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Moda, i nuovi abiti primaveriliUna nuova rubrica, perché non possiamo trascurare il piacere della moda.

A cura di Laura Abate

Se il grande freddo ha invitato a sperimentare e a giocare con le suggestioni, riportando in pas-serella una sofisticata macro-tendenza di ma-trice anni ‘70, la moda della prossima stagione “prende la parola” manifestandosi sotto forma di stampe dai colori profondi e accesi. È una moda che rievoca verdeggianti giardini botanici, che esaltano, elettrizzano, rinvigoriscono trame e orditi, risvegliando una rigogliosa primavera. Frange, toni del rosso, del fucsia e del ceruleo enfatizzano, così, una rinnovata unione con la natura e celebrano un profondo amore per il pa-esaggio e per la terra.

Se i décors del nuovo trend giocano con un leit-motiv campestre, quest’ultimo è, però, rivisitato in chiave metropolitana. Indosseremo dunque un’elegante camicia di seta dalla trama fiorita con una giacca biker ( giacca da motociclista ) declinata in tonalità cipria o con un paio di bag-gy jeans da hip hop che con la loro taglia grande oltremisura e il cavallo basso scivolato, conferi-scono al look un’aria urbana e scanzonata. Tra i numerosi trends da tener d’occhio, le Sneakers avranno un posto di riguardo: siano queste da skater, a strappo, slip-on o da tennis, in prima-vera le sportive scarpe da ginnastica faranno pia-cevolmente coppia con miniabiti floreali effetto “carta da parati” o con gonne a vita alta dai tes-suti impalpabili.

Un altro tema fondamentale della prossima pri-mavera sarà lo stile floral che, rivisitato con suc-cesso da Marella, di recente ha dato vita a un’ onirica capsule collection di maxi foulards (una collezione composta da pochi elementi e creata in collaborazione con l’artista Alessio Nesi), le cui tonalità sgargianti vengono accostate a tenui nuances pastello. Sulla scia della stampa retrò, Stefanel ha invece riproposto l’intramontabile Vichy, il romantico quadretto reso celebre da Brigitte Bardot. Inoltre, hanno fatto il loro rien-tro nella moda anche le righe: ipnotiche, ricche, orizzontali, righe dalla texture e dal colore pro-fondo che reinterpretano un gessato old-fashio-ned.

Laura Abate

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Ultimo ma non meno importante, il risveglio della “white mania”. In primavera il bianco ri-tornerà nella sua veste più concettuale: avrà un’aria rigorosa, austera, impeccabile. Il bianco, come punto di luce, si rifletterà su tutti gli acces-sori, assolutamente en pendant. La moda gioca

da sempre con gli opposti. Basterà quindi un ac-cessorio dal carattere forte, un inatteso flash di colore o un rossetto brillante per far acquisire un fascino speciale anche al look più formale. Qualunque sia la vostra età, fisico o portamento, questa primavera-estate nel guardaroba vi sarà proibito lasciare spazio alla timidezza: ispiratevi a icone intramontabili come Loulou de La Fa-laise, Marisa Berenson, Lee Radziwill e Talitha

Getty, jetsetter dal piglio indipendente e sel-vaggio. Osate, sovrapponete le stampe e rime-scolatele, mixate e divertitevi: chi vi circonderà coglierà immediatamente il vostro ottimismo e la vostra energia. Create grintose sovrapposizio-ni che darebbero del filo da torcere anche al più massimalista e avanguardista dei designers e, per finire, nel segno della versatilità, ridefinite que-sto look eclettico con un un’acconciatura mini-mal e un trucco soft. Accessori giusti? Una minaudière, piccola bor-setta gioiello di plexiglass effetto cristallo, che spezza l’ensemble e tronchetti color gesso. Qua-lora foste restie a tuffarvi in surreali vortici di colori, potrete comunque omaggiare la moda ri-correndo a un vecchio e pratico trucco, che sal-verà il vostro cocktail con le amiche da un non auspicabile mortorio cromatico. Vestirsi per il lavoro è una sfida per chiunque. Ci sono davve-ro tanti fattori di cui tener conto se volete evitare che “abito da lavoro” faccia rima con “fantasie noiose” e “linee austere”. Per ovviare a ciò, por-tate sempre in borsa un accessorio da aggiungere al vostro look informal chic, optando anche per varianti estrose caratterizzate da dettagli anima-lier. Ciò vi aiuterà a creare una transizione flui-da dall’ambiente di lavoro al cocktail. Le parole d’ordine rimangono sempre le stesse: contami-nare, mixare, sovrapporre... Senza ubbidire mai a rigidi schemi!

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