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LuglioAgosto 2016

PrevenzioneGuardarsi dalle infezioniquando si gira il mondo

Bellezza L’acne si combatteanche a tavola

Animali domestici Evitare che cani e gattisoffrano di artrosi

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Prontiper le vacanze?Prontiper le vacanze?

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Anno XII, numero 4 (Luglio-Agosto 2016)

Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005Periodico bimestrale di Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpAVia Tiburtina, 1310 - Roma Edizione in esclusiva per le farmacie AlphegaDirettore responsabile Angelo Cambié ancambi@tin.itCoordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia Servizi Editoriali, viaA. Gramsci 11, 24128 Bergamo, tel. 035 400944 Consulenza scientifica Mariapia FazioGestione spazi e materiali pubblicitari Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 Editore Sinergie s.r.l., Via La Spezia 1, 20143 Milano Stampa Roto 3 Industria Grafica S.p.a., via Turbigo 11/b, 20022 Castano Primo (MI)Amministrazione Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpAtel. 0185 372300 - fax 0185 372269© Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunquesupporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo.

Godersi il meglioQuella di cui si parla più spesso inquesto periodo non è la più grave, ma solola più nuova. La febbre da virus Zika è unadelle tante infezioni che si possono contrarre visitando paesi nei quali le condizioni climatiche e quelle igieniche favoriscono la circolazione di microrganismi patogeni. Come approfondiremo all’interno di Alphega Farmacia Magazine, queste malattie, che devono esserericonosciute per tempo dai primi sintomi, spesso evidenti solo a ritorno già avvenuto, si possono prevenire in diversi modi, anche quando non siadisponibile la vaccinazione.

D’altro canto si sa che viaggiare è, sì, un grande piacere, ma pure unapossibile fonte di inconvenienti, che vale la pena essere pronti afronteggiare per evitare che rovinino la vacanza. Per esempio, il mal dimare o mal d’auto, disturbi per i quali può risultare di aiuto, comevedremo, una pianta nota soprattutto per i suoi usi in cucina, lo zenzero.

Piccoli accorgimenti, insomma, bastano a volte per godersi il meglio diogni situazione. E anche di ogni età: per invecchiare bene, per esempio,risultano preziose alcune cose semplici che passeremo in rassegna, dalmangiare frutta rossa ad ascoltare musica e occuparsi dei nipoti. Buona lettura.

4 SALUTE DA...Informazionidi attualità

6 IN FAMIGLIAInvecchiare: che cosa aiuta a farlo bene

12 ANIMALI DOMESTICIArtrosi, ne soffrono pure cani e gatti

17 BELLEZZAAcne, tenerla lontana curando la pelle

21 IL FARMACISTA INFORMAEstate e farmaci:i possibili problemi

22 DI SANA PIANTAZenzero, aiuto contro mal di mare e d’auto

8 PREVENZIONECome viaggiaresenza ammalarsi

COPENHAGEN • Quando si segue una dieta di-magrante la perseveranza paga: riuscire a pro-

trarla per un anno aiuta a mantenere stabile laperdita di peso. Questo perché le abitudini ali-

mentari inizialmente nuove, che pian piano diven-tano consolidate, modificano alcuni profili biochimici del-

l’organismo. Una ricerca dell’Università di Copenhagen haevidenziato che una dieta seguita per 12 mesi porta l’organi-smo a produrre meno grelina, ormone dell'appetito, e piùGLP, ormone che invece inibisce il senso di fame.

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Attualità

LONDRA • L'allattamento materno è uno strumento salva-vi-ta, che eviterebbe ogni anno, in tutto il mondo, l’87% delle mor-ti sotto i 6 mesi d'età. Lo ha calcolato una serie di studi pubbli-cati sulla rivista scientifica britannica The Lancet, secondo iquali con questa pratica si potrebbero ridurre di metà i casidi diarrea e di un terzo le infezioni respiratorie, e trarrebbebenefici anche la salute della madre: per ognuno dei dueprimi anni di vita del bambino in cui la donna allatta, infatti, ilrischio di avere un cancro al seno si riduce del 6%, e cala an-che quello di un tumore alle ovaie.

Gli italiani, anziani e bambini compresi, ogni an-no mangiano, ognuno, un chilo di additivi alimen-

tari, 360 sostanze (3000 considerati anche gli aromi)che sono tra le cause dell’aumento di allergie negli ul-

timi tempi. Nel congresso nazionale della Società italia-na di allergologia, asma e immunologia clinica (SIAAIC) è

stato conteggiato che gli allergici o intolleranti agli additivi so-no il 4% di chi non tollera uno o più cibi: poco meno di 100.000 per-

sone, e il numero è in aumento. "Il metodo migliore per evitare molti de-gli additivi - è stato detto - è consumare prevalentemente cibi freschi e biologici".

Contro il cancro al senoc’è un’arma di prevenzio-ne semplice ma efficace:muoversi. Dall’ultima Eu-ropean Breast CancerConference è arrivata unaconferma importante: fareattività fisica con costanzariduce del 12% il rischio diammalarsi di questa formadi tumore per le donne diqualunque età, peso cor-poreo e abitudine al movi-mento. E lo sport giova an-che per alleviare rigidità,dolori articolari e sindro-me del tunnel carpale checolpiscono fino a metà del-le pazienti in terapia, tantoda essere la prima causa diabbandono delle cure: unostudio della Yale School ofPublic Health evidenzial’utilità dell’attività fisicacontro questi sintomi.

AMSTERDAM

La privazione di sonno influenza negativamente il metabolismo del co-lesterolo e, di conseguenza, la salute dei vasi sanguigni. Ricercatori del-l’Università di Helsinki hanno fornito dati che contribuiscono a spiegare ilpiù alto rischio di malattie cardiovascolari nelle persone che dormonopoco: coloro il cui sonno è insufficiente hanno in circolo meno colestero-lo HDL (quello ‘buono’) e mostrano una minore attività dei geni che rego-lano il trasporto del colesterolo. Basta una settimana di scarso sonno perprodurre i primi cambiamenti su questi due fronti.

HELSINKY

Salute da...

er invecchiare senza malattie tipiche dell’età an-ziana, tra cui depressione e demenza, è importan-

te una serie di fattori nella vita quotidiana che emergonoin recenti studi scientifici pubblicati da geriatri di tutto ilmondo.

Una precauzione fondamentale è quella di evitare le ca-dute, dalle quali la McMaster University canadese mettein guardia fornendo una serie di suggerimenti (riquadronella pagina successiva): cadere può infatti originare,negli anziani più facilmente che nei giovani per la mag-giore fragilità delle loro ossa, fratture che possono a lo-ro volta comportare varie complicazioni, comprese quel-le di natura psicologica. In Italia il 29% degli anziani ca-de nell’arco di 12 mesi, nel 43% dei casi più di una volta.Ma ci sono anche diversi altri aspetti importanti, per al-cuni dei quali le ricerche forniscono solo una convalidascientifica rispetto a quanto suggerisce il buon senso.

Un animale da portare a spassoStudiosi della University of Missouri hanno consideratocirca 20 mila anziani e hanno visto che quanti posseggo-no e portano a spasso un cane hanno un minore indicedi massa corporea - segno che sono meno in condizionedi sovrappeso - si muovono di più e hanno meno limita-zioni nelle attività della vita quotidiana.

I nipoti come medicinaUn gruppo di ricerca della University of Southern Cali-fornia evidenzia che accudire i nipoti ha effetti positivi.Gli esperti hanno coinvolto quasi 800 nonni, dividendoli

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P

Una dieta ricca di polifenoli, occupazionicome portare a spasso il cane o prendersicura dei nipoti, la musica, una vita socialeattiva giovano alla salute degli anziani.

InvecchiareChe cosa aiutaa farlo bene

In famiglia

Un aiuto contro l’invecchiamento del cervello puòessere fornito da una dieta ricca di polifenoli,antiossidanti presenti tra l’altro in uva, vino rosso,mirtilli, tè, frutta e verdura in generale. Lo rivelauna ricerca condotta nell’ambito di uno studio su1500 anziani residenti nella zona del Chianti. Gli esperti hanno misurato il declino cognitivo di ungruppo di 652 anziani nell’arco di tre anni in cui èstato seguito il loro stato generale di salute;contemporaneamente è stato misurato, attraversotest delle urine, il loro apporto dietetico inpolifenoli. Gli anziani che assumevano minoriquantità di questi antiossidanti mostravano undeclino intellettivo più marcato rispetto a quello dicoetanei che mangiavano in dosi generose cibiricchi di polifenoli.

La frutta rossa mantieneil cervello giovane

in duegruppi, in

uno solodei quali i fi-

gli affidavano aloro i bambini. È

emerso che quantisi occupavano dei ni-

poti percepivano il propriostato di salute come migliore

rispetto a quello dei coetanei chenon avevano un ruolo attivo su que-sto versante.

Curarsi con la musicaUno studio condotto dalla stessaequipe di ricercatori ha dimostratoche ascoltare la musica difende glianziani dalla depressione. Già da 15anni l’American Accademy of Neuro-logy, inoltre, ha indicato questa artecome una via per migliorare le attivi-tà funzionali e ridurre i disturbi delcomportamento nelle persone ma-late di Alzheimer, che conservanoabilità e competenze musicali nono-stante il deterioramento cognitivo.

Rete sociale, un aiuto Secondo uno studio che nell’Univer-sità di Pittsburgh è stato coordinatodall’italiana Caterina Rosano, una vi-ta costellata da molte persone, trafamiliari e amici, protegge il cervellodell’anziano dai segni tipici dell'in-vecchiamento, come atrofia cerebra-le e perdita di neuroni e di connes-sioni nervose.

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Per difendersi dalla demenza senile potrebbe essere molto utile avereuna visione positiva dell'invecchiamento: uno studio della YaleUniversity, nel Connecticut statunitense, mostra che pensare allavecchiaia come all’età del declino si associa a segni precoci dellamalattia di Alzheimer in soggetti sani, come un ridotto volume delcentro della memoria (l’ippocampo) e la presenza nel cervello diplacche di sostanza tossica beta amiloide.E uno studio condotto dall’italiano Antonio Terracciano nel NationalInstitutes of Health di Baltimora mostra che il fatto stesso di sentirsigiovani rallenta l’invecchiamento, difendendo in particolare dallacomparsa di fragilità e difficoltà di movimento.

Visione della vita, basilare

Evitare di cadere: ecco come

1 Fare esercizio fisico, che migliora forza, flessibilità, equilibrio.

Tenere presente che molti farmaci possono dare sonnolenza evertigini. 2

3Fare attenzione a dove si cammina: preferire l’erba ai marciapiedi;mettere i tappeti in casa sui pavimenti scivolosi.

Scegliere le calzature giuste, con suola antiscivolo: preferirequelle sportive, evitare i tacchi. Allacciare sempre bene le scarpe. 4

5In casa non lasciare oggetti fuori posto sul pavimento, tanto menocavi elettrici o telefonici.

Non correre: evitare di precipitarsi se squilla il telefono o si staperdendo il bus. 6

7Evitare gli alcolici, che oltre a facilitare le cadute indeboliscono leossa, aumentando il rischio di fratture.

Imparare a cadere nei modi che aiutano a limitare i danni: peresempio, se si sta scivolando e non c’è niente a cui tenersi,provare a fare uno o due passetti veloci per recuperare l'equilibrioe, se proprio non si riesce, cercare di rotolare per attenuare lacaduta; non atterrare sul fianco, per evitare fratture all’anca.

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ono diverse le malattie infettive assenti in Italia - inalcuni casi perché da tempo sconfitte, come la ma-

laria o il tifo - che sono invece diffuse in alcuni paesiesteri, soprattutto tra quelli in via di sviluppo: luoghi incui queste infezioni, che in molti casi possono avere se-rie conseguenze per la salute, sono favorite dalle condi-zioni climatiche e da carenze igienico-sanitarie.

Prima di mettersi in viaggio è dunque necessario infor-marsi sui rischi di questo genere presenti nel paese chesi intende visitare, e rivolgersi al proprio medico o allestrutture sanitarie che si occupano di malattie dei viag-giatori per ottenere indicazioni specifiche, particolar-mente preziose per chi rientra tra le categorie più sensi-

bili, come donne in gravi-danza, bambini, persone affet-

te da patologie croniche.

In base alla diffusione delle malattie infettive sulproprio territorio, molti paesi richiedono ai turisti che livisitano di essere stati sottoposti ad alcune vaccinazioni.Prima di partire è dunque bene informarsi su queste

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S

senzaammalarsi

Prevenzione

Visitando paesi stranieri si rischia, inalcuni casi, di contrarre malattie assentida noi: le si può evitare con il vaccino,quando esiste, e con alcuni accorgimenti.

Viaggiare

Endemica in gran parte dell’Africa, nel sub-continente indiano, nel Sud-est asiatico, in Americalatina e in una parte dell’America Centrale, è unadelle più frequenti cause di malessere per chiritorna da queste aree. La provoca un parassita(plasmodio) trasmesso dalla zanzara Anopheles. Simanifesta per lo più con febbre accompagnata dabrividi, mal di testa e di schiena, sudorazione,dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea, tosse. Per difendersi è fondamentale adottare precauzionicon cui evitare la puntura delle zanzare. È anchepossibile sottoporsi a una profilassi con farmaciche riducono il rischio di contrarre la malattia.

La malaria

prescrizioni, e verificare inoltre con ilmedico se sia opportuno sottoporsi aimmunizzazioni non richieste maconsigliabili. Vale inoltre la pena sa-pere se si può usufruire e in che mo-do dell’assistenza sanitaria nel pae-se di destinazione, oppure se è me-glio fare un’assicurazione.

Il Ministero della salute fornisce, an-che via Internet, tutte le informazio-ni necessarie in questo senso, com-prese quelle relative alla richiesta dieventuali rimborsi per le spese sani-tarie sostenute fuori dall’Italia.

Durante un soggiorno all’estero e alrientro è molto importante prestareattenzione ai sintomi caratteristicidelle malattie infettive contraibili nelpaese che si visita (riquadri a fianco,nella pagina precedente e in quellaseguente) e in generale a qualunquemalessere: in casi del genere rivol-gersi subito a un medico.

Insidie da cibi e insettiMolte tra le malattie del viaggiatorehanno trasmissione oro-fecale, sidiffondono cioè tramite l’ingestionedi acqua o cibi contaminati da feci diindividui infetti. In molti paesi questoè tutt’altro che raro, per la mancan-za di un efficiente sistema di smalti-mento delle acque fognarie o perchégli escrementi vengono utilizzati co-me fertilizzanti nel terreno, tuttecondizioni che rendono non remotala possibilità di un trasferimento deimicrorganismi dalle feci ai cibi o al-l’acqua della rete idrica.

La diarrea del viaggiatore è la piùnota tra le malattie che si trasmetto-no per questa via. Conosciuta anchecon altri nomi, tra cui ‘la vendetta diMontezuma’, può essere causata da

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È presente in molti paesi dell’Africa centrale e occidentale e in alcuneregioni equatoriali e tropicali dell’America centrale e meridionale, eviene provocata da un virus trasmesso tramite le punture di zanzara.Si manifesta con febbre accompagnata da brividi, dolori muscolari,senso di prostrazione, nausea, vomito, colorito giallo della pelle,emorragie. Contro la febbre gialla esiste un vaccino con efficaciasuperiore al 90%. Utile in ogni caso evitare la puntura delle zanzare.

La febbre gialla

Endemica in gran parte del Sud est asiatico, in Africa, America Centralee Meridionale e in alcune parti dell’Oceania, è provocata da un virus cheviene trasmesso dalle zanzare. Si manifesta in due forme: quellaclassica, che è benigna e ha sintomi simili a quelli dell’influenza, equella emorragica, che è più grave e si manifesta in genere in chi ha giàcontratto una volta la dengue. Non esistono vaccini né farmaci per laprofilassi: la prevenzione consiste nella protezione dalle zanzare.

La dengue

Favorita dai climi caldi e umidi e da condizioni igienico-ambientaliscadenti, è tipica dei Paesi tropicali e sub-tropicali. La provoca unparassita (l’ameba) che si trasmette tramite l’ingestione di acqua o cibicontaminati da feci di individui infetti. Ha come sintomo caratteristicouna diarrea acuta, ma può provocare anche febbre, brividi, sanguenelle feci. Non esistono vaccinazioni nei confronti dell’amebiasi, perprevenire la quale è fondamentale seguire una stretta igiene.

L’amebiasi

Diffuso soprattutto in Asia (India e Bangladesh, per esempio) e inAfrica, è causato da batteri del genere vibrione, che si trasmettono conalimenti contaminati da feci di persone malate e danneggiano ilrivestimento dell’intestino. Il colera si manifesta con diarrea, vomito,rapida disidratazione, abbassamento della temperatura.Esistono vaccini, che non assicurano però una protezione completa:per questo, resta fondamentale l’adozione di una corretta igiene.

Il colera

batteri, da virus o da parassiti, anchese in alcuni casi possono influire, siapur in misura minore, anche i cam-

biamenti di abitudini e delle condi-zioni climatiche. È caratterizzata da diarrea, con tre

scariche al giorno o più: quando sipresenta questo sintomo è necessa-rio rivolgersi a un medico, soprattut-

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Prevenzione

Negli ultimi tempi epidemie di virus Zika si stannodiffondendo nelle Americhe, in Africa (Capo Verde) ein Estremo oriente. Il virus si trasmette con lapuntura della zanzara Aedes, più comunemente notacome ‘zanzara tigre’, la stessa che trasmette lafebbre gialla, la dengue e la chikungunya. Tuttavia èanche possibile la trasmissione per via sessuale.

La malattia si manifesta con sintomi lievi, come:• febbricola;• eruzioni cutanee che partono dal volto e sidiffondono al resto del corpo;• dolori articolari, in particolare alle mani e ai piedi;• dolori muscolari;• mal di testa;• malessere;• congiuntivite.Le persone infette possono anche non svilupparesintomatologia. Tra quelli che la presentano, l’esordiotende ad avvenire dai 3 ai 12 giorni dopo la punturadella zanzara. I disturbi - molto simili a quelli delladengue o della chikungunya, con le quali la malattiapuò essere facilmente scambiata - possono durare da2 a 7 giorni e raramente richiedono il ricoveroospedaliero, né necessitano di un trattamentospecifico.

La terapia, sintomatica, consiste nel riposare, beregrande quantità di liquidi, alleviare il dolore,abbassare la febbre. Se i sintomi peggiorano è beneconsultare il medico, al quale occorre in ogni casorivolgersi per la formulazione della diagnosi, in mododa evitare la confusione con le altre malattie similinella sintomatologia.

In occasione dei grandi focolai che si sono sviluppatiin Polinesia Francese nel 2013 e in Brasile nel 2015,sono state segnalate potenziali complicazioni

neurologiche e auto-immuni: in Brasile, inparticolare, le autorità sanitarie hanno osservato unaumento dei casi di sindrome di Guillain-Barré(un’infiammazione di più nervi che comportadebolezza muscolare e riduzione della sensibilità alleestremità), e inoltre un aumento dei neonati conmicrocefalia (un ridotto sviluppo del cranio). Nuovistudi hanno avvalorato l’associazione fra l’infezioneda virus Zika e malformazioni fetali o disordinineurologici.

Al momento non è disponibile alcun vaccino contro ilvirus Zika: per questo l’unico modo per prevenirel'infezione è evitare di essere punti dalla zanzare.

Le persone con disturbi del sistema immunitario, congravi malattie croniche, in stato di gravidanza oaccompagnate da bambini piccoli devono consultareil proprio medico prima della partenza, per ottenereconsigli su misure preventive particolarmentestringenti.

Considerata la possibile trasmissione sessualedell’infezione, tutte le persone che tornano da aree incui è presente il virus Zika dovrebbero praticaresesso sicuro con i preservativi, a maggior ragione secome partner sessuale hanno una donna ingravidanza.

I viaggiatori che presentano sintomi compatibili conla malattia da virus Zika entro le tre settimane dalritorno da aree in cui l’infezione è diffusa dovrebberocontattare il proprio medico, riferendogli del recenteviaggio.Le donne in gravidanza che hanno viaggiato in aree incui è presente il virus Zika devono dar notizia del loroviaggio durante le visite prenatali, al fine di esserevalutate e seguite in modo appropriato.

Nuove epidemie: la febbre da virus Zika

to per verificare se si tratta di unapatologia più seria.Non esistono misure di prevenzioneverso tutte le possibili fonti del di-sturbo: come per tutte le malattie atrasmissione oro-fecale (oltre adamebiasi e colera anche diverse al-tre, come la febbre tifoide e la shi-gellosi o dissenteria bacillare), l’uni-ca strategia efficace, a parte la vac-cinazione per le infezioni contro lequali esiste, è una scrupolosa igiene

alimentare (riquadro in basso).

Molte insidiose malattie infettive, tracui malaria, febbre gialla e dengue,sono trasmesse dalle zanzare e daaltri insetti, che succhiando il san-gue delle persone infette sono ingrado veicolare ad altri individuil’agente patogeno.

Verso queste infezioni, a parte levaccinazioni eventualmente disponi-

bili, un’effica-ce strategia di protezione è assicura-ta dai comportamenti in grado diprevenire la puntura degli insetti (ri-quadro in basso).

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Decalogo d’igiene alimentare

IConsumare solo acqua o altre bevande da bottiglie sigillate; se nonfosse possibile, bollire per almeno tre minuti l’acqua da bere odisinfettarla con un prodotto a base di cloramina o altri antisettici.

Non aggiungere ghiaccio alle bevande. II

III Anche per la pulizia dei denti e per assumere i medicinali utilizzareacqua imbottigliata o disinfettata.

Consumare tutti gli alimenti a base di pesce, crostacei, carne,selvaggina solo se cotti bene e da poco (quindi ancora caldi): il cibotenuto a temperatura ambiente per più di 4-5 ore costituisce unodei più importanti veicoli di infezione.

IV

V Fare attenzione ai cibi contenenti uova - specie se poco cotte - comemaionese, salse, alcuni dessert. Evitare gelati non confezionati.

Non mangiare la verdura cruda; sbucciare sempre la frutta, evitandoquella che non può essere sbucciata, come ciliegie, fragole, uva. VI

VII Evitare il latte e i latticini, se non si è certi che siano statipastorizzati e refrigerati in maniera adeguata.

Non consumare cibo venduto per strada. VIII

IX Lavare sempre accuratamente le mani prima di mangiare e dopoessersi recati in bagno.

Durante un attacco di diarrea o altri disturbi gastrointestinalievitare di preparare cibi o bevande per altre persone. X

• Alloggiare preferibilmente instanze dotate di climatizzazionee di zanzariere alle finestre.• Spruzzare insetticidi (o usarediffusori di questi prodotti) nellestanze in cui si soggiorna e sidorme.• Usare zanzariere sopra il lettoe impregnarle con insetticidi.• Evitare di trattenersiall’aperto tra il tramonto el’alba, quando l’attività dellezanzare è più intensa.• Evitare l’uso di profumi, chepossono attirare gli insetti.• Indossare abiti di colorechiaro, con maniche lunghe epantaloni lunghi che coprano lamaggior parte del corpo.• Applicare repellenti per insettisulle porzioni di pelle esposte,ripetendo l’applicazione ogni 2-3 ore.• Non camminare mai scalzi neiprati o nei campi.• In automobile tenere chiusi ifinestrini; in motociclettaindossare guanti e casco convisiera.

Insetti: comeci si difende

egli ultimi anni la vita media dei piccoli animali èaumentata notevolmente grazie ai progressi

compiuti dalla medicina veterinaria, al miglioramentodelle condizioni igieniche e, non certo per ultima, aun’alimentazione mirata, modulata in funzione dei varimomenti fisiologici della loro esistenza. Ciò ha compor-tato la comparsa di eventi patologici legati alla sene-scenza che coinvolgono più apparati dell’organismo ani-male.

L’artrosi è comune nella specie canina e non solo corre-lata all’invecchiamento, ma anche conseguente a pato-logie tipiche dello sviluppo, prima tra tutte le displasiecome quella dell’anca o del gomito. Nel cane anziano, inparticolare, l’apparato osteoarticolare è interessato damodificazioni degenerative e/o infiammatorie, che spes-so coesistono e provocano un danno per la cartilagine acausa dell’effetto nocivo esercitato da radicali liberi, ci-tochine infiammatorie e sostanze come le metallo-pro-teinasi.

Nel gatto il fenomeno artrosico è presente, ma certa-mente sottostimato a motivo soprattutto di una sintoma-tologia meno evidente a iniziare dal fenomeno zoppia.

L'artrosi è un processo di distruzione progressiva dellearticolazioni, in grado di autoalimentarsi, che si origina

per un’alterazione tra proprietà meccaniche della carti-lagine articolare e stimoli cui questa è sottoposta. All'inizio del processo patologico la cartilagine articolare

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N

I piccoli animali sono esposti, conl’invecchiamento, a una degenerazionedelle articolazioni che si può preveniree trattare con alcuni integratori.

Animali domestici

ArtrosiNe soffrono pure cani e gatti

Le possibili cause

1 Età avanzata.

Infiammazioni a carico delle articolazioni. 2

3 Fattori metabolici e genetici.

Anomalie di conformazione dell'articolazione. 4

5 Microfratture.

Fenomeni autoimmunitari. 6

7 Obesità.

Instabilità articolare. 8

9 Traumi.

Prolungata immobilizzazione articolare. 10

va incontro afenomeni de-

generativi pro-gressivi delle cellu-le che la compon-gono, i condrociti,tende a distaccarsi

e a subire fenomenidi erosione.

Le strutture dell’artico-lazione (riquadro a fianco) si modifi-cano: la membrana sinoviale siispessisce in seguito a proliferazionetessutale, la capsula diviene fibroticalimitando i movimenti delle ossa. Incorrispondenza dei punti di inserzio-ne della capsula sul tessuto osseocomincia a svilupparsi nuovo tessutoosseo. Il liquido sinoviale subisceprofonde modificazioni nella suacomposizione.

I sintomi clinici sono vari e possonoandare da manifestazioni dolorifichee zoppia sino a un vero e proprioblocco della funzionalità articolare.

Come si può curareDi fronte a un processo artrosico ènecessario in primo luogo cercare diindividuarne la causa scatenante(tabella nella pagina precedente).

L’esecuzione di radiografie ed esamidi laboratorio a partire da prelievi delliquido sinoviale consente di distin-

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I sintomi clinici sono vari: possono andareda manifestazioni dolorifiche e zoppia

sino a un vero e proprio blocco nella funzionalità dell’articolazione.

Le articolazioni sono costituite da due superfici ossee mobili ricoperteda una cartilagine, lubrificata in superficie dal liquido sinoviale eracchiusa in una capsula articolare. Quest’ultima è formata da duestrati, uno ricco di fibre e di terminazioni nervose, l’altro (la membranasinoviale) ben vascolarizzato. Il liquido sinoviale nutre la cartilagine articolare, elimina le sostanze dirifiuto prodotte in loco, assicura la lubrificazione delle articolazioni. Le superfici articolari sono rivestite da una cartilagine, che consenteloro di scorrere l’una sull'altra con il minimo attrito possibile e che ècomposta da acqua, una matrice fondamentale (collagene eproteoglicani) e particolari cellule, dette condrociti. Il collagene conferisce alla cartilagine caratteristiche di elasticità,compressibilità, resistenza alla trazione; i proteoglicani permettono alliquido sinoviale di spostarsi continuamente in risposta al movimento ealle sollecitazioni meccaniche.

Così funziona l’articolazione

legamento

legamento

fluidosinoviale

membranasinoviale

cartilagine

cartilagine

rotula

a cura del prof.

AlessandroCiorba

medico veterinariodocente

universitario

guerel’artrosi da

altri fenomeni acarattere infiamma-

torio che possono col-pire l'articolazione.

Una volta accertata la patologia è in-nanzitutto opportuno un dimagri-mento dell’animale, al fine di dimi-nuire le forze compressive che agi-scono sull'articolazione lesa e impe-dire che un soggetto, specialmentecon l’avanzare dell’età, acquisiscauno stile di vita sedentario.

La terapia dell’artrosi è volta all'at-tenuazione dei fenomeni dolorifici, al

miglioramento della funzionalità ar-ticolare, al rallentamento del pro-cesso degenerativo.

Per il trattamento sono usati varifarmaci (riquadro in basso), ma ènecessario ricordare che è semprepericoloso il fai da te e l’impiego neicani e nei gatti di principi attivi adot-tati nell’uomo, ma non sperimentatio approvati per i piccoli animali.

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Nelle affezioni a sfondo degenerativo dellearticolazioni sono spesso impiegati composticosiddetti condroprotettori, i quali sono in grado disvolgere una difesa della cartilagine articolaredall’azione di particolari sostanze nocive.In medicina veterinaria è disponibile un’ampiagamma di prodotti ad azione condroprotettiva, aventicome obiettivo di limitare la progressione deifenomeni di degenerazione della cartilagine tipicidell’artrosi. Fondamentalmente si basano sull’uso di principiattivi come il condroitin solfato, la glucosaminasolfato, l’acido ialuronico, sostanze precursori ocostituenti dei glicosaminoglicani. Questi inibiscono gli enzimi aventi azione di tipodegenerativo, favoriscono la sintesi di proteoglicani,aumentano la viscosità sinoviale e la produzione dicollagene normale - intervenendo quindi suimeccanismi dell’articolazione (riquadro nella paginaprecedente) - riducono l’infiammazione eantagonizzano i radicali liberi.Acido ialuronico: a livello articolare agisce come unagente lubrificante, controlla la permeabilità dellamembrana sinoviale, contrasta i radicali liberi esecondo alcuni ricercatori promuove la sintesi dimatrice cartilaginea e la riaggregazione deiproteoglicani. Glucosamina: aumenta la sintesi di matricecartilaginea stimolando la produzione dellemacromolecole che la compongono e inibendone ladegradazione; sarebbe in grado di contrastare i

fenomeni artrosici grazie anche a una moderataattività antinfiammatoria. Condroitin solfato: a livello della cartilaginearticolare gioca un importante ruolo strutturale,innanzitutto per la sua capacità di legarsi alle fibrilledi collagene e di inibire gli enzimi che degradano lamatrice cartilaginea e il fluido sinoviale nell’artrosi, epoi per la capacità di prevenire la formazione ditrombi di fibrina nei microvasi dell’articolazione.Stimola inoltre la sintesi di macromolecole dellamatrice cartilaginea e ne inibisce la degradazione;riduce la sintesi e il rilascio di fattori che induconoinfiammazione e fenomeni di ossidazione da parte divarie cellule articolari.

L’uso di integratori alimentari a base di questesostanze è frequente nel cane, specie in soggetti ditaglia grande e gigante in cui si manifestano piuttostospesso patologie articolari. Possono esseresomministrati come monoterapia o essere associati,nel caso di evidente zoppia, ad antinfiammatori, chepossono essere cortisonici (a dosi progressivamentecalanti nel tempo) o farmaci non steroidei con questastessa azione. Sono generalmente dati per 4-6 settimane a cicli di3-4 volte l'anno. Non sono stati segnalati fenomenisecondari legati a un sovradosaggio.

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ruccio di oltre l’80% dei ragazzi e di circa il 40%degli adulti sopra ai 25 anni, l’acne è una comples-sa infiammazione cronica dei follicoli piliferi e del-

le ghiandole sebacee a essi annesse, che si manifestacon aumentata untuosità della pelle, punti neri, brufoli(papule infiammate e pustole ripiene di pus) e si estendeal tessuto cutaneo in seguito all’attivazione del batterioPropionibacterium acnes, comunemente presente sullapelle ma favorito nel suo sviluppo dalle condizioni che sicreano nei follicoli infiammati. La conseguenza è un tessuto cutaneo sofferente e alte-rato nella produzione di sebo.

Uno dei fattori che favoriscono il disturbo è l’attività de-gli ormoni sessuali maschili testosterone e androstene-

dione (e questogiustifica il fatto che a

essere colpiti siano so-prattutto i maschi). Pure coin-

volto è l’ormone della crescita, ilcui picco si attesta proprio durante la pu-

bertà e l’adolescenza, l’età tipica dell’acne.

Soprattutto nei casi più gravi l’acne richiede l’interventodel dermatologo, che potrà curarla con una terapia far-macologica. In ogni caso è prezioso, e nelle situazionimeno gravi può risultare sufficiente, un trattamento con

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Detergere si, ma non troppo e non in manieraaggressiva. I soggetti con acne hanno spesso labrutta sensazione di sentirsi ‘sporchi’ e sisottopongono a numerosi lavaggi con detergentiaggressivi, il che si traduce in un peggioramentodel quadro clinico. La pelle acneica, irritata e quindidelicatissima, va invece pulita con panni inmicrofibra che, usati con acqua e detergente,lavano delicatamente e asportano le impuritàfavorendo il ricambio cellulare ed evitandol’ispessimento dello strato corneo.

Epidermide delicatissima:detergerla correttamente

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“Occorre tutelare la pelle anche da-gli effetti collaterali che i farmaci,inesorabilmente, le infliggono”, se-gnala Pucci Romano, presidentedell’associazione internazionale diecodermatologia Skineco. “Le tre fasi fondamentali sono deter-sione, make up e protezione dai rag-gi ultravioletti”, spiega la dermatolo-ga, evidenziando che “la scelta deicosmetici giusti è fondamentale perun programma dermocosmetologicoche, permettendo una sinergia conla terapia, accorcia i tempi di guari-gione e riduce i rischi di sgradevoliesiti cicatriziali.”

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L’idratazione della pelle è fondamentale contro il vero fattorescatenante dell’acne, l’infiammazione. Il danno a carico della barrieracornea, conseguenza dell’infiammazione, risente positivamente ditrattamenti dermocosmetici che ripristinino i parametri fisiologicinormalizzando tra l’altro la componente lipidica, il che rende possibilecontrollare la perdita di acqua. Per questo i prodotti dermocosmetici contro l’acne devono contenereprincipi attivi con effetto antinfiammatorio, sebo-normalizzante eidratante, oltre che cicatrizzante e schiarente. Per prevenire le cicatrici acneiche, bisogna aumentare il ricambiocellulare con l’applicazione di un esfoliante (che accelera l’eliminazionedello strato corneo) e di elementi normalizzanti come argille e caolino,che aiutano la pelle a utilizzare le proprie risorse rigenerative.

I possibili trattamenti

Diversi studi hanno confermato che una alimentazionespecifica è un valido aiuto per prevenire e migliorarelo stato dell’acne. In particolare, ridurre l’assunzionedi cibi che inducono un innalzamento della quantità diglucosio nel sangue (glicemia) sembra attenuare laseverità delle manifestazioni. Esiste infatti unacorrelazione diretta tra acne e resistenza all’insulina,dimostrata da uno studio della Scuola dispecializzazione in dermatologia dell’Università diNapoli Federico II: il 35% dei maschi con acne e senzaproblemi di diabete esaminati mostrava unaalterazione del profilo glicemico con resistenzaall’insulina. Quando questi soggetti sono statisottoposti a un regime dietetico a basso contenuto dizuccheri è stato riscontrato un miglioramentosignificativo delle lesioni acneiche per 6 mesi.Una dieta specifica contro l’acne si basa, oltre che suun basso apporto di zuccheri, su un bilanciamento trai nutrienti tipico del regime alimentare mediterraneo,e poi su alcuni cibi in particolare, che aiutano ainterrompere il circolo vizioso dell’infiammazione: • centrifughe e succhi freschi a base di frutta il piùpossibile di colore arancione e rosso, ricchi di beta-carotene, e frutti di bosco che contengono nutrienti

importanti per la pelle;• yogurt, legumi e cereali integrali, che contengonozinco, dotato di un potente effetto antinfiammatorio;• pesce e altri alimenti ricchi di acidi grassi omega 3,che hanno potere antinfiammatorio;• noci e mandorle, alimenti ricchi di selenio, utile perla salute della pelle e potente antiossidante;• mele, per il loro contenuto di pectina, che rallental’assorbimento degli zuccheri;• pomodori e fragole, ricchi di vitamina C;• olio extravergine di oliva a crudo, che contiene buonidosaggi di vitamina E, particolarmente preziosa per ilbenessere della pelle e potente antiossidante. Attenzione al latte di mucca: recenti studisuggeriscono che possa favorire acne, probabilmenteperché induce all’infiammazione e può contenereormoni della crescita. Alla larga anche gli alimenti ricchi di grassi saturi(quelli di origine animale), che stimolanoeccessivamente gli ormoni. Importante la crusca (presente nelle farine integralima assumibile anche come integratore) non solo peril contenuto di fibre ma anche per quello di inositolo,che aumenta la sensibilità all’insulina.

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Il farmacista informa

Non è una buona stagione per i far-maci, l’estate. Il caldo e i raggi ultra-violetti possono creare inconvenientilegati sia alla conservazione sia al-l’assunzione.Per esempio alcuni principi attivipossono causare, in seguito all’espo-sizione al sole, reazioni fototossicheo fotoallergiche come dermatiti edeczemi. Controllare attentamente seil foglietto illustrativo mette in guar-dia da queste in caso di assunzionedi antibiotici (tetracicline, chinoloni-

ci), sulfamidici, contraccettivi orali(pillola), antinfiammatori non steroi-dei (FANS), antistaminici, anche e so-prattutto per uso locale. Evitarel’esposizione al sole, in particolare,dopo l’applicazione di gel o cerotti abase del FANS ketoprofene (fino a duesettimane dopo il trattamento) o cre-me a base dell’antistaminico prome-tazina, queste ultime spesso utilizza-te per le punture di insetti o allergiecutanee.

Inoltre il caldo può provocare l’ab-bassamento della pressione, anchein soggetti ipertesi: pertanto la tera-pia dell’ipertensione arteriosa e dialtre malattie cardiovascolari po-trebbe richiedere un riadattamentoda parte del medico nel periodo esti-

vo. È op-portuno, i-noltre, sotto-porsi a un control-lo più assiduo dellapressione.

E poi il caldo modifica il modo in cuile formulazioni farmaceutiche ven-gono recepite dall’organismo: peresempio creme e pomate, anche pervia del sudore, possono estendersipiù facilmente fuori dalla zona in cuivengono applicate; uno dei possibilirischi è che colino, dalla fronte o dal-la zona intorno agli occhi, sulla su-perficie oculare. Prestare dunque at-tenzione quando si utilizzano in que-ste aree prodotti non adatti all’usooftalmico.

Prestare attenzione alla conservazione dei farmaci, evitando sempre diesporli al sole e a temperature superiori a quelle indicate nel foglioillustrativo, e in generale oltre i 25° C. Questo è importante a maggiorragione in patologie come il diabete o le malattie cardiache, nelle qualil’alterazione di un farmaco fondamentale, come l’insulina o lanitroglicerina, può creare rischi seri. Particolare attenzione richiedonoanche antiepilettici e anticoagulanti, per i quali piccole modificazionipossono incidere in termini negativi sulla salute. E poi alterazioni chepotrebbero prodursi in antibiotici o farmaci antinfiammatori-analgesicirischiano di causare danni ai reni o allo stomaco. Ma anche con medicinali per uso locale l’esposizione a temperaturetroppo elevate può produrre effetti dannosi: una crema a base dicortisone, ad esempio, per effetto del calore potrebbe separarsi neisuoi componenti e perdere di efficacia.

Medicinali al caldo: i rischi

Qualora l’aspetto delmedicinale che si utilizzaabitualmente appaia diverso dalsolito (presenza di particellesolide in sospensione o sulfondo, cambio di odore o colore,modifica di consistenza),consultare il farmacista primadell’assunzione. Ma nonsempre sono aspetto, odore ocolore a rivelare se è avvenutaun’alterazione: non assumeredunque un prodotto sulla cuiconservazione si abbiano dubbi.Segnalare a medico ofarmacista qualsiasi malessere,anche lieve, in concomitanzacon una terapia farmacologica,perché non tutti gli effettiavversi sono facilmentecorrelabili al caldo.

Sospettare:spesso è bene

Qualche problema che può presentarsi

Estate e farmaci

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Di sana pianta

Nella me-dicina tradi-

zionale indianaera definito vishwa-

bhesaj, ‘rimedio univer-sale’, e come tale era consideratoanche da quella popolare cinese, chelo includeva in quasi metà delle pre-scrizioni: lo zenzero, se oggi è notosoprattutto come spezia, è da sem-pre utilizzato anche per le sue pro-prietà farmacologiche.

Come quella per la quale lo racco-mandava già, nel primo secolo d.C., ilmedico greco Dioscoride, per il be-nessere dello stomaco: tuttora unodegli usi principali dello zenzero, co-me pianta medicinale, è quello chesfrutta la sua azione cosiddetta an-

tiemetica, e cioè di contrasto dellanausea e del vomito, utile tra l’altroin caso di mal di mare, mal d’aria emal d’auto e per il trattamento di ga-striti e gastroduodeniti. Un effettoche sembra non essere dovuto aun’azione diretta sul sistema nervo-so centrale, come avviene per i clas-sici farmaci antiemetici: in questocaso l’attività viene esercitata esclu-sivamente - o prevalentemente - a li-vello dello stomaco.

Sono stati fatti sette studi clinici pervalutare l’efficacia e la tollerabilitàdello zenzero in pazienti con nauseadi varia origine. Tutti concordano sulfatto che la pianta è più efficace delplacebo nel ridurre la nausea e il vo-mito. Due studi, inoltre, hanno para-

gonato lo zenzero al dimenidrinato ealla metoclopramide contro nauseae vomito, riscontrando che esso è si-mile a questi due classici farmaci perefficacia ma è meglio tollerato.

Dosaggi elevati possono causareeruzioni cutanee e potenziare l’effet-to dei farmaci antiaggreganti piastri-nici, in particolare dei salicilati, e de-gli anticoagulanti orali, in particolareil warfarin.

ZenzeroAiuta a combatteremal di mare e d’auto

NOME SCIENTIFICO: Zingiber officinalis.FAMIGLIA: Zingiberacee.DOVE CRESCE: originario dell’India, è attualmente coltivato nel Sud-est asiatico, nel Sud della Cina, nelle Indie Occidentali e in Africa.CARATTERISTICHE BOTANICHE: è una pianta sempreverdecespugliosa, alta fino a 50 cm, con foglie lunghe e strette; in estate allabase, dal fusto sotterraneo (rizoma) nascono steli con un’infiorescenzadi forma allungata, caratterizzata da foglie carnose che poi assumonouna colorazione dal giallo al rosso: i fiori veri e propri sbocciano traqueste foglie e sono bianchi, striati di viola o di porpora. QUALI PARTI SI USANO: il rizoma.CHE COSA CONTIENE: per gran parte amidi (circa il 60%) e unadiscreta quantità di olio essenziale, compresa tra lo 0,8 e il 2%. Icomposti cui si deve il sapore tipico della spezia sono gingeroli.

La carta d’identità

Si usa, in varie formulazioni(spesso capsule), l’estrattosecco, con un contenutominimo di olio essenziale dello0,8% o di gingeroli del 4%.La dose è di 12-13 mg per kg dipeso corporeo al giorno,suddivisa in duesomministrazioni, entrambemeglio se a stomaco vuoto.

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