Inchiesta Mafia Trapani

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Divisione Polizia Anticrimine - Ufficio Misure di Prevenzione personali e patrimoniali Q U E S T U R A D I T R A P A N I DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE Ufficio Misure di Prevenzione Personali e Patrimoniali Trapani, lì 30 marzo 2011 N. 514/Div. II^-M.P. OGGETTO: Proposta del Questore per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale redatta - ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575 come modificata dalla legge 24 luglio 2008, n. 125 e dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 - nei confronti di: GIAMMARINARO Giuseppe, nato a Salemi il 06.01.1946, ivi residente in contrada Sinagia nr.106/E. Raccomandata Urgente Allegati 39 AL SIG. PRESIDENTE DEL TRIBUNALE T R A P A N I - Sezione Misure di Prevenzione -

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Q U E S T U R A D I T R A P A N I

DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE Ufficio Misure di Prevenzione Personali e Patrimoniali

Trapani, lì 30 marzo 2011 N. 514/Div. II^-M.P.

OGGETTO: Proposta del Questore per l’applicazione della misura di

prevenzione personale e patrimoniale redatta - ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575 come modificata dalla legge 24 luglio 2008, n. 125 e dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 - nei confronti di:

GIAMMARINARO Giuseppe, nato a Salemi il 06.01.1946, ivi residente in contrada Sinagia nr.106/E.

Raccomandata Urgente Allegati 39

AL SIG. PRESIDENTE DEL TRIBUNALE T R A P A N I

- Sezione Misure di Prevenzione -

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IL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI TRAPANI

- Visti gli artt. 1 e segg. della legge n. 575/65, come modificata dalla legge n. 125/08 e dalla legge n. 94/09

- Esaminate le risultanze acquisite nel corso di indagini di P.G. esperite

nell’ambito dei procedimenti penali n. 13957/01 N.R. e n. 11383/09 R.G. Ignoti entrambi già pendenti presso la Procura della Repubblica di Palermo, nonché di quello relativo al n. 1749/08 R.G.N.R.- 21 già iscritto presso la Procura della Repubblica di Trapani;

- Esaminata la nota di avviso conclusione indagini ex art. 415 bis

c.p.p., redatta ambito proc. pen. 1314/09 Procura Repubblica Trapani a carico di GIAMMARINARO Giuseppe + altri;

- Preso atto dell’esito degli accertamenti disposti ex art. 2 bis legge

575/65 e svolti congiuntamente dal Nucleo di PT della Guardia di Finanza di Trapani e dall’Ufficio in intestazione,

FORMULA LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI E PROPOSTE

Premessa metodologica I fatti compendiati nella presente Proposta costituiscono il risultato dell’analisi svolta da questo Ufficio sul complesso delle emergenze investigative, acquisite da vari organi di polizia giudiziaria in particolar modo tra il 2001 e il più recente periodo, in ordine alla condotta dell’ex parlamentare regionale, già indiziato mafioso, GIAMMARINARO Giuseppe, sottoposto dal 14.03.2001 al 14.03.2005 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza ai sensi della legge 575/65 per anni quattro, in esecuzione del decreto n. 133/95 R.M.P., emesso da codesta A.G. il 12.01.2001. Prima di tale sottoposizione il GIAMMARINARO Giuseppe aveva avuto – come si esporrà funditus nelle pagine seguenti – una rapida ascesa nel panorama politico della provincia di Trapani culminata, nel periodo dal 1985 al 1990, nella nomina a Presidente dell’A.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo, nonché nella elezione, dal 1991 al 1995, quale parlamentare presso l’Assemblea Regionale Siciliana.

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Ciò malgrado, la folgorante carriera politica del GIAMMARINARO era stata drasticamente interrotta allorquando lo stesso si rendeva volontariamente irreperibile al fine di sottrarsi, rispettivamente, alle ordinanze di custodia cautelare in carcere n. 1031/94 R.G. G.I.P. del 21.01.1995, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Marsala per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di gravi delitti contro la P.A., e n. 3753/94 R.G.N.R. e n. 7320/94 R.G.I.P. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo il 23.06.1995 per associazione mafiosa ed altro. Trascorso tale periodo di latitanza, il GIAMMARINARO in data 12.10.1996 decideva di costituirsi, venendo poi condannato il 24.03.1998 alla pena di anni uno, mesi dieci e giorni venti di reclusione per il delitto di peculato commesso in Salemi dal 1987 al 1993, per il delitto di concussione commesso in Mazara del Vallo nel 1988 e, infine, per il delitto continuato di peculato commesso in Mazara del Vallo dal 1987 al 1990, mentre riportava assoluzione da parte del Tribunale di Palermo il 20.06/12.10.2000 (sent. nr.1728/2000), per il reato di associazione mafiosa. Il complesso di elementi investigativi progressivamente acquisiti, nel corso degli anni, nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe era tale da evidenziarne, alle Autorità di P.S. ed a codesta A.G., la presunta collocazione nel panorama mafioso locale, di guisa che lo stesso, come sopradetto, veniva sottoposto il 14.03.2001 alla misura di prevenzione del soggiorno obbligato ai sensi della legge 575/65, per anni quattro. Vale la pena di anticipare come codesta A.G. - e la stessa Corte d'Appello di Palermo, poi, nel motivare la conferma del decreto applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno al nostro - richiamava la sentenza di assoluzione dall'imputazione di cui all'art. 416 bis c.p., emessa dal Tribunale di Palermo (sent. nr. 1728/2000), affermando come gli elementi ritenuti da quel Tribunale insufficienti a determinare la condanna per il reato di associazione mafiosa, ben potevano documentare la accertata contiguità ad ambienti mafiosi, in base alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, ritenute inutilizzabili nel processo penale - come si esporrà – solo a seguito della riforma del cd “giusto processo” ex legge 25 febbraio 2000 nr. 35.

Benché sottoposto alla misura di prevenzione, il GIAMMARINARO evidenziava un notevole dinamismo politico, dapprima costituendo nel 2001 in ambito provinciale il partito politico del “Biancofiore”, per poi confluire nella compagine dell’U.D.C. a seguito del congresso provinciale tenutosi in questo capoluogo nel dicembre del 2002, ottenendo il sorprendente risultato di 9277 preferenze alle elezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2001.

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Si comprende bene, quindi, anche da tale sintetica anticipazione, come le narrate vicende storiche e giudiziarie, pregne di valore nella geopolitica trapanese, costituiscano il peculiare scenario d’azione, il variegato quadro delle conoscenze e dei rapporti, di natura politico-affaristica, in cui il GIAMMARINARO Giuseppe si è mosso e di cui ha beneficiato, dal periodo di sottoposizione alla sorveglianza speciale e fino a tempi recentissimi, godendo di adeguata legittimazione e di un sostegno istituzionale e politico tali da porre poi agevolmente in essere le condotte che si analizzeranno nelle pagine seguenti, finalizzate, biunivocamente, al controllo occulto di attività economiche nel settore della Sanità beneficiarie di finanziamenti pubblici regionali, nonché al condizionamento di importanti settori della cosa pubblica e della vita politica di questa provincia. Ed invero, ai fini dell’attivazione delle potestà propositive è stato, preliminarmente, vagliato il complesso di nuovi e rilevanti elementi probatori compendiati nell’Informativa di reato (Div.Ant.-Cat.Q.2/2-08) del 10-05-2008, redatta ex art. 347 C.P.P. dalla Squadra Mobile di Trapani, nell’ambito del Procedimento penale nr. 13957/01 N.R. ed inoltrata da quel servizio di p.g. alla Procura della Repubblica di Palermo sul conto del GIAMMARINARO Giuseppe. ( cfr. all. 1) Siffatte indagini di p.g. erano maturate nel contesto degli accertamenti già in precedenza svolti dalla Squadra Mobile, nell’ambito del p.p.6566/99 D.D.A., instaurato presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, in ordine ad un inquietante intreccio tra dipendenti di enti locali, in particolare della Provincia Regionale di Trapani, imprenditori e appartenenti alla famiglia mafiosa di Trapani, i cui rapporti avevano come interesse comune il controllo degli appalti affidati dalla Provincia per l'esecuzione di lavori pubblici, attraverso la commissione di reati di turbativa, concussione ed altro.

In tale contesto investigativo, giusta decreto n. 1054/00 R.I. emesso dalla D.D.A di Palermo in data 28.07.2000, era stato effettuato un riservato servizio di intercettazione delle conversazioni tra persone presenti, all’interno dell’ufficio dell’ingegnere CASCIA Salvatore, nato a Salemi il l’1.01.1943, al tempo capo del IX Settore della Provincia Regionale di Trapani, al fine di acquisire ulteriori elementi probatori in ordine alle ipotesi sopra indicate nonché la commissione di turbative di incanti ed altre fattispecie connesse di reato.

L’attivazione del riservato servizio tecnico, così come ampiamente riferito nella informativa di reato del 16.12.2000 trasmessa alla Procura Distrettuale palermitana (proc.pen. nr. 6566/99 ignoti D.D.A), oltre che riscontrare l’ipotesi investigativa iniziale, forniva importanti elementi di prova circa la scellerata condotta del predetto CASCIA in concorso con GIACALONE Vito, nato a Trapani il 19.03.1954, anche egli dipendente del medesimo Ente, nonché di

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SCIMEMI Antonino, nato a Salemi il 26.11.1958, imprenditore all’epoca notoriamente “vicino” al predetto GIAMMARINARO Giuseppe. Infatti, il GIACALONE Vito veniva poi tratto in arresto il 6-11-2003 in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare n. 2743/03 R.G.N.R. mod.21 e n.1882/03-20 R.G.G.I.P. emessa in pari data dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Trapani, in quanto ritenuto responsabile dei delitti p. e p. dagli artt.81, 110, 319, 353, 476 e 490 C.P. per avere, in concorso con il di lui capo ufficio GRILLO Giovan Battista e con altri soggetti da identificare, dietro promessa e/o dazione di somme di denaro da parte dei titolari di imprese partecipanti, turbato, mediante la sostituzione e la falsificazione delle offerte, numerose gare espletate in regime di cottimo fiduciario presso il 9° settore amministrativo negli anni 2001, 2002, 2003. La condotta delittuosa posta in essere dal predetto funzionario provinciale in concorso con lo SCIMEMI Antonino, di fatto confermava quanto dichiarato da vari collaboratori di giustizia, tra cui LANZALACO Salvatore, grande conoscitore delle trame sottese al sistema degli appalti in Sicilia, il quale aveva illustrato i rapporti di contiguità che legavano il predetto SCIMEMI Antonino ai noti cugini SALVO, all’ex on. GIAMMARINARO Giuseppe e ad alcuni esponenti della famiglia mafiosa mazarese per la sistematica aggiudicazione di appalti banditi dai vari Enti Pubblici ad un cartello di ditte compiacenti agli interessi mafiosi.

Infatti, interrogato il 18.06.97 dal P.M. Dott. G. Sturzo della Procura di Palermo, il LANZALACO Salvatore aveva cosi dichiarato sul conto del GIAMMARINARO :

“…..GIAMMARINARO PINO mi fu presentato da ANTONINO SCIMEMI ,detto NINO, da Salemi per i lavori della ricostruzione del Belice, in quanto dovevamo realizzare come progetto e gestire alcuni finanziamenti tramite il MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI. Per esempio c’era da fare un grosso complesso sportivo; il GIAMMARINARO doveva individuare una impresa che doveva pagare l’acquisto del finanziamento. Ricordo che il periodo era quello del 1988-1989. IL GIAMMARINARO a quel tempo era presidente della USL ,credo di MAZARA DEL VALLO, e rappresentava la DEMOCRAZIA CRISTIANA vicina ai SALVO di SALEMI. Lo SCIMEMI invece era vicino al GUNNELLA ARISTIDE che poi era di MAZARA DEL VALLO. I due gruppi sul territorio avevano una buona forza che poteva gestire ogni appalto. Per cercare di gestire questi appalti occorreva una ditta che anticipasse le tangenti. Portai il GIAMMARINARO alla SII, dall’AMARILLI. Eravamo io, GIAMMARINARO PINO, SCIMEMI NINO ed un architetto di cui non ricordo il nome e CRISAFULLI ETTORE. In quella occasione abbiamo dormito al PLAZA di via del Corso a Roma. Tutto fu pagato da CRISAFULLI. Abbiamo parlato del progetto con AMARILLI. I soldi dovevano arrivare con dei decreti di finanziamento che dovevano essere pagati subito. L’AMARILLI prese tempo perchè doveva parlare con l’ing. PROFETA che ci fece sapere che non poteva pagare subito la cifra richiesta che era molto alta, per circa 500milioni oltre il resto da pagare successivamente. Non c’era un progetto tecnico che doveva essere fatto dopo; si sapeva che c’erano i fondi da utilizzare per la ricostruzione ; questi fondi dovevano essere dati a mezzo di concessione d’opera pubblica. Se non ricordo male alcuni lavori furono dati alla IMPRESIT, altre alla LODIGIANI. Attraverso i sui accordi politici GIAMMARINARO riusciva a controllare una grande fetta dei lavori in oggetto e dei finanziamenti per appalti pubblici, anche perchè in ogni paese aveva un forte appoggio politico di consiglieri comunali della sua corrente. Una parte di questi

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fondi il GIAMMARINARO li pilotò a delle imprese a lui amiche, mi riservo di fare i nomi successivamente. Altra

parte dei finanziamenti fu gestita direttamente da GIAMMARINARO in concorso con un cognato ingegnere, di cui non ricordo il nome, che poi fu sottoposto ad indagine per il rinvenimento di una microspia nell’ufficio del GIAMMARINARO. Quest’ultimo aveva una impresa intestata fittiziamente al cognato di cui sopra con delle iscrizioni molto piccole e solitamente si associava con il CARIMBE dello SCIMEMI ANTONINO. Il CARIMBE non potendo avere iscrizioni ANC, perchè non era un impresa , si rivolgeva ad imprese del nord Italia facendo finta di associarle e poi mediante le iscrizioni delle stesse partecipava alle gare pilotate dal GIAMMARINARO e da SCIMEMI Antonino aggiudicandosele. Sono a conoscenza di questi fatti perchè me li hanno raccontati sia GIAMMARINARO PINO che SCIMEMI ANTONINO ; inoltre ho lavorato con loro per dei lavori a SALEMI, CALATAFIMI, VITA, ALCAMO e

CASTELLAMARE DEL GOLFO. Questi appalti erano stati aggiudicati ai due di cui sopra o assieme o separatamente, anche a mezzo di imprese prestanome. Sono circa 16 appalti di cinque miliardi ciascuno , però soltanto in alcuni figuro direttamente io come progettista e direttore dei lavori. Tracce di questi lavori possono essere trovate o nella lista di consulenze che è stata da voi sequestrata o tra i progetti che avevo in ufficio. Tutti questi appalti sono stati truccati dalle persone di cui ho detto ed ho collaborato a queste turbative.. Il nostro cammino è cominciato nel 1988 e già nel 1992 questo gruppo gestiva appalti per decine e decine di miliardi, fino al momento delle elezioni regionali quando il GIAMMARINARO fu messo in lista per decisione dei SALVO.

……..omissis…………. Dopo le elezioni regionali su invito dello SCIMEMI assegnai all’uso dello GIAMMARINARO alcune stanze del mio studio , che venivano utilizzate dallo stesso come segreteria. La segreteria a Palermo era gestita da una persona anziana di cui mi sfugge il nome , ma che sarei in grado di riconoscere. Dopo il successo alle elezioni regionali GIAMMARINARO cominciò a portare diversi decreti finanziamento di opere pubbliche che venivano gestiti in favore della loro assegnazione al CARIMBE per come ho detto sopra in accordo con lo SCIMEMI NINO. L’aggiudicazione avveniva per come ho detto sopra mediante le false iscrizioni di grosse società nazionali. Le stazioni appaltanti erano pienamente a conoscenza di cosa accedeva e contribuivano a favorire la “gestione” di questi appalti in favore del CARIMBE. Mi riservo di essere più preciso su questi appalti a seguito dell’esame della documentazione e di domande specifiche. Da questo rapporto che si è creato con GIAMMARINARO PINO è nata una amicizia che al momento del suo arresto s’è concretata con il mio aiuto per sfuggire all’ordine di arresto ,per circa due giorni, in quanto l’ho nascosto una sera a casa mia e l’indomani mattina è andato via. Ricordo che già una settimana prima dell’emanazione dell’ordine di cattura per GIAMMARINARO lo stesso sapeva che stava per essere arrestato e stava preparando la sua fuga. La stessa doveva avvenire con un peschereccio di MAZARA del VALLO , per come poi fu. Inoltre ricordo un incontro tra GIAMMARINARO e SAVONA RICCARDO , di cui ho già detto, al congresso regionale dei POPOLARI tenuto al SARACEN di PALERMO quando in prospettiva della fuga GIAMMARINARO aveva chiesto al SAVONA di procurargli una liquidità che lo stesso gli consegnò poi ad ALCAMO al Monte dei Paschi di Siena ove era stato trasferito. Con questi soldi GIAMMARINARO è rimasto per un po’ tempo in AFRICA , credo in TUNISIA, ma non so

dove. Poi GIAMMARINARO con l’aiuto del cognato,di cui ho detto sopra , e dello SCIMEMI NINO , fu trasferito in SLOVENIA , in quanto a circa quindici chilometri dalla frontiera, c’è una ditta che fa capo al CARIMBE e quindi allo SCIMEMI NINO. SCIMEMI mi disse che GIAMMARINARO era nascosto là. Io sono stato in questa cittadina Slovena di cui mi sfugge il nome, è sul mare ed ha un piccolo porticciolo. Ho visto la fabbrica e gli uffici che è riferibile allo SCIMEMI in quanto lo stesso ha concluso degli accordi commerciali attraverso i quali ha l’esclusiva dei beni prodotti in questa fabbrica. Credo che in ufficio da me ci siano dei depliant su questa fabbrica. La stessa produce porte, bacini galleggianti, passerelle marine etc... Inoltre lo SCIMEMI ha a BOLOGNA una impresa di spedizione terrestri con camion denominata SIDERCOM o SIDERCOMIT che si occupa di trasportare i prodotti costruiti nella fabbrica Slovena; io non ci sono mai andato, Pietro La CHIUSA si. SCIMEMI NINO mi disse che poteva assicurare i contatti con GIAMMARINARO a mezzo di questi rapporti commerciali con la fabbrica slovena. Sono a conoscenza che SCIMEMI Nino ed il cognato di GIAMMARINARO hanno incontrato lo stesso in Slovenia durante la sua latitanza.

Sono andato a prendere a GIAMMARINARO alla clinica VILLA SERENA di PALERMO per portarlo a casa mia. Fu SCIMEMI NINO che mi chiamò e mi disse che dovevamo vederci a VILLA SERENA. Non avendo macchina mi feci accompagnare dai MILAZZO , Pietro e Corrado ed incontrammo lo SCIMEMI che mi chiese di nascondere GIAMMARINARO ; erano presenti oltre a me i MILAZZO, lo SCIMEMI, il cognato di GIAMMARINARO , un

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ingegnere di cui non ricordo il nome ed infine arrivò GIAMMARINARO . Era Domenica sera , c’era molta gente ed abbiamo atteso che facesse buio prima di portarlo a casa mia. L’indomani SCIMEMI lo venne a prendere e lo portò via…”

Le emergenze investigative successive, compendiate via via in ordine temporale nella citata informativa di reato del 10-05-2008, palesavano con sempre maggiore incisività, man mano che veniva ricostruito lo scenario delle varie condotte criminose, l’esistenza di un vero e proprio comitato d’affari, composto da soggetti politici locali, medici e dirigenti pubblici, i quali hanno agito sinergicamente in attuazione di un tacito progetto di infiltrazione nelle maglie degli Enti regionali deputati alla gestione della Sanità pubblica, con particolare riguardo alla provincia di Trapani, del quale protagonista e artefice principale, come si osserverà, è stato proprio l’odierno proponendo GIAMMARINARO Giuseppe .

Infatti, nel corso dello svolgimento di tali riservati servizi di p.g. è plasticamente emersa la figura del GIAMMARINARO, quale personaggio dotato di prorompente influenza politica, capace di esercitare incisive ingerenze nella macchina amministrativa della sanità pubblica trapanese, con particolare riferimento ai finanziamenti in favore di aziende di settore, occultamente controllate dal proponendo nonostante la sottoposizione ai rigori della sorveglianza speciale di ps con obbligo di soggiorno nel comune di residenza ai sensi della legge 575/65, in esecuzione del decreto n. 133/95 R.M.P. emesso da codesta Sezione M.P. il 12.01.2001. La sua presenza dietro le quinte, a tal proposito, veniva frequentemente evocata - nel corso delle conversazioni intercettate nell’ambito degli innumerevoli servizi tecnici attivati, anche nel contesto di ulteriori e diversi procedimenti penali – come quella di referente politico di peso, sponsor ora dell’uno ora dell’altro funzionario pubblico, dirigente sanitario, imprenditore. Emergeva, pertanto, l'esistenza di un sodalizio politico/affaristico precipuamente finalizzato a riacquisire l’antico potere impositivo del GIAMMARINARO, nonostante il provvedimento di prevenzione, sulle strutture della pubblica amministrazione sanitaria locale e regionale, con addentellati in vari Comuni (Trapani, Marsala, Alcamo, Castellammare del Golfo e Mazara del Vallo). E’ risultato come tale potere si sia realizzato cooptando fidati soggetti tra imprenditori, medici, operatori sanitari e dirigenti dell’allora A.S.L. di Trapani (oggi A.S.P.), così da costituire un sodalizio informato, in particolare ma non soltanto, allo scopo di ottenere il controllo di una serie di strutture di assistenza convenzionate con la medesima A.S.L. di Trapani, collegate tra loro da una rete di insospettabili prestanome, al fine precipuo di infiltrarsi nella struttura amministrativa della sanità locale e nella pubblica amministrazione regionale,

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onde ottenere il sistematico controllo di finanziamenti erogati nel settore sanitario regionale e presso l’I.R.C.A.C. di Palermo, ma anche di determinare le nomine di manager e dirigenti sanitari nei vari plessi ospedalieri, così da garantire un tornaconto elettorale e, soprattutto, assicurare il favore amministrativo per autorizzazioni sanitarie, cospicui contributi conseguenti alla stipula delle convenzioni con la A.S.L. e, quindi, in ultima analisi imporre i desiderata del gruppo politico legato all’ex onorevole regionale GIAMMARINARO Giuseppe presso la macchina amministrativa e politica della Regione Sicilia.

L’iniziale mole di risultanze investigative scaturite dalle attività di indagine della Squadra Mobile e riguardante le molteplici attività poste in essere dal GIAMMARINARO Giuseppe, veniva ulteriormente incrementata dagli approfondimenti investigativi svolti in seguito all’omicidio di CAPIZZO Salvatore, nato a Salemi il 18.06.1958 - il cui cadavere attinto da numerosi colpi di arma da fuoco veniva rinvenuto in Mazara del Vallo il giorno 01.10.2002 - dai quali, come si esporrà funditus nelle pagine seguenti, emersero ingenti elementi riconducenti alla figura del GIAMMARINARO e ai suoi rapporti di conoscenza e d’affari con la vittima.

L’analisi di quanto emerso dalle investigazioni, tradizionali e con l’ausilio di servizi tecnici di intercettazione, in ordine alle condotte criminose compendiate nella succitata informativa di reato, fornisce un importante spaccato delle illecite condotte di gestione soprattutto dei servizi sanitari convenzionati, oltre che delle numerose e sistematiche violazioni del regime imposto dall’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, da parte del GIAMMARINARO Giuseppe, il quale ha surrettiziamente utilizzato falsi certificati redatti da medici compiacenti, al fine di eludere, in più di un’occasione, i vincoli della misura cui era sottoposto, sì da poter tenere riservate riunioni, lontano dalla propria abitazione, con i personaggi coinvolti nella gestione deviata della sanità pubblica locale.

Al fine di utilmente valutare gli elementi acquisiti per l’attivazione del potere di Proposta ai fini dell’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, appare preliminarmente opportuno delineare la rinnovata pericolosità sociale del GIAMMARINARO Giuseppe, quale emerge dalla sua diretta ingerenza ed, anzi, dalla circostanza di essere stato vero punto di riferimento intorno al quale si sono concretizzate tutte le condotte delittuose che sono state descritte dalla Squadra Mobile nel corpo dell’informativa di reato del 10-05-2008.

In particolare, è opportuno analizzare gli elementi di prova raccolti dalla polizia giudiziaria in ordine alle condotte criminose riconducibili alla fattispecie di

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cui all'art. 12 quinquies della legge n. 356/92, ad opera di vari prestanome i quali, formalmente figuranti quali soci e amministratori di società operanti nel campo delle attività assistenziali e parasanitarie della provincia di Trapani, di fatto e scientemente ne hanno consentito l’occulta gestione del GIAMMARINARO, come detto all'epoca sottoposto al regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.

Tali acquisizioni investigative riguardano in particolare le società “C.E.M.”, “Salus s.r.l.”, “Life s.r.l.” e “Villa Letizia Soc. Coop. A r.l.” e varie proprietà immobiliari per le quali, come meglio approfondito e descritto negli appositi capitoli ad esse dedicati nella presente Proposta, il GIAMMARINARO è ritenuto responsabile di avere, allo scopo di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, attribuito fittiziamente: 1. a CACCIATORE Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 01.01.1950, ivi residente in via G. M. Di Gaetano nr.167, la titolarità di quote della società “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”. Fatti accertati in Castelvetrano dal 27.03.2003 al 02.11.2003.

2. Al medesimo CACCIATORE Francesco e alla di lui coniuge NEGLIA Maria, nata a Castellammare del Golfo il 21.10.1956, ivi residente in via G. M. Di Gaetano nr.167, la titolarità di quote della società “Life s.r.l.”. Fatti accertati in Castelvetrano dal 27.03.2003 al 02.11.2003.

3. A LIUZZA Stefano, nato a Salemi il 31.01.1942, ivi residente in contrada Filici n.1073, la titolarità di quote della società “Salus s.r.l.”. Fatti accertati in Castelvetrano dal mese di novembre 2002 al 6 novembre 2006.

4. A MANISCALCO Antonino, nato a Salemi il 31.05.1963, via Dante Alighieri, 71, la titolarità di quote della società “C.E.M.”. Fatti accertati in data successiva al 07.10.2002 e sino al 30.12.2002.

5. A CAPIZZO Salvatore, la titolarità di quote della società “C.E.M.”. In Mazara del Vallo, in data anteriore e prossima all'01.10.2002.

6. Ad ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.01.1965, ivi residente nella via Cremona nr. 67, la titolarità di due appezzamenti di terreno, di cui uno con fabbricato rurale, originariamente di sua proprietà, dapprima ceduti in data 05.02.1999 a CASCIOLO Maria, riacquistandoli dalla medesima in data 06.11.2002, e intestandoli alla “Immobiliare Alicia di Ardagna S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.”. Fatti avvenuti in Salemi in data 05.02.1999 e 06.11.2001.

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Ma, ancora, le medesime indagini di p.g. hanno dimostrato come, solo grazie all’esistenza di un rapporto occulto di illecito mutualismo intrattenuto con i vertici della Sanità pubblica di Trapani, il GIAMMARINARO Giuseppe abbia potuto ottenere l’acquiescenza da parte di dirigenti pubblici come CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna (TP) il 30.03.1947, ivi residente in via Roma n. 138, Direttore Sanitario dell’A.S.L. n. 9 di Trapani dall’11.09.1997 al 31.08.2009, il quale, in tale veste, stipulava secondo i desiderata del GIAMMARINARO e della di lui cordata politica, convenzioni per il rimborso di spese sanitarie per l’assistenza a pazienti ricoverati presso le sopra cennate R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite) ovvero C.T.A. (Centri di Terapia Assistita), pur consapevole della condizione di sorvegliato speciale di P.S. del GIAMMARINARO e della sua diretta - seppur occulta - gestione delle suddette società, e ciò in violazione dei divieti prescritti dall’art.10 quinquies in relazione all’art. 10 L. 31/05/1965 nr. 575, autorizzando quindi, dal 2003 al mese di agosto 2007, i rimborsi di seguito riportati:

- “C.E.M.” per € 5.359.688,95; - “Salus s.r.l.” per € 5.592.585,17; - “Life s.r.l.” per € 671.864,84; - “Villa Letizia s.r.l.” per € 3.277.467,47.

Infine, nella surripetuta informativa di reato del 10-05-2008 si esponeva, con riscontri diretti, come attraverso alcuni di quegli stessi rapporti clientelari intessuti e mantenuti dal GIAMMARINARO Giuseppe, siano state commesse le numerose violazioni alle prescrizioni della sorveglianza speciale di P.S., attraverso lo strumentale utilizzo di false certificazioni mediche da parte di medici compiacenti, quali BORRUSO Vincenzo, nato a Castellammare del Golfo il 21.12.1953 e ivi residente nella via Duchessa n°29, solerti nell’attestare la necessità per l’odierno proponendo di sottoporsi a visite specialistiche fuori provincia, prevalentemente a Palermo, ovvero fuori dal comune di Salemi, al solo scopo di consentirgli di eludere il vincolo dell'obbligo di soggiorno, per poter tenere riservate riunioni con esponenti politici locali nonché con svariati personaggi con lui in affari. Nello specifico, ponendo in essere condotte ascrivibili agli artt. 81, 61 nr. 2 e 374 bis c.p., comma II, il BORRUSO Vincenzo, in quanto esercente la professione sanitaria di medico cardiologo, falsamente attestava in certificati medici destinati ad esser prodotti all’Autorità Giudiziaria, nella fattispecie a codesta Sezione Misure di Prevenzione, condizioni patologiche e trattamenti terapeutici relativi al GIAMMARINARO, allo scopo di ottenere permessi di allontanamento dal comune di Salemi, ove quest’ultimo era sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.

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Mercé tali infedeli certificazioni, pertanto, il GIAMMARINARO Giuseppe in violazione delle prescrizioni relative al regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nella fattispecie Salemi, si recava:

• In Castellammare del Golfo, presso lo studio medico del dr. Vincenzo BORRUSO, avvalendosi di autorizzazione di codesta A.G. rilasciata sulla base di falsa certificazione medica del 20.08.2002. Fatti avvenuti in Castellammare del Golfo in data 29.08.2002;

• In Castellammare del Golfo, presso lo studio medico del dr. Vincenzo BORRUSO, avvalendosi di autorizzazione rilasciata sulla base di falsa certificazione medica del 10.10.2002. Fatti avvenuti in Castellammare del Golfo in data 11.11.2002;

• In Palermo, presso lo studio associato dei dr. Imburgia – Leone – Cricchia in data 10.02.2003, allorquando, durante servizio di osservazione appositamente predisposto dalla p.g., veniva notato uscire dallo studio dentistico associato Imburgia ed altri alle ore 11.15 circa e, incontratosi con altri soggetti, recarsi presso un bar della via Tasso, trattenendosi fino alle successive ore 13.20, per poi rimettersi in marcia verso Salemi. Fatti avvenuti a Palermo in data 10.02.2003.

In data 03.03.2009 la D.D.A. di Palermo inoltrava il fascicolo relativo alle indagini compediate nella informativa di reato del 10-05-2008 per competenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, nel proc. pen. nr. 1314/09 21, inscritto per il reato di cui all'art.12 quinquies L. n. 356/92 a carico del GIAMMARINARO Giuseppe ed altri, come da nota di avviso conclusione indagini ex art. 415 bis c.p.p. Dai fatti sopra succintamente menzionati ed approfonditamente analizzati nelle pagine seguenti, si rileverà come la tipologia di pericolosità personale, ma ancor più spiccatamente patrimoniale, che si evince dalle condotte del GIAMMARINARO Giuseppe nel periodo temporale preso in considerazione, rientri a pieno titolo tra le fattispecie previste dalla legge 125/08 e dalla legge 94/09, che hanno ampliato i confini dell’applicabilità soggettiva della l. 575/65, includendo tra i soggetti proponibili non soltanto coloro che sono indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso, ma anche gli indiziati di uno dei reati previsti dall’art. 51, c. 3 bis c.p.p. e del reato previsto dall’art. 12 quinquies l. 306/1992. Si tratta di una modifica che non si limita ad ampliare il perimetro delle categorie di soggetti proponibili per una misura di prevenzione personale o patrimoniale,

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ma che incide in maniera indiretta sullo stesso concetto di pericolosità sociale su cui fondare l’applicabilità di tali misure. La condotta del proponendo non deve, infatti, essere analizzata in questa sede con riferimento al solo concetto di appartenenza ad un contesto associativo di tipo mafioso del trapanese - su cui, peraltro, si è basata la precedente misura della sorveglianza di PS inflitta al GIAMMARINARO Giuseppe con il decreto n. 133/95 R.M.P., emesso da codesta A.G. il 12.01.2001 - seppur tale appartenenza già di per sé sintomo di perdurante, attuale pericolosità sociale qualificata (e non solo perché riferita alla viva operatività dell’associazione criminale in parola); ma, in aggiunta, essa va considerata in relazione alla pericolosità di indiziato di un delitto peculiare, quale quello scaturente dall’interposizione fittizia nelle società e nelle possidenze sopra menzionate, prevista e punita dal citato art. 12 quinquies della legge 306/92, reato che, nonostante la sostanziale riconducibilità delle condotte poste in essere dal GIAMMARINARO all’ambito di operatività del crimine organizzato, potrebbe motu proprio consentire, comunque, l’applicazione della misura personale e patrimoniale, a prescindere dalla (peraltro sussistente) contiguità del proponendo ad un sodalizio mafioso. Dopo la ricostruzione operata su questo inedito spaccato di illecito condizionamento sulla gestione amministrativa della Sanità provinciale, sia attraverso la compulsazione di soggetti politici e pubblici funzionari sia, soprattutto, mediante il controllo occulto di società e servizi operanti nel settore sanitario, nei capitoli successivi della presente proposta si procederà alla disamina di recentissime acquisizioni investigative, ottenute da diversi organi di p.g. tra il 2008 ed 2010, il cui elevato standard probatorio consente di delineare un quadro valutativo quanto più aggiornato, attuale e sintomatico del livello di pervicacia antisociale raggiunto dal proponendo nell’attività di coartazione e di condizionamento di soggetti politici di livello locale e regionale, di pezzi del sistema sanitario provinciale, oltre che di amministrazioni comunali.

Ed infatti, è quanto mai significativa al riguardo - come si esporrà funditus in apposito capitolo - l’analisi delle indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Trapani nell’ambito del proc. pen. nr. 1749/08 r.g.n.r. mod. 21, a partire dalle dichiarazioni rese dal dott. LOMBARDO Benedetto, farmacista presso il presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo, il quale forniva elementi utili alle indagini consentendo di aprire uno spaccato eccezionale sulle attività poste in essere dall’ex sorvegliato speciale della P.S. GIAMMARINARO Giuseppe, specie in occasione delle ultime consultazioni elettorali per l’elezione all’A.R.S. Ci si riferisce all’appoggio elettorale fornito dal GIAMMARINARO Giuseppe per l’elezione all’Assemblea Regionale Siciliana dell’On. Pio LO GIUDICE, manifestazione dell’inalterato interesse che l’ex sorvegliato speciale nutre nel

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mondo della Sanità regionale, allo scopo di estendere la propria influenza per far eleggere soggetti a lui particolarmente vicini e ciò con l’evidente intento di averne un successivo ritorno in termini di controllo delle scelte politico/amministrative che quelle Aziende andranno ad operare sia a livello regionale che a livello locale, ovvero, in ultima analisi, per un successivo controllo della spesa sanitaria e/o il rilascio di convenzioni in favore delle società in cui il predetto GIAMMARINARO risulta avere cointeressenze occulte. IL LOMBARDO, al riguardo, considerava il GIAMMARINARO “pericoloso” oltre che per la sua trentennale esperienza professionale maturata all’interno delle ASL di questa provincia e per i trascorsi giudiziari che lo hanno visto coinvolto, unitamente al predetto ex onorevole regionale, anche perché aveva avuto modo di saggiare la propensione di questi ad avvalersi delle pubbliche strutture per propri interessi personali; e per strutture pubbliche, intendeva l’inclinazione che ha lo stesso GIAMMARINARO di considerare l’ASL di Trapani come una inesauribile fonte economica cui potere attingere economicamente. Specificava di avere appreso dal citato CAPIZZO Salvatore, successivamente ucciso in Mazara del Vallo - in quanto sia quest’ultimo che la moglie ANSELMI Giuseppina erano suoi alunni nella scuola per infermieri - come il GIAMMARINARO, attraverso i suoi familiari ovvero soggetti a lui particolarmente vicini, avesse l’occulta gestione di alcune R.S.A. (residenze socio assistenziali) ricadenti, in particolare, in Mazara del Vallo e Salemi, nonché di un centro di emodialisi operante in Mazara del Vallo in cui l’ex Onorevole regionale gli risultava essere socio occulto, proprio con il defunto CAPIZZO Salvatore. Aggiungeva come, in relazione ai rapporti intrattenuti tra il CUFFARO Salvatore, allora presidente della Regione Sicilia, ed il GIAMMARINARO, entrambi in forma occulta gestissero o avessero gestito interessi di natura commerciale in studi fisioterapici e radiologici; gli risultava ancora come in seguito, anche durante l’espiazione della suddetta misura di prevenzione, il CUFFARO ed il GIAMMARINARO continuassero ad intrattenere rapporti di natura commerciale, sebbene adottassero ogni precauzione per dissimulare ciò, mettendo in essere ogni cautela negli incontri che saltuariamente tenevano in posti diversi allo scopo di non attirare l’attenzione delle Forze di Polizia. Concludeva affermando che la comune militanza politica, tra il CUFFARO ed il GIAMMARINARO, risaliva ai tempi della D.C. prima per poi transitare nel “Biancofiore” che a sua volta, in occasione del congresso dell’estate del 2005, sfociava nell’attuale U.D.C. e, di conseguenza, ne poteva influenzare le scelte in campo di assunzioni o conferimenti di incarichi nelle pubbliche amministrazioni.

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Quanto dichiarato dal LOMBARDO Benedetto in ordine alla promozione elettorale del GIAMMARINARO Giuseppe, trovava inconfutabili elementi di riscontro attraverso la lettura del comunicato stampa del 15-04-2008 del LO GIUDICE Giuseppe il quale, in relazione all’imponente risultato elettorale da egli ottenuto, aveva poi ringraziato pubblicamente il GIAMMARINARO per “il sostegno prezioso” poiché, concludeva, “il suo impegno politico rappresenta una grande risorsa di questa provincia… ”. Nonostante questa apparente comunione di intenti, il LO GIUDICE, escusso dalla Polizia, dapprima confermava come il GIAMMARINARO Giuseppe fosse l’indiscusso leader dell’U.D.C. nel trapanese, tanto da averlo chiamato a candidarsi per il rinnovo dell’A.R.S. garantendogli il suo appoggio personale al fine di fargli avere il massimo dei consensi in questa provincia; ma poi spiegava che, avvalendosi dell’appoggio politico del GIAMMARINARO Giuseppe, egli poteva contare su un bacino di voti che provenivano dalle attività clientelari poste in essere dal predetto ex onorevole regionale nell’ambito della Sanità provinciale e nella gestione di centri fisioterapici ed R.S.A. Il LO GIUDICE spiegava che, progressivamente, l’ex sorvegliato speciale aveva assunto comportamenti tali da fargli intendere che sarebbe durato in carica solo se fosse stato allineato alle sue direttive, giungendo pertanto all’amara conclusione di considerarsi come un “burattino” nelle sue mani. L’escussione del LO GIUDICE Giuseppe consentiva inoltre di verificare ed attualizzare quanto emerso nel corso delle menzionate indagini di p.g., ovvero la duratura utilizzazione da pare del GIAMMARINARO Giuseppe di autovettura Mercedes classe C di colore grigio e di autista, pertinenti alle società occultamente controllate. In conclusione, il LO GIUDICE Giuseppe si diceva particolarmente convinto che le scelte operate dal GIAMMARINARO Giuseppe durante la campagna elettorale, fossero “finalizzate” ad assoggettarne in modo assoluto le decisioni politiche. Come meglio si esporrà nel relativo capitolo, le indagini della Procura di Trapani hanno poi messo in evidenza come il tentativo di coartazione avviato dal GIAMMARINARO Giuseppe sul prefato deputato regionale, potesse esser addirittura prodormico all’avvio di una subdola attività di ricatto estorsivo, tesa ad accaparrarsi in modo illecito ingenti somme di denaro. Emergeva, altresì, lo stato di prostrazione psicologica ed il timore ingenerato nel LO GIUDICE dalle continue vessazioni del GIAMMARINARO Giuseppe, poste in essere allo

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scopo di condizionarne le scelte politiche ed indurlo alla elargizione di ingenti quantità di denaro, nella fattispecie la somma di 200 mila Euro, oltre che di altri benefici economici. Quindi, di seguito, in apposita sezione della presente Proposta, saranno vagliati gli atti di indagine acquisiti presso la Procura di Trapani e la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dai quali è stato, altresì, possibile avere contezza di un coinvolgimento diretto del GIAMMARINARO Giuseppe nelle attività politico-amministrative del Comune di Salemi, attualmente retto dal sindaco SGARBI Vittorio. E’, infatti, emerso il costante tentativo da parte dell’ex sorvegliato speciale di PS di condizionare l'attività amministrativa del Comune di Salemi, realizzato attraverso la partecipazione occulta alle fasi decisionali più importanti, allo scopo di imporre, dopo l'elezione del Sindaco Sgarbi, un’influenza su quella Amministrazione Comunale, avvalendosi della "collaborazione" sia di dipendenti e funzionari del Comune, che di quella di Assessori e Consiglieri della Giunta. Ed a tal proposito, la D.D.A. di Palermo, nel contesto di indagini finalizzate ad individuare la provenienza delle numerose minacce anonime di cui è rimasto vittima il Sindaco di Salemi Vittorio SGARBI, ha palesato come le risultanze investigative abbiano delineato un contesto ambientale in cui il GIAMMARINARO ha inciso in modo significativo su alcune delibere del Comune di Salemi . Dalle intercettazioni e dalle altre indagini svolte è, infatti, emerso che la candidatura alla carica di Sindaco di Salemi di Vittorio SGARBI è stata sostenuta proprio dal GIAMMARINARO Giuseppe, che ha appoggiato il noto critico d'arte durante la campagna elettorale . Una volta insediata la Giunta comunale, il GIAMMARINARO avrebbe addirittura partecipato, senza averne alcun titolo politico o istituzionale, a diverse riunioni della Giunta, allo scopo di indirizzare le decisioni dell'organo amministrativo Sul punto, la prefata A.G. menzionava principalmente le dichiarazioni rese al pubblico ministero da Oliviero TOSCANI, ex assessore della Giunta di Salemi guidata dal medesimo SGARBI e il contenuto di una serie di telefonate intercettate dai Carabinieri di Salemi e compediate nella nota del 22/10/2009 e nella Informativa del 27 maggio 2010, tali da far ritenere agli investigatori del tutto fondata l'ipotesi di un cogente “condizionamento mafioso” su buona parte dell’attività amministrativa del Comune salemitano.

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Invero, le ulteriori modalità di condotta sopra menzionate - per cui si rimanda alle pagine successive per una disamina esaustiva - contribuiscono non poco a qualificare la condotta del GIAMMARINARO Giuseppe, anche alla luce di numerosi pronunciamenti giurisprudenziali, sintomatica di una contiguità consapevole e costante agli interessi della associazione mafiosa, di una mentalità improntata esclusivamente a stilemi tipici della consorteria mafiosa trapanese. Come noto, ai fini dell’applicazione delle misure di prevenzione ex legge 31 maggio 1965 nr. 575 e successive modificazioni, non occorre la prova dell’appartenenza del soggetto alle associazioni mafiose di cui all’art.1 della citata legge, essendo sufficiente la sussistenza di semplici indizi concernenti l’appartenenza del proposto a tali sodalizi, desumibili dal tenore di vita, dalle amicizie, dalle frequentazioni e da tutti quegli atti, anche giudiziari, che debbono concorrere a delineare la personalità del soggetto. Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, ai fini dell’applicazione della misura di prevenzione di che trattasi, non è necessaria la dimostrazione di “appartenenza” del proposto ad una organizzazione di tipo mafioso in termini di assoluta certezza o di elevata probabilità, essendo viceversa bastevoli dei meri indici fattuali capaci di supportare, in tal senso, una delibazione improntata ad una ragionevole probabilità. Dalla disamina dei vari episodi di cui si è reso protagonista, il GIAMMARINARO risulta la prototipica espressione di quella “borghesia mafiosa” che ha rivoluzionato i contorni classici della figura del soggetto indiziato di contiguità mutualistica all’associazione mafiosa “cosa nostra”, figura che le più recenti sentenze penali riguardanti le indagini sui mandamenti mafiosi della Provincia di Trapani hanno visto imporsi in un vincolo di strumentale collusione e ciò a prescindere da una qualsivoglia formale adesione alla stessa (che oggi, peraltro, è risultata assai meno usuale di un tempo). Tale estrinsecazione imprenditoriale ed economica nella connotazione dimensionale dell'associazione mafiosa deve essere posta in evidenza ogni qual volta l’attività investigativa – come nel presente caso – sia finalizzata ad accertare quali soggetti fisici siano cooptati dalle cosche mafiose per la precipua finalità di rappresentarne e garantirne gli interessi economici, ovvero per operare, secondo i desiderata di “cosa nostra”, in un differente livello relazionale che si avvalga, senz’altro, delle capacità di assoggettamento ed intimidazione offerte dal parallelo aspetto militare del sodalizio mafioso, avendo, però, quale organico disegno criminale la complessiva gestione di interi settori produttivi e l’infiltrazione in ambienti istituzionali. Un livello ove possono ravvisarsi, in relazione alle circostanze del caso concreto, gli estremi della partecipazione qualora il soggetto indagato giunga ad assumere

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un preciso ruolo funzionale al perseguimento delle finalità dell’illecito sodalizio; ovvero quelli del concorso esterno in associazione mafiosa, qualora il medesimo soggetto, pur senza inserirsi nella struttura criminale, assicuri ad essa un significativo apporto, idoneo a contribuire al suo potenziamento, al suo consolidamento o al suo mantenimento in vita: lo scopo del GIAMMARINARO è stato, quindi, il perseguimento di una strategia di aggressione e fagocitazione occulta di porzioni del sistema produttivo collegato al sistema sanitario, e, in ultima analisi, di controllo politico ed amministrativo del proprio territorio di influenza. E’ proprio questa fattispecie di condotta complessiva che il procedimento di prevenzione, nella formulazione di un eventuale giudizio di pericolosità, deve tenere in considerazione, valutandone ogni aspetto anche non necessariamente sussumibile in una condotta penalmente rilevante.1 Ed invero, anche l’art. 1 delle legge 575/1965 fa riferimento ad un concetto, quello di “appartenenza” ad un’associazione di tipo mafioso, che va certamente distinto da quello di “partecipazione”; a tal riguardo, tra le altre, basti ricordare Cassazione Sez. I n. 5649 del 16 gennaio 2002, Scamardo: “le misure di prevenzione previste dalla legge 31 maggio 1965 n. 575 si applicano non solo ai soggetti indiziati di “partecipare” ad un’associazione di tipo mafioso, ma anche a quelli indiziati di essere “concorrenti esterni” o “eventuali” alla medesima associazione, ciò in quanto l’art. 1 della legge 575/65 fa riferimento ad un concetto, quello di “appartenenza” ad un’associazione di tipo mafioso, che è sicuramente più sfumato e meno tecnico di quello di “partecipazione” ad essa, utilizzato nell’art. 416 bis del codice penale .... omissis …. in tema di misure di prevenzione, il concetto di “appartenenza” ad un’associazione mafiosa va distinto sul piano tecnico da quello di “partecipazione”, risolvendosi in una situazione di contiguità all’associazione stessa che - pur senza integrare il fatto reato tipico del soggetto che organicamente è partecipe (con ruolo direttivo o meno) del sodalizio mafioso - risulti funzionale agli interessi della struttura criminale e nel contempo denoti la pericolosità sociale specifica che sottende al trattamento prevenzionale”. La verifica sul piano indiziario della sussistenza del requisito della “appartenenza” all’associazione mafiosa, intesa, come già accennato, quale semplice contiguità all’associazione stessa, funzionale agli interessi di quest’ultima, può, in altre parole, essere positivamente risolta anche nei confronti di coloro che, pur non avendo commesso condotte qualificabili alla stregua del concorso esterno né reati aggravati ai sensi dell’art. 7 legge 203/1991, ossia finalizzati ad agevolare l’attività dell’associazione mafiosa o realizzati avvalendosi delle condizioni create dell’associazione medesima, hanno comunque posto in essere condotte che siano significative della suddetta “appartenenza”.

1 (Cassazione Sez. V, n.23041 del 28.03.2002, Ferrara; Sez. II n.2542 del 09.05.2000, Coraglia; Sez. I, 21.10.1999, Castelluccia),

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In tal senso, va sottolineato che solo una valutazione complessiva degli elementi indiziari, quasi sempre frammentariamente valutati nelle singole vicende e processi nei quali il proponendo è stato coinvolto, può condurre ad una ricostruzione unitaria della sua posizione, della sua personalità, dell’evolversi delle relazioni nel campo criminale, e può consentire di pervenire ad un giudizio di pericolosità sociale qualificata. In tale ambito, il proponendo si è sovente relazionato, è entrato in contatto personale, ovvero ha intrecciato rapporti di affari , soprattutto volti ad ottenere finanziamenti pubblici, con soggetti contigui od organici a “cosa nostra”, come dimostrano le varie dichiarazioni rese sul punto dai vari collaboratori di giustizia che, come il sopra richiamato LANZALACO, si sono soffermati sul GIAMMARINARO a partire dal 2001. Sull’argomento, si considerino quelle rese il giorno 11/11/ 2002 alla D. D.A. di Palermo dal noto capo mafia palermitano GIUFFRE’ Antonino:

“A D.R. Circa GIAMMARINARO Giuseppe di cui l’Ufficio mi chiede, se mal non ricordo, collego questo nome a lavori pubblici ed a Nino BIANCOROSSO, anche se non posso essere più preciso.

A D.R. Il BIANCOROSSO si era aggiudicato dei lavori in provincia di Trapani e se mal

non ricordo lo stesso mi disse che per il finanziamento dei lavori si era servito di questo GIAMMARINARO. Ero stato io ad introdurre il BIANCOROSSO a

Trapani, previa autorizzazione di PROVENZANO e con l’intermediazione di MASTRO CICCIO, attraverso il quale doveva passare ogni operazione. Il BIANCOROSSO si occupava in prevalenza di lavori stradali.

Era il GIAMMARINARO che si occupava di fare pervenire i finanziamenti per quei lavori che interessavano gli imprenditori vicini a cosa nostra. Se mal non ricordo quest’attività si colloca temporalmente tra il 1988 ed il 1991.” A questo proposito, non può non essere ricordata anche l’occulta interposizione imprenditoriale del GIAMMARINARO Giuseppe il quale, pur se sottoposto alla misura di prevenzione, nell’arco di pochissimi anni ha realizzato un insospettabile sistema nello specifico comparto delle aziende collegate al settore sanitario, avendo come base operativa Salemi, modesta realtà di provincia, se considerata dal punto di vista economico-imprenditoriale, ma snodo fondamentale delle dinamiche criminali della consorteria mafiosa dell’intera provincia di Trapani al cui vertice è l’indiscusso MESSINA DENARO Matteo.

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Quest’ultimo, tuttora latitante, è ancor oggi il sostenitore di quella strategia oggetto di valutazione nelle due ordinanze custodiali nn. 9138/05 D.D.A e n. 4866/06 R.G.G.I.P., ovvero rispettivamente le cc.dd. “fase I” e “fase II” del progetto “Mafia Appalti Trapani”, nonché nelle ordinanze nr. 11877/08 R.G.G.I.P. e nr. 2921/10 R.G.G.I.P., ovvero rispettivamente le cc.dd. operazioni di p.g. “GOLEM I” e “GOLEM II”, che hanno accertato come le varie realtà aziendali locali non siano taglieggiate sistematicamente con l’imposizione del racket estorsivo, diversamente da quanto invece avviene nel territorio di Palermo, ma piuttosto fagocitate progressivamente attraverso l’interposizione fittizia di soggetti, in tal modo pervenendo al controllo occulto sulle medesime imprese e quindi su interi settori produttivi. Proprio in tale ottica va anche attentamente considerato il fiume di denaro pubblico pervenuto dall’Assessorato Regionale alla Sanità alle società occultamente gestite dal GIAMMARINARO Giuseppe, consentendo in tal guisa a questi non solo di manovrare le aziende sopra menzionate ed i relativi finanziamenti percepiti, ma anche di poter disporre di centinaia di posti di lavoro, ottenendo, in definitiva, l’esercizio di un indebito potere di controllo sociale che si traduce in captazione del consenso politico, tale da ritenere cogente l’attivazione delle potestà propositive.

*************

Prima di procedere all’approfondimento degli elementi sopra succintamente illustrati, si rappresenta che le vicende riguardanti le società trattate nel capitolo II della presente proposta - svelate dalle indagini compendiate nella c.n.r. della Squadra Mobile del maggio 2008 - vanno necessariamente lette alla luce dei recentissimi accertamenti esperiti presso i PP.RR., dal cui esito, come dettagliatamente esposto nel successivo capitolo IV, sono anche emerse talune variazioni nelle pertinenti compagini ed organi societari.

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CAPITOLO I

L’ESAME DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE DEL GIAMMARINARO GIUSEPPE SUCCESSIVAMENTE ALLA SOTTOPOSIZIONE ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI PS DEL 2001 ED IL PERDURANTE TENTATIVO DI CONTROLLO OCCULTO SULLA GESTIONE DELLA SANITA’ LOCALE

§ I.1 Lo spessore delinquenziale del GIAMMARINARO attraverso

l'analisi delle pregresse vicende giudiziarie che lo hanno interessato e nella ricostruzione concorde, successiva all’assoluzione, di collaboratori di giustizia, dei soggetti indagati che hanno reso dichiarazioni confessorie, delle sommarie informazioni e delle intercettazioni effettuate nei confronti di soggetti politici locali.

L’elevato, attuale spessore criminale del GIAMMARINARO Giuseppe ed il rilevante ruolo dallo stesso rivestito in una distorta realtà politica, impone la necessità di ricostruirne un profilo utile a illustrarne la caratura, quale necessaria premessa introduttiva alla verifica degli elementi di valutazione alla base della presente Proposta. In questo capitolo, verrà fornito un variegato quadro delle conoscenze e dei rapporti, di natura politico-affaristica, intrattenuti dal GIAMMARINARO Giuseppe, senz’altro utili a meglio circostanziare gli addentellati politici che gli hanno consentito di godere dell’adeguata legittimazione e di un sostegno istituzionale e politico tali da porre in essere, nonostante i vincoli della misura di prevenzione, le pervicaci condotte volte al controllo occulto su aziende operanti nel settore della Sanità regionale ed all’illecito condizionamento di attività amministrative e soggetti istituzionali, biunivocamente sintomatiche di seria e qualificata pericolosità sociale.

Tale elevato e reiterato potere di infiltrazione nella gestione amministrativa della Sanità provinciale e nella vita politica del trapanese viene, da ultimo, confermato da recentissime acquisizioni investigative, ottenute da diversi organi di p.g. tra il 2008 ed 2010, che è opportuno in questa sede esaminare - rimandando al pertinente capitolo - allo scopo di ottenere un quadro valutativo quanto più aggiornato, attuale e sintomatico del livello di pervicacia antisociale raggiunto dal proponendo nel tentativo di coartazione e di condizionamento di soggetti politici di livello locale e regionale, di pezzi del sistema sanitario provinciale oltre che di amministrazioni comunali.

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Si osserverà, infatti, quale ruolo occulto abbia rivestito il GIAMMARINARO Giuseppe nel non disinteressato sostegno elettorale e nel tentativo di successiva coartazione del deputato regionale UDC On. Pio LO Giudice.

Tale stato di attuale pericolosità sociale viene, altresì, ulteriormente rivelato, in tutta la sua pressante incombenza, da recenti acquisizioni che dimostrano la regia ed il ruolo occulto del GIAMMARINARO in relazione al tentativo di infiltrazione e di condizionamento sull’attività amministrativa del Comune di Salemi .

Sub a) Le pregresse vicende giudiziarie del GIAMMARINARO Giuseppe

fino alla candidatura alle elezioni amministrative regionali del 2001 e la sottoposizione alla sorveglianza speciale di P.S.

L’ascesa nel panorama politico della provincia di Trapani rappresenta un naturale sviluppo del successo professionale culminato, nel periodo dal 1985 al 1990, nella nomina a Presidente dell’A.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo, trampolino di lancio verso la candidatura alle elezioni amministrative regionali che, nel pieno di straripanti consensi elettorali, lo hanno visto, dal 1991 al 1995, parlamentare presso l’Assemblea Regionale Siciliana.

Ciò malgrado, la folgorante carriera politica del GIAMMARINARO veniva drasticamente interrotta allorquando lo stesso si rendeva volontariamente irreperibile al fine di sottrarsi, rispettivamente, alle ordinanze di custodia cautelare in carcere n. 1031/94 R.G. G.I.P. del 21.01.1995, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Marsala per i reati di associazione delinquere finalizzata alla commissione di gravi delitti contro la P.A., e n. 3753/94 R.G.N.R. e n. 7320/94 R.G.I.P. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo il 23.06.1995 per associazione mafiosa ed altro.

Trascorso tale periodo di latitanza, il GIAMMARINARO in data 12.10.1996 decideva di costituirsi presso la Guardia di Finanza di Monfalcone (GO).

Malgrado i numerosi elementi investigativi acquisiti, tuttavia, il livello istruttorio espresso in fase dibattimentale, nel corso dei vari procedimenti penali che hanno riguardato il GIAMMARINARO Giuseppe, fino all’indagine di cui alla C.N.R. del maggio 2008, non è mai stato sufficiente per fornire alla magistratura giudicante un adeguato quadro accusatorio, atto a delineare in sede penale l’effettivo livello di contiguità dell’indagato a “cosa nostra” trapanese, nonché delle sue occulte disponibilità patrimoniali. Del resto, in ordine a quest'ultimo inciso, occorre ricordare nuovamente come la stessa Corte d'Appello di Palermo, nel motivare la conferma del decreto

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applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno al nostro, richiamava la sentenza di assoluzione dall'imputazione di cui all'art.416 bis c.p., emessa dal Tribunale di Palermo il 20.06/12.10.2000 (sent.nr.1728/2000), affermando come gli elementi ritenuti da quel Tribunale insufficienti a determinare la condanna per il reato di associazione mafiosa, ben potevano documentare l’accertata contiguità ad ambienti mafiosi, in base alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia. Oltretutto, appare opportuno sottolineare come le sopra menzionate dichiarazioni del collaboratore di giustizia LANZALACO Salvatore e dell'imputato di reato connesso MESSINA Giuseppe nell'ambito del processo dinanzi al Tribunale di Palermo, come dedotto nella sentenza di assoluzione del GIAMMARINARO, fossero state dichiarate inutilizzabili a seguito delle modifiche normative introdotte con la riforma del cd “giusto processo”, di cui al d.l. 7 gennaio 2000 nr.2, conv. con modif. dalla legge 25 febbraio 2000 nr. 35.

E’ utile, inoltre, rammentare la sentenza emessa in data 27.02.1998 dal Tribunale di Marsala, divenuta irrevocabile il 24.03.1998, con la quale il GIAMMARINARO veniva condannato alla pena di anni uno, mesi dieci e giorni venti di reclusione per il delitto di peculato commesso in Salemi dal 1987 al 1993, per il delitto di concussione commesso in Mazara del Vallo nel 1988 e, infine, per il delitto continuato di peculato commesso in Mazara del Vallo dal 1987 al 1990.

Pur tuttavia, il complesso di elementi investigativi progressivamente acquisiti nel corso degli anni nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe era tale da evidenziarne, all’Autorità di P.S. proponente ed a codesta Sezione M.P., la presunta collocazione nel panorama mafioso locale, di guisa che l’indagato veniva sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S.

Infatti, il GIAMMARINARO Giuseppe, in esecuzione del decreto n. 133/95 R.M.P. emesso il 12.01.2001, dopo avere sofferto un breve periodo di reclusione, il 14.03.2001 veniva sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza ai sensi della legge 575/65, per anni quattro.

In merito, si anticipa che nella medesima informativa di reato del 10-05-2008 sono stati anche illustrati gli elementi di fatto che evidenziano come durante l’applicazione della misura di prevenzione citata (poi cessata il 14.03.2005) il GIAMMARINARO si fosse reso autore di numerose violazioni alle prescrizioni impostegli, mediante l’artificioso ricorso a cure mediche e la presentazione di certificati medici attestanti infermità non realmente sofferte, redatti da medici compiacenti che lo legittimavano, dietro un’apparente puntualità nelle richieste di autorizzazioni costà inoltrate, a recarsi in comuni diversi da quello di

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residenza, nei quali, prima o addirittura in luogo delle annunciate visite mediche, teneva importanti incontri con altri indagati ovvero terzi soggetti.

Benché sottoposto alla misura di prevenzione, pertanto, il GIAMMARINARO evidenziava un notevole dinamismo politico, dapprima costituendo nel 2001 in ambito provinciale il partito politico del Biancofiore, per poi confluire nella compagine dell’U.D.C. a seguito del congresso provinciale tenutosi in questo capoluogo nel dicembre del 2002. ( all. n.1 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Candidatosi alle elezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2001, con il nuovo simbolo del Biancofiore, GIAMMARINARO Giuseppe otteneva il sorprendente risultato di 9277 preferenze. (cfr. all. n.1 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

E’ significativo come anche dopo tale data, sul conto del GIAMMARINARO così si sia espresso, perché escusso il giorno 11/11/ 2002 dalla D.D.A. di Palermo, il noto capo mafia palermitano GIUFFRE’ Antonino, che al pari del LANZALACO, collegava il ruolo del GIAMMARINARO al lucroso giro dei finanziamenti pubblici:

“A D.R. Circa GIAMMARINARO Giuseppe di cui l’Ufficio mi chiede, se mal non ricordo, collego questo nome a lavori pubblici ed a Nino BIANCOROSSO, anche se non posso essere più preciso.

A D.R. Il BIANCOROSSO si era aggiudicato dei lavori in provincia di Trapani e se mal non ricordo lo stesso mi disse che per il finanziamento dei lavori si era servito di questo GIAMMARINARO. Ero stato io ad introdurre il BIANCOROSSO a Trapani, previa autorizzazione di PROVENZANO e con l’intermediazione di MASTRO CICCIO, attraverso il quale doveva passare ogni operazione. Il BIANCOROSSO si occupava in prevalenza di lavori stradali.

Era il GIAMMARINARO che si occupava di fare pervenire i finanziamenti per quei lavori che interessavano gli imprenditori vicini a cosa nostra.”

Sub b) le acquisizioni sul GIAMMARINARO emerse dai servizi di

intercettazione espletati nei confronti dell’imprenditore trapanese BIRRITTELLA Antonino, arrestato il 24.11.2005 per associazione mafiosa, estorsione continuata in concorso, detenzione illegale di armi.

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I primi elementi aggiornati di valutazione sul grado di pericolosità del GIAMMARINARO Giuseppe si traevano dalle risultanze investigative emerse nel contesto delle intercettazioni espletate all’interno degli uffici della “SEO S.r.l”, in uso all’imprenditore trapanese BIRRITTELLA Antonino, nato a Paceco il 27.12.1955, siti in Trapani, contrada Creta-Fornazza, nell’ambito del proc.pen. n.14862/00 N.C. D.D.A., giusta decreto urgente nr. 1322/01 emesso dalla D.D.A. di Palermo il 24.07.2001.

Il BIRRITTELLA Antonino sarebbe stato tratto poi in arresto il 24.11.2005, in esecuzione di OCC nr.7731/05 emessa il 21.11.2005 dal GIP di Palermo, unitamente agli esponenti organici di Cosa Nostra trapanese ALEO Antonino, COPPOLA Tommaso, PACE Francesco e SPEZIA Antonino, per i reati di associazione mafiosa, detenzione illegale di armi ed estorsione in concorso aggravata dall’art.7 d.l. nr.152/91.2 In concreto, tra le altre, si aveva modo di registrare la conversazione ambientale avente progressivo n.176 delle ore 09.21 del 10.11.2001, intercorsa tra il

2 In particolare, al BIRRITTELLA sono stati contestati i seguenti reati: “ALEO Antonino cl.53, BIRRITTELLA Antonino, COPPOLA Tommaso, PACE Francesco, SPEZIA Antonino a) del delitto p. e p. dall’art.416 bis, commi 1, 2, 4, 6 c.p. per avere, unitamente a numerosi altri soggetti già condannati o sottoposti ad altri procedimenti penali fra i quali VIRGA Vincenzo, VIRGA Francesco, VIRGA Pietro, BUZZITTA Antonino, BICA Francesco, GENNA Francesco, MAZZARA Vito, ORLANDO Francesco, TODARO Antonino, COPPOLA Leonardo (cl.60) e con altri soggetti allo stato ignoti, fatto parte dell’associazione di tipo mafioso denominata “Cosa Nostra”, partecipando attivamente alle fasi deliberative, organizzative ed esecutive di atti delittuosi finalizzati al perseguimento dei fini della predetta organizzazione, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva al fine di commettere reati contro la vita e l’incolumità individuale, contro la libertà personale, contro il patrimonio, o, comunque, per realizzare profitti o vantaggi ingiusti, anche mediante l’acquisizione del controllo indiretto di attività economiche attualmente sottoposte a sequestro ed a confisca; assoggettando al pagamento di somme di denaro a titolo di protezione le imprese edili e commerciali operanti nel territorio della provincia di Trapani; ottenendo il controllo di appalti indetti da enti locali, l’estrazione ed il mercato degli inerti, le forniture edili e dei conglomerati cementiti, di materiali inerti e le imprese del movimento terra; agendo a tal fine con imprese direttamente o fittiziamente intestate, onde ottenere il controllo del mercato di tali merci e servizi, nonché per intervenire illecitamente sulle istituzioni politiche e sulla pubblica amministrazione; BIRRITTELLA Antonino b) del reato di cui agli artt. 110 c.p. 2, 4 e 7 L. 895/67 e successive modificazioni, art.3 L. 110/75 e art.7 D.L. n.152/91 per avere, in concorso con ALEO Antonino cl.55 (verso il quale si procede separatamente) e con ignoti, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico più armi comuni da sparo, un fucile verosimilmente cal.12, nonché altro fucile di verosimile cal.12 modificato a canne mozze; BIRRITTELLA Antonino, PACE Francesco c) delitto p. e p. dagli artt.81 cpv., 110, 629 primo e secondo comma c.p. (in relazione all’art.628, comma 3 n°1) c.p., art.7 d.l. n.152/91), perché in concorso tra loro, con più azioni esecutive, anche in tempi diversi, di un medesimo disegno criminoso, mediante violenza e minaccia e profittando della forza intimidatrice scaturente dal vincolo associativo dell’associazione mafiosa, costringevano l’imprenditore BUCARIA Matteo Salvatore, nato a Trapani l’8.2.1968, ivi residente, frazione Guarrato, nella strada Menandro n.8, a consegnare la somma di 5 milioni delle vecchie lire quale parte di una originaria richiesta estorsiva di 75 milioni delle vecchie lire, in relazione ai lavori di esecuzione dell’appalto per la “Costruzione di una scuola polivalente in località Raganzili – 1° stralcio”, in Erice, aggiudicati alla “MDM Sport System s.r.l.” di Messina, impresa collegata al BUCARIA, procurandosi un ingiusto profitto economico con correlativo altrui danno.”

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BIRRITTELLA Antonino e l’imprenditore FIGUCCIO Antonino, nato a Trapani il 16.09.1952, fidato sodale del BIRRITTELLA e deferito all’A.G. nell’ambito dello stesso procedimento penale, oltre che con BUSCAINO Mario, nato a Trapani il 30.07.1950, già sindaco di questo Capoluogo. ( all. n.2 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il contesto del dialogo consentiva di apprendere specifiche informazioni circa il vincolo criminale che legava l’imprenditore salemitano SCIMEMI Antonino, nato a Salemi il 26.11.1958, e l’ingegnere CASCIA Salvatore, nato a Salemi l’01.01.1943, ex dirigente della Provincia Regionale di Trapani - entrambi deferiti all’A.G. unitamente al BIRRITTELLA nell’ambito del medesimo procedimento penale - all’ex deputato regionale GIAMMARINARO Giuseppe, all’epoca sottoposto, come si è detto, alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S.

Infatti, il BIRRITTELLA Antonino, specificando la sua personale conoscenza trentennale con lo SCIMEMI (“io ha 30 anni che lo conosco…”), precisava come l’imprenditore salemitano fosse stato per lungo tempo un fidato collaboratore del prefato GIAMMARINARO Giuseppe anche accontentandosi di magre remunerazioni economiche (“…lui gli portava la borsa a Pino GIAMMARINARO … mi hai capito?… eh… quando prendeva… prendeva… a quello GIAMMARINARO …”), soggiungendo, altresì, che lo SCIMEMI aveva un pregresso trascorso nel partito Repubblicano (“lui era consigliere comunale… lui è ex repubblicano”) così come, peraltro, risultava allo stesso BUSCAINO (“infatti io l’ho conosciuto dentro il partito repubblicano…”).

Progressivo n. 176 delle ore 09:21 del 10.11.2001.

uffici della “SEO S.r.l”, in uso a BIRRITTELLA Antonino Procedimento penale n. 14862/00 N.C. D.D.A. - decreto urgente n. 1322/01 del 24.07.2001

BIRRITTELLA : io ha 30 anni che lo conosco… lui gli portava la borsa a Pino GIAMMARINARO … mi hai capito?… eh… quando prendeva… prendeva… (incomprensibile)… a quello GIAMMARINARO … figurati… lui era consigliere comunale… lui è ex repubblicano… cioè ti posso raccontare… come…

BUSCAINO : infatti io l’ho conosciuto dentro il partito repubblicano… Inoltre, il BIRRITTELLA descriveva lo SCIMEMI Antonino come persona molto vicina al citato ingegnere CASCIA Salvatore, anch’egli facente parte - spiegava - del “gruppo GIAMMARINARO ” (“… Totò Cascia questo di cui parlavamo… questo ingegnere che dovevano cacciare a lui… sempre gruppo GIAMMARINARO …”), facendo riferimento alla continua pratica

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esercitata da entrambi nella turbativa degli incanti presso il IX Settore Viabilità della Provincia Regionale di Trapani (“che vengono da Salemi… quello era ingegnere capo a Salemi e l’altro suo fratello… e l’altro… lui era quello che hanno preso con le buste… a questo… SCIMEMI… tutto truccato…”).

Sub c) le acquisizioni sul GIAMMARINARO emerse nel contesto

istruttorio delle Fasi I e II del c.d. “Progetto Peronospera” e le dichiarazioni del CONCETTO Mariano.

Non v’è dubbio che, nella considerazione di un imprenditore organico ai vertici di “Cosa Nostra” trapanese, quale il BIRRITTELLA Antonino, il GIAMMARINARO Giuseppe assurgeva alla posizione di soggetto che aveva sicuramente intrattenuto rapporti delittuosi, finalizzati alla sistematica turbativa di gare d’appalto, con l’imprenditore SCIMEMI Antonino e l’ex dirigente della Provincia Regionale di Trapani CASCIA Salvatore, deferiti in tal senso all’A.G. di Trapani con informativa del 13.10.2004 della Squadra Mobile di Trapani.

Ed invero, va detto come la cognizione di tale caratura criminale in merito al GIAMMARINARO Giuseppe costituisca un dato comunemente recepito anche in altri specifici contesti di “Cosa Nostra”, quali il mandamento di Mazara del Vallo e in seno ad esso la famiglia mafiosa di Marsala, per come si è accertato nel contesto dell’attività istruttoria sfociata nell’emissione da parte dell’Ufficio GIP del Tribunale di Palermo di tre distinte Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, rispettivamente nr. 2890/99 GIP - n. 2244/99 RGNR DDA del 21.01.2002, e nr. 1647/04 RG GIP e n. 13785/2003 RGNR DDA del 27.04.2004, nonché nr. 7827/05 R.Gip. – nr.9285/05 RGNR DDA del 29.10.2005, operativamente conosciute come le “Fasi” I – II - III del c.d. “Progetto Peronospera”. Tra i principali protagonisti delle vicende delittuose compendiate nella prima delle citate ordinanze custodiali, emessa il 21 gennaio 2002 dal G.I.P. di Palermo, spiccava la figura del CONCETTO Mariano, elemento inserito nella famiglia mafiosa, dedito con funzioni di primaria rilevanza alle estorsioni commesse per conto della consorteria criminale marsalese ed al sostegno logistico offerto ai latitanti, germani, Giacomo e Tommaso AMATO.

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Proprio il CONCETTO Mariano, a partire dal marzo 2002, manifestava la volontà di collaborare con la giustizia, determinandosi ad affidare tutto il suo patrimonio di conoscenze su “Cosa Nostra” ai magistrati appartenenti alla D.D.A. di Palermo. Tali propalazioni, compendiate nell’informativa di reato redatta dalla Squadra Mobile di Trapani il 10.03.2003, dalla quale poi scaturiva l’Ordinanza custodiale nr. 1647/04 RG GIP e n. 13785/2003 RGNR del 27.04.2004, hanno consentito di avviare una ulteriore ed inedita attività istruttoria mirata all’analisi ed al riscontro di una nutrita serie di nuove condotte delittuose, tutte imputabili a soggetti organici o contigui al sodalizio mafioso marsalese ed in taluni casi al mandamento mafioso di Mazara del Vallo, di cui il primo è parte integrante, commesse nell’interesse del reggente pro tempore della famiglia mafiosa marsalese BONAFEDE Natale e di quello del mandamento MANCIARACINA Andrea: gravi casi di interferenza svolta da “Cosa Nostra” in occasione di recenti elezioni amministrative, con noti esponenti del mondo politico della cittadina marsalese, una rilevante sequenza di estorsioni, tentate o consumate, nei confronti di imprenditori e commercianti lilibetani, nonché altre attività illecite finalizzate al finanziamento delle cosche per le attività di assistenza ai consociati, il sostentamento dei detenuti e dei loro familiari, le varie spese legali, il mantenimento in stato di latitanza di alcuni sodali, il ricorso alla gestione occulta di beni riconducibili a soggetti colpiti da misure di prevenzione. Interrogato il 04.03.2002, il CONCETTO Mariano collocava il GIAMMARINARO Giuseppe nel novero di quei soggetti politici che avevano ricevuto il sostegno elettorale della famiglia mafiosa di Marsala : “ …..Tra i politici che si sono avvalsi di Cosa Nostra in occasione di varie consultazioni elettorali, posso riferire degli aiuti forniti all’ex senatore Pietro PIZZO, a David COSTA, alle ultime elezioni regionali, e a tale Norino FRATELLO di Alcamo, nonchè in passato a Rudy MAIRA e

Giuseppe GIAMMARINARO ….”. Sub d) le acquisizioni sul GIAMMARINARO Giuseppe emerse nel

contesto istruttorio e nella Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere della “fase II” del c.d. Progetto Peronospera, nr. 13875/03 RGNR – DDA e nr. 1647/04 R.G. Gip del 27.04.2004, le dichiarazioni confessorie rese dal consigliere comunale UDC LAUDICINA Vincenzo.

Il quadro finora delineato sulla base delle dichiarazioni accusatorie rese dal CONCETTO Mariano, delle intercettazioni dei dialoghi del BIRRITTELLA Antonino, oltre che dei riscontri obiettivi di volta in volta acquisiti ed evidenziati, in merito alla caratura del GIAMMARINARO, trova ampia,

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autonoma e straordinaria conferma nelle dichiarazioni rese proprio dall’esponente politico marsalese, già consigliere comunale da circa un decennio, LAUDICINA Vincenzo Valeriano 3.

Il 22.07.2003 il LAUDICINA Vincenzo si presentava spontaneamente innanzi ai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e manifestava la volontà di rendere dichiarazioni e rivelare il suo patrimonio di conoscenze sui rapporti che intercorrevano tra soggetti, che egli indicava appartenenti o vicini alla famiglia mafiosa di Marsala, e personaggi delle Istituzioni quali politici ed amministratori, appresi a seguito della sua attività politica. Soffermandosi sull’attività politica svolta dal GIAMMARINARO Giuseppe, il LAUDICINA riferiva del ruolo svolto e dell’influenza esercitata dal sorvegliato speciale di P.S. in seno all’UDC trapanese (“…Quanto ai rapporti con la politica, so che all’interno dell’UDC c’è un rapporto privilegiato tra COSTA, CUFFARO e GIAMMARINARO nel senso che tutto ciò che viene deciso passa da GIAMMARINARO. Tutte le nomine politiche, governative e di sottogoverno sono frutto della volontà di GIAMMARINARO ”).

Il politico marsalese riferiva di aver contezza personale delle frequenti visite effettuate dall’allora presidente della giunta regionale CUFFARO Salvatore4 presso le pertinenze del GIAMMARINARO Giuseppe, impossibilitato a lasciare il comune di Salemi a causa dei vincoli impostigli con la sorveglianza speciale di P.S. (“Ho visto più volte CUFFARO recarsi a Salemi ed è attraverso David COSTA che CUFFARO riceve le direttive dal GIAMMARINARO.

D’altra parte so che GIAMMARINARO non si può muovere da Salemi…”).

Sempre il LAUDICINA Vincenzo attribuiva al GIAMMARINARO Giuseppe, per constatazione personale, un atteggiamento “ambiguo, ricattatorio e minaccioso” (“…Io personalmente ho avuto pochissimi rapporti con il GIAMMARINARO perché ho avuto modo di verificare che mantiene un comportamento ambiguo, ricattatorio e minaccioso….”). Specificando meglio il controllo occulto del GIAMMARINARO Giuseppe nel settore amministrativo della Sanità regionale, il LAUDICINA – a pieno

3LAUDICINA Vincenzo Valeriano di Giuseppe e di Bianconi Evelina nato a Marsala il 28.11.1965, consigliere comunale di Marsala eletto nelle file dell’UDC, legato alla corrente del deputato regionale Onofrio FRATELLO, detto “Norino” e candidato non eletto alle elezioni amministrative provinciali del 2003. 4 CUFFARO Salvatore, nato a Raffadali (AG) il 21.02.1958., già Presidente della Regione Sicilia, condannato con sentenza definitiva a sette anni di reclusione per favoreggiamento, con aggravante mafiosa, nel processo “talpe alla Dda”.

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riscontro di quanto emerso dalle intercettazioni effettuate dalla Squadra Mobile di Trapani, e più avanti commentate, nei confronti del deputato regionale TURANO Girolamo, attuale presidente della Provincia regionale - rivelava di essere a conoscenza della ingerenza esercitata dal prefato sorvegliato speciale di P.S. sulla A.S.L. di Trapani attraverso il rapporto diretto intrattenuto con il più volte citato CANGEMI Giuseppe, Direttore Sanitario dell’A.S.L. n. 9 di Trapani fino al 31.08.2009 (“…..all’Usl di Trapani il direttore amministrativo è tale CANGEMI, persona direttamente dipendente da GIAMMARINARO; all’ospedale Sant’Antonio di Trapani il direttore è tale DI CARLO, uomo di fiducia di GIAMMARINARO e CUFFARO…”).

Nel corso delle medesime dichiarazioni, il LAUDICINA Vincenzo aggiungeva nuovi particolari in ordine al controllo occulto del GIAMMARINARO Giuseppe nel settore amministrativo della Sanità regionale, specificando come il rapporto intrattenuto dal prefato sorvegliato speciale di P.S. presso la A.S.L. di Trapani con il Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe si fosse sviluppato in una società occulta in cui erano rappresentati gli interessi oltre che del CANGEMI, anche del defunto imprenditore mazarese MESSINA Giovanni5.

Al riguardo, il LAUDICINA specificava che il GIAMMARINARO Giuseppe nutriva parimenti cointeressenze societarie con il defunto imprenditore mazarese CAPIZZO Salvatore, ucciso a Mazara del Vallo in data 01.10.2002 (“…Sul GIAMMARINARO ho appreso anche che era socio di quell’infermiere di 5Lo stesso si identifica per il defunto MESSINA Giovanni, nato a Palermo il 15.11.1951, residente a Mazara del Vallo via Toniolo n. 44. Nel 1998 ricopriva la carica di sindaco di Mazara del Vallo, con Assessore ai Lavori Pubblici il noto BOCINA Gaspare, nato a Mazara del Vallo il 18.10.1941, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione di Polizia denominata “GHIBLI”, già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. con obbligo di soggiorno ai sensi ella legge 575/65, mentre ai Servizi Demografici ed alla Solidarietà Sociale il parimenti noto BURZOTTA Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 15.05.1940, con svariati precedenti di Polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso, anch'egli sottoposto alla Sorveglianza Speciale della P.S. con obbligo di soggiorno ai sensi ella legge 575/65. Inoltre, da accertamenti presso la locale Camera di Commercio il medesimo MESSINA risultava ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della “EDEN PICCOLA COOPERATIVA A R.L.” sedente a Mazara del Vallo, avente come ragione sociale l’acquisto e la gestione di strutture ricettive in genere, nell'ambito della quale figurava nella qualità di Consigliere, tra gli altri, GIAMMARINARO Francesco, nato a Salemi il 23.04.1981, figlio del più noto ex onorevole regionale. Allo stesso modo, MESSINA Angelo, figlio del suddetto Giovanni risultava far parte della “Villa Letizia Soc. Coop. ”, di cui si tratterà diffusamente nel corpo della presente Proposta. Si evidenziano, inoltre, le note del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato N. 123/F/1800/2001/R del 14.03.2001 e successiva N. 123/F/5502/2001/R del 21.08.2001, nelle quali il MESSINA e TUDISCO Vito (vice presidente del C.d.A. della R.S.A. “Eden Piccola Società Cooperativa a r.l.” di cui il MESSINA era Presidente), in relazione alla costruzione di moderne strutture alberghiere nel territorio di Mazara del Vallo comportanti copiosi investimenti di natura economica, da fonte confidenziale sono indicati quali prestanome del noto latitante mafioso MESSINA DENARO Matteo.

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Mazara, ucciso tempo fa. Egli era socio di fatto in una società nella quale erano soci il GIAMMARINARO, CANGEMI (il manager dell’USL di TRAPANI) e Giovanni MESSINA. …”). Si esporrà in apposito capitolo come tali dichiarazioni risultino riscontrate dagli accertamenti svolti dalla p.g. su numerose società, in una delle quali il CAPIZZO Salvatore è ritenuto fondatamente esser stato insospettabile prestanome del GIAMMARINARO.

In occasione di una successiva verbalizzazione, avvenuta per interrogatorio in data 04.05.2004, il LAUDICINA Vincenzo dopo aver ribadito il potere occulto di cui godeva il sorvegliato speciale di P.S. odierno proponendo nei meandri amministrativi dell’allora A.S.L. di Trapani attraverso il dirigente CANGEMI Giuseppe (“…. Mi risulta che l’on. GIAMMARINARO ha interessi nel settore della sanità in provincia di Trapani. In tal senso un uomo di sua assoluta fiducia è tale Pippo CANGEMI, dirigente della ASL di Trapani….”), spiegava di esser stato presente ad una riunione organizzata a Salemi, dopo le elezioni regionali nel mese di luglio 2001, presso l’abitazione del GIAMMARINARO, svoltasi tra quest’ultimo e i deputati ragionali David COSTA e Norino FRATELLO.

Scopo dell’incontro era di far versare al FRATELLO la somma di 20 milioni di vecchie lire, somma pretesa senza alcun motivo e la cui richiesta aveva particolarmente scosso il FRATELLO (“….Ho già detto in precedenti interrogatori

che GIAMMARINARO è l’interfaccia politico dell’on. CUFFARO in provincia di Trapani. Successivamente alle elezioni regionali del 2001 – se mal non ricordo nella prima decade del mese di luglio – fu organizzato un incontro tra COSTA,

GIAMMARINARO e FRATELLO a Salemi presso l’abitazione del GIAMMARINARO. Dopo l’incontro seppi dal FRATELLO che il COSTA aveva chiesto al FRATELLO, presente GIAMMARINARO, 20 milioni di lire. Né io né il FRATELLO trovammo una giustificazione a tale richiesta di denaro. Ricordo che il FRATELLO era particolarmente scosso da questa richiesta….”).

Sub e) le acquisizioni sul ruolo criminale del GIAMMARINARO

Giuseppe nel contributo delle sommarie informazioni e delle intercettazioni effettuate nei confronti di soggetti politici della provincia di Trapani.

Prima di passare all’esame di ulteriori, rilevanti acquisizioni investigative sul conto del GIAMMARINARO scaturite nel contesto del citato procedimento penale nr. 13785/2003 RGNR DDA, meglio conosciuto come la “Fase” II del c.d. “Progetto Peronospera”, è però il caso di anticipare come la condotta attuata dal

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proponendo, nonostante i vincoli formali della misura di prevenzione cui era sottoposto, e, in particolare, l’interferenza occulta nella vita politica della provincia di Trapani e nella gestione amministrativa della A.S.P. di Trapani, per il tramite di infedeli funzionari, quali il CANGEMI Giuseppe – di cui si dirà meglio infra nella presente proposta - emerga anche dalla esperienza politica ed amministrativa di vari soggetti politici del trapanese, sindaci, deputati regionali e nazionali, che hanno avuto occasione di verificare personalmente l’influenza del sorvegliato speciale di P.S.

Vale la pena riportare le dichiarazioni rese in data 22.10.2001 alla Squadra Mobile di Trapani da CRIMI Luigi, nato a Salemi il 29.11.1945, Sindaco del Comune di Salemi dal 12.06.1998 al 30.03.2002, eletto nelle file di Alleanza Nazionale, il quale, oltre a confermare i rapporti esistenti tra i citati CASCIA Salvatore e SCIMEMI Antonino ed il GIAMMARINARO, riteneva quest’ultimo “….il centro motore delle iniziative tendenti a ripristinare le politiche clientelari che vedevano nel comune di Salemi una sorgente economica alla quale poter costituire fortune economiche e politiche….”. ( all. n. 3 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Peraltro, il CRIMI Luigi, nella seduta di consiglio comunale del 18.10.2001, aveva dato lettura di un documento, dallo stesso sottoscritto, nel quale asseriva che i motivi reali della mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti andavano ricercati nei dinieghi che egli, in qualità di Sindaco, aveva opposto al rilascio di determinate autorizzazioni, richieste o dai consiglieri firmatari della mozione di sfiducia o dai loro fiancheggiatori, tutte persone comunque riconducibili per motivi familiari o politici al noto GIAMMARINARO Giuseppe.

Secondo il CRIMI, il GIAMMARINARO era il maggiore esponente in provincia della corrente politica siciliana, in seno all’attuale U.D.C., del c.d. “Biancofiore” (corrente che si riconosceva nel 2001 nell’allora Presidente della Regione Salvatore CUFFARO) nel cui alveo rivestiva una posizione di priorità gerarchica rispetto al salemitano prof. SCALISI Antonino, nato a Salemi il 12.02.1943, al tempo consigliere nazionale dell’UDC.

L’ex Sindaco, rammentando la nomina del Commissario Straordinario al Comune di Salemi dr. ROCCA Salvatore, insediatosi in data 26.04.2002, a seguito della sfiducia approvata dal Consiglio Comunale di Salemi in data 30.03.2002, rappresentava di aver notato il medesimo, proprio nella giornata di insediamento, entrare in quel Palazzo di Città unitamente allo SCALISI Antonino, che il CRIMI indicava come notoriamente legato al

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GIAMMARINARO, precisando di essere a conoscenza che le stesse persone nel pomeriggio avevano avuto un ulteriore incontro con CASCIO Giuseppe6.

A riscontro di quanto sopra si rammenta, inoltre, che da accertamenti eseguiti presso il CED del Viminale, il predetto SCALISI risultava essere stato sottoposto a controllo di Polizia in data 14.12.1999, alle ore 22.47, in quella c.da Carcitella, a bordo di autovettura targata AC524JR, unitamente a GIAMMARINARO Giuseppe ed all’autista di questi e fidato prestanome - di cui meglio si esporrà appresso - ARDAGNA Nicolò Domenico.

Inoltre, lo SCALISI e il GIAMMARINARO risultavano essere stati sottoposti a controllo di Polizia in località Fulgatore, uscita A29, alle ore 12.10 del 21.11.1999, a bordo di autovettura targata TP 355920. ( cfr all. n. 1 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Nelle successive dichiarazioni, rese alla P.G. in data 04.05.2002, il CRIMI riferiva di essere a conoscenza di incontri che il GIAMMARINARO Giuseppe era solito intrattenere, presso la sua abitazione e nella sua segreteria, con il Presidente della Regione Salvatore CUFFARO, con il deputato regionale U.D.C. COSTA David (“…Faccio notare inoltre che attualmente GIAMMARINARO si incontra nella sua abitazione, nonché nella sua segreteria politica con CUFFARO, GRILLO e COSTA David; incontri che si intensificavano negli ultimi periodi della mia sindacatura”) ribadendo espressamente che “….il GIAMMARINARO dopo un breve periodo di assenza a causa di vicissitudini giudiziarie è tornato a fare politica a tempo pieno. Inoltre la sua credibilità di politico viene ulteriormente accresciuta dalla frequenza di note autorità regionali e nazionali sopra descritte”. ( all. n.4 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Le sopra menzionate dichiarazioni di soggetti indagati o persone informate sui fatti, da cui si desume ampiamente la condotta antisociale di GIAMMARINARO Giuseppe e l’indebito condizionamento svolto su diversi

6 Il suddetto CASCIO Giuseppe si può identificare per l’omonimo, nato a Salemi il 18.9.1935, eletto sindaco D.C. di Salemi a più riprese nel ventennio compreso tra gli anni ’70 - ’80, organico, nel periodo in esame, nelle file dell’allora C.D.U. Lo stesso, in data 17.11.1984, veniva arrestato per detenzione illegale di fucile da caccia automatico calibro 20, marca FRANCHI, matricola 79192, acquistato il 4.10.1965 da SALVO Antonino, nato a Salemi il 14.7.1929, presso l’armeria di ALEO Salvatore di Trapani. I suoi interessi politici venivano seguiti anche dal di lui figlio CASCIO Lorenzo, nato a Palermo il 20.11.1970, residente in Salemi, via Arciprete Ansaldi n. 2, celibe studente, incensurato, impiegato dal 1996 presso Ass. Polisportiva 84, sede di Marsala, avente per oggetto l’istituzione di corsi di formazione professionale, che veniva eletto il 12.6.1994 Consigliere Comunale nel Comune di Salemi nella lista “Vivere Salemi”.

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ambienti politico-amministrativi del trapanese durante la sottoposizione ai rigori della sorveglianza speciale, vanno in questa sede poste in relazione alle risultanze di ulteriori attività tecniche di investigazione, straordinariamente conducenti ai fini del giudizio di pericolosità, svolte nell’ambito del p.p. n. 13894/01 N.C. D.D.A, nei confronti di TURANO Girolamo7, già deputato dell’U.D.C. presso l’Assemblea Regionale Siciliana ed attuale Presidente della Provincia Regionale di Trapani, nonchè del di lui padre TURANO Vito8, già Sindaco di Alcamo: si tratta di elementi che consentono di ottenere, proprio in ragione del ruolo svolto dai TURANO nel contesto politico locale e regionale, precisi elementi di valutazione in ordine alla capacità di influenza politica e nella gestione della Sanità Pubblica del sorvegliato speciale di P.S. GIAMMARINARO Giuseppe.

L’intercettazione da parte della p.g. dei TURANO, era maturata nel contesto delle iniziative illecite della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, sfociate in seguito nell’attentato perpetrato ai danni della “Termoplast S.r.l.”, con sede legale ed opificio industriale nella frazione Inici del Comune di Castellammare del Golfo, al km. 3,200 della S.P. per Ponte Bagni, azienda rappresentata da TURANO Valentina, nata ad Alcamo il 12.10.1975 ed ivi residente in via Narici n. 45, sorella del TURANO Girolamo.

Infatti, nella attività di indagine di cui trattasi, giusta decreto urgente n. 1020/02 del 22.05.2002, personale della Squadra Mobile di Trapani aveva modo di ascoltare varie telefonate ritenute estremamente interessanti a partire dalla conversazione telefonica n. 529 e dalla successiva n. 531, rispettivamente delle ore 21.04 e 21.41 del 30.05.2002, intercorse tra il predetto TURANO Girolamo e il citato CASCIO Giuseppe. ( cfr. all. n.5 e n. 6 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il TURANO durante le conversazioni, dopo avere disquisito su talune problematiche di carattere politico insistenti all’interno della compagine dell’allora costituendo U.D.C., si lasciava andare ad un amaro commento riguardante la presenza nel predetto partito di soggetti con un passato malavitoso (“… maliuti…”) e, immediatamente dopo, lo stesso TURANO Girolamo in modo assai esplicito riferiva all’interlocutore, testualmente: “… perché questo partito è inquinato per la presenza di GIAMMARINARO e di Norino FRATELLO…”.

Tali affermazioni, al di là delle valutazioni di carattere politico, denotavano una notevole preoccupazione del TURANO nell’associarsi con tali soggetti, verosimilmente convinto che la partecipazione del GIAMMARINARO e del

7TURANO Girolamo, detto Mimmo, nato ad Alcamo il 17.10.1965 ed ivi residente in v.le Europa n. 280/A; 8TURANO Vito, nato a Castellammare del Golfo il 26.10.1938, residente in Alcamo, via Narici n. 45;

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FRATELLO in seno alla vita politica del partito fosse, in realtà, foriera di un potenziale addentellato con la criminalità organizzata locale . Ancora più significativo era il contenuto della conversazione telefonica n. 764, registrata sull’utenza telefonica nr. 335/1016139, intestata ed in uso al TURANO Vito, nell’ambito del p.p. sopra citato, giusta decreto urgente n. 1020/02 Int. del 22.05.2002 intercorsa sempre tra il TURANO Girolamo ed il citato CASCIO Giuseppe ( all. n.7 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il dialogo forniva precisi elementi di valutazione sull’inalterato potere di influenza del GIAMMARINARO Giuseppe in seno alle gerarchie locali della sanità pubblica nella quale - secondo il TURANO Girolamo – il GIAMMARINARO operava, impartendo direttive ai dirigenti dell’allora A.S.L. di Trapani, in favore dei suoi adepti politici, come il citato SCALISI Antonino, influenzando le nomine per gli incarichi ed i concorsi sanitari.

Infatti, dopo avere commentato i risultati elettorali del comune di Castellammare del Golfo, il TURANO esprimeva la propria impotenza in merito alla situazione che si era creata presso l’ospedale di Alcamo per il concorso a primario in cui, sebbene concorresse un medico che godeva di ottima reputazione professionale, definito per voce comune bravo come uno scienziato (“.. giustamente minchia qua hanno fatto il concorso all’ospedale come primario… eh… dice che c’è un dottore che è uno scienziato…”), vi era stata l’intromissione del GIAMMARINARO Giuseppe per sostenere fortemente tale dottor “SCALISI” (“…allora, però non lo vogliono fare vincere a questo… lo deve vincere SCALISI… perché è raccomandato da GIAMMARINARO …”).

A fronte di tale situazione, il TURANO, ancora una volta, apertamente si lamentava del potere esercitato dal GIAMMARINARO, essendo questi in grado di poter pilotare le sorti del concorso conformemente ai propri interessi, favorendo per tale delicato incarico una persona a lui vicina anziché gli aventi titolo in un settore delicato come la sanità (“… ora insomma si può andare appresso alla sanità… che invece di andare avanti quelli bravi… la sanità significa le persone malate… cose… cure… e fare andare avanti quelli che dicono loro solo perché sono amici loro…”)

Progressivo n. 764 delle ore 17.18.11 del 10-06-2002.

utenza cellulare nr. 335/1016139, intestata ed in uso a TURANO Vito Procedimento penale n. 13894/01 N.C. D.D.A. - decreto urgente n. 1020/02 del 22.05.2002

TURANO : l’ultima novità la sai qual è… eh!

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CASCIO : dimmi… TURANO : giustamente minchia qua hanno fatto il concorso all’ospedale come primario… eh…

dice che c’è un dottore che è uno scienziato… CASCIO : uhm…

TURANO : allora, però non lo vogliono fare vincere a questo… lo deve vincere SCALISI… perché è raccomandato da GIAMMARINARO … ora insomma si può andare appresso alla sanità… che invece di andare avanti quelli bravi… la sanità significa le persone malate… cose… cure… e fare andare avanti quelli che dicono loro solo perché sono amici loro…

CASCIO : eh…

A tal proposito, vale la pena di sottolineare come il medico a nome “SCALISI” sia stato identificato per l’omonimo SCALISI Ignazio, nato a Salemi il 28.05.1958, germano del già citato esponente U.D.C. SCALISI Antonino, nato a Salemi il 12.02.1943, inteso il “professore”, ritenuto essere uno dei consiglieri più vicini al GIAMMARINARO Giuseppe.

Dagli accertamenti svolti presso la A.S.L. di Trapani, il suddetto medico risultava essere dal 09.09.1992 Dirigente Medico c/o la Medicina Generale del P.O. di Castelvetrano, con gli ulteriori seguenti incarichi specifici:

– dal 16.07.1999 all'08.09.2002, Responsabile Day Hospital di Medicina P.O. di Salemi;

– dal 21.12.2004 al 31.05.2006, Responsabile Day Hospital, struttura semplice, P.O. di Castelvetrano;

– dal 09.09.2002, responsabile U.O. Di Medicina con incarico di Sostituzione, ex art.18 bis, P.O. di Castelvetrano. ( cfr. all. n. 8 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

E’ opportuno, inoltre, rappresentare come agli atti risulti certificazione sanitaria rilasciata dal medesimo al GIAMMARINARO.

In particolare, in data 03.11.2004, la Stazione Carabinieri di Salemi comunicava a codesta Sezione Misure di Prevenzione che il GIAMMARINARO, all’epoca sottoposto al regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, non si era presentato come prescritto per la firma presso quel Comando il precedente 01.11.2004. ( all. n.9 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Alla comunicazione venivano allegati nr. 3 (tre) certificati medici attestanti condizioni di salute che il sorvegliato speciale di P.S. aveva addotto come giustificazione per la mancata presentazione. ( all. n.10-11-12 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

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Di tali certificati due – recanti la data dell’01 e del 02.11.2004 – erano stati rilasciati proprio dallo SCALISI Ignazio.

A quest’ultimo riguardo è estremamente significativo l’intervento fatto dallo SCALISI Antonio nel corso del dibattito seguito alla visita della Commissione Nazionale Antimafia a Trapani il 25 ottobre 2004 .

In particolare, così come riportato nella nota ANSA dell’8.11.04, lo SCALISI invitava ad invocare “l’ANTIMAFIA” “ …senza lasciarsi tentare di servirsene a fini politici ed elettorali…”. Ciò – puntualizzava lo SCALISI - “…soprattutto quando si

chiama ancora in causa Giuseppe GIAMMARINARO, rievocando le sue vicende giudiziarie (per inciso, lo stesso è stato assolto dall’ accusa di mafia con la formula perchè il

fatto non sussiste) e calandole, forzatamente, nell’ attuale contesto politico…”. ( all. n. 13 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

L’invito, sia pure formulato in tono apparentemente mirato a riportare la discussione su toni di correttezza politica, sottendeva l’intento di professare un’accorata difesa del GIAMMARINARO, il quale “….non ricopre da tempo cariche politiche o istituzionali. Eppure si continua a tirarlo in ballo per ricostruire scenari foschi, adombrare sospetti, paventare collusioni….” volendo con ciò specificare l’assoluta estraneità del nostro a collusioni con la criminalità organizzata e, ancora di più, la mancanza di qualsivoglia interferenza dello stesso nell’attività politica ed amministrativa del trapanese.

Tuttavia, la parte successiva della conversazione n. 764 delineava meglio la consapevolezza del TURANO circa l’influenza del GIAMMARINARO Giuseppe sulle strategie per le nomine, gli incarichi ed i concorsi indetti dalla A.S.L. di Trapani, in seno alla quale - secondo il TURANO Girolamo - il GIAMMARINARO operava occultamente, grazie all’appoggio di tale “Peppuccio CANGEMI”, identificato per il CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.03.1947, all’epoca Direttore Sanitario dell’A.S.L. n. 9 di Trapani.

Il TURANO condivideva con il proprio interlocutore il disappunto per le coperture di posti di primario presso gli ospedali di Alcamo e Salemi, esprimendo la convinzione che tutto sarebbe avvenuto mediante “la complicità” del citato Peppuccio CANGEMI, proprio in considerazione del fatto che il successivo giorno 21 giugno vi sarebbe stato il concorso a primario presso l’ospedale di Salemi :

TURANO : qua bisogna fare qualche cosa… CASCIO : eh… TURANO : io non lo so cosa si deve fare… ma non può essere cos…

CASCIO : e poi magari SCALISI vince pure quello di Salemi…

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TURANO : si… certo… infatti praticamente a questo non gli vogliono far fare la nomina ora… con la complicità di Peppuccio CANGEMI… la vogliono fare… perché siccome il 21 giugno c’è quello di Salemi mi capisci?…

CASCIO : si… TURANO : potrebbero fare… che ne so io?…allora… eh… CASCIO : che li vince tutte e due… TURANO : vince tutte e due… CASCIO : però poi può andare in un posto…

Il contenuto della conversazione sopra riportata dissipava eventuali dubbi circa le inalterate capacità del GIAMMARINARO Giuseppe di interferire, nonostante le vicissitudini giudiziarie e la sottoposizione alla misura di prevenzione, nel sistema della sanità locale rivestendo ancora occultamente, grazie alla possibilità di imporre direttive all’allora Direttore Sanitario dell’A.S.L. n.9 di Trapani CANGEMI Giuseppe, un ruolo di primaria importanza che già in passato gli aveva tributato amicizie eccellenti da parte di esponenti politici e alti funzionari delle Pubbliche Amministrazioni. ( all. n.14 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Tale postulato trovava una eloquente conferma nella conversazione telefonica avente progressivo n. 1997 del 03.07.2002, registrata sull’utenza mobile nr. 335/1016139 in uso a TURANO Vito, nell’ambito del decreto urgente n. 1020/02, intercorsa tra quest’ultimo e il di lui figlio, l’onorevole regionale TURANO Girolamo. ( all. n.15 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Nella conversazione di cui trattasi, il Girolamo TURANO riferiva al padre di avere raccolto le lamentele di MINORE Calogero9 inteso “Gerri”, medico e già candidato a Sindaco di Calatafimi in passato, che lo aveva informato che presso l’Assessorato Regionale alla Sanità era stata emessa una non meglio indicata “delibera” (“…eh, cosa è successo?… che Gerri praticamente… ha saputo che hanno fatto una delibera…”). Nel prosieguo il TURANO precisava al padre che, malgrado le rassicurazioni ricevute dal citato Peppuccio CANGEMI che il cennato provvedimento avrebbe avuto efficacia limitata a soli due mesi (“..la facciamo per due mesi…”), con recente decisione tale termine era stato, invece, prorogato fino al 31 dicembre, alludendo ad un ben preciso ma non esplicitato intento di terzi (“… ora invece l’hanno fatta fino al 31 dicembre prendendo in giro a tutti… ”).

Progressivo n. 1997 del 03.07.2002.

9 MINORE Calogero, nato a Castellammare del Golfo il 30.07.1952, residente a Calatafimi via XV maggio n. 42.

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utenza cellulare nr. 335/1016139, intestata ed in uso a TURANO Vito Procedimento penale n. 13894/01 N.C. D.D.A. - decreto urgente n. 1020/02 del 22.05.2002

GIROLAMO : pronto?… VITO : che è successo papà con Gerri?… GIROLAMO : eh, cosa è successo?… che Gerri praticament-… ha saputo che hanno fatto una

delibera… VITO : uh… GIROLAMO : dove il capo del distretto lo fanno ad Alcamo a… come si chiama… VITO : eh… GIROLAMO : a PICCICHE’… cosa che a me aveva detto la settimana scorsa… come si

chiama… Peppuccio CANGEMI, rassicurandomi su tante cose… ma di fatto praticamente va a finire insomma che la dovevano fare… la -dovevano fare per due mesi… “la facciamo per due mesi”… ora invece l’hanno fatta fino al 31 dicembre prendendo in giro a tutti…

L’acrimonia manifestata dal TURANO Girolamo nei confronti del CANGEMI era dovuta al fatto che - a suo parere - con tale deliberazione si stava offendendo l’onore e la credibilità di tanti professionisti che operavano nel settore medico e che praticamente si stava facendo di tutto per favorire gli “amici” del Giuseppe GIAMMARINARO (“…praticamente stanno facendo di tutto per favorire gli amici di GIAMMARINARO…”) .

GIROLAMO è un atto diciamo gravissimo che lede, insomma, la onorabilità e la personalità di

tanti professionisti che operano nel settore… praticamente stanno facendo di tutto per favorire gli amici di GIAMMARINARO , secondo me…

VITO : uhm…

La delibera - spiegava il TURANO Girolamo - riguardava, infatti, ancora le nomine a primario per i nosocomi di Alcamo e Salemi e vi era il rischio che fosse privilegiata la nomina in favore di un medico con anzianità di tre mesi rispetto ad altro candidato che ne aveva cinque (“…chi è che c’è che ha da 5 anni che ha l’incarico e lo levano per darlo a uno che ha 3 mesi…”). Lo stesso deputato regionale aggiungeva che la predetta nomina avveniva in pieno contrasto con le più elementari regole di valutazione dei requisiti del personale selezionato (“…non ha né professionalità e né diritti… non hanno diritti… calpestando quel che è di regola…”) .

GIROLAMO : eh… e sono cose diciamo che… chi è che c’è che ha da 5 anni che ha l’incarico e

lo levano per darlo a uno che ha 3 mesi… e che fra l’altro non ha né professionalità e né diritti… non hanno diritti… calpestando quel che è di regola…

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VITO : uhm…

Nella foga espositiva, frutto dell’amara constatazione di impotenza al cospetto di un gruppo di potere così organizzato ed inserito nel settore sanitario locale, il TURANO ribadiva l’ingerenza del GIAMMARINARO e citava i nomi di tali “CALESCIANO” e di “MANIACE”10, verosimilmente interessati e/o danneggiati dalla nomina di cui trattasi, palesando la consapevolezza che i vertici della A.S.L. di Trapani ricevessero direttive allo scopo di favorire una cordata di soggetti appositamente prescelti (“…sono tutti agli ordini di… di qualcuno… fot… calpestando la legge, calpestando tutte cose… favorendo solo i lori amici…”)

GIROLAMO : solo perché sono una cordata insomma che fanno parte di… la CIRL, lì… a

quanto pare a GIAMMARINARO … e così via… eh… io ho chiamato a CALESCIANO ora però ha il telefonino chiuso… gli lasciato un messaggio speriamo che mi chiama presto… e vedere cosa si deve fare… giustamente Gerri, MANIACE e tanti altri sono sul piede di guerra che vogliono fare bordello… ma

siccome lì insomma… eh… si naviga a senso unico… alla USL… sono tutti agli ordini di… di qualcuno… fot… calpestando la legge, calpestando tutte cose… favorendo solo i lori amici…

VITO : eh…

Il controllo indiscusso del GIAMMARINARO Giuseppe sulle nomine dei posti dirigenziali stabilite dalla A.S.L. di Trapani appariva a chiare lettere anche nel contenuto di altra conversazione telefonica, la n. 2229 dell’08.07.2002, registrata sull’utenza mobile nr. 335/1016139 in uso a TURANO Vito, nell’ambito del sopra riportato decreto urgente, intercorsa tra TURANO Vito e tale SIMONE Giuseppe. ( all. n.16 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Dall’accertamento esperito presso l’Ufficio Personale della A.S.L. n. 9 di Trapani, consultando l’elenco del personale assunto a tempo indeterminato aggiornato al 31.1.2006, risultava un unico soggetto a nome SIMONE Giuseppe, nato a il 16.3.1974, che risultava aver ricoperto dal 13-3-2007 al 31-8-2007 l’incarico di Dirigente Medico di Medicina presso il presidio Ospedaliero di Alcamo , mentre dal 1-9-2007 risultava aver cessato il rapporto d’impiego per

10 Dall’accertamento esperito presso l’Ufficio Personale della A.S.L. n.9 di Trapani, si aveva modo di appurare come, dall’elenco del personale assunto a tempo indeterminato aggiornato al 31.1.2006, risultassero due soggetti con il prefato cognome, in particolare tale MANIACI Antonio nato il 25.10.1953, assistente amministrativo presso l’ufficio amministrativo del nosocomio di Salemi, e MANIACI Antonia Maria nata a Cinisi il 2.1.1953, Dirigente Medico di Igiene Pubblica di Alcamo presso il presidio sanitario di Castellammare del Golfo. Nulla emergeva per quanto riguarda l’altro nominativo.

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“collocamento a riposo per dimissioni volontarie”. ( all. n.17 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Poiché il SIMONE domandava se vi fossero notizie che lo riguardavano (“ma… notizie per me… sai niente?… ”), il TURANO specificava che non era ancora stata assunta alcuna determinazione (“no… ancora non hanno fatto niente… che io sappia… ”) lamentando all’interlocutore che le procedure di selezione dovevano certamente essere oggetto di manipolazione (“hai capito… devono ancora… fare qualche altra operazione… dicono loro… ”) attesa l’imperante influenza del GIAMMARINARO Giuseppe, (“…perché loro… per ora impera… impera GIAMMARINARO là…”).

Progressivo n. 2229 dell’08.07.2002. utenza cellulare nr. 335/1016139, intestata ed in uso a TURANO Vito

Proc.Pen. n. 13894/01 N.C. D.D.A. - decreto urgente n. 1020/02 del 22.05.2002

TURANO : pronto?… SIMONE : ciao Vito… Peppe SIMONE… TURANO : ciao Giuseppe… SIMONE : come andiamo?… TURANO : mah… diciamo che andiamo, ma non è che andiamo bene… SIMONE : ma… notizie per me… sai niente?… TURANO : no, no… ancora non hanno fatto niente… che io sappia… SIMONE : si… anche se… TURANO : che io sappia… SIMONE : ma tu sai chi… TURANO : (ride) SIMONE : (ride) TURANO : hai capito… devono ancora… fare qualche altra operazione… dicono loro… SIMONE : si…

TURANO : perché loro… per ora impera… impera GIAMMARINARO là… SIMONE : si lo so… TURANO : e quindi…

Quindi, incalzato dalle domande e soprattutto dai timori del SIMONE circa il medico che sarebbe stato individuato quale primario (“…ma non è che qua dovremmo avere qualche… qualche sorpresa noi, vero?…”), il TURANO, in tono sconsolato, ribadiva che, comunque, il primario sarebbe stato prescelto nella rosa di nomi indicati dal GIAMMARINARO Giuseppe (“…ma… che so… comunque… non lo so… qualcuno di GIAMMARINARO…”):

SIMONE : ma non è che qua dovremmo avere qualche… qualche sorpresa noi, vero?… TURANO : sorpresa?… in che senso?…

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SIMONE : ma… che so… comunque… non lo so… qualcuno di GIAMMARINARO…

TURANO : qualcuno di GIAMMARINARO?… SIMONE : eh…

Proseguendo nelle esternazioni sul ruolo occulto del GIAMMARINARO, il TURANO aggiungeva che anche presso il nosocomio di Salemi per il posto vacante di primario era quasi certo l’incarico in favore di un uomo di Giuseppe GIAMMARINARO (“…che là a Salemi …deve vincere un uomo di GIAMMARINARO…”). Per cui il medesimo TURANO palesava l’esistenza della precisa strategia imposta dal GIAMMARINARO, grazie alla quale, sia presso il nosocomio di Alcamo, sia presso quello di Salemi dovevano essere nominati due referenti del sorvegliato speciale di P.S. (“..e che quindi loro aspettano che vince quello di GIAMMARINARO perché poi a sua volta… non è improbabile che faranno vincere… a quello di GIAMMARINARO lo manderanno ad Alcamo e a quello lo manderanno… a Salemi… non so… ma tutte cose GIAMMARINARO sta facendo lì…”):

TURANO : no, poi c’è un’altra cosa che ho sentito dire… che là a Salemi… SIMONE : eh…

TURANO : deve vincere un uomo di GIAMMARINARO… SIMONE : si…

TURANO : e che quindi loro aspettano che vince quello di GIAMMARINARO perché poi a

sua volta… non è improbabile che faranno vincere… a quello di GIAMMARINARO lo manderanno ad Alcamo e a quello lo manderanno… a Salemi… non so… ma tutte cose GIAMMARINARO sta facendo lì…

Pertanto, il SIMONE, anch’egli interessato alla candidatura a primario presso quegli ospedali, sconfortato dalle notizie avute, considerava, testualmente, di essere “..fuori gioco, in sostanza…” nonostante il TURANO ribadisse che l’interlocutore svolgeva con profitto il proprio servizio da circa 20 anni (“abbiamo detto, diciamo che… che tu hai tutte le caratteristiche perché è 20 anni che sei lì, insomma… e non hai problemi… ”):

SIMONE : insomma, praticamente io sono fuori gioco, in sostanza… TURANO : non lo so, io… noi abbiamo… SIMONE : (incomprensibile)… detto fra di noi… TURANO : abbiamo detto… abbiamo detto, diciamo che… che tu hai tutte le caratteristiche

perché è 20 anni che sei lì, insomma… e non hai problemi… SIMONE : ho dimostrato… TURANO : si però… SIMONE : ho dimostrato di essere all’altezza… TURANO : capacità… serietà… tutte queste cose… le abbiamo dette queste… SIMONE : se andiamo a vedere… se andiamo a vedere i numeri al primo posto c’è la medicina e

al secondo posto la cardiologia…

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TURANO : Peppe, non mi devi dire niente perché queste cose le abbiamo dette già noi… è giusto?… però praticamente pare che insomma… non bastino queste cose, và…

SIMONE : uh…

Pur tuttavia, lo stesso TURANO finiva con l’ammettere che il SIMONE non poteva aspirare di fatto all’ambito posto di primario in quanto non vicino al GIAMMARINARO (“…che tu… che tu sei bravo… praticamente non basta… devi essere pure amico di GIAMMARINARO altrimenti sei… sei “scecco”… “):

TURANO : che tu… che tu sei bravo… praticamente non basta… devi essere pure amico di

GIAMMARINARO altrimenti sei… sei “scecco”… SIMONE : ho capito…

Siffatta considerazione finale del TURANO, sintetizza senza dubbio l’assoluta centralità del GIAMMARINARO Giuseppe nel tentativo di condizionare le salienti decisioni dell’amministrazione sanitaria locale .

L’attuale presidente della Provincia regionale di Trapani, infatti, ribadiva come nella realtà della Sanità locale il GIAMMARINARO godesse di enorme influenza nel decidere le sorti dei concorsi e delle nomine, prevaricando le più elementari norme di diritto e di opportunità, imponendo la nomina di medici in delicatissimi settori per la salute pubblica solo ed esclusivamente per appagamento di meri interessi politici ed economici (“… LA SANITÀ IN PROVINCIA DI TRAPANI VIENE GESTITA DA GIAMMARINARO … se ci sono medici che sono bravi… però, diciamo, non sono amici di GIAMMARINARO diventano “scecchi”… mentre gli “scecchi” amici di GIAMMARINARO diventano bravi… come se, diciamo, la sanità fosse adeguata, che so, al commesso, è giusto?… o all’impiegato… uno che è amico di GIAMMARINARO fa l’impiegato… uno come… (inc)… fa il commesso… ma dico… fare il commesso e l’impiegato non è che c’è di mezzo la salute dei cittadini… non c’è niente… mentre nella sanità c’è la salute dei cittadini che va di mezzo…”).

TURANO : (incomprensibile)… la sanità in provincia di Trapani viene

gestita da GIAMMARINARO… se ci sono medici che sono bravi…

però, diciamo, non sono amici di GIAMMARINARO diventano

“scecchi”… mentre gli “scecchi” amici di GIAMMARINARO diventano bravi… come se, diciamo, la sanità fosse adeguata, che so, al commesso, è

giusto?… o all’impiegato… uno che è amico di GIAMMARINARO fa l’impiegato… uno come… (incomprensibile)… fa il commesso… ma dico… fare il commesso e l’impiegato non è che c’è di mezzo la salute dei cittadini… non c’è niente… mentre nella sanità c’è la salute dei cittadini che va di mezzo…

SIMONE : (incomprensibile)… non ci sono dubbi… io penso di avere portato… TURANO : è giusto?…

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SIMONE : avere portato avanti un discorso, và, diciamo… poi tutti quanti… poi c’è sempre quello che parla male, intendiamoci… però…

TURANO : si… SIMONE : queste cose le sappiamo… però santo dio, io ho dimostrato con i fatti,

oggettivamente insomma di…

Orbene, in relazione alle logiche che hanno condizionato negli ultimi anni gli equilibri politici nel trapanese a causa dell’influenza del GIAMMARINARO Giuseppe, è opportuno menzionare a pieno riscontro dell’attività investigativa l’apporto informativo delle sommarie informazioni rese in data 2 novembre 2004 dall’On. GRILLO Massimo, nato a Marsala il 19 luglio 1963, residente in Marsala, via Curatolo n° 24, esponente politico eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del CCD - CDU a seguito delle elezioni politiche del maggio 2001. Riscontrando le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia CONCETTO Mariano, dal sindaco CRIMI, oltre che le intercettazioni nei confronti del TURANO Girolamo, circa la rilevante influenza politica del GIAMMARINARO Giuseppe fino alle più recenti competizioni elettorali regionali del 2001 e provinciali del 2003, il GRILLO ha esplicitato quanto sia ancora rilevante in seno all’U.D.C. trapanese il peso del GIAMMARINARO ed il suo rapporto con l’allora Presidente della Regione Sicilia CUFFARO Salvatore (“……in preparazione del primo congresso nazionale costituente l’UDC a Trapani fu richiesto di affrontare la questione morale all’interno del costituendo gruppo politico ed in particolare si chiese l’esclusione di taluni soggetti. Tale questione fu posta quale pregiudiziale all’elezione del segretario provinciale che fu eletto nella persona del dr. Gianni POMPEO, di area CDU e caldeggiato da me, che accettò con riserva la segreteria provinciale. In realtà accadde che i buoni propositi vennero meno, poiché, mentre la maggioranza costituita dal blocco facente riferimento a me e all’on. COSTA era d’accordo nell’escludere - in particolare a Marsala - LAUDICINA Vincenzo, COSTA ed il suo gruppo non voleva

che si facesse a meno dell’apporto del biancofiore e cioè di GIAMMARINARO e CUFFARO. D’altra nella sua posizione di assessore della giunta regionale di CUFFARO questo era una sua necessità…. “) L’On. GRILLO ha chiarito di essersi recato a riunioni presso l’abitazione del GIAMMARINARO, incontrando in quel sito l’allora presidente della Giunta Regionale CUFFARO Salvatore, e di averne ostacolato la candidatura, attesa la sottoposizione alla sorveglianza speciale di P.S. Questa era invece incoraggiata - spiegava il GRILLO - dall’ex On. UDC Saverio ROMANO11, il quale aveva

11ROMANO Saverio, nato a Palermo il 24.12.1964, avvocato, eletto all’ARS il 19.05.2001; Componente della Commissione per la Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti dal 19 settembre 2001 e della VI Commissione permanente Finanze dal 21 giugno 2001. Nel 1997 viene designato Presidente dell’IRCAC, il più importante ente creditizio siciliano. Ricopre questa carica fino al 2001 quando viene eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nella XIV legislatura, in virtù di una candidatura nel collegio maggioritario di Bagheria. Nell'aprile del 2008 è stato rieletto in Parlamento, dove ricopre attualmente l'incarico di componente della Commissione

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assicurato che la misura di prevenzione de qua sarebbe stata presto revocata (“…. Conosco il GIAMMARINARO dal periodo in cui militavamo entrambi nella democrazia cristiana, anche se in correnti diverse. Successivamente alle elezioni regionali del 1991 le scelte

politiche operate da me e dal GIAMMARINARO finirono per farci distanziare.

Incontrai di recente il GIAMMARINARO, anche presso la sua abitazione, in compagnia dell’on. CUFFARO. Ricordo in particolare di avere incontrato il GIAMMARINARO a partire dal 2001 in alcune occasioni. Ricordo che si discuteva, anche, della candidatura del GIAMMARINARO. Io e gli appartenenti al gruppo dell’ex CDU ci opponevamo ad una candidatura del GIAMMARINARO che era stato

raggiunto da un provvedimento applicativo della misura di prevenzione. Ritenevamo la condizione del GIAMMARINARO incompatibile con la sua candidatura. Questo nonostante in un incontro l’on. ROMANO ebbe a dirmi che la misura di prevenzione applicata al GIAMMARINARO sarebbe stata revocata da li a breve……”).

Orbene, anche la figura del ROMANO Saverio ha acquisito una apprezzabile rilevanza, per gli indiretti riferimenti che nel corso delle intercettazioni svolte nei confronti di alcuni degli indagati sono stati a lui fatti quale ulteriore referente e autorevole contatto per gli imprenditori vicini al GIAMMARINARO in relazione ai vari prestiti accesi, per la gestione delle società, oltre che presso gli istituti bancari anche presso l'I.R.C.A.C., come meglio si vedrà in prosieguo. D'altra parte, il peso politico e il potere gestito dall'on.ROMANO in virtù sia della carica elettiva allora ricoperta che dell'incarico specifico presso la Commissione di Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti erano chiaramente emersi nell'ambito di altro procedimento penale, il nr. 2358/99 r.g. D.D.A, che aveva portato all'emissione dell'O.C.C. nr 2358/99 R.G.N. R. D.D.A. e nr. 7339/2000 R. G. G.I.P., nei confronti di :

1) MICELI Domenico, nato a Sambuca di Sicilia il 15 ottobre 1964; 2) ARAGONA Salvatore, nato ad Altofonte il 24 dicembre 1962; 3) BUSCEMI Francesco, nato Palermo il 5 gennaio 1935; 4) GRECO Vincenzo, nato a Palermo il 28 marzo 1953, Finanze. Il 22 settembre 2010 si è dimesso dall'incarico di Segretario Regionale dell'UDC Sicilia e da ogni incarico di partito, fondando il 28 settembre dello stesso anno, il movimento dei Popolari per l'Italia di domani. Saverio Romano, nel 2003, è stato indagato dalla Procura di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Il 1º aprile 2005 il gip ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura con la seguente motivazione: «Gli elementi acquisiti non sono idonei a sostenere l' accusa in giudizio». Nel 2009, il testimone di giustizia, dichiarante di mafia, Massimo Ciancimino (figlio dell'ex sindaco mafioso Vito Ciancimino) lo accusa di avergli pagato tangenti per 100 mila euro per questo è iscritto nel registro degli indagati della DDA di Palermo per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici dell'Udc Totò Cuffaro e Salvatore Cintola. Di recente confluito nel gruppo al Senato dei “Responsabili”, il 23 marzo u.s., su proposta del Presidente del Consiglio, è stato nominato “con riserva” dal Capo dello Stato, Ministro dell’Agricoltura.

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tutti indagati per il reato di associazione mafiosa, in particolare per aver agito al fine di rafforzare l'associazione “Cosa nostra” (con particolare riferimento all'articolazione facente capo al capo mandamento di Brancaccio, GUTTADAURO Giuseppe), concretamente favorendo la tutela degli interessi economici dei soggetti ad essa organici e influenzando lo svolgimento di concorsi pubblici, oltre che tentando di influenzare le competizioni elettorali mediante il sostegno delle candidature di soggetti di gradimento dell'organizzazione criminale, che ne garantiva l'appoggio elettorale.

A tal proposito, nel corso delle intercettazioni svolte nei confronti del GUTTADAURO, e citate nella suddetta ordinanza, veniva fatto riferimento esplicito al ROMANO Saverio, quale candidato da appoggiare alle elezioni, in quanto tra l'altro referente utile e disponibile in seno all'I.R.C.A.C. e elemento di mediazione con l’allora Presidente della Regione Sicilia CUFFARO Salvatore, perchè suo grande e intimo amico.

Particolarmente significative si rivelano una serie di conversazioni, come quella avvenuta il 3 maggio 2001, quando il GUTTADAURO chiedeva al BUSCEMI Francesco di avvisare tale Angelo GIAMMARESI, che per le elezioni regionali avrebbe dovuto fare campagna elettorale per un suo candidato.

Il BUSCEMI approfittava della circostanza e dell’oggetto della conversazione per rassicurarsi se anche il GUTTADAURO, come lui, avesse ricevuto indicazioni per sostenere Saverio ROMANO, candidato alle elezioni nazionali.

LEGENDA: FR:BUSCEMI Francesco GU: GUTTADAURO Giuseppe

FR: l’altra volta per esempio qualcuno..tu sai che si porta a Bagheria si porta alle nazionali Saverio Romano…

GU: si…

FR: Saverio ti ho detto che per una cosa mia ha fatto pazzie; perché lui è presidente dell’I.R.C.A.C. …

GU: lo, so…

FR: te lo avevo detto… presidente dell’I.R.C.A.C. ed avevo quella cosa sia al Banco di Sicilia – Cassa di Risparmio e sia all’ I.R.C.A.C.. L’ultimo periodo all’I.R.C.A.C. io dovevo pagare per uscirmene da quella camurria di quella firma che ho messo da Pacego (o simile)… quarantaduemilioni, minchia Saverio mi risulta per una settimana non ci andò perché gli avevano messo la “cosa” per firmarla..per dire che non mi davano più il benestare… perché Saverio ci ha fatto levare qualche trenta milioni, no a me a chi…. ai tre che eravamo così..però mi disse Franco bisogna pagarli quelli due pagali …perché passa il tempo ed io sono nei guai. Chiamò l’avvocato MINI’ (o simile) il Vice Direttore generale al suo studio e gli ha detto tu domani prende la lettera sul mio tavolo e te la porti da te e la fai scomparire per otto giorni ed io a otto giorni non vengo .. vedi che con me si è comportato ..incompr..

GU: incompr…

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FR: no, lui molto abilmente …incompr.. della nostra amicizia..l’altra volta pure con un consigliere provinciale, ex consigliere provinciale …

La conversazione del 9 aprile 2001, la più lunga intercettata a casa del GUTTADAURO (dalle 17,30 fino alle 2,30 successive), assume particolare importanza perché alla stessa prende parte oltre al GUTTADAURO ed al MICELI – che interviene in un secondo momento - anche ARAGONA Salvatore - soggetto particolarmente addentro ai rapporti tra cosa nostra ed il mondo politico.

L’ARAGONA, invero, sconsigliava la scelta di tale PRIOLA - quale persona fidata del GUTTADAURO - da candidare alle elezioni regionali trattandosi, secondo le sue conoscenze, di soggetto che non soddisfaceva ai requisiti di fedeltà voluti dall’on. CUFFARO, che per questo motivo aveva scelto per un collegio - quello di Bagheria - considerato di ferro, Saverio ROMANO, anch’egli avvocato, noto perché era riuscito a far uscire dalla galera i CAVALLOTTI di Belmonte Mezzagno, ma soprattutto suo amico personale:

LEGENDA: SA:ARAGONA Salvatore GU: GUTTADAURO Giuseppe GI: te lo ricordi l’avvocato che presentò Cuffaro… Romano… SA: come no… certo è là i candidati del collegio di ferro, mi spunta un legale…

Totò Cuffaro ha premiato il suo amico… perché il che se ne dica Saverio Romano non è il politico… è l’uomo con cui Cuffaro ha sempre camminato assieme… moglie… tu lo hai visto no ?… se c’è una vacanza e… Saverio… nei momenti di alto e nei momenti di basso… in passato Saverio Romano… politicamente è una cosa… dal punto di vista avvocato ha tirato fuori i Cavallotti di Belmonte… a Belmonte è diventato importante… però insomma come avvocato è quello che è… nel cuore di Totò però è il suo amico… dove lo ha messo, in un collegio di ferro… sale automaticamente… cioè Saverio Romano è là… cioè c’è poco da fare… allora Totò sta facendo una operazione infatti poi sono due domande che io devo fare a lui… sta facendo una operazione di fidelizzare… di farsi la squadra… però con quale criterio se la vuole fare… se non si fa la squadra buona… Totò il patrimonio che in questo momento ha… nelle mani, cioè che poi ha tutto… lo disperde… perché tu gli sistemi quello Eufemia (o simile)… ha un borsino… alle Regionali, no ?… sono quindici persone che…

Il GUTTADAURO a sua volta collegava tale proposta con gli inviti fattigli e finalizzati ad incontrare l’on. CUFFARO e Saverio ROMANO, ritenendo che tali incontri servissero ad appurare se realmente il MICELI rappresentasse il suo più fedele tramite, ed avesse garantito così il suo pieno appoggio elettorale.

LEGENDA: MI: MICELI Salvatore GU: GUTTADAURO Giuseppe

GU: l’avvocato ROMANO mi vuole… mi vuole incontrare… MI: mi ha assicurato…

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GU: tu lo sai che l’avvocato Saverio ROMANO mi vuole incontrare? Mi ha mandato un appuntamento… .in un posto qua vicino… dice se lo voglio incontrare e chi è che …incompr…mi ha mandato a dire che fa ci vuole…lo vuole

vedere? E io a questo punto ora gli dico di si… quindi.. MI: …incompr…

GU: e quindi è lui sempre che me lo manda, perché se domani a me mi conoscono cinquantadue avvocati e me mi conosce da dietro le sbarre…

Il CUFFARO Salvatore, con sentenza emessa a carico di AIELLO Michele ed altri avente n. 174/05 del 18-01-2008, era condannato alla pena di anni 5 di reclusione e l’interdizione perpetua dai PP.UU per il reato di favoreggiamento semplice.

Il 23 gennaio 2010 la Corte d'Appello di Palermo condannava il CUFFARO a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato nel processo 'talpe alla Dda'; rispetto alla sentenza di primo grado la pena è stata inasprita di ulteriori due anni, con l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra. Il 22 gennaio 2011 la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna a 7 anni di reclusione inflittagli l'anno prima dalla Corte di Appello di Palermo, nonostante la richiesta di eliminazione dell'aggravante mafiosa da parte del Procuratore Generale. Il giorno stesso CUFFARO Salvatore si costituisce e viene rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia.

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CAPITOLO II

LE IPOTESI DI TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI: IL CONTROLLO OCCULTO ESERCITATO DAL SORVEGLIATO SPECIALE DI P.S. GIAMMARINARO GIUSEPPE SU BENI E SERVIZI DEL CARTELLO DI IMPRESE, OPERANTI NEL SETTORE DELLA SANITA’ ASSISTENZIALE TRAPANESE, ATTRAVERSO L’INTERPOSIZIONE FITTIZIA DI IMPRENDITORI L’analisi della posizione personale del GIAMMARINO Giuseppe fin qui svolta, costituisce premessa imprescindibile al fine di ricostruire e valutare nel giusto contesto gli esiti delle investigazioni a suo carico compediate nella Informativa di reato (Div.Ant.-Cat.Q.2/2-08) del 10-05-2008, che prendevano le mosse dalle indagini svolte nel settore della sanità assistenziale trapanese e attivate in seguito ai preziosi elementi informativi raccolti in occasione del rinvenimento del cadavere di CAPIZZO Salvatore, nato a Salemi il 18.06.1958, attinto da numerosi colpi di arma da fuoco, in Mazara del Vallo il giorno 01.10.2002.

Sul conto del predetto, ex infermiere, si rilevò subito come lo stesso fosse amministratore unico del “Centro Emodialisi Mazarese”, con sede in Mazara del Vallo, e intrattenesse da diversi anni una malcelata relazione extraconiugale con NOVARA Filomena, nata a Mazara del Vallo il 03.01.1969, moglie di LAMBERTA Giovanni nato a Mazara del Vallo il 16.04.1955, soggetto pregiudicato e già indagato dalla locale Squadra Mobile nell’ambito delle indagini successive all’attentato perpetrato in danno dell’allora Vice Questore Aggiunto Dr. Calogero GERMANA’, avvenuto in data 16.09.1992; relazione sentimentale aggravata dalla circostanza che il predetto LAMBERTA già in passato aveva manifestato sentimenti di gelosia verso la coniuge, giungendo a dichiararsi pronto ad uccidere in caso di tradimento da parte della stessa. (all. n.18 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Pertanto, parallelamente alle indagini avviate dagli organi locali di P.G. in merito all’omicidio del CAPIZZO Salvatore, la Squadra Mobile di Trapani espletava ulteriori accertamenti sul conto dei predetti, giungendo a rinvenire stretti collegamenti, sul piano lavorativo, tra l’ucciso ed il proponendo GIAMMARINARO Giuseppe.

Siffatte risultanze, lo si anticipa, forniscono importanti elementi a conferma della riconducibilità, a carico del GIAMMARINARO Giuseppe e dell’ARDAGNA Nicolò, di varie ipotesi di interposizione fittizia di soggetti, che verranno di seguito trattate negli appositi paragrafi.

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§ II.1 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali, operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione fittizia svolta dall’imprenditore CAPIZZO Salvatore: il controllo occulto sulla “C.E.M.” di Mazara del Vallo e sui terreni già appartenuti a CASCIOLO Maria. Come si rileva dalla citata informativa di reato del 10-05-2008, le risultanze delle indagini condotte successivamente all’omicidio del CAPIZZO Salvatore, sulla scorta degli spunti emergenti all’esito del sopralluogo effettuato in occasione del rinvenimento del suo cadavere, fornivano alla polizia giudiziaria importanti elementi a conferma della riconducibilità, a carico di GIAMMARINARO Giuseppe e ARDAGNA Nicolò, dell’ipotesi di reato di cui all’art. 12 quinquies della legge 356/92.

E’ opportuno, a tal proposito, richiamare l’esito del sopralluogo di polizia effettuato nell’immediatezza del rinvenimento del cadavere del CAPIZZO Salvatore, quando nel corso dell’ispezione cadaverica veniva riscontrata la presenza di un biglietto riportante la scritta “Nicola ARDAGNA” ed il numero telefonico 329/0044188. Sempre nello stesso biglietto si rilevava anche l’appunto “c/c Giusy 5117608” nonché il nome “Pino” in corrispondenza del numero telefonico cellulare 320/0253116. Sul retro del biglietto si leggeva, inoltre, la dicitura “CANGEMI” con il numero telefonico 335/5682181. ( cfr. all. n.18 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

In ordine al predetto “Nicola ARDAGNA” lo stesso si identifica per ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.01.1965, ivi residente nella via Cremona nr.67, autista e factotum del GIAMMARINARO Giuseppe, effettivamente intestatario dell’utenza mobile n.329/0044188. (all. n.19 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Dipendente della “Salus s.r.l.”, e Sindaco effettivo nella “Villa Letizia Soc. Coop. a.r.l.”, sedente in Mazara del Vallo, nonché Amministratore unico della “Bios s.r.l.” sedente in Santa Ninfa, come verrà meglio approfondito, le indagini svolte ne hanno messo in luce il ruolo di fidatissimo sodale ed accompagnatore, soprattutto per il mantenimento di contatti riservati, nonché di latore delle direttive impartite dal GIAMMARINARO a imprenditori componenti della varie compagini gestionali e funzionari pubblici, oltre che di materiale strumento per l'acquisizione occulta di beni da parte di quest'ultimo.12 ( cfr. all. n.19 Informativa di reato del 10-05-2008)

12 Come, infatti, verrà documentato infra, la “Immobiliare Alicia S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.” è risultata - attraverso l’espletamento dei vari servizi tecnici - strumentale ad una operazione di trasferimento fraudolento di appezzamenti di terreno già di proprietà di CASCIOLO Maria, genitrice del defunto imprenditore CAPIZZO Giuseppe, prestanome del GIAMMARINARO Giuseppe, che

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Il “CANGEMI” è da identificarsi per il più volte sopra citato e generalizzato CANGEMI Giuseppe, già Direttore Sanitario della allora A.S.L. n. 9 di Trapani, usuario dell’utenza mobile nr.335/5682181, intestata alla A.S.L. n.9 di Trapani con contratto a nome di PARISI Giuseppe, via Mazzini n. 1. ( cfr. all. n.14 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Gli accertamenti consentivano anche di appurare che l’utenza Wind n. 320/0253116 risultava intestata a ROBINO Mirella, nata a Salemi il 21.07.1974, ivi residente in via Monte delle Rose, 50, nubile, all’epoca segretaria particolare del GIAMMARINARO e nel novero dei soggetti risultati far parte del dedalo di società facenti capo a quest’ultimo. (all. n.20 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Si pone in assoluta evidenza la duplice disponibilità da parte del CAPIZZO Salvatore delle utenze cellulari del CANGEMI Giuseppe e dell’ARDAGNA Nicolò, ovvero di due soggetti risultati pienamente contigui al GIAMMARINARO, circostanza questa che doveva certamente essere nota anche alla vittima, dal momento che accanto ai nominativi suddetti era appuntato il nome “Pino”, con ovvio riferimento al GIAMMARINARO.

Per completezza si rileva, inoltre, che con nota del 02.10.2002 la Regione Carabinieri Sicilia - Compagnia di Mazara del Vallo, nel dare atto dell’ispezione cadaverica sul CAPIZZO Salvatore, proponeva di porre sotto controllo alcune utenze mobili (320/036137713, 320/0253116), in quanto in uso a tale “Pino”, verosimilmente da intendersi per GIAMMARINARO Giuseppe e un’utenza fissa (nr. 0923/906120) installata presso l’abitazione del CAPIZZO Salvatore. ( fr. all. n.18 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

In ordine all’intestataria della sopra citata utenza cellulare 320/0361377, CAMPISI Donatella, si rappresenta che personale della Squadra Mobile, durante un servizio appositamente predisposto in data 18.11.2001, alle ore 12:55 notava in Salemi il GIAMMARINARO Giuseppe il quale, dopo essersi intrattenuto a conversare in quella p.zza Libertà con alcuni soggetti, saliva a bordo, in qualità di passeggero, di una Vollkswagen Polo di colore bleu targata AC362JS, guidata da persona al momento non conosciuta, ma intestata alla

venivano rivenduti (con successivo atto di rogito avente repertorio n. 2748 raccolta 1140 redatto in data 06.11.2001), fittiziamente proprio alla “Immobiliare Alicia S.a.s.”, del citato ARDAGNA su occulta direttiva del sorvegliato speciale di PS. 13Utenza intestata a CAMPISI Donatella, nata a Salemi il 28.08.1971, ivi residente in c.da Filci n.1031, disoccupata, coniugata con DE MARTINEZ Giovanni nato a Salemi il 25.12.1966.

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predetta CAMPISI Donatella, allontanandosi. ( cfr. all. n.21 e 22 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

A testimoniare lo stretto intreccio dei rapporti intercorrenti tra il CAPIZZO Salvatore e il GIAMMARINARO Giuseppe si richiamano i servizi di osservazione svolti in occasione dei permessi richiesti e rilasciati a quest’ultimo da codesta A.G., in particolare con riguardo all’autorizzazione concessa il 02.10.2002, per allontanarsi dal Comune di Salemi nella giornata del 07.10.2002 al fine di potersi recare a Palermo presso uno studio dentistico.

Il predisposto servizio di pedinamento effettuato il giorno 07.10.2002, anche con il supporto di riprese video e fotografiche, consentiva di accertare come, a mezzo dell’autovettura Mercedes Classe E, targata AW 389 JM (allora intestata al “Centro Emodialisi Mazarese”, di cui risultava essere amministratore unico proprio il defunto CAPIZZO Salvatore, ed attualmente intestata alla “Salus s.r.l.”) con alla guida ARDAGNA Nicolò Domenico, il GIAMMARINARO Giuseppe effettivamente si recava in Palermo presso lo studio medico associato “Cricchio–Imburgia–Leone–Maneschi”, sito in quella via Passo dei Poeti n. 11, ove rimaneva dalle ore 12.05 alle 13.20. ( all. n.23 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il servizio di osservazione consentiva, inoltre, di notare come il predetto GIAMMARINARO, uscito dallo studio medico, si incontrava nel breve volgere di pochi minuti con più persone, non meglio identificate, con le quali si soffermava a conversare, stessa cosa che faceva poco dopo con l’on. Saverio ROMANO e fino alle successive ore 14.10 circa, allorquando si allontanava in direzione di viale Lazio.

L’episodio in narrativa, il primo di una lunga serie di visite mediche autorizzate da codesta Sezione Misure di Prevenzione, evidenzia anche come il GIAMMARINARO Giuseppe, sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi ai sensi della legge 575/65, approfittasse delle autorizzazioni ottenute per motivi di salute per intrattenere relazioni con più soggetti con i quali, per motivi di riservatezza, preferiva non incontrarsi a Salemi.

Gli stretti rapporti esistenti tra il CAPIZZO Salvatore e il GIAMMARINARO Giuseppe, palesati dalle numerose cointeressenze in attività imprenditoriali nel settore della sanità assistenziale della provincia di Trapani, venivano ulteriormente corroborati dalle dichiarazioni rese alla Squadra Mobile di Trapani il giorno 08.10.2002 da ANZELMI Giuseppa, nata a Mazara del Vallo il 06.09.1963, vedova del CAPIZZO Salvatore, la quale, nel confermare

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l’esistenza, tra il defunto CAPIZZO ed il GIAMMARINARO, di un’amicizia risalente a vecchissima data, ricordava, tra gli altri episodi, di avere trascorso il giorno di ferragosto del 2002 presso la propria abitazione estiva sita in Salemi, unitamente alla famiglia del GIAMMARINARO Giuseppe e a quella di MANISCALCO Antonino14, la cui moglie, CATALANOTTO Marina, risultava essere socio minoritario presso il menzionato centro di dialisi.

Giova, inoltre, aggiungere che la ANZELMI, nelle stesse circostanze, riferiva che immediatamente dopo che il GIAMMARINARO terminava la latitanza, sia il di lei “marito che il TUSA che il MANISCALCO sovente gli facevano da autista, ciascuno con le proprie auto ed a spese del C.E.M. per carburante ed altro”. ( all. n.24 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso dell’escussione, la ANZELMI riferiva pure di altre società operanti in quel settore sanitario e riconducibili al congiunto, elencando, oltre che l’anzidetto centro di Mazara del Vallo, anche le società denominate “SERENA” ed “ALBA”, nonchè altra società, la cui struttura doveva essere realizzata nel comune di Castelvetrano, ed altra ancora che doveva sorgere in Trapani, entrambe non meglio individuate. In ordine a tale ultimo inciso, la ANZELMI faceva rilevare che nel precedente mese di luglio 2002, unitamente al marito, si era recata presso una finanziaria denominata “LOCAT”, per formalizzare la propria garanzia per un prestito di 700.000.000 circa di vecchie lire, cui risultava interessato tale LENTINI Antonello15, rappresentante della “BAXTER”, ditta specializzata nella fornitura di arredamento per emodialitici; prestito grazie al quale il LENTINI aveva provveduto ad arredare il predetto centro trapanese.

Sul conto del “C.E.M.”, venivano parallelamente svolti accertamenti presso la Camera di Commercio di Trapani, che consentivano di verificare la composizione societaria, rilevandone la gestione quasi a conduzione familiare, facendone parte in qualità di soci, legati alternativamente tra loro da vincoli di parentela o affinità:

14 Lo stesso, dagli accertamenti allora svolti, è risultato essere: a) vice presidente della “Serena – Soc.Coop. a r.l.”, operante nel settore sanitario, con sede in Mazara del Vallo, via del Fante nr.25; b) vice presidente della “Alba – Soc.Coop. a r.l.”, operante nel settore dell’assistenza agli anziani, con sede in Mazara del Vallo, via delle Palme nr.30. La di lui moglie CATALANOTTO Marina e la di lui madre ANGELO Maria risultavano, inoltre, essere socie nel “C.E.M. (Centro Emodialisi Mazarese)” di Mazara del Vallo, nel quale, successivamente all’omicidio del CAPIZZO Salvatore assumeva l’incarico di amministratore unico, come meglio esplicitato più avanti. 15Identificato per LENTINI Antonio, nato a Catania l'01.12.1962, residente a San Gregorio di Catania in viale Europa nr.100. Dalla visura camerale effettuata, lo stesso risultava già socio accomandante nel “Laboratorio Analisi cliniche della dottoressa Maria Leotta & C. s.a.s.” di Catania (inattiva), consigliere nella “Melograno s.r.l.” di Adrano (CT) (inattiva), amministratore unico della “Prontohospital s.r.l.” (inattiva) e della “Promohospital s.r.l.” di San Gregorio di Catania e amministratore unico della “Tecnodial s.r.l.” di Catania.

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− ANZELMI Giuseppina, moglie del defunto CAPIZZO

Salvatore;

− CATALANOTTO Marina, moglie del citato MANISCALCO Antonino;

− GUCCIARDI Maria Francesca, nata a Salemi il 18.09.1964, moglie di TUSA Luigi, nato a nato a Salemi il 06.01.1964;

− TUSA Salvatore nato a Gibellina il 02.10.1968;

− ANGELO Maria madre di MANISCALCO Antonio;

− FAZIO Grazia, moglie di CAPIZZO Giuseppe, germano del defunto Salvatore.

Il MANISCALCO Antonino, invece, rivestiva dall’epoca successiva all’omicidio del CAPIZZO Salvatore e riveste tuttora la carica di amministratore unico della società. ( all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso dell’escussione, la vedova del CAPIZZO, in ordine all’occulta gestione da parte del GIAMMARINARO dei centri intestati al marito, rimarcava quanto segue:

− che il MANISCALCO, fin dalla prima richiesta riguardante la necessità di procedere alla nomina di un nuovo amministratore del “C.E.M.” di Mazara del Vallo, le faceva rilevare la propria incapacità a potere gestire il centro in argomento. D’altra parte la stessa ANZELMI, ben conoscendo il personaggio, non mancava di farne osservare le carenze dialettiche, nonché l’assoluto difetto di specifiche competenze amministrativo-contabili per svolgere un simile incarico;

− che tale momentanea ed iniziale indisponibilità del MANISCALCO a gestire la struttura sanitaria subiva, a dire della ANZELMI, un radicale mutamento in data 06.10.2002 allorquando, verosimilmente sollecitato in tal senso da qualcuno, riceveva una telefonata dallo stesso che le comunicava la ferma volontà di ricoprire l’incarico di amministratore unico. L’urgenza e l’insistenza palesata dal MANISCALCO per assumere la direzione del “C.E.M.”, in quel particolare momento, vista la recentissima tragedia vissuta dalla ANZELMI, induceva la vedova a palesare legittimi sospetti sulle effettive intenzioni dell’amico, sostenendo la propria convinzione che, a fronte di tale ripensamento certamente vi era stato il suggerimento di taluno che, evidentemente, in luogo della ANZELMI avrebbe gradito la gestione del centro da parte del MANISCALCO. La vedova in argomento, sebbene confusa dai tragici avvenimenti, inizialmente non acconsentiva a tale richiesta ma successivamente,

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sempre a seguito delle pressioni esercitate dal MANISCALCO, dava la propria disponibilità a partecipare ad una assemblea che si sarebbe tenuta nei locali del “Centro Emodialisi Mazarese” il 07.10.2002. In quella occasione, la ANZELMI rappresentava inizialmente al commercialista MILAZZO Vincenzo le proprie perplessità in ordine ad una eventuale ed imminente nomina del MANISCALCO quale amministratore unico del centro, ma questi ignorava le argomentazioni proposte dalla vedova. Immediatamente dopo - proseguiva la ANZELMI - il MILAZZO faceva introdurre gli altri soci minoritari della società nella stessa stanza e, dopo essersi recato in una stanza attigua, ne ritornava con un documento che sottoponeva alla firma di tutti i presenti, senza che avesse avuto luogo alcuna discussione in ordine alla nomina del nuovo amministratore unico. Riferiva inoltre che, essendo confusa e prostrata per quanto stava avvenendo, vergava l’atto in parola non rendendosi conto che, pur possedendo la maggioranza relativa delle azioni e quindi avendo il controllo diretto della società, di fatto aveva acconsentito alla sua esautorazione, senza ricoprire più alcun incarico.

Per completezza descrittiva e per illustrare ulteriormente il contesto ambientale in cui si muovevano gli amministratori del “C.E.M.”, si evidenzia come in occasione del trasferimento nei nuovi locali siti nella c.da Ponte Serrone del comune di Mazara del Vallo, veniva assunta in qualità di segretaria la già citata NOVARA Filomena, moglie del LAMBERTA Giovanni, la sorella di quest’ultimo a nome Caterina, nonché un’infermiera, nipote del fratello del menzionato LAMBERTA Giovanni.

La vedova ANZELMI, inoltre, riferiva in merito ad almeno due incontri avvenuti presso la propria abitazione estiva di Salemi, nel corso dei quali, presente pure il GIAMMARINARO Giuseppe, i convenuti ebbero a programmare la realizzazione della menzionata struttura multifunzionale avente sede in Castelvetrano.

Inoltre, nel corso dell’escussione avvenuta in data 07.04.2003, in merito ai rapporti intrattenuti dal marito con il socio LENTINI Antonello di Catania, la medesima dichiarava che quest’ultimo, con il quale si era ripetutamente incontrata per discutere della situazione delle diverse società facenti capo al defunto marito, aveva esternato la propria contrarietà alla collocazione della sede sociale della “Serena s.r.l.” nella via F.P. Oliveri n. 81 del comune di Salemi, stesso indirizzo ove era ubicata la segreteria politica dell’ex onorevole regionale GIAMMARINARO Giuseppe, precisando che, sempre il LENTINI, le aveva riferito che il defunto marito gli aveva confidato che il GIAMMARINARO era socio occulto nella società “Serena s.r.l.”. ( all. n. 26 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

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In ordine ai rapporti tra il CAPIZZO e il GIAMMARINARO, la ANZELMI aggiungeva, tuttavia, che questi avevano subito un netto peggioramento successivamente alla vendita dei centri di emodialisi.

In precedenza, viceversa, il CAPIZZO si era mostrato particolarmente vicino all’ex deputato regionale, fornendo fattivamente il proprio aiuto, anche nel periodo di latitanza del GIAMMARINARO, durante il quale la donna affermava che il marito si era prestato per ben due volte ad accompagnare i familiari di questi, in compagnia di tale “Rocco INDELICATO”16 di Campobello di Mazara, presso il luogo di latitanza in un non meglio precisato paese dell’Est Europa. Aveva, inoltre, curato la raccolta di somme di denaro destinate al GIAMMARINARO e ai suoi familiari, custodendo presso la sua abitazione tre libretti di deposito bancario al portatore, a dire del CAPIZZO di pertinenza del GIAMMARINARO che ne era tornato in possesso durante una cena organizzata presso la loro abitazione.

A tale ultimo proposito, è opportuno citare la conversazione avvenuta nell’abitazione della ANZELMI tra quest’ultima e il di lei fratello Andrea, alle ore 17.30 del 23.01.2003, intercettata in esecuzione del decreto urgente n. 54/03 del 13.01.2003 iniziato il 13.01.2003 e cessato il 02.06.2003, nell’ambito del procedimento penale nr.13957/01 N.C. D.D.A. ( all. n.27 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nella circostanza, dopo avere approfonditamente discusso della esposizione finanziaria di una serie di società nelle quali era interessato il defunto CAPIZZO e dell’intenzione di venderle, i due germani si soffermavano a parlare dei rapporti che il CAPIZZO Salvatore intratteneva con il GIAMMARINARO.

La vedova CAPIZZO riferiva al fratello le stesse circostanze dichiarate in sede di verbalizzazioni alla p.g., citando sia l’attività di autista accompagnatore svolta dal defunto marito per i familiari del GIAMMARINARO durante la sua latitanza, come anche la custodia di libretti di deposito bancari al portatore.

16 Da accertamenti svolti presso lo SDI, lo stesso potrebbe identificarsi per l’omonimo, nato a Campobello di Mazara (TP) il 02.12.1930, ivi residente in località Tre Fontane, via Kennedy nr.4, con precedenti di polizia per falso ideologico e abuso d’ufficio, risalenti al 2001, quando veniva denunciato insieme ad altre 44 persone, componenti della Giunta e del Consiglio Comunale di Campobello di Mazara, per fatti verificatisi successivamente al 1987.

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Progressivo n. 2 delle ore 17:30 del 23.01.2003. Intercettazione ambientale all’interno dell’abitazione di ANZELMI Giuseppa

decreto urgente n.54/03 del 13.01.2003

GIUSY : quando il signor GIAMMARINARO era in esilio… mio marito gli ha tenuto qua a casa i libretti …

ANDREA : eh…

GIUSY : però io non li ho mai visti… ANDREA : va bene…

Anche in tale circostanza, la ANZELMI riferiva al fratello che allorquando il GIAMMARINARO, rientrato dalla latitanza, era ritornato a Salemi, in occasione di una cena svoltasi nella propria abitazione mazarese veniva nuovamente in possesso dei libretti bancari (…sapevo che erano nascosti lì… e poi lui una sera è venuto a cena qua…che allora quando è venuto da… dall’america… ). La vedova aggiungeva che nel periodo in cui i libretti bancari erano celati presso la propria abitazione il marito le aveva raccomandato, nel caso gli fosse accaduto qualcosa, di recarsi in banca e ritirare il denaro depositato nei suddetti libretti (Salvatore mi diceva: “ chissà succede qualche cosa… te li vai cambiare… a quanto pare erano al portatore… ”).

GIUSY : sapevo che erano nascosti lì… e poi lui una sera è venuto a cena qua… che allora quando è venuto da… dall’america…

ANDREA : eh… GIUSY : ci fa lui… tanto neanche… (incomprensibile)… la parola… ANDREA : eh…

GIUSY : dall’esilio… se li è portati… (incomprensibile)… Salvatore mi diceva: “ chissà succede qualche cosa… te li vai cambiare… a quanto pare erano al portatore…

ANDREA : uhm… uhm... GIUSY : mi diceva a me… ANDREA : si…si…

La donna spiegava abbastanza chiaramente al fratello Andrea, inoltre, come il GIAMMARINARO avesse avuto un ruolo attivo nella nascita e successiva attività del “C.E.M.” poiché aveva contribuito con il suo patrimonio di conoscenze e influenze politiche presso la Regione Sicilia, attesa la carica di deputato regionale ricoperta, a favorire il rilascio delle necessarie autorizzazioni, tanto che il CAPIZZO era in continuo contatto con lui (mio marito non

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faceva altro che andare e venire... da Pino GIAMMARINARO… mio marito mi diceva continuamente che aveva riunioni con lui…e andava a parlare con Pino: “vado da Pino…vado da Pino…vengo da Pino… e vado da Pino… sono da Pino e il telefonino non mi prende”… ):

ANDREA : perfetto... ora... la cosa... che io penso... quindi Salvatore da infermiere professionale... assieme a Nino MANISCALCO e assieme a TUSA... soci tu… tutti e tre non soci ufficialmente ma di fatto, amministravano loro...

GIUSY : si... ANDREA : Salvatore perché era il socio amministratore e i due perché erano i soci le mogli...

e... secondo te, cioè questa è una domanda che mi sono sempre posto, che continuo a pormi... è... erano nelle condizioni intellettuali... nelle condizioni, diciamo così di conoscenze politiche, nelle condizioni diciamo così… di un apparato economico, perché loro non avevano niente quando è nato questo centro...

GIUSY : eh...

ANDREA : non possedevano niente... GIUSY : nessuno dei tre... ANDREA : non avevano soldi, non avevano niente... come hanno fatto, secondo te a costruire

questi immobile... e... GIUSY : no... ANDREA : cioè... questo... GIUSY : no… costruire l’immobile... aspetta… come… come è nato il cem... ANDREA : e com’è nato il C.E.M?... GIUSY : il C.E.M è nato con il leasing... ANDREA : eh... GIUSY : tutto è nato con il leasing... perché le società di... di... di questi materiali... ANDREA : eh... GIUSY : per allestire i centri… ti allestiscono tutto, ti preparano tutto... ANDREA : si... GIUSY : senza che vogliono... non vogliono neanche una lira... ANDREA : (incomprensibile)... GIUSY : siccome sanno che i centri di dialisi sono redditizi...

ANDREA : e il punto di riferimento politico, perché lì l’autorizzazione amministrativa del C.E.M. a Palermo, non è che io… Andrea ANSELMI… (incomprensibile)...

GIUSY : a va bene… e lì è Pino GIAMMARINARO... GIUSY : a Palermo le conoscenze di Pino GIAMMARINARO... ANDREA : quindi, dietro loro c’era Pino GIAMMARINARO che praticamente... GIUSY : si...

ANDREA : riusciva attraverso... la sua... il suo apparato politico… le sue conoscenze alla Regione e così...

GIUSY : si... ANDREA : anche perché è stato Deputato alla Regione… GIUSY : si... certo... ANDREA : riuscì... GIUSY : (incomprensibile)... ANDREA : è riuscito...

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GIUSY : è stato… no… era deputato si... boh non lo so... tredici anni fa lui era deputato...

GIUSY : mio marito non faceva altro che andare e venire... da Pino GIAMMARINARO...

ANDREA : ma solo tuo marito?... GIUSY : ora so anche… che questo lavoro lo fa il MANISCALCO... ANDREA : ah!... ora… GIUSY : di certo... ANDREA : eh... eh... adiamo…

GIUSY : prima io penso che il MANISCALCO andava molto meno, perché non era lui che gestiva, adesso è lui che gestisce…

I rapporti tra i due erano così stretti che il CAPIZZO si era persino prestato a raccogliere del denaro da far pervenire al GIAMMARINARO durante il periodo della sua latitanza, a riprova di una totale abnegazione dell’uomo nei confronti dell’ex deputato regionale, al quale la donna riferiva essere stata ceduta, con una compravendita fittizia, di fatto gratuitamente, un’autovettura Mercedes formalmente nella titolarità del C.E.M.17

ANDREA : che il Pino è stato…non so quanti… sei mesi… otto mesi… un anno…

GIUSY : più forse… ANDREA : fuori…no… GIUSY : si…

ANDREA : non sappiamo dove... eh… gli ha dato soldi, non gli ha dato soldi…

GIUSY : penso di si... ANDREA : (incomprensibile)...

GIUSY : anzi si… lavorava per raccogliere soldi attraverso altri… e per portarglieli…

ANDREA : e per portarli… GIUSY : si…

ANDREA : e regali… cose gliene ha fatti mai Pino?… GIUSY : si… penso che il mercedes grigio appartenente al C.E.M prima...

è stato regalato a lui… ANDREA : prima… prima di avere questo mercedes lui… questo bianco… che è

sequestrato…Salvatore… GIUSY : no… mio marito ne ha uno blu scuro… ANDREA : al C.E.M… GIUSY : cioè…aspetta… prima di avere l’ultimo, che è questo sequestrato… non

appartiene al CEM… appartiene alla SERENA… ANDREA : alla SERENA… quindi ne aveva un altro… GIUSY : perciò prima di questo… uno grigio metallizzato…

ANDREA : ed era nuovo o di seconda mano…

17Verosimilmente la stessa autovettura notata nel corso di numerosi servizi di osservazione svolti in occasione dei permessi fruiti dal GIAMMARINARO per motivi di salute, durante i quali lo stesso si recava a Palermo.

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GIUSY : era da qualche anno…ma era nuovo… ANDREA : nuovo… GIUSY : anche se i chilometri Salvatore glieli faceva… ANDREA : eh… GIUSY : di gran lunga perché viaggiava tutto il giorno… ANDREA : quindi aveva un mercedes nuovo… GIUSY : si… ANDREA : di un anno… GIUSY : un anno… due… ANDREA : e gliel’ha venduto… GIUSY : pure tre… ANDREA : e gliel’ha venduto a lui?…

GIUSY : si… penso che sulla carta glielo abbia venduto… ma non penso…

ANDREA : però…non si fece pagare niente… GIUSY : va bene… io penso che tutto quello che lui poteva chiedere… ANDREA : glielo dava…

GIUSY : veniva… perché vedevo una sudditanza continua e totale, di mio marito nei confronti di questo…

ANDREA : cioè una sudditanza totale…nei confronti…

GIUSY : totale… infatti io non… io non ho mai sopportato… ANDREA : quello…

GIUSY : la sudditanza…

Tornando alle dichiarazioni rese in data 07.04.2003, la vedova CAPIZZO riferiva, infine, di una fittizia transazione immobiliare avvenuta nel 1999 tra il CAPIZZO e il GIAMMARINARO. ( cfr. all. n.26 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

La vedova narrava, infatti, come il marito le avesse comunicato di aver acquistato dal GIAMMARINARO un grosso appezzamento di terreno, che aveva intestato alla propria madre CASCIOLO Maria, ma del quale aveva appreso dalla suocera, successivamente alla morte del marito, che nel 2001 presso l’abitazione di quest’ultima si era presentato un notaio con l’autista del GIAMMARINARO Giuseppe, al quale aveva nuovamente ceduto il terreno di cui trattasi, senza chiarire i motivi della restituzione, paventando che a fronte della cessione non vi fosse stato il pagamento di alcun corrispettivo.

Di tale vicenda la ANZELMI parlava anche nel corso della succitata conversazione con il fratello Andrea, fornendo ulteriori dettagli in merito ad un insolito affare avente ad oggetto un terreno sito in Salemi, di proprietà del GIAMMARINARO e da questi venduto formalmente alla madre del CAPIZZO Salvatore, CASCIOLO Maria (a Salemi… sulla strada per Vita… “da un lato e dall’altro perché c’era… (incomprensibile)… della strada… questo è nostro”… “com’è che è nostro?”… dice: “ si, era di Pino… eh… ci ha… l’ho comprato”… intestandolo a sua madre… ), ma per il quale il

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CAPIZZO aveva sborsato una somma di denaro non meglio precisata (si… ma Salvatore ha dato soldi… a Pino GIAMMARINARO… liquidi per questo terreno… non so quanti… o in varie soluzioni… ed ecco perché i soldi mancano).

Nel dibattere della questione i due fratelli lasciavano intendere che si fosse trattato in realtà di una compravendita fittizia, poiché la ANZELMI aggiungeva che quando - dopo un periodo in cui il di lei marito era solito manifestarle le intenzioni di utilizzare il terreno per realizzarvi delle costruzioni, lo stesso cessava di fare qualunque riferimento all’immobile - la donna chiedeva notizie alla suocera, questa le riferiva di non essere più nella titolarità del terreno, che aveva formato oggetto di una nuova transazione, mediante l’intervento, in una data imprecisata, di un notaio e dell’autista del GIAMMARINARO, non meglio indicato, che si erano recati a casa sua, redigendo un nuovo atto (“perché lei mi diceva che era di Salvatore”… dice: “ no… ma quale di Salvatore… (incomprensibile)… qua è venuto… dice … il Notaio in casa mia”…--- … e l’autista di Pino GIAMMARINARO).

Peraltro, la ANZELMI si mostrava convinta della natura truffaldina dell’operazione di cui era rimasto vittima il marito, sottolineando come questi avesse pagato una ingente somma di denaro senza poi avere nei fatti la titolarità del bene (di fatto lui ha avuto i soldi… mio marito non ha avuto un cazzo).

ANDREA : ma no… ti ha confidato niente Salvatore… a proposito di sua

madre… qualche affare in qualche cosa… GIUSY : si, un affare di un terreno… ANDREA : ah!… si…

GIUSY : un terreno che mio marito disse: “per alcuni mesi questo terreno è nostro” … facendomelo vedere…

ANDREA : a Salemi…

GIUSY : a Salemi… sulla strada per Vita… “da un lato e dall’altro perché c’era…

(incomprensibile)… della strada… questo è nostro”… “com’è che è nostro?”… dice: “ si, era di Pino… eh… ci ha… l’ho comprato”… intestandolo a sua madre…

ANDREA : cioè, la madre di tuo marito…

GIUSY : mia suocera… Casciolo Maria… GIUSY : vanno… si vedono dal notaio… dove viene firmato l’atto… non so la forma non

so nulla… va beh… è nostro… io so che è nostro… ANDREA : (incomprensibile)… GIUSY : poi non so più nulla… mio marito… di tanto in tanto… quando andavamo a

Salemi… diceva: “ questo è nostro… qua là… adesso ci faccio la casa… fatta con il cemento… forse faccio quello” … eh… prendevamo l’altra strada… salivamo da sopra… da sotto… eh… dopo non ne parlò più di questo terreno… non ne parlò più… non fece più niente… avrei voluto… (incomprensibile)… di mia suocera… per dirgli appunto… “ma questo terreno mamma che… (incomprensibile)… a lei è?”…

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ANDREA : eh…

GIUSY : “perché lei mi diceva che era di Salvatore”… dice: “ no… ma quale di Salvatore… (incomprensibile)… qua è venuto… dice … il Notaio in casa mia”…

ANDREA : il notaio!… GIUSY : il notaio non so chi è… mia suocera… ANDREA : si…

GIUSY : (incomprensibile)… e l’autista di Pino GIAMMARINARO… ANDREA : e l’autista di Pino… GIUSY : dopo aver fatto il passaggio di proprietà… ANDREA : di proprietà… GIUSY : o di vendita… l’atto di vendita… ANDREA : quindi Salvatore… GIUSY : mia suocera…

ANDREA : Salvatore ha comprato il terreno… GIUSY : si… ma Salvatore ha dato soldi… a Pino GIAMMARINARO…

liquidi per questo terreno… non so quanti… ANDREA : ah!…

GIUSY : si… o in varie soluzioni… ed ecco perché i soldi mancano… ANDREA : eh… quindi sono stati dati soldi a Pino GIAMMARINARO,

come se avesse comprato… GIUSY : come se avesse venduto questo terreno… ANDREA : se avesse venduto…

GIUSY : MA SUBITO SE NE È RIAPPROPRIATO… ANDREA : subito dopo se ne è riappropriato…

GIUSY : ED INTESTANDOLO AL… SUO AUTISTA… ANDREA : al suo autista…

GIUSY : non so come cazzo si chiama questo… ANDREA : si è deciso… un falso compromesso…

ANDREA : e hanno mascherato questo fatto… come se lui… si comprasse il terreno… e…e… come se… poi… gli ha rivenduto…

GIUSY : poi dopo glielo ha rivenduto… ANDREA : poi glielo ha rivenduto… GIUSY : ed…

ANDREA : e guarda caso all’autista di Pino GIAMMARINARO…

GIUSY : di fatto lui ha avuto i soldi… mio marito non ha avuto un cazzo…

GIUSY : ma questo fatto di questo terreno, non lo ha detto solo a me… l’ha detto ad altre persone forse… che era suo il terreno…

ANDREA : ah!… GIUSY : poi glielo ha fatto vedere pure alle altre persone, mio marito… ANDREA : ad altre persone… solo che il terreno era nelle mani di Pino

GIAMMARINARO…

GIUSY : si il terreno è sempre suo… ANDREA : mentre CAPIZZO Salvatore comprava il terreno… fammi

capire questa cosa… ha comparato… Salvatore ha comprato il terreno di Pino GIAMMARINARO…

GIUSY : questo di Salemi…

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ANDREA : di Salemi…

GIUSY : si… ma non so a chi era intestato… tra l’altro figurati se era intestato a lui…

ANDREA : certo non era intestato a lui… GIUSY : sicuramente… ANDREA : attraverso la madre… e poi la madre glielo ha venduto all’autista di

GIAMMARINARO… quindi lui si è fregato il soldi, perché glieli ha dati tuo marito i soldi… e in più si fece dare il terreno… ce l’ha un prestanome non a lui… a un prestanome…

GIUSY : si certo… ANDREA : ma io me li sarei mangiati vivi a questi…

GIUSY : infatti, ma non lo capiva… non lo avrebbe mai capito… non l’ha capito… se l’ha capito l’ultimo periodo… e oppure il giorno stesso che lo hanno ammazzato…

ANDREA : il giorno stesso che lo hanno ammazzato… l’ha visto di fronte… se è vero che lo hanno ammazzato con un colpo solo in faccia… ha visto l’assassino… e vedendo l’assassino… ha gia fatto mente locale… chi lo poteva mandare… non c’è alcun dubbio…

GIUSY : è rimasto con gli occhi sbarrati così… tutto si poteva immaginare… e no che lo avessero ammazzato… figurati…

ANDREA : si, dal momento in cui… si così è… la logica mafiosa questa è… fino a quando tu ci servi ti… ti sfrutta… quando non ci servi più… ti levano di mezzo… perché non ci servi…

GIUSY : ma intanto… io oggi mi stranizza che ci sono tutte queste cose pagate… secondo me vogliono chiudere tutti questi cavoli di conti di mio marito subito…

ANDREA : certo…

GIUSY : hanno un altro progetto lì… Andrea… ANDREA : si… si… secondo me hanno un altro progetto… e non a caso hanno fatto a Nino

amministratore unico…

GIUSY : intanto chiudere tutte le cose… così… ANDREA : chiudere la questione con Salvatore, tutti i debiti che lui aveva… GIUSY : e sono io… ANDREA : e poi aprire pure il centro lì a Marsala… tranquilla… (incomprensibile)…

amministrativo che c’è… e gestisce tutto il MANISCALCO… gestirà tutto il MANISCALCO e c’entrerà sempre il Pino GIAMMARINARO…

GIUSY : e pure l’altro… ANDREA : perché c’è… perché il MANISCALCO non sa… né il soggetto, il predicato, il

complemento, qual è non lo sa… GIUSY : ma che… ma che scherzi…

Quanto riferito dalla ANZELMI trovava riscontro negli accertamenti svolti su tale compravendita immobiliare, poiché si appurava che il GIAMMARINARO Giuseppe, con rogito (repertorio n. 30.321, raccolta nr. 1140) redatto il 05.02.1999 cedeva due appezzamenti di terreno, di cui uno con fabbricato rurale, a CASCIOLO Maria, nata a Salemi il 28.05.1923, madre del CAPIZZO

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Salvatore18, per un corrispettivo di 9.100.000 (novemilionicentomila) delle vecchie lire, che le parti dichiaravano fosse stato già versato, rendendo in sede di redazione dell’atto quietanza a saldo del pagamento. ( all. n.28 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

I medesimi appezzamenti di terreno, con successivo rogito (repertorio n. 2748, raccolta 1140) redatto in data 06.11.2001, venivano ceduti dalla CASCIOLO Maria alla “Immobiliare Alicia ”, sedente in Salemi via Clementi n. 81, società composta da elementi poi risultati indissolubilmente legati al GIAMMARINARO. Anche in questo caso le parti dichiaravano che la somma convenuta per la compravendita (corrispondente a lire dieci milioni) era stata già versata dall’acquirente, con conseguente rilascio di quietanza a saldo del pagamento. ( all. n.29 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

La predetta società, avente come ragione sociale un vasto ventaglio di attività immobiliari, la costruzione di attività turistico-alberghiere e partecipazione a gare di appalto, veniva costituita in data 12.12.1980 con la denominazione di: “Immobiliare Alicia s.a.s. di MARTINO Salvatore e C.”, sedente nella via F.P.Oliveri n.86, assumendo l’attuale assetto a seguito di variazione della denominazione del 16.07.1999, allorquando cessavano dalla carica di Soci Accomandatari MARTINO Salvatore, CLEMENTE Giuseppina Gisella, nonché proprio il GIAMMARINARO Giuseppe, che ricopriva la carica di Socio Accomandatario e Direttore Tecnico. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Inequivocabili conferme circa il ruolo esercitato dai componenti della “Immobiliare Alicia S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.”19 in favore del GIAMMARINARO, venivano forniti dallo svolgimento di conseguenti accertamenti, dai quali emergeva quanto segue: - che il CARADONNA Alberto, nato a Salemi il 05.06.1951, socio accomandatario, risultava anche dipendente della “Salus s.r.l.”, sedente in Castelvetrano via Militello n. 5 e con sede operativa in Salemi, presso cui ricopriva la carica di consigliere, coniugato con DI STEFANO Anna

18CASCIOLO Maria risulta essere cugina di primo grado di CASCIOLO Gaspare, nato a Salemi il 12.2.1935, già sottoposto alla sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno, pregiudicato, accertato reggente della famiglia mafiosa di Salemi.

19Dalla visura storica effettuata sulla società in questione presso la C.C.I.A.A. di Trapani, l’ARDAGNA Nicolò, cessato dalla carica di socio accomandatario unitamente al CARADONNA Alberto dal 18.12.2003, ne risulta dalla stessa data l’amministratore unico. Analogamente cessavano dalla carica di soci accomandanti, dal 18.12.2003, il LIUZZA Stefano e il MARRONE Andrea.

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Giuseppa, nata a Salemi il 11.02.1960, intestataria dell’utenza mobile 338/321888 in uso a GIAMMARINARO Giuseppe sottoposta a riservato servizio tecnico di intercettazione giusto decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002 e n. 372/03 del 21.02.2003;

- che ARDAGNA Nicolò Domenico20, nato a Salemi il 30.01.1965, socio accomandatario, dipendente della “Salus s.r.l.”, risultava ricoprire la carica di Sindaco effettivo nella “Villa Letizia Soc. Coop. a.r.l.”, sedente in Mazara del Vallo, nonchè la carica di Amministratore Unico della “Bios s.r.l.” sedente in Santa Ninfa, mentre la moglie MARINO Giovanna nata a Salemi il 12.09.1970, risultava ricoprire la carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Salus s.r.l.”. La stessa MARINO risulta intestataria dell’utenza mobile 333/2318434 in uso al GIAMMARINARO Giuseppe, sottoposta a riservato servizio tecnico di intercettazione telefonica giusto decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002. Le indagini, inoltre, documentavano come l’ARDAGNA espletasse anche le mansioni di autista per conto del GIAMMARINARO;

- che il LIUZZA Stefano nato a Salemi il 31.01.1942, socio accomandante, risultava ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Salus S.r.l.”. Le indagini consentivano inoltre di accertare come in data 19.11.2002 l’utenza fissa della rete Telecom 0924/983732 intestata alla predetta società veniva installata presso la segreteria politica di GIAMMARINARO Giuseppe, sita in Salemi via F.P. Oliveri n. 81 e da quest’ultimo utilizzata;

- che il MARRONE Andrea, nato a Salemi il 30.01.1935, socio accomandante, risultato espletare il ruolo di porta ordini del GIAMMARINARO Giuseppe, annovera numerosi pregiudizi di Polizia e giudiziari e consta essere stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in esecuzione di Ordinanza n. 1031/94 R.G. G.I.P. Tribunale di Marsala del 15.01.95, per i reati di cui artt. 416 – 314 – 323/2 – 353 e 648 c.p. in relazione alle attività di indagine su irregolarità nella gestione dell’A.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo, in cui lo stesso ricopriva l’incarico di Direttore del Servizio Economico Finanziario. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Peraltro, che i legami del GIAMMARINARO con i componenti delle suddette società fossero particolarmente stretti non lo testimoniano soltanto le circostanze sopra esplicitate, ma anche i numerosi contatti telefonici che sono stati rilevati, per esempio, tra il medesimo e il MANISCALCO Antonino, la cui utenza mobile nr.337/740580 veniva sottoposta dalla p.g. ad intercettazione - nell’ambito del p.p. 13957/01 N.C. D.D.A, in esecuzione del decreto urgente n. 1825/02 del 15.10.2002 - iniziata il 17.10.2002 e cessata il 30.12.2002.

20intestatario dell’utenza mobile 329/0044188 vergata su di un bigliettino rinvenuto a seguito di ispezione cadaverica effettuata su CAPIZZO Salvatore.

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Dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico acquisiti sulla medesima utenza, per il periodo compreso tra l’01.01.2000 e il 06.11.2002, infatti, emergevano innumerevoli contatti sia con il CAPIZZO Salvatore che con il GIAMMARINARO Giuseppe, sia sull’utenza a lui intestata che su quelle a lui di fatto in uso ma intestate ai soggetti a lui vicini (p.es. la CAMPISI Donatella, moglie di DE MARTINEZ Giovanni suo autista, MARINO Giovanna, moglie dell’ARDAGNA Nicolò, DI STEFANO Anna Giuseppa, moglie del CARADONNA Alberto). ( all. n.30 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nr.Telefonico Cognome Nome Contatti 339 3708985 AMATO Pietra 16 329 0044188 ARDAGNA Nicolò Domenico 6 338 3767138 ARDAGNA Nicolò Domenico 2 338 7472588 CAMPISI Donatella 2 333 7418143 CAPIZZO Salvatore 59 336 630113 CAPIZZO Salvatore 1.637 335 7444638 CENTRO EMODIALISI . 528 333 9568608 CIPRI Vincenzo 8 333 6816312 COGNATA Pietro 1 335 8314729 CUCCHIARA Sebastiana 8 338 3213888 DI STEFANO Anna Giuseppa 8 338 1581902 GAETA Calogero 6 338 8929416 GIAMMARINARO Francesco 6 0924982303 GIAMMARINARO Giovanna 2 0924983680 GIAMMARINARO Giuseppe 11 335 5300410 GINNIC CLUB ALICIA . 2 339 4734265 LEONE Vincenzo 2 333 2318434 MARINO Giovanna 24 368 3748063 MAURO Giovanni 2 335 8196855 MIONE Leonardo 6 348 0607382 MIRABILE Giacomo 2 0924 39413 NEGLIA Maria 6 368 7478499 PECORELLA Gaspare Salvatore 7 338 1243733 RASO Vito 1 330 832430 RINNINELLA Leonardo 2 320 0253116 ROBINO Mirella 15 338 2835267 ROBINO Mirella 4 335 5326936 SALUS S.R.L. Liuzza Stefano 209 338 7496042 SUCAMELI Giuseppe 3

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Gli elementi raccolti e sopra rappresentati, letti organicamente e alla luce della situazione precedente all’applicazione della sorveglianza speciale di P.S. al GIAMMARINARO, corroboravano per la p.g., nella citata informativa di reato del 10-05-2008, l’ipotesi investigativa che lo stesso avesse surrettiziamente continuato a gestire le società delle quali faceva parte e altre in cui rivestivano cariche sociali o delle quali detenevano quote propri familiari, avvalendosi della collaborazione di persone fidate e del tutto asservite alla sua autorità, le quali hanno occupato posti di rilievo all’interno delle medesime, in qualità di prestanome, di fatto obbedendo alle direttive dell’ex deputato regionale.

Nel caso specifico del “C.E.M.”, il legame comprovato tra il CAPIZZO Salvatore ed il GIAMMARINARO, non può essere inteso come un normale rapporto di amicizia, ma, piuttosto, come un vero e proprio legame di illecita natura mutualistica, che si sostanzia nelle cointeressenze di tipo societario e patrimoniale.

Si consideri, infatti, che: − le dichiarazioni della vedova CAPIZZO, consacrate nei due verbali redatti dalla p.g., e le frasi emergenti dall’intercettazione ambientale, in particolare la conversazione tra la stessa e il fratello ANZELMI Andrea, danno contezza di un rapporto di vera e propria subordinazione del CAPIZZO nei confronti del GIAMMARINARO, e non di semplice forte amicizia, tanto da rendersi disponibile a più condotte censurabili sul piano della liceità penale, afferenti alla custodia di libretti di deposito bancario e alla materiale cura dei familiari del nostro, nel periodo durante il quale lo stesso si sottraeva volontariamente all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse nei suoi confronti;

− la stessa vedova, nel discutere con il fratello delle vicende antecedenti e prossime all’omicidio del CAPIZZO, faceva riferimento ad una fittizia compravendita di un’autovettura marca Mercedes, che dissimulava in realtà la cessione a titolo gratuito dell’autovettura al GIAMMARINARO (autovettura, intestata alla medesima società “C.E.M.”, che peraltro subiva un ulteriore passaggio di proprietà in favore di altra s.r.l. orbitante nell’ “area GIAMMARINARO”, la “Salus s.r.l.”);

− tale operazione assume un pregnante valore ai fini della presente proposta di sequestro, ove si pensi che l’autovettura in questione è stata costantemente e per lungo tempo utilizzata dal GIAMMARINARO - per le necessità quotidiane - il quale si avvaleva anche del servizio offerto dall’ARDAGNA Nicolò Domenico (che rivestiva la carica di sindaco in “Villa Letizia s.r.l.” e di amministratore unico dell’ “Immobiliare Alicia S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.”, oltre a risultare proprietario di quote in “Salus s.r.l.”) di fatto sovente notato dal personale in servizio presso la locale Squadra Mobile ( si

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citano, in proposito, i servizi di osservazione, di cui si darà maggiore contezza in apposita sezione della presente nota, svolti dalla p.g. in data 07.10.2002, 04-07-15-20.11.2002, in occasione dei quali l’ARDAGNA accompagnava personalmente, in veste di autista, il GIAMMARINARO, fuori dal comune di residenza, formalmente autorizzato, per sottoporsi a visite mediche, come si vedrà più avanti, solo fittizie) prestare l’opera di autista e factotum del GIAMMARINARO, con il quale i rapporti si sono parimenti palesati in termini di totale subalternità (dell’ARDAGNA, risultato a totale disposizione dell’odierno proponendo).

A tal proposito, è utile a delineare anche il ruolo dell'ARDAGNA e il peculiare tipo di rapporto mutualistico di interposizione esistente pure tra costoro, la seguente conversazione telefonica, intercettata dalla p.g. sull'utenza fissa intestata alla sorella del GIAMMARINARO.

Infatti, nel corso del dialogo il GIAMMARINARO, dopo essersi sincerato del luogo in cui si trovava l’ARDAGNA, ed appreso che questi si trovava in Castelvetrano, perentoriamente gli ordinava delle “cassatelle” per se stesso ed altre da portare ad un suo amico con lo specifico incarico di consegnargliele a casa (“ordina 15 cassatelle a.. 15 per l'amico mio... e 10 per... poi li porti tu a casa....”), dandogli, nel contempo, incarico di contattare telefonicamente tale “CAMMARATA” presso l’abitazione di questi (“chiama a casa e vedi se ti risponde... 24867...”). ( all. n.31 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo nr. 101 delle ore 18.56 del 21.10.2002 utenza n. 0924/982303, intestata a GIAMMARINARO Giovanna.

Decreto urgente n. 1741/02 del 02.10.02. ARDAGNA : pronto... GIAMMARINARO : Nicola... ARDAGNA : hei... si... GIAMMARINARO : dove sei?... ARDAGNA : a Castelvetrano ancora... GIAMMARINARO : molto ne hai?... ARDAGNA : ma no... sto... sto finendo... GIAMMARINARO : eh... ARDAGNA : alle sette e mezza sono lì... ARDAGNA : certo... eh... allora io il numero appresso non ce l' ho però... di

CAMMARATA... GIAMMARINARO : eh... ARDAGNA : non lo posso chiamare... GIAMMARINARO : chiama a casa e vedi se ti risponde... 24867... ARDAGNA :867... ok... grazie... va bene... GIAMMARINARO : va bene?...

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ARDAGNA : si... si... GIAMMARINARO : ordina 15 cassatelle a... (incomprensibile)… ARDAGNA : eh... si... GIAMMARINARO : 15 per l'amico mio... e 10 per... poi li porti tu a casa...

Dopo che l’ARDAGNA, subordinatamente, dava il proprio assenso alle richieste (“…ah... va beh... si... “) il GIAMMARINARO informava il proprio factotum che era necessario rinviare una riunione (…e... e dobbiamo rinviare la riunione con coso... ) e, poiché l’ARDAGNA non comprendeva di quale riunione si trattasse (…con chi ?… ), il sorvegliato speciale di P.S. precisava trattarsi di una riunione serale indetta con tale Pietro CAMMARATA (“…con Pietro CAMMARATA... perché questa sera... non può essere...”) :

ARDAGNA : ah... va beh... si... GIAMMARINARO : e... e dobbiamo rinviare la riunione con coso... ARDAGNA : con chi?... GIAMMARINARO : con Pietro CAMMARATA... perché questa sera...

(incomprensibile)… non può essere...

Quindi, il GIAMMARINARO forniva il numero di telefono dell’utenza installata presso l’abitazione del CAMMARATA(“…chiama a casa e vedi se ti risponde... 24867...”)21

GIAMMARINARO : chiama a casa e vedi se ti risponde... 24867... ARDAGNA :867... ok... grazie... va bene... GIAMMARINARO : va bene?... ARDAGNA : si... si...;

L’ARDAGNA, lo si ricorda, è stato colui il quale, successivamente alla originaria fittizia vendita dei terreni del GIAMMARINARO in favore della madre del CAPIZZO, CASCIOLO Maria, si presentava presso quest’ultima in compagnia di un notaio, quale rappresentante della “Immobiliare Alicia S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.” per riacquistarne la proprietà. E’ quanto mai opportuno sottolineare, però, come gli stessi componenti della suddetta società siano tutti soggetti estremamente vicini al GIAMMARINARO e legati dal vincolo di partecipazione anche in altre società, in una sorta di “catena virtuosa”, il cui minimo comune denominatore è rappresentato proprio da quest’ultimo, il quale

21L’immediato accertamento eseguito presso la Telecom consentiva di accertare che l’utenza 0924/24867 effettivamente risultava intestata a tale CAMMARATA Dr. Pietro nato a Alcamo il 18.09.1940, ivi residente in via Nizza n. 54, con pregiudizi di polizia per porto abusivo e detenzione di armi da fuoco, mentre dalla banca dati del Viminale, schedario patx, risultava essere stato controllato, in data 03-11-1998 alle ore 16, presso l’aula bunker del Tribunale di Trapani unitamente ai citati CORACI Francesco nato il 18-12-1975e, in particolare al CACCIATORE Francesco nato il 01.01.1950 odierno indagato e di cui si dirà meglio in apposita sezione dell'informativa.

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è risultato perfino utilizzatore di utenze cellulari formalmente intestate ai predetti o ai loro congiunti.

Tale elemento palesa con desolante certezza come il GIAMMARINARO Giuseppe abbia inteso, e sia riuscito, a gestire le numerose attività economiche nel campo della Sanità da una posizione privilegiata e assolutamente non esposta, avvalendosi di prestanome e adottando tutte le cautele possibili per evitare di essere individuato, mediante gli accertamenti di rito ed eventuali attività tecniche riservate svolte sulla base degli esiti di questi ultimi.

§ II.2 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato occultamente dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione svolta dall’imprenditore LIUZZA Stefano nella “SALUS s.r.l.”. Continuando nell’analisi della citata informativa di reato del 10-05-2008, si rileva come gli investigatori, approfondendo i rapporti intercorrenti tra il GIAMMARINARO Giuseppe e i soggetti che ricoprivano ruoli di gestione, a vario titolo, nelle società gravitanti intorno all’allora sorvegliato speciale di PS, abbiano acquisito seri elementi probatori in merito alla gestione occulta del GIAMMARINARO anche della società “Salus s.r.l.”, svolta attraverso l’interposizione fittizia dell’imprenditore LIUZZA Stefano e, quindi, mercé condotte a pieno titolo qualificabili ai sensi dell’art. 12 quinquies L. n. 356/92. Nuovi elementi di valutazione si evincevano dall’esito dell’accesso effettuato dalla p.g. in data 17.10.2002 nei locali della segreteria politica del GIAMMARINARO Giuseppe, in occasione dell’attivazione del servizio di intercettazione ambientale, autorizzato con decreto urgente n. 1740/02 del 02.10.2002 (iniziato il 18.10.2002 e cessato il 15.02.2003).

In tale ultima circostanza, il personale di p.g. operante annotava la presenza in quel sito della sotto elencata documentazione, ritenuta utile per il prosieguo delle indagini: ( all. n.32 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- Nella stanza adibita a saletta ristoro, sul tavolo delle vivande vi erano numerosi volantini riguardanti le votazioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei Medici della Provincia di Trapani, che si sarebbero svolte dal 25-10 al 27-10-2002; - Nella stanza adibita ad ufficio della segretaria, sulla consolle posta lateralmente alla scrivania, si notava la presenza di una agenda personale di

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colore verde afferente l’anno 2001 riportante, alle date sotto indicate, i seguenti appunti:

- 10-08-2001 on Costa; - 04-09-2001 avv. Mione ore 18.30 Gruppo Dr. RUBINO;

- 05-09-2001 ore 19.00 dr. Cangemi e poi ancora Dr. Gancitano – Borruso – Abate - Ferro; - 13-09-2001 avv. Mione richiamare; - 22-09-2001 ore 09.30 avv Paladino avv. Inzerillo; - 10-10-2001 Dr. Rubino; - 18-10-2001 Dr. Piacenza pranzo;

- 29-10-2001 villa Letizia ore 12/18. - Nel cestino della spazzatura si rilevava la presenza di tre bigliettini “post-it” di colore giallo:

- il primo recante, vergato a matita, il numero incompleto 333/2318;

- il secondo vergato a penna con il numero 329/6882703 e la scritta Totò CALVARUSO; - il terzo vergato a penna con la scritta COLBERTALDO ed i numeri 338/6196523 e 333/398160; - un ulteriore bigliettino di colore bianco rinvenuto riportava la scritta “SALUS ”.

Per quanto riguarda quest’ultimo, esso è verosimilmente riferibile alla “Salus S.r.l.” sedente in Castelvetrano, via Militello n. 5, di fatto operante in Salemi, e composto, nel 2002, da: ( cfr all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- LIUZZA Stefano nato a Salemi il 31.01.1942 – Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 31.05.2002;

- MARINO Giovanna nata a Salemi il 12.09.1970 – Vice presidente del Consiglio di Amministrazione, coniugata con il più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico;

- LOMBARDINO Consuelo nata a Mazara del Vallo il 14.09.1978 – consigliere;

- CARADONNA Alberto nato a Salemi il 05.06.1951 – consigliere fino al 21.11.2002;

- GUCCIARDI Chiara nata a Salemi il 12.11.1947 – consigliere.

Dall’accertamento svolto in data 26.05.2007, l’assetto societario risultava, invece:

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- CALISTRO Giovanna, nata a Salemi il 28.09.1957, moglie di GIAMMARINARO Giuseppe, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 26.02.2007;

- SALVO Vincenzo, nato a Castelvetrano il 15.04.1958 – Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione;

- CUTTONE Antonino, nato a Castelvetrano il 16.05.1946, Consigliere; - MARINO Giovanna, nata a Salemi il 12.09.1970, moglie di ARDAGNA

Nicolò (che detiene quote in proprietà), Consigliere; - SEIDITA Francesco, nato a Castelvetrano il 07.06.1958, Consigliere.

Sul conto del LIUZZA Stefano, che attualmente figura solo quale detentore di quote societarie, da accertamenti esperiti presso il CED del Viminale si rilevava che lo stesso in data 17.04.2000 alle ore 12.15 veniva sottoposto a controllo di Polizia nella via Marsala di Salemi, quale conducente di autovettura targata AJ 730 WZ, con passeggero il GIAMMARINARO Giuseppe. ( cfr all. n.1 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Giova far presente, inoltre, che da accertamenti eseguiti presso l’anagrafe contributiva dell’I.N.P.S., la stessa risultava censita come Comunità Terapeutica Assistita con alle dipendenze 37 persone, fra cui DE MARTINEZ Giovanni, nato a Salemi il 25.12.1966, coniugato con CAMPISI Donatella, intestataria dell’utenza mobile Wind che i militari della Compagnia CC di Mazara del Vallo, rinvenivano all’atto dell’ispezione cadaverica sul CAPIZZO Salvatore, attinto da numerosi colpi d’arma da fuoco la notte del 01.10.2002 in Mazara del Vallo. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Sempre sul conto della CAMPISI Donatella si rappresenta che personale della Squadra Mobile di Trapani in data 18.11.2001 alle ore 12.55 notava in Salemi il GIAMMARINARO Giuseppe, il quale dopo essersi intrattenuto a conversare in quella piazza Libertà con alcuni soggetti saliva a bordo, in qualità di passeggero, di una Vollkswagen Polo di colore bleu targata AC362JS, guidata da persona al momento non conosciuta, intestata alla predetta CAMPISI Donatella. ( cfr. all. n.22 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Parimenti significativa è, poi, la circostanza che presso la medesima società risultasse rivestire la carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione MARINO Giovanna, nata a Salemi il 12.09.1970, moglie del più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

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Nonostante l’apparente estraneità del GIAMMARINARO alle faccende afferenti la gestione della “Salus s.r.l.”, le risultanze dei medesimi riservati servizi tecnici di intercettazione ambientale, attivati all’interno della sua segreteria politica, fornivano importanti elementi per desumerne cointeressenze non altrimenti giustificabili.

Nell’ambito di quei riservati servizi, ad esempio, la p.g. operante aveva modo di registrare la conversazione n. 53 delle ore 13.57 del 19.11.2002, intercorsa tra la segretaria di quest’ultimo ed un tecnico della Telecom incaricato di installare una nuova utenza fissa. ( all. n.33 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso della conversazione di cui trattasi il tecnico, dopo avere chiesto alla segretaria dove installare l’apparecchio telefonico, la notiziava che la nuova utenza avrebbe avuto il numero 0924/983732.

L’immediato accertamento eseguito presso la direzione Telecom di Palermo consentiva di accertare come l’utenza in questione risultasse intestata alla “Salus S.r.l.”.

Le investigazioni svolte, mirate ad attenzionare, oltre al GIAMMARINARO, anche il di lui autista ARDAGNA Nicolò Domenico, evidenziavano il ruolo ricoperto da quest’ultimo, di ambasciatore di riservate direttive che il predetto ex onorevole regionale, all’epoca sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S con obbligo di soggiorno ai sensi legge nr. 575/65, indirizzava ai propri referenti.

Preziosi elementi di prova si traevano dalle conversazioni registrate in esecuzione delle intercettazioni telefoniche autorizzate con decreto urgente n. 1741/02 del 02.10.2002.

In particolare, nella conversazione n.725 delle ore 16.37.34 del 06.01.2003, registrata sull’utenza fissa intestata a GIAMMARINARO Giovanna, nata a Salemi il 26.10.1950, sorella di GIAMMARINARO Giuseppe. (all. n.34 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

La conversazione intercorreva tra GIAMMARINARO Giuliana ed un uomo al momento non meglio identificato, verosimilmente fidanzato di quest’ultima.

Nella conversazione, l’uomo chiedeva alla fidanzata di farsi latrice di un messaggio per il padre, ossia il GIAMMARINARO, da parte della zia (…ho... ho un messaggio per tuo padre...), nel quale lo informava che “alla SALUS” i dipendenti anziché lavorare stavano tutto il tempo a giocare (…mia zia ha

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detto che quelli alla S.A.L.U.S fanno tutto il gioco... eh... fanno tutto il tempo a giocare a passaparola... al computer...), ribadendo la premura da parte della zia che voleva che tale notizia giungesse al GIAMMARINARO Giuseppe (…diglielo a tuo padre...).

Progressivo n. 725 delle ore 16:37 del 06.01.2003

Utenza nr. 0924/982303 intestata a GIAMMARINARO Giovanna decreto urgente n.1741/02 del 02.10.2002

UOMO :ho... ho un messaggio per tuo padre... mia... mia zia ha detto che

quelli alla S.AL.U.S fanno tutto il gioco... eh... fanno tutto il tempo a giocare a passaparola... al computer... diglielo a tuo padre...

GIULIANA : ora glielo dico... UOMO : diglielo... GIULIANA : glielo dico vero vedi... UOMO : mia zia no perchè... perchè... ho... ho costatato che non è capace ad usare i

computers... GIULIANA : si... perciò tua zia pure!...

L’uomo precisava che solo l’arrivo del “presidente” della società avrebbe richiamato all’ordine i dipendenti (…a meno a che non viene il presidente!?..), alludendo chiaramente al GIAMMARINARO.

UOMO : no... no... ma che ci sono giù?... ci sono due piani?... perchè ha detto giù... giù che

ti sembra cosa fanno?... fanno tutto il giorno... giorno a giocare a passaparola... GIULIANA : si... si... si...

UOMO : a meno a che non viene il presidente!?... GIULIANA : si... io lo so chi è il presidente... UOMO : presidente c'è?... GIULIANA : si... UOMO : eh... mi fa: "a meno a che... non viene il presidente... poi quando viene il

presidente fan... fanno finta di lavorare"... diglielo a tuo padre... diglielo.. GIULIANA : io vero glielo dico... UOMO : e tuo fratello pure gioca... GIULIANA : si... mio fratello più che gioca... se mai esce... no... che gioca... UOMO : appunto... ma non lo so...

La sopra riportata circostanza consente di argomentare come al GIAMMARINARO fosse senz’altro riconosciuta una potestà riconducibile solo ad un amministratore diretto della società, cui spettasse in ogni caso il potere disciplinare di sorveglianza e tutti i poteri connessi al datore di lavoro che vigila sulla condotta dei propri dipendenti e sulla loro produttività.

Non altrimenti sarebbe giustificata la richiesta di rapportargli il comportamento poco professionale dei dipendenti che, in assenza del capo (non a caso si ironizza sull’intervento del “presidente”) si sarebbero abbandonati all’inattività

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totale a discapito della sana conduzione dell’impresa.

I servizi di intercettazione telefonica attivati dalla p.g. nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe consentivano, inoltre, di raccogliere ulteriori elementi a conferma dell’utilizzo dell’intermediazione materiale dell’ARDAGNA Nicolò Domenico per la gestione dei contatti tra l’ex deputato regionale e vari altri soggetti, approfittando dell’assenza di vincoli di qualsivoglia natura in capo a quest’ultimo.

Come già argomentato nel capitolo precedente, l’ARDAGNA, nonostante il suo ruolo ufficiale in più di una società, intratteneva con il GIAMMARINARO rapporti improntati ad effettiva subordinazione.

In proposito, si sono rilevate numerose conversazioni in cui l’ARDAGNA teneva contatti con vari soggetti, ai quali riportava le direttive o comunque i messaggi del GIAMMARINARO. Nella conversazione avvenuta all’interno dell’autovettura Ford Focus targata BR 398 NV intestata allo stesso ARDAGNA, e registrata al progressivo n.3 alle ore 20.00 del 18.11.2002 (decreto urgente n. 1820/02 del 15.10.2002) il GIAMMARINARO si rivolgeva all’ARDAGNA per organizzare una attività non meglio specificata (…Nicola organizziamo questa cosa ora…) verosimilmente attraverso il genero del LIUZZA (…con… o… con il genero… con… con LIUZZA?…). ( all. n.35 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

In ordine a tale ultimo inciso, si ricorda che il LIUZZA è identificabile per LIUZZA Stefano, nato a Salemi il 31.01.1942, allora Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Salus S.r.l.”, con sede legale in Castelvetrano, via Militello nr.5 e sede effettiva a Salemi, contrada Fontanabianca, la cui composizione societaria, all’epoca dei fatti, è appena poco sopra riportata.

Progressivo n. 3 delle ore 20.00 del 18.11.2002. Ford Focus targata BR 398 NV intestata ed in uso ad ARDAGNA Nicolò Domenico

decreto urgente nr. 1820/02 del 15.10.2002

GIAMMARINARO : (incomprensibile)… Nicola organizziamo questa cosa ora… (incomprensibile)… con… o… con il genero… con… con LIUZZA?…

ARDAGNA : uhm…

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In tale frangente, in modo criptico il GIAMMARINARO riferiva la necessità di portare qualcuno o qualcosa (…si deve andare a portare… (incomprensibile)… là… (incomprensibile)… persone a bordo… ) .

GIAMMARINARO : si deve andare a portare… (incomprensibile)… là… (incomprensibile)… persone a bordo…

ARDAGNA : ma quando ora?…

L’arrivo di un messaggio SMS (…zitto… zitto… che mi è apparso un messaggio…) in uno dei cellulari in uso al GIAMMARINARO o all’ARDAGNA dava l’occasione a quest’ultimo, appreso che il mittente era proprio il LIUZZA (…LIUZZA… ), di disporre che il giorno dopo il genero di quest’ultimo e l’ARDAGNA si recassero a risolvere una non meglio specificata situazione (…lui no… ci deve andare suo genero… ci deve andare domani… (incomprensibile)… pure tu… perché ci deve andare… (incomprensibile)… ).

GIAMMARINARO : zitto… zitto… che mi è apparso un messaggio… ARDAGNA : non lo so se qua… GIAMMARINARO : LIUZZA… ARDAGNA : uhm… uhm… GIAMMARINARO : il genero no?… ARDAGNA : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : che c’entra!… ARDAGNA : ci va direttamente… GIAMMARINARO : lui no… ci deve andare suo genero… ci deve andare domani…

(incomprensibile)… pure tu… perché ci deve andare… (incomprensibile)…

ARDAGNA : si potrebbe fare di pomeriggio questa cosa… una camminata… GIAMMARINARO : ah?… ARDAGNA : (incomprensibile)… nel pomeriggio così…

In una successiva conversazione ascoltata all’interno dell’autovettura Ford Focus dell’ARDAGNA, quest’ultimo veniva sentito parlare con la di lui moglie MARINO Giovanna, e poco dopo al proprio telefono cellulare. ( all. n.36 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 62 delle ore 12:28 del 24.11.2002 cassetta dat nr.1.

Ford Focus targata BR 398 NV intestata ed in uso ARDAGNA Nicolò Domenico decreto urgente n.1820/02 del 15.10.2002

ARDAGNA : 8… fa… fallo ed io te lo detto… 338… MARINO : ah…

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ARDAGNA : aspetta… (incomprensibile)… MARINO : (incomprensibile)… ARDAGNA : 338 32… MARINO : 32… ARDAGNA : 13… MARINO : 13… ARDAGNA : 888… con tre otto… MARINO : mi… ma quando ci vuole ancora… ARDAGNA : (incomprensibile)… MARINO : (incomprensibile)… ARDAGNA : siamo quasi arrivati… ora me ne vado da dietro… (incomprensibile)…

Quindi, composto il numero 338/321388822, l’ARDAGNA avvisava in tono deferente l’anonimo interlocutore che aveva chiamato il “professore CACCIATORE” (…ehi… profess… mi ha chiamato il professore Cacciatore …e …dice che…sta venendo…lo chiama?…) e che questi desiderava essere chiamato al telefono (…vuole essere chiamato…).

INT//RE : …//… ARDAGNA : lì…Nicola sono… INT//RE : …//… ARDAGNA : ehi… profess… mi ha chiamato il professore Cacciatore…e …dice che…sta

venendo…lo chiama?… INT//RE : …//… ARDAGNA : vuole essere chiamato INT//RE : …//… ARDAGNA : eh… va bene… INT//RE : …//… ARDAGNA : arrivederci…

Appare parimenti proficuo commentare il contenuto della conversazione n. 1819 delle ore 10.53 del 27.01.2003, nella quale, ancora una volta, vengono evidenziate le condotte di gestione del GIAMMARINARO nella “Salus s.r.l.”, sedente in Castelvetrano in via Biagio Militello n. 5, ma di fatto operante in Salemi nella c.da Fontanabianca. ( all. n.37 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nella conversazione di cui trattasi, che intercorre tra ARDAGNA Nicolò e tale “Pino”, non meglio identificato, quest’ultimo dopo essersi complimentato per la bella festa che era stata tenuta nell’abitazione del GIAMMARINARO Giuseppe, a cura di una non meglio precisata associazione, chiedeva all’interlocutore, testualmente: “ma Pino lo sa questo discorso qua…

22Si ricorda che tale utenza cellulare risultava intestata a DI STEFANO Anna Giuseppa, nata a Salemi il 11.02.1960, moglie di CARADONNA Alberto, già consigliere d’amministrazione della “Salus s.r.l.” fino al 2002, nonché socio accomandatario della “Immobiliare Alicia S.a.s. di ARDAGNA Nicolò e C.”.

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dobbiamo fare entrare ora a due… eh… o alla SALUS…”, facendo esplicito riferimento all’interessamento diretto di “Pino”, che non può che individuarsi nel GIAMMARINARO Giuseppe, del quale avevano appena finito di parlare. Tuttavia, il discorso dell’interlocutore dell’ARDAGNA veniva immediatamente interrotto da quest’ultimo che, sottovoce, gli bisbigliava qualcosa, allo scopo di non fargli profferire altre parole. Tale atteggiamento, verosimilmente scaturito dal timore di essere sottoposti ad intercettazione veniva immediatamente dopo confermato dal PINO, quando questi si scusava per quanto avventatamente detto, esclamando: “… scusami… scusami… scusami…”.

Ancora una volta, e alla luce delle notazioni precedenti, l’intervento del GIAMMARINARO appare non più giustificabile alla stregua di una raccomandazione politica, quanto piuttosto quale sostanziale esercizio diretto dei poteri di gestione dell’impresa, in particolare di decisione in merito alle assunzioni del personale.

Progressivo n.1819 delle ore 10.53 del 27.01.2003 cassetta dat n. 3

Ford Focus targata BR 398 NV, intestata ed in uso a ARDAGNA Nicolò Domenico decreto urgente n.1820/02 del 15.10.2002

PINO : minchia… sabato c’è stata una bella festa là… là da Pino, in campagna… ARDAGNA : dove?... PINO : in campagna… ARDAGNA : in campagna… PINO : eh… ARDAGNA : io ci sono salito 5 minuti… gli ho portato 4 cose… PINO : uhm… ARDAGNA : e me ne sono andato… PINO : ma infatti gli ho chiesto: “ma Nicola dov’è”…”no, se n’è andato” dice… ARDAGNA : (incomprensibile)… fatto… Pinù… PINO : il caffé lo vuoi?... ARDAGNA : no… no… grazie… ne ho presi 4 stamattina… PINO : senti qua… ARDAGNA : eh… PINO : tu hai il numero di Pietro COGNATA qua a portata di mano?... ARDAGNA : si…

PINO : dammelo… quello del telefonino e quello dell’ufficio… che io ora me li scrivo nell’agenda… (incomprensibile)… aspetta un attimo… (si sente lo sportello dell’auto aprirsi e richiudersi, Pino è salito in macchina) ma Pino lo sa questo discorso qua… dobbiamo fare entrare ora a due… eh… o alla SALUS…

ARDAGNA : (incomprensibile)… PINO : scusami… scusami… scusami…

Ad ennesima conferma di quanto finora argomentato, occorre riportare il contenuto della conversazione telefonica avente progressivo n. 217 del

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06.02.2003 ( dec.int.nr.2267/02 del 20-12-2002 che per mero errore materiale era cessato in data 17-02-2003 e riattivato con il decreto urgente n. 372 del 21-02-2003 ), ascoltata sull’utenza fissa nr. 0924/983732 intestata alla “SALUS srl”, sita in via F.P. Clementi n. 81 ed intercorsa tra il GIAMMARINARO Giuseppe e NOLFO Salvatore, nato a Trapani il 03.05.1940, ivi residente in via Vespri n. 60, usuario dell’utenza mobile n. 347/37900908 intestata al medesimo ed alla A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili ), con domicilio in Trapani via Vespri n. 56, di cui lo stesso è risultato essere il presidente a livello provinciale. ( all. n.38 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

In merito a tale utenza mobile va, peraltro, rilevato che grazie ad accertamenti effettuati mediante l’analisi e l’elaborazione informatica dei dati di fonia, la stessa ha intrattenuto contatti con le seguenti utenze telefoniche: ( all. n.39 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Prefisso Numero Cognome/denominazione Nome Contatti 334 3311389 ANGELO Pasquale 1 336 630113 CAPIZZO Salvatore 1 338 6196523 COLBERTALDO Cesare 1 333 2318434 MARINO Giovanna 6 335 5326936 SALUS S.r.l. Liuzza 6 Nel corso della conversazione il GIAMMARINARO, dopo una breve riflessione invitava l’amico ad inviare la corrispondenza presso un apparecchio nella sua disponibilità avente n. 0924/982888 e, intuite le riserve dell’interlocutore, che temeva per la natura compromettente della documentazione (… non… no… vannu caminannu sti cose…), non sapendo che l’utenza era relativa ad una struttura gestita dalla famiglia GIAMMARINARO, lo rassicurava circa la riservatezza del luogo di ricezione del fax, invitandolo, contestualmente, ad incontrarsi al più presto.

Si precisa, infatti, che l’utenza fissa sopra indicata risulta intestata alla società in accomandita semplice denominata “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia – S.a.s. di CALISTRO Giovanna”, sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI traversa 09, avente come ragione sociale attività parasanitarie e gestita dalla moglie e dai figli del GIAMMARINARO. ( all. n.40 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) La tematica appena accennata trovava naturale continuazione nella successiva conversazione telefonica avente progressivo n. 226, in entrata sull’utenza fissa nr.

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0924/983732 intestata alla “SALUS srl” ed ubicata presso la segreteria politica dell’onorevole GIAMMARINARO Giuseppe sita in Salemi via F.P. Oliveti n. 81, durante la quale il NOLFO Salvatore si sincerava con la ROBINO Mirella, segretaria del GIAMMARINARO, se avessero ritirato i fax che interessavano quest’ultimo. ( all. n.41 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Nell’occasione, la ROBINO, certamente già a conoscenza della natura dei documenti tranquillizzava il NOLFO che appena avuti i fax lo avrebbe richiamato. A riscontro della stabile e reiterata condotta del GIAMMARINARO Giuseppe giova richiamare l’appunto riservato redatto in data 06.11.2006 dal Dirigente pro tempore la D.I.G.O.S. della Questura di Trapani, che riferiva di aver notato il precedente 30.10.2006 il GIAMMARINARO Giuseppe, nei pressi della stazione ferroviaria di Trapani, mentre saliva, in qualità di passeggero, a bordo dell’autovettura Mercedes targata AW389JM, allora intestata alla “Salus s.r.l.”. ( all. n.42 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

A quest’ultimo proposito, giova precisare come la suddetta autovettura, di frequente usata dal GIAMMARINARO, che si è sempre avvalso di autisti (l’ARDAGNA Nicolò e il DE MARTINEZ in particolare), era originariamente di proprietà del “C.E.M. s.r.l.”, al quale risultava intestata dal 24.06.1998, per poi passare alla titolarità della “Salus s.r.l.” a decorrere dal 19.08.2005, a dimostrazione della stretta cointeressenza economica che lega le società per il tramite dei rispettivi componenti, tutti aventi in comune il forte vincolo con il GIAMMARINARO, vero catalizzatore degli interessi e delle direttive di gestione, tanto da potersi permettere l’utilizzo incondizionato financo degli automezzi sia dell’una che dell’altra società.

L’attivismo del GIAMMARINARO Giuseppe era peraltro rilevato da personale dipendente allorquando, in data 05.12.2007, lo notava conversare in questa via Virgilio all’interno del bar denominato OASI, con diversi soggetti, non meglio identificati, uno di questi utilizzatore della Ford Mondeo 2.0 targata BZ 363 MA che da accertamenti risultava intestata a SALADINO Giovanni, nato a Salemi il 15-01-1951 ed ivi residente in c.da Ulmi 617, mentre altro soggetto giungeva a bordo di Opel Zafira avente targa BL 815 PP risultante intestata a MARINO Giovanna, nata a Salemi il 12-09-1970 ed ivi residente in via Cremona n. 67, moglie dell’ ARDAGNA Nicolò Domenico, entrambi più volte citati. ( all. n. 43 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

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Quest’ultimo soggetto, nell’ambito di analoga attività d’indagine di seguito meglio descritta, effettuata da personale della Squadra Mobile in data 19-02-2008, era identificato per l’ARDAGNA Nicolò Domenico, confermando ancora una volta la reiterazione da parte del GIAMMARINARO Giuseppe delle condotte fin qui enucleate.

Accadeva infatti che, personale di quella p.g., in data 19-02-2008, notava il GIAMMARINARO Giuseppe giungere in qualità di passeggero a bordo di Opel Zafira avente targa BL 815 PP, risultante intestata a MARINO Giovanna, nata a Salemi il 12-09-1970 ed ivi residente in via Cremona n. 67, condotta da soggetto poi identificato per ARDAGNA Nicolò Domenico, conversare ancora una volta con diversi soggetti, non meglio identificati all’interno del bar OASI ubicato in questa via Virgilio. ( all. n. 44 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

D'altra parte, che al GIAMMARINARO fosse riconosciuto il ruolo di dominus effettivo della società in questione, o comunque di socio, seppur occulto, interessato di conseguenza alle vicende della società, lo dimostrano le numerose conversazioni telefoniche intrattenute con il LIUZZA Stefano, all'epoca Presidente della stessa compagine. In data 30.05.2003, per esempio, veniva captata una conversazione telefonica (progressivo nr.538), nel corso della quale il LIUZZA esprimeva forti perplessità sulla buona riuscita di un'operazione con le banche (LIUZZA: non ce la fanno materialmente… (incomprensibile)… le banche… perché i direttori sono assenti… e quindi… mercoledì mattina alle… (incomprensibile)… è tutto fatto… ), nell'ambito della gestione della società, attribuendone esplicitamente la titolarità sostanziale al GIAMMARINARO (LIUZZA: stanno lavorando…non è che io… qua… li ho trovati qua… sia a l’uno che all’altra che lavorano per… per noi… ). ( all. n.46 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 538 delle ore 13:13 del 30.05.2003

Utenza telefonica nr.335/5496797 intestata e in uso a LIUZZA Stefano decreto urgente n.920/03 del 22.04.2003

LIUZZA : pronto…

GIAMMARINARO : pronto?... LIUZZA : si?... GIAMMARINARO : lì sei?... LIUZZA : si… ma non ce la si fa nemmeno se viene Dio… GIAMMARINARO : perché?...

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LIUZZA : non ce la fanno materialmente… (incomprensibile)… le banche… perché i direttori sono assenti… e quindi… mercoledì mattina alle… (incomprensibile)… è tutto fatto…

GIAMMARINARO : come?... LIUZZA : mercoledì mattina… non ce la fanno materialmente…

(incomprensibile)… GIAMMARINARO : ho capito…

LIUZZA : stanno lavorando… non è che io… qua… li ho trovati qua… sia a l’uno che all’altra che lavorano per… per noi…

GIAMMARINARO : ho capito… LIUZZA : (incomprensibile)… giorno più… giorno meno… mercoledì mattina… GIAMMARINARO : eh… ma perché prima no?... lunedì… martedì… LIUZZA : perché lunedì…

Anche nel corso della conversazione successiva – progressivo nr. 539 del 30.05.2003 - è evidente come il LIUZZA si rapportasse con il GIAMMARINARO, riferendogli lo stato di una pratica (LIUZZA: ho strappato la promessa che massimo martedì alle 11… (incomprensibile)… pronti… (incomprensibile)… no mercoledì… martedì…), al fine di tenerlo al corrente e ottenendone un cenno di approvazione (GIAMMARINARO : va bene). ( all. n. 47 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 539 delle ore 13:18 del 30.05.2003. Utenza telefonica nr.335/5496797 intestata e in uso a LIUZZA Stefano

decreto urgente n.920/03 del 22.04.2003

LIUZZA : pronto…

GIAMMARINARO : eh?... LIUZZA : ho strappato la promessa che massimo martedì alle 11…

(incomprensibile)… pronti… (incomprensibile)… no mercoledì… martedì…

GIAMMARINARO : va bene… LIUZZA : non ce la fanno materialmente… li sto vedendo… vah… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… LIUZZA : sono a metà… a metà di verbale… GIAMMARINARO : a ok… va bene… LIUZZA : (incomprensibile)… le banche… GIAMMARINARO : va bene… LIUZZA : onestamente… LIUZZA : martedì alle 11 me la danno… GIAMMARINARO : ok… va bene…ciao ciao… GIAMMARINARO : si… ciao… LIUZZA : ciao…

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Altrettanto significativa è da ritenersi la conversazione nr. 590, avvenuta il giorno 04.06.2003, sempre tra il LIUZZA e il GIAMMARINARO, il quale si mostra non soltanto interessato alle notizie attinenti la gestione della “Salus”, ma addirittura assume un ruolo attivo di intermediario nei contatti tra gli amministratori ufficiali e i funzionari pubblici che sono responsabili del disbrigo di non meglio precisate pratiche, tanto da sollecitare il LIUZZA a recarsi all'incontro che lui stesso ha concordato (GIAMMARINARO: ma quelli lo sapevano che dovevano fare altri provvedimenti…ci stanno lavorando quindi… (incomprensibile)… ti aspettano di nuovo). ( all. n.48 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 590 delle ore 11:12 del 04.06.2003.

Utenza telefonica nr.335/5496797 intestata e in uso a LIUZZA Stefano decreto urgente n.920/03 del 22.04.2003

LIUZZA : pronto?...

GIAMMARINARO : pronto…

LIUZZA : eh… Pino…

GIAMMARINARO : ma quelli lo sapevano che dovevano fare altri provvedimenti… ci stanno lavorando quindi… (incomprensibile)… ti aspettano di nuovo…

LIUZZA : li ho chiamati già… ho chiamato… ci siamo… ci siamo detto che fra un quarto d’ora ci vediamo…

GIAMMARINARO : va bene…

LIUZZA : ci sto andando…

GIAMMARINARO : si, ciao…

LIUZZA : ciao…

§ II.3 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione occulta svolta dai coniugi CACCIATORE Francesco e NEGLIA Maria: il controllo sulla “LIFE s.r.l.”. In apposito capitolo della citata informativa di reato del 10-05-2008, tra le varie società per le quali è stata accertata l'appartenenza, in qualità di soci o amministratori, a vario titolo, di soggetti contigui al GIAMMARINARO Giuseppe, secondo condotte riconducibili alle fattispecie di cui all'art.12 quinquies L. n. 356/92, allo scopo di consentire e dissimulare la gestione diretta delle stesse da parte dell'odierno proponendo, venivano individuate anche le società “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.” e “LIFE s.r.l.”, nelle quali CACCIATORE Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 01-01-1950,

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risultava ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre la di lui moglie NEGLIA Maria la carica di consigliere nella sola “Life s.r.l.”. (cfr all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

E' opportuno, preliminarmente, soffermarsi sulla persona del CACCIATORE Francesco, per meglio comprendere e confermare una volta di più la pericolosa contiguità di ambienti mafiosi e di politici spregiudicati, che hanno trovato espressione nella costituzione e gestione di tali società. ( all. n. 49 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il predetto CACCIATORE Francesco, infatti, risulta coniugato con NEGLIA Maria, nata a Castellammare del Golfo il 21.10.1956, nonché essere cugino di CACCIATORE Antonina nata a Castellammare del Golfo il 01.03.1956, coniugata con il noto MERCADANTE Michele, nato a Castellammare del Golfo il 13.08.1951, pluripregiudicato, in atto detenuto perché accertato esponente di rilievo della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo.

Oltre ai legami di natura familiare con esponenti di spicco della consorteria mafiosa trapanese, il predetto CACCIATORE Francesco, da accertamenti esperiti presso la banca dati del Viminale, risulta essere stato sottoposto a controllo di Polizia in data 03.11.1998 alle ore 16.00 presso l’aula bunker del Tribunale di Trapani unitamente a CORACI Francesco23, nato il 18.12.1975. ( cfr. all. n. 49 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

La contiguità del CACCIATORE Francesco agli ambienti di “Cosa Nostra” castellammarese si dimostrava, peraltro, non un fattore meramente parentale, ma piuttosto, quale precisa connotazione criminale del soggetto. Infatti, nel contesto delle parallele attività di indagine esperite nell’ambito del p.p. n. 13894/01 N.C.D.D.A., giusto decreto urgente n. 1104/03 del 22.05.2003, afferente le intercettazioni espletate all’interno dell’ufficio tecnico del comune di Castellammare del Golfo in uso all’ing. PALMERI Antonino, nato a Castellammare del Golfo il 24.02.54, si aveva modo di raccogliere inconfutabili elementi di prova in ordine alla commistione di interessi di natura patrimoniale tra il citato CACCIATORE ed il famigerato DOMINGO Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 24.04.1956, inteso “Ciccio tempesta”, accertato esponente di vertice della cosca mafiosa locale.

23germano del noto CORACI Ignazio, di Filippo e di MERCADANTE Antonina, nato ad Alcamo il 12.2.1973, quindi nipote per parte di madre del noto mafioso MERCADANTE Michele fu Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 13.8.1951, e cugino di primo grado di SOTTILE Michele, di Vincenzo e di CACCIATORE Rosa, nato a Castellammare del Golfo il 31.5.1962 ed ivi residente in via Cesare Battisti n. 4, celibe, manovale, pregiudicato mafioso.

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A seguito di tali intercettazioni , in data 06.07.2004, il GIP di Palermo emetteva Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 13894/01 R.G. notizie di reato e nr. 13140/01 R.G.G.I.P. per i reati di cui all’art. 81, 110, 323 c.p. 7 D.L.vo 152/91, ritenendo gravi le responsabilità dell’ingegnere PALMERI Antonino e del responsabile dell’Ufficio abusivismo edilizio del Comune di Castellammare del Golfo, l’architetto BONVENTRE Vincenzo, nonché del citato imprenditore CACCIATORE Francesco, in merito all’illecita opera di manipolazione svolta, presso l’ufficio tecnico del Comune di Castellammare del Golfo, sugli atti amministrativi finalizzati ad evitare la sospensione dei lavori e favorire la procedura di rilascio della concessione edilizia in sanatoria su un immobile, per il quale la famiglia mafiosa castellammarese, attraverso l’esponente di vertice DOMINGO Francesco, aveva manifestato interessi specifici e diretti.

Nella fattispecie, in epoca compresa tra il settembre ed il dicembre 2003, il PALMERI, nello svolgimento delle funzioni di Dirigente dell’U.T.C. del Comune di Castellammare del Golfo ed il BONVENTRE di Funzionario responsabile del Settore abusivismo e condono del predetto Comune, in accordo con il CACCIATORE, in violazione di norme di legge [e segnatamente dell’art. 27 D.P.R. 380/2001, comma II^, ove prescrive che “Il dirigente o il responsabile, quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate, da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti…nonché in tutti i casi di difformità dalle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi”; nonché del comma III^, ove prescrive che “qualora sia constatata, dai competenti uffici comunali, d’ufficio o su denuncia dei cittadini, l'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità di cui al comma 1, il dirigente o il responsabile dell’ufficio ordina l'immediata sospensione dei lavori, che ha effetto fino all'adozione dei provvedimenti definitivi di cui ai successivi articoli, da adottare e notificare entro quarantacinque giorni dall'ordine di sospensione dei lavori”] intenzionalmente procuravano [omettendo di compiere, dopo avere constatato l’esistenza di lavori abusivamente in corso sull’immobile sito in c.da Castelluccio di Castellammare del Golfo, Foglio 20, p.lla 260, i suindicati provvedimenti di sospensione dei lavori e di demolizione imposti dal citato art. 27] a CACCIATORE Francesco, gestore del predetto immobile [e, per questi, ad esponenti della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo] un ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nel potere proseguire i lavori abusivi e nell’ottenere il rilascio da parte del Comune di Castellammare del Golfo della concessione edilizia. A conferma dei rapporti diretti intrattenuti con il GIAMMARINARO Giuseppe, in data 19.09.2000, il CACCIATORE veniva sottoposto a controllo di Polizia da parte di personale del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo, mentre si trovavava sull’autovettura targata BH855JP con a bordo proprio il GIAMMARINARO e tale INZIRILLO Salvatore, nato a Gibellina

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(TP) il 03.01.1952. ( cfr. all. n. 49 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

L’accertata contiguità del CACCIATORE Francesco alla famiglia mafiosa di Castellammare e, parallelamente, la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione rivestita nella “Villa Letizia Soc. Coop. a.r.l.”, ovvero, la medesima carica presso la “Life S.r.l.”, sedente in Alcamo, in cui la moglie NEGLIA Maria ricopriva la carica di Consigliere, costituiscono elemento altamente indiziante per ritenere l’ipotesi di illecito condizionamento di entrambe le società, ove si consideri come le indagini tecniche successive avrebbero consentito alla Squadra Mobile di Trapani di raccogliere inconfutabili elementi di prova in ordine alle occulte cointeressenze di natura patrimoniale tra il predetto CACCIATORE e il GIAMMARINARO Giuseppe, in ordine alla gestione di strutture sanitarie in regime di convenzione con l’A.S.L., nonché su un tentativo di truffa operato nei confronti dell’I.R.C.A.C. (Istituto Regionale di Credito Artigianato e Commercio) allo scopo di finanziare alcune società mutualizzate.

L’attivazione di riservati servizi tecnici nei confronti del CACCIATORE Francesco consentiva, infatti, alla p.g. di captare conversazioni tra lo stesso e il GIAMMARINARO Giuseppe, utili a ulteriormente delineare la personalità di quest’ultimo e a tratteggiarne l’inclinazione a considerare le numerose società di cui si assume sia stato occulto titolare quale cosa propria, tanto da sollecitare il CACCIATORE ad una spregiudicata manovra di bilancio.

Nel caso specifico si fa riferimento alla conversazione di cui al progressivo nr.109 del 02.04.2003, avvenuta all’interno della Lancia Lybra in uso al CACCIATORE Francesco, nei pressi dell’abitazione del GIAMMARINARO a Salemi. ( all. n.50 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel dialogo, da subito il GIAMMARINARO esordiva avanzando una richiesta all’interlocutore di 50.000.000 di lire (…un quaranta… cinquanta milioni… un venticinque mila Euro si possono fare… no?…) che gli necessitavano al fine di pagare alcune opere edili realizzate presso la sua abitazione salemitana sita in quella contrada Filci (…l’ hai capito?… ho l’impianto… dovevo fare questa cosa dell’elettricista… e l’impian… ).

Progressivo n.109 delle ore 21.15 del 02.04.2003

Lancia Lybra targata BH 855 JP, in uso a CACCIATORE Francesco Decreto urgente nr.428/03 del 24.02.2003.

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GIAMMARINARO : un quaranta… cinquanta milioni… un venticinque mila Euro si possono fare… no?…

CACCIATORE : si… si possono fare… GIAMMARINARO : e allora… io… questo mi interessa… CACCIATORE : si… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : perché mi servono per qua… CACCIATORE : va bene… GIAMMARINARO : l’ hai capito?… ho l’impianto… dovevo fare questa cosa

dell’elettricista… e l’impian… CACCIATORE : eh… GIAMMARINARO : e l’impianto… e l’idraulico, diciamo va…

Da parte sua, il CACCIATORE, oltre che accogliere subordinatamente (sissignore) la richiesta del GIAMMARINARO, proponeva la realizzazione di un fondo in nero per l’importo di circa 1.000.000.000 di vecchie lire (…eh… allora quanto… quanto dobbiamo uscire poi, perché vedi che dobbiamo costituire un fondo di un miliardo…). Tale specifica proposta effettuata dal CACCIATORE ovviamente veniva accettata da parte dell’interlocutore, che, tuttavia, rimarcava la necessità di coprire le spese relative a delle fatturazioni per un importo totale di circa 50.000.000 di vecchie lire (io ti sto parlando che le fatturazioni che servono a me sono di una cinquantina di milioni… ):

CACCIATORE : eh… allora quanto… quanto dobbiamo uscire poi, perché vedi che dobbiamo costituire un fondo di un miliardo…

GIAMMARINARO : va bene, indipendentemente da questo… (incomprensibile)… milioni…

CACCIATORE : no, dobbiamo costituire un fondo di un miliardo per… (incomprensibile)… a quello… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : io ti sto parlando che le fatturazioni che servono a me sono di una cinquantina di milioni…

CACCIATORE : sissignore… GIAMMARINARO : (incomprensibile)…

Ritornando alla suddetta conversazione il CACCIATORE, rapportando gli avvenimenti che lo avevano interessato nel corso della settimana informava il GIAMMARINARO dei dissidi avuti con tale “SUCAMELI ”, verosimilmente da individuarsi in SUCAMELI Giuseppe, nato a Alcamo il 02.01.1932, socio della “Life s.r.l.”24 (….con SUCAMELI siamo arrivati ai ferri corti l’altro giorno…) e ciò in relazione alla stipula di un contratto necessario per ottenere delle fideiussioni, alla quale era prevista la presenza di un certo “Pietrino ”, non meglio indicato (…e Pietrino se l’è portato… io gli dicevo che non c’era 24Società avente sede in Castellammare del Golfo, via F.Crispi nr.89 e composta da CACCIATORE Francesco (Presidente), SUCAMELI Giuseppe, CAMMARATA Pietro e NEGLIA Maria (soci).

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bisogno di fare il contratto… Pietrino me l’ha portato di nuovo dal notaio… (incomprensibile)… per le fideiussione… abbiamo fatto il contratto di voto…).

CACCIATORE : con SUCAMELI siamo arrivati ai ferri corti l’altro giorno… GIAMMARINARO : no, bisogna farlo andare fuori… CACCIATORE : e Pietrino se l’è portato… io gli dicevo che non c’era bisogno di fare il

contratto… Pietrino me l’ ha portato di nuovo dal notaio… (incomprensibile)… per le fideiussione… abbiamo fatto il contratto di voto…

GIAMMARINARO : eh… CACCIATORE : però non si può con lui… GIAMMARINARO : no…

Tali contrasti riguardavano anche la gestione del personale, specie nella parte riguardante le ore lavorative o altre competenze assegnate a tali “BRUNO” e “D’ANGELO Vito ” (…si è incazzato perché c’era Bruno… gli ho detto: “quello… ci servivano… queste ore di”… dice: “ma io ti avevo detto che… (incomprensibile)…) circostanze che richiedevano l’autorevole intervento del GIAMMARINARO che perentoriamente invitava il socio a riferire al SUCAMELI: …e allora gli dici che va a fare in culo…

CACCIATORE : si è incazzato perché c’era Bruno… gli ho detto: “quello… ci servivano… queste ore di”… dice: “ma io ti avevo detto che… (incomprensibile)”…

GIAMMARINARO : chi è questo… (incomprensibile)… CACCIATORE : Vito D’ANGELO… GIAMMARINARO : ma gli dici che vanno a fare in culo… non gli dare più confidenza perché

se ne deve andare questo da lì… CACCIATORE : no… no… non lo sa se è Vito D’ANGELO… GIAMMARINARO : ah… CACCIATORE : gli ho detto: “questo sostituisce quello”… dice: “ma io le ore… le volevo

io… poi qua”… GIAMMARINARO : e allora gli dici che va a fare in culo… CACCIATORE : e compagnia bella… GIAMMARINARO : minchia… CACCIATORE : e poi io…

La conversazione diveniva ancora più interessante quando il GIAMMARINARO, ancora una volta mostrando il precipuo interesse per la gestione della “Life s.r.l.”, continuava a lamentarsi del comportamento tenuto dal SUCAMELI riferendo un testuale: “…non sono con noi… non sono con noi…”. Il CACCIATORE chiedeva, pertanto, l'intervento dell’interlocutore al fine di conferire con il SUCAMELI e dettare le nuove direttive che avrebbero

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comportato la perdita di 500.000 vecchie lire per una non meglio indicata persona, nonché la pessima figura con il fornitore dei pasti per gli utenti (…non sono… e andiamoci ora e glielo diciamo… gli togliamo le cinquecento mila lire… fra le altre cose fa brutta figura con i pasti e con le cose… perché lui l’aveva dati a dieci mila lire e ci guadagnava le… (incomprensibile)… ).

GIAMMARINARO : non sono con noi… non sono con noi… CACCIATORE : non sono… e andiamoci ora e glielo diciamo… gli togliamo le

cinquecento mila lire… fra le altre cose fa brutta figura con i pasti e con le cose… perché lui l’aveva dati a dieci mila lire e ci guadagnava le… (incomprensibile)…

Il comportamento tenuto dal SUCAMELI destava ancora una profonda titubanza nel GIAMMARINARO, che ribadendo la volontà di esautorare il SUCAMELI con un testuale: “no… se ne deve andare… se ne deve andare…” , ordinava al CACCIATORE di aumentare il capitale sociale della società (…aumenta il capitale soc…) ottenendo in ciò il conforto tecnico di quest'ultimo, che comunque avrebbe trovato il sistema per ottemperare a quanto ordinato (…ora vediamo come…), e ciò nella convinzione che il SUCAMELI avesse perso la testa e dell’errore in cui era stato indotto nell'avere coinvolto quest’ultimo nelle fideiussioni bancarie (…eh… secondo me ha perso la testa, Pe… infatti io non lo volevo… portare là… nelle fideiussione, vah… ).

GIAMMARINARO : no… se ne deve andare… se ne deve andare… CACCIATORE : insomma, non… GIAMMARINARO : aumenta il capitale soc… CACCIATORE : ora vediamo come… GIAMMARINARO : si trova un sistema… (incomprensibile)… CACCIATORE : eh… secondo me ha perso la testa, Pe… infatti io non lo volevo…

portare là… nelle fideiussione, vah… GIAMMARINARO : aspetta… CACCIATORE : che cosa… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… CACCIATORE : (incomprensibile)…

Appare significativa, inoltre, una conversazione tra i due coniugi CACCIATORE, avvenuta in data 26.08.2003, avente ad oggetto la situazione di bilancio della medesima società, nel corso della quale pure la NEGLIA si mostrava partecipe ed interessata alle vicende economiche ed anche potenzialmente giudiziarie delle società gestite con il marito, chiedendo notizie in merito alle voci circolanti su presunte indagini di polizia. ( all. n.51 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

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Nella suddetta conversazione il CACCIATORE rappresentava alla moglie le ultime novità riguardanti le società dallo stesso gestite in merito ai finanziamenti da ottenere dai vari istituti bancari (…la banca vuole… le notizie… ).

I termini della questione erano, in effetti, conosciuti dalla moglie, la quale domandava al marito se il bilancio fosse stato “aggiustato” (…e come mai…?… il bilancio glielo avete aggiustato?…).

Il marito, nel confermare che il giorno prima aveva già consegnato alcuni documenti da sottoporre all’attenzione dei soci della “Life s.r.l.” (…ieri… gli ho portato un po’ di carte… lì… di fatti è una fesseria… proprio… cosa doveva fare in bilancio… se lo vogliono fare…), palesava le proprie titubanze in ordine ad uno dei soci, il già citato SUCAMELI Giuseppe, poiché ritenuto un informatore degli organi di Polizia (…quello SUCAMELE… Marianna… è confidente…) e quindi in grado di costituire un pericolo per le loro attività .

Progressivo n. 2983 delle ore 21.06 del 26.08.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco.

Decreto urgente 428/03 del 03-03-2003.

CACCIATORE : la banca vuole… le notizie… NEGLIA : e come mai…?… il bilancio glielo avete aggiustato?… CACCIATORE : ieri… gli ho portato un po’ di carte… lì… di fatti è una fesseria… proprio…

cosa doveva fare in bilancio… se lo vogliono fare… Marianna non è questo il problema… quello SUCAMELE… Marianna… è confidente…

Purtuttavia, nel corso del dialogo il CACCIATORE dichiarava alla moglie la propria convinzione che il SUCAMELI non lo avrebbe tradito poiché lo rispettava (…però a me… mi rispetta…), aggiungendo che in merito alle vicende della predetta società “Life” una terza persona gli aveva confidato che erano tutti sottoposti a riservate indagini da parte degli organi inquirenti (… mi ha detto... dice… che siamo tutti indagati… della “LAIF”… io questo sospetto l’avevo pure comunque… eh… mi capisci?…).

NEGLIA : eh!?… CACCIATORE : confi… NEGLIA : eh!?!…

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CACCIATORE : eh… NEGLIA : si… va beh!… chi… (incomprensibile)?… CACCIATORE : ah?… NEGLIA : chi… (incomprensibile)?… CACCIATORE : però a me… mi rispetta… mi ha detto... dice… che siamo tutti

indagati… della “LAIF”… io questo sospetto l’avevo pure comunque… eh… mi capisci?…

NEGLIA : va beh… tu l’avevi…

Continuando, il CACCIATORE raccontava alla moglie di avere cercato di carpire altre informazioni sulle indagini (…gli ho detto: “ma per cosa?”…) ed a specifica domanda di questa, se sussistesse un collegamento con interessi o amicizie ricadenti nella città di Mazara del Vallo (per il fatto di Mazara…), il CACCIATORE perentoriamente rispondeva che la vicenda riguardava fatti avvenuti a Salemi (per il fatto di Salemi… perché c’è collegamento…).

CACCIATORE : gli ho detto: “ma per cosa?”… NEGLIA : per il fatto di Mazara… CACCIATORE : per il fatto di Salemi… perché c’è collegamento… NEGLIA : quindi… ancora legna mettono… (incomprensibile)… CACCIATORE : però… ma io neanche… NEGLIA : ma… indagati… che cosa possono fare?…

Il dialogo tra i due coniugi diveniva ancora più interessante quando il CACCIATORE alludeva abbastanza esplicitamente alla probabile ricerca, da parte degli investigatori, di elementi di prova in ordine all’esistenza di gestioni societarie da parte di soci occulti, che si avvalevano di prestanome, come egli stesso si definiva (…niente… vedere se c’è quello fasullo… (incomprensibile)… --- (…se quello non esce come germano… neanche… c’è la cosa di collegarlo con… con un prestanome vah… perché l’unico prestanome sarei io che sono il presidente con fideiussioni… cose… non è che…).

CACCIATORE : niente… vedere se c’è quello fasullo… (incomprensibile)… NEGLIA : ah… ah… non è che ci sono cose losche… CACCIATORE : no… NEGLIA : e allora!… CACCIATORE : se quello non esce come germano… neanche… c’è la cosa di collegarlo

con… con un prestanome vah… perché l’unico prestanome sarei io che sono il presidente con fideiussioni… cose… non è che…

NEGLIA : ed infatti… CACCIATORE : scherzo…eh…

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La registrazione forniva ulteriori elementi di riscontro in ordine alla contiguità del CACCIATORE con il GIAMMARINARO, allorquando la NEGLIA chiedeva il perché dell’accanimento da parte degli organi inquirenti (…ma perché ce l’ hanno sempre con questo?… ) nei confronti di un soggetto certamente riferibile al GIAMMARINARO e il CACCIATORE spiegava che ciò era dovuto al fatto che la moglie di tale soggetto era in società con la moglie di altro uomo non meglio indicato (…dice che sua moglie era… aveva una società con l’altra moglie… ), aggiungendo poco dopo che si trattava della moglie (…con la moglie di chi?…) di “CUFFARO” (di CUFFARO… (incomprensibile)… una cosa… io non ci credo… questi errori loro non li fanno… a tutte queste chiacchiere non ci credo… ), certamente da identificarsi per l’allora Presidente della Regione Sicilia CUFFARO Salvatore:

NEGLIA : ma perché ce l’ hanno sempre con questo?… CACCIATORE : dice che sua moglie era… aveva una società con l’altra moglie… NEGLIA : con la moglie di chi?… CACCIATORE : di CUFFARO… (incomprensibile)… una cosa… io non ci

credo… questi errori loro non li fanno… a tutte queste chiacchiere non ci credo…

NEGLIA : e do…e dopo tu… questo con questa cosa qua che c’entra?… ah… perché CUFFARO era…

CACCIATORE : mafia… mafia di qua… mafia di là… NEGLIA : io non penso che… (incomprensibile)… che CUFFARO è

mafioso… CACCIATORE : come?… no…

NEGLIA : ci metto a pincopallino…

In ordine a tale ultimo inciso, si precisa che effettivamente il CUFFARO Salvatore25, da accertamenti eseguiti presso la Camera di Commercio, risultava aver ricoperto, dal 04.05.1989 al 29.12.1989, la carica di socio accomandante della Società in accomandita semplice denominata “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia – S.a.s. di CALISTRO Giovanna” , sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI, traversa 09, nella quale si ricorda (come più dettagliatamente esposto infra) la presenza, tra gli altri, in qualità di socio accomandatario, appunto della CALISTRO Giovanna, moglie del GIAMMARINARO, nonché in quella di soci accomandanti dei due figli GIAMMARINARO Francesco ed Emanuela. ( all. n.52 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Tornando alla conversazione in esame, il CACCIATORE, continuando ad esporre le proprie tesi alla moglie, ribadendo che nei confronti della “Life s.r.l.”

25 Si rammenta, condannato alla pena definitiva di anni 7 per il reato di favoreggiamento aggravato dall’art. 7 D.L: 152/91;

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giravano parecchie voci, affermava esistesse qualcosa di tangibilmente serio che la riguardava (…eh… la realtà… (incomprensibile)… infatti tutte queste chiacchiere sopra… (incomprensibile)… poi le chiacchiere… (incomprensibile)… si però se c’è questo discorso della “LAIF”… ).

CACCIATORE : eh… la realtà… (incomprensibile)… infatti tutte queste chiacchiere

sopra… (incomprensibile)… poi le chiacchiere… (incomprensibile)… si però se c’è questo discorso della “LAIF”…

NEGLIA : si…si…si…

Il CACCIATORE, inoltre, esprimeva forti preoccupazioni in ordine al fatto che gli investigatori avrebbero potuto scoprire qualcosa riguardante una certa azienda (foneticamente nominata come “FAMEC”) (…che poi a me mi scoprono nelle carte… mi scoprono là… insomma… è un poco… io nella “FAMEC” non ci sono per ora… nella “FAMEC”) o meglio scoprire le persone che all’interno ricoprivano cariche.

CACCIATORE : che poi a me mi scoprono nelle carte… mi scoprono là… insomma… è un poco… io nella “FAMEC” non ci sono per ora… nella “FAMEC” è un'altra cosa… ma… non è che tutti sanno chi c’è nella “FAMEC”… va beh… che è pubblico… uno va e chiede il certificato… un certificato e vedo chi c’è…

NEGLIA : si Franco… d’accordo… però anche quello… quello… cose losche non ce n’è…

CACCIATORE : no… no… NEGLIA : questo ti voglio dire… CACCIATORE : no… ma io di losco non faccio niente…non è che…

Le conversazioni intercettate e appena commentate rivelano fin troppo esplicitamente il reale assetto direttivo gestionale della “Life s.r.l.” da parte del GIAMMARINARO, tale da consentire a questi di pretendere dal CACCIATORE la realizzazione di false fatturazioni per ricavare la somma di 50.000 Euro, a lui necessari per eseguire dei lavori privati.

Né la risposta rassicurante di quest'ultimo lascia spazio a dubbi circa l'effettività del potere esercitato dal GIAMMARINARO, il quale interagisce con il CACCIATORE anche per le questioni interne alla società e relative alla gestione del personale e alla collaborazione fattiva dei singoli soci, come dimostra la discussione inerente l'atteggiamento tenuto da uno di loro, il SUCAMELI Giuseppe, verso il quale il GIAMMARINARO non manifesta molta fiducia. Tali atteggiamenti, ancora una volta, così come verificatosi e argomentato nei capitoli precedenti per il “C.E.M.” di Mazara del Vallo e per la “Salus s.r.l.” di Salemi, evidenziano un ruolo di dominus del GIAMMARINARO, reale

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detentore della potestà decisionale sulle questioni più importanti, sulle strategie e sulla conduzione dei rapporti con banche e interlocutori vari. La stringente natura dei rapporti tra il GIAMMARINARO ed il CACCIATORE - che peraltro si mostra pienamente consapevole di essere prestanome per conto del socio “fasullo”, come lo definisce, figurando formalmente ma non detenendo di fatto tutti i poteri spettanti alla carica ricoperta - e i loro frequenti incontri si sono acclarati attraverso numerose conversazioni ambientali, riguardanti, peraltro, questioni attinenti la gestione anche dell'altra società della quale il CACCIATORE risultava Presidente, vale a dire la già citata “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.”, che saranno esaminate più diffusamente nel capitolo seguente.

Ad ogni modo, la mole delle acquisizioni investigative a carico del CACCIATORE e del GIAMMARINARO, hanno dimostrato come tra i due intercorresse uno stretto rapporto affaristico, che andava ben al di là delle oggettive risultanze degli accertamenti presso la banca dati telematica S.D.I. del Viminale, in esito ai quali risultava che in data 19.09.2000 il CACCIATORE era stato sottoposto a controllo di Polizia da parte di personale del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo, a bordo dell’autovettura targata BH855JP, con a bordo il GIAMMARINARO Giuseppe e INZIRILLO Salvatore, nato a Gibellina il 03.01.1952. ( cfr all. n. 49 c.n.r. del 10-05-2008)

Le intercettazioni telefoniche ed ambientali espletate a carico del CACCIATORE, consentivano di raccogliere elementi di prova in ordine alle cointeressenze di natura patrimoniale e al tenore complessivo dei rapporti tra lo stesso e il GIAMMARINARO Giuseppe, con la consapevole partecipazione anche della moglie del CACCIATORE, NEGLIA Maria.

A tal proposito, si pensi alla considerazione di cui gode il GIAMMARINARO anche fra i conoscenti e soci in affari del CACCIATORE - sempre ritenuto su un piano sovraordinato rispetto a quest’ultimo – anche in virtù dell’enorme influenza politica a lui riconosciuta.

Significativa, in questo senso, è la conversazione registrata al progressivo nr.718 e avvenuta in data 13.05.2003 all'interno dell'autovettura Lancia Lybra, intestata ed in uso al CACCIATORE. ( all. n.53 c.n.r. del 10-05-2008)

Nella circostanza, il CACCIATORE si trovava a bordo della propria autovettura in compagnia di altri due uomini, non meglio identificati, con i quali

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era in corso una discussione inerente il comportamento, poco gradito dagli interlocutori, del già citato “SUGAMELE”26 , socio della “Life s.r.l.”.

Nel contesto della discussione il GIAMMARINARO veniva definito “parrino” del CACCIATORE, termine che può interpretarsi come sinonimo di sponsor o protettore, e che sottintende anche il debito di fedeltà e riconoscenza del protetto, che nel nostro caso aderisce perfettamente alle posizioni politiche e di gestione societaria del GIAMMARINARO (e le persone per esempio… una cosa di questa non la possono fare ne ora ne mai…perché minchia… ti consuma… vanno… ora prende…ora vanno da tuo “parrino” (padrino)… da GIAMMARINARO… “minchia ma qua… dice… ma come cazzo siamo combinati?”…eh… le marche… tu… minchia… sapendolo tuo parrino… minchia… ti dice Ciccio… ma… come è andata a finire… ).

Progressivo n. 718 delle ore 20:57 del 13.05.2003. Lancia Lybra targata BH 855JP in uso a CACCIATORE Francesco

decreto urgente n.428/03 del 24.02.2003

TANO : minchia… ma SUGAMELE… minchia è un cornuto che non ce n’ è… CACCIATORE : vedi che testa di minchia… questo SUGAMELE… perde colpi… TANO : (incomprensibile)…? CACCIATORE : SUGAMELE… credimi perde colpi… UOMO 2 : il dottore pure studiato è…questo dottore… lei è… TANO : (incomprensibile)… CACCIATORE : ma SUGAMELE… TANO : (incomprensibile)… a parlare con la dottoressa… minchia… lui non

la vuole toccata la dottoressa… UOMO 2 : (incomprensibile)… CACCIATORE : ma non è giusto… che significato ha?… TANO : aspetta dice: “che io te la mette nel culo… qualche volta a te”… CACCIATORE : eh… TANO : lì… perché… lì veramente ti fa fare pure brutta figura a te… dice: tu dato

che sei il Presidente… e… CACCIATORE : (incomprensibile)… TANO : e le persone per esempio… una cosa di questa non la

possono fare ne ora ne mai… perché minchia… ti consuma… vanno… ora prende…ora vanno da tuo “parrino” (padrino)… da GIAMMARINARO… “minchia ma qua… dice… ma come cazzo siamo combinati?”…

CACCIATORE : si… perché… ti pare come lo deve sapere quello?… TANO : eh… CACCIATORE : quello… le marche gli metteva…

26Si rimarca, in proposito, che spesso durante le conversazioni, il medesimo soggetto viene alternamente indicato con il nome di “SUCAMELI” ovvero “SUGAMELE” o “SUGAMELI”.

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TANO : eh!… CACCIATORE : le marche gli mettevamo a SUGAMELI…

TANO : eh… le marche… tu… minchia… sapendolo tuo parrino… minchia… ti dice Ciccio… ma… come è andata a finire… perché lì ci sono persone che… (incomprensibile)… c’è gente di GIAMMARINARO… LOMBARDO mi pare pure di GIAMMARINARO… e che figura ci faccio con tuo parrino…

CACCIATORE : u minchia che è… TANO : ma lui non lo ha cacciato di là… tuo parrino ?… CACCIATORE : a chi?… UOMO 2 : (ride)… TANO : a SUGAMELI…

I frequenti incontri del CACCIATORE con GIAMMARINARO, tra i quali si sono registrate numerosissime conversazioni, sia telefoniche che ambientali, trovavano ulteriori riscontri e conferme nella conversazione ambientale avente progressivo n. 4007 delle ore 12.25 del 29.09.2003, intercorsa sempre tra CACCIATORE Francesco e GIAMMARINARO Giuseppe. (all. n.54 c.n.r. del 10-05-2008 )

Tale conversazione, registrata tramite le apparecchiature poste all’interno dell'autovettura Lancia Lybra del CACCIATORE, avveniva mentre gli interlocutori si trovavano nelle vicinanze dall’auto, avendo modo di riconoscere la voce del GIAMMARINARO che, parlando al telefono con anonimo interlocutore telefonico, gli chiedeva quando poteva parlargli, in quanto aveva necessità di dare una risposta al presente “Ciccio”.

In seguito, sebbene la conversazione fosse fortemente disturbata da rumori provenienti dalla strada, si aveva modo di ascoltare che l’argomento trattato riguardava tale “Giacomino”, verosimilmente da identificarsi per il citato MIRABILE Giacomo, consigliere della “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.” e, più in particolare, non meglio precisate problematiche insorte con i soci di una cooperativa.

Progressivo n. 4007 delle ore 12:25 del 29.09.2003.

Lancia Lybra targata BH 855JP in uso a CACCIATORE Francesco Procedimento penale n. 13957/01 N.C. D.D.A., decreto urgente n.428/03 del 24.02.2003

GIAMMARINARO : e loro prima della convenzione l’ hanno fatto… CACCIATORE : (incomprensibile)… squilla un cellulare… GIAMMARINARO : (risponde al cellulare a tale Battista con il quale si sarebbe visto

in seguito)… CACCIATORE : perché lui ha cominciato a fare discussioni… che i soci…

(incomprensibile)…

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GIAMMARINARO : (incomprensibile)… non le hai firmate… (incomprensibile)… CACCIATORE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : e allora… se hai firmato… CACCIATORE : (incomprensibile)… la cooperativa… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : noi ci dobbiamo mettere nella nostra… ci dobbiamo

mettere… (incomprensibile)… CACCIATORE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… ora la questione è… levo a mia figlia e

devo mettere a qualche altro… (incomprensibile)… CACCIATORE : apri una cooperativa… GIAMMARINARO : no…(incomprensibile)… CACCIATORE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : ed allora…

Come appare di tutta evidenza dallo svolgimento della conversazione tra i due, il GIAMMARINARO affronta tematiche riconducibili alla composizione e gestione di una non meglio specificata società, che avrebbe stipulato una convenzione, della quale lo stesso parla sicuramente non con distacco ma con l'atteggiamento di chi sta trattando dei propri affari (noi ci dobbiamo mettere nella nostra… ci dobbiamo mettere).

Pur non potendo affermare a quale società la conversazione in argomento fosse relativa, atteso che il CACCIATORE risultava all'epoca presidente della società cooperativa “Villa Letizia” e della “Life s.r.l.”, non v'è dubbio che lo scambio di battute registrato sia estremamente significativo per chiarire il livello delle cointeressenze tra i due, che supererebbe la singola società per estendersi anche ad altre compagini commerciali, peraltro verosimilmente operanti sempre nel settore sanitario e parasanitario, come il riferimento all'esistenza di una convenzione lascerebbe supporre.

D'altra parte, occorre por mente al fatto che il GIAMMARINARO fa riferimento all'inserimento organico nell'ignota società di sua figlia e alla opportunità di sostituirla con una persona che non dia nell'occhio, nel senso che non sia direttamente riconducibile alla sua persona (incomprensibile)… ora la questione è… levo a mia figlia e devo mettere a qualche altro… (incomprensibile)…).

A tal proposito, è opportuno ricordare che, dagli accertamenti svolti presso la Camera di Commercio, la figlia del GIAMMARINARO, a nome Manuela, figurava, con varie cariche, in più di una società, precisamente:

1. “VILLA GAIA PICCOLA SOC. COOP. A.R.L.”, avente ad oggetto l'assistenza ad anziani e disabili e sede in Mazara, via F. Pompeano 26 , nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di consigliere;

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2. “GINNIC CLUB ALICIA S.A.S. di CALISTRO G.nna”, Centro di Fisiochinesiterapia con sede a Salemi, via E. Scimeni IV° traversa 9, nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di socia accomandante

3. “CENTRO MEDICO DI FISIOCHINESITERAPIA SOLARIUM S.A.S.”, avente ad oggetto forniture per professionisti nel campo della fisiochinesiterapia Sede: Erice, via della Provincia 33 , nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di socia accomandataria. ( cfr. all. n. 25 c.n.r. del 10-05-2008)

Il modo con il quale il GIAMMARINARO Giuseppe esprimeva la necessità di procedere alla suddetta sostituzione suggerisce l'ipotesi che, effettivamente, la presenza della figlia nelle sopra citate società fosse solo una soluzione di comodo per poter gestire compagini societarie nelle quali lo stesso non rivestiva formalmente alcuna delle cariche, ma della cui presenza e ingerenza erano il segno le partecipazioni di familiari e soggetti a lui vicini. Una successiva conversazione, captata all'interno dell'autovettura in uso al CACCIATORE Francesco, svoltasi tra quest'ultimo e il GIAMMARINARO Giuseppe in data 08.10.2003 (progr. nr.4080) rimarcava ancora una volta il tenore dei rapporti tra i due soggetti e il livello di coinvolgimento nella gestione della società da parte del GIAMMARINARO. ( all. n. 55 c.n.r. del 10-05-2008 )

I due interlocutori, infatti, si addentravano in una discussione riguardante la risoluzione di una non meglio specificata problematica di lavoro, per la quale il CACCIATORE aveva interpellato tale “Ninni”, verosimilmente da identificarsi per DE SANTIS Antonio, nato a Palermo il 04.04.1956, già Direttore della Scuola Professionale per Infermieri della Azienda Sanitaria n. 9 di Trapani (a posto… ed allora… ho parlato con NINNI), il quale gli aveva riferito di aver parlato della questione al CANGEMI - da intendersi per il più volte citato CANGEMI Giuseppe, all’epoca Direttore Sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani - (NINNI’ mi aveva detto: “Giovedì cose”… poi… (incomprensibile)… “vedi che… io gli ho parlato”… mi ha detto: “ che ha parlato con CANGEMI”) e che, comunque, avrebbe dovuto risolvere ulteriori difficoltà con “Pino” (“con queste cose”… insomma mi ha detto lui: “parla con PINO”), a sua volta identificabile proprio per il GIAMMARINARO Giuseppe.

Quindi, il CACCIATORE riferiva al GIAMMARINARO di un incontro cui avrebbe dovuto prendere parte il giovedì seguente (eh… mi ha fatto sapere che… mi aveva detto… dice: “ Giovedì… dice… tutto a posto cose”… gli ho detto: “ ma io ci devo andare?”… dice: “ no”… dopo lui ora mi ha fatto

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capire che domani se tu hai… (incomprensibile)… degli appuntamenti… lui non viene), rammaricandosi del fatto che forse non avrebbe presenziato come previsto proprio il CANGEMI (perché domani lui non viene….... CANGEMI… NINNI’ non lo so).

Alla luce di ciò, il CACCIATORE invocava nuovamente l'intervento del GIAMMARINARO (invece non viene… domani… mi hai capito Peppe?… quindi se tu vuoi parlare con lui), confermando la fiducia nella grande influenza che lo stesso era in grado di esercitare sui vertici della A.S.L. di Trapani e il potere di risolvere le problematiche gestionali e finanziarie delle società, verosimilmente appunto la “Life s.r.l.”, dal momento che nello stesso contesto veniva richiamato l'atteggiamento riottoso di uno dei soci, l'ormai noto SUCAMELI Giuseppe (con chi è… lo devi… il collegamento lo devi fare… no… perché non c’è… lui non viene… vah… lo hai capito la cosa?… là abbiamo a SUGAMELI che fa discorsi di questi ), come indicato nel precedente paragrafo socio nella “Life s.r.l.”.

Progressivo n. 4080 delle ore 13.45 del 08.10.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco

Decreto urgente 428/03 del 03.03.2003

............................... omissis ..................................... CACCIATORE : ma perché non rispondeva?… GIAMMARINARO : dice che quando è occupato da così libero… ma io non ci credo… non

rispondeva perché sarà che era a mangiare… cose…(incomprensibile)… CACCIATORE : (ride)… minchia… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : e lo so che devo fare purtroppo… che vuoi fare Ciccio?… GIAMMARINARO : eh…

CACCIATORE : a posto… ed allora… ho parlato con NINNI’…

CACCIATORE :NINNI’ mi aveva detto: “Giovedì cose”… poi… (incomprensibile)… “ vedi che… io gli ho parlato”… mi ha detto: “ che ha parlato con CANGEMI”…

GIAMMARINARO : eh… CACCIATORE : mi ha detto… dice: “non c’è nessuna prospettiva”… cioè per

Castellammare… “poi c’è quel caso”… gli ho detto: “ma quello è il coso per gli handicappati non c’entra… (incomprensibile)”…

GIAMMARINARO : eh…

CACCIATORE : “con queste cose”… insomma mi ha detto lui: “parla con PINO”…

GIAMMARINARO : infatti lo sta facendo… CACCIATORE : (incomprensibile)… anche perché domani… di qua dobbiamo

prendere… no?… di qua dobbiamo prendere a destra?… (parlando della strada)

GIAMMARINARO : a destra… e per tornare lo stesso è…

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CACCIATORE : (incomprensibile)… perché domani lui non viene… GIAMMARINARO : chi è?… CACCIATORE : b GIAMMARINARO : chi NINNI’?…

CACCIATORE : CANGEMI… NINNI’ non lo so… GIAMMARINARO : ma tu gli hai telefonato o ci sei andato?… CACCIATORE : ci sono andato… che telefonare?… io non sono a Trapani… alle quattro

devo essere di nuovo Trapani…(incomprensibile)… GIAMMARINARO : cioè in che senso ti ha fatto capire?… CACCIATORE : pensavo che… PEPPUCCIO… GIAMMARINARO : eh… CACCIATORE : PEPPUCCIO domani fosse venuto… GIAMMARINARO : eh…

CACCIATORE : invece non viene… domani… mi hai capito Peppe?… quindi se tu vuoi parlare con lui…

GIAMMARINARO : eh… CACCIATORE : per… dentro o fuori… GIAMMARINARO : eh… eh…

CACCIATORE : con chi è… lo devi… il collegamento lo devi fare… no… perché non c’è… lui non viene… vah… lo hai capito la cosa?… là abbiamo a SUGAMELI che fa discorsi di questi…

GIAMMARINARO : cioè… CACCIATORE : niente… ho incontrato a PIETRINO… cose… “minchia là…

(incomprensibile)… io non capisco… se ci devo mettere l’avvocato… di sotto… di sopra”… e insomma… non voglio… (incomprensibile)… sta risultando… ti dico… no!… fumere… (ride) più poco ancora… quello dice: “ma che metti cose”… lui ogni volta che mi vede mi domanda la grana… (ride)… comunque ora vediamo… cosa si deve fare… non è che…

GIAMMARINARO : ma questo c’era lì per ora?… CACCIATORE : si…la… (incomprensibile)… e quelli sono restati là…

(incomprensibile)… hai capito?… io sono venuto per dirti questo fatto qua…

GIAMMARINARO : si… CACCIATORE : devo scendere… dove dobbiamo andare Peppe?…

§ II.4 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione fittizia svolta da CACCIATORE Francesco: il controllo occulto sulla “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.”.

Analogamente a quanto accaduto per la società “Life s.r.l.”, il CACCIATORE Francesco, dalle indagini svolte dalla p.g., è emerso quale prestanome del GIAMMARINARO Giuseppe anche nella gestione di altra società, la “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”, nella quale lo stesso ricopriva la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, configurandosi, pertanto, le sue condotte

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passibili di esame ai fini della presente proposta di sequestro, in relazione all’art. 12 quinquies L. n. 356/92.

Come si ricorderà, nell’allegata informativa di reato del 10-05-2008, si lumeggiava quanto accaduto in occasione dell’accesso degli operatori della Squadra Mobile di Trapani nei locali della segreteria politica dell’ex onorevole regionale GIAMMARINARO, ai fini dell’attivazione del servizio di intercettazione ambientale autorizzato con decreto urgente nr. 1740/02 del 02.10.2002 (emesso dalla D.D.A. di Palermo), allorché erano stati rinvenuti una serie di appunti, vergati su bigliettini già scartati e buttati nel cestino dei rifiuti e su un’agenda poggiata sulla scrivania (vedasi dettagliatamente supra ).

Tra questi ne figuravano alcuni relativi a tali “dr. Rubino” e “Villa Letizia”, sui quali venivano svolti opportuni accertamenti, dagli esiti sicuramente interessanti e utili alle indagini in corso. Il citato “dr. Rubino”, infatti, è da identificarsi per RUBINO Gaspare, nato a Mazara del Vallo il 30.10.1955, medico cardiologo, coniugato, componente, in qualità di vice presidente, della Soc. Coop. a r.l. “Villa Letizia”, sedente in Mazara del Vallo via Mario Fani 144.

Sul conto della predetta “Villa Letizia”, già citata nel paragrafo precedente, dalle visure camerali espletate presso la Camera di Commercio di Trapani, emergeva la seguente composizione:

1. CACCIATORE Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 01.01.1950 – Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 23.03.2002;

2. RUBINO Gaspare, nato a Mazara del Vallo il 30.10.1955 – Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione;

3. MIRABILE Giacomo, nato a Salemi il 18.05.1955 – consigliere;

4. ROBINO Mirella, nata a Salemi il 21.07.1974;

5. MESSINA Angelo, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981 – consigliere;

6. MANISCALCO Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 26.07.1962 – Presidente del Collegio Sindacale;

7. BONANNO Silvano, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1950 – Sindaco effettivo;

8. ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.01.1965 Sindaco effettivo;

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9. FONTANA Santo, nato a Erice il 19.12.1977 – Sindaco supplente;

10. GIAMMARINARO Francesco, nato a Salemi il 23.04.1981, consigliere.

Appare di tutta evidenza, prima facie, come alcuni dei componenti della suddetta società cooperativa siano strettamente legati al GIAMMARINARO Giuseppe, figurandovi il figlio GIAMMARINARO Francesco, la segretaria ROBINO Mirella ed il fidato accompagnatore factotum ARDAGNA Nicolò Domenico.

Allo stesso fine, meritano di essere citati il MESSINA Angelo, figlio del defunto imprenditore mazarese MESSINA Giovanni, come anche il MANISCALCO Giuseppe, fratello del MANISCALCO Antonino, fidato prestanome del GIAMARINARO Giuseppe nella gestione del “C.E.M.” di Mazara del Vallo, allorquando subentrava al CAPIZZO Salvatore, successivamente alla sua uccisione (vedasi cap. II.1).

Per quanto riguarda, invece, il CACCIATORE Francesco, questi - dall’analisi del paragrafo precedente - è già risultato prestanome del GIAMMARINARO Giuseppe nella società “Life s.r.l.”; invero, analogamente, dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali eseguite, sono emersi elementi tali da far ritenere che anche nella gestione della società cooperativa “Villa Letizia”, il GIAMMARINARO abbia un interesse specifico non qualificabile come semplice interesse politico, ma piuttosto come espressione di un vero e proprio potere gestionale, manifestatosi con espresse direttive impartite al CACCIATORE in merito alla linea gestionale da tenere, alle alleanze da incentivare o sciogliere e financo alla gestione del personale, indicando soggetti da assumere o licenziare, ordinando il pagamento di competenze a questo o quel dipendente.

Le medesime intercettazioni (in special modo quelle effettuate in esecuzione del decreto urgente nr. 428/03 emesso dalla D.D.A. di Palermo in data 03.03.2003 e relative alle conversazioni ambientali all'interno dell'autovettura in uso al CACCIATORE) sono state, altresì, utili a chiarire taluni meccanismi adusi al CACCIATORE e, evidentemente, ad altri operatori commerciali del settore, al fine di sfruttare i finanziamenti concessi agli imprenditori e artigiani dall'I.R.C.A.C. (Istituto Regionale di Credito Artigianato e Commercio)27, 27L'IRCAC, ente a carattere economico-finanziario fornito di personalità giuridica pubblica, istituito con L.R. 7 febbraio 1963 n.12, ha per compito istituzionale la promozione, l'incremento ed il potenziamento della cooperazione in Sicilia, attraverso l'erogazione del credito sia di esercizio sia a medio-lungo termine, a tasso agevolato, in favore delle società cooperative e loro consorzi aventi sede ed operanti nel territorio isolano, nonché di eventuali altri organismi individuati da specifiche norme di legge. L'Istituto può contribuire, inoltre, al pagamento degli interessi per i prestiti accordati alle cooperative da aziende ed istituti di credito all'uopo convenzionati; compie ogni altra operazione prevista dallo statuto e dalla legislazione per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

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distraendoli dall'attività dell'ente finanziato verso parallele compagini societarie, con una vera e propria truffa, che il medesimo ha spiegato molto efficacemente nel corso di una conversazione intrattenuta con MIRABILE Giacomo, in atti, consigliere della “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”

In data 11.04.2003, infatti, mentre i due soggetti si trovavano a bordo dell'autovettura in uso al CACCIATORE Francesco, si ascoltava una interessante conversazione (progr. nr. 259), attinente evidentemente alla situazione finanziaria della società di cui entrambi facevano parte - la suddetta “Villa Letizia” - e in particolare alla redazione falsata del bilancio, in relazione all'ottenimento di eventuali finanziamenti pubblici ovvero da banche e istituti di credito. ( all. n.56 c.n.r. del 10-05-2008 )

La discussione si spostava ben presto sul sistema utilizzato per trasformare illecitamente in finanziamenti, nella sostanza a fondo perduto, i contributi erogati dal citato I.R.C.A.C.

In particolare, si coglieva lo spunto dall'esito di un finanziamento non meglio specificato, che doveva sbloccarsi di lì a poco e che avrebbe consentito ad uno dei membri della società, indicato per tale “Gaspare” - che potrebbe identificarsi per il RUBINO Gaspare, sopra generalizzato e Vice Presidente della società - di distrarre subito parte della somma ponendo all'incasso un assegno della società a suo favore (CACCIATORE: che appena si… eh….... si sbloccano… minchia… quello un assegno se lo fa… Gaspare… umh… ah si deve parlare chiaro… gli dico… “tu quanto ti devi prendere?… altri centomilioni… gli diciamo… tu te li prendi all’ultimo”… (incomprensibile)… non possiamo fare niente).

Progressivo nr.259 delle ore 19:49’24” del 11.04.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco.

Decreto urgente 428/03 del 03.03.2003

MIRABILE : minchia…va senti a Gaspare ora… CACCIATORE : (incomprensibile)… se ne sono accorti che nel bilancio la cosa non

funziona… ed io volevo garanzie reali… MIRABILE : come?…

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CACCIATORE : volevo garanzie reali… per garanzie reali… reali… uno va in una banca di là pagano il sei per cento e chiude il partito… e non combatte con l’IRCAC… lo capisci il mio discorso?… no garanzie reali… mutuo chirografario… uno ci va con una certa… ed ora invece di azzerarlo… portarlo sotto perdita, me lo porto a zero il bilancio… mi capisci?…

MIRABILE : certo?… CACCIATORE : ci metto una minchiata… tipo che sono avanzati soldi… MIRABILE : e quei duecentomilioni ci sono sempre che avanziamo… no?… CACCIATORE : si… ti sembra… dice che questi che avevamo li stavamo prelevando… MIRABILE : si stava sbloccando la cosa… ma…

CACCIATORE : che appena si… eh… MIRABILE : chi è?…

CACCIATORE : si sbloccano… minchia… quello un assegno se lo fa… Gaspare… umh… ah si deve parlare chiaro… gli dico… “tu quanto ti devi prendere?… altri centomilioni… gli diciamo… tu te li prendi all’ultimo”… (incomprensibile)… non possiamo fare niente…

MIRABILE : piano… CACCIATORE : perché se non si parla chiaro non si può… diciamo… si deve ridimensionare

la spesa si… si devono fare alcune cose che… perché Gaspare che cosa vuole fare… quando ci sono tutte… tutte le vertenze e cose le devo firmare io… quando fa le minchiate le firma lui…

MIRABILE : ah!… minchia questo… va bene questo magari lo fa lui per no… per non avere lo scontro visto che lui si trova a Mazara…

CACCIATORE : va bene… va bene…

Nell'affrontare la problematica del risanamento del bilancio, quanto meno formale, per poter proseguire l'esercizio e quindi anche il conseguimento di finanziamenti, il CACCIATORE spiegava al MIRABILE come fosse opportuno procedere per rimanere indenni da eventuali tracolli e, al contempo, sfruttare al massimo i finanziamenti dell'I.R.C.A.C.

In buona sostanza, secondo questo sistema, una volta ottenuti i finanziamenti da parte dell'I.R.C.A.C., la società cooperativa verrebbe affiancata da un'altra società, s.r.l. o s.a.s., che acquisterebbe il 49% delle quote societarie (i soci non le hanno portate… apportate queste quote sociali… però accettano che entra la SRL come ente giuridico… naturalmente privato… privato che acquista il 49% delle quote… per ridare la… diciamo maggiore impulso alla società), ma di cui farebbero parte le medesime persone o loro familiari (per fare un intervento di questo… nella SRL ci saranno un bel numero di soci… è giusto o no?…esattamente… che poi sono… il marito da una parte e la moglie nella cooperativa… è giusto o no?).

CACCIATORE : le quote sociali quanto importo sono… MIRABILE : non mi ricordo quanto sono… quote sociali in che… in che senso?…

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CACCIATORE : ogni socio quanto deve portare… un milione… MIRABILE : e non lo so… centomila lire… non lo so… quanto…

CACCIATORE : duecentomila lire… trecentomila lire… non ha importanza… MIRABILE : eh!…

CACCIATORE : allora… e… i soci non le hanno portate… apportate queste quote sociali… però accettano che entra la SRL come ente giuridico… naturalmente privato… privato che acquista il 49% delle quote… per ridare la… diciamo maggiore impulso alla società… quindi di conseguenza la quota della socie… dei soci… se è di duecentomila lire rimane centounmila lire… centoduemila lire… quanto viene… è giusto?… se è centomila lire rimane cinquantunmila lire… e le quarantanovemila lire di ciascun socio vanno alla società… quindi la società… oh… si impegna pure ad intervenire nella qualità di socio sovv… tante chiacchiere…(incomprensibile)… nel momento in cui… si fa la riunione si è… sulla… si fa poi un'altra delibera di assemblea…

MIRABILE : eh!… CACCIATORE : sullo status della società… mi capisci?… ed emerge che la società ha un

debito verso l’IRCAC della cosa… e la SRL in qualità di socio al quarantanove per cento vuole intervenire per… estinguere il debito IRCAC… impegnandosi a versare le somme sul… le somme sul conto corrente… sul conto corrente bancario della… (incomprensibile)… mi hai capito com’è?… con questa delibera privata… (incomprensibile)… dice noi altri qua abbiamo la società di… il quarantanove per cento dei soci che è disponibile a…

MIRABILE : va bene… ma il quarantanove per cento dei soci!… CACCIATORE : che è disponibile a pagare… è giusto?… quindi di conseguenza la società

paga… paga e diventa anche socio sovventore per quella parte… oltre il quarantanove per cento… dopo di che continua… non ha più niente di… non ha altro…

MIRABILE : io che cosa pensavo invece… se la cooperativa ha già l’istanza di fallimento…

CACCIATORE : già ista… istanza… va bene la cooperativa non può avere l’istanza di fallimento…

MIRABILE : no… (incomprensibile)… carte di fallimento… CACCIATORE : è in liquidazione coatta?… MIRABILE : è in liquidazione coatta… CACCIATORE : eh… MIRABILE : l’hanno messa in liquidazione coatta… CACCIATORE : già è in liquidazione coatta?… MIRABILE : si… MIRABILE : no… il giudice che è venuto… mi ha detto che passeranno quattro… cinque

anni… CACCIATORE : se l’hanno messa in liquidazione coatta già c’è il liquidatore… CACCIATORE : il liquidatore non c’è ancora?… MIRABILE : non c’è… CACCIATORE : ora… allora voi altri fate questo… MIRABILE : no io che cosa volevo fare… CACCIATORE : insolvete… MIRABILE : cosa volevo fare… CACCIATORE : no… all’asta si deve vedere… quello che volevi fare tu… solo… solo come

asta si può prendere… però nel momento in cui… la società si dimostra che

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viene tarata… mi capisci com’è il discorso?… il liquidatore non c’è neanche bisogno di nominarlo… mi hai capito com’è il discorso?…

MIRABILE : comunque… CACCIATORE : un poco… MIRABILE : per ora non faccio niente… io posso preparare le carte… CACCIATORE : esatto… MIRABILE : perché se non mi danno le convenzioni… sta minchia faccio… CACCIATORE : (incomprensibile)… MIRABILE : io l’operazione la faccio… nel momento in cui ci sono le convenzioni… CACCIATORE : se non ci sono le convenzioni non c’è… non c’è niente da fare… MIRABILE : perché… ascolta… siccome… va bene si potrebbero fare allora diverse cose

così… perché io gli devo dare duemiliardi alla… se io gli vado a dare duemiliardi… l’IRCAC non ha… la cooperativa non ha più nessun debito…

CACCIATORE : esatto… MIRABILE : e c’è motivo che la cooperativa resta?… CACCIATORE : si… perché eh… praticamente la cooperativa è nata… è nata grazie al

contributo dell’IRCAC… MIRABILE : ma se io pago l’IRCAC non me ne svincolo?… CACCIATORE : e poi te la svincoli… a poco… a poco si vede quando si deve svincolare… c’è

il motivo per …(incomprensibile)… perché il capi… quando tu liquidi la cooperativa… il capitale della cooperativa e… mi senti?… non lo puoi ve… lo devi dare ad un istituto di beneficenza… tu hai capito qual è il discorso?… quindi il motivo c’è infatti io ti dico questa cooperativa deve restare non deve…

del resto… per fare un intervento di questo… nella SRL ci saranno un bel numero di soci… è giusto o no?…

MIRABILE : e certo, i soci saremo sei… sette…

CACCIATORE : esattamente… che poi sono… il marito da una parte e la moglie nella cooperativa… è giusto o no?…

MIRABILE : esatto… CACCIATORE : quindi rimane sempre… non c’è più motivo poi di chiudere la cooperativa…

Da quel momento si verificherebbe una gestione dell'esposizione debitoria della società cooperativa, che prevederebbe l'indebitamento della cooperativa e la ripartizione degli utili, in tutto o in parte anche in base alle manovre di bilancio, tra i soci della s.r.l., con conseguente ulteriore deterioramento della situazione finanziaria (a forza di indebitare la cooperativa…mi capisci com’è il discorso… e… e… e… praticamente c’è un intervento e si vende e la cooperativa si chiude… come sto facendo io… ora sto chiudendo la cooperativa ).

La spiegazione resa dal CACCIATORE diveniva più chiara quando lo stesso faceva riferimento specifico al caso proprio della “Villa Letizia soc.coop. a r.l.”. In particolare, chiariva come il progressivo indebitamento della società cooperativa nei confronti dei finanziatori, laddove gli utili venivano ripartiti tra i soci facenti parte della quota di minoranza (a loro volta legati da vincoli, asseritamente spesso di parentela, con i soci di maggioranza) facesse sì che

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quella venisse sottoposta a procedimento di liquidazione coatta amministrativa, con conseguente cessione (se la cosa si mette a posto possiamo fare anche con…Villa Letizia… capisci?… cioè che tutti gli utili si fanno passare da un'altra parte… mi capisci?… e s’indebita sempre la cooperativa fino a quando questa… questa cosa si vende e se lo compra ).

Tale operazione avrebbe permesso di garantire l'introito degli utili, al netto delle perdite, riportate tutte sulla cooperativa, per dare inizio ad un nuovo ciclo (esattamente… fino a che non si chiude il ciclo e create un'altra società che si compra questa cosa perché…).

Naturalmente questo comportava l'imprescindibile esigenza che la contabilità delle due società fosse tenuta in modo accurato (dopo fatto questo passaggio ci vuole… che la contabilità venga seguita e… giusta… mi hai capito?), tanto più in relazione al fatto che per rendere effettivo il meccanismo la stessa contabilità doveva essere alterata ad arte (ecco lì è il problema… perché si devono creare quelle scappatoie… per tirare sempre soldi nella cooperativa… non so se rendo l’idea va ).

MIRABILE : si… ma chi gestisce poi i soldi dell’USL… la cooperativa o la

SRL?…

CACCIATORE : la cooperativa…

MIRABILE : e la SRL che ruolo ha?…

CACCIATORE : socio… poi subentrano altri meccanismi… mi capisci com’è il discorso?… che a forza di indebitare la società… (incomprensibile)…

MIRABILE : no… qua ce l’ho…

CACCIATORE : a forza di indebitare la cooperativa… MIRABILE : eh!…

CACCIATORE : mi capisci com’è il discorso… e… e… e… praticamente c’è un intervento e si vende e la cooperativa si chiude… come sto facendo io… ora sto chiudendo la cooperativa…

MIRABILE : e passa tutto in mano alla SRL… CACCIATORE : no… no no… passa in mano alla SAS addirittura… hai capito?… MIRABILE : no… in questo caso che voglio fare io… CACCIATORE : in questo caso o una SRL questa… o un'altra… a questo punto il debito

come viene gestito mi hai capito com’è il discorso?… lo stesso discorso noi

altri… se la cosa si mette a posto possiamo fare anche con… Villa Letizia… capisci?… cioè che tutti gli utili si fanno passare da un'altra parte… mi capisci?… e s’indebita sempre la cooperativa fino a quando questa… questa cosa si vende e se lo compra… (incomprensibile)…

MIRABILE : ma è una fregatura così… perché se ci sono utili… CACCIATORE : e lo so… MIRABILE : del 51% dove vanno?…

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CACCIATORE : restano là… ai soci… ai soci che non se li prendono naturalmente… però poi…

MIRABILE : invece il quarantanove per cento la SRL se li prende e se li divide…

CACCIATORE : neanche… insomma si prende tutto… insomma poi si vede come gestire la cosa… per una mano vi liberate dell’IRCAC… e poi pensate a liberarvi della cooperativa… perchè la cooperativa i debiti sempre ce l’ha…

MIRABILE : eh!… CACCIATORE : i debiti ce l’ha sempre… la cooperativa… MIRABILE : no quella ha… nei confronti della SRL…

CACCIATORE : esattamente… fino a che non si chiude il ciclo e create un'altra società che si compra questa cosa perché…

MIRABILE : si… ma ci vuole là un consulente giusto però… CACCIATORE : è… mi hai capito?… ci vuole una cosa… da seguirla… mi capisci?… non

è che è una cosa… no un consulente giusto… dopo fatto questo passaggio ci vuole… che la contabilità venga seguita e… giusta… mi hai capito?…

MIRABILE : la contabilità quella seguirla non è un problema…

CACCIATORE : no… minchia… ecco lì è il problema… perché si devono creare quelle scappatoie… per tirare sempre soldi nella cooperativa… non so se rendo l’idea va… minchia ma cosa te ne pare del credito d’imposta lo hanno bloccato di nuovo… l’hai letto tu… ma è possibile… ma questo credito d’imposta quando minchia ce lo devono dare…

Nel corso della medesima conversazione, ad ogni modo, progressivamente l'attenzione si spostava sulla problematica del personale in servizio alle dipendenze delle società e delle difficoltà finanziarie che il loro numero comportava, in un momento di incertezza circa l'erogazione dei contributi pubblici.

MIRABILE : ma dipendenti in più ne avete?… CACCIATORE : certo… qualcheduno sempre… (incomprensibile)… qualche

cosa sempre… (incomprensibile)… MIRABILE : quanti?… in più quanti ne potete avere?…

CACCIATORE : due… due in mensa ed un'altra in mensa lo messa io per… per colmare il turno… insomma ci sono… comunque voi altri siete molto più avvantaggiati perché potete contare al netto oltre di noi di altre due unità almeno…

MIRABILE : soltanto che noi abbiamo il pedagogista a tempo pieno… la psicologa a tempo pieno… e… l’assistente sociale a tempo pieno…

CACCIATORE : e perché?… MIRABILE : perché ce li passa così l’amico nostro… CACCIATORE : perché li passa lui… che c’è tempo pieno…

MIRABILE : dice: “fategli fare il tempo pieno”… e si fa il tempo pieno… CACCIATORE : e… e… e… (ride)… va beh… più o meno… (incomprensibile)… MIRABILE : ma non è che è più possibile… capisci?… CACCIATORE : ah!… MIRABILE : non è più pos… noi altri abbiamo sei persone in più là…

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I commenti fatti sia dal CACCIATORE, sia dal MIRABILE sulla necessità di adeguare il numero dei dipendenti alle disponibilità economiche e sulle contestuali difficoltà di mettere in pratica tale proposito, in forza dei condizionamenti derivanti dalle sponsorizzazioni dei vari dipendenti da parte di personaggi influenti, portavano in modo naturale i due interlocutori a chiamare in causa lo stesso GIAMMARINARO Giuseppe.

In particolare, il MIRABILE manifestava la sua insofferenza verso le scelte operate dal GIAMMARINARO, portando l'esempio di un infermiere di Alcamo a nome “PELLERITO”, che causerebbero spesso aggravi di spesa giustificati non tanto dalle esigenze di personale delle società quanto piuttosto da logiche clientelari (no… PELLERITO… (incomprensibile)… minchia… minchia Peppe la deve finire di imbarcare quel che capita… perché poi appena acchiappano… (incomprensibile)… mi hai capito?… quando c’è da prendere sono tutti là… e Peppe che se li porta a tutti… ).

Il suddetto PELLERITO si identifica per PELLERITO Pietro, di Giovanni e Messina Vita, nato ad Alcamo il 23.12.1958, ivi residente nella piazza della Repubblica nr.101/3, dipendente della A.S.P. di Trapani ed attuale consigliere provinciale, eletto nelle file dell'U.D.C. ( all. n. 57 c.n.r. del 10-05-2008) Occorre, peraltro, sottolineare come lo stesso non sia un semplice dipendente della A.S.P. ma si sia messo in evidenza agli investigatori per i suoi gravi precedenti e il suo attivismo all'interno della A.S.P., grazie anche all'attività sindacale svolta, che gli ha consentito di esercitare una certa influenza anche sulle scelte manageriali dell'Ente Sanitario28:

CACCIATORE : eh!… MIRABILE : lui da… da… da… minchia qua io ho problemi… “là ci deve mettere un

altro… minchia là c’è il Vito TORRENTE… (incomprensibile)… CACCIATORE : (ride) minchia… MIRABILE : “minchia da… che da?… se ci manca il personale ce lo da… ma se il

personale lo abbiamo… che cazzo dobbiamo dare… di regalare soldi… qua

28 Nel marzo del 1989 veniva deferito all'A.G., unitamente a MANNO Nicolò, cl.38, MELODIA Filippo cl.57, ANSELMO Pietro cl.55, PALAZZOLO Domenica cl.43, BUTERA Gaspare cl.26, PARISI Francesco Paolo cl.49 e VITALE Giacomo cl.54, tutti di Alcamo, per l'omicidio di FILIPPI Rosolino cl.44, avvenuto all'interno del locale Ospedale Civico il 24.05.1988. Oralmente avvisato nel 1991, a suo carico si rileva, tra gli altri precedenti, l'esecuzione di O.C.C. Emessa dal G.I.P. Di Palermo il 02.06.1993 (nr.171/93 NC DDA e nr.267/93 RG Gip, cd. Operazione Leopardo), poiché indiziato con altri soggetti di reati di natura associativa. La vicenda veniva tuttavia definita con decreto di archiviazione del 15.03.1995. Nel 2001 il PELLERITO veniva deferito all'A.G. in concorso con altri per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni. Nel settembre 2004 veniva ulteriormente denunciato per violenza, ingiurie e minacce ai danni di un avventore di un pubblico esercizio di Alcamo. In data 19.4.2010 è stato proposto dal Questore pro tempore a codesta A.G. per l’applicazione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno ai sensi della legge 575/65.

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dice noi altri… oh…oh… oh… appresso ai soldi non ci possiamo andare e prendi mettiamo altre spese?”…

CACCIATORE : minchia… minchia… MIRABILE : ora vai a dirglielo… ora non appena glielo vado a dire si incazza… ma che

vuole… lui poi non le capisce le cose… non lo so… CACCIATORE : (incomprensibile)… MIRABILE : le cose poi non le capisce… che ci devo fare… che ci devo fare?… non ci

posso fare niente… CACCIATORE : perché SUGAMELE non lo sa… perché se no… (ride)… MIRABILE : ma io non ho capito… ma il figlio di Giacomino… di Giacomino

se n’è andato vero da Pino o è sempre con Pino… CACCIATORE : (incomprensibile)… era una mente vuota… (incomprensibile)… MIRABILE : come una mente vuota?… scusatemi… ma perciò suo padre lo fa andare via

a suo figlio… che discorsi sono?… CACCIATORE : ma perché il padre… va appresso a Pino o va appresso il figlio… va

appresso il figlio… ma quello il padre è… (incomprensibile)… MIRABILE : e l’altro l’infermiere che era amico di Pino se n’è andato

pure o sono sempre con Pino… questi due… CACCIATORE : l’infermiere che abbiamo… (incomprensibile)… chi è RUSSO?… MIRABILE : no… quello che è consigliere Comunale… che cosa era questo?… CACCIATORE : ah… PELLERITO!… MIRABILE : PELLERITO…

CACCIATORE : no… PELLERITO… (incomprensibile)… minchia… minchia Peppe la deve finire di imbarcare quel che capita… perché poi appena acchiappano… (incomprensibile)… mi hai capito?… quando c’è da prendere sono tutti là… e Peppe che se li porta a tutti…

Inoltre, a conferma della illecita gestione della società, mediante manovre di bilancio fittizie, il CACCIATORE riceveva una telefonata da parte di tale “Gaspare”, che potrebbe identificarsi per il già citato RUBINO Gaspare, in atti, socio della “Villa Letizia”, al quale riferiva che una tale “dr.ssa DE FRANCESCO” di Palermo, nel visionare il bilancio della società avrebbe notato l'irregolarità del bilancio in relazione alle spese relative al personale (ah!… ho capito… senti… qua noi siamo venuti a Palermo e… e… quelli praticamente… se ne sono accorti… la signora… dottoressa DE FRANCESCO… della situazione di bilancio… mi capisci? --- cioè… praticamente ha detto: “ non può essere questa cosa… perché questa situazione del personale è inconsueta e loro non te lo… (incomprensibile)”).

Conseguentemente a tale situazione, il CACCIATORE sollecitava lo svolgimento di una riunione per analizzare i punti critici (non lo so ora vediamo… ci

riuniamo e vediamo di fare il punto della situazione): Alle ore 20:28’34” il CACCIATORE riceve una telefonata da parte di tale Gaspare. La conversazione viene trascritta così come segue:

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CACCIATORE : Pronto… GASPARE : …//… CACCIATORE : Ciao, Gaspare… GASPARE : …//… CACCIATORE : è… ma dove sei?… lavori oggi?… questa sera?… GASPARE : …//… CACCIATORE : ah!… ho capito… senti… qua noi siamo venuti a Palermo e…

e… quelli praticamente… se ne sono accorti… la signora… dottoressa DE FRANCESCO… della situazione di bilancio… mi capisci?…

GASPARE : …//… CACCIATORE : cioè… praticamente ha detto: “ non può essere questa cosa…

perché questa situazione del personale è inconsueta e loro non te lo… (incomprensibile)”…

GASPARE : …//… CACCIATORE : loro solo… solo con le garanzie reali… loro… sono disponibili… GASPARE : …//… CACCIATORE : (incomprensibile)… ora?… GASPARE : …//… CACCIATORE : non lo so ora vediamo… ci riuniamo e vediamo di fare il

punto della situazione… per vedere come… perché ci sono tanti punti… che c’è bisogno… diciamo un poco di rispolverare…

Prima di tornare a commentare le ulteriori conversazioni tra il MIRABILE e il CACCIATORE, vale la pena citare una conversazioni intercettata tra l'infermiere PELLERITO e BORRUSO Vincenzo (medico e indagato per la redazione di falsi certificati medici a favore del GIAMMARINARO, strumentali all'elusione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di p.s. cui questi era sottoposto, come si vedrà più nel dettaglio oltre) che fornisce importanti elementi di valutazione circa il livello di consapevolezza diffuso nella classe politica locale, in particolare nell’UDC, circa il potere di ingerenza del GIAMMARINARO, sia nella conduzione di centri terapeutici e riabilitativi, che sulle nomine del settore sanitario.

In data 05.02.2003, infatti, giusta decreto urgente n. 130/03 del 30.01.03, veniva ascoltata la conversazione telefonica, annotata al progressivo n. 69, avvenuta alle ore 19.53 in entrata dall’utenza fissa n. 0924/509079 intestata a GRIMAUDO Lucia residente ad Alcamo in via Ludovico Ariosto n. 46, convivente di PELLERITO Pietro nato ad Alcamo il 23-08-1958, divorziato, infermiere professionale presso l’ospedale di Alcamo. (all. n.58 c.n.r. del 10-05-2008 )

Durante la stessa, al PELLERITO Pietro che perorava l’eventuale nomina di tale dottore “BERNARDO”, il BORRUSO lo metteva in guardia circa le intenzioni della dirigenza di distruggere un “gruppo” non allineato (parla chiaro… ma non lo vedi che praticamente è tutta tagliata per te questa

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storia… minchia tutta… devono distruggere tutto il gruppo dei come si chiama lo hai capito?).

Il BORRUSO, da parte sua, confidava al PELLERITO il tenore della riunione tenuta nel suo studio il giorno prima con il GIAMMARINARO Giuseppe nel corso della quale l’allora sorvegliato speciale di PS lo aveva messo in guardia circa il tentativo del Direttore Generale della A.S.L. MANNO Fulvio di ottenere coperture politiche presso i vertici palermitani della azienda sanitaria allo scopo di contrastare ed isolare le logiche del PELLERITO (“ma secondo te io sono contro di te…? Che ti debbo dire che ho avuto un incontro con quello di Salemi… ci siamo seduti e mi ha detto, ma perché ancora insiste… che quello vuole la pelle di quello…. Perché questa cosa è partita da Palermo e che questo prima di venire qua si è già partito con l’intenzione di distruggerti…”).

Il BORRUSO riferiva, inoltre, all’interlocutore di avere appreso che altro medico interessato al trasferimento era tale AMATO Norino, per il quale il GIAMMARINARO aveva manifestato qualche difficoltà per ottenere la revoca di tale provvedimento (… l’altra cosa che mi ha detto: “minchia…poi praticamente… dice…per salvare…non so neanche se riesco a salvare a Norino).

Progressivo nr.69 delle ore 19:53 del 05.02.2003 utenza cellulare intestata ed in uso a BORRUSO Enzo

Decreto urgente 130/03 del 10.11.2002

PELLERITO : mi ma tu… parlami chiaro… perché non mi parli chiaro…

(incomprensibile)… BORRUSO : parla chiaro… ma non lo vedi che praticamente è tutta tagliata

per te questa storia… minchia tutta… devono distruggere tutto il gruppo dei come si chiama lo hai capito?...

PELLERITO : (incomprensibile)… Vincenzo… Vincenzo io la settimana prossima… BORRUSO : Pietro… PELLERITO :appena salgo a Firenze e mi sistemo con i miei figli… ed ora lunedì scendo… BORRUSO : minchia… PELLERITO : cioè a me non mi fanno… cioè “a me… me la succhiano”… hai capito?... gli do

a… (incomprensibile)… lo hai capito?... BORRUSO : Pietro…Pietro… PELLERITO : io alla fine sindacato sono… questo è quello che devi capire tu… BORRUSO : Pietro… ma secondo te… io praticamente sono contro di te?... PELLERITO : no… no… questo lo so… BORRUSO : (incomprensibile)… PELLERITO : e me lo hai dimostrato…

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BORRUSO : puttana della miseria… ma lo capisci… e allora ti devo dire che ho avuto un incontro con quello di Salemi… ci siamo seduti sopra coglioni… mi ha detto, dice… “ ma perché ancora insisti… che quello vuole la pelle quello”… e minchia… quelli… praticamente questa cosa è partita da Palermo… questo prima di venire qua è venuto con l’intenzione di distruggere a te… come cazzo te lo devo dire…

PELLERITO : va bene questo Mimmuzzo è stato… si capisce…

BORRUSO : e allora… l’altra cosa che mi ha detto: “minchia… poi praticamente… dice… per salvare… non so neanche se riesco a salvare a Norino… perchè l’altra minchiata che ha combinato ha mandato a parlargli… forse… dice… PELLERITO... gli ha fatto parlare a PAPANIA… e quello… dice si è arrabbiato ancora di più”…vero è che c’è andato a parlare PAPANIA per questo minchia di Norino FRATELLO?...

PELLERITO : questo non lo so…

BORRUSO :Norino AMATO… PELLERITO : questo non lo so…

Quanto esposto dal BORRUSO suscitava ancora una volta la reazione del PELLERITO, il quale, sensibilmente adirato, riferiva che avrebbe denunciato alla Procura della Repubblica i vertici della allora A.S.L. n. 9 di Trapani, per il loro sistema clientelare di stipula delle convenzioni con le varie società e cooperative di servizi paramedici nonché le C.T.A. (comunque io parlando con te… ora parla con mio fratello… io oggi metto mani su tutte le CTA che hanno aperto… un bordello faccio succedere… ti giuro muore Sansone con tutti i filistei… metto tutte le CTA gestite da SUGAMELI… gestite da CACCIATORE…quelle di Calatafimi gestite da… una guerra succede… ormai si apre… chi entra… entra… non mi interessa… (incomprensibile)… culo… se io avessi avuto interessi economici particolari lì dentro… dici: “aspetta un minuto… tu hai scheletri nell’armadio”… a me la possono succhiare… perché in mezzo una strada ero ed in mezzo ad una strada sono… ) essendo nelle condizioni di fare succedere un vero e proprio terremoto, tale da fare commissariare la predetta A.S.L. (… e io appena torno da Firenze lunedì… incomincio a rovinarli… e parto proprio dai CTA… di tutto il paese… di tutto quello che succede… muore Sansone con tutti i filistei…commissarieranno l’USL… l’azienda… succederà una guerra… lo posso fare… sono segretario provinciale… lo potevo fare anche come cittadino… a questo punto lo faccio Vincenzo… a questo punto lo faccio perché non mi convince più…).

PELLERITO :comunque io parlando con te… ora parla con mio fratello… io oggi metto mani su tutte le CTA che hanno aperto… un bordello faccio succedere… ti giuro muore Sansone con tutti i filistei… metto tutte le CTA gestite da SUGAMELI… gestite da CACCIATORE… quelle di Calatafimi gestite da… una guerra succede… ormai si apre… chi entra… entra… non mi interessa…

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(incomprensibile)… culo… se io avessi avuto interessi economici particolari lì dentro… dici: “aspetta un minuto… tu hai scheletri nell’armadio”… a me la possono succhiare… perché in mezzo una strada ero ed in mezzo ad una strada sono… guarda le mie buste paga e sono le più trasparenti di tutta l’USL… perché non guadagno un cazzo… allora siccome posso andare davanti a Dio ed ho fatto questo perché sono così di carattere… e a me non mi viene niente… a me IPPOLITO… grana non me ne ha data quando gli ho aperto la cardiologia… a me SIGNORELLO grana non me ne da quando gli apro l’ortopedia… siccome siamo questi… e tu lo sai… di carattere… e tu da una parte ci somigli in questo.. perché siamo impulsivi… perché siamo questi… non mi passa neanche per l’anticamera della minchia… te lo giuro… allora io mi

metto in testa di rovinarli… e io appena torno da Firenze lunedì… incomincio a rovinarli… e parto proprio dai CTA… di tutto il paese… di tutto quello che succede… muore Sansone con tutti i filistei… commissarieranno l’USL… l’azienda… succederà una guerra… lo posso fare… sono segretario provinciale… lo potevo fare anche come cittadino… a questo punto lo faccio Vincenzo… a questo punto lo faccio perché non mi convince più…

BORRUSO : fratello io che ti devo dire… PELLERITO : no devi capire… lo hai capito… è strano perché parte…e allora qua

praticamente perché un tipo come TURANO mette il veto… tutti ossequiamo… BORRUSO : si… PELLERITO : ossequiamo… quello… quello ha… quello chi se lo è inculato mai a MANNO

e sua moglie… ma chi se lo è inculato mai a questo…

Nel pieno della foga espositiva, il PELLERITO aggiungeva, inoltre, che proprio in merito alle C.T.A. (Centri Terapia Assistita) si dispiaceva che a farne le spese ci sarebbe stato anche il “loro amico comune” palesando, quindi di essere a conoscenza della ingerenza occulta del GIAMMARINARO in tali Centri (comunque Vincenzo… io non lo so… i contenuti tuoi di Sabato… vedi tu che devi fare…io ti sto avvisando… mi dispiace… ma io questa strada la faccio…mi dispiace… non so se quello può avere problemi… l’amico comune se ne può avere… attacco tutte cose… i CTA… a mio figlio l’ho fatto licenziare già… se n’è andato anche lì…succederà un bordello… a questo punto succede un bordello…).

D’altra parte, è quanto mai significativo che in tale contesto il PELLERITO citasse proprio personaggi quali il SUCAMELI Giuseppe, nato a Alcamo il 02.01.1932, socio della “Life s.r.l.” e il CACCIATORE Francesco ovvero i fidati prestanome del GIAMMARINARO nelle CTA “Life s.r.l.”, e “Villa Letizia (ti giuro muore Sansone con tutti i filistei… metto tutte le CTA gestite da SUGAMELI… gestite da CACCIATORE):

PELLERITO : comunque Vincenzo… io non lo so… i contenuti tuoi di

Sabato… vedi tu che devi fare… io ti sto avvisando… mi

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dispiace… ma io questa strada la faccio… mi dispiace… non so se quello può avere problemi… l’amico comune se ne può avere… attacco tutte cose… i CTA… a mio figlio l’ho fatto licenziare gia… se n’è andato anche lì… succederà un bordello… a questo punto succede un bordello…

BORRUSO : io sai cosa gli dico… PELLERITO : mio figlio se n’è andato… si è licenziato gia… BORRUSO : io gli dico: “ te la posso dire una cosa caro amico mio”… perché quello… PELLERITO : saltando Salvino… tale Pietrino può andarsene anche a Pantelleria… saltando

Salvino da lì dentro…come consigliere e come coso… loro praticamente tutti dietro di me… ma nel bene e nel male… io ti dico una cosa sola ho fatto una minchiata se ti ricordi… è saltato Nino FERRARA a Pantelleria… MILITELLO si è ritirato e se n’è andato in pensione… (incomprensibile)… completamente… fa formazione cose di albergo… lì al ristorante…(incomprensibile)… con una minchiata… perché poi faccio il cretino quando la combino… e questa volta la combino ma in maniera plateale… ma in maniera seria… ma in maniera… a livello… che voglio sapere tutti i business della sanità… e glieli dico tutti quali sono… tutti… tutti… parto dai CTA… parto dalle convenzioni.. andiamo alle convenzioni fuori paese… ce ne andiamo da… (incomprensibile)… succede la guerra… MANNO deve dire ma io di queste cose veramente non ne sapevo… che minchia sta succedendo… (incomprensibile)… la procura e commissariato l’azienda… e poi gli dico perché si stanno partendo… perché stanno facendo questo… perché stanno facendo quello… ma che fa scherziamo…

Il coinvolgimento attivo nella gestione della società “Villa Letizia”, da parte del GIAMMARINARO si rilevava pienamente nel corso della ulteriore conversazione, sempre tra i fidati prestanome CACCIATORE Francesco e MIRABILE Giacomo, avvenuta il pomeriggio del 02.06.2003, all'interno dell'autovettura del CACCIATORE, quando, discutendo degli interventi da effettuare per ridurre i costi di gestione a causa del periodo di difficoltà finanziaria, i due prendevano in considerazione l'eventualità di ridurre l'orario di servizio dei dipendenti di due ore ciascuno. (all. n.59 c.n.r. del 10-05-2008)

In tale circostanza, si faceva particolare riferimento ad una serie di dipendenti (MIRABILE: una me l’ha data Pino… una me l’ha data… (incomprensibile)… che sono persone che servono), alcuni dei quali procurati proprio dal “Pino” (nome con il quale abitualmente sia il CACCIATORE che il MIRABILE usavano indicare il GIAMMARINARO).

Quest'ultimo, per come asserito dal MIRABILE, avrebbe avuto l'intenzione di ridurre le ore di lavoro settimanale a tutti, tranne a quelli da lui sponsorizzati, indipendentemente dalla loro efficienza ed effettiva utilità all'interno della società (gli vuole ridurre lui… sono venti ore e gliele vuole portare a quindici

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ore… quelli suoi che non servono… non li vuole toccati… Bellarmino… perché a Bellarmino gli dobbiamo dare lo stipendio intero?).

Il MIRABILE si mostrava, inoltre, palesemente piccato quando il CACCIATORE ribadiva la pretesa che il GIAMMARINARO avrebbe avuto, in spregio a qualunque valutazione delle difficoltà pratiche di perseguire tale strategia, di non incidere sui “suoi” dipendenti (lo vedi questi non...e di questi non si toccano), quasi ad esprimere l'impossibilità di gestire la società in un tale contesto di dipendenza nei suoi confronti (questi non si toccano neanche… no!…eh!… scusa ...... se dobbiamo ridurre l’orario due ore l’uno… lo dobbiamo ridurre anche a questi ).

In ogni caso, spostato l'argomento della discussione sulla correttezza del comportamento di alcuni dei soci, non meglio indicati ad eccezione di tale “Giovanni”, il MIRABILE tornava a chiamare in causa il GIAMMARINARO, riportandone alcune riflessioni (sono sospetti… e sono sospetti miei… poi Pino mi ha detto: “ no… Ciccio pure lo aveva capito… ma Ciccio dice ha che me lo ha detto a me”… gli ho detto: “io ho dei sospetti da un mese a questa parte”), che danno la misura di quanto questi fosse assolutamente addentrato (mi dice: “ no… ci dobbiamo vedere… avvicina perché… avvicina con Ciccio… perché dobbiamo fare questo… questo e questo”… ), con animus da titolare, non solo di politico, interessato alle sorti della società, nei meandri delle manovre interne per gestire il flusso di denaro che convergeva da banche ed enti pubblici, spesso, come si è già visto e come viene ripetuto nella conversazione, a fini del tutto personali.

Progressivo nr.412 delle ore 16:59 del 02.06.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco.

Decreto urgente 428/03 del 03.03.2003

La conversazione intercorre tra il CACCIATORE Francesco e MIRABILE Giacomo. Dalle ore 16 59’ 03” la conversazione tra il Mirabile ed il Cacciatore, risulta essere così come segue: MIRABILE : vuole assorbire Villa Letizia… CACCIATORE : a me mi sembra… (incomprensibile)… mi sembra che… ma anche il suo

discorso è chiaro… MIRABILE : perché quale discorso ha fatto lui?… CACCIATORE : ah?… MIRABILE : che discorso?… CACCIATORE : quando è venuto là l’ultima volta… Giovanni…

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MIRABILE : eh… che ti ha detto?… CACCIATORE : eh… questo… dice: “ va beh… noialtri chi siamo?… io sono disposto…

disponibile… ma siamo troppi”… tu devi discutere… tanto per iniziare quello c’è caduto sano sano come un “trunzo”… quello… Silvano Bonanno…

MIRABILE : perché ti che ha detto?… CACCIATORE : minchia ha detto: “ noi altri dobbiamo fare il punto della situazione… dice…

dobbiamo vedere come siamo messi… e come intendiamo andare avanti”… allora…

MIRABILE : il problema qual è pure… che se noi altri questa cosa la mettiamo all’ impiedi… con quaranta posti… questa cosa non ce la fa a resistere eh!…

CACCIATORE : eh… loro… quello… MIRABILE : perché la convenzione di questi pasti è sbagliata tra l’altro… CACCIATORE : allora la possiamo pure… MIRABILE : ah!…si deve andare là…si deve andare là… CACCIATORE : si deve aggiustare… ti sembra se partirà come… MIRABILE : (incomprensibile)… CACCIATORE : tu dici di si?…(incomprensibile)… MIRABILE : (incomprensibile)… ma quello chi è?… gira… gira… c’è il candidato

Sindaco…(guardando qualcuno fuori auto)… CACCIATORE : il candidato Sindaco?… può essere che deve venire qua?…quello che da le

spalle chi è?… MIRABILE : Nicola… ah!… quello che da le spalle non lo conosco…

(incomprensibile)… CACCIATORE : al di là di quaranta o non quaranta… con questa gestione così… noi altri non

abbiamo dove andare… perché quello appena c’è una lira… piglia e se la prende… o perché capita una fattura o perché!…

MIRABILE : no… la cosa che a me mi… mi ha lasciato meravigliato… quello che dice… dobbiamo ridurre l’orario di lavoro… no?…

CACCIATORE : eh… eh… MIRABILE : per quanto riguarda… l’addetto all’assistenza sono d’accordo… poi a quelli…

al… al… a tutti gli ausiliari… CACCIATORE : eh…

MIRABILE : una me l’ha data Pino… una me l’ha data… (incomprensibile)… che sono persone che servono…

CACCIATORE : eh…

MIRABILE : gli vuole ridurre lui… sono venti ore e gliele vuole portare a quindici ore… quelli suoi che non servono… non li vuole toccati… Bellarmino… perché a Bellarmino gli dobbiamo dare lo stipendio intero?…

CACCIATORE : il primo… MIRABILE : il Bellarmino se vuole continuare… gli si danno

cinquecentomilalire al mese e gestisce la situazione in questo momento di crisi…

CACCIATORE : e viene due volte al giorno… (incomprensibile)… MIRABILE : e viene due volte al giorno… gli altri… che sono animatori e

sono cose sue… che ha fatto entrare per ultimi… di Matteo… che di entrare da noialtri… che lui ha fatto entrare…

CACCIATORE : lo vedi questi non… MIRABILE : che non servivano… CACCIATORE : vedi questi non si toccano…

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MIRABILE : questi non si toccano neanche… no!… eh!… scusa… CACCIATORE : eh!… eh!… MIRABILE : se dobbiamo ridurre l’orario due ore l’uno… lo dobbiamo

ridurre anche a questi… CACCIATORE : eh… quello non ne ha criterio… ma…lui pensa che noi altri ci scocciamo e ce

ne andiamo… (ride)… lui si è sbagliato… (ride)… perché!… MIRABILE : ora lui stamattina…io ho l’impressione che lui è venuto qua stamattina… CACCIATORE : eh!… MIRABILE : perché ci siamo incontrati e mi ha detto io faccio una lettera di protesta…

all’alto ed ora… dice… “perché non è possibile che Giovanni quaranta posti e noi altri venti posti”…

CACCIATORE : a me lo dici?… “e Giovanni non è… un ora… un anno che ti manovra come vuole lui e tu hai fatto il minchia dietro a lui… perché Giovanni è arrivato lì perché tu gli hai dato spazio…(incomprensibile)”…

MIRABILE : ma io gli ho dato spazio… perché mi ha detto di dargli spazio… che discorsi fai?…

CACCIATORE : no… giusto… Gaspare gli ha dato… MIRABILE : ah!… CACCIATORE : (ride)… MIRABILE : ma io gli ho dato spalla perché…eh… eh… CACCIATORE : (incomprensibile)… MIRABILE : lui lo sa dice: “ no… va bene”… lui quando mi ha chiamato l’altro giorno

dice: “ come la vedi tu la cosa?”… io gli ho detto: “non la capisco… è un mese che non la capisco più niente”…

CACCIATORE : come non la capisci… (ride)… MIRABILE : perché lui ha avuto un sospetto… CACCIATORE : chi?…Peppe… MIRABILE : mi ha detto: “vedi io ho questo sospetto”… ed io gli ho detto: “io veramente è

un mese che ho questo sospetto… non te ne ho voluto parlare ancora perché non ci siamo visti e poi perché voglio avere le cose chiare… prima di mettere in giro certe voci”…

CACCIATORE : il sospetto qual è?… Giovanni che…

MIRABILE : no… che Giovanni se ne sta fregando di tutte cose… si vuole tir… si vuole tirare questa qua e tutto il resto…

CACCIATORE : tutte cose si vuole tirare Giovanni… non è che…

MIRABILE : sono sospetti… e sono sospetti miei… poi Pino mi ha detto: “ no… Ciccio pure lo aveva capito… ma Ciccio dice ha che me lo ha detto a me”… gli ho detto: “io ho dei sospetti da un mese a questa parte”… dove vai tu? (parlando della strada)…

CACCIATORE : mi sembra che da qui dobbiamo prendere… MIRABILE : eh… eh… gli ho detto: “da un mese a questa parte… poi concreto… cose

concrete non ho io”… CACCIATORE : ah…

MIRABILE : mi dice: “ no… ci dobbiamo vedere… avvicina perché… avvicina con Ciccio… perché dobbiamo fare questo… questo e questo”…

A conferma dell'intenzione di discutere della questione anche con il GIAMMARINARO, in via del tutto riservata data la delicatezza degli

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argomenti, il CACCIATORE e il MIRABILE convenivano sull'opportunità di discuterne in un luogo idoneo ad evitare eventuali intrusioni, anche tecnologiche (MIRABILE: ora vediamo… vediamo se lui è qui… ci prendiamo una cosa al bar e parliamo un poco se si può parlare… queste cose le lasciamo dentro la macchina), temendo i due, soprattutto il CACCIATORE, di avere i telefoni cellulari sotto controllo (CACCIATORE: eh… eh…minchia un bordello con queste cose perché sono sotto controllo… che cazzo hanno… ma poi questi altri minchioni non se ne accorgono che io… del resto ho un traffico di cinquanta… sessanta telefonate al giorno).

In merito, si evidenzia come la preoccupazione del CACCIATORE possa essere collegata alle voci circolanti in merito a presunte attività di indagine oggetto di commento tra lo stesso e la moglie in una precedente conversazione, analizzata nel capitolo precedente (vedi progr. nr.2983 del 26.08.2003, dec. urgente nr. 428/03).

La circostanza di particolare rilievo è che i due interlocutori, mentre affrontavano tale discussione, si stavano recando, per la riunione prevista a trattare tali problematiche, presso l'abitazione del GIAMMARINARO, ove giungevano mentre ancora stavano parlando del comportamento scorretto del “Gaspare” (CACCIATORE: che chiama… che devi chiamare questa minchia… si manda… (incomprensibile)… minchia… la prima cosa che si deve fare… se si deve portare questa cosa avanti Gaspare non deve avere più il blocchetto d’assegni… tra l’altro io firmando le fideiussioni). L'intercettazione ambientale consentiva, inoltre, di ascoltare in lontananza il GIAMMARINARO accoglierli in casa, a riprova del suo ruolo di materiale amministratore, seppure occulto, della società.

CACCIATORE : ora… vediamo cosa dobbiamo fare… ma piuttosto… per le C.T.A se ne

parla?… non lo so… MIRABILE : e… trenta… (incomprensibile)… lì… mezzo mese… CACCIATORE : ma mezzo mese per voi altri… io neanche in questo elenco sono… infatti gli ho

fatto una letterina… (ride)… gliel’ ho detto anche a Pino…

MIRABILE : ora vediamo… vediamo se lui è qui… ci prendiamo una cosa al bar e parliamo un poco se si può parlare… queste cose le lasciamo dentro la macchina…

CACCIATORE : eh… eh… minchia un bordello con queste cose perché sono sotto controllo… che cazzo hanno… ma poi questi altri minchioni non se ne accorgono che io… del resto ho un traffico di cinquanta… sessanta telefonate al giorno…

MIRABILE : cinquanta?… CACCIATORE : cinquanta telefonate al giorno… infatti tra rappresentanti… MIRABILE : ma tu non è che sei certo… CACCIATORE : (incomprensibile)…

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MIRABILE : tu sospetti…non è che hai certezze… CACCIATORE : ma qua deviazioni qua ci sono… ed infatti quanto c’è da fare il punto della

situazione Giovanni non viene… (ride)… MIRABILE : esatto io questo… CACCIATORE : (ride)… MIRABILE : mi sono insospettito anche di questo… infatti tu hai visto che io gli ho detto a

quello: “ insisti… telefonalo… chiamalo… chiamalo”…

CACCIATORE : che chiama… che devi chiamare questa minchia… si manda… (incomprensibile)… minchia… la prima cosa che si deve fare… se si deve portare questa cosa avanti Gaspare non deve avere più il blocchetto d’assegni… tra l’altro io firmando le fideiussioni…

MIRABILE : (incomprensibile)… CACCIATORE : inizio… inizio a fare il presidente… perché del resto io ho io ho

fatto…(incomprensibile)… MIRABILE : eh… tu mi hai detto… (incomprensibile)… è lui che ha le fideiussioni…

giustamente… ed è vero… CACCIATORE : ed è vero non è che… MIRABILE : (incomprensibile)… quindi la responsabilità uno non è che uno se ne può

prendere… CACCIATORE : che dici facciamo questa cosa?… MIRABILE : dove stai andando?… CACCIATORE : non si va pure da lui di qua?… MIRABILE : ma qua il cancello chiuso ha… CACCIATORE : ah… il cancello chiuso ce l’ ha?… può essere che è aperto… aperto…

chiuso… MIRABILE : minchia cose tue… (incomprensibile)… ma qua chiuso ce l’ha…è aperto

è… CACCIATORE : minchia quello riunione ha!… MIRABILE : ci sono gli amici di sua figlio… qua c’è bordello… fra amici… quelli e quegli

altri… tutto aperto ha… minchia macchine grosse c’è va… qua devi posteggiare dove vai?…

CACCIATORE : (incomprensibile)… chiamo Pasquale… Pasquale… MIRABILE : ma se apro lo sportello… a luce… CACCIATORE : la metto qua…

Dopo diversi minuti, usciti dall'abitazione del GIAMMARINARO Giuseppe, quest'ultimo, unitamente al CACCIATORE e al MIRABILE intrattenevano un'ulteriore conversazione all'interno dell'autovettura del CACCIATORE, verosimilmente a proposito di un altro soggetto, non meglio indicato, che aveva partecipato all'incontro riservato, e che, a parere del GIAMMARINARO, si era comportato male, tenendo un atteggiamento malfidato ed evasivo in ordine a questioni relative alla società, eludendo i suoi tentativi di approfondimento (ti sembra normale il comportamento di questo a te?… ma che fai scherzi?…io che sono cretino?… io ieri non ho dato complet… io l’ho notato pure l’altra volta che è venuto qua… perché se io non gli uscivo il discorso… io… no me ne parlava, non me ne parlava di niente… eh!).

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Nel prosieguo della discussione, veniva chiamato in causa, a sostegno della tesi del GIAMMARINARO, anche tale “Peppuccio”, nome con il quale gli interlocutori, da quanto risultava anche da altre conversazioni intercettate, erano soliti riferirsi al Direttore Sanitario della A.S.L. nr.9 di Trapani CANGEMI Giuseppe, in atti, per il quale lo stesso si identificherebbe, considerato anche il riferimento specifico alla stipula di una convenzione, che ricondurrebbe, appunto, la tematica agli ambienti dell'Ente Sanitario (GIAMMARINARO: si… da Peppuccio va!… che motivo ha… lui ormai ha acchiappato la convenzione… minchia si è messo con la faccia bella… bella… toh… di bambinello… ed è riuscito…).( all. n.60 c.n.r. del 10-05-2008)

Progressivo nr.413 delle ore 17:28 del 02.06.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco.

Decreto urgente 428/03 del 03.03.2003

Conversazione tra Giammarinaro Giuseppe, Mirabile Giacomo e Cacciatore Francesco.

Inizialmente in auto Nicola Ardagna, Cacciatore e Mirabile, i due parlano di cose non pertinenti alle indagini, poi alle 17:29’58” si fermano e Nicola scende dall’auto e in macchina rimangono Cacciatore e Mirabile e si mettono a parlare di argomenti non utili alle indagini, poi dal minuto 17:32’26” in poi si sente la voce del Giammarinaro che parla con uomo nei pressi dell’auto ma il colloquio risulta incomprensibile e alle 17:33’06” Giammarinaro saluta l’uomo e sale in auto: GIAMMARINARO : ti sembra normale il comportamento di questo a te?… ma

che fai scherzi?… io che sono cretino?… io ieri non ho dato complet… io l’ho notato pure l’altra volta che è venuto qua… perché se io non gli uscivo il discorso… io… no me ne parlava, non me ne parlava di niente… eh!…

MIRABILE : non lo so… comunque ti voleva parlare a solo… per me proprio… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : no… a solo mi ha detto il fatto di quelli la… dice: “se vuoi a quelli li recuperiamo”…

MIRABILE : uh… (incomprensibile)… CACCIATORE : ne abbiamo perso una decina… GIAMMARINARO : lui… lui glieli ha portati…va be… ma non li dobbiamo fare entrare

all’ultimo… MIRABILE : non solo li ha fatto lui… addirittura lui faceva… lui gli ha dato in

mano tutto l’elenco…tutto… (incomprensibile)… e questa mattina ho avuto la conferma…

GIAMMARINARO : piano… MIRABILE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : vediamo se c’è Giovanni?…

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MIRABILE : (incomprensibile)… si deve verificare bene… GIAMMARINARO : e ma che… insomma… a verificare io già… la cosa… non è che sono

cretino… eh… io… sono convito che… che è così come ti dico io… comunque… ma prima si buttava… gli ho buttato l’amo… sono otto giorni che gli ho telefonato per venire… cose… ma che fai scherzi?… ma che ti sembra che… se tu vuoi ci andiamo a sedere… (incomprensibile)…

CACCIATORE : a me?… per me un posto vale l’altro…non è che… GIAMMARINARO : andiamo in via Marsala… che ci sediamo al fresco… MIRABILE : ma dico… che figura di cantaro fa?… ma anche lui stesso… “perciò

capisci Giacomino… (incomprensibile)”… ha cambiato strategia… dico come ha saputo… che doveva andare a firmare la come si chiama…è scomparso dalla circolazione… gliel'ho detto: ma che comportamento… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : per questo ti dico che… che… che è come ti dico io… MIRABILE : “avrei bisogno di una mano… (incomprensibile)… a che punto sei

arrivato… che tempo si perde… che fate scendiamo?…”… poi…(incomprensibile)…

GIAMMARINARO : come?… MIRABILE : pure il fratello… il fratello di Totò… allora lui…

(incomprensibile)… Peppuccio… (incomprensibile)… a Trapani un giorno…

GIAMMARINARO : come?… MIRABILE : Peppuccio dice che… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : si?… MIRABILE : (incomprensibile)… l’ultima volta lui c’è andato…

(incomprensibile)… GIAMMARINARO : eh… MIRABILE : quello gli ha detto… se hai problemi parlo io con Totò… di qua di

la… però Peppuccio gli ha detto… (incomprensibile)… “chi è che mi segue… (incomprensibile)”… mi hanno detto che fa lo stronzo… (incomprensibile)… magari fa la relazione… tutte cose… ma poi che c’entra di particolare… di particolare… di particolare c’è…(incomprensibile)…

CACCIATORE : eh… eh… eh… eh… (ride)… ed io non è che ero a conoscenza dei fatti…

GIAMMARINARO : così… così… così… MIRABILE : però che senso ha tutto questo… (incomprensibile)… non si

capisce… GIAMMARINARO : no… ma devi dire… minchia vedi che… (incomprensibile)… sai

che ti dico come motivo… come si è definito poi… che aveva ragione Vito TORRENTE…

MIRABILE : (incomprensibile)… a casa di Peppuccio?… GIAMMARINARO : eh… chi?… MIRABILE : lui… Giovanni… GIAMMARINARO : dove vai?… (parlando della strada da fare)… CACCIATORE : ma la via Marsala non è questa?… (parlando della strada da

fare)… GIAMMARINARO : in questa dovevamo andare… CACCIATORE : è per da questa parte… GIAMMARINARO : Giovanni alla casa di Peppuccio?… che ci deve andare a fare?…

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MIRABILE : ha voluto il numero… mi ha detto: “mi fai sapere… dice… che poi ti vengo a trovare…

Dalle ore 17.37.50 alle ore 17:38’06” il Giammarinaro via telefono comunica ai locali CC che si stava recando a Salemi. Poi continuano col dire: GIAMMARINARO : si… da Peppuccio va!… che motivo ha… lui ormai ha

acchiappato la convenzione… minchia si è messo con la faccia bella… bella… toh… di bambinello… ed è riuscito… (lunghi silenzi)…

La continuità nell'attività di gestione degli affari inerenti le società operanti nel settore sanitario e parasanitario in provincia di Trapani, in particolare della “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.” si coglieva ulteriormente da altre conversazioni intercettate tra il GIAMMARINARO Giuseppe e il CACCIATORE, come nel caso della discussione svoltasi all'interno dell'autovettura di quest'ultimo in data 08.10.2003, (progr.nr.4081), nel corso della quale il GIAMMARINARO perorava la causa di uno dei dipendenti al quale il CACCIATORE non corrispondeva lo stipendio da diversi mesi. ( all. n.61 c.n.r. del 10-05-2008)

Infatti, dopo aver avuto un colloquio telefonico con tale “Ciccio”, non meglio identificato, che aveva modo di parlare alternativamente con entrambi e al quale il GIAMMARINARO raccomandava di andare a trovarlo in serata in compagnia di un amico comune, quest'ultimo ribadiva anche al CACCIATORE l'opportunità che l'ignoto personaggio fosse presente all'incontro (mettitelo sopra la macchina e lo porti qua).

Il seguito della breve conversazione rendeva assolutamente esplicito il ruolo del GIAMMARINARO allorquando, parlando del denaro liquidato nel corso dell'anno, questi offriva il proprio aiuto al CACCIATORE al fine di risolvere un'incresciosa situazione riguardante una fattura che costituiva un problema per la regolarità del bilancio (CACCIATORE: si… sono arrivati a Febbraio… però minchia è spuntata la fattura che non doveva spuntare --- GIAMMARINARO : ed ora vediamo come la possiamo sistemare… ) .

Lo stesso CACCIATORE, inoltre, ammetteva di avere distratto del denaro dalla società – come peraltro sembrava costume tra i soci (vedasi in precedenza i commenti negativi sull'analoga deleteria abitudine del “Gaspare”, tacciato di “staccare” assegni ogni qual volta venivano liquidati i contributi, es. progr. 259 dell'11.04.2003, sopra citato) – allo scopo di sostenere le spese relative alla vendemmia (no… parlando con te mi sono preso quattro soldi io per vendemmiare ).

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Tale era la giustificazione addotta dal GIAMMARINARO alla mancata corresponsione degli stipendi quasi per un intero anno ad uno dei dipendenti (GIAMMARINARO : dagli altri tre stipendi a quello… minchia tutto l’anno uno gliene hai dato).

Il GIAMMARINARO, quindi, quasi a voler mostrare solidarietà al CACCIATORE per la momentanea carenza di liquidità, affermava, attribuendosene implicitamente la titolarità, le contestuali simili difficoltà nell'ottenere la liquidazione di denaro per altra società, distinta da quella nella quale vi erano con il predetto cointeressenze, verso la quale il flusso dei contributi, o comunque dei rimborsi, era fermo al mese di ottobre dell'anno precedente (GIAMMARINARO : (incomprensibile)… uno gliene hai dato… gli hai dato un assegno solo di uno… noi altri siamo fermi… da… verso ottobre dell’anno scorso… io… (incomprensibile)).

Suo malgrado, il CACCIATORE assicurava al GIAMMARINARO la corresponsione di una non meglio quantificata somma di denaro non appena avesse provveduto ad “aggiustare le carte”.

Progressivo n.4081 delle ore 13.58 del 08.10.2003 Lancia Libra targata BH855JP intestata ed in uso a CACCIATORE Francesco

Decreto urgente 428/03 del 03.03.2003 CACCIATORE : ok…

GIAMMARINARO : mettitelo sopra la macchina e lo porti qua… CACCIATORE : ora vediamo… vah… GIAMMARINARO : e lo porti… perché lui solo lo può portare… CACCIATORE : va bene… ok… ciao Peppe… me ne vado… vah… io alle quattro devo

essere là… a Trapani… GIAMMARINARO : e… a PIRRONE tu gli hai dato niente?… CACCIATORE : a chi?… GIAMMARINARO : a PIRRONE cose tu gli hai dato niente?… CACCIATORE : no… mi ha mandato una tratta di quattromila euro…

(incomprensibile)… perché… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : va bene… non è arrivata… dovevano arrivare… tre quattro mesi

arretrati… CACCIATORE : (incomprensibile)… che sono arrivati?… due ne abbiamo presi… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… CACCIATORE : si… sono arrivati a Febbraio… però minchia è spuntata la

fattura che non doveva spuntare… GIAMMARINARO : ed ora vediamo come la possiamo sistemare… CACCIATORE : digli se lui può mandare una tratta… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : qualche stipendio faglielo prendere…

CACCIATORE : a chi?… ora vediamo…

GIAMMARINARO : minchia a chi?… uno o due… glieli devi dare…

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CACCIATORE : no… parlando con te mi sono preso quattro soldi io per vendemmiare… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : (incomprensibile)… CACCIATORE : preciso… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… CACCIATORE : ma io no… quadrano i conti… non è che non quadrano… io tutti i soldi

che prendo così me li fatturo io… capisci com’è il discorso?… io che devo fare… come devo fare?…

GIAMMARINARO : dagli altri tre stipendi a quello… minchia tutto l’anno uno gliene hai dato…

CACCIATORE : uno gliene ho dato?… GIAMMARINARO : uno… CACCIATORE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : no… uno… uno… eh… questo gli hai dato… CACCIATORE : questo di lì?… GIAMMARINARO : parola d’onore… CACCIATORE : no… lui è venuto…(incomprensibile)… GIAMMARINARO : e questo gli hai dato… CACCIATORE : e quale gli ho dato… Peppe?…

GIAMMARINARO : (incomprensibile)… uno gliene hai dato… gli hai dato un assegno solo di uno… noi altri siamo fermi… da… verso ottobre dell’anno scorso… io… (incomprensibile)…

CACCIATORE : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : dagli… un altro assegno… miserabile… CACCIATORE : (ride)… non è che me li frego io… minchia quello viene… GIAMMARINARO : lasciaglielo prenderlo… miserabile… CACCIATORE : (ride)… GIAMMARINARO : minchia… (incomprensibile)… lo hai capito?…

CACCIATORE : come aggiusto le carte prendo e glieli do… vah… GIAMMARINARO : va bene ti saluto va…

Alla luce delle conversazioni sopra commentate, costituenti solo parte delle numerose, dello stesso tenore, intercettate tra i soggetti sopra citati, trova conferma, analogamente a quanto rilevato nel capitolo precedente a proposito della “Life s.r.l.”, il ruolo di attiva gestione della società cooperativa “Villa Letizia” del GIAMMARINARO Giuseppe, del tutto a suo agio nel tessere le trame delle strategie manageriali in ordine al controllo dei soci, alla gestione dei dipendenti, al pagamento delle competenze agli stessi e a tutto l'insieme delle problematiche attinenti l'attività ordinaria della società.

Il GIAMMARINARO è a conoscenza di tutti i dettagli inerenti gli iter burocratici delle pratiche avviate con la A.S.L., e, quindi, si interessa in prima persona per accompagnare le comunicazioni formali con adeguati contatti con i vertici e i responsabili dei vari uffici interessati, in forza dei suoi rapporti di conoscenza e amicizia, più volte evidenziati a vari livelli, che gli consentono di mediare le posizioni e ottenere provvedimenti favorevoli.

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Il suddetto comportamento non sarebbe giustificabile se non con un interesse diretto per le sorti della società, che peraltro viene riconosciuto pacificamente dai vari soggetti che ne fanno parte.

§ II.5 - L’analisi sulla illecita percezione degli ingenti finanziamenti regionali, derivanti dalla stipula e conseguente proroga di convenzioni per il rimborso di prestazioni sanitarie, da parte delle società occultamente gestite dal GIAMMARINARO Giuseppe: “C.E.M. s.r.l.”, “Salus s.r.l.”, “Life s.r.l.” e “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”. L’ipotesi di reato di cui all’art. 10 quinquies L. 575/65 a carico del dr. Giuseppe CANGEMI per averne consentito la sottoscrizione, nella qualità di Direttore Sanitario pro tempore della A.S.P. di Trapani. Come anticipato in premessa, nella citata informativa di reato del 10-05-2008 si poneva in evidenza come intorno alla figura del GIAMMARINARO Giuseppe ruotasse un sodalizio politico-affaristico, composto da personaggi di varia estrazione (imprenditori, politici e pubblici funzionari), i quali hanno perseguito l'acquisizione del controllo di una serie di società di assistenza convenzionate con la A.S.P. di Trapani, al fine di infiltrarsi nella struttura amministrativa della sanità locale e nella pubblica amministrazione regionale, onde accedere al sistematico controllo di finanziamenti erogati nel settore sanitario regionale e presso l’I.R.C.A.C., altresì tentando di pilotare nomine di manager e dirigenti sanitari nei vari plessi ospedalieri, in grado di garantire un tornaconto elettorale e, soprattutto, assicurare il favore amministrativo per autorizzazioni sanitarie, cospicui contributi conseguenti alla stipula delle convenzioni con la A.S.P. e, quindi, in ultima analisi, imporre i desiderata del gruppo politico legato al GIAMMARINARO Giuseppe .

In merito, dall'effettuazione dei servizi di intercettazione è emerso come uno dei pubblici funzionari che più di altri ha ricoperto un ruolo nevralgico per il funzionamento dell'intricato ingranaggio, sia stato l’allora Direttore Sanitario della A.S.P., già A.S.L. nr. 9, di Trapani, CANGEMI Giuseppe.

Il CANGEMI, allo scopo di trarre vantaggio dal sostegno politico fornito al GIAMMARINARO Giuseppe, contando sulla possibilità di vantare personali conoscenze altolocate nel settore della sanità regionale, se non addirittura presso i vertici stessi della Regione Sicilia (nella fattispecie l’allora Presidente CUFFARO Salvatore e i di lui fratelli Silvio e Giuseppe) da poter spendere quale contropartita, consapevole della condizione di sorvegliato speciale di P.S. ex legge 575/65 del GIAMMARINARO e della sua diretta, seppur occulta, gestione delle società già oggetto di trattazione nei precedenti capitoli (quali “C.E.M. s.r.l.”, “Salus s.r.l.”, “Life s.r.l.” e “Villa Letizia

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s.r.l.”) ha avallato la stipula e le successive proroghe in loro favore di convenzioni con la A.S.L., che hanno consentito alle medesime società di ottenere il rimborso di ingenti somme di denaro per le prestazioni sanitarie fornite.

Gli sviluppi investigativi, favoriti dall’attivazione di ulteriori servizi tecnici di intercettazione, consentivano di acquisire nuovi riscontri in merito, come nel caso della conversazione telefonica registrata sull’utenza cellulare nr.335/568218, in uso al CANGEMI Giuseppe, annotata al progressivo n. 9762 delle ore 15.57 del 17.09.2003, intercorsa tra quest'ultimo e il defunto imprenditore MESSINA Giovanni. ( all. n.62 c.n.r. del 10-05-2008)

Nella conversazione di cui trattasi il MESSINA, in maniera criptica, al rilievo, mosso all’interlocutore, che stava incontrando ostacoli nella trattazione di una pratica non meglio indicata, otteneva la ferma risposta del CANGEMI il quale, perentoriamente, precisava che prima di concedersi le ferie aveva fatto firmare quanto dovuto, aggiungendo inoltre che sulla sua persona non poteva essere mossa alcuna contestazione poiché egli con gli amici era sempre “meticoloso”.

Il MESSINA, da parte sua, dopo avere precisato che la sua era una battuta scherzosa, richiamava l’attenzione dell’amico sulla circostanza che vi erano tali “SILVIO” e “PEPPE” che lo volevano salutare chiedendo, nel contempo, se lo stesso il venerdì seguente si sarebbe trovato in una località non meglio indicata.

Il Direttore Sanitario pro tempore, accogliendo immediatamente l'invito rivoltogli per il venerdì seguente (“… se per venerdì … si svincolano che fa posso dire…”) proponeva di riunirsi tutti a pranzo (ce ne andiamo a pranzare… ).

Progressivo n. 9762 delle ore 15:57 del 17.09.2003.

Utenza cellulare nr. 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe decreto urgente n.372/03 del 21.02.2003

CANGEMI : si pronto… MESSINA : dottore CANGEMI, GIOVANNI MESSINA sono, ciao… CANGEMI : GIOVANNELLO!… MESSINA : come andiamo?… CANGEMI : che si dice?… ma non c’è male… MESSINA : ma che si dice, tiriamo avanti, mi fate prendere collere voialtri, questa cosa non

me la volete far partire… CANGEMI : a me mi dici queste cose?…ora sto entrando io, prima di andarmene già l’ ho

fatta, te lo disse cosa…l’ ho fatta e l’ ho firmata… MESSINA : ah si?… CANGEMI : hai capito?… MESSINA : ho capito… CANGEMI : GIOVANNI?…eh…eh… su di me …

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MESSINA : una battuta era dottore …

CANGEMI : si perché dico, tu… io per gli amici lo sai come sono, è giusto?…

MESSINA : ok…

CANGEMI : meticoloso… MESSINA : eh, senti… CANGEMI : giusto?…

MESSINA : io ti avevo chiamato comunque per un’altra cosa, c’era SILVIO o PEPPE che ti volevano salutare, tu venerdì là sei?…

CANGEMI : si… MESSINA : allora eventualmente se per venerdì … si svincolano che fa

posso dire… CANGEMI : ce ne andiamo a pranzare… MESSINA : va bene, allora ti faccio sapere… CANGEMI : va bene?… MESSINA : ciao PEPPUCCIO ti abbraccio… CANGEMI : ciao GIOVANNI mio, tante belle cose

In merito alla telefonata sopra appena riportata, è utile ricordare come il MESSINA Giovanni fosse all’epoca Presidente del Consiglio di Amministrazione della R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistita) denominata “Eden Piccola Societa’ Cooperativa a r.l.” sedente in Mazara del Vallo, via dell’Acquedotto n. 9, avente come ragione sociale l’acquisto e la ristrutturazione e la gestione di attività alberghiere ed attività sanitarie in genere, risultante composta da: (cfr all. n.25 c.n.r. del 10-05-2008)

− MESSINA Giovanni, nato a Palermo il 15.11.1951, residente a Mazara del Vallo via Toniolo n. 44 – Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 28.02.2001;

− TUDISCO Vito, nato a Mazara del Vallo il 20.10.1945, residente a Mazara del Vallo in via Castelvetrano n. 37 – Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione;

− GIAMMARINARO Francesco, nato a Salemi il 23.04.1981, ivi residente in c.da Sinagia 1067 – Consigliere.

E’ opportuno, inoltre, precisare che il figlio del GIAMMARINARO Giuseppe, a nome Francesco, già consigliere nella suddetta società, nonché il figlio del MESSINA Giovanni, a nome Angelo, risultano comparire nel consiglio di amministrazione della già trattata società denominata “Villa Letizia Soc. Coop.”, sedente in Mazara del Vallo.

Il SILVIO ed il PEPPE, poi, si identificano per:

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− CUFFARO Silvio, nato a Raffadali il 05.03.1964, ivi residente nella via G/1 n.12;

− CUFFARO Giuseppe, nato a Raffadali il 05.03.1960, ivi residente in c.da Serra n. 1,

entrambi fratelli del citato CUFFARO Salvatore, all’epoca Presidente della Regione Sicilia, oggi pregiudicato per favoreggiamento con l’aggravante mafiosa. ( cfr. all. n.52 c.n.r. del 10-05-2008)

In tal senso, le intercettazioni hanno dimostrato l’esistenza di un preciso rapporto politico tra il GIAMMARINARO, il CANGEMI e la corrente dell’allora Presidente della Regione Sicilia CUFFARO Salvatore, finalizzato alla sistematica, illecita ingerenza nelle vicende relative all’assetto dirigenziale e organizzativo dell’A.S.L. nr. 9 di Trapani e ciò in piena sintonia con le dichiarazioni rese sul punto (vedasi meglio supra, cap. § I.1) da politici locali e di rilevanza nazionale come il consigliere comunale di Marsala LAUDICINA Vincenzo29, l’ex sindaco di Salemi CRIMI Luigi30, l’on. GRILLO Massimo31, ovvero le risultanze delle intercettazioni eseguite nei confronti del TURANO Girolamo.

Tale rapporto veniva mantenuto dal CANGEMI Giuseppe attraverso l’intermediazione appunto dei germani del CUFFARO Salvatore, i suddetti CUFFARO Silvio e Giuseppe.

Peraltro, il prosieguo delle intercettazioni mostrava come il CANGEMI Giuseppe svolgesse anche una precisa funzione di mediazione tra il gruppo di imprenditori legati al GIAMMARINARO Giuseppe ed alcuni soggetti politici di spessore regionale, allo scopo di rafforzare la rete clientelare volta all’affidamento di nomine dirigenziali, incarichi e finanziamenti nella sanità locale con riguardo alla A.S.P. di Trapani ed alle citate R.S.A.

29 “…Quanto ai rapporti con la politica, so che all’interno dell’UDC c’è un rapporto privilegiato tra COSTA, CUFFARO e GIAMMARINARO nel senso che tutto ciò che viene deciso passa da GIAMMARINARO. Tutte le nomine politiche, governative e di sottogoverno sono frutto della volontà di GIAMMARINARO ------ all’Usl di Trapani il direttore amministrativo è tale CANGEMI, persona direttamente dipendente da GIAMMARINARO -----…. Mi risulta che l’on. GIAMMARINARO ha interessi nel settore della sanità in provincia di Trapani. In tal senso un uomo di sua assoluta fiducia è tale Pippo CANGEMI, dirigente della ASL di Trapani….” (verbale delle dichiarazioni rese il 22.07.2003 e 04.05.2004). 30 “…Faccio notare inoltre che attualmente GIAMMARINARO si incontra nella sua abitazione, nonché nella sua segreteria politica con CUFFARO, GRILLO e COSTA David; incontri che si intensificavano negli ultimi periodi della mia sindacatura” ((verbale delle dichiarazioni rese il 04.05.2002). 31 “Incontrai di recente il GIAMMARINARO, anche presso la sua abitazione, in compagnia dell’on. CUFFARO. Ricordo in particolare di avere incontrato il GIAMMARINARO a partire dal 2001 in alcune occasioni” (verbale delle dichiarazioni rese il 02.11.2004).

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A riprova dei contatti tra il CANGEMI e i CUFFARO, sono state registrate diverse conversazioni telefoniche, tra le quali se ne citano di seguito alcune.

Il 26.02.2003, il CANGEMI Giuseppe veniva contattato dal CUFFARO Silvio, tramite l’utenza 091/6524607, intestata alla Regione Siciliana, Assessorato alla Presidenza, al fine di essere aggiornato sulla situazione di una non meglio precisata dottoressa ed un farmacista che lo stesso aveva raccomandato alla sua attenzione (progr. nr.239). (all. n.63 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Preliminarmente, il CUFFARO chiedeva al CANGEMI se una non meglio indicata dottoressa si fosse recata a trovarlo (“è venuta la dottoressa a trovarti oggi?… ”) e questi, comprendendo la tematica alla quale il CUFFARO aveva tacitamente fatto riferimento, rispondeva che, legalmente, non era possibile accontentarla, concedendole l’incarico cui la donna aspirava, ma che, tuttavia, visto l’autorevole interessamento del CUFFARO (“eh…legalmente non è possibile però mi ci sono messo a disposizione… le ho detto che tu mi hai chiamato”), successivamente avrebbe valutato la possibilità di inserirla come otorino.

Progressivo nr. 239 delle ore 12:01 del 26.02.2003

utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… CUFFARO : pronto… CANGEMI : PEPPUCCIO sono… CUFFARO : chi?…

CANGEMI : PEPPUCCIO CANGEMI sono… CUFFARO : PEPPUCCIO!… CANGEMI : bello del mio cuore… CUFFARO : è venuta la dottoressa a trovarti oggi?… CANGEMI : stamattina è venuta… CUFFARO : si…risolto?…no?…

CANGEMI : eh…legalmente non è possibile però mi ci sono messo a disposizione…

CUFFARO : va bene…

CANGEMI : le ho detto che tu mi hai chiamato…cioè, è una norma di legge, ma lei va cercando cose che non le interessano, perché più avanti ci sarà possibilità come otorino hai capito?…

Il CUFFARO, quindi, ricordava al CANGEMI di avergli mandato un non meglio indicato farmacista espletante la propria attività sull’isola di Favignana

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(“una volta ti ho mandato…un, un farmacista di Isola …come si chiama?…di Favignana…”), domandando al CANGEMI se, al fine di soddisfarne le pretese, fosse stata predisposta l’apposita delibera. Il CANGEMI prontamente rispondeva che in merito alla questione aveva già individuato una soluzione positiva assicurando che il provvedimento era stato emesso (“si gliela stiamo sbrigando la cosa, la delibera fatta è… ”).

CUFFARO : va bene, dimmi una cosa, una volta ti ho mandato…un, un

farmacista di Isola … come si chiama?… di Favignana…

CANGEMI : si gliela stiamo sbrigando la cosa, la delibera fatta è… CUFFARO : gliela state sbrigando?… CANGEMI : si, si, si… CUFFARO : la delibera fatta è, va bene…ciao… CANGEMI : SILVIU’ ti voglio bene, ciao, stammi bene…

Gli accertamenti svolti non hanno consentito, tuttavia, di pervenire all’identificazione né del medico né del farmacista citati nella conversazione tra il CUFFARO e il CANGEMI.

Altra conversazione avveniva in data 28.03.2003 (progr. nr. 1569) tra il Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe ed il CUFFARO Silvio, che chiamava nuovamente dall’utenza fissa n. 091/6524607 intestato alla Regione Siciliana - Assessorato Presidenza. ( all. n. 64 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Anche in questo caso il CUFFARO Silvio chiedeva al CANGEMI di risolvere la posizione di un medico, tale dottor MARINO di Mazara del Vallo.

Inizialmente, la necessità del CUFFARO Silvio di conferire con il CANGEMI veniva riferita da una segretaria che lo annunciava, attribuendogli il titolo di “presidente” (“… dottore CANGEMI le passo il Presidente CUFFARO che desidera parlargli …”).

Immediatamente dopo, rispondeva al telefono una voce maschile con accentuata inflessione dialettale - poi riconosciuta dal confronto con i dialoghi successivi per quella del CUFFARO Silvio - che, dopo uno scambio di saluti confidenziali con il CANGEMI, gli esponeva il caso di tale dottore “MARINO” di Mazara del Vallo, il quale aveva inoltrato all’A.S.L. di Trapani una richiesta di convenzione per un progetto obiettivo su persone obese, liquidato dal CANGEMI con una lettera nella quale, sostanzialmente, si bocciava la richiesta per la mancanza di risorse economiche dell’Ente Pubblico (“c’è il dottore MARINO…di Mazara del Vallo che ti ha fatto una richiesta per un

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progetto obiettivo… gli hai risposto in 24 ore neanche il tempo di esaminare…”).

Il CANGEMI, rammentando l’accaduto, domandava come mai il MARINO si fosse rivolto al CUFFARO (“….avendo le risorse poi lo facciamo, ma perché ti è venuto a dire questa cosa a te scusami se non lo possiamo…”), atteso che - spiegava - egli aveva fatto intendere al medesimo che avrebbe potuto avviare il laboratorio, limitandosi ad aprire solo due volte alla settimana (“…gli ho detto questo qua, gli ho detto che lui può attivarsi, può attivare l’ambulatorio per l’obesità, mi segui?… utilizzando soltanto una parte delle risorse che ha a disposizione, cioè anziché fare l’ambulatorio ogni giorno, lui lo attiva per una o due volte alla settimana questa è la risposta che gli ho dato io … ”).

Progressivo nr. 1569 delle ore 12:24 del 28.03.2003, utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n.372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CUFFARO : pronto… CANGEMI : pronto… CUFFARO : PEPPINO!… CANGEMI : bello!…

CUFFARO : c’è il dottore MARINO… di Mazara del Vallo che ti ha fatto una richiesta per un progetto obiettivo…

CANGEMI : il dottore MARINO mi ha fatto una richiesta per un progetto obiettivo del dottore di medicina?…

CUFFARO : si… CANGEMI : eh!…

CUFFARO : gli hai risposto in 24 ore neanche il tempo di esaminare… CANGEMI : lui mi ha fatto una richiesta, una richiesta per le persone obese, ora dimmi una

cosa, senti a me, dico, parlando onestamente sia tu che io siamo obesi?… CUFFARO : io sicuramente si… CANGEMI : si,e io sono pure come te, ti piace mangiare?… CUFFARO : si… CANGEMI : a me risulta di si, giusto?…perché quella ci aspetta sempre per fare quella

mangiata al solito posto… CUFFARO : eh!… CANGEMI : ora perché noialtri dobbiamo dimagrire?…spiegamelo tu… CUFFARO : perché fa bene essere magri… CANGEMI : ma essere grassi è bello miserabile!…(risata)… CUFFARO : ma è venuto il direttore generale?…è rientrato?… CANGEMI : no, non è rientrato è andato a presentare il coso… CUFFARO : dove se n’è andato?…

CANGEMI : avendo le risorse poi lo facciamo, ma perché ti è venuto a dire questa cosa a te scusami se non lo possiamo…

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CUFFARO : avendo risorse?… CANGEMI : avendo risorse la possiamo fare, non è che … CUFFARO : e quando se ne parla?…

CANGEMI : non è che c’è da negare, ma ora vediamo perché ci sono lì problemi di altra natura, problemi al di sotto di tutto, ma poi perché gli ho detto di no?…

CUFFARO : ma ti posso fare venire a trovare e gli spieghi un attimino il problema?…

CANGEMI : si, lo so il problema qual è, quello ha bisogno di altre persone, io gli ho risposto, senti cosa gli ho risposto…

CUFFARO : si, tu, posso, eh!…

CANGEMI : gli ho detto questo qua, gli ho detto che lui può attivarsi, può attivare l’ambulatorio per l’obesità, mi segui?…

CUFFARO : si…

CANGEMI : utilizzando soltanto una parte delle risorse che ha a disposizione, cioè anziché fare l’ambulatorio ogni giorno, lui lo attiva per una o due volte alla settimana questa è la risposta che gli ho dato io …

CUFFARO : ho capito… CANGEMI : va bene?…

Il CUFFARO - all’evidente scopo di soddisfare le aspettative del MARINO - suggeriva al CANGEMI di esaminare con lui la questione di persona (“…no la dobbiamo ragionare questa cosa, qualche giorno…tu quando vieni a Palermo?…”) per cui i due dialoganti concordavano di incontrarsi, per discutere l’argomento, dandosi appuntamento durante la settimana a Trapani.

CUFFARO : no la dobbiamo ragionare questa cosa, qualche giorno… tu quando

vieni a Palermo?… CANGEMI : tu quando vieni, con immenso piacere perché ora è da molto che non ci vediamo… CUFFARO : vengo io a Trapani?… CANGEMI : vieni a Trapani vieni qua un giorno e mangiamo che ti faccio dare un passaggio dai

picciotti, vieni e vediamo quello che c’è da fare… CUFFARO : va bene, la settimana entrante vengo, va bene ciao… CANGEMI : ciao, ciao…

Gli accertamenti svolti presso la A.S.L. nr. 9 di Trapani consentivano di verificare la presenza di numerosi medici a nome “MARINO” alle dipendenze dell’Ente, dei quali nessuno è apparso corrispondere ai pochi elementi informativi desumibili dalla conversazione appena esaminata. ( all. n. 65 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Analogo contenuto aveva la telefonata tra il CANGEMI Giuseppe ed il CUFFARO Silvio, la mattina del 9.04.2003 (progr. nr.2144) che sollecitava il CANGEMI affinché questi si adoperasse per affidare un incarico di tecnico di

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urologia ad un medico indicato dal CUFFARO. ( all. n. 66 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CUFFARO Silvio, infatti, sottolineava di attendere da quasi due anni la sistemazione di un tecnico urologo presso una non meglio indicata struttura, nonostante sussistessero i posti vacanti in organico (“…problema di un tecnico in urologia che è che ci combattiamo da due anni con posti vacanti in organico…”) provocando la reazione irritata del CANGEMI che spiegava come le assunzioni di tal genere fossero bloccate (“…il discorso, il discorso è bloccato come te lo devo far capire…”).

Tuttavia, il CUFFARO Silvio, che insisteva, replicando che analoghe assunzioni fossero state, invece, effettuate (“…con altri che sono stati fatti e…che dobbiamo fare PEPPUCCIO!…dice che l’altra hanno fatto lì a Mazara…”) otteneva la ferma smentita del CANGEMI, il quale gli assicurava che non vi erano state assunzioni e che la prima in programma era proprio quella caldeggiata dal CUFFARO (“ma che dici compare!…non ne abbiamo fatto, la prima sarà quella tua e basta…”).

Progressivo nr. 2144 delle ore 11:44 del 09.04.2003

utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CUFFARO : pronto… CANGEMI : si…PEPPUCCIO CANGEMI…

CUFFARO : PEPPU!…minchia mi hai abbandonato preciso io non lo so come devo fare…

CANGEMI : ma tu perché…i politici siete tutti così… CUFFARO : i politici diciamo ste zorbe … CANGEMI : tu perché…perché mi hai detto questo discorso?…

CUFFARO : scusami c’è un problema di un tecnico in urologia che è che ci combattiamo da due anni con posti vacanti in organico…

CANGEMI : ma se cazzo di cane il discorso… CUFFARO : con il contratto …(incomprensibile)…nazionale che preclude di fare?

CANGEMI : il discorso, il discorso è bloccato come te lo devo far capire…

CUFFARO : con altri che sono stati fatti e… che dobbiamo fare PEPPUCCIO!… dice che l’altra hanno fatto lì a Mazara…

CANGEMI : a chi hanno fatto a Mazara?… CUFFARO : ci fu un’altra mobilità mi hanno detto… CANGEMI : ma che dici compare!… non ne abbiamo fatto, la prima sarà

quella tua e basta…

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Il CANGEMI, pertanto, chiedeva al CUFFARO - mostrando tutta la propria disponibilità nei confronti dell’interlocutore - di invitare il soggetto segnalato a recarsi a trovarlo a Trapani presso la A.S.L. (“questo la domanda ce l’ha da noialtri, qualche giorno perché non gli dici che mi viene a trova … ”).

CUFFARO : a incarico, a incarico avete dato… CANGEMI : ma ad incarico possibilmente sarà possibile, ma altre cose no, questo se è

possibile ma altre cose no, questo la domanda ce l’ ha da noialtri, qualche giorno perché non gli dici che mi viene a trova …

CUFFARO : come la domanda ha?… la domanda due anni ha , ai tempi…

CANGEMI : ma di che cosa?… di mobilità non di incarico, farlo venire qua e farci, farmelo parlare, un giorno che viene FRANCESCO e viene MAURIZIO gli dici che viene pure lui …

CUFFARO : va bene… CANGEMI : va bene?…come te la passi?… CUFFARO : per il resto?… CANGEMI : per il resto tutte cose a posto …tu tutte cose a posto?… CUFFARO : tutto a posto… CANGEMI : come sei?… CUFFARO : andiamo combattendo… CANGEMI : andiamo combattendo?…io pure combatto, poi ti racconto un poco di cose,

la prima volta che vieni qua… CUFFARO : no, ora,ora mi organizzo e un giorno vengo ,ora, ora mi organizzo un

giorno … CANGEMI : però ti aspetto è giusto?… CUFFARO : va buono… CANGEMI : va buono?… CUFFARO : dove ce ne andiamo là a Trapani?… CANGEMI : SILVIU’ ce ne andiamo là da quella che ha … (incomprensibile)… CUFFARO : …(incomprensibile)… CANGEMI : si,si…(risata)… CUFFARO : ti saluto… CANGEMI : ciao SILVIU’ ti saluto…

Nello stesso mese di aprile 2003, il 30.04.2003, il CUFFARO Silvio tornava a contattare (progr. nr. 2977) il CANGEMI Giuseppe, perorando l’affidamento di un nuovo incarico in favore di un tecnico sanitario di radiologia medica. ( all. n. 67 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CUFFARO, infatti, notiziava il CANGEMI che una donna, sua amica e collega, con la qualifica di “tecnico sanitario di radiologia medica” era in attesa di incarico.

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Il CANGEMI assicurava che nonostante le difficoltà provocate dalla manovra finanziaria era sua intenzione accontentare la richiesta, così come - precisava - aveva sempre fatto in precedenza (“…allora, è stata la finanziaria allora che ha bloccato questa situazione, tu riferisci che mi sta a cuore e che tutti gli impegni il dottore CANGEMI li riprende, perché tutti gli impegni li mantiene, come quelli precedenti…”).

Progressivo nr. 2977 delle ore 12:13 del 30.04.2003 utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CUFFARO : pronto… CANGEMI : pronto… CUFFARO : PEPPINO!… CANGEMI : bello…

CUFFARO : bello mio io ho qua questa mia collega, nonché amica… CANGEMI : dimmi chi è questa tua amica… CUFFARO : tecnico sanitario di radiologia medica… CANGEMI : e allora io sono per ora in ferie, sono rientrato in Italia proprio stamattina

… CUFFARO : ah sei in Italia, quindi sino a mezz’ora fa eri… CANGEMI : ora, ora vengo da Lubiana… CUFFARO : ah quindi sino a mezz’ora eri in… CANGEMI : in Slovenia, in Slovenia… CUFFARO : in Slovenia, ora sei in Italia … CANGEMI : si… CUFFARO : quindi puoi parlare italiano ora… CANGEMI : …(risata)… CUFFARO : ci possiamo capire, che dobbiamo fare, la domanda… CANGEMI : SILVIO, SILVIO… CUFFARO : oh… CANGEMI : ascoltami un secondo … CUFFARO : eh…

CANGEMI : allora, è stata la finanziaria allora che ha bloccato questa situazione, tu riferisci che mi sta a cuore e che tutti gli impegni il dottore CANGEMI li riprende, perché tutti gli impegni li mantiene, come quelli precedenti…

Il CANGEMI esortava il CUFFARO Silvio, come da prassi consolidata, ad indirizzare la donna presso il di lui ufficio, per la settimana seguente, onde proporle un incarico a tempo determinato (“…per darle, per darle l’incarico ottomestrale eventualmente, tu fammela venire…”) avendo cura di precisare al suo interlocutore di rappresentare la propria disponibilità alla donna (“tu dille che in ogni caso io sono disponibile …”), condizione questa di cui il

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CUFFARO dava ampiamente atto al dirigente sanitario (“io lo so, la disponibilità c’è, c’è sempre stata…”):

CANGEMI :per darle, per darle l’incarico ottomestrale eventualmente, tu

fammela venire … CUFFARO : ma la domanda ce l’ha, te la faccio venire

quando?… PEPPINO io…

CANGEMI : la settimana prossima io sono già … CUFFARO : la settimana prossima mi dai un giorno o… CANGEMI : si,si… CUFFARO : oppure, quando… CANGEMI : no, no sono tutta la settimana che lavoro, riprendo a lavorare… CUFFARO : riprendi a lavorare … CANGEMI : quando dice ei può venire si… CUFFARO : va bene la settimana prossima ti chiamo io, me lo dicono a me e ti chiamo

io…

CANGEMI : ma io, tu dille che in ogni caso io sono disponibile …

CUFFARO : io lo so, la disponibilità c’è, c’è sempre stata… CANGEMI : SILVIO, SILVIO, SILVIO…

La stessa disponibilità mostrata nei confronti del CUFFARO Silvio, il CANGEMI la mostrava anche nei confronti dell’altro fratello CUFFARO Giuseppe, come dimostra la conversazione (progr. n. 3385) avvenuta alle ore 12.35 del 09.05.2003, quando il CANGEMI Giuseppe riceveva una chiamata proveniente ancora una volta dall’utenza intestata alla Regione Siciliana - Assessorato alla Presidenza, in particolare dal Dr. CUFFARO Giuseppe. ( all. n. 68 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Anche il CUFFARO Giuseppe, come aveva fatto in precedenza il fratello Silvio, trovandosi nella circostanza unitamente all’imprenditore mazarese più volte citato MESSINA Giovanni, si rivolgeva al CANGEMI per raccomandare l’assunzione di un medico indicato per tale “GABRIELE”.

Nel corso della conversazione, infatti, il Giuseppe CUFFARO, nel comunicare al CANGEMI - che lo salutava come “fratello dei miei amici…”, a sottolineare il legame con i germani Silvio e Salvatore - di trovarsi in compagnia dell’amico MESSINA Giovanni (“io assieme a lui sono, con GIOVANNI fraterni amici siamo…”) informava il Direttore Sanitario che il MESSINA si sarebbe presto recato a trovarlo a suo nome, accompagnando un medico, appunto il suddetto GABRIELE, le cui sorti interessavano molto il CUFFARO (“GIOVANNI verrà a trovarti ora PIPPO!…con un amico suo, con un dottore… con GABRIELE va bene?… è una cosa che ci interessa…”).

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Anche in questo caso, dopo averlo ribadito più volte nel corso della telefonata (eh…l’impegno che prende, il dottore CANGEMI lei ancora non lo conosce, dottore CUFFARO…--- il dottore CANGEMI è uno di quelli che le cose le dice e le fa), il CANGEMI dava la propria incondizionata disponibilità (“va benissimo….. d’ accordissimo… ”).

Progressivo nr. 3385 delle ore 12:35 del 09.05.2003

utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CUFFARO : pronto, PEPPE CUFFARO sono… CANGEMI : buongiorno fratello dei miei amici… CUFFARO : come sta a posto?…

CANGEMI : ma non c’è male, io ho sentito parlare benissimo di lei… CUFFARO : chi parla bene di me, qualcuno ci deve essere…

CANGEMI : MESSINA… CUFFARO : io assieme a lui sono, con GIOVANNI fraterni amici

siamo… CANGEMI : ora me lo passa, il problema è risolto… CUFFARO : ah si?…

CANGEMI : eh…l’impegno che prende, il dottore CANGEMI lei ancora non lo conosce, dottore CUFFARO…

CUFFARO : il problema è risolto dice…

CANGEMI : il dottore CANGEMI è uno di quelli che le cose le dice e le fa…

CUFFARO : GIOVANNI ora verrà a trovarti per questo, io ti ringrazio da parte di GIOVANNI ,ora magari te lo passo, GIOVANNI verrà a trovarti…

CANGEMI : va bene, e lui mi ha parlato di te, di vederti e di conoscerci …

CUFFARO : ma io ti vengo a salutare un giorno o l’altro, non so se vengo assieme a GIOVANNI, GIOVANNI verrà a trovarti ora PIPPO!… con un amico suo, con un dottore…

CANGEMI : va benissimo… CUFFARO : eh?… CANGEMI : d’ accordissimo…

CUFFARO : con GABRIELE va bene?… CANGEMI : va bene…

CUFFARO : è una cosa che ci interessa…

Con riguardo al medico indicato a nome “GABRIELE”, da accertamenti svolti presso la A.S.L. nr.9 di Trapani, si appurava esercitare la professione alle dipendenze dell’Ente Sanitario il dr. GABRIELE Michele, nato a Mazara del

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Vallo il 30.01.1958, in atto Dirigente Medico di Cardiologia di ruolo (con gli incarichi, dall’01.01.2003 al 30.04.2006 “Cardiologia dello Sport P.O. di Mazara del Vallo e, dal 16.11.2004 al 31.03.2006, Responsabile U.O. di UTIC P.O. di Mazara del Vallo). ( all. n. 69 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso di apposito servizio di osservazione e pedinamento, in data 18.09.2003, si aveva modo di osservare come il CANGEMI Giuseppe si incontrasse con il CUFFARO Silvio, presente a Trapani, con il quale si recava a pranzare, unitamente all’imprenditore MESSINA Giovanni. (all. n.70 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Appare evidente, dalla disamina della conversazioni telefoniche sopra riportate, che il CANGEMI costituisse un sicuro punto di riferimento cui rivolgersi per caldeggiare nomine e incarichi in seno alla A.S.L., in base, presumibilmente, ad un rapporto mutualistico, per il quale la disponibilità offerta dal CANGEMI costituiva moneta di scambio per appoggi che questi mirava ad ottenere in caso di necessità presso la Regione Sicilia, in virtù della possibilità di giungere fino ai suoi vertici, tramite appunto tali altolocate conoscenze.

Tale rapporto diretto con i vertici politici della Regione arricchiva e rafforzava la posizione del CANGEMI Giuseppe, aderente per sua stessa ammissione alla corrente politica facente capo all’allora Sorvegliato Speciale di P.S. GIAMMARINARO Giuseppe.

E’ quanto emergeva in modo, invero, assai eloquente, dal contenuto della conversazione telefonica delle ore 11.48 del 30.04.2003, registrata sull’utenza mobile in uso al CANGEMI Giuseppe, intercorsa tra questi ed il fratello Nino da identificarsi verosimilmente per Antonino Maria nato a Partanna l’1.1.1952, nel corso della quale il CANGEMI manifestava la piena adesione alla corrente politica che il GIAMMARINARO, nonostante i vincoli della misura di prevenzione, stava ricostituendo nel trapanese. ( all. n. 71 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso del dialogo, il citato CANGEMI Nino esprimeva al fratello Giuseppe la volontà di candidarsi per le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Trapani, in una lista civica vicina al sindaco di Partanna Enzo CULICCHIA, per lo schieramento dei partiti di centro-sinistra (“…sono andato a finire in quella lista Indipendente … che appoggiamo a ENZO CULICCHIA …”). La notizia suscitava la violenta reazione del CANGEMI Giuseppe che, verbalmente, lo aggrediva rimarcando l’avventatezza della scelta e ammonendolo

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che aveva fatto male a cacciarsi in quella situazione (“…perciò sei andato a finire in una lista con il cosa?… ma cosa da rincretinire, ma vaffanculo non ti ci mettevi ti pare che fa, arrivato ad un certo punto…”).

Le ragioni di tanta disapprovazione venivano spiegate subito dopo dal CANGEMI Giuseppe, il quale chiariva specificamente al fratello NINO che tale scelta di campo, ossia la mancata candidatura nella compagine politica dell’U.D.C., poteva compromettere i rapporti con il GIAMMARINARO Giuseppe, il quale poteva essersi adirato per il mancato sostegno offerto (“…MA PERCHÉ, PERCHÉ MI PRENDO COLLERE, È SUCCESSA UNA SPACCATURA, È CAPACE CHE PINO GIAMMARINARO È PURE NEL MEZZO ED È INCAZZATO E…”), tenuto conto del fatto che il CANGEMI Giuseppe riceveva sostegno dall’ex deputato regionale (“E PER FARE NIENTE, PER FARE CHE COSA NINO?…QUELLO A ME MI APPOGGIA ”).

Progressivo nr. 2972 delle ore 11:48 del 30.04.2003 utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

NINO : si pronto… CANGEMI : alo… NINO : si… CANGEMI : oh NINO!… NINO : ehi!… CANGEMI : che si dice?…

NINO : ancora vivo sei?…(risata)…che si dice…sono andato a finire in quella lista Indipendente …

CANGEMI : indipendente?…

NINO : si che appoggiamo a ENZO CULICCHIA … CANGEMI : e perché?… NINO : perché il CDU non ha presentato neanche il simbolo, dice che

LOMBARDO gli ha fatto ritirare il simbolo, cose da pazzi… CANGEMI : eh…e che là…e che ha fatto… NINO : ieri ha parlato con FRANCO REGINA… CANGEMI : eh… NINO : e gli ha detto questo qua… ma dove siete?…

CANGEMI : perciò sei andato a finire in una lista con il cosa?… NINO : si …

CANGEMI : ma cosa da rincretinire, ma vaffanculo non ti ci mettevi ti pare che fa, arrivato ad un certo punto…

NINO : perché?…

CANGEMI : MA PERCHÉ, PERCHÉ MI PRENDO COLLERE , È SUCCESSA UNA SPACCATURA, È CAPACE CHE

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PINO GIAMMARINARO È PURE NEL MEZZO ED È INCAZZATO E…

NINO : certo… CANGEMI : per fare niente… NINO : certo…

CANGEMI : E PER FARE NIENTE, PER FARE CHE COSA NINO?… QUELLO A ME MI APPOGGIA …

NINO : non riuscendo a presentare il simbolo, cose da pazzi, cose da pazzi… CANGEMI : va bene va… NINO : manco allora il partito liberale non è riuscito a presentare il simbolo… CANGEMI : va bene va… NINO : qua prende e si sono litigati tipo cani, da vergogna, vergogna… CANGEMI : va bene, ciao, ciao NINO… NINO : ciao…

Appena due minuti dopo, alle ore 11.52 del 30.04.2003, detta conversazione trovava naturale prosecuzione nel successivo progressivo n. 2973, sempre registrato sull’utenza mobile in uso al CANGEMI Giuseppe, allorquando questi riceveva una telefonata dall’altro germano Aurelio Antonio nato a Partanna il 28.6.1957. ( all. n.72 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

In particolare, il CANGEMI Giuseppe si lamentava con il fratello Aurelio come la scelta della candidatura politica nello schieramento del centro sinistra, operata dal fratello Nino, lo ponesse in pessima luce nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe, confidando nuovamente, anche al nuovo interlocutore, come l’allora sorvegliato speciale di PS era colui che gli forniva nell’ambito della propria attività di manager dell’A.S.L. n. 9 - dichiarava espressamente - specifiche “coperture” politiche per operare (“..ma non ci si metteva in lista e vaffanculo, che mi fa azzuffare con tutti, capace che PINO GIAMMARINARO è incazzato pure con me … MA A ME LE COPERTURE QUELLO ME LI DA AURELIO! ”) . (all. n. 73 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 2973 delle ore 11:52 del 30.04.2003 utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : ehi AURELIO!… AURELIO : compare!, sono cambiate tutte cose… CANGEMI : ah?… AURELIO : ti hanno spiegato?…ti hanno spiegato tutte cose?…

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CANGEMI : ma non ci si metteva in lista e vaffanculo, che mi fa azzuffare con tutti, capace che PINO GIAMMARINARO è incazzato pure con me …

AURELIO : ma nessuno è incazzato con te…perché sono stati loro a determinare …

CANGEMI : MA A ME LE COPERTURE QUELLO ME LI DA AURELIO!…

L’Aurelio CANGEMI rassicurava il fratello Giuseppe che la scelta operata dal germano Nino non avrebbe disturbato nessuno e che, comunque, il di lui comportamento sarebbe stato compreso e non considerato di “rottura” anche dagli stessi dirigenti dell’U.D.C. vicini ai CANGEMI, tra i quali menzionava tale REGINA Franco32 (“quando tu verrai qua e parlerai con FRANCO REGINA capirai il comportamento di tuo fratello AURELIO com’è stato lineare e corretto nei confronti di tutti… non siamo andati in rottura con nessuno… ”):

AURELIO : non è gente che per ora, per ora dico tutte queste cose, non è

che noialtri possiamo mantenere settemila situazioni, NINO è voluto andare in lista, e quindi noialtri gli mandiamo una lista amica, non disturbiamo nessuno PEPPUCCIO…

CANGEMI : va benissimo, va benissimo, va bene, va bene…

AURELIO : quando tu verrai qua e parlerai con FRANCO REGINA capirai il comportamento di tuo fratello AURELIO com’è stato lineare e corretto nei confronti di tutti…

CANGEMI : va bene, ora vediamo, ci parlo allora, tutto a posto, tutto a posto…

AURELIO : non siamo andati in rottura con nessuno… CANGEMI : va bene, va bene, va bene… AURELIO : per come sono andate le cose il problema è partito dai vertici… CANGEMI : va bene, va bene… AURELIO : il problema diciamo come negatività… CANGEMI : va bene, va bene… AURELIO : ciao… CANGEMI : ciao AURELIO mio… AURELIO : ciao…

Peraltro, il CANGEMI manteneva frequenti e stabili contatti con il GIAMMARINARO, il quale utilizzava, per le comunicazioni, quasi sempre utenze cellulari di terzi soggetti, spesso gli imprenditori soci nelle varie compagini societarie vicine all’ex deputato regionale, anche solo per fissare appuntamenti.

32 Identificato per REGINA Francesco Domenico, nato ad Alcamo il 25.04.1964, ivi residente in via Narici n. 4, in atto Deputato Regionale, già eletto nelle file dell’U.D.C. in occasione delle penultime consultazioni elettorali regionali.

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Il CANGEMI era in stretti rapporti anche con il BORRUSO Vincenzo, ovvero il cardiologo, menzionato nei sopra riportati appunti e anch’egli legato al GIAMMARINARO – come meglio sarà argomentato in apposito capitolo della presente proposta – dal quale quest’ultimo otteneva il rilascio di false certificazioni che gli consentissero di richiedere e conseguire l’autorizzazione a recarsi fuori dal comune di soggiorno obbligato, per dar luogo a riservate riunioni politiche e d’affari.

La conversazione telefonica annotata al progressivo nr. 7 delle ore 15.57 dell’08.01.2003 (decreto urgente n. 2267/02), in uscita dall’utenza mobile in uso al CANGEMI, tra lo stesso ed il dott. BORRUSO Enzo, rivelava ulteriormente i tentativi di lottizzazione politica sui vertici manageriali della A.S.L. di Trapani ad opera del GIAMMARINARO. ( all. n.74 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso della conversazione, il BORRUSO chiedeva al CANGEMI notizie sul conto di MANNO Fulvio, all’epoca Direttore Generale dell’A.S.L. n. 9 di Trapani e, più in particolare, se questi fosse nella “disponibilità” dei TURANO. La notizia destava la curiosità del CANGEMI Giuseppe che chiedeva ulteriori informazioni all’interlocutore, venendo informato che il MANNO era stato notato in un bar di Trapani insieme al TURANO Vito, genitore del prefato deputato regionale TURANO Girolamo.

Il CANGEMI invitava il BORRUSO a non preoccuparsi in virtù del fatto che entrambi erano “ben piazzati”, verosimilmente volendo intendere di godere di protezioni altolocate, dandosi anzi appuntamento presso un soggetto che indicavano come “…amico nostro…”.

Tale ultima frase, sebbene pronunciata in maniera criptica da parte del CANGEMI, si ritiene facesse riferimento alla possibilità di discutere proprio con il GIAMMARINARO Giuseppe, come avrebbero confermato i ripetuti contatti tra l’ex deputato regionale ed il CANGEMI raccolti durante l’espletamento dei riservati servizi tecnici.

Progressivo nr. 7 delle ore 15.57 dell’08.01.2003 Utenza telefonica nr. 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 2267/02 N.R.I. emesso in data 20-12-2002.

Infatti , pochi giorni dopo veniva intercettata la conversazione telefonica avente progressivo n. 63 delle ore 15.35 del 09.01.2003, in entrata sull’utenza in uso al

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CANGEMI, intercorsa tra quest’ultimo e tale dott. SIGNORELLO Vito33, intestatario dell’utenza fissa 0924/81337, dalla quale si accertava che, nel frangente, il CANGEMI si trovava in compagnia del GIAMMARINARO. (all. n. 75 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CANGEMI, dopo brevi convenevoli, passava l’apparecchio proprio al GIAMMARINARO Giuseppe il quale, in maniera confidenziale, si rivolgeva al SIGNORELLO.

Il medico, dopo aver rimarcato l’esigenza di dover intrattenere un colloquio con il CANGEMI ed il GIAMMARINARO (“si…devo parlare con lui mi deve dire quando …quando ci dobbiamo parlare…. ora…lui Peppuccio mi ha detto stamattina…dice chiamami di pomeriggio dice così vediamo quando ci possiamo vedere”) rammentava all’interlocutore una recente occasione mondana trascorsa insieme, ripromettendosi di riorganizzare nuovamente tutti insieme la serata.

Progressivo nr. 63 delle ore 15:35 del 09.01.2003 Utenza telefonica nr. 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 2267/02 N.R.I. emesso in data 20-12-2002.

CANGEMI :pronto…// SIGNORELLO :eh Peppe Vito sono…// CANGEMI : si…// SIGNORELLO :Vito sono Peppuccio…// CANGEMI : si dimmi…tieni salutami un minuto a Vito…// GIAMMARINARO :pronto…// SIGNORELLO :pronto si…// GIAMMARINARO :si…o ehilà! …// SIGNORELLO :come siamo a posto?…// GIAMMARINARO :a posto…// SIGNORELLO :…(risata)…// GIAMMARINARO :ah…// SIGNORELLO :ma che è con te? …// GIAMMARINARO :e allora con chi è!…// SIGNORELLO :eh…lui mi deve dire quand’è che…devo parlare con lui io…// GIAMMARINARO :con lui devi parlare?…//

SIGNORELLO :si…si…devo parlare con lui mi deve dire quando …quando ci dobbiamo parlare…//

GIAMMARINARO :ho capito…//

SIGNORELLO :ho un poco di cose da … da discutere…// GIAMMARINARO :ho capito…ora glielo dico…//

33 Da accertamenti svolti presso la A.S.L. nr.9 di Trapani, lo stesso si identifica per SIGNORELLO Vito, nato a Acquapendente il 06.07.1943, dal 2000 al 2003, tra l’altro, Dirigente Medico con incarico di direzione di struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia P.O. di Castelvetrano.

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SIGNORELLO :che si dice…tutto bene?…// GIAMMARINARO :qua siamo a posto siamo…// SIGNORELLO :eh…eh…// GIAMMARINARO :ah?…//

SIGNORELLO :e ora… lui Peppuccio mi ha detto stamattina… dice chiamami di pomeriggio dice così vediamo quando ci possiamo vedere…//

GIAMMARINARO :ho capito… va bene ora ti metti d’accordo con lui…// SIGNORELLO :okay …gli ho raccontato di ieri sera…// GIAMMARINARO :ah…//

SIGNORELLO :gli ho raccontato dell’altra sera e gli ho detto cosa si è perso…//

GIAMMARINARO :minchia quelle…quelle sono cose … quelle sono cose di alto livello…//

SIGNORELLO :cosa si è perso…// GIAMMARINARO :si è perso tutte cose …queste che sono serate che si possono perdere…// SIGNORELLO :è giusto?…// GIAMMARINARO :…(risata)…//

SIGNORELLO :qualche altra volta la facciamo di nuovo…// GIAMMARINARO :va bene…// SIGNORELLO :okay…qualche altra volta ti dico la facciamo di nuovo…// GIAMMARINARO :presto la facciamo stai tranquillo…// SIGNORELLO :…(risata)…// GIAMMARINARO :una sera di queste prendiamo e la facciamo di nuovo…di sabato però…// SIGNORELLO :va bene quando dici tu…non ce n’è problema…// GIAMMARINARO :ciao…// SIGNORELLO :ciao…/

In data 27.01.2003 veniva intercettato un nuovo contatto diretto tra il Giuseppe CANGEMI e Pino GIAMMARINARO. ( all. n.76 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) Nel corso della conversazione il GIAMMARINARO chiedeva al CANGEMI la disponibilità di un audiologo per favorire una persona che doveva effettuare una visita (“…senti qua un audiologo a Marsala … no siccome c’è una persona che deve fare una visita e gli dissero con l’audiologo ma…mi fai sapere se c’è a Marsala pure?…o è ad Alcamo…”).

I due, quindi, manifestavano la necessità di doversi incontrare in merito ad altre non meglio precisate situazioni verificate già in precedenza (“…va bene poi le altre cose le abbiamo viste tutte quelle situazioni…”), concordando un appuntamento a breve (“…senti il bisogno…senti il bisogno di vedermi…..

ti telefono verso…una mattina che …ci prendiamo il caffè al solito posto…”).

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Progressivo nr. 1189 delle ore 15:24 del 27.01.2003 Utenza telefonica nr. 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. . 2267/02 N.R.I. emesso in data 20-12-2002.

CANGEMI :si pronto…// GIAMMARINARO :buongiorno…// CANGEMI :oeh!…(risata)…// GIAMMARINARO :eh…// CANGEMI :vedi che alla prossima…numero sbagliato non me ne devi dare più se no

ti…// GIAMMARINARO :eh…// CANGEMI :mi hai dato numeri sbagliati mi hai dato…// GIAMMARINARO :…(incomprensibile)…// CANGEMI :ah?…// GIAMMARINARO :no…qua siamo in un posto qua c’è…con amici cose insomma…// CANGEMI :state mangiando…// GIAMMARINARO :stiamo mangiando e…// CANGEMI :io sono arrivato invece al dessert…// GIAMMARINARO :nientemeno e dove te lo prendi questo dessert?…// CANGEMI :qua…// GIAMMARINARO :a Trapani?…// CANGEMI :nell’azienda …// GIAMMARINARO :nientemeno…// CANGEMI :ho mangiato una ricca insalata…// GIAMMARINARO :ho capito …sei a dieta…// CANGEMI :si a dieta…ora vado a fare un po’ di piscina e vediamo …//

GIAMMARINARO :senti qua un audiologo a Marsala …//

CANGEMI :un angiologo?…//

GIAMMARINARO :audiologo avete?…//

CANGEMI :audiologo!… a Marsala no a…ad Alcamo…// GIAMMARINARO :ma sicuro?…// CANGEMI :si…// GIAMMARINARO :io sapevo che…//

CANGEMI :c’è pure… c’è pure l’audiologo a Marsala…fammelo presentare perché così lo conosciamo…//

GIAMMARINARO :quindi ad Alcamo c’è…ad Alcamo chi c’è?…// CANGEMI :SCIANCHINO …//

GIAMMARINARO :no siccome c’è una persona che deve fare una visita e gli dissero con l’audiologo ma… mi fai sapere se c’è a Marsala pure?… o è ad Alcamo…//

CANGEMI :d’accordo ad Alcamo c’è…// GIAMMARINARO :eh…// CANGEMI :a Marsala vediamo…// GIAMMARINARO :si…//

CANGEMI :va bene poi le altre cose le abbiamo viste tutte quelle situazioni…//

GIAMMARINARO :senti qua tu quando… come sei combinato?… // CANGEMI :ma vediamo la settimana prossima quando mi passano questi benedetti

dolori che dici?…//

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GIAMMARINARO :mi la prossima settimana…e che!…// CANGEMI :e che…perché che…che cosa è?…// GIAMMARINARO :no questa settimana io…// CANGEMI :non puoi stare più vero?…// GIAMMARINARO :che c’entra …è giusto…//

CANGEMI :senti il bisogno… senti il bisogno di vedermi…// GIAMMARINARO :certo!…che è un minuto…// CANGEMI :d’accordo…va bene…// GIAMMARINARO :quando?…lo posso sapere?…//

CANGEMI :ti telefono… ti telefono verso… una mattina che … ci prendiamo il caffè al solito posto…//

GIAMMARINARO :oppure alle tredici che so!…// CANGEMI :ora vediamo…// GIAMMARINARO :va bene domani…// CANGEMI :però la mattina è meglio…// GIAMMARINARO :si domani mattina casomai passano e glielo fai sapere …// CANGEMI :d’accordo…ciao…// GIAMMARINARO :ciao…//

D’altra parte, i rapporti circolari tra il GIAMMARINARO, il CANGEMI e il BORRUSO sono testimoniati da una conversazione registrata il successivo 04.02.2003 all’interno dello studio medico di quest’ultimo (Progr. nr.33 delle 13.17 - dec. urgente n. 2025/02 emesso il 10.11.2002). ( all. n. 77 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

In tale data, come meglio sarà approfondito in apposito capitolo della presente proposta, il GIAMMARINARO aveva ottenuto l’autorizzazione a recarsi presso lo studio del dr. BORRUSO a Castellammare del Golfo, per sottoporsi a visita medica specialistica, ma, come l’intercettazione e il servizio di osservazione predisposto in effetti dimostrano, la visita medica costituiva solo pretesto per tenere una riservata riunione34 eludendo i rigori della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno cui lo stesso si trovava sottoposto nel comune di Salemi.

I tratti salienti dell’incontro tra BORRUSO Enzo, il GIAMMARINARO Giuseppe, ed il citato CACCIATORE Francesco riguardavano ancora una volta la spartizione di posti dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie operanti nella provincia di Trapani, più in particolare, il BORRUSO chiedeva al GIAMMARINARO informazioni generali sull’allora Direttore Generale dell’A.S.L. n. 9, MANNO Fulvio, e sulla sua affidabilità nell'assecondare le ambizioni del gruppo di soggetti nel quale egli ricomprendeva se stesso e il GIAMMARINARO (questo direttore nuovo?...amico nostro è?), ma più in particolare sulle strategie che il MANNO intendeva adottare in ordine alla

34 Il GIAMMARINARO, che nella circostanza veniva accompagnato dall’ARDAGNA Nicolò Domenico, incontrava nello studio, tra gli altri, anche il CACCIATORE Francesco, Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Life s.r.l.” e di “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”, come già detto in precedenza.

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nomina di nuovi primari ospedalieri e/o sul trasferimento di personale medico e paramedico.

Continuando nella sua esposizione, il BORRUSO aggiungeva di avere appreso da amici comuni che il citato MANNO era intenzionato ad esautorare il Direttore Sanitario pro tempore della A.S.L. CANGEMI Giuseppe (a PEPPE CANGEMI se lo vuole liquidare), circostanza per la quale otteneva l’immediata smentita da parte del GIAMMARINARO (ma chi le racconta queste minchiate?) che, in maniera categorica sottolineava che con la nomina del nuovo Direttore Generale il CANGEMI disponeva addirittura di maggiore autorità (ora firma CANGEMI ......il potere di firma ce l’ha lui…).

Nel corso della riunione, dopo aver affrontato tematiche pertinenti le future elezioni provinciali e la rosa di candidati da proporre, il BORRUSO chiedeva al GIAMMARINARO quando questi fosse stato nelle condizioni di farlo nominare primario del reparto di cardiologia presso l’ospedale di Castelvetrano (ma insomma io voglio sapere quando… (incomprensibile)… mi ci fai diventare Primario (incomprensibile)… la minchia devo cambiare da questo Ospedale… me la trovi un’alternativa per me?... ma su Castelvetrano si può fare una cosa?... scusa Castelvetrano ha…) ottenendo da questi la conferma della fattibilità dell’operazione (… organizzare… dice… qualcosa si può fare” ). Dagli accertamenti allora svolti presso la A.S.L. di Trapani, non risultava, comunque, che lo stesso avesse ottenuto tale nomina, risultando dall'01.09.1995 Dirigente Medico di cardiologia di ruolo, dal 13.08.2002 al 31.05.2006 responsabile Day Hospital Cardiologia-Patologia Aritmica (struttura semplice) P.O. di Alcamo e dall’01.06.2006 Responsabile Struttura Semplice di terapia subintensiva di cardiologia. ( all. n.78 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo n. 33 delle ore 13.17 del 04.02.2003.

registrata nello studio medico di BORRUSO Vincenzo decreto urgente n. 2025/02 emesso il 10.11.2002

GIAMMARINARO : mi devi parlare?... BORRUSO : si… perché?... GIAMMARINARO : va bene… BORRUSO : dobbiamo parlare solo per bere?... (incomprensibile)… chiudila la

porta… (incomprensibile)… allora che mi racconti?... questo direttore sanitario che vuole fare?.... questo direttore nuovo?...

GIAMMARINARO : ma è… (incomprensibile)… BORRUSO : amico nostro è?... qua… minchia… arrivano notizie di sotto…

(incomprensibile)…

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GIAMMARINARO : ma perché che notizie arrivano?... BORRUSO : è amico personale… fa tutto quello che gli dice MICCICHE’… e poi

tutto calmo… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… BORRUSO : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : (incomprensibile)…ma che dai conto a queste minchiate?... BORRUSO : no… io non ho dato conto a nessuno… GIAMMARINARO : lui è amico… logico e lo è… è stato nominato dal PRESIDENTE ed

è amico… ed è in buone… diciamo… certo… FORZA ITALIA… (incomprensibile)… ma no… (incomprensibile)…

BORRUSO : ma intanto come minchia si è venuto a presentare in ospedale con questo?...

GIAMMARINARO : con chi?... BORRUSO : con TURANO si è presentato… GIAMMARINARO : sarà che è venuto da Alcamo e gli doveva far vedere…

(incomprensibile)… BORRUSO : e tutte le… gli sta preparando tutte le R.S.A a TURANO… tutte le

cose e poi sono state cambiate… tutte cose approvate… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… BORRUSO : no… dici?... aspetta due minuti… fammi capire la storia com’è…

racconta… a quello gli ha detto che lo vuole liquidare… GIAMMARINARO : a chi?... BORRUSO : a PEPPE CANGEMI se lo vuole liquidare… GIAMMARINARO : ma chi l’ha detto chi lo vuole liquidare?… BORRUSO : non è vero?... GIAMMARINARO : ma che dici… BORRUSO : dice… che non lo prende tanto in considerazione…

GIAMMARINARO : ma chi le racconta queste minchiate?… BORRUSO : all’Ospedale girano tutte queste notizie… che cazzo ti posso dire…

(incomprensibile)… riunioni… neanche vero è?... GIAMMARINARO : questa vera è… BORRUSO : (incomprensibile)… con Marsala… GIAMMARINARO : mi ha detto Natale che… (incomprensibile)… BORRUSO : e perché?... GIAMMARINARO : perché praticamente a quanto sembra siccome la più alta percentuale di

infortuni viene da Marsala… e… e poi vogliono fare una cosa a Marsala… ed una cosa… un centro di riabilitazione da un’altra parte… (incomprensibile)… si… vogliono fare alcune cose… questo… stanno facendo… (incomprensibile)… fatto insomma… (incomprensibile)… non c’è niente… quindi…

BORRUSO : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : io credo di si… BORRUSO : vogliono chiudere?... GIAMMARINARO : ma quando mai… tutte minchiate sono… BORRUSO : ma nell’ortopedia mi sembra che ci sono che… VITO gli ha detto che in

ortopedia non c’è nessuno preparato… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : perché quello era… (incomprensibile)… BORRUSO : ha convocato a… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : perché questa è una di quelle cose… come tutte le cose che insomma…

che noi possiamo fare… questo è uno che è venuto dicendo e lo ha dichiarato sopra il giornale… la prima cosa che ha detto : “non può essere

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sempre… (incomprensibile)… ortopedie… pediatrie… ostetricie…ed è… cioè… non ha senso… tutta attorno… qua in… in una Provincia di due soldi… e tutti a 20 chilometri dall’altro”… obiettivamente… io non mi sono mai sentito di dirgli… per esempio ai tempi quando c’ero… quando… (incomprensibile)… “chiudiamo l’ostetricia di Salemi”… non ci si ricovera nessuno… avendo là uno, due malati ricoverati… (incomprensibile)… opera nessuno…se ne vanno a Trapani… (incomprensibile)… oppure ormai vanno nelle altre strutture… (incomprensibile)… Sicilia… capisci?… quindi lui… sembra che…. siccome non è niente questa cosa… prima di cominciare etc… secondo me si è fatto l’idea che ortopedia a Marsala c’è… a Castelvetrano c’è… a Salemi c’è…a Trapani… (incomprensibile)… c’è… a Mazara c’è… un’altra ortopedia… probabilmente pensa a questo… se tu consideri ad esempio che… che prima quando non c’era lui il potere di firmare l’aveva CASCIANO… è giusto?... eh… ora no…

BORRUSO : (incomprensibile)… quindi…

GIAMMARINARO : ora firma CANGEMI… quando CANGEMI non… (incomprensibile)…

BORRUSO : infatti lui… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : il potere di firma ce l’ha lui… BORRUSO : CERBONARO…. Come si chiama CARBONARO?... perché

questo… (incomprensibile)?... ENRICO?... GIAMMARINARO : no… ma quando mai… BORRUSO : ma ENRICO com’è?... in mezzo ad una strada?... GIAMMARINARO : ma quando mai… BORRUSO : ah?... (incomprensibile)… ENRICO è?... GIAMMARINARO : più o meno… BORRUSO : mi hanno detto così… è pure minchiata?... questo me l’ha detto PEPPE

GUARRASI… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : eh… in tante cose… BORRUSO : in tante cose…mi ha detto che il pezzo grosso oramai in Sicilia è…

dice… (incomprensibile)… è stato designato dal… da TOTO’ CUFFARO e DAVIDE COSTA… (incomprensibile)… a sottomettere… eh… eh…

GIAMMARINARO : non fa niente…

BORRUSO : ma insomma io voglio sapere quando… (incomprensibile)… mi ci fai diventare Primario…(incomprensibile)… la minchia devo cambiare da questo Ospedale… me la trovi un’alternativa per me?... ma su Castelvetrano si può fare una cosa?... scusa Castelvetrano ha… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : (incomprensibile)?… BORRUSO : non c’è niente di primariato… c’è un facente funzione… si chiama

POMPEO… che è cugino di POMPEO l’altro… che dobbiamo fare?... mi hai detto di aspettare fino a Marzo… a Marzo riesci a “spirugghiare” questa cosa?...

GIAMMARINARO : “(incomprensibile)… organizzare… dice… qualcosa si può fare”…

BORRUSO : cosa gli vieni a dire?... per la Cardiologia?… il primariato?... GIAMMARINARO : o a Castelvetrano… o a Salemi… (incomprensibile)…

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BORRUSO : perché io ho problemi a venirmene a Salemi… ci vengo di corsa… non solo… ma facciamo una squadra di “picciutteddri”… no?... e facciamo una bella cosa… abbiamo le strutture… gli strumenti… perché… (incomprensibile)… fare… scusa?... allora mi conviene venire a Salemi… minchia di corsa ci vengo… però voglio che gli infermieri me li tiro di qua…

GIAMMARINARO : gli infermieri… (incomprensibile)… BORRUSO : ed allora non me li tiro… li lascio qua… (incomprensibile)… me lo

devo portare però… GIAMMARINARO : come te li tiri?... . (incomprensibile)… BORRUSO : ma vero tu mi dici che si può fare?... GIAMMARINARO : (incomprensibile)… BORRUSO : una cosa sola… (incomprensibile)… che cazzo faccio… me ne esco

dai posti letto per andare a fare… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : studiamo la cosa che… (incomprensibile)… e ci sentiamo… molto

presto e ti chiamo io…

BORRUSO : ma il primariato me lo deve dare…

GIAMMARINARO : intanto questa cosa quando la dobbiamo fare noialtri?... BORRUSO : ora… non conviene ora…

GIAMMARINARO : conviene che ce ne usciamo... BORRUSO : già tutte cose preparate c’è… non lo vedi?...

Si dirà più avanti, in apposita sezione, come questa conversazione contribuisca, unitamente ad altre, a dimostrare l’utilizzo strumentale di falsi certificati medici per ottenere le autorizzazioni a recarsi fuori dal comune del soggiorno obbligato e tenere, con lo stesso medico cardiologo e di volta in volta anche con altri soggetti interessati, delle riunioni politiche e d'affari in via riservata, come peraltro risulterà confermato dallo stesso BORRUSO nel corso di una conversazione telefonica intercettata e più avanti commentata.

Ancora, in data 02.05.2003, si registrava la conversazione telefonica proveniente dall’utenza 333/4597778, intestata a tale FERRARELLA Francesco, nato ad Alcamo (TP) l’11.05.1970, residente a Castelvetrano (TP) via Leone XIII nr.57, ma che in questo caso il GIAMMARINARO utilizzava per contattare il CANGEMI, allo scopo di fissare l’ennesimo appuntamento. (all. n.79 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nella circostanza, il FERRARELLA, avuto all’apparecchio il CANGEMI, lo passava subito al GIAMMARINARO il quale invitava il dirigente A.S.L. a recarsi a trovarlo, concordando un appuntamento per il lunedì successivo.

Progressivo nr. 3015 delle ore 12:14 del 02.05.2003 utenza nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

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CANGEMI : ehi là…

GIAMMARINARO : bello del mio cuore come stai?… CANGEMI : ma sono pieno di fanghi, stufe, cose… GIAMMARINARO : come?… CANGEMI : un leone sono per ora, me ne sono andato col farmacista a farmi

stufe, fanghi, che si dice?… GIAMMARINARO : ma qua siamo, combattiamo… CANGEMI : eh…quando ci vediamo?…

GIAMMARINARO : ma, ci vediamo molto presto, io a te aspetto, quando dici tu passi…

CANGEMI : va bene… GIAMMARINARO : quando passi?…

CANGEMI : allora la settimana prossima… GIAMMARINARO : lunedì mattina va… CANGEMI : lunedì mattina… GIAMMARINARO : si… CANGEMI : ci vediamo perché poi debbo andare a Mazara… GIAMMARINARO : si va bene, ciao, ciao…

CANGEMI : ciao…

Ancora più eloquente appare il contenuto della conversazione telefonica, avvenuta pochi giorni dopo, il 06.05.2003, quando il CANGEMI Giuseppe veniva contattato dal Pino GIAMMARINARO tramite l’utenza 339/7587162, intestata a CAMMARATA Pietro, nato a Alcamo il 18.09.1940, ivi residente in via Nizza n. 54 (si rammenta, socio nella “LIFE srl”, insieme a CACCIATORE Francesco ed alla moglie di questi NEGLIA Maria). ( all. n.80 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CAMMARATA Pietro, medico, con pregiudizi di polizia per porto abusivo e detenzione di armi da fuoco, come accertato tramite la banca dati del Viminale, risultava essere stato controllato, in data 03.11.1998, presso l’aula bunker del Tribunale di Trapani unitamente ai citati CORACI Francesco nato il 18.12.1975 e, in particolare, al citato CACCIATORE, Presidente del Consiglio di Amministrazione della “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.”, nonché, come detto, della “Life S.r.l.”, sedente in Alcamo, in cui la moglie NEGLIA Maria ricopriva la carica di Consigliere.

Il GIAMMARINARO comunicava al CANGEMI di come tale “FRANCESCO”, non meglio identificato, definito come “il nemico”, gli avesse recato brutte notizie, lasciando intendere di avere necessità di parlare riservatamente con lo stesso, dopo essersi scusato di aver dimenticato un appuntamento precedente e concordandone uno nuovo.

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La conversazione si concludeva poco dopo, infatti, con il GIAMMARINARO che si accordava con il CANGEMI per rivedersi il venerdì mattina seguente al solito bar utilizzato per gli incontri.

Progressivo nr. 3224 delle ore 19:53 del 06.05.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : si… CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : bello!… CANGEMI : non tanto…

GIAMMARINARO : e lo so, minchia mi ha portato notizie qua il nemico, da morire…

CANGEMI : ah?…

GIAMMARINARO : mi ha portato notizie dico, FRANCESCO … raccapriccianti…

CANGEMI : e va bene fottitene…e allora…

GIAMMARINARO : ti avevo telefonato, non è che ti pare che… ieri me l’ero scordato va, parliamoci chiaro…

CANGEMI : e va bene, non ci fa niente,non è che dici che è importante, quando dici tu ci vediamo… con un po di serenità per potere parlare un poco…

GIAMMARINARO : dimmelo in modo che io lo so e…così me lo segno e… CANGEMI : si, venerdì mattina va bene?… GIAMMARINARO : venerdì mattina, va bene… CANGEMI : d’accordo… GIAMMARINARO : venerdì mattina allo stesso posto, okay, ciao… CANGEMI : aspetta il venerdì era chiuso quello o no?… GIAMMARINARO : no il venerdì no…

CANGEMI : va bene, venerdì mattina allo stesso posto ciao, ciao…

Ancora, la conversazione del 13.06.2003, proveniente dall’utenza 334/3578959, intestata a MEDIATEL s.r.l., dalla quale il GIAMMARINARO - con il solito espediente di utilizzare telefoni cellulari appartenenti a terzi soggetti - contattava il CANGEMI, aveva ad oggetto l’ennesimo appuntamento per la domenica seguente. ( all. n.81 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 5327 delle ore 20:07 del 13.06.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

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Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : ehilà!… GIAMMARINARO : cavaliere!… CANGEMI : che si dice, come siamo?… GIAMMARINARO : a posto siamo?… CANGEMI : a posto siamo…tu?… GIAMMARINARO : dove sei?…

CANGEMI : sono arrivato a Partanna proprio in quest’istante GIAMMARINARO : ho capito… CANGEMI : uhm!… GIAMMARINARO : e che…che fa, un caffè domani ce lo prendiamo?… CANGEMI : ma domani mi viene difficile, se poi ci dobbiamo prendere il caffè, ce

lo prendiamo, domani mi viene difficile comunque … GIAMMARINARO : perché?… CANGEMI : vediamo tra domani e domenica… GIAMMARINARO : uhm…perché ti viene difficile?… CANGEMI : ho gli operai in campagna che …(inc.)… GIAMMARINARO : eh!… CANGEMI : ma a che ora?… andiamo dimmi a che ora?… GIAMMARINARO : te lo vuoi prendere di mattina, si… CANGEMI : di mattina?… GIAMMARINARO : eh… CANGEMI : ah?…

GIAMMARINARO : eh, di mattina, andiamo… CANGEMI : va bene, ce lo prendiamo qua sotto, ce lo prendiamo

qua sotto è giusto?… GIAMMARINARO : a che ora?…si… CANGEMI : ah?… GIAMMARINARO : a che ora?…

CANGEMI : alle otto e mezza ci vediamo al rifornimento… GIAMMARINARO : alle otto e mezza qua sotto, va bene, okay… CANGEMI : al rifornimento che non c’è, ciao… GIAMMARINARO : si, là sotto, ciao…

Il successivo 26.06.2003, il CANGEMI veniva contattato dall’utenza 333/6816312, intestata a COGNATA Pietro, nato a Paceco (TP) l’11.01.1944, già consigliere comunale del comune di Trapani eletto nelle file dell’U.D.C., socio della C.T.A. denominata “SALUS S.r.l.” con sede a Campobello di Mazara mentre il di lui figlio COGNATA Giuseppe è consigliere nella “CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l.” con sede a Erice; entrambe società riconducibili al predetto GIAMMARINARO Giuseppe. Il COGNATA, salutato il dirigente A.S.L., passava l’apparecchio al GIAMMARINARO Giuseppe, che concordava di pranzare insieme al

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CANGEMI il giorno seguente. ( all. n.83 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr.5965 delle ore 16:26 del 26.06.2003,

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… COGNATA : come stai professore?… CANGEMI : bene… COGNATA : eh, si sente dalla voce si sente… CANGEMI : certo… COGNATA : ma dove sei, sempre in compagnia di belle ragazze?… CANGEMI : no sono, sono in compagnia di, di lavoro… COGNATA : in compagnia di belle donne, lavorare così è veramente bello… CANGEMI : ma che dici?…se abbiamo riunioni di, di…in un posto caldissimo, un

casino c’è… COGNATA : aspetta che ti passo un amico mio, ciao… CANGEMI : si, ciao… GIAMMARINARO : pronto…

CANGEMI : domani pranziamo assieme… GIAMMARINARO : e mi pare giusto… CANGEMI : e mi pare che è da molto che non pranziamo assieme… GIAMMARINARO : e appunto… CANGEMI : alle 13:30?… GIAMMARINARO : 13:30 va bene… CANGEMI : 13:30, anche alle 14:00, ma comunque… GIAMMARINARO : va bene okay… CANGEMI : ciao, ti abbraccio… GIAMMARINARO : ciao, ciao…

A meno di una settimana di distanza, il GIAMMARINARO tornava a contattare il CANGEMI, concordando un nuovo, ennesimo, appuntamento per il giorno seguente. ( all. n.84 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 7493 delle ore 19:55 del 31.07.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : si…

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GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : ueh là, là… GIAMMARINARO : minchia, bello spicchio!!… CANGEMI : io bello spicchio?… GIAMMARINARO : ah?… CANGEMI : ah!…

GIAMMARINARO : fatti vedere che non ti dico niente, non ti preoccupare…

CANGEMI : ma cosa mi devi dire?… ci possiamo solo abbracciare… ma dove sei?…

GIAMMARINARO : dove sono, qua in giro… CANGEMI : sempre al solito posto, ho capito… GIAMMARINARO : ah?…

CANGEMI : niente, qualche giorno vengo… GIAMMARINARO : qualche giorno quando?… CANGEMI : quando vuoi tu… GIAMMARINARO : domani?…

CANGEMI : domani al ritorno da Trapani si… GIAMMARINARO : va bene… CANGEMI : va bene?… GIAMMARINARO : è perfetto… CANGEMI : d’accordo, ti chiamo qua?… GIAMMARINARO : mi chiami lì, si… CANGEMI : ciao… GIAMMARINARO : ciao…

L’espediente sistematicamente utilizzato dal GIAMMARINARO per contattare il CANGEMI, quasi esclusivamente attraverso l’uso di apparecchi cellulari altrui, tradiva la necessità di mantenere la riservatezza sul genere di contatti intrattenuti, giustificabile solo con l’intento di eludere o comunque rendere estremamente difficili eventuali intercettazioni, motivazione avvalorata anche dall’ulteriore cautela adottata dal GIAMMARINARO di discutere delle questioni soltanto di persona, nel corso di incontri concordati, senza alcun accenno, se non vago e generico, durante le conversazioni telefoniche.

Infatti, il giorno successivo, il CANGEMI contattava l’utenza 338/9002601, intestata a VERDERAME Gaspare, identificato per l’omonimo, nato a Salemi il 29.03.1940, medico, dal 16.10.2000 al 31.03.2007 Dirigente medico con incarico di struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia P.O. di Salemi. ( all. n. 85 e n. 86 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CANGEMI chiedeva subito, con tono confidenziale, al VERDERAME se questi si trovasse in ospedale (“GASPARUCCIO caro, dove sei?… all’ospedale sei?… ”) e potesse rintracciare presso quel nosocomio un suo “cugino”, poiché questi era colà “ricoverato” e non rintracciabile (“non è che

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mi puoi cercare mio cugino un minuto lì, dovrebbe essere ricoverato e non si può capire dov’è… ”) specificando che il cugino si chiamava “Pino” e si trovava, verosimilmente, presso il reparto di Medicina (“mio cugino PINO… dovrebbe essere lì, in medicina, o altre cose…”).

Il VERDERAME, intuendo subito chi fosse il soggetto a nome Pino, soggiungeva che non appena lo avesse rintracciato, avrebbe subito riferito che il CANGEMI voleva parlargli (“ ora vedo se te lo rintraccio… e gli dico che gli vuoi parlare?…”).

Progressivo nr.7561 delle ore 13:49 del 01.08.2003 utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani

ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

VERDERAME : PEPPUCCIO?… CANGEMI : GASPARUCCIO caro, dove sei?… VERDERAME : ciao, in ospedale… CANGEMI : all’ospedale sei?… VERDERAME : si…

CANGEMI : non è che mi puoi cercare mio cugino un minuto lì, dovrebbe essere ricoverato e non si può capire dov’è.

VERDERAME : dovrebbe essere ricoverato qua?… CANGEMI : eh… VERDERAME : chi?…

CANGEMI : mio cugino PINO… VERDERAME : ah?…ah!…si…

CANGEMI : dovrebbe essere lì, in medicina, o altre cose… VERDERAME : si, ora vedo se te lo rintraccio… CANGEMI : si, ciao…

VERDERAME : e gli dico che gli vuoi parlare?… CANGEMI : eh!… VERDERAME : va bene, ciao… CANGEMI : gli voglio parlare un minuto per vedere com’è, come è combinato… VERDERAME : va bene, va bene… CANGEMI : ciao… VERDERAME : ciao…

L’ambasciata in questione riguardava proprio il GIAMMARINARO Pino atteso che quest’ultimo, a poco più di mezz’ora di distanza - sempre con il consueto sistema di utilizzare utenze cellulari appartenenti a terzi - contattava il CANGEMI Giuseppe, utilizzando l’utenza 329/5907102, intestata all’avv. MIONE Leonardo, in atti.

In merito, è opportuno ricordare come il suo nome fosse annotato negli appunti trovati, nell’ottobre 2002, in sede di accesso nei locali adibiti a segreteria politica

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del GIAMMARINARO Giuseppe, e che lo stesso, come verrà più dettagliatamente esposto nei capitoli seguenti, fosse in stretti rapporti con il GIAMMARINARO, con il quale si è incontrato più volte, nel corso di riunioni avvenute in occasione degli spostamenti fuori dal comune di Salemi, autorizzati da codesta Sezione M.P. in seguito alle richieste dell’allora sorvegliato di P.S., per motivi di salute.

Avuto il CANGEMI al telefono, il GIAMMARINARO rappresentava di trovarsi presso il ristorante “La Giummara” di Salemi, senza aggiungere altro. (all. n. 87 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo nr.7573 delle ore 14:31 del 01.08.2003 utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani

ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… GIAMMARINARO : alla Giummara sono… CANGEMI : eh, eh… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : si… GIAMMARINARO : alla Giummara … CANGEMI : ho capito…

Peraltro, nello stesso locale, usato evidentemente come luogo di incontro riservato, nel corso di servizio di osservazione, venivano notati tra gli altri, il 4.03.2003, mentre l’esercizio ricettivo era chiuso al pubblico, il GIAMMARINARO Giuseppe, l’ARDAGNA Nicolò, il CACCIATORE Francesco, nonché numerose altre persone, come si desumeva dalla presenza di svariate autovetture parcheggiate nei pressi, evidentemente riuniti a convegno per una riunione riservata. ( all. n.88 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Un ulteriore contatto tra l’allora sorvegliato speciale di P.S. ed il manager pro tempore della A.S.L. si verificava il successivo 12.08.2003, quando il GIAMMARINARO - sempre con il medesimo espediente di utilizzare telefoni cellulari appartenenti a terzi soggetti - dall’utenza 333/8544005, intestata a tale MILITARE Anna, contattava il CANGEMI Giuseppe sull’utenza intercettata sollecitando tra l’altro un interessamento per una pratica che riguardava tale SAFINA, articolista presso l’ospedale di Salemi, poi identificato per SAFINA Francesco, nato l’01.03.1962, residente a Salemi nella via E.Scimemi, trav.II 21.

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( all. n. 89 e n. 90 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

In particolare, il GIAMMARINARO domandava al CANGEMI se questi fosse venuto in possesso di una pratica che riguardava il suddetto “articolista” SAFINA, in relazione alla quale il GIAMMARINARO aveva precedentemente formulato al CANGEMI una richiesta.

Progressivo nr.7937 delle ore 10:24 del 12.08.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : va bene, tutto regolare…

GIAMMARINARO : eh… senti quella cosa di quel SAFINA l’ hai? …e l’ hai vista quell’articolista là?…

CANGEMI : questa non la so… GIAMMARINARO : no, avevi la copia lì…

CANGEMI : ah, quella copia che tu mi hai fatto la richiesta, si, quella cosa, si, si, ce l’ ho però ancora non l’ ho vista…

GIAMMARINARO : e casomai te lo mando va… CANGEMI : d’accordo… GIAMMARINARO : ciao… CANGEMI : ciao…

A conferma del citato interessamento, nella stessa mattina il CANGEMI Giuseppe riceveva la chiamata dall’utenza 333/5774647 intestata a SAFINA Francesco, nato l’01.03.1962, residente a Salemi nella via E. Scimemi, trav. II 21, durante la quale lo stesso si presentava, a nome del GIAMMARINARO Giuseppe, allo scopo di ottenere interessamento per la propria condizione di articolista RESAIS in servizio presso l’ospedale di Salemi. ( all. n. 91 e cfr. all. n. 90 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo nr. 7942 delle ore 11:26 del 12.08.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : si pronto… SAFINA : dottore CANGEMI?… CANGEMI : si…

SAFINA : SAFINA sono dottore… dell’ ospedale di Salemi, e, io ho parlato stamattina con PINO GIAMMARINARO …

CANGEMI : si…

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SAFINA : mi ha detto che … aveva accennato a lei qualcosa che riguarda me, per

quanto riguarda, io sono dipendente RESAIS utilizzato presso l’ospedale qua di Salemi …

CANGEMI : si… SAFINA : ho bisogno di parlare con lei, mi disse di chiamarla… CANGEMI : ma che ci sono problemi, quando mi vuole, quando vuole venire… SAFINA : no, quando è libero lei dottore… CANGEMI : io…o vieni stamattina entro le … SAFINA : stamattina sono, sono in servizio stamattina io… CANGEMI : e allora parliamone … se non è urgente, perché io sto andando in ferie … SAFINA : no, no, non ce n’è urgenza dottore…

CANGEMI : ne parliamo a Settembre allora, ai primi di settembre?… SAFINA : va bene, d’accordo, allora ci sentiamo…

CANGEMI : perché oggi è l’ultimo giorno che lavoro, lei mantenga questo numero e mi telefona va bene?…

SAFINA : d’accordo, la ringrazio dottore... CANGEMI : buona giornata, tante belle cose… SAFINA : buone ferie a lei… CANGEMI : grazie, arrivederci…

Analogamente, pochi giorni più tardi, il 28.08.2003, si aveva la possibilità di documentare il verificarsi di un nuovo incontro tra il GIAMMARINARO ed il CANGEMI Giuseppe. ( all. n.92 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Infatti, si registrava una conversazione telefonica in uscita dall’utenza intercettata e diretta all’utenza 0923/805111, intestata alla A.S.L. nr. 9, durante la quale il Giuseppe CANGEMI intratteneva una conversazione telefonica con tale signora NUCCIO, non meglio identificata.

Nel corso della conversazione - attinente disposizioni d’ufficio - il CANGEMI veniva colto in compagnia del GIAMMARINARO, mentre l’allora sorvegliato speciale di P.S. gli raccomandava un altro ausiliario L.S.U., per il quale chiedeva il trasferimento dalla sede di Mazara del Vallo ad Alcamo.

Progressivo nr. 8618 delle ore 12:27 del 27.08.2003 utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani

ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

GIAMMARINARO : (parla con altro telefono): pronto, tutto a posto?…si, ancora non ti sei visto con l’amico nostro, giusto?…

CANGEMI : COME SI CHIAMA L’AUSILIARIO?… GIAMMARINARO : DI ALCAMO, DA MAZARA CHE DOVEVA

ANDARE AD ALCAMO…

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CANGEMI : DA MAZARA CHE DOVEVA ANDARE AD ALCAMO, e come si chiama?…

GIAMMARINARO : …(inc.)…

CANGEMI : LSU, cos’era?… (poi si rivolge alla signora e le chiede se è stato fatto qualche trasferimento in questi giorni. La signora riferisce che il direttore generale ha trasferito una signora da Mazara ad Alcamo)…

GIAMMARINARO : pronto, un minuto, un minuto, un minuto…il dottore TERZO tieni…(gli passa il telefono)…

CANGEMI : chi è?… GIAMMARINARO : il dottore TERZO… CANGEMI : dottore TERZO…il dottore CANGEMI sono, come va?…come

stai?… si certo che ci conosciamo…io rientrerò in azienda, un momento, rientrerò in azienda ai primi di settembre, fatti vedere… giorno 3 - 4… va bene?…ora ti do il telefonino, 3355682181, va bene?…ti aspetto, ciao, tante cose, ti passo un minuto…

GIAMMARINARO : …(inc.)…okay, va bene…

Il successivo 06.09.2003 i due tornavano a pianificare un nuovo incontro, continuando il GIAMMARINARO ad utilizzare l’espediente di chiamare sempre da un cellulare diverso. Infatti contattava l’utenza intercettata mediante l’utenza 347/9414740, intestata all’ avvocato PINNA Giuseppe, del Foro di Marsala concordando di vedersi da lì a poco presso un bar noto ad entrambi. ( all. n.93 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 9280 delle ore 10:58 del 06.09.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : si pronto… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : eh!… GIAMMARINARO : direttore l’uva l’ hai venduta?… CANGEMI : e…(risata)… l’ ho venduta, la sto raccogliendo stamattina… GIAMMARINARO : ah si?… CANGEMI : si, che si dice?… GIAMMARINARO : e raccogli pure tu?… o carichi le ceste?… CANGEMI : no…io sto andando a Castelvetrano, ho lasciato un poco la

situazione, sto andando a Castelvetrano perché c’è … (inc.)…allo svincolo, e sto andando a parlargli… che si dice?…

GIAMMARINARO : ma che si deve dire!…qua siamo… CANGEMI : tutto regolare?… GIAMMARINARO : ma insomma!… CANGEMI : eh…

GIAMMARINARO : cinque minuti quando ce li hai?… CANGEMI : e quando passo?… quando vuoi tu… che dici?…

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GIAMMARINARO : eh, ti fai questa cosa allo svincolo e ti vieni a prendere un aperitivo?… dieci minuti?…

CANGEMI : si, ma… qua sotto al bar?… dove, dove me lo devo venire a prendere?…

GIAMMARINARO : in quello casomai là di campagna… CANGEMI : in quel lato?… GIAMMARINARO : si… CANGEMI : eh, va bene…

GIAMMARINARO : quello con lo spiazzo… CANGEMI : no, non lo so qual è l’altro… GIAMMARINARO : quello con lo spiazzo dietro là?… CANGEMI : ah, si, va bene… GIAMMARINARO : va bene?… CANGEMI : d’accordo, ma non ti perdere, non perdo tempo, perché io perdo cinque

minuti, tra mezz’ora al massimo sarò lì perché poi ho da fare… GIAMMARINARO : ma, oppure l’ Edera, quale ti piace meglio?… CANGEMI : ah?…no, no questo con lo spiazzo lo stesso è… GIAMMARINARO : va bene, okay, ciao…

CANGEMI : ciao, tra mezz’ora sarò lì…

Orbene, nel quadro indiziario di riferimento - fino ad ora delineato - in ordine all’attuale spessore criminale del GIAMMARINARO Giuseppe, sulla base delle dichiarazioni accusatorie rese dal CONCETTO Mariano, dall’ex sindaco di Salemi CRIMI e, soprattutto, dalle intercettazioni relative ai dialoghi del deputato regionale TURANO Girolamo, riscontrate dalle dichiarazioni rese dall’esponente politico marsalese LAUDICINA Vincenzo, va considerato proprio quanto già emerso circa la di lui interferenza occulta nella vita politica della provincia di Trapani e nella gestione amministrativa della A.S.L. di Trapani, pienamente realizzata per il tramite di infedeli funzionari, quali il CANGEMI Giuseppe.

In tale ottica vale la pena richiamare sinteticamente, poiché conducenti ai fini della presente proposta, le suddette dichiarazioni (già analiticamente esposte nel capitolo I) e le sopra citate intercettazioni.

Dai dialoghi, come esposto, sono emersi utili elementi di valutazione sull’inalterato, occulto potere di influenza del GIAMMARINARO Giuseppe in seno alle gerarchie locali della sanità pubblica nella quale - secondo il TURANO Girolamo - il GIAMMARINARO operava impartendo direttive ai dirigenti della A.S.L. di Trapani in favore dei suoi adepti politici, come il citato SCALISI Antonino, influenzando le nomine per gli incarichi ed i concorsi sanitari, grazie alla possibilità di ottenere tali favori, in un'ottica mutualistica, dal Direttore Sanitario dell’A.S.L. n. 9 di Trapani CANGEMI Giuseppe, nonostante le vicissitudini giudiziarie e la sottoposizione alla misura di prevenzione.

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A pieno riscontro di quanto emerso dalle intercettazioni effettuate nei confronti del deputato regionale TURANO Girolamo, anche il LAUDICINA Vincenzo rivelava di essere a conoscenza dell'enorme influenza esercitata dal prefato sorvegliato speciale di P.S. sulla A.S.L. di Trapani attraverso il rapporto diretto intrattenuto con il citato CANGEMI Giuseppe (“...all’USL di Trapani il direttore amministrativo è tale CANGEMI, persona direttamente dipendente da GIAMMARINARO; all’ospedale Sant’Antonio di Trapani il direttore è tale DI CARLO, uomo di fiducia di GIAMMARINARO e CUFFARO…”).

Ancora, il LAUDICINA sottolineava nuovi particolari in ordine al controllo del GIAMMARINARO Giuseppe nel settore amministrativo della sanità regionale, specificando come il rapporto intrattenuto dal prefato sorvegliato speciale di P.S. sulla A.S.L. di Trapani con il citato CANGEMI Giuseppe, si fosse sviluppato in una società occulta in cui erano rappresentati anche gli interessi del CANGEMI. Al riguardo il LAUDICINA specificava, altresì, che il GIAMMARINARO Giuseppe nutriva parimenti cointeressenze societarie con il defunto imprenditore mazarese CAPIZZO Salvatore, prestanome del sorvegliato speciale di P.S., ucciso a Mazara del Vallo l'01.10.2002 (“…Sul GIAMMARINARO ho appreso anche che era socio di quell’infermiere di Mazara, ucciso tempo fa. Egli era socio di fatto in una società nella quale erano soci il GIAMMARINARO, CANGEMI (il manager dell’USL di TRAPANI) e Giovanni MESSINA. …”). Sul conto del CANGEMI Giuseppe è, inoltre, opportuno ricordare come i primi spunti investigativi venivano raccolti nel corso delle operazioni di intrusione ed installazione nei siti interessati dal riservato servizio tecnico di intercettazione, allorquando personale dipendente, in data 17 ottobre 2002 ( in esecuzione del decreto urgente n. 1740/02 del 02.10.02) riscontrava la presenza in quel sito di annotazioni che documentavano l’esistenza di rapporti dello stesso con l’ex deputato regionale. Il nome del CANGEMI ed il di lui cellulare venivano, peraltro, rinvenuti, vergati su di un bigliettino, sul cadavere del citato imprenditore CAPIZZO Salvatore, che si è visto essere stato effettivo prestanome del GIAMMARINARO (vedi precedente capitolo II.1).

I primi inequivoci elementi probatori in ordine alle effettiva esistenza del collegamento diretto tra il GIAMMARINARO Giuseppe ed il Direttore Amministrativo della A.S.L. di Trapani CANGEMI Giuseppe, venivano acquisti proprio nel contesto dei dialoghi intercettati grazie all’accertato rapporto funzionale intercorrente tra il GIAMMARINARO ed il di lui fidato sodale, factotum ed autista, il citato ARDAGNA Nicolò Domenico.

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Nel corso della conversazione di cui al progr. nr. 60 (dec.urg. nr.1820/02) intercettata all’interno dell’autovettura Ford Focus in uso all’ARDAGNA Nicolò in data 22.11.2002, emergeva il ruolo dell’ARDAGNA quale ambasciatore e porta ordini per conto del GIAMMARINARO, come pure il rapporto esistente fra l’allora sorvegliato speciale P.S di. ed il CANGEMI Giuseppe. (all. n.94 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Infatti, nella conversazione il GIAMMARINARO esprimeva all’ARDAGNA la necessità di dover conferire in giornata proprio con il CANGEMI, chiedendo se lo stesso nel pomeriggio si sarebbe recato in Salemi (“…con Cangemi si deve parlare… viene lui oggi qua…”).

A tale domanda, l’ARDAGNA rispondeva che il CANGEMI, verosimilmente, non sarebbe venuto in Salemi, riferendo che bisognava andarlo a trovare a Trapani e offrendosi al GIAMMARINARO - evidenziando il proprio ruolo di messaggero - di recarsi immediatamente dal dirigente A.S.L. per riferirgli l’ambasciata (“…lui no… qua non viene…bisogna andare là…datemi il tempo di andarci… io ci vado e glielo dico…”). Allo stesso modo, il medesimo ARDAGNA suggeriva - dimostrando indirettamente l’asservimento del CANGEMI nei confronti del GIAMMARINARO - che avrebbero potuto convocare in loco il CANGEMI (“oppure lo facciamo venire qua se c’è bisogno… non lo può chiamare lei?…”).

Progressivo n. 60 delle ore 13.35 del 22.11.2002 Ford Focus targata BR 398 NV intestata ed in uso a ARDAGNA Nicolò Domenico

decreto urgente n. 1820/02 del 15.10.2002.

GIAMMARINARO : CON CANGEMI SI DEVE PARLARE… VIENE

LUI OGGI QUA… ARDAGNA : lui no… QUA NON VIENE… BISOGNA ANDARE

LÀ… DATEMI IL TEMPO DI ANDARCI… IO CI VADO E GLIELO DICO… OPPURE LO FACCIAMO VENIRE QUA SE C’È BISOGNO… NON LO PUÒ CHIAMARE LEI?… (incomprensibile)… perché poi di pomeriggio devo andare a prendere questo coso… (incomprensibile)… poi di pomeriggio…

GIAMMARINARO : io devo parlare con lui…

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Le intercettazioni telefoniche ed ambientali confermavano anche quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche già citate nei confronti del deputato regionale TURANO Girolamo, così come le dichiarazioni rese dall’esponente politico marsalese LAUDICINA Vincenzo, circa la interferenza occulta del GIAMMARINARO nella gestione amministrativa della A.S.L. di Trapani, pienamente realizzata tramite il CANGEMI Giuseppe.

Sono emersi, infatti, rapporti particolarmente stretti ed esulanti dal ruolo istituzionale del CANGEMI Giuseppe con imprenditori operanti nel settore sanitario, come ad esempio il RUBINO Gaspare35, con il quale i contatti telefonici registrati documentavano una commistione di interessi nella gestione della società cooperativa di cui lo stesso era all’epoca vice presidente del consiglio di amministrazione, la citata “Villa Letizia”, oggetto di analisi nei precedenti capitoli.

Significativa a tal riguardo, risultava la conversazione di seguito riportata (progr. nr.2114 del 07.02.2003) tra i due, nel corso della quale gli stessi affrontavano tematiche riguardanti le convenzioni ed i relativi impegni di spesa stipulati per l’appunto tra la A.S.L. e le due società “Villa Letizia Sooc. Coop.” e “Eden Piccola Societa’ Cooperativa a r.l.”, onde liquidare le prestazioni erogate per il numero dei degenti. ( all. n. 95 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il CANGEMI Giuseppe, infatti, riceveva la chiamata del RUBINO Gaspare il quale lo informava in ordine a due circostanze che lo interessavano (“..Peppe mio mi sono dimenticato a dirti due cose …”).

La prima questione era attinente ad una comunicazione pervenuta al RUBINO dalla sopra citata società “Eden”, relativa alla stipula di una convenzione (“…che mi è arrivata la comunicazione di un…di una stipula convenzione da parte …di nuovo quelli EDEN …già ho scritto tre volte a questi…”); al riguardo, il RUBINO domandava al CANGEMI se avesse dovuto rispondere alla EDEN con le medesime modalità già concordate per analoghi casi avvenuti in precedenza (“quindi risponderò come ho risposto nel passato è giusto?…”), ottenendo risposta positiva.

Progressivo nr. 2114 delle ore 10:18 del 07.02.2003

Utenza telefonica nr. 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. . 2267/02 N.R.I. emesso in data 20-12-2002.

35 RUBINO Gaspare, nato a Mazara del Vallo il 30.10.1955, medico cardiologo, coniugato, componente, in qualità di vice presidente, della Soc. Coop. a r.l. “Villa Letizia”, sedente in Mazara del Vallo via Mario Fani 144.

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CANGEMI :pronto…//

GASPARE :Peppe mio mi sono dimenticato a dirti due cose … // CANGEMI :dimmi…//

GASPARE :uno che mi è arrivata la comunicazione di un… di una stipula convenzione da parte …di nuovo quelli EDEN …già ho scritto tre volte a questi…//

CANGEMI :si…//

GASPARE : quindi risponderò come ho risposto nel passato è giusto?…// CANGEMI :eh…//

GASPARE :ah…Peppe?…//

Quindi, richiesto in merito dal CANGEMI (“questa è una…eh…si…e l’altra qual’è?”) il RUBINO passava alla seconda problematica che gli stava a cuore e che era sorta per l’intervento di tale “Ninni DE SANTIS”, identificato per DE SANTIS Antonio, nato a Palermo il 04.04.1956, Direttore della Scuola Professionale per Infermieri della Azienda Sanitaria n. 9 di Trapani (“allora no l’altra è …ma Ninni DE SANTIS era con te in questa?… quando è venuto?…”) la cui condotta aveva destato il risentimento del RUBINO (“…perché se lui “cugghiunia…ci scattiu”…alla grande io…”).

Il DE SANTIS peraltro, il 07.11.2002, era stato scorto da personale di Polizia a Palermo in quella via Cavour, presso il negozio di abbigliamento denominato “DE SANTIS”, ove incontrava il GIAMMARINARO Giuseppe, ivi recatosi, accompagnato dall’ARDAGNA Nicola ed unitamente alla sua segretaria ROBINO Mirella, dipendente della “Salus s.r.l.”. ( all. n. 96 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il viaggio era stato autorizzato da codesta A.G. il 06.11.2002 con provvedimento n. 133/95 che gli consentiva di allontanarsi dal comune di soggiorno per sottoporsi a cure odontoiatriche presso lo studio dentistico Imburgia – Leone – Cricchia.

Il CANGEMI assicurava che il DE SANTIS aveva mantenuto, invece, una condotta apprezzabile (“no va bene serio si è comportato…”), quale componente di una commissione che si occupava delle R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite, ndr) (“… perché fra me e lui c’è…così superficialmente una stima…dico lui conosce la realtà delle RSA…fa parte di questa commissione …minchia lo attacco direttamente da Palermo …”).:

CANGEMI :e questa è una… eh…si…e l’altra qual è?…//

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GASPARE :oh…allora no l’altra è … ma Ninni DE SANTIS era con te in questa?… quando è venuto?… //

CANGEMI :si…si…quando è venuto…// GASPARE :e che diceva?…// CANGEMI :no niente che doveva dire!…//

GASPARE :eh…perché se lui “cugghiunia… ci scattiu”… (scherza…lo attacco)…alla grande io…//

CANGEMI :no…no…// GASPARE :uhm…// CANGEMI :no…no…// GASPARE :si è comportato bene?…//

CANGEMI :no…no va bene serio si è comportato… si… si…no ma prima che dice abbiamo avvisato…ma tu lo sai come sono io era in forma quel giorno… //

Proprio la tematica relativa alle R.S.A., quale è la Soc. Coop. a r.l. “Villa Letizia” per il recupero di pazienti affetti da Morbo di Alzhaimer e patologie similari, in cui RUBINO era inserito - si rammenta, quale vice presidente, unitamente al CACCIATORE Francesco, alla segretaria del GIAMMARINARO ROBINO Mirella, al figlio di quest’ultimo Francesco, al fidato ARDAGNA Nicolò Domenico - consentiva al CANGEMI Giuseppe di domandare al RUBINO notizie in merito agli accordi stabiliti per la stessa in ordine alla ricettività.

In particolare, il CANGEMI - denotando un personale coinvolgimento negli interessi e nella gestione imprenditoriale della cennata R.S.A. - domandava al RUBINO quanti degenti avessero entrambi fatto in modo di ospitarvi (“dimmi una cosa quante persone ci abbiamo messe noialtri lì…ce ne abbiamo una trentina…venti…ventidue quante ce ne abbiamo?…”); il RUBINO rispondeva che i degenti erano suddivisi a quella data, in due moduli della struttura e precisamente “ventidue alla G e ventisette alla H…”.

CANGEMI :bene…bene…bene…// Gaspare :perché lui questo dipende anche…perché io lo attacco alla grande…// CANGEMI :ma non …non gliene ho dato spazio di poterci attaccare capisci…perché tutte le

cose…nella maniera più assoluta…tranquillo…//

Gaspare :no…no ma io tranquillo sono perché… minchia… la struttura qua è quando vogliono… va bene… no questo… mi interessava questo fatto di Ninni DE SANTIS…//

CANGEMI :no niente completamente…//

Gaspare :perché fra me e lui c’è… così superficialmente una stima…dico lui conosce la realtà delle RSA… fa parte di questa commissione …minchia lo attacco direttamente da Palermo…//

CANGEMI :dimmi una cosa quante persone ci abbiamo messe noialtri lì… ce ne abbiamo una trentina… venti… ventidue quante ce ne abbiamo?… //

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Gaspare :ventidue alla G e ventisette alla H…//

Ottenuta l’informazione, il CANGEMI domandava al RUBINO quanti degenti potessero invece ospitare presso la suddetta R.S.A. secondo le autorizzazioni rilasciate dalla A.S.L. (“…quante persone ci possiamo mettere?…”) ottenendo da questi risposta che la capienza massima prescritta era di venti unità (“venti al massimo… si perché la legge così dice…moduli da venti”).

Poiché il RUBINO spiegava che la R.S.A. non era, strutturalmente, nelle condizioni di organizzare moduli ricettivi per 40 persone (“…perché non è …strutturalmente Peppe non è la struttura in condizioni di accogliere quaranta…un modulo di quaranta… ”), il CANGEMI - nonostante fosse già stato edotto che la struttura non era autorizzata ad organizzare moduli superiori a 20 degenti - chiedeva se, in ogni caso, avrebbero potuto sopportare il ricovero di 30 degenti (“da TRENTA…TRENTA CI ANDREBBERO È GIUSTO?…”).

Il RUBINO, dal canto suo, replicava che il ricovero fino a trenta degenti non sarebbe stato possibile, atteso che era previsto uno spazio di 40 mq pro capite (“…NO…NON CI VANNO TRENTA PEPPE!!… perché è quaranta metri quadrati di spazio vitale pro capite la legge così dice”).

Pur consapevole delle prescrizioni vigenti, allettato dalle domande del CANGEMI, il RUBINO rappresentava che, ove avessero voluto, egli non avrebbe avuto alcun problema ad inserire degenti in numero superiore alla capienza stabilita (“PER ME NON CE N’È PROBLEMA … NOIALTRI POSSIAMO INFILARE TUTTI QUELLI CHE VOGLIAMO…”), ma il CANGEMI ribatteva subito - nonostante fosse stato proprio lui ad ingenerare siffatti propositi nell’interlocutore con la richiesta precedente - che entrambi non dovevano aggiungere alcun paziente in soprannumero allo scopo di non esporsi ad alcun rischio (“NOIALTRI NON DOBBIAMO INFILARE NIENTE … NOIALTRI DOBBIAMO ESSERE TRANQUILLI…”).

CANGEMI :e che…quante ne possono tenere queste persone?…// Gaspare :quante ne posso tenere che vuol dire?… // CANGEMI :quante persone ci possiamo mettere?… Gaspare :venti al massimo… // CANGEMI :venti al massimo va bene questo è importante…va bene. Gaspare : si perché la legge così dice…moduli da venti…// CANGEMI :va bene…va bene…//

Gaspare : perché non è … strutturalmente Peppe non è la struttura in condizioni di accogliere quaranta… un modulo di quaranta…//

CANGEMI :ma da trenta le potrebbe accogliere…//

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Gaspare :ah?…//

CANGEMI :da TRENTA… TRENTA CI ANDREBBERO È GIUSTO?… // Gaspare :NO… NON CI VANNO TRENTA PEPPE!!…// CANGEMI :BASTA LA PAROLA…VENTIDUE…//

Gaspare :perché è quaranta metri quadrati di spazio vitale pro capite la legge così dice…//

CANGEMI :va bene…//

Gaspare :PER ME NON CE N’È PROBLEMA … NOIALTRI POSSIAMO INFILARE TUTTI QUELLI CHE VOGLIAMO…//

CANGEMI :no…NOIALTRI NON DOBBIAMO INFILARE NIENTE …NOIALTRI DOBBIAMO ESSERE TRANQUILLI…//

Gaspare :stanze da una…da due…da tre massimo…// CANGEMI :loro volevano avere la…la certezza …// Gaspare :uhm…// CANGEMI :che noialtri possiamo prendere pure dall’esterno se ce n’è bisogno …// Gaspare :certo…// CANGEMI : quindi certo …// Gaspare :certo…//

CANGEMI :quindi nella maniera …non li possiamo prendere per ora perché siamo pieni punto e basta …//

Gaspare :certo Peppe così è … perché io già mi sto preparando per prendere dall’esterno …//

CANGEMI :va bene… va bene …// Gaspare :certo…certo appena io…// CANGEMI :si precisi e non c’è stato nessuno che mi ha detto niente degli altri due per cui ti dico

io…buoni si sono comportati andiamo…//

Gaspare :comunque appena scendo sotto i venti io ricovero dall’esterno è ovvio… //

CANGEMI :va bene…//

La suddetta conversazione, esemplificativa di altre dello stesso tenore, ed in particolare il tono estremamente confidenziale e il notevole interesse, quasi in termini personali, che traspare per la gestione nel dettaglio della R.S.A., costituiscono un parametro senz’altro importante onde valutare le decisioni assunte dal CANGEMI nello svolgimento delle funzioni di Direttore Sanitario pro tempore della A.S.L. di Trapani, in ordine in particolare all’erogazione delle somme da liquidare in favore delle società in regime di convenzione con la A.S.L., tra le quali, appunto, anche la “Villa Letizia” ed altre che sono state oggetto di accertamento.

Oltre che con il RUBINO Gaspare, il CANGEMI intratteneva contatti diretti anche con altro imprenditore, di cui si è già posto in evidenza l’inserimento nella compagine gestionale di aziende occultamente riferibili al GIAMMARINARO.

Si tratta del citato LIUZZA Stefano, in atti, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 31.05.2002 della “Salus S.r.l.” sedente in Castelvetrano, del

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quale si sono già evidenziati gli incontri, organizzati per il tramite dell’ARDAGNA Nicolò Domenico, con il GIAMMARINARO Giuseppe (cfr. progressivo n. 3 delle ore 20.00 del 18-11-2002).

Si rammenta che l’assetto della citata “Salus”, avente come ragione sociale la commercializzazione di apparecchiature sanitarie, risultava essere:

- LIUZZA Stefano nato a Salemi il 31-01-1942 - Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 31-05-2002;

- MARINO Giovanna nata a Salemi il 12-09-1970 - Vice presidente del Consiglio di Amministrazione e moglie dell’ARDAGNA Nicolò;

- LOMBARDINO Consuelo nata a Mazara del Vallo il 14-09-1978 - consigliere;

- CARADONNA Alberto nato a Salemi il 05-06-1951 - consigliere; - GUCCIARDI Chiara nata a Salemi il 12-11-1947 - consigliere.

Come riferito in apposita sezione della presente proposta, un appunto siglato “Salus” era stato rinvenuto all’interno della segreteria del GIAMMARINARO.

Il coniuge della MARINO - si rammenta - è ARDAGNA Nicolò Domenico, dipendente della Salus s.r.l., che risultava ricoprire la carica di Sindaco effettivo nella “Villa Letizia Soc. Coop. a.r.l.”, sedente in Mazara del Vallo, nonchè la carica di Amministratore unico della “Bios s.r.l.” sedente in Santa Ninfa, ma anche e soprattutto autista e uomo di fiducia del GIAMMARINARO. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Sul conto del LIUZZA, si rammenta anche l’incontro avvenuto in data 03.12.2002, allorquando il GIAMMARINARO si recava ancora in Palermo, a bordo della Ford Focus in uso e guidata dall’ARDAGNA. ( all. n.97 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Il viaggio era stato autorizzato da codesta Sezione Misure di prevenzione il 03.12.2002 con provvedimento n. 133/95 che lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imbuglia ed altri, in data 03.12.2002, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi alla autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi.

A Palermo, il sorvegliato speciale di PS veniva scorto dal personale di Polizia in servizio di osservazione, mentre nella circostanza incontrava l’On. Saverio ROMANO con il quale si scambiava bigliettini, e poi con una donna non meglio identificata.

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Quindi, il GIAMMARINARO veniva prelevato proprio dal citato LIUZZA Stefano a bordo della propria autovettura Mercedes.

Le intercettazioni esperite nei confronti del CANGEMI Giuseppe, poi, documentavano come il rapporto diretto con il LIUZZA Stefano travalicasse i normali limiti istituzionali per inserirsi in un contesto di mutualistico sostegno, come più volte argomentato, per esempio mediante il personale impegno del CANGEMI a rispondere, erogando le somme, alle sollecitazioni dei pagamenti in favore della citata “SALUS s.r.l.” fatte dal LIUZZA.

Infatti, nella mattina del 15.04.2003, progr. nr.2433, proprio il LUZZA Stefano, dall’utenza 335/5496797, intestata al medesimo, contattava il CANGEMI chiedendogli notizie in merito alla risoluzione di una problematica che interessava il LIUZZA e per la quale il dirigente A.S.L. rassicurava l’amico sul suo personale e fattivo interessamento (ma STEFANO io oggi parlerò con quello, io l’altro giorno ci ho parlato, tu gli hai portato la cosa e ora vediamo di parlargli e vediamo quello che c’è da fare va bene?), professandosi infine “ottimista” per la positiva risoluzione della vicenda. ( all. n.98 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 2433 delle ore 12:15 del 15.04.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : si…

LIUZZA : STEFANO LIUZZA sono… CANGEMI : STEFANEDDU!…bello del mio cuore, che si dice?… LIUZZA : …(risata)… CANGEMI : sei in mezzo alla strada… LIUZZA : io a te domando…(risata)…

CANGEMI : ma STEFANO io oggi parlerò con quello, io l’altro giorno ci ho parlato, tu gli hai portato la cosa e ora vediamo di parlargli e vediamo quello che c’è da fare va bene?…

LIUZZA : e come sei ottimista o pessimista?… CANGEMI : io direi …per costituzione sono ottimista, poi vediamo quello che succede… LIUZZA : ho capito… CANGEMI : va bene?… LIUZZA : va bene ti ringrazio… CANGEMI : ciao STEFANU’… LIUZZA : statti bene, ciao…

Il successivo 09.06.2003, progr. nr.4934, sempre il LIUZZA Stefano contattava nuovamente il CANGEMI, sollecitando il pagamento di contributi in favore

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della citata società. ( all. n. 99 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Infatti, il LIUZZA, particolarmente agitato, lamentava al CANGEMI di attendere da oltre un mese il pagamento di un fattura in favore della “Salus”, chiedendogli di occuparsene personalmente (“siamo sempre punto e a capo, questo, il signor CANDELA mi ha promesso un pagamento di mezza fattura…massimo, mi ha dato la parola d’onore che doveva accadere questa cosa entro il 29 del mese scorso, siamo al 9 di questo mese, e non c’è manco odore…io non lo so, se dobbiamo chiudere gli dici…te ne vuoi occupare tu gentilmente 5 minuti”) ottenendo il suo interessamento (ora vediamo, va bene) e anticipandogli che lo avrebbe richiamato entro breve per avere notizie.

Progressivo nr. 4934 delle ore 11:55 del 09.06.2003

utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe

Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto…

LIUZZA : STEFANO LIUZZA sono … CANGEMI : STEFANU’, che si dice?… LIUZZA : ciao PEPPUCCIO… CANGEMI : ciao… LIUZZA : mi dispiace disturbarti… CANGEMI : non mi disturbi…

LIUZZA : siamo sempre punto e a capo, questo, il signor CANDELA mi ha promesso un pagamento di mezza fattura…massimo, mi ha dato la parola d’onore che doveva accadere questa cosa entro il 29 del mese scorso, siamo al 9 di questo mese, e non c’è manco odore…io non lo so, se dobbiamo chiudere gli dici…te ne vuoi occupare tu gentilmente 5 minuti…

CANGEMI : ora ci parlo… LIUZZA : se dobbiamo chiudere ce lo dice…

CANGEMI : come si chiama, come si chiama questa cosa, come si chiama?…

LIUZZA : Salus… CANGEMI : come?…

LIUZZA : quella nostra?… CANGEMI : si, Salus?… LIUZZA : si…

CANGEMI : ora vediamo, va bene… LIUZZA : me l’ ha promesso a me personalmente … CANGEMI : ora glielo dico… LIUZZA : 15 giorni addietro, a 2 giorni precisi…

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CANGEMI : ora glielo dico, dai…va bene… LIUZZA : non ne ho notizie, dice che venerdì sono andati a Palermo cose, non ne hai

notizie di niente vero?… CANGEMI : no, no, ora ci parlo con lui… LIUZZA : va bene, ti chiamo io più tardi?… CANGEMI : si… LIUZZA : va bene… CANGEMI : va bene, ciao, ciao…

A poco meno di un’ora di distanza dalla conversazione ora esaminata, così come concordato con il CANGEMI, il LIUZZA Stefano contattava nuovamente il Direttore Sanitario, allo scopo di avere notizie sul mancato pagamento. ( all. n.100 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Il CANGEMI, in linea con il LIUZZA, rintracciato il funzionario competente, richiedeva contezza circa il ritardo nel pagamento di quanto spettante alla SALUS (“allora, c’è STEFANO LIUZZA al quale tu hai detto che gli davi il 50% della situazione, Salus, Salemi, venerdì?”) contestandogli di aver assicurato il 50% dei pagamenti entro la fine del mese (“si così gli hai detto, il 50% entro il mese si. ”) :

Progressivo nr. 4941 delle ore 12:54 del 09.06.2003 utenza mobile nr.335/5682181 intestata alla ASL nr.9 di Trapani

ed in uso al Direttore sanitario CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21-02-2003.

CANGEMI : pronto… LIUZZA : ehi PEPPUCCIO!… CANGEMI : si pronto… LIUZZA : STEFANO sono… CANGEMI : si dimmi, ciao… LIUZZA : ciao… CANGEMI : STEFANO?… LIUZZA : eh!… CANGEMI : non ho ancora incontrato il collega, aspetta un secondo vediamo se è qua,

aspetta un secondo. Incontra il suo collega e gli dice: allora, c’è STEFANO LIUZZA al quale tu hai detto che gli davi il 50% della situazione, Salus, Salemi, venerdì? Eh, tu gliel’ha detto. Si rivolge a STEFANO e gli chiede quando gli è stato detto…

LIUZZA : 20 giorni fa per entro il 29 di maggio…

CANGEMI : entro il 29 di maggio no?…dice ancora non gliel’ hanno fatto…

LIUZZA : si doveva fare…

CANGEMI : parla col collega addetto alla pratica: si così gli hai detto, il 50% entro il mese si.

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A questo punto, il CANGEMI passava il suo telefono al dottore CANDELA cui il LIUZZA esternava direttamente le proprie lagnanze (“dottore CANDELA buongiorno LIUZZA sono… lei me l’ ha promesso…non è che io gliel’ ho strappato con le tenaglie…… dico, lei con la sua bocca mi ha detto, entro il 29 di maggio almeno una fatturina al 50% gliela, gliela pago…”); il CANDELA si annotava il nominativo della SALUS (“Salus, ora me lo scrivo…”):

CANDELA : pronto…

LIUZZA : dottore CANDELA buongiorno LIUZZA sono… CANDELA : ehi, buongiorno…

LIUZZA : lei me l’ ha promesso… non è che io gliel’ ho strappato con le tenaglie …

CANDELA : lo so, io innanzitutto mi devo ricordare di 18000 creditori, e non mi posso ricordare tutto a memoria se no sarei un computer, e… se gliel’ ho detto è così, cos’è il centro Salus?…

LIUZZA : lei mi aveva parlato di un’altra comunità che si era rivolta a lei il giorno prima, alla quale aveva fatto lo stesso discorso, e che mi ha confermato fra l’altro, e che è Villa Azzurra di Petrosino…

CANDELA : uhm, e…

LIUZZA : dico, lei con la sua bocca mi ha detto, entro il 29 di maggio almeno una fatturina al 50% gliela, gliela pago…

CANDELA : uhm… 50 per…

LIUZZA : così mi ha detto dottore CANDELA mio, che le debbo dire?… io capisco le difficoltà, ma noialtri siamo con questa premura totale, qua si vogliono licenziare pure i dipendenti, se dobbiamo chiudere, chiudiamo …noi siamo con le spalle al muro, ma in maniera totale, io ho pagato una bolletta della luce, di tasca, se no mi tagliavano pure la luce …

CANDELA : va bene, mi faccia vedere giù questa cosa come funziona, non ora, perché ora sono qua al quarto piano, appena scendo vediamo …Salus, ora me lo scrivo…

LIUZZA : comunità terapeutica u… ma che speranza abbiamo dottore CANDELA mio?… quanto, magari… se mi devo rassegnare, cosa gli debbo dire alla gente…perché uno…

Poiché il CANDELA soggiungeva che era necessario verificare se fossero stati approntati i mandati di pagamento, il LIUZZA faceva presente di aver già verificato presso il competente ufficio, constatando che nulla era stato predisposto (“mi hanno detto che non sono stati fatti, perché io a lei non la disturbo per questa cosa, ogni tanto chiamo lì la stanza di VIRZI’ e gli chiedo se è stato fatto il mandato…fino a stamattina il signor ESPOSITO mi ha detto che non è stato fatto niente… ”), e lamentando che , a quella data, il credito vantato nei confronti della ASL ammontava a quasi due miliardi di vecchie lire:

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CANDELA : no, e bisogna, prima di tutto bisogna vedere se i mandati di pagamento sono stati fatti o meno…

LIUZZA : no, mi hanno detto che non sono stati fatti, perché io a lei non la disturbo per questa cosa, ogni tanto chiamo lì la stanza di VIRZI’ e gli chiedo se è stato fatto il mandato… fino a stamattina il signor ESPOSITO mi ha detto che non è stato fatto niente…

CANDELA : e…poi bisogna vedere sostanzialmente, io avevo detto il 50% di un trimestre, o di un mese, bisogna andare a vedere questo, io ce le ho scritte queste cose …

LIUZZA : lei mi aveva detto che mi avrebbe dato qualcosa, mi disse, mi lasci vedere che cosa possiamo fare, qualcosa la faremo…

CANDELA : va bene, e qualcosa… devo capire perché non è stata fatta, perché se le ho così devo capire perché GENOVESE non vi ha pagato…

LIUZZA : dottore mio, io…siamo nella vostre mani, ma in maniera totale, va… a tipo chiedere l’elemosina per davvero va, siamo mortificati...

CANDELA : no, no, non dovete essere mortificati, purtroppo…

LIUZZA : sono nove mesi e mezzo che, che ci deve la USL, significa a momenti 2 miliardi va…è una cosa, una cosa incredibile, non possiamo pagare tasse, non possiamo pagare telefoni, non possiamo pagare i dipendenti, non possiamo fare niente…

Alla fine, il CANDELA assicurava che avrebbe verificato personalmente gli inconvenienti burocratici provvedendo al pagamento:

CANDELA : no, niente no, mi faccia vedere qual’ è il problema di questo,

di Salus e tutti quelli come Salus, perché non vi abbiamo dato niente, questo voglio capire io, perché se le ho detto entro il 29 voglio capire perché entro il 29 non lo abbiamo pagato…

LIUZZA : che me lo ha detto non me lo invento non è che… CANDELA : no, infatti, le sto dicendo… LIUZZA : ho, ho 60 anni e non sono abituato a fare queste cose … CANDELA : si, si, ho soltanto un piccolo problema, di persone che sono in ferie, al solito,

anche questa è una situazione mia personale, va bene?…perché purtroppo deve sapere che quando uno ha bisogno di una persona, le pare qua… tra chi è in ferie, tra chi è al 104, e tra chi ha altre esigenze… non mi faccia dire altro…

LIUZZA : si, si… CANDELA : perché poi sono solo, mi segue?… LIUZZA : lei ha tutta la mia comprensione, vorrei che … CANDELA : mi faccia vedere… LIUZZA : vorrei che fosse ricambiata… CANDELA : no, e infatti, io oggi scendo giù e vedo come siamo messi, non ora, più tardi,

va bene?… LIUZZA : va bene dottore… CANDELA : e poi la faccio chiamare dall’ apposito… LIUZZA : d’accordo…

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CANDELA : la saluto… LIUZZA : la ringrazio… CANDELA : arrivederci… LIUZZA : arrivederci…

I documentati rapporti tra il CANGEMI e il GIAMMARINARO, innanzitutto, rendono necessario valutare sotto altra lente la stipula di convenzioni come anche i conseguenti provvedimenti di autorizzazione alla liquidazione delle somme in favore di una serie di società, operanti nel settore dell’assistenza sanitaria convenzionata, fra le quali appunto alcune accertato essere riconducibili al GIAMMARINARO, come ampiamente argomentato supra.

Non v’è dubbio, infatti, che il CANGEMI fosse ben consapevole dello staus del GIAMMARINARO di sorvegliato speciale di P.S., così come il tenore e la frequenza dei loro incontri ed “abboccamenti” - oltre all’oggettiva conoscenza diretta dei prestanome del GIAMMARINARO, quali ad esempio il LIUZZA – depongono per una piena consapevolezza (del CANGEMI) degli interessi nutriti dal GIAMMARINARO nella gestione di tali società.

Pertanto, la stipula di convenzioni con le seguenti società deve essere valutata alla stregua di una condotta riconducibile all’ipotesi di cui all’art. 10 quinquies L. 575/65.

In particolare, si considerino le seguenti convenzioni stipulate e prorogate, precisando che tutte le delibere citate sono a firma anche del Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe. ( all. n.101 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

1. Società “SALUS s.r.l.”

In data 14.12.1999, con nota assunta al protocollo n. 14563/A di pari data la predetta Società avanzava istanza di convenzione per la C.T.A. (Comunità Terapeutica Assistita) con sede operativa in Salemi, per nr.20 posti.

Nella stessa si dichiarava l’iscrizione all’Albo Regionale degli Enti, giusto Decreto 30837 del 13.12.1999, delle società private che intendono concorrere all’attività riabilitativa ai sensi del decreto 13.10.1997 ed in considerazione che era regolarmente organizzata ad operare nell’ambito territoriale del D.S.M. di Salemi.

Con Deliberazione Aziendale n.4532 del 23.12.1999 veniva data esecuzione alla convenzione a decorrere dal 27.12.1999, con una retta giornaliera fissata in lire 210.500, per ogni giorno di effettiva presenza del paziente, secondo il tariffario regionale vigente in materia.

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N° delib. del Direttore Generale

N° di fattura e mese di riferimento

Importo complessivo

2494 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.1/2003 Gennaio 2003

€ 111.976,21

2495 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.2/2003 Febbraio 2003

€ 98.638,21

2496 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.3/2003 Marzo 2003

€ 109.317,79

2497 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.4/2003 Aprile 2003

€ 102.350,93

2498 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.5/2003 Maggio 2003

€ 105.192,77

3595 del 16-10-2003 Liquidazione fattura n.6/2003 Giugno 2003

€ 106.476,09

3637 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.7/2003 Luglio 2003

€ 111.517,89

2748 del 03-09-2003 Liquidazione fattura n11/2002 Rideterminazione delle rette relative al periodo 1-2-2002 al 31-10-2002

€ 67.224,09

1145 del 10-04-2003 Liquidazione fattura n.12/2002 Novembre 2002

€ 104.505,09

1146 del 10-04-2003

Liquidazione fattura n.13/2002 Dicembre 2002

€ 109.547,041

1145 del 10-04-2003 Liquidazione fattura n.12/2002 Novembre 2002

€ 104.505,09

3634 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.8/2003 Agosto 2003

€ 100.013,37

4688 del 22-12-2003 Liquidazione fattura n.9/2003 € 106.659,35 4689 del 22-12-2003 Liquidazione fattura n.11/03

Ottobre 2003

€ 112.434,59

2877 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n. Maggio 2004

€ 110.921,99

749 del 23-03-2004 Liquidazione fattura n.12/2003 Novembre 2003

€ 104.596,79

1802 del 25-05-2004 Liquidazione fattura n.13/03 € 104.046,85 2877 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n.5/04

Maggio 2004 € 110.921,99

2873 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n.03/2004 Marzo 204

€ 108.996,93

2875 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n.4/2004 Aprile 2004

€ 102.763,39

2880 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n. 06/004 Giugno 2004

€ 109.821,95

2869 del 19-08-2004 Liquidazione fattura n.1/2004 Gennaio 2004

€ 108.217,77

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3581 del 18-10-2004 Liquidazione fattura n.9 € 10.301,35 4000 del 17-11-2004 Liquidazione fattura n. 10-04

Settembre 2004 € 107.392

4434 del 9-12-2004 Liquidazione fattura n.11

€ 107-994

2022 del 13-06-2005 Liquidazione fattura n. 1 Gennaio 2005

€ 109.136,79

2023 del 13-06-2005 Liquidazione fattura n.2 Febbraio 05

€ 100.627,79

2024 del 13-06-2005 Liquidazione fattura n. 1 Marzo 2005

€ 106.067

2025 del 13-06-2005 Liquidazione fattura n.4/005

€ 99.929,79

647 del 1-3-2005 Liquidazione fattura n.12/04 Novembre 2004

€ 109.271,93

3851 del 19-10-2005 Liquidazione fattura n.7/05 Luglio 05

€ 114.204,00

4493 del 29-11-2005 Liquidazione fattura n. 7/05 Agosto 2005

€ 108.298,50

4757 del 6-12-2005 Liquidazione fattura n.14/04 € 106.067,79 4962 del 15-12-2006 Riferita alla nota a debito n.1 – del

mese di dicembre 2004 € 5.766,00

4627 del 30-11-2005 Liquidazione fattura n.09/05 € 103.416,00 4228 del 30-1-2005 Liquidazione fattura n.10/05 € 113.646,00 872 del 6-3-2006 Liquidazione fattura n.11/05 € 105.462,00 873 del 6-3-2006 Liquidazione fattura n.12/05

Dicembre € 109.647,00

2307 del 5-06-2006 Liquidazione fattura n.01/06 € 111.042,00 2308 del 5-06-2006 Liquidazione fattura n.02/06

Febbraio € 102.810,00

2309 del 5-06-2006 Liquidazione fattura n.03/06 Marzo 06

€ 114.622,50

2693 del 28-06-2006 Liquidazione fattura n. 04/06 Aprile 2006

€ 107.136,00

3017 del 20-06-2006 Liquidazione fattura n.06/06 € 118.730,60 3557 del 31-8-2006 Liquidazione fattura n.07/06

Giugno 2006 € 107.425,90

4596 del 20-11-2006 Liquidazione fattura n.10/06 – rideterminazione rette

€ 20.609,60

4740 del 22-11-2006 Liquidazione fattura n.5/06 rideterminazione rette

€ 60.999,40

3899 del 27-9-2006 Liquidazione fattura n.08/06 € 113.958,00 4601 del 20-11-2006 Liquidazione fattura n. 9

Agosto 2006 € 114396,30

70 del 7-2-2007 Liquidazione fattura n. 11 Settembre 2007

€ 100.614,20

71 del 7-2-2007 Liquidazione fattura n.12 Ottobre 2007

€ 111.113,40

72 del 7-2-2007 Liquidazione fattura n. 13 Novembre 2007

€ 104.461,50

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288 del 21-3-2007 Liquidazione fattura n.14 Dicembre 2006

€ 110.549,00

611 del 17-5-2007 Liquidazione fattura n. 01 Gennaio 2007

€ 108.698,00

612 del 17-5-2007 Liquidazione fattura n.02 Febbraio 2007

€ 96.231,20

2. LIFE

Con Deliberazione Aziendale n.1954 del 31.05.2000 veniva data esecuzione alla convenzione a decorrere dall’01.06.2000 con una retta giornaliera fissata in lire 210.500, per ogni giorno di effettiva presenza del paziente, secondo il tariffario regionale vigente in materia.

N° delib. del Direttore Generale

N° di fattura e mese di riferimento

Importo complessivo

2514 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.1/ 2003 Gennaio 2003

€ 11.367.367,08

2515 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.2/2003 Gennaio 2003

€70.219,58

2516 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.3/2003 Febbraio 2003

€ 64.673,65

2517 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.4/2003 Febbraio 2003

€ 9.580,34

3737 del 29-10-2003 Liquidazione fattura n.6/2003 Marzo 2003

€ 73.886,02

3630 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.7/2003 Aprile 2003

€ 71.502,60

3633 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.11/2003 Giugno 2003

€ 69.854,52

3738 del 29-10-2003 Liquidazione fattura n.10/2003 Maggio 2003

€ 73.886,02

2510 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.23/2002 Dicembre 2002

€ 72.924,64

4027 del 18-11-2003 Liquidazione fattura n.14/2003 Luglio 2003

€69.116,98

2568 del 04-08-2003 Liquidazione fattura n.21/2002 Novembre 2002

€ 69.435,08

2569 del 04-08-2003 Liquidazione fattura n.22/2002 Novembre 2002

€ 10.682,32

2511 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.24/2002 Dicembre 2002

€ 11.367,08

2512 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.25/2002 Conguagli dal 1-1-2002 al 14-11-2002

€ 47.284,80

2513 del 30-07-2003 Liquidazione fattura n.26/2002 Conguagli dal 1-1-2002 al 14-11-2002

€ 6.300,08

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3627 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.9/2003 Maggio 2003

€ 11.367,08

3628 del 20-10-2003 Liquidazione fattura n.8/2003 Aprile 2003

€ 11.000,40

3638 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.5/2003 Marzo 2003

€ 11.367,08

4028 del 18-11-2003 Liquidazione fattura n.15/2003 Agosto 2003

€ 73.474,00

3629 del 22-10-2003 Liquidazione fattura n.12/2003 Giugno 2003

€ 9.627,00

575 del 4-3-2004 Liquidazione fattura n.13/2003 Luglio 2003

€ 9.444,32

576 del 4-3-2004 Liquidazione fattura n.16/2003 Agosto 2003

€ 10.131,02

1363 del 5-5-2004 Liquidazione fattura n.17/2003 Settembre 2003

€ 10.725,72

1364 del 5-5-2004 Liquidazione fattura n. 18/2003 Settembre 2003

€ 71.090,58

1631 del 18-5-2004 Liquidazione fattura n. 21/2003 Settembre 2003

€ 4.400,16

1803 del 255-2004 Liquidazione fattura n. 20/03 Ottobre 2003

€ 7.883,62

1804 del 25-5-2004 Liquidazione fattura n.19/2003 Ottobre 2003

€ 71.77,94

2115 del 22-06-2004 Liquidazione fattura n.1/2004 Gennaio2004

€ 67.653,12

2118 del 22-06-2004 Liquidazione fattura n.2/2004 Febbraio 2004

€ 67.928,46

2249 del 29-06-2004 Liquidazione fattura n.22/2003 Novembre 2003

€ 66.002

2326 del 1-07-2004 Liquidazione fattura n.3/2004 Marzo 2004

€ 72.350,08

3518 del 12-10-2004 Liquidazione fattura n.4 e 5 /2004 Aprile e Maggio 2004

€ 137.000,92

4001 del 17-11-2004 Liquidazione fattura n.678/2004 Giugno Luglio Agosto 2004

€ 249.892,52

4001 del 17-11-2004 Liquidazione fattura n. 6 – 7 – 8 Giugno Luglio 2004

€ 249.892,52

2028 del 13-06-2005 Liquidazione fattura n.1/05 € 83.007,26

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Gennaio 2005 2029 del 13-06-205 Liquidazione fattura n.2/05

Febbraio 2005 € 75.077,80

3028 del 01-08-2005 Liquidazione fattura n. 3 e 4 Aprile 2005

€ 167.068,60

4100 DEL 15-11-2005 Liquidazione fattura n.5 e 9 Maggio 205

€ 86.350,00

3712 del 6-10-2005 Liquidazione fattura n.6 Giugno 2005

€ 83.421,00

3852 del 19-10-2005 Liquidazione fattura n.7 Luglio 2005

€ 86.490,00

649 dell’1-3-2005 Liquidazione fattura n.9 Settembre 2004

€ 80.853,00

4507 del 29-11-2005 Liquidazione fattura n.10 e 12 Agosto settembre 2005

€ 164.05,00

1078 del 21-3-2005 Liquidazione fattura n.10 Ottobre 204

€ 81.265,56

1408 del 13-4-2005 Liquidazione fattura n.11 Novembre 2004

€ 79.432,06

4965 del 15-12-2005 Liquidazione fattura n. 1 e 11 Dicembre 2004 ed adeguamento rete stesso mese

€ 81.747,00

4966 del 15-12-2005 Liquidazione fattura n. conguaglio dal 1-1-2004 al 30-11-2004 ed al 1-1-2005 al 30-4-2005, al netto e della nota di credito n.2 del 14-9-2005

€ 16.851,76

4507 del 29-11-2005 Liquidazione fattura n. 10 e 12/2005 € 164.052,00 4508 del 29-11-2005 Liquidazione fattura n.14

Ottobre 2005 € 77.562,00

1398 del 11-4-2006 Liquidazione fattura n.1 Gennaio 2006

€ 64.216,50

887 del 6-3-2006 Liquidazione fattura n.16 e 19 Ottobre e Novembre 2005

€ 7.440,00

888 del 6-3-2006 Liquidazione fattura n.17 Novembre 2005

€ 68.448,00

1397 del 11-4-2006 Liquidazione fattura n.22 Dicembre 2005

€ 5.766,00

1399 del 11-4-2006 Liquidazione fattura n.2 Gennaio 2006

€ 5.068,50

1797 del 10-5-2006 Liquidazione fattura n.5 e 10 Febbraio e Marzo 2006

€ 10.974,00

1796 del 10-5-2006 Liquidazione fattura n.4 e 9 Febbraio e Marzo 2006

€ 132.339,00

2365 del 5-6-2006 Liquidazione fattura n.20 Dicembre 2005

€ 64.170,00

2919 del 11-6-2006 Liquidazione fattura n.12 e 15 2006 Aprile e Maggio 2006

€ 11.346,00

2920 del 11-7-2006 Liquidazione fattura n.11/06 e 16/06 € 141.871,50 4242 del 18-10-2006 Liquidazione fattura n.24/06

adeguamento retta dall 1-1-06 al 31-5-€ 1.295,80

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2006

4244 del 18-10-2006 Liquidazione fattura n.17 e 20 Giugno e Luglio 2006

€ 147.220,40

4245 del 18-10-2006 Liquidazione fattura n.18/02 e 21/06 Giugno e Luglio

€ 11.882,80

4241 del 18-10-2006 Liquidazione fattura n.23 Adeguamento retta dall1-1-2006 al 31-5-2006

€ 160.111,60

4583 del 14-11-2006 Liquidazione fattura n.30 Settembre 2007

€ 5844,00

4582 del 14-11-2006 Liquidazione fattura n.29 Settembre 2006

€ 74.803,20

4860 del 28-11-2006 Liquidazione fattura n. 32 Ottobre 2006

€ 79.721,90

4861 del 28-11-2006 Liquidazione fattura n.33 Ottobre 2006

€ 4.090,80

142 del 9-3-2007 Liquidazione fattura n.35 e 37 Novembre e Dicembre 2006

€ 159.054,20

285 del 21-3-2007 Liquidazione fattura n. 01 Gennaio 2007

€ 80.793,30

614 del 17-4-2007 Liquidazione fattura n. 3 Febbraio 2007

€ 75.582,40

824 del 13-6-2007 Liquidazione fattura n. 5 Marzo 2007

€ 58.253,92

826 del 13-6-2007 Liquidazione fattura n. 07 Aprile 2007

€ 80.501.10

3. VILLA LETIZIA

Inoltrava richiesta di stipula di convenzione di R.S.A. ai sensi del D.P. Reg. 25.11.1999 per due moduli da 40 posti letto, rispettivamente n. 20 posti letto per anziani non autosufficienti e n. 20 posti letto per disabili, in data 19.01.2001.

Allegava alla richiesta il certificato di idoneità sanitaria rilasciata dall’Azienda e Decreto n. 33448 del 29.11.2000 di iscrizione all’albo regionale degli enti pubblici e privati all’esercizio dell’attività socio sanitaria RSA rilasciato dall’Ispettore Regionale alla Sanità. Il successivo 29.05.2003 il Direttore Generale MANNO Fulvio stipulava la convenzione per anni due con l’amministratore pro tempore MESSINA Giovanni per la copertura di 20 posti letto per anziani non autosufficienti. Con Deliberazione del Direttore Generale MANNO Fulvio n. 1969 del 24.06.2003 veniva stipulata la convenzione, immediatamente esecutiva, per la

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durata di anni due con il pagamento della retta per ciascun ricoverato di euro 79,49. Con istanza prot. N. 249/04 del 13.09.2004 in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione MANISCALCO Giuseppe, veniva avanzata formale richiesta di ampliamento della convenzione in atto vigente con l’aggiunta di un modulo di 20 posti letto per malati di Alzheimer.

Con deliberazione del Direttore Generale MANNO Fulvio n. 3720 del 28.10.2004 veniva stipulata la convenzione per nr. 10 posti letto per pazienti affetti dal morbo di Alzheimer a far data dall’01.10.2004 fino al 29.05.2005. Presso il Comune di Mazara del Vallo venivano acquisiti n. 4 contratti stipulati tra il predetto Ente e della Sooc. Coop. Villa Letizia per il ricovero di anziani presso il predetto istituto:

- repertorio n. 10680 del 17.09.1997 convenzione per la durata di anni due con decorrenza 01.09.1997;

- repertorio n. 11096 del 23.11.2000 convenzione per la durata di mesi 11 con decorrenza 01.02.2000 al 31.12.2000;

- repertorio n. 11132 del 21.03.2001 convenzione per la durata di mesi 12 con decorrenza 01.01.2001;

- repertorio n. 11341 del 08.11.2002 convenzione per la durata di mesi 12 con decorrenza 23.05.2002.

N° delib. del Direttore

Generale N° di fattura e mese di

riferimento Importo complessivo

2731 DEL 19-8-22004 Liquidazione fattura n.1 e n.2 Aprile Maggio 2004

€ 76.358,20

3369 del 7-9-2005 Liquidazione fattura n. 1- 2 – Gennaio e Febbraio 2005

€ 119.370,31

4471 del 14-12-2004 Liquidazione fattura n. 3 – 4 – 5- 6 – 7 € 249.021,43 4724 del 6-12-2005 Liquidazione fattura n.7 -8 –

Luglio e Agosto 2005 € 226.105,80

4616 del 30-11-2005 Liquidazione fattura n.3 – 4- Marzo e Aprile 2005

€ 177.854,81

4646 dell’1-12-2005 Liquidazione fattura n.5 – 6 Maggio e Giugno 2005

€ 191.519,32

1798 del 7-06-2005 Liquidazione fattura n. 8 – 9 Novembre e Dicembre 2004

€ 94.830,47

3846 del 19-10-2005 Liquidazione fattura n.060- 001 Marzo Aprile e Maggio

€ 167.722,50

4471 del 14-12-2004 Liquidazione fattura n. 3 – 4- 5- 6- 7-

€ 249.021,43

660 del 22-2-2006 Liquidazione fattura n.09/A € 204.134,14

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Settembre 2005; 10/A Ottobre 2005; 1364 del 11-4-2006 Liquidazione fattura n.11/A

Novembre 2005 e 12/A Dicembre 2005

€ 230.284,74

2435 del 20-06-2006 Liquidazione fattura n.01/A Gennaio 2006; 02/A Febbraio 2006

€ 233.040,92

3013 del 20-07-2006 Liquidazione fattura n.3/A Marzo 2006; 04/A Aprile 2006

€ 235.674,01

4852 del 30-11-2006 Liquidazione fattura n.5/A Maggio 2006; 6/A Giugno 2006

€ 243.992,35

5078 del 12-12-2006 Liquidazione fattura n.7-8 Luglio Agosto 2006

€247.224,23

553 del 21-3-2007 Liquidazione fattura n.9-10 Settembre – Ottobre 2006

€ 236.270,90

1240 del 22-5-2007 Liquidazione fattura n.11-12 Novembre e Dicembre 2006

€ 216.226,58

1665 del 27-6-2007 Liquidazione fattura n.1-2 Gennaio Febbraio 2007

€ 295.558,28

4. Centro Emodialisi Mazarese

N° delib. del Direttore Generale

Mese Importo complessivo

1196 del 16-04-2003 Novembre 2002 € 85.199,73 1197 del 16-04-2003 Dicembre 2002 € 292.532,80 1195 del 16-04-2003 Ottobre 2002 € 298.469,73 366 del 18-02-2003 Luglio 2002 € 282.647,04 367 del 18-02-2003 Agosto 2002 € 291.175,77 368 del 18-02-2003 Settembre 2002 € 272.322,84 1195 del 16-04-2003 Ottobre 2002 € 298.469,73 1196 16-04-2003 Novembre 2002 € 293.311,50 1468 del 08-05-2003 Gennaio 2003 € 258.090,66 1711 del 28-05-2003 Febbraio 2003 € 330.307,17 2272 del 09-07-2003 Marzo 2003 € 471.712,53 2327 del 10-07-2003 Aprile 2003 € 358.944,24 2731 del 03-09-2003 Maggio 2003 € 363.035,25 3001 del 11-09-2003 Giugno 2003 € 337.244,10 3579 del 16-10-2003 Liquidazione fattura n.8

Luglio 2003 € 92.370,00

3995 del 18-11-2003 Liquidazione fattura n.9/2004 € 91.603,05 4475 del 16-12-2003 Liquidazione fattura n.10 € 89.112,87 4603 del 17-12-2003 Liquidazione fattura n. € 135.359,07 433 del 26-02-2004 Liquidazione fattura n.12/2004 € 88.757,13 654 del 23-3-2004 Liquidazione fattura n. € 260.000,00 645 del 22-03-2004 Liquidazione fattura n. € 88.579,26 Liquidazione fattura n. 13/2003 € 654 del 23-3-2004 Liquidazione fattura n. € 40.000,00

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900 del 7-04-2004 Liquidazione fattura n.1/2004 € 85.911,21 1402 del 6-5-2004 Liquidazione fattura n.2/2004 € 79.507,89 1841 del 27-05-2004 Liquidazione fattura n.3/2004 € 93.203,88 2227 del 29-06-2007 Liquidazione fattura n.4/2004 € 92.670,27 2579 del 27-07-2004 Liquidazione fattura n.5/2004 € 92.848,14 2983 del 7-09-2004 Liquidazione fattura n.6/2004 € 90.002,22 3412 del 5-10-2004 Liquidazione fattura n.7/2004 € 94.626,84 4040 del 08-2004 Liquidazione fattura n.8/2004

Agosto 2004 € 93.203,88

446 del 16-2-2005 Liquidazione fattura n. € 11.867,88 1390 del 13-4-2005 Liquidazione fattura n.

Gennaio 2005 € 95.160,45

1542 del 11-05-2005 Liquidazione fattura n.2/05

€ 88.045,66

1770 del 31-5-2005 Liquidazione fattura n.3 € 94.488,97 2321 del 29-06-2005 Liquidazione fattura n. 4 € 94.271,10 3179 del 16-08-2005 Liquidazione fattura n. 5 € 97.828,50 3189 del 16-08-2005 Liquidazione fattura n. 5 € 108.484,50 3293 del 31-8-2005 Liquidazione fattura n.6 € 96405,54 3517 del 21-9-2005 Liquidazione fattura n.7 € 98.717,85 3985 del 30-11-2005 Liquidazione fattura n.8 € 99.785,07 3945 del 27-10-2005 Liquidazione fattura n.13/04

€ 17.243,93

4607 del 30-11-2005 Liquidazione fattura n.9

€ 96.583,41

4400 del 9-12-2004 Liquidazione fattura n.10 € 90.180,00 4715 del 6-12-2005 Liquidazione fattura n. 10

Ottobre 2005 € 98.539,98

3862 del 27-09-2006 Liquidazione fattura n. 7 Luglio 2006 € 93.654,00 1637 del 4-5-2006 Liquidazione fattura n.1

Gennaio 2006 € 107.967,09

335 del 8-02-2006 Liquidazione fattura n.11 Novembre 2005

€ 102.275,25

386 del 2-3-2006 Liquidazione fattura n.12 Dicembre 2005

€ 113.481,06

1883 del 18-5-2006 Liquidazione fattura n.2 Febbraio 2006

€ 102.163,05

2293 del 5-06-2006 Liquidazione fattura n.3 Marzo 2006

€ 118.800,00

2703 del 28-6-2006 Liquidazione fattura n. Aprile 2006

€ 116.424,00

3009 del 20-07-2006 Liquidazione fattura n.5 Maggio 2006

€ 112.464,00

3523 del 31-08-2006 Liquidazione fattura n.

€ 71.101,80

3523 del 31-08-2006 Liquidazione fattura n.6 Giugno 2006

€ 101.574,00

4294 del 24-10-2004 Liquidazione fattura n.8 € 88.902,00

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Agosto 2006 4841 del 30-11-2006 Liquidazione fattura n.09 Settembre

2006 € 1.278,00

5064 del 12-12-2006 Liquidazione fattura n.10 Ottobre 2006

€ 90.288,00

39 del 1-2-2007 Liquidazione fattura n.11 Novembre 2006

€ 91.872,00

111del 1-2-2007 Liquidazione fattura n. 12 Dicembre 2006

€ 102.960,00

440 del 17-4-2007 Liquidazione fattura n.1 Gennaio 2007

€ 103.356,00

473 del 26-4-2007 Liquidazione fattura n.2 Febbraio 2007

€ 3.060,00

628 del 22-5-2007 Liquidazione fattura n.03 Marzo 2007

€103.158,00

905 del 26-6-2007 Liquidazione fattura n.05 Aprile 2005

€ 6.822,00

1119 del 9-8-2007 Liquidazione fattura n.6 Maggio 07 € 100.980,00

Dai tabulati riepilogativi relativi ai dati sopra riportati, è possibile, pertanto, rilevare gli importi complessivi delle somme erogate dalla A.S.L. nr. 9 di Trapani, a titolo di rimborso, alle società sopra menzionate e occultamente controllate dal GIAMMARINARO Giuseppe, dal 2003 al 2007, le cui delibere risultano tutte essere state approvate con la presenza e la sottoscrizione del Direttore Sanitario dr. CANGEMI Giuseppe.

Si fa espresso rinvio al capitolo IV della presente proposta, per dati aggiornati in ordine alla percezione di ulteriori rimborsi da parte delle quattro società suindicate, nonché con riguardo ai rimborsi percepiti, dal

ANNO LIFE S.r.l. 2003 60.786,12 € 2004 80.578,10 € 2005 69.936,00 € 2006 80.890,70 € 2007 379.673,92 € Totale 671.864,84 €

SALUS S.r.l Villa Letizia C.E.M. S.r.l. 1.273.220,84 € 1.067.042,13 € 1.312.347,97 € 420.210,10 € 1.401.381.85 € 1.294.704,66 € 1.149.269,10 € 1.175.542,83 € 1.398.488,90 € 1.412.428,99 € 1.218.346,14 € 313.822,80 € 295.559,28 € 497.376,00 € 5.592.585,17 € 3.277.467,47 € 5.359.688,95 €

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2003 al dicembre 2010, da altre società operanti nel medesimo settore e parimenti nella disponibilità del Giammarinaro Giuseppe. § II.6 – Altre società gravitanti intorno alla figura del CAPIZZO Salvatore. Sulla base delle dichiarazioni rese dalla ANZELMI, venivano svolti dalla polizia giudiziaria opportuni accertamenti, al fine di verificare l’esistenza e la composizione degli organi rappresentativi e gestionali delle società SERENA e ALBA e di un centro da attivare in Castelvetrano.

Presso la locale Camera di Commercio, si riscontrava l’esistenza di una “Serena S.r.l.” sedente nella via Paolo Olivieri, 81 del comune di Salemi, ovvero nello stesso stabile ove risiede la sorella del GIAMMARINARO a nome Giovanna e dove ha anche sede, al piano primo, la segreteria politica del citato ex deputato regionale. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Dalla lettura dei documenti acquisiti presso la Camera di Commercio, si aveva modo di rilevare come quest’ultima società, avente come oggetto la realizzazione di centri di emodialisi, fosse stata costituita in data 21.09.1999 con la carica di amministratore unico ricoperta inizialmente da MORELLO Gaspare quindi, a far data dal 03.05.2000, proprio dal defunto CAPIZZO Salvatore.

Veniva inoltre accertata l’esistenza delle seguenti società:

1. “SERENA Soc. Coop. A.r.l.”, sedente in Mazara del Vallo, via del Fante 25, afferente le attività paramediche, composta da:

- CAPIZZO Salvatore nato a Salemi il 18.06.1958, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 30.04.2001;

- MANISCALCO Antonino nato a Salemi il 31.05.1963, V. Presidente del Consiglio di Amministrazione;

- LOTTA Gianluca nato a Salemi il 26.01.1976, Consigliere;

- TUSA Luigi nato a Salemi il 06.01.1964, Presidente del collegio sindacale;

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- MANISCALCO Lorenzo nato a Salemi il 19.03.1971, Sindaco effettivo;

− TUSA Salvatore nato a Gibellina il 02.10.1968, Sindaco effettivo;

− GUCCIARDI Maria Francesca nata a Salemi il 18.09.1964, sindaco supplente;

− MAGGIO Giacomo nato a Mazara del Vallo il 18.05.1961, Sindaco supplente.

2. Gli accertamenti consentivano, inoltre, di appurare come la “ALBA Soc. Coop. a.r.l.”, sedente in via delle Palme n.30 di Mazara del Vallo, risultasse composta dai medesimi soggetti della “Serena Soc.Coop. a.r.l.”:

− CAPIZZO Salvatore nato a Salemi il 18.06.1958, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 30.04.2001;

− MANISCALCO Antonino nato a Salemi il 31.05.1963, Vice Presidente del consiglio di Amministrazione;

− LOTTA Gianluca nato a Salemi il 26.01.1976, Consigliere;

− TUSA Luigi nato a Salemi il 06.01.1964, Presidente del collegio sindacale;

− MANISCALCO Lorenzo nato a Salemi il 19.03.1971, Sindaco effettivo;

− TUSA Salvatore nato a Gibellina il 02.10.1968, Sindaco effettivo;

− GUCCIARDI Maria Francesca nata a Salemi il 18.09.1964, sindaco supplente;

− MAGGIO Giacomo nato a Mazara del Vallo il 18.05.1961, Sindaco supplente.

3. Per quanto attiene le indicazioni riguardanti il centro da attivare in Castelvetrano, l’accertamento camerale consentiva di acclarare trattarsi del “CE.S.ME – Centro Sanitario Mediterraneo S.p.a.”, sedente in quella via G. Gentile n.10 e composto da:

− MIONE Leonardo nato a Erice il 28.02.1955, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 03.07.2002;

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− CAPIZZO Salvatore nato a Salemi il 18.06.1958, V. Presidente del Consiglio di Amministrazione;

− ROBINO Mirella nata a Salemi il 21.07.1974, Consigliere;

− PARRINO Vincenzo nato a Alcamo il 02.09.1949, Consigliere;

− CRAPAROTTA Antonio nato a Calatafimi il 04.01.1959, Consigliere;

− PALAZZOTTO Giovan Battista nato a Castelvetrano il 12.05.1942, Presidente del Collegio sindacale;

− RODO Mariano nato a Pantelleria il 27.01.1962, Sindaco effettivo;

− FONTANA Margherita nata a Trapani il 15.04.1968, Sindaco effettivo;

− GIANNILIVIGLI Carmelo nato a Castelvetrano il 06.08.1948, Sindaco supplente;

− BOLOGNA Caterina Maria nata a Castelvetrano il 05.05.1952, Sindaco supplente.

In ordine a quest’ultima società, si rappresenta che il MIONE Leonardo, di professione avvocato, già candidato alla poltrona di Sindaco alle elezioni del 2001 per il comune di Erice, ricopriva dal dicembre 2001 al 12.10.2004 la carica in detto comune di Vice Sindaco per la compagine dell’U.D.C. ( all. n.102 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

In data 30.10.2001, in occasione della notifica di atti urgenti nei confronti del GIAMMARINARO, personale dipendente recatosi in Salemi in quella c.da Sinagia 1078, veniva ricevuto da quest’ultimo che si trovava in compagnia del predetto MIONE Leonardo. ( all. n. 103 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Inoltre, in data 15.11.2002, a seguito dell’autorizzazione concessa da codesta Sezione Misure di Prevenzione al GIAMMARINARO Giuseppe per recarsi dal comune di soggiorno a Palermo per asserita visita odontoiatrica, alle ore 15.40 si aveva modo di notare una Fiat Brava di colore Blu avente targa AW 476 BD, con tre persone a bordo, che veniva parcata nella via Notarbartolo direzione centro città. ( all. n.104 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Uno degli occupanti della predetta auto, che veniva riconosciuto per l’avv. MIONE Leonardo nato a Erice il 28.02.1955, ivi residente in via S. Anna n. 42, dopo essere sceso dalla vettura, con passo spedito si dirigeva in quella via Passo

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dei Poeti ove è ubicato lo studio medico-dentistico, mentre gli altri due individui si disponevano uno nei pressi del bar denominato “Caffe Bacardi” e l’altro nei pressi del porticato dello studio medico.

L’immediato accertamento al CED del Viminale consentiva di accertare come l’autovettura in questione risultasse intestata a tale CANNAMELA Maurizio nato a Solarino (SR) il 05.11.1967, con pregiudizi penali per falso ideologico, falso e truffa.

Alle ore 15.45 si vedevano il GIAMMARINARO e il MIONE uscire dall’androne del predetto studio medico e rimanere a passeggiare in quel porticato, fin quando non venivano raggiunti da un terzo individuo, anch’egli sceso dalla predetta Fiat Brava, che sopraggiungeva dall’altro lato del porticato ed identificato per l’on. ROMANO Francesco Saverio.

Alle ore 15.55 il ROMANO Francesco Saverio, dopo essersi salutato con il GIAMMARINARO, saliva in qualità di passeggero sulla Brava e si allontanava in direzione del centro città; l’avv. MIONE rimaneva a conversare con l’ex onorevole regionale fino alle ore 16.00, orario in cui si allontanava appiedato, mentre il citato GIAMMARINARO rientrava nuovamente nell’androne dello studio dentistico.

Appare, inoltre, significativo ricordare analogo episodio del 20.11.2002, allorquando il GIAMMARINARO, preventivamente autorizzato da codesta Sezione Misure di Prevenzione a recarsi in Trapani per asserita visita medica, veniva notato a bordo di autovettura Alfa Romeo 156 targata BL 412 PJ, il cui autista veniva successivamente identificato per MIONE Leonardo. (all. n.105 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Peraltro, in data 13.03.2003, a seguito di predisposto servizio di pedinamento ed osservazione, presso il comune di Salemi, personale dipendente aveva modo di notare come fosse in corso una riunione organizzata in un’abitazione rurale, sita nella strada provinciale per Vita nei pressi di un deposito di materiale edile. ( all. n.106 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Nel corso del servizio, infatti, veniva notata la presenza del GIAMMARINARO, accompagnato, come di consueto, dal fidato ARDAGNA Nicolò Domenico, che lo passava a prendere a Salemi nei pressi del bar “Dr Marco”, nonché di un cospicuo numero di persone, tra le quali venivano riconosciuti il CACCIATORE Francesco, l’avvocato MIONE Leonardo, l’avvocato BALLATORE Vito e VILARDO Franco, rispettivamente all’epoca consigliere comunale e vice sindaco del comune di Mazara del Vallo, DI GIOVANNI Girolamo, MIRABILE Giacomo, l’avvocato MORELLO

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Gaspare, oltre alla presenza dell’autovettura del MANISCALCO Antonino, all’epoca amministratore del “C.E.M.” subentrato alla ANZELMI Giuseppina, vedova CAPIZZO.

Da ulteriori accertamenti S.D.I. risultava, inoltre, come il GIAMMARINARO fosse stato sottoposto a controllo di Polizia, in data 16.05.2005, unitamente al MIONE Leonardo e al citato COGNATA Pietro, nato a Paceco (TP) l’11.01.1944, soggetto di fiducia del medesimo GIAMMARINARO, a bordo di autovettura targata “CG653FL”, presso la Rotonda San Cusumano di Erice C.S. ( cfr. all. n.1 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

4. Veniva appurato, inoltre, come la moglie e i figli del GIAMMARINARO Giuseppe, figurassero anche quali soci accomandatari del “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia – S.a.s. di CALISTRO Giovanna”, sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI traversa 09, avente come ragione sociale le attività parasanitarie e composta da:

1) CHIANETTA Fabrizio nato a Salemi il 20.09.1970 ivi residente in via Monaci n. 24 – Socio accomandatario dal 22.12.1955 titolare di azioni per lire 750.000;

2) MARRONE Monica nata a Salemi il 17.03.1971, ivi residente in via Dei Mille n. 88 – Socio accomandante, titolare di azioni per lire 250.000;

3) CALISTRO Giovanna nata a Salemi il 28.09.1957 ivi residente in c.da Sinagia 1067- Socio Accomandatario titolare di azioni per lire 1.000.000, moglie del GIAMMARINARO Giuseppe;

4) FERRANTE Rosa nata a Salemi il 24.10.1944, ivi residente in c.da Sinagia 1067, Socio Accomandatario titolare di azioni per lire 1.000.000;

5) MARRONE Cinzia nata a Salemi il 29.04.1973, ivi residente in via Marconi n. 46 – Socio Accomandante titolare di azioni per lire 750.000;

6) GIAMMARINARO Francesco, nato a Salemi il 23.04.1981, ivi residente in c.da Sinagia n. 1067 – Socio Accomandante titolare di azioni per lire 500.000, figlio di GIAMMARINARO Giuseppe;

7) GIAMMARINARO Manuela, nata a Salemi il 23.01.1980, ivi residente in c.da Sinagia 1067 – Socio Accomandante titolare di azioni per lire 1.000.000, figlia di GIAMMARINARO Giuseppe.

5. Altra R.S.A. riconducibile al GIAMMARINARO Giuseppe è quella denominata “EDEN Piccola Società Cooperativa a r.l.” sedente in Mazara del Vallo via dell’acquedotto n. 9, avente come ragione sociale l’acquisto e la

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ristrutturazione e la gestione di attività alberghiere ed attività sanitarie in genere, risultante composta da:

1. MESSINA Giovanni, nato a Palermo il 15.11.1951, residente a Mazara del Vallo via Toniolo n. 44, defunto – Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 28.02.2001;

2. TUDISCO Vito, nato a Mazara del Vallo il 20.10.1945, residente a Mazara del Vallo in via Castelvetrano n. 37 – Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione;

3. GIAMMARINARO Francesco, nato a Salemi il 23.04.1981, ivi residente in c.da Sinagia 1067, figlio del GIAMMARINARO Giuseppe – Consigliere.

In ordine a quanto sopra riportato, giova ricordare che il figlio del GIAMMARINARO Giuseppe, a nome Francesco, nonché MESSINA Angelo, figlio dell’imprenditore MESSINA Giovanni, risultano comparire nel consiglio di amministrazione di altra società denominata “Villa Letizia Sooc. Coop. ” , sedente in Mazara del Vallo. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) Sul conto del MESSINA Giovanni e TUDISCO Vito, si evidenziano le note del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato di Roma avente N. 123/F/1800/2001/R del 14.03.2001 e successiva N. 123/F/5502/2001/R del 21.08.2001, nelle quali i predetti, in relazione alla costruzione di moderne strutture alberghiere nel territorio di Mazara del Vallo che comportano copiosi investimenti di natura economica, da fonte confidenziale sono indicati quali prestanome del noto latitante mafioso MESSINA DENARO Matteo. ( all. n. 107 e 108 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

6. Nell’elenco delle società occultamente gestite dal GIAMMARINARO, giova elencare anche la “Villa Letizia” di Mazara del Vallo il cui consiglio di amministrazione risultava essere composto da CACCIATORE Francesco nato a Castellammare del Golfo il 01.01.1950, Presidente del Consiglio di Amministrazione, RUBINO Gaspare nato a Mazara del Vallo il 30.10.1955 – Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, MIRABILE Giacomo nato a Salemi il 18.05.1955 – consigliere, ROBINO Mirella nata a Salemi il 21.07.1974 (sua segretaria), MESSINA Angelo nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981 – consigliere, MANISCALCO Giuseppe nato a Mazara del Vallo il 26.07.1962 – Presidente del Collegio Sindacale, BONANNO Silvano nato a Mazara del Vallo il 26.10.1950 – Sindaco effettivo, ARDAGNA Nicolò Domenico nato a Salemi il 30.01.1965 Sindaco effettivo, FONTANA Santo nato a Erice il 19.12.1977 – Sindaco supplente, GIAMMARINARO Francesco

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nato a Salemi il 23.04.1981.

7. Alla stregua del CACCIATORE e del LIUZZA Stefano, il sopra citato MIRABILE Giacomo o suoi famigliari venivano censiti nella Piccola Società Cooperativa denominata “Villa Gaia Piccola Società a.r.l.”, sedente in Mazara del Vallo via F. Pompeano n. 26, risultante composta da TORRENTE Vito, nato a Mazara del Vallo il 01.12.1958, ivi residente in via G. C.A. Dalla Chiesa n. 10 Presidente del Consiglio di Amministrazione, MIRABILE Erminia, nata a Mazara del Vallo il 22.04.1980, V. Presidente del Consiglio di Amministrazione, GIAMMARINARO Manuela, nata a Salemi il 23.01.1980, figlia del GIAMMARINARO Giuseppe, Consigliere.

8. La Società a Responsabilità limitata denominata “Vita e Salute S.r.l.”, sedente in Castelvetrano in via Catullo n. 10, avente come ragione sociale la attività esterna di assistenza sanitaria, composta da MIRABILE Giacomo, nato a Salemi il 18.05.1955, residente a Mazara del Vallo via F. Pompeano n. 26 – Amministratore Unico dal 21.03.2001. Sempre nella citata società risultano comparire i seguenti soci: TORRENTE Vito, MIRABILE Giacomo, MIRABILE Erminia, STUPPIA Salvatore, LO SCIUTO Francesco, CHIOFALO Giovanni, ERRANTE Vita, MAGRO Gaspare.

9. La Società a Responsabilità Limitata denominata “KARMA S.r.l.”, sedente in Castelvetrano in via Biagio Militello n. 5, avente come ragione sociale le attività parasanitarie, composta da MIRABILE Giacomo, Amministratore Unico dal 14.05.2001. Della predetta società fanno parte come soci: DI MARIA, MIRABILE Gilda, DI ROSA Giovanna, MANGIARACINA Vincenzo, ACCARDO Francesco, CUTTONE Angela, MAGRO Gaspare, ROBINO Mirella, segretaria di GIAMMARINARO Giuseppe.

10. Società a Responsabilità limitata denominata “Villa Azzurra S.r.l.” sedente in Mazara del Vallo via Carlo Alberto dalla Chiesa n. 10, avente come ragione sociale lo svolgimento di attività nel campo sanitario in genere, risulta composta da BASILE Elvira, nata a Marsala il 09.12.1945, MIRABILE Giacomo, MILAZZO Michela Daniela, nata a Erice il 12.09.1974, GIACALONE Vito, nato a Mazara del Vallo il 05.06.1982, TORRENTE Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.04.1983. ( cfr. all. n.25 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

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§ II.7 – Le sistematiche e strumentali violazioni degli obblighi derivanti dall’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno di GIAMMARINARO Giuseppe, commesse con la complicità di personale medico: il ruolo del dott. BORRUSO Vincenzo per le false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati al Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione di Trapani, allo scopo di ottenere permessi di allontanamento dal Comune di Salemi

Come brevemente accennato nel capitolo I, nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe venivano emesse due ordinanze di custodia cautelare in carcere, rispettivamente n.1031/94 R.G. G.I.P. del 21.01.1995, del G.I.P. di Marsala per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di gravi delitti contro la P.A., e n. 3753/94 R.G.N.R. e n. 7320/94 R.G.I.P. del G.I.P. di Palermo il 23.06.1995 per associazione mafiosa ed altro, alla cui esecuzione lo stesso si sottraeva.

Le emergenze investigative sulle condotte tenute dal GIAMMARINARO, erano poi oggetto di valutazione anche con riguardo all’applicabilità nei suoi confronti di misure di prevenzione, a seguito di proposte del Questore pro tempore di Trapani e del Procuratore della Repubblica di Marsala.

Lo svolgimento del relativo procedimento dinanzi a codesta A.G., conduceva all’applicazione a carico del proposto della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune si residenza ai sensi della legge nr.575/65.

Di tale iter si riporterà di seguito un breve excursus, quale premessa alla descrizione della condotta tenuta dal GIAMMARINARO nel periodo in cui era sottoposto alla citata misura di prevenzione, e al sistematico pretestuoso utilizzo delle autorizzazioni a recarsi fuori dal comune di residenza per dar luogo ad incontri riservati con svariati soggetti, particolarmente in Palermo e Castellammare del Golfo.

Allora: in data 10.11.1995 il Giammarinaro veniva proposto da questo Ufficio Misure di Prevenzione per l’applicazione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e relativo sequestro dei beni ai sensi della Legge nr. 575/65.

In data 24.10.1996 la Procura della Repubblica di Marsala, con nota nr.17/92, nell’ambito del procedimento di prevenzione instaurato nei confronti di CANGELOSI Calogero + 46, richiedeva a carico del GIAMMARINARO l’adozione dei provvedimenti ex art. 3 quater L. 575/65, in quanto risultavano suoi rapporti di partecipazione societaria in diverse ditte.

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In data 27.01.1999, la Procura della Repubblica di Marsala, condividendo le motivazioni esposte nella succitata proposta del 10.11.1995 avanzava, nei confronti del GIAMMARINARO, analoga richiesta.

In data 06.06.2000 codesta Sez. M.P., con provvedimento n. 79/96 R.M.P., dichiarava “non farsi luogo” all’applicazione delle misure previste dall’art. 3 quater della legge 575/65.

In data 12.01.2001, con decreto n. 133/95 R.M.P., codesta A.G. applicava al GIAMMARINARO la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni quattro, ai sensi legge 575/65, cui veniva data esecuzione a decorrere dal 14.03.2001 dalla Stazione Carabinieri di Salemi.

In data 16.12.2002, la Corte di Appello di Palermo, con decreto 71/01 R.R.M.P., divenuto definitivo il 15.01.2004, confermava il decreto applicativo emesso da codesta Sezione.

Nel corso dei quattro anni di sottoposizione al regime della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, il GIAMMARINARO richiedeva ed otteneva svariate autorizzazioni ad allontanarsi dal comune di residenza, sia per motivi di giustizia (presenziare ad udienze relative a procedimenti giudiziari – rif. Autorizzazioni del 04.06.2001, 02.07.2001, 22.10.2001, 06.11.2001 – ovvero recarsi presso gli avvocati difensori – 30.10.2002) che per motivi personali.

In quest’ultimo caso, il GIAMMARINARO ha sempre addotto motivi di salute che avrebbero giustificato la sua presenza a Palermo, ove frequentemente si recava presso lo studio medico dei dott.Imburgia – Leone – Cricchio per cure odontoiatriche, ovvero a Castellammare del Golfo presso lo studio medico del dott. Borruso.

In occasione di molti di tali viaggi venivano predisposti opportuni servizi di osservazione, dai quali emergeva come il GIAMMARINARO fosse quasi sempre accompagnato dall’ARDAGNA Nicolò, da solo o in compagnia della ROBINO Mirella, e sfruttasse l’occasione per tenere delle vere e proprie riunioni politiche o societarie.

Al fine di fornire un quadro complessivo e dettagliato, si riportano di seguito, ordinati cronologicamente, gli esiti dei singoli servizi di osservazione svolti dalla Squadra Mobile di Trapani in occasione delle autorizzazioni concesse al GIAMMARINARO .

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A tal proposito, è il caso di precisare che tali servizi sono stati svolti dalla p.g. a campione, essendo state al suddetto concesse svariate autorizzazioni da codesto Tribunale di Trapani – Sezione M.P., a decorrere dal 2001, al fine di consentirgli sia di presenziare a udienze dinanzi a diverse A.G., nelle quali figurava quale parte in causa o teste, ovvero di sottoporsi a visite mediche.

In particolare, la gran parte dei servizi è stata effettuata dalla p.g. in occasione delle asserite visite mediche alle quali il GIAMMARINARO ha chiesto di sottoporsi presso studi medici situati fuori dal comune di residenza, ove era obbligato a soggiornare in virtù della misura di prevenzione applicatagli.

L’osservazione discreta svolta in tali circostanze dalla p.g., spesso con il supporto di video-riprese, unitamente all’esito dei servizi di intercettazione attivati nell’ambito del proc. pen. nr. 1314/09 21, hanno reso evidente come spesso le visite mediche specialistiche abbiano costituito un comodo pretesto per consentire al GIAMMARINARO di continuare a svolgere attività politica e gestire i propri affari, lontano dalla propria residenza, incontrando vari soggetti, coinvolti nella vita politica o appartenenti agli ambienti della sanità e delle strutture sanitarie assistenziali della provincia di Trapani.

- In data 29.07.2002 codesta Sezione M.P., con provvedimento n. 133/95, lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di residenza per i giorni 1 e 2 agosto 2002 per recarsi a Palermo, via Passaggio dei Poeti n. 11, presso lo studio odontoiatrico dei dott. Imburgia-Leone-Cricchio, per essere sottoposto a visita specialistica, prescrivendogli di presentarsi alla Stazione Carabinieri di Salemi subito prima della partenza e subito dopo il suo rientro; (all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- In data 13.08.2002, con provvedimento n. 133/95 era autorizzato ad allontanarsi dal comune di residenza per i giorni 3 – 9 – 17 settembre 2002 per recarsi a Palermo, via Passaggio dei Poeti n. 11, presso lo studio odontoiatrico dei dott. Imburgia-Leone-Cricchio, per essere sottoposto a visita specialistica, prescrivendogli di presentarsi alla Stazione Carabinieri di Salemi subito prima della partenza e subito dopo il suo rientro; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- In data 29.08.2002, con provvedimento n. 133/95, veniva autorizzato ad allontanarsi dal comune di residenza per sottoporsi ad accertamenti diagnostici presso lo studio del dott. BORRUSO Enzo, in oggetto, sito in Castellammare del Golfo via Duchessa n. 29/A nella data preventivamente comunicata all’autorità preposta alla sorveglianza, allontanandosi dal comune

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di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi agli accertamenti programmati, onerandolo di presentarsi all’Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza e all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- In data 23.09.2002, codesta Sezione M.P., con provvedimento n. 133/95, lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di residenza il giorno 24 settembre 2002 per recarsi a Palermo presso lo studio odontoiatrico dei dott. Imburgia-Leone-Cricchio, al fine di essere sottoposto a terapie mediche. Prescriveva allo stesso di comunicare all’Autorità preposta alla sorveglianza l’orario di partenza, quello di arrivo, il tragitto che avrebbe effettuato ed i soggetti che eventualmente lo avrebbero accompagnato, producendo, al rientro nel comune di soggiorno obbligato, idonea certificazione relativa alla avvenuta visita; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- In data 02.10.2002 , codesta Sezione M.P., con provvedimento n. 133/95, lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di residenza per il giorno 7 ottobre 2002 per recarsi a Palermo, via Passaggio dei Poeti n. 11, presso lo studio odontoiatrico dei dott. Imburgia-Leone-Cricchio per essere sottoposto a visita specialistica, onerandolo di presentarsi alla Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

In tale occasione, veniva predisposto apposito servizio di osservazione, durante il quale personale della Squadra Mobile notava il GIAMMARINARO recarsi a Palermo a bordo di autovettura Mercedes, targata AW389JM, all’epoca intestata al più volte citato “C.E.M.”, con sede legale nella Via del Fante 23/25 di Mazara del Vallo. L’autovettura era condotta dal surripetuto ARDAGNA Nicolò Domenico, in atti, mentre altre due donne occupavano i sedili posteriori del mezzo. Durante il servizio in argomento si aveva modo di constatare come il GIAMMARINARO, giunto presso il citato studio medico alle ore 12.05 circa, una volta uscito alle 13.20 si incontrava con più persone prima di lasciare la città per tornare verso Trapani. In particolare, raggiungeva subito due persone non identificate36, ferme ad attenderlo poco distante dallo studio medico, venendo

36 I suddetti soggetti, concluso l’incontro, salivano a bordo di autovettura Volkswagen Golf di colore grigio targata CB 134 MX di proprietà ella società di noleggio auto Maggiore che da un successivo accertamento risultava noleggiata alle ore 10:52 del 07.10.2002 presso l’agenzia della stazione ferroviaria Notarbartolo e riconsegnata alle ore 09:00 del’ 8.10.2002 a Messina, significando che l’utilizzatore della vettura risultava essere tale ORLANDO Rolando, nato a Messina il 23.10.1964 ed ivi residente in via Catania n. 469, titolare di patente di guida ME 2070811H con scadenza 13.07.2003. L’affittuario lasciava alla società i seguenti recapiti telefonici: 090/717601 e 335/5991939, mentre la

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raggiunto dalla moglie CALISTRO Giovanna, in atti, e da altra donna, verosimilmente la figlia Manuela, anch’ella in atti, allontanandosi temporaneamente con l’intero gruppo di persone, al quale si aggiungevano poco dopo altri tre soggetti non identificati, che si allontanavano con i due precedentemente fermatisi a conversare. Immediatamente dopo si susseguivano altri due incontri, esauriti i quali il GIAMMARINARO imboccava la strada del ritorno. ( all. n.109 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 30.10.2002: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di soggiorno per recarsi:

- a Palermo presso lo studio dell’avv. Franco INZERILLO; - a Marsala presso lo studio dell’avvocato Paolo Paladino nella data e ora che preventivamente avrebbe dovuto comunicare all’Autorità preposta alla sorveglianza;

- a Marsala per partecipare alla udienza fissata in data 04.11.2002, nonché alle eventuali successive nel procedimento penale n. 632/2002 R.G. a suo carico, pendente avanti a quel Tribunale; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 31.10.2002: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di soggiorno per sottoporsi ad accertamenti sanitari, in regime di day hospital presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, a partire dal mese di novembre 2002 e con cadenza mensile, allontanandosi dal comune di soggiorno il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi agli accertamenti programmati, onerandolo di presentarsi alla Autorità preposta alla sorveglianza, alla partenza ed all’arrivo in Salemi, e di comunicare preventivamente le date fissate per detti accertamenti.

- Con lo stesso provvedimento, veniva autorizzato a recarsi in data 11.11.2002 presso lo studio del dott. BORRUSO Enzo, per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi agli accertamenti programmati, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. In merito a quest’ultimo punto, non si dispone di elementi informativi che riscontrino la suddetta visita medica. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Viceversa, l’attivazione di un riservato servizio di intercettazione ambientale, con contestuale localizzazione satellitare del veicolo, all’interno dell’autovettura Ford Focus, targata BR398NV, di proprietà del già citato ARDAGNA Nicola, a fattura per il noleggio veniva intestata alla GRANDTOURASSISTANCE S.r.l. via Ennio Quirino Visconti n. 8 di Roma.

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decorrere dal 12.11.2002, consentiva alla p.g. di seguire i movimenti del GIAMMARINARO, che si è servito del supporto di quest’ultimo per i suoi spostamenti. In particolare, in data 20.11.2002, dal servizio tecnico succitato si riscontrava lo spostamento del GIAMMARINARO Giuseppe da Salemi a Trapani, a bordo del menzionato veicolo, condotto dall’ARDAGNA Nicolò, diretto all’Ospedale “S.Antonio Abate” di Erice C.S. Nell’occasione veniva predisposto un parallelo servizio di osservazione al fine di verificare, fin dove possibile, gli eventuali incontri con terze persone. ( cfr. all. n.106 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Effettivamente, durante la permanenza nella città di Trapani, ultimate le incombenze presso l’ospedale in tarda mattinata, il GIAMMARINARO, che si trovava in compagnia dell’ARDAGNA, come già detto, nonché di una donna, verosimilmente da identificarsi per la ROBINO Mirella, sua segretaria, si fermava in questa via G.B. Fardella, nei pressi del civico 206, dove si trovava parcheggiata un’autovettura Alfa 156, targata BL412PJ, a bordo della quale saliva percorrendo il tragitto fino alla strada provinciale per Salemi. Prima di mettersi sulla via del ritorno, tuttavia, il GIAMMARINARO tornava a bordo della Ford Focus con la quale aveva raggiunto l’ospedale. Tale circostanza induce a ritenere che il GIAMMARINARO abbia sfruttato l’occasione dell’autorizzazione a recarsi fuori dal comune di residenza per raggiungere Trapani, incontrando in via riservata altre persone, tanto da preferire conversare a bordo di altra autovettura. Dalla prosecuzione del servizio di osservazione si riusciva ad identificare il soggetto alla guida della Alfa 156 per MIONE Leonardo, nato a Erice il 28.2.1955 ivi residente in Salita Sant’Anna nr.42, avvocato, presidente della “CE.S.ME. spa”, struttura sanitaria con sede in Castelvetrano in via Gentile nr.10, della quale, peraltro, risultavano vice presidente il CAPIZZO Salvatore (peraltro da poco ucciso, il precedente 01.10.2002) e consigliere la ROBINO Mirella.

- 06.11.2002: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava ad allontanarsi dal comune di soggiorno per sottoporsi a cure odontoiatriche presso lo studio dentistico Imburgia ed altri in data 07.11.2002, per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Anche in questo caso, dai servizi di intercettazione ambientale con localizzazione Gps, nonché dai paralleli coordinati servizi di osservazione svolti da personale di polizia, si aveva modo di monitorare i movimenti dell’ex deputato regionale, che effettivamente in data 07.11.2002 si recava a Palermo, ancora una volta accompagnato dall’ARDAGNA Nicolò, a bordo

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della citata autovettura di proprietà di quest’ultimo, Ford Focus targata BR 398 NV, ed in compagnia di una donna, da identificarsi per la ROBINO Mirella. Nel corso del servizio, dal quale risultava che il GIAMMARINARO si era effettivamente recato presso lo studio medico associato Imburgia ed altri, aveva incontrato, una volta uscitone, un soggetto successivamente identificato per DE SANTIS Antonio, nato a Palermo il 04.02.1956 residente a Trapani in via Erice n. 30, Dirigente dell’Ufficio Formazione dell’A.S.L. n. 9 di Trapani, attuale Direttore della Scuola Professionale per Infermieri. ( cfr. all. n.97 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 12.11.2002: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 15.11.2002, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) Dal servizio di osservazione, appositamente predisposto per l’occasione, emergeva come il GIAMMARINARO effettivamente si fosse recato nel primo pomeriggio del 15.11.2002 preso lo studio medico associato del dott. Imburgia, accompagnato dall’ARDAGNA Nicolò alla guida dell’autovettura di quest’ultimo, la già citata Ford Focus targata BR 398 NV, con a bordo anche una donna, identificata per la segretaria ROBINO Mirella. Anche in tale circostanza, il predetto studio medico costituiva luogo d’appuntamento per successivi incontri del GIAMMARINARO con altri soggetti; infatti dopo circa mezzora lo stesso veniva raggiunto presso il citato studio medico dall’avv. MIONE Leonardo, sopra generalizzato, intrattenendosi a conversare allorquando erano raggiunti da altro individuo riconosciuto per l’on. ROMANO Francesco Saverio. Poco dopo, prima di prendere la via del ritorno verso Salemi, il GIAMMARINARO veniva visto trattenersi ulteriormente a conversare, a bordo della Ford Focus dell’ARDAGNA, con un altro uomo, successivamente sceso per mettersi alla guida di altra autovettura Mercedes targata AC914JJ, da immediati accertamenti risultata intestata a BARBIERA Gaetano nato a Salemi il 13.11.1959 ivi residente in via F. P. Clementi n. 39, odontoiatra.

Non si può fare a meno di rilevare come nel corso della permanenza presso quello studio medico il GIAMMARINARO sia stato notato prevalentemente impegnato a parlare al telefono cellulare, ovvero con l’avv. MIONE Leonardo e subito dopo con altro uomo, congedato il quale si dirigeva nuovamente verso Trapani. ( cfr. all. n.105 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

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− In data 20.11.2002, personale della Squadra Mobile di Trapani effettuava servizio di osservazione a Marsala, ove giunti alle ore 16.40, notava parcata l’autovettura Ford Focus targata BR 398 NV, nei pressi di quella via Mario Nuccio n. 2, ove ha sede lo studio dell’avvocato Paolo PALADINO, ed immediatamente vicino alla predetta vettura, all’angolo della suddetta via con la via Roma, il GIAMMARINARO Giuseppe che conversava con una persona non meglio identificata, mentre, pochi metri più indietro l’ARDAGNA Nicolò Domenico si intratteneva con ROBINO Mirella

Dopo qualche minuto, questi ultimi venivano raggiunti da un individuo successivamente identificato per MAURO Giovanni, nato a Marsala il 19.11.1941, ivi residente in via Roma n. 170, Consigliere Comunale del partito politico allora denominato “C.C.D.”. Quest’ultimo, dopo aver salutato un uomo, sopraggiunto verso le ore 17.00, identificato per GALFANO Eugenio Giuseppe, nato a Marsala l’01-10-1952, ivi residente in via Boeo n. 2, Sindaco pro tempore del Comune di Marsala, saliva a bordo dell’auto ove si trovavano a conversare l’ARDAGNA e la ROBINO, mentre il GALFANO entrava al suddetto civico 2 della via Mario Nuccio. Dal parallelo servizio di intercettazione ambientale all’interno della Ford Focus dell’ARDAGNA Nicolò, si ascoltava il MAURO Giovanni rispondere al proprio cellulare e riferire all’interlocutore di trovarsi sotto lo studio dell’avv. PALADINO e che l’uomo che stavano aspettando stava arrivando. Chiusa la conversazione telefonica il MAURO partecipava alla ROBINO ed all’ARDAGNA che era “Pino” e che era arrabbiato per il ritardo di tale “Andrea”, vantandosi poco dopo del fatto che il GIAMMARINARO era solito chiamarlo almeno tre volte al giorno. Questo lasciava supporre che l’interlocutore che lo aveva chiamato al telefono poco prima fosse proprio quest’ultimo. D’altra parte, alle ore 17.40 il MAURO Giovanni veniva visto scendere dalla Ford Focus ed entrare nello steso civico n. 2 della via Mario Nuccio, da dove usciva in compagnia del GIAMMARINARO, con il quale saliva a bordo della Ford Focus, per essere accompagnato in quella piazza Caprera. ( cfr. all. n.106 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 03.12.2002: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 03.12.2002, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi.

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Nel corso del parallelo servizio di osservazione, predisposto dalla p.g. per verificare gli spostamenti del GIAMMARINARO, e conformemente ad uno schema ormai consolidato, nel pomeriggio del 03.12.2002, il personale operante aveva modo di notare il predetto, affacciato allo studio medico de quo, mentre parlava al telefono cellulare con un anonimo interlocutore, uscendo pochi minuti dopo per incontrarsi con un uomo, con il quale si tratteneva a conversare per diversi minuti e al quale consegnava un biglietto di carta – che l’uomo riponeva nella tasca dei pantaloni dopo averlo letto. Il soggetto, che si allontanava a bordo di un’autovettura Mercedes targata AV 960 DT, risultata intestata a CANGEMI Giuseppa nata a Salemi il 22.08.1945 ivi residente in c.da Filci n. 1771 coniugata con LIUZZA Stefano, veniva successivamente identificato, tramite la fotografia apposta sul relativo cartellino di identità, per quest’ultimo, nato a Salemi il 31.01.1942, Presidente del Consiglio di Amministrazione della citata “Salus S.r.l.”. ( cfr. all. n.98 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 13.01.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 14.01.2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) - 22.01.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 30 gennaio e 10 febbraio 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi.

Nel corso del predisposto servizio di osservazione, alle ore 11.35 del 30.01.2003, il GIAMMARINARO Giuseppe veniva visto uscire dall’androne dell’ormai noto studio medico, dirigendosi nella vicina via Notarbartolo ove saliva a bordo dell’autovettura Ford Focus targata BR 398 NV con alla guida l’ARDAGNA Nicolò Domenico, per poi fermarsi in quella Piazza Indipendenza. Più tardi, alle ore 12.15 circa, all’interno del bar denominato “Santoro”, ubicato in quella piazza Indipendenza, il GIAMMARINARO si trovava in compagnia di altre tre persone, non meglio identificate, con le quali conversava fino alle successive 12.30, quando risaliva a bordo della Ford Focus, ove lo attendeva l’ARDAGNA per

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dirigersi verso l’autostrada A/29 Palermo - Trapani37.( all. n.110 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Nel corso del successivo viaggio a Palermo, in data 10.02.2003, gli agenti di polizia in servizio di osservazione, alle ore 11.15, notavano il GIAMMARINARO Giuseppe uscire dall’androne dell’ormai noto studio medico associato, sito in quella via Passaggio dei Poeti n.1, e dirigersi nella vicina via Notarbartolo ove, davanti al bar ubicato al civico n. 7 incontrava due individui, di cui uno riconosciuto per l’avv. MIONE Leonardo e l’altro per l’on. ROMANO Francesco Saverio, più sopra generalizzato. I tre uomini si recavano presso un bar, ove permanevano fino alle successive ore 12.25, quando il terzo uomo che si trovava in compagnia del GIAMMARINARO e del MIONE, non meglio identificato, usciva dal predetto bar e si recava nella vicina via Tasso ove, al civico n. 4 si incontrava con altro soggetto, con il quale dopo aver discusso per qualche minuto, raggiungevano il GIAMMARINARO ed il MIONE che si trovavano ancora all’interno del bar “Gala”.

Solo alle ore 13.20 il gruppo usciva dal bar per congedarsi, quindi il GIAMMARINARO raggiungeva l’ARDAGNA, alla guida dell’autovettura Ford Focus di sua proprietà38, unitamente al MIONE e agli altri due soggetti non meglio identificati. ( all. n.111 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 04.03.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava: − a recarsi presso il Tribunale di Marsala per l’udienza del 07 marzo 2003, nonché per le successive eventuali udienze per partecipare a dibattimento relativo al p.p. 3215/02 R. G.I.P., comunicando all’Autorità preposta alla sorveglianza l’orario di partenza e quello di ritorno, il mezzo di trasporto e l’itinerario prescelto in occasione di ciascuna udienza; − a recarsi presso lo studio medico del dott. BORRUSO Enzo, in data da comunicarsi preventivamente all’Autorità preposta alla

37Frattanto, il predisposto servizio di pedinamento dei due soggetti che si trovavano in compagnia del GIAMMARINARO consentiva di accertare come uno di questi saliva a bordo di una Volkswagen Polo targata PAV80951 intestata a SOTTILE Giuseppe nato a Palermo il 01.07.1944, ivi residente in via Imperatore Federico n. 70/A, mentre l’altro soggetto pedinato fino in viale delle Scienze, nel parcheggio della facoltà di Economia e Commercio prelevava un’Audi 80 targata PAB80591 risultante intestata a FALZONE Grazia nata a Palermo il 08.10.1954, ivi residente in via Lucchini Franco n.18.

38 Il MIONE Leonardo raggiungeva e saliva a bordo della propria Alfa Romeo 166, mentre gli altri due soggetti appositamente pedinati raggiungevano nuovamente la via Tasso ove si aveva modo di annotare come uno di questi prelevava l’autovettura Alfa Romeo 166 targata BS 665 MG. L’immediato accertamento eseguito presso il CED del Viminale consentiva di acclarare come la medesima vettura risultasse intestata a : SAVARENT S.p.a. - Via Borgnalle n. 10 – Aosta.

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sorveglianza, allontanandosi per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi agli accertamenti programmati, onerandolo di presentarsi alla predetta autorità alla partenza ed al ritorno; - a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 17 marzo 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 23.04.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 28 aprile e 12 maggio 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 06.05.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 7 e 8 maggio 2003, in sostituzione delle date di cui all’autorizzazione precedente, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 17.05.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 26 maggio 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 26.06.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi

− presso il Tribunale di Marsala per l’udienza del 02.07.2003, nonché per le successive eventuali udienze, per partecipare al procedimento di esecuzione n. 51/2003 R.G. Es.; − presso lo studio associato Imburgia, in data 11 luglio 2003 alle ore 9.00, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi;

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- 29.09.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 3 – 13 e 24 ottobre 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; (all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) - 04.11.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 4 e 13 novembre 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; (all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 10.12.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 11 dicembre 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 29.12.2003: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 30 dicembre 2003, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 08.01.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 8 gennaio 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. (all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 23.01.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso il Reparto Oculistica dell’Ospedale S.Antonio Abate, in data 26 gennaio

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2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 29.04.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia, in data 4 maggio 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 04.05.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi:

− in Palermo presso lo studio dell’avv. Inzerillo Franco; - in Marsala presso lo studio dell’avv. Paolo Paladino, nelle date e nelle ore da comunicarsi preventivamente alla autorità preposta alla sorveglianza e comunque non più di quattro ore continuative per conferire con l’avv. Inzerillo e non più di tre ore continuative per conferire con l’avvocato Paladino, comunicando all’Autorità preposta alla sorveglianza anche il mezzo di trasporto e l’itinerario prescelto in occasione di ciascuna sessione difensiva. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 12.07.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 12 luglio 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 12.07.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi a Palermo, presso lo studio dell’avv. Pitruzzella, in data da comunicarsi previamente, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) - 19.07.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 22 luglio 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e

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per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 26.07.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 30 luglio 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; (all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 16.08.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 2 settembre 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) - 28.09.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 4 ottobre 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 28.09.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi a Palermo, presso lo studio dell’avv. Inzerillo e a Marsala presso lo studio dell’avv. Paladino, in data da concordare con l’Autorità di P.S., allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 08.10.2004: : con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio associato Imburgia ed altri, in data 12 ottobre 2004, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; (

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all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

- 15.12.2004: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio di uno degli avvocati difensori, in data da comunicare previamente, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 15.12.2004: : con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio del dr. Enzo Borruso, in data da comunicarsi preventivamente, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi; ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

- 02.03.2005: con provvedimento n. 133/95 lo autorizzava a recarsi presso lo studio di uno degli avvocati difensori, in data da comunicare previamente, allontanandosi dal comune di soggiorno per il tempo strettamente necessario per il viaggio e per sottoporsi all’intervento programmato, onerandolo di presentarsi all'Autorità preposta alla sorveglianza alla partenza ed all’arrivo in Salemi. ( all. n.112 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

E’ opportuno, a questo punto, soffermarsi sulla reale natura delle visite mediche cui il GIAMMARINARO era autorizzato a sottoporsi presso lo studio del dott. BORRUSO Vincenzo, sito in Castellammare del Golfo, via della Duchessa n. 29.

Lo svolgimento di riservati servizi tecnici di intercettazione, telefonica ed ambientale, anche nei confronti di CANGEMI e dello stesso medico dr. BORRUSO, evidenziavano come, in realtà, il tenore dei rapporti tra quest’ultimo e il GIAMMARINARO andasse ben oltre il monitoraggio delle condizioni di salute dell’ex deputato regionale, per attenere invece, con predominante incidenza, all’attività politica e alle ambizioni professionali del citato medico all’interno delle gerarchie della A.S.L. nr.9 di Trapani, attraverso il conferimento di incarichi e le nomine riguardanti posti di prestigio presso ospedali e commissioni sanitarie della provincia di Trapani.

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Dalle risultanze delle intercettazioni emergeva come gli incontri tra il BORRUSO e il GIAMMARINARO avessero spesso come scopo quello di tenere delle riunioni riservate, alle quali il GIAMMARINARO poteva partecipare in virtù dei certificati medici, attestanti condizioni di salute tali da necessitare di cure mediche presso il citato studio, così avendo l’opportunità di allontanarsi dal comune di residenza ed eludere, in siffatto modo, i vincoli dell’obbligo di soggiorno.

In tale ottica, riferimenti nei confronti del BORRUSO Vincenzo emergevano nel corso di alcune conversazioni in cui il GIAMMARINARO ed il CANGEMI Giuseppe concordavano appuntamenti di natura espressamente politica da effettuare unitamente al citato medico castellammarese .

Infatti, nella conversazione che segue, il GIAMMARINARO - con il consueto espediente di utilizzare l’utenza cellulare di altro soggetto - dall’utenza 333/8131330, intestata a tale FICI Antonio, contattava il CANGEMI, sollecitando un incontro già organizzato dal citato SCALISI Antonino, in atti, consigliere nazionale dell’UDC. Il CANGEMI conveniva, soggiungendo che avrebbe fatto partecipare anche il di lui “cugino” (ad indicarne i rapporti di stretta familiarità ed amicizia) BORRUSO Vincenzo. ( all. n.113 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo n. 8547, delle ore 14.44 del 25.08.2003 utenza 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 emesso in data 21.02.2003.

GIAMMARINARO : ti ha chiamato SCALISI, quando ci vediamo?… CANGEMI : ma forse alle sette ci vediamo, non ne sono sicuro… con

mio cugino ENZO… hai capito?… con ENZO BORRUSO, mi hai capito?…

GIAMMARINARO : allora io devo avvertire qua a coso… CANGEMI : comunque, vediamo un pochettino , ti telefono verso le sei perché ancora

mi devo fare la doccia, devo consegnare l’uva, un sacco di cose…

GIAMMARINARO : senti qua, fai una cosa, chiama a questo numero qua perché è verso la persona hai capito?…

CANGEMI : va bene…

GIAMMARINARO : NINO ha preso questo impegno, cose, insomma… CANGEMI : va bene, va bene… GIAMMARINARO : va bene?… CANGEMI : ti chiamo a questo numero, ciao… GIAMMARINARO : okay?… CANGEMI : ciao, ciao… GIAMMARINARO : ciao…

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Nel pomeriggio della stessa giornata, il GIAMMARINARO utilizzando ancora l’utenza suddetta, chiamava nuovamente il CANGEMI per chiarire che all’incontro in questione avrebbe dovuto partecipare anche il Sindaco di Salemi.

Nella circostanza, essendo impossibile incontrarsi per quel giorno, il CANGEMI ed il GIAMMARINARO, dovendo questi dare una data certa al sindaco di Salemi per un nuovo incontro (eh, ma io con…un appunt…un…col… col primo cittadino un appuntamento lo devo prendere qua… ), si accordavano per vedersi il mercoledì seguente (mercoledì… alle 12:00?) davanti al bar, nei pressi dell’abitazione del GIAMMARINARO, per spostarsi insieme (va bene, a mezzogiorno qua sotto e dopo ci spostiamo va bene?). ( all. n.114 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 8552, delle ore 18.09 del 25.08.2003. utenza 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 emesso in data 21.02.2003.

CANGEMI : si pronto… GIAMMARINARO : pronto… CANGEMI : si… GIAMMARINARO : ehi… CANGEMI : ehi…

GIAMMARINARO : allora, mi hanno detto che non può essere, giusto è?… CANGEMI : si, si…

GIAMMARINARO : eh, ma io con… un appunt… un…col… col primo cittadino un appuntamento lo devo prendere qua…

CANGEMI : si… GIAMMARINARO : eh, mi dici quando, che io lo fisso… CANGEMI : verso mercoledì che dici?…io dovrei finire mercoledì, perché il problema

è che io vado a consegnare personalmente quest’ uva… GIAMMARINARO : uhm… ma non è che tu…per esempio se …anzi di pomeriggio la

facciamo di mattina o viceversa, non è che c’è problema… CANGEMI : ti chiamo a questo numero?… GIAMMARINARO : anche all’ora di pranzo,come vuoi tu insomma, va… CANGEMI : eh, ti chiamo a questo numero dico?…

GIAMMARINARO : va bene, basta che mi… che io lo fisso, se me lo puoi dire ora è meglio…

CANGEMI : se te lo posso dire ora è meglio?… GIAMMARINARO : e certo…

CANGEMI : per mercoledì va bene?… GIAMMARINARO : eh…

CANGEMI : mercoledì… alle 12:00?… GIAMMARINARO : a mezzogiorno, va bene… CANGEMI : lascio tutte cose… GIAMMARINARO : va bene…

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CANGEMI : e…ci vediamo al bar qua sotto…

GIAMMARINARO : va bene, a mezzogiorno qua sotto e dopo ci spostiamo va bene?…

CANGEMI : va bene, ciao… GIAMMARINARO : okay, ciao… CANGEMI : mercoledì alle 12:00…

A piena conferma che alla riunione doveva prendere parte anche il BORRUSO Vincenzo, proprio questi, nella stessa serata, dall’utenza 335/6408306, al medesimo intestata, contattava il CANGEMI.

Nella circostanza, il fidato medico di Castellammare del Golfo rappresentava al CANGEMI di aver appreso direttamente dal GIAMMARINARO dell’appuntamento concordato per il mercoledì seguente, spiegando di avere però un precedente impegno presso il proprio studio professionale, per cui lo pregava di rinviare l’incontro al giovedì successivo (“senti, mi ha detto per mercoledì, io purtroppo per mercoledì ho lo studio, se tu … se per te non porta ostacolo e lo rinviamo a giovedì, io sono disponibile, se no vi vedete voialtri”). ( all. n.115 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 8557, delle ore 22.17 del 25-08-2003 utenza 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 emesso in data 21.02.2003.

CANGEMI : si… BORRUSO : pronto… CANGEMI : e allora?… BORRUSO : grande PIPPO come stai?… CANGEMI : abbastanza bene, tu?… BORRUSO : niente, avevo un poco la pressione bassa, una fesseria… CANGEMI : niente di particolare… BORRUSO : no, niente… CANGEMI : e il caldo è…

BORRUSO : sentiamo, pronto e arzillo come sempre, senti, mi ha detto per mercoledì, io purtroppo per mercoledì ho lo studio, se tu … se per te non porta ostacolo e lo rinviamo a giovedì, io sono disponibile, se no vi vedete voialtri, io mercoledì non posso venire…

CANGEMI : e…vogliamo rinviare a giovedì?…io non lo so per giovedì come sono combinato …

BORRUSO : ma… CANGEMI : vediamo più avanti, poi eventualmente lo rinviamo… BORRUSO : no, per te, per te, no per me, perché io quello che …(inc.)… CANGEMI : no, io non lo so per ora perché… ascoltami… BORRUSO : eh…

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CANGEMI : sai perché non lo so?… perché sono nel, ho iniziato la vendemmia e quindi devo vedere un poco come sono organizzato …

BORRUSO : va bene… CANGEMI : se ci sono novità eventualmente ci sentiamo tra domani e dopodomani … BORRUSO : mi fai sapere tu se riesci a rinviarlo, se no… CANGEMI : va bene, va bene, va bene… BORRUSO : va bene?… CANGEMI : va bene, ciao… BORRUSO : un abbraccio… CANGEMI : ciao, ciao…

Una inequivocabile conferma che il BORRUSO Vincenzo abbia svolto un prezioso ruolo di supporto, strumentale alle esigenze di attivismo politico-affaristico del GIAMMARINARO Giuseppe, si desume dalla analisi dei servizi di pedinamento svolti in occasione delle autorizzazioni concesse al GIAMMARINARO, al fine di potersi recare fuori dal comune di Salemi, per sottoporsi a visite cardiologiche organizzate presso lo studio medico del BORRUSO, sito in Castellammare del Golfo, via della Duchessa n. 29, già sopra elencate.

Alla luce delle risultanze dei servizi di osservazione già svolti in occasione delle visite sostenute dal GIAMMARINARO presso lo studio medico associato del dr. Imburgia a Palermo, nel corso dei quali si aveva modo di constatare come le stesse fossero in realtà l’occasione per tenere riunioni riservate, al fine di verificare che effettivamente presso lo studio del dr. Borruso avvenivano visite mediche cardiologiche del GIAMMARINARO, veniva richiesto ed autorizzato il servizio tecnico di intercettazione ambientale nello studio del citato medico, giusto decreto urgente n. 2025/02 del 10.11.2002, iniziato il 12.11.2002 e cessato il 03.06.2003.

In data 04.02.2003, il GIAMMARINARO si recava - con la medesima autorizzazione del Tribunale di Trapani n. 133/95 - in Castellammare del Golfo, a bordo della Ford Focus targata BR 398 NV di cui sopra, con alla guida l’ARDAGNA Nicolò, presso lo studio del BORRUSO Enzo. Nell’occasione, il sorvegliato speciale di PS veniva scorto dal personale di Polizia mentre usciva dal citato studio medico in compagnia di numerose persone, tra le quali veniva riconosciuto il sopra indicato prestanome del GIAMMARINARO CACCIATORE Francesco39, con le quali si intratteneva ulteriormente per un

39 Il quale, si ricorda, rivestiva all’epoca la carica di presidente nella società cooperativa a r.l. “Villa Letizia”, operante nel settore dei servizi sanitari e avente sede a Mazara del Vallo, via M. Fani nr.144, e nella quale figuravano tra gli altri anche GIAMMARINARO Francesco (figlio del nostro) e ARDAGNA Nicolò Domenico, in qualità di sindaci, nonché la ROBINO Mirella (segretaria del GIAMMARINARO) quale consigliere.

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breve periodo prima di salutare e allontanarsi dal sito. ( all. n.116 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Era chiaro che i soggetti colà convenuti, attesa in particolare la presenza del CACCIATORE Francesco, vi si recassero al solo scopo di incontrare riservatamente il GIAMMARINARO, grazie al fittizio espediente della visita medica che giustificava l’autorizzazione di codesta A.G.

Tale ipotesi riceveva importanti conferme dal riservato servizio tecnico di intercettazione ambientale nello studio del predetto medico, esperito giusto decreto urgente n. 2025/02, tramite cui si aveva modo di registrare la conversazione avente progressivo n. 33, delle ore 13.17 del medesimo giorno 04.02.2003, intercorsa tra BORRUSO Enzo, il GIAMMARINARO Giuseppe, ed il citato CACCIATORE Francesco. ( all. n.77 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso del servizio di osservazione svolto contestualmente in loco, occorre precisare che, in prossimità del civico nr. 29 della via Duchessa di Castellammare del Golfo, recapito ove ha sede lo studio del dr. BORRUSO, veniva notata la presenza delle seguenti autovetture:

� autovettura Ford Focus targata BR 398 NV intestata ed in uso a

ARDAGNA Nicolò Domenico; � Volkswagen Passat targata BD 452 MM, intestata a ORLANDO

Salvatore nato a Alcamo il 16.01.1955, ivi residente in via Cavour, 141, medico;

� Lancia K targata BE 413 JW, intestata a AMATO Onofrio nato a Alcamo il 18.06.1947, ivi residente via Per Camporeale, n. 34, medico;

� Lancia Libra targata BH 855 JP, intestata a NEGLIA Maria nata a Castellammare del Golfo il 21.10.1956, ivi residente via Generale M. Di Gaetano n. 167;

I tratti salienti dell’incontro riguardavano ancora una volta la spartizione di posti dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie operanti nella provincia di Trapani; più in particolare, il BORRUSO chiedeva al GIAMMARINARO informazioni sul Direttore Generale dell’A.S.L. n. 9, MANNO Fulvio, e sulla sua affidabilità nell'assecondare le ambizioni del gruppo di soggetti nel quale egli ricomprendeva se stesso e il GIAMMARINARO (questo direttore nuovo?...amico nostro è?), ma più in particolare sulle strategie che il MANNO intendeva adottare in ordine alla nomina di nuovi primari ospedalieri e/o sul trasferimento di personale medico e paramedico.

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Continuando nella sua esposizione, il BORRUSO aggiungeva di avere appreso da amici comuni che il citato MANNO era intenzionato ad esautorare il Direttore Sanitario della A.S.L. CANGEMI Giuseppe (a PEPPE CANGEMI se lo vuole liquidare), circostanza per la quale otteneva l’immediata smentita da parte del GIAMMARINARO (ma chi le racconta queste minchiate?) che, in maniera categorica sottolineava che con la nomina del nuovo Direttore Generale il CANGEMI disponeva addirittura di maggiore autorità (ora firma CANGEMI ......il potere di firma ce l’ha lui…) .

Nel corso della riunione, dopo aver affrontato tematiche pertinenti le future elezioni provinciali e la rosa di candidati da proporre, il BORRUSO chiedeva al GIAMMARINARO quando questi fosse stato nelle condizioni di farlo nominare primario del reparto di cardiologia presso l’ospedale di Castelvetrano (ma insomma io voglio sapere quando… (incomprensibile)… mi ci fai diventare Primario (incomprensibile)… la minchia devo cambiare da questo Ospedale… me la trovi un’alternativa per me?... ma su Castelvetrano si può fare una cosa?... scusa Castelvetrano ha…) ottenendo da questi la conferma della fattibilità dell’operazione (… organizzare… dice… qualcosa si può fare” ). - Dagli accertamenti svolti presso la A.S.L. di Trapani, non risulta, comunque, che lo stesso abbia ottenuto tale nomina, risultando dall'01.09.1995 Dirigente Medico di cardiologia di ruolo, in particolare, dal 13.08.2002 al 31.05.2006 responsabile Day Hospital Cardiologia-Patologia Aritmica (struttura semplice) P.O. Di Alcamo e dall’01.06.2006 Responsabile Struttura Semplice di terapia subintensiva di cardiologia. ( cfr all. n.78 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo n. 33 delle ore 13.17 del 04.02.2003. registrata nello studio medico di BORRUSO Vincenzo decreto urgente n. 2025/02 emesso il 10.11.2002

GIAMMARINARO : mi devi parlare?... BORRUSO : si… perché?... GIAMMARINARO : va bene… BORRUSO : dobbiamo parlare solo per bere?... (incomprensibile)… chiudila la

porta… (incomprensibile)… allora che mi racconti?... questo direttore sanitario che vuole fare?.... questo direttore nuovo?...

GIAMMARINARO : ma è… (incomprensibile)… BORRUSO : amico nostro è?... qua… minchia… arrivano notizie di sotto…

(incomprensibile)… GIAMMARINARO : ma perché che notizie arrivano?... BORRUSO : è amico personale… fa tutto quello che gli dice MICCICHE’… e poi

tutto calmo… GIAMMARINARO : (incomprensibile)…

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BORRUSO : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : (incomprensibile)…ma che dai conto a queste minchiate?... BORRUSO : no… io non ho dato conto a nessuno… GIAMMARINARO : lui è amico… logico e lo è… è stato nominato dal PRESIDENTE ed

è amico… ed è in buone… diciamo… certo… FORZA ITALIA… (incomprensibile)… ma no… (incomprensibile)…

BORRUSO : ma intanto come minchia si è venuto a presentare in ospedale con questo?...

GIAMMARINARO : con chi?... BORRUSO : con TURANO si è presentato… GIAMMARINARO : sarà che è venuto da Alcamo e gli doveva far vedere…

(incomprensibile)… BORRUSO : e tutte le… gli sta preparando tutte le R.S.A a TURANO… tutte le

cose e poi sono state cambiate… tutte cose approvate… GIAMMARINARO : (incomprensibile)… BORRUSO : no… dici?... aspetta due minuti… fammi capire la storia com’è…

racconta… a quello gli ha detto che lo vuole liquidare… GIAMMARINARO : a chi?... BORRUSO : a PEPPE CANGEMI se lo vuole liquidare… GIAMMARINARO : ma chi l’ha detto chi lo vuole liquidare?… BORRUSO : non è vero?... GIAMMARINARO : ma che dici… BORRUSO : dice… che non lo prende tanto in considerazione…

GIAMMARINARO : ma chi le racconta queste minchiate?… BORRUSO : all’Ospedale girano tutte queste notizie… che cazzo ti posso dire…

(incomprensibile)… riunioni… neanche vero è?... GIAMMARINARO : questa vera è… BORRUSO : (incomprensibile)… con Marsala… GIAMMARINARO : mi ha detto Natale che… (incomprensibile)… BORRUSO : e perché?... GIAMMARINARO : perché praticamente a quanto sembra siccome la più alta percentuale di

infortuni viene da Marsala… e… e poi vogliono fare una cosa a Marsala… ed una cosa… un centro di riabilitazione da un’altra parte… (incomprensibile)… si… vogliono fare alcune cose… questo… stanno facendo… (incomprensibile)… fatto insomma… (incomprensibile)… non c’è niente… quindi…

BORRUSO : (incomprensibile)… GIAMMARINARO : io credo di si… BORRUSO : vogliono chiudere?... GIAMMARINARO : ma quando mai… tutte minchiate sono… BORRUSO : ma nell’ortopedia mi sembra che ci sono che… VITO gli ha detto che in

ortopedia non c’è nessuno preparato… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : perché quello era… (incomprensibile)… BORRUSO : ha convocato a… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : perché questa è una di quelle cose… come tutte le cose che insomma…

che noi possiamo fare… questo è uno che è venuto dicendo e lo ha dichiarato sopra il giornale… la prima cosa che ha detto : “non può essere sempre… (incomprensibile)… ortopedie… pediatrie… ostetricie…ed è… cioè… non ha senso… tutta attorno… qua in… in una Provincia di due soldi… e tutti a 20 chilometri dall’altro”… obiettivamente… io non mi sono mai sentito di dirgli… per esempio ai tempi quando c’ero…

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quando… (incomprensibile)… “chiudiamo l’ostetricia di Salemi”… non ci si ricovera nessuno… avendo là uno, due malati ricoverati… (incomprensibile)… opera nessuno…se ne vanno a Trapani… (incomprensibile)… oppure ormai vanno nelle altre strutture… (incomprensibile)… Sicilia… capisci?… quindi lui… sembra che…. siccome non è niente questa cosa… prima di cominciare etc… secondo me si è fatto l’idea che ortopedia a Marsala c’è… a Castelvetrano c’è… a Salemi c’è…a Trapani… (incomprensibile)… c’è… a Mazara c’è… un’altra ortopedia… probabilmente pensa a questo… se tu consideri ad esempio che… che prima quando non c’era lui il potere di firmare l’aveva CASCIANO… è giusto?... eh… ora no…

BORRUSO : (incomprensibile)… quindi…

GIAMMARINARO : ora firma CANGEMI… quando CANGEMI non… (incomprensibile)…

BORRUSO : infatti lui… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : il potere di firma ce l’ha lui… BORRUSO : CERBONARO…. Come si chiama CARBONARO?... perché

questo… (incomprensibile)?... ENRICO?... GIAMMARINARO : no… ma quando mai… BORRUSO : ma ENRICO com’è?... in mezzo ad una strada?... GIAMMARINARO : ma quando mai… BORRUSO : ah?... (incomprensibile)… ENRICO è?... GIAMMARINARO : più o meno… BORRUSO : mi hanno detto così… è pure minchiata?... questo me l’ha detto PEPPE

GUARRASI… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : eh… in tante cose… BORRUSO : in tante cose…mi ha detto che il pezzo grosso oramai in Sicilia è…

dice… (incomprensibile)… è stato designato dal… da TOTO’ CUFFARO e DAVIDE COSTA… (incomprensibile)… a sottomettere… eh… eh…

GIAMMARINARO : non fa niente…

BORRUSO : ma insomma io voglio sapere quando… (incomprensibile)… mi ci fai diventare Primario…(incomprensibile)… la minchia devo cambiare da questo Ospedale… me la trovi un’alternativa per me?... ma su Castelvetrano si può fare una cosa?... scusa Castelvetrano ha… (incomprensibile)…

GIAMMARINARO : (incomprensibile)?… BORRUSO : non c’è niente di primariato… c’è un facente funzione… si chiama

POMPEO… che è cugino di POMPEO l’altro… che dobbiamo fare?... mi hai detto di aspettare fino a Marzo… a Marzo riesci a “spirugghiare” questa cosa?...

GIAMMARINARO : “(incomprensibile)… organizzare… dice… qualcosa si può fare”…

BORRUSO : cosa gli vieni a dire?... per la Cardiologia?… il primariato?... GIAMMARINARO : o a Castelvetrano… o a Salemi… (incomprensibile)… BORRUSO : perché io ho problemi a venirmene a Salemi… ci vengo di corsa… non

solo… ma facciamo una squadra di “picciutteddri”… no?... e facciamo una bella cosa… abbiamo le strutture… gli strumenti… perché… (incomprensibile)… fare… scusa?... allora mi conviene venire a

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Salemi… minchia di corsa ci vengo… però voglio che gli infermieri me li tiro di qua…

GIAMMARINARO : gli infermieri… (incomprensibile)… BORRUSO : ed allora non me li tiro… li lascio qua… (incomprensibile)… me lo

devo portare però… GIAMMARINARO : come te li tiri?... . (incomprensibile)… BORRUSO : ma vero tu mi dici che si può fare?... GIAMMARINARO : (incomprensibile)… BORRUSO : una cosa sola… (incomprensibile)… che cazzo faccio… me ne esco

dai posti letto per andare a fare… (incomprensibile)… GIAMMARINARO : studiamo la cosa che… (incomprensibile)… e ci sentiamo… molto

presto e ti chiamo io…

BORRUSO : ma il primariato me lo deve dare…

GIAMMARINARO : intanto questa cosa quando la dobbiamo fare noialtri?... BORRUSO : ora… non conviene ora…

GIAMMARINARO : conviene che ce ne usciamo... BORRUSO : già tutte cose preparate c’è… non lo vedi?...

E’ evidente come tale conversazione fornisca un riscontro oggettivo alla ipotesi investigativa dell’utilizzo strumentale di falsi certificati medici per ottenere le autorizzazioni a recarsi fuori dal comune del soggiorno obbligato e tenere, con lo stesso medico cardiologo e, di volta in volta, anche con altri soggetti interessati, delle riunioni politiche e d'affari in via riservata, come peraltro risulterà confermato dallo stesso BORRUSO nel corso di una conversazione telefonica intercettata e più avanti commentata.

Riscontri utili a delineare la causale dell’incontro effettuato dal GIAMMARINARO presso lo studio medico del BORRUSO Vincenzo si acquisivano anche attraverso il riservato servizio tecnico di intercettazione telefonica, nell’ambito del p.p. 13957/01 N.C. D.D.A, giusto decreto urgente n. 130/03 del 30-01-2003, iniziato il 04-02-2003 e cessato il 02-10-2003 sulle utenze telefoniche 0924/30200, ubicata nello studio medico, e 335/6408306, in uso al BORRUSO Vincenzo.

Infatti, che l’incontro tra il GIAMMARINARO, il BORRUSO ed il CACCIATORE Francesco avesse, effettivamente, quale scopo prioritario quello di discutere del nuovo assetto dell’Azienda, derivante dalla nomina del Direttore Generale MANNO Fulvio, piuttosto che l’effettiva visita cardiologica del GIAMMARINARO, emergeva anche dal contenuto della conversazione telefonica avente progressivo n. 69 avvenuta alle ore 19.53 del 05.02.03, il giorno dopo la riunione, allorquando il BORRUSO veniva contattato tramite l’utenza fissa n. 0924/509079 intestata a GRIMAUDO Lucia, residente ad Alcamo in via Ludovico Ariosto n. 46, da PELLERITO Pietro, infermiere professionale e sindacalista presso l’ospedale di Alcamo, attuale consigliere provinciale e sulla cui figura si rimanda a quanto già esposto nei capitoli

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precedenti (supra cap. II.4). (cfr. all. n.117 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Come già commentato nel precedente capitolo, l’argomento della conversazione riguardava la scelta di alcuni medici cui assegnare incarichi,oltre che il potenziale trasferimento del PELLERITO, tutte decisioni che dipendevano, per come si comprende dalle spiegazioni del BORRUSO, dall’appoggio dato all’una o all’altra corrente politica all’interno della A.S.L., facenti capo al GIAMMARINARO Giuseppe ovvero ad altri politici.

Il BORRUSO si mostrava particolarmente informato sugli schieramenti e sulle motivazioni che sottendevano le varie decisioni, oltre che assolutamente in confidenza con il GIAMMARINARO, con il quale aveva intrattenuto una discussione avente ad oggetto proprio le dinamiche interne alla A.S.L. nr.9

Il contatto diretto e costante esistente tra il GIAMMARINARO ed il BORRUSO veniva confermato anche da una conversazione (progr. n. 146) avvenuta il giorno seguente 06.02.2002, alle ore 17.17, durante la quale il medico castellammarese utilizzava quale veicolo per la trasmissione di notizie l’ARDAGNA Nicolò Domenico. ( all. n.118 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Nel corso della breve conversazione, il BORRUSO contattava l’interlocutore chiedendogli di avvisare “l’amico” (dimmi una cosa ma l’amico mio lì con te è?), ovvero il GIAMMARINARO, che il Direttore Sanitario si era recato da “TURANO”, ovvero il già citato TURANO Girolamo, in atti, onorevole regionale dell’UDC presso l’Assemblea Regionale Siciliana, ottenendone come risposta che a breve lo avrebbe fatto richiamare (niente… fargli sapere che …gli dici che il Direttore Sanitario se n’è andato da TURANO ).

Progressivo nr. 146 delle ore 17.17 del 06.02.2003

Intercorsa sulla utenza cellulare nr. 3356408306 in uso a BORRUSO Enzo. Decreto urgente n. 130/03 emesso in data 10.11.2002

ARDAGNA : pronto… BORRUSO : pronto NICOLA come siamo a posto?… ARDAGNA : a posto…insomma un poco di freddo eh… BORRUSO : un poco di freddo c’è lì non è vero?… ARDAGNA : si freddo c’è…

BORRUSO : io qua ho il sole… dimmi una cosa ma l’amico mio lì con te è?… ARDAGNA : fra dieci minuti…

BORRUSO : niente… fargli sapere che … gli dici che il Direttore Sanitario se n’è andato da TURANO…

ARDAGNA : va bene ora …lo faccio chiamare comunque…

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BORRUSO : va bene…ciao…ciao… ARDAGNA : arrivederci…

Appena pochi minuti dopo, alle successive ore 17.22 del 06.02.2003, l’argomento riguardante la paventata possibilità che un alleato del GIAMMARINARO, quale il direttore sanitario della A.S.L. CANGEMI Giuseppe, potesse coltivare delle aderenze con il TURANO Girolamo, motivava personalmente il GIAMMARINARO Giuseppe a contattare il BORRUSO Enzo, per come quest’ultimo aveva concordato poco prima con l’ARDAGNA Nicolò.

Nel corso del dialogo, in entrata sull’utenza intercettata, il BORRUSO rappresentava al GIAMMARINARO il timore che il CANGEMI Giuseppe potesse stabilire intese parallele con i TURANO, il Girolamo ed il di lui padre Vito (“l’amico nostro Direttore Sanitario pare che … dialoghi molto con TURANO …che hanno fatto si sono accordati può essere?…”), esprimendo le proprie preoccupazioni in virtù del fatto che il TURANO avesse millantato al CANGEMI eventuali meriti sulla risoluzione di una problematica che interessava il dirigente A.S.L. e che, invece, era stata risolta a suo favore proprio grazie al GIAMMARINARO (“…dico non vorrei che tu gli hai aggiustato la cosa e poi il merito se lo prende quello…… “).

Su tali considerazioni il GIAMMARINARO, dopo essersi informato sul

luogo in cui il TURANO si era incontrato con il CANGEMI, lo invitava a stare tranquillo poiché ne avrebbe discusso personalmente proprio con quest’ultimo. (all. n.119 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo nr. 147 delle ore 17.22 del 06.02.2003 Intercorsa sulla utenza telefonica cellulare sull’utenza nr. 3356408306 in uso a BORRUSO

Enzo. Decreto urgente n. 130/03 emesso in data 10.11.2002

BORRUSO : pronto… GIAMMARINARO : ENZO?… BORRUSO : si… GIAMMARINARO : ehi ENZUCCIO!…

BORRUSO : si il… l’amico nostro Direttore Sanitario pare che … dialoghi molto con TURANO … che hanno fatto si sono accordati può essere?…

GIAMMARINARO : chi te l’ ha detto?…

BORRUSO : li ho visti io oggi… GIAMMARINARO : con chi col padre o col figlio?…

BORRUSO : il padre… il padre… il padre… dico non vorrei che tu gli hai aggiustato la cosa e poi il merito se lo prende quello…

GIAMMARINARO : mah!…

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BORRUSO : comunque!…sappiti regolare è giusto che…poi… GIAMMARINARO : dove li hai visti?… BORRUSO : di fronte l’ospedale c’è la tabaccheria… quella dei CAMPO e si sono

infilati là dentro e sono rimasti un bel pezzo a chiacchierare … GIAMMARINARO : ho capito…vediamo… tu vieni dopo… BORRUSO : come?…

GIAMMARINARO : intanto vedo se viene… non deve venire là … BORRUSO : lui deve venire?… GIAMMARINARO : …(incomprensibile)… BORRUSO : va bene …va bene…io però sono a Verona …appena rientro …sabato

pomeriggio io mi faccio vedere… GIAMMARINARO : va bene… BORRUSO : okay ciao…ciao… GIAMMARINARO : la sera poi se vuoi venire vieni… BORRUSO : e sono reperibile di sera capisci?… GIAMMARINARO : ah …ho capito…va bene… BORRUSO : se riesco…se riesco a cambiarmi la reperibilità resto va bene?… GIAMMARINARO : va bene ciao… BORRUSO : okay ciao…ciao…

Peraltro, in modo omologo a quanto si è evidenziato per il CANGEMI Giuseppe, va detto come già le conversazioni suesposte pongano in luce anche per il BORRUSO Vincenzo l’evidente, continuo e costante, rapporto mutualistico esistente, anche in questo caso, con l’allora sorvegliato speciale di P.S., in un precisa aderenza organica al medesimo gruppo di potere di cui facevano parte il CANGEMI e la cordata di imprenditori direttamente riferibile al GIAMMARINARO Giuseppe, con lo scopo di tessere una rete di contatti, amicizie, appoggi politici, che consentissero a ciascuno di curare i propri interessi, in termini sia puramente economici che di infiltrazione e consolidamento del potere nella Pubblica Amministrazione.

Proprio tale rapporto mutualistico fra il GIAMMARINARO, il CANGEMI ed il BORRUSO Vincenzo, trovava una precisa ed esplicita concretizzazione negli accordi illeciti mirati a condizionare la nomina del BORRUSO a Presidente della Commissione Invalidi Civili del comprensorio di Alcamo, A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili).

Alle ore 19.46 del 07.02.2003, il BORRUSO Enzo riceveva sulla propria utenza cellulare 3356408306 (progr. n. 207) una telefonata da parte di un uomo, a lui noto, non identificato. (all. n.120 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Dopo avere disquisito su argomenti non pertinenti alle indagini, l’uomo chiedeva al BORRUSO se avesse conferito con il Peppuccio CANGEMI per avere notizie circa una non meglio indicata lettera che era ancora nella disponibilità del prefato manager (“… tu hai parlato poi con Peppuccio?… ”).

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Progressivo nr. 207 delle ore 19.46 del 07.02.2003

Intercorsa sulla utenza cellulare nr. 3356408306 in uso a BORRUSO Enzo. Decreto urgente n. 130/03 emesso in data 10.11.2002

UOMO : tu hai parlato poi con Peppuccio?… ENZO : Peppuccio chi?... UOMO : eh?... ENZO : chi è Peppuccio.... CANGEMI?... UOMO : eh!... ENZO : quando?... UOMO : non lo so... non gli hai parlato... dico... ENZO : no... no di recente no, perché?...

UOMO : dico... la cosa... la lettera lui ce l' ha...

Il BORRUSO, da subito, intuito il senso della domanda dell’interlocutore, dopo avere confermato che di recente non aveva parlato con il CANGEMI (“… no... no di recente no, perché?...”), lo aggiornava che, quella stessa mattinata, gli era pervenuta una lettera (“…no... mi è arrivata la lettera... oggi mi è arrivata” ) da parte dell’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili di Trapani (“…è la lettera che praticamente, l'associazione nazionali mutilati invalidi civili, manda al direttore generale dell'USL numero... numero 9 di Trapani”) nella quale veniva comunicato al Direttore Generale dell’A.S.L. n. 9 di Trapani MANNO Fulvio che la Presidenza della predetta Associazione aveva nominato presso la Commissione Invalidi Civili dell'A.S.L. il dott. BORRUSO Enzo, quale medico titolare in sostituzione del dott. CANZONERI Gaspare, per il Distretto Sanitario n. 6 di Alcamo (“ … presso la commissione invalidi civili dell' USL n.6... direttore sanitario di Alcamo... distretto sanitario di Alcamo... la presente per comunic... che questa presidenza ha nominato i seguenti medici titolari... dottore BORRUSO cardiologo.... in sostituzione del dottore CANZONERI Gaspare...”):

ENZO : no... mi è arrivata la lettera... oggi mi è arrivata... UOMO : da dove?... ENZO : da Trapani... UOMO : a... te l' hanno mand... comunicato ufficialmente?... ENZO : aspetta che te la faccio leggere... anzi te la leggo... no te la faccio leggere... UOMO : bravo... ENZO : è la lettera che praticamente, l'associazione nazionali mutilati

invalidi civili, manda al direttore generale dell'USL numero... numero 9 di Trapani: "Oggetto: nomina medici rappresentanti ANMCI”...

UOMO : eh!... ENZO : presso la commissione invalidi civili dell' USL n.6... direttore

sanitario di Alcamo... distretto sanitario di Alcamo... la presente per comunic... che questa presidenza ha nominato i seguenti medici

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titolari... dottore BORRUSO cardiologo.... in sostituzione del dottore CANZONERI Gaspare...

UOMO : si...

Il BORRUSO, procedendo nella lettura del documento che lo riguardava, riportava come la medesima Associazione avesse nominato il dottore GALATIOTO Sergio40, quale medico supplente della stessa commissione (... supplente il dottore GALATIOTO Sergio nato a Palermo… residente a Castellammare del Golfo, distinti saluti"...):

ENZO : (incomprensibile)... supplente il dottore GALATIOTO Sergio nato a Palermo… residente a Castellammare del Golfo, distinti saluti"..

UOMO : e basta?... ENZO : e basta! ... perché quale?...

Appreso quanto sopra, l’interlocutore chiedeva al BORRUSO se nella lettera fosse stato menzionato un non meglio indicato medico di Mazara del Vallo (“…a quelli.... quello di Mazara non c'è scritto là...”) e, avendo avuta risposta negativa, in merito insisteva sulla necessità di conferire sia con il MANNO che con il CANGEMI (“…da Peppuccio... da Manno... comunque ci dobbiamo parlare... dico... quello stasera ... o..”).

UOMO : a quelli.... quello di Mazara non c'è scritto là... ENZO : no... quello di Mazara no... questo è... diciamo è in riferimento a me... UOMO : si... e questo ora ti deve arrivare la nomina da lì... ENZO :da dove?... UOMO : da lì... da Peppuccio... da Manno... ENZO : ho capito!...

Quindi, l’uomo notiziava il BORRUSO sulla necessità di discutere dell’argomento anche con tale “NOLFO”, identificato per NOLFO Salvatore, in atti, il quale, si ricorda, il giorno prima era entrato in contatto telefonico con il GIAMMARINARO, all'utenza intestata alla “Salus s.r.l.”, per concordare la trasmissione di una non meglio specificata e delicata documentazione da fargli pervenire (progr. nr.217 del 06.02.2003 - dec.int.nr.2267/02). ( cfr. all. n.38 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

UOMO : comunque ci dobbiamo parlare... dico... quello stasera ... o... ha aderito pure

questo NOLFO... eh...

Sempre riconducente alla segnalazione da operare in favore del BORRUSO, nella vicenda riguardante la nomina del predetto medico castellammarese a Presidente della Commissione Invalidi Civili del comprensorio di Alcamo, è la 40 Da accertamenti svolti presso la A.S.L. nr.9 di Trapani, lo stesso si identifica per GALATIOTO Sergio, nato il 16.09.1954, iscritto all’Albo Unico dei Medici di Assistenza Primaria nell’ambito territoriale di Castellammare del Golfo.

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conversazione avvenuta il 19.02.2003, quando il BORRUSO contattava direttamente il CANGEMI Giuseppe .

Il BORRUSO domandava al CANGEMI se fosse stata fatta “quella delibera” che lo riguardava personalmente e che - spiegava - era stata “segnalata dal signor NOLFO” (“..quella delibera per me, segnalata dal signor NOLFO è stata fatta?…”); il CANGEMI soggiungeva di avere interessato per la pratica il citato NOLFO affinché provvedesse in merito e che, pertanto, attendeva notizie da questi (“…ho data a NOLFO perché NOLFO prima era partito in quarta, poi dice, aspettiamo un secondo che mi deve parlare, ora aspetto che viene lui, vediamo quello che mi deve dire… ”). Pertanto, il CANGEMI suggeriva al BORRUSO di parlare direttamente con il NOLFO allo scopo di verificare l’iter della pratica (“non l’ ho attenzionata, tu parla, mettitici in contatto… ”).( all. n.121 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo nr. 679 delle ore 09.15 del 19.02.2003

Intercorsa sulla utenza cellulare nr. 3356408306 in uso a BORRUSO Enzo. Decreto urgente n. 130/03 emesso in data 10.11.2002

CANGEMI : pronto… BORRUSO : grande amico mio… come stai? CANGEMI : che si dice?…sono in macchina e sto andando in azienda… BORRUSO : ma non mi dici niente?…la pratica mia è stata fatta?… CANGEMI : come la?…

BORRUSO : quella delibera per me, segnalata dal signor NOLFO è stata fatta?…

CANGEMI : qual’ era la delibera?…ah quella della cosa lì?… BORRUSO : si quella di… CANGEMI : l’ ho data a NOLFO perché NOLFO prima era partito in quarta,

poi dice, aspettiamo un secondo che mi deve parlare, ora aspetto che viene lui, vediamo quello che mi deve dire…

BORRUSO : ma perché non la vuole fare più?…può essere?… CANGEMI : no, non lo so se la voglia fare lo stesso, non ne ho idea, hai capito?… BORRUSO : va bene…

CANGEMI : cioè…lettere da dissegretare alle commissioni, fammi, fai vedere un poco cosa dice lui…

BORRUSO : ascolta, ma è fatta solo per Alcamo questa cosa da firmare o per tutto … perché lui è…

CANGEMI : no, per tutti, dobbiamo farla per tanti… BORRUSO : perché lui mi disse che ne doveva fare tre… CANGEMI : due, tre posti, si… BORRUSO : e allora devo mettermi in moto… CANGEMI : no, non l’ ho attenzionata, tu parla, mettitici in contatto…

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Nel successivo mese di marzo, il BORRUSO Vincenzo contattava nuovamente il CANGEMI Giuseppe, chiedendogli notizie della pratica che lo interessava e lumi sull’intendimento del NOLFO al riguardo, concordando di parlarne de visu.( all. n.122 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo nr. 1368 delle ore 10.51 del 06.03.2003 Intercorsa sulla utenza cellulare nr. 3356408306 in uso a BORRUSO Enzo.

Decreto urgente n. 130/03 emesso in data 10.11.2002 CANGEMI : pronto… BORRUSO : pronto… CANGEMI : ehilà…ciao dimmi… BORRUSO : come stai caro?… CANGEMI : bene, bene, bene tutto a posto… BORRUSO : ti è arrivata quella cosa?…il fax?… CANGEMI : quale fax?…

BORRUSO : il fax del direttore Sanitario non ti è arrivato?… non te l’ ha fatto poi alla fine?…

CANGEMI : ma quale fax mi doveva fare?… BORRUSO : ti doveva fare un fax di una relazione che ho fatto io… CANGEMI : non mi è arrivato ancora, eh?… BORRUSO : ah?… CANGEMI : non l’ ho guardato ancora…

BORRUSO : e va bene, va bene… poi la seconda cosa che volevo sapere da te è che, quella cosa di … NOLFO si è bloccata?… che cazzo ha fatto quello non la vuole fare più?…

CANGEMI : parliamone, qualche giorno è giusto che noialtri ci mangiamo una pizza perché e da molto che non stiamo assieme…

BORRUSO : va bene, ti abbraccio… CANGEMI : ciao… BORRUSO : ciao, ciao, ciao…

Il successivo sviluppo delle indagini si otteneva tramite i servizi di intercettazione avviati, giusto decreto urgente n. 372/03 del 21.02.2003, sulle utenze telefoniche:

- 335/5682181 in uso al CANGEMI Giuseppe; - 0924/983732 intestato alla “SALUS s.r.l.” ma ubicata presso la

segreteria politica del GIAMMARINARO Giuseppe sita in Salemi via F.P. Oliveti n. 81.

Tali servizi tecnici consentivano di accertare come la pratica accesa presso la A.S.L. di Trapani e sollecitata dal BORRUSO Vincenzo, per la di lui nomina a Presidente della Commissione Invalidi Civili del comprensorio di Alcamo, venisse seguita e sollecitata personalmente anche dal GIAMMARINARO Giuseppe con un diretto intervento sui vertici della Associazione

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Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili nella persona del citato NOLFO, il quale si evidenziava quale soggetto analogamente legato da vincoli di ossequio e subordinazione all’allora sorvegliato speciale di P.S.

A conferma di ciò, occorre ricordare quanto già detto nei precedenti capitoli in ordine al tenore della conversazione telefonica avente progressivo n. 217 del 06.02.2003 (dec.int. nr.2267/02), registrato sull’utenza fissa nr. 0924/983732 intestata alla “SALUS s.r.l.” ed intercorsa tra il GIAMMARINARO Giuseppe ed il citato NOLFO Salvatore, presidente provinciale della A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili ), con domicilio in Trapani via Vespri n. 56. ( cfr all. n.38 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Nella circostanza il NOLFO contattava il GIAMMARINARO sulla utenza della “SALUS s.r.l.”, riferendogli di avere la necessità di inviargli alcuni documenti a mezzo fax e chiedendo, pertanto, all’interlocutore a quale utenza fax poteva appoggiarsi. Il GIAMMARINARO, dopo una breve riflessione, invitava l’amico ad inviare la corrispondenza presso un apparecchio nella sua disponibilità avente n. 0924/982888.

Poiché il NOLFO palesava di temere che il fax da inviare - evidentemente per la natura compromettente della documentazione - potesse finire in mani non fidate (“… non… no… vannu caminannu sti cose…”), il GIAMMARINARO, intuite le riserve dell’interlocutore, lo rassicurava circa la riservatezza del luogo di ricezione del fax, invitandolo, contestualmente, ad incontrarsi al più presto. Da accertamenti svolti, l’utenza indicata dal GIAMMARINARO risultava intestata alla società in accomandita semplice denominata “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia - S.a.s. di CALISTRO Giovanna”, sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI traversa 09, avente come ragione sociale le attività parasanitarie, sopra meglio decritta in quanto gestita dalla moglie e dai figli del GIAMMARINARO.

Il dialogo trovava naturale continuazione nella successiva conversazione telefonica avente progressivo n. 226, in entrata sull’utenza fissa nr. 0924/983732 intestata alla “SALUS s.r.l.” ed ubicata presso la segreteria politica dell’onorevole GIAMMARINARO Giuseppe sita in Salemi via F.P. Oliveti n. 81, nella quale il NOLFO Salvatore si sincerava con la più volte citata ROBINO Mirella, segretaria, nonché factotum del GIAMMARINARO, se avessero ritirato i fax che interessavano quest’ultimo. (cfr. all. 41 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

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Progressivo n. 226 delle ore 12:27 del 6-2-2003 utenza fissa nr. 0924/983732 intestata alla “SALUS srl” decreto urgente

n.372/03 del 21-2-2003

Nell’occasione, la ROBINO, certamente già a conoscenza della natura dei documenti, tranquillizzava il NOLFO che appena avuti i fax lo avrebbe richiamato.

Nel successivo mese di luglio, il CANGEMI Giuseppe contattava il BORRUSO Enzo domandando notizie in merito alla agognata candidatura presso la citata Commissione Invalidi Civili del comprensorio di Alcamo. ( all. n.123 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani )

Progressivo n. 5861 delle ore 11.55 del 24.06.2003

utenza mobile 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 emesso in data 21.02.2003.

Il CANGEMI informava il BORRUSO che la candidatura di quest’ultimo, così come quella di altro pretendente, non avevano ancora trovato accoglimento, nonostante il CANGEMI - spiegava - si fosse opposto personalmente alla nomina dell’altro candidato (“e allora, né tu, né lui… perché… io mi sono opposto a quella…alla candidatura di… più avanti ne parliamo e ti spiego il discorso…”). Il BORRUSO ribatteva che in ogni caso i suoi detrattori, temendone la candidatura, avrebbero comunque gradito la mancata nomina (“ma facendo né io, né lui, è evidente che loro ottengono quello che vogliono, perché loro temono questo inserimento mio”).

BORRUSO : pronto… CANGEMI : PEPPUCCIO sono… BORRUSO : pronto… CANGEMI : PEPPUCCIO sono… BORRUSO : si l’ ho capito, dimmi…

CANGEMI : e allora, né tu, né lui… BORRUSO : come?… CANGEMI : né tu, né lui…

BORRUSO : perché?… CANGEMI : perché… io mi sono opposto a quella… alla candidatura di… più

avanti ne parliamo e ti spiego il discorso… BORRUSO : no, ma facendo né io, né lui, è evidente che loro ottengono quello

che vogliono, perché loro temono questo inserimento mio…

Poiché il BORRUSO domandava se anche tale “Salvatore”, verosimilmente da identificare per il citato NOLFO Salvatore, si fosse opposto alla di lui nomina o se il veto provenisse, invece, da Palermo, con chiaro riferimento ai vertici del governo regionale (“o il veto viene da Palermo?”) il CANGEMI, nel

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soggiungere che non vi erano state particolari contrarietà politiche in merito, pregava l’interlocutore di discutere la vicenda di persona (“Palermo relativamente, poi ne parliamo personalmente…”).

BORRUSO : e, ma… SALVATORE con te è stato ora?… perché… CANGEMI : lo so, no…

BORRUSO : voglio dire, dipende da SALVATORE, non è che lui può opporsi, fino ad un certo punto opporre, dico, qual è il problema?…sono sti certificati?… perché non li esibiscono qual è il problema?…o il veto viene da Palermo?…

CANGEMI : poi ne parliamo personalmente, Palermo relativamente, poi ne parliamo personalmente…

Poiché il BORRUSO domandava quando sarebbe stato possibile avere nuovi elementi per aggiornare la situazione, il CANGEMI rispondeva che si stava adoperando con il Direttore Generale della A.S.L. di Trapani (MANNO Fulvio, ndr) allo scopo di superare la situazione di stallo venutasi a creare (“più avanti, per ora la situazione di stallo c’è, quindi non …io ti sto telefonando perché ho finito di parlare col direttore generale hai capito?”) pregando però, subito dopo, il BORRUSO di non far parola con nessuno dell’argomento (“..mi devi fare una cortesia, di questo discorso non ne parlare con nessuno, lo puoi andare a dire a mio cugino, lo puoi andare a dire a chi ti pare, ma tu a Castellammare di questa situazione non ne parlare, non mi aiuti se ne parli in giro, hai capito?”).

BORRUSO : e quando ne dobbiamo parlare?… CANGEMI : più avanti, per ora la situazione di stallo c’è, quindi non …io ti sto telefonando

perché ho finito di parlare col direttore generale hai capito?… BORRUSO : eh!… CANGEMI : e poi ti racconto…

BORRUSO : si, ma io a questi non gli ho fatto mai niente, il problema i CANZONIERI sono …

CANGEMI : ma il problema … sono quello che sono, è un problema che io ho in cantina, in cucina per risolverlo, punto e basta, va bene?…

BORRUSO : si, però loro questo volevano, né io, né lui, perché quello losa dove deve andare mi hai capito?…

CANGEMI : veramente non volevano, non volevano questo, lui voleva la… il posto lì, no voleva questo!…

BORRUSO : voleva?…

CANGEMI : voleva quel posto lì a livello politico… BORRUSO : ma per sempre, lui è da dieci anni che ci sta… CANGEMI : e lui ci vuole essere per sempre… BORRUSO : come?… CANGEMI : ci vuole stare ancora… BORRUSO : e…e…e… CANGEMI : comunque ENZO, ENZO…

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BORRUSO : si, si…

CANGEMI : mi devi fare una cortesia, di questo discorso non ne parlare con nessuno, lo puoi andare a dire a mio cugino, lo puoi andare a dire a chi ti pare, ma tu a Castellammare di questa situazione non ne parlare, non mi aiuti se ne parli in giro, hai capito?…

Alcuni giorni più tardi, il BORRUSO Enzo contattava il CANGEMI, dal quale apprendeva espressamente che un secondo tentativo per sollecitare la sua nomina si era risolto negativamente (“ti debbo contare che ho fatto un secondo attacco ed è stato negativo”) per via delle diverse pressioni politiche che influivano sulla lottizzazione delle nomine (“…e mi ha detto che è un problema politico, e che praticamente è giusto che non ci vada nessuno di tutti e due per ora…”); concordando sulla possibilità che sulle nomine sussistessero contrasti politici, il BORRUSO manifestava l’impegno a parlarne con i propri referenti di Palermo (“bene, vediamo se sta cosa la posso risolvere a Palermo?…”). ( all. n.124 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 6243 delle ore 11.49 del 03.07.2003

Utenza mobile 335/5682181 in uso CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21.02.2003

……….. BORRUSO : compare!…tu mi dovevi contare qualcosa, ma arrivando a questo

punto… CANGEMI : e ti debbo contare che ho fatto un secondo attacco ed è stato

negativo… BORRUSO : addirittura!… CANGEMI : si… BORRUSO : e…come si può ovviare?… CANGEMI : e insomma… perdendo un altro poco di tempo, e vediamo di fare il terzo attacco,

che ti debbo dire io?…parola d’onore che ci ho parlato ieri… BORRUSO : eh?…

CANGEMI : e mi ha detto che è un problema politico, e che praticamente è giusto che non ci vada nessuno di tutti e due per ora…

BORRUSO : va bene, vediamo se sta cosa la posso risolvere a Palermo?… CANGEMI : vedi tu…

BORRUSO : perché una volta che viene da Palermo, vediamo se posso mettere un poco di cose a Palermo…

CANGEMI : va bene… BORRUSO : okay…ti abbraccio… CANGEMI : ti abbraccio anch’io, ciao… BORRUSO : tu comunque fai…

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Il CANGEMI, dunque, si stava adoperando in favore del BORRUSO, unitamente al GIAMMARINARO Giuseppe, con un diretto intervento presso la A.S.L. sui vertici della Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, affinché il suddetto medico fosse nominato Presidente della Commissione Invalidi Civili del comprensorio di Alcamo.

Il 24 luglio successivo, il BORRUSO Enzo contattava il CANGEMI commentando il buon esito che sembrava stesse avendo la mediazione per ottenere l’incarico auspicato. ( all. n.125 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Infatti, giacché il CANGEMI spiegava che stavano per sussistere le condizioni per sistemare la posizione del BORRUSO, questi riferiva che il NOLFO lo aveva già contattato telefonicamente per comunicargli l’imminente nomina atteso che era stato trovato un accomodamento per sistemare anche il candidato segnalato da altra fazione (“Nolfo mi ha telefonato, ma, mi ha detto che la dovrebbe sistemare come?…io titolare ed uno di loro dice…diciamo sostituto… ”):

Progressivo n. 7073 delle ore 08.59 del 24.07.2003.

utenza mobile 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 emesso in data 21.02.2003.

BORRUSO : e mi fai… e … per, per quella questione novità ce ne sono?… non

ce ne sono?… CANGEMI : c’è intenzione di sistemarla in quella maniera, hai capito?… BORRUSO : ma!… vedremo allora…

CANGEMI : di riprenderla perché… NOLFO ti ha telefonato no?… BORRUSO : NOLFO MI HA TELEFONATO, MA, MI HA DETTO CHE

LA DOVREBBE SISTEMARE COME?…IO TITOLARE ED UNO DI LORO DICE…DICIAMO SOSTITUTO…

CANGEMI : eh, e che ti interessa?…

BORRUSO : no, no, non mi interessa, a me mi sta bene, mi sta bene, dico fino all’ultima… l’ultima cosa era questa, se poi ha cambiato ancora non lo so…

Ed invero, una ulteriore ed ancora più esplicita conferma di tale accordo, si otteneva grazie ai servizi di osservazione predisposti in data 08.09.2004, allorquando il GIAMMARINARO si recava nuovamente presso lo studio medico del BORRUSO, a bordo di Mercedes avente targa CG552FL condotta da GIANNILIVIGNI Carmelo, nato a Castelvetrano il 06.08.1948, ivi residente in via Ruggero Settimo n. 42.

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All’incontro prendeva parte, ancora una volta, il CACCIATORE Francesco, acclarandosi quindi ulteriormente come le visite presso tale studio medico fossero strumentali allo svolgimento di riunioni che, lungi dall'avere ad oggetto le condizioni di salute del GIAMMARINARO, ne consentivano l'attività di gestione dei propri affari lontano da occhi indiscreti.

Infatti, il successivo 09.09.2003, ovvero cinque giorni dopo l’ultima visita del GIAMMARINARO al BORRUSO Enzo, era possibile intercettare un significativo dialogo tra il CANGEMI Giuseppe ed il BORRUSO, che consentiva di riscontrare definitivamente come le diagnosi riportate nei certificati medici rilasciati al GIAMMARINARO Giuseppe fossero fittizie, attestando falsamente il BORRUSO patologie cardiache che giustificassero una nuova visita per eludere il vincolo dell'obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi cui il GIAMMARINARO era al tempo sottoposto. ( all. n.126 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

Progressivo n. 9405 delle ore 17.48 del 09.09.2003 utenza mobile 335/5682181 in uso a CANGEMI Giuseppe Decreto urgente n. 372/03 N.R.I. emesso in data 21.02.2003.

Nel corso del dialogo, dopo convenevoli futili, infatti, il CANGEMI - con tono sorpreso - domandava al BORRUSO se fosse vero che un individuo, non nominato ma noto ad entrambi, avesse uno “sfiato” al cuore, senza specificare ulteriormente in cosa lo stesso consistesse, rimproverando il BORRUSO di aver riferito tale diagnosi al paziente, giacché quest’ultimo ne era rimasto parecchio preoccupato, soprattutto perché - sottolineava il CANGEMI – non era affatto vero che l’uomo soffrisse di tale patologia cardiaca (“ma vero che aveva, aveva lo sfiato?… che cazzo gli hai detto che aveva lo sfiato, quello è tutto preoccupato che ha lo sfiato, dove ce l’ha lo sfiato? ”).

Il BORRUSO si giustificava subito, dicendo che l’individuo aveva capito male (“minchia ma è esaurito questo?… è esaurito vero”) e che l’apparecchio con il quale aveva effettuato l’esame aveva riscontrato solo una minima insufficienza mitralica (“perciò, gli ho detto che con quell’ apparecchio mio si è vista una minima, minima insufficienza mitralica…”) :

CANGEMI : MA VERO CHE AVEVA, AVEVA LO SFIATO?… CHE

CAZZO GLI HAI DETTO CHE AVEVA LO SFIATO, QUELLO È TUTTO PREOCCUPATO CHE HA LO SFIATO, DOVE CE L’ HA LO SFIATO?…

BORRUSO : minchia ma è esaurito questo?… è esaurito vero, perciò, gli ho detto che con quell’ apparecchio mio si è vista una minima, minima insufficienza mitralica…

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CANGEMI : una, una insufficienza mitralica?…non ottica?…

BORRUSO : si, ma quale ottica?… minima…

La notizia che, effettivamente, non sussisteva alcuna patologia, rassicurava il CANGEMI il quale concludeva asserendo come le preoccupazioni del soggetto visitato - con palese allusione al GIAMMARINARO Giuseppe che vi si era recato solo cinque giorni prima, con l’autorizzazione a poter esser sottoposto a visita - fossero ingiustificate dal momento che, sottolineava il dirigente A.S.L., l’uomo godeva della salute di un “leone” (E ALLORA CI SCASSA LA MINCHIA, È UN LEONE IL GRAN CORNUTO CHE NON È ALTRO… “”).

Il BORRUSO Enzo, quindi, forniva una spiegazione che svelava definitivamente la reale causale delle presunte visite effettuate presso il di lui studio dal GIAMMARINARO Giuseppe.

Infatti, chiariva che egli doveva necessariamente formulare nel referto una diagnosi e prognosi non corrispondente alla effettiva situazione clinica, al solo scopo di giustificare un successivo controllo e, quindi, consentire al GIAMMARINARO di richiedere l'autorizzazione ad un nuovo viaggio a Castellammare (“…giustamente io nel referto ci devo scrivere insufficienza mitralica per dirgli torna a controllo fra sei mesi giusto?…”), in ciò trovando il consenso del CANGEMI, che soggiungeva sommessamente come, in effetti, il GIAMMARINARO non avesse effettivamente alcuna patologia :

CANGEMI : E ALLORA CI SCASSA LA MINCHIA, È UN LEONE IL

GRAN CORNUTO CHE NON È ALTRO… BORRUSO : non ne posso più, non ne posso più… CANGEMI : telefonaci…

BORRUSO : GIUSTAMENTE IO NEL REFERTO CI DEVO SCRIVERE INSUFFICIENZA MITRALICA PER DIRGLI TORNA A CONTROLLO FRA SEI MESI GIUSTO?…

CANGEMI : e siccome, siccome praticamente ce l’ ha, niente, okay…un abbraccio affettuosissimo…

BORRUSO : ti abbraccio… CANGEMI : rimane inteso che noialtri siamo sempre prenotati per quella pizza… BORRUSO : va bene, okay… CANGEMI : ciao…

Da quanto emerso dai servizi di intercettazione svolti, anche nei confronti degli altri indagati che, come si è visto, sono risultati essere tutti legati da vincoli di affari e amicali, non vi è dubbio che il BORRUSO Vincenzo abbia svolto un ruolo non limitato alla semplice assistenza medica nei confronti del GIAMMARINARO Giuseppe.

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L’oggetto e il tenore delle conversazioni intercettate, sia telefonicamente che all’interno dello studio medico di Castellammare del Golfo, hanno infatti evidenziato il suo preminente interesse per questioni attinenti la gestione interna della A.S.L. nr. 9 di Trapani, in particolare le nomine dirigenziali alle quali lo stesso ambiva e per le quali ha cercato l’appoggio di personaggi influenti come il GIAMMARINARO Giuseppe, ritenendo di poterne ottenere il favore - o quanto meno di ricambiarlo - con la redazione di false certificazioni mediche che consentissero al noto politico regionale di sottrarsi ai rigori della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.

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CAPITOLO III

L’ESAME DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE DEL GIAMMARINARO GIUSEPPE ALLA LUCE DEL RECENTE TENTATIVO DI CONDIZIONAMENTO OCCULTO DELLA ATTIVITÀ POLITICA DEL TRAPANESE E DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SALEMI

L’elevato, reiterato ed inquietante potere di infiltrazione nella gestione amministrativa della sanità provinciale e nella vita politica del trapanese da parte del Giammarinaro, viene da ultimo confermato da recentissime acquisizioni investigative di diversi organi di p.g. tra il 2008 ed 2010, che è opportuno in questa sede esaminare allo scopo di ottenere un quadro valutativo quanto più aggiornato e sintomatico dell’attuale, serio grado di pericolosità sociale raggiunto dal proponendo, come emerge dal condotte tese alla coartazione condizionamento di soggetti politici di livello locale e regionale, di pezzi del sistema sanitario provinciale oltre che di amministrazioni comunali.

Sub a) le recenti acquisizioni sul ruolo occulto del GIAMMARINARO Giuseppe nella elezione e nel tentativo di coartazione del deputato regionale UDC On. Pio LO GIUDICE

E’ quanto mai significativa, al riguardo, l’analisi delle indagini effettuate dalla locale Squadra Mobile nell’ambito del Proc. Pen. nr. 1749/08 R.G.N.R., della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, iscritto per il reato di cui agli artt. 56 e 629 c.p. a carico del GIAMMARINARO Giuseppe ed archiviato il 19.4.2010 con provvedimento del GIP presso il locale Tribunale. Nei fatti, il giorno 11-04-2008 si presentava presso il suddetto apparato investigativo LOMBARDO Benedetto, nato a S. Cipirrello (PA) il 21-03-1951, dipendente dell’A.S.L. n. 9 di Trapani ed in servizio con la qualifica di farmacista presso il presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo. ( all. n.128 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani ) Il LOMBARDO, di seguito e ad integrazione dell’esposto datato 25-03-2008, da egli sottoscritto e diretto al Dirigente pro tempore della Squadra Mobile, afferente presunte irregolarità compiute a suo danno dai vertici dell’allora ASL n. 9 di Trapani, opportunamente escusso dalla prefata p.g forniva elementi utili alle indagini, consentendo di aprire uno spaccato eccezionale sulle attività poste in essere dall’ex sorvegliato speciale della P.S. GIAMMARINARO Giuseppe, specie in occasione delle precedenti consultazioni elettorali per l’elezione

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all’A.R.S. (all. n.129 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani)

L’apporto fornito dal predetto LOMBARDO Benedetto risultava, pertanto, particolarmente utile in considerazione della sua profonda conoscenza delle vicende politico-giudiziarie che avevano interessato l’ASL n. 9 di Trapani, ma soprattutto per i trascorsi giudiziari che lo vedevano più volte coinvolto unitamente al GIAMMARINARO Giuseppe.

A tal proposito, a carico del predetto LOMBARDO Benedetto agli atti di quest’ufficio risulta quanto segue:

- 28-06-1988 tratto in arresto da personale del commissariato di P.S. di Mazara del Vallo in quanto ritenuto responsabile del delitto p. e p. dall’art. 110 e 314 c.p.;

- 23-01-1995 tratto in arresto in esecuzione di O.C.C. in carcere n. 240/93 r.n.r. e n. 1031/94 G.I.P. emessa in data 21-01-1995 dal GIP Tribunale di Marsala unitamente a GIAMMARINARO Giuseppe ed altri, poiché ritenuto responsabile del delitto p. e p. dall’artt. 81,110, 323 c.p.

- 13-03-1992 , il GIP del Tribunale di Marsala, con sentenza irrevocabile il 12-04-1992, lo condannava alla pena di anni uno e mesi quattro di reclusione per il reato di peculato in concorso;

- 22-07-1997 il Tribunale di Marsala lo condannava alla pena di mesi due e giorni dieci di reclusione, in continuazione con il reato di cui alla sentenza emessa dal Tribunale di Marsala in data 12-03-1992, determinando così la pena in complessivi anni uno, mesi sei e giorni dieci di reclusione.

Il LOMBARDO Benedetto, quindi, sul conto del GIAMMARINARO Giuseppe affermava quanto segue: - che il giorno 01.04.2008 alle ore 11.00 circa, nel suo ufficio ubicato presso l’Ospedale di Mazara del Vallo, riceveva la visita dell’ex onorevole regionale GIAMMARINARO Giuseppe. Nell’occorso, il GIAMMARINARO gli perorava l’elezione all’A.R.S. di Pio LO GIUDICE, in atti generalizzato, quest’ultimo militante nelle file dell’U.D.C e presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Trapani;

- che tale episodio lo turbò non poco in quanto gli sembrò assai strano che il dottor LO GIUDICE, persona che lui stimava come professionista e presidente dell’ordine dei medici della Provincia di Trapani, si avvalesse del GIAMMARINARO Giuseppe che, a prescindere dagli esiti processuali, riteneva essere soggetto “pericoloso”;

- che, a suo avviso, l’episodio dimostrava l’inalterato interesse che il GIAMMARINARO Giuseppe nutriva nel mondo della sanità regionale,

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come reso palese dal suo diretto interessamento e dall’esercizio della propria influenza per far eleggere soggetti a lui particolarmente vicini, e ciò con l’evidente intento di averne un successivo ritorno in termini di controllo delle scelte politico/amministrative che le aziende sanitarie avrebbero operato sia a livello regionale che a livello locale. In ultima analisi, riteneva che l’attivismo del GIAMMARINARO in favore del LO GIUDICE era finalizzato, attraverso quest’ultimo, ad un successivo controllo della spesa sanitaria e/o al rilascio di convenzioni in favore delle società in cui il predetto onorevole regionale risulta avere cointeressenze di natura imprenditorial-commerciale.

- nell’occasione, pur conoscendo la particolare “pericolosità” del GIAMMARINARO Giuseppe all’interno dell’A.S.L. n. 9 di Trapani il LOMBARDO riferì di trovarsi in totale stato di isolamento in quanto era stato estromesso da parte di quella dirigenza da ogni incarico adeguato al suo ruolo e alla sua anzianità di servizio. In quell’occasione il GIAMMARINARO gli riferiva la sua estraneità a tale argomento in quanto, a suo dire, non aveva alcun tipo di rapporto con la dirigenza dell’A.S.L.

Continuando, il LOMBARDO forniva spunti ancor più interessanti, in particolare allorquando affermava: - di considerare il GIAMMARINARO “pericoloso”, oltre che per la sua trentennale esperienza professionale maturata all’interno delle ASL di questa provincia e per i trascorsi giudiziari che li avevano visti coinvolti insieme, anche perché aveva avuto modo di saggiare la propensione di questi di avvalersi delle pubbliche strutture per propri interessi personali. Per strutture pubbliche, intendeva l’inclinazione che ha lo stesso GIAMMARINARO di considerare l’ASL di Trapani come una inesauribile fonte economica cui potere attingere economicamente;

- di avere appreso dal CAPIZZO Salvatore - successivamente ucciso in Mazara del Vallo e da lui conosciuto perché unitamente alla moglie ANSELMI Giuseppina erano stati suoi alunni nella scuola per infermieri – come il GIAMMARINARO attraverso i suoi familiari ovvero soggetti a lui particolarmente vicini abbia attualmente l’occulta gestione di alcune R.S.A. - residenze socio assistenziali ricadenti, in particolare, in Mazara del Vallo e Salemi, nonché del centro emodialisi di cui non era in grado di indicare il nome, operante in Mazara del Vallo e del quale l’ex Onorevole regionale gli risultava essere socio occulto con il defunto CAPIZZO Salvatore;

- che gli risultava, per averlo appreso da MARRONE Andrea, già tesoriere dell’A.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo, come il CUFFARO ed il GIAMMARINARO, entrambi in forma occulta, gestissero o avessero gestito interessi di natura commerciale in studi fisioterapici e radiologici; più in particolare, sebbene il MARRONE nel corso degli incontri gli avesse

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indicato la denominazione di tali società, al momento non era in grado di riferirle con precisione, né tanto meno l’ubicazione di tali studi paramedici, precisando però che la nascita di tali cointeressenze era antecedente al periodo in cui il GIAMMARINARO venne sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale; gli risultava come in seguito, anche durante l’espiazione di detta misura di prevenzione, il CUFFARO ed il GIAMMARINARO continuassero ad intrattenere rapporti di natura commerciale, sebbene adottassero ogni precauzione per dissimulare ciò, ricorrendo ad ogni cautela negli incontri che saltuariamente tenevano in posti diversi, allo scopo di non attirare l’attenzione delle Forze di Polizia. Concludeva affermando che la comune militanza politica tra il CUFFARO ed il GIAMMARINARO risaliva ai tempi della D.C., prima, per poi transitare, entrambi, nel “Biancofiore” che, infine, nel Congresso dell’estate del 2005 sfociava nell’attuale U.D.C.

- che per quanto atteneva al Direttore Sanitario CANGEMI Giuseppe, sebbene non fosse in grado di riferire di cointeressenze di natura commerciale con il GIAMMARINARO in relazione alla gestione dell’attività parasanitaria, gli risultava, personalmente che fra i due da sempre esistessero ottimi rapporti.

Il LOMBARDO Benedetto concludeva l’esposizione dei fatti a sua conoscenza affermando: - che il GIAMMARINARO Giuseppe, mediante il partito in cui milita ovvero l’U.D.C., risultava essere ancora più potente di tanti anni addietro; tale considerazione nasceva dal fatto che, in quei giorni, era particolarmente attivo nell’elettorato dell’U.D.C., forte dell’influenza derivantegli dall’essere considerato particolarmente vicino al CUFFARO Salvatore e di conseguenza poterne influenzare le scelte in campo di assunzioni o conferimenti di incarichi nelle pubbliche amministrazioni;

- che, in relazione all’A.S.L. n. 9 di Trapani, considerava il Dott. DE SANTIS Antonino sicuro uomo del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto grazie a quest’ultimo aveva ottenuto avanzamenti di carriera.

A riscontro di quanto dichiarato dal LOMBARDO Benedetto in merito all’attivismo politico/affaristico posto in essere dal GIAMMARINARO Giuseppe in favore del LO GIUDICE Giuseppe inteso Pio, giova ricordare che personale della Squadra Mobile, nel corso di predisposti servizi di monitoraggio delle attività del predetto ex sorvegliato speciale della P.S., alle ore 18.00 del 13-03-2008 lo notava in conversazione, presso il bar denominato “MANZONI” sito ad Erice nella via Manzoni nr. 96, con:

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- CASTIGLIONE Maria Giuseppa nata a San Vito Lo Capo il 10.11.1955, ivi residente nel viale Piersanti Mattarella nr. 46; (all’epoca Coordinatrice Provinciale per l’U.D.C. e candidata al Senato della Repubblica41);

- PALERMO Carmelo nato a Poggioreale (TP) il 03.10.1965; - LO GIUDICE Giuseppe nato a Trapani il 31.01.1952, residente in Erice nella via Manzoni nr. 106 (allora candidato e poi eletto per l’U.D.C. all’Assemblea Regionale Siciliana). ( all. n.129 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) .

A conferma di quanto riferito dal LOMBARDO Benedetto, in effetti il LO GIUDICE Giuseppe, candidato nelle file dell’U.D.C. per l’A.R.S., era eletto con 10.310 preferenze risultando anzi tra i primissimi eletti dell’Assemblea Regionale Siciliana nella provincia di Trapani.

Quanto dichiarato dal LOMBARDO Benedetto in ordine alla promozione elettorale del GIAMMARINARO Giuseppe, trovava poi inconfutabili elementi di riscontro dalla lettura del comunicato stampa del 15-04-2008, afferente le dichiarazioni rese da LO GIUDICE Giuseppe il quale, in relazione all’imponente risultato elettorale da egli ottenuto, affermava: “… in questo percorso ho avuto, tra gli altri, il sostegno prezioso di Pino Giammarinaro, persona di indiscusse doti umane, alla quale, oltre alla comune condivisione dei valori e dei principi che ispirano l’UDC, mi lega da anni un forte valore di amicizia personale di cui sono orgoglioso. Con lui ho condiviso anche momenti difficili, ma ne ho apprezzato la compostezza, la coerenza, la lealtà, anche una certa capacità

tutta cristiana di sopportazione. Penso di interpretare i sentimenti di migliaia di elettori se dico che il suo impegno politico rappresenta una grande risorsa di questa provincia…”. ( all. n.130 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Alla luce di quanto sopra dichiarato, ed in relazione alle precise denunce espresse dal LOMBARDO Benedetto, era escusso da personale della Squadra Mobile il predetto medico, ed attuale deputato regionale, dr. LO GIUDICE Giuseppe. ( all. n.131 Informativa di reato del 10-05-2008, redatta dalla Squadra Mobile di Trapani) Nel corso della verbalizzazione, il LO GIUDICE Giuseppe confermava come il GIAMMARINARO Giuseppe fosse l’indiscusso leader dell’U.D.C. nel trapanese, tanto da averlo chiamato a candidarsi per il rinnovo dell’A.R.S.

41 Con le dimissioni da senatore di Salvatore Cuffaro, a seguito della condanna definitiva per favoreggiamento alla mafia, a subentrare all'ex governatore della Regione Siciliana è proprio Maria Giuseppa CASTIGLIONE, esponente dei Popolari Italia domani (Pid), il movimento coordinato da Saverio Romano scissosi dall'Udc lo scorso autunno per sostenere il governo Berlusconi. Medico neurologo, Castiglione era la prima dei non eletti della lista Udc alle elezioni del 2008.

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garantendogli il suo appoggio personale al fine di fargli avere il massimo dei consensi in questa provincia ( “ …più in particolare il GIAMMARINARO Giuseppe, che nell’occasione si serviva di telefono non risultante censito nella mia rubrica, chiedeva con forza la mia disponibilità a candidarmi in considerazione della carica rivestita quale Presidente dell’Ordine di medici della provincia di Trapani. Sempre nel corso della telefonata il GIAMMARINARO Giuseppe mi garantì il suo appoggio personale e della coalizione che egli rappresentava per ottenere il massimo dei consensi in questa provincia…”. Il LO GIUDICE Giuseppe confermava che avvalendosi dell’appoggio politico del GIAMMARINARO Giuseppe egli poteva avvalersi di un bacino di voti che provenivano dalle attività clientelari poste in essere dal predetto ex onorevole regionale nell’ambito della sanità provinciale nella gestione di centri fisioterapici ed R.S.A. (…Ottenendo l’appoggio politico del GIAMMARINARO Giuseppe per l’elezione all’A.R.S. ero conscio che il predetto poteva compiacersi di un bacino di voti che provenivano dal suo precedente impegno all’interno dell’A.S.L., nonché la particolare vicinanza del medesimo presso centri di riabilitazione ed R.S.A. operanti in questa provincia…); quest’ultima circostanza confermata dalla telefonata ricevuta da soggetto con cui, sebbene non ricordasse il nome, concordava un incontro politico da svolgere alla presenza di diverse persone presso i locali della famosa SALUS s.r.l. oggetto di apposita sezione nella presente nota (… ho ricevuto altra telefonata da parte di soggetto di cui non ricordo il nome il quale mi invitava a tenere una riunione presso i locali di società denominata SALUS in quanto mi assicurava che la predetta società mi avrebbe votato. Per quanto di mia conoscenza la SALUS si occupa di riabilitazione… ). Continuando nell’esposizione degli eventi, il LO GIUDICE indicava altro soggetto più volte riportato nel corso della presente informativa, ovvero il medico BORRUSO Enzo, il quale, attualizzando i forti legami che lo legavano al GIAMMARINARO Giuseppe, contattava il citato LO GIUDICE garantendogli in nome e per conto dell’ex sorvegliato speciale della P.S. il suo appoggio nella raccolta dei consensi elettorali nella città di Castellammare del Golfo ( Sono stato inoltre contattato dal cardiologo BORRUSO Enzo da Castellammare che so per certo i buoni rapporti intrattenuti con il GIAMMARINARO Giuseppe il quale mi garantiva il suo impegno in quella città ). D’altra parte, così come di seguito meglio chiarito dal LO GIUDICE, il ruolo di GIAMMARINARO Giuseppe nella sua elezione all’ARS non si era limitato alla scelta della candidatura, ma anzi si valorizzava nella circostanza che, durante la campagna elettorale, nel corso di varie riunioni politiche, il predetto ex onorevole regionale, più volte, aveva richiamato alla memoria un aneddoto che

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riguardava un vecchio politico della D.C. il quale, avendo fatto eleggere all’ARS un suo uomo che, poi, si era reso autonomo dal suo mentore, non lo aveva fatto più eleggere (… Il GIAMMARINARO Giuseppe si è impegnato nella mia campagna elettorale e più volte prendeva la parola in occasione dei vari comizi organizzati. In particolare, in occasione degli incontri tenuti presso l’hotel Vittoria di Trapani ed al Baglio Borgesati di Salemi, questi ha più volte raccontato un aneddoto riguardante tale Calogero VOLPE appartenete alla vecchia D.C. il quale aveva fatto eleggere tale MONGIOVI’ all’A.R.S. Secondo quanto raccontato dal GIAMMARINARO il MONGIOVI’ nel corso della legislatura si era reso autonomo dal suo mentore politico il quale non aveva gradito tale atteggiamento aveva successivamente sottolineato nel corso di un intervento pubblico che per il MONGIOVI’ sarebbe stata la prima e l’ultima candidatura…). In tali circostanze, il LO GIUDICE capiva che, così dicendo, l’ex onorevole regionale intendeva dimostrare alle persone presenti di essere l’unico riferimento politico in provincia, ed allo stesso candidato che sarebbe durato in carica solo se fosse stato allineato alle sue direttive, arrivando pertanto all’amara considerazione di considerarsi come un “burattino” nelle sue mani (Effettivamente ho capito che con tale discorso più volte pubblicamente ribadito dal GIAMMARINARO Giuseppe questi intendeva dimostrare alle persone presenti di essere l’unico riferimento politico in provincia e che io sarei durato in carica solo se fossi stato allineato

alle sue direttive. In tal modo il GIAMMARINARO mi faceva passare per un “burattino” …). Il LO GIUDICE, sempre in merito al predominio assunto dal GIAMMARINARO Giuseppe nei suoi confronti, riferiva ancora che avendo realizzato quali erano le sue reali strategie, chiedeva conforto all’attuale Sen. CASTIGLIONE Maria Pia, sopra meglio identificata, che gli confidò come in effetti il GIAMMARINARO avesse tentato di candidarsi all’ARS ma, avendo avuto il diniego da parte del CUFFARO Salvatore e dal ROMANO Saverio per via dei suoi trascorsi giudiziari (…Rammento che la CASTIGLIONE appresa tale mia impressione mi confidò che in effetti il GIAMMARINARO aveva tentato di candidarsi all’ARS ma aveva ottenuto il diniego da parte del CUFFARO Salvatore e dal ROMANO Saverio..), decideva di dirottare in modo massiccio i consensi in suo favore; cosa che tuttavia immediatamente dopo l’importante risultato elettorale lo portava ad esprimere il proprio pesante pentimento ( … ritengo pertanto che il GIAMMARINARO non potendosi candidare all’ARS abbia deciso di dirottare i consensi

in favore della mia candidatura inducendomi a farmi scendere in campo personalmente; scelta di cui mi sono pentito… ).

L’escussione del LO GIUDICE Giuseppe consentiva inoltre di verificare ed attualizzare quanto emerso nel corso delle menzionate indagini di p.g., ovvero la duratura utilizzazione da pare del GIAMMARINARO Giuseppe di autovettura Mercedes classe C di colore grigio e di autista più volte indicato con il nome di

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Nicola. Infatti, si ricorderà che il Nicola, così come emerso nel corso delle indagini, sarebbe da identificarsi per l’ ARDAGNA Nicolò, nato a Salemi il 30.01.1965, mentre l’autovettura potrebbe essere la Mercedes targata AW389JM, originariamente di proprietà del “C.E.M. s.r.l.”, al quale risultava intestata dal 24.06.1998, per poi passare alla titolarità della “Salus s.r.l.” a decorrere dal 19.08.2005.

Il LO GIUDICE Giuseppe confermava inoltre l’apporto elettorale fornitogli dal CUFFARO Salvatore, il quale in tandem con il GIAMMARINARO Giuseppe chiudeva la campagna elettorale proprio in una struttura ricettiva ubicata in territorio di Salemi (…Alla chiusura della campagna elettorale che si svolgeva l’11 del c.m. presso il Baglio Borgesati intervenivano in mio favore, pubblicamente, sia il GIAMMARINARO Giuseppe che il CUFFARO Salvatore. In quell’occasione i contatti relativi all’intervento del CUFFARO ernoa presi dalla CASTIGLIONE …), ma soprattutto confermava ed attualizzava i buoni rapporti insistenti tra i predetti CUFFARO e GIAMMARINARO.

A tal proposito riferiva che, proprio mentre si trovava a bordo della vettura con il CUFFARO Salvatore mentre da Castelvetrano si stavano trasferendo in Salemi per presenziare alla chiusura della campagna elettorale di cui sopra, il CUFFARO Salvatore si metteva in contatto mediante utenza mobile nella sua disponibilità con il GIAMMARINARO Giuseppe.

In quell’occasione il LO GIUDICE ebbe modo di constatare la vera natura dei rapporti esistenti tra il GIAMMARINARO ed il CUFFARO Salvatore, allorquando i due interloquivano in merito ad un incontro politico intermedio che il GIAMMARINARO insisteva dovesse tenere in Calatafimi e, malgrado le resistenze del CUFFARO, il GIAMMARINARO ottenne l’incontro che avvenne in un capannone industriale ivi ubicato (… Confermo che in occasione della chiusura della campagna elettorale, dopo il comizio che si teneva in piazza a Castelvetrano mi trovavo a bordo della vettura con il CUFFARO Salvatore spostandoci a Salemi presso il citato baglio. Durante il tragitto il CUFFARO Salvatore si metteva in contatto mediante utenza mobile nella sua disponibilità con il GIAMMARINARO Giuseppe. I due interloquivano in merito ad un incontro intermedio che il GIAMMARINARO insisteva che si doveva tenere in Calatafimi. Malgrado le ritrosie del CUFFARO il GIAMMARINARO ottenne l’incontro tanto che mi meravigliai che ciò avvenne in un capannone industriale di cui non sono in grado di indicare l’ubicazione alla presenza di circa trenta persone. In quell’occasione ebbi modo di constatare la natura dei rapporti esistenti tra il GIAMMARINARO ed il CUFFARO Salvatore ).

Il LO GIUDICE si soffermava sulla circostanza che, di seguito all’eccellente risultato elettorale ottenuto, si era recato presso la segreteria politica del GIAMMARINARO Giuseppe sita in Salemi ove, alla presenza di molte

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persone, l’ex sorvegliato speciale della P.S. ebbe a dire, testualmente: … LO GIUDICE è stato eletto ma a me sono rimasti gli impegni… , ritenendo che in ciò egli alludesse a degli accordi da lui presi a suo nome in campagna elettorale

In ultimo, il LO GIUDICE Giuseppe si diceva particolarmente convinto che le scelte operate dal GIAMMARINARO Giuseppe durante la campagna elettorale fossero “finalizzate” ad assoggettarne in modo assoluto le decisioni politiche ( dichiarava testualmente: “a crearmi uno stato di soggezione mentale nei suoi confronti e di assoluta dipendenza politica….”). Dall’analisi della nota del 21-04-2008 della Squadra Mobile diretta alla Procura per la richiesta di riservato servizio tecnico, si evince come il tentativo di coartazione avviato dal GIAMMARINARO Giuseppe sul prefato deputato regionale, potesse essere addirittura prodormico all’avvio di una subdola attività di ricatto estorsivo, tesa ad accaparrarsi in modo illecito ingenti somme di denaro. Infatti, il giorno 18-04-2008 alle ore 17.00 circa, il LO GIUDICE Giuseppe spontaneamente si presentava presso il prefato Ufficio di p.g., ove, a conferma ed integrazione di quanto riferito nel corso del verbale del 17.04.2008, con non poca apprensione, verbalmente riferiva che, il giorno prima dell’elezione all’A.R.S., sul proprio cellulare aveva ricevuto una telefonata da COGNATA Pietro, indicato dal dichiarante quale accolito del GIAMMARINARO Giuseppe, il quale lo invitava a portarsi nei pressi degli Uffici del Genio civile sito in via A. Staiti avendo necessità di parlargli di persona. (cfr. all. n. 2 ) In ordine a quanto sopra riferito, si precisa che il COGNATA sarebbe da identificarsi per il già citato COGNATA Pietro, nato a Paceco (TP) l’11.01.1944, già consigliere comunale del comune di Trapani, eletto nelle file dell’U.D.C.. soggetto di fiducia del medesimo GIAMMARINARO. Si rammenta che il COGNATA è risultato – come riferito in apposito capitolo della presente proposta - in rapporto di cointeressenza patrimoniale con il GIAMMARINARO Giuseppe, avendone riscontrata la partecipazione quale socio della C.T.A. denominata “SALUS S.r.l.” con sede a Campobello di Mazara e del COGNATA Giuseppe (figlio del COGNATA Pietro) quale consigliere nella “CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l.” con sede a Erice; entrambe società riconducibili al predetto GIAMMARINARO Giuseppe. Va, peraltro, evidenziato come, alle ore 16:50 del 16-05-2005, il COGNATA Pietro sia stato identificato da personale dell’U.P.G.e S.P. della Questura di Trapani a bordo di una autovettura in compagnia del GIAMMARINARO

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Giuseppe e di MIONE Leonardo (Erice 28.2.1955 ) nei pressi della rotonda S. Cusumano in Erice Casa Santa. Continuando nelle sue dichiarazioni, il LO GIUDICE Giuseppe spiegava che portatosi sul luogo convenuto, aveva incontrato il GIAMMARINARO Giuseppe il quale, in relazione alla sua recente elezione all’A.R.S., in modo deciso, dopo avergli contestato che il suo successo elettorale dipendeva dalla messe di voti che gli aveva procurato in ambito provinciale, senza mezzi termini lo ammoniva dall’adottare iniziative di ogni tipo senza prima consultarlo. Inoltre, nel corso dell’incontro, il GIAMMARINARO Giuseppe gli aveva contestato che per la sua elezione egli aveva preso degli impegni con svariati soggetti – senza precisare la natura degli stessi e l’identità dei soggetti contattati - ed aveva anticipato l’esborso per tali fini di circa euro 200.000.000 dei quali chiedeva, pertanto, al LO GIUDICE la restituzione. Il LO GIUDICE Giuseppe precisava che, a fronte di tale inaspettata e del tutto ingiustificata richiesta, aveva risposto al GIAMMARINARO Giuseppe di non avere mai preteso o concordato con questi l’assunzione di alcun impegno né, tantomeno, di avergli richiesto l’esborso di tale ingente somma di denaro, anche in considerazione del fatto che all’inizio della campagna elettorale egli aveva già prelevato dai propri c/c e consegnato all’ex sorvegliato speciale della P.S. la somma in contanti di euro 25.000,00 per il pagamento di cene al altre piccole spese di rappresentanza elettorale. A fronte di tali gravi affermazioni, allorquando gli operatori della Squadra Mobile chiedevano al LO GIUDICE Giuseppe di formalizzare quanto verbalmente dichiarato, questi palesando un profondo disagio interiore dettato dal fatto di temere future conseguenze anche in ordine alla propria incolumità personale, chiedeva di riflettere per rimandare quanto richiesto nelle giornate successive. Invero, personale dipendente di quell’Uffcio di p.g. alle ore 14.30 del 21-04-2008, in questa via Manzoni rintracciava il LO GIUDICE Giuseppe il quale, mostrandosi visibilmente prostrato, rifiutava in modo categorico di formalizzare quanto precedentemente verbalmente dichiarato, aggiungendo anzi la necessità di non essere più avvicinato da personale di quell’Organo Investigativo. Alla specifica richiesta da parte degli investigatori tesa ad accertare se l’atteggiamento del LO GIUDICE fosse dettato da preoccupazioni legate alla propria incolumità personale e/o quant’altro, il predetto medico riferiva soltanto di avere una non meglio specificata preoccupazione, ripetendo che al momento non era intenzionato a verbalizzare quanto precedentemente affermato, essendosi consultato con un legale.

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In una successiva nota del 07-07-2008 della Squadra Mobile diretta alla Procura di Trapani per la richiesta di ulteriore riservato servizio tecnico nel p.p. 1749/08 R G. N.R, si evince come l’opera di coartazione, oltre che di indebita pretesa di denaro, avviate dal GIAMMARINARO Giuseppe nei confronti dell’On. LO GIUDICE, siano continuate per diversi mesi . Infatti, il prosieguo delle riservate attività tecniche d’intercettazione consentiva di raccogliere elementi di riscontro, dai quali, oltre ad emergere l’impellente necessità da parte del LO GIUDICE Giuseppe di prelevare delle somme di denaro in contante dai propri conti correnti, si evidenziava come questi mediante il suo fidato collaboratore ACCARDO Giuseppe (nato a Trapani il 11-07-1949, ivi residente via G.S. Cassisa n. 4) ed il suo addetto stampa IPPOLITO Antonino42 (nato a Castelvetrano il 13-06-1969, residente a Salemi via Cappasanta n. 4), sollecitasse una mediazione al fine di consegnare a terza persona il prezzo per le spese sostenute durante la campagna elettorale. ( cfr. all. n. 3 ) Accadeva infatti che nel corso della conversazione telefonica avente progressivo n. 1169 delle ore 13.09 del 25.05.2008, il LO GIUDICE Giuseppe contattava l’utenza telefonica avente n. 3384669911, intestata ed in uso ad ACCARDO Giuseppe, al quale, dopo avere premesso di essere stato contattato da “Nino IPPOLITO” lo invitava ad incontrarsi con quest’ultimo al fine di discutere delle questioni riguardanti le spese che il LO GIUDICE aveva sostenuto per la campagna elettorale (per il discorso domani... domani lui è qua... se tu domani gli telefoni... vi vedete un attimino... e parlate di quel discorso là... il fatto di tutto quello che io ho speso per la campagna elettorale...). A fronte di tale precisa richiesta l’ACCARDO Giuseppe rispondeva, alludendo a delle transazioni di natura economica non trasparenti effettuate durante la campagna elettorale, che il problema non era quello che aveva già speso, ma le spese che ancora avrebbe dovuto sostenere (eh... il problema non è quello che hai speso... e... e... e... il problema è quello che devi spendere ancora...). Il LO GIUDICE Giuseppe si mostrava conscio di tale situazione e invitava nuovamente l’ACCARDO a discutere della vicenda con l’IPPOLITO per fargli poi conoscere l’entità delle spese da sostenere:

ACCARDO :eh... Pio... LO GIUDICE :e Peppe mio... senti... vedi che mi ha telefonato Nino... Nino

42 In ordine all’ IPPOLITO Antonino, giova rappresentare che il predetto alle ore 20:20 del 01-08-2003 era sottoposto a controllo di Polizia in via Marsala del comune di Salemi a bordo dell’autovettura targata CE*522*CT, unitamente al GIAMMARINARO Giuseppe.

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IPPOLITO... ACCARDO :si... LO GIUDICE :per il discorso domani... domani lui è qua... se tu domani gli telefoni... vi vedete un attimino... e parlate di quel discorso là... il fatto di tutto quello che io ho speso per la campagna elettorale... ACCARDO :eh... il problema non è quello che hai speso... e... e... e... il problema è quello che devi spendere ancora... LO GIUDICE :e lo so... ma e allora... ACCARDO :e... e... e... LO GIUDICE :mi fai... mi fai... sapere... ACCARDO :però... però si deve chiudere... perchè non... e... e... LO GIUDICE :e questo è il discorso... parlatene e poi mi fai sapere quello che dobbiamo spendere ancora.. ACCARDO :e allora... parliamo e... e... LO GIUDICE :va bene!?... ACCARDO :va bene... Pio mio...

Tale conversazione risultava particolarmente importante in quanto il LO GIUDICE chiedeva ad una terza persona, ovvero all’ACCARDO Giuseppe, di parlare di questioni legate alla spesa per la sua campagna elettorale con colui che in realtà riveste il ruolo di suo portavoce ovvero l’ IPPOLITO Antonino, stante la particolare vicinanza con il GIAMMARINARO Giuseppe. A riprova di quanto sopra affermato, in merito alle transazioni di natura economica di natura illecita, nella successiva conversazione telefonica, avente progressivo n. 2524 delle ore 09.34 del 30.05.2008, intercorsa tra l’ACCARDO Giuseppe e il LO GIUDICE Giuseppe, il primo chiedeva all’onorevole regionale se avesse provveduto a sistemare “quella cosa in banca” e il LO GIUDICE rispondeva che “quella cosa in banca” l’avrebbe avuta il mercoledì della settimana seguente. Nel prosieguo delle attività d’indagine, il contenuto della conversazione intercorsa tra l’ ACCARDO ed il LO GIUDICE in merito al prelievo da parte di quest’ultimo di somma di denaro dal proprio istituto bancario al fine di soddisfare esigenze di spese elettorali, trovava importanti conferme nella conversazione telefonica avente progressivo n. 2715 delle ore 11.09 del 04.06.2008 allorquando l’ACCARDO Giuseppe riferiva al LO GIUDICE di essere stato contattato dall’IPPOLITO Antonino che avrebbe voluto avere notizie di “quella cosa”. A fronte di tale richiesta espressa in modo criptico ed allusivo, il LO GIUDICE rispondeva che alle ore 14.30 si sarebbe recato a prendere “quella cosa”, facendo quindi velato riferimento alla somma di denaro di cui questi aveva chiesto disponibilità in banca.

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In data 04.06.2008, alle ore 20.13, si registrava la conversazione di cui al progressivo 1514 in cui il LO GIUDICE Giuseppe contattava l’IPPOLITO Antonino e i due si davano appuntamento a Buseto Palizzolo, dove avrebbero potuto parlare di presenza; analoghe circostanze si riscontravano in data 12.06.2008 alle ore 20.05 al progressivo n. 1759 e in data 13.06.2008 alle ore 19.28 con progressivo n. 1773, quando l’IPPOLITO e il LO GIUDICE si davano appuntamento nel primo caso allo svincolo di Gibellina e nel secondo caso allo svincolo autostradale di Salemi per poi andare insieme a Castelvetrano per la cena. Sulla base di tali risultanze, il 31.07.2008, veniva escusso dalla polizia giudiziaria il citato collaboratore del LO GIUDICE, ACCARDO Giuseppe, il quale confermava sostanzialmente quanto emerso circa il comportamento vessatorio del GIAMMARINARO Giuseppe nei confronti del neo deputato regionale, e quanto dichiarato spontaneamente dal LO GIUDICE circa le indebite richieste di ingenti quantità di denaro formulate dall’ex sorvegliato speciale. (cfr. all. nr. 4) L’ACCARDO, infatti, dichiarava di aver svolto per conto del Dott. LO GIUDICE l’incarico di “mandatario elettorale” e come tale lo aveva, in occasioni delle riunioni connesse alla campagna elettorale, rendicontato sulle spese che venivano sostenute, utilizzando a tale scopo il denaro, intorno ai 35.000,00 euro, che il LO GIUDICE versava su un conto corrente aperto presso la Banca Nuova – agenzia Piazza Scarlatti di Trapani, esclusivamente ai fini della campagna elettorale, per le spese che si rendevano necessarie di volta in volta. In particolare, spiegava di aver notato il comportamento arrogante del GIAMMARINARO Giuseppe, con il quale aveva anche avuto al riguardo degli alterchi giacché ne aveva ravvisato un comportamento autoritaristico e prevaricatore, mirato “ad affermare il proprio primato e la propria personalità al fine dell’eventuale elezione del LO GIUDICE Giuseppe”. Al riguardo, confermando espressamente quanto dichiarato spontaneamente dal LO GIUDICE circa le indebite richieste di esose quantità di denaro formulate dall’ex sorvegliato speciale, l’ACCARDO rappresentava di avere discusso sovente con il LO GIUDICE in ordine al comportamento tenuto dal GIAMMARINARO e aver ricevuto la confidenza da parte del neo deputato che immediatamente dopo la campagna elettorale, nel corso di un incontro con il GIAMMARINARO Giuseppe in corrispondenza della sede storica del Genio Civile di Trapani, questi aveva preteso il pagamento di una somma di denaro dal LO GIUDICE a fronte delle ipotetiche spese sostenute in sede di campagna elettorale. Tale richiesta di denaro - spiegava l’ACCARDO - era stata definita da LO GIUDICE come assolutamente esagerata ed indebitamente richiesta giacché non era in alcun modo giustificata per pagamenti.

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Circa il comunicato stampa redatto dall’IPPOLITO Antonino, che riguardava il ringraziamento dell’onorevole LO GIUDICE agli elettori della provincia, l’ACCARDO precisava di aver “espresso parere contrario alla divulgazione del documento al predetto addetto stampa in quanto le frasi riportate davano particolare credito e gratitudine nei confronti dell’ex onorevole regionale GIAMMARINARO Giuseppe”, pur non sortendo nessun cambiamento tanto che in effetti tale comunicato veniva riportato agli organi di stampa, senza che – si diceva certo l’ACCARDO - il LO GIUDICE avesse avuto modo di leggerlo:

omissis

A.D.R. effettivamente mi sono interessato di politica in occasione della campagna elettorale per le elezioni all’A.R.S. svoltesi lo scorso mese di aprile. In particolare ero stato nominato da Dott. LO GIUDICE Giuseppe quale “mandatario elettorale”. I miei compiti, più in particolare erano quelli di accompagnare il LO GIUDICE in occasioni delle riunioni connesse alla campagna elettorale e di rendicontare le spese che venivano sostenute. A proposito voglio precisare che si è sempre trattato di riunioni pubbliche svoltesi nell’ambito della provincia di Trapani. Tali riunioni, prevalentemente si svolgevano nelle città di Marsala, Mazara del Vallo, Alcamo e Salemi. In qualità di mandatario io mi occupavo di utilizzare il denaro che il LO GIUDICE versava su un conto corrente aperto esclusivamente ai fini della campagna elettorale per le spese che si presentavano di volta in volta. Preciso che, per le necessità della compagna elettorale il LO GIUDICE apriva a mio nome, in qualità di mandatario elettorale un apposito conto corrente presso la Banca Nuova – agenzia Piazza Scarlatti di Trapani. In questo conto confluivano somme di denaro che il LO GIUDICE prelevava dal suo conto corrente personale per versarle nel suddetto conto ove io prelevavo in base alle emergenze quotidiane. In tal guisa ero in possesso di un blocchetto di assegni che utilizzavo per i pagamenti, in totale autonomia. Se non sbaglio la somma complessiva versata sul conto che poi io ho provveduto ad utilizzare a tali scopi si aggira intorno ai 35.000,00 euro. --//

A.D.R. non conoscevo il GIAMMARINARO Giuseppe prima di questa campagna elettorale. Se non ricordo male la prima volta che ho avuto modo di incontrarlo è stata in occasione di una riunione politica svoltasi ad Alcamo per l’apertura della campagna elettorale in favore del LO GIUDICE. In quell’occasione così come in altre il GIAMMARINARO era solito intervenire presentando il candidato che nell’occasione era il LO GIUDICE mostrando sempre con fermezza il suo sostegno politico al LO GIUDICE. Ho avuto modo di presenziare a diverse riunioni in cui il GIAMMARINARO interveniva in favore del LO GIUDICE pur rimarcando che si trattava di un suo candidato tanto è che nel corso di tutte le riunioni in cui presenziava era solito raccontare il medesimo aneddoto riferito al passato che riguardava tale onorevole “Volpe” il quale , poiché non aveva seguito le direttive imposte dal suo mentore politico al termine del mandato, volutamente non era stato più rieletto. ---//

A.D.R. in occasione della riunione svoltasi a Trapani presso l’hotel Vittoria il GIAMMARINARO Giuseppe ebbe modo di rivolgersi a me in modo che ritengo

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arrogante. Infatti a seguito di un mio intervento in cui dichiaravo che anche grazie ai buoni consigli che il GIAMMARINARO avrebbe dato potevamo anelare alla elezione del LO GIUDICE. A fronte di tale affermazione il GIAMMARINARO, evidentemente sentendosi ridimensionato nella sua funzione, in maniera arrogante e stizzosa ribatteva sostenendo: “io non do consigli a nessuno…”. In tale espressione io ho ravvisato un comportamento autoritaristico e prevaricatore da parte del GIAMMARINARO Giuseppe il quale tendeva ad affermare il proprio primato e la propria personalità al fine dell’eventuale elezione del LO GIUDICE Giuseppe. Da quel giorno l’atteggiamento del GIAMMARINARO nei miei confronti mutava, fino a non salutarmi più. ---//

A.D.R. A fronte dei ripetuti atteggiamenti avuti dal GIAMMARINARO Giuseppe , in una occasione ebbi modo di lamentarmi di ciò con il LO GIUDICE. Quest’ultimo, mi palesava la sua volontà di cercare di sopportare tali atteggiamenti al fine di raggiungere il risultato desiderato. ---//

A.D.R. Ricordo che, immediatamente dopo la campagna elettorale, in occasione di uno degli incontri avuti con il LO GIUDICE, questi a seguito delle mie continue lamentele sul comportamento tenuto dal GIAMMARINARO mi confidava in modo assai amareggiato che immediatamente dopo la campagna elettorale ebbe modo di incontrare il GIAMMARINARO Giuseppe in corrispondenza della sede storica del Genio Civile di Trapani. Continuando il LO GIUDICE mi riferì che in quell’occasione il GIAMMARINARO Giuseppe aveva preteso il pagamento di una somma di denaro il cui importo non mi era stato quantificato a fronte delle ipotetiche spese sostenute in sede di campagna elettorale. Tale richiesta di denaro che era definita da LO GIUDICE assolutamente esagerata ed indebitamente richiesta dal GIAMMARINARO non era in alcun modo giustificata per pagamenti che laddove avvenuti erano stati effettuati per sua iniziativa senza che il sottoscritto, in qualità di mandatario elettorale, ne fosse a conoscenza. D’altra parte ritengo in virtù del tenore della conversazione e dal profondo stato di disagio manifestato dal LO GIUDICE che tali presunte spese non erano state autorizzate nemmeno dal candidato in considerazione dei limiti di spesa fissati dal medesimo LO GIUDICE all’inizio della campagna elettorale cui prevedeva di spendere la somma di euro 25.000,00.---/

A.D.R.: A tal proposito ricordo che al termine della campagna elettorale lo IPPOLITO Antonino, verosimilmente in nome e per conto del GIAMMARINARO Giuseppe mi consegnò una nota – spese dell’importo superiore ai 4000,00 euro consistente in una fattura proforma per l’affitto durante la campagna elettorale del Baglio Borgesati sito in località Salemi. Tale nota era commentata dal sottoscritto che ciò aveva anche il conforto del LO GIUDICE che si trattava di una spesa esagerata e non preventivata. Tale nota, allo stato ritengo non risulti pagata. ---//

A.D.R. l’IPPOLITO Antonino, in qualità di addetto stampa del LO GIUDICE, teneva i contatti durante la campagna elettorale con le varie emittenti televisive ed era quindi lui che mi indicava importo ed emittente da saldare. ---//

A.D.R. non sono a conoscenza dei rapporti tra l’IPPOLITO e il GIAMMARINARO, ma posso affermare che sicuramente l’IPPOLITO si sente affettivamente legato a tale personaggio. ---//

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A.D.R.: Sono a conoscenza per averne preso diretta visione del comunicato stampa redatto dallo IPPOLITO Antonino che riguardava il ringraziamento che l’onorevole LO GIUDICE esprimeva agli elettori della provincia. In quella occasione ebbi modo di esprimere parere contrario alla divulgazione del documento al predetto addetto stampa in quanto le frasi riportate davano particolare credito e gratitudine nei confronti dell’ex onorevole regionale GIAMMARINARO Giuseppe. Io esprimevo parere contrario rispetto al comunicato che l’IPPOLITO aveva prodotto ma questo non sortiva nessun cambiamento e in effetti tale comunicato veniva riportato agli organi di stampa. ---//

A.D.R. sono sicuro che il comunicato stampa sia stato prodotto dall’IPPOLITO e dubito che il LO GIUDICE abbia avuto modo di leggerlo. Io avevo modo di commentare il fatto con il LO GIUDICE dopo la pubblicazione del comunicato e entrambi eravamo amareggiati per l’accaduto in considerazione del fatto che anche lui non aveva avuto modo di leggerlo.---//

Lo stato di prostrazione psicologica ed il timore ingenerato nel LO GIUDICE dalle continue vessazioni del GIAMMARINARO Giuseppe, poste in essere allo scopo di condizionarne le scelte politiche ed indurlo alla elargizione di ingenti quantità di denaro, nella fattispecie la sopra citata somma di 200 mila euro, oltre che di altri benefici economici, veniva confermato dallo stesso deputato regionale in data 31 Ottobre 2008 al Pubblico Ministero, dott. Andrea Tarondo. (cfr. all. nr. 5) In particolare, il LO GIUDICE ammetteva il grave episodio afferente la indebita richiesta della ingente somma di denaro, confermando che, subito dopo le elezioni regionali del 13-14 aprile 2008, il citato COGNATA Pietro lo aveva convocato per un appuntamento davanti agli uffici del Genio Civile di Trapani. Recatosi come convenuto all’appuntamento, in data 18.4.2008, il LO GIUDICE aveva trovato sul posto il GIAMMARINARO Giuseppe il quale, senza mezzi termini, gli contestava che il suo successo elettorale dipendeva dai voti che lui gli aveva procurato, ammonendo pertanto il neo deputato da astenersi dall’adottare alcuna iniziativa “senza prima consultarlo”. In quella stessa occasione, il GIAMMARINARO, con toni perentori, aveva artatamente contestato al LO GIUDICE che per il sostegno alla campagna elettorale di questi aveva sostenuto una spesa di 200.000 euro di cui pretendeva la restituzione. Alle richieste del LO GIUDICE di soprassedere e non fargli pressioni eccessive, il GIAMMARINARO persisteva, seppure senza toni accesi, nella sua pretesa. Con riguardo ad altre somme di denaro indebitamente percepite dal GIAMMARINARO, il LO GIUDICE soggiungeva di avere poi chiesto al Senatore dell’U.D.C. Saverio ROMANO di ricevere qualche rimborso dal

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partito per le spese elettorali, apprendendo da questi che era stato erogato in suo favore un contributo di almeno 40.000 euro, somma di denaro che però era già stata consegnata al GIAMMARINARO. Nell’occasione - spiegava il LO GIUDICE - il Sen. ROMANO gli aveva anche spiegato che la consegna di tale somma di denaro al GIAMMARINARO non era nota a nessun altro. Circa il tentativo di condizionamento posto in essere ai suoi danni, il LO GIUDICE spiegava di essersi reso conto con il trascorrere del tempo che il GIAMMARINARO persisteva nelle sue indebite richieste e che per tale scopo stava “facendo terra bruciata” intorno al neo deputato regionale; al riguardo il LO GIUDICE soggiungeva che varie persone, nell’ambiente politico, lo avevano contattato allo scopo di renderlo edotto in merito al forte astio che il GIAMMARINARO nutriva nei suoi confronti. L’esponente politico aggiungeva che circa un mese e mezzo addietro, avendo appreso dall’IPPOLITO Nino che il GIAMMARINARO era molto preoccupato per il figlio Francesco, al momento disoccupato, aveva all’uopo pensato di assumerlo presso la sua segreteria allo scopo di tacitare l’ex sorvegliato speciale nella sua richiesta di 200.000 euro. Il Francesco GIAMMARINARO si fece spiegare le caratteristiche dell’attività da svolgere e chiese di sapere a quanto ammontasse la retribuzione, stabilita dal LO GIUDICE intorno a 1000 euro al mese. Successivamente, il 30.11.2008, a Petrosino, il LO GIUDICE era stato informato dal dott. Piero BIONDO di Mazara del Vallo che il GIAMMARINARO si era lamentato con questi per l’offerta di lavoro, dicendosi umiliato ed offeso per la retribuzione ritenuta insufficiente. Tali lamentele - spiegava il LO GIUDICE - erano state esternate anche al Nino IPPOLITO dal GIAMMARINARO sempre in ragione della somma ritenuta esigua per il di lui figlio. In particolare, il GIAMMARINARO aveva detto all’IPPOLITO, con toni particolarmente accesi, che il LO GIUDICE avrebbe dovuto retribuire il figlio per almeno 5000 euro al mese. Infine, il LO GIUDICE non esitava a manifestare il proprio timore per le pressioni ricevute dal GIAMMARINARO:

omissis In proposito preciso che effettivamente, subito dopo le elezioni regionali del 13-14 aprile 2008, il COGNATA Pietro mi telefonò per darmi un appuntamento davanti al Genio civile di Trapani, senza dirmi chi mi desiderasse incontrare. Recatomi all’appuntamento, in data

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18.4.2008, ho constatato la presenza di GIAMMARINARO Giuseppe il quale, senza mezzi termini, mi disse che il mio successo elettorale dipendeva dai voti che mi aveva procurato lui e mi ammoniva a non adottare nessuna iniziativa senza prima consultarlo. In quella stessa occasione il GIAMMARINARO, con toni perentori, mi diceva di avere sostenuto per la mia campagna elettorale una spesa di 200.000 euro che quindi pretendeva io gli rimborsassi. Ricordo che io gli risposi qualcosa del tipo “tu mi devi fare campare”, nel senso che gli chiedevo di non farmi pressioni eccessive. In quel momento lui non mi ha dato una precisa risposta, pur persistendo nella sua pretesa. A.d.r.: il GIAMMARINARO non mi ha presentato alcun rendiconto, appunto o pezza d’appoggio per giustificare la sua pretesa, né mi ha precisato a quali specifiche spese si riferisse. Per quello che ho potuto capire, in realtà il GIAMMARINARO pretendeva di essere ripagato per il suo appoggio politico che invece ho avuto, in larga parte, da altre persone e grazie alla mia figura professionale. Preciso anche che, con riferimento alle spese elettorali, avevo già prelevato dal mio conto corrente, prima delle elezioni, la somma di € 20.000 che avevo consegnato allo stesso GIAMMARINARO per il pagamento di cene e piccole spese di rappresentanza. In realtà non ritengo che vi siano altre spese elettorali da pagare e quindi sono convinto che il GIAMMARINARO pretenda questo denaro per sé. Infatti io ho speso per la campagna elettorale circa 40.000 euro, senza contare i 20.000 che ho dato al GIAMMARINARO, somma più che sufficiente a coprire le spese effettivamente sostenute. Successivamente poi, più di recente, ho chiesto a Saverio ROMANO di ricevere qualche rimborso dal partito per le spese elettorali e lui mi ha detto che non mi spettavano fondi perché ero già stato aiutato, per un importo di almeno 40.000 euro, sottointendendo che tale somma di denaro era già stata consegnata al GIAMMARINARO. Il ROMANO mi ha anche detto che nessun altro sa di queste somme di denaro ricevute dal GIAMMARINARO. Nel periodo successivo mi sono reso conto della persistenza della richiesta del GIAMMARINARO da tanti segnali che mi hanno fatto capire che si sta facendo terra bruciata intorno a me. In particolare varie persone, nell’ambite politico, mi hanno contattato per farmi capire che da parte del GIAMMARINARO vi è una forte animosità nei miei confronti. Di recente poi ho appreso poi che il GIAMMARINARO ha ispirato alcune manovre che stanno creando delle difficoltà alla mia lista per le elezioni del presidente del consiglio dell’ordine dei medici. Di recente, circa un mese o un mese e mezzo fa, l’IPPOLITO Nino mi disse che il GIAMMARINARO era molto preoccupato per il figlio Francesco che non lavora, sta tutto il giorno a casa e non fa niente. In quella occasione ipotizzai di assumerlo presso la mia segreteria cosa che sarebbe certamente stata gradita al GIAMMARINARO, anche per tacitarlo nella sua richiesta di 200.000 euro. Per questo motivo mi sono recato a casa del GIAMMARINARO Giuseppe a Salemi, quando lui non c’era, ed ho parlato con il figlio proponendogli questa assunzione come mio collaboratore. Preciso anche che l’IPPOLITO mi aveva sconsigliato di fare ciò, trattandosi di un giovane poco propenso all’attività lavorativa che mi avrebbe magari detto di sì ma che di fatto non sarebbe mai venuto a lavorare.

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Il Francesco GIAMMARINARO si fece spiegare le caratteristiche dell’attività da svolgere e chiede di sapere a quanto ammontasse la retribuzione ed io gli risposi che potevo dargli 1000 euro al mese. Qualche tempo dopo l’IPPOLITO lo ha anche convocato per recarsi a Palermo ed iniziare l’attività, ma lui, pur avendo risposto affermativamente, non si è presentato. Ieri sera 30.11.2008, a Petrosino, ho saputo dal dott. Piero BIONDO di Mazara del Vallo che il GIAMMARINARO si era lamentato con lui per l’offerta di lavoro che ho avanzato a suo figlio, come se io lo avessi umiliato ed offeso. In particolare ciò veniva riferito alla retribuzione ritenuta insufficiente. Sempre nella serata di ieri ho riferito di tale mio colloquio con il BIONDO al Nino IPPOLITO, il quale mi ha detto che anche con lui il GIAMMARINARO si era lamentato per la somma esigua che io avevo offerto a suo figlio. In particolare il GIAMMARINARO ha detto all’IPPOLITO, con toni particolarmente accesi, ben sapendo che me lo avrebbe riferito, che io avrei dovuto retribuire suo figlio per almeno 5000 euro al mese. Mi pare chiaro che con tale richiesta il GIAMMARINARO avrebbe voluto ottenere una somma pari a quella dei famosi 200.000 euro che pretende da me. Anche il Nino IPPOLITO è molto amareggiato per le pressioni che sto ricevendo per questa richiesta di 200.000 euro da parte del GIAMMARINARO. Preciso anche che ieri sera ho detto all’IPPOLITO che non voglio più avere niente a che fare con il GIAMMARINARO. Devo dire che ad oggi sono molto preoccupato per queste pressioni che ricevo dal GIAMMARINARO.

Le inquietanti circostanze lamentate dal LO GIUDICE trovano integrale riscontro dalla disamina della nota del 14.01.2009 afferente la richiesta di servizi tecnici di intercettazione nell’ambito del p.p. 1749/08 R.G.N.R., attività di indagine che confermavano quanto dichiarato dal neo deputato regionale in ordine alle vessazioni del GIAMMARINARO Giuseppe, che riteneva offensivo il compenso con cui il LO GIUDICE intendeva retribuire il figlio in caso di assunzione nel proprio staff politico, allo scopo di ammansire l’’ex sorvegliato speciale di PS. (cfr. all. nr. 6)

Nella nota in argomento si riportava, infatti, l’esito di una intercettazione (espletata giusto decreto n. 58/08, (progressivo n. 7999) delle ore 14.34 del 05.10.2008) in cui - come ammesso al Pubblico Ministero - il LO GIUDICE Giuseppe contattava all’utenza 3805475045 l’IPPOLITO Antonino chiedendogli il numero telefonico dove potere rintracciare “Francesco” ed ottenendo dall’interlocutore i numeri delle utenze 3939790710 e 3388929416.

Il LO GIUDICE aggiungeva che avrebbe chiamato il Francesco e si sarebbe messo d’accordo con lui, informando inoltre l’IPPOLITO che avrebbe voluto parlare con lui per un consiglio non meglio precisato.

Subito dopo, alle ore 14.38 (progressivo n. 8001), il LO GIUDICE contattava l’utenza 3939790710 che risultava essere in uso al GIAMMARINARO Francesco, figlio del GIAMMARINARO Giuseppe detto Pino.

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Nel corso della conversazione, l’Onorevole Regionale LO GIUDICE Giuseppe proponeva al GIAMMARINARO Francesco di entrare nello staff della sua segreteria in quanto desiderava la sua collaborazione mentre il GIAMMARINARO Francesco rispondeva come il padre gli avesse accennato qualcosa in proposito e si dichiarava disponibile in tal senso.

Quindi il LO GIUDICE lo esortava ad accordarsi con l’IPPOLITO Antonino, anche perché dalla settimana successiva avrebbero iniziato a lavorare.

Successivamente, alle ore 18.01 della stessa giornata 05.10.2008 ( progr. 8004), il LO GIUDICE Giuseppe veniva nuovamente contattato dall’IPPOLITO Antonino che, nel corso della telefonata, rappresentava di avere parlato con “quella persona” con chiaro riferimento al GIAMMARINARO Francesco, cui aveva riferito di concordare i passi successivi con l’IPPOLITO, al quale il LO GIUDICE dava incarico di gestire direttamente tutta la faccenda.

Sub b) le recenti acquisizioni sulla attuale pericolosità sociale del

GIAMMARINARO Giuseppe in relazione al tentativo di condizionamento dell’attività amministrativa del Comune di Salemi

Dall’esame di atti di indagine acquisiti presso la Procura di Trapani e la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sono state rilevate varie risultanze investigative, maturate da vari organismi di p.g. , sia della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri, dalle quali è stato, altresì, possibile avere contezza di un coinvolgimento diretto del GIAMMARINARO Giuseppe nelle attività politico-amministrative del Comune di Salemi, attualmente retto dal sindaco SGARBI Vittorio. Dall’esito di siffatte indagini, è emerso il costante tentativo da parte dell’ex sorvegliato speciale di PS di condizionare l'attività amministrativa del Comune di Salemi, partecipando occultamente alle fasi decisionali più importanti, così ponendo in essere “…un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l’attività amministrativa del Comune di Salemi…”, finalizzato ad imporre, dopo l'elezione del Sindaco Sgarbi, un’influenza sull'Amministrazione Comunale di Salemi, avvalendosi della "collaborazione" sia di dipendenti e funzionari del Comune, che di Assessori e Consiglieri.

Nella nota della Squadra Mobile di Trapani, datata 03-11-2008, relativa alla richiesta di attivazione di servizio tecnico di intercettazione nell’ambito del p.p. 1749/08 R.G.N.R. , si informava la Procura di Trapani dei continui contatti tra il predetto addetto stampa del On. Pio Lo Giudice, IPPOLITO Antonino, ed il GIAMMARINARO Giuseppe al tempo utilizzatore dell’utenza mobile

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393/9905789 intestata alla GINNIC CLUB ALICIA s.a.s. sedente in Salemi in via Ettore Scimemi n. 9. (cfr. all. nr. 7) In particolare, si aveva modo di registrare la conversazione telefonica avente progressivo 8703 delle ore 19.41 del 02-11-2008, intercorsa tra l’IPPOLITO Antonino ed il GIAMMARINARO Giuseppe, nel corso della quale l’IPPOLITO Antonino lo informava che una riunione indetta presso l’abitazione del Sindaco era stata rimandata in considerazione del fatto che lo SGARBI era partito d’urgenza. La costanza di tali rapporti tra l’ex sorvegliato speciale della P.S. GIAMMARINARO Giuseppe ed il sindaco SGARBI emergeva anche da un servizio di osservazione predisposto dalla Squadra Mobile di Trapani, nel corso del quale il personale di p.g., al fine di dare riscontro alla conversazione telefonica (progressivo n. 8218) delle ore 12.36 del 28-10-2008, intercorsa tra IPPOLITO Antonino e SGARBI Vittorio, si appostava presso l’albergo denominato Giardino di Costanza della catena alberghiera Kempiski sito in Mazara del Vallo. In particolare, attraverso un servizio di video ripresa, avviato alle ore 23.00 circa del 28-10-2008, si aveva aggio di rilevare l’arrivo in quell’albergo del GIAMMARINARO Giuseppe a bordo di Mercedes CLS targata CT 705 CE intestata alla citata GINNIC CLUB ALICIA s.a.s. , via Ettore Scimemi n. 9 di Salemi, guidata da soggetto riconosciuto per il più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.01.1965, ivi residente nella via Cremona nr. 67, fidato prestanome - come si è esposto in apposito capitolo della presente proposta - del GIAMMARINARO Giuseppe. Si registrava altresì la presenza davanti l’ingresso dell’albergo del GIAMMARINARO Giuseppe intento a conversare con soggetto individuato per SAVALLE Giovanni43, mentre pochi minuti dopo si vedeva sopraggiungere lo SGARBI Vittorio in compagnia dello IPPOLITO Antonino, rimanendo a conversare con il GIAMMARINARO e il SAVALLE. Ancor più pregnanti e recentissimi elementi di valutazione in ordine a siffatta condotta del GIAMMARINARO Giuseppe, si traggono poi dall’analisi degli atti relativi al procedimento penale n. 11383/09 RG ignoti, della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, iscritto inizialmente per il reato di cui agli artt. 612 c.p. e 7 d.1. 152/91, atteso che il procedimento aveva per oggetto una serie di minacce perpetrate (alcune lettere anonime contenenti minacce di morte) nel corso del 2009 in danno di Vittorio SGARBI, Sindaco dell'amministrazione

43 di Giuseppe e CACCAMO Maria, nato a Castelvetrano il 04-09-1965, titolare dell’esercizio.

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comunale di Salemi, ed archiviato dal Giudice per le Indagini Preliminari in data 22 settembre 2010. (cfr. all. nr. 8) Invero, nella richiesta di archiviazione del 6 settembre 2010, il Pubbico Ministero, Dr. Carlo Marzella, pur rappresentando di non aver acquisito elementi idonei a individuare la provenienza delle numerose minacce anonime di cui è rimasto vittima Vittorio SGARBI, precisava come le risultanze investigative, avessero, comunque “..delineato un contesto ambientale in cui Pino GlAMMARINARO, già processato ed assolto per reati in materia di criminalità organizzata, ha inciso in modo significativo su alcune delibere del Comune di Salemi guidato da Vittorio SGARBI…” . ( cfr all. nr. 9) L'attività criminosa aveva inizio il 4 giugno 2009, quando veniva recapitata alla sede della Polizia Municipale di Salemi una busta contenente una testa di maiale e un manoscritto anonimo dal contenuto intimidatorio, indirizzato a SGARBI. Successivamente, il 28 luglio 2009 veniva rinvenuta una carcassa di cane morto nei pressi dell'ufficio di gabinetto del sindaco di Salemi. Vittorio SGARBI, convocato presso la stazione Carabinieri di Salemi, riferiva di essere stato oggetto di una serie di minacce anche telefoniche, sin da quando aveva assunto la carica di Sindaco del Comune di Salemi. Veniva, pertanto, avviata un'attività di intercettazione telefonica sulle utenze in uso alla parte offesa Vittorio SGARBI e ad alcuni dei suoi collaboratori. La Procura di Palermo sottolineava come, dalle indagini svolte, fosse incidentalmente “emerso un intenso e costante condizionamento dell'attività amministrativa del comune di Salemi da parte di Giuseppe GIAMMARINARO, ex deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di quattro anni…”.

Secondo il Pubblico Ministero della D.D.A. veniva “raggiunta la prova di questa costante influenza esercitata da Pino GIAMMARINARO sull'amministrazione comunale di Salemi”. Dalle intercettazioni e dalle altre indagini svolte – osserva la Procura di Palermo - è, infatti, emerso che la candidatura alla carica di Sindaco di Salemi di Vittorio SGARBI è stata sostenuta proprio dal GIAMMARINARO Giuseppe, che ha appoggiato il noto critico d'arte durante la campagna elettorale (cfr., sul punto, le dichiarazioni - più avanti commentate - rese da Oliviero TOSCANI, ex assessore della Giunta di Salemi guidata dal medesimo SGARBI).

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Una volta insediata la Giunta comunale, il GIAMMARINARO avrebbe addirittura partecipato, senza averne alcun titolo politico o istituzionale, a diverse riunioni della Giunta, allo scopo di indirizzare le decisioni dell'organo amministrativo. Sul punto, la prefata A.G. menzionava principalmente le dichiarazioni rese al pubblico ministero da Oliviero TOSCANI, ex assessore della Giunta di Salemi guidata dal medesimo SGARBI e il contenuto di una serie di telefonate intercettate dai Carabinieri di Salemi e compediate nella nota del 22/10/2009 e nella Informativa del 27 maggio 2010. ( cfr. all. nr. 10, 10 bis e all. nr. 11) Anche secondo gli operatori di p.g. dell’Arma “… l'attività tecnica ha permesso di intercettare una fitta serie di conversazioni telefoniche su temi - spesso delicati - che riguardano il Comune, intercorse tra amministratori comunali ed altri soggetti, i quali, sebbene ufficialmente non abbiano alcun titolo per intervenire nell’amministrazione della cosa pubblica, partecipano alle fasi decisionali più importanti, o peggio, talvolta, risultano essere gli unici ed incontrastati decisori”, ritenendo del tutto fondata l'ipotesi investigativa secondo la quale esista “…un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l’attività amministrativa del Comune di Salemi…”. Ed invero, le considerazioni formulate dalla Magistratura inquirente e dal citato Organo di Polizia vanno sicuramente condivise per come si conclude da una analisi del contenuto delle conversazioni intercettate e riportate nelle note in argomento. Dopo l'elezione del Sindaco Sgarbi, è emerso dalle indagini disposte dalla D.D.A. che il GIAMMARINARO, come sopra detto, ha esercitato una influenza sull'Amministrazione Comunale di Salemi, avvalendosi, per "imporre" la sua linea politica, della "collaborazione" sia di dipendenti che funzionari del Comune, sia di quella di Assessori e Consiglieri. Tra queste persone, secondo la ricostruzione dei CC di Salemi, si annoverano tra gli altri:

• il Segretario Generale BARONE Vincenzo ( nato a Trapani il 22.11.1954, residente a Calatafimi via XV Maggio n.55) e l'ex Direttore di Ragioneria MANZO Gaspare, nato ad Erice il 28.7.1968, aggregato dal Comune di Campobello;

• gli Assessori CALISTRO Angelo (nato a Salemi il 10.04.1959, ivi residente in C.da San Ciro nr. 462, cognato del GIAMMARINARO),

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BIVONA Caterina (nata a Novara il 13.10.1966, residente a Salemi via Marsala n° 52);

• il Presidente del Consiglio, ASARO Giuseppa (nata a Salemi il 26.07.1974, ivi residente via San Luca n° 18);

• i Consiglieri comunali GUCCIARDI Fabrizio (nato a Palermo il 22.10.1969, residente a Salemi, via Paul Harris n° 2), RUBINO Giuseppe (nato a Salemi il 18.12.1965, ivi residente C.da Sinagia n. 1511/A), BASCONE Leonardo (nato a Salemi il 31.07.1978, ivi residente via Trapani n° 13), MELCHIORRE Angelo (nato a Salemi il 04.10.1976, ivi residente via P. Oliveri n° 88), FERRO Giuseppe (nato a Salemi in data 11.06.1959, ivi residente via Santa Domenica n° 65), LA GRASSA Leonardo (nato a Salemi il 23.05.1961, ivi residente via L. Pirandello n° 1), GRECO Giuseppe (nato a Trapani il 27.12.1946, residente a Salemi via P. Oliveti n° 51), VERDE Salvatore, inteso Salvino, (nato a Salemi il 03.06.1966, ivi residente via F.P. Clementi n° 15), LO FRIA Fraucesco (nato a Palermo il 25.03.1969, residente a Salemi via A. Lo Presi n° 100) e FILECCIA Francesco Giuseppe (nato a Palermo il 14.06.1986, residente a Salemi via G. Matteotti n° 46).

Emblematico, tra tutti, è un inquietante episodio che rappresenta in modo significativo la capacità del GIAMMARINARO Giuseppe di condizionare le scelte dell'amministrazione comunale di Salemi, anche su attività di rilevante finalità sociale, per come è emerso da alcune conversazioni intercettate il 16 ottobre 2009, allorquando il sindaco SGARBI, dopo essere stato informato dall'assessore Caterina BIVONA che la Prefettura di Trapani esigeva l'immediata assegnazione (ai sensi dell’allora vigente legge sull’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie) di un terreno agricolo , di circa sessanta ettari, confiscato al noto esponente mafioso e narcotrafficante MICELI Salvatore, chiedeva al suo assessore chi avesse presentato domanda per l'assegnazione di quel terreno. La BIVONA informava, quindi, lo SGARBI che l'istanza era stata presentata da "Slow Food" e dall'associazione antimafia "LIBERA", provocando il disappunto di SGARBI, che manifestava di non aver alcuna intenzione di assegnare il terreno a "quelli di Don Ciotti “. Nel momento stesso in cui la BIVONA ricordava allo SGARBI che il volere di GIAMMARINARO era un altro, ossia quello di affidare il bene alla gestione dell"A.I.A.S. per il tramite di un suo rappresentante indicato dallo stesso GIAMMARINARO, il Sindaco si preoccupava, quindi, di telefonare immediatamente al GIAMMARINARO per farsi indicare il nominativo della persona a cui doveva essere assegnato il terreno confiscato alla mafia, e

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quest'ultimo gli ribadiva che il terreno doveva essere assegnato dal comune di Salemi a Francesco LO TROVATO, rappresentante dell' associazione AIAS. I successivi accertamenti disposti presso la Prefettura di Trapani consentivano di acclarare che il terreno in questione non era stato ancora assegnato dall'amministrazione comunale di Salemi ad alcun ente (cfr. nota CC Mazara del Vallo dell' 1.9.2010). Analogamente significativo è quanto accaduto il 18 ottobre 2009, data in cui il citato Antonino IPPOLITO ( di cui si è evidenziato nelle pagine precedenti il ruolo di portavoce dell’On. Pio LO GIUDICE e di contiguità allo stesso GIAMMARINARO ) e l’assessore Antonina GRILLO manifestavano tutta la loro preoccupazione (Trascrizione della telefonata di cui al Prog. 2064 del 18.10.2009 (vds. All. nr.27 informativa CC del 27.5.2010), in quanto avevano appena saputo che Pino "manicomio" (soprannome di GIAMMARINARO accertato nel corso delle intercettazioni) avrebbe addirittura predisposto alcune deleghe da far firmare al Vittorio SGARBI, appena questi fosse giunto all'aeroporto. (cfr. all. nr. 12) Si trattava della partecipazione di Salemi ad una un'iniziativa dei Comuni del Belice, denominata "Unione dei Comuni", per cui gli enti locali aderenti avrebbero ricevuto diversi milioni di Euro in finanziamenti, tra cui anche quelli previsti per i festeggiamenti del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Il GIAMMARINARO, battendo sul tempo il vice Sindaco FAVUZZA (che aspirava ella stessa ad essere il referente per l’"Unione dei Comuni"), dopo un'assenza di SGARBI per diversi giorni, attendendo il Sindaco al suo arrivo all'aeroporto di Palermo ed accompagnandolo a Salemi con la propria autovettura, ne aveva approfittato per tentare di fargli firmare una delega che designava quale rappresentante l'Assessore CALISTRO (cognato del GIAMMARINARO ). Del resto, la sequela di conversazioni che si riportano di seguito, a titolo esemplificativo, dimostra come dipendenti del Comune di Salemi o rappresentati politici dello stesso Ente informassero e consultassero, con cadenza quasi giornaliera e sistematica, il GIAMMARINARO in ordine a qualunque decisione politica da intraprendere concernente l’amministrazione cittadina, notiziandolo anche sulle iniziative del Sindaco SGARBI, allo scopo di conoscerne il parere e ricevere direttive in merito. E’ il caso di una conversazione del 25.10.2009 ( Prog. 20651 - vds. All. nr.28 – informativa CC del 27.5.2010) in cui il Sindaco SGARBI ed il GIAMMARINARO Giuseppe vengono ripetutamente cercati per attivarsi presso l’Assessorato Beni culturali della Regione allo scopo di reperire dei fondi

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prima della scadenza di un bando. Nella circostanza, tale VACCARO Giuseppe informava il Sindaco di averlo contattato, per avvisarlo che il giorno 30 del mese in corso scadeva il bando alla Regione Siciliana - Beni Culturali - per i finanziamenti di eventi culturali per l'anno 2010. (cfr. all. nr. 13) L’uomo spiegava di aver tentato di contattare lo SGARBI, così come, allo stesso modo, aveva cercato anche il GIAMMARINARO, ma nessuno dei due era risultato raggiungibile. Il VACCARO suggeriva di attivarsi per tali finanziamenti allo scopo di usufruire dei soldi dalla cassa della Regione invece che dalla cassa del Comune. Analogamente, il 31.10.2009 (Prog. 6165 vds. All. nr. 29 informativa CC del 27.5.2010), anche il Vice Sindaco FAVUZZA Antonella contatta direttamente il GIAMMARINARO Giuseppe per informarlo delle iniziative del Sindaco SGARBI presso la popolare trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”, che potevano compromettere i rapporti intrattenuti con un’azienda costruttrice di impianti eolici che stava per inaugurare una struttura in zona Salemi e che avaeva accettato una procedura risarcitoria in favore del Comune. I due, pertanto, concordavano di vedersi di persona la mattina seguente : (cfr. all. nr. 14) G.G.:Pronto? AF.: Pino sono Antonella. G.G.:Antonella, ciao. AF.: Senti qua, ciao vedi che, il fatto delle pale lo sai tu che ci vogliono rimborsare, risarcire lo sai, si! (si fa

riferimento ad un impianto di pale eoliche insistente sul territorio di Salemi per il quale lo ditta costruttrice intende risarcire il Comune di Salemi) G.G.:Si, penso la.....l'ho sentita sta cosa, ehhhh.

AF.: Ascolta, però giorno cinque "lui” (inteso Vittorio SGARBI) vuole fare striscia la notizia e giorno cinque “quelli” (inteso funzionari delle pale eoliche) vengono in Sicilia nella nostra zona a inaugurare, non ci pagheranno più! G.G.:Ma tu domani mattina dove sei? AF.: A Salemi, a Salemi. G.G.:E allora domani mattina...ehhh....ci vediamo? AF.:AI Caffè Moderno, va bene. G.G.:Ehh.....verso le 11:00. A.F.:Ti chiamo, ehh...si, si. G.G.:Ehh...Ehh. A.F.:Va bene, ok, ciao ciao ciao.

Proprio il Vice Sindaco, FAVUZZA Antonella, si è sistematicamente relazionata con il GIAMMARINARO secondo la “regia occulta” fin qui esposta, sollecitando e piegandosi ai desiderata dell’ex sorvegliato speciale di PS, talora pur non concordemente, per come emerge sia dai contatti diretti con quest’ultimo, sia dalle conversazioni con interlocutori di fiducia, con i quali

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condivide ogni decisione e strategia, come D'ANGELO Salvatore inteso "Pucci'44 e CARADONNA Luigi45 ( con il quale intrattiene rapporti sentimentali ) e talvolta anche l'Assessore GRILLO Antonina. In data 07.10.2009 ( Prog. 2233 All. nr. 25, informativa CC del 27.5.2010), Il Vice sindaco FAVUZZA Antonella confidava al fidato CARADONNA Gianluigi che il bilancio era stato fatto presso l’abitazione del GIAMMARINARO e che l’Assessore Caterina BIVONA ed il consigliere Leonardo BASCONE, entrambi vicini al GIAMMARINARO, avevano personalmente portato il carteggio presso la casa dell’ex sorvegliato di PS provvedendo a cambiare i capitoli di spesa. (cfr. all. nr. 15) In data 1.11.2009 (Prog. 6285 all. nr. 30 informativa CC del 27.5.2010). Il Vice sindaco FAVUZZA Antonella contattava GUCCIARDI Fabrizio (Consigliere Comunale vicino al GIAMMARINARO) cui faceva presente di avvisare il Pino GIAMMARINARO che aveva cercato di rintracciarlo per tutta lo giornata non riuscendovi, ribadendo che aveva bisogno di parlargli poiché la questione delle pale eoliche stava prendendo una brutta piega. (cfr. all. nr. 16) Il 04.11.2009 (Prog. 6660 vds. All. nr.31 informativa CC del 27.5.2010). Il GIAMMARINARO Giuseppe spiegava alla FAVUZZA Antonella di esser stato contattato dalla “agenzia di viaggi Montalbano”, che aveva chiesto un pagamento vantato nei confronti del Comune, ottenendo assicurazione dal Vice Sindaco che avrebbe dato mandato in merito al Direttore di Ragioneria del Comune Gaspare MANZO . (cfr. all. nr. 17) In data 06.11.2009, (Prog. 6987 vds. All. nr.32 informativa CC del 27.5.2010), la FAVUZZA confidava al CARADONNA Gianluigi, di avere fatto una riunione di Giunta, alla presenza del GIAMMARINARO. (cfr. all. nr. 18) In data 06.11.2009 (vds. Prog. 7174 all. nr.33 informativa CC del 27.5.2010) la FAVUZZA Antonella, conversando con l'Assessore GRILLO Antonina,

44 D'ANGELO Salvatore inteso PUCCI, nato a Palermo l’11.07.1968, residente a Salemi nella via p. Oliveri nr.30. di fatto domiciliato in c.da Masseria Veechia nr.416, stato libero, imprenditore agricolo, gravato da pregiudizi penali, tra cui truffa, turbativa d'asta in appalti ed associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, tratto in arresto nell'ambito dell'operazione IGRES ; 45 CARADONNA Gian Luigi nato a Salemi il 01/01/1950 residente in Salemi nella via Lo Presti nr. 86, di fatto domiciliato in Palermo. Lo stesso, immune da pregiudizi penali, risulta però appartenere alla nota famiglia degli "esattori Salvo", essendo il nipote del defunto Salvo Antonino, nato a Salcmi il 17.07.1929 e deceduto in Svizzera il 19/01/1986, perché figlio della di lui sorella SALVO Rosaria. È opportuno inoltre riferire che il lì'atello del Vice Sindaco FAVUZZA Antonella, FAVUZZA Giuseppe nato a Salemi il 04.01.1957, residente a Palermo è coniugato con la figlia del predetto "de cuius" SALVO Antonino. cugino di SALVO Ignazio, nato a Salemi il 27.05.1931 ed ucciso a Santa Flavia a seguito di esplosione di colpi di anna da fuoco nell"anno 1992 .

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commentava gli equilibri in seno al consiglio comunale, spiegando come i consiglieri FERRO Giuseppe e MELCHIORRE Angelo fossero persone controllate dal GIAMMARINARO, così come la Presidente della Commissione comunale Art. 5 Irene CAVARRETTA, fidanzata del MELCHIORRE Angelo, consigliere comunale. (cfr. all. nr. 19) Particolarmente significativa ed illuminante sulla possibilità del GIAMMARINARO Giuseppe di condizionare la Giunta di Salemi nella nomina dei suoi funzionari, è il contenuto di una telefonata del 16.11.2009 ( prog. 8888 all. nr. 35 informativa CC del 27.5.2010). (cfr. all. nr. 20) Infatti, il Vice Sindaco FAVUZZA Antonella conversava con il Sindaco SGARBI, cui chiedeva lumi circa la possibilità di rimuovere dall’incarico il Direttore di Ragioneria MANZO Gaspare, nonché altro Funzionario, tale LEONE, per il quale il GIAMMARINARO aveva “chiesto la testa”. In particolare, lo SGARBI riferiva che GIAMMARINARO gli stava facendo firmare una richiesta indirizzata al Sindaco di Campobello di Mazara affinché questi concedesse un ulteriore periodo di aggregazione del MANZO presso il Comune di Salemi 46. LA FAVUZZA ribatteva che era meglio non acconsentire in quanto il MANZO era un "uomo suo", ovvero gravitante nell’entourage di contigui all’ex sorvegliato speciale di PS. Quindi, la FAVUZZA soggiungeva che il GIAMMARINARO Giuseppe aveva chiesto “la testa”, ovvero l’allontanamento di tale LEONE, impiegato presso l’ufficio Tecnico del comune di Salemi. Di fronte a tali argomentazioni il Sindaco SGARBI ribatteva di contattare il GIAMMARINARO e di mettersi d'accordo con quest’ultimo circa l’opportunità di mantenere in servizio il MANZO e se, per come preteso dall’ex sorvegliato speciale di PS, cacciare via il LEONE.47

46 In proposito, si è accertato che il dott. MANZO Gaspare Marcello, nato a Erice (TP) il 28.7.1968, è dipendente dell’Amministrazione Comunale di Campobello di Mazara, ove attualmente riveste l’incarico di Capo del 4° Settore Servizi Demografici, il cui rapporto di lavoro con il citato ente, con delibera di G.M. n. 48 del 2.3.09, è stato trasformato da tempo pieno a tempo parziale di tipo verticale (n° 18 ore settimanali da svolgere nelle giornate di lunedì e mercoledì per 9 ore giornaliere) in accoglimento della richiesta del dipendente stesso finalizzata a poter prestare attività lavorativa presso il Comune di Salemi con rapporto a tempo determinato e parziale; detta trasformazione ha avuto decorrenza dal 2.3.2009 e durata sino al 31.12.2009 (cfr.. all . nr. 23) 47 A tal proposito, si è accertato che presso l’Amministrazione comunale di Salemi – Ufficio Tecnico, presta servizio di ruolo, dal 04.05.1982 ad oggi, l’Ingegnere LEONE Vincenzo, nato a Salemi il 13.10.52 (cfr. all nr. 24).

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Il ruolo del GIAMMARINARO quale riferimento obbligato sulla nomina dei collaboratori del Comune, ed in particolare del MANZO Gaspare, emergeva anche qualche giorno dopo, quando in data 20.11.2009 (prog. 4 all. 36 informativa CC del 27.5.2010), la Antonella FAVUZZA chiamava il fidato Gianluigi CARADONNA lamentando come quel “cretino” del MANZO non avesse voluto firmare delle pratiche relative alle delibere sulla iniziativa, promossa dal Comune, di cedere ad un euro le abitazioni ubicate nel centro storico salemitano e che lo SGARBI le avesse dato indicazione di informare in merito il GIAMMARINARO. (cfr. all. nr. 21) Altre conversazioni di seguito sintetizzate, denotano eloquentemente il controllo occulto esercitato direttamente dal GIAMMARINARO Giuseppe su consiglieri ed assessori comunali. In data 26.11.2009 (Prog. 415 all. 40 informativa CC del 27.5.2010), il consigliere comunale GUCCIARDI Fabrizio chiamava il GIAMMARlNARO Giuseppe, pregandolo, qualora questi fosse stato contattato dal Presidente del Consiglio ASARO Giuseppa (intesa Giusy ASARO), di mettersi in contatto con lui . (cfr. all. nr. 22) Sempre nella stessa giornata del 26.11.2009 (Prog. 416 - all. 41 informativa CC del 27.5.2010) il GIAMMARINARO Giuseppe conversava con Giusy ASARO (Presidente del Consiglio di Salemi) la quale lamentava il comportamento scorretto assunto dal consigliere Giuseppe FILECCIA; il GIAMMARINARO Giuseppe, preso atto di tale lamentela, comunicava che li avrebbe raggiunti a Salemi per quel pomeriggio alle 17,30. (cfr. all. nr. 25) In data 04.12.2009, (Prog.1206 - All. nr. 43 informativa CC del 27.5.2010), il consigliere comunale di Salemi RUBINO Giuseppe informava il GIAMMARINARO Giuseppe di avere ricevuto la notifica di convocazione straordinaria del consiglio comunale relativamente alla gestione dell'acqua; anche in questo caso, il GIAMMARINARO, appreso l’orario per cui era stata fissata la riunione consiliare, dava istruzione al RUBINO di passare da casa sua. (cfr. all. nr. 26) Il 4 dicembre 2009 (Prog. 1180 – all. 42 informativa CC del 27.5.2010), l'assessore Caterina BIVONA chiedeva espressamente al GIAMMARINARO Pino l'assenso (“…Ketti ti autorizzo”) per autorizzare uno spettacolo natalizio, nonostante il diniego già espresso dal sindaco SGARBI (“Vittorio, non glielo vuole dare a morire”). (cfr. all nr. 27)

Siffatto ruolo di prepotente indirizzo su un’intera fazione di consiglieri, emerge nitidamente anche nella conversazione avvenuta il 22.01.2010 (prog. 6087 All.

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nr.51 informativa CC del 27.5.2010), quando il Vice Sindaco FAVUZZA Antonella chiamava il GIAMMARINARO chiedendogli di dare istruzione al consigliere Fabrizio GUCCIARDI e agli altri componenti del consiglio al fine di approvare il regolamento per le case ubicate nel centro storico in vendita ad 1 euro. Il GIAMMARINARO assicurava che l’avrebbe richiamata a breve . (cfr. all. nr. 28) In altra conversazione del 26 gennaio 2010 (prog. 76894 - All. 53 informativa CC del 27.5.2010), emerge poi che dal momento in cui gli erano pervenute delle semplici voci, circa la probabile sostituzione, da parte dello SGARBI, di alcuni Assessori senza il suo assenso, il GIAMMARINARO aveva espresso il suo disappunto verso il Sindaco Vittorio SGARBI, dopo avergli intimato che qualora questa "cosa" fosse stata vera si sarebbe "dispiaciuto", ammonendolo che con i "suoi" due Assessori non gli avrebbe fatto fare delle brutte figure ed ancora che, attesa la maggioranza consiliare di cui disponeva, avrebbe deciso personalmente quando fosse stato il momento giusto e chi sostituire. (cfr. all. nr. 29) Del resto, la pressante ed incombente regia occulta del GIAMMARINARO, posta in esser al solo scopo di condizionare in modo indisturbato, attraverso i suoi accoliti, l’attività amministrativa del Comune di Salemi al fine precipuo di esercitare sulla popolazione un formidabile sistema di controllo sociale, teso, in ultima analisi, al personale raggiungimento di indebiti vantaggi economici e politici, era perfettamente nota ai più stretti collaboratori del Sindaco Vittorio SGARBI, come l’allora Assessore Oliviero TOSCANI48, fotografo di fama internazionale, il quale, sebbene invitato dal Sindaco a svolgere la predetta funzione pubblica, aveva da subito realizzato la imbarazzante situazione di controllo occulto che rischiava di fare ristagnare il buon governo della cittadina salemitana, per le illecite finalità di potere dell’ex sorvegliato speciale di PS.

E’ quanto, preliminarmente, emerge da uno sfogo telefonico del TOSCANI con il sindaco SGARBI occorso il l 27.09.2009 (Prog. 2352 all. nr.24 informativa CC del 27.5.2010). (cfr. all. nr. 30)

Nella circostanza, il TOSCANI lamentava come “più di un anno fà” egli si fosse già reso “conto che c’erano delle difficoltà” ma che adesso, attesa la grave situazione, si vedeva costretto a dire allo SGARBI di allontanare quei soggetti che si erano frapposti all’azione amministrativa impendendo ogni decisione ( “allora cioè lo dico a te butta fuori quei testa di cazzo che non fanno andare avanti le cose non abbiamo fatto niente.....non hanno fatto niente”) ed imputava con certezza la causa dell’immobilismo al fatto che “li c'è

48 TOSCANI O1iviero, nato a Milano il 28.2.1942, residente in Casale Marittimo via Pereta n.17;

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questo signor GIAMMARINARO che non vuole cambiare niente perché cambi. Perde il potere.” Il TOSCANI lamentava come, il giorno addietro, avesse contestato all’assessore Antonina GRILLO di essere anche lei , pur se inconsapevolmente, una pedina del GIAMMARINARO (“gli ho detto GRILLO in fondo anche tu sei una pedina di

GIAMMARINARO non ti rendi conto......siete tutti così coinvolti in quel sistema.....che anche chi pensa di non essere un suo servo lo è! !....”)

Ma, invero, formidabile valore fenotipico della pericolosità personale del GIAMMARINARO Giuseppe assumono, altresì le dichiarazioni rese il 21 dicembre 2009 ai Pm della DDA di Palermo dallo stesso Oliviero TOSCANI. (cfr. all. nr. 10) Questi, chiarendo di esser stato “ Assessore alla Creatività, Comunicazione e Diritti Umani presso il Comune di Salemi dal giugno 2008 sino all' ottobre 2009”, spiegava che, anche se formalmente non ne aveva ancora ricevuto comunicazione, alcuni giorni prima aveva appreso dalla stampa che il sindaco Vittorio SGARBI avrebbe nominato un nuovo assessore al suo posto. Quanto ai rapporti del GIAMMARINARO Giuseppe con lo SGARBI , il TOSCANI dichiarava testualmente : “..SGARBI mi ha detto che fu Pino GIAMARINARO a chiedergli di fare il Sindaco di Salemi. Mi ha detto che GIAMMARINARO salì a Milano e gli fece la proposta. SGARBI me ne parlò, mi chiese cosa ne pensavo e gli risposi che mi sembrava un'idea "eccentrica" ma interessante..” In merito al ruolo occulto dell’ex sorvegliato speciale di PS nel pesante condizionamento dell’attività amministrativa di Salemi, il TOSCANI chiariva, testualmente, in modo significativo: “ho deciso di lasciare la Giunta di Salemi perché mi sono reso conto che il contesto territoriale, che mi permetto di definire "mafioso", non mi consentiva di operare in maniera libera ed autonoma nell'amministrazione comunale. In particolare, Le posso dire che sin dal mio ingresso in Giunta, ho potuto constatare la costante presenza di Pino GIAMMARINARO alle riunioni della Giunta. GIAMMARINARO partecipava e assumeva decisioni -senza averne alcun titolo- alle riunioni della Giunta di Salemi, alla presentn di SGARBI, del sottoscritto e di altri assessori comunali. La cosa mi sembrò alquanto anomala, perché nessun estraneo aveva mai partecipato alle riunioni della Giunta…” Circa gli scontri personali avuti con il GIAMMARINARO, il TOSCANI riferiva: “..Credo che GIAMMARINARO è rimasto sconvolto dal fatto che io non abbia mai voluto riconoscere il suo potere, evidentemente perché

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non era abituato a prese di posizione così chiare e nette nei suoi confronti..”. Il TOSCANI chiariva, altresi, che in seno alla Giunta il GIAMMARINARO aveva voluto inserire la BIVONA ed Angelo CALLISTO che - spiegava - “erano tra coloro che si opponevano fortemente alle mie proposte innovative.” Formulando alcuni esempi sui progetti da realizzare, ed avversati dai sodali del GIAMMARINARO, il TOSCANI rammentava una richiesta di finanziamento per un progetto sulla condizione femminile avverso il quale il consigliere comunale Fabrizio GUCCIARDI, contiguo – come sopra si è visto – al GIAMMARINARO aveva avvicinato una delle collaboratrici del TOSCANI, Giuliana CONTE, intimorendola dicendole che quella richiesta di finanziamento era "roba loro" sicchè si dovevano astenere dal portarla avanti. Infine, il TOSCANI concludeva che lo SGARBI, da lui spesso interpellato “sulla presenza ingombrante di GlAMMARINARO” , lo aveva definito “un mafiosetto che non conta nulla ".

Sintomatico del sistematico presidio svolto dal GIAMMARINARO, sulla scorta di quanto emerge dalle conversazioni ora riportate, è anche l’esito di un servzio di osservazione svolto da un Maresciallo CC (vds. annotazione di P. G. dell’1.3.2010 - all. nr. 23 informativa CC del 27.5.2010), in occasione del Consiglio Comunale del 01.03.2010. (cfr. all. nr. 31) Il militare, venuto a conoscenza che l'inizio del Consiglio Comunale, previsto per le ore 21:00, era slittato di un'ora per la mancanza del numero legale dei Consiglieri Comunali, appurava all'interno dell'Aula che l'effettiva causa dell'assenza dei Consiglieri era dovuta al fatto che vi era in corso una riunione presso l'ufficio di Gabinetto del Sindaco alla quale, per l'appunto, prendevano parte alcuni Consiglieri non presenti, alcuni Assessori, il Sindaco e il GIAMMARINARO Giuseppe. Il sottufficiale apprendeva anche che poiché nel corso del Consiglio avrebbero dovuto discutere l'approvazione dei debiti fuori bilancio, nella "c.d." pre-riunione, avrebbero dovuto concordare preventivamente la linea da seguire. Appresa tale notizia, il maresciallo si recava nei pressi dell'abitazione del Sindaco e, alle ore 21:40 circa, verificava l'uscita dalla stessa dei seguenti soggetti: il Sindaco SGARBI Vittorio, il Presidente del Consiglio ASARO Giuseppa, gli Assessori CALISTRO Angelo, BIVONA CATERINA e TORTORICI; i consiglieri RUBINO Giuseppe, GUCClARDI Fabrizio, BASCONE Leonardo, ANGELO Melchiorre, FERRO Giuseppe, GRASSA Leonardo e GRECO

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Giuseppe; nonchè i due collaboratori esterni del Sindaco CANTAMESSA Giada e BALLARIO Nicolas. Per ultimo veniva visto uscire il GIAMMARINARO Giuseppe che fermatosi sull'uscio della porta iniziava a dialogare con il proprio autista ARDAGNA Nicola.

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CAPITOLO IV

GLI AGGIORNATI ACCERTAMENTI ESPERITI PRESSO LA C.C.I.A.A., ANAGRAFE TRIBUTARIA, AGENZIA DEL TERRITORIO, A.S.P. DI TRAPANI, AL FINE DI CONOSCERE GLI ATTUALI ASSETTI/CARICHE SOCIALI E LE DISPONIBILITA’ PATRIMONIALI DELLE PERSONE GIURIDICHE E FISICHE D’INTERESSE

Nel rinviare alla dettagliata relazione di servizio redatta da militari del Nucleo P.T. Guardia di Finanza di Trapani e da personale di questa Divisione Polizia Anticrimine (cfr. all. nr. 32), la presente sezione costituisce il compendio della disamina degli organi sociali e dell’assetto societario, nonché dei salienti cespiti immobiliari, quali si evincono dalle pertinenti visure camerali, delle imprese risultate, anche a seguito delle indagini di p.g. condensate nella c.n.r. del 10.5.2008 della locale Squadra Mobile, collegate, sia direttamente che indirettamente, al Giammarinaro Giuseppe, nato a Salemi il 6.1.1946, ai suoi familiari e/o ad altri soggetti al medesimo contigui. Le aziende di interesse sono risultate le seguenti: 1. SALUS S.r.l., con sede legale in Campobello di Mazara, nella via F. Crispi nr. 17, e sede secondaria, ubicata nella c.da Fontanabianca del Comune di Salemi;

2. LIFE S.r.l., con sede legale in Castellammare del Golfo, nel viale Umberto I nr. 55/A;

3. CENTRO EMODIALISI MAZARESE S.r.l., con sede legale in Mazara del Vallo, nella c.da Ponte Serroni S.S. 1 nr. 23 – 25;

4. VILLA LETIZIA Coop. Soc., con sede legale in Mazara del Vallo, nella via dei Ciclopi - c.da Mirigliano – Serroni;

5. ALICIA S.r.l., con sede legale in Salemi, nella via Clementi nr. 81; 6. omonima ditta individuale Giammarinaro Giuseppe, cl. 1946, già corrente in Salemi, (è stata cancellata il 17.4.2000 dal Registro Economico Amministrativo istituito presso la locale C.C.I.A.A.)

7. omonima ditta individuale Calistro Giovanna, cl. 1957, con sede in Salemi, nella c.da Sinagia nr. 1067;

8. omonima ditta individuale Giammarinaro Francesco, cl. 1981, con sede in Salemi, nella c.da Sinagia nr. 1067;

9. GINNIC CLUB ALICIA – Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s., con sede legale in Salemi, nella via Ettore Scimemi VI Traversa nr. 9;

10. CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l., corrente in Erice, nella frazione di Casa Santa, viale della Provincia nr. 33;

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11. VILLA GAIA Piccola Soc. Coop. a r. l., già corrente in Mazara del Vallo, nella via Ferdinando Pompeano nr. 26 (è stata cancellata in data 14.4.2006 dal Registro delle Imprese tenuto dalla locale CCIAA);

12. UNI. SERVER Soc. Coop., con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17; 13. AZIENDA SAN GIUSEPPE S.r.l., già corrente in Erice, nella c.da Pegno, via Quartana nr. 12, (è stata cancellata il 22.2.2006 dal Registro delle Imprese);

14. CENTRO POLIVALENTE VILLA PIA CORNELIA S.r.l., con sede in Trapani, nella frazione Pietretagliate, strada Immacolatella;

15. N.E.R.A. S.r.l., con sede in Salemi, nella via Paolo Harris nr. 2; 16. EDEN Società Cooperativa, con sede legale in Mazara del Vallo, nella via Marsala nr. 17;

17. GAIA S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, nella via dell’Acquedotto nr. 7; 18. SERENA Società Cooperativa, con sede legale in Mazara del Vallo, nella via del Fante nr. 25, (è stata posta in liquidazione volontaria con atto pubblico del 28.1.2009);

19. ALBA Società Cooperativa, con sede legale in Mazara del Vallo, nella via delle Palme nr. 30, (è stata posta in liquidazione volontaria con atto pubblico del 28.1.2009);

20. CE.S.ME. - Centro Sanitario Mediterraneo S.p.A., con sede legale in Castelvetrano, nella via Giovanni Gentile nr. 10 (con atto pubblico dell’11.3.2003 è stata posta in scioglimento e liquidazione ma non risulta depositato il bilancio finale di liquidazione);

21. VITA E SALUTE S.r.l., già corrente in Castelvetrano, nella via Catullo nr. 10 (è stata cancellata il 21.3.2007 dal Registro delle Imprese);

22. KARMA S.r.l.), già corrente in Castelvetrano, nella via Biagio Militello nr. 5 (è stata cancellata il 26.1.2007 dal Registro delle Imprese);

23. VILLA AZZURRA S.r.l., con sede legale in Petrosino, nella via dei Platani n. 28, e sede secondaria in Petrosino, nella c.da San Giuliano s.n..

24. EXTRUDEX ALUMINIUM ITALY S.r.l.”, già corrente in Trapani, nella via Conte Agostino Pepoli nr. 147 (con atto pubblico del 20.6.2003 è stata posta in scioglimento e liquidazione ma non risulta ancora cancellata, sebbene sia stato depositato il bilancio finale di liquidazione alla data del 31.12.2004);

25. PANTEDIL S.r.l.” con sede in Salemi, nella via Matteotti nr. 22 (con atto del 28.12.2006 è stata posta in scioglimento e liquidazione);

26. M.A. Immobiliare S.r.l., con sede in Erice, nella c.da Rigaletta Milo strada S/7,(con atto del 14.1.2008 è stata posta in scioglimento e liquidazione);

27. NUOVO OBIETTIVO Soc. Coop. a r.l.”, con sede legale in Calatafimi, nella via Garibaldi nr. 142 (con nota prot. n. 381 dell’11.1.2011, il “Servizio Ispettivo e Vigilanza Cooperative” istituito in seno all’Assessorato alle Attività Produttive ha avviato la procedura di cancellazione per lo scioglimento ai sensi dell’art. 223 septiesdecies disp. trans. C.C.).

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oooOooo § SALUS S.r.l.

La “SALUS S.r.l.”49 50 (P.I. 01885360816), con sede legale in Campobello di Mazara, nella via F. Crispi nr. 17, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 131444 R.E.A. in data 5.10.1998 e risulta esercitare – giusta autorizzazione nr. 30837 del 13.12.1999 rilasciata dall’Amministrazione Regionale Siciliana (iscritta all’Albo Regionale degli enti privati) - la seguente attività: “prestazioni terapeutico riabilitative in regime residenziale per utenti affetti da patologia di esclusiva competenza psichiatrica, per il trattamento di situazione di acuzie o di emergenza, per le quali non risulti utile il ricovero ospedaliero, per l’attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati”. La società – che è titolare anche di una unità locale, ubicata nella c.da Fontanabianca del Comune di Salemi, attiva a far data dal 27.12.1999 - è attualmente rappresentata da Inzirillo Antonio51, nato a Gibellina il 22.12.1966 ed ivi residente, n. q. di amministratore unico, carica cui è stato nominato il 13.9.2007. L’impresa è stata costituita il 22.5.1998 per rogito del notaio V. Lombardo di Marsala (nr. 28417 di rep.) ed il relativo capitale sociale, deliberato in € 52.000, risulta attualmente suddiviso - come da atto del 16.5.2008

49 come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, in data 19.11.2002 l’utenza telefonica nr. 0924/983732 intestata alla Salus S.r.l. è stata installata presso i locali, siti in Salemi, nella via F.P. Oliveri n. 81, adibiti a segreteria del GIAMMARINARO Giuseppe e da quest’ultimo utilizzata; inoltre, l’autista del GIAMMARINARO, l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati da Salus S.r.l. negli anni dal 2002 al 2009 e da Ginnic Club Alicia di CALISTRO Bruno & C. s.a.s nell’anno 2001; la segretaria del GIAMMARINARO, la Robino Mirella, cl. 1974, ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati da Salus S.r.l. negli anni dal 2001 al 2009 ed anche da Life S.r.l. negli anni dal 2001 al 2004;

50 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre agli emolumenti erogati dall’agosto del 1991 al dicembre ’95 dall’A.R.S., il GIAMMARINARO Giuseppe ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2009, erogatigli da Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia S.a.s. di Salemi; negli anni dal 2001 al 2005, erogatigli dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice (si rammenta che dal 14.3.2001 al 14.3.2005, il predetto è stato sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi e non risulta che gli sia stata concessa dalla competente A.G. alcuna autorizzazione a recarsi nel Comune di Erice per prestare tale attività di lavoro dipendente); negli anni dal 2007 al 2009, erogatigli da SALUS S.r.l.; al riguardo dei redditi di impresa, si evidenzia la perdita di € 154.058,00 dichiarata nell’anno 1991 mentre negli anni dal 1992 al 1995 sono stati piuttosto esigui (peraltro, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996 ha versato in stato di latitanza);

51 la moglie Fontana Margherita, nata a Trapani il 15.4.1968, è stato membro supplente del Collegio Sindacale di CE.S.ME. S.p.a.; inoltre, il di lui fratello, Inzirillo Salvatore, cl. 1952, già socio accomandante di Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s. , in data 19.9.2000, - come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile - è stato controllato da Operatori PolStato del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo mentre si accompagnava, a bordo dell’autovettura Lancia Lybra targata BH855JP, con il GIAMMARINARO Giuseppe ed il CACCIATORE Francesco, cl. 1950;

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depositato il 13.6.2008 presso la locale C.C.I.A.A. – tra i seguenti soci: Salvo Vincenzo52, nato a Castelvetrano il 15.4.1958, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; il LIUZZA Stefano53, nato a Salemi il 31.1.1942, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; Calistro Giovanna54, nata a Salemi il 28.9.1957, titolare di una quota pari a nominali € 15.600; l’ARDAGNA Nicolò Domenico55, nato a Salemi il 30.01.1965, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; Seidita Francesco, nato a Castelvetrano il 7.6.1958, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; Palermo Carmelo56, nato a Poggioreale il 3.10.1965, titolare di una quota pari a

52 ha ricoperto anche la carica di liquidatore di Vita e Salute S.r.l.; 53 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro

Giuseppe +7; come si evince dalla richiamata c.n.r., alle ore 12.10 del 17.4.2000, nella via Marsala di Trapani, il LIUZZA Stefano è stato identificato mentre, alla guida dell’autovettura Toyota AJ730WZ, si accompagnava al GIAMMARINARO Giuseppe; il LIUZZA è anche socio di Alicia S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il LIUZZA Stefano, nella qualità di “già componente del consiglio di amministrazione dell’Ospedale Vittorio Emanuele III di Salemi nel periodo in cui il GIAMMARINARO ne era presidente”, è stato escusso quale teste della difesa; infine, come si rileva dall’ordinanza in data 29.5.2001 dell’Ufficio Centrale Circoscrizionale di Trapani, a seguito della quale è stata deliberata la cancellazione della candidatura del GIAMMARINARO Giuseppe all’elezione del 24.6.2001 per il rinnovo dell’A.R.S., delegati a presentare la pertinente lista del “Biancofiore” erano il LIUZZA Stefano ed il Palermo Carmelo, cl. 1965 da Poggioreale, anche costui socio di Salus S.r.l.; (cfr. all. nr. 31 bis)

54 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; ed inoltre: è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.; è titolare dell’omonima impresa individuale; è socio accomandatario di Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogati da Salus S.r.l.;

55 denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7; inoltre: è socio ed amministratore unico di ALICIA S.r.l. ed è stato membro del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; sua moglie, MARINO Giovanna, cl. 1970, era intestataria dell’utenza mobile n. 333/2318434 che - come si rileva dalla richiamata c.n.r. del 10.5.2008 – è stata intercettata, giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002, poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre, con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato l’ARDAGNA, la Rizzo Francesca, nata a Salemi l’1.10.1964, attualmente membro del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. ma all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe, ed il Pilocane Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1961, all’epoca consigliere comunale D.C. ed anche socio accomandatario di Alicia Ginnic Club, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del GIAMMARINARO, avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno, apparati di intercettazione ambientale installati nei locali suddetta segreteria; infine, dalle ore 14.45 alle ore 15.45 circa del 26.5.2009, nella piazza Mazzini di Trapani, Operatori PolStato notavano l’ARDAGNA Nicolò, alla guida della Mercedes CLS, targata CT705CE, intestata a Ginnic Club Alicia, ed il GIAMMARINARO Giuseppe mentre si intrattenevano a dialogare con De Simone Vittoriano, direttore Area Risorse Umane del Distretto Sanitario di Mazara del Vallo, e con D’Antoni Ignazio, Direttore Generale A.S.P. nr. 9 di Trapani; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che l’l’ARDAGNA ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati Ginnic Club Alicia di CALISTRO Bruno & C. s.a.s nell’anno 2001 e da Salus S.r.l. negli anni dal 2002 al 2009; (cfr. all. nr. 31 ter)

56 come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, il Palermo Carmelo è stato individuato, alle ore 18.00 del 13.3.2008, nella via Manzoni di Erice – Casa Santa, presso il bar denominato “Manzoni”, mentre conversava con il GIAMMARINARO Giuseppe, con Castiglione Maria Giuseppa, nata a San Vito Lo Capo il 10.11.1955, Coordinatore

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nominali € 7.800; e Cognata Pietro57, nato a Paceco l’11.1.1944, titolare di una quota pari a nominali € 7.800.

oooOooo

All’atto della sua costituzione, il capitale sociale dell’azienda era stato deliberato in lire 20.000.000 del precedente conio e risultava suddiviso tra: il Salvo Vincenzo, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; il LIUZZA Stefano, cl. 1942, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; la Calistro Giovanna, cl. 1957, titolare di una quota pari a nominali lire 6.000.000; Sucameli Giuseppe58, nato ad Alcamo il 2.1.1932, titolare di una quota pari a nominali Lire 3.400.000; e Galanti Andrea, cl. 1948 da Alcamo, titolare di una quota pari a nominali € 6.600.000. Come si evince dalla comunicazione depositata il 28.5.1999 presso la locale Camera di Commercio, l’assetto societario si era poi modificato – a seguito dell’uscita dalla compagine sociale del Galanti e l’ingresso, tra gli altri, dell’ARDAGNA Nicolò Domenico - come segue: Sucameli Giuseppe, cl. 1932, titolare di una quota pari a nominali Lire 3.000.000; Lombardino

Prov.le U.D.C., e con l’On.le Lo Giudice Giuseppe, nato a Trapani il 31.1.1952, all’epoca candidato per l’U.D.C. all’Assemblea Regionale Siciliana; ed anche, alle ore 14.55 dell’8.9.2006, in località Locogrande del Comune di Trapani, nei pressi della Cantina Ballotta, il Palermo è stato controllato, mentre era alla guida dell’autovettura Mercedes Benz, targata AW389JM, in compagnia del GIAMMARINARO Giuseppe; infine, come si evince dall’ordinanza in data 29.5.2001 dell’Ufficio Centrale Circoscrizionale di Trapani, a seguito della quale è stata deliberata la cancellazione della candidatura del GIAMMARINARO Giuseppe all’elezione del 24.6.2001 per il rinnovo dell’A.R.S., delegati a presentare la pertinente lista del “Biancofiore” erano il Palermo Carmelo ed il LIUZZA Stefano, cl. 1942, quest’ultimo socio di Salus S.r.l. e di Alicia S.r.l.; infine, come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Palermo Carmelo, indicato tra “i sostenitori elettorali del GIAMMARINARO”, è stato escusso quale teste della difesa; (cfr. all. 31 bis)

57 inoltre: è stato socio, nonché amministratore unico, prima, e liquidatore, dopo, di Azienda San Giuseppe S.r.l.; come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, alle ore 16,26 del 26.6.2003, tramite l’utenza mobile nr. 333/6816312 intestata al Cognata Pietro, il GIAMMARINARO Giuseppe contattava il coindagato CANGEMI Giuseppe, cl. 1947, all’epoca Direttore Sanitario dell’A.S.L. nr. 9 di Trapani; inoltre, alle ore 16.50 del 16.5.2005, presso la Rotonda San Cusumano di Erice – Casa Santa, il Cognata è stato identificato mentre si accompagnava, a bordo dell’autovettura Mercedes targata CG653FL, al GIAMMARINARO Giuseppe ed al’Avvocato Mione Leonardo, cl. 1955; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Cognata Pietro, uomo politico già appartenente alla medesima corrente Andreottiana della D.C., è stato escusso quale teste della difesa, nella indicata qualità di “amico del Giammarinaro…componente del Movimento Giovanile della DC e consigliere comunale a Paceco ”; infine, suo figlio Cognata Giuseppe, cl. 1975, fa parte del consiglio di amministrazione del Centro Medico Solarium S.r.l.;

58 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Sucameli Giuseppe, indicato tra “i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa; fa anche parte della compagine sociale di Life S.r.l. ed è stato membro del c. a. di tale azienda;

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Consuelo59, nata a Mazara del Vallo il 14.9.1978, titolare di una quota pari a nominali Lire 3.000.000; Seidita Vincenzo, cl. 1964 da Castelvetrano, titolare di una quota pari a nominali Lire 1.000.000; il Salvo Vincenzo, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; il LIUZZA Stefano, cl. 1942, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; la Calistro Giovanna, cl. 1957, titolare di una quota pari a nominali lire 6.000.000; l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; e Seidita Francesco, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali € 1.000.000. A seguito dell’aumento del capitale sociale, deliberato in lire 100.000.000 del precedente conio, le singole quote - come si rileva dall’atto depositato il 3.11.2000 presso la locale Camera di Commercio – risultavano così ripartite: il LIUZZA Stefano, cl. 1942, titolare di una quota pari a nominali Lire 10.000.000 (€ 5.200); il Sucameli Giuseppe, cl. 1932, titolare di una quota pari a nominali Lire 15.000.000 (€ 7.800); la Lombardino Consuelo, cl. 1978, titolare di una quota pari a nominali Lire 15.000.000 (€ 7.800); il Seidita Vincenzo, cl. 1964, titolare di una quota pari a nominali Lire 5.000.000 (€ 2.600); il Salvo Vincenzo, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali Lire 10.000.000 (€ 5.200); la Calistro Giovanna, cl. 1957, titolare di una quota pari a nominali lire 30.000.000 (€ 15.600); l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, titolare di una quota pari a nominali Lire 10.000.000 (€ 5.200); ed il Seidita Francesco, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali lire 5.000.000 (€ 2.600). Come rilevato dall’assetto societario alla data del 20.5.2004 (depositato il 29.3.2005 presso la locale CCIAA), la compagine sociale era mutata, sia a seguito della dismissione delle quote intestate, rispettivamente, al Sucameli Giuseppe (€ 7.800) ed al Seidita Vincenzo (€ 2.600), sia in considerazione dell’inserimento di un nuovo socio, Liuzza Francesco, nato a Pavia il 18.3.1976, residente in Palermo, titolare di una quota pari a nominali € 7.800; nel contempo, il socio Seidita Francesco, cl. 1958, aveva aumentato il valore della quota di sua pertinenza sino a nominali € 5.200. Quindi, come risulta dall’assetto societario al 28.2.2005 (depositato il 24.5.2005), la compagine sociale mutava nuovamente – a seguito della dismissione delle quote di rispettiva pertinenza da parte della Lombardino Consuelo e del Liuzza Francesco, cl. 1976, - , come segue: il più volte nominato Seidita Vincenzo, cl. 1964, ritornava ad essere titolare di una

59 suo padre Lombardino Pietro, cl. 1952, era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Lombardino Pietro, indicato “consigliere comunale a Gibellina e tra i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa;

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quota pari a nominali € 2.600; il Salvo Vincenzo, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; la Calistro Giovanna, cl. 1957, titolare di una quota pari a nominali € 15.600; l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, titolare di una quota pari a nominali € 5.200; Seidita Francesco, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali € 2.600; il LIUZZA Stefano, cl. 1942, titolare di una quota pari a nominali Lire € 5.200, ed i nuovi soci, i menzionati Palermo Carmelo, cl. 1965, titolare di una quota pari a nominali € 7.800, e Cognata Pietro, cl. 1944, titolare di una quota pari a nominali € 7.800. Dall’assetto societario alla data del 18.5.2006 si rileva unicamente che la quota di pertinenza del Seidita Vincenzo era stata acquisita dal Seidita Francesco, che portava in tal modo la sua quota di partecipazione nell’azienda al valore complessivo di nominali € 5.200.

oooOooo In origine, l’azienda era governata da un consiglio di amministrazione formato dal Salvo Vincenzo, cl. 1958, n. q. di presidente; dal Sucameli Giuseppe, cl. 1932, n. q. di vice presidente; e dal Galanti Andrea, cl. 1948, n.q. di consigliere, nominati il 22.5.1998 nel frangente della costituzione della società medesima. Il 20.5.1999, i nominati Salvo Vincenzo e Galanti Andrea cessavano dalle cariche rispettivamente rivestite in seno al c. a.; in pari data, subentravano loro il LIUZZA Stefano, cl. 1942, n. q. di presidente, e la Lombardino Consuelo, cl. 1978, n. q. di consigliere. In data 31.5.2002, mentre il LIUZZA Stefano e la Lombardino venivano confermati nelle cariche rispettivamente rivestite di presidente del c.a. e di consigliere, il nominato Sucameli Giuseppe veniva sostituito nella carica di v. presidente da Marino Giovanna60, nata a Salemi il 12.9.1970; contestualmente, inoltre, l’organo di amministrazione veniva ampliato al numero di cinque membri con la nomina alla carica di consigliere di Caradonna Alberto61, nato a Salemi il 5.6.1951, e di Gucciardi Chiara62, nata a Salemi il 12.11.1947.

60 La Marino Giovanna - moglie dell’ARDAGNA Nicolò Domenico - era intestataria dell’utenza mobile 333/2318434 che - come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7 – è stata intercettata giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002 poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe; è stata anche componente del consiglio di amministrazione di “Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.”;

61 inoltre, fa parte della compagine sociale di Alicia S.r.l.; è coniugato con Di Stefano Anna Giuseppa, nata a Salemi l’11.2.1960, intestataria dell’utenza mobile 338/321888 che - come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7 – è stata intercettata giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002 e n. 372/03 del 21.2.2003 poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe;

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Pochi mesi dopo, precisamente il 24.10.2002, Spagnolo Nicolò, cl. 1946 da Salemi, subentrava nella carica di consigliere al citato Caradonna Alberto; immediatamente dopo, il 28.10.2004, si registrava la cessazione dalla carica di consigliere della Lombardino Consuelo. Il 10.10.2006, a seguito della decadenza dalle rispettive cariche del LIUZZA Stefano, della Gucciardi Chiara e dello Spagnolo, il consiglio di amministrazione risultava formato dal Cuttone Antonino, nato a Castelvetrano il 16.5.1946, n. q. di presidente; dalla Marino Giovanna, cl. 1970, vice presidente; dal Salvo Vincenzo, cl. 1958, n. q. di consigliere; dal Seidita Francesco, cl. 1958, consigliere; e dalla Calistro Giovanna, cl. 1957, consigliere. Il 26.2.2007, il Cuttone e la Marino, pur rimanendo membri del consiglio di amministrazione n. q. di consiglieri, venivano sostituiti nelle cariche rispettivamente rivestite in precedenza dalla Calistro Giovanna, nominata presidente del c.a., e dal Salvo Vincenzo, nominato v. presidente. Il 13.9.2007 – come è stato anticipato sopra – si registrava la modifica dell’organo di governo della società, con la nomina del nominato Inzirillo Antonio alla carica di amministratore unico e la contestuale decadenza dei membri del consiglio di amministrazione. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani Nel lasso di tempo compreso tra l’agosto del 2007 e l’ottobre del 2010, la SALUS S.r.l. ha percepito dalla locale A.S.P. la somma complessiva di € 4.073.329,00 a titolo di rimborso per le prestazioni sanitarie effettuate. Inoltre, l’A.S.P. ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, la SALUS S.r.l. vantava un credito pari ad € 214.692,50 a fronte delle prestazioni sanitarie effettuate nel periodo novembre/dicembre 2010.

* Prospetto del volume di affari – SALUS S.r.l.

Anno d’imposta

Mod. 760 Volume d’Affari

62 si tratta della madre della Robino Mirella, cl. 1974, segretaria del GIAMMARINARO Giuseppe;

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2001 265.714,00 1.096.609,00 2002 248.556,00 1.298.964,00 2003 42.258,00 1.273.390,00 2004 119.574,00 1.318.097,00 2005 134.870,00 1.349.903,00 2006 135.937,00 1.365.930,00 2007 173.790,00 1.302.307,00 2008 210.704,00 1.266.663,00 2009 82.866,00 1.258.832,00

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Salus S.r.l. non è proprietaria di alcun bene immobile. § LIFE S.r.l. La “LIFE S.r.l.”63 (P.I. 01907090813), con sede legale in Castellammare del Golfo, nel viale Umberto I nr. 55/A, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 132871 in data 12.4.1999 ed ha quale oggetto sociale: “…(…) … promuovere i processi di umanizzazione per la collettività nei suoi diversi aspetti (sanitario e socio assistenziale); in particolare potenziare la promozione umana per le fasce sociali più deboli, minori, anziani, portatori di handicap, soggetti con patologia psichiatrica e quanti presentano difficoltà di adattamento sociale, effettivo e relazionale. A tal fine pertanto si potrà: a) promuovere attività di ricerca e sperimentazione per le problematiche esistenziali connesse alle fasce sociali più deboli ed emarginate; b) istituire centri diurni d’ ascolto e d’ accoglienza per tutte le fasce di età al fine di prendersi cura e carico delle situazioni in difficoltà; c) istituire centri di accoglienza residenziali e semiresidenziali per minori, soggetti portatori di handicap, soggetti con patologia psichiatrica (C.T.A.), anziani e persone appartenenti all’area dell’emarginazione, anziani non autosufficienti ed affetti da morbo di Alzheimer (R.S.A.) …(…)… la società potrà instaurare rapporti con liberi professionisti anche associati, con privati, con Pubbliche Amministrazioni ed Enti, con il Servizio Sanitario Nazionale, con Comuni, Provincie e Regioni e stipulare con essi sia direttamente che indirettamente … (…) … convenzioni per le prestazioni rese in loro favore nell’espletamento dell’attività di cui sopra… ”. Per le finalità di cui sopra, la LIFE S.r.l. – che, peraltro, ha avuto anche una unità locale, ubicata nella via Macchiavelli n. 12 di Alcamo, operativa dal 3.7.2000 all’11.7.2005 quale: “comunità terapeutica assistita in regime

63 la segretaria del GIAMMARINARO Giuseppe, la Robino Mirella, cl. 1974, ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati da Salus S.r.l. negli anni dal 2001 al 2009 ed anche da Life S.r.l. negli anni dal 2001 al 2004;

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residenziale per pazienti psichiatrici C.T.A.” - si è dotata di una ampia struttura immobiliare, ubicata nella c.da Petrazzi di Castellammare del Golfo, edificata giusta concessione edilizia nr. 105/02 del 31.5.2002, che, in un primo tempo, era stata rilasciata dal Sindaco pro tempore di Castellammare del Golfo a nome del precedente proprietario dell’estensione di terreno – acquistato dalla società in questione con rogito dell’ottobre del 2002 -, la Parrocchia San Giuseppe della cittadina marinara, rappresentata dal Reverendo Bonura Mario, n. q. di parroco pro tempore, e, quindi, volturata, con atto aggiuntivo del 28.2.2003, in favore della LIFE, dove la stessa espleta l’attività socio-sanitaria. La società è attualmente rappresentata dalla NEGLIA Maria64, nata a Castellammare del Golfo il 21.10.1956, n. q. di amministratore unico, carica cui è stata nominata il 31.5.2010. L’impresa è stata costituita il 25.1.1999 per rogito del notaio A. Tranchida di Castellammare del Golfo (nr. 20598 di rep.) ed il relativo capitale sociale, deliberato in € 10.200, risulta attualmente suddiviso - come da assetto societario del 30.4.2007 (depositato il 18.6.2007 presso la locale CCIAA) ed a seguito della variazione di quote sociali intervenuta il 12.6.2008 (atto depositato il 19.6.2008 presso l’Ente sopra citato) – tra i seguenti soci: il CACCIATORE Francesco65, nato a Castellammare del Golfo l’1.1.1950, titolare di una quota pari a nominali € 3.060; il Sucameli Giuseppe66, nato ad Alcamo il 2.1.1932, titolare di una quota pari a nominali € 2.040; Cammarata Pietro67, nato ad Alcamo il 18.9.1940, titolare di una quota pari a nominali € 2.040; la NEGLIA Maria, cl. 1956, titolare di una quota pari a nominali € 2.040; Milazzo Simone, nato ad Alcamo 24.2.1948,

64 denunciata dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe

+ 7; è la coniuge del CACCIATORE Francesco, nato a Castellammare del Golfo l’1.1.1950, anch’egli denunciato con la medesima c.n.r.; è anche socio accomandatario de “IL CASTELLACCIO di NEGLIA Maria & C. S.a.s.”;

65 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7 ed è il marito della NEGLIA Maria, coindagata, la quale, a sua, volta ricopre la carica di amministratore unico di Life S.r.l., della cui compagine sociale fa parte; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il CaCCIATORE, indicato “tra i sostenitori del Giammarinaro … per il Comune di Castellammare”, è stato escusso quale teste della difesa; infine, il CACCIATORE è stato anche componente del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

66 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Sucameli Giuseppe, indicato tra “i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa; è stato anche socio e membro del consiglio di amministrazione di Salus S.r.l.;

67 come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, alle ore 19.53 del 6.5.2003, il GIAMMARINARO Giuseppe contattava, utilizzando l’utenza mobile 339/7587162 intestata al Cammarata Pietro, cl. 1940, medico, il coindagato CANGEMI Giuseppe, cl. 1947, all’epoca Direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Cammarata Pietro, indicato “tra i sostenitori del Giammarinaro ad Alcamo”, è stato escusso quale teste della difesa;

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titolare di una quota pari a nominali € 510,00; Tartamella Antonino, nato a Trapani il 9.10.1951, titolare di una quota pari a nominali € 510,00. Infatti, nel giugno del 2008 la compagine sociale si era modificata a causa della dismissione da parte di Ingoglia Giuseppe, nato a Castellammare del Golfo il 7.6.1953, della quota, pari a nominali € 510,00, del capitale sociale di cui era titolare, con il consequenziale acquisto della stessa da parte del CACCIATORE Francesco. All’atto della sua costituzione, il capitale sociale dell’azienda, deliberato in lire 20.000.000 del precedente conio, risultava suddiviso tra: il CACCIATORE Francesco, cl. 1950, titolare di una quota pari a nominali Lire 5.000.000; il Sucameli Giuseppe, cl. 1932, titolare di una quota pari a nominali Lire 4.000.000; il Cammarata Pietro, cl. 1940, titolare di una quota pari a nominali Lire 4.000.000; Tosto Getano, nato a Calatafimi il 26.5.1942, titolare di una quota pari a nominali Lire 3.000.000; il Milazzo Simone, cl. 1948, titolare di una quota pari a nominali Lire 1.000.000; il Tartamella Antonino, cl. 1951, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.000.000; e l’Ingoglia Giuseppe, cl. 1953, titolare di una quota pari a nominali Lire 1.000.000. Come si evince dalla comunicazione relativa all’assetto societario alla data 30.12.2001 - depositata il 27.3.2002 presso la locale Camera di Commercio – la compagine sociale risultava modificata limitatamente all’ingresso della NEGLIA Maria, siccome acquirente dell’intera quota del capitale sociale, pari a nominali € 1.530,00, già appartenente al Tosto Gaetano. In seguito, come rilevato dall’assetto societario alla data del 30.4.2003 (depositato il 19.6.2003 presso la locale CCIAA), si registrava – fermo restando la composizione della compagine sociale come sopra descritta – l’acquisizione da parte della NEGLIA di una porzione – del valore di nominali € 510,00 – della quota di pertinenza del Tartamella, ragion per cui mentre la prima accresceva la sua partecipazione al capitale sociale a complessivi € 2.040 nominali, il secondo, parallelamente, la vedeva ridursi a nominali € 510,00.

oooOooo In origine, la LIFE S.r.l. era governata da un consiglio di amministrazione formato dal CACCIATORE Francesco, cl. 1950, n. q. di presidente; dal Sucameli Giuseppe, cl. 1932, n. q. di vice presidente; e dal Tosto Gaetano, cl. 1942, n. q. di consigliere, nominati il 25.1.1999 a seguito della costituzione della società stessa.

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Il 20.3.2002, mentre il CACCIATORE ed il Sucameli venivano confermati nelle rispettive cariche, il Tosto Gaetano cessava da quella di consigliere e, in pari data, gli subentrava la nominata NEGLIA Maria. In data 20.12.2004, la NEGLIA assumeva la carica di presidente del c. a., subentrando al di lei coniuge, CACCIATORE Francesco, che manteneva quella di consigliere, così come il Sucameli. Il 31.5.2010 – come è stato anticipato sopra – si registrava la modifica dell’organo di governo della società, con la nomina della NEGLIA Maria alla carica di amministratore unico e la contestuale decadenza dei membri del consiglio di amministrazione.

oooOooo

E’ doveroso evidenziare che, con il rogito del 12.6.2008 a cura del notaio A. Tranchida (nr. 33810 di rep.) di Castellammare del Golfo, la LIFE S.r.l. ha alienato a “IL CASTELLACCIO di NEGLIA Maria & C. S.a.s.”, con sede in Castellammare del Golfo, per il prezzo dichiarato di € 2.000 (di cui: € 1.200 per utensili ed € 800 per avviamento) un ramo di azienda “avente ad oggetto il “servizio di mensa soltanto per gli alloggiati alla struttura stessa”… (si tratta della struttura immobiliare, ubicata nel viale Umberto I nr. 55/A di Castellammare del Golfo, di proprietà della LIFE S.r.l., ove quest’ultima società si propone di esercitare l’attività sociosanitaria)…, con espressa esclusione del servizio di amministrazione che è riservato al personale paramedico della

società cedente, ossia della società “Life srl”. La società denominata “IL CASTELLACCIO di NEGLIA Maria & C. S.a.s.”, (P.I. 02124560810), con sede legale in Castellammare del Golfo, nella via G. Garofalo Poeta nr. 3, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 147159 in data 6.11.2003 e si propone di esercitare – in quanto non risulta aver comunicato alla CCIAA l’inizio dell’attività - la gestione di “ristoranti, pizzeria, trattoria, bar tavole calde, alberghi, villaggi turistici, case vacanze, terme, sale di trattenimento, sale per congressi, parchi giochi, maneggi, l’organizzazione di spettacoli musicali, teatrali e cabaret, nonché serate danzanti; gestire aziende agrituristiche, nonché commercializzare i prodotti ottenuti con l’esercizio di tale attività; può esercitare l’attività di catering e banketing compresa la preparazione di pasti caldi o pre-confezionati da consumarsi in locali propri o presso comunità varie, mense aziendali, spacci civili e militari; la società può inoltre gestire mense comunitarie sia pubbliche che private,anche con preparazione presso le stesse comunità… (…) …potrà partecipare a gare di appalto sia pubbliche che private, per tutto ciò che è previsto nell’oggetto. ”. La società è attualmente rappresentata dalla NEGLIA Maria, cl. 1956, n. q. di socio accomandatario e di socio amministratore, nominato con atto in data 20.10.2003, in concomitanza alla costituzione dell’azienda mediante

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scrittura privata autenticata dal notaio A. Tranchida (nr. 26643 di rep.) di Castellammare del Golfo. Il valore nominale dei conferimenti, pari a nominali € 25.000, risulta suddiviso - come da assetto societario alla data del 20.19.2003 – tra la NEGLIA Maria, titolare di una quota di partecipazione pari a nominali € 20.000; Amato Pietra, nata a Castellammare del Golfo il 27.4.1960, socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali € 3.750; e Valenti Annalisa, nata ad Alcamo il 14.9.1976, socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali € 1.250. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani

Nel periodo di tempo compreso tra l’agosto del 2007 ed il dicembre del 2010, la LIFE S.r.l. ha percepito dalla locale A.S.P. complessivamente la somma di € 3.542.977,10 a titolo di rimborso per le prestazioni sanitarie effettuate.

* Prospetto del volume di affari – LIFE S.r.l.

Anno d’imposta

Mod. 760 Volume d’Affari

2001 109.621,00 622.298,00 2002 248.837,00 993.022,00 2003 269.386,00 943.164,00 2004 189.934,00 916.980,00 2005 133.957,00 1.002.844,00 2006 10.566,00 1.015.619,00 2007 14.090,00 1.041.903,00 2008 8.085,00 973.701,00 2009 4.084,00 922.456,00

Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, LIFE S.r.l. è proprietaria del seguente bene immobile: Complesso immobiliare, adibito ad attività socio-sanitaria, costituito da nr. 2 corpi fabbrica adiacenti, composti complessivamente da piani interrato di mq. 649,99, piani terra di mq. 580,83 e da piani primo di mq. 633,35, sito nella C/da Petrazzi in Castellammare del Golfo (TP) f. 49 p.lla 1232/1/2/3 (ex 1029 – 1030 – 1031 – 1032 – 1033 – 1034), si soggiunge inoltre che

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l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca di Credito Cooperativo Don Rizzo di Alcamo. § C.E.M. - CENTRO EMODIALISI MAZARESE S.r.l. L’impresa denominata “Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.”68 69(partita iva 01516310818), con sede legale in Mazara del Vallo, nella c.da Ponte Serroni S.S. 1 nr. 23 – 25, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 88130 in data 4.12.1989 e risulta esercitare – a far data dal 25.6.1990 - la seguente attività: “ambulatorio medico per il trattamento emodialico degli urenici cronici”. Attualmente la società è rappresentata dal MANISCALCO Antonino70, nato a Salemi il 31.5.1963 ed ivi residente, n. q. di amministratore unico,

68 come si rileva dal verbale di s.i.t. rese in data 7.4.2003 da Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, vedova del

Capizzo Salvatore, cl. 1958, rinvenuto cadavere nel tardo pomeriggio dell’1.10.2002, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al capo, e dal verbale di trascrizione della conversazione ambientale intercettata alle ore 17.30 del 23.1.2003, nell’abitazione della predetta Anzelmi (decreto nr. 54/03 N.R.I. – D.D.A. del 13.1.2003), ed intercorsa tra quest’ultima e suo fratello Anzelmi Andrea, allegati alla c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, la vedova, dopo aver narrato che il Capizzo aveva nutrito interessi economici in C.E.M. S.r.l., in Serena Soc. Coop., in Alba Soc. Coop. ed in un’azienda di Castelvetrano di cui non rammentava la ragione sociale, individuabile di certo per “CE.S.ME. S.p.A.”, dichiarava che i rapporti interpersonali tra suo marito e gli altri due soci di C.E.M. S.r.l., indicati per il MANISCALCO Antonino ed il Tusa Luigi – per il tramite delle rispettive consorti, Catalanotto Marina e Gucciardi Maria Francesca - si erano deteriorati a seguito della decisione del Capizzo di vendere le aziende di cui sopra alla Baxter, con i cui emissari aveva condotto, tra i mesi di gennaio e di maggio/giugno del 2002, una trattativa finalizzata a determinare i termini economici della cessione, quantificabile complessivamente in circa 8.000.000.000 di Lire al lordo di tasse e debiti. In tale contesto di aspro confronto, andava inquadrata – a dire della vedova – la nota che, nel marzo del 2002, la Catalanotto e la Gucciardi inviarono al Capizzo con l’invito a rassegnare le dimissioni dalla carica di amministratore unico di C.E.M.; peraltro, aggiungeva la Anzelmi, sia il MANISCALCO che il TUSA si erano apertamente dichiarati contrari alla vendita delle aziende, obiettivo che, invece, il Capizzo aveva continuato a perseguire. Anche gli strettissimi rapporti di frequentazione e di fraterna amicizia tra il Capizzo ed il GIAMMARINARO Giuseppe avevano accusato - per lo stesso dire della Anzelmi - un brusco contraccolpo a seguito di tale progetto di vendita. Nel mese di maggio o di giugno del 2002, - ha concluso la vedova - la trattativa con la Baxter era fallita a seguito del netto rifiuto del MANISCALCO a sottoscrivere il preliminare di vendita. Quale estrinseca conferma del fatto che la cessione delle aziende era stata avversata anche dal GIAMMARINARO Giuseppe, la Anzelmi evidenziava che, a dispetto degli strettissimi rapporti interpersonali, costui non le aveva presentato, né personalmente, né tramite terze persone, le sue condoglianze per il tragico evento omicidiario ai danni del marito.

69 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., la Giammarinaro Manuela, appena diciottenne, ha percepito negli anni 1998 e 1999 delle somme, quale reddito da lavoro dipendente, erogatele dal Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.; inoltre, nei medesimi anni fiscali ed in quelli successivi, ha avuto anche i seguenti ulteriori redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2006 e nell’anno 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l.; dal 1998 al 2008 dal Ginnic Club Alicia S.a.s.;

70 inoltre: è liquidatore di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop., dei cui consigli di amministrazione è stato anche membro; è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7; sua madre, Angelo Maria, cl. 1934, è socia di C.E.M.; sua moglie Catalanotto Marina, cl. 1963, oltre ad essere stata membro dei c. a. di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop., fa anche parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l.; in data 14.3.2001, il

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carica che ricopre ininterrottamente dal 7.10.2002, allorquando è subentrato al Capizzo Salvatore71, nato a Salemi il 18.6.1958, rinvenuto cadavere nel tardo pomeriggio dell’1.10.2002, poiché attinto da colpi di arma da fuoco. La società è stata costituita il 7.8.1989 per rogito del notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 1364 di rep.) ed il relativo capitale sociale, deliberato in € 20.600, risulta attualmente suddiviso - come da atto del 24.3.2009 depositato presso la locale CCIAA – tra i seguenti soci: Anzelmi Giuseppa72, nata a Mazara del Vallo il 6.9.1963, titolare di una quota pari a nominali € 7.004; Gucciardi Maria Francesca73, nata a Salemi il 18.9.1964, titolare di una quota pari a nominali € 6.180; Catalanotto Marina74, nata a Salemi il 4.12.1963, titolare di una quota pari a nominali € 6.180; Angelo Maria75, nata a Salemi il 10.3.1934, titolare di una quota pari a nominali € 618; e Tusa Salvatore76, nato a Gibellina il 2.10.1968, titolare di una quota pari a nominali € 618.

oooOooo

Come rilevato dalla relativa visura camerale, il capitale sociale dell’azienda, all’epoca deliberato in lire 20.000.000 del precedente conio, risultava suddiviso alla data del 30.4.1996 tra il defunto Capizzo Salvatore, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali Lire 600.000; il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, titolare di una quota pari a nominali Lire 600.000; il Tusa Luigi77, nato a Salemi il 6.1.1964, titolare di una quota pari a

MANISCALCO Antonino acquisiva le armi da sparo già detenute dal GIAMMARINARO Giuseppe, atteso che a quest’ultimo era stato notificato il decreto di divieto detenzione armi;

71 in vita, è stato anche membro dei c. a. di Serena Soc. Coop., di Alba Soc. Coop. e di “CE.S.ME. – Centro Sanitario Mediterraneo S.p.A.”; era coniugato con la Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, socia di C.E.M. S.r.l;

72 è la vedova del Capizzo Salvatore, rinvenuto cadavere l’1.10.2002; 73 inoltre: è stata membro del c. a. di Alba Soc. Coop. ed é stata membro supplente del collegio sindacale di Serena Soc. Coop. a r. l.; è la coniuge del Tusa Luigi, nato a Gibellina il 6.1.1964, quest’ultimo, a sua volta, è stato membro dei c. a. di Alba Soc. Coop. e di Serena Soc. Coop., delle quali è stato anche presidente dei rispettivi collegi sindacali; è cognata del Tusa Salvatore, cl. 1968, anche quest’ultimo menzionato in quanto componente delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.;

74 è la consorte del MANISCALCO Antonino; è stata componente dei c. a. di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop.;

75 la Angelo Maria, di Antonino e di Ardagna Caterina, è la madre del MANISCALCO Antonino; 76 inoltre: è stato membro dei collegi sindacali di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop.; è fratello del

Tusa Luigi, cl. 1964, anche quest’ultimo menzionato, così come la di lui moglie Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, in quanto componenti delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi, sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

77 inoltre: è stato membro dei c. a. di Alba Soc. Coop. e di Serena Soc. Coop., delle quali è stato anche presidente dei rispettivi collegi sindacali; sua moglie Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, è socia di C.E.M. S.r.l., è stata componente del c. a. di Alba Soc. Coop. ed é stata membro supplente del collegio sindacale di Serena Soc. Coop. a r. l.; è fratello del Tusa Salvatore, cl. 1968, anche quest’ultimo menzionato in quanto componente delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi,

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nominali lire 600.000; e Lotta Giovanni78, nato a Salemi il 15.2.1945, titolare di una quota pari a nominali Lire 18.200.000, il quale – si precisa - era entrato a far parte della compagine sociale il 28.2.1994, allorquando i menzionati Capizzo Salvatore, MANISCALCO e Tusa gli avevano ceduto una parte della quota di loro rispettiva spettanza, pari a lire 6.066.000 per ciascuno di essi, per un totale di lire 18.200.000. Come si evince dalla comunicazione depositata il 31.12.1996 presso la locale Camera di Commercio, l’assetto societario si era poi modificato – a seguito dell’uscita dalla compagine sociale del Capizzo Salvatore, del MANISCALCO Antonino e del Tusa Luigi, cui erano rispettivamente subentrati, ciascuno pro quota di lire 600.000, Fazio Grazia Antonina Maria79, nata a Marsala il 25.7.1963, la Angelo Maria, cl. 1934, ed il Tusa Salvatore. Come rilevato dall’assetto societario alla data del 30.4.2000, la compagine sociale era parzialmente mutata a causa della cessione della quota, pari a complessive lire 18.200.000, da parte del Lotta Giovanni, con il consequenziale ingresso delle nominate Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, e Catalanotto Marina, cl. 1963, ciascuna delle quali era divenuta titolare di una quota pari a nominali lire 6.000.000; e della Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, divenuta titolare di una quota pari a nominali lire 6.200.000. A seguito dell’aumento del capitale sociale, deliberato in € 20.600,00, le singole quote - come si rileva dall’assetto societario alla data 19.6.2003 – risultavano così ripartite: la Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, titolare di una quota pari a nominali € 6.386,00; la Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, titolare di una quota pari a nominali € 6.180,00; la Catalanotto Marina, cl. 1963, titolare di una quota pari a nominali lire 6.180,00; la Angelo Maria, cl. 1934, titolare di una quota pari a nominali € 618,00; il Tusa Salvatore, nato a Gibellina il 2.10.1968, titolare di una quota pari a nominali € 618,00; e la Fazio Grazia A. M., cl. 1963, titolare di una quota pari a nominali € 618,00. Quindi, come risulta dall’assetto societario al 7.6.2004, si rileva unicamente che la quota di pertinenza della Fazio Grazia A. M. è stata acquisita dalla

sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

78 è coniugato con Capizzo Giovanna, nata a Salemi il 10.7.1951, sorella del defunto Capizzo Salvatore; il figlio Lotta Gianluca, nato a Salemi il 26.1.1976, è stato componente dei c. a. di Serena Soc. Coop. a r.l. e di Alba Soc. Coop. a r.l.;

79 cognata del defunto Capizzo Salvatore; è stata anche membro del c.a. di Alba Soc. Coop.;

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di lei cognata Anzelmi Giuseppa, che portava in tal modo la sua quota di partecipazione nell’azienda al valore complessivo di nominali € 7.004,00. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani anno di riferimento rimborso complessivo 2007 (dal mese di maggio) € 780.120,00 2008 € 1.379.862,00 2009 € 1.389.891,91 2010 (fino ad ottobre) € 1.020.999,72

Si precisa che l’A.S.P. non ha reso noto l’importo del debito nei confronti del C.E.M. S.r.l. a fronte delle prestazioni sanitarie da tale società di certo effettuate nel periodo novembre/dicembre 2010.

* Prospetto del volume di affari – C.E.M. S.r.l.

Anno d’imposta

Mod. 760 Volume d’Affari

2001 174.358,00

1.100.512,00 2002 187.728,00 1.050.500,00 2003 264.154,00 1.070.375,00 2004 211.770,00 1.083.406,00 2005 156.770,00 1.175.543,00 2006 225.960,00 1.216.649,00 2007 154.948,00 1.176.437,00 2008 258.365,00 1.379.848,00 2009 285.248,00 1.390.150,00

Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, C.E.M. – Centro Emodialisi Mazarese S.r.l. è proprietaria del seguente bene immobile: complesso immobiliare, adibito ad ambulatorio, composto da piano terra costituito da nr. 2 garage, rispettivamente di mq. 17 e mq. 28, e da nr. 21,5 vani, che si sviluppano tra i piani terra, primo e secondo, sito nella C/da Ponte – SS. 115, in Mazara del Vallo, f. 157 p.lle 73/2/3/7/9,

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acquistato nell’anno 2001 per la somma dichiarata di £. 1.000.000.000; l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Unipol Banca S.p.a.. § VILLA LETIZIA COOPERATIVA SOCIALE La “VILLA LETIZIA Coop. Soc.” (P.I. 01253170813 ), con sede legale in Mazara del Vallo, nella via dei Ciclopi - c.da Mirigliano - Serroni, è stata costituita il 28.6.1984 per rogito del notaio G. La Fata in Palermo (nr. 6680 di rep.) ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 83595 del 20.11.1987 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e la compagine sociale); ha il seguente oggetto sociale: “la società, senza finalità speculative si propone gli scopi seguenti: assicurare ai soci un lavoro remunerativo e continuativo; in particolare la società, senza fine di lucro e perseguendo finalità mutualistiche, mediante l’organizzazione del lavoro dei soci, anche attraverso convenzioni con Enti locali (Comuni, Comunità Montane, Comprensori, Provincie, Regioni, USL etc.) con Enti pubblici, parapubblici, morali e privati, si propone in generale , di operare nell’ambito socio-sanitario della assistenza agli anziani ed ai portatori di handicap fisici e psichici … (…) …la realizzazione di centri diurni e notturni di assistenza medica; l’istituzione e la gestione di servizi per la realizzazione di centri residenziali in genere (case albergo; case protette e comunità alloggio);…(…) …il compimento di tutte le operazioni di ordine tecnico, finanziarie, mobiliare ed immobiliare, necessarie al raggiungimento dei fini sociali, ivi compresa la realizzazione e ristrutturazione di immobili da adibire a case di riposo e cura per anziani e portatori di handicap…”. A margine dell’attività di “casa albergo” avviata a seguito della costruzione in proprio, giusta concessione edilizia rilasciata nel 1988 dal Sindaco pro tempore di Mazara del Vallo, di un idoneo fabbricato, l’azienda risulta esercitare, a far data dal 25.7.1994, - come si rileva dalla pertinente visura camerale – anche la seguente attività: “cucina più refettorio al servizio di persone anziane” Attualmente, la società è governata da un consiglio di amministrazione, nominato in data 27.10.2007 e confermato per un ulteriore triennio con delibera del 30.10.2010, i cui membri sono: Maniscalco Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 26.7.1962, n. q. di presidente e di legale rappresentante; Alagna Antonina80, nata a Marsala il 12.5.1965, n. q. di vice presidente e di legale rappresentante; Arena Eleonora, nata a Mazara del Vallo il 22.12.1981, n.q. di consigliere; Bonanno Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 30.4.1982, n.q. di consigliere; Quinci Giovan Battista81, nato a Mazara del Vallo il 19.2.1952, n.q. di consigliere.

80 è la convivente del Rubino Gaspare, cl. 1955, direttore di Villa Letizia Coop Sociale e già membro del relativo consiglio di amministrazione;

81 ricopre attualmente la carica di vice sindaco del Comune di Mazara del Vallo e, in passato, ha più volte ricoperto quella di assessore in seno alla medesima amministrazione comunale;

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Come si rileva dalla relativa visura camerale, il 17.6.1988 decadeva il consiglio di amministrazione dell’impresa de qua formato da: Rubino Gaspare82, nato a Mazara del Vallo il 30.10.1955, medico, n. q. di presidente; Rubino Rosa83, nata a Mazara del Vallo il 30.10.1955, medico, n. q. di vice presidente; e Giacalone Caterina84, nata a Mazara del Vallo l’11.12.1951, n.q. di consigliere; in pari data, subentravano loro: Fiorentino Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 6.9.1956, n. q. di presidente; Mirasolo Matteo85, nato a Mazara del Vallo il 9.2.1948, n. q. di vice presidente; e Torre Graziella, nata a Siracusa il 26.4.1964, n.q. di consigliere. Con delibera del 20.4.1989, si registrava la decadenza dalle cariche rispettivamente rivestite in seno al c.a. del Fiorentino e della Torre ai quali si avvicendavano il Rubino Gaspare, n. q. di presidente, e la Giacalone Caterina, n. q. di consigliere; questi ultimi due, così come il Mirasolo Matteo, venivano confermati nelle cariche cui erano stati rispettivamente nominati con atto del 30.4.1995. Con atto deliberativo del 9.11.1996, il nominato Rubino Gaspare cessava dalla carica di presidente del c. a. e, in pari data, gli subentrava nella carica il di lui genitore Rubino Erasmo86, nato a Mazara del Vallo il 22.7.1927. Con il verbale del 30.4.1998, i nominati Mirasolo Matteo e Giacalone Caterina cessavano dalle cariche rispettivamente rivestite in seno al c. a.; in pari data, subentravano loro la Alagna Antonina, cl. 1965, n. q. di vice presidente, e Cortesiano Nicolina87, nata a Mazara del Vallo l’11.3.1931 , n. q. di consigliere. Con il verbale del 21.5.2001, i nominati Rubino Erasmo, Alagna Antonina e Cortesiano Nicolina cessavano dalle cariche rispettivamente

82 è figlio del Rubino Erasmo, cl. 1927, e della Cortesiano Nicolina, cl. 1931, e, quindi, fratello gemello della Rubino Rosa, cl. 1955; tutti sono stati componenti del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

83 è figlia del Rubino Erasmo, cl. 1927, e della Cortesiano Nicolina, cl. 1931, e, quindi, sorella gemella del Rubino Gaspare, cl. 1955; tutti sono stati componenti del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

84 è coniuge del Mirasolo Matteo, cl. 1948, il quale è stato anche componente del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

85 è coniuge della Giacalone Caterina, cl. 1951, la quale è stata anche componente del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

86 è marito della Cortesiano Nicolina, cl. 1931, e, quindi, genitore del Rubino Gaspare, cl. 1955, e della Rubino Rosa, cl. 1955; tutti sono stati componenti del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

87 è coniuge del Rubino Erasmo, cl. 1927, e, quindi, madre dei gemelli Rubino Gaspare, cl. 1955, e Rubino Rosa, cl. 1955; tutti sono stati componenti del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

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rivestite in seno al c. a.; in pari data, subentravano loro: Ajello Susanna88, nata a Mazara del Vallo il 12.8.1959, n. q. di presidente; Diadema Teresa, cl. 1973 da Mazara del Vallo, n. q. di vice presidente; Altovino Agata89, nata a Mazara del Vallo il 20.11.1962, n. q. di consigliere; Bua Angela Carla, cl. 1958 da Mazara del Vallo, n. q. di consigliere; Mirabile Giacomo90, nato a Salemi il 18.5.1955, n. q. di consigliere. Con atto del 6.10.2001, si registrava il totale rinnovo dei componenti del consiglio di amministrazione, che risultava formato come segue: il Rubino Erasmo, cl. 1927, n. q. di presidente; la Alagna Antonina, cl. 1965, n. q. di vice presidente; la Cortesiano Nicolina, cl. 1931, n. q. di consigliere; il Rubino Gaspare, cl. 1955, n. q. di direttore generale. Pochi mesi dopo, segnatamente con atto del 25.3.2002, si registrava un ulteriore completo rinnovo delle cariche sociali dell’impresa; conseguentemente, venivano nominati a far parte del consiglio di amministrazione: il nominato CACCIATORE Francesco91, nato a Castellammare del Golfo l’1.1.1950, n. q. di presidente; il Rubino Gaspare, cl. 1955, n.q. di vice presidente; il Mirabile Giacomo, nato a Salemi il 18.5.1955, n. q. di consigliere; la Robino Mirella92, nata a Salemi il

88 è anche socia di Villa Azzurra S.r.l., del cui c.a. è stata componente; è moglie del Giacalone Matteo, cl. 1953, il quale è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed ha più volte ricoperto incarichi assessoriali in seno al Comune di Mazara del Vallo; è madre di Giacalone Giuseppina, cl. 1985, la quale è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Giacalone Vito, cl. 1982, che è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

89 inoltre: è socia ed è stata membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; è la moglie di Torrente Vito, cl. 1958, il quale è stato membro dei c. a. di Villa Gaia Soc. Coop. e di Villa Azzurra S.r.l. ed ha fatto parte della compagine sociale di “Vita e salute S.r.l.”; è la madre di Torrente Paolo, cl. 1983, che è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché di Torrente Gaetano, cl. 1985, che è stato amministratore unico di Eden Soc. Coop.;

90 inoltre: è socio e fa parte del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; è stato socio, amministratore unico e liquidatore di Karma S.r.l.; è stato socio ed amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; Villa Gaia Piccola Soc. Coop. aveva sede legale al suo indirizzo di residenza; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; il Mirabile Giacomo ha ricoperto un incarico Assessoriale presso il Comune di Mazara del Vallo nella Giunta del Sindaco Bocina Gaspare;

91 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7 ed è il marito della NEGLIA Maria, coindagata, la quale, a sua, volta ricopre la carica di amministratore unico di Life S.r.l., della cui compagine sociale fa parte; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il CaCCIATORE, indicato “tra i sostenitori del Giammarinaro … per il Comune di Castellammare”, è stato escusso quale teste della difesa; infine, il CACCIATORE è anche socio di Life S.r.l., del cui c.a. è stato membro;

92 è la segretaria del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stata anche membro del c. a. di “CE.S.ME. – Centro Sanitario Mediterraneo S.p.A.”, della cui compagine sociale fa parte, ed è stata socio di “Karma S.r.l.”; la di lei madre Gucciardi Chiara, cl. 1947, è stata membro del c.a. di Salus S.r.l.;

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21.7.1974 , n. q. di consigliere; Messina Angelo93, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981, n. q. di consigliere. Nella medesima data del 25.3.2002, venivano chiamati, tra gli altri, a far parte del collegio sindacale: il Maniscalco Giuseppe, nato a Mazara del Vallo il 26.7.1962, n. q. di presidente; l’ARDAGNA Nicolò Domenico94, nato a Salemi il 30.01.1965, n. q. di sindaco effettivo; il Giammarinaro Francesco95, nato a Salemi il 23.4.1981, n. q. di sindaco supplente.

Con atto del 14.3.2004, decadevano dalle cariche rispettivamente rivestite in seno al consiglio di amministrazione il CACCIATORE Francesco, il Rubino Gaspare, il Mirabile Giacomo, la Robino Mirella ed il Messina Angelo; subentravano loro: il Maniscalco Giuseppe, n. q. di presidente del consiglio di amministrazione (conseguentemente cessava da quella di presidente del collegio sindacale); la Alagna Antonina, n. q. di vice

93 è stato legale rappresentante di GAIA S.r.l. che ha acquistato un ramo di azienda ed un fabbricato adibito a R.S.A. da EDEN Soc. Coop.; è figlio del defunto Messina Giovanni, nato a Palermo il 15.4.1951, il quale ultimo, in vita, è stato membro del c.a. di Eden Società Cooperativa ed è stato Sindaco del Comune di Mazara del Vallo; inoltre, come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Messina Giovanni, nella qualità di “componente del Comitato di Gestione della U.S.L. 4” di Mazara del Vallo, che, si rammenta, era stato a lungo presieduto dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa;

94 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7; inoltre: è socio di Salus S.r.l., del cui c. a. è stato membro; è socio ed amministratore unico di ALICIA S.r.l.; la di lui coniuge, MARINO Giovanna era intestataria dell’utenza mobile 333/2318434 che - come si rileva dalla richiamata c.n.r. del 10.5.2008 - è stata intercettata, giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002, poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre, con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato l’ARDAGNA, la Rizzo Francesca, nata a Salemi l’1.10.1964, attualmente membro del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. ma all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe, ed il Pilocane Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1961, all’epoca consigliere comunale D.C. ed anche socio accomandatario di Alicia Ginnic Club, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del GIAMMARINARO, avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno, apparati di intercettazione ambientale installati nei locali suddetta segreteria; infine, dalle ore 14.45 alle ore 15.45 circa del 26.5.2009, nella piazza Mazzini di Trapani, Operatori PolStato notavano l’ARDAGNA Nicolò, alla guida della Mercedes CLS, targata CT705CE, intestata a Ginnic Club Alicia, ed il GIAMMARINARO Giuseppe mentre si intrattenevano a dialogare con De Simone Vittoriano, direttore Area Risorse Umane del Distretto Sanitario di Mazara del Vallo, e con D’Antoni Ignazio, Direttore Generale A.S.P. nr. 9 di Trapani; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che l’l’ARDAGNA ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati Ginnic Club Alicia di CALISTRO Bruno & C. s.a.s nell’anno 2001 e da Salus S.r.l. negli anni dal 2002 al 2009;

95 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è socio accomandante di Ginnic Club Alicia; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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presidente; Arena Eleonora, cl. 1981 da Mazara del Vallo, n. q. di consigliere; e Giacalone Vito, cl. 1944 da Mazara del Vallo, n. q. di consigliere. Con deliberazione del 19.2.2005, a seguito della nomina di Sardo Emilio, nato a Mazara del Vallo il 22.9.1959, alla carica di revisore dei conti, decadeva l’intero collegio sindacale, tra i cui membri annoverava l’ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.1.1965 (sindaco effettivo), il Fontana Santo96, nato ad Erice il 19.12.1977, residente in Castelvetrano (sindaco supplente) ed il Giammarinaro Francesco, nato a Salemi il 23.4.1981, (sindaco supplente).

Il 26.3.2005, il nominato Mirabile Giacomo veniva chiamato a far parte, n. q. di consigliere, del consiglio di amministrazione. Con atto del 16.7.2005, il Mirabile Giacomo ed il Giacalone Vito decadevano dalla carica di consigliere rivestita in seno al c. a. e, in pari data, subentravano loro il Bonanno Giuseppe, cl. 1982, ed il Quinci Giovan Battista, cl. 1952, entrambi n. q. di consigliere.

* Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani anno di riferimento rimborso complessivo 2007 (dal mese di agosto) € 852.805,82 2008 € 2.010.179,10 2009 € 1.999.087,16 2010 (dato parziale) € 1.677.981,48

Si precisa che, alla data dell’8.2.2011, Villa Letizia Cooperativa Sociale vanta nei confronti dell’A.S.P. di Trapani un credito pari a complessivi € 332.864,12 per prestazioni sanitarie riguardanti il periodo novembre/dicembre 2010.

* Prospetto del volume di affari – VILLA LETIZIA COOP. SOCIALE

96 ha fatto anche parte della compagine sociale di Azienda San Giuseppe S.r.l.;

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Anno d’imposta

Mod. 760 Volume d’Affari

2001 = 519.870,00 2002 5.024,00 620.135,00 2003 0 619.609,00 2004 0 893.950,00 2005 4.987,00 1.463.605,00 2006 5.236,00 1.746.606,00 2007 8.797,00 2.210.998,00 2008 13.373,00 2.241.121,00 2009 68.311,00 2.245.306,00

Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Villa Letizia Cooperativa Sociale è proprietaria del seguente bene immobile: fabbricato residenziale del tipo misto per anziani (casa albergo – casa protetta) composto da piani seminterrato, terra, primo, secondo, terzo e quarto per complessivi 65 vani oltre 42 accessori compreso mq. 27 di area urbana, edificato mediante concessione edilizia n. 625 del 1988 sopra un terreno di are 89.88 acquistato nell’anno 1990, per una somma dichiarata di £. 180.000.000, sito nella C/da Santa Maria di Gesù in Mazara del Vallo f. 173 p.lle 3528 Fabbr. (ex 3378) – 3748 Area Urbana, si soggiunge inoltre che l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore dell’Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione – I.R.C.A.C. – Palermo. § ALICIA S.r.l.

La “ALICIA S.r.l.” (P.I. 00573550811), con sede legale in Salemi, nella via Clementi nr. 81, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. R.E.A. 63291 in data 21.5.1982 e risulta esercitare la seguente attività: “esecuzione di progetti e programmi urbanistici”. Peraltro, oltre all’attività edilizia ed immobiliare in genere, la società si propone di operare anche nei settori socio-assistenziale e sanitario in perfetta analogia con le altre aziende, sopra citate, della holding: “promuovere i processi di umanizzazione per la collettività nei suoi diversi aspetti (sanitario e socio assistenziale); in particolare potenziare la promozione umana per le fasce sociali più deboli: minori, anziani, portatori di handicap, soggetti con patologia psichiatrica e quanti presentano difficoltà di adattamento sociale, affettivo e relazionale. A tal fine pertanto si potrà: 1) promuovere attività di ricerca e sperimentazione… (…)…; 2) istituire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte

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le fasce di età…(…)…; 3) istituire centri di accoglienza residenziali e semiresidenziali per minori, soggetti portatori di handicap, soggetti con patologia psichiatrica, anziani e persone appartenenti all’area dell’emarginazione …(…)…”. In atto, la società è rappresentata dall’ARDAGNA Nicolò Domenico97, nato a Salemi il 30.1.1965, n. q. di amministratore unico, carica che ricopre ininterrottamente dal 28.11.2003; tuttavia la sua partecipazione nell’azienda risale al 1999, allorquando ricopriva in seno alla stessa – era , come si vedrà, una società in accomandita semplice – la qualifica di socio accomandatario L’impresa, costituita il 12.12.1980 per rogito del notaio G. Spedale di Alcamo (nr. 139875 di rep.) con l’originaria ragione sociale di “IMMOBILIARE ALICIA S.r.l.”, ha il capitale sociale, deliberato in € 51.800, attualmente suddiviso - come da atto del 30.3.2009 – tra i seguenti soci: il Caradonna Alberto98, nato a Salemi il 5.6.1951, titolare di una quota pari a nominali € 15.540; l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, titolare di una quota pari a nominali € 15.540 ; il LIUZZA Stefano99, nato

97 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro

Giuseppe +7. Inoltre: è socio di Salus S.r.l., del cui c. a. è stato membro ed è stato membro effettivo del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; come si rileva dalla menzionata c.n.r., la di lui coniuge, Marino Giovanna era intestataria dell’utenza mobile n. 333/2318434 intercettata, giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002, poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre, con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato l’ARDAGNA, la Rizzo Francesca, nata a Salemi l’1.10.1964, attualmente membro del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. ma all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe, ed il Pilocane Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1961, all’epoca consigliere comunale D.C. ed anche socio accomandatario di Alicia Ginnic Club, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del GIAMMARINARO, avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno, apparati di intercettazione ambientale installati nei locali suddetta segreteria; infine, dalle ore 14.45 alle ore 15.45 circa del 26.5.2009, nella piazza Mazzini di Trapani, Operatori PolStato notavano l’ARDAGNA Nicolò, alla guida della Mercedes CLS, targata CT705CE, intestata a Ginnic Club Alicia, ed il GIAMMARINARO Giuseppe mentre si intrattenevano a dialogare con De Simone Vittoriano, direttore Area Risorse Umane del Distretto Sanitario di Mazara del Vallo, e con D’Antoni Ignazio, Direttore Generale A.S.P. nr. 9 di Trapani; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che l’l’ARDAGNA ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati Ginnic Club Alicia di CALISTRO Bruno & C. s.a.s nell’anno 2001 e da Salus S.r.l. negli anni dal 2002 al 2009;

98 ha fatto anche parte anche del consiglio di amministrazione di Salus S.r.l.; è coniugato con Di Stefano Anna Giuseppa, nata a Salemi l’11.2.1960, intestataria dell’utenza mobile 338/321888, che - come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7 – è stata intercettata giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002 e n. 372/03 del 21.2.2003 poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe;

99 denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7; inoltre, fa anche parte della compagine sociale di Salus S.r.l., del cui c.a. è stato componente; come si evince dalla richiamata c.n.r., alle ore 12.10 del 17.4.2000, nella via Marsala di Trapani, il LIUZZA Stefano è stato identificato mentre, alla guida dell’autovettura Toyota AJ730WZ, si accompagnava al GIAMMARINARO Giuseppe; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il LIUZZA Stefano, nella qualità di “già componente del consiglio di amministrazione dell’Ospedale Vittorio Emanuele III di Salemi nel periodo in cui il GIAMMARINARO ne era presidente”, è stato escusso quale teste della difesa; infine, come si rileva dall’ordinanza in data 29.5.2001 dell’Ufficio Centrale Circoscrizionale di Trapani, a seguito della quale

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a Salemi il 31.1.1942, titolare di una quota pari a nominali € 10.360; Chianetta Fabrizio Giuseppe100, nato a Salemi il 20.9.1970, titolare di una quota pari a nominali € 10.360. Giova evidenziare che il Caradonna, l’ARDAGNA ed il LIUZZA sono entrati a far parte della compagine sociale dell’impresa nel 1999; a sua volta, l’ingresso del Chianetta nella compagine sociale di ALICIA è stato comunicato alla locale C.C.I.A.A. con atto del 9.5.2006, avendo costui rilevato la quota del capitale sociale, pari – come detto sopra - a nominali € 10.360,00, da potere del Marrone Andrea101, nato a Salemi il 30.1.1935, che la deteneva dal 1999, anche quest’ultimo – come evidenziato dalla indagini condotte dalla locale Squadra Mobile - faceva parte dell’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe. Nel corso degli anni l’azienda ha più volte mutato sia la ragione sociale che lo stato giuridico. Infatti, il 24.10.1989, giusta rogito del notaio A. Marino di Salemi (nr. 81720 di rep.), l’impresa veniva trasformata da S.r.l. in S.a.s. ed assumeva la denominazione di “IMMOBILIARE ALICIA di MARTINO Salvatore & C. S.a.s.”. In pari data, Martino Salvatore, nato a Salemi il 16.7.1962, titolare di una quota del capitale sociale pari a nominali lire 4.500.00 del precedente conio, assumeva la qualifica di socio accomandatario e di legale rappresentante; a sua volta, il GIAMMARINARO Giuseppe, cl. 1946,

è stata deliberata la cancellazione della candidatura del GIAMMARINARO Giuseppe all’elezione del 24.6.2001 per il rinnovo dell’A.R.S., delegati a presentare la pertinente lista del “Biancofiore” erano il LIUZZA Stefano ed il Palermo Carmelo, cl. 1965 da Poggioreale, anche costui socio di Salus S.r.l.;

100 fa anche parte – così come sua moglie Marrone Monica, cl. 1971, sua suocera, Ferrante Rosa, cl. 1944, e sua cognata Marrone Cinzia, cl. 1973, - della compagine sociale del “Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.”; è genero del menzionato Marrone Andrea, cl. 1935 (recentemente deceduto), quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe; alle ore 10.30 del 6.10.1998, in Salemi, il Chianetta è stato controllato, mentre alla guida dell’auto targata AW517JH, si accompagnava al GIAMMARINARO Giuseppe;

101 in data 18.1.1996 è stato tratto in arresto dalla G. di F. in esecuzione all’O.C.C. nr. 1031/94 R.G.G.I.P. emessa dal GIP presso il Tribunale di Marsala poiché indagato, in concorso, tra gli altri, con il GIAMMARINARO Giuseppe (già latitante dal 21.1.1995, in quanto sfuggito a precedente provvedimento custodiale per i reati di cui agli artt. 319, 319 bis, 321, 323, 353, 317 c.p. commessi quale presidente del CO.GE della U.S.L. nr. 4), dei reati di cui agli artt. 416, 314, 323, co. 2°, 353 e 648 c.p. commessi nella qualità, rispettivamente, di direttore del Servizio Economico-finanziario della U.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo e di Presidente del relativo Comitato di Gestione; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Marrone Andrea, nella qualità di “vicedirettore amministrativo presso l’Ospedale di Salemi fino al 1982 e fino al luglio 1995 capo servizio economico finanziario della USL 4 di Mazara”, che, si rammenta, erano stati entrambi presieduti a lungo dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa; inoltre, il Marrone, deceduto il 4.6.2006, era coniugato con Ferrante Rosa, cl. 1944, ed era il padre di Marrone Monica, cl. 1971, consorte del Chianetta Fabrizio, e di Marrone Cinzia, cl. 1973, questi ultimi quattro fanno parte della compagine sociale del Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.;

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titolare di una quota del capitale sociale pari a nominali lire 63.000.00 del precedente conio, assumeva le qualifiche di socio accomandatario e di direttore tecnico e tale Clemente Giuseppina Gisella, titolare di una quota del capitale sociale pari a nominali lire 22.500.00 del precedente conio, quella di socio accomandante. Quindi, giusta atto pubblico del 23.12.1997 del notaio V. Lombardo di Castelvetrano (nr. 27318 di rep.), l’impresa assumeva la ragione sociale di “IMMOBILIARE ALICIA di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.”; si registrava, infatti, l’ingresso nella compagine sociale della Calistro Giovanna102, nata a Salemi il 28.9.1957, divenuta titolare di una quota di partecipazione ammontante a Lire 58.500.000, la quale assumeva la qualifica di socio accomandatario e di legale rappresentante; nel contempo, la quota di partecipazione del GIAMMARINARO Giuseppe, soggetto di odierno interesse, scendeva dagli originari lire 85.500.000 a lire 31.500.000, pertanto i due coniugi detenevano la totalità del capitale conferito nella S.a.s. pari a complessive lire 90.000.000. Successivamente, con atto pubblico dell’1.2.1999 del notaio V. Lombardo di Castelvetrano (nr. 30234 di rep.), la società assumeva la ragione sociale di “IMMOBILIARE ALICIA di ARDAGNA Nicolò & C. S.a.s.” - e l’assunzione da parte del Caradonna Alberto, nato a Salemi il 5.6.1951, della qualifica di socio accomandatario, titolare di una quota pari a nominali lire 27.000.000; dell’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, della qualifica di socio accomandatario, titolare di analoga quota pari a nominali lire 27.000.000; del LIUZZA Stefano, cl. 1942, della qualifica di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali lire 18.000.000; e del deceduto Marrone Andrea, cl. 1935, della qualifica di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali lire 18.000.000. Infine, con atto pubblico in data 28.11.2003 del notaio G. Cangemi di Castelvetrano (nr. 6643 di rep.), l’impresa è stata trasformata da S.a.s. in S.r.l. ed ha assunto l’attuale denominazione di ALICIA S.r.l.; il Caradonna Alberto e l’ARDAGNA Nicolò Domenico cessavano entrambi dalla qualifica di socio accomandatario, così come il LIUZZA Stefano ed il Marrone Andrea, cl. 1935, da quella di socio accomandante, pur continuando tutti a far parte della compagine sociale. In pari data,

102 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; ed anche: è socia di Salus S.r.l., del cui c.a. è stata membro; è titolare dell’omonima impresa individuale; è socio accomandatario di Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro Giovanna ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogati da Salus S.r.l.;

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l’ARDAGNA veniva nominato alla carica di amministratore unico che ricopre tuttora. § Omonima Impresa Individuale GIAMMARINARO GIUSEPPE Nel corso degli anni, il GIAMMARINARO Giuseppe103, nato a Salemi il 6.1.1946, è stato titolare di due omonime ditte individuali, entrambe cessate; precisamente: la prima, iscritta al nr. 66414 in data 26.11.1982 del Registro Ditte tenuto dalla locale C.C.I.A.A. e già corrente nella c.da Sinagia nr. 746 del Comune di Salemi, concerneva l’attività di piccolo imprenditore edile che il GIAMMARINARO, iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane con delibera risalente al 13.1.1969, risulta aver esercitato sino alla cessazione avvenuta in data 6.2.1984; la seconda, iscritta al nr. 75644 in data 8.2.1984 del R.E.A. istituito presso la locale C.C.I.A.A., nonché alla Sez. speciale con la qualifica di piccolo imprenditore edile in data 3.10.1996, già corrente nella via Matteotti nr. 20 del Comune di Salemi, era relativa all’attività edilizia in genere (costruzioni edili, stradali, fognature, movimento terra con opere connesse in muratura e cemento armato, demolizioni, costruzioni industriali, reastauro edifici monumentali, acquedotti, trivellazioni e pozzi) che il GIAMMARINARO e risulta aver esercitato sino alla cessazione avvenuta in data 14.12.1998. § Omonima Impresa Individuale CALISTRO Giovanna La omonima ditta individuale (P.I. 01115600817) di cui è titolare la Calistro Giovanna104, nata a Salemi il 28.9.1957, con sede presso la di lei

103 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre agli emolumenti erogati dall’agosto del 1991 al dicembre ’95 dall’A.R.S., il GIAMMARINARO Giuseppe ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2009, erogati da Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia S.a.s. di Salemi; negli anni dal 2001 al 2005, erogati da Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice (si rammenta che dal 14.3.2001 al 14.3.2005, il predetto è stato sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi e non risulta che gli sia stata concessa dalla competente A.G. alcuna autorizzazione a recarsi nel Comune di Erice per prestare tale attività di lavoro dipendente); negli anni dal 2007 al 2009, erogati da SALUS S.r.l.; inoltre, al riguardo dei redditi di impresa, si evidenzia la perdita di € 154.058,00 dichiarata nell’anno 1991 mentre negli anni dal 1992 al 1995 sono stati piuttosto esigui (peraltro, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996 ha versato in stato di latitanza);

104 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; ed inoltre: è socia di Salus S.r.l., del cui c.a. è stata membro; è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.; è socio accomandatario di Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium

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abitazione di residenza, in Salemi, nella c.da Sinagia nr. 1067, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. R.E.A. 126231 in data 7.5.1997 con la qualifica di “piccolo imprenditore – coltivatore diretto” e risulta esercitare la seguente attività: “colture miste e vitivinicole”. § Omonima Impresa Individuale GIAMMARINARO Francesco La omonima ditta individuale (P.I. 02039410812) di cui è titolare il Giammarinaro Francesco105, nato a Salemi il 23.4.1981, con sede presso la di lui abitazione di residenza, in Salemi, nella c.da Sinagia nr. 1067, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. R.E.A. 144831 in data 31.1.2003 con la qualifica di “impresa agricola” e risulta esercitare la seguente attività: “colture miste, vitivinicole, olivicole, frutticole ed ortaggi”. § GINNIC CLUB ALICIA – Centro di Fisiokinesiterapia di

CALISTRO GIOVANNA & C. S.a.s.

L’azienda denominata “Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.”106 107 108(P.I.

S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro Giovanna ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogato da Salus S.r.l.;

105 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

106 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che l’autista del GIAMMARINARO Giuseppe, l’ARDAGNA Nicolò Domenico, cl. 1965, ha percepito esclusivamente redditi da lavoro dipendente erogati Ginnic Club Alicia di CALISTRO Bruno & C. s.a.s nell’anno 2001 e da Salus S.r.l. negli anni dal 2002 al 2009;

107 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, nell’anno 2005, la Giammarinaro Giuliana, appena diciottenne, ha percepito il reddito di € 14.464,00, quale lavoratore dipendente erogatole dal Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.;

108 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre agli emolumenti erogati dall’agosto del 1991 al dicembre ’95 dall’A.R.S., il GIAMMARINARO Giuseppe ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2009, erogati da Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia S.a.s. di Salemi; negli anni dal 2001 al 2005, erogati da Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice (si rammenta che dal 14.3.2001 al 14.3.2005, il predetto è stato sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi e non risulta che gli sia stata concessa dalla competente A.G. alcuna autorizzazione a recarsi

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01138170814), con sede legale in Salemi, nella via Ettore Scimemi VI Traversa nr. 9, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. R.E.A. 66820 in data 10.1.1983 ed ha quale oggetto sociale: “la gestione e la realizzazione di centri di fisiokinesiterapia, ginnastica segmentaria e correttiva, massoterapia, forni bier, bagni di luce e di sport in genere ”. Come rilevato dalla relativa visura camerale, l’attuale assetto societario dell’impresa – in cui risultano conferiti dai soci nominali lire 5.000.000 del vecchio conio pari ad € 2.582,28 -, con l’attribuzione delle diverse qualifiche, è così delineato: la Calistro Giovanna109, nata a Salemi il 28.9.1957, n. q. di socio accomandatario nominato con atto dell’8.11.1996 e di rappresentante legale, titolare di una quota pari a nominali € 516,00; il Chianetta Fabrizio110, nato a Salemi il 20.9.1970, n. q. di socio accomandatario nominato con atto del 22.12.1995 e di rappresentante legale, titolare di una quota pari a nominali € 387,34; Marrone Monica111, nata a Salemi il 17.3.1971, n. q. di socio accomandante nominato con atto dell’11.11.1994, titolare di una quota pari a nominali € 129,11; Marrone Cinzia112, nata a Salemi il 29.4.1973, n. q. di socio accomandante nominato con atto del 30.12.1999, titolare di una quota pari a nominali € 387,34; il Giammarinaro Francesco113, nato a Salemi il 23.4.1981, n. q. di socio

nel Comune di Erice per prestare tale attività di lavoro dipendente); negli anni dal 2007 al 2009, erogati da SALUS S.r.l.; al riguardo dei redditi di impresa, si evidenzia la perdita di € 154.058,00 dichiarata nell’anno 1991 mentre negli anni dal 1992 al 1995 sono stati piuttosto esigui (peraltro, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996 ha versato in stato di latitanza);

109 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è socia di Salus S.r.l., del cui c.a. è stata membro; è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.; è titolare dell’omonima impresa individuale; fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro Giovanna ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogato da Salus S.r.l.;

110 fa anche parte della compagine sociale di Alicia S.r.l.; è genero del menzionato Marrone Andrea, cl. 1935 (recentemente deceduto), quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia; alle ore 10.30 del 6.10.1998, in Salemi, il Chianetta è stato controllato, mentre alla guida dell’auto targata AW517JH, si accompagnava al GIAMMARINARO Giuseppe;

111 è coniugata con il Chianetta Fabrizio ed era figlia del deceduto Marrone Andrea, cl. 1935, quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia;

112 altra figlia del Marrone Andrea, cl. 1935, quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia;

113 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e

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accomandante nominato con atto del 30.12.1999, titolare di una quota pari a nominali € 258,23; la Giammarinaro Manuela114, nata a Salemi il 23.1.1980, n. q. di socio accomandante nominato con atto del 30.12.1999, titolare di una quota pari a nominali € 516,46; Ferrante Rosa115, nata a Salemi il 24.10.1944, n. q. di socio accomandante nominato con atto del 30.12.1999, titolare di una quota pari a nominali € 387,34. L’impresa, costituita il 13.12.1982 per rogito del notaio P. Ingargiola di Castelvetrano (nr. 217/B di rep.) e risulta aver iniziato, a far data dal 5.11.1984, la sua attività quale “centro di terapia fisica”. Come ricostruito attraverso la disamina della pertinente visura camerale, all’epoca facevano parte della compagine sociale: Calistro Raffaele116, nato a Salemi l’1.10.1919, n. q. di socio accomandatario; Calistro Bruno117, nato a Salemi il 26.8.1956, n. q. socio accomandante; Maggio Salvatore, nato a Salemi il 2.1.1940, n. q. socio accomandante; Giammarinaro Giovanna118, nata a Salemi il 26.10.1950 ed ivi residente nella via F. P. Clementi nr. 81, nubile, n. q. di socio accomandante; Li Causi Vito, nato a Castelvetrano il 17.10.1946, n. q. socio accomandante; Russo Concetta, nata ad Agrigento il 17.6.1948, n. q. socio accomandante; Velardo Antonino, nato a Castelvetrano il 13.8.1954, n. q. socio accomandante; e Di Stefano Silvia, nata a Castelvetrano il 15.10.1954, n. q. socio accomandante. In data 8.9.1989, si registrava la cessazione dalla qualifica di socio accomandante del Calistro Bruno, del Li Causi Vito, della Russo Concetta, del Velardo Antonino e della Di Stefano Silvia.

2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

114 è la primogenita del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stata componente del consiglio di amministrazione di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; è socia del Centro Medico Solarium S.r.l. ed è stata membro del relativo c.a.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., la Giammarinaro Manuela, appena diciottenne, ha percepito negli anni 1998 e 1999 delle somme, quale reddito da lavoro dipendente, erogatele dal Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.; inoltre, nei medesimi anni fiscali ed in quelli successivi, ha avuto anche i seguenti ulteriori redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2006 e nell’anno 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l.; dal 1998 al 2008 dal Ginnic Club Alicia S.a.s.;

115 è la vedova del menzionato Marrone Andrea, cl. 1935 (deceduto il 4.6.2006), già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe; è la madre, quindi, della Marrone Monica, cl. 1971, e della Marrone Cinzia, cl. 1973, nonché la suocera del Chianetta Fabrizio, cl. 1970;

116 è il suocero del GIAMMARINARO Giuseppe; 117 è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro

Giovanna, moglie di quest’ultimo; inoltre: è stato socio di Extrudes Aluminium Italy S.r.l., è socio di Pantedil S.r.l. in liquidazione; è stato socio di M.A. Immobiliare S.r.l. in liquidazione; ed è membro effettivo del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.;

118 è la sorella del GIAMMARINARO Giuseppe, di Francesco e di La Rosa Maddalena;

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Con atto del 4.5.1989, il Calistro Raffaele cessava dalla qualifica di socio accomandatario sino ad allora rivestiva ed analogamente cessavano dalla carica di socio accomandante sia il Maggio Salvatore, che la Giammarinaro Giovanna; in pari data, si registrava anche la variazione della precedente denominazione dell’impresa, che assumeva quella di “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiokinesiterapia di MANISCALCO e FERRO S.a.s.”, atteso che la nuova compagine sociale risultava formata da: Maniscalco Mario Igino, nato a Salemi l’11.1.1956, n. q. di socio accomandatario; Ferro Antonino, nato a Salemi il 13.3.1952, n. q. di socio accomandatario; Aiello Anna Francesca, nata a Trapani il 20.11.1961, n. q. di socio accomandante; Patti Giuseppe, nato a Salemi l’11.2.1959, n. q. di socio accomandante; ed il noto Cuffaro Salvatore119, nato a Raffadali il 21.2.1958, n. q. di socio accomandante che ha rivestito sino al 29.12.1989, allorquando gli subentrava nella qualifica La Rosa Antonino, nato a Palermo il 20.6.1964. In data 31.12.1991, a seguito della cessazione dalle qualifiche rispettivamente rivestite del Maniscalco Mario Igino, Ferro Antonino, Aiello Anna Francesca, e Patti Giuseppe, la compagine sociale risultava formata, oltre che dal nominato La Rosa Antonino, n. q. di socio accomandante, anche dai seguenti nuovi membri: Pilocane Giuseppe120, nato a Salemi il 15.3.1961, n. q. di socio accomandatario; Terranova Baldassare, nato a Salemi il 10.2.1957, n. q. di socio accomandatario; Casciolo Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1947, n. q. di socio accomandante che ha ricoperto sino al 14.12.1992; Inzirillo Salvatore121, nato a Gibellina l’1.3.1952, n. q. di socio accomandante; Giammarinaro Francesca122, nata a Salemi il 21.12.1953, n. q. di socio accomandante. In pari data, l’azienda assumeva la nuova denominazione di “Ginnic Club

119 si tratta dell’ex Presidente della Regione Siciliana attualmente detenuto a seguito di una recente condanna per delitto aggravato dall’art. 7 D.L. 152/91; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Cuffaro Salvatore è stato escusso quale teste della difesa;

120 con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato il Pilocane Giuseppe, all’epoca consigliere comunale D.C., la Rizzo Francesca, nata a Salemi l’1.10.1964, attualmente membro del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l. ma all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe, ed il più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.1.1965, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del GIAMMARINARO, avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno, apparati di intercettazione ambientale installati nei locali suddetta segreteria; (cfr.all. nr. 31 ter)

121 in data 19.9.2000, Operatori PolStato del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo controllavano l’inzirillo Salvatore, cl. 1952, il GIAMMARINARO Giuseppe ed il CACCIATORE Francesco, cl. 1950, mentre viaggiavano a bordo dell’autovettura Lancia Lybra targata BH855JP; inoltre, il di lui fratello Inzirillo Antonio, cl. 1966, è amministratore unico di Salus S.r.l. e la moglie di quest’ultimo, Fontana Margherita, cl. 1968, è stata sindaco supplente di CE.S.ME. S.p.A.;

122 è cugina di 1° grado del GIAMMARINARO Giuseppe, atteso che il padre di costui, Francesco, nato a Salemi il 24.11.1916, è fratello di Antonino, nato a Salemi il 19.12.1919, genitore della Giammarinaro Francesca;

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Alicia Centro di Fisiokinesiterapia di Pilocane Giuseppe e Terranova Baldassare S.a.s.”. In data 8.4.1993, cessavano dalle qualifiche rispettivamente rivestite il Terranova Baldassare, l’Inzirillo Salvatore e la Giammarinaro Francesca; nel contempo, il citato Calistro Bruno tornava a far parte della compagine sociale n. q. di socio accomandatario e, pertanto, l’impresa assumeva la denominazione di “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiokinesiterapia di Pilocane Giuseppe e di Calistro Bruno S.a.s.”. Con il verbale di assemblea ordinaria in data 11.11.1994 autenticato dal notaio V. Bica di Salemi (nr. 4192 di rep.), uscivano dalla compagine sociale il Pilocane Giuseppe, già socio accomandatario, ed il La Rosa Antonino, già socio accomandante, cui subentrava la Marrone Monica, cl. 1971, con la qualifica di socio accomandatario e di legale rappresentante, e tale Letizia Marianna, nata a Salemi il 9.4.1963, n. q. di socio accomandante. Con atto depositato il 15.1.1996 presso la locale CCIAA, si rilevava che i nominali Lire 5.000.000 conferiti nell’impresa erano distribuiti come segue: il Calistro Bruno, cl. 1956, n. q. di socio accomandatario, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.500.000; il Chianetta Fabrizio, cl. 1970, n. q. di socio accomandatario e di rappresentante legale, titolare di una quota pari a nominali lire 500.000; la Marrone Monica, cl. 1971, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali lire 2.000.000. Usciva invece dalla compagine sociale la Letizia Marianna. Con scrittura privata in data 8.11.1996 autenticata dal notaio Di Leo di Salemi (nr. 297 di rep.), si registrava la cessazione dalla qualifica di socio accomandatario sino ad allora rivestita dal Calistro Bruno e, in pari data, gli subentrava la di lui sorella, Calistro Giovanna, n. q. di socio accomandatario e di legale rappresentante, titolare di una quota pari a nominali Lire 2.500.000. Con rogito in data 30.12.1999 del notaio Giovanni Cancemi di Salemi (nr. 277 di rep.), la società assumeva l’odierno oggetto sociale ed il nuovo assetto societario veniva delineato come segue: oltre alla Calistro Giovanna, al Chianetta Fabrizio ed alla Marrone Monica, venivano inseriti nella compagine sociale – come anticipato nella pagine che precedono - anche la Marrone Cinzia, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali Lire 750.000; il Giammarinaro Francesco, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali Lire 500.000; la Giammarinaro Manuela, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali Lire 1.000.000; e la

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Ferrante Rosa, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota pari a nominali lire 750.000. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani anno di riferimento rimborso complessivo

2003 € 399.393,93 2004 € 400.790,92 2005 € 427.327,19 2006 € 492.362,71 2007 € 452.650,52 2008 € 356.269,08 2009 € 363.610,62 2010 € 322.340,77

L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, il Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s. vanta un credito di complessivi € 5.939,92, quale importo residuo per le prestazioni sanitarie effettuate nel corso del 2010.

* Prospetto del volume di affari – Ginnic Club Alicia – Centro di

Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2001 56.672,00 382.769,00 2002 83.381,00 376.233,00 2003 82.540,00 388.260,00 2004 64.140,00 401.054,00 2005 28.799,00 507.839,00 2006 92.106,00 545.643,00 2007 40.552,00 540.101,00 2008 -37.659,00 413.815,00 2009 51.000,00 429.925,00

Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Ginnic Club Alicia è proprietaria del seguente bene immobile:

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Appartamento per civile abitazione, composto da nr. 11 vani più accessori, posto al 1° piano di un più ampio fabbricato, sito nella via Paolo Oliveri di Salemi, f. P 1984 p.lla 78; acquistato nell’anno 1999 per una somma dichiarata di £. 100.000.000. § CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l.

Il “CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l.” 123 124(P.I. 00598950814), corrente in Erice, nella frazione di Casa Santa, viale della Provincia nr. 33, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. R.E.A. 61570 in data 10.4.1981 e risulta esercitare – a far data dal 27.2.1985 - l’attività di “gabinetto di terapia fisica”, in funzione di apposite autorizzazioni rilasciate, da ultimo, dall’Ufficio Sanitario della Regione: una contraddistinta dal nr. 14537 in data 23.12.1999 relativa allo svolgimento di “terapia fisica”; l’altra contraddistinta dal nr. 5132B in data 11.5.2000 concernente la “autorizzazione sanitaria”. La società è stata costituita il 27.3.1981 con scrittura privata autenticata dal notaio A. Piazza (nr. 2482 di rep.) ed il capitale sociale - deliberato in € 100.000,00 a seguito dell’aumento deliberato con atto del 27.6.2008 – è stato sottoscritto, come indicato con atto del 25.3.2009, dai seguenti soci: il Giammarinaro Francesco125, nato a Salemi il 23.4.1981, titolare di una

123 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre agli emolumenti erogati dall’agosto del 1991 al dicembre ’95 dall’A.R.S., il GIAMMARINARO Giuseppe ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2009, erogati da Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia S.a.s. di Salemi; negli anni dal 2001 al 2005, erogati da Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice (si rammenta che dal 14.3.2001 al 14.3.2005, il predetto è stato sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi e non risulta che gli sia stata concessa dalla competente A.G. alcuna autorizzazione a recarsi nel Comune di Erice per prestare tale attività di lavoro dipendente); negli anni dal 2007 al 2009, erogati da Salus S.r.l.; al riguardo dei redditi di impresa, si evidenzia la perdita di € 154.058,00 dichiarata nell’anno 1991 mentre negli anni dal 1992 al 1995 sono stati piuttosto esigui (peraltro, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996 ha versato in stato di latitanza);

124 tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro Giovanna ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogato da Salus S.r.l.;

125 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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quota pari a nominali € 8.000,00; Poma Dario126, nato ad Erice il 17.11.1981, titolare di una quota pari a nominali € 6.250,00; Colbertaldo Vincenzo, nato ad Erice il 5.10.1976, titolare di una quota pari a nominali € 6.250,00; Ricman Cristina127, nata a Ploiesti (Romania) il 30.4.1951, titolare di una quota pari a nominali € 18.750,00 ; Colbertaldo Giorgio, nato ad Erice il 24.5.1971, titolare di una quota pari a nominali € 6.250,00; Colbertaldo Anna, nata ad Erice il 14.9.1972, titolare di una quota pari a nominali € 6.250,00; la Calistro Giovanna128, nata a Salemi il 28.9.1957, titolare di una quota pari a nominali € 9.000,00; la Giammarinaro Manuela129, nata a Salemi il 23.1.1980, titolare di una quota pari a nominali € 8.000,00; D’Angelo Francesca, nata ad Alcamo il 16.7.1962, titolare di una quota pari a nominali € 25.000,00; Colbertaldo Cesare130, nato a Trapani il 27.9.1937, titolare di una quota pari a nominali € 6.250,00. La società è attualmente governata da un consiglio di amministrazione, nominato con atto del 5.5.2009, i cui membri sono: il Colbertaldo Cesare, cl. 1937, n. q. di presidente e di legale rappresentante; il Giammarinaro Francesco, cl. 1981, n. q. di vicepresidente e di legale rappresentante; Poma Michele131, nato a Trapani il 22.10.1940, n. q. di consigliere; la

126 è anche socio di Centro Polivalente Villa Cornelia S.r.l.; è figlio del Poma Michele, cl. 1940, e della

Ricman Cristina, cl. 1951, membri, rispettivamente, del c.a. e della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; tramite la banca dati c.d. “Serpico”, si è accertato che, con rogito nr. 1957 del 13.05.2003, registrato presso l’Ufficio di Trapani al mod. 69/serie 1, la Calistro Giovanna, cl. 1957, ha donato azioni, per un valore dichiarato pari a €. 35.000,00, al Poma Dario;

127 è la moglie del Poma Michele, cl. 1940, e la madre di Poma Dario, cl. 1981, membri , rispettivamente, del c.a. e della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; il figlio è anche socio di Centro Polivalente Villa Cornelia S.r.l.;

128 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; ed anche: è socia di Salus S.r.l., del cui c.a. è stata membro; è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.; è titolare dell’omonima impresa individuale; è socio accomandatario di Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro Giovanna ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogato da Salus S.r.l.;

129 è la primogenita del GIAMMARINARO Giuseppe; ed anche: è stata componente del consiglio di amministrazione di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; è socia accomandante di Ginnic Club Alicia Centro di Fiosiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., la Giammarinaro Manuela, appena diciottenne, ha percepito negli anni 1998 e 1999 delle somme, quale reddito da lavoro dipendente, erogatele dal Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.; inoltre, nei medesimi anni fiscali ed in quelli successivi, ha avuto anche i seguenti ulteriori redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2006 e nell’anno 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l.; dal 1998 al 2008 dal Ginnic Club Alicia S.a.s.;

130 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Colbertaldo Cesare, uomo politico già appartenente alla medesima corrente Andreottiana della D.C. e già “Sindaco di Trapani”, è stato escusso quale teste della difesa; fa anche parte della compagine sociale di Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.;

131 è il padre del Poma Dario, cl. 1981, ed il marito della Ricman Cristina, cl. 1951;

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D’Angelo Francesca, cl. 1962, n. q. di consigliere; e Cognata Giuseppe132, nato ad Erice il 6.10.1975, n. q. di consigliere.

oooOooo Come ricostruito attraverso la disamina della pertinente visura camerale, l’impresa era originariamente denominata “Centro Medico di Fiochinesiterapia Solarium di Perricone Maria Rosa S.a.s.” ed hanno fatto parte della relativa compagine sociale: Perricone Maria Rosa, nata a Trapani il 30.3.1966, n. q. di socio accomandatario; Zerillo Francesca, nata a Castelvetrano il 4.12.1960, n. q. socio accomandante; Zerillo Orazio, nato a Castelvetrano il 5.12.1964, n. q. socio accomandante; ed Amato Francesco Elio, nato a Castelvetrano il 23.6.1956, n. q. socio accomandante. Con atto del 26.10.1993, si rilevava la formazione di una compagine sociale del tutto nuova formata da Di Dio Concetta, nata a Trapani il 4.9.1935, n. q. di socio accomandatario, e dalla nominata D’Angelo Francesca, n. q. socio accomandante, cui si aggiungevano - in data non precisata - Ferrandes Antonia, nata a Pantelleria il 24.7.1921, n. q. di socio accomandante, e la più volte citata Calistro Giovanna, n. q. di socio accomandante. Con scrittura privata del 18.11.1994, autenticata dal notaio Barresi, l’assetto societario mutava parzialmente, atteso che la Ferrandes Antonia cedeva la quota di capitale sociale cui era titolare al nominato Colbertaldo Cesare, che pertanto assumeva la qualifica di socio accomandante; in pari data, la più volte citata Calistro Giovanna cedeva divisamente un parte della sua quota al Colbertaldo Cesare ed alla sopra citata Ricman Cristina, anche quest’ultima n. q. di socio accomandante. Con scrittura privata del 20.7.1995 autenticata dal notaio V. Lombardo di Castelvetrano (nr. 92112 di rep.), il Colbertaldo Cesare assumeva la qualifica di socio accomandatario e di legale rappresentate in luogo della Di Dio Concetta; l’impresa mutava la denominazione in “Centro Medico di Fiochinesiterapia Solarium di Colbertaldo Cesare S.a.s.”

132 è il figlio del Cognata Pietro, nato a Paceco l’11.1.1944, che è socio di Salus S.r.l. ed è stato anche socio, amministratore unico, prima, e liquidatore, dopo, di Azienda San Giuseppe S.r.l.; come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, alle ore 16,26 del 26.6.2003, tramite l’utenza mobile nr. 333/6816312 intestata al Cognata Pietro, il GIAMMARINARO Giuseppe contattava il coindagato CANGEMI Giuseppe, all’epoca Direttore Sanitario dell’A.S.L. nr. 9 di Trapani; inoltre, alle ore 16.50 del 16.5.2005, presso la Rotonda San Cusumano di Erice – Casa Santa, è stato identificato mentre si accompagnava, a bordo dell’autovettura Mercedes targata CG653FL, al GIAMMARINARO Giuseppe ed al’Avvocato Mione Leonardo, cl. 1955;

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A seguito della scrittura privata in data 10.2.1998, autenticata dal notaio U. Barresi, la compagine sociale risultava formata come segue: Colbertaldo Cesare, n. q. di socio accomandatario e di legale rappresentante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 1.375.000; la Giammarinaro Manuela, cl. 1980, n. q. di socio accomandatario, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 187.500; la Calistro Giovanna, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 750.000; la D’Angelo Francesca, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 937.500; la Ricman Cristina, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 562.500; il Colbertaldo Giorgio, cl. 1971, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 187.500; in pari data, usciva dalla compagine sociale tale Fontana Rosario, cl. 1956 da Gibellina (non risulta indicata la data in cui aveva acquistato una quota del capitale sociale). Giusta rogito del 24.4.2003 a cura del notaio U. Barresi, la compagine sociale risultava formata come segue: il Colbertaldo Cesare, n. q. di socio accomandatario e di legale rappresentante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 1.375.000; la Giammarinaro Manuela, cl. 1980, n. q. di socio accomandatario, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 187.500; la Calistro Giovanna, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 750.000; la D’Angelo Francesca, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 937.500; la Ricman Cristina, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 562.500; il Colbertaldo Giorgio, cl. 1971, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari a lire 187.500; la Colbertaldo Anna, cl. 1972, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari ad € 96,84; il Colbertaldo Vincenzo, cl. 1976, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari ad € 96,84; il Poma Dario, cl. 1981, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari ad € 96,84; ed il Giammarinaro Francesco, cl. 1981, n. q. di socio accomandante, titolare di una quota di partecipazione pari ad € 123,95. Con rogito del 14.12.2006 a cura del notaio U. Barresi di Trapani (n. 57418 di rep.), l’azienda veniva trasformata da S.a.s. in Società a responsabilità limitata, assumendo l’attuale ragione sociale, ed il capitale sociale veniva deliberato in € 60.000,00; contestualmente, veniva nominato un consiglio di amministrazione i cui membri erano: il Poma Michele, cl. 1940, n. q. di presidente; la D’Angelo Francesca, cl. 1962, n. q. di vice presidente; il Colbertaldo Cesare, n. q. di consigliere; la Giammarinaro Manuela, cl.

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1980, n. q. di consigliere; ed il Cognata Giuseppe, nato ad Erice il 6.10.1975, n. q. di consigliere. Con atto del 16.10.2007, Giammarinaro Giuliana133 , nata a Salemi il 23.6.1987, subentrava alla sorella, Giammarinaro Manuela, nella carica di consigliere del c.a.. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani anno di riferimento rimborso complessivo

2003 € 1.152.423,27 2004 € 1.227.916,88 2005 € 1.172.086,23 2006 € 1.237.094,68 2007 € 1.071.570,49 2008 € 908.675,87 2009 € 981.890,28 2010 € 850.355,97

L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, il Centro Medico Solarium S.r.l. vanta un credito di complessivi € 16.508,13, quale importo residuo per le prestazioni sanitarie effettuate nel corso del 2010.

* Prospetto del volume di affari – Centro Medico Solarium S.r.l.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2001 23.770,00 1.037.107,00 2002 14.141,00 1.203.294,00 2003 60.339,00 1.341.235,00 2004 173.438,00 1.445.200,00 2005 154.147,00 1.463.648,00 2006 -66.302,00 1.478.169,00 2007 0 1.371.673,00 2008 42.804,00 1.200.197,00

133 è la figlia terzogenita del GIAMMARINARO Giuseppe; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che nell’anno 2005 la Giammarinaro Giuliana, appena diciottenne, ha percepito il reddito di € 14.464,00, quale lavoratore dipendente erogatole dal Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.;

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2009 10.607,00 1.262.934,00 Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, il Centro Medico Solarium S.r.l. è proprietaria del seguente bene immobile: fabbricato commerciale, composto da piano seminterrato di mq. 950 e da piano terra di mq. 919, insistenti in due edifici siti nella c.da San Cusumano in Trapani - Erice Casa Santa, lungo la via Provinciale, f. 156 p.lla 938/125 (ex p.lla 938/8/5/6/7/53), acquistati nell’anno 2008 per la somma dichiarata di €. 1.600.000,00; risulta gravato da ipoteca in favore della Banca Nuova S.p.a.. § VILLA GAIA Piccola Soc. Coop. a r. l. L’azienda denominata “VILLA GAIA Piccola Soc. Coop. a r. l.” (P.I. 01983740810), già corrente in Mazara del Vallo, nella via Ferdinando Pompeano nr. 26 (corrisponde all’indirizzo di residenza del Mirabile Giacomo134, cl. 1955), è stata costituita il 2.10.2000 per rogito del notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 33859 di rep.) ed era iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 137612 del 23.11.2000 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario); si proponeva il seguente oggetto sociale: “la società si propone l’assistenza e l’integrazione sociale di anziani, di minori, di soggetti con patologia psichiatrica, di disabili fisici, psichici e sensoriali, di ogni e qualsiasi persona portatrice di handicap, od appartenente all’area dell’emarginazione, prendendosi cura e carico delle situazioni di difficoltà, al fine di favorire il benessere psicofisico, di ogni individuo. Potrà, pertanto, realizzare e gestire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte le fasce di età

residenziali e semiresidenziali, ed in particolare residenze sanitarie assistenziali per soggetti anziani, non autosufficienti e disabili, non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, finalizzati a fornire accoglienza, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale e sociale, svolgendo tali attività entro i limiti e le previsioni di legge, integrandole con quelle del comparto sociale e realizzando il processo di

integrazione fra sanitario e sociale a livello istituzionale, mediante protocolli di

134 è stato membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio e fa parte del c. a. di Villa Azzurra

S.r.l.; è stato socio, amministratore unico e liquidatore di Karma S.r.l.; è stato socio ed amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; il Mirabile Giacomo ha ricoperto un incarico Assessoriale presso il Comune di Mazara del Vallo nella Giunta del Sindaco Bocina Gaspare;

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intesa tra l’Azienda unità sanitaria locale e l’Ente locale e/o con enti privati convenzionati…(…)…”. La Cooperativa è stata cancellata in data 14.4.2006 dal Registro delle Imprese tenuto dalla locale CCIAA a seguito di “scioglimento per atto dell’Autorità” Amministrativa con provvedimento nr. 109/Coop in data 4.11.2005 dell’Ufficio del Lavoro e della M.O. di Trapani, in quanto non aveva mai provveduto al deposito dei bilanci sociali. L’impresa era governata da un consiglio di amministrazione, nominato con atto in data 2.10.2000, a margine della costituzione della società medesima, i cui membri erano: Torrente Vito135, nato a Mazara del Vallo il giorno 1.12.1958, n. q. di presidente; Mirabile Erminia136, nata a Mazara del Vallo il 22.4.1980, n. q. di vice presidente; e Giammarinaro Manuela137, nata a Salemi il 23.1.1980, n.q. di consigliere. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, non risultano erogate somme, a titolo di rimborso per prestazioni sanitarie, in favore di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l..

135 inoltre: è membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l. ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e

Salute S.r.l.; sua moglie Altovino Agata, cl. 1962, è stata componente dei c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., di cui è anche socia; è padre di Torrente Gaetano Gianluca, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, già amministratore unico di “Eden Soc. Coop.”, e di Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, che, a sua volta, è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l. ; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa;

136 ed anche: ha fatto parte anche della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l.; la sorella Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; è figlia del Mirabile Giacomo, cl. 1955, che è socio e fa parte del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; è stato socio, amministratore unico e liquidatore di Karma S.r.l.; è stato socio ed amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; è stato membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale;

137 è la primogenita del GIAMMARINARO Giuseppe; ed inoltre: è socia del Centro Medico Solarium S.r.l. ed è stata membro del relativo c.a.; è socia accomandante di Ginnic Club Alicia Centro di Fiosiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., la Giammarinaro Manuela, appena diciottenne, ha percepito negli anni 1998 e 1999 delle somme, quale reddito da lavoro dipendente, erogatele dal Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.; inoltre, nei medesimi anni fiscali ed in quelli successivi, ha avuto anche i seguenti ulteriori redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2006 e nell’anno 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l.; dal 1998 al 2008 dal Ginnic Club Alicia S.a.s.;

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* Prospetto del volume di affari – Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2000 0 = 2001 -210,00 0 2002 -83,00 = 2003 -88,00 = 2004 0 = 2005 0 =

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l..non è proprietaria di alcun bene immobile. § UNI.SERVER SOCIETÀ COOPERATIVA L’azienda denominata “UNI. SERVER Soc. Coop.” (P.I. 02370930816), con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17, è stata costituita il 28.10.2009 per rogito del notaio F. Trainito di Erice (nr. 6550 di rep.) ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 165104 del 19.11.2009 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario); si propone il seguente oggetto sociale: “la cooperativa opera secondo finalità mutualistiche. Lo scopo che i soci della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata dell’azienda sociale, le migliori condizioni retributive, economiche, sociali e professionali. La società, al fine del perseguimento dei suoi scopi e con riferimento ai requisiti e agli interessi dei soci, esercita le seguenti attività, e precisamente: la promozione, l’istituzione, l’organizzazione ed il coordinamento di iniziative di formazione, addestramento e perfezionamento professionale in genere. Per la realizzazione di tale oggetto, intende: promuovere e realizzare iniziative di formazione auto-finanziata, formazione professionale finanziata da Pubbliche Amministrazioni, da Organismi Regionali, nazionali o internazionali… (…)… corsi di formazione professionali riconosciuti da Enti pubblici e in particolare dalla Regione Sicilia, per la realizzazione dei quali la società provvederà a richiedere l’accreditamento , come ente autorizzato alla formazione… (…) …la cooperativa inoltre potrà: svolgere servizi socio-sanitari ed educativi… effettuare interventi a favore dei minori soggetti a rischio in attività criminose attraverso la creazione di strutture… fornire assistenza domiciliare ad anziani, portatori di handicap, disabili… gestire strutture pubbliche per l’assistenza, centri di cura preventiva, cliniche, piscine, palestre a scopo sportivo, terapeutico o

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riabilitativo… creare e/o gestire comunità alloggio, case- albergo, case protette e strutture in genere per minori, anziani, inabili, disabili psichici…”. L’impresa è governata da un consiglio di amministrazione, nominato con atto in data 28.10.2009, a margine della costituzione della società medesima, i cui membri sono: Gucciardi Fabrizio138, nato a Palermo il 22.10.1969, residente residente in Salemi, nella via Paolo Harris nr. 2, n. q. di presidente; Giammarinaro Francesco139, nato a Salemi il 23.4.1981, n. q. di vicepresidente; Genco Giovanna, nata a Castelvetrano il 12.4.1980, residente in Partanna, n. q. di consigliere; e Angeletti Sofia, nata ad Alcamo il 30.5.1986 ed ivi residente, n.q. di consigliere. * Prospetto del volume di affari – Uni. Server Soc. Coop.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito imponibile

Volume d’Affari

2009 n.d. n.d. Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Uni. Server. Soc. Cooperativa non è proprietaria di alcun bene immobile. § AZIENDA SAN GIUSEPPE S.r.l. La “Azienda San Giuseppe S.r.l.” (P.I. 01955830813), già corrente in Erice, nella c.da Pegno, via Quartana nr. 12, era iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 136102 in data 3.5.2000 ed è stata cancellata dal Registro delle Imprese con provvedimento del 22.2.2006, al termine della procedura di scioglimento e liquidazione (bilancio finale di liquidazione al 30.12.2005) – attesa la sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale - di cui all’atto pubblico del 4.8.2004 a cura del notaio G. Cancemi di Castelvetrano (nr. 8587 di rep.), concernente anche la

138 attualmente è consigliere comunale di Salemi; 139 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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nomina del Cognata Pietro140, nato a Paceco l’11.1.1944 ed ivi residente, alla carica di liquidatore. In precedenza, il Cognata Pietro aveva ricoperto la carica di amministratore unico dell’impresa, cui era stato nominato con atto del 30.10.2000, subentrando nell’incarico a Virgilio Rocco Maurizio, nato ad Erice il 27.3.1971, che, a sua volta, l’aveva rivestita a far data dal 23.3.2000. L’impresa, costituita il 23.2.2000 per rogito del notaio M. Petralia in Trapani (nr. 6980 di rep.), si proponeva di esercitare, tra le altre, le seguenti attività: “la gestione di case di riposo; l’apprestamento, l’organizzazione e la gestione, tanto in proprio che per conto terzi – nell’ambito della normativa vigente in materia – delle attrezzature, degli impianti e dei mezzi tecnici in genere occorrenti per l’esercizio - ad opera di professionisti e tecnici legalmente abilitati ed autorizzati, autonomi o dipendenti della società – dell’attività sanitaria; la società potrà pertanto gestire in modo autonomo o in cooperazione con altre strutture convenzionate, cliniche private, case di cura, day hospital, laboratori ed ambulatori; La società aveva il capitale sociale, deliberato in € 10.200, che - alla data del 30.3.2005 – risultava suddiviso tra i seguenti soci: il Cognata Pietro, titolare di una quota pari a nominali € 765,00; Piacenza Giuseppe, nato a Trapani il 28.10.1948, titolare di una quota pari a nominali € 3.315,00; Cusenza Giovanni, nato a Paceco il 14.10.1942, titolare di una quota pari a nominali € 765,00; Nolfo Salvatore141, nato a Trapani il 3.5.1940, titolare di una quota pari a nominali € 1.020,00; Vilardi Vito142, nato ad Enna il 26.7.1972, residente in Alcamo, titolare di una quota pari a nominali €

140 fa anche parte della compagine sociale di Salus S.r.l.; come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, alle ore 16,26 del 26.6.2003, tramite l’utenza mobile nr. 333/6816312 intestata al Cognata Pietro, il GIAMMARINARO Giuseppe contattava il coindagato CANGEMI Giuseppe, all’epoca Direttore Sanitario dell’A.S.L. nr. 9 di Trapani; inoltre, alle ore 16.50 del 16.5.2005, presso la Rotonda San Cusumano di Erice – Casa Santa, è stato identificato mentre si accompagnava, a bordo dell’autovettura Mercedes targata CG653FL, al GIAMMARINARO Giuseppe ed al’Avvocato Mione Leonardo, cl. 1955; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Cognata Pietro, uomo politico già appartenente alla medesima corrente Andreottiana della D.C., è stato escusso quale teste della difesa, nella indicata qualità di “amico del Giammarinaro…componente del Movimento Giovanile della DC e consigliere comunale a Paceco ”; infine suo figlio Cognata Giuseppe, cl. 1975, è membro del c.a. di Centro Medico Solarium S.r.l.;

141 come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, il Nolfo, che risulta anche aver più volte ricoperto incarichi assessoriali in seno al Comune di Trapani ed essere stato iscritto alla loggia massonica coperta c.d. “Iside 2”, rivestiva l’incarico di presidente prov.le della locale Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili ed intratteneva frequenti rapporti con il GIAMMARINARO Giuseppe; dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., si rileva che il Nolfo Salvatore, democristiano, indicato tra “i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa;

142 è il fratello del Vilardi Vito;

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1.020,00; Vilardi Antonino143, nato a Palermo il 24.7.1975, residente in Castellammare del Golfo, titolare di una quota pari a nominali € 1.020,00; D’Antoni Girolamo, nato a Trapani l’11.12.1957 , titolare di una quota pari a nominali € 551,82; Lombardino Pietro144, nato a Gibellina il 7.12.1952, titolare di una quota pari a nominali € 871,08; Fontana Santo145 , nato ad Erice il 19.12.1977, titolare di una quota pari a nominali € 872,10. Come rilevato attraverso apposita scheda storica estrapolata attraverso il CED della locale Camera di Commercio, si è accertato che il Giammarinaro Francesco146, nato a Salemi il 23.4.1981, risulta aver acquistato – con atto del 30.10.2000 – una quota – pari a nominali € 2.677,50 - del capitale sociale di “Azienda San Giuseppe S.r.l.” per il “valore di Lire 16.750.000”; si è altresì accertato che, con atto del 20.1.2004, il predetto ha ceduto la quota del capitale sociale di sua pertinenza che è stata divisamente acquistata in tre porzioni, ciascuna avente il seguente valore: € 871,08 la prima (dal Lombardino Pietro); € 1.020 la seconda (dal Nolfo Salvatore); e € 786,42 la terza. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani

L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, non risultano erogate somme, a titolo di rimborso per prestazioni sanitarie, in favore di Azienda San Giuseppe S.r.l..

* Prospetto del volume di affari – Azienda San Giuseppe S.r.l.

143 è il germano del Vilardi Antonino; 144 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Lombardino Pietro, indicato “consigliere comunale a Gibellina e tra i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa; infine, è il padre di Lombardino Consuelo, cl. 1978, quest’ultima già socia e componente del c. a. di Salus S.r.l.;

145 è stato membro supplente del Collegio sindacale di Villa Letizia Soc. Coop.; 146 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito imponibile

Volume d’Affari

2000 -551,00 0 2001 -2.398,00 0 2002 -93,00 = 2003 -3.033,00 = 2004 -1.074,00 =

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Azienda San Giuseppe S.r.l.. non è proprietaria di alcun bene immobile. § CENTRO POLIVALENTE VILLA PIA CORNELIA S.r.l.

L’impresa denominata “Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.” (P.I. 02106940816), con sede in Trapani, nella frazione Pietretagliate, strada Immacolatella, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 145803 in data 30.4.2003 ed è attualmente rappresentata dal Colbertaldo Cesare147, nato a Trapani il 27.9.1937, n. q. di amministratore unico, carica che ricopre ininterrottamente dal 24.4.2003. L’azienda, costituita il 24.4.2003 per rogito del notaio U. Barresi in Trapani (nr. 41676 di rep.), risulta essere inattiva ed ha quale oggetto sociale, oltre all’esercizio di attività nel settore turistico – alberghiero, della ristorazione e degli impianti ricreativi e sportivi, anche: “la gestione in proprio, anche in qualità di soggetti concessionari o accreditati del servizio sanitario pubblico, di istituzioni sanitarie private soggette ad autorizzazione e vigilanza sanitaria, che prestino ai cittadini italiani e stranieri assistenza sanitaria in regime di ricovero, in cliniche private o residenze sanitarie assistite (R.S.A.), ambulatoriale e/o di assistenza diurna e/o di assistenza mobile. La predisposizione e l’erogazione di ogni opportuno supporto organizzativo, tecnico e di gestione, ivi compresi l’allestimento di locali e di impianti, l’acquisto e la fornitura di attrezzature tecniche, di presidi sanitari e parasanitari, per assicurare, a soggetti pubblici e/o privati, associazioni, società a scopo mutualistico e/o assicurativo, la collaborazione e la completa o parziale assistenza nello svolgimento di attività o di servizi sanitari e previdenziali… (…) …la società potrà inoltre: instaurare rapporti con liberi professionisti, anche soci, con privati, con pubbliche amministrazioni

147 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Colbertaldo Cesare, uomo politico già appartente alla medesima corrente Andreottiana della D.C. e già “Sindaco di Trapani”, è stato escusso quale teste della difesa; fa anche parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.;

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ed Enti, con il Servizio Sanitario Nazionale, con Comuni, Provincie e Regioni, con organismi del settore no-profit, e stipulare con essi, sia direttamente che indirettamente, anche a mezzo degli organismi professionali di rappresentanza, convenzioni per le prestazioni rese in loro favore…”. La società ha il capitale sociale, deliberato in € 10.000, che - alla data del 30.3.2005 – risultava suddiviso tra i seguenti soci che, peraltro, risultano tutti far parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.: il Colbertaldo Cesare, titolare di una quota pari a nominali € 625,00; Colbertaldo Giorgio, nato ad Erice il 24.5.1971, titolare di una quota pari a nominali € 625,00; Colbertaldo Anna, nata ad Erice il 14.9.1972, titolare di una quota pari a nominali € 625,00; Colbertaldo Vincenzo, nato ad Erice il 5.10.1976, titolare di una quota pari a nominali € 625,00; Poma Dario148, nato ad Erice il 17.11.1981, titolare di una quota pari a nominali € 2.500,00; D’Angelo Francesca, nata ad Alcamo il 16.7.1962, titolare di una quota pari a nominali € 2.500,00; il Giammarinaro Francesco149, nato a Salemi il 23.4.1981, titolare di una quota pari a nominali € 2.500,00. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, non risultano erogate somme, a titolo di rimborso per prestazioni sanitarie, in favore di Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l..

* Prospetto volume di affari – Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.

148 inoltre: è socio del Centro Medico Solarium S.r.l.; i suoi genitori, Poma Michele, cl. 1940, e

Ricman Cristina, cl. 1951, sono, rispettivamente, membro del c. a. e componente della compagine sociale del Centro Medico Solarium S.r.l.; tramite la banca dati c.d. “Serpico”, si è accertato che, con rogito nr. 1957 del 13.05.2003, registrato presso l’Ufficio di Trapani al mod. 69/serie 1, la Calistro Giovanna, cl. 1957, ha donato azioni, per un valore dichiarato pari a €. 35.000,00, al Poma Dario;

149 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2003 0 0 2004 0 0 2005 0 0 2006 0 0 2007 0 0 2008 0 0 2009 0 0

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l. non è proprietaria di alcun bene immobile. § N.E.R.A. S.r.l.

L’impresa denominata “N.E.R.A. S.r.l.” (P.I. 02416300818), con sede in Salemi, nella via Paolo Harris nr. 2, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 168848 in data 4.2.2011 ed è attualmente rappresentata dal Giammarinaro Francesco150 , nato a Salemi il 23.4.1981, n. q. di amministratore unico, carica cui è stato nominato con atto del 14.1.2011. L’azienda, costituita il 14.1.2011 per rogito del notaio G. Cancemi di Trapani (nr. 23003 di rep.), risulta essere inattiva e si propone di operare nel settore dell’agricoltura in genere e nella lavorazione, trasformazione e commercializzazioni di prodotti agricoli, nonché nel settore della gestione di impianti ed attrezzature per la produzione e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, con particolare riguardo a quella eolica, fotovoltaica e da biomasse.

150 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia - Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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La società ha il capitale sociale, deliberato in € 10.000, che - alla data della sua recente costituzione – risultava suddiviso tra il Giammarinaro Francesco, titolare di una quota pari a nominali € 5.000,00, ed il Gucciardi Fabrizio151, nato a Palermo il 22.10.1969, residente in Salemi, nella via Paolo Harris nr. 2, titolare di analoga quota pari a nominali € 5.000,00; entrambi fanno parte del consiglio di amministrazione di “UNI. SERVER Soc. Coop.”, con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17. Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, N.E.R.A. S.r.l..non è proprietaria di alcun bene immobile. § EDEN SOCIETA’ COOPERATIVA L’impresa “Eden Società Cooperativa” (così denominata dal 10.11.2006) (P.I. 02004930810), con sede legale in Mazara del Vallo, nella via Marsala nr. 17, è stata costituita il 28.2.2001 per rogito del notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 35373 di rep.) con l’originaria ragione sociale di “Eden Piccola Società Cooperativa a r.l.” ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 138686 del 19.3.2001 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario); ha il seguente oggetto sociale: “considerata l’attività mutualistica della società, nonché i requisiti e gli interessi dei soci come più oltre determinati, la cooperativa ha come oggetto: l’assistenza e l’integrazione sociale di anziani, di minori, di soggetti con patologia psichiatrica, di disabili fisici, psichici e sensoriali, di ogni e qualsiasi persona portatrice di handicap, od appartenente all’area dell’emarginazione, prendendosi cura e carico delle situazioni di difficoltà… (…) …potrà, pertanto, realizzare e gestire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte le fasce di età, residenziali e semiresidenziali, ed in particolare residenze sanitarie assistenziali per soggetti anziani, non autosufficienti e disabili, non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui… (…)… realizzando il processo di integrazione fra sanitario e sociale a livello istituzionale, mediante protocolli di intesa tra l’Azienda Unità Sanitaria Locale e l’Ente locale e/o con enti privati convenzionati…”. In effetti, l’impresa risulta aver inizialmente esercitato, a far data dal 14.5.2003, l’attività di “assistenza sociale residenziale”, poi variata, con atto del 18.4.2005, per quella di “assistenza sociale non residenziale”.

oooOooo

Tale variazione dell’attività esercitata deriva dalla circostanza secondo la quale EDEN Soc. Cooperativa risulta aver venduto, per il prezzo

151 attualmente riveste la carica elettiva di consigliere comunale di Salemi;

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dichiarato di € 200.000,00, con scrittura privata del 15.11.2004 autenticata dal notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 47196 di rep.), un ramo di azienda a GAIA S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, nella via dell’Acquedotto nr. 7, - i cui organi e compagine sociale verranno di seguito descritti in apposito paragrafo della presente nota - all’epoca rappresentata dal Tudisco Vito, nato a Mazara del Vallo il 20.10.1945, n. q. di presidente del consiglio di amministrazione, il quale – si evidenzia - all’epoca ricopriva anche la carica di vicepresidente del c. a. di EDEN. Peraltro, con rogito notarile del 2.12.2003 (registrato in Marsala al nr. 306), GAIA S.r.l. aveva acquistato, per il prezzo dichiarato di € 1.110.000,00, da EDEN un complesso immobiliare a tre elevazioni fuori terra, sito nella via dell’Acquedotto nr. 9 di Mazara del Vallo, destinato a residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti e disabili.

oooOooo In atto, EDEN Società Cooperativa è rappresentata dall’Emmola Gioacchino152, nato a Mazara del Vallo il 31.8.1955, n. q. di amministratore unico nominato con atto del 5.11.2007 – è stato confermato per un ulteriore triennio con atto del 18.11.2010 -, subentrato nella carica al Torrente Gaetano Gianluca153, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, che la esercitava a seguito di nomina del 10.11.2006. Sino al novembre del 2006, l’azienda era governata da un consiglio di amministrazione, nominato in data 28.2.2001, i cui membri erano: il Messina Giovanni154, nato a Palermo il 15.11.1951, n. q. di presidente; dal menzionato Tudisco Vito, cl. 1945, n. q. di vice presidente; e da Galia Giuseppe155, nato a Torino il 29.9.1968, residente in Mazara del Vallo, n. q.

152 l’Emmola fa parte anche della compagine sociale della GAIA S.r.l. ed è amministratore unico di GE.IMM.GROUP. S.r.l. ;

153 è figlio del Torrente Vito, nato a Mazara del Vallo l’1.12.1958, il quale ultimo è stato componente del c. a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l., è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l., e della Altovino Agata, cl. 1962, che è stata componente dei c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., di cui è anche socia; infine, è fratello di Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, che è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

154 deceduto l’11.7.2006, è stato Sindaco del Comune di Mazara del Vallo; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Messina Giovanni, nella qualità di “componente del Comitato di Gestione della U.S.L. 4” di Mazara del Vallo, che, si rammenta, era stato a lungo presieduto dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa; era il padre del Messina Angelo, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981, quest’ultimo già membro del consiglio di amministrazione di Villa Letizia Coop. Sociale e di GAIA S.r.l.;

155 ricopre la carica di direttore tecnico della T.M. Costruzioni S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, la cui compagine sociale è composta dal Tudisco Vito, per il tramite della moglie Costa Maria, cl. 1954, e da Ferro Brigida, cl. 1959, vedova del Messina Giovanni, cl. 1951;

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di consigliere, il quale, in data 15.11.2002, è subentrato al Giammarinaro Francesco156, nato a Salemi il 23.4.1981, che tale carica rivestiva. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani Come comunicato dalla locale A.S.P., EDEN Società Cooperativa ha intrattenuto un rapporto convenzionato con l’ex A.S.L. nr. 9 di Trapani nel lasso di tempo compreso tra il 14.5.2003 ed il 3.3.2005, al cui riguardo non ha, però, indicato le somme di denaro erogate a titolo di rimborso per le prestazioni sanitarie eventualmente effettuate dalla cooperativa medesima; dal marzo del 2005, a seguito del trasferimento della Residenza Sanitaria Assistita e del pertinente ramo di azienda alla GAIA S.r.l., l’A.S.P. di Trapani ha volturato, con D.I.G. 4962, il rapporto convenzionale a tale ultima società, di cui al seguente paragrafo. * Prospetto del volume di affari – EDEN Società Cooperativa

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2001 -1.228,00 0 2002 -1.047,00 0 2003 -33.966,00 100,00 2004 -44.002,00 488.535,00 2005 64.590,00 491.683,00 2006 -3.184,00 300.000,00 2007 0 300.000,00 2008 -50.409,00 0 2009 -65.307,00 =

156 è il secondogenito del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio accomandante di Ginnic Club Alicia; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi da partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., il Giammarinaro Francesco, appena diciottenne, ha percepito i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati da Ginnic Club Alicia S.a.s.; dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 da SALUS S.r.l.;

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Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, EDEN Soc. Coop. non è proprietaria di alcun bene immobile, in quanto ceduto, come già riferito, con rogito del 2003 alla Gaia S.r.l.. § GAIA S.r.l. GAIA S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, nella via dell’Acquedotto nr. 7, (P.I. 02125620811), con insegna “VILLA EDEN”, è stata costituita con rogito del 22.10.2003 a cura del notaio Giubilato di Mazara del Vallo ed è iscritta al nr. 147256 R.E.A. in data 24.11.2003 presso la locale C.C.I.A.A.; risulta operare a far data dal 18.4.2005, giusta autorizzazione rilasciata n. 1412 il 14.3.2005 dall’Assessorato Reg.le alla Sanità, nel settore della assistenza sociale residenziale per anziani non autosufficienti e disabili. Il relativo capitale sociale, deliberato in €. 119.000,00, risulta in potere dei seguenti soci, che dal 2.3.2011 ricoprono anche le seguenti cariche sociali: il Torrente Paolo157, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, n. q. di presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 32.455,00; Lanza Vincenzo, nato a Mazara del Vallo il 13.11.1980, n. q. di vice presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 8.925,00; Lanza Nicolò, nato a Mazara del Vallo il 27.6.1951, n. q. di consigliere dal 18.3.2010; l’Emmola Gioacchino158, nato Mazara del Vallo il 31.8.1955, titolare di una quota pari a nominali €. 5.950,00; e GE.IMM.GROUP S.r.l., titolare di una quota pari a nominali €. 71.670,00. In precedenza, sono stati legali rappresentanti di GAIA S.r.l., il Tudisco Vito159, nato a Mazara del Vallo il 20.10.1945, dal 22.10.2003 al 6.7.2005; l’Atria Andrea160, nato a Partanna il 25.1.1960, dal 6.7.2005 al 22.11.2008; il Messina Angelo161, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981, dal 22.11.2008 al 19.2.2011, e, da tale data, il Torrente Paolo, cl. 1983.

157 è stato anche membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; è figlio del Torrente Vito il quale è membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l., ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l. ed è stato membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop.; sua madre Altovino Agata, cl. 1962, è stata componente dei c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., di cui è anche socia; suo fratello Torrente Gaetano Gianluca, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, è stato amministratore unico di “Eden Soc. Coop.”; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa;

158 attualmente è amministratore unico di Eden Soc. Coop.; ed è amministratore unico di GE.IMM.GROUP. S.r.l.;

159 ha ricoperto anche la carica di vicepresidente del c.a. di Eden Soc. Cooperativa; 160 è stato pure amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; 161 è stato pure membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale; è figlio del defunto Messina Giovanni, nato a Palermo il 15.4.1951, il quale ultimo, in vita, è stato membro del c.a. di Eden Società Cooperativa ed è stato Sindaco del Comune di Mazara del Vallo; inoltre, come si rileva dalla sentenza

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Come già riferito sopra, GAIA S.r.l., all’epoca rappresentata dal Tudisco Vito, ha acquistato da EDEN Soc. Cooperativa: • con rogito notarile del 2.12.2003 (registrato in Marsala al nr. 306), un complesso immobiliare a tre elevazioni fuori terra, sito nella via dell’Acquedotto nr. 9 di Mazara del Vallo, destinato a residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti e disabili, per il prezzo dichiarato di € 1.110.000,00;

• con scrittura privata del 15.11.2004, autenticata dal notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 47196 di rep.), un ramo di azienda per il prezzo dichiarato di € 200.000,00.

oooOooo

Pare opportuno citare per completezza di informazione che la menzionata GE.IMM.GROUP S.r.l. (P.I.: 02067570818), con sede in Mazara del Vallo, nella via V. Pugliese nr. 17, è stata costituita con rogito del 28.6.2002 – con l’originaria ragione sociale di Innovazione Pesca S.r.l. – (poi variata nell’attuale con atto del 17.1.2008) ed è iscritta al nr. 143150 R.E.A. presso la locale CCIAA.; è in atto rappresentata dall’Emmola Gioacchino, cl. 1955, nominato con atto del 16.12.2010 (è subentrato al Lanza Vincenzo), e risulta operare nel settore immobiliare, mediante l’acquisto e la vendita di beni immobili esclusivamente di proprietà della società e la costruzione di edifici civili e commerciali. Originariamente, l’impresa aveva quale oggetto sociale lo svolgimento dell’attività armatoriale nel settore dei natanti abilitati alla pesca marittima, sia con motopesca propri che presi a noleggio. Attualmente, il relativo capitale sociale, deliberato in € 100.000,00, è in potere del citato Lanza Nicolò, cl. 1951, titolare di una quota pari a nominali € 60.000; del Lanza Vincenzo, cl. 1980, titolare di una quota pari a nominali € 20.000; e di Lanza Maria Serena, nata a Mazara del Vallo il 26.9.1982, titolare di una quota pari a nominali € 20.000.

oooOooo

nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Messina Giovanni, nella qualità di “componente del Comitato di Gestione della U.S.L. 4” di Mazara del Vallo, che, si rammenta, era stato a lungo presieduto dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa;

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* Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani GAIA S.r.l. ha ottenuto rimborsi scaturenti da rapporto convenzionato con l’ex A.S.L. nr. 9 di Trapani dal 3.3.2005, atteso che da tale data, l’impresa, a seguito dell’acquisto di un ramo di azienda cedutole da Eden Piccola Società Cooperativa a r.l., ha ottenuto la voltura, con D.I.G. 4962, della gestione della pertinente Residenza Sanitaria Assistita, anch’essa acquistata nel 2003 dalla cooperativa suddetta; pertanto, intrattiene con l’A.S.P. un rapporto convenzionale, al cui riguardo si riportano, qui di seguito, i rimborsi ottenuti dall’agosto 2007 all’ottobre 2010. anno di riferimento rimborso complessivo

2007 (dal mese di agosto) € 669.271,10 2008 € 1.530.704,34 2009 € 1.555.440,90 2010 (fino al mese di ottobre) € 1.316.350,12

Si precisa che la GAIA S.r.l. vanta nei confronti dell’A.S.P. di Trapani un credito, pari a complessivi € 262.307,40, per le prestazioni sanitarie effettuate nel periodo di tempo novembre - dicembre 2010, poiché non ancora liquidate alla data dell’8.2.2011.

* Prospetto del volume di affari – GAIA S.r.l.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2003 16.938,00 0 2004 18.038,00 54.350,00 2005 109.586,00 1.133.349,00 2006 136.757,00 1.634.569,00 2007 26.505,00 Dati n.d. 2008 58.262,00 Dati n.d. 2009 24.501,00 Dati n.d.

Come estrapolato dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, GAIA S.r.l. è proprietaria dei seguenti beni immobili:

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fabbricato urbano, composto da piano terra di mq. 760, piano primo di mq. 550 e da piano secondo di mq. 550, compreso una strada larga mt. 6, sito nella C/da Serroni-Macello, via Dell’acquedotto, in Mazara del Vallo, f. 174 p.lla 637/7 (ex 637/5 - 43 – 246 – 639 - 643), acquistato nell’anno 2003 per la somma dichiarata di €. 1.100.000,00; l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca Intesa s.p.a.; magazzino, posto al piano terra di mq. 31, sito nella C/da Serroni-Macello, via Dell’acquedotto, in Mazara del Vallo, f. 174 p.lla 42/1, acquistato nell’anno 2003 per la somma dichiarata di €. 10.000,00; l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca Intesa s.p.a appartamento per civile abitazione, composto da nr. 5,5 vani più accessori, sito nella C/da Serroni-Macello, via Dell’acquedotto, in Mazara del Vallo, f. 174 p.lla 867, acquistato nell’anno 2010 per la somma dichiarata di €. 44.800,00. § SERENA SOCIETA’ COOPERATIVA L’impresa “Serena Società Cooperativa”162 (così denominata dal 28.1.2009) (P.I. 01603680818), con sede legale in Mazara del Vallo, nella via

162 come si rileva dal verbale di s.i.t. rese in data 7.4.2003 da Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, vedova del

Capizzo Salvatore, cl. 1958, rinvenuto cadavere nel tardo pomeriggio dell’1.10.2002, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al capo, e dal verbale di trascrizione della conversazione ambientale intercettata alle ore 17.30 del 23.1.2003, nell’abitazione della predetta Anzelmi (decreto nr. 54/03 N.R.I. – D.D.A. del 13.1.2003), ed intercorsa tra quest’ultima e suo fratello Anzelmi Andrea, allegati alla c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, la vedova, dopo aver narrato che il Capizzo aveva nutrito interessi economici in C.E.M. S.r.l., in Serena Soc. Coop., in Alba Soc. Coop. ed in un’azienda di Castelvetrano di cui non rammentava la ragione sociale, individuabile di certo per “CE.S.ME. S.p.A.”, dichiarava che i rapporti interpersonali tra suo marito e gli altri due soci di C.E.M. S.r.l., indicati per il MANISCALCO Antonino ed il Tusa Luigi – per il tramite delle rispettive consorti, Catalanotto Marina e Gucciardi Maria Francesca - si erano deteriorati a seguito della decisione del Capizzo di vendere le aziende di cui sopra alla Baxter, con i cui emissari aveva condotto, tra i mesi di gennaio e di maggio/giugno del 2002, una trattativa finalizzata a determinare i termini economici della cessione, quantificabile complessivamente in circa 8.000.000.000 di Lire al lordo di tasse e debiti. In tale contesto di aspro confronto, andava inquadrata – a dire della vedova – la nota che, nel marzo del 2002, la Catalanotto e la Gucciardi inviarono al Capizzo con l’invito a rassegnare le dimissioni dalla carica di amministratore unico di C.E.M.; peraltro, aggiungeva la Anzelmi, sia il MANISCALCO che il TUSA si erano apertamente dichiarati contrari alla vendita delle aziende, obiettivo che, invece, il Capizzo aveva continuato a perseguire. Anche gli strettissimi rapporti di frequentazione e di fraterna amicizia tra il Capizzo ed il GIAMMARINARO Giuseppe avevano accusato - per lo stesso dire della Anzelmi - un brusco contraccolpo a seguito di tale progetto di vendita. Nel mese di maggio o di giugno del 2002, - ha concluso la vedova - la trattativa con la Baxter era fallita a seguito del netto rifiuto del MANISCALCO a sottoscrivere il preliminare di vendita. Quale estrinseca conferma del fatto che la cessione delle aziende era stata avversata anche dal GIAMMARINARO Giuseppe, la Anzelmi evidenziava che, a dispetto degli strettissimi rapporti interpersonali, costui non le aveva presentato, né personalmente, né tramite terze persone, le sue condoglianze per il tragico evento omicidiario ai danni del marito.

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del Fante nr. 25, è stata posta in liquidazione volontaria con atto pubblico del 28.1.2009 a cura del notaio Giubilato e da tale data ha assunto la carica di liquidatore il MANISCALCO Antonino163, nato a Salemi il 31.5.1963. La società è stata costituita il 16.3.1992 per rogito del notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 8517 di rep.) con l’originaria ragione sociale di “Serena Società Cooperativa a r.l.” ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 93638 del 21.8.1992 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario); la Cooperativa si proponeva : “… (…) … gli scopi seguenti: 1) l’assunzione di servizi sanitari e parasanitari da gestire in modo autonomo o in cooperazione con altre strutture pubbliche e/o private sanitarie per l’esercizio di servizi socio-sanitari; 2) l’istituzione, la gestione e la conduzione di centri di emodialisi per l’esercizio di processi emodialitici; 3) l’assunzione in concessione, la gestione, l’appalto e ogni altro tipo di contratto di forniture di beni e servizi per l’esercizio delle attività paramediche; 4) la la stipulazione di convenzioni e/o contratti di fornitura di servizi e beni di cui ai punti precedenti a Enti pubblici e privati;…(…)…”. Con rilevato attraverso la disamina della relativa visura camerale, la società è stata governata sino alla data in cui è stata posta in liquidazione volontaria, da un consiglio di amministrazione, nominato con atto del 24.12.2003, i cui membri erano: il citato MANISCALCO Antonino, cl. 1963, n. q. di presidente; la Catalanotto Marina164, nata a Salemi il 4.12.1963, n. q. di vice presidente; il Lotta Gianluca165, nato a Salemi il 26.1.1976, n.q. di consigliere. Giova evidenziare che con la delibera del 30.4.2001, in maniera del tutto analoga a quanto andava verificandosi in quello stesso lasso di tempo in seno alla Alba Soc. Coop., erano stati confermati quali membri del consiglio di amministrazione: il più volte nominato Capizzo Salvatore166, nato a Salemi il 18.6.1958, n. q. di presidente, ed il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, n. q. di vice presidente; invece, veniva chiamato a far

163 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro

Giuseppe +7; inoltre, attualmente ricopre anche la carica di liquidatore di Alba Soc. Coop. e di amministratore unico di C.E.M. S.r.l, di cui è stato socio ma della cui compagine sociale fanno tuttora parte sua moglie Catalanotto Marina e la di lui madre Angelo Maria; infine, la Catalanotto è stata membro dei c. a. di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop.; in data 14.3.2001, il MANISCALCO Antonino acquisiva le armi da sparo già detenute dal GIAMMARINARO Giuseppe, atteso che a quest’ultimo era stato notificato il decreto di divieto detenzione armi;

164 è stata anche membro del c. a. di Alba Soc. Coop. e fa parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l.; è coniugata con il Maniscalco Antonino;

165 è stato anche membro del c. a. di Alba Soc. Coop.; è nipote per parte di madre del Capizzo Salvatore; suo padre Lotta Giovanni, cl. 1945, ha fatto parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l.;

166 è stato rinvenuto cadavere l’1.10.2002, poiché attinto da colpi di arma da fuoco; inoltre, in vita, inoltre, è stato amministratore unico di C.E.M. S.r.l., nonché membro dei c.a. di Alba Soc. Coop. e di CE.S.ME. S.p.A.; era coniugato con la Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, socia di C.E.M. S.r.l;

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parte del c. a. il Lotta Gianluca, cl. 1976, n.q. di consigliere, subentrato nella carica al Tusa Luigi167, nato a Gibellina il 6.1.1964, residente in Salemi. Dal 30.4.2001 - e sino al 28.1.2009 - il Tusa Luigi ha ricoperto la carica di presidente del collegio sindacale, di cui hanno fatto parte per il medesimo lasso di tempo: Maniscalco Lorenzo168, nato a Salemi il 19.3.1971, n. q. di sindaco; il Tusa Salvatore169, nato a Gibellina il 2.10.1968, n. q. di sindaco; la Gucciardi Maria Francesca170, nata a Salemi il 18.9.1964, n. q. di sindaco supplente. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, non risultano erogate somme, a titolo di rimborso per prestazioni sanitarie, in favore di Serena Soc. Coop..

* Prospetto del volume di affari – SERENA Soc. Coop.

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito

imponibile

Volume d’Affari

2001 -975,00 = 2002 0 = 2003 -651,00 = 2004 -443,00 = 2005 0 = 2006 -218,00 =

167 inoltre: è stato membro del c. a. di Alba Soc. Coop., di cui è stato anche presidente del collegio sindacale; sua moglie Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, è socia di C.E.M. S.r.l., è stata componente del c. a. di Alba Soc. Coop. ed é stata membro supplente del collegio sindacale di Serena Soc. Coop. a r. l.; è fratello del Tusa Salvatore, cl. 1968, anche quest’ultimo menzionato in quanto componente delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi, sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

168 è stato anche componente del collegio sindacale di Alba Soc. Coop.; 169 inoltre: fa parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l. ed è stato membro del collegio sindacale di

Alba Soc. Coop.; è fratello del Tusa Luigi, cl. 1964, anche quest’ultimo menzionato, così come la di lui moglie Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, in quanto componenti delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi, sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

170 inoltre: è socia di C.E.M. S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Alba Soc. Coop.; è coniugata con il Tusa Luigi, cl. 1964, ed è, pertanto, cognata del Tusa Salvatore, cl. 1968, entrambi menzionati in quanto componenti delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.;

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2007 0 = 2008 -27,00 = 2009 = =

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Serena Società Cooperativa non è proprietaria di alcun bene immobile. § ALBA SOCIETA’ COOPERATIVA L’impresa “Alba Società Cooperativa”171 (così denominata dal 20.1.2009) (P.I. 01490610811), con sede legale in Mazara del Vallo, nella via delle Palme nr. 30, è stata posta in liquidazione volontaria con atto pubblico del 28.1.2009 a cura del notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo e da tale data ha assunto la carica di liquidatore il MANISCALCO Antonino172, nato a Salemi il 31.5.1963.

171 come si rileva dal verbale di s.i.t. rese in data 7.4.2003 da Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, vedova del

Capizzo Salvatore, cl. 1958, rinvenuto cadavere nel tardo pomeriggio dell’1.10.2002, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al capo, e dal verbale di trascrizione della conversazione ambientale intercettata alle ore 17.30 del 23.1.2003, nell’abitazione della predetta Anzelmi (decreto nr. 54/03 N.R.I. – D.D.A. del 13.1.2003), ed intercorsa tra quest’ultima e suo fratello Anzelmi Andrea, allegati alla c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, la vedova, dopo aver narrato che il Capizzo aveva nutrito interessi economici in C.E.M. S.r.l., in Serena Soc. Coop., in Alba Soc. Coop. ed in un’azienda di Castelvetrano di cui non rammentava la ragione sociale, individuabile di certo per “CE.S.ME. S.p.A.”, dichiarava che i rapporti interpersonali tra suo marito e gli altri due soci di C.E.M. S.r.l., indicati per il MANISCALCO Antonino ed il Tusa Luigi – per il tramite delle rispettive consorti, Catalanotto Marina e Gucciardi Maria Francesca - si erano deteriorati a seguito della decisione del Capizzo di vendere le aziende di cui sopra alla Baxter, con i cui emissari aveva condotto, tra i mesi di gennaio e di maggio/giugno del 2002, una trattativa finalizzata a determinare i termini economici della cessione, quantificabile complessivamente in circa 8.000.000.000 di Lire al lordo di tasse e debiti. In tale contesto di aspro confronto, andava inquadrata – a dire della vedova – la nota che, nel marzo del 2002, la Catalanotto e la Gucciardi inviarono al Capizzo con l’invito a rassegnare le dimissioni dalla carica di amministratore unico di C.E.M.; peraltro, aggiungeva la Anzelmi, sia il MANISCALCO che il TUSA si erano apertamente dichiarati contrari alla vendita delle aziende, obiettivo che, invece, il Capizzo aveva continuato a perseguire. Anche gli strettissimi rapporti di frequentazione e di fraterna amicizia tra il Capizzo ed il GIAMMARINARO Giuseppe avevano accusato - per lo stesso dire della Anzelmi - un brusco contraccolpo a seguito di tale progetto di vendita. Nel mese di maggio o di giugno del 2002, - ha concluso la vedova - la trattativa con la Baxter era fallita a seguito del netto rifiuto del MANISCALCO a sottoscrivere il preliminare di vendita. Quale estrinseca conferma del fatto che la cessione delle aziende era stata avversata anche dal GIAMMARINARO Giuseppe, la Anzelmi evidenziava che, a dispetto degli strettissimi rapporti interpersonali, costui non le aveva presentato, né personalmente, né tramite terze persone, le sue condoglianze per il tragico evento omicidiario ai danni del marito.

172 è stato denunciato dalla locale Squadra Mobile con informativa del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe +7; inoltre, attualmente ricopre anche la carica di liquidatore di Serena Soc. Coop. e di amministratore unico di C.E.M. S.r.l, di cui è stato socio ma della cui compagine sociale fanno tuttora parte sua moglie Catalanotto Marina e la di lui madre Angelo Maria; infine, la Catalanotto è stata membro dei c. a. di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop.; in data 14.3.2001, il MANISCALCO Antonino acquisiva le armi da sparo già detenute dal GIAMMARINARO Giuseppe, atteso che a quest’ultimo era stato notificato il decreto di divieto detenzione armi;

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La società è stata costituita il 7.11.1988 per rogito del notaio S. Lombardo di Marsala (nr. 15692 di rep.) con l’originaria ragione sociale di “Alba Società Cooperativa a r.l.” ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 95994 del 20.12.1993 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario); la Cooperativa si proponeva : “… (…) … la società cooperativa, operando nell’ambito della solidarietà sociale, perseguendo finalità mutualistiche mediante l’organizzazione del lavoro dei soci, anche attraverso convenzioni con Enti locali (Comuni, Consorzi di Comuni, Comunità Montane, Associazioni, Provincie, Regioni, Unità Sanitarie Locali etc.) Enti pubblici, parapubblici, morali, di volontariato e privati;… (…)… si propone, senza fini di lucro, … : 1) il mantenimento delle persone anziane; 2) il reinserimento delle persone anziane nel nucleo familiare; … l’assistenza domiciliare ed abitativa; la realizzazione di centri di incontro…; la realizzazione di case albergo, case protette, comunità alloggio e case di riposo;…”. In effetti, la Cooperativa risulta aver esercitato a far data dall’1.12.1993 la seguente attività: “prestazioni professionali di tipo sanitario erogate da medici ed infermieri”. Sino al 28.1.2009, data in cui è stata posta in liquidazione volontaria, l’impresa era governata da un consiglio di amministrazione, la cui composizione si modificata nel corso degli anni e, in particolare, nell’ultimo decennio in maniera del tutto analoga a quanto andava verificandosi in seno alla Serena Soc. Coop.. Con delibera del 29.10.1993, si registrava la cessazione dei membri del consiglio di amministrazione costituito da Polito Carmelo, nato a Licata (AG) il 24.6.1955, n. q. di presidente, da Sciacca Cipriano173, n.q. di vicepresidente, e da Genna Diego, nato a Marsala l’8.1.1939, consigliere. In pari data, subentravano le più volte nominate: Fazio Grazia Antonina Maria174, nata a Marsala il 25.7.1963, nella carica di presidente del c. a.; Gucciardi Maria Francesca175, nata a Salemi il 18.9.1964, n. q. di

173 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., lo Sciacca Cipriano, indicato tra “i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa;

174 è la cognata del defunto Capizzo Salvatore; inoltre, ha fatto parte della compagine sociale di “C.E.M. - Centro Emodialisi Mazarese S.r.l.”;

175 inoltre: è stata membro supplente del collegio sindacale di Serena Soc. Coop. e fa parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l.; è la moglie del Tusa Luigi, cl. 1964, ed è, pertanto, cognata del Tusa Salvatore, cl. 1968, entrambi menzionati in quanto componenti delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.;

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vicepresidente; e Catalanotto Marina176, nata a Salemi il 4.12.1963, n. q. di consigliere. Con atto dell’1.11.1994, venivano chiamati a far parte del c.a.: il Tusa Luigi177, nato a Gibellina il 6.1.1964, n.q. di presidente; il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, n. q. di vicepresidente; e la Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, n.q. di consigliere. Con la delibera in data 30.4.1997, i membri del c.a. sono stati in parte avvicendati: il più volte nominato Capizzo Salvatore178, nato a Salemi il 18.6.1958, assumeva la carica di presidente in luogo del Tusa Luigi, cl. 1964, che manteneva comunque quella di consigliere; il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, è stato confermato nella carica di vicepresidente; al contrario, cessava dalla carica di consigliere, la Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964. Con atto del 30.4.2001, sono stati confermati quali membri del consiglio di amministrazione sia il Capizzo Salvatore, cl. 1958, n. q. di presidente, che il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, n. q. di vice presidente; invece, è stato chiamato a far parte del c. a. il Lotta Gianluca179, nato a Salemi il 26.1.1976, n.q. di consigliere, subentrato nella carica al Tusa Luigi, cl. 1964. Dal 30.4.2001 - e sino al 28.1.2009 - il Tusa Luigi ha ricoperto la carica di presidente del collegio sindacale, di cui hanno fatto parte per il medesimo lasso di tempo, così come si è verificato nella Serena Soc. Coop., Maniscalco Lorenzo180, nato a Salemi il 19.3.1971, n. q. di sindaco; il

176 è stata anche membro del c. a. di Serena Soc. Coop. e fa parte della compagine sociale di C.E.M.

S.r.l.; è la moglie del Maniscalco Antonino; 177 inoltre: è stato membro del c. a. di Serena Soc. Coop., di cui è stato anche presidente del collegio sindacale; è coniugato con la Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964; è fratello del Tusa Salvatore, cl. 1968, anche quest’ultimo menzionato in quanto componente delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi, sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

178 è stato rinvenuto cadavere l’1.10.2002, poiché attinto da colpi di arma da fuoco; inoltre, in vita, è stato amministratore unico di C.E.M. S.r.l. ed anche membro dei consigli di amministrazione di Serena Soc. Coop. e di CE.S.ME. S.p.A.; era coniugato con la Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, socia di C.E.M. S.r.l;

179 è stato anche membro del c. a. di Serena Soc. Coop.; è nipote per parte di madre del Capizzo Salvatore; suo padre Lotta Giovanni, cl. 1945, ha fatto, a sua volta, parte della compagine sociale di C.E.M. S.r.l;

180 è stato anche componente del collegio sindacale di Serena Soc. Coop.;

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Tusa Salvatore181, nato a Gibellina il 2.10.1968, n. q. di sindaco; e la Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, n. q. di sindaco supplente. Un’ulteriore parziale modifica del consiglio di amministrazione si è realizzata con la delibera del 24.12.2003, attesa l’intervenuta soppressione del Capizzo: il MANISCALCO Antonino, cl. 1963, ha infatti assunto la carica di presidente; la Catalanotto Marina, cl. 1963, è stata chiamata a ricoprire quella di vice presidente, mentre il Lotta Gianluca, cl. 1976, ha mantenuto quella di consigliere. * Rimborsi per prestazioni sanitarie erogati dall’A.S.P. di Trapani L’A.S.P. di Trapani ha reso noto che, alla data del 9.2.2011, non risultano erogate somme, a titolo di rimborso per prestazioni sanitarie, in favore di Alba Società Cooperativa. * Prospetto del volume di affari – Alba Società Cooperativa

Anno d’imposta

Mod. 750 Reddito imponibile

Volume d’Affari

2001 -597,00 = 2002 -142,00 = 2003 0 = 2004 -93,00 = 2005 0 = 2006 -218,00 = 2007 0 = 2008 -228,00 =

Come risulta dal complesso degli accertamenti fiscali e patrimoniali effettuati, Alba Soc. Coop. non è proprietaria di alcun bene immobile.

181 è anche socio di C.E.M. S.r.l. ed è stato membro del collegio sindacale di Serena Soc. Coop.; è fratello del Tusa Luigi, cl. 1964, anche quest’ultimo menzionato, così come la di lui moglie Gucciardi Maria Francesca, cl. 1964, in quanto componenti delle compagini sociali e/o degli organi sociali di C.E.M. S.r.l., Alba Soc. Coop. e Serena Soc. Coop.; infine, i due germani Tusa, Salvatore e Luigi, sono nipoti, per parte di madre, di Tusa Giovanna, nata a Partanna il 25.5.1948 ed ivi residente, moglie del CANGEMI Giuseppe, nato a Partanna il 30.3.1947, già direttore sanitario della A.S.L. nr. 9 di Trapani, denunciato con la c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe+7;

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§ CE.S.ME. - CENTRO SANITARIO MEDITERRANEO S.p.A. L’impresa denominata “Centro Sanitario Mediterraneo S.p.A.”182 (P.I. 02066370814), con sede legale in Castelvetrano, nella via Giovanni Gentile nr. 10, è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 143133 in data 17.7.2002 e si proponeva il seguente oggetto sociale: “…(…)… la realizzazione e/o gestione di strutture sanitarie, case di cura, ambulatori e poliambulatori specialistici, laboratori di analisi e medicina preventiva e di ricerca, diagnostica per immagini e strumentale …(…)…”. Con atto pubblico dell’11.3.2003 a cura del notaio G. Cancemi (nr. 5074 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, Parrino Vincenzo, nato ad Alcamo il 2.9.1949 ed ivi residente, è stato nominato liquidatore (tuttora non risulta depositato il bilancio finale di liquidazione). La società era stata costituita il 19.6.2002 per rogito del notaio G. Cancemi di Castelvetrano (nr. 3800 di rep.) con il capitale sociale deliberato in €100.000; in quella stessa data, erano stati chiamati a far parte del consiglio di amministrazione dell’azienda: Mione Leonardo183, nato ad Erice il 28.2.1955, n. q. di presidente; il più volte menzionato Capizzo

182 come si rileva dal verbale di s.i.t. rese in data 7.4.2003 da Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, vedova del

Capizzo Salvatore, cl. 1958, rinvenuto cadavere nel tardo pomeriggio dell’1.10.2002, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al capo, e dal verbale di trascrizione della conversazione ambientale intercettata alle ore 17.30 del 23.1.2003, nell’abitazione della predetta Anzelmi (decreto nr. 54/03 N.R.I. – D.D.A. del 13.1.2003), ed intercorsa tra quest’ultima e suo fratello Anzelmi Andrea, allegati alla c.n.r. del 10.5.2008 a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, la vedova, dopo aver narrato che il Capizzo aveva nutrito interessi economici in C.E.M. S.r.l., in Serena Soc. Coop., in Alba Soc. Coop. ed in un’azienda di Castelvetrano di cui non rammentava la ragione sociale, individuabile di certo per “CE.S.ME. S.p.A.”, dichiarava che i rapporti interpersonali tra suo marito e gli altri due soci di C.E.M. S.r.l., indicati per il MANISCALCO Antonino ed il Tusa Luigi – per il tramite delle rispettive consorti, Catalanotto Marina e Gucciardi Maria Francesca - si erano deteriorati a seguito della decisione del Capizzo di vendere le aziende di cui sopra alla Baxter, con i cui emissari aveva condotto, tra i mesi di gennaio e di maggio/giugno del 2002, una trattativa finalizzata a determinare i termini economici della cessione, quantificabile complessivamente in circa 8.000.000.000 di Lire al lordo di tasse e debiti. In tale contesto di aspro confronto, andava inquadrata – a dire della vedova – la nota che, nel marzo del 2002, la Catalanotto e la Gucciardi inviarono al Capizzo con l’invito a rassegnare le dimissioni dalla carica di amministratore unico di C.E.M.; peraltro, aggiungeva la Anzelmi, sia il MANISCALCO che il TUSA si erano apertamente dichiarati contrari alla vendita delle aziende, obiettivo che, invece, il Capizzo aveva continuato a perseguire. Anche gli strettissimi rapporti di frequentazione e di fraterna amicizia tra il Capizzo ed il GIAMMARINARO Giuseppe avevano accusato - per lo stesso dire della Anzelmi - un brusco contraccolpo a seguito di tale progetto di vendita. Nel mese di maggio o di giugno del 2002, - ha concluso la vedova - la trattativa con la Baxter era fallita a seguito del netto rifiuto del MANISCALCO a sottoscrivere il preliminare di vendita. Quale estrinseca conferma del fatto che la cessione delle aziende era stata avversata anche dal GIAMMARINARO Giuseppe, la Anzelmi evidenziava che, a dispetto degli strettissimi rapporti interpersonali, costui non le aveva presentato, né personalmente, né tramite terze persone, le sue condoglianze per il tragico evento omicidiario ai danni del marito.

183 di professione avvocato, ha ricoperto in passato la carica di vice sindaco del Comune di Erice eletto nella file dell’U.D.C.; come si rileva dal contenuto dell’informativa di reato del 10.5.2008 della locale Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, il MIONE intratteneva strettissimi rapporti di frequentazione con il GIAMMARINARO Giuseppe;

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Salvatore184, nato a Salemi il 18.6.1958, n. q. di vicepresidente; la parimenti nota Robino Mirella185, nata a Salemi il 21.7.1974, n. q. di consigliere; il Parrino Vincenzo186, nato ad Alcamo il 2.9.1949, n. q. di consigliere; e Craparotta Antonio, nato a Calatafimi il 4.1.1959, n. q. di consigliere.

Come risulta dalla relativa visura camerale, alla data del 30.6.2003 risultavano fare parte della compagine sociale dell’azienda: il Capizzo Salvatore, cl. 1958, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; la Robino Mirella, cl. 1974, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; De Santis Antonio187, nato a Palermo il 4.4.1956, residente in Erice, titolare di una quota pari a nominali € 7.000. Inoltre, erano soci: il Parrino Vincenzo, cl. 1949, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; Parrino Adriana188, nata a Palermo il 25.10.1978, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; Regina Francesco189, nato ad Alcamo il 25.4.1964, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; Regina Mariantonina190, nata ad Alcamo il 25.9.1956, titolare di una quota pari a nominali € 14.000; Milazzo Vito191, nato ad Erice il 28.8.1973, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; Ippaso Delio192, nato a Valderice il 7.1.1942, titolare di una quota pari a nominali € 7.000; il Mione Leonardo, nato ad Erice il 28.2.1955, titolare di una quota pari a nominali € 2.000; Catalano Salvatore193, nato a Calatafimi il 30.11.1947, titolare di una quota

184 è stato rinvenuto cadavere l’1.10.2002, poiché attinto da colpi di arma da fuoco; inoltre, in vita, è stato amministratore unico di C.E.M. S.r.l. ed anche membro dei c.a. di Serena Soc. Coop. e di Alba Soc. Coop.; era coniugato con la Anzelmi Giuseppa, cl. 1963, socia di C.E.M. S.r.l;

185 è la segretaria del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre, è stata componente del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed è stata socio di Karma S.r.l.; la di lei madre Gucciardi Chiara, cl. 1947, è stata membro del c.a. di Salus S.r.l.;

186 anche sua moglie Regina Mariantonina, sua figlia Parrino Adriana ed il cognato Regina Francesco facevano parte della compagine sociale di CE.S.ME.;

187 come si rileva dal contenuto della c.n.r. del 10.5.2008 della locale Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, il De Santis, all’epoca Direttore della Scuola Professionale per Infermieri della Azienda Sanitaria n. 9 di Trapani, è stato notato mentre si incontrava con il GIAMMARINARO Giuseppe il 7.11.2002, nella via Cavour di Palermo;

188 è figlia del Parrino Vincenzo e della Regina Mariantonina; è, quindi, nipote del Regina Francesco, di cui al punto che segue;

189 Deputato Regionale eletto nelle file dell’U.D.C.; è germano della Regina Mariantonina, cl. 1956, di cui al punto che segue , parimenti facente parte della compagine sociale di CE.S.M.E. S.p.A.;

190 anche suo marito Parrino Vincenzo, sua figlia Parrino Adriana e suo fratello Regina Francesco, di cui al punto che precede, fanno parte della compagine sociale di CE.S.ME.;

191 è anche componente del consiglio di amministrazione di Villa Azzurra S.r.l.; è il germano della Milazzo Michela Daniela, nata ad Erice il 12.9.1974, facente parte del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché della compagine sociale di detta impresa;

192 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., l’Ippaso, indicato tra “i sostenitori elettorali del Giammarinaro”, è stato escusso quale teste della difesa;

193 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Catalano Salvatore, indicato “tra i sostenitori del Giammarinaro … per il Comune di Calatafimi ”, è stato escusso quale teste della difesa;

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pari a nominali € 4.000; Catalano Mariano, nato a Calatafimi il 18.9.1945, titolare di una quota pari a nominali € 4.000; Ferrara Nicolò, nato a Calatafimi il 7.6.1957, titolare di una quota pari a nominali € 5.000; CO.MI. S.r.l., titolare di una quota pari a nominali € 5.000; ELETTROCLIMA di Garitta Salvatore & C. S.n.c., già corrente in Calatafimi, via P. Stabile nr. 30 (cancellata il 17.6.2004 dal Registro delle Imprese), rappresentata da Garitta Salvatore, nato a Calatafimi il 24.5.1952, n.q. di socio amministratore, titolare di una quota pari a nominali € 5.000; ART.IN. di Riccobono Antonino & C. S.n.c., con sede in Calatafimi, nel corso Vittorio Emanuele n. 302, (cancellata il 15.12.2004 dal Registro delle Imprese), rappresentata da Riccobono Antonino, nato a Calatafimi il 22.7.1958, n. q. di socio amministratore, titolare di una quota pari a nominali € 5.000. § VITA E SALUTE S.r.l.

L’impresa denominata “Vita e Salute S.r.l.” (P.I. 02008340818), già corrente in Castelvetrano, nella via Catullo nr. 10, era iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 138932 R.E.A. in data 9.4.2001 ed è stata cancellata il 21.3.2007 a seguito del deposito del bilancio finale di liquidazione. Infatti, con atto pubblico del 19.4.2005 a cura del notaio G. Cancemi (nr. 10607 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, Salvo Vincenzo194, nato a Castelvetrano il 15.4.1958 ed ivi residente, ne era stato nominato liquidatore. La società era stata costituita il 21.3.2001 per rogito del notaio G. Cancemi di Salemi (nr. 1831 di rep.) e si proponeva “l’attivazione di modelli organizzativi e operativi in modo da garantire il funzionamento di una struttura extra ospedaliera per anziani prevalentemente non autosufficienti e disabili, non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, fornendo accoglienza e procurando prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale e sociale. La società si propone l’assistenza e l’integrazione sociale di anziani, di minori, di soggetti con patologia psichiatrica, di disabili fisici, psichici e sensoriali, di ogni e qualsiasi persona portatrice di handicap od appartenente all’area dell’emarginazione… potrà pertanto realizzare e gestire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte le fasce di età, residenziali e semiresidenziali ed in particolare residenze sanitarie assistenziali per soggetti anziani non autosufficienti… (…)… potrà instaurare rapporti con liberi professionisti, anche associati, con privati, con Pubbliche Amministrazioni ed Enti, con il Servizio sanitario Nazionale, con

194 inoltre, è stato membro del c. a. di Salus S.r.l., della cui compagine sociale fa parte;

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Comuni, Provincie e Regioni, e stipulare con essi … convenzioni per le prestazioni rese in loro favore nell’espletamento delle attività di cui al presente articolo…”.

Nel corso degli anni si sono avvicendati nella carica di amministratore unico dell’azienda il Mirabile Giacomo195, nato a Salemi il 18.5.1955, che l’ha ricoperta dal 21.3.2001 al 9.12.2004, allorquando gli è subentrato nella carica l’Atria Andrea196, nato a Partanna il 25.1.1960. Alla data del 23.5.2006, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda – il cui capitale sociale era stato deliberato in lire 30.000.000 del precedente conio – i seguenti soci: il Torrente Vito197, nato a Mazara del Vallo l’1.12.1958, era titolare di una quota pari a nominali lire 4.200.000; il Mirabile Giacomo, cl. 1955, era titolare di una quota pari a nominali Lire 1.200.000; la Mirabile Erminia198, nata a Mazara del Vallo il 22.4.1980, era titolare di una quota pari a nominali lire 3.000.000; Stuppia Salvatore, nato a Mazzarino il 15.12.1959, titolare di una quota pari a nominali lire 4.500.000; Lo Sciuto Francesco, nato a Castelvetrano il 26.11.1970, era titolare di una quota pari a nominali lire 4.200.000; Chiofalo Giovanni, nato a Castelvetrano il 24.7.1981, era titolare di una quota pari a nominali lire 4.200.000; Errante Vita, nata a Paceco il 5.7.1973, era titolare di una quota pari a nominali lire 4.200.000; Magro Gaspare199, nato a Caltagirone il 5.6.1965, era titolare di una quota pari a nominali lire 4.500.000.

195 inoltre: è socio e fa parte del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; è stato socio, amministratore unico e liquidatore di Karma S.r.l.; è stato membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale; Villa Gaia Piccola Soc. Coop. aveva sede al suo stesso indirizzo di residenza; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; il Mirabile Giacomo ha ricoperto un incarico Assessoriale presso il Comune di Mazara del Vallo nella Giunta del Sindaco Bocina Gaspare;

196 è stato legale rappresentate di GAIA S.r.l. che ha acquistato un ramo di azienda ed un fabbricato da EDEN Soc. Coop.;

197 è anche membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l. ed è stato componente del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop.; sua moglie Altovino Agata, cl. 1962, è stata membro dei c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., della quale ultima è anche socio; suo figlio Torrente Paolo, cl. 1983, è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; l’altro suo figlio Torrente Gaetano, cl. 1985, è stato amministratore unico di Eden Soc. Coop.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa;

198 è anche stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; sua sorella Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; sono figlie del Mirabile Giacomo;

199 ha fatto parte anche della compagine sociale di Karma S.r.l.;

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§ KARMA S.r.l.

L’impresa denominata “Karma S.r.l.” (P.I. 02016830818), già corrente in Castelvetrano, nella via Biagio Militello nr. 5, era iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 139569 R.E.A. in data 24.5.2001 ed è stata cancellata il 26.1.2007 a seguito del deposito del bilancio finale di liquidazione. Infatti, con atto pubblico del 29.1.2004 a cura del notaio G. Cancemi (nr. 7067 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, il più volte menzionato Mirabile Giacomo200, nato a Salemi il 18.5.1955, ne era stato nominato liquidatore, dopo aver ricoperto, a far data 14.5.2001, la carica di amministratore unico. La società era stata costituita il 14.5.2001 per rogito del notaio G. Cancemi di Salemi (nr. 2116 di rep.) e si proponeva (è il medesimo oggetto sociale di Vita e Salute S.r.l.) “l’attivazione di modelli organizzativi e operativi in modo da garantire il funzionamento di una struttura extra ospedaliera per anziani prevalentemente non autosufficienti e disabili, non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, fornendo accoglienza e procurando prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale e sociale. La società si propone l’assistenza e l’integrazione sociale di anziani, di minori, di soggetti con patologia psichiatrica, di disabili fisici, psichici e sensoriali, di ogni e qualsiasi persona portatrice di handicap od appartenente all’area dell’emarginazione… potrà pertanto realizzare e gestire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte le fasce di età, residenziali e semiresidenziali ed in particolare residenze sanitarie assistenziali per soggetti anziani non autosufficienti… (…)… potrà instaurare rapporti con liberi professionisti, anche associati, con privati, con Pubbliche Amministrazioni ed Enti, con il Servizio sanitario Nazionale, con Comuni, Provincie e Regioni, e stipulare con essi … convenzioni per le prestazioni rese in loro favore nell’espletamento delle attività di cui al presente articolo…”. Alla data del 30.4.2004, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda – il cui capitale sociale era stato deliberato in € 10.200,00 – i seguenti soci: Di Maria Ida, nata a Sciacca l’8.5.1952, era titolare di una quota pari a nominali € 714; Mirabile

200 inoltre: è socio e fa parte del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; è stato socio ed amministratore unico di Vita

e Salute S.r.l.; è stato membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale; Villa Gaia Piccola Soc. Coop. aveva sede al suo stesso indirizzo di residenza; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; il Mirabile Giacomo ha ricoperto un incarico Assessoriale presso il Comune di Mazara del Vallo nella Giunta del Sindaco Bocina Gaspare;

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Gilda201, nata a Mazara del Vallo il 13.11.1981, era titolare di una quota pari a nominali € 1.530; Di Rosa Giovanna, nata a Sambuca di Sicilia il 4.8.1966, titolare di una quota pari a nominali € 714; Mangiaracina Vincenzo, nato a Campobello di Mazara il 23.12.1962, era titolare di una quota pari a nominali € 714; Accardo Francesco, nato a Campobello di Mazara il 26.2.1957, era titolare di una quota pari a nominali € 714; Cuttone Angela, nata a Castelvetrano il 27.6.1960, era titolare di una quota pari a nominali € 714; Magro Gaspare202, nato a Caltagirone il 5.6.1965, era titolare di una quota pari a nominali € 2.244; la Robino Mirella203, nata a Salemi il 21.7.1974, era titolare di una quota pari a nominali € 2.244; il Mirabile Giacomo, cl. 1955, era titolare di una quota pari a nominali € 612. § VILLA AZZURRA S.r.l. La “VILLA AZZURRA S.r.l.” (P.I. 01906050818 ), con sede legale in Petrosino, nella via dei Platani n. 28, è stata costituita il 5.1.1999 per rogito del notaio V. Lombardo di Castelvetrano (nr. 30031 di rep.) ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. REA 132291 del 23.4.1999; ha il seguente oggetto sociale: “…. (…)… b) istituire centri diurni di ascolto e di accoglienza per tutte le fasce di età al fine di prendersi cura e carico delle situazioni di difficoltà; c) istituire centri di accoglienza, residenziali e semiresidenziali per minori , soggetti portatori di handicap, soggetti con patologia psichiatrica, anziani e persone appartenenti all’area dell’emarginazione… (…) … la società potrà instaurare rapporti con liberi professionisti, anche associati, con privati, con Pubbliche Amministrazioni ed Enti, con il Servizio Sanitario Nazionale, con Comuni, Provincie e Regioni, e stipulare con essi, sia direttamente che indirettamente … (…) … convenzioni per le prestazioni rese in loro favore nell’espletamento dell’attività di cui al presente articolo… ”. L’azienda risulta svolgere dal 3.1.2000 l’attività di “riabilitazione in regime residenziale” presso la Casa di cura ubicata in Petrosino, nella c.da San Giuliano s.n.. Attualmente, la società è governata da un consiglio di amministrazione nominato con delibera del 26.4.2010, i cui membri sono: il Mirabile

201 è anche stata componente del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; la sorella Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; sono figlie del Mirabile Giacomo;

202 era anche socio di Vita e Salute S.r.l.; 203 è la segretaria del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stata membro del c. a. di “CE.S.ME. – Centro Sanitario Mediterraneo S.p.A.”, della cui compagine sociale fa parte, ed è stata membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale; la di lei madre Gucciardi Chiara, cl. 1947, è stata membro del c.a. di Salus S.r.l.;

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Giacomo204, nato a Salemi il 18.5.1955, n. q. di presidente; il Torrente Vito205, nato a Mazara del Vallo l’1.12.1958, n. q. di vice presidente; Giacalone Giuseppina206, nata a Mazara del Vallo l’11.9.1985, n.q. di consigliere; Milazzo Michela Daniela207, nata ad Erice il 12.9.1974 e residente in Petrosino, n.q. di consigliere; Milazzo Vito208, nato ad Erice il 28.8.1973 e residente in Petrosino, n.q. di consigliere.

oooOooo Come si rileva dalla relativa visura camerale, in data 5.1.1999, contestualmente alla costituzione della società, la Altovino Agata209, nata a Mazara del Vallo il 20.11.1962, era stata nominata amministratore unico, carica che ha ricoperto sino al 4.2.2001. Infatti, con atto del 4.2.2001, è stato nominato un consiglio di amministrazione i cui membri erano: il Torrente Vito, cl. 1958, n. q. di presidente; il Mirabile Giacomo, cl. 1955, n. q. di vicepresidente;

204 inoltre: è stato socio, amministratore unico e liquidatore di “Karma S.r.l.”; è stato socio ed amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; è stato membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale; Villa Gaia Piccola Soc. Coop. aveva sede al suo stesso indirizzo di residenza; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; il Mirabile Giacomo ha ricoperto un incarico Assessoriale presso il Comune di Mazara del Vallo nella Giunta del Sindaco Bocina Gaspare;

205 è anche stato componente del c. a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l.; è coniugato con Altovino Agata, cl. 1962; è padre di Torrente Gaetano Gianluca, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, già amministratore unico di Eden Soc. Coop., e di Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, che, a sua volta, è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa;

206 è figlia di Giacalone Matteo, cl. 1953, il quale ha più volte ricoperto incarichi assessoriali in seno al Comune di Mazara del Vallo ed è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Ajello Susanna, cl. 1959, la quale è stata membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed è socia di Villa Azzurra S.r.l. del cui c.a. è stata componente; è sorella, inoltre, di Giacalone Vito, cl. 1982, che è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

207 è sorella del Milazzo Vito, nato ad Erice il 28.8.1973, quest’ultimo facente parimenti parte del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché della compagine sociale di CE.S.ME. S.p.A.;

208 è anche socio di CE.S.ME. S.p.A.; è il germano della Milazzo Michela Daniela, nata ad Erice il 12.9.1974, facente parimenti parte del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché della compagine sociale di detta impresa;

209 è anche stata componente del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l.; è la moglie del Torrente Vito, cl. 1958, nonché madre di Torrente Paolo, cl. 1983, che è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Torrente Gaetano, cl. 1985, che è stato amministratore unico di Eden Soc. Coop.;

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Giacalone Matteo210, nato a Mazara del Vallo il 7.3.1953, n.q. di consigliere; la Milazzo Michela Daniela, cl. 1974, n.q. di consigliere; Basile Elvira, nata a Marsala il 9.12.1945, n.q. di consigliere. Con delibera del 26.10.2001, la menzionata Basile Elvira surrogava nella carica di presidente del c.a. il Torrente Vito, il quale a sua volta, assumeva quella di consigliere; in pari data il Giacalone Matteo cessava dalla carica di consigliere nella quale gli subentrava, con verbale del 7.11.2001, il di lui figlio Giacalone Vito211, nato a Mazara del Vallo il 5.6.1982. In data 22.2.2002, il Torrente Vito veniva surrogato nella carica di consigliere dal di lui figlio, Torrente Paolo212, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983. Con atto del 21.10.2002, il Torrente Paolo, cl. 1983, ed il Giacalone Vito, cl. 1982, cessavano dalla carica di consigliere da entrambi rivestita; con nomina dell’1.11.2002, subentravano loro nella carica di consigliere la Altovino Agata, cl. 1962, e la Ajello Susanna213, nata a Mazara del Vallo il 12.8.1959. Con atto del 5.3.2004, si registrava il parziale rinnovo dei componenti del consiglio di amministrazione, che risultava formato come segue: il Mirabile Giacomo, cl. 1955, n. q. di presidente; la Giacalone Giuseppina, cl. 1985, n. q. di vice presidente; la Basile Elvira, cl. 1945, n. q. di consigliere; la Altovino Agata, cl. 1962, n. q. di consigliere; e la Milazzo Michela Daniela, cl. 1974, n.q. di consigliere. Con delibera in data 8.6.2007, si registrava una parziale modifica dei membri del consiglio di amministrazione, limitatamente alla assunzione

210 è coniuge di Ajello Susanna, cl. 1959, la quale è stata membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed è socia di Villa Azzurra S.r.l. del cui c.a. è stata componente; è padre di Giacalone Giuseppina, cl. 1985, la quale è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Giacalone Vito, cl. 1982, che è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Giacalone Matteo è stato escusso quale teste della difesa; ha più volte ricoperto incarichi assessoriali in seno al Comune di Mazara del Vallo;

211 è figlio del Giacalone Matteo, cl. 1953, il quale è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Ajello Susanna, cl. 1959, la quale è stata membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed è socia di Villa Azzurra S.r.l. del cui c.a. è stata componente; è fratello, inoltre, della Giacalone Giuseppina, cl. 1985, che è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

212 il Torrente Paolo è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l., che ha acquistato un ramo di azienda ed un frabbricato adibito a R.S.A. da EDEN Soc. Coop.;

213 è anche stata componente del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale; è moglie del Giacalone Matteo, cl. 1953, il quale è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; è madre della Giacalone Giuseppina, cl. 1985, la quale è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e del Giacalone Vito, cl. 1982, che è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

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della carica di presidente da parte di Mirabile Gilda214, nata a Mazara del Vallo il 13.8.1981, in luogo del di lei genitore Mirabile Giacomo; i due congiunti si sono nuovamente avvicendati il successivo 16.9.2007, con l’assunzione della qualifica di presidente da parte del Mirabile Giacomo. Da ultimo, con atto in data 10.2.2008, la Basile Elvira, cl. 1945, veniva surrogata nella carica di consigliere dal Milazzo Vito, cl. 1973. Alla data del 26.3.2009, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda – il cui capitale sociale è stato deliberato in € 10.400,00 – i seguenti soci: la Altovino Agata, nata a Mazara del Vallo il 20.11.1962, titolare di una quota pari a nominali € 3.796; Basile Elvira, nata a Marsala il 9.12.1945, titolare di una quota pari a nominali € 1.040; il Mirabile Giacomo, nato a Salemi il 18.5.1955, titolare di una quota pari a nominali € 3.796; la Ajello Susanna, nata a Mazara del Vallo il 12.8.1959, titolare di una quota pari a nominali € 728; e la Milazzo Michela Daniela, nata ad Erice il 12.9.1974, titolare di una quota pari a nominali € 1.040. § EXTRUDEX ALUMINIUM ITALY S.r.l.

L’impresa denominata “Extrudex Aluminium Italy S.r.l.” (P.I. 01597930815), già corrente in Trapani, nella via Conte Agostino Pepoli nr. 147, era iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 93265 R.E.A. in data 22.5.1992 e non risulta ancora cancellata, sebbene sia stato depositato il bilancio finale di liquidazione alla data del 31.12.2004. Infatti, con atto pubblico del 20.6.2003 a cura del notaio F. Incardona di Alcamo (nr. 161380 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, Scimemi Antonino215, nato a Salemi il 26.11.1958, ne era stato nominato liquidatore, dopo aver ricoperto la carica di amministratore unico; inoltre, risulta essere stato nominato, con atto dell’8.10.1992, alla carica di amministratore delegato, ricoperta sino alla data di liquidazione dell’impresa, Aguanno Paolo, nato a Vita il 6.1.1956.

214 era anche socio di Karma S.r.l.; la sorella Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute

S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.) 215 A seguito di attività di indagine condotta da questa Squadra Mobile, inerente il proc. pen. n. 6566/99 Ignoti D.D.A., compendiata nell’informativa di reato del 16.12.2000 per i reati di concussione, turbativa d’asta ed altro perpetrati da pubblici impiegati dipendenti della Provincia Regionale di Trapani, tra i quali l’ingegnere Cascia Salvatore, nato a Salemi l’1.1.1943, già Ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Salemi, poi assunto dall’Amministrazione della Provincia Reg.le di Trapani, quale Dirigente del Settore Viabilità, si è accertato che l’imprenditore Scimemi Antonino era persona “vicina” al GIAMMARINARO Giuseppe;

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La società era stata costituita il 14.2.1992 per rogito del notaio A. Marino di Gibellina (nr. 88618 di rep.) e risulta aver esercitato, a far data dall’1.1.1993, “l’esercizio di tutte le attività industriali dirette all’estrusione dell’alluminio, cromatura, ossidazione e anodizzazione dei prodotti reklativi per il settore edilizio e commerciale; la costruzione e l’esercizio di impianti per la depurazione delle acque; la lavorazione del legno; tutte le attività connesse, l’import export.”. Alla data del 30.6.2004, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda i seguenti soci, ciascuno dei quali era titolare di una quota pari al 25% del capitale sociale deliberato in Lire 20.000.000 del precedente conio: Gucciardi Ciro, nato a Vita il 6.10.1939; il nominato Aguanno Paolo, cl. 1956; il parimenti menzionato Scimemi Antonino, cl. 1958; ed il Calistro Bruno216, nato a Salemi il 26.8.1956. § PANTEDIL S.r.l.

L’impresa denominata “Pantedil S.r.l.” (P.I. 00239420847), con sede in Salemi, nella via Matteotti nr. 22, è tuttora iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 83240 R.E.A. in data 28.9.1987, in quanto non risulta sia stato depositato il bilancio finale di liquidazione. Infatti, con atto pubblico del 28.12.2006 a cura del notaio C. Cancemi di Castelvetrano (nr. 15810 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, Calistro Angelo217, nato a Salemi il 10.4.1959, ne è stato nominato liquidatore, dopo aver ricoperto la carica di amministratore unico a decorrere dal 2.11.1987 (era subentrato nella carica a tale Pantalena Salvatore, nato ad Aragona il 9.7.1928); dal canto suo, il Calistro Bruno218, nato a Salemi il 26.8.1959, manteneva la qualifica di responsabile tecnico dell’impresa, a seguito della nomina in data 25.5.2001. La società è stata costituita il 9.12.1975 per rogito del notaio A. Marino di Salemi (nr. 83701 di rep.) e risulta aver esercitato, a far data dal 7.5.1987,

216 è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro

Giovanna, moglie di quest’ultimo; inoltre: ha fatto parte della compagine sociale di Ginnic Club Alicia; è socio di Pantedil S.r.l. in liquidazione; è stato socio di M.A. Immobiliare S.r.l. in liquidazione; ed è membro effettivo del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.;

217 è cognato del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro Giovanna, moglie di quest’ultimo; fa parte della Giunta del Comune di Salemi;

218 è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro Giovanna, moglie di quest’ultimo; è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro Giovanna, moglie di quest’ultimo; inoltre: ha fatto parte della compagine sociale di Ginnic Club Alicia; è stato socio di Extrudes Aluminium Italy S.r.l., è stato socio di M.A. Immobiliare S.r.l. in liquidazione; ed è membro effettivo del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.;

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“l’assunzione di lavori in conto proprio e conto terzi, relativi a tutte le categorie previste ed indicate dalla tabella di classificazione per l’iscrizione nell’Albo Nazionali dei Costruttori; la costruzioni di complessi alberghieri, di ristoranti… dal 25.5.2001: installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione di cui alle lettere: a) impianti di produzione, di trasporto… dell’energia elettrica; impianti radiotelevisivi ed elettronici in genere…; c) impianti di riscaldamento e di climatizzazione…(…) …” Alla data del 30.4.2006, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda i seguenti soci, ciascuno dei quali era titolare di una quota pari al 50% del capitale sociale deliberato in € 16.830,00, i nominati: Calistro Angelo, cl. 1959; e Calistro Bruno, cl. 1956. § M.A. IMMOBILIARE S.r.l.

L’impresa denominata “M.A. Immobiliare S.r.l.” (P.I. 02045730815), con sede in Erice, nella c.da Rigaletta Milo strada S/7, è tuttora iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 141471 R.E.A. in data 23.1.2002, in quanto non risulta sia stato depositato il bilancio finale di liquidazione. Infatti, con atto pubblico del 14.1.2008 a cura del notaio U. Barresi di Trapani (nr. 58969 di rep.), la società è stata posta in scioglimento e liquidazione e, in pari data, Agliano Vito, nato a Trapani il 22.1.1958, ne era stato nominato liquidatore, dopo aver ricoperto la carica di amministratore unico, che esercitava dall’8.1.2002. La società è costituita con rogito dell’8.1.2002 a cura del notaio A. Piazza di Trapani (nr. 43380 di rep.) e risulta aver esercitato, a far data dal 9.1.2002, l’attività di “costruzione edili, stradali, industriali e di qualsiasi altro genere, realizzazione di edifici per civile abitazione, complessi residenziali, ville uni o plurifamiliari, complessi industriali, commerciali, uffici e magazzini.”. Alla data del 29.4.2008, come indicato nella pertinente visura camerale, facevano parte della compagine sociale dell’azienda i seguenti soci, ciascuno dei quali era titolare di una quota pari al 50% del capitale sociale deliberato in € 25.000,00: il nominato Agliano Vito, cl. 1958; ed Agliano Antonella, nata ad Erice il 21.7.1983. Per quel che concerne il ruolo del Calistro Bruno219, nato a Salemi il 26.8.1956, si specifica che costui risulta aver acquistato, con atto del

219 è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe, in quanto germano della Calistro

Giovanna, moglie di quest’ultimo; inoltre: ha fatto parte della compagine sociale di Ginnic Club Alicia; è stato socio di Extrudes Aluminium Italy S.r.l., è socio di Pantedil S.r.l. in liquidazione; ed è membro effettivo del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.;

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29.4.2004, una quota, del valore di nominali € 2,500,00, del capitale sociale della società di cui trattasi, che in data 26.4.2005 ha alienato.

§ NUOVO OBIETTIVO Soc. Coop. a r.l. L’impresa “Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l.” (P.I. 01579780816), con sede legale in Calatafimi, nella via Garibaldi nr. 142, è stata costituita il 19.4.1991 per rogito del notaio V. Bica di Salemi (nr. 307 di rep.) ed è iscritta alla locale Camera di Commercio al nr. 91755 R.E.A. del 22.8.1991 (nella visura camerale non è indicato il capitale conferito e l’assetto societario). La Cooperativa – nei cui confronti, con nota prot. N. 381 dell’11.1.2011, il “Servizio Ispettivo e Vigilanza Cooperative” istituito in seno all’Assessorato alle Attività Produttive ha avviato la procedura di cancellazione per lo scioglimento ai sensi dell’art. 223 septiesdecies disp. trans. C.C. – risulta aver esercitato, a far data dall’1.2.1993, la “gestione di impianti per la cultura e lo svago, realizzazione e gestione di asili nido”. Attualmente, l’impresa è governata da un consiglio di amministrazione, i cui componenti sono stati nominati con atto del 3.5.1997 e, quindi, più volte confermati nelle rispettive cariche di triennio in triennio; precisamente: Calandrino Ignazio, nato ad Alcamo il 5.2.1951 ed ivi residente, n. q. di presidente; Dioguardi Adriana, nata a San Giuseppe Jato il 9.9.1956 ed ivi residente, n q. di vicepresidente; Lo Coco Rosa, nata a Palermo l’11.9.1975, residente in San Giuseppe Jato, n. q. di consigliere. Giova evidenziare che in precedenza – poiché nominati con delibera del 25.9.1994 - il consiglio di amministrazione era formato da Pedone Pietro, nato a Salemi l’8.7.1958, n. q. di presidente; Grassa Maria Antonietta, nata a Salemi l’1.3.1965, n.q. di vicepresidente, e dalla nota Marino Giovanna220, nata a Salemi il 12.9.1970, n. q. di consigliere. In seno all’impresa, il Calistro Bruno221 risulta rivestire la qualifica di componente effettivo del collegio sindacale, così come Rizzo

220 La Marino Giovanna - moglie dell’ARDAGNA Nicolò Domenico - era intestataria dell’utenza

mobile 333/2318434 che - come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7 – è stata intercettata, giusta decreto urgente n. 2267/02 del 20.12.2002, poiché in uso al GIAMMARINARO Giuseppe ; è stata anche componente del consiglio di amministrazione di “Salus S.r.l.”;

221 è il cognato coabitante del GIAMMARINARO Giuseppe , in quanto germano della Calistro Giovanna, moglie di quest’ultimo; inoltre: ha fatto parte della compagine sociale di Ginnic Club Alicia ; è stato socio di Extrudes Aluminium Italy S.r.l. , è socio di Pantedil S.r.l. in liquidazione; ed è stato socio di M.A. Immobiliare S.r.l. in liquidazione;

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Francesca222, nata a Salemi l’1.10.1964, cui erano stati nominati con delibera del 3.5.1997.

Sub a) ALCUNE CONSIDERAZIONI IN ORDINE AI REDDITI

DICHIARATI DAI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE DI GIAMMARINARO GIUSEPPE

Nel rinviare per maggiori dettagli alla unita relazione concernente gli accertamenti patrimoniali e fiscali esperiti a cura di militari della locale Guardia di Finanza e di operatori della Polizia di Stato, si ritiene opportuno effettuare in queste pagine una breve disamina di quanto è emerso, tramite il sistema informatico “Serpico” dell’Anagrafe Tributaria, al riguardo dei redditi dichiarati negli anni dal 1991 al 2009 dal GIAMMARINARO Giuseppe e dai suoi familiari conviventi. § GIAMMARINARO GIUSEPPE Oltre agli emolumenti percepiti, dall’agosto del 1991 al dicembre del ’95, dall’Assemblea Regionale Siciliana a seguito della sua elezione a Deputato regionale, il GIAMMARINARO Giuseppe ha prodotto, nello stesso lasso di tempo, anche dei redditi di impresa, al cui riguardo non può non evidenziarsi la perdita di € 154.058,00 dichiarata nell’anno 1991, mentre negli anni dal 1992 al 1995 gli importi relativi a tale posta economica, sebbene alquanto esigui nel loro ammontare, sono stati di segno positivo; a tal proposito, si rammenta che, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996, il predetto ha versato in stato di latitanza. Significando che non è stato possibile visualizzare la dichiarazione dei redditi prodotti nell’anno 1997, poiché “dichiarazione non liquidabile per incompletezza” (peraltro, sino al novembre del ’97 è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere), si rappresenta che negli anni successivi il GIAMMARINARO risulta aver percepito quasi esclusivamente – fatta eccezione per € 8.919,00 relativi a redditi da fabbricato, agrario e dominicali

222 con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato la Rizzo Francesca,

all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe , il Pilocane Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1961, all’epoca consigliere comunale D.C. ed anche socio accomandatario di Alicia Ginnic Club , ed il più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.1.1965, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del suddetto GIAMMARINARO , avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno , apparati di intercettazione ambientale installati nei locali suddetta segreteria; (cfr. all. nr. 31 ter)

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prodotti nel corso del 1998 - redditi da lavoro dipendente e, talvolta, da più datori di lavoro contemporaneamente; precisamente: - negli anni dal 1998 al 2009, gli sono stati erogati dal Ginnic Club Alicia –

Centro di Fisiokinesiterapia S.a.s. di Salemi (in media € 17.000 circa); - negli anni dal 2001 al 2005, gli sono stati erogati dal Centro Medico

Solarium S.r.l. di Erice - Casa Santa (ha percepito complessivamente € 52.000 circa); si evidenzia che, dal 14.3.2001 al 14.3.2005, è stato sottoposto alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Salemi e non risulta che la competente A.G. lo abbia mai autorizzato a recarsi nel Comune di Erice per prestare detta attività di lavoro dipendente;

- negli anni dal 2007 al 2009, gli sono stati erogati dalla SALUS S.r.l. (in media € 14.000 circa).

§ CALISTRO GIOVANNA Come si è avuto modo di rappresentare nelle pagine che precedono, la Calistro Giovanna ha iniziato a nutrire interessi economici in varie imprese a far data principalmente dal biennio 1997-1998, sebbene negli anni precedenti avesse dichiarato redditi esigui; infatti, è titolare dell’omonima impresa individuale operante nel settore agricolo, è socio accomandatario di Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l., così come di quella di Salus S.r.l. ed, in passato, è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.. Tramite il sistema informatico “Serpico” dell’Anagrafe Tributaria, si è accertato che, oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l., al Ginnic Club Alicia S.a.s. ed a Salus S.r.l., la Calistro ha percepito anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2008, erogati dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice; nell’anno 2009, erogati da Salus S.r.l.. § GIAMMARINARO MANUELA Oltre ai redditi di partecipazione al Centro Medico Solarium S.r.l. ed al Ginnic Club Alicia S.a.s., delle cui rispettive compagini sociali è entrata a far parte negli anni 1998-99 non appena compiuta la maggiore età, la

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Giammarinaro Manuela, cl. 1980, ha anche percepito negli anni 1998 e 1999 delle somme, quale reddito da lavoro dipendente, che le sono state erogate dal Centro Emodialisi Mazarese S.r.l. di Mazara del Vallo; inoltre, negli stessi anni fiscali ed in quelli successivi, ha avuto anche i seguenti ulteriori redditi da lavoro dipendente: negli anni dal 1998 al 2006 e nell’anno 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. (in media € 26.000,00 circa); dal 1998 al 2008 dal Ginnic Club Alicia S.a.s. (in media € 8.000,00 circa). § GIAMMARINARO FRANCESCO Come si è avuto modo di rappresentare nelle pagine che precedono, il Giammarinaro Francesco, cl. 1981, a far data dal 1999, non appena raggiunta la maggiore età, ha iniziato ad investire capitali in varie società: è socio accomandante di Ginnic Club Alicia; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l.; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; è socio di N.E.R.A. S.r.l.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa. Quindi, oltre ai redditi derivanti dalla partecipazione al capitale sociale del Ginnic Club Alicia S.a.s. e del Centro Medico Solarium S.r.l., il Giammarinaro Francesco, ha percepito, talvolta anche da più datori di lavoro nel corso dello stesso anno, anche i seguenti redditi da lavoro dipendente: negli anni 1998, 1999, 2000 e 2005, erogati dal Ginnic Club Alicia S.a.s. (in media € 9.000 circa); dal 2000 al 2008, dal Centro Medico Solarium S.r.l. di Erice (in media € 9.000 circa); dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2009 dalla SALUS S.r.l. (in media € 11.000 circa). § GIAMMARINARO GIULIANA Tramite il sistema informatico dell’Anagrafe Tributaria, si è rilevato che l’unico reddito dichiarato dalla Giammarinaro Giuliana è quello conseguito nell’anno 2005, allorquando, appena diciottenne, ha percepito, quale lavoratore dipendente, il reddito di € 14.464,00 erogatole dal Ginnic Club Alicia – Centro di Fisiokinesiterapia di Calistro Giovanna & C. S.a.s..

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CAPITOLO V

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROPOSTE

§ V.1) Con riguardo all’aspetto personale Le acquisizioni investigative sopraesposte, rivelano chiaramente come il Giammarinaro Giuseppe, praticamente senza soluzione di continuità, operi in quest’ambito provinciale da una tale, consolidata e diffusamente riconosciuta posizione di potere ed influenza, da non dover necessariamente ricorrere a forme estreme di intimidazione, coartazione e condizionamento, per veder realizzati i suoi desiderata. Dai dialoghi intercettati, in particolare, emerge plasticamente come i singoli soggetti destinatari dei suoi diktat, il più delle volte abilmente dissimulati nelle forme di sapienti consigli, vi si uniformino lasciando sempre trasparire una deferente soggezione, se non vero e proprio terrore di poter, anche involontariamente, contrariarlo. E’ questo, in fin dei conti, l’approccio tipico di chi si relaziona con colui che, per comune sentire appartenente all’associazione mafiosa, dirige imprese, amministra settori della cosa pubblica (leggi Sanità), governa enti locali (leggi Comune di Salemi) con un fare astutamente prossimo al paternalistico, senza dover alzare la voce per impartire ordini perentori o recapitare palesi minacce. Il nostro, è vero, come si ricorderà, pur essendo stato coinvolto in indagini antimafia, non ha mai riportato condanne per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. Ciò posto, non ci si può nascondere come la latente tensione tra la verità processualmente acquisibile (ed acquisita) ed il reale accadimento dei fatti, non sempre consenta di pervenire a giudicati penali inattaccabili in ordine alla partecipazione di un soggetto alla societas sceleris di cui si tratta. E questo dato certamente non è sfuggito a codesto Tribunale che, con decreto nr. 133/95 R.G.M.P. del 12.1.2001, pur di fronte a sentenza di assoluzione dal reato di cui all’art. 416 bis c.p. - intervenuta perché le regole processuali in vigore al momento della celebrazione del dibattimento penale hanno reso inutilizzabili alcune fonti di prova, alle quali, invece, si è dato legittimo ingresso nel procedimento di prevenzione - ha apprezzato gli elementi di fatto comunque emergenti dalle indagini fino ad allora svolte, pervenendo ad una declaratoria di appartenenza dell’odierno proponendo all’associazione mafiosa denominata cosa nostra e, quindi, ad un giudizio di qualificata pericolosità sociale del medesimo, tanto da irrogargli la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della p.s. con obbligo di soggiorno ai

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sensi della legge 575/65, per la durata di ben quattro anni, sui cinque al massimo comminabili. Orbene, è proprio dal detto decreto applicativo che bisogna prendere le mosse onde pervenire ad un giudizio di attuale e qualificata pericolosità sociale del Giammarinaro Giuseppe: ci si chiede, infatti, quale beneficio lo stesso abbia tratto dalla sottoposizione alla misura di prevenzione personale, in termini di rivisitazione di un vissuto certamente riprovevole e, conseguentemente, di auspicato ravvedimento. Tralasciando per un attimo la circostanza, giudizialmente e storicamente riscontrata, che l’appartenente all’associazione mafiosa tende ad esserlo per tutta la vita, la biografia del Giammarinaro, nel corso e successivamente alla sottoposizione alla misura di prevenzione, ci racconta di un soggetto che :

• ha continuato a recitare con metodi mafiosi nel limaccioso teatro della politica e della Sanità trapanese, di fatto amministrando, governando e pesantemente condizionando imprese private, enti pubblici, enti locali;

• ha continuato a gestire i propri affari, anche politici, spostandosi liberamente nel territorio di questa provincia, con frequenti sortite pure in quello palermitano, in spregio alle limitazioni connesse al suo status di soggiornante obbligato della P.S., se del caso illecitamente carpendo provvedimenti di autorizzazione mercé false attestazioni mediche di infedeli sanitari compiacenti;

• ha posto in essere tutta una serie di operazioni di fittizia intestazione di beni, finalizzate ad occultare la sua ingombrante presenza in diverse società, da lui gestite in prima persona, non solo al fine di metterle al riparo da potenziali provvedimenti ablativi di prevenzione, ma anche e soprattutto per consentir loro di accedere a convenzioni e, quindi, ad illeciti rimborsi milionari da parte dell’A.S.L., non altrimenti percepibili (condotte queste ultime che, integrando gli estremi del reato di cui all’art. 12 quinquies legge 356/92, appaiono da sole bastevoli per l’irrogazione della misura di prevenzione ai sensi della legge 575/65, nuova formulazione);

• ben conscio della illiceità delle sue condotte, si è quasi sempre servito di utenze telefoniche altrui nel tentativo, spesso fallito, di

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sottrarsi all’intercettazione di conversazioni compromettenti, ovvero ha utilizzato altri stratagemmi al chiaro fine di tenere riservate le tematiche di certi abboccamenti 223.

Ma se si vuol cogliere fino in fondo la reale portata della pericolosità sociale manifestata dall’odierno proponendo, la succinta descrizione di condotte che precede va necessariamente completata con riferimento ai soggetti che, di volta in volta, hanno subito le sue pressioni ed i suoi voleri. Quasi sempre, infatti, il destinatario degli ordini o dei “perentori consigli” del Giammarinaro, lungi dal rivestire gli abiti dimessi del carneade di turno, è semmai autorevole soggetto dalla prorompente personalità, come nel caso del Sindaco di Salemi (peraltro, e ad abundantiam, forte di un alto indice di gradimento presso il vasto pubblico televisivo): ciononostante, anche una personalità di tale spessore non può far a meno di acquisire, perlomeno, il suo imprimatur per qualsivoglia decisione 224 . 223 a mero titolo di esempio, si pensi a quanto accertato dalla p.g. il 20.11.2002 allorquando, durante la permanenza autorizzata nella città di Trapani, ultimate le incombenze presso l’ospedale in tarda mattinata, il GIAMMARINARO, che si trovava bordo di una Ford Focus in compagnia dell’ARDAGNA Nicola nonché di una donna, verosimilmente da identificarsi per la sua segretaria ROBINO Mirella, si fermava in questa via G.B. Fardella, nei pressi del civico 206, dove si trovava parcheggiata un’autovettura Alfa 156 targata BL412PJ, a bordo della quale saliva percorrendo il tragitto fino alla strada provinciale per Salemi. Prima di mettersi sulla via del ritorno, tuttavia, il GIAMMARINARO tornava a bordo della Ford Focus con la quale aveva raggiunto l’ospedale. Tale circostanza induce a ritenere che il GIAMMARINARO abbia sfruttato l’occasione dell’autorizzazione a recarsi fuori dal comune di residenza per raggiungere Trapani, incontrando in via riservata altre persone, tanto da preferire conversare a bordo di diversa autovettura. Dalla prosecuzione del servizio di osservazione si riusciva ad identificare il soggetto alla guida della Alfa 156 per MIONE Leonardo, nato a Erice il 28.2.1955 ivi residente in Salita Sant’Anna nr.42, avvocato, presidente della “CE.S.ME. spa”, struttura sanitaria con sede in Castelvetrano in via Gentile nr.10, della quale, peraltro, risultavano vice presidente il CAPIZZO Salvatore (peraltro da poco ucciso, il precedente 01.10.2002) e consigliere la ROBINO . 224 come risulta aver fatto finanche lo stesso Cuffaro Salvatore, ex Presidente della Regione Sicilia, attualmente detenuto per reato aggravato ex art. 7, in passato solito far visita al soggiornante obbligato della P.S. Giammarinaro Giuseppe presso la di lui abitazione in Salemi ed aduso a ricevere sue direttive per il tramite di David COSTA, politico marsalese già coinvolto in operazioni antimafia della Squadra Mobile e poi assolto dai reati contestatigli . A proposito del Cuffaro, si rammenta passo di una conversazione intercettata e riportata nel corpo proposta, nel corso della quale la NEGLIA chiedeva al marito il perché dell’accanimento da parte degli organi inquirenti (…ma perché ce l’ hanno sempre con questo?… ) nei confronti di un soggetto certamente riferibile al GIAMMARINARO, e il CACCIATORE spiegava che ciò era dovuto al fatto che la moglie di tale soggetto era in società con la moglie di altro uomo non meglio indicato (… dice che sua moglie era… aveva una società con l’altra moglie… ), aggiungendo poco dopo che si trattava della moglie (…con la moglie di chi?…) di “CUFFARO” (di CUFFARO… (incomprensibile)… una cosa… io non ci credo… questi errori loro non li fanno… a tutte queste chiacchiere non ci credo… ), certamente da identificarsi proprio per CUFFARO Salvatore. In ordine a tale ultimo inciso, si precisa che effettivamente il CUFFARO Salvatore, da accertamenti eseguiti presso la Camera di Commercio, risultava aver ricoperto, dal 04.05.1989 al 29.12.1989, la carica di socio accomandante della Società in accomandita semplice denominata “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia – S.a.s. di CALISTRO Giovanna” , sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI, traversa 09, nella quale si ricorda (come più dettagliatamente esposto infra) la presenza, tra gli altri, in qualità di socio accomandatario, appunto della CALISTRO Giovanna, moglie del GIAMMARINARO, nonché in quella di soci accomandanti dei due figli GIAMMARINARO Francesco ed Emanuela.

225…nel dialogo, da subito il GIAMMARINARO esordiva avanzando una richiesta all’interlocutore di 50.000.000 di lire (…un quaranta… cinquanta milioni… un venticinque mila Euro si possono fare…

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Ma sono tutti i personaggi che si muovono nell’orizzonte del Giammarinaro a divenire prima o poi sue appendici, se non proprio “burattini” da muovere a piacimento:

- è questo il poco commendevole giudizio che dà di se stesso l’onorevole Lo Giudice, eletto per volere del Giammarinaro e poi al suo volere asservito ( “… effettivamente ho capito che con tale discorso più volte pubblicamente

ribadito dal GIAMMARINARO Giuseppe questi intendeva dimostrare alle persone

presenti di essere l’unico riferimento politico in provincia e che io sarei durato in carica

solo se fossi stato allineato alle sue direttive. In tal modo il GIAMMARINARO mi faceva passare per un “burattino” …);

- è questo il ruolo che ha svolto l’ex Direttore Sanitario dell’A.s.l. trapanese Dott. Cangemi Giuseppe durante il suo mandato;

- è questa la funzione che rivestono gli amministratori fittizi delle sue società, proni al volere del Giammarinaro e pronti, finanche, a distrarre ingenti somme di denaro dalle casse sociali per farle confluire nelle private casse del nostro225;

- è questo di certo l’animus che ha spinto suoi fedelissimi a rischiare in prima persona, perfino la galera, per favorirlo 226.

no?…) che gli necessitavano al fine di pagare alcune opere edili realizzate presso la sua abitazione salemitana sita in quella contrada Filci (…l’ hai capito?… ho l’impianto… dovevo fare questa cosa dell’elettricista… e l’impian… ). Da parte sua, il CACCIATORE, oltre che accogliere subordinatamente (sissignore) la richiesta del GIAMMARINARO, proponeva la realizzazione di un fondo in nero per l’importo di circa 1.000.000.000 di vecchie lire (…eh… allora quanto… quanto dobbiamo uscire poi, perché vedi che dobbiamo costituire un fondo di un miliardo…). Tale specifica proposta effettuata dal CACCIATORE ovviamente veniva accettata da parte dell’interlocutore, che, tuttavia, rimarcava la necessità di coprire le spese relative a delle fatturazioni per un importo totale di circa 50.000.000 di vecchie lire (io ti sto parlando che le fatturazioni che servono a me sono di una cinquantina di milioni… ). 226 con sentenza nr. 74/99 del 19.4.1999, il Tribunale di Marsala ha condannato Pilocane Giuseppe, nato a Salemi il 15.3.1961, all’epoca consigliere comunale D.C. e, dalla fine del ’91 alla fine del ’94, socio accomandatario della “Ginnic Club Alicia”, la Rizzo Francesca, nata a Salemi l’1.10.1964, attualmente membro del collegio sindacale di Nuovo Obiettivo Soc. Coop. a r.l. ma all’epoca impiegata presso la segreteria particolare dell’allora Deputato A.R.S. GIAMMARINARO Giuseppe, ed il più volte citato ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.1.1965, poiché responsabili del reato di favoreggiamento personale (consumato il 20.1.1994) nei confronti del GIAMMARINARO, avendo rinvenuto e rimosso, in concorso tra loro e con il Calistro Bruno, apparati di intercettazione ambientale installati nei locali della suddetta segreteria.

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- è questa la pantomima cui si prestano alcuni consiglieri ed assessori comunali di Salemi allorquando, dovendo approvare debiti fuori bilancio, ritardano i lavori d’aula per trasferirsi, quasi in processione, presso la privata dimora del primo cittadino ove, presente il Giammarinaro, proseguire la discussione227; peraltro, tra i consiglieri o assessori del Comune di Salemi figurano, al tempo delle indagini, anche soggetti a lui legati da stretti vincoli di parentela (il cognato CALISTRO Angelo) ovvero soggetti in passato a lui sottoposti per motivi di lavoro, come i consiglieri FERRO Giuseppe, ex dipendente dell’impresa individuale del Giammarinaro, e GUCCIARDI Fabrizio, socio del figlio in due imprese.

E’ questa, in definitiva, la parte che finiscono per recitare i soggetti del suo vasto entourage: quella di persone sempre “a completa disposizione”, secondo un copione già troppe volte letto in un ambito territoriale a vocazione decisamente mafiosa. Con riguardo, ancora, al penetrante controllo esercitato sul Comune di Salemi, recentissime indagini attivate in seguito ad una serie di minacce in pregiudizio del suo primo cittadino, hanno tratteggiato a tinte assai fosche quella realtà politico amministrativa, tanto da indurre il Pubbico Ministero Dr. Carlo Marzella, nella richiesta di archiviazione del 6 settembre 2010 - pur rappresentando di non aver acquisito elementi idonei a individuare la provenienza delle numerose minacce anonime di cui è rimasto vittima Vittorio SGARBI - a precisare come le risultanze investigative avessero, comunque “..delineato un contesto ambientale in cui Pino GlAMMARINARO, già processato ed assolto per reati in materia di criminalità organizzata, ha inciso in modo significativo su alcune delibere del Comune di Salemi guidato da Vittorio SGARBI….” 228.

227 Sintomatico del sistematico presidio svolto dal GIAMMARINARO, è l’esito di un servizio di osservazione svolto da un Maresciallo CC. in occasione del Consiglio Comunale del 01.03.2010. Il militare, venuto a conoscenza che l'inizio del Consiglio Comunale, previsto per le ore 21:00, era slittato di un'ora per la mancanza del numero legale dei Consiglieri Comunali, appurava all'interno dell'Aula che l'effettiva causa dell'assenza dei Consiglieri era dovuta al fatto che vi era in corso una riunione presso l'ufficio di Gabinetto del Sindaco alla quale, per l'appunto, prendevano parte alcuni Consiglieri non presenti, alcuni Assessori, il Sindaco e il GIAMMARINARO Giuseppe. Il sottufficiale apprendeva anche che poiché nel corso del Consiglio avrebbero dovuto discutere l'approvazione dei debiti fuori bilancio, nella "c.d." pre-riunione, avrebbero dovuto concordare preventivamente la linea da seguire. Appresa tale notizia, il maresciallo si recava nei pressi dell'abitazione del Sindaco e, alle ore 21:40 circa, verificava l'uscita dalla stessa dei seguenti soggetti: il Sindaco SGARBI Vittorio, il Presidente del Consiglio ASARO Giuseppa, gli Assessori CALISTRO Angelo, BIVONA CATERINA e TORTORICI; i consiglieri RUBINO Giuseppe, GUCClARDI Fabrizio, BASCONE Leonardo, ANGELO Melchiorre, FERRO Giuseppe, GRASSA Leonardo e GRECO Giuseppe; nonché i due collaboratori esterni del Sindaco CANTAMESSA Giada e BALLARIO Nicolas. Per ultimo veniva visto uscire il GIAMMARINARO Giuseppe, che fermatosi sull'uscio della porta iniziava a dialogare con il proprio autista ARDAGNA Nicola. 228 secondo gli operatori di p.g. dell’Arma “… l'attività tecnica ha permesso di intercettare una fitta serie di conversazioni telefoniche su temi - spesso delicati - che riguardano il Comune, intercorse tra amministratori comunali ed altri soggetti, i quali,

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Ad ulteriore riprova, ove mai ve ne fosse bisogno, di quanto appena detto, si riportano alcuni passi della presente proposta - tratti da conversazioni intercettate o da verbalizzazioni di informazioni - ritenuti particolarmente significativi anche perché relativi a periodi assai recenti:

• il 07.10.2009, Il Vice sindaco FAVUZZA Antonella confidava al fidato CARADONNA Gianluigi che il bilancio era stato fatto presso l’abitazione del GIAMMARINARO e che l’Assessore Caterina BIVONA ed il consigliere Leonardo BASCONE, entrambi vicini al GIAMMARINARO, avevano personalmente portato il carteggio presso la casa dell’ex sorvegliato di PS provvedendo a cambiare i capitoli di spesa.

• il 16 ottobre 2009 il Sindaco SGARBI, dopo essere stato informato dall'assessore Caterina BIVONA che la Prefettura di Trapani esigeva l'immediata assegnazione (ai sensi dell’allora vigente normativa sull’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie) di un terreno agricolo, di circa sessanta ettari, confiscato al noto esponente mafioso e narcotrafficante MICELI Salvatore, le chiedeva chi avesse presentato domanda per l'assegnazione di quel terreno. La BIVONA informava, quindi, lo SGARBI che l'istanza era stata presentata da "Slow Food" e dall'associazione antimafia "LIBERA", provocando il disappunto di SGARBI, che manifestava di non aver alcuna intenzione di assegnare il terreno a "quelli di Don Ciotti “. Nel momento stesso in cui la BIVONA ricordava allo SGARBI che il volere di GIAMMARINARO era un altro, ossia quello di affidare il bene alla gestione dell’A.I.A.S. per il tramite di un suo rappresentante indicato dallo stesso GIAMMARINARO, il Sindaco si preoccupava di telefonare immediatamente al GIAMMARINARO per farsi indicare il nominativo della persona cui doveva essere assegnato il terreno confiscato alla mafia, e quest'ultimo gli ribadiva che il terreno doveva essere assegnato dal Comune di Salemi a Francesco LO TROVATO, rappresentante dell' associazione AIAS.

• In data 26.11.2009 il consigliere comunale GUCCIARDI Fabrizio chiamava il GIAMMARlNARO Giuseppe, pregandolo, qualora questi

sebbene ufficialmente non abbiano alcun titolo per intervenire nell’amministrazione della cosa pubblica, partecipano alle fasi decisionali più importanti, o peggio, talvolta, risultano essere gli unici ed incontrastati decisori”, ritenendo del tutto fondata l'ipotesi investigativa secondo la quale esista “…un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l’attività amministrativa del Comune di Salemi…”.

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fosse stato contattato dal Presidente del Consiglio ASARO Giuseppa (intesa Giusy ASARO), di mettersi in contatto con lui.

• Sempre nella stessa giornata del 26.11.2009 il GIAMMARINARO Giuseppe conversava con Giusy ASARO (Presidente del Consiglio di Salemi), la quale lamentava il comportamento scorretto assunto dal consigliere Giuseppe FILECCIA; il GIAMMARINARO Giuseppe, preso atto di tale lamentela, comunicava che li avrebbe raggiunti a Salemi per quel pomeriggio alle 17,30.

• Il 4 dicembre 2009 l'assessore Caterina BIVONA chiedeva

espressamente al GIAMMARINARO Pino l'assenso (“…Ketti ti autorizzo”) per autorizzare uno spettacolo natalizio, nonostante il diniego già espresso dal sindaco SGARBI (“Vittorio, non glielo vuole dare a morire”).

• In data 04.12.2009 il consigliere comunale di Salemi RUBINO Giuseppe informava il GIAMMARINARO Giuseppe di avere ricevuto la notifica di convocazione straordinaria del consiglio comunale relativamente alla gestione dell'acqua; anche in questo caso, il GIAMMARINARO, appreso l’orario per cui era stata fissata la riunione consiliare, dava istruzione al RUBINO di passare da casa sua.

• nella conversazione avvenuta il 22.01.2010, il Vice Sindaco FAVUZZA Antonella chiamava il GIAMMARINARO chiedendogli di dare istruzione al consigliere Fabrizio GUCCIARDI e agli altri componenti del consiglio, al fine di approvare il regolamento per le case ubicate nel centro storico in vendita ad 1 euro. Il GIAMMARINARO assicurava che l’avrebbe richiamata a breve .

• In altra conversazione del 26 gennaio 2010, emerge poi che nel momento in cui gli erano pervenute delle semplici voci, circa la probabile sostituzione, da parte dello SGARBI, di alcuni assessori senza il suo assenso, il GIAMMARINARO aveva espresso il suo disappunto verso il Sindaco Vittorio SGARBI e, dopo avergli intimato che qualora questa "cosa" fosse stata vera si sarebbe "dispiaciuto", l’ammoniva che con i "suoi" due Assessori non gli avrebbe fatto fare delle brutte figure ed ancora che,

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attesa la maggioranza consigliare di cui disponeva, avrebbe deciso personalmente quando fosse stato il momento giusto e chi sostituire .

• In merito al ruolo occulto dell’ex sorvegliato speciale di PS nel pesante condizionamento dell’attività amministrativa di Salemi, l’ex Assessore

TOSCANI Oliviero chiariva, testualmente, in modo significativo: “ho deciso di lasciare la Giunta di Salemi perché mi sono reso conto che il contesto territoriale, che mi permetto di definire "mafioso", non mi consentiva di operare in maniera libera ed autonoma nell'amministrazione comunale. In particolare, Le posso dire che sin dal mio ingresso in Giunta, ho potuto constatare la costante presenza di Pino GIAMMARINARO alle riunioni della Giunta. GIAMMARINARO partecipava e assumeva decisioni - senza averne alcun titolo - alle riunioni della Giunta di Salemi, alla presenza di SGARBI, del sottoscritto e di altri assessori comunali. La cosa mi sembrò alquanto anomala, perché nessun estraneo aveva mai partecipato alle riunioni della Giunta…”

• Il TOSCANI lamentava come, il giorno addietro, avesse contestato all’assessore Antonina GRILLO di essere anche lei, pur se inconsapevolmente, una pedina del GIAMMARINARO (“gli ho detto GRILLO in fondo anche tu sei una pedina di GIAMMARINARO non ti rendi

conto......siete tutti così coinvolti in quel sistema.....che anche chi pensa di non essere un suo servo lo è! !....”)

• Circa gli scontri personali avuti con il GIAMMARINARO, il TOSCANI

riferiva: “..Credo che GIAMMARINARO è rimasto sconvolto dal fatto che io non abbia mai voluto riconoscere il suo potere, evidentemente perché non era abituato a prese di posizione così chiare e nette nei suoi confronti...”.

• Il TOSCANI chiariva, altresì, che in seno alla Giunta il GIAMMARINARO aveva voluto inserire la BIVONA ed Angelo

CALLISTO che - spiegava - “erano tra coloro che si opponevano fortemente alle mie proposte innovative.”

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• Formulando alcuni esempi sui progetti da realizzare, ed avversati dai sodali del GIAMMARINARO, il TOSCANI rammentava una richiesta di finanziamento per un progetto sulla condizione femminile, avverso il quale il consigliere comunale Fabrizio GUCCIARDI, contiguo – come sopra si è visto – al GIAMMARINARO, aveva avvicinato una delle collaboratrici del TOSCANI, Giuliana CONTE, intimorendola e

dicendole che quella richiesta di finanziamento era "roba loro", sicché dovevano astenersi dal portarla avanti.

• TOSCANI: “..SGARBI mi ha detto che fu Pino GIAMARINARO a chiedergli

di fare il Sindaco di Salemi. Mi ha detto che GIAMMARINARO salì a Milano e

gli fece la proposta. SGARBI me ne parlò, mi chiese cosa ne pensavo e gli risposi che

mi sembrava un'idea "eccentrica" ma interessante..”

• Infine, il TOSCANI concludeva dicendo che lo SGARBI, da lui spesso interpellato “sulla presenza ingombrante di GlAMMARINARO” , lo aveva definito “un mafiosetto che non conta nulla”.

Per quanto esposto, si reputano acquisiti solidi elementi dai quali inferire un giudizio di attuale, elevata e qualificata pericolosità sociale del Giammarinaro Giuseppe, che ne rende improcrastinabile l’assoggettamento a severa misura di prevenzione personale ai sensi della legge 575/65 nuova formulazione. § V.2) Con riguardo all’aspetto patrimoniale Non vi è dubbio che i due aspetti (personale e patrimoniale) che per comodità espositiva si stanno tratteggiando partitamente nel presente capitolo, per le loro dinamiche ed interrelazioni dipingono, come forse mai prima d’ora, un profilo unitario ed univoco dell’odierno proponendo. Per quanto di specifica attinenza a questo paragrafo, è emerso chiaramente come le realizzazioni ed i successi del Giammarinaro Giuseppe in campo imprenditoriale e patrimoniale (sembra quindi pleonastico aggiungere in quello politico) siano da sempre connotati da chiara idiosincrasia al rispetto delle leggi, anche di quelle che regolano la libera concorrenza ed il mercato.

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A titolo di premessa di quanto si dirà in seguito, inconfutabili elementi di riscontro a tale valutazione e di viatico per successive dello stesso tenore, si traggono già da significativa dichiarazione – riportata all’inizio della presente proposta e che qui si reputa opportuno replicare – del collaboratore di giustizia LANZALACO Salvatore, grande conoscitore delle trame sottese al sistema degli appalti in Sicilia, il quale già alla fine degli anni ’90 aveva illustrato i rapporti di contiguità che legavano SCIMEMI Antonino ai noti cugini SALVO, all’ex on. GIAMMARINARO Giuseppe e ad alcuni esponenti della famiglia mafiosa mazarese per la sistematica aggiudicazione di appalti, banditi dai vari enti pubblici, ad un cartello di ditte compiacenti agli interessi mafiosi. Infatti, interrogato il 18.06.97 dal P.M. Dott. G. Sturzo della Procura di Palermo, il LANZALACO Salvatore aveva dichiarato sul conto del GIAMMARINARO: “…..GIAMMARINARO PINO mi fu presentato da ANTONINO SCIMEMI, detto NINO, da Salemi per i lavori della ricostruzione del Belice, in quanto dovevamo realizzare come progetto e gestire alcuni finanziamenti tramite il MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI. Per esempio c’era da fare un grosso complesso sportivo; il GIAMMARINARO doveva individuare una impresa che doveva pagare l’acquisto del finanziamento. Ricordo che il periodo era quello del 1988-1989. IL GIAMMARINARO a quel tempo era presidente della USL, credo di MAZARA DEL VALLO, e rappresentava la DEMOCRAZIA CRISTIANA vicina ai SALVO di SALEMI. Lo SCIMEMI invece era vicino al GUNNELLA ARISTIDE che poi era di MAZARA DEL VALLO. I due gruppi sul territorio avevano una buona forza che poteva gestire ogni appalto. Per cercare di gestire questi appalti occorreva una ditta che anticipasse le tangenti. Portai il GIAMMARINARO alla SII, dall’AMARILLI. Eravamo io, GIAMMARINARO PINO, SCIMEMI NINO ed un architetto di cui non ricordo il nome e CRISAFULLI ETTORE. In quella occasione abbiamo dormito al PLAZA di via del Corso a Roma. Tutto fu pagato da CRISAFULLI. Abbiamo parlato del progetto con AMARILLI. I soldi dovevano arrivare con dei decreti di finanziamento che dovevano essere pagati subito. L’AMARILLI prese tempo perché doveva parlare con l’ing. PROFETA che ci fece sapere che non poteva pagare subito la cifra richiesta che era molto alta, per circa 500 milioni oltre il resto da pagare successivamente. Non c’era un progetto tecnico che doveva essere fatto dopo; si sapeva che c’erano i fondi da utilizzare per la ricostruzione ; questi fondi dovevano essere dati a mezzo di concessione d’opera pubblica. Se non ricordo male alcuni lavori furono dati alla IMPRESIT, altre alla LODIGIANI. Attraverso i suoi accordi politici GIAMMARINARO riusciva a controllare una grande fetta dei lavori in oggetto e dei finanziamenti per appalti pubblici, anche perché in ogni paese aveva un forte appoggio politico di consiglieri comunali della sua corrente. Una parte di questi fondi il

GIAMMARINARO li pilotò a delle imprese a lui amiche, mi riservo di fare i nomi successivamente. Altra parte dei finanziamenti fu gestita direttamente da GIAMMARINARO in concorso con un cognato ingegnere, di cui non

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ricordo il nome, che poi fu sottoposto ad indagine per il rinvenimento di una microspia nell’ufficio del GIAMMARINARO. Quest’ultimo aveva una impresa intestata fittiziamente al cognato di cui sopra con delle iscrizioni molto piccole e solitamente si associava con il CARIMBE dello SCIMEMI ANTONINO. Il CARIMBE non potendo avere iscrizioni ANC, perchè non era un impresa, si rivolgeva ad imprese del nord Italia

facendo finta di associarle e poi mediante le iscrizioni delle stesse partecipava alle gare pilotate dal GIAMMARINARO e da SCIMEMI Antonino aggiudicandosele. Sono a conoscenza di questi fatti perché me li hanno raccontati sia GIAMMARINARO PINO che SCIMEMI ANTONINO ; inoltre ho lavorato con loro per dei lavori a SALEMI, CALATAFIMI, VITA, ALCAMO e CASTELLAMARE DEL

GOLFO. Questi appalti erano stati aggiudicati ai due di cui sopra o assieme o separatamente, anche a mezzo di imprese prestanome. Sono circa 16 appalti di cinque miliardi ciascuno, però soltanto in alcuni figuro direttamente io come progettista e direttore dei lavori. Tracce di questi lavori possono essere trovate o nella lista di consulenze che è stata da voi sequestrata o tra i progetti

che avevo in ufficio. Tutti questi appalti sono stati truccati dalle persone di cui ho detto ed ho collaborato a queste turbative. Il nostro cammino è cominciato nel 1988 e già nel 1992 questo gruppo gestiva appalti per decine e decine di miliardi, fino al momento delle elezioni regionali quando il GIAMMARINARO fu messo in lista per decisione dei SALVO.

……..omissis……… Dopo le elezioni regionali su invito dello SCIMEMI assegnai all’uso dello GIAMMARINARO alcune stanze del mio studio , che venivano utilizzate dallo stesso come segreteria. La segreteria a Palermo era gestita da una persona anziana di cui mi sfugge il nome , ma che sarei in grado di riconoscere.

Dopo il successo alle elezioni regionali GIAMMARINARO cominciò a portare diversi decreti finanziamento di opere pubbliche che venivano gestiti in favore della loro assegnazione al CARIMBE per come ho detto sopra in accordo con lo SCIMEMI NINO. L’aggiudicazione avveniva per come ho detto sopra mediante le false

iscrizioni di grosse società nazionali. Le stazioni appaltanti erano pienamente a conoscenza di cosa accadeva e contribuivano a favorire la “gestione” di questi appalti in favore del CARIMBE. Mi riservo di essere più preciso su questi appalti a seguito dell’esame della documentazione e di domande specifiche. Da questo rapporto che si è creato con GIAMMARINARO PINO è nata una amicizia che al momento del suo arresto s’è concretata con il mio aiuto per sfuggire all’ordine di arresto, per circa due giorni, in quanto l’ho nascosto una sera a casa mia e l’indomani mattina è andato via. Ricordo che già una settimana prima dell’emanazione dell’ordine di cattura per GIAMMARINARO lo stesso sapeva che stava per essere arrestato e stava preparando la sua fuga. La stessa doveva avvenire con un peschereccio di MAZARA del VALLO, per come poi fu. Inoltre ricordo un incontro tra GIAMMARINARO e SAVONA RICCARDO, di cui ho già detto, al congresso regionale dei POPOLARI tenuto al

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SARACEN di PALERMO quando in prospettiva della fuga GIAMMARINARO aveva chiesto al SAVONA di procurargli una liquidità che lo stesso gli consegnò poi ad ALCAMO al Monte dei Paschi di Siena ove era stato trasferito. Con questi soldi GIAMMARINARO è rimasto per un po’ tempo in AFRICA , credo in TUNISIA, ma non so dove. Poi GIAMMARINARO con l’aiuto del cognato, di cui ho detto sopra, e dello SCIMEMI NINO , fu trasferito in SLOVENIA , in quanto a circa quindici chilometri dalla frontiera, c’è una ditta che fa capo al CARIMBE e quindi allo SCIMEMI NINO. SCIMEMI mi disse che GIAMMARINARO era nascosto là. Io sono stato in questa cittadina Slovena di cui mi sfugge il nome, è sul mare ed ha un piccolo porticciolo. Ho visto la fabbrica e gli uffici che è riferibile allo SCIMEMI in quanto lo stesso ha concluso degli accordi commerciali attraverso i quali ha l’esclusiva dei beni prodotti in questa fabbrica. Credo che in ufficio da me ci siano dei depliant su questa fabbrica. La stessa produce porte, bacini galleggianti, passerelle marine etc… Inoltre lo SCIMEMI ha a BOLOGNA una impresa di spedizione terrestri con camion denominata SIDERCOM o SIDERCOMIT che si occupa di trasportare i prodotti costruiti nella fabbrica Slovena; io non ci sono mai andato, Pietro La CHIUSA si. SCIMEMI NINO mi disse che poteva assicurare i contatti con GIAMMARINARO a mezzo di questi rapporti commerciali con la fabbrica slovena. Sono a conoscenza che SCIMEMI Nino ed il cognato di GIAMMARINARO hanno incontrato lo stesso in Slovenia durante la sua latitanza. Sono andato a prendere a GIAMMARINARO alla clinica VILLA SERENA di PALERMO per portarlo a casa mia. Fu SCIMEMI NINO che mi chiamò e mi disse che dovevamo vederci a VILLA SERENA. Non avendo macchina mi feci accompagnare dai MILAZZO, Pietro e Corrado ed incontrammo lo SCIMEMI che mi chiese di nascondere GIAMMARINARO ; erano presenti oltre a me i MILAZZO, lo SCIMEMI, il cognato di GIAMMARINARO , un ingegnere di cui non ricordo il nome ed infine arrivò GIAMMARINARO . Era Domenica sera , c’era molta gente ed abbiamo atteso che facesse buio prima di portarlo a casa mia. L’indomani SCIMEMI lo venne a prendere e lo portò via…” Ed ancora, ad ulteriore conferma del fatto che l’odierno proponendo si è sovente relazionato, è entrato in contatto personale, ovvero ha intrecciato rapporti di affari, soprattutto volti ad ottenere finanziamenti pubblici, con soggetti contigui od organici a “cosa nostra”, si ricordino le dichiarazioni rese sull’argomento il giorno 11/11/2002 alla D.D.A. di Palermo dal noto capo mafia palermitano GIUFFRE’ Antonino: “A D.R. Circa GIAMMARINARO Giuseppe di cui l’Ufficio mi chiede, se mal non ricordo, collego questo nome a lavori pubblici ed a Nino BIANCOROSSO, anche se non posso essere più preciso.

A D.R. Il BIANCOROSSO si era aggiudicato dei lavori in provincia di Trapani e se mal

non ricordo lo stesso mi disse che per il finanziamento dei lavori si era servito di

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questo GIAMMARINARO. Ero stato io ad introdurre il BIANCOROSSO a

Trapani, previa autorizzazione di PROVENZANO e con l’intermediazione di MASTRO CICCIO, attraverso il quale doveva passare ogni operazione. Il BIANCOROSSO si occupava in prevalenza di lavori stradali.

Era il GIAMMARINARO che si occupava di fare pervenire i finanziamenti per quei lavori che interessavano gli imprenditori vicini a cosa nostra. Se mal non ricordo quest’attività si colloca temporalmente tra il 1988 ed il 1991.” Per attualizzare ed approfondire l’esame dell’immutato modus operandi dell’odierno proponendo, si torni all’indagine svolta dalla locale Squadra Mobile e compendiata nella c.n.r. del 2008, dalla quale emerge nitidamente il reticolo di interessi economico/politico/clientelari, in cui la figura del Giammarinaro è onnipresente, anche se non sempre fisicamente, perché di continuo invocata o perlomeno evocata dai diversi dialoganti. Ed in ognuno di questi dialoghi, il Giammarinaro appare come il vero plenipotenziario, non soltanto delle società di cui per interposte persone dispone, ma dell’intero sistema della Sanità in questa provincia: ogni indirizzo e scelta partoriti dal Giammarinaro, sono sì finalizzati ad accrescere il potere economico delle società di cui oggi si chiede il sequestro, ma anche e soprattutto preordinati a perpetuare ed implementare un vero e proprio dispositivo di controllo, non solo della Sanità medesima, ma del territorio di interesse tutto, mercé il mantenimento dell’atavica capacità di ingerenza politica ed il dispiegamento di tante efficienti “parabole”, sollecite nel captare e rapportargli qualsivoglia, più o meno sospetto, segnale 229 . Solo in tal senso, quindi, possono essere lette certe scelte operate dal Giammarinaro dalle stanze dei bottoni delle società in argomento, come quelle che, in stridente controtendenza rispetto a perduranti, sfavorevoli congiunture economiche che spingono le aziende a licenziare, hanno indotto quelle del nostro a reclutare dipendenti in esubero rispetto alle reali esigenze230, di certo al 229 GIAMMARINARO : ehi ENZUCCIO!… BORRUSO : si il…l’amico nostro Direttore Sanitario pare che … dialoghi molto con TURANO …che hanno fatto si sono accordati può essere?… GIAMMARINARO : chi te l’ ha detto?… BORRUSO : li ho visti io oggi… GIAMMARINARO : con chi col padre o col figlio?… BORRUSO: il padre…il padre…il padre…dico non vorrei che tu gli hai aggiustato la cosa e poi il merito se lo prende quello… GIAMMARINARO : mah!… BORRUSO: comunque!…sappiti regolare è giusto che…poi… GIAMMARINARO : dove li hai visti?… BORRUSO: di fronte l’ospedale c’è la tabaccheria… quella dei CAMPO e si sono infilati là dentro e sono rimasti un bel pezzo a chiacchierare … 230 Sull’argomento, si ricordano i commenti fatti dai fedelissimi CACCIATORE e MIRABILE sulla necessità di adeguare il numero dei dipendenti alle disponibilità economiche, e sulle contestuali difficoltà di mettere in pratica tale proposito, in forza dei condizionamenti derivanti dalle sponsorizzazioni dei vari dipendenti da parte di personaggi influenti, che portavano in modo naturale i due interlocutori a chiamare in causa lo stesso GIAMMARINARO Giuseppe. In particolare, il MIRABILE manifestava la sua insofferenza verso le scelte operate dal GIAMMARINARO, portando l'esempio di un infermiere di Alcamo a nome “PELLERITO”, che causerebbero spesso aggravi di spesa giustificati non tanto dalle esigenze di personale delle società, quanto

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fine precipuo di accreditarsi prestigio e consenso da monetizzare poi - ovviamente in misura esponenziale - in suffragi per sé o per fidati “amici” in occasione di competizioni elettorali 231. E che il sistema imprenditoriale messo in piedi da Giammarinaro Giuseppe, oltre che da collettore di lauti flussi di denaro indebitamente percepito, funga da cabina di regia per intese affaristico/politiche, è dimostrato tra l’altro proprio dalla veemenza con cui, in occasione di una dialogo intercettato, l’ex Direttore Sanitario dell’A.s.l. di Trapani CANGEMI Giuseppe (soggetto personalmente ed intimamente relazionato pure con i Cuffaro), ganglio vitale di tale sistema, si rivolge al fratello reo di aver operato scelte politiche potenzialmente invise al Giammarinaro. Una personalità, quindi, quella del Giammarinaro Giuseppe, tumultuosa ed invadente, capace di determinare le sorti di qualsivoglia operatore della sanità territoriale, dalla nomina di primari suoi amici232 al posto di autentici “scienziati” - che se a lui non legati sono da considerare “scecchi” - ai trasferimenti del personale, dalle assunzioni pure superflue di nuove energie alle riduzioni (o ripristini) degli orari di servizio, il tutto dispiegato in un terreno sì limaccioso da

piuttosto da logiche clientelari (no… PELLERITO… (incomprensibile)… minchia… minchia Peppe la deve finire di imbarcare quel che capita… perché poi appena acchiappano… (incomprensibile)… mi hai capito?… quando c’è da prendere sono tutti là… e Peppe che se li porta a tutti… ). 231 L’On. LO GIUDICE Giuseppe confermava che avvalendosi dell’appoggio politico del GIAMMARINARO Giuseppe egli poteva attingere da un bacino di voti che provenivano dalle attività clientelari poste in essere dal predetto ex onorevole regionale nell’ambito della sanità provinciale e nella gestione di centri fisioterapici ed R.S.A. (…Ottenendo l’appoggio politico del GIAMMARINARO Giuseppe per l’elezione all’A.R.S. ero conscio che il predetto poteva compiacersi di un bacino di voti che provenivano dal suo precedente impegno all’interno dell’A.S.L., nonché la particolare vicinanza del medesimo presso centri di riabilitazione ed R.S.A. operanti in questa provincia…); quest’ultima circostanza confermata dalla telefonata ricevuta da soggetto con cui concordava un incontro politico da svolgere alla presenza di diverse persone presso i locali della famosa SALUS s.r.l. oggetto di apposita sezione nella presente nota (… ho ricevuto altra telefonata da parte di soggetto di cui non ricordo il nome il quale mi invitava a tenere una riunione presso i locali di società denominata SALUS in quanto mi assicurava che la predetta società mi avrebbe votato. Per quanto di mia conoscenza la SALUS si occupa di riabilitazione… ). 232 Infatti, dopo avere commentato i risultati elettorali del comune di Castellammare del Golfo, il TURANO esprimeva la propria impotenza in merito alla situazione che si era creata presso l’ospedale di Alcamo per il concorso a primario in cui, sebbene concorresse un medico che godeva di ottima reputazione professionale, definito per voce comune bravo come uno scienziato (“.. giustamente minchia qua hanno fatto il concorso all’ospedale come primario… eh… dice che c’è un dottore che è uno scienziato…”), vi era stata l’intromissione del GIAMMARINARO Giuseppe per sostenere fortemente tale dottor “SCALISI” (“…allora, però non lo vogliono fare vincere a questo… lo deve vincere SCALISI… perché è raccomandato da GIAMMARINARO … ”). A fronte di tale situazione, il TURANO, ancora una volta, apertamente si lamentava del potere esercitato dal GIAMMARINARO, essendo questi in grado di poter pilotare le sorti del concorso conformemente ai propri interessi, favorendo per tale delicato incarico una persona a lui vicina anziché gli aventi titolo in un settore delicato come la sanità (“… ora insomma si può andare appresso alla sanità… che invece di andare avanti quelli bravi… la sanità significa le persone malate… cose… cure… e fare andare avanti quelli che dicono loro solo perché sono amici loro… ”)

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indurre sdegnata riprovazione finanche in personaggi non proprio avulsi da certe logiche inquinate. Un sistema di “governo” , quello del Giammarinaro, che si dipana in un coacervo di relazioni ed incroci con soggetti assai equivoci, in “odor di mafia” ovvero alla stessa appartenenti, anche ai più alti vertici dell’Amministrazione Siciliana per la quale, come noto, il settore della Sanità da sempre rappresenta eletto centro di potere politico/economico. A tal riguardo, sembra quanto mai pertinente ai fini della presente proposta ricordare come, proprio il 26 febbraio c.a., il Procuratore Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Sicilia, con la Relazione d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2011 (cfr. all. nr. 33), abbia posto l’accento su uno dei più allarmanti motivi di autentico sperpero di denaro pubblico, individuandolo proprio nei rapporti (non disinteressati) tra il Servizio Sanitario Nazionale e l’imprenditoria privata operante nel settore medesimo e, nel caso concreto preso in esame, tra l’ex A.U.S.L. ora A.S.P. di Palermo, ed il famigerato ingegnere AIELLO Michele (condannato per associazione mafiosa e altri gravi reati, prestanome del boss Bernardo Provenzano e fortemente legato, come il GIAMMARINARO Giuseppe, all’ex Governatore della Regione Sicilia Salvatore “Totò” Cuffaro) proprietario di due cliniche private in Bagheria beneficiarie, negli anni 2002 e 2003, di rimborsi allora smisuratamente gonfiati e causa di un danno erariale complessivo di oltre 30 milioni di euro. Tale vicenda, per quanto qui d’interesse, è esemplare di un sistema di gestione della Sanità siciliana scandito da un ben collaudato rapporto sinallagmatico tra soggetti ed interessi mafiosi, politici ed economici, in cui puntualmente si replicano le medesime dinamiche e gli stessi strumenti operativi:

• intestazioni fittizie di quote e cariche sociali, atte a dissimulare la diretta e totale riferibilità delle attività imprenditoriali (private) del settore a soggetti mafiosi o “in odor di mafia”, anche e soprattutto al fine di accedere illecitamente a lucrative convenzioni con l’A.S.P. (già A.U.S.L.) di pertinenza;

• sapiente convogliamento di ingenti flussi di denaro pubblico per finanziare o rimborsare prestazioni sanitarie (vere o presunte) secondo tariffari preventivamente “gonfiati” e parecchio distanti dagli effettivi costi delle prestazioni medesime;

• condivisa allocazione di persone fidate e disponibili nelle funzioni nevralgiche e nei posti di comando del sistema - sia sul versante

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amministrativo che in quello più specificamente sanitario - pure allo scopo di perseguire strategie volte alla creazione o rimpinguamento di ampi bacini di voti, cui attingere in occasione di consultazioni elettorali.

Un settore, quello di cui si discute, le cui “potenzialità” il Giammarinaro, da autentico precursore, aveva ben compreso già alla metà degli anni ’80, allorquando assunse la carica di Presidente del Comitato di Gestione dell’A.S.L. n. 4 di Mazara del Vallo, e nel quale ha assai proficuamente continuato a recitare da attore protagonista, anche con le sue società gestite e controllate mediante fidati prestanome 233, come inconfutabilmente esposto in apposito capitolo della presente proposta. Le recenti indagini della Squadra Mobile, in verità, hanno attualizzato un modus operandi tipico del nostro, tra l’altro da sempre aduso ad infiltrarsi tramite prestanome negli assetti societari di imprese operanti nel settore della sanità privata convenzionata per trarne - sfruttando i poteri derivanti dal suo personale peso politico e dalle cariche rivestite negli enti pubblici - cospicue utilità economiche e non solo. Aprendo una chiosa, si rammenta che con decreto in data 10.6.2002, il GIP presso il Tribunale di Palermo disponeva il rinvio a giudizio del GIAMMARINARO Giuseppe, uomo politico e all’epoca dei fatti contestati anche componente del Consiglio Provinciale di Sanità di Trapani, di Gentile Giovanni, in quegli anni Medico Provinciale f. f., di Pandolfo Giuseppe, Primario in servizio presso la U.S.L. n. 3 di Marsala, di Spanò Giovanvito e di Terrazzini Guglielmo, funzionario in servizio presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, per rispondere, in concorso tra di loro - e con Panci Rosario Aldo, anch’egli funzionario presso il medesimo Assessorato Reg.le, e Lombardo Giacomo, cl. 1911 (per i quali si procedeva separatamente) - dei delitti di concussione continuata e di estorsione continuata aggravata ex art. 7 D.l. 152/91, perpetrati in un lasso di tempo compreso tra il 1987 ed il 1992. In particolare, veniva contestato ai suddetti imputati il reato di concussione, per avere, in concorso tra di loro ed abusando delle rispettive qualità, posto in essere, nel corso dell’attività istruttoria di competenza dell’ufficio del Medico Prov.le e dell’Assessorato Reg.le alla Sanità, tutta una serie di ostacoli burocratici onde ritardare sine die l’accoglimento dell’istanza presentata nel 1986 da FLO.RI. S.r.l. e, in seguito, da Clinica Morana S.r.l., entrambe imprese riconducibili ai coniugi Morana Benedetto e D’Antoni Angela, volta ad ottenere

233 alcuni tanto fidati da essere stati escussi quali testi a difesa nel procedimento n. 267/96 R.G.T. presso il Tribunale di Palermo, in cui il Giammarinaro era imputato di associazione mafiosa pluriaggravata.

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l’autorizzazione ad adibire un fabbricato, ubicato nel Comune di Marsala, a casa di cura, in maniera tale da indurre i due coniugi predetti a dare indebitamente, al fine di influire sull’attività dell’Ufficio del Medico Prov.le di Trapani e comunque degli altri Organi preposti al rilascio delle autorizzazioni predette (assessorato Regionale alla Sanità), delle utilità non dovute, consistite, per quanto qui di interesse:

- nell’aver ottenuto, in occasione della costituzione, in data 28.3.1988, della Clinica Morana S.r.l., il Gentile ed il GIAMMARINARO la disponibilità, per il tramite del loro prestanome “Studio Sanitas del Dr. Giovan Vito Spanò & C. S.n.c.”, del 10% del pertinente capitale sociale senza alcun reale esborso di denaro;

- nell’aver consentito che, senza alcun esborso economico, a seguito della fusione per incorporazione in data 4.8.1988 nella Clinica Morana S.r.l., il GIAMMARINARO ed il Gentile, per il tramite del menzionato prestanome “Studio Sanitas S.n.c.”, divenissero proprietari pro quota della FLO.RI. S.r.l., assumendo in tal guisa il diretto controllo anche sul patrimonio immobiliare della società incorporata, valutato in lire 2.500.000.000;

- nell’aver fatto conferire incarichi professionali all’Architetto Gentile

Francesco, fratello del predetto Medico Prov.le f.f., ed all’Ingegnere Calistro Bruno, cognato del GIAMMARINARO Giuseppe, (in luogo degli originari progettisti Fardella e Rizza), per la predisposizione di elaborati tecnici relativi alla clinica privata in argomento;

- nell’aver ottenuto che, in data 7.12.1989, il Gentile ed il GIAMMARINARO assumessero, per il tramite di altro loro prestanome, Lombardo Giacomo, il 16% - per il prezzo convenuto di lire 264.000.000 circa - del capitale sociale della Casa di Cura Morana S.r.l. (nuova ragione sociale della Clinica Morana S.r.l. assunta il 5.12.1989), che i due imputati versarono solo in parte;

- nell’aver fatto promettere al Panci ed al Terrazzini la cessione gratuita dell’8% del capitale sociale di Casa di Cura Morana S.r.l. e fatto dare loro, a titolo di anticipo, la somma di lire 12.000.000.

Veniva, infine, contestato al GIAMMARINARO Giuseppe ed al Gentile Giovanni il reato di estorsione aggravata per essersi fatti consegnare, per il tramite del Pandolfo Giuseppe, quale prezzo di acquisto delle quote del capitale sociale di Casa di Cura Morana S.r.l. che erano state fittiziamente intestate –

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come descritto sopra – ai menzionati prestanome Studio Sanitas S.n.c. e Lombardo Giacomo, la somma complessiva di lire 700.000.000 dai coniugi Morana-D’Antoni, i quali hanno così dovuto riacquistare - formalmente in data 6.12.1991, una volta ottenuta l’autorizzazione regionale per l’apertura della clinica - quanto da essi precedentemente elargito a causa delle condotte illecite, sopra descritte, perpetrate dal GIAMMARINARO e dal Gentile. Al termine del dibattimento, il Tribunale di Marsala, con la sentenza nr. 64/2006 Sent. del 20.2.2006, pur assolvendo il GIAMMARINARO, il Gentile ed il Pandolfo dal reato di estorsione continuata aggravata perché il fatto non sussiste, ha evidenziato che “solo l’avvenuta estinzione per prescrizione del reato di corruzione propria (relativamente all’acquisizione, in data 28.3.1988, da parte di Studio Sanitas S.n.c. del 10% del capitale sociale di Clinica Morana S.r.l. e della successiva fusione per incorporazione di FLO.RI. S.r.l. del 4.8.1988) riconducibile ai Morana, quali privati corruttori, ed al Gentile ed al GIAMMARINARO, quali

pubblici ufficiali corrotti, li ha sottratti da una sicura condanna penale”. (cfr. all. nr. 34) Ciò posto, un dato di fatto emerge, a parere dello scrivente, dalla vicenda sopra succintamente illustrata: il consistente vantaggio economico indebitamente tratto dal GIAMMARINARO Giuseppe (e dal Gentile) dal reato, prescritto, di corruzione. Altra vicenda emblematica di una personalità dotata di capacità manageriali nella gestione di attività illecite nonché altamente versatile nella programmazione e nell’attuazione seriale di condotte delinquenziali, è quella che emerge dalla lettura della sentenza nr. 98/2001 emessa dal Tribunale di Marsala il 22.3.2001 (v. stralcio – cfr. all. n. 35). Come sopra riferito, il GIAMMARINARO Giuseppe ha ricoperto, nel lasso di tempo compreso tra il luglio del 1985 ed il giugno del 1990, la carica di Presidente del Comitato di Gestione della U.S.L. nr. 4 di Mazara del Vallo. In ragione di tale incarico pubblico, il GIAMMARINARO - che si rammenta essersi sottratto, dal gennaio del 1995 all’ottobre del 1996, all’esecuzione dell’O.C.C. in carcere nr. 240/93 R.N.R.T. e nr. 1031/94 GIP emessa dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Marsala a seguito delle emergenze investigative relative ai numerosi illeciti penali consumati in danno del suddetto Ente pubblico - è stato sottoposto a processo penale dinanzi a quel Tribunale, siccome imputato dei gravi reati contro la P.A. previsti e puniti dagli artt. 319, 319 bis, 321, 314, 323, 353, 317 c.p. commessi, nell’anzidetta qualità di presidente del CO.GE., in concorso con altri coimputati, nonché in ordine al reato associativo finalizzato alla commissione dei delitti di cui agli artt. 314, 323, 353 e 648 c.p.

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Sebbene la posizione del prevenuto fosse stata definita con sentenza di condanna (esecutiva dal 24.3.1998), emessa ai sensi dell’art. 444 c.p.p., alla pena di anni 1 e mesi 10 e giorni 20 di reclusione ed egli avesse fruito della concessione della sospensione condizionale della pena subordinata al versamento di lire 200.000.000 in favore della U.S.L. n. 9 di Trapani (subentrata alla U.S.L. nr. 4 di Mazara del Vallo) costituitasi parte civile nel giudizio (cfr. all. nr. 36), si ritiene opportuno tratteggiare brevemente alcuni passi salienti dell’anzidetta sentenza nr. 98/2001 del 22.3.2001, emessa dalla A.G. lilibetana a carico degli altri correi nella medesima vicenda delittuosa, poiché rivelatrice di un inquietante scenario di grave malaffare e di sperpero delle risorse pubbliche per meri fini di arricchimento personale; per completezza di informazione, si premette, incidentalmente, che con la medesima sentenza venne definita anche la posizione dello stesso GIAMMARINARO, in relazione alla sola accusa di violenza carnale, con la formula non doversi procedere poiché “esclusa l’aggravante contestata… (la qualità di pubblico ufficiale, ndr.) …, l’azione penale non doveva essere iniziata per mancanza di querela”, atteso che, attraverso l’istruzione dibattimentale, l’episodio de quo è stato collocato temporalmente nell’aprile/maggio del 1991, durante la campagna elettorale per l’elezione del GIAMMARINARO all’A.R.S., come “hanno concordemente riferito i testi

CAPIZZO, MANISCALCO Antonino, ARDAGNA, Lo Sciuto, Vivona,

Cammarata e Sucameli – amici della giovane… (la parte offesa dal reato, ndr.) … i primi due, autista del GIAMMARINARO il terzo, colleghi di partito di quest’ultimo gli altri…” . Tornando al tema principale del processo, quindi, citando, a titolo esemplificativo, soltanto uno tra i molteplici episodi di concussione, peculato, corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti ed altro che hanno caratterizzato negativamente la gestione della U.S.L. di Mazara del Vallo nella seconda metà degli anni ’80 dello scorso secolo e che - è rimasto accertato - hanno causato un notevole detrimento delle casse pubbliche valutabile in parecchi miliardi di lire dell’epoca, si ritiene opportuno evidenziare, siccome connotato da un’imprudente presunzione di impunibilità da parte degli ideatori e degli artefici, il delitto – di cui al capo 2 della richiamata sentenza – p. e p. dagli artt. 110, 112 nr. 1, 117, 81 cpv., 314 c.p., relativo alla contestazione mossa a carico del GIAMMARINARO, degli altri componenti del medesimo CO.GE. (questi ultimi assolti in quanto si è accertato non aver avuto parte nell’ideazione e compimento del reato, poi riqualificato in truffa aggravata) e di pubblici impiegati in ordine all’appropriazione di ingenti somme di denaro mettendo in atto, con la necessaria complicità dei responsabili del servizio economico finanziario – all’epoca diretto dal fidato Marrone Andrea, cl. 1935 -, del servizio provveditorato e del servizio farmaceutico – in quegli anni diretto dal Lombardo Benedetto, cl. 1951 -, i seguenti diversi espedienti:

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- lire 835.961.003 derivanti da forniture in realtà mai effettuate da aziende inesistenti ma inserite nell’elenco dei fornitori;

- lire 286.528.185 derivanti dalla liquidazione di una serie di fatture emesse da una ditta fornitrice, F.A.S. S.n.c., per operazioni inesistenti;

- lire 244.444.304 ricavati mediante la maggiorazione dal prezzo unitario dei prodotti acquistati nel corso del 1991.

In merito, si reputa utile trascrivere, testualmente, passi estrapolati dalla sentenza in argomento (pagg. 37 e segg.), poiché sintomatici, non solo della complicità, ma anche della rete di copertura e di protezione di cui si è avvalso il GIAMMARINARO Giuseppe durante la gestione dell’U.S.L. mazarese: “emerge, poi, a chiare lettere dal file “Salvalav” contenuto nel floppy disk sequestrato presso l’ufficio del Lombardo… (Benedetto, ndr.)…, in cui lo stesso, annotando alcune considerazioni personali sulla gestione illecita dell’ente ospedaliero, fa esplicita menzione a quanto riferitogli dalla predetta… (il riferimento è alla Bonomo Concetta, impiegata della USL mazarese e coimputata nel medesimo processo, ndr.)… il 2.2.1994 in

ordine alla destinazione della somma da lui versata al Marrone a titolo di tangente per i pagamenti effettuati alla società Labortecnic e F.A.S. nonché in ordine al fatto che,

all’indomani dell’inizio delle indagini da parte della Guardia di Finanza, era in corso all’interno della USL una frenetica attività volta a cercare di aggiustare o addirittura sostituire le deliberazioni riguardanti appalti, forniture e concorsi adottate dal GIAMMARINARO con altre deliberazioni che non lo vedevano coinvolto.”. Ed ancora (a pagg. 78 e segg. della sentenza), al riguardo dell’imputazione per associazione per delinquere contestata, i Magistrati osservavano che “…i pagamenti per tangenti, protrattisi sino ai primi mesi del 1994, erano stati quindi intensificati all’avvicinarsi delle elezioni … (del giugno/luglio del 1991, ndr.) …che vedevano il GIAMMARINARO impegnato per la nomina a deputato dell’assemblea regionale siciliana, avendogli espressamente il Marrone… (Andrea, ndr.) …reso noto di avere maggiore necessità di denaro per far fronte

alle ingenti spese da affrontare per tale motivo… (…) … si deve ritenere che il Lombardo, con la collaborazione di altri funzionari dell’ente ospedaliero, quali, in particolare, il

Marrone e la Bonomo (rispettivamente dirigente e assistente amministrativa presso il servizio economico-finanziario), il Fasulo (dirigente del servizio provveditorato), il

GIAMMARINARO (presidente del comitato di gestione), abbia, a partire dal 1987 e sino al 1992, progettato e dato vita ad una struttura organizzativa, dotata di mezzi (quelli dello stesso apparato amministrativo di competenza), destinata a non esaurirsi con la consumazione dei reati-fine (lo dimostra il numero di illeciti compiuti e l’ampiezza dell’arco temporale interessato), finalizzata all’arricchimento personale mediante la consumazione di una serie indeterminata di reati concernenti il

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patrimonio… (…) …In particolare, il GIAMMARINARO ha rappresentato uno dei centri propulsori della complessa attività illecita dell’organizzazione, e ciò tanto in ragione dei poteri allo stesso formalmente facenti capo in qualità di presidente del comitato di gestione della USL n. 4 di Mazara del Vallo dall’85 al ’90, quanto, soprattutto, in ragione del peso politico dallo stesso conquistato nel breve volgere di alcuni anni nella provincia di Trapani…”.

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Tornando alla recente indagine compendiata nella c.n.r. del 2008, una prima considerazione si impone: le operazioni di intestazione fittizia svelate dalla Squadra Mobile nell’informativa cui si fa riferimento, si reputano già da sole sufficienti per motivare la proposta, e vuolsi l’applicazione, della misura del sequestro e della successiva confisca, a mente della normativa di cui alla legge 575/65, come riformulata dai recenti pacchetti sicurezza 2008 e 2009. Ma c’è di più: le intestazioni fittizie in argomento, oltre che al paradigmatico fine di sottrarre le società de quibus ai rigori di eventuali provvedimenti ablativi previsti dalla legge 575/65, sono state di certo preordinate alla stipula di convenzioni ed alla conseguente indebita percezione di rimborsi da parte dell’A.s.l. trapanese, non altrimenti realizzabili ove l’ingombrante presenza del Giammarinaro – ben nota al dott. Cangemi234 (per ciò indagato ex art. 10 quinquies l. 575/65) - fosse ufficialmente risultata dalla lettura degli assetti societari. E’ di tutta evidenza, quindi, come le società oggetto della presente proposta abbiano potuto, al riparo e sotto l’ala protettrice del Giammarinaro, illecitamente generarsi, operare ed arricchirsi in spregio ed al di fuori di qualsivoglia regola del mercato, della libera concorrenza e, in definitiva, dell’ordinamento giuridico; in particolare - mercé il Cangemi - stipulando convenzioni e percependo rimborsi oggettivamente e soggettivamente indebiti, potendo altresì contare sull’attivismo

234 Si ricordi a tal proposito come, a pieno riscontro di quanto emerso dalle intercettazioni effettuate nei confronti del deputato regionale TURANO Girolamo, anche il LAUDICINA Vincenzo rivelava di essere a conoscenza dell'enorme influenza esercitata dal Giammarinaro sulla A.S.L. di Trapani, attraverso il rapporto diretto intrattenuto con il citato CANGEMI Giuseppe (“...all’USL di Trapani il direttore amministrativo è tale CANGEMI, persona direttamente dipendente da GIAMMARINARO; all’ospedale Sant’Antonio di Trapani il direttore è tale DI CARLO, uomo di fiducia di GIAMMARINARO e CUFFARO…”). Ancora, il LAUDICINA sottolineava nuovi particolari in ordine al controllo del GIAMMARINARO Giuseppe nel settore amministrativo della sanità regionale, specificando come il rapporto intrattenuto dal prefato sorvegliato speciale di P.S. con il citato CANGEMI Giuseppe, si fosse sviluppato in una società occulta in cui erano rappresentati anche gli interessi del CANGEMI. Al riguardo, il LAUDICINA specificava, altresì, che il GIAMMARINARO Giuseppe nutriva parimenti cointeressenze societarie con il defunto imprenditore mazarese CAPIZZO Salvatore, prestanome del sorvegliato speciale di P.S., ucciso a Mazara del Vallo l'01.10.2002 (“…Sul GIAMMARINARO ho appreso anche che era socio di quell’infermiere di Mazara, ucciso tempo fa. Egli era socio di fatto in una società nella quale erano soci il GIAMMARINARO, CANGEMI (il manager dell’USL di TRAPANI) e Giovanni MESSINA. …”).

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del prefato Cangemi onde trovare corsie preferenziali finanche per la liquidazione delle singole fatture, sì da neutralizzare gli effetti negativi di fisiologici ritardi nei pagamenti da parte dell’A.S.L., verosimilmente non con la stessa solerzia trattati dal Direttore Sanitario nei riguardi delle altre strutture private operanti nel settore medesimo235 .

A prescindere, poi, dalla formale titolarità delle quote e delle cariche sociali, tutte le società oggetto della presente richiesta risultano essere gestite in prima persona dall’odierno proponendo236 il quale, in maniera assai arguta, ha almeno 235 Si riporta dal corpo proposta : infatti, il LIUZZA, particolarmente agitato, lamentava al CANGEMI di attendere da oltre un mese il pagamento di un fattura in favore della “Salus”, chiedendogli di occuparsene personalmente (“siamo sempre punto e a capo, questo, il signor CANDELA mi ha promesso un pagamento di mezza fattura… massimo, mi ha dato la parola d’onore che doveva accadere questa cosa entro il 29 del mese scorso, siamo al 9 di questo mese, e non c’è manco odore…io non lo so, se dobbiamo chiudere gli dici…te ne vuoi occupare tu gentilmente 5 minuti”) ottenendo il suo interessamento (ora vediamo, va bene) e anticipandogli che lo avrebbe richiamato entro breve per avere notizie. A poco meno di un’ora di distanza dalla conversazione ora esaminata, così come concordato con il

CANGEMI, il LIUZZA Stefano contattava nuovamente il Direttore Sanitario, allo scopo di avere notizie sul mancato

pagamento. Il CANGEMI, in linea con il LIUZZA, rintracciato il funzionario competente, richiedeva contezza circa il ritardo

nel pagamento di quanto spettante alla SALUS (“allora, c’è STEFANO LIUZZA al quale tu hai detto che gli davi il 50% della situazione, Salus, Salemi, venerdì?”) contestandogli di aver assicurato il 50% dei pagamenti entro la

fine del mese (“si così gli hai detto, il 50% entro il mese si. ”) : A questo punto, il CANGEMI passava il suo telefono al dottore CANDELA cui il LIUZZA esternava direttamente le proprie lagnanze (“dottore CANDELA buongiorno LIUZZA sono… lei me l’ ha promesso… non è che io gliel’ ho strappato con le tenaglie…… dico, lei con la sua bocca mi ha detto, entro il 29 di maggio almeno una fatturina al 50% gliela, gliela pago… ”); il

CANDELA si annotava il nominativo della SALUS (“Salus, ora me lo scrivo…”).

Poiché il CANDELA soggiungeva che era necessario verificare se fossero stati approntati i mandati di pagamento, il LIUZZA

faceva presente di aver già verificato presso il competente ufficio, constatando che nulla era stato predisposto (“mi hanno detto che non sono stati fatti, perché io a lei non la disturbo per questa cosa, ogni tanto chiamo lì la stanza di VIRZI’ e gli chiedo se è stato fatto il mandato… fino a stamattina il signor ESPOSITO mi ha detto che non è stato fatto niente… ”), e lamentando che , a quella data, il credito vantato nei confronti della ASL ammontava a quasi due miliardi di vecchie lire. 236 …… Quanto esposto dal BORRUSO suscitava ancora una volta la reazione del PELLERITO, il quale, sensibilmente adirato, riferiva che avrebbe denunciato alla Procura della Repubblica i vertici della allora A.S.L. n. 9 di Trapani, per il loro sistema clientelare di stipula delle convenzioni con le varie società e cooperative di servizi paramedici nonché le C.T.A. (comunque io parlando con te… ora parla con mio fratello… io oggi metto mani su tutte le CTA che hanno aperto… un bordello faccio succedere… ti giuro muore Sansone con tutti i filistei… metto tutte le CTA gestite da SUGAMELI… gestite da CACCIATORE…quelle di Calatafimi gestite da… una guerra succede… ormai si apre… chi entra… entra… non mi interessa… (incomprensibile)… culo… se io avessi avuto interessi economici particolari lì dentro… dici: “aspetta un minuto… tu hai scheletri nell’armadio”… a me la possono succhiare… perché in mezzo una strada ero ed in mezzo ad una strada sono…) essendo nelle condizioni di fare succedere un vero e proprio terremoto, tale da fare commissariare la predetta A.S.L. (… e io appena torno da Firenze lunedì… incomincio a rovinarli… e parto proprio dai CTA… di tutto il paese… di tutto quello che succede… muore Sansone con tutti i filistei…commissarieranno l’USL… l’azienda… succederà una guerra… lo posso fare… sono segretario provinciale… lo potevo fare anche come cittadino… a questo punto lo faccio Vincenzo… a questo punto lo faccio perché non mi convince più…) ………. Nel pieno della foga espositiva, il PELLERITO aggiungeva, inoltre, che proprio in merito alle C.T.A. (Centri Terapia Assistita) si dispiaceva che a farne le spese ci sarebbe stato anche il “loro amico comune” palesando, quindi di essere a conoscenza della ingerenza occulta del GIAMMARINARO in tali Centri (comunque Vincenzo… io non lo so… i contenuti tuoi di Sabato… vedi tu che devi fare…io ti sto avvisando… mi dispiace… ma io questa strada la faccio…mi dispiace… non so se quello può avere problemi… l’amico comune se ne può avere… attacco tutte cose… i CTA… a mio figlio l’ho fatto licenziare già… se n’è andato anche lì…succederà un bordello… a questo punto succede un bordello…) …….. D’altra parte, è quanto mai significativo che in tale contesto il PELLERITO citasse proprio personaggi quali il SUCAMELI Giuseppe, nato a Alcamo il 02.01.1932, socio della “Life s.r.l.” e il CACCIATORE Francesco ovvero i fidati prestanome del GIAMMARINARO nelle CTA “Life s.r.l.”, e “Villa Letizia (ti giuro muore Sansone con tutti i filistei… metto tutte le CTA gestite da SUGAMELI… gestite da CACCIATORE).

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in un’occasione verosimilmente tentato di dissimulare la sua presenza sotto forma di un rapporto di lavoro subordinato che, alla luce di quanto finora e di seguito detto, appare assolutamente risibile. Basti infatti pensare che il Giammarinaro, durante il periodo di espiazione dell’obbligo di soggiorno in Salemi, è risultato dipendente del Solarium con sede in Erice; ebbene, all’epoca non risulta aver chiesto e usufruito di permessi per recarsi in Erice per motivi di lavoro, per cui è lecito chiedersi come abbia potuto prestare attività lavorativa alle dipendenze di una società che non consta avere sedi secondarie in Salemi. Ciò posto, in apposita sezione della presente proposta (capitolo II), si sono ampiamente illustrati i solidi elementi da cui inferire la totale e diretta disponibilità in capo al Giammarinaro Giuseppe della SALUS S.r.l., LIFE S.r.l., CENTRO EMODIALISI MAZARESE S.r.l., VILLA LETIZIA Coop. Soc. ed ALICIA S.r.l., nonché l’uso improprio del potere fatto, in favore e per mezzo di queste, dall’odierno proponendo; al capitolo II, pertanto, si fa espresso rinvio con l’avvertenza che, al capitolo IV, sono stati compendiati gli accertamenti esperiti sul conto delle prefate persone giuridiche al fine di attualizzarne gli assetti societari, le disponibilità patrimoniali e gli ulteriori rimborsi percepiti dalla citata Azienda Sanitaria. Orbene, dalla surrichiamata c.n.r. della locale Squadra Mobile, questo Ufficio ha tratto spunti per svolgere accertamenti sul conto di altre società/imprese - quasi tutte operanti nel medesimo settore dell’assistenza sanitaria o parasanitaria convenzionata - che si ha motivo di ritenere parimenti nella piena disponibilità del Giammarinaro Giuseppe, oltre che per la sostanziale identità dell’attività svolta, anche per la ricorrenza negli assetti e negli organi societari di suoi familiari, di suoi prestanome già individuati nella surripetuta c.n.r., nonché di altre persone fortemente legate al proponendo da risalenti rapporti fiduciari (parecchi dei quali presenti anche nelle compagini societarie delle 5 imprese di cui al capitolo II). Rinviando al capitolo IV per riferimenti di dettaglio, sul conto delle seguenti, ulteriori società/imprese è infatti tra l’altro emerso: GINNIC CLUB ALICIA – Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s.: il Giammarinaro Giuseppe utilizzava il fax della società per la ricezione di corrispondenza riservata237.

237 Nel corso della conversazione (con il Nolfo Salvatore) il GIAMMARINARO, dopo una breve riflessione invitava l’amico ad inviare la corrispondenza presso un apparecchio nella sua disponibilità avente n. 0924/982888 e, intuite le riserve dell’interlocutore, che temeva per la natura compromettente della documentazione (… non… no… vannu caminannu sti cose… ), non sapendo che l’utenza era relativa ad una struttura gestita dalla famiglia

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L’attuale assetto societario dell’impresa, con l’attribuzione delle diverse qualifiche, è così delineato: Calistro Giovanna238 socio accomandatario nominato e rappresentante legale; Chianetta Fabrizio239 socio accomandatario e rappresentante legale; Marrone Monica240 socio accomandante; Marrone Cinzia241 socio accomandante; Giammarinaro Francesco242 socio accomandante; Giammarinaro Manuela243, socio accomandante; Ferrante Rosa244socio accomandante. CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l., corrente in Erice, nella frazione di Casa Santa. La società è stata costituita il 27.3.1981 ed il capitale sociale - deliberato in € 100.000,00 a seguito dell’aumento deliberato con atto del 27.6.2008 - è stato variamente sottoscritto dai seguenti soci: Giammarinaro Francesco, Poma Dario245, Colbertaldo Vincenzo, Ricman Cristina246, Colbertaldo Giorgio, Colbertaldo Anna, Calistro Giovanna, Giammarinaro Manuela, D’Angelo Francesca, Colbertaldo Cesare247. La società è

GIAMMARINARO, lo rassicurava circa la riservatezza del luogo di ricezione del fax, invitandolo, contestualmente, ad incontrarsi al più presto. Si precisa, infatti, che l’utenza fissa sopra indicata risulta intestata alla società in accomandita semplice denominata “Ginnic Club Alicia Centro di Fisiocinesiterapia – S.a.s. di CALISTRO Giovanna”, sedente a Salemi in via Ettore Scimemi VI traversa 09, avente come ragione sociale attività parasanitarie e gestita dalla moglie e dai figli del GIAMMARINARO. 238 è la moglie del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è socia di Salus S.r.l., del cui c.a. è stata membro; è stata socio accomandatario di Immobiliare Alicia di Calistro Giovanna & C. S.a.s., poi divenuta Alicia S.r.l.; è titolare dell’omonima impresa individuale; fa parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; 239 fa anche parte della compagine sociale di Alicia S.r.l.; è genero del menzionato Marrone Andrea, cl. 1935 (recentemente deceduto), quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia; alle ore 10.30 del 6.10.1998, in Salemi, il Chianetta è stato controllato mentre, alla guida dell’auto targata AW517JH, si accompagnava al GIAMMARINARO Giuseppe; 240 è coniugata con il Chianetta Fabrizio ed é figlia del deceduto Marrone Andrea, cl. 1935, quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia; 241 altra figlia del Marrone Andrea, cl. 1935, quest’ultimo già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe, e di Ferrante Rosa, cl. 1944, anche quest’ultima socia di Ginnic Club Alicia; 242 è uno dei figli del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stato componente supplente del collegio sindacale di Villa Letizia Coop. Sociale; è socio del Centro Medico Solarium S.r.l. e membro del relativo c.a.; è membro del c.a. di UNI.SERVER Soc. Coop.; era socio di Azienda San Giuseppe S.r.l.; è socio ed amministratore unico di N.E.R.A. S.r.l.; era membro del c. a. di Eden Società Cooperativa; è socio del Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; 243 è uno dei figli del GIAMMARINARO Giuseppe; inoltre: è stata componente del consiglio di amministrazione di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; è socia del Centro Medico Solarium S.r.l. ed è stata membro del relativo c.a.; 244 è la vedova del menzionato Marrone Andrea, cl. 1935 (deceduto il 4.6.2006), già appartenente all’entourage del GIAMMARINARO Giuseppe; è la madre, quindi, della Marrone Monica, cl. 1971, e della Marrone Cinzia, cl. 1973, nonché la suocera del Chianetta Fabrizio, cl. 1970; 245 è anche socio di Centro Polivalente Villa Cornelia S.r.l.; è figlio del Poma Michele, cl. 1940, e della Ricman Cristina, cl. 1951, membri, rispettivamente, del c.a. e della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; 246 è la moglie del Poma Michele, cl. 1940, e la madre di Poma Dario, cl. 1981, membri , rispettivamente, del c.a. e della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.; il figlio è anche socio di Centro Polivalente Villa Cornelia S.r.l.; 247 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Colbertaldo

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attualmente governata da un consiglio di amministrazione, nominato con atto del 5.5.2009, i cui membri sono: Colbertaldo Cesare, n. q. di presidente e di legale rappresentante; Giammarinaro Francesco, n. q. di vicepresidente e di legale rappresentante; Poma Michele248, n. q. di consigliere; D’Angelo Francesca, n.q. di consigliere; Cognata Giuseppe249, n. q. di consigliere.

UNI. SERVER Soc. Coop., con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17, è stata costituita il 28.10.2009. L’impresa è governata da un consiglio di amministrazione, nominato con atto in data 28.10.2009, a margine della costituzione della società medesima, i cui membri sono: Gucciardi Fabrizio250, n. q. di presidente; Giammarinaro Francesco, n. q. di vicepresidente; Genco Giovanna, n. q. di consigliere, e Angeletti Sofia, n.q. di consigliere.

CENTRO POLIVALENTE VILLA PIA CORNELIA S.r.l., è attualmente rappresentata da Colbertaldo Cesare251, n. q. di amministratore unico, carica che ricopre ininterrottamente dal 24.4.2003. L’azienda, costituita il 24.4.2003, risulta essere inattiva. La società ha il capitale sociale, deliberato in € 10.000, che - alla data del 30.3.2005 – risultava suddiviso tra i seguenti soci che, peraltro, risultano tutti far parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.: Colbertaldo Cesare, Colbertaldo Giorgio, Colbertaldo Anna, Colbertaldo Vincenzo, Poma Dario, D’Angelo Francesca, Giammarinaro Francesco. N.E.R.A. S.r.l., con sede in Salemi, è attualmente rappresentata da Giammarinaro Francesco, n. q. di amministratore unico, carica cui è stato nominato con atto del 14.1.2011. L’azienda, costituita il 14.1.2011, risulta essere inattiva e si propone di operare nel settore dell’agricoltura in genere e nella lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nonché nel settore della gestione di impianti ed attrezzature per la produzione e l’utilizzo Cesare, “Sindaco di Trapani”, è stato escusso quale teste della difesa; fa anche parte della compagine sociale di Centro Polivalente Villa Pia Cornelia S.r.l.; 248 è il padre del Poma Dario, cl. 1981, ed il marito della Ricman Cristina, cl. 1951; 249 è il figlio del Cognata Pietro, nato a Paceco l’11.1.1944, che è socio di Salus S.r.l. ed è stato anche socio, amministratore unico, prima, e liquidatore, dopo, di Azienda San Giuseppe S.r.l.; come si rileva dalla c.n.r. del 10.5.2008 di questa Squadra Mobile a carico di Giammarinaro Giuseppe + 7, alle ore 16,26 del 26.6.2003, tramite l’utenza mobile nr. 333/6816312 intestata al Cognata Pietro, il GIAMMARINARO Giuseppe contattava il coindagato CANGEMI Giuseppe, all’epoca Direttore Sanitario dell’A.S.L. nr. 9 di Trapani; inoltre, alle ore 16.50 del 16.5.2005, presso la Rotonda San Cusumano di Erice – Casa Santa, è stato identificato mentre si accompagnava, a bordo dell’autovettura Mercedes targata CG653FL, al GIAMMARINARO Giuseppe ed al’Avvocato Mione Leonardo, cl. 1955; 250 attualmente è consigliere comunale di Salemi; 251 come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Colbertaldo Cesare, “Sindaco di Trapani”, è stato escusso quale teste della difesa; fa anche parte della compagine sociale di Centro Medico Solarium S.r.l.;

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di fonti energetiche rinnovabili, con particolare riguardo a quella eolica, fotovoltaica e da biomasse. La società ha il capitale sociale, deliberato in € 10.000, che - alla data della sua recente costituzione- risultava suddiviso tra il Giammarinaro Francesco, titolare di una quota pari a nominali € 5.000,00, ed il Gucciardi Fabrizio252, titolare di analoga quota pari a nominali € 5.000,00; entrambi fanno parte del consiglio di amministrazione di “UNI. SERVER Soc. Coop.”, con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17. EDEN Società Cooperativa (così denominata dal 10.11.2006) con sede legale in Mazara del Vallo, è stata costituita il 28.2.2001 con l’originaria ragione sociale di “Eden Piccola Società Cooperativa a r.l.”. L’impresa risulta aver inizialmente esercitato, a far data dal 14.5.2003, l’attività di “assistenza sociale residenziale”, poi variata, con atto del 18.4.2005, per quella di “assistenza sociale non residenziale”. Tale variazione dell’attività esercitata deriva dalla circostanza che EDEN Soc. Cooperativa risulta aver venduto, per il prezzo dichiarato di euro 200.000,00, con scrittura privata del 15.11.2004, un ramo di azienda alla GAIA S.r.l.253, con sede in Mazara del Vallo, all’epoca rappresentata da Tudisco Vito254, n. q. di presidente del c.a. che ha rivestito dal 22.10.2003 al 6.7.2005. Inoltre, con rogito notarile del 2.12.2003, GAIA S.r.l. ha acquistato, per il prezzo dichiarato di € 1.110.000,00, da EDEN Soc. Cooperativa, un complesso immobiliare a tre elevazioni fuori terra, sito nella via dell’Acquedotto nr. 9 di Mazara del Vallo, destinato a residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti e disabili. In atto, EDEN Società Cooperativa è rappresentata da Emmola Gioacchino255, n. q. di amministratore unico nominato con atto del 5.11.2007 – è stato confermato per un ulteriore triennio con atto del 18.11.2010 - subentrato nella carica a Torrente Gaetano Gianluca256, che la esercitava a

252 attualmente riveste la carica elettiva di consigliere comunale di Salemi; 253 in seguito, sono stati legali rappresentanti di GAIA S.r.l., operante, a far data dal 22.10.2003, nel settore dell’assistenza sociale e residenziale, l’Atria Andrea, nato a Partanna il 25.1.1960 (è stato pure amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.),dal 6.7.2005 al 22.11.2008; il Messina Angelo, nato a Mazardel Vallo il 26.10.1981 (è stato pure membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale) dal 22.11.2008 al 19.2.2011; e, da tale data, il Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983 (è stato anche membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; è figlio del Torrente Vito e della Altovino Agata, nonché germano del Torrente Gaetano) . Il relativo capitale sociale, deliberato in €. 119.000,00, risulta in potere dei seguenti soci, che dal 2.3.2011 ricoprono anche le seguenti cariche sociali: il Torrente Paolo, cl. 1983, n. q. di presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 32.455,00; GE.IMM.GROUP S.r.l. (P.I.: 02067570818), con sede in Mazara del Vallo, titolare di una quota pari a nominali €. 71.670,00; Lanza Vincenzo, nato a Mazara del Vallo il 13.11.1980, n. q. di vice presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 8.925,00; l’Emmola Gioacchino, nato Mazara del Vallo il 31.8.1955, titolare di una quota pari a nominali €. 5.950,00 (è amministratore unico di Eden Soc. Coop.); Lanza Nicolò, nato a Mazara del Vallo il 27.6.1951, n. q. di consigliere dal 18.3.2010. 254 All’epoca, il Tudisco Vito ricopriva anche la carica di vicepresidente del c.a. di Eden Soc. Cooperativa; 255 l’Emmola fa parte anche della compagine sociale della GAIA S.r.l.; 256 è figlio del Torrente Vito, nato a Mazara del Vallo l’1.12.1958, il quale ultimo è stato componente del c. a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l., è membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l., e della Altovino Agata, cl. 1962, che è stata componente dei c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., di cui è anche socia; infine, è fratello di Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, che è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.;

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seguito di nomina del 10.11.2006. Sino al novembre del 2006, l’azienda era governata da un consiglio di amministrazione, nominato in data 28.2.2001, i cui membri erano: il Messina Giovanni257, n. q. di presidente; dal Tudisco Vito, n. q. di vice presidente; e da Giammarinaro Francesco, n.q. di consigliere, il quale ultimo, in data 15.11.2002, è stato surrogato, nella qualità di membro del c. a., da Galia Giuseppe258. VILLA AZZURRA S.r.l, con sede legale in Petrosino, è stata costituita il 5.1.1999. Attualmente, la società è governata da un consiglio di amministrazione nominato con delibera del 26.4.2010, i cui membri sono: il Mirabile Giacomo259, n. q. di presidente; il Torrente Vito260, n. q. di vice presidente; Giacalone Giuseppina261, n.q. di consigliere; Milazzo Michela Daniela262, n.q. di consigliere; Milazzo Vito263, n.q. di consigliere. Alla data del 26.3.2009, facevano parte della compagine sociale dell’azienda i seguenti soci: la Altovino Agata, Basile Elvira, il Mirabile Giacomo, la Ajello Susanna e la Milazzo Michela Daniela.

257 deceduto l’11.7.2006, è stato Sindaco del Comune di Mazara del Vallo; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Messina Giovanni, nella qualità di “componente del Comitato di Gestione della U.S.L. 4” di Mazara del Vallo, che, si rammenta, era stato a lungo presieduto dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa; era il padre del Messina Angelo, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981, quest’ultimo già membro del consiglio di amministrazione di Villa Letizia Coop. Sociale e di GAIA S.r.l.; 258 ricopre la carica di direttore tecnico della T.M. Costruzioni S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, la cui compagine sociale è composta dal Tudisco Vito, per il tramite della moglie Costa Maria, cl. 1954, e da Ferro Brigida, cl. 1959, vedova del Messina Giovanni, cl. 1951; 259 inoltre: è stato socio, amministratore unico e liquidatore di “Karma S.r.l.”; è stato socio ed amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; è stato membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale; Villa Gaia Piccola Soc. Coop. aveva sede al suo stesso indirizzo di residenza; la figlia Mirabile Erminia, cl. 1980, è stata socia di Vita e Salute S.r.l. ed è stata membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. a r.l.; l’altra figlia Mirabile Gilda, cl. 1981, è stata membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l. ed era socio di Karma S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Mirabile Giacomo è stato escusso quale teste della difesa; 260 è anche stato componente del c. a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop. ed ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l.; è coniugato con Altovino Agata, cl. 1962; è padre di Torrente Gaetano Gianluca, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, già amministratore unico di Eden Soc. Coop., e di Torrente Paolo, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, che, a sua volta, è legale rappresentante e socio di GAIA S.r.l. ed è stato membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l.; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa; 261 è figlia di Giacalone Matteo, cl. 1953, il quale è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., e di Ajello Susanna, cl. 1959, la quale è stata membro del c.a. di Villa Letizia Coop. Sociale ed è socia di Villa Azzurra S.r.l. del cui c.a. è stata componente; è sorella, inoltre, di Giacalone Vito, cl. 1982, che è stato membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; 262 è sorella del Milazzo Vito, nato ad Erice il 28.8.1973, quest’ultimo facente parimenti parte del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché della compagine sociale di CE.S.ME. S.p.A.; 263 è anche socio di CE.S.ME. S.p.A.; è il germano della Milazzo Michela Daniela, nata ad Erice il 12.9.1974, facente parimenti parte del c.a. di Villa Azzurra S.r.l., nonché della compagine sociale di detta impresa;

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GAIA S.r.l., con sede in Mazara del Vallo, con insegna “VILLA EDEN”, ha capitale sociale, deliberato in €. 119.000,00, che risulta in potere dei seguenti soci, che dal 2.3.2011 ricoprono anche le seguenti cariche sociali: il Torrente Paolo264, nato a Mazara del Vallo il 12.4.1983, n. q. di presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 32.455,00; Lanza Vincenzo, nato a Mazara del Vallo il 13.11.1980, n. q. di vice presidente del c. a., titolare di una quota pari a nominali €. 8.925,00; Lanza Nicolò, nato a Mazara del Vallo il 27.6.1951, n. q. di consigliere dal 18.3.2010; l’Emmola Gioacchino265, nato Mazara del Vallo il 31.8.1955, titolare di una quota pari a nominali €. 5.950,00; e GE.IMM.GROUP S.r.l., titolare di una quota pari a nominali €. 71.670,00. In precedenza, sono stati legali rappresentanti di GAIA S.r.l., il Tudisco Vito266, nato a Mazara del Vallo il 20.10.1945, dal 22.10.2003 al 6.7.2005; l’Atria Andrea267, nato a Partanna il 25.1.1960, dal 6.7.2005 al 22.11.2008; il Messina Angelo268, nato a Mazara del Vallo il 26.10.1981, dal 22.11.2008 al 19.2.2011, e, da tale data, il Torrente Paolo, cl. 1983. Come già riferito sopra, GAIA S.r.l., all’epoca rappresentata dal Tudisco Vito, ha acquistato da EDEN Soc. Cooperativa: • con rogito notarile del 2.12.2003 (registrato in Marsala al nr. 306), un complesso immobiliare a tre elevazioni fuori terra, sito nella via dell’Acquedotto nr. 9 di Mazara del Vallo, destinato a residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti e disabili, per il prezzo dichiarato di € 1.110.000,00;

264 è stato anche membro del c.a. di Villa Azzurra S.r.l.; è figlio del Torrente Vito il quale è membro del c. a. di Villa Azzurra S.r.l., ha fatto parte della compagine sociale di Vita e Salute S.r.l. ed è stato membro del c.a. di Villa Gaia Piccola Soc. Coop.; sua madre Altovino Agata, cl. 1962, è stata componente dei c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale e di Villa Azzurra S.r.l., di cui è anche socia; suo fratello Torrente Gaetano Gianluca, nato a Mazara del Vallo il 10.11.1985, è stato amministratore unico di “Eden Soc. Coop.”; come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Torrente Vito, nella qualità di “già consigliere comunale di Mazara del Vallo e tra gli organizzatori della manifestazione elettorale svoltasi a Fontanasalsa ”, è stato escusso quale teste della difesa; 265 attualmente è amministratore unico di Eden Soc. Coop.; ed è amministratore unico di GE.IMM.GROUP. S.r.l.; 266 ha ricoperto anche la carica di vicepresidente del c.a. di Eden Soc. Cooperativa; 267 è stato pure amministratore unico di Vita e Salute S.r.l.; 268 è stato pure membro del c. a. di Villa Letizia Coop. Sociale; è figlio del defunto Messina Giovanni, nato a Palermo il 15.4.1951, il quale ultimo, in vita, è stato membro del c.a. di Eden Società Cooperativa ed è stato Sindaco del Comune di Mazara del Vallo; inoltre, come si rileva dalla sentenza nr. 1728/00 Sent. e nr. 267/96 R.G.T. del 20.6.2000, con cui il Tribunale di Palermo ha assolto il GIAMMARINARO Giuseppe dall’accusa di cui all’art. 416 bis c.p., il Messina Giovanni, nella qualità di “componente del Comitato di Gestione della U.S.L. 4” di Mazara del Vallo, che, si rammenta, era stato a lungo presieduto dal GIAMMARINARO, è stato escusso quale teste della difesa;

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• con scrittura privata del 15.11.2004, autenticata dal notaio A. Giubilato di Mazara del Vallo (nr. 47196 di rep.), un ramo di azienda per il prezzo dichiarato di € 200.000,00.

Passando adesso ad analizzare l’aspetto attinente al patrimonio personale accumulato negli anni, può senz’altro affermarsi come il Giammarinaro Giuseppe ed i suoi familiari abbiano da sempre potuto contare anche su cospicue entrate illecite, ed altre assai sospette, come rilevato dai salienti riferimenti che seguono, ovviamente facendo espresso rinvio al corpo proposta per elementi di dettaglio:

1. in vista e durante il periodo della latitanza, durato quasi due anni, soggetti a lui vicini 269 hanno provveduto a procurargli somme di denaro, anche per le esigenze dei familiari;

2. ha operato nel settore edile “controllando” appalti pubblici miliardari (con riferimento al vecchio conio) (v. supra dichiarazioni di Lanzalaco)270 ;

3. il Giuffrè lo indica come colui che si occupava di fare pervenire i

finanziamenti per quei lavori che interessavano gli imprenditori vicini a cosa

nostra.271

269 ….aveva, inoltre, curato la raccolta di somme di denaro destinate al GIAMMARINARO e ai suoi familiari, custodendo presso la sua abitazione tre libretti di deposito bancario al portatore, a dire del CAPIZZO di pertinenza del GIAMMARINARO che ne era tornato in possesso durante una cena organizzata presso la loro abitazione. “”…… quando in prospettiva della fuga GIAMMARINARO aveva chiesto al SAVONA di procurargli una liquidità che lo stesso gli consegnò poi ad ALCAMO al Monte dei Paschi di Siena ove era stato trasferito…..”” 270 “”…. Attraverso i suoi accordi politici GIAMMARINARO riusciva a controllare una grande fetta dei lavori in oggetto e dei finanziamenti per appalti pubblici, anche perché in ogni paese aveva un forte appoggio politico di consiglieri comunali della sua corrente. Una parte di questi fondi il GIAMMARINARO li pilotò a delle imprese a lui amiche, mi riservo di fare i nomi successivamente. Altra parte dei finanziamenti fu gestita direttamente da GIAMMARINARO in concorso con un cognato ingegnere, di cui non ricordo il nome, che poi fu sottoposto ad indagine per il rinvenimento di una microspia nell’ufficio del GIAMMARINARO. Quest’ultimo aveva una impresa intestata fittiziamente al cognato di cui sopra con delle iscrizioni molto piccole e solitamente si associava con il CARIMBE dello SCIMEMI ANTONINO. Il CARIMBE non potendo avere iscrizioni ANC, perchè non era un impresa, si rivolgeva ad imprese del nord Italia facendo finta di associarle e poi mediante le iscrizioni delle stesse partecipava alle gare pilotate dal GIAMMARINARO e da SCIMEMI Antonino aggiudicandosele….. Sono a conoscenza di questi fatti perché me li hanno raccontati sia GIAMMARINARO PINO che SCIMEMI ANTONINO ; inoltre ho lavorato con loro per dei lavori a SALEMI, CALATAFIMI, VITA, ALCAMO e CASTELLAMARE DEL GOLFO. Questi appalti erano stati aggiudicati ai due di cui sopra o assieme o separatamente, anche a mezzo di imprese prestanome. Sono circa 16 appalti di cinque miliardi ciascuno, però soltanto in alcuni figuro direttamente io come progettista e direttore dei lavori. Tracce di questi lavori possono essere trovate o nella lista di consulenze che è stata da voi sequestrata o tra i progetti che avevo in ufficio. Tutti questi appalti sono stati truccati dalle persone di cui ho detto ed ho collaborato a queste turbative. Il nostro cammino è cominciato nel 1988 e già nel 1992 questo gruppo gestiva appalti per decine e decine di miliardi, fino al momento delle elezioni regionali quando il GIAMMARINARO fu messo in lista per decisione dei SALVO. ””

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4. ha tratto consistenti ed indebiti vantaggi economici, nell’ambito delle vicende processuali definite con sentenze di condanna dal Tribunale di Marsala e poc’anzi illustrate (v. supra).

5. ha concertato, con il fidato Cacciatore, la distrazione della somma di 50 milioni delle vecchie lire dalla LIFE S.r.l., per pagare lavori edili effettuati presso sue proprietà;

6. si è indebitamente fatto consegnare dall’onorevole Saverio Romano

“almeno” 40 mila euro, spettanti al Lo Giudice Pio a titolo di rimborso per i costi della campagna elettorale 272 ;

7. risulta aver percepito redditi da lavoro dipendente, talvolta nel medesimo anno d’imposta da più società contemporaneamente, ed in particolare dal Centro Medico Solarium s.r.l. sedente in Erice, nel periodo in cui era sottoposto all’obbligo di soggiorno in Salemi;

8. la figlia Manuela, fin dai 18 anni di età, risulta aver percepito redditi da lavoro dipendente anche da più società contemporaneamente, addirittura nell’anno 98 e 99 da ben tre aventi sedi in comuni distanti tra loro;

9. il figlio Francesco, fin dai 18 anni di età, risulta aver percepito redditi da lavoro dipendente anche da due società contemporaneamente, aventi sedi in comuni distanti tra loro;

10. i componenti il suo nucleo familiare hanno percepito, e percepiscono tuttora, ingenti redditi da partecipazione in alcune delle società oggetto della presente proposta ablativa.

271 A D.R. Il BIANCOROSSO si era aggiudicato dei lavori in provincia di Trapani e se mal non ricordo lo stesso mi disse che per il finanziamento dei lavori si era servito di questo GIAMMARINARO. Ero stato io ad introdurre il BIANCOROSSO a Trapani, previa autorizzazione di PROVENZANO e con l’intermediazione di MASTRO CICCIO, attraverso il quale doveva passare ogni operazione. Il BIANCOROSSO si occupava in prevalenza di lavori stradali. Era il GIAMMARINARO che si occupava di fare pervenire i finanziamenti per quei lavori che interessavano gli imprenditori vicini a cosa nostra. Se mal non ricordo quest’attività si colloca temporalmente tra il 1988 ed il 1991.” 272 Con riguardo ad altre somme di denaro indebitamente percepite dal GIAMMARINARO, il LO GIUDICE soggiungeva di avere poi chiesto al Senatore dell’U.D.C. Saverio ROMANO di ricevere qualche rimborso dal partito per le spese elettorali, apprendendo da questi che era stato erogato in suo favore un contributo di almeno 40.000 euro, somma di denaro che però era già stata consegnata al GIAMMARINARO. Nell’occasione, il Sen. ROMANO gli aveva anche spiegato che la consegna di tale somma di denaro al GIAMMARINARO non era nota a nessun altro. .

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A fronte di tali entrate illecite, vi è altresì da supporre che il Giammarinaro, pur mantenendo insieme ai suoi familiari un tenore di vita assai alto, abbia potuto vivere periodi di negativa congiuntura economica, oltre che durante la latitanza, anche a seguito della sentenza soprarichiamta, relativa al procedimento nr. 240/93 r.g.n.r., emessa dal Tribunale di Marsala ed esecutiva il 24.3.1998, con la quale è stato condannato per reati contro la P.A., con sospensione condizionale della pena subordinata al versamento di lire 200.000.000 alla parte civile. (cfr. all. nr. 36) Per tutto quanto sopra esposto, si reputano ampiamente acquisiti elementi a sostegno delle proposte di sequestro ai fini della confisca che a breve si andranno a formulare. In particolare, se la finalità del sequestro e della confisca in materia di misure di prevenzione è, anche, non già quella di recitare il de profundis in suffragio delle attività imprenditoriali che si sono svolte ed hanno operato grazie ad una favorevole filiazione mafiosa, bensì quella di “ripulirle” pure da (mascherate) presenze controindicate per restituirle al mercato - né avvantaggiate né svantaggiate rispetto alle altre - in un legale sistema di libera concorrenza, allora si ritiene assolutamente necessaria l’adozione delle misure ablative de quibus con riferimento alle società attenzionate. Si rassegnerà, altresì, proposta di sequestro ai fini della successiva confisca dell’intero, attuale patrimonio nella disponibilità del Giammarinaro Giuseppe, perché di certo costituito ed implementato, strumentalizzando la sua appartenenza all’associazione mafiosa nell’accezione propria della legge 575/65, tra le altre attraverso condotte illecite nel campo dell’imprenditoria edile e dell’assistenza sanitaria convenzionata, nonché indebite appropriazioni di ingenti somme di denaro dalle casse delle società da lui controllate o destinate ad altro soggetto, ad esempio, quale rimborso per spese sostenute in occasione di competizione elettorale. Per tutte le richieste in argomento, l’urgente misura del sequestro anticipato appare giustificata dalla particolare attitudine – supra ampiamente lumeggiata – dimostrata dal Giammarinaro e da suoi fidati prestanome, ancora attivi nelle società, nel concertare poco chiare manovre di bilancio273 e di assetti societari274 e, soprattutto, nel distrarre e

273 ……. In data 11.04.2003, infatti, mentre i due soggetti si trovavano a bordo dell'autovettura in uso al CACCIATORE Francesco, si ascoltava una interessante conversazione (progr. nr. 259), attinente

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evidentemente alla situazione finanziaria della società di cui entrambi facevano parte - la suddetta “Villa Letizia” - e in particolare alla redazione falsata del bilancio, in relazione all'ottenimento di eventuali finanziamenti pubblici ovvero da banche e istituti di credito ……… La discussione si spostava ben presto sul sistema utilizzato per trasformare illecitamente in finanziamenti, nella sostanza a fondo perduto, i contributi erogati dal citato I.R.C.A.C. …….. In particolare, si coglieva lo spunto dall'esito di un finanziamento non meglio specificato, che doveva sbloccarsi di lì a poco e che avrebbe consentito ad uno dei membri della società, indicato per tale “Gaspare” - che potrebbe identificarsi per il RUBINO Gaspare, sopra generalizzato e Vice Presidente della società - di distrarre subito parte della somma ponendo all'incasso un assegno della società a suo favore (CACCIATORE: che appena si… eh… .... si sbloccano… minchia… quello un assegno se lo fa… Gaspare… umh… ah si deve parlare chiaro… gli dico… “tu quanto ti devi prendere?… altri centomilioni… gli diciamo… tu te li prendi all’ultimo”… (incomprensibile)… non possiamo fare niente) …… Nell’affrontare la problematica del risanamento del bilancio, quanto meno formale, per poter proseguire l’esercizio e quindi anche il conseguimento di finanziamenti, il CACCIATORE spiegava al MIRABILE come fosse opportuno procedere per rimanere indenni da eventuali tracolli e, al contempo, sfruttare al massimo i finanziamenti dell’I.R.C.A.C. ………. In buona sostanza, secondo questo sistema, una volta ottenuti i finanziamenti da parte dell’I.R.C.A.C., la società cooperativa verrebbe affiancata da un’altra società, s.r.l. o s.a.s., che acquisterebbe il 49% delle quote societarie (i soci non le hanno portate… apportate queste quote sociali… però accettano che entra la SRL come ente giuridico… naturalmente privato… privato che acquista il 49% delle quote… per ridare la… diciamo maggiore impulso alla società), ma di cui farebbero parte le medesime persone o loro familiari (per fare un intervento di questo… nella SRL ci saranno un bel numero di soci… è giusto o no?…esattamente… che poi sono… il marito da una parte e la moglie nella cooperativa… è giusto o no?) ………. Da quel momento si verificherebbe una gestione dell’esposizione debitoria della società cooperativa, che prevederebbe l’indebitamento della cooperativa e la ripartizione degli utili, in tutto o in parte anche in base alle manovre di bilancio, tra i soci della s.r.l., con conseguente ulteriore deterioramento della situazione finanziaria (a forza di indebitare la cooperativa…mi capisci com’è il discorso… e… e… e… praticamente c’è un intervento e si vende e la cooperativa si chiude… come sto facendo io… ora sto chiudendo la cooperativa ) ………. La spiegazione resa dal CACCIATORE diveniva più chiara quando lo stesso faceva riferimento specifico al caso proprio della “Villa Letizia soc.coop. a r.l.”. In particolare, chiariva come il progressivo indebitamento della società cooperativa nei confronti dei finanziatori, laddove gli utili venivano ripartiti tra i soci facenti parte della quota di minoranza (a loro volta legati da vincoli, asseritamente spesso di parentela, con i soci di maggioranza) facesse sì che quella venisse sottoposta a procedimento di liquidazione coatta amministrativa, con conseguente cessione (se la cosa si mette a posto possiamo fare anche con…Villa Letizia… capisci?… cioè che tutti gli utili si fanno passare da un’altra parte… mi capisci?… e s’indebita sempre la cooperativa fino a quando questa… questa cosa si vende e se lo compra ) ………. Tale operazione avrebbe permesso di garantire l’introito degli utili, al netto delle perdite, riportate tutte sulla cooperativa, per dare inizio ad un nuovo ciclo (esattamente… fino a che non si chiude il ciclo e create un’altra società che si compra questa cosa perché…) ………… Naturalmente questo comportava l’imprescindibile esigenza che la contabilità delle due società fosse tenuta in modo accurato (dopo fatto questo passaggio ci vuole… che la contabilità venga seguita e… giusta… mi hai capito?), tanto più in relazione al fatto che per rendere effettivo il meccanismo la stessa contabilità doveva essere alterata ad arte (ecco lì è il problema… perché si devono creare quelle scappatoie… per tirare sempre soldi nella cooperativa… non so se rendo l’idea va ) ……….. Inoltre, a conferma della illecita gestione della società, mediante manovre di bilancio fittizie, il CACCIATORE riceveva una telefonata da parte di tale “Gaspare”, che potrebbe identificarsi per il già citato RUBINO Gaspare, in atti, socio della “Villa Letizia”, al quale riferiva che una tale “dr.ssa DE FRANCESCO” di Palermo, nel visionare il bilancio della società avrebbe notato l’irregolarità del bilancio in relazione alle spese relative al personale (ah!… ho capito… senti… qua noi siamo venuti a Palermo e… e… quelli praticamente… se ne sono accorti… la signora… dottoressa DE FRANCESCO… della situazione di bilancio… mi capisci? --- cioè… praticamente ha detto: “ non può essere questa cosa… perché questa situazione del personale è inconsueta e loro non te lo… (incomprensibile)”). Lo stesso CACCIATORE, inoltre, ammetteva di avere distratto del denaro dalla società – come peraltro sembrava costume tra i soci (vedasi in precedenza i commenti negativi sull’analoga deleteria abitudine del “Gaspare”, tacciato di “staccare” assegni ogni qual volta venivano liquidati i contributi, es. progr. 259 dell’11.04.2003, sopra citato) – allo scopo di sostenere le spese relative alla vendemmia (no… parlando con te mi sono preso quattro soldi io per vendemmiare ). 274…Come appare di tutta evidenza dallo svolgimento della conversazione tra i due, il GIAMMARINARO affronta tematiche riconducibili alla composizione e gestione di una non meglio specificata società, che avrebbe stipulato una convenzione, della quale lo stesso parla sicuramente non con distacco ma con l'atteggiamento di chi sta trattando dei propri affari (noi ci dobbiamo mettere nella nostra… ci dobbiamo mettere) ……. Pur non potendo affermare a quale società la conversazione in argomento fosse relativa, atteso che il CACCIATORE risultava all'epoca presidente della società cooperativa “Villa Letizia” e della “Life s.r.l.”, non v'è dubbio che lo scambio di battute registrato sia estremamente significativo per chiarire il livello delle cointeressenze tra i due, che supererebbe la singola società per estendersi anche ad altre compagini commerciali, peraltro verosimilmente

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nell’appropriarsi di disponibilità economiche altrui (con riferimento sia a persone fisiche che giuridiche); tale rischio, peraltro, ad oggi appare tanto più cogente e reale ove si consideri che molte delle società di cui tratta la presente proposta, sono prossime a percepire tranches di ingenti rimborsi da parte dell’A.s.p. di Trapani per prestazioni erogate.

operanti sempre nel settore sanitario e parasanitario, come il riferimento all'esistenza di una convenzione lascerebbe supporre ………… D'altra parte, occorre por mente al fatto che il GIAMMARINARO fa riferimento all'inserimento organico nell'ignota società di sua figlia e alla opportunità di sostituirla con una persona che non dia nell'occhio, nel senso che non sia direttamente riconducibile alla sua persona (incomprensibile)… ora la questione è… levo a mia figlia e devo mettere a qualche altro… (incomprensibile)…) ……… A tal proposito, è opportuno ricordare che, dagli accertamenti svolti presso la Camera di Commercio, la figlia del GIAMMARINARO, a nome Manuela, figurava, con varie cariche, in più di una società, precisamente: “VILLA GAIA PICCOLA SOC. COOP. A.R.L.”, avente ad oggetto l'assistenza ad anziani e disabili e sede in Mazara, via F. Pompeano 26 , nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di consigliere; “GINNIC CLUB ALICIA S.A.S. di CALISTRO G.nna”, Centro di Fisiochinesiterapia con sede a Salemi, via E. Scimeni IV° traversa 9, nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di socia accomandante; “CENTRO MEDICO DI FISIOCHINESITERAPIA SOLARIUM S.A.S.”, avente ad oggetto forniture per professionisti nel campo della fisiochinesiterapia Sede: Erice, via della Provincia 33, nella quale la GIAMMARINARO Manuela rivestiva la carica di socia accomandataria. Il modo con il quale il GIAMMARINARO Giuseppe esprimeva la necessità di procedere alla suddetta sostituzione suggerisce l'ipotesi che, effettivamente, la presenza della figlia nelle sopra citate società fosse solo una soluzione di comodo per poter gestire compagini societarie nelle quali lo stesso non rivestiva formalmente alcuna delle cariche, ma della cui presenza e ingerenza erano il segno le partecipazioni di familiari e soggetti a lui vicini.

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p.q.m.

IL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI TRAPANI

PROPONE

a) ai sensi dell’art. 1 della legge 575/65 come modificata dalla legge n. 125/08 e dalla legge n. 94/09, l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza/abituale dimora, per la durata massima, a carico di GIAMMARINARO Giuseppe, nato a Salemi il 06.01.1946, ivi residente;

b) ai sensi dell’art. 2 bis della legge 575/65, come modificata dalla legge n. 125/08 e dalla legge n. 94/09, il sequestro anticipato ai fini della confisca delle seguenti società, pertinenti complessi aziendali, beni mobili, immobili e mobili registrati, organi e quote sociali (a prescindere dalla loro formale titolarità) nonché conti correnti e rapporti bancari di qualsiasi natura:

1. SALUS S.r.l., con sede legale in Campobello di Mazara, nella via F. Crispi nr. 17, e sede secondaria, ubicata nella c.da Fontanabianca del Comune di Salemi, Partita I.V.A. 01885360816. Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica: • Autovettura FIAT SCUDO targata CS 039 KA immatricolata il 05.11.2004 di 2000 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 20.01.2010, al prezzo dichiarato di €. 8.500,00

• Autovettura CHRYSLER GRAND VOYAGER targata BG 550 LH immatricolata il 16.02.1999 di 2500 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 28.06.2006, al prezzo dichiarato di €. 22.250,00 con iscrizione di provvedimento di fermo amministrativo datato 22.08.2007

• Autoveicolo per trasporti liquidi (cisterna) targato BS E88566 immatricolato il 03.08.1993 di 12000 cc. di cilindrata, acquistato con

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scrittura privata datata 31.07.2006, al prezzo dichiarato di €. 16.000,00 con iscrizione di provvedimento di fermo amministrativo datato 22.08.2007.

2. LIFE S.r.l., con sede legale in Castellammare del Golfo, nel viale Umberto I nr. 55/A, Partita I.V.A. 01907090813. Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica:

• Complesso immobiliare adibito ad attività socio sanitaria costituito da nr. 2 corpi fabbrica adiacenti, composti complessivamente da piani interrato di mq. 649,99, piani terra di mq. 580,83 e da piani primo di mq. 633,35, sito nella C/da Petrazzi in Castellammare del Golfo (TP) f. 49 p.lla 1232/1/2/3 (ex 1029 – 1030 – 1031 – 1032 – 1033 – 1034); l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca di Credito Cooperativo Don Rizzo di Alcamo.

N.B. Si rappresenta che il complesso immobiliare sopradescritto è stato edificato sopra un terreno di are 39.10 acquistato nell’anno 2002 giusto rogito notarile datato 21.10.02 e trascritto il 25.10.02 al n. 17929 per una somma dichiarata di €. 175.595,00. Si precisa inoltre che nell’atto di vendita viene specificato che sul terreno acquistato dalla società, precedentemente era stato approvato il progetto per la costruzione del complesso immobiliare meglio sopradescritto, per la quale è stata rilasciata concessione edilizia nr. 105 datata 31.05.2002 al nome del venditore e precisamente al Rev. BONURA Mario; tale concessione in data 28.02.2003 viene volturata a favore della LIFE s.r.l. e registrata al nr. 315/03 ma a tutt’oggi non risulta trascritta presso la locale Conservatoria dei Registri Immobiliari a nome della società. Infine il cespite in argomento è trascritto presso il N.C.E.U. a nome della società come risulta da apposita visura catastale che ad ogni buon fine si allega in copia.

• Autovettura PEUGEOT ZAPMPA targata DA 026TE immatricolata il 28.06.2006 di 2800 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 28.06.2006, al prezzo dichiarato di €. 22.250,00.

3. CENTRO EMODIALISI MAZARESE S.r.l., con sede legale in Mazara del Vallo, nella c.da Ponte Serroni S.S. 1 nr. 23 – 25, Partita I.V.A. 01516310818

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Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica:

• Complesso immobiliare adibito ad ambulatorio composto da piano terra costituito da nr. 2 garage rispettivamente di mq. 17 e mq. 28 e da nr. 21,5 vani che si sviluppano tra i piani terra, primo e secondo sito nella C/da Ponte – SS. 115 in Mazara del Vallo (TP) f. 157 p.lle 73/2/3/7/9 acquistato nell’anno 2001 per una somma dichiarata di £. 1.000.000.000; si soggiunge che l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Unipol Banca S.p.a.

• Autovettura FIAT IDEA MJ 16V targata DF 592CJ immatricolata il 13.11.2006 di 1300 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 28.08.2010, al prezzo dichiarato di €. 9.500,00

• Autovettura SEAT LAAZ 2 targata TP 394934 immatricolata il 03.09.1992 di 1900 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 09.09.1992

• Autocarro MITSUBISHI L 200 TDI targato CJ 593DR immatricolato il 14.07.2003 di 2500 cc. di cilindrata, acquistato con scrittura privata datata 24.07.2008, al prezzo dichiarato di €. 12.500,00

• Rimorchio UMBRA 420 PN (cassone a sponde) targato AA 01339 immatricolato il 31.01.1995, acquistato con scrittura privata datata 13.01.1995, al prezzo dichiarato di €. 852,15

4. VILLA LETIZIA Coop. Soc., con sede legale in Mazara del Vallo, nella via dei Ciclopi - c.da Mirigliano – Serroni, Partita I.V.A. 01253170813

Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica:

• Fabbricato residenziale del tipo misto per anziani (casa albergo – casa protetta) composto da piani seminterrato, terra, primo, secondo, terzo e quarto per complessivi 65 vani oltre 42 accessori compreso mq. 27 di area urbana edificato mediante concessione edilizia n. 625 del 1988 sopra un terreno di are 89.88 acquistato nell’anno 1990 per una somma dichiarata di £. 180.000.000, sito nella C/da Santa Maria di Gesù in Mazara del Vallo f. 173 p.lle 3528 Fabbr. (ex 3378) – 3748 Area Urbana; si soggiunge inoltre che l’immobile risulta gravato da ipoteca

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in favore dell’ Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione – Ircac – Palermo

• Autovettura OPEL CORSA targata AV 752DN immatricolata il 27.06.1997 di 1400 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 16.10.2008, al prezzo dichiarato di €. 1.650,00

5. ALICIA S.r.l., con sede legale in Salemi, nella via Clementi nr. 81, Partita I.V.A. 00573550811;

Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica: • Are 57.30 di terreno sito nella C/da Monte Rose in Salemi (TP) f. 80 p.lle 394 – 648 – 696 – 393 – 646 – 693 – 618 – 652 – 691 – 653 – 175 – 710 – 665 – 664 – 640 – 708 – 733 – 709, tali appezzamenti di terreno identificati con le particelle sopradescritte, tranne per le particelle 664 – 665 pervenute alla società per atto di permuta, sono state acquistati nell’anno 1982 e 1987 per una somma complessiva dichiarata di £. 115.000.000

N.B. Si rappresenta che sulle particelle 393 – 394 – 618 – 665 – 664 sono state rilasciate nr. 2 concessioni edilizie e rispettivamente: concessione edilizia nr. 89 datata 26.08.82 per la costruzione di un fabbricato per civile abitazione costituito da piano terra, da cinque piani in elevazione e da un piano mansarda il quale occuperà una superficie complessiva di mq. 312,00 (mc 4368,00) e concessione edilizia nr. 159 datata 18.11.83 per la variante della concessione sopra menzionata consistente nella distribuzione e mutamento di destinazione d’uso del progetto precedentemente approvato. Tale fabbricato è stato edificato. Si precisa altresì che a tutt’oggi il fabbricato non risulta ancora inserito nel foglio di mappa nr. 80 di Salemi in quanto doveva essere introdotto in forza della dichiarazione presentata dalla società all’Ufficio Tecnico Erariale di Trapani in data 01.02.1984. Pertanto dalla originaria superficie catastale di are 57,30 deve essere sottratta la superficie del fabbricato in parola (mq 312,00). Si soggiunge infine che le unità immobiliari componenti il fabbricato di che trattasi sono state tutte alienate.

• Are 62.50 di terreno sito nella C/da Macello – Mongiolisi o Serroni in Mazara del Vallo f. 194 p.lle 27 – 30 – 706 (ex 706/a) – 1260 (ex 25/b) – 1261 (ex 25/c) acquistato nell’anno 1984 per una somma dichiarata di £. 70.000.000

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• Are 20.00 di terreno sul quale insistono nr. 2 fabbricati rurali di mq. 38 e mq. 352 sito nella C/da Macello – Mongiolisi o Serroni in Mazara del Vallo f. 194 p.lle 1161 (ex 26/b) – 1565 (ex 26/b) – 1564 (ex 1135/f) – 592 (Fabbr. Rurale) - 1884 (ex 28/b) (Fabbr. Rurale) acquistato nell’anno 1984 per una somma dichiarata di £. 30.000.000

• Are 77.80 di terreno sul quale insiste un fabbricato rurale di mq. 120 sito nella C/da Vado in Salemi f. 50 p.lle 475 (Terr.) – 476 (Fabbr. Rur.) acquistato nell’anno 2001 unitamente al altro spezzone di terreno sito nella C/da Pioppo qui di seguito meglio descritto per una somma dichiarata di £. 10.000.000

N.B. Si rappresenta che sulle predette particelle è stata rilasciata una concessione edilizia nr. 133 del 25.07.2003 per la costruzione di un fabbricato per civile abitazione composto da un piano terra e primo per una superficie utile di mq. 96,62. Le opere di costruzione previste risultano aver avuto inizio in data 06.10.2004 e sono state eseguite in parte e precisamente le strutture portanti fino al primo piano. Successivamente la società con istanza nr. 2938 del 02.02.07 chiedeva una autorizzazione per i lavori di completamento per la costruzione del fabbricato summenzionato già autorizzato con C.E. 133 del 25.07.03 (i cui termini di ultimazione lavori erano scaduti). Tale autorizzazione è stata rilasciata in data 09.03.07 al nr. 31; a tutt’oggi non si riscontra che la società abbia ultimato i lavori.

• Are 12.00 di terreno sito nella C/da Pioppo in Salemi f. 64 p.lle 14 –

284 acquistato nell’anno 2001

c) ai sensi dell’art. 2 bis della legge 575/65, come modificata dalla legge n. 125/08 e dalla legge n. 94/09, il sequestro anticipato ai fini della confisca delle seguenti società, pertinenti complessi aziendali, beni mobili, immobili e mobili registrati, organi e quote sociali (a prescindere dalla loro formale titolarità) nonché conti correnti e rapporti bancari di qualsiasi natura:

6. GINNIC CLUB ALICIA – Centro di Fisiokinesiterapia di CALISTRO Giovanna & C. S.a.s., con sede legale in Salemi, nella via Ettore Scimemi VI Traversa nr. 9, Partita I.V.A. 01138170814; Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica:

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• Appartamento per civile abitazione composto da nr. 11 vani più accessori posto al 1° piano dipendente dal fabbricato sito nella Via Paolo Oliveri in Salemi (TP) f. P 1984 p.lla 78 acquistato nell’anno 1999 per una somma dichiarata di £. 100.000.000.

N.B. Si rappresenta che il cespite è stato venduto alla società sopraindicata dal GIAMMARINARO Giuseppe cl. 46 il quale con rogito notarile datato 29.06.84 e trascritto il 12.07.84 al nr. 12879 (vedi all.to n. 3) lo aveva acquistato dalla Immobiliare ALICIA s.a.s.

• Autovettura VOLKSWAGEN POLO targata BP 128 EV immatricolata il 13.04.2001 di 1400 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 08.05.2001, al prezzo dichiarato di €. 11.878,51

• Autovettura PEUGEOT 206 targata CE 406CP immatricolata il 20.11.2002 di 1100 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 09.12.2002, al prezzo dichiarato di €. 11.759,67

• Autovettura MERCEDES 350 CLS targata CT 705CE immatricolata il 10.01.2005 di 3500 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 11.06.2008, al prezzo dichiarato di €. 34.800,00

• Autovettura FIAT DUCATO TD targata BD 500VG immatricolata il 02.07.1999 di 2800 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 11.01.2002, al prezzo dichiarato di €. 294,99

7. CENTRO MEDICO SOLARIUM S.r.l., corrente in Erice, nella frazione di Casa Santa, viale della Provincia nr. 33, Partita I.V.A. 00598950814; Per quanto attiene ai beni immobili e mobili registrati, ai fini delle trascrizioni presso i PP.RR., si indica:

• Immobile commerciale composto da piano seminterrato di mq. 950 e da piano terra di mq. 919 insistenti in due edifici sito nella C/da San Cusumano in Trapani - Erice Casa Santa lungo la Via Provinciale f. 156 p.lla 938/125 (ex p.lla 938/8/5/6/7/53) acquistato nell’anno 2008 per una somma dichiarata di €. 1.600.000,00; l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca Nuova S.p.a.

8. UNI. SERVER Soc. Coop., con sede in Salemi, nella via dei Mille nr. 17, Partita I.V.A. 02370930816;

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9. CENTRO POLIVALENTE VILLA PIA CORNELIA S.r.l., con sede in Trapani, nella frazione Pietretagliate, strada Immacolatella, Partita I.V.A. 02106940816;

10. N.E.R.A. S.r.l., con sede in Salemi, nella via Paolo Harris nr. 2, Partita I.V.A. 02416300818;

c bis) in subordine, per queste ultime società sub c), la sospensione

temporanea dell’amministrazione dei beni ex art. 3 quater della legge n. 575/65, ferma restando la richiesta di sequestro anticipato ai fini della confisca delle quote intestate a: ARDAGNA Nicolò Domenico, nato a Salemi il 30.01.1965, CACCIATORE Francesco, nato a Castellammare del Golfo il 01.01.1950, LIUZZA Stefano, nato a Salemi il 31.01.1942, MANISCALCO Antonino, nato a Salemi il 31.05.1963, NEGLIA Maria, nata a Castellammare del Golfo il 21.10.1956, CALISTRO Giovanna nata a Salemi il 28.09.1957, GIAMMARINARO Manuela nata a Salemi il 23.01.1980, GIAMMARINARO Francesco nato a Salemi il 23.04.1981.

d) la sospensione temporanea dell’amministrazione dei beni ex art. 3

quater della legge n. 575/65, nei confronti delle seguenti società, nelle cui compagini e/o organi sociali figurano soggetti da tempo gravitanti nella sfera d’influenza del GIAMMARINARO Giuseppe (v. supra capitoli IV e V):

11. EDEN Società Cooperativa, con sede legale in Mazara del Vallo, nella via Marsala nr. 17, Partita I.V.A. 02004930810;

12. VILLA AZZURRA S.r.l., con sede legale in Petrosino, nella via dei Platani n. 28, e sede secondaria in Petrosino, nella c.da San Giuliano s.n., Partita I.V.A. 01906050818;

13. GAIA S.r.l. con sede in Mazara del Vallo, nella via dell’Acquedotto nr.7, con insegna “VILLA EDEN”, Partita I.V.A. 02125620811.

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e) il sequestro anticipato ai fini della confisca dei seguenti beni immobili, mobili registrati, nonché eventuali saldi attivi dei conti correnti, intestati ai familiari del Giammarinaro Giuseppe (con la notazione che quest’ultimo, ovviamente, non risulta proprietario di alcun bene, soggetto ad iscrizione presso i PP.RR., avente apprezzabile valore di mercato):

e.1) beni intestati a CALISTRO Giovanna nata a Salemi (TP) il 28.09.1957, ivi residente nella C/da Sinagia nr. 1067, C.F. CLSGNN57P68H700K (moglie):

• Unità abitativa del tipo villetta composta da nr. 13 vani tra piano terra e primo, compresi mq. 320 di terreno aggregato all’unità abitativa sita nella C/da Scopello in Castellammare del Golfo (TP) f. 2 p.lla 352 (U.I.) – 614 (Terr.) pervenuto per assegnazione nell’anno 1980 per una somma dichiarata di £. 33.900.000 compreso il terreno in qualità di socio di cooperativa edilizia denominata “BAIALUCE” con sede nella Via Giusti in Palermo.

• Ha 5.55.80 di terreno sito nella C/da Mendola in Salemi (TP) f. 150 p.lle 108 – 251 acquistato nell’anno 1980 per una somma dichiarata di £. 15.000.000 (ivi compreso il terreno sottonotato)

• Ha 1.84.40 di terreno sul quale insiste un fabbricato rurale di mq. 77 sito nella C/da Mendola in Salemi (TP) f. 151 p.lle 130 (ex 41) Terr. – 131 (ex 41) Fabbr. Rur. acquistato nell’anno 1980

• Fabbricato rurale di mq. 84 composto da nr. 2 vani al piano terra edificato mediante concessione edilizia nr. 32 del 1990 sito nella C/da Mendola in Salemi (TP) f. 151 p.lla 42

• Are 82.54 di terreno sito nella C/da Filci in Salemi (TP) f. 49 p.lle 730 –

656 – 120 – 765 – 764 – 755 – 702 – 1118 (ex 754) acquistato nell’anno 1983 per una somma dichiarata di £. 10.000.000

• Fabbricato di mq. 16 sito al piano terra edificato mediante concessione edilizia nr. 135 del 2003 sito nella C/da Filci in Salemi (TP) f. 49 p.lla 1119 (ex 754)

• Appartamento per civile abitazione composto da nr. 5 vani più accessori posto tra il 5° piano e piano mansarda dipendente dal fabbricato sito nella Via Paolo Oliveri in Salemi (TP) non annotato al N.C.E.U. acquistato nell’anno 1985 per una somma dichiarata di £. 80.000.000

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N.B. Si rappresenta che il cespite sopradescritto è stato venduto alla prefata dalla Immobiliare ALICIA s.p.a.

• Casa per civile abitazione in pessime condizioni statiche ed edilizie composta da nr. 3 vani più accessori tra piano terra e primo piano sita nella Via Vado in Salemi (TP) f. 64 p.lla 25/2 acquistata nell’anno 2002 per una somma dichiarata di €. 500,00

N.B. Si rappresenta che il cespite sopradescritto è stato acquistato dalla prefata dalla Immobiliare ALICIA la quale con rogito notarile datato 01.02.99 lo aveva comprato dal GIAMMARINARO Giuseppe. Si precisa altresì che all’atto dell’acquisto da parte dell’Immobiliare ALICIA la società veniva rappresentata dalla CALISTRO Giovanna in qualità di socio accomandatario

• Unità immobiliare in pessime condizioni statiche ed edilizie composta da un vano più accessorio posto al piano terra dipendente da un fabbricato sito nella Via Alcamo in Gibellina (TP), detta unità immobiliare non è mai stata censita al catasto urbano, ma già insistente su un terreno riportato al f. 36 p.lla 338 acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 2.000,00

• 4/48 di ha 3.57.27 di terreno sul quale insiste una unità immobiliare composta da nr. 8,5 vani più accessori tra piano terra e primo piano e da nr. 4 magazzini posti al piano terra rispettivamente di mq. 131, mq. 50, mq. 170 e mq. 90 sito nella C/da Pietretagliate in Trapani f. 78 p.lle 229/1/2/3/4/5/6 (U.I.) – 189 – 190 – 191 – 201 – 203 – 205 – 206 – 208 – 213 – 230 (ex 198 – 199) – 298 (ex 202) acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 61.975,00; si soggiunge inoltre che l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca di Credito Cooperativo Ericina di Valderice

• Magazzino complessivamente di mq. 85,36 composto da un piano seminterrato di mq. 77,63 e da un vano cantina più accessori, edificato mediante concessione edilizia nr. 101 del 2003 sito nella C/da Filci in Salemi (TP) f. 49 p.lla 1076 (ex 971)

N.B. Si rappresenta che il cespite sopradescritto è stato edificato sopra un terreno pervenuto alla prefata per donazione nell’anno 1998

e.2) beni intestati a GIAMMARINARO Manuela nata a Salemi (TP) il

23.01.1980, ivi residente nella C/da Sinagia nr. 1067 C.F. GMMMNL80A63H700Q (figlia):

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• 4/48 di ha 3.57.27 di terreno sul quale insiste una unità immobiliare composta da nr. 8,5 vani più accessori tra piano terra e primo piano e da nr. 4 magazzini posti al piano terra rispettivamente di mq. 131, mq. 50, mq. 170 e mq. 90 sito nella C/da Pietretagliate in Trapani f. 78 p.lle 229/1/2/3/4/5/6 (U.I.) – 189 – 190 – 191 – 201 – 203 – 205 – 206 – 208 – 213 – 230 (ex 198 – 199) – 298 (ex 202) acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 61.975,00; si soggiunge inoltre che l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca di Credito Cooperativo Ericina di Valderice e da ipoteca legale a favore della Montepaschi SE.RI.T.

e.3) beni intestati a GIAMMARINARO Francesco nato a Salemi (TP) il 23.04.1981, ivi residente nella C/da Sinagia nr. 1067 C.F. GMMFNC81D23H700D (figlio):

• Fabbricato in pessime condizioni statiche ed edilizie composto da un vano magazzino a piano terra e da nr. 2 vani a primo piano sito nella Via Misericordia in Salemi (TP) f. 99 p.lla 692/1/5 acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 3.000,00

• Unità immobiliare in pessime condizioni statiche ed edilizie composta da un vano più accessorio posto al piano primo dipendente da un fabbricato sito nella Via Alcamo in Gibellina (TP), detta unità immobiliare non è mai stata censita al catasto urbano, ma già insistente su un terreno riportato al f. 36 p.lla 338 acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 2.000,00

• 4/48 di ha 3.57.27 di terreno sul quale insiste una unità immobiliare composta da nr. 8,5 vani più accessori tra piano terra e primo piano e da nr. 4 magazzini posti al piano terra rispettivamente di mq. 131, mq. 50, mq. 170 e mq. 90 sito nella C/da Pietretagliate in Trapani f. 78 p.lle 229/1/2/3/4/5/6 (U.I.) – 189 – 190 – 191 – 201 – 203 – 205 – 206 – 208 – 213 – 230 (ex 198 – 199) – 298 (ex 202) acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 61.975,00; si soggiunge che l’immobile risulta gravato da ipoteca in favore della Banca di Credito Cooperativo Ericina di Valderice

• Ha 6.73.60 di terreno sito nella C/da San Nicola di Corsone in Marsala f.

189 p.lle 4 – 38 acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 139.154,14

• Are 30.65 di terreno sul quale insiste un fabbricato rurale di mq. 55 sito nella C/da Filci in Salemi (TP) f. 49 p.lle 655 (Terr:) – 104 (Fabbr. Rur.) acquistato nell’anno 2003 per una somma dichiarata di €. 18.000,00

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N.B. Si rappresenta che sulle predette particelle è stata rilasciata una concessione edilizia nr. 134 del 31.07.2003 per la ricostruzione di un fabbricato per civile abitazione composto da un piano terra che conterrà due unità immobiliari, una abitativa per una superficie utile complessiva di mq. 202,15 ed una snr di mq. 66,54 ed una ad uso magazzino per una superficie utile complessiva di mq. 66,26; entrambe le u.i. si snodano attorno un atrio accessibile attraverso un portico per una complessiva superficie coperta di mq. 484,00 compreso di atrio. Si precisa altresì che tale fabbricato verosimilmente non è stato edificato perchè a tutt’oggi non risulta ancora censito al N.C.E.U. e non inserito nel foglio di mappa nr. 49 di Salemi.

• Autovettura AUDI Q5 TDI targata DM 318MV immatricolata il 23.01.2009 di 2000 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 23.01.2009, al prezzo dichiarato di €. 41.000,00

• Motoveicolo CAGIVA 125 targato AD 177848 immatricolato il 30.06.1997 di 125 cc. di cilindrata, acquistata con scrittura privata datata 11.07.1997, al prezzo dichiarato di €. 3.615,20

IL QUESTORE

(Esposito)

Analisi a cura: Primo Dirigente della Polizia di Stato Dr. Giuseppe Linares, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Dr. Fabio Messina, Maggiore della Guardia di Finanza Matteo Amabile, Sostituto Commissario della Polizia di Stato Leonardo De Martino, Maresciallo Capo

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della Guardia di Finanza Gaspare Auci, Appuntato Scelto della Guardia di Finanza Francesco Gandolfo, Assistente Capo della Polizia di Stato Giuseppe De Caro, Assistente della Polizia di Stato Rosa Agnello.

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SOMMARIO

Premessa metodologica…………………………………………………….. 2

CAPITOLO I ………………………………………………………………20 L’ESAME DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE DEL GIAMMARINARO GIUSEPPE SUCCESSIVAMENTE ALLA SOTTOPOSIZIONE ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI PS DEL 2001 ED IL PERDURANTE TENTATIVO DI CONTROLLO OCCULTO SULLA GESTIONE DELLA SANITA’ LOCALE § I.1 Lo spessore malavitoso del GIAMMARINARO attraverso l'analisi delle pregresse vicende giudiziarie che lo hanno interessato e nella ricostruzione concorde, successiva all’assoluzione, di collaboratori di giustizia, indagati che hanno reso dichiarazioni confessorie, delle sommarie informazioni e delle intercettazioni effettuate nei confronti di soggetti politici locali……………. 20 Sub a) Le pregresse vicende giudiziarie del GIAMMARINARO Giuseppe fino

alla candidatura alle elezioni amministrative regionali del 2001 e la sottoposizione alla sorveglianza speciale di P.S………………………..21

Sub b) Le acquisizioni sul GIAMMARINARO emerse dai servizi di

intercettazione espletati nei confronti dell’imprenditore trapanese BIRRITTELLA Antonino, arrestato il 24.11.2005 per associazione mafiosa, estorsione continuata in concorso, detenzione illegale di armi…………………………………………………………………23

Sub c) Le acquisizioni sul GIAMMARINARO emerse nel contesto istruttorio

delle Fasi I e II del c.d. “Progetto Peronospera” e le dichiarazioni del CONCETTO Mariano……………………...…………………………26

Sub d) le acquisizioni sul GIAMMARINARO Giuseppe emerse nel contesto

istruttorio e nella Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere della “fase II” del c.d. Progetto Peronospera, nr. 13875/03 RGNR – DDA e nr. 1647/04 R.G. Gip del 27.04.2004, le dichiarazioni confessorie rese dal consigliere comunale UDC LAUDICINA Vincenzo……...………………………27

Sub e) le acquisizioni sul ruolo criminale del GIAMMARINARO Giuseppe nel

contributo delle sommarie informazioni e delle intercettazioni effettuate nei confronti di soggetti politici della provincia di Trapani……...……..30

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CAPITOLO II………………………………………...……………………47 LE IPOTESI DI TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI: IL CONTROLLO OCCULTO ESERCITATO DAL SORVEGLIATO SPECIALE DI P.S. GIAMMARINARO GIUSEPPE SU BENI E SERVIZI DEL CARTELLO DI IMPRESE, OPERANTI NEL SETTORE DELLA SANITA’ ASSISTENZIALE TRAPANESE, ATTRAVERSO L’INTERPOSIZIONE FITTIZIA DI IMPRENDITORI § II.1 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali, operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione fittizia svolta dall’imprenditore CAPIZZO Salvatore: il controllo occulto sulla “C.E.M.” di Mazara del Vallo e sui terreni già appartenuti a CASCIOLO Maria………...48 § II.2 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato occultamente dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione svolta dall’imprenditore LIUZZA Stefano nella “SALUS s.r.l.”………………………………………………………………………….68 § II.3 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione occulta svolta dai coniugi CACCIATORE Francesco e NEGLIA Maria: il controllo sulla “LIFE s.r.l.”……………………………………………………………. 81 § II.4 – Il trasferimento fraudolento di beni immobili ed attività imprenditoriali operato dal GIAMMARINARO Giuseppe attraverso l’interposizione fittizia svolta da CACCIATORE Francesco: il controllo occulto sulla “Villa Letizia Soc. Coop. a r.l.”……………………………………………………………...97 § II.5 - L’analisi sulla illecita percezione degli ingenti finanziamenti regionali, derivanti dalla stipula e conseguente proroga di convenzioni per il rimborso di prestazioni sanitarie, da parte delle società occultamente gestite dal GIAMMARINARO Giuseppe: “C.E.M. s.r.l.”, “Salus s.r.l.”, “Life s.r.l.” e “Villa Letizia soc. coop. a r.l. L’ipotesi di reato di cui all’art. 10 quinquies L. 575/65 a carico del dr. Giuseppe CANGEMI per averne consentito la sottoscrizione, nella qualità di Direttore Sanitario pro tempore della A.S.P. di Trapani……………………..…………122 § II.6 – Altre società gravitanti intorno alla figura del CAPIZZO Salvatore……………………………………………………………………..182 § II.7 – Le sistematiche e strumentali violazioni degli obblighi derivanti dall’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno di GIAMMARINARO Giuseppe, commesse con la complicità di personale medico: il ruolo del dott. BORRUSO Vincenzo per le

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false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati al Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione di Trapani, allo scopo di ottenere permessi di allontanamento dal Comune di Salemi……………………………………...……………………189 CAPITOLO III…………………………………………………………….227 L’ESAME DELLA PERICOLOSITA’ SOCIALE DEL GIAMMARINARO GIUSEPPE ALLA LUCE DEL RECENTE TENTATIVO DI CONDIZIONAMENTO OCCULTO DELL’ ATTIVITÀ POLITICA DEL TRAPANESE E DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SALEMI Sub a) le recenti acquisizioni sul ruolo occulto del GIAMMARINARO

Giuseppe nella elezione e nel tentativo di coartazione del deputato regionale UDC On. Pio LO GIUDICE………...…………………227

Sub b) le recenti acquisizioni sulla attuale pericolosità sociale del

GIAMMARINARO Giuseppe in relazione al tentativo di condizionamento dell’attività amministrativa del Comune di Salemi……………………………………………………………… 246

CAPITOLO IV…………………………………………….………………260 GLI AGGIORNATI ACCERTAMENTI ESPERITI PRESSO LA C.C.I.A.A., ANAGRAFE TRIBUTARIA, AGENZIA DEL TERRITORIO, A.S.P. DI TRAPANI, AL FINE DI CONOSCERE GLI ATTUALI ASSETTI/CARICHE SOCIALI E LE DISPONIBILITA’ PATRIMONIALI DELLE PERSONE GIURIDICHE E FISICHE D’INTERESSE Sub a) alcune considerazioni in ordine ai redditi dichiarati dai componenti il

nucleo familiare di Giammarinaro Giuseppe.....………….……..…. 332 CAPITOLO V …………………………………………..…….………… 335 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PROPOSTE § V.1) Con riguardo all’aspetto personale ………………………………… 335 § V.2) Con riguardo all’aspetto patrimoniale …………...…………………..343 PROPOSTE ………………………………………………..….….……… 368

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