Mafia delle assunzioni al Petruzzelli di Bari

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Venerdì 2 novembre 2012 VI I le altre notizie LA FESTA DELLE FORZE ARMATE Domenica Schifani al Sacrario dei Caduti n Domenica 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze Armate, il presiden- te del Senato Renato Schifani presiederà, al sacrario militare dei Caduti d’Oltremare di Bari, la solenne cerimonia in onore dei Caduti che avrà inizio alle ore 10,20. Il presidente sarà ri- cevuto dal sottosegretario all’Ambiente e alla Tutela del Territorio e del Mare, Tullio Fanelli, in rappresentanza del governo; dal capo di stato mag- giore della Marina Militare, ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli e dal coman- dante delle scuole dell’Aero- nautica militare Terza Regione aerea e del presidio militare di Bari, gen. Mario Renzo Ottone. A rendere gli onori al presiden- te Schifani sarà una compagnia dell’esercito con Bandiera di Guerra del 9° Reggimento Fan- teria «Bari» con sede in Trani e la banda della Brigata Mecca- nizzata Pinerolo di Bari. La fan- fara del comando scuole Terza Regione Aerea intonerà il Piave. Alla cerimonia saranno presen- ti Autorità civili, religiose e mi- litari, i gonfaloni della Regione Puglia, del Comune e della Pro- vincia di Bari ed i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma. Ad officiare la messa sarà mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari e Bitonto. La cerimonia al Sacrario di Ba- ri, che raccoglie i resti mortali di oltre settantacinquemila sol- dati, marinai ed aviatori caduti durante i due conflitti mondiali, di cui quarantacinquemila ignoti, insieme a quelle tenute all'Altare della Patria in Roma ed al Sacrario di Redipuglia, è una delle tre cerimonie nazio- nali dedicate al giono dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. LA STORIA LA POLIZIA MUNICIPALE AMMETTE UN GUASTO DEI REGISTRI INFORMATICI. MA LA DONNA ACCUSA: «VIGILI, POLIZIA E CARABINIERI TROPPO MALEDUCATI» Un calvario dopo l’incidente «Le forze dell’ordine giocano a scaricabarile. Nessuna notizia del motorino e del verbale» l «30 ottobre, 18.30 circa, mentre ero a bordo del mio motorino, nei pressi del park & ride del lungomare Vittorio Ve- neto, ho avuto un incidente». Comincia così il racconto denuncia di una lettrice. Ecco la storia: accade che «nel tentativo di evitare una donna che attraversava la strada non sulle strisce e impegnata ad ascoltare musica con le cuffie e senza guardare se arrivavano mezzi, mi sono buttata sul marciapiede e il motorino mi è caduto addosso colpendo soprattutto la gamba destra». Poco dopo arriva una pattuglia delle forze dell’ordine, «credo della polizia di Stato, con due agenti che mi hanno soc- corso e sono rimasti con me fino all’ar- rivo dell’ambulanza e poi sono tornati al policlinico dove attendevo la visita dei medici del pronto soccorso. Qui un po- liziotto si è avvicinato per sapere la di- namica, che ho riferito. Mi ha informata che avrebbe stilato un verbale da ri- tirare in ufficio e mi ha restituito le chiavi del motorino (non ricordo se mi ha detto dov’era). La mattina dopo, ho chiamato a partire dalle ore 11 circa in ordine i seguenti numeri: 0805788411 / 52911111 / 5773430 / 5773405 / 5491331. Ho telefonato più volte alla polizia muni- cipale, perché i carabinieri mi riman- davano a loro che continuavano a dire che prima il terminale era bloccato e non era possibile controllare, che do- vevo andare in ufficio (ho fatto presente che sono immobilizzata a letto con la gamba destra praticamente fuori uso). Poi hanno controllato e non risultava nessun incidente in quella zona, quindi non erano loro. Poi 113 che mi ha rin- viato a 3 numeri fino al 5491331 dove per la quarta volta mi hanno sbattuto il te- lefono in faccia. Infine 112, dove chi ha risposto ha detto che avrebbe fatto una ricerca e mi avrebbe fatto sapere pre- sto». Passa un’ora e la donna ritelefona: IL VERBALE Il comando della polizia municipale di Bari dove si trova una copia del verbale dell’incidente «Chi ha risposto ha chiesto al collega, che gli ha detto che non si sapeva nulla. Il consiglio? Si rivolga al suo avvocato. Mentre io volevo solo sapere dove an- dare a ritirare il verbale con la dinamica dell’incidente e soprattutto dov’era fi- nito il mio motorino. È invece mi ritrovo a fare io conti con la maleducazione, la strafottenza e la totale disorganizzazio- ne di alcuni esponenti delle forze dell’or- dine, soprattutto quando in gioco ci sono alcune responsabilità». Dal telefono, la vittima di una storia quanto meno incredibile, passa al com- puter: «”Se questo non dovesse essere l’indirizzo giusto di posta elettronica cui inviare le mail con la mia richiesta di informazioni, siete pregati almeno di rispondermi dandomi dei ragguagli in merito”, è questo il testo della mail che ho inviato per tre volte al sito della po- lizia di Stato. Con il risultato che finora non sono riuscita a comprendere se la lettera isa mai arrivata. E naturalmente non sono riuscita ancora a sapere né dove si trova il mio motorino, né in quale ufficio mi devo recare per il ritiro del verbale». Domande che abbiamo girato al co- mandante della polizia municipale di Bari, Stefano Donati: «La signora - ri- sponde - è stata soccorsa dalla polizia di Stato, che le ha poi consegnato le chiavi del mezzo in ospedale, lasciando il ci- clomotore parcheggiato sul luogo dell’incidente. Successivamente è inter- venuta una nostra pattuglia che a sua volta ha raggiunto la vittima dell’inci- dente al policlinico. Una relazione sull' incidente si trova pertanto sia al nostro Comando che, presumibilmente, alla Questura. Attesa la presenza di persona BARI CITTÀ Hai subito soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città? Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta» Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città? Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta» ferita la relazione può essere ritirata solo dopo 120 giorni dall’incidente, fatta salva la possibilità della rinuncia scritta alla querela, per poterla ritirare subito. Per quanto riguarda le risposte delle varie sale operative, posso aggiungere che l'intervento era correttamente re- gistrato nella nostra centrale, anche se effettivamente mercoledì mattina un improvviso guasto tecnico impediva ogni consultazione dei registri informa- tici». Resta a questo punto un ultimo punto da chiarire: che fine ha fatto il motorino? Semplice, è stato parcheggiato nei pressi del luogo dov’è avvenuto l’incidente, sul lungomare Vittorio Veneto, all’altezza dell’incrocio con via Brigata Regina - zona «calda» insomma -, lasciato così e recuperato ieri mattina dalla proprie- taria: «Era appoggiato ad un muretto». IL CASO I VELENI DEL TEATRO CONTESO IL FASCICOLO APERTO A MARZO Nell’inchiesta (coordinata dall’aggiunto Bruno) anche un esposto della Cgil e il resoconto della lite tra Laforgia e il sindaco Emiliano «Parentopoli al Petruzzelli» parte l’indagine della Finanza I militari ascoltano Fuortes, Vaccari, Fuiano e un sindacalista INDAGINE La Finanza indaga sulla gestione della Fondazione l La Finanza sta mettendo le mani nella gestione delle assun- zioni alla Fondazione Petruzzelli. Per questo negli scorsi giorni le fiamme gialle hanno ascoltato il commissario Carlo Fuor- tes, l’ex so- printendente Giandomeni- co Vaccari, il sindacalista Pino Gesmun- do e il consi- gliere comu- nale Luigi Fuiano. Sono i primi quattro testimoni in una indagine che si preannuncia lunga e com- plicata: c’è infatti da capire se davvero, come è stato denunciato da più parti, l’ente lirico abbia messo in scena una parentopoli. A marzo 2012 la procura di Bari aveva aperto un fascicolo sulla base dei resoconti della confe- renza stampa convocata dal Pdl, quella in cui il coordinatore cit- tadino Luigi D’Ambrosio Lettieri aveva denunciato «assunzioni di chiaro stampo politico-sindacale di sinistra». Nello stesso fascicolo è finito anche l’esposto presentato dai dirigenti baresi baresi della Cgil (il segretario generale Pino Gesmundo e il segretario di ca- tegoria Nicola Di Ceglie) che dopo le accuse del centrodestra si pre- sentarono dal procuratore ag- giunto Lino Giorgio Bruno, che coordina l’inchiesta, per chiedere chiarezza. Ed agli atti della pro- cura c’è anche un articolo della «Gazzetta», quello in cui si rac- contava lo scontro in Consiglio comunale del 17 giugno 2010 tra il sindaco e Nicola Laforgia: il con- sigliere di Sel attaccò Emiliano proprio per la gestione delle as- sunzioni al Petruzzelli e venne definito «ipocrita». Ne scaturì una querela, poi rimessa dopo le scuse del sindaco. Nella conferenza stampa del 10 marzo il Pdl fece pubblicamente i nomi di 13 dipendenti della Fon- dazione. Nell’elenco c’era anche Luigi Fuiano, consigliere comu- nale del Pd ma prima ancora segretario musicale dell’ente li- rico: oltre ad essere figlio di An- tonio Fuiano, sindacalista Cgil, è anche marito di una musicista dell’orchestra nonché parente di un altro musicista e di due tec- nici. Nell’elenco anche, la nuora e il figlio di due sindacalisti Cgil, la moglie di un ex consigliere co- munale, un consigliere Pd e la sorella di un altro consigliere Pd della circoscrizione Murat. E, in- fine, tre componenti della fami- glia Gadaleta (due musicisti e una impiegata). «Assunzioni che non hanno alcuna motivazione clien- telare», replicò il sindaco Michele Emiliano che all’epoca era pre- sidente della Fondazione. La Finanza ha dunque chiesto lumi a Fuortes, che ha ereditato il problema e che ha imposto per i musicisti un meccanismo di se- lezione pubblica. Ma ne ha chie- sto conto anche a Vaccari, che all’epoca aveva la responsabilità delle scelte artistiche condivise in parte con Fuiano. Entrambi han- no sempre sostenuto l’assoluta regolarità delle assunzioni. La stessa tesi condivisa peraltro dal- la Cgil, che fin dal primo mo- mento si è dichiarata estranea a ogni ipotesi di partecipazione a spartizioni di posti di lavoro. [m.s.] LA DENUNCIA PDL Il centrodestra ha puntato il dito su 13 dipendenti dell’ente lirico 6xVS64pLB97Dp4lGSc0aeN3jsVhYXbNXVrfFsbyYt6EfUCxeBOVMOLAejLwcBppeNIFLw1CohAsmG/BVBA6y6KFesWBten20Lk1wvsQVAlA=

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Indagine della Finanza sulla Mafia delle assunzioni al teatro Petuzzelli di Bari.

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Venerdì 2 novembre 2012VI I

le altre notizie

LA FESTA DELLE FORZE ARMATE

Domenica Schifanial Sacrario dei Caduti

n Domenica 4 novembre, giornodell’Unità nazionale e giornatadelle Forze Armate, il presiden-te del Senato Renato Schifanipresiederà, al sacrario militaredei Caduti d’Oltremare di Bari,la solenne cerimonia in onoredei Caduti che avrà inizio alleore 10,20. Il presidente sarà ri-cevuto dal sottosegretarioall’Ambiente e alla Tutela delTerritorio e del Mare, TullioFanelli, in rappresentanza delgoverno; dal capo di stato mag-giore della Marina Militare,ammiraglio di Squadra LuigiBinelli Mantelli e dal coman-dante delle scuole dell’Aero -nautica militare Terza Regioneaerea e del presidio militare diBari, gen. Mario Renzo Ottone.A rendere gli onori al presiden-te Schifani sarà una compagniadell’esercito con Bandiera diGuerra del 9° Reggimento Fan-teria «Bari» con sede in Trani ela banda della Brigata Mecca-nizzata Pinerolo di Bari. La fan-fara del comando scuole TerzaRegione Aerea intonerà il Piave.Alla cerimonia saranno presen-ti Autorità civili, religiose e mi-litari, i gonfaloni della RegionePuglia, del Comune e della Pro-vincia di Bari ed i labari delleassociazioni combattentistichee d’arma. Ad officiare la messasarà mons. Francesco Cacucci,arcivescovo di Bari e Bitonto.La cerimonia al Sacrario di Ba-ri, che raccoglie i resti mortalidi oltre settantacinquemila sol-dati, marinai ed aviatori cadutidurante i due conflitti mondiali,di cui quarantacinquemilaignoti, insieme a quelle tenuteall'Altare della Patria in Romaed al Sacrario di Redipuglia, èuna delle tre cerimonie nazio-nali dedicate al giono dell'UnitàNazionale e delle Forze Armate.

LA STORIA LA POLIZIA MUNICIPALE AMMETTE UN GUASTO DEI REGISTRI INFORMATICI. MA LA DONNA ACCUSA: «VIGILI, POLIZIA E CARABINIERI TROPPO MALEDUCATI»

Un calvario dopo l’incidente«Le forze dell’ordine giocano a scaricabarile. Nessuna notizia del motorino e del verbale»

l «30 ottobre, 18.30 circa, mentre ero abordo del mio motorino, nei pressi delpark & ride del lungomare Vittorio Ve-neto, ho avuto un incidente». Cominciacosì il racconto denuncia di una lettrice.Ecco la storia: accade che «nel tentativodi evitare una donna che attraversava lastrada non sulle strisce e impegnata adascoltare musica con le cuffie e senzaguardare se arrivavano mezzi, mi sonobuttata sul marciapiede e il motorino miè caduto addosso colpendo soprattutto lagamba destra».

Poco dopo arriva una pattuglia delleforze dell’ordine, «credo della polizia diStato, con due agenti che mi hanno soc-corso e sono rimasti con me fino all’ar -rivo dell’ambulanza e poi sono tornati alpoliclinico dove attendevo la visita deimedici del pronto soccorso. Qui un po-liziotto si è avvicinato per sapere la di-namica, che ho riferito. Mi ha informatache avrebbe stilato un verbale da ri-tirare in ufficio e mi ha restituito lechiavi del motorino (non ricordo se miha detto dov’era). La mattina dopo, hochiamato a partire dalle ore 11 circa inordine i seguenti numeri: 0805788411 /52911111 / 5773430 / 5773405 / 5491331. Hotelefonato più volte alla polizia muni-cipale, perché i carabinieri mi riman-davano a loro che continuavano a direche prima il terminale era bloccato enon era possibile controllare, che do-vevo andare in ufficio (ho fatto presenteche sono immobilizzata a letto con lagamba destra praticamente fuori uso).Poi hanno controllato e non risultavanessun incidente in quella zona, quindinon erano loro. Poi 113 che mi ha rin-viato a 3 numeri fino al 5491331 dove perla quarta volta mi hanno sbattuto il te-lefono in faccia. Infine 112, dove chi harisposto ha detto che avrebbe fatto unaricerca e mi avrebbe fatto sapere pre-sto».

Passa un’ora e la donna ritelefona:

IL VERBALE Il comando della polizia municipale di Bari dove si trova una copia del verbale dell’incidente

«Chi ha risposto ha chiesto al collega,che gli ha detto che non si sapeva nulla. Ilconsiglio? Si rivolga al suo avvocato.Mentre io volevo solo sapere dove an-dare a ritirare il verbale con la dinamicadell’incidente e soprattutto dov’era fi-nito il mio motorino. È invece mi ritrovoa fare io conti con la maleducazione, lastrafottenza e la totale disorganizzazio-ne di alcuni esponenti delle forze dell’or -dine, soprattutto quando in gioco ci sonoalcune responsabilità».

Dal telefono, la vittima di una storiaquanto meno incredibile, passa al com-puter: «”Se questo non dovesse esserel’indirizzo giusto di posta elettronica cuiinviare le mail con la mia richiesta diinformazioni, siete pregati almeno dirispondermi dandomi dei ragguagli inmerito”, è questo il testo della mail cheho inviato per tre volte al sito della po-

lizia di Stato. Con il risultato che finoranon sono riuscita a comprendere se lalettera isa mai arrivata. E naturalmentenon sono riuscita ancora a sapere nédove si trova il mio motorino, né in qualeufficio mi devo recare per il ritiro delve r b a l e » .

Domande che abbiamo girato al co-mandante della polizia municipale diBari, Stefano Donati: «La signora - ri-sponde - è stata soccorsa dalla polizia diStato, che le ha poi consegnato le chiavidel mezzo in ospedale, lasciando il ci-clomotore parcheggiato sul luogodell’incidente. Successivamente è inter-venuta una nostra pattuglia che a suavolta ha raggiunto la vittima dell’inci -dente al policlinico. Una relazione sull'incidente si trova pertanto sia al nostroComando che, presumibilmente, allaQuestura. Attesa la presenza di persona

BARI CITTÀ

Hai subito soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città?Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città?Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»

ferita la relazione può essere ritiratasolo dopo 120 giorni dall’incidente, fattasalva la possibilità della rinuncia scrittaalla querela, per poterla ritirare subito.Per quanto riguarda le risposte dellevarie sale operative, posso aggiungereche l'intervento era correttamente re-gistrato nella nostra centrale, anche seeffettivamente mercoledì mattina unimprovviso guasto tecnico impedivaogni consultazione dei registri informa-tici».

Resta a questo punto un ultimo puntoda chiarire: che fine ha fatto il motorino?Semplice, è stato parcheggiato nei pressidel luogo dov’è avvenuto l’incidente, sullungomare Vittorio Veneto, all’alte zzadell’incrocio con via Brigata Regina -zona «calda» insomma -, lasciato così erecuperato ieri mattina dalla proprie-taria: «Era appoggiato ad un muretto».

IL CASOI VELENI DEL TEATRO CONTESO

IL FASCICOLO APERTO A MARZONell’inchiesta (coordinata dall’aggiunto Bruno)anche un esposto della Cgil e il resocontodella lite tra Laforgia e il sindaco Emiliano

«Parentopoli al Petruzzelli»parte l’indagine della FinanzaI militari ascoltano Fuortes, Vaccari, Fuiano e un sindacalista

I N DAG I N E La Finanza indaga sulla gestione della Fondazione

l La Finanza sta mettendo lemani nella gestione delle assun-zioni alla Fondazione Petruzzelli.Per questo negli scorsi giorni lefiamme gialle hanno ascoltato il

commissarioCarlo Fuor-tes, l’ex so-printendenteGiandomeni -co Vaccari, ilsindacalistaPino Gesmun-do e il consi-gliere comu-

nale Luigi Fuiano. Sono i primiquattro testimoni in una indagineche si preannuncia lunga e com-plicata: c’è infatti da capire sedavvero, come è stato denunciatoda più parti, l’ente lirico abbiamesso in scena una parentopoli.

A marzo 2012 la procura di Bariaveva aperto un fascicolo sullabase dei resoconti della confe-renza stampa convocata dal Pdl,quella in cui il coordinatore cit-tadino Luigi D’Ambrosio Lettieriaveva denunciato «assunzioni dichiaro stampo politico-sindacaledi sinistra». Nello stesso fascicoloè finito anche l’esposto presentatodai dirigenti baresi baresi dellaCgil (il segretario generale PinoGesmundo e il segretario di ca-tegoria Nicola Di Ceglie) che dopole accuse del centrodestra si pre-sentarono dal procuratore ag-giunto Lino Giorgio Bruno, checoordina l’inchiesta, per chiederechiarezza. Ed agli atti della pro-cura c’è anche un articolo della«Gazzetta», quello in cui si rac-contava lo scontro in Consiglio

comunale del 17 giugno 2010 tra ilsindaco e Nicola Laforgia: il con-sigliere di Sel attaccò Emilianoproprio per la gestione delle as-sunzioni al Petruzzelli e vennedefinito «ipocrita». Ne scaturìuna querela, poi rimessa dopo lescuse del sindaco.

Nella conferenza stampa del 10marzo il Pdl fece pubblicamente inomi di 13 dipendenti della Fon-dazione. Nell’elenco c’era ancheLuigi Fuiano, consigliere comu-nale del Pd ma prima ancorasegretario musicale dell’ente li-rico: oltre ad essere figlio di An-tonio Fuiano, sindacalista Cgil, èanche marito di una musicistadell’orchestra nonché parente diun altro musicista e di due tec-nici. Nell’elenco anche, la nuora eil figlio di due sindacalisti Cgil, la

moglie di un ex consigliere co-munale, un consigliere Pd e lasorella di un altro consigliere Pddella circoscrizione Murat. E, in-fine, tre componenti della fami-glia Gadaleta (due musicisti e unaimpiegata). «Assunzioni che nonhanno alcuna motivazione clien-telare», replicò il sindaco MicheleEmiliano che all’epoca era pre-sidente della Fondazione.

La Finanza ha dunque chiestolumi a Fuortes, che ha ereditato ilproblema e che ha imposto per i

musicisti un meccanismo di se-lezione pubblica. Ma ne ha chie-sto conto anche a Vaccari, cheall’epoca aveva la responsabilitàdelle scelte artistiche condivise inparte con Fuiano. Entrambi han-no sempre sostenuto l’assolutaregolarità delle assunzioni. Lastessa tesi condivisa peraltro dal-la Cgil, che fin dal primo mo-mento si è dichiarata estranea aogni ipotesi di partecipazione aspartizioni di posti di lavoro.

[m.s.]

LA DENUNCIA PDLIl centrodestra

ha puntato il dito su 13dipendenti dell’ente lirico

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