vendite,soprattutto a causa dell’aperturadegli ipermercati limitrofi, chie-dono giustizia e rispetto. Bariblua Triggiano e l’Ikea di Mungivacca,saranno i colpi mortali perl’economia locale già provata estanca. È inutile costruire nuovestrutture di vendita, se non c’è unbacino di utenza adeguato.L’offerta sarebbe di gran lungasuperiore alla domanda dei con-sumatori. La palla passa ora alSindaco, che nell’arco di pochis-simo tempo, dovrà fornire rispo-ste e soluzioni adeguate al caso,in modo chiaro e trasparente.

ncora scontri all’interno del Consiglio comunalesulla questione rifiuti ed igiene urbana. Si alza lavoce dell’opposizione e soprattutto dei Ds, che coni consiglieri Vincenzo Macchia e Vito Rocco Calè

sferrano un attacco a tutto tondo all’amministrazionecomunale guidata da Tangorra.

Dalla loro interrogazione si evince un’inadempienza delcomune nell’aver aggiudicato una gara per l’affidamentodel servizio di spazzamento in contrasto con le disposizioniA.T.O. (Ambiti Territoriali Ottimali).

Tra l’altro, una sentenza del Consiglio di Stato, vietaesplicitamente il rinnovo di contratti di appalto scaduti,fermo restando che le determinazioni del commissariodelegato per l’emergenza rifiuti in Puglia (Nichi Vendola),sottraggono ai singoli comuni la titolarità giuridica perla gestione del ciclo integrato, affidandola all’A.T.O.

Quali provvedimenti sono stati posti in essere da questaamministrazione al fine di evitare l’insorgere di provve-dimenti sanzionatori? Con quali atti contrattuali sono

attualmente regolate le fasi operative della gestione R.S.U(spazzamento, raccolta e smaltimento), ed a qualecapitolato d’oneri le ditte appaltatrici devono far riferi-mento?

Nell’interrogazione si chiede altresì giustificazione dellaperdurante mancanza di pulizia del canalone, dellacostante mancanza di lavaggio dei cassonetti R.S.U., dicome verrebbe assicurata la raccolta/smaltimento deirifiuti speciali (pile esauste, medicinali scaduti, ecc).Inoltre, come mai tutti i contenitori forniti dalla dittaLombardi sono privi di regolamentare dispositivo dichiusura a pedale dei coperchi? E quelli a servizio dellaraccolta carta inadeguati perché originariamente costruitiper la raccolta plastica? (bocche di conferimento circo-lari). Macchi e Calè evidenziano anche come l’attualedisposizione sul territorio dei vari contenitori non è piùquella originariamente stabilita con atto consiliare. Adoggi non sono ancora pervenuti i dati ufficili di raccol-ta/conferimento dei rifiuti da differenziata riferiti allagestione post Tradeco. A ciò si aggiungono i numerosi

reclami di cittadini e commercianti che lamentanol’inopportunità dell’erogatore ad aria compressa utilizzatodalla ditta Manutencoop per la pulizia delle strade, chegenera il sollevamento di polveri e detriti con ovvi pericoliper la salute e l’incolumità pubblica.

La situazione appare incontrollata e rischiosa per inegativi risvolti economici ed ambientali che potrebbeintraprendere a breve. Anche su questo si attendonorisposte dall’amministrazione Tangorra che si muove nelsilenzio e nell’ombra.

A

Igiene urbana: rifiuti nel caosEnnesima interrogazione consiliare per verificare la gestione della “spazzatura valenzanese”

Sanzioni amministrative per il comune di Valenzano

di Rosa Labellarte

di Rosa Labellarte

S’

Commercianti in rivolta: no al regolamentocomunale per le medie strutture di vendita

Nove costruzioni per soffocare i piccoli esercenti locali

S

I Ds interroganol’amministrazionecomunale

Parchi fantasma: sette aree attrezzate per giochi e verde

di Rosa Labellarte

Valenzano - Una delle aree adibite a Parco

15Anno VII n. 1 - Gennaio 2007 PAESE CHE VAIVALENZANO

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