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LICEO “ANDREA MAFFEI” ANNUARIO 2014/2015 1

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Liceo Andrea MaffeiRiva del Garda

Annuario 2014/2015 - n. 22

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Annuario 2014/15Liceo “Andrea Maffei”Riva del Garda (Trento)viale Francesca Alberti Lutti 7tel. 0464 553511fax 0464 552316www.liceomaffei.ite-mail: [email protected]

Ventiduesimo numero

Comitato di redazione:Alessio Baroni, Franco Lohs, Daniela Mannarini, Eleonora Miorelli, Deborah Miori, Stefano Negri, Elena Piva, Gianluca Ricci, Sofia Santoni, Maria Rita Tamburini, Antonella Zamboni

La redazione ringrazia docenti, studenti e personale amministrativo e tecnico per la collaborazione prestata

Impaginazione e stampa:Grafica 5 - Arco (TN)

Riva del Garda, dicembre 2015

Andrea Maffei (1798 Molina di Ledro-1885 Riva), ritratto di M. Gordigiani, Museo Civico di Riva del Garda.Tra i massimi traduttori dell’Ottocento italiano (Schiller, Goethe, Shakespeare, Byron, Lamartine, Anacreonte), senatore del Regno d’Italia, a lui è intitolato il liceo di Riva del Garda fin dalla nascita, il 1927.LI

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opportunità loro offerte dalla Provincia Autonoma, hanno seguito corsi di perfezionamento linguistico all’estero; altrettanto numerosi sono stati gli studenti che sono riusciti ad organizzarsi in soggiorni studio che hanno permesso loro di impadronirsi con sicurezza delle basi delle principali lingue parlate nel mondo; sempre più numerose, infine, sono state le oc-casioni di scambio culturale con comunità scolastiche di altri Paesi, senza dimenticare le tante iniziative istituzionali che hanno permesso a molti studenti del liceo di confrontarsi con loro pari età appartenenti ad ambiti culturali differenti. Com’è noto, le differenze arricchiscono e il patrimonio che l’istituzione ha saputo mettere a disposizione della comunità scolasti-ca è stato davvero cospicuo. La speranza è che ora le tante energie spese in formazione possano trasformarsi in occasioni di crescita e permettano ai nostri ragazzi, che - come si evince dalle pagine che seguono - hanno già avuto modo di trovare specifiche applicazioni, di valorizzare le loro indivi-dualità e di trovare strade ricche di opportunità lungo la quali costruire un futuro solido e sereno.Si tratta di un percorso faticoso, spesso arduo e intricato, che può però offrire grandi soddisfazioni: ecco perché la nostra scuola insiste a darne le coordinate e a testimoniarne l’efficacia attraverso l’Annuario, strumento di narrazione di un’avventura tra le più nobili, ovvero la crescita sicura delle nuove generazioni. Affidiamo queste pagine, stampate grazie alla generosità di chi ha voluto garantire anche quest’anno il suo lungimirante contributo, a loro, ma anche a chi li ha aiutati e li sta aiutando a muovere i primi passi.

La dirigente scolasticaprof.ssa Antonella ZamboniP

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neIL SALUTO DELLA DIRIGENTEContinuano a mantenersi saldi i principi di riferimento dell’Annuario del Liceo Maffei, giunto quest’anno alla sua ventiduesima edizione. In particolare si è consolidato sempre più l’apporto, ormai decisivo - se non esclusivo - degli studenti, vera anima della pubblicazione che, come da tradizione, raccoglie le testimonianze di gran parte degli eventi che hanno caratterizzato la vita dell’istituto durante l’anno scolastico appena trascor-so. La pubblicazione dell’Annuario mira, come da tempo è ormai noto, alla totale condivisione delle attività e delle esperienze fra tutte le componenti della comunità scolastica e alla loro comunicazione alla società, che si vuole rendere consapevole del grande lavoro che viene svolto da studenti, insegnanti, dirigenti e personale ausiliario, con un unico, straordinario obiettivo: rendere i ragazzi cittadini consapevoli, in grado di diventare membri attivi e responsabili della comunità. E se da un lato è vero che i processi di informatizzazione hanno permesso già da tempo di rendere più intenso il rapporto fra la scuola e la società esterna, altrettanto vero è che l’Annuario continua a rappresentare un’opportunità imperdibile per rinsaldare i legami esistenti fra l’istituzione e le famiglie. La gran mole di materiale rappresentata in queste pagine testimonia la straordinaria vitalità del nostro liceo, che è stato capace anche quest’anno di offrire agli studenti stimoli di grande intensità per garantire al meglio la loro crescita fisica e intellettuale.La parola d’ordine dell’anno scolastico concluso lo scorso giugno può essere individuata in “internazionalizzazione”. La scuola trentina, ma soprattutto il liceo Maffei, si sono impegnati a raggiungere ambiziosi obiettivi sul piano del perfezionamento linguistico, un percorso strategico che punta a formare individui in grado, un giorno, di confrontarsi con una realtà sociale ed economica che non sarà più limitata ai confini della pro-pria regione o della propria nazione, ma che dovrà aprirsi su palcoscenici più ampi e lontani. Numerosi sono stati gli insegnanti che, cogliendo le LI

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re RIVA VAL BEN... UN PO’ DI GRANACalda l’accoglienza che i ragazzi del ginnasio hanno riservato ai loro gemellati di Bensheim

Il 21 settembre 2014 noi delle classi VAG e VBG abbiamo accolto i gemellati tedeschi provenienti da Bensheim. Alle ore 17:30 sono arrivati in autobus alla fermata delle Damiano Chiesa, dove li stavamo aspettando per accoglierli nelle nostre case. La mattina del giorno seguente siamo andati con i rispettivi gemellati nell’aula magna della sede, dove il prof Lohs ha illustrato a tutti il programma della settimana. Finita la presen-tazione, noi siamo tornati in classe a far lezione mentre i ragazzi tedeschi frequentavano un corso base di italiano con la prof.ssa Lotti. Al pomerig-gio ci siamo incontrati con il prof Lohs e i suoi colleghi tedeschi in centro a Riva. Lì abbiamo svolto dei giochi per far scoprire ai compagni tedeschi i luoghi più interessanti e belli di Riva del Garda. Gli insegnanti ci hanno anche “caldamente invitato” ad imparare degli scioglilingua tedeschi che avremmo dovuto recitare la sera della pizza. L’indomani abbiamo accompagnato i gemellati alla fermata Damiano Chie-sa, da dove sono partiti per visitare la città e il castello di Arco con la prof. Marcolini. Purtroppo, mentre i nostri compagni tedeschi passeggiavano per le vie di Arco, noi dovevamo far lezione. Il pomeriggio era libero, per cui ognuno ha svolto con il rispettivo partner l’attività che preferiva. La mattina del 24 settembre 2014 siamo saliti con i ragazzi tedeschi sul Baldo. Data la nostra pigrizia siamo ovviamente saliti con la funivia. Una volta arrivati in cima abbiamo incontrato una guida che ci ha fatto fare un breve giro del monte raccontandoci un po’ della storia del Baldo. Terminato il giro abbia-mo pranzato allegramente in un rifugio. In seguito siamo scesi (ovviamente con la funivia) a Malcesine dove abbiamo visitato il castello dell’omonimo paese. Infine siamo tornati in autobus a Riva del Garda. Il 25 settembre i compagni tedeschi hanno visitato la città di Venezia con la prof.ssa Floriani e il giorno seguente la città di Verona con la prof.ssa Carloni. Tornati dalla gita a Verona sono venuti assieme a noi alla pizzeria Meeting a Torbole,

in modo che ci potessimo accomiatare prima della loro partenza il giorno seguente. Durante la cena noi abbiamo recitato i proverbi tedeschi mentre loro quelli italiani. L’indomani li abbiamo accompagnati alla fermata delle Damiano Chiesa, da dove son ripartiti per la Germania con il cuore pieno di felicità e le valigie piene di formaggio grana.

Andrea Amistadi

Vom 21. September bis zum 27. September haben wir einen Schüleraus-tausch mit dem AKG aus Bensheim gemacht. Die deutschen Jugendlichen waren in Riva del Garda. Sie sind am Sonntagnachmittag um 17.00 Uhr angekommen und wir haben sie begrüßt und empfangen. Dann sind sie mit ihren Austauschschülern nach Hause gefahren.Am Montag sind wir zur Schule gegangen und unsere Austauschschüler sind zum Rathaus gegangen; hier hat ein Stadtrat sie willkommen geheißen. Dann haben sie eine Stadttour und auch einen Schulrundgang gemacht. Nach der Schule sind wir mit unseren deutschen Partnern nach Hause gegangen und haben zu Mittag gegessen. Nachher hat jedermann den Nachmittag mit seinem Austauschschüler verbracht.Am Dienstag sind wir wiederum zur Schule gegangen und die deutschen Jugendlichen sind nach Arco gefahren, um das Schloss zu sehen. Dann haben wir zu Mittag zusammen gegessen und wieder hat jeder den Nachmittag mit seinem Austauschschüler verbracht.Am Mittwoch sind wir zusammen mit dem Bus nach Malcesine gefahren; hier sind wir auf die Seilbahn aufgestiegen, um auf den Baldo zu fahren. Wir sind viel gewandert. Dieser Tag war sehr schön.Am Donnerstag sind die deutschen Jugendlichen nach Venedig gefahren, während wir wiederum zur Schule gegangen sind. Unsere Austausch-schüler sind am späten Nachmittag zurückgekommen. Dann sind wir mit ihnen nach Hause gefahren und haben zu Abend gegessen.Am Freitag sind unsere Austauschschüler nach Verona gefahren, während wir wiederum zur Schule gegangen sind. Sie sind um 17.00 Uhr zurückge-kommen und am Abend sind wir alle zusammen in die Pizzeria „Meeting“ gefahren. Hier haben wir gegessen, gespielt und viel Spaß gehabt. Am Sonntagmorgen sind die Deutschen um 7.30 Uhr abgefahren, um sich nach Bensheim zu begeben.Ich hoffe, dass ihr Aufenthalt in Riva ihnen gefallen hat und sie gut Italienisch trainiert haben.

Martina LutterottiLICE

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reOCSE-PISA, MAFFEI SUL TETTO DEL MONDOPiù che positivi i risultati ottenuti dagli studenti del Maffei nella rilevazione delle competenze

I risultati dei test OCSE-PISA 2012 premiano gli studenti del Maffei!PISA è un programma internazionale che, attraverso il confronto con gli altri paesi dell’area OCSE e del resto del Mondo, rileva in che misura gli studenti che sono prossimi alla fine dell’istruzione/formazione obbligato-ria abbiano acquisito conoscenze e competenze ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita civile nella società moderna.L’indagine, che si focalizza sulla lettura, sulla matematica, sulle scienze e sul problem solving, non valuta solo se gli studenti siano in grado di riprodurre le conoscenze, ma anche quanto siano in grado di estrapolare una determinata conoscenza da ciò che fino ad allora hanno imparato a scuola, e di applicarla in contesti scolastici ed extra-scolastici non familiari. Questo approccio riflette il fatto che nelle moderne economie la premialità individuale non dipende tanto da ciò che si conosce, ma da come viene utilizzato ciò che si conosce. PISA è un programma di ricerca in continua evoluzione che fornisce spunti di riflessione per le politiche e le pratiche dell’istruzione; consente di monitorare nel tempo i risultati dei processi di acquisizione di conoscenze e abilità in contesti nazionali diversi e in contesti demografici differenziati all’interno dello stesso paese.Nel 2012 è stata la Matematica l’ambito principale di rilevazione.Dai risultati del 2012 emerge che le competenze dei 15enni italiani in matematica in media si situano al di sotto della media OCSE ; solo leggermente migliori sono i risultati in lettura e scienze. Primeggiano in matematica e italiano Giappone e Corea del Sud, mentre in Scienze Giappone e Finlandia.Tuttavia, come si evince dalle tabelle, gli studenti del Trentino, e in particolare quelli del Maffei, sono riusciti a distinguersi e a collocarsi in posizioni addirittura superiori rispetto a quelle occupate dai loro colleghi giapponesi o coreani, considerati i migliori al mondo. LI

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re PERChé SCEGLIERE SCIENZE UMANEGli studenti dell’indirizzo si scoprono soddisfatti delle loro scelte

Le Scienze Umane sono discipline che studiano l’essere umano, con-siderato sia come individuo sia come membro della società in cui vive. Le materie che costituiscono le Scienze Umane sono: la Psicologia, la Sociologia, l’Antropologia e la Pedagogia.La Psicologia è una disciplina che studia il comportamento dell’uomo e i processi mentali. La Sociologia si occupa invece di strutture e processi sociali. I popoli e le loro culture sono l’oggetto di studio dell’Antropologia, che promuove il contatto diretto con le popola-zioni geografi-camente e cultural-mente lontane dal mondo occidentale. La Pedagogia, infine, studia l’educazione e la formazione degli individui.Secondo noi studenti e studentesse del Liceo delle Scienze Umane, queste materie ci aiutano a capire meglio noi stessi e le persone che ci circondano, portandoci ad avere uno spirito aperto e critico nei confronti delle altre culture.In questa scuola si è continuamente sollecitati a conoscere cose nuove e ad impararle, ampliando il nostro “bagaglio” di conoscenze.

Lo studio delle Scienze Umane porta a riflettere sulla natura dell’uomo, spingendo la curiosità e l’interesse verso ulteriori approfondimenti perso-nali. Inoltre questo indirizzo organizza attività coinvolgenti e stimolanti, come incontri con psicologi e giornate alla scuola dell’infanzia. In questo modo possiamo avere un contatto diretto con quelle che saranno le nostre potenziali figure professionali, come insegnanti, educatori, psicologi. Questo indirizzo è infatti consigliato in particolar modo a chi è interessato a svolgere professioni a contatto con le altre persone.Le materie umanistiche sono molto interessanti e piacevoli, ma richiedono uno studio regolare e impegnativo.

Chi sceglie questo indirizzo deve aver voglia di imparare, studiare e fare i compiti con costanza e determinazio-

ne. L’impegno è richiesto sia a scuola che a casa; il carico di compiti e di studio è notevole ed è

necessario imparare ad organizzarsi perché tutte le materie richiedono questo tipo di

lavoro.Il corpo docenti è esigente, prepa-

rato e competente. I professori sono sempre pronti ad ascoltarti e ad aiutarti nei momenti di diffi-coltà e di bisogno.

Questa scuola garantisce una solida base di cultura generale per poter scegliere

e affrontare qualsiasi indirizzo universitario, in

particolar modo quelli improntati sulle materie umanistiche.

Le iscrizioni a questo indirizzo sono prevalente-mente femminili, ma i nostri compagni confermano che è una buona scelta anche per i maschi.Vi aspettiamo numerosi!

Emma Zambarda, Francesca Panza e tutta la classe 1 B scienze umaneLICE

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reUN VECChIO REGISTRO... NUOVOQuest’anno la Provincia ha deciso di sperimentare il registro elettronico del Maffei su tutto il territorio

Dal 10 settembre è operativo il registro elettronico «Gestione scuola», vale a dire quello che al Maffei è stato ideato, sperimentato, fatto crescere per 8 anni ... e che ora è diventato una sperimentazione provinciale.Un’operazione che ha portato sicuramente qualche disagio iniziale: un altro indirizzo, nuovo approccio, difficoltà di integrazione nel nostro portale, nuovi dati di accesso. Naturalmente i vantaggi di questo cambio sono stati superiori: integrazione con la sperimentazione della Provincia, integrazione con il database del sistema scolastico provinciale (SGA) e, non ultimo, un grande risparmio economico. Si tratterà di verificare a fine anno i risultati e attendere le valutazione della Provincia in merito.

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BALDI GIOVANIEscursione naturalistica di grande successo sulla montagna altogardesana

“Ragazzi, siamo arrivati! Forza!”. La voce della prof. sovrastò la musica e le risate di noi ragazzi. Scendemmo come una mandria di bufali dal pullman, impazienti di sgranchirci le gambe.“Wow”, mi lasciai scappare. Restai a bocca aperta contemplando il pano-rama. Un susseguirsi di ogni tonalità immaginabile di verde, di arancione, qualche sprazzo abbagliante di rosso e alcune macchie di giallo, il blu del cielo e quella tonalità terrosa caratteristiche dei sentieri di montagna.L’aria era frizzante e fresca, accarezzava la pelle con morbidezza e dolcez-za. Presi la valigia e salii le scale del rifugio, trovando la nostra camera. Eravamo in diciannove, una stanza da sei e una da quattro per i maschi, due da quattro per noi ragazze. Mentre i nostri compagni salivano le scale per arrivare in mansarda con qualche borsa all’apparenza molto vuote, noi arrancammo fino al secondo piano trasportando pesantissime valigie. Ovviamente la galanteria era una parola sconosciuta, quindi arrivammo in camera grondanti di sudore. Ci preparammo in fretta, per evitare spiacevoli ramanzine da parte dei prof. Ci accompagnavano la professo-ressa Calza Maria Pia e il professor Tomasi Renzo, entrambi insegnanti di scienze.Scendemmo le scale e quando tutta la classe fu di nuovo riunita la prof. Calza ci presentò il naturalista Luigi Marchesi, un esperto di tutto quello che possiamo trovare sul Monte Baldo.Partimmo sulla strada sassosa, fermandoci dopo pochi metri. Marchesi montò il lungo, un grande cannocchiale. Fece avvicinare Amedeo, che guardò dentro l’obiettivo, e gli chiese cos’era l’animale che aveva visto. Lui rispose prontamente, dicendogli che era un esemplare di camoscio, e che poteva dire questo grazie alla macchia posta sul muso. Tutti ci ammassam-mo per osservare la creatura. Un esemplare bellissimo.Ripartimmo subito dopo, fermandoci in un bosco di faggi, dove Marchesi LI

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obreci indicò le tane di picchio verde, spiegandoci come facevano a crearle e

quali animali potevano abitarci. Continuammo il sentiero, arrestandoci per vedere delle orme di ballerina bianca impresse nel fango. Marchesi partì con una dettagliatissima descrizione dell’animale, mentre noi ascoltavamo attentamente. Con la prof. avevamo fatto un patto: non dovevamo prendere appunti ma dovevamo stare attentissimi. Ripren-demmo il cammino, ma Marchesi si fermò dopo pochi minuti e cominciò a montare il lungo. Ci parlò delle cornacchie e delle ghiandaie, di come quest’ultima avesse una bellissima striscia di penne celeste sull’ala e di come raccoglievano il cibo per prepararsi al gelido inverno. Ancora una volta ci ammucchiammo per vedere dal cannocchiale, anche se la scena era visibile ad occhio nudo. Poco distante da noi, infatti, una ghiandaia cercava delle noci su una quercia, per poi partire e lasciarci tornare a

camminare. Ci bloccammo solo quando Marchesi ci mostrò delle noci e ci fece vedere il segno degli incisivi degli scoiattoli sulla parte superiore del frutto, oppure di come riconoscevano che una noce era guasta sentendone il peso. Marchesi, proprio qualche metro prima di imboccare la strada del rifugio, prese un frutto da una foglia e lo lanciò contro la maglia di uno di noi. Il frutto era pieno di aculei tanto da ricordarmi un frutto di mare in miniatura. Marchesi ci spiegò che lo si usava ai suoi tempi, nella spaventosa era pre-internet, come un ottimo passatempo. Ma noi ormai non lo ascoltavamo più, eravamo troppo presi a lanciarceli tra di noi. Io ero protetta dal mio piumino, ma avevo i jeans che assomigliavano in modo impressionante a dei cactus.Tornammo nel rifugio, tutti affamati, un po’ stanchi e pullulanti di aculei, e ci precipitammo al ristorante. Ci riposammo svagandoci un po’, chi

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obre giocando con la palla, chi a carte e chi riposandosi nelle calde camere del

albergo.Di lì a breve giunse il momento di rimetterci in marcia, facendo qualcosa di molto divertente: piazzare le fototrappole, che sono delle telecamere delle dimensioni di una normale macchina fotografica, collegate ad un sensore di movimento che scatta appena un animale entra nel raggio d’azione. Ne collocammo tre, mettendo come esca degli avanzi presi al rifugio e l’incan-tevole testa di un coniglio che Matteo Matteotti, con grande coraggio, frantumò schiacciandola, provocando un rumore di ossa rotte che fece rabbrividire o sorridere il gruppo. Durante il ritorno, Marchesi ci fece vedere un’impronta di capriolo, spiegandoci quali sono la zampa anteriore e posteriore: quella probabilmente apparteneva o a un giovane maschio o a una femmina.Tornammo al rifugio, aspettando il tramonto e quindi l’attività serale. Mangiai tantissimo, la mia porzione e quella di quasi tutte le persone a cui non piacevano i piatti serviti. Grosso errore...Ci preparammo poi per l’attività serale, ossia andare fuori a cercare degli uccelli usando i richiami, ma essa non diede purtroppo alcun frutto, non essendo la stagione per sentire i loro canti. Trovammo però un ospite inaspettato, il professor Bertolli, docente di informatica.Rientrammo nel rifugio un po’ delusi, ma finalmente grati di poter stare un po’ di tempo assieme. Ci mettemmo il pigiama e salimmo le scale fino alla camera enorme dei maschi, dove tutta la classe era riunita. Dopo pochi minuti ero di nuovo nel mio letto al secondo piano, in preda ad un terribile mal di pancia. Ovviamente, dopo tutto quello che mi ero mangia-ta, ebbi un indigestione. Pazienza, mi misi le cuffie nelle orecchie ed entrai in un leggero dormiveglia, aspettando il rientro delle mie compagne di stanza. Arrivarono poco prima della mezzanotte e anche se cercarono di fare meno rumore possibile mi svegliai. Parlottammo un po’, spettegolam-mo, ovviamente, di tutto e di più, finché, una dopo l’altra, crollammo in un profondo sonno senza sogni.La musica mi svegliò troppo presto. Mi misi il cuscino sopra la testa bron-tolando qualcosa di incomprensibile. Sbirciai un pochino e vidi Sabrina che aveva preso la mia stessa decisione, mentre Tea e Arianna erano già sveglissime e pronte.“Che ora è?” borbottai sbadigliando.Arianna scese dal letto a castello: “Buongiorno anche a te cara! Sì, grazie pure io ho passato una buona notte! Sono le 7:15!”

Sorrisi colpevole e salutai tutte, mentre Tea si apprestava all’arduo compi-to di togliere Sabrina del letto.Fortunatamente alle 8 eravamo pronte per fare colazione e scendemmo al ristorante, dove mangiai un po’ più diligentemente. Ci preparammo per l’ultima passeggiata sul Baldo, quella in cui avremmo raccolto le nostre foto trappole. Marchesi, durante il tragitto, si fermò per farci vedere qualche escremento di uccello o faina. Raccogliemmo le foto trappole, mentre lui tornò al rifugio senza di noi, perché doveva preparare la lezione successiva. Noi l’avremmo presa con calma, mentre lui sarebbe tornato in fretta e furia nel rifugio.“Ragazzi? - ci chiamò la prof. - guardate lì, nel cespuglio proprio davanti a voi... Che cosa c’è?”Tea e Jari si avvicinarono, quando “BUUUU!!”, Marchesi uscì dal cespuglio travestito da uomo foglia, terrorizzandoci.“Questo- disse la prof.- è per punirvi di avere fatto casino fino all’una di notte”. Ah, bene, io non centro... okay forse un po’ c’entro pure io.Tornammo al rifugio dove Marchesi tenne una lezione sui reperti degli animali. Ci fece vedere una zampa di faina e una artigliata di gufo, ossa di uccelli, e, ovviamente prima del pasto, degli escrementi di animali.Per fortuna nessuno di noi ebbe problemi durante il pranzo. Ci riposammo un po’ giocando a carte o a palla, buttandola troppo spesso in un cespuglio di ortiche.Il naturalista ci chiamò per entrare nel rifugio, dove il videoproiettore era pronto per mostrarci il contenuto delle foto trappole. I filmati erano molto LI

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divertenti, soprattutto quando uno di noi fece scattare il sensore, per poi salutare il gruppo. Vedemmo una volpe, un tasso e una faina. È stato molto bello che solo grazie a una fotocamera siamo riusciti a vedere questi animali che mai ci saremmo immaginati di osservare così tanto vicini. Marchesi ci mostrò poi qualche filmato di alcuni anni prima, dove erano ripresi orsi, caprioli e splendidi gufi reali. Il naturalista concluse dicendoci che per scoprire quali animali ci sono nelle nostre zone non serve per forza cacciarli e ucciderli e far loro del male: ma le foto trappole sono molto più economiche e non sono dannose per gli animali. Mi piacque molto quest’ultima parte. Aveva ragione, è inutile uccidere.

Le attività vere e proprie si conclusero lì. Facemmo i bagagli, salutammo il personale del rifugio e spendemmo l’ultima ora giocando con la palla in mezzo al verde.Il pulmino arrivò e la prof. ci invitò a salire. Tentennai sul gradino per entrare nell’abitacolo. Mi girai a guardare le montagne coloratissime e il cielo un po’ nuvoloso, assaporando l’aria fredda e purissima per l’ultima volta. Mi accoccolai sul sedile guardando fuori dal finestrino. Di una cosa ero certa: quello non sarebbe stato un addio.

Maria Vittoria Gerotto, 2A scienze applicate LICE

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obre GUAI A ChIAMARLI SASSI!

5A scienze applicate e 5C scientifico a spasso per la Valle Daone

Doveva essere una tranquilla passeggiata, lo aveva detto la prof, e noi ci fidiamo dei professori. Il problema è sempre quello: gli standard dei prof sono ogni volta qualcosa di in-credibilmente inumano. Generazioni e generazioni di alunni che si domandano come sia possibile che si passi da “è una tranquilla passeggiata” a “ragazzi, ma perché non andiamo a vedere la zona di contatto da vicino?”. Ed ecco come da una pendenza del 30 % di una (relativamente tranquilla) passeg-giata, si passi a quella del 90% con tanto di “Saliamo a ven-taglio e attenti ai sassi.” “SASSI!?” “Rocce, scusi…”. Sì, perché questo termine sembra non rientrare nel vocabolario di un professore di scienze. Quello che per tutti i comuni mortali è un sasso “sbarluccicante”, per loro sarà probabilmente qualcosa come una roccia ignea intrusiva olocristallina, contenente una disarmante quantità di plagioclasio, derivan-te da un magma acido con percentuale di silice superiore al 65%. Armati di picconi ed in fila come i sette nani, abbiamo seguito la nostra guida: un tondeggiante signore dai capelli ossigenati che divideva curiosamente le parole a metà (“zona di con-tatto” “qua c’è del quarzo e del feld-spato”). Scoperto essere uno dei famosi gemelli Pallaoro, che avevano trovato e donato al museo di Trento una gigantesca pepita d’oro, da bravi studenti non abbiamo esitato a chiedergli l’amicizia su facebook. L’allegria contagiosa dell’eccentrico individuo non tardò a diffondersi tra i ragazzi, tutti presi a picconare alla ricerca di miche, quarzi e feldspati. Stremati ma sicuramente divertiti da quella singolare avventura incorniciata da un paesaggio mozzafiato, porteremo nel cuore un altro piccolo e bel ricordo del nostro liceo (nonché dell’audacia di quei due nostri professori).

Sofia Santoni, 5C scientificoLICE

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obreUNA CONGIURA PER SALVARE IL TEATRO

Per evitare la scomparsa del corso i ragazzi si orga-nizzano. Il risultato? L’ispettrice generale!

23 ottobre 2014. Una chilometrica e-mail infuocata inonda le caselle di posta di tutto l’istituto. Caro Maffei mi hai deluso, proclama sentenziosa. Ora la gente sa, è il momento di agire. Nasce un gruppo WhatsApp che raccoglie tutte le vecchie glorie e le persone dimostratesi fin da subito interessate e disposte ad impegnarsi attivamente. Il nome del gruppo? Giovani Rivoluzionari. Il nostro obiettivo? Ripristinare l’am-putato corso di teatro del liceo. Da quel momento iniziano i conciliaboli, le riunioni in incognito, le discussioni per arrivare ad avere una linea comune da esporre alle “autorità”, la ricerca spasmodica di un nuovo referente per il progetto. Dai piani alti ci viene detto che non possono coprire tutti i costi, che dobbiamo tentare strade alternative, la Provincia, il Piano Giovani, la Cassa Rurale... E così noi facciamo, mentre alle nostre schiere si aggiunge la professoressa Laura Floriani in qualità di referente del laboratorio. Le cose ora sembrano andare bene: le iscrizioni vengono aperte e i pochi posti rimasti vengono riempiti in meno di due giorni. A novembre il primo incontro. Quasi una trentina di persone sedute in cer-chio sul non proprio lindo pavimento giallo della palestrina. Sguardi felici e sollevati: “Ce l’abbiamo fatta”, pensiamo. Può sembrare la trama di un qualche filmaccio spy story di terza categoria, ma le cose sono proprio andate così e, nonostante le molte difficoltà, il 3 giugno andiamo in scena sotto la direzione di Enrico Tavernini con la prima dello spettacolo “L’Ispettrice Generale”, liberamente tratto da un’opera del russo Gogol. Ritengo doveroso ringraziare prima di tutto la nostra nuova referente, per essersi accollata questo impegno, quindi Enrico, il nostro fantastico regista, e tutti i partecipan-ti, che hanno deciso di impegnarsi in questa avventura.

Damiano Crosina LICE

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re DAI SABBIONI A VILLALAGARINACorsa campestre: medaglia d’argento ai provinciali per la staffetta 2x1000

Nella splendida cornice del lago in località Sabbioni si è svolta nel mese di ottobre la fase di istituto di corsa campestre per la selezione ai campionati provinciali di Villalagarina. I nostri studenti si sono cimentati lungo il percorso che si snodava sul lungolago con arrivo al campo Benacense. Si sono qualificati: per la categoria allieve Santoni Valentina, Montagni Sofia, Crosina Elisa, Giacometti Sofia e Bernardi Chiara. Tra i pari età maschi si sono invece distinti: Modena Milo, Perrucci Francesco, Tomasi Matteo, Cret-ti Filippo e Zoppirolli Andrea. Il 20 novembre a Villalagarina si sono quindi svolti i campionati provinciali dove ha ottenuto un ottimo secondo posto la staffetta 2x1000 metri composta da Perrucci Francesco e Montagni Sofia. Buone le prestazioni per tutti gli altri partecipanti.

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reDOCENTI CON LE VALIGIEIn Europa per potenziare la propria professionalità grazie ad Erasmus

Il Maffei in prima fila nei progetti Erasmus. Conseguito il 100% del pun-teggio previsto per la valutazione qualitativa dei progetti «Erasmus KA1», che prevedono la mobilità dello staff della scuola, un decina di docenti del Maffei si sposterà nei prossimi mesi nelle sedi europee più adeguate al conseguimento di un loro potenziamento professionale in un’ottica internazionale.Sono state 1177 le candidature presentate all’Agenzia KA1 e di queste ne sono state finanziate 105, cioè le iniziative che, oltre a soddisfare pienamente i criteri di valutazione indicati dalla Commissione Europea per il 2014, hanno anche ottenuto un punteggio di almeno 95/100. II progetto presentato dal liceo Maffei ha come acronimo Dintelin, cioè “didattica innovazione e lingue straniere”. II progetto è partito in agosto, avrà durata biennale e vedrà la mobilità di docenti di diverse discipline (storia, filosofia, scienze, fisica, matematica) impegnati in una serie di soggiorni all’estero volti all’acquisizione di nuove conoscenze/competenze linguistiche e metodologiche in un contesto di collaborazione e confronto in chiave europea.

CI VUOLE UNA FISICA BESTIALEDurissima la prova delle olimpiadi vinta dalla outsider Deborah Miori

Sicuramente una prova non facile quella delle olimpiadi della fisica di quest’anno, che ha visto come prima classificata dell’istituto la giovanissima Deborah Mio-ri. Classe 1997, è riuscita a dare del filo da torcere anche ai ragazzi di quinta che si sono combattuti i restanti quattro posti per passare la selezione. La 5C ha dominato con Lutterotti al secondo posto, Tovini al terzo, Fadanelli al quarto e Negri al quinto. Solo un punto in meno per Marsilli

che è arrivato sesto, non abbastanza per entrare nella rosa dei “vincenti”. Medaglia di bronzo all’ex giovanissimo della scorsa edizione per soli quattro punti che lo separano dal, secondo alcune voci di corridoio, futuro fisco Francesco Lutterotti (“un cognome, un programma” e chi bazzica per le aule dell’ultimo piano mi intenda). Se i maturandi si siano riscattati alla gara di secondo livello non ci è dato a saperlo. Un caloroso applauso a tutti i partecipanti.

Sofia Santoni, 5C scientifico

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re LA GUERRA ChE VERRÁ NON È LA PRIMAUna mostra a Rovereto per capire orrori e pensieri sui conflitti bellici

Il 5 novembre abbiamo fatto un’uscita didattica al Mart di Rovereto per visitare la mostra “La guerra che verrà non è la prima”, il cui titolo è tratto dalla poesia di Bertolt Brecht. Questa mostra rappresenta le guerre che si sono combattute, partendo dalla prima guerra mondiale fino a quelle che ancora oggi sono in atto. Ci sono state mostrate le diverse opere d’arte ispirate ai vari periodi che hanno visto al centro questi conflitti.L’opera che più ci ha colpito è stata “L’installazione dei cavalli” di Berlind, un artista belga. È collocata all’ingresso della mostra e risale al 2000 e fu richiesta dalla città di Ipr, dove è stata a lungo combattuta la Seconda Guerra Mondiale. L’opera è costituita da cinque cavalli a grandezza naturale, realizzati in polistirolo ricoperto da pelo vero e non rappresen-tati, come consuetudine, in pose vittoriose e maestose, ma caduti e sconfitti; l’autore in quest’opera ha messo in evidenza il tema della sofferenza vissuta in modo antie-roico, anonimo: questi cavalli senza volto sono come i soldati mandati a morire in guerra, senza che nessuno sappia chi siano.Abbiamo poi visto le opere realizzate dalla corrente futurista, il movimento letterario nato all’inizio del ‘900. Il leader di questo movi-mento era Marinetti e il suo motto era “Marciare e non marcire”.Questo movimento si voleva stacca-re dal passato per creare un “mondo

nuovo” e la guerra per questi artisti era uno strumento che poteva dare una svolta. Gli aderenti a questo movimento erano quindi interventisti e vedevano la guerra quasi con gioia. Per questo le loro opere hanno colori forti e vivaci e i quadri esprimono felicità, come se la guerra fosse qualcosa di positivo. Gli artisti principali di cui abbiamo visto le opere sono: Giacomo Balla, Gino Severini e Fortunato Depero, nato in Val di Non e vissuto a Rovereto. Accanto a questi, abbiamo visto anche artisti contemporanei che della guerra hanno dato altre interpretazioni, alcune persino scioccanti, sia con audiovisivi che con fotografie. Inoltre erano presenti lettere dal fronte, cartoline e giornali a scopo propagandistico e foto. alcune risalenti ai tempi della grande guerra, altre raffiguravano situazioni di guerre moderne. Quest’uscita didattica ci ha colpito molto, sia perché è stata molto interessante dal punto di vista storico, sia perché ci ha fatto riflettere sulle opinioni delle persone che hanno vissuto la guerra: chi la vedeva come una cosa positiva, chi come negativa.Abbiamo avuto così la possibilità di prendere in considerazione più pareri per capire meglio quale giudizio farci anche noi della guerra.

Alice Longo, Martina Planchesteiner, Agostino Poli, 2 B scientifico

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reLA MUSICA, ChE LEGGEREZZA!Grande apprezzamento per il corso facoltativo di musica delle proff. Irgoni, Lotti e Viveros

Una trentina di studenti del triennio ha partecipato quest’anno al progetto bandito a settembre, il quale proponeva un corso al di fuori del normale orario curricolare che avrebbe impiegato una sesta ora in più nei mesi di ottobre/novembre nel I quadrimestre, e gennaio/febbraio/marzo nel II.I tre gruppi, divisi per anno, si sono mossi nell’arco di circa 15 lezioni attraverso epoche diverse, analizzandone il contesto storico-culturale ma soprattutto concentrandosi sulla produzione musicale di quel periodo: dalle melodie sacre e profane in latino, la musicalità in Dante, l’Umanesi-

mo... agli autori Haydn e Händel, Mozart, Verdi, il Romanticismo... fino ad arrivare al jazz, il pop e il rock degli anni ‘60. La parola ai protagonisti.

D: E’ la prima volta che questo progetto viene messo in atto?R: No, è il terzo anno, con il quale abbiamo portato a compimento il primo ciclo di lezioni: tre anni fa abbiamo cominciato con un gruppo di ragazzi di terza, che ora sono in quinta (con nuovi entrati e alcune uscite...). Chi è rimasto sempre ha potuto percorrere il panorama culturale, musicale e storico dal Medioevo ad oggi. Stiamo diventando sempre più esperte e riusciamo a scegliere gli ascolti più adatti per comprendere, in un’ora di lezione, un piccolo grande mondo, di volta in volta diverso.

D: Con quali intenzioni è nata l’iniziativa?R: L’intento del progetto è quello di consentire agli studenti interessati, an-che se privi di preparazione musicale, un approccio al mondo della musica, inteso come fenomeno culturale, in evoluzione nel corso della Storia.Gli incontri si basano fondamentalmente su ascolti musicali, tratti da un repertorio che accompagna la parallela trattazione della Storia e della Let-

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re teratura. Si tratta dunque di una proposta che intende presentare i brani musicali non come fini a se stessi, ma piuttosto come testimonianze di un’epoca e come originale chiave d’accesso alla mentalità storico-culturale della stessa.

D: Chi si è investito dunque di tale onere?R: Siamo Arianna Irgoni (la storica), Maria Viveros (la biografa e letterata) e Clara Lotti (la “musicista”). Il primo anno era con noi anche Claudia Resi-nelli, che poi ha cambiato scuola e ha dovuto forzatamente abbandonare il progetto. Noi docenti abbiamo tutte un forte rapporto con la musica, o dal punto di vista dell’amore per lo strumento e per il canto, o dal punto di vista “intellettuale”, della teoria della musica, o della storia, o della sociologia.Amando la musica in ogni sua forma, abbiamo pensato che in un liceo, in cui si insegnano la storia, la critica estetica, lo sviluppo delle arti, fosse necessario anche questo approfondimento, ricordandoci che in altri Stati europei la musica è spesso una materia curricolare.

D: Come è proceduta l’iniziativa? Come è stata recepita dagli studenti?

R: Fin dal primo anno è stata accolta molto bene. Sono ore che non richiedono studio né verifiche, ma solo passione e attenzione. Le seste ore sono un onere per studenti e docenti, ma sono state scelte per poter finire al mattino, senza far tornare gli studenti al pomeriggio.I questionari finali di gradimento di quest’anno sono andati molto bene, soprattutto in terza e in quinta. I ragazzi ci chiedono più ascolti e/o più incontri. Quasi tutti vogliono continuare per il prossimo anno. Chiunque può iscriversi, anche chi non sa nulla di teoria musicale, anche direttamen-te all’ultimo anno (non è necessario completare tutto il corso triennale!).

D: E dalla vostra parte? Un vostro commento sul progetto?R: Siamo soddisfatte, tant’è che alla fine di ogni ora di lezione, in cui entriamo stanche ma cariche, in cui parliamo del bello, dell’arte, in cui ascoltiamo le musiche anche noi docenti come fosse la prima volta, spesso ci abbracciamo o “battiamo il cinque”, felici di ciò che abbiamo trasmesso... non sempre questo succede con le altre ore più “scolastiche”. Proviamo la sensazione di aver aggiunto dei valori ad una scuola in cui già tanto si fa, ma in modo più godibile e “leggero”, nel senso di leggerezza descritto da Italo Calvino.

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reA CASA DI ÖTZIEntusiasmante visita al Museo Archeologico di Bolzano

Salve a tutti, siamo dei ragazzi della IV ginnasio e in questo articolo vi racconteremo l’avventura della nostra classe che si è svolta il 26 novembre 2014.Tutto è cominciato alle sette e mezzo, alla stazione degli autobus di Riva del Garda. Era freddo, il pullman era pieno, sembrava l’inizio della gita più brutta al mondo. Ovviamente si è rivelato essere tutto il contrario: i com-pagni, la città, i monumenti... è stato tutto fantastico. Arrivati a Rovereto è iniziato il divertimento, infatti siamo saliti sul treno, che in meno di tre quarti d’ora ci ha portati fino alla meta. La prima cosa che abbiamo scorso dal finestrino è stata la Loacker, in quel momento abbiamo inteso che eravamo finalmente arrivati. Ebbene, la destinazione della nostra uscita era proprio Bolzano, la città del cioccolato.Appena usciti dalla stazione ci siamo incamminati verso piazza Walther, la piazza principale della città. Abbiamo imboccato diverse stradine e siamo giunti alla nostra meta, il Museo Archeologico dell’Alto Adige. Detto così è molto probabile nessuno capirà che cosa sia: stiamo parlando del museo dove si trova Ötzi, il cosiddetto “uomo del Similaun”. Per chi non lo sapesse, si tratta di un uomo la cui mummia è stata ritrovata nel 1991, che si suppone sia vissuto circa cinquemila anni fa (avete letto bene: cinquemila!). È stata una vera fortuna che due alpinisti, durante un’escursione lungo il confine italo-austriaco, casualmente lo abbiano visto e si siano incuriositi. Inizialmente fu scambiato per il cadavere di un alpinista disperso un anno prima, ma poi si è scoperto che si trattava di un uomo mummificato, risalente al 3500 a.C. Poco dopo si verificò che il nostro uomo “caramellato” (questa è infatti, secondo alcuni nostri compagni, l’impres-sione che fa a vederlo), era nello Stato italiano (per soli 94 metri!). A scuola avevamo preparato la visita

qualche settimana prima in piccoli gruppi, così al museo ciascun gruppo ha fatto da guida ai compagni per la parte che aveva approfondito.Dalle nostre esposizioni è emerso che il nostro Ötzi, secondo le indagini del DNA doveva essere alto un metro e sessanta e pesare circa cinquanta chili, aveva i capelli bruni lunghi fino alle spalle e degli occhi azzurri. Grazie alla dentatura si scoprì che nella sua infanzia abitò nella Valle di Isarco e poi si spostò nella Val Venosta. Ötzi presenta anche dei tatuaggi che avevano valore terapeutico per i diversi disturbi da cui era afflitto.Oltre alla mummia nel museo sono presenti il vestiario ritrovato insieme a Ötzi, le sue armi, gli utensili e una parte dedicata alle ere geologiche. Interessante è il modo in cui si sono conservati gli oggetti e come sono stati restaurati. Essi ci dicono molto su Ötzi ma anche su come era la nostra regione allora e come vivevano gli uomini di quel periodo. I vestiti che sono stati ritrovati sono: una mantella dalla funzione misteriosa, una sopraveste, un perizoma, un berretto di pelliccia d’orso, dei gambali, delle scarpe e una cintura con marsupio. Per quanto riguarda gli utensili sono stati ritrovati: un’ascia, un pugnale, un ritoccatore, un arco, una faretra con il suo contenuto di frecce, una gerla, una rete, dei recipienti in corteccia di betulla, una perla discoidale (arma usata per cacciare) e una piccola farmacia domestica.

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re Il museo è strutturato in tre piani: il piano terra è dedicato alle circostanze del ritrovamento, il primo piano all’esposizione della mummia e del suo corredo, agli studi e alle scoperte fatte analizzandoli. La parte restante documenta invece la storia della provincia fino all’epoca carolingia ed è molto ricca di elementi sorprendenti come, per esempio, un plastico interattivo dell’Europa che, grazie a degli effetti multimediali, riproduce la situazione delle terre emerse dalle ultime glaciazioni a oggi in base alla data che si imposta. Esistono comunque anche altre aree interattive che ci hanno permesso di approfondire in modo giocoso quello che è stato fatto in classe e quello che avevamo appena visto dal vero. Usciti dal museo, siamo andati a mangiare, e poi abbiamo girato tra i vicoli e negozi. Ci ha molto sorpreso l’atmosfera di Bolzano in questo periodo, molto tranquilla, diversa da come ce l’aspettavamo. Inoltre erano in preparazione anche i famosi mercatini di Natale.Nel pomeriggio siamo andati a visitare il duomo, la chiesa dei Domeni-cani e quella dei Francescani. Quest’ultima ha colpito particolarmente la fantasia di alcuni di noi: quando varchi la porta del chiostro, per poi arrivare a suo interno, sembra di entrare nei corridoi del giardino del film di Harry Potter (se avete visto il film capirete di cosa stiamo parlando) ed è veramente fantapignoso! Poi l’interno della chiesa è mozzafiato: i vetri delle finestre sono a piombo, cioè sono tutti colorati con vari disegni e colori da vetro, e raffigurano varie vicende della vita di Gesù; il soffitto è gotico e sulle pareti laterali ci sono degli affreschi che rappresentano personaggi illustri dell’ordine. Vi consigliamo vivamente di andare a darci un’occhiatina perché ne vale proprio la pena!Verso le 16 ci siamo diretti alla stazione per prendere il treno e tornare a casa. Arrivati a Rovereto, ecco un inconveniente, senza il quale però la giornata non sarebbe stata completa: il pullman per tornare a Riva era in ritardo di una mezz’ora!Nell’insieme questa gita, che tra l’altro è stata anche la prima della nostra nuova classe, è stata molto positiva per due motivi: dal punto di vista didattico è stata molto interessante ed istruttiva; dal punto di vista delle relazioni è stata un’occasione di conoscenza, un momento di crescita come gruppo e una grande occasione per permettere a tutti quanti di integrarsi ancora meglio nella classe.

Paola Bonometti, Sara Daldoss, Consuelo Farè,Mariaelena Iafrate, Federico Vivaldelli

UN COLPO AL CERChIO, UNO ALLA... CLAVETTAMolto interesse ha suscitato il corso di ginnastica ritmica

Nel mese di novembre abbiamo potuto partecipare ad un corso di ginna-stica ritmica organizzato dalla prof.ssa Mara Romani. Durante le lezioni, che si sono svolte il mercoledì dalle 14.00 alle 16.00, abbiamo utilizzato gli attrezzi di questo sport: nastro, cerchio, palla, funicella e clavette. Con l’aiuto dell’insegnante e un po’ di creatività siamo riuscite a realizzare una piccola coreografia. Questo corso è stato divertente ed interessante, pur essendoci cimentate solamente negli elementi basilari di questa disciplina sportiva. È stata un’esperienza bella e coinvolgente che consigliamo a tutte le ragazze incuriosite da questo meraviglioso sport.

Deborah Aloisi e Aurora Martini, 1B scientifico

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reGLI INSEGNANTI INDIMENTICABILIAll’incontro con lo psicanalista Recalcati protagonisti molti studenti del Maffei

Il 29 novembre il Salone delle Feste del Casinò di Arco ha ospitato il prof. Massimo Recalcati, psicoanalista di fama internazionale.L’incontro, organizzato dalla Libreria Cazzaniga per il ciclo di “Incontri con l’autore”, nel quale Recalcati ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “L’ora di lezione”, ha registrato il tutto esaurito.Il libro è una sorta di elogio all’arte dell’insegnamento e all’importanza che alcuni professori hanno nella vita e nella formazione dei loro studenti. Proprio per questo motivo, la serata è stata pensata e costruita in modo da rendere i ragazzi protagonisti. L’autore ha riposto ad alcune domande riguardanti il libro, fatte da studenti del Liceo Maffei, all’interno di un dialogo ricco di spunti di riflessione dove è stato sottolineato in particolare il ruolo insostituibile dell’insegnante e della sua responsabilità nello svolgere tale compito con passione. È anzitutto l’amore per la materia insegnata – unito all’amore per chi impara – a fare la differenza fra una lezione fatta di “già detto e già sentito” e la trasmissione dell’amore per il sapere. Più che di maestri, si avverte sempre più il bisogno di testimoni appassionati, in grado di far crescere negli studenti il desiderio di conoscere. In un modello di scuola che tende ormai all’efficientismo, alla produttività, la vera forza dirompente sembra allora rappresentata dal recupero e dalla valorizzazione della propria unicità e particolarità, in grado di fare della propria debolezza

un punto di forza.E per chi non ha avuto la fortuna di incontrare un insegnante in grado di trasmettergli questa passione? Resta sicuramente l’impegno di coltivare il proprio desiderio di sapere, nella consapevolezza che il fallimento e l’inciampo – dimensioni divenute inaccettabili in un clima caratterizzato dall’ansia da prestazione e dall’impossibilità di sbagliare – possano torna-re ad assumere il proprio ruolo di motore e stimolo alla ricerca.Un dialogo, quello intrattenuto da Recalcati con i giovani studenti, con il quale lo psicanalista ha cercato di instillare il desiderio di conoscere, di approfondire, di far innamorare del sapere.

Sofia Santoni, 5C scientifico

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re TRIDENTUM, LA TRENTO DEI TEMPI ANDATIUscita didattica della 2B tra duomo e museo

Il 21 novembre la classe 2 B scientifico si è recata a Trento per un’uscita didattica alla Tridentum romana che si trova nel museo diocesano; siamo stati accompagnati dalle prof.sse Mannarini Daniela e Carloni Claudia.

Arrivati al museo, siamo stati accolti dalla guida, che dopo averci fatto scendere delle scale fino al livello dell’antico insediamento, ha spiegato brevemente la storia del capoluogo. Oltre a questo ci ha mostrato la Porta Veronensis, la via d’accesso principale della città in epoca romana. Poi siamo andati in un laboratorio del museo, dove siamo stati informati della storia di Vigilio e della costruzione della prima basilica, legata al martirio dei tre missionari Sisinio, Martirio e Alessandro.In seguito abbiamo visitato la cripta del Duomo, dove abbiamo osservato le tombe dei vescovi, situate sul pavimento.Questa uscita è stata molto utile per scoprire come hanno avuto origine i primi insediamenti romani in questa zona, inoltre ci ha avvicinato di più alla conoscenza del nostro territorio.

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reAUTOBIOGRAFIA DI UN MONDO EXLe cose raccontano: visita alle gallerie di Piedicastello

Le classi 1ASA e 1AS il 4 novembre sono andate a visitare la mostra sulla cortina di ferro tenuta presso le gallerie Piedicastello a Trento. All’interno dell’esposizione erano presenti molti oggetti donati da ex cittadini dell’Euro-pa dell’est, ogni oggetto disponeva di un pannello che riportava la sua storia. Sui muri erano affissi cartelli con cartine geografiche e spiegazioni su ciò che è avvenuto nell’Europa orientale. A guidare le classi attraverso la galleria sono stati dei testimoni della vita durante il periodo della cortina di ferro. La mostra è stata organizzata dall’associazione “gioco degli specchi” di Trento.

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embre ANNUARIO, 21 ANNI

E NON SENTIRLIPresentata la nuova edizione del volume che raccoglie le gesta dei maffeiani

Grande entusiasmo anche quest’anno per la presentazione dell’edizione numero 21 dell’annuario del liceo, alla presenza di studenti, docenti e autorità. Un’occasione, come di consueto, per fare un po’ il punto della situazione e verificare i progressi compiuti dall’istituzione scolastica nella società. Il contesto è stato come al solito adatto anche per premiare gli studenti che l’anno precedente si erano distinti all’esame di stato, con tanto di consegna di attestato e di un piccolo ricordo. Al termine della cerimonia, dopo che la classe 2B scientifico ha presentato al pubblico un bel calendario di sua ideazione e produzione, gli amici di Lorenzo Santoni, giovane maffeiano tragicamente scomparso l’estate precedente, hanno voluto tributargli un commosso e partecipato tributo.

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embre DAL SEGNO AL DISEGNO

Numerosi gli studenti che hanno seguito il corso del prof. Bombardelli

Molti, anche quest’anno, gli studenti che hanno espresso il desiderio di seguire il corso di disegno organizzato e condotto dal prof. Ermanno Bombardelli. Un corso che è riuscito a scovare l’artista nascosto in tutti i ragazzi.La copia dal vero è fonte inesauribile di insegnamenti, per Michelangelo è fonte e corpo di tutte le arti e radice di tutte le scienze. Eseguito con una linea, un contorno, un segno, il disegno esclude la potente suggestione del colore e ci costringe a sentire la forma. Il disegno è l’atto di nascita di ogni espressione creativa e figurativa e come tale l’impalcatura, lo scheletro delle opere d’arte la base di un processo di analisi mentale come una ra-diografia con la quale noi appunto vediamo e comprendiamo la struttura interna di un corpo o di un oggetto.Il disegno dal vero ci obbliga a pensare attentamente e mettere ordine ad una moltitudine di impressioni a selezionarle e ordinarle in una sintesi funzionale, sperimentare e acquisire prontezza e decisione assieme al primo apprendimento delle manualità: linea - segno - tratteggio - chiaroscuro con le tecniche tradizionali, sono i propositi programmatici del laboratorio.Dai risultati raggiunti, piccola parte dei quali sono qui pubblicati, l’obietti-vo si può dire raggiunto.

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embreFAIR PLAY

INNANZITUTTOPubblicato un calendario ispirato ai valori del rispetto di regole e avversari

“Fair play” significa “gioco leale”, cioè rispetto delle regole e dell’avversario, riconosci-mento dei propri limiti, sapendo che i risultati sportivi ottenuti sono connessi all’impegno profuso. Nel 1975 è stata redatta la Carta del Fair Play, un decalogo internazionale dei nobili principi a cui dovrebbe ispirarsi chiunque si accosti a qualunque titolo allo Sport.Ma questo concetto non si limita all’ambito sportivo, poiché promuove valori importanti anche nella vita, come l’amicizia, il rispetto del prossimo e lo spirito di gruppo.L’anno scorso la nostra classe ha partecipato all’iniziativa del Quotidiano in classe, leggendo ogni settimana La Gazzetta dello Sport; insieme alla nostra insegnante di italiano abbiamo progettato un calendario, organizzandoci in gruppi per la produzione di immagini e slogan, sul tema del Fair Play nello sport. Il 20 dicembre, grazie alla collaborazione dell’associazione Panathlon Club Trento, sono state stampate le copie, consegnate a noi dal presidente di questa associazione che vuol far diffondere tra i giovani un clima di lealtà e rispetto reciproco.

Camilla Miorelli, 2 B scientifico

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circolo vizioso della povertà e dell’indigenza. Nel mese di dicembre 2014, la responsabile delle adozioni dell’Associazione Via Pacis in Italia, Roberta Riccadonna, si è recata nelle Filippine e in Myamar, dove ha incontrato i bambini adottati dalle nostre classi. Recentemente Roberta è stata qui a scuola ad incontrare le classi del Maffei che hanno bambini in adozione con Via Pacis, per raccontare quello che ha visto e vissuto. Ascoltiamo le sue parole: “Vi posso dire che i bambini sono stati i grandi protagonisti del nostro viaggio. A Mindoro e nei villaggi ne abbiamo incontrati a centinaia: sono sorridenti, gioiosi, belli! Ricordo in particolare che durante una serata organizzata per festeggiare la nostra presenza alcuni dei nostri bambini, ormai ragazzi, sono intervenuti per raccontarci ciò che significa per loro l’adozione che ricevono dall’Italia. I racconti mi hanno molto commosso, traspariva la gratitudine per chi dall’Italia li sostiene e la consapevolezza che non vogliono sprecare l’opportunità di investire nello studio e nella formazione, non solo per poter avere un lavoro, ma anche per restituire, attraverso il loro impegno, ciò che hanno ricevuto. Dopo questo viaggio sono ancora più convinta della forza delle adozioni a distanza e come associazione non ci stancheremo di farci promotori di questa opportunità,

perché crediamo che “chi salva una vita salva il mondo intero”. Con 26 euro al mese possiamo accompagnare nella crescita un bambino o una bambina che altrimenti sarebbe senza futuro. In un tempo di crisi, anche economi-ca, è una sfida che affrontiamo con coraggio. E a tutti coloro che hanno bambini in adozione, mi sento di dirvi che ciò che state facendo è molto più di un versamento economico, i vostri bambini, perché loro si sentono vostri, crescono bene, vi hanno nel cuore e facendomi loro voce vi dico: GRAZIE.”Se qualche classe desidera accogliere questa iniziativa, ci rendiamo dispo-nibili per dare tutte le informazioni necessarie.

Studenti della 3A linguistico

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIOAdozioni a distanza, grande sensibilità di alcune classi del nostro istituto

Alcune classi del nostro liceo hanno scelto di adottare un bambino a distanza: una di queste siamo noi e il bambino che sosteniamo si chiama Francesco.Adottare un bambino non è solo dare 26 euro al mese, è molto di più. Significa permettere a quel bambino di avere un futuro, di uscire dal

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nnaioLA STORIA RACCONTATA

DALLE CARTOLINEInteressante mostra sulla Shoa allestita alle Damiano Chiesa e visitata dai nostri ragazzi

La mostra, svoltasi presso la scuola media Damiano Chiesa, è stata organizzata dal segretario Franco Trentini, grande appassionato di storia postale. L’idea è nata dall’incontro con Nedo Fiano, un sopravvissuto ai Lager nazisti.La storia postale si occupa di studiare le comunicazioni attraverso lettere e cartoline, ma anche di francobolli; essa vuole risalire a come si viveva un tempo.“Tracciare il filo dei ricordi è un po’ come produrre un tessuto, incrociando molti fili di colori diversi. Ho sentito il dovere di dare il mio contributo perché il filo della memoria resti saldo nella storia del mondo per gli uomini che verranno. Credo fermamente nel dovere del ricordo, perché il nostro passato, in qualche maniera, sia memoria del futuro. Il prezzo che tutti abbiamo pagato è stato troppo alto perché possiamo permetterci di dimenticarlo.”Questo pensiero di Franco Trentini deve far riflettere ognuno di noi. Egli ha deciso di condividere questi importanti documenti, con l’obiettivo di trasmettere alle generazioni future la memoria di ciò che è accaduto, affinché il passato non abbia mai più a ripetersi.Il signor Franco ci racconta che i detenuti nei campi di prigionia e di concentramento dovevano attenersi a determinate regole per poter “contattare” i parenti lontani. Se queste norme non venivano rispettate, le lettere non erano spedite. Esse dovevano essere dotate di francobollo, scritte in lingua tedesca, non potevano parlare di ciò che accadeva nel campo e prima di essere inviate venivano lette dalle autorità del campo.I prigionieri potevano ricevere una sola lettera di risposta al mese e potevano conservare solamente l’ultima. Alcune famiglie nelle buste inserivano anche del denaro, che spesso però non giungeva a destinazio-ne, ma veniva diviso fra le guardie tedesche.

Il Signor Trentini ci ha raccontato che questa passione gli è stata traman-data dal padre e che è riuscito, partecipando nel corso di molti anni ad aste ed eventi vari, ad accumulare questo suo grande “tesoro”.Alla fine della mostra abbiamo visto un video in cui Nedo Fiano ha rilascia-to un’intervista, nella quale ricordava la traumatica esperienza vissuta nei campi di sterminio. Una frase del filmato che ci ha colpito è stata: “Quando tra le miserie della vita quotidiana andiamo a rovistare negli anfratti della memoria, è come se aprissimo vecchie valigie impolverate e resuscitassi-mo persone e fatti da tempo dimenticati. Le cose che giacciono silenti nel nostro inconscio tornano miracolosamente.”

Rebecca Prati e Virginia Torboli, 1 B scientifico

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nnaio L’ALBERO DI ANNA

Grandi emozioni dallo spettacolo organizzato dalla 2B scienti-fico per la giornata della memoria

27 gennaio 2015Cara Kitty,sono passati ormai settanta anni da quando Anna Frank, affacciata alla finestrella dell’alloggio segreto, guardava il castagno e ti confidava i suoi segreti. Il tempo è passato, ma la sua memoria è rimasta, ed è per questo che oggi io e la mia classe, la 2B scientifico, abbiamo proposto alle classi del biennio e alle seconde medie di Riva1 lo spettacolo “L’albero di Anna”, scegliendo testi dal diario, poesie, scenette scritte da noi e musiche, tutte inerenti all’argomento guerra e discriminazione. Ti starai chiedendo perché abbiamo scelto proprio questo giorno: ebbene, tu non sai che il 27 gennaio 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Il Giorno della Memoria è stato quindi istituito per ricordare la Shoah, per non dimenticare l’orrore di quegli anni e per far sì che non si ripeta più, e Anna ne è il simbolo.Come tu ben sai, Anna Frank visse nel nascondiglio per circa due anni, insie-me alla sua famiglia e ad altri quattro ebrei clandestini, aiutati da amici di

famiglia, che trovarono il diario e lo consegnarono al padre di Anna, il quale all’inizio era indeciso se pubblicarlo o meno, ma alla fine scelse di renderlo pubblico, per esaudire il sogno della figlia, quello di diventare una scrittrice. Morirono tutti nei campi di concentramento, tranne il padre di Anna, Otto Frank. Lei morì di tifo nel campo di Bergen-Belsen, nel marzo o aprile del 1945. La professoressa Carloni ci ha proposto una riflessione sul diario di questa ragazzina e insieme abbiamo pensato che fosse una buona idea paragonare la sua vicenda a quella di molte altre ragazze che tuttora nel mondo subiscono situazioni di pregiudizio e di paura verso il diverso. Ecco dunque come è nata l’idea del nostro spettacolo; aiutati dalle pro-fessoresse Mannarini e Bonometti, e dal professor Bombardelli, abbiamo cercato di trasmettere un messaggio di pace e tolleranza. Come scrisse la stessa Anna nel suo diario, “è un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze, […] perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”.Nell’atrio del nostro liceo abbiamo anche allestito un bellissimo albero, a ricordo del castagno, che abbiamo ricoperto di bigliettini di carta, come fossero le sue foglie, in modo da farlo rivivere. Su questi bigliettini ogni spettatore ha scritto una frase, o un commento, o quello che gli è venuto in mente guardando il nostro spettacolo, molti hanno scritto le emozioni che abbiamo suscitato.

La tua Alessia

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nnaio SAN FRANCESCO

SUI BANChIA colloquio con fra Paolo, fra Andrea e fra Michele sulla corporeità

Anche quest’anno gli insegnanti di religione del Maffei hanno proposto in tutte le classi del triennio il progetto Francescanesimo. Con una ventata di gioia e allegria sono entrati nella nostra classe fra Andrea, fra Paolo e fra Michele. Partendo da S. Francesco d’Assisi ci hanno guidati in un percorso sul tema della “corporeità”, dell’avere un corpo che comunica e che si relaziona. E’ stata un’occasione preziosa per dialogare su una tematica che ci tocca da vicino, soprattutto alla nostra età. Grazie carissimi fraticelli per ciò che ci avete condiviso e per la vostra gioia contagiosa.

Prof.ssa Claudia Carloni

LA CANZONE DEL FRATONE

Grazie per averci insegnato fraticelliChe l’importante non è essere belli

E averci spiegato con simpatiaChe il fisico non è l’unica fonte di allegria.

Fra Andrea simpatico e molto preparatoDi San Francesco ci ha ben parlato

E delle sue fantastiche azioniCi ha fatto conoscere le nozioni.

Fra Paolo è stato sempre sedutoMa con il suo sorriso almeno è venuto.

Il timido fra Michele, milaneseÈ arrivato con gioia a pregare nel nostro paese.

Tante cose abbiamo imparatoE abbiamo pure un po’ scienze studiato.

Le vostre preghiere ci hanno aiutatoE ci hanno salvato dal 4 assicurato.

La piccola Claudietta vogliam anche ringraziarePerché questo incontro ha voluto organizzare.

Un giorno tenterem di visitarviPer abbracciarvi e di nuovo salutarvi.

Un pranzo insieme potremmo organizzareE del nostro caro San Francesco parlare.

Vi diciamo quindi arrivederciCon la promessa di rivederci.

Pablo Morghen & Friends, 5C scientifico

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nnaioUN SOLO UOMO,

MOLTI INSEGNAMENTIIntervento al Maffei di Kossi Komla Ebri, ironico scrittore originario del Togo

Il 31 gennaio, nel corso della mattinata, alcune classi dell’istituto, compresa la nostra, sono state coinvolte nell’iniziativa promossa dal “Centro Astalli” di Trento, nell’ambito della letteratura migrante, che ha proposto l’incontro con lo scrittore Kossi Komla Ebri. Dopo una breve presentazione da parte di alcuni alunni, lo scrittore ha rotto il ghiaccio con noi studenti parlando del suo arrivo in Europa, di come ha imparato “la lingua di Dante” e di come ha vissuto l’inserimento in una nuova cultura. Ci ha fatto capire, inoltre, il perché del suo amore verso la scrittura, spiegandoci che grazie a questa ci si può esprimere più facilmente e, in un certo modo, si possono vivere più vite. Attraverso il racconto di vari episodi che lo hanno accompagnato

nella sua vita, ci ha trasmesso degli insegnamenti di cui fare tesoro. Ci ha fatto conoscere anche un lato del suo carattere che abbiamo apprezzato molto: l’ironia. Infatti lo scrittore ci ha aperto gli occhi su alcuni concetti fondamentali, facendoci ridere. Una delle cose su cui si è soffermato è la paura dell’altro. “In ascensore, ad esempio, non importa se sei con una per-sona del tuo stesso genere, colore di pelle o età; per evitare di incrociare gli sguardi, ti osservi sempre le punte dei piedi - se ci riesci.” Allo stesso tempo però, Kossi ci ha voluto far capire che l’altro è indispensabile per conoscere se stessi. “Se non ti confronti con nessuno, non puoi trovare la tua identità.”Abbiamo infine rivolto allo scrittore alcune domande sorte leggendo alcuni estratti dei suoi libri, e siamo stati piacevolmente sorpresi di vedere con quanto amore parlasse della sua terra d’origine, della sua famiglia e dei suoi amici.Il legame con la sua terra è ancora forte, tanto che vorrebbe tonare in Togo per costruire una centrale elettrica nei pressi del suo villaggio, con lo scopo di distribuire elettricità alle case e ad un’eventuale scuola. “Questo è ciò che desidero; quindi vi raccomando di SOGNARE IN GRANDE, perché se sognerete in piccolo non farete mai niente di importante nella vita.”

Gli studenti della 2A Linguistico

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braio LA ROSSA, LA GRASSA, LA

DOTTA E... LA SCIENZIATAConsueta visita ai laboratori universitari di Bologna per la ricerca sul dna

Anche quest’anno i nostri scienziati maffeiani in erba si sono recati per un paio di giorni nei laboratori universitari di Bologna per un po’ di sana ricerca sul DNA.L’uscita didattica è, da qualche anno a questa parte, ormai diventata un “tòpos” del percorso di scienze nel nostro liceo, e questa volta il testimone è stato passato a noi ragazzi delle classi 3B e 3C scientifico, accompagnati dalle prof.sse Lotti e Battocchi, dalle mani degli studenti di scienze appli-cate, che vi hanno partecipato l’anno scorso.Il 9 febbraio dunque tutti in carrozza con le borse in spalla per un viaggio

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braio(molto lungo) verso il capoluogo emiliano, il quale ci ha accolto con un bel

po’ di neve per le strade. Dopo una breve sosta in un centro commerciale, ci siamo diretti verso il Life Learning Center, dove si sarebbe poi svolta nel pomeriggio la nostra attività da ricercatori. Questa volta l’obiettivo era di riconoscere a quale specie animale appartenessero dei pezzetti di carne, attraverso un percorso di estrazione e purificazione del DNA, svariati cicli di PCR (replicazione del DNA, cosa avvenuta overnight), e infine sotto-ponendo i nostri campioni a corse elettroforetiche su gel. La prima metà dell’esperienza di laboratorio ci ha impegnato fino al tardo pomeriggio e, mentre i nostri campioni si duplicavano, siamo finalmente arrivati (stanchi e affamati) all’hotel. Purtroppo l’uscita notturna nel centro è saltata, per cui lo shopping e il vagabondaggio per le vie di Bologna hanno dovuto aspettare il giorno dopo. La mattina seguente ci aspettava un incontro di orientamento nella sede centrale dell’Alma Mater Studiorum con una breve spiegazione su come funzionano l’università, i test d’ingresso, i corsi di laurea. Nelle due ore seguenti, inutile dirlo, ci siamo dati all’esplorazio-ne del centro storico bolognese e dei suoi negozi. Dopo un salutare pasto al McDonald’s siamo tornati al LLC per finire ciò che avevamo iniziato il giorno prima. Tramite corsa elettroforetica abbiamo osservato e poi con-frontato i nostri risultati con dei metri predefiniti e abbiamo confermato la presenza o meno di pollo, vitello e suino nei vari campioni di carne in base alla loro struttura genetica. L’esperienza, insieme al viaggio di andata e ritorno, è stata decisamente sfiancante ma anche molto divertente e interessante, oltre ad averci offerto una prospettiva pratica dalla quale osservare il mondo delle bioteconologie, strada che magari qualcuno di noi potrebbe intraprendere nella scelta dell’università.

UN TRIONFO NELLA TEMPESTAEpica gara dei ragazzi dello sci di fondo. Terzo posto per le allieve tra neve e nebbia

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braio Giornata da paura quella del 24 febbraio, quando a Passo Coe (Folgaria) si

sono svolte le finali provinciali degli studenteschi di sci nordico: visibilità scarsa, banchi di nebbia e neve. Nulla ha però potuto fermare i nostri temerari atleti accompagnati dalla prof.ssa Romani, i quali, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, hanno comunque tagliato il traguardo ottenendo prestigiosi risultati. Nella classifica individuale Giacometti Sofia ha ottenuto il 9° posto alla fine dei 5 km. del percorso stabilito per le allieve con un tempo di 13’39”9, Cigalotti Giulia è arrivata 17^ impiegan-

do 14’25”8 e Beretta Giuliana 19^ con 14’49”7. Durante le premiazioni sono serpeggiate inizialmente tra le ragazze delusione e amarezza, ma in seguito si è scatenata una gioia infinita poiché la somma delle prestazioni ha permesso loro di conquistare uno splendido terzo posto nella classifica a squadre. Buona anche la performance dei ragazzi, che hanno dovuto affrontare un percorso di 7,5 km: Tomasi Matteo con 18’ 55” 3 si è piazzato al 12° posto, una posizione prima di Zoppirolli Andrea che ha concluso la sua gara con 19’06”9.

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braioUNA PASTICCA LETALE

Al Maffei la tragica esperienza di Giorgia Benusiglio con l’ecstasy

Un giorno come un altro, una normalissima serata in discoteca, inizi a bal-lare, inizi a divertirti, ma questo non basta. Quindi accetti una pastiglia di ecstasy. 24 ore dopo ti ritrovi nel reparto di terapia intensiva del San Carlo a Milano, con un fegato trapiantato e con il 20 per cento di possibilità di rimanere in vita.Ciò è accaduto a Giorgia Benusiglio, trentenne ragazza milanese che a 17 anni ha accettato una pastiglietta di ecstasy: un sì che le ha cambiato la vita. Giorgia da circa una decina d’anni visita il maggior numero di scuole possibili, sei giorni su sette, raccontando la propria esperienza e invitando i ragazzi a non assumere droghe. Fortunatamente è venuta a parlare anche nella nostra scuola e durante il suo discorso durato circa un’ora e mezza si è particolarmente soffermata non tanto sulle conseguenze fisiche, seppur ingenti, bensì sulle conseguenze psicologiche del post operazione e del post riabilitazione.Riguardo alle difficoltà fisiche (su cui la Benusiglio ha in parte glissato), basti pensare che Giorgia nel periodo in cui era nel reparto di terapia intensiva, impossibilitata a muoversi poiché bloccata nel letto, a volte riusciva ad ascoltare gli infermieri o comunque i medici scommettere sulla sua vita, previsioni troppe volte nemmeno favorevoli. Soffermandosi

invece sulle difficoltà psicologiche, Giorgia ha dovuto passare momenti terribili per il pentimento e la vergogna nei confronti dei suoi genitori, la consapevolezza che, nonostante la sua disgrazia, alcuni dei suoi amici hanno continuato a “farsi”, il senso di colpa per il fatto che lei viveva grazie alla morte di un altra persona.Giorgia non era la tipica tossica o drogata, che assumeva sostanze regolar-mente. Nonostante questo però una pasticca di ecstasy le ha radicalmente cambiato la visone della vita poiché oggi non può più compiere tanti semplici gesti quotidiani come prima di quella fatidica sera.Conoscendo ora tutta la sua storia e tutto ciò che ha dovuto subire, sorge subito una considerazione : SE VUOI TRASGREDIRE, NON FARTI.

Francesco Panni, 2C scientifico

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braio ChI hA PAURA

DELLA MATEMATICA?Finalmente risultati eccezionali alle Olimpiadi per i nostri studenti

Cesare Straffelini e Deborah Miori decisamente no! Anzi… per loro la matematica è divertimento, gioco, sfida, ginnastica mentale e cibo per la mente.Cesare (classe 2000, VA ginnasio) e Deborah (classe 1997, IVA scienze applicate) sono due studenti del Liceo (oltre che primi cugini) che hanno partecipato con entusiasmo, impegno e passione alle fasi eliminatorie dei Giochi di Archimede per arrivare a conquistare un posto alla finale Nazio-nale delle Olimpiadi della Matematica di Cesenatico dal 7 al 10 maggio.Ma come hanno fatto a conquistare la partecipazione alla gara nazionale?

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braioIl loro è stato un percorso ad ostacoli: a novembre hanno partecipato alla

selezione di Istituto (con due prove distinte fra biennio e triennio), che hanno brillantemente superato conquistando la partecipazione al secondo turno, la selezione provinciale a Trento del mese di febbraio con circa altri 150 studenti provenienti da tutte le scuole del Trentino. La gara di feb-braio, a differenza della gara di novembre, prevedeva una prova identica per gli studenti del biennio e triennio. Deborah, classificandosi al terzo posto, ha conquistato di diritto la partecipazione alla finale. Per Cesare invece vi è stata un’ulteriore prova, i play off, riservata ai dieci studenti meglio classificati del biennio e della classe terza. E qui ha sbaragliato tutti, nonostante la sua giovane età (dovrebbe infatti frequentare la classe prima, non la seconda), conquistando, per la seconda volta in due anni, la partecipazione alla finale di Cesenatico.Cesare e Deborah inoltre hanno concorso con altri cinque compagni del Maffei (Linda Tonelli, IV A scientifico, i fratelli Paolo e Luca Vivaldi, rispettivamente di III A e I B scientifico, Andrea Zanin e Alessandro Dossi,

entrambi di II A scientifico) alla gara a squadre, che si è svolta i primi di marzo a Trento. Nonostante la squadra del Maffei, i “Muffin”, fosse formata prevalentemente da studenti del biennio, è riuscita comunque a classificarsi quinta su un totale di 15 squadre (alcune provenienti da fuori provincia). La partecipazione ad iniziative come queste (le Olimpiadi della Matema-tica, della Fisica, di Italiano) dovrebbe essere stimolata, guidata e ricom-pensata anche con un po’ di attenzione da parte dei Media (che spesso si occupano solo dei brillanti risultati ottenuti in ambito sportivo) perché simili traguardi non sono mai frutto del caso e nemmeno di raccomanda-zioni, ma sono il giusto coronamento di una passione per le sfide, anche le più temerarie. La matematica è sì una disciplina che dà problemi, tanti problemi, ma sa anche dare molte soddisfazioni a chi i problemi li affronta e li supera... risolvendoli!

prof.ssa Annalisa Pasqualetto

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braio LA GIOIA

DEL TENNIS TAVOLOGrande partecipazione al torneo d’istituto

Come da tradizione anche quest’anno si è svolto il torneo d’istituto di tennis tavolo per le categorie Allievi e Allieve (23 febbraio 2015) e Juniores maschile e femminile (11 marzo 2015).In particolare questo sport riunisce persone con tanta vitalità e voglia di divertirsi, di fatto sono il sorriso e l’allegria i comuni denominatori che

Categoria allievi1. Coletti Nicolò 2. Zanin Andrea3. Bertoldi FilippoCategoria allieve1. Parolari Eva2. Armani Beatrice3. Graniero Linda4. Bernardi Chiara

Categoria Juniores maschile1. Marcolini Andrea2. Giuliani Giacomo3. Chemolli FilippoCategoria Juniores femminile1. Morandi Cristina2. Zunic Matea3. Frizzi Giorgia4. Tonelli Martina

prof.ssa Mara Romani

legano gli appassionati di questo sport. È un piacere da parte mia organiz-zare questo torneo per l’aria di gioia e di allegria che si respira ogni volta.Queste le classifiche individuali:

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braioSCIATORI IN EVIDENZA

Buone prestazioni degli atleti del Maffei ai campionati provin-ciali a Folgaria

Il 26 febbraio a Folgaria si sono svolti i campionati provinciali di sci alpino sulla pista agonistica Martinella. Il miglior piazzamento l’ha ottenuto la squadra allieve, composta da Sofia Chincarini, Aurora Trimeloni e Eva Parolari. Nella categoria allievi buona performance di Filippo Bertolini e Christian Loduca. A sostenerli e ad accompagnarli c’era la prof.ssa Dallabernardina.

S.O.S. PRIMO SOCCORSOOperatori del 118 a scuola per illustrare l’abc del salvamento

Il progetto «Primo Soccorso», destinato alle classi quarte dell’istituto e tenuto da operatori del 118, prevede 6 ore di lezioni teoriche e pratiche. Al termine, verificata la presenza a tutte le lezioni e superato il test scritto finale, viene ri-lasciato un attestato. Da qualche anno i docenti di scienze motorie richiedono, compatibilmente con gli orari degli operatori, di far coincidere gli incontri con le loro lezioni come integrazione alla parte teorica della disciplina.

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braio NUOTO, DUE MEDAGLIE

In evidenza ai provinciali Lorenzo XXX e Fabiana Calone

Due medaglie per i nostri nuotatori ai campionati provinciali di nuoto svoltisi presso le piscine del capoluogo: la prima se l’è aggiudicata Lorenzo Zulberti, grande protagonista della finale dei 50 m rana, mentre la se-conda è finita al collo di Fabiana Calone, arrivata seconda nella medesima specialità. Due risultati che l’accompagnatore, il prof. Bruno Calisti, ha giudicato molto positivamente.

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rzoSCALATA SUL TETTO... DEL TRENTINOEnnesimo trionfo nell’arrampicata sportiva delle sorelle Zanetti

Il 19 marzo si è svolta la finale provinciale dei giochi sportivi studente-schi di arrampicata sportiva presso la palestra di arrampicata del Polo Tecnologico di Rovereto. Formidabili e insuperabili le sorelle Zanetti, che ancora una volta non hanno lasciato scampo alle loro avversarie. Per la categoria allieve, Alessandra, vincitrice assoluta nella classifica individua-le, si conferma la migliore in gara. Peccato che solo 3 punti di distacco non abbiano permesso alla squadra di salire sul podio. Boutebdja Fatima si è classificata 17^, Daldoss Sara 31^ e Pace Elena 78^. Per la classifica di squadra infatti si devono prendere in considerazione i primi tre migliori piazzamenti; le nostre studentesse sono arrivate quarte con 49 punti…medaglia di cartone. Peccato!I nostri allievi invece si sono piazzati al 22° posto nella classifica di squadra con Fiorio Vincenzo, 14° nella classifica individuale, Bertolini Edoardo (76°), Trentini Leonardo (86°) e Cretti Filippo (90°). Questa meravigliosa disciplina sportiva sta appassionando sempre di più i giovani della nostra provincia, visto che ogni anno il numero dei partecipanti aumenta: 175 i concorrenti, 79 femmine e 96 maschi. Buon segno!Martina Zanetti nel pomeriggio ha poi disputato la manifestazione territoriale di zona 4 per la categoria Juniores Femminile che comprende la partecipazione delle scuole e degli istituti di Riva, Arco e Tione, una novità introdotta quest’anno. Vittoria facile per la nostra Martina che da-vanti a Mussi Ester e Grossi Silvia dell’Istituto “Guetti” di Tione è salita sul gradino più alto del podio. Congratulazioni Martina! Molto bene si sono comportate anche Miori Giorgia e Farina Antonia che si sono piazzate al 4° e al 6° posto. Per quanto riguarda la gara dei nostri Juniores, i migliori sono stati Toccoli Marco classificatosi al 5° posto e Intennimeo Timothy al 7°. Bravi ragazzi! LI

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rzoAL RITMO DELLO SPORTGrande soddisfazione per la coreografia maffeiana presentata alle Olimpiadi della danza

Da ormai 14 anni il liceo aderisce al progetto «Olimpiadi della danza» che intende promuovere l´espressione corporea attraverso il movimento, coinvolgendo più di venti istituti della provincia. Ogni scuola coinvolge i propri studenti nella realizzazione di una coreografia su base musicale. Il progetto è iniziato a dicembre e si è concluso con la manifestazione al Palazzetto dello sport di Trento l´8 marzo, con grande soddisfazione per l’insegnante, prof.ssa Dallabernardina, e per tutte le studentesse, ovvero Awurumbie Catherine, Benini Malvina, Bertamini Elisa, Campo Elisa, Ca-storina Giulia, Cojocaru Rafaela, Degaetano Elisa, Germiniani Elena, Maino

Marta, Marini Alessandra, Nolli Elisa, Pace Anna, Panza Francesca, Seneci Celia, Torbol Anna, Trimeloni Aurora e Tonelli Carolina. Un ringraziamento speciale alle coreografe Maino Giorgia e Cro Alessia.

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rzo PER UNA CRESCITA CONSAPEVOLEUna mamma plaude alla serata organizzata dalla commissio-ne benessere su droga e alcol

Sono Samantha, mamma di un ragazzo che frequenta una classe prima del Liceo Maffei. Ho partecipato molto volentieri e, al tempo stesso molto incuriosita, all’incontro organizzato dalla Commissione Benessere riguar-dante l’abuso delle sostanze stupefacenti e l’alcool fra gli adolescenti e la dipendenza in senso generale. I relatori erano un’assistente sociale, che lavora sul territorio, ed il dottor Sgrò, proveniente dal distretto di Padova: di entrambi ho apprezzato la schiettezza ed il linguaggio, la capacità di far arrivare subito i concetti e la grande preparazione professionale.È stato un incontro straordinario: innanzitutto perché ogni frase poteva essere, a mio parere, una “illuminazione” per ognuno di noi; ritengo infatti che, seguendo i nostri ragazzi, notiamo dei cambiamenti di umore, di comportamento, reazioni diverse e forti, e la possibilità di avere un’ul-teriore chiave di lettura rispetto ai comportamenti sopra elencati, sia la prima forma di difesa e di aiuto per loro e le rispettive famiglie.Il Dottor Sgrò ha elencato una serie di situazioni in cui i ragazzi possono ritrovarsi coinvolti, per le quali come unica soluzione trovano fare uso di droghe e di alcol: alcol che, come sottolineava più volte il dottore, è la pri-ma sostanza a creare dipendenza ed è presente praticamente in ogni casa.

Avere la possibilità di partecipare a questi incontri è una gran fortuna per noi genitori, perché ci permette di affrontare le “situazioni nuove” prima che diventino “problemi”. La fortuna di sentir parlare relatori così preparati ti fa capire l’importanza di saper ascoltare e guardare più in profondità i nostri ragazzi, ci si può mettere in gioco come “persone” ancor prima che come “mamme o papà”, chiedendosi davvero se l’attenzione e l’ascolto dati ai nostri figli siano sufficienti e di qualità. Personalmente mi sono accorta che certi silenzi di mio figlio erano in realtà la ricerca di uno sfogo, imprigionato tra l’insegnamento di valori come il rispetto, la lealtà, l’educazione…, e la voglia di dire: “Ci sono anch’io con le mie idee, da ragazzo, e non per questo meno valide!!!” Come hanno sottolineato il dottor Sgrò e la sua collega, possono cadere in queste “patologie” anche ragazzi seguiti dalle famiglie, ma che comunque cercano una via di “fuga”: l’adolescenza è una delle fasi più delicate e fondamentali per tutti, è la fase di ribellione, di voglia di indipendenza, di lotta, di contrasto, di crescita, di affermazione di se stessi ,dei primi amori, delle prime delusioni; quindi è fondamentale saper dare la giusta chiave di lettura a tutte le situazioni che si creano attorno ai nostri ragazzi, partendo da dentro le mura di casa fino alle relazioni esterne. Ritrovarsi fra genitori e confrontarsi ti fa rendere conto che si può non essere da soli per affrontare certe problematiche e questo è molto costruttivo. Tutto è arrivato come input per migliorare l’ascolto di mio figlio, delle sue parole e dei suoi silenzi, e di mia figlia, seppur più piccola: è un bagaglio di informazioni che arricchisce tutti!Cosa poi ancor più importante è vedere gli insegnanti della scuola che frequenta mio figlio organizzare e partecipare a questi incontri: questo av-vicina noi e gli insegnanti ancora di più, aumenta la fiducia che abbiamo in loro e nel loro ruolo. Aumenta la consapevolezza che entrambi stiamo lavorando allo sviluppo della persona più importante in assoluto, “mio figlio”, ognuno nel rispetto del proprio ruolo. Vedere dei professori che guardano e guarderanno mio figlio, non solo collegato ad una media di numeri da stilare a fine anno scolastico, ma come ragazzo, come persona, ti fa vedere la scuola da un punto di vista diverso, si vede una “Scuola Attiva” a 360° fatta di “Persone”, in tutti i loro aspetti. Ringrazio di cuore la professoressa Carloni ed il dottor Bosco, presidente della consulta dei genitori, che hanno organizzato questa serata, e tutti coloro che lavorano all’interno dell’istituto.

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rzoIL LATINO È BELLO SE SI BALLAGrande successo per il corso di danza del coreografo Riccardo Morelli

Fra marzo e aprile una decina di classi di tutti gli indirizzi ha sperimentato il ballo latinoamericano secondo quanto previsto dal progetto proposto dalla prof.ssa Dallabernardina sotto l’attenta regia del coreografo Riccardo Morelli, coadiuvato dagli altri insegnanti di scienze motorie. I nostri studenti hanno ballato con molto impegno al ritmo di salsa, cha cha cha e foxtrot e si sono divertiti un sacco!

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rzo GIOCATE CON LA VOCE!Più che positiva l’esperienza del laboratorio di lettura della prof.ssa Bonometti

L’appuntamento annuale con il laboratorio di lettura non fa mancare la sua presenza neanche quest’anno e anche quest’anno, coordinati dalla prof.ssa Marina Bonometti, i ragazzi hanno presentato ben due spettacoli, mantenendo lo stile teatrale che caratterizza questa ricorrenza mirata soprattutto agli studenti del biennio. Il primo laboratorio è partito in ottobre, impegnando i cinque ragazzi/lettori per due ore settimanali di prove sul testo “Ci sono bambini a zig zag” di David Grossman, una storia di crescita e di viaggi raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo ebreo. Il secondo laboratorio in preparazione alla quarta edizione maffeiana del “Maggio dei libri” (appuntamento a cadenza annuale diffuso in tutto il territorio nazio-nale impegnato nella promozione della lettura tra i giovani) è cominciato il 19 marzo per concludersi i giorni 14 e 15 maggio con le repliche dedicate a prime e seconde. Il gruppo di lettori, purtroppo ridotto a quattro, ci ha stavolta intrattenuto con brani tratti da “La sovrana lettrice” di Alan Bennet, un racconto incentrato su come il piacere delle esperienze, che si possono fare sfogliando un buon libro, possa cambiare la vita o il modo di vedere il mondo di una persona, persino della regina d’Inghilterra. In occasione della Giornata mondiale del libro, il 23 aprile i ragazzi hanno portato lo spettacolo anche ad un incontro serale nella biblioteca civica di Riva del Garda con le signore del “Tè delle letture”, collaborazione che si è ripetuta per l’evento “La guerra narrata” il 21 maggio nel Museo Civico di Riva.

Stefano Negri, 3C scientifico

ÖTZI, UNA VERA ARChEOSTARDue classi del biennio in visita al museo di Bolzano

Le classi 1A scientifico e 1A scienze applicate hanno partecipato all’uscita didattica nelle città di Merano e Bolzano nel giorno 27 marzo. La prima fermata è stata a Merano, dove le due classi hanno visitato la sinagoga e il museo ebraico annesso, accompagnati da una guida facente parte dell’associazione ebraica della regione. Successivamente i ragazzi hanno visitato il centro della città per poi riprendere il pullman e raggiungere Bolzano, dove hanno visitato il museo archeologico dell’Alto Adige, in particolare riservato ad Ötzi. Al museo i ragazzi sono stati divisi in gruppi di lavoro e hanno ricevuto un foglio con delle domande riguardanti il contenuto del museo. Seguendo la traccia prefissata dall’insegnante, hanno ricercato all’interno delle varie sale le informazioni per rispondere ai quesiti. Al termine della gita le classi hanno visitato il centro storico di Bolzano, in particolare Walterplatz e il duomo.

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rzoMONTESSORI, ORDINE E DISCIPLINAVisita delle quinte delle scienze umane ad un asilo di Bolzano che si ispira ai metodi della celebre pedagogista

Il 17 marzo le classi VA e VB scienze umane si sono recate, assieme alle do-centi Marina Testa e Mariapia Faitelli, presso l’asilo di Bolzano, all’interno del quale è stata avviata una classe avente come programma educativo il metodo montessoriano. Durante la visita gli studenti hanno potuto assistere in prima persona allo svolgimento delle attività e notare come queste si discostino molto dal metodo educativo principalmente utilizzato nelle scuole d’infanzia abituali. La stanza era perfettamente in ordine, ogni gioco e ogni altro oggetto presente nell’aula erano posti con precisi criteri sia cromatici che logistici. Le attività di ogni bambino, fossero in coppia, in gruppo o singole, erano svolte con estremo ordine e disciplina e di conseguenza nell’aula non c’erano né confusione né toni di voce troppi elevati. Abbiamo avuto la possibilità di mettere in gioco noi stessi grazie all’aiuto di due maestre della scuola che ci hanno permesso di sperimentare in prima persona i momenti sia di gioco che di organizzazione della giornata, quali il preparare la tavola per il pasto, servire i propri compagni e riordi-nare i giochi. Tutte le attività svolte dai bambini hanno come fine quello di sviluppare la manualità, impostare un pensiero schematico ed aiutarli in futuro nello studio e nell’inserimento nella società. Questa impostazione deriva dal percorso formativo della pedagogista Maria Montessori, prima donna ad aver intrapreso gli studi scientifici, che, grazie alla particolare attenzione che venne data all’infanzia nei primi anni del Novecento, contribuì a sviluppare la cosiddetta nuova pedagogia, il cui principale cambiamento consistette nell’adattare l’ambiente renden-dolo a misura di bambino. Infatti è grazie a lei che gli asili moderni sono dotati di materiale, quali ad esempio lavandini, tavoli, sedie ecc. adatti al bambino. Per quanto riguarda il metodo d’insegnamento, il maestro si affianca al bambino mo-strandogli quello che deve fare e in un secondo momento egli proverà a ripeterlo e ad imparare a correggere i propri errori autonomamente. Motto della scuola montessoriana è infatti “aiutami ad imparare da solo”.Noi studenti siamo tutti d’accordo nell’affermare che quest’esperienza è stata utile, in quanto abbiamo potuto verificare come nella pratica avven-ga ciò che si è studiato in classe durante l’anno scolastico.

Giulia Castorina e Claudia Gobbi LICE

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rzo RIVA DEL GARDA AL CENTRO DEL PEGIl Parlamento Europeo Giovani in Trentino con l’organizzazione dei maffeiani

Da martedì 3 marzo a sabato 7 marzo Riva del Garda ha avuto l’onore di ospitare la 34esima Sessione Nazionale del Parlamento Europeo Giovani: organizzata e gestita interamente da ragazzi del Liceo, ha coinvolto studenti di 12 scuole italiane e parecchi ragazzi provenienti da tutta Europa.Il PEG, considerato da Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca come at-tività volta alla promozione dell’eccellenza, si prefigge lo scopo di avvicinare i ragazzi alle attuali problematiche internazionali e al processo democratico, educando a praticare un pensiero critico indipendente, a dialogare in manie-ra costruttiva con persone provenienti da diverse esperienze sociali, culturali ed economiche. Il progetto mira ad arricchire i giovani cittadini europei offrendo loro un momento di discussione e confronto con l’obiettivo di tro-vare soluzioni innovative a problematiche reali, sottolineando l’importanza del dialogo interculturale e del rispetto reciproco, attraverso un’esperienza formativa e al contempo entusiasmante e coinvolgente.Alle preselezioni nazionali il Liceo Maffei partecipa da quattro anni riuscendo

sempre a qualificarsi come unica scuola del Trentino. Per guadagnarsi il diritto ad accedere ad una delle tre selezioni nazionali del Peg, tra ottobre e novembre gli studenti del Liceo Maffei hanno dovuto redigere un documento avente come oggetto un tema comune di attualità politica. L’elaborato, re-datto in lingua italiana e inglese, è stato poi valutato da una giuria composta da docenti universitari, esperti madrelingua e associati del PEG.Ogni anno partecipano a questa preselezione oltre 100 tra le più prestigiose scuole italiane. Le delegazioni che superano questa prima fase si scontrano poi confrontandosi su temi di politica internazionale, elaborando proposte concrete e dibattendole in un’assemblea strutturata sul modello dell’Assem-blea plenaria del Parlamento Europeo, per individuare le delegazioni che rappresenteranno l’Italia in Europa. La struttura è dunque quella del Parlamento europeo, in cui si esamina un dato problema e si propongono interventi e soluzioni, con una introduzione, che riporta la base giuridica e le motivazioni delle azioni proposte, e una parte operativa che presenta le azioni concrete da adottare per far fronte al problema. La proposta deve essere redatta in inglese e italiano e discussa poi rigorosamente in lingua inglese.Gli argomenti proposti sono decisamente impegnativi e spaziano dal so-vraffollamento delle carceri al problema dell’immigrazione, dalla questione ucraina alle varie forme di dipendenza, dalla disoccupazione giovanile a quale strategia dovrebbe essere adottata in Europa per far convivere il diritto alla libertà d’espressione con la sicurezza nazionale e la lotta contro discriminazione e falso storico, e molti altri.I delegati del Maffei, tornati vittoriosi dalla nazionale di Volterra 2013, dalla scorsa estate stanno lavorando con intensità per portare nella loro città la finale nazionale.L’organizzazione non è stata semplice: individuare la location per i lavori assembleari e la sistemazione di un centinaio di studenti, una cinquantina di docenti e membri del Peg, prevedere attività di approfondimento e momenti ricreativi, organizzare iniziative per la conoscenza del territorio Trentino e in particolare di Riva del Garda.L’entusiasmo e la creatività dei ragazzi ha trovato il sostegno e il patrocinio di molte Associazioni ed Enti Privati, ma soprattutto della Provincia Autonoma di Trento, dell’Amministrazione Comunale di Riva del Garda e della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro .Attenzione particolare è stata espressa dal Presidente della Provincia Ugo Rossi che in una lettera si è complimentato con gli studenti del Liceo Maffei LI

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rzoevidenziando come il Peg si inserisca appieno nel “Piano Trentino Trilingue” che mira a formare gli studenti in modo da “... renderli preparati, competenti e competitivi, consapevoli delle loro radici e allo stesso tempo cittadini del mondo, in grado di dialogare con i loro coetanei europei. A Voi, ai Vostri insegnanti e ai Vostri genitori voglio dire allora una sola parola: grazie. Sono sicuro che questa Vostra esperienza educativa sarà anche una “nostra” esperienza, perché contribuirà alla crescita di tutto il sistema scolastico. Continuate così!”.

VERSTEhEN UND SPREChEN, SEMBRA FACILE...Lezioni speciali di tedesco col prof. Helmut Thoma, del Goethe Institut

Il tedesco, grazie agli insegnanti del liceo, i ragazzi lo sanno. Ma per impararne le sfumature più raffinate e per riconoscere le costruzioni più ardite non c’è nulla di meglio di una chiacchierata con uno scrittore di lingua madre teutonica. Ecco perché è giunto a far visita agli studenti del linguistico Helmut Thoma, docente e scrittore nonché formatore del Goethe Institut per docenti di tedesco. Come gli capita in occasioni simili, dall’India al Kazakistan, dalla Grecia all’Italia, il prof. Thoma ha letto ai ragazzi alcuni dei suoi divertenti racconti brevi, pubblicati in patria per i tipi della Huber Verlag. Durante i suoi incontri-lezione, altrimenti detti Lesungen, è riuscito a coinvolgere gli studenti facendoli interagire con lui, con lo scopo di sviluppare l’abilità di Verstehen und Sprechen. Ecco, un chiaro segno che la sua influenza si è spinta fin qui...

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rzo CAMPIONESSE DI TENNIS TAVOLO E DI SIMPATIALe ragazze del Maffei hanno conquistato il primo posto ai campionati provinciali

Armani Beatrice, Bernardi Chiara, Parolari Eva, Torboli Virginia hanno conquistato il primo posto nelle finali provinciali svolte a Trento presso il Centro Sportivo Vela il 13 marzo 2015.A loro i complimenti per una prestazione che onora la loro determinazione e la loro abilità nell’affrontare le avversarie dei cinque istituti superiori del Trentino che si sono qualificate per giocare questa prestigiosa finale.Meno fortunati, ma ugualmente bravissimi, gli allievi del nostro istituto, che si sono lasciati sfuggire per un soffio la partecipazione alla semifinale. Per loro l’impresa è stata ardua, visto che erano dieci le squadre parteci-panti. I nostri giocatori sono: Zanin Andrea, Coletti Nicolò, Bertoldi Filippo e Rigatti Sebastiano. Sicuramente andrà meglio il prossimo anno!

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rzoPRAGA NEL CUOREPensieri e parole a margine di uno scambio linguistico partico-larmente apprezzato

Lo scambio linguistico con una classe di Praga e la straordinaria bellezza della capitale ceca hanno stimolato le riflessioni di alcune ragazze della 4A linguistico. Eccole.

Il cielo di Praga ha dell’incredibile. Vivendo in mezzo alle montagne non sap-piamo nulla di tramonti ed orizzonti, mentre a Praga ogni confine naturale sembra scomparire ed il mondo si spalanca davanti ai tuoi occhi nella sua va-stità e nella sua bellezza. Quando, verso le sette di sera, il cielo cominciava a tingersi di rosa ed i profili delle case si illuminavano della luce del crepuscolo, era come se la città si vestisse di una quieta e dolce malinconia che ci faceva rendere conto di quanto fossimo fortunati ad essere proprio là, proprio noi.

Matilde

La cosa più emozionante dello scambio è stato sicuramente aver conosciuto e fatto amicizia con i ragazzi e le ragazze praghesi, con cui ci

siamo subito trovati così bene nonostante le differenze di lingua, abitudini e tradizioni. E’ soprattutto grazie a loro che abbiamo vissuto i momenti più belli e, se le informazioni sui monumenti, le strade e l’architettura con il tempo magari verranno scordati, le esperienze vissute con loro le porteremo con noi sempre.

Martina

Lo scambio con Praga è stata una di quelle esperienze che meritano un posto nel cuore, non solo per via della bellissima esperienza culturale che ci ha arricchiti molto, non solo per lo spettacolo che questa città offre soprattutto vista di notte, ma perché ci ha permesso di conoscere ragazzi della nostra età con i quali siamo riusciti a creare forti legami.

Anna

La settimana a Praga è stata davvero un’esperienza che ci ha regalato tanto. Uno scambio ti permette di crescere sia dal punto di vista culturale sia personale... È inutile dire quanto bella sia questa città, soprattutto conosciuta dal punto di vista di ragazzi della nostra età! Ma ciò che dav-vero ci rimarrà nel cuore è il rapporto che abbiamo instaurato con loro… non avrei mai immaginato che avremmo potuto legare così tanto con dei ragazzi che vivono così lontani e con una cultura tanto diversa!

Claudia

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rzoESSERE DONNA IERI E OGGI Interessante percorso sulla condizione femminile oggi e nel mondo antico

Nell’anno scolastico 2014-2015 noi della 2B e 2A delle Scienze umane abbiamo presentato alle classi interessate e durante i giorni della scuola aperta una mostra, frutto del lavoro svolto l’anno precedente all’interno di un progetto che ha coinvolto i programmi di geografia - storia – storia della pedagogia.

Siamo partiti dallo stimolo offerto dall’attualità (il discorso della sedicen-ne pakistana Malala all’assemblea generale dell’Onu sul diritto all’istru-zione delle bambine) per impostare un percorso interdisciplinare che, tenendo come filo conduttore quello del diritto all’istruzione e dei diritti in particolare delle bambine e delle donne, ne curasse gli approfondimenti nelle varie discipline.Ci siamo basati su una storia vera, la storia di una ragazza come noi, per riflettere sul diritto all’istruzione e allo studio, un diritto che noi spesso vediamo piuttosto come un dovere, ma che purtroppo in molte parti del mondo non è per nulla scontato, né lo è stato nel passato. L’assegnazione del Premio Nobel per la pace a Malala, diventata così la più giovane vincitrice di un premio Nobel, ci ha portato all’idea di valorizzare il lavoro fatto l’anno scorso presentandolo con dei cartelloni in occasione della Scuola Aperta.Il percorso si è snodato attraverso una serie di confronti tra passato e

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rzo presente, ieri e oggi: abbiamo visto come il fondamentalismo islamico dei talebani costringe la donna ad una serie di obblighi e privazioni (non possono studiare, lavorare, uscire di casa non accompagnate, sottoporsi a cure mediche) ed abbiamo visto che alcuni aspetti si ritrovano del tutto simili anche in una civiltà del passato che consideriamo “avanzata”, in quanto “culla della democrazia”, come quella ateniese del v sec. a.C: la mancanza d’istruzione per le bambine; la segregazione (anche le donne ateniesi non uscivano di casa e vivevano addirittura in una zona della casa riservata a loro, il gineceo); l’esclusione dalla vita sociale; la mancanza di diritti politici e civili; la tutela di un uomo (dal padre al marito).

Nel mondo romano la donna aveva addirittura un nome in meno rispetto agli uomini. Il sistema onomastico romano infatti non prevedeva per le donne l’uso del nome personale (praenomen), ma solo l’utilizzo del genti-lizio al femminile, come a dire che la donna non era un individuo in sé, ma solo una parte passiva e anonima del gruppo familiare (gens).Sebbene soggette alla patria potestas, prima del padre, poi del marito, erano un po’ più libere rispetto alle donne ateniesi della stessa epoca, ma fuori di casa dovevano sempre coprirsi il capo con il velo; a capo scoperto infatti andavano solo le donne poco rispettabili: attrici, danzatrici, ostesse, prostitute.

Esposizione delle neonate e aborto selettivo: come succede presso tutte le popolazioni che praticano l’abbandono dei neonati, le femmine furono e continuarono ad essere per secoli le vittime preferenziali dell’esposizione, cioè dell’abbandono dei neonati per strada, realizzato nell’antica Grecia sistemando le neonate in una pentola di coccio chiamata chytra.La tecnologia permette oggi metodi più sofisticati, ma il risultato è simile: si calcola che negli ultimi decenni in India e in Cina, grazie alle ecografie e quindi agli aborti selettivi femminili, siano state “soppresse” migliaia di bambine, portando a gravi squilibri demografici.

Anche i matrimoni precoci, che coinvolgono cioè ragazze minori di 18 anni, tipici delle società del passato, sono purtroppo ancora presenti, soprattutto nell’Asia meridionale e nell’Africa subsahariana, con gravi con-seguenze per la salute e lo sviluppo delle ragazze: abbandono scolastico, gravidanze precoci con rischi notevoli sia per le madri che per i bambini.

Le ragioni di questi fenomeni (aborti selettivi, matrimoni precoci) risiedono in pregiudizi di tipo culturale e sociale, tipici delle economie di sussistenza, ma difficili da sradicare: in primo luogo l’esigenza di “liberarsi” prima possibile del peso rappresentato dalle figlie femmine, ritenute meno produttive per l’economia familiare.I dati dimostrano anche in questi casi l’importanza dell’istruzione: le ragazze che frequentano un ciclo d’istruzione secondaria hanno fino a 6 volte meno probabilità di contrarre matrimonio in età precoce, rispetto a quelle con poca o nessuna alfabetizzazione.

Ed infine abbiamo dato uno sguardo alla situazione italiana: siamo partiti-ti dall’ambito lavorativo, in cui si registrano rilevanti differenze tra uomini e donne, sia per quanto riguarda le retribuzioni, sia per quanto riguarda gli incarichi, nonché difficoltà per le donne a mantenere o conciliare il lavoro dopo la maternità. Il 25 novembre è stato scelto dall’ONU come Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati sul femminicidio in Italia sono preoccupanti: secondo il Rapporto Eures sul femminicidio in Italia con 179 donne uccise, il 2013 è stato l’”anno nero” per il femminicidio nel nostro Paese, il più cruento degli ultimi sette, con una media di una donna uccisa ogni due giorni. Nel 70% dei casi il delitto avviene in famiglia, nel 92% dei casi le donne sono vittime di un uomo (partner, coniuge, ex partner).In conclusione abbiamo dovuto constatare che la questione dell’ugua-glianza degli uomini e delle donne è ben lontana dall’essere risolta, o anche solo riconosciuta: in altre culture (sappiamo che la stessa Malala è stata oggetto di contestazioni nel suo paese, il Pakistan), ma per certi versi anche nella nostra. La strada è ancora lunga, ma siamo convinti, con Malala, che la scuola sia un luogo privilegiato dove gettare i semi per creare un mondo migliore, più giusto, perché “un bambino, un maestro, un libro e una penna possono cambiare il mondo”: “one child, one teacher, one book and one pen can change the world”.

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rileFISICA IN MOTOVisita di grande fascino alla fabbrica della Ducati

Le lettere rosso fiammante si scorgono dai finestrini del pullman e decine di paia di occhi scorgono con un interesse quasi reverenziale la fabbrica davanti a loro. Sul piazzale sono posate centinaia di moto tirate a lucido, che sembrano quasi guardie silenziose, custodi di un tesoro nascosto.La scolaresca, o la maggior parte di essa, almeno, scende dal pullman

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rile senza grazia e aspetta di entrare nella struttura pensando solo alla fortuna che ha avuto di saltare le lezioni di fisica e inglese. Pochi, invece, fissano con sguardo entusiasta quella specie di paradiso baciato dal timido sole di aprile. Dopo essere entrati nella fabbrica, con la grazia che si addirebbe ad una mandria di pecore, i ragazzi sono scortati nel bar, dove vengono divisi in tre gruppi. Il viaggio nel magico mondo di una delle fabbriche più prestigiose al mondo sta per iniziare...“Quindi, la storia della Ducati non inizia con i motori, ma con le radio - ci spiega la guida, Fabrizio, un bel ragazzo dagli occhi di un verde brillante, dal forte accento romagnolo - vedete, qui ci sono dei modelli”. Continua

a parlare, mentre noi lo ascoltiamo attenti. La fabbrica è stata fondata da Antonio Cavalieri Ducati, che aveva come unico scopo quello di sfruttare industrialmente i brevetti del figlio Adriano, pioniere giovanissimo delle trasmissioni radiofoniche. Con la guerra la Ducati venne costretta ad ade-guarsi alle nuove esigenze di carattere militare. A guerra finita, si decise di entrare in un altro campo: quello motociclistico. Non si partì da una vera e propria moto, ma da un motore: il Cucciolo, un motore da “attaccare” su una bicicletta. Comodo e utile. “Nel luglio 1949 la Ducati iniziò la produzione della prima vera moto com-pleta: la Ducati 60”, ci dice Fabrizio, mentre entriamo in una sala circolare, con svariati tipi di moto diverse, di ogni forma e colore. Le vetture sono disposte sul bordo, nel quale ogni tanto ci sono delle rientranze, delle camere in cui c’è la storia più approfondita di un particolare periodo nella storia della Ducati. Pian piano percorriamo la stanza. La Ducati 60 sembra molto più una bicicletta che una moto. E’ rosso fiam-mante, con le lettere a caratteri cubitali che formano la parola “DUCATI”. Fabrizio ci snocciola ogni informazione possibile sui vari tipi di moto, cat-turando la nostra attenzione. “Nel 1963 Fabio Taglioni realizza il prototipo dell’Apollo, prima moto Ducati con la configurazione del motore a L.” E’ una moto bronzea, molto compatta e squadrata, con la scritta “Apollo” sui fianchi. “Nel 1965 la Ducati realizza la potente 250 Mach 1.” Questa invece è rossa, dal design più libero e fresco, con i dettagli cromati in evidenza. “Il 1968 vede la commercializzazione in Italia della Ducati Scrambler, de-stinata a diventare una delle moto più amate nel nostro Paese”, continua

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rilela guida. Questa moto mi piace un sacco. E’ un buon compromesso tra le due moto precedenti. Lo stile è molto particolare, fresco ma visibilmente elaborato, con dettagli questa volta arancioni chiaro.Entriamo poi in una di quelle aule che interrompono il percorso delle moto nella stanza. C’è una moto argento luccicante in fondo. “Con questa nel 1972 Paul Smart vince la 200 Miglia di Imola, una delle più rilevanti vittorie della Ducati”.Il resto delle moto mi lascia piuttosto sbalordita. Più che motociclette, mi sembrano dei missili. Fabrizio parla di aerodinamicità, ma a me sembra solo piuttosto buffo. Man mano che camminiamo, però, le moto tendono a ridurre queste pesanti schermate di metallo, fondendosi nella struttura della moto ed entrando in gioco solo nelle parti più importanti, quindi la carenatura e la prima parte dei fianchi.Continuiamo poi il viaggio, arrivando nell’ultima aula della stanza. Ci sono delle moto molto più “attuali”, due in un rosso splendente e tre in un triste arancione. “Queste sono moto che correvano in tv. Peccato che sullo schermo i colori vengano un po’ distorti, perciò la Ducati non era più rossa, ma magenta. E quindi, se la moto in realtà era arancione, in tv, paf! diventava rossa”.Il museo è terminato. Con il cervello che scoppia di informazioni e la consapevolezza che tra un paio d’ore potremmo finire spappolati nel laboratorio di fisica, ci dirigiamo nuovamente verso il bar.Ora, però, c’è da visitare la fabbrica vera e propria della Ducati, dove le moto vengono assemblate.

Questa parte è molto istruttiva: guardiamo gli operai lavorare con minu-ziosa precisione, osserviamo come vengono testate le moto, in modo che ogni pezzo sia perfetto. Dopo una mezz’ora, ci ritroviamo al bar, per poi essere portati nel laboratorio di fisica, l’ultima attività che faremo qui. “La fabbrica è talmente grande - ci spiega Fabrizio, mentre l’ordinatissima fila di studenti cerca di schivare un uomo in bicicletta - che di solito gli impiegati si spostano in bici. Ci mettono molto di meno che camminando”. All’inizio penso che ci stia prendendo in giro, fino a che non arriviamo davanti ad una fotografia aerea della Ducati. No, decisamente non stava scherzando. Arriviamo nella parte dedicata al laboratorio. Ci sono tre

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rile stanze, che ogni gruppo visiterà a rotazione.La prima esperienza è il cosiddetto “piano senza attrito”, ossia un piano a basso attrito e carrelli con cuscinetti a sfera, sui quali vengono alloggiati cubi di diversa massa.La seconda, la più comoda, consiste in due poltrone poste su un ring ed elevate da terra di qualche millimetro, in modo da non avere attrito con il terreno. Ci fa degli esempi, invitando a provare queste poltrone speciali. Effettivamente è molto strano essere seduta su una di quelle sedie imbot-tite; infatti per muoversi bisogna darsi una spinta lanciando oggetti nella direzione opposta a quella in cui si è diretti. Un esempio è un astronauta nello spazio: per raggiungere la destinazione, se in condizioni estreme, dovrà lanciare degli oggetti in modo da potersi spingere. Abbandoniamo quelle rilassanti poltrone per arrivare nell’ultima parte dell’aula del laboratorio: la giostra del momento angolare. Un volontario si siede su di una moto appoggiata su una trave che può ruotare intorno a un asse perpendicolare alla trave stessa. La moto può muoversi lungo la trave avanti e indietro tramite un motore elettrico. La cosa più spettacolare - io direi più terrificante - è che, quando la velocità di rotazione è elevata, ci si deve spostare verso l’interno, e la velocità angolare aumenta in maniera esponenziale. Ora capisco perché il laboratorio si fa a stomaco vuoto... Nella seconda sala ci sono due moto. La prima è la moto giroscopica, una vettura collegata al terreno tramite uno speciale supporto che permette ad essa di inclinarsi lateralmente, la seconda, invece, è la “X-Moto” , moto mutante, metà moto metà bicicletta: un volontario deve pedalare, mentre

un display mostra la coppia e la potenza erogata secondo per secondo.Terminiamo poi con la terza sala, che riproduce un’officina. C’è una sorta di braccio di ferro, costituito da due aste di metallo, dove però non vince sempre il più forte. Infatti, spostando uno dei due bracci, prima in posizione orizzontale, poi trasversale, sarà molto, molto più complicato vincere la sfida. In questa postazione si colpisce inoltre una cella di carico con martelli di diversa massa, lasciandoli cadere da diverse altezze, per poi riprodurre i risultati su un display. Dopo ci divertiamo a tirare pugni sulla cella di carico...Arriviamo all’ultimo laboratorio nella fabbrica, la linea di montaggio di un motore, dove smontiamo e rimontiamo una frizione, dividendoci in quattro gruppi, cercando di essere i più veloci. La guida ci spiega come funziona una frizione, ma la maggior parte di noi è troppo occupata ad armeggiare con gli avvitatori per ascoltarlo con attenzione.Con la sfida a tempo si conclude la visita in questo meraviglioso museo, un grande pezzo di storia per il motociclismo, un’esperienza unica e indi-menticabile. Ci dirigiamo nella mensa, per il pranzo e poi salutiamo con tristezza il complesso della Ducati. Chi dà un’ultima occhiata alle moto che si crogiolano sotto il sole, chi osserva per un lungo istante le lettere a caratteri cubitali, rosse e severe; chi osserva il biglietto d’ingresso e lo infila nella cover del cellulare. Un grande pezzo di storia che ricorderemo per sempre nella nostra vita.

Maria Vittoria Gerotto, 2A scienze applicate

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rileA SCUOLA D’EUROPAVittoria della IVB scientifico al torneo organizzato dal centro Jean Monnet

La IV B scientifico è riuscita a portare a casa la vittoria al torneo «A scuola d’Europa», dopo aver sfidato a più riprese otto classi delle scuole superiori di tutto il Trentino, suddivise in due gironi ad eliminazione diretta.Il progetto (quest’anno proposto nella formula del quiz televisi-vo), nasce da un’idea del centro europeo d’eccellenza Jean Monnet dell’Università di Trento in collaborazione con Europe Direct Trentino, il Centro di documentazione Europea del Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento, la Fondazione trentina Alcide De Gasperi e l’Ufficio di rappresentanza di Milano del Parlamento europeo.L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno del programma Era-smus+ della Commissione europea ed ha un ambizioso obiettivo: diffondere la conoscenza dell’UE all’interno delle scuole superiori,

promuovendo nei ragazzi la consapevolezza di essere cittadini europei.Dal momento dell’iscrizione al progetto, la classe IV B ha avuto una sola parola d’ordine: Europa! L’Unione Europea e i suoi molteplici aspetti (economico, politico, sociale, geografico, storico, culturale...) sono diventati il pane quotidiano per gli studenti che, nella fase di preparazione, sono stati affiancati da “coach” provenienti dalla Facoltà di Studi Internazionali dell’Università di Trento e costantemente sup-portati dall’entusiasmo e dalla fiducia delle professoresse Maria Chiara Betta e Paola Andreoli.La nostra classe, grazie ad un lavoro di squadra e ad una costante determinazione, è riuscita a fronteggiare e sconfiggere le classi avversarie nei quarti di finale, nelle semifinali e nella finale, dove ha primeggiato contro la IV A scientifico del Liceo G. Galilei di Trento.Gli studenti hanno potuto accrescere le loro competenze grazie ad un’esperienza che, pur tenendoli per qualche giorno lontano dai banchi di scuola, li ha avvicinati a temi di grande attualità in una maniera curiosa ed avvincente, favorendo lo scambio e l’incontro tra studenti provenienti da altre scuole e generando nuovi interessi e spunti di riflessione.

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rile SIAMO SCIENZA, NON FANTASCIENZAViaggio a Ginevra della 5A scienze applicate e della 5C scientifico alla scoperta del Cern

Ultimo giro di giostra. Ultima gita tutti assieme.Siamo belli carichi, nonostante la sveglia all’alba e le intermi-nabili ore di pullman che ci aspettano.Il CERN è un posto magico, con quell’atmosfera che chi ha letto Dan Brown conosce bene. L’introduzione in inglese è un filo soporifera, ma si resiste. Ciò che segue è fantascienza. C’è un “Ooooh” generale quando quella che sembrava una semplice proiezione su un muro bianco, sparisce per lasciar posto ad una finestra, oltre la quale si vede la server farm del centro. Gli occhi brillanti di chi nell’ambito tecnico-informatico ci sguazza coinvolgono anche quelli che il pc lo accendono solo per scrivere quella magica tesina che ad aprile è ancora pura metafisica. Si parla di antimateria, qualcosa di opposto alla materia che al suo contatto annichilisce. Esiste, c’è, è stata creata insieme alla materia ma è instabile. E fidati, ti viene un po’ di pelle d’oca, perché in ognuno di noi c’è quel pizzico dell’infantile curiosità del fisico che cerca le risposte alle domande dell’universo. Lucio Rossi ci prende e ci trascina con sé nel suo mondo: un mondo fatto di particelle ed antiparticelle, un mondo tutto da scoprire. Ci incanta, ci strega, ci rapisce. E quando lasciamo il CERN c’è la sottile consapevolezza che qualcuno di noi ci tornerà. Tornerà in quei corridoi, in quelle stanze. Salirà e scenderà quelle scale. Ma forse per ora è ancora troppo futuro.

Sofia Santoni, 5C scientificoLICE

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rileACROPOLI, ChE SPLENDORE!Straordinario viaggio di istruzione in Grecia delle classi 1 e 2 classico

Lasciamo che a parlare siano le immagini...

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rileTENNIS, LE RAGAZZE SUL PODIOLe allieve del Maffei classificate al terzo posto ai provinciali

Il 22 aprile presso il Circolo Tennis Riva del Garda (a cui va un sentito ringraziamento per aver ospitato gli incontri del torneo) si è disputata la fase di qualificazione dei giochi studenteschi di tennis per la categoria allievi. Facile l’impresa per Fournel Johan, Criseo Mattia e Aleksej Galic che, accompagnati dalla prof.ssa Mara Romani, hanno vinto tutte le partite con facilità, nonostante la bravura degli avversari dell’Istituto “Fontana” di Rovereto, che hanno saputo gestire con fair-play il gioco in tutte le sue fasi.

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rile Altra musica nelle fasi finali, ospitate il 7 maggio al Circolo Tennis “Baldresca” di Rovereto: le tenniste del nostro istituto si sono difese bene, ma hanno potuto guadagnare solo un ottimo terzo posto. Torboli Virginia ha giocato al massimo delle sue forze, ma non è bastato; Armani Beatrice e Piva Sonia, compagne di squadra, hanno giocato con determinazione e impegno, ma non è stato sufficiente. Squadra da temere quella dell’istitu-

to Degasperi di Borgo che si è classificata al primo posto. Anche i ragazzi hanno dovuto battersi a colpi di racchetta contro gli invincibili avversari del Liceo “Rosmini”di Rovereto e sfidarsi con studenti degli Istituti Superiori “Degasperi” di Borgo Valsugana e “Martini” di Mezzolombardo. Complimenti comunque ai nostri giocatori Fournel, Galic e Criseo che si sono impegnati moltissimo per affrontare partite non facili da gestire.

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rileLA FOTO E LA CAROTAA scuola di ecosistema sul Monte Baldo

Piccoli botanici crescono. Entusiasmante l’esperienza vissuta dai ragazzi della 2A scientifico sul Monte Baldo nell’ambito del progetto «Ecosistemi, ambiente e territorio». Accompagnati dal prof. Tomasi, gli studenti hanno potuto entrare in contatto con alcune procedure di carattere botanico-na-turalistico che hanno permesso loro di apprendere interessanti conoscenze sulle modalità con cui ci si rapporta con l’ambiente circostante e con cui lo si analizza per ricavare informazioni utili al suo miglioramento. Carotaggi degli alberi per verificare il loro stato di salute e la loro identità e posizio-namento di fototrappole per conoscere le abitudini della fauna locale sono state alcune delle esperienze svolte con interesse dai ragazzi, aiutati dalla presenza di una valida guida. Da oggi per loro una passeggiata nel bosco non sarà più solo una passeggiata nel bosco.

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rile BASKET, DOPPIO TRIONFOSia i ragazzi che le ragazze si sono aggiudicati il titolo di campioni provinciali

Passerella trionfale per i cestisti del nostro istituto ai campionati provin-ciali di basket. Dopo aver dominato i rispettivi gironi di qualificazione, i ragazzi (Mattia Lever, Michele Moratelli, Lorenzo Malfer, Francesco Perucci, Giacomo Manzoni, Andrea Madella, Roberto Giordano, Alberto Bedin, Filippo Bertolini, Meroni Luca, Nisi Valerio) e le ragazze (Sofia Chemolli, Lucrezia Michelotti, Eva Parolari, Alessandra Omezzolli, Alessia Santambrogio, Francesca Bertasi, Carlotta Isacchini, Chiara Bernardi, Giulia Brighenti, Angie Bregu) hanno vinto a man bassa anche la fase finale, accompagnati dal prof. Bruno Calisti, aggiudicandosi il titolo di campioni

provinciali. Viene dunque confermata la grande tradizione cestistica del nostro liceo, che anche quest’anno può fregiarsi a buon diritto del titolo di scuola più forte della provincia.

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rileRICORDANDO LORENZO SANTONIMini torneo di basket in memoria del ragazzo scomparso in un incidente lo scorso giugno

Pur col dolore nel cuore per la scomparsa di Lorenzo Santoni, vittima lo scorso anno di un terribile incidente sul fiume Sarca, i suoi amici hanno voluto ricordarlo giocando nella palestra dell’istituto un mini torneo di basket a lui dedicato, lo sport che Lorenzo amava più di ogni altro. Il 23 aprile hanno vestito casacche e pantaloncini e si sono sfidati all’ultimo canestro, ricordando con quanta passione Lorenzo aveva fatto le stesse giocate prima che quell’assurdo incidente lo portasse via per sempre. Alla manifestazione hanno partecipato commossi anche i genitori di Lorenzo, che hanno scoperto, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto forti fossero i legami di amicizia coi ragazzi che hanno organizzato il torneo.

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rile GITANTI IN CERCA D’AUTORE2A e 2B Scienze Umane e 3A Scienze Applicate in visita ai capolavori del nostro paese

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ggioL’ATLANTE DELLA

DISPERAZIONEPresentata al liceo l’ultima edizione del volume che racconta tutte le guerre del mondo

Com’è ormai tradizione, anche quest’anno un redattore dell’Atlante delle guerre ha presentato al liceo la nuova edizione dell’opera che, unica nel suo genere, si propone di raccontare geostoricamente tutti i conflitti che insanguinano il nostro pianeta. Un’occasione davvero unica per mettere di fronte le nuove generazioni ad una realtà di cui spesso sentono parlare al telegiornale, senza però riuscire a comprenderne la portata. Presentando l’Atlante si finisce per discutere delle motivazioni che portano due o più popoli a combattersi e per concludere che si tratta sempre di azioni legate alla cupidigia umana. Alcune copie dell’opera sono liberamente consulta-bili nella biblioteca d’istituto.

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ggio ATLETICA SUGLI SCUDI

Sara Modena campionessa provinciale di salto in alto

Dopo tanti allenamenti con la prof.ssa Dallabernardina in preparazione ai campionati di atletica leggera, grande è stata la soddisfazione degli atleti del Maffei durante le gare che hanno assegnato i titoli provinciali e che si sono svolte a Trento presso il campo Coni il 13 maggio. Sara Modena

si è aggiudicata il titolo di campionessa provinciale di salto in alto nella categoria allieve realizzando il suo record personale di 1,70 m e assicuran-dosi il diritto di partecipare alla fase nazionale. Ottima prestazione anche di Valentina Santoni, seconda classificata nei 1000 metri con uno scatto prodigioso sull’ultimo rettilineo. Hanno guadagnato la finale nei 100 metri Angelica Chisté e nei 100 metri a ostacoli Anna Bombardelli e Matteo Boccagni. Niccolò Gala invece ha sfiorato il podio nel salto in lungo. Hanno inoltre partecipato con grande entusiasmo l’allieva Martina Planchestainer, gli allievi Simone Furletti, Andrea Zoppirolli, Alberto Bedin e la sfortunata Chiara Bernardi, che ha subito un infortunio sulla pedana del salto in lungo.

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ggio ChE CALDO IL DIARIO...

FOCALIZZATO!La sorpresa di una studentessa convinta che sarebbe stata l’ennesima fregatura

Quest'anno ci è stato proposto dalla nostra professoressa un progetto:"Il diario focalizzato". All'inizio, sono sicura, tutti avranno pensato: "Un altro impegno, che scatole!”. In effetti anche io ho pensato così... perché, siamo sinceri, chi ha voglia di stare tutti i giorni a scrivere su un quadernetto? Iniziai così il progetto, con questo bellissimo pensiero. Ogni giorno per dieci settimane avremmo dovuto scrivere qualcosa riguardante un deter-minato argomento. "Oh bene, diamo inizio alle danze!": fu quello che mi dissi la prima gior-nata, quella in cui inaugurai il mio diario. Il primo tema era sulla musica. Come d'incanto, oserei dire, appena appoggiata la penna sul quadernetto, ho iniziato a scrivere... a scrivere... e a scrivere ancora senza accorgermi di aver già riempito due pagine! Ed io che pensavo che non sarei riuscita a scrivere neanche due parole. In quelle pagine ho messo ciò che pensavo, senza essere interrotta, come di solito succede quando parlo con qualcuno. Diceva Anna Frank:" La carta è paziente". Ma perché le persone non sono come lei? Ogni tanto vorrei anche che qualcuno rispondesse alle domande che mi pongo, senza interrompermi e capendo ciò che dico. Così l'esperienza del diario focalizzato si è trasformata in qualcosa in cui sono riuscita a rispecchiarmi, potevo scrivere ciò che volevo, quando volevo.Guardare il mondo, guardarlo, guardarlo e guardarlo ancora, esaminandolo da cima a fondo per capire come funziona. Di solito non facevo caso a quello che succedeva, non mi guardavo intorno in cerca di una persona strana, non guardavo attentamente la mia casa per vedere cosa era successo quando non c'ero. “Apri gli occhi”, mi sono detta. “Ma non aprirli per far vedere che sei sveglia per poi chiuderti in casa davanti a una televisione, aprili per scoprire cosa ti circonda!” Questo è ciò che cerca di trasmettere il diario... e se non lo provi non saprai mai com'è.

Fabiana Calone 1°B scientifico

ULISSE AL TEMPO DI TWITTERLa 1B scientifico ha incontrato la giovane scrittrice Ilaria Dot

Venerdì 29 maggio abbiamo incontrato in classe la giovane scrittrice Ilaria Dot, che alla fine del 2012 ha pubblicato il libro «#Odissea. Il viaggio di Ulisse ai tempi di Twitter». Si tratta di una riscrittura del celebre poema omerico, ambientata nel mondo di Twitter. Insieme a lei abbiamo passato due ore interessanti in cui abbiamo potuto fare domande ed esprimere le nostre impressioni rispetto al libro. Laureata in Scienze della Comunicazione e specializzata in giornalismo e cultura editoriale, Ilaria Dot lavora su internet, curando la creazione di siti web. “Scrivere per me è tutto: è la mia più grande passione sin da quando ero bambina” ci racconta Ilaria. Ci ha descritto come è nato questo progetto così particolare, l’impegno che ci ha messo, la sua scelta di scrivere solamente brevi frasi composte da 140 caratteri (proprio come i Tweet), la diversa caratterizzazione dei personaggi rispetto all’originale. Inoltre ci ha spiegato la sua scelta di usare questo social network piuttosto che Facebook o altri. In classe avevamo già potuto leggere alcune parti di questo libro che, rispetto alla classica Odissea, abbiamo trovato molto più scorrevole e ironico, un modo più leggero e moderno per leggere e sorridere delle tante disavventure di Odisseo.

Michela Raggi, 1B scientifico

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ggioVEDI E IMPARA

Istruttiva visita al castello di Drena della 2A scientifico

L’8 maggio noi della 2A scientifico, accompagnati dalla professoressa Clara Lotti, siamo andati a visitare il Castello di Drena, gita di indubbio interesse per lo studio della storia delle nostre terre. L’esperto ci ha illustrato la vivace storia del castello, che affonda le sue radici ancora nell’epoca delle “invasioni barbariche”; storia che come sempre in questo ambito di studio non si può scindere dal contesto. Nella fattispecie la guida è stata particolarmente brillante nel dare un quadro generale di tutte le epoche che il castello ha attraversato, senza mai risultare pedante. Abbiamo potuto ammirare le bellezze di un mondo che ormai non ci appartiene più, ripercorrendo la storia del castello dalle sue mura, ricche di dettagli che solo un occhio esperto riesce a cogliere, fino al cuore stesso del castello: l’imponente mastio alto ben 27 metri.È opinione comune nella classe che il metodo di studio canonico vada affiancato da un approccio più diretto agli argomenti trattati e proprio in quest’ottica la gita è stata pensata.Essa è stata il coronamento dello studio della storia romana alto medio-evale, una visita ai luoghi legati a quella storia che abbiamo studiato durante buona parte del secondo quadrimestre, un modo alternativo per mettere in campo tutte le conoscenze acquisite.

ETTORE TORNA IN VITARicreate in aula magna le atmosfere dell’epico duello con Achille

“Ettore, non mi parlare, maledetto di patti: come non v’è fida alleanza tra uomo e leone, e lupo e agnello non han mai cuori concordi, ma s’odiano senza riposo uno con l’altro, così mai potrà darsi che ci amiamo io e te...” Riecheggiano ancora queste parole nei ricordi e nelle foto dello spettacolo messo in scena dalla classe 1C scientifico. Grazie alla professoressa Claudia Resinelli, infatti, i ragazzi dopo alcune prove, son riusciti a recitare in Aula Magna il famoso duello tra Ettore e Achille, momento topico dell’Iliade, ricevendo gli applausi convinti degli spettatori.

Davide Baldessari, 1C scientifico

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ggioMETAMORFOSI E...

METÁ PASSIONEApprezzatissima la rappresentazione teatrale sulle mutazioni nella letteratura

Eh già, chi non ha mai desiderato diventare qualcosa di diverso? Volare liberi nel cielo con le sembianze di un’aquila, esplorare le profondità

marine sotto forma di squalo, oppure semplicemente trasformarsi in una mosca per spiare gli/le amanti, è un’idea che sicuramente sarà passata per la testa di tutti almeno una volta. Di tutti, letteralmente, dato che alla metamorfosi ci aveva già pensato Omero mentre componeva l’Odissea.Ti hanno anticipato di un paio di millenni, vero Kafka? Non sembra più tanto moderna e innovativa l’idea di trasfigurare un uomo in una bestia, eh Stevenson?Antica o moderna che sia, la metamorfosi è ormai entrata nell’imma-ginario comune da tempo, passando alcune volte come una semplice mutazione fisica, altre come un modo per dare un’immagine più concreta di cosa risiede nell’animo umano.Tanti sono i modi in cui è arrivato fino a noi il concetto, il tòpos della meta-

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ggio morfosi; quindi invece di studiare i singoli casi,

perché non mettere tutto nel grande calderone del teatro?Un excursus dai maestri greci ai romanzieri novecenteschi è quello che ci hanno proposto i ragazzi delle classi IIA classico, IIA scientifico e VA ginnasio, non solo in veste di attori ma anche attraverso un lavoro di ricerca e approfondi-mento, scrittura del copione, interpretazione delle parti, confezionamento dei costumi e preparazione delle scenografie, coordinati dagli insegnanti Ermanno Bombardelli per la rea-lizzazione dei fondali, Nicola Straffelini e Carla Donati, rispettivamente per le parti in musica e coreografiche, e infine le “registe”, le prof.sse Clara Lotti e Vanna Bagozzi.Accompagnati da violino, pianoforte, percus-sioni e da alcune voci narranti fuori campo, i nostri attori in erba hanno portato in scena episodi dalla tradizione greca come la trasformazione degli uomini di Ulisse in porci per mano di Circe, la

storia di Tiresia, l’indovino che l’eroe omerico raggiunse fino negli inferi, i miti di Medusa, di Narciso, di Aracne, di Apollo e Dafne, narratici da Lucio

e Ovidio.Non sono mancate però storie della nostra terra, come l’episodio della selva dei suicidi di Dante, o un estratto di Tommaso Landolfi sulla licantro-pia, in scena con un Harry Potter che deve aver sbagliato qualcosa con la polvere volante.In chiusura, degli estratti da “La metamorfosi” di Franz Kafka e “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Stevenson, con delle riflessioni estratte degli scritti di Nietzsche.Il tutto contornato da un Pinocchio solo nella foresta con un bel paio di orecchie da asino (destino condiviso da Lucio e da re Mida), dove vedrà materializzati i racconti di epici e poeti.Un applauso dunque agli organizzatori, ma soprattutto ai ragazzi, che durante il percorso di realizzazione hanno potuto sviluppare le proprie capacità relazionali, di autonomia e LI

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ggiodi responsabilità, affinando gli strumenti per una fruizione consapevole

del patrimonio letterario antico e contemporaneo raffrontando tra loro questi mondi culturali inevitabilmente intrecciati, con le analogie e le differenze di questo tema poliedrico e polivalente che è la metamorfosi: lo scardinamento di ogni immagine monolitica della realtà e dell’identità, al contempo razionalizzando l’infinità varietà di forme che compongono il nostro mondo.Citando “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello: «Perché una realtà non ci fu data e non c’è; dobbiamo farcela da noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile».

Stefano Negri, 3C scientifico

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ggio ThE WONDERFUL

WIZARD OF OZBravissime le ragazze della 4A linguistico impegnate a teatro in lingua inglese

E dopo il recente successo dell’apprezzatissimo «I dolori del giovane Werther», l’ormai nota compagnia teatrale dei Fashion Equini si cimenta in

una nuova impresa: una performance interamente in lingua inglese, una storia divertente, coinvolgente, piacevole per un pubblico di tutte le età! Condotta dall’impeccabile presentatrice Elena (o Maria? La questione non è ancora del tutto chiara...) Barbiero e accompagnata dai commenti delle squisite Fiammetta Saltamerenda (la nostra Marianna Tonelli) e Babushka Svetlana Segallonsky (alias Barbara Segalla), la vicenda rappresentata è il famoso racconto per ragazzi «The Wonderful Wizard of Oz». Dorothy (the protagonist Proch Matilde) vive in Kansas nella fattoria delle zie Joan (the anxious Roberta Pellegrini) e Jane (the unperturbed Giulia Graziani) fino a che, un giorno, un gigantesco uragano non fa precipitare la grande casa, con la bimba all’interno, nella meravigliosa quanto stravagante terra dei Munchkins. Qui le due streghe sovrane (the good witches of the

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North, Anna Boninsegna and Claudia Malfer) la accolgono entusiaste: la casa di Dorothy ha infatti ucciso, atterrandoci sopra, la malvagia strega dell’Est (legs of Eva Bommartini). Dorothy vuole però tornare a casa, così, sotto consiglio delle streghe buone, si incammina verso Emerald City, dove troverà il potentissimo mago di Oz (the wonderful Serena Merli), che grazie alla sua magia la potrà riportare in Kansas. Durante il suo viaggio verso Emerald City, Dorothy fa la conoscenza dei suoi futuri compagni di avventura: lo Spaventapasseri (Noemi Tappainer), l’Uomo di latta (Patricia Bairaktari) e il Leone codardo (Ludovica Trentini). Grazie anche alle precisissime indicazioni della Young Lady (Romina Fonti), una gentile passante, i quattro amici giungono dal mago, un ultima sfida però LI

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ggio li attende: sconfiggere la malvagia strega dell’Ovest (all the West is under

the power of Martina Avancini). Insomma, tra mille peripezie, equivoci, sorprese e difficoltà, alla fin fine Dorothy riesce a tornarci, in questo benedetto Kansas. Soprattutto grazie all’aiuto di una delle guest star della serata: l’eclettica e pronta a tutto bidella La Pina (we love you, Chiara Bortolotti). Da non dimenticare il preziosissimo aiuto che la seconda guest star, la Ragazza Delle Domande (thank you, Sabrina Tavernini) ha dato al pubblico, facendo meglio comprendere la vicenda e alcuni difficili pas-saggi grazie alle sue precise e puntuali domande. Doverosi ringraziamenti alle tecniche del suono e delle luci Virginia Santoni e Marta Berlanda, che hanno contribuito a creare la suggestiva atmosfera, alla coreografa Eva Bommartini, che non si smentisce mai per la bellezza delle sue coreogra-fie, e al supporto morale della nostra fantastica Alice Perugini, al posto d’onore tra il pubblico.Ed è il secondo e per il momento ultimo successo della compagnia dei Fashion Equini. Grazie, prof. Seia, per averci permesso di intraprendere quest’esperienza. Grazie, Enrico Tavernini, per averci seguito e guidato nella sua realizzazione.Thank you all!

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ggioCON L’ORRORE

NEGLI OCChIUn profugo pakistano ha incontrato gli studenti e ha racconta-to le sue tragiche esperienze

Quest’anno è venuto a farci visita e a parlarci della sua storia un immigrato dal Pakistan che è dovuto fuggire dal suo paese a causa delle continue minacce di morte ricevute.In Pakistan era un religioso che credeva in quello che faceva, ma un giorno in una riunione espresse la sua opinione e non fu gradita. Dal giorno successivo la sua vita cambiò drasticamente, ma grazie all’aiuto di alcuni amici riuscì a fuggire e a venire in Italia. Non padroneggiava ancora bene la nostra lingua, ma le orribili vicende che ha vissuto parlavano per lui.

Francesco Ceo, 1B scientifico

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ggio PROFUMO DI PACE TRA

RIVA E ISRAELEAnche il Maffei saluta l’esperimento di convivenza del villag-gio di Neve Shalom/Wahat al-Salam

Il 4 maggio noi della classe VA ginnasio, assieme alle quinte elementari delle Nino Pernici, ad alcune classi delle Damiano Chiesa e ad alcuni esponenti dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “Città di di Riva”, abbiamo partecipato all’iniziativa “Profumo di Pace” che si è svolta all’Isti-tuto comprensivo Scipio Sighele. La manifestazione, che fa parte di un progetto di educazione alla pace portato avanti dalle scuole “Sighele”, aveva quest’anno al centro l’intervento di Evi e Eyas, due abitanti del villaggio israeliano di Neve Shalom/Wahat al-Salam. Il doppio nome, che significa “Oasi della pace” rispettivamente in ebraico ed in arabo, è dovuto al fatto che il villaggio

vuole essere una comunità in cui ebrei e palestinesi vivono insieme su un piano di parità. Con questo scopo è stato fondato nel 1971 dal sacerdote cattolico di origine ungherese Bruno Hussar, e si trova a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv.La vita della comunità di NSWAS è ispirata ai principi di accettazione, rispetto reciproco e cooperazione ed è gestita secondo un sistema di democrazia di base che coinvolge tutti i membri. Grande importanza è data all’istruzione e all’educazione in generale. Nel villaggio esistono un asilo nido, la scuola materna, la primaria e la secondaria inferiore fino alla dodicesima classe. Il sistema educativo si basa sulla coesione e sulla parità, rispettando tre principi chiave: bilinguismo (si studia in ebraico e in arabo); rispetto e riconoscimento di entrambe le nazionalità e di tutte le religioni presenti; pari partecipazione di ebrei e palestinesi nell’ammini-strazione e nella didattica.Vi sono inoltre altre due importanti istituzioni: la “Scuola per la pace”, dove si tengono corsi e seminari per promuovere la capacità di gestire i conflitti in modo consapevole e positivo, sia su larga scala che in ambito locale (tra ebrei e palestinesi), e un santuario dedicato a tutte le religioni, la Casa del Silenzio (Bet Dumia / Bet as-Sakina), creato perché chiunque, indipen-dentemente dalle differenze di credenze e cultura, vi potesse trovare uno

spazio di riflessione, meditazione e preghiera. Eyas e sua moglie Evi sono stati tra i primi abitanti del villaggio e sono l’unica coppia mista. Infatti lui è arabo palestinese e lei è ebrea. Abbiamo ascoltato la loro testimonianza e poi abbiamo cominciato a rivolgere loro, in inglese, le domande che ci eravamo preparati. Però nel tempo che ci è stato concesso non siamo riusciti a esaurirle tutte, così, dopo la fine dello spettacolo, i due ospiti si sono fermati a dialogare con noi, nell’aula magna ormai vuota, soddisfacendo tutte le nostre curiosità.Prima c’erano state le esibizioni di diverse classi delle scuole “Sighele”, “Nino Pernici” e di S. Ales-sandro, che hanno eseguito canti e coreografie.Il direttore dell’A.P.S.P. ha raccontato di quando, negli anni ‘80, ha ricevuto e ospitato a Riva il fondatore del villaggio Bruno Hussar. Alcuni LI

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ospiti dell’ente hanno recitato una simpaticissima poesia in dialetto garde-sano terminando il loro intervento con il canto “Evenu Shalom alechem”.Alla fine hanno preso la parola gli utenti del laboratorio sociale di Arco che hanno contribuito al progetto realizzando i cesti di midollino offerti in dono agli ospiti e ai loro accompagnatori.A commento di tutta l’esperienza, ecco le nostre valutazioni.Il tema trattato è molto importante e delicato: affrontarlo in modo efficace può risultare difficile e noioso, ma in questo caso è stato anche abbastanza divertente e coinvolgente: alla parte “seria”, infatti, si sono alternati mo-menti di ballo e canto dei bambini che hanno contribuito a rendere questa esperienza insolita e unica.Prima non sapevamo bene come sarebbe stato, mentre ora possiamo dire che lo abbiamo trovato costruttivo, interessante e indiscutibilmente diverso dal solito e da quello che immaginavamo. Abbiamo particolar-mente apprezzato l’incontro con Evi ed Eyas perché sono stati molto aperti e disponibili ed hanno risposto a tutte le nostre domande senza problemi, anche a quelle un po’ più “cattive”. Per esempio, abbiamo chiesto loro se hanno mai pensato di abbandonare il progetto e se trovano difficile vivere all’interno del villaggio. Loro ci hanno detto che non hanno mai pensato di lasciarlo, anche se indubbiamente ci sono alcune difficoltà. Lui infatti ci ha detto che, occupandosi dell’amministrazione del villaggio, ha molto da fare e inoltre ha sottolineato il fatto che lui, madrelingua arabo, debba parlare prevalentemente l’ebraico, perché sono pochi gli ebrei che

imparano la sua lingua. Eravamo curiosi di sapere anche se hanno mai avuto problemi con gli integralisti e con i terroristi, ma ci hanno detto che per fortuna non si sono mai verificati episodi gravi, a parte una volta in cui qualcuno durante la notte ha scritto frasi razziste nel villaggio.Evi ed Eyas ci sono sembrati un bellissimo esempio di come la convivenza di ebrei e musulmani sia possibile, anzi, anche vantaggiosa, e ci hanno fatto riflettere sulla situazione palestinese portando le loro storie come esempi concreti.

Gli studenti della 5A ginnasio

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DALLA LEGGENDALaureatesi campionesse provinciali di calcio a 5, le nostre ragazze hanno sfiorato il trionfo ai nazionali

Straordinaria avventura per le ragazze del calcio a 5 del nostro istituto. Al termine di un combattutissimo girone di qualificazione, le nostre calciatrici, supportate dal prof. Paolo Stoppini, si sono aggiudicate anche le fasi finali laureandosi campionesse provinciali della specialità. In virtù di tale risultato

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I CAMPIONI DI GRAMMATICADavide Baldessari, Lucia Leonesio e Leila Debiasi primi alle olimpiadi della lingua italiana

Il 20 maggio si è disputata la finale delle Olimpiadi di Grammatica Italiana d'Istituto, alla quale hanno partecipato 27 studenti delle classi prime, selezionati nelle prove eliminatorie attraverso quesiti di tipo testuale, ortografico, morfo-sintattico e lessicale.I vincitori, Baldessari Davide, Leonesio Lucia e Debiasi Leila, riceveranno un premio in buoni-libro da utilizzare presso la Libreria Cazzaniga di Arco, alla quale siamo grati per aver accettato anche quest'anno di sostenere le nostre Olimpiadi della lingua italiana.

sono state ammesse a partecipare alla fase nazionale, svoltasi a Salsomag-giore Terme: un’esperienza davvero indimenticabile per Linda Tonelli, Linda Graniero, Vittoria Spada, Virginia Torboli, Alessandra Omezzolli, Angelica Chistè, Gloria Tamburini, Margherita Planchestainer, Alessia Santambrogio, Silvia Marocchi accompagnate in trasferta dal prof. Bruno Calisti. Al termine del torneo le nostre ragazze hanno ottenuto uno straordinario quinto posto, fallendo per mera sfortuna la possibilità di giocarsi una concreta chance per raggiungere la finalissima, vinta poi dalle pari età del Friuli Venezia Giulia. Superato di slancio il girone eliminatorio con un perentorio 2 a 0 sulle ragazze della Campania e un sonante 4 a 0 su quelle del Lazio, le maffeiane hanno incontrato sulla loro strada le forti ragazze della Liguria, che si sono aggiudicate la sfida ai calci di rigore. Una vera beffa, ma le rigide leggi dello sport non ammettono deroghe. Bravissime comunque.Purtroppo le cose non sono andate altrettanto bene per i ragazzi, che non sono riusciti a superare l’ostacolo delle qualificazioni per potersi poi giocare le proprie carte a livello provinciale. Sarà per un’altra volta.

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NELLO SPACESDodici studenti del Maffei insieme a coetanei tedeschi e ungheresi in un grande progetto europeo

Grande novità quest’anno nell’ambito dei rapporti internazionali per il nostro istituto: il Maffei ha aderito al progetto Erasmusplus SPACES (So-ciological, Philosophical, Aspects concerning Extraterrestrial Science). SPACES vede la partecipazione del Maffei accanto allo Stadtgymnasium di Dortmund (ente coordinatore) e al Bornemisza Péter Gymnázium di Budapest. Si tratta di un progetto incluso nell'azione chiave 2 del programma e prevede iniziative di mobilità per studenti preferibilmente (ma non necessariamente) del triennio, da svolgersi in lingua inglese. Le mobilità pianificate nel contesto di SPACES sono quattro in tutto, del-la durata di sette giorni ciascuna (cinque giorni di attività e due giorni di viaggio), da realizzarsi nel corrente e nel prossimo anno scolastico. Vi prendono parte dodici studenti per scuola ogni volta (con costi coperti da fondi EU), venendo coinvolti in percorsi nel contesto dei quali sono chiamati a acquisire nuove conoscenze di carattere scientifico, o a muovere da quelle già in loro possesso, per mettersi alla prova, in un contesto internazionale, in percorsi di riflessione e confronto su temi connessi a tali conoscenze: questioni di cittadinanza attiva e responsabile, interrogativi di carattere epistemologico ed etico, proiezioni immagi-narie e fantastiche. A conclusione di ogni percorso, un prodotto didatticamente innovativo (un dibattito, una drammatizzazione, una sessione di role-playing, una re-alizzazione artistica narrativa o figurativa, ecc.) attesta il percorso fatto assieme ai compagni tedeschi e ungheresi.Per il corrente anno scolastico sono state pianificate due mobilità SPACES. La prima si terrà a Monaco nella prima metà del febbraio 2015 e vedrà la partecipazione degli

studenti ad iniziative del Deutsches Museum sulla questione dell'ap-provvigionamento energetico e della complessa rete di fattori ed aspetti che occorre tener presente in vista dell'assunzione di decisioni respon-sabili in merito. L'esperienza, chiamata "energentingen", ha alle spalle una tradizione di riuscita applicazione, e si concluderà con la messa in scena, da parte dei gruppi internazionali, di un confronto di stakehol-ders sul tema. Anche una visita all'ESO (European Southern Observato-ry) troverà spazio nel contesto di questa mobilità e sarà occasione per riflettere sulla questione del finanziamento pubblico alla ricerca.La seconda mobilità avrà luogo da noi, a Riva, nel mese di maggio del 2015. Avremo ospiti tedeschi ed ungheresi come compagni in un percorso di riflessione sulle rivoluzioni scientifiche. La questione del paradosso di Olbers ci guiderà come Leitmotiv nell'indagine, e nella successiva messa in scena teatrale, di paradigmi fisico-astronomici diversi succedutisi dall'antichità ad oggi, dando vita ad un percorso scientifico-artistico-storico-filosofico incastonato tra una o più visite al MUSE (con particolare focus sulla mostra temporanea "Oltre il limite") e un'esplorazione del cielo stellato nel corso di una notte primaverile in un rifugio di montagna (condizioni meteorologiche permettendo).

proff. Tatiana Arrigoni, Laura Benzi e Matteo Stanga

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SANI E FELICI, NON PERFETTIUn lavoro di ricerca sull’alimentazione proposto dai ragazzi delle scienze umane ai loro colleghi

L’Expo 2015 ci ha spinti a considerare l’alimentazione come tema scolastico per l’anno 2014/2015: noi delle Scienze umane ci siamo cimentati per scoprire quanto l’alimentazione ci influenzi dal punto di vista psicologico, approfondendo temi caldi come i disturbi alimentari e scendendo ancora più in profondità verso alcune possibili cause di tali disturbi. Dopo mesi d’impegno siamo rimasti piacevolmente stupiti dal risultato e abbiamo deciso che il nostro lavoro meritava di uscire dalle nostre aule. Tutti i ragazzi dovevano essere informati sui pericoli dell’alimentazione e sull’influen-za della pubblicità. Così assieme alla professoressa Lucia Aloisi e alla dottoressa Lorenza Donati, psicologa psicoterapeuta, abbiamo organizzato una tavola rotonda nei giorni 3 e 4 giugno. Quasi tutte le classi hanno

partecipato all’iniziativa con interesse. La dottoressa Donati ha proposto vari spunti per riflettere riuscendo a completare e arricchire le presentazioni dei ragazzi. Filmati, fotografie e dati raccolti tra le mura del liceo hanno valorizzato il progetto, offrendo anche momenti più leggeri ma pur sempre significativi. Uno dei temi centrali dell’incontro è stata la pubblicità. I ragazzi hanno svolto ricerche accurate sui metodi che la pubblicità usa per venderci non solo i prodotti, ma anche l’idea di donna e di uomo perfetto; idea che ci porta poi ad auto-giudicarci in maniera negativa, spingendoci a diete ferree o alla soluzione drastica di una chirurgia plastica. La dottoressa Donati ha ampliato i lavori già svolti portando il contributo di un’esperta e mostrando che, se osservate con un minimo di attenzione, le pubblicità sono abbastanza inverosimili. Insomma, spesso le pubblicità vengono guardate in modo superficiale e proprio per questo fanno passare messaggi impliciti senza che ce ne accorgiamo, ci spingono a ricercare un modello di perfezione che, come è stato ripetuto più volte, non esiste. Seneca diceva che una persona bella è quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti: quindi non vale la pena tentare diete drastiche per rincorrere un falso ideale di perfezione. E per finire: la vita è una, cerchiamo di essere sani e felici... non perfetti!

Daphne Squarzoni, 2B scienze umane

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ChE FESTA SIA!Tradizionale happening sportivo al centro Malossini di Riva per salutarsi in attesa del prossimo anno

Fortunatamente anche quest’anno il tempo ha tenuto e ha consentito agli studenti del liceo di festeggiare il “rompete le righe” nel migliore dei modi: ad ospitare i tradizionali tornei sportivi di fine anno scolastico è stato

ancora una volta il centro sportivo Cesare Malossini al Rione, struttura più che adatta per accogliere decine e decine di atleti, desiderosi di sfidarsi all’ultimo dribbling o all’ultimo canestro. Durante la mattinata, dominata da un sole implacabile, sono stati premiati gli studenti che meglio degli altri hanno saputo trasformarsi alla bisogna in atleti. Uno di loro ha però incarnato meglio lo spirito che i docenti di educazione fisica hanno provato ad instillare in loro: Filippo Bertolini, della 3A scientifico, il quale si è aggiudicato il premio di migliore atleta dell’anno. Al termine un po’ di musica, gli ultimi annunci e, finalmente, l’agognata corsa verso la libertà. Vigilata, ovviamente, perché fra tre mesi...

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UNA DURISSIMA PROVACinque insegnanti hanno ufficializzato quest’anno il ruolo

Non è stato un anno scolastico come tutti gli altri, quello vissuto dai professori Matteo Stanga, Claudia Iannetti, Ermanno Bombardelli, Elena Sartori e Claudia Carloni. Nonostante insegnino materie diverse in classi diverse, sono tuttavia stati accomunati da un solo destino: l’anno di prova. Peraltro brillantemente superato. Un fiore e un sorriso per festeggiare un’importante tappa professionale.LI

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UNA GRANDE FOLATA DI SPERANZA E DI FRESChEZZAIl direttore della scuola di polizia di Brescia a colloquio con gli studenti

“La malattia di oggi è l’abitudine di puntare il dito verso l’altro, senza prima aver criticato noi stessi ed esserci chiesti se siamo realmente stati in grado di dare il 200% di noi stessi nelle nostre azioni. Per iniziare un reale dialogo è necessario regredire, adottando come caratteristiche fondamen-tali ciò che normalmente vediamo come difetto. È necessario essere un po’ analfabeti, rinunciando all’onniscienza. E anche essere un po’ strabici, mantenendo un occhio per noi e per il nostro piccolo mondo e rivolgendo-ne uno al nostro prossimo”.Sono queste le parole con cui Gianpaolo Trevisi conclude l’incontro di presentazione del suo ultimo libro. In una torrida mattinata di giugno,

colma di stanchezza, intrisa di desiderio verso un’estate tutta da vivere e scandita dall’impazienza che regna tra gli studenti durante gli ultimi giorni di scuola, l’incontro con Trevisi ha portato nella nostra classe una grande folata di speranza e freschezza.Gianpaolo è direttore della scuola di polizia di Brescia e ama scrivere. Nel suo ultimo libro “Fogli di via”, descrive come sconfiggere la paura del diver-so, i pregiudizi e la fobia del confronto attraverso una serie di piccoli raccon-ti ispirati alla sua esperienza di vice questore all’ufficio immigrazione. I suoi non sono solo resoconti di giornate di lavoro, ma casi di cronaca ordinaria che si trasformano in un inno alla vita in poche pagine. Infatti, Trevisi, con la sua abilità di scrittore, conclude ogni storia vera con un finale cambiato, o meglio, sognato. Regala a ogni sfortunato protagonista un finale colmo di meraviglia e speranza!Trevisi ha dialogato con noi tutta la mattina, raccontandoci aneddoti dalla sua carriera e dalla sua vita personale, esponendoci il suo punto di vista, la sua battaglia personale contro tutte le persone che non riescono ad accorgersi “che il mondo è un posto di tanti colori così come la nostra vita e ogni volta che ci chiudiamo nella nostra ignoranza e nella paura di un’altra cultura, un’altra lingua, un’altra religione, inevitabilmente priviamo il nostro cuore di un colore”.L’incontro è stato un dono, una vera e propria lezione di vita, un dialogo aperto che ha lasciato in noi molti spunti di riflessione.

Eleonora Miorelli

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BENShEIM FA RIMA CON DIVERTIMENTOTutti i maffeiani che hanno partecipato al gemellaggio estivo hanno apprezzato l’esperienza

Anche quest’anno, verso la fine dell’estate, un gruppo di giovani studenti provenienti dal nostro liceo e da altre scuole superiori si è diretto a

Bensheim, città in Germania da molto tempo gemellata con Riva del Garda. Alcuni ragazzi c’erano già stati e hanno voluto ripetere la bella esperienza, per altri era la prima volta e alla fine hanno detto subito: “Vogliamo tornarci!”. Infatti durante le due settimane in cui sono stati a Bensheim, si sono divertiti molto, facendo oltre alle lezioni mattutine tenute da Georg Drinnenberg e da Jana Lahann anche molti viaggi nelle città limitrofe: Frankfurt, Heidelberg, Wiesbaden, Lorsch. Inoltre il mercoledì dell’ultima settimana, un paio di giorni prima della partenza, c’è stata anche la consueta “Grillfest”, una festa con tutti gli organizzatori, gli insegnanti, gli studenti ospiti e le famiglie ospitanti. Insomma, è stata un’esperienza molto importante e piacevole!

Cesare Straffelini

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ntitàDOCENTI

ALLEGRETTI Antonio

ALOISI Lucia

ANDREOLI Paola

ARRIGONI Tatiana

BACIOCCO Giulia

BAGOZZI Vanna

BARONI Marco

BATTISTI Maria

BATTOCCHI Paola

BENZI Laura

BERNARDI Ida Maria

BERTAMINI Fabio

BERTOLLI Federico

BETTA Maria Chiara

BISI Anna Maria

BOMBARDELLI Ermanno

BONOMETTI Marina

BRESCIANI Daniela

BROZ Samuela (suppl. ZAMBONI Andrea)

CALISTI Bruno

CALZA’ Luciana

CALZA Maria Pia

CARLONI Claudia

CASAREALE M. Alba

CASSISA Marco

CERINO Tiziana

CERQUETI Marco

CHINCARINI Flavia

COMAI Paola

DALLABERNARDINA Antonella

DE LAET Isabelle

DONGILLI Tiziano

DUSATTI Danilo

FAITELLI Mariapia

FELETTI Daniela

FLORI Fabrizia

FLORIANI Gabriella (utilizzo altre mansioni)

FLORIANI Laura

FRAINER Maria Pia (collaboratrice del Dir. Scol.)

IANNETTI Claudia Sabrina

IRGONI Arianna

LEONI Eleonora

LO GULLO Lina

LOHS Franco Luigi

LORENZINI Paola

LOTTI Clara

LOTTI Stefano

MAINES Lara

MAINO Antonella

MAINO Maura

MAMELI Maurizio

MANNARINI Daniela

MARASCO Luigi

MARCOLINI Armida

MESSELODI Claudia

MICHELINI Livio

MICHELOTTI Marco

MINGHETTI Paolo

MOSCA Cristian

NICOLLI Nora

PASQUALETTO Annalisa

PASSERINI Giuliano

PEDERZOLLI Lara

PELLEGRINI PARISI Claudia

PELLEGRINI PARISI Michela

PIZZINI Patrizia

PLANKER Julia Marta

POLIN Sylviane

POVOLI Alessandra

PRANDI Claudia

QUINTARELLI Paola (suppl. ELASDI Diego)

RESINELLI Claudia

RICCI Gianluca

ROMANI Mara

SABATO Paola

SANTORUM Michela (suppl. TISI Laura)

SARTORI Elena

SEIA Rita

SERRA Leonardo

SPAIRANI Maria Luisa

STANGA Matteo

STOPPINI Paolo

TARANTINO Chiara

TESTA Marina

TITA Alessia

TOBIA Francesco

TOMASI Renzo

VECCHI Bianca

VIVEROS Maria

ZANETTI Cecilia

ZANOLLI Alessandra

ZENI Gloria LICE

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ntità CONSIGLIO D’ISTITUTO

PERSONALE ATAFunzionario scolasticoSimoni Modesto

Assistenti amministrativi Bisoffi Paola Molinari Adriana Coadiutori amministrativiBertamini Flavia Bertamini Paola Matteotti Ginetta Tamburini Maria Rita Tobaldi Liana

Collaboratori scolastici Ambrogio ValentinaBaldo MariaelisaBernardi GraziellaBoccagni DanielaBortolotti Maria PaolaBrochetti IoleDe Angelis ValentinaDe Forte ArturoGnuffi MarcoLa Gatta LuigiMaino ValterMarighetti Guido

Maroni BrunaMaroni GiuseppinaOvi DeborahRosa MarinaSottoriva MiriamZecchini Caterina

Assistenti di laboratorio Domino CaterinaGerminario ClaudioLutterotti MarcoMattivi ChristianTinti Marco

Presidente: Bernardi Giacomo

Membri di dirittoDirigente Scolastico: Zamboni AntoniaSegretario: Simoni Modesto

ConsiglieriRappresentanti dei docentiCalza Maria PiaCassisa MarcoDongilli TizianoDusatti DaniloFloriani Gabriella

Maino MauraMannarini DanielaTarantino Chiara

Rappresentanti dei genitoriColò LorenzaMoncher ErikaTonelli Carlo

Rappresentanti degli studentiPrati ParideFrioli MattiaMarinaro Massimiliano

5 A ScientificoColò Alex

5 B ScientificoBattistoni FrancescoBenamati Sofia (Lode)Bertamini Stefano

5 C ScientificoAmistadi SimoneCremonini Davide

5 A LinguisticoArgenziano Elisa (Lode)Demozzi Tommaso

3 A ClassicoBombardelli LauraDe Gaetano AlessandroDucati Viola LodeRemia Carolina (Lode)

5 A Scienze UmaneAngelini AlessiaBertamini Elisa (Lode)Pauletti Carlo Federico

ALBO D’OROLI

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ntitàALBO D’ORO STAGES ESTIVI

Gazzini Giulia Hotel Du Lac - Riva D/G

Campo Asia Hotel Du Lac - Riva D/G

Ioppi Caterina Hotel Du Lac- Riva D/G

Micheli Valeria Asilo Du Lac - Baby - Riva D/G

Iseppi Serena Asilo Du Lac - Baby - Riva D/G

Santini Anna Asilo Du Lac - Baby - Riva D/G

Santorum Sabrina Hotel Du Lac

Chemolli Filippo Hotel Du Lac

Piazzolla Antonella Comune di Arco

Bresciani Martina Comune di Arco

Bettoni Chiara Comune di Arco

Michelotti Lucrezia Adriana Famili Ledro

Beretta Angelica Il Muse - Molina di Ledro

Benini Nadia Biblioteca Ledro

Micheletti Federico Bibliteca Ledro

Laddomada Andrea Cassa Rurale Arco

Meloni Ylenia Cassa Rurale Arco

di Blas Costanza Cassa Rurale Arco

Bassetti Elisa Cassa Rurale Arco

Matteotti Federico Cassa Rurale Arco

Omezzolli Giulia Cassa Rurale Arco

Boninsegna Sara Cassa Rurale Arco

Corraini Daniele Cassa Rurale Arco

Della Pietra Stefano Cassa Rurale Arco

Miori Eleonora Cassa Rurale Arco

Markovic Laura Comune di Riva

Meroni Luca Comune di Riva

Armani Beatrice Virginia Comune di Riva

Meneghelli Isaia Comune di Riva

Tonelli Linda Comune di Riva

Menotti Amedeo Comune di Tenno

Koenig Alessandro Comune di Tenno

Bombardelli Giada Studio Legale Dal Ponte

Modena Sara Asilo Estivo Bolognano

Modena Anna Asilo Estivo Bolognano

Marchettini Beatrice Asilo Estivo Bolognano

Vicari Chiara Asilo Estivo Bolognano

Lo Presti Irene Centro Giovani Arco

Bettoni Letizia Fiammetta Centro Giovani Arco

Mancabelli Erika Colorart - Arco

Maino Adele Arco Pegaso -Arco

Miori Elisa Eliodoro

Bombardelli Sabrina Eliodoro Riva D/G

Gosetti Giulia Fantanbosco

Brighenti Lara Asilo Nido Cassone

Filippini Sofia Malcesine Bibl.

Sorace Dalila Scuola Materna di Nago

Morandi Cristina Dana Arco

Pedercini Chiara Pro-Loco Tremosine

Nicolodi Emanuele Giardino D’infanzia LICE

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F4A GINNASIO

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Antoniazzi Veronica, Biasi Maddalena, Bonometti Paola, Bosco Ubertino Andrea, Corso Ismaele Federico, Daldoss Sara, Farè Consuelo, Iafrate Mariaelena, Lombardo Filippo, Maino Marta, Matteotti Elena, Miori Angela, Onorati Agata, Reitano Sebastiano, Shaini Sara, Simonetti Daniele, Vivaldelli Federico

Lingua e letteratura Italiana, Storia e Geografia: Feletti Daniela, Lingua e cultura Latina e Lingua e cultura Greca: Lorenzini Paola, Matematica: Serra Leonardo, Lingua e cultura inglese: Maino Antonella, Lingua e cultura tedesca: Lohs Franco Luigi, Scienze naturali: Pizzini Patrizia, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Farè Consuelo, Maino MartaRappresentanti dei genitori: Bosco Ubertino Ferdinando, Miori FabrizioLI

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classi

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Amistadi Andrea, Bertasi Francesca Clara, Bonazza Davide, Bortoli Arianna, Carabelli Anna, Coletti Nicolò, Costa Letizia, Isacchini Carlotta, Longoni Giorgia, Lutterotti Martina, Mannini Alice, Matteotti Giovanni, Rigo Anna, Straffelini Cesare, Tamburini Ester

Lingua e letteratura Italiana: Feletti Daniela, Lingua e cultura Latina, Lingua e cultura Greca, Storia e Geografia: Bagozzi Vanna, Matematica: Serra Leonardo, Lingua e cultura inglese: Maino Antonella, Lingua e cultura tedesca: Lohs Franco Luigi, Scienze naturali: Pizzini Patrizia, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Bertasi Francesca, Straffelini CesareRappresentanti dei genitori: Coletti Corrado, Casagrande Monica

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ssico 5B GINNASIO

Ballardini Lisa, Bertoldi Filippo, Chiappani Amos, Foletto Cecilia, Iseppi Lorenzo, Maddaloni Dario, Madella Andrea, Miori Silvia, Parolari Eva Roberta, Pasini Giulia, Posenato Chiara, Vernesoni Martina, Zambanini Riccardo, Zontini Giorgia

Lingua e letteratura Italiana: Feletti Daniela, Storia e Geografia: Chincarini Flavia, Lingua e cultura Latina e Lingua e cultura Greca: Floriani Laura, Matematica: Spairani Maria Luisa, Lingua e cultura inglese: Maino Antonella, Lingua e cultura tedesca: Lohs Franco Luigi, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Bertoldi Filippo, Zambanini RiccardoRappresentanti dei genitori: Egidi Elisabetta, Meneghelli Daniela

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ssico1A CLASSICO

Barbagli Marco, Bazzo Giorgia, Bonazzi Giulia, Bresciani Carlo, Casolari Francesca, Cavasin Edoardo, Cuccaro Lorenzo, Laddomada Andrea, Leccese Giulia, Leoni Jessica, Malfer Valentina,Mancabelli Erika, Morandi Riccardo, Mulas Nadia, Pellegrini Anna, Pisoni Raffaele, Ricci Virginia, Santambrogio Alessia, Vecchi Kevin, Vivaldelli Eleonora, Zanoni Vittoria

Lingua e letteratura Italiana: Calzà Luciana, Lingua e cultura latina e Lingua e cultura greca: Lorenzini Paola, Storia e Filosofia: Dongilli Tiziano, Matematica: Serra Leonardo, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Quintarelli Paola, Scienze naturali: Pizzini Patrizia, Storia dell’Arte: Calzà Luciana, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Morandi Riccardo, Morandi MarcoRappresentanti dei genitori: De Luca Cinzia, Righi Ivonne LI

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ssico 2A CLASSICO

Bettoni Chiara, Bombardelli Sara, Bortolotti Marco, Bresciani Martina, Bubola Federica, Campo Asja, Copat Martina, D’Onofrio Ashia, Evangelista Gaia, Giupponi Matilde, Menoni Pietro, Patuzzi Arianna, Pellegrini Alice, Righi Alessandro, Torboli Amanda

Lingua e letteratura Italiana: Cerino Tiziana, Lingua e cultura latina e Lingua e cultura greca: Bagozzi Vanna, Storia e Filosofia: Dongilli Tiziano, Matematica: Serra Leonardo, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Quintarelli Paola, Scienze naturali: Pizzini Patrizia, Storia dell’Arte: Calzà Luciana, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Menoni Pietro, Righi AlessandroRappresentanti dei genitori: Boschetti Marilena, Bortolotti Arturo

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Agnolin Silvia, Balliu Klesi, Bombardelli Laura, Crosina Damiano, Cuccaro Elisa, De Gaetano Alessandro, Ducati Viola, Giordani Ylenia, Landolina Greta, Lutteri Francesca, Maino Carola, Mazzola Ilaria, Morbin Elisabetta, Nardelli Ilaria, Remia Carolina, Rigotti Sofia, Tarolli Fabiola, Veronesi Luca, Zampiccoli Leopoldo, Zanada Anna Sofia

Lingua e letteratura Italiana: Calzà Luciana, Lingua e cultura latina e Lingua e cultura greca: Floriani Laura, Storia e Filosofia: Dongilli Tiziano, Matematica: Serra Leonardo, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Quintarelli Paola, Scienze naturali: Pizzini Patrizia, Storia dell’Arte: Calzà Luciana, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Lutteri Francesca, Zanada Anna SofiaRappresentanti dei genitori: Moresco Francesca, Bertamini Maria Teresa

3A CLASSICO

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co 1A SCIENTIFICO

Bertolini Edoardo, Bregu Angie, Cigalotti Iris, Cretti Filippo, Criseo Mattia, De Pasquale Francesca, Kob Emanuele, Lever Mattia, Lo Duca Christian, Pace Elena, Palombarini Dafne,Spada Vittoria, Spagnolli Sebastiano, Trentini Leonardo, Vicentini Pietro

Lingua e letteratura italiana e Storia e Geografia: Sabato Paola, Lingua e cultura latina: Andreoli Paola, Matematica: Pasqualetto Annalisa, Fisica: Michelini Livio, Lingua e cultura inglese: Quintarelli Paola, Lingua e cultura tedesca: Bonometti Marina, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Scienze Naturali: Tomasi Renzo, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Lever Mattia, Trentini LeonardoRappresentanti dei genitori: Colle Loretta, Guta Karin

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co2A SCIENTIFICO

Balliu Sara, Benuzzi Ettore, Boschetti Davide, Brembilla Laura, Bronzini Tiziano, Chiappani Michea, Dassatti Samuele, Denti Gaja, Dossi Alessandro, Giovanazzi Edmondo, Girardi Nicola, Moncalieri Matteo, Montagni Sofia, Negri Leonardo, Parisi Riccardo, Perli Emanuela, Pizzinini Annika, Resoli Davide, Roncher Serena, Santoni Samantha, Zanin Andrea, Zanoni Alberto

Lingua e letteratura Italiana, Storia e Geografia, Lingua e cultura Latina: Lotti Clara, Matematica: Pasqualetto Annalisa, Fisica: Michelini Livio, Lingua e cultura straniera inglese: Messelodi Claudia, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Scienze Naturali: Tomasi Renzo, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Girardi Nicola, Balliu SaraRappresentanti dei genitori: Gasperotti Cristina, Pederzolli Monica LI

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Andreoli Cristian, Bertolini Alessandra, Bertolini Filippo, Brighenti Giulia, Capelli Stefano, Comai Benedetta, D’agostino Silvia, De Leonardis Tiziano, Fontana Carolina, Frioli Leonardo, Gavatta Giulia Lucrezia, Lever Martina, Michelotti Lucrezia, Morandi Marco, Nolli Monica, Piazzolla Antonella, Riccadonna Gabriele, Vivaldi Paolo, Zambotti Marisol

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Bisi Anna Maria, Storia e Filosofia: Mosca Cristian, Matematica: Spairani M.Luisa, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Scienze Naturali: Tomasi Renzo, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Riccadonna Gabriele, Lever MartinaRappresentanti dei genitori: Fezzardi Barbara, Betta Lorenza

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Andreoli Elisa, Bassetti Elisa, Benaglio Serena, Bernardi Francesco, Bonizzato Giacomo, Bresciani Sara, Bronzini Riccardo, Caresani Alessandra, Casella Eleonora, Chemolli Filippo, Colta Andreea Roxana, Cozzaglio Marta, Demurtas Simone, Di Blas Costanza, Frizzi Giorgia, Galli Rocco, Leoni Chiara, Lo Presti Irene, Martintoni Davide, Matteotti Federico, Meloni Ylenia, Pedergnana Nicole Ines, Rigatti Andrea, Seneci Sveva, Tonelli Linda, Zucchelli Alberto, Zunic Matea

Lingua e letteratura Italiana: Bisi Anna Maria, Lingua e cultura Latina: Lotti Stefano, Storia e Filosofia: Cassisa Marco, Matematica: Spairani M.Luisa, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Prandi Claudia, Scienze naturali: Tomasi Renzo, Disegno e Storia dell’arte: Passerini Giuliano, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Zanolli Alessandra

Rappresentanti degli studenti: Lopresti Irene, Casella EleonoraRappresentanti dei genitori: Gasperotti Cristina, Sbarzaglia Annamaria

4A SCIENTIFICO

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Alvarez Manuel Ricardo, Andreasi Giacomo, Bassetti Mattia, Bertamini Francesco, Casari Elisa, Chesani Pamela, Chiaratti Francesca, Colò Alex, Crosina Francesco, Ferrari Nicholas, Giuliani Giacomo, Leonardi Martina, Lo Presti Riccardo, Marcolini Andrea, Mazzola Giulia, Pedrazzoli Robin Julian, Pellegrini Lorenza, Piva Elena, Sommadossi Livia, Tosi Alessandro, Tosi Luca, Trentini Guglielmo

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Lotti Stefano, Storia e Filosofia: Dusatti Danilo, Matematica: Spairani Maria Luisa, Fisica: Baroni Marco, Lingua e cultura inglese: Prandi Claudia, Scienze naturali: Tomasi Renzo, Disegno e Storia dell’arte: Passerini Giuliano, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Zanolli Alessandra, Facilitatrice della comunicazione: Daves Margherita

Rappresentanti degli studenti: Colò Alex, Bertamini FrancescoRappresentanti dei genitori: Angeli Sonia, Chiettini CinziaLI

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Aleksic Aleksandra, Aloisi Deborah, Arca Angelo, Bonora Tommaso, Bresciani Federica, Calone Fabiana, Cemerich Alessandro, Ceo Francesco, Chistè Angelica, Depentori Angelica, Martini Aurora, Michelotti Sara, Omezzolli Alessandra, Pellegrini Sara, Pifferi Paolo, Prati Rebecca, Raggi Michela, Rigatti Sebastiano, Salvi Giacomo, Santuliana Alessio, Torboli Virginia, Vivaldi Luca, Zampiccoli Federico, Zoller Chiara

Lingua e letteratura Italiana e Storia e Geografia: Mannarini Daniela, Lingua e cultura Latina: Ricci Gianluca, Matematica: Marasco Luigi, Fisica: Baciocco Giulia, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Lingua e cultura tedesca: Lohs Franco Luigi, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Scienze Naturali: Minghetti Paolo, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Cemerich Alessandro, Omezzolli AlessandraRappresentanti dei genitori: Zampiccoli Ricky, Cellana Barbara LI

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F Benamati Andrea, Calliari Gabriele, Cappelletti Valeria, Carminati Stefano, Crosina Elisa, Giacometti Sofia, Longo Alice, Malfer Lorenzo, Manozzo Daniele, Mantovani Riccardo, Manzoni Giacomo, Matteotti Alessia, Mestriner Giovanni, Miorelli Camilla, Moratelli Michele, Parisi Simone, Perrucci Francesco, Planchesteiner Martina, Poli Agostino, Santoni Cinzia, Soraperra Francesco, Wang Fan Yuan, Zanoni Leonardo

Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina e Storia e Geografia: Mannarini Daniela, Matematica: Marasco Luigi, Fisica: Baciocco Giulia, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Lingua e cultura tedesca: Lohs Franco Luigi, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Scienze Naturali: Tomasi Renzo, Religione cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Benamati Andrea, Cappelletti ValeriaRappresentanti dei genitori: Malfer Leonardo, Leonardi Sarah

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FAmistadi Chiara, Amistadi Elena, Arisi Giovanni, Banal Noemi, Benini Nicola, Bombardelli Mara, Caproni Leonardo, Colò Vittoria, Matteotti Punga Dumitrita, Michelotti Sofia, Raggi Alessandro, Risatti Mattia, Santoni Martina, Selimaj Edvig, Valenti Roberto Luis, Zanini Andrea, Zucca Anna

Lingua e letteratura italiana e Lingua e cultura Latina: Cerino Tiziana, Filosofia e Storia: Betta Maria Chiara, Matematica: Stanga Matteo, Fisica: Baciocco Giulia, Lingua e cultura inglese: Michelotti Marco, Scienze naturali: Battocchi Paola, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano,Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Colò Vittoria, Raggi AlessandroRappresentanti dei genitori: Sasso Patrizia

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F Baldessari Linda, Colombo Juan, Di Gregorio Giuseppe, Farina Antonia, Favaro Eleonora, Gilli Andrea, Hitthaler Elena, Intennimeo Timothy Edward, Kociasi Isla, Lotti Alessandro, Mattuzzi Luca, Miorelli Eleonora, Miori Giorgia, Morandi Cristina, Pellegrini Riccardo, Pifferi Anna, Planchestainer Gianmarco, Polli Jessica, Viscardi Stefania, Zamboni Giorgia, Zanetti Martina, Zanin Stefano, Zucchelli Chiara

Lingua e letteratura italiana e Lingua e cultura latina: Andreoli Paola, Filosofia e Storia: Betta Maria Chiara, Matematica: Bernardi Ida Maria, Fisica: Baciocco Giulia, Lingua e cultura inglese: Michelotti Marco, Scienze naturali: Battocchi Paola, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Religione Cattolica: Flori Fabrizia, Scienze motorie e sport: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Miorelli Eleonora, Gilli AndreaRappresentanti dei genitori: Favaro Massimo, Zanon Sabrina

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FAgarri Panigutti Dominique, Battistoni Francesco, Benamati Sofia, Bertamini Stefano, Bresciani Matteo, Cappello Nicola, Chincarini Angelica, Duchi Mattia, Gatti Vittorio, Ghion Davide, Maino Rachele, Peretti Nicola, Prati Paride, Rosà Tommaso, Tobaldi Nicolò Toblini Edoardo, Toccoli Marco, Tonelli Martina, Torboli Federico, Vincenzi Riccardo

Lingua e letteratura italiana e Lingua e cultura latina: Cerino Tiziana, Filosofia e Storia: Betta M.Chiara, Matematica e Fisica: Leoni Eleonora, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Scienze naturali: Tomasi Renzo, Disegno e storia dell’arte: Passerini Giuliano, Religione Cattolica: Flori Fabrizia, Scienze motorie e sport: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Cappello Nicola, Agarri Panigutti DominiqueRappresentanti dei genitori: Tessari Stefania, Florescu Mirela

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F Agnolin Sofia, Baldessari Davide, Baldo Sarah, Berlanda Michele, Berlanda Sofia, Bernardis Cecilia, Chistè Leonardo, Colò Samuele, Compagnoni Martina, Demattè Camila, Donati Beatrice, Filla Sara, Galas Leonardo, Lever Lisa, Madella Milo, Merlo Jessica, Meroni Matteo, Pace Anna, Prati Federico, Righi Davide, Rosà Gabriele, Segreti Eduardo, Szilagyi Ervin, Tonelli Riccardo, Travelli Silvia, Zanini Corinne

Lingua e letteratura Italiana: Resinelli Claudia, Lingua e cultura Latina: Ricci Gianluca, Storia e Geografia: Chincarini Flavia, Matematica: Marasco Luigi, Fisica: Michelini Livio, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Disegno e storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Scienze Naturali: Battocchi Paola, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Zanolli Alessandra

Rappresentanti degli studenti: Berlanda Michele, Segreti EduardoRappresentanti dei genitori: Baldessari Luca, Boninsegna Mariangela

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FCerutti Luca, Chistè Simone, Cipriani Christian, Fabbro Matteo, Fambri Beniamino, Fournel Johan Mario Franck, Galic Aleksej, Gobber Anna, Marchi Dea Virginia, Matteotti Luca, Miserocchi Filippo, Panni Francesco, Planchestainer Margherita, Sodano Irene, Tamburini Gloria, Vicari Mattia, Zanetti Alessandra

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Tita Alessia, Storia e Geografia: Ricci Gianluca, Matematica e Fisica: Zanetti Cecilia, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Lingua e cultura tedesca: Bonometti Marina, Disegno e storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Scienze Naturali: Battocchi Paola, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Marchi Dea Virginia, Fambri BeniaminoRappresentanti dei genitori: Pellizzari Nadia, Rigotti Lucia

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F Armani Beatrice Virginia, Azzolini Giorgia, Beretta Angelica, Chemolli Cristian, Cobelli Valentina, Fiorio Vincenzo, Franzinelli Marco, Graniero Linda Tina, Grossi Arianna, Meneghelli Isaia, Meroni Luca, Negri Stefano, Nisi Valerio, Omezzolli Giulia, Pedrotti Davide, Ravenda Sebastiano, Trentini Alessia, Vanotti Alessio, Zamboni Isabel

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura latina: Lotti Clara, Storia e Filosofia: Dusatti Danilo, Matematica: Bernardi Ida Maria, Fisica: Zanetti Cecilia, Scienze naturali: Battocchi Paola, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Disegno e storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Azzolini Giorgia, Cobelli ValentinaRappresentanti dei genitori: Formaggioni Maria Luisa, Malacarne Marina

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FAmistadi Simone, Baroni Alessio, Berlanda Simone, Campolongo Maikol, Cremonini Davide, Dalponte Federica, De Matteis Davide Anton, Fadanelli Simone, Ferrero Martina, Lutterotti Francesco, Mandelli Giulia, Marcozzi Beatrice, Marsilli Davide, Mattei Giulia, Morghen Pablo, Negri Davide, Oliari Roberta, Oradini Michael, Pedrini Oscar, Perli Irene, Proch Daniele, Santoni Sofia, Tovini Giangiacomo

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura latina: Andreoli Paola, Storia e Filosofia: Cassisa Marco, Matematica: Bernardi Ida Maria, Fisica: Zanetti Cecilia, Scienze naturali: Battocchi Paola, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Disegno e storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sport: Zanolli Alessandra

Rappresentanti degli studenti: Berlanda Simone, Negri DavideRappresentanti dei genitori: Depretto Luisa, Lutterotti Marco

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F Bagattoli Samuele, Bilancio Francesca, Bresciani Jacopo, Chistè Alessandro, Comai Lisa, De Leonardis Alessio, Gagliardi Chiara, Galvan Niccolò, Giordano Roberto, Guastafierro Katia, Inama Gabriele, Leonardi Elia, Liserre Federico, Omezzolli Luca, Perotti Filippo, Rosà Francesca, Sartori Renato, Stefani Nicole Andrea, Zanoni Lara, Zoppirolli Andrea

Lingua e letteratura Italiana e Storia e Geografia: Sabato Paola, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Informatica: Bertolli Federico, Matematica e fisica: Tarantino Chiara, Scienze naturali: Calza Maria Pia, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione cattolica: Carloni Claudia Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Bresciani Jacopo, Leonardi EliaRappresentanti dei genitori: Bombardelli Samantha, Perotti Mauro

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F2A scienze applicateArmani Levi Aaron, Bedin Alberto, Benaglio Victor Medeiros, Bertoldi Davide, Boccagni Matteo, Bortolotti Giada, Bortolotti Tea, Cellana Arianna, Fari Khalil, Fari Mariem, Gaccione Vanessa, Gerotto Maria Vittoria, Girardi Sabrina, Lombardi Nicola, Matteotti Matteo, Paternoster Jari, Romano Riccardo, Sbarberi Amedeo

Lingua e letteratura Italiana e Storia e Geografia: Ricci Gianluca, Lingua e cultura inglese: Quintarelli Paola, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Matematica e fisica: Tarantino Chiara, Informatica: Bertolli Federico, Scienze naturali: Calza Maria Pia, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Carloni Claudia, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Gerotto Maria Vittoria, Bortolotti TeaRappresentanti dei genitori: Garofalo Semira, Fari Mbarek

2A SCIENZE APPLICATE

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F Alvarez Nicolas, Bagozzi Francesco, Benini Floriani Federico, Benjelloul Ilyass, Brighenti Alessandro, Calzà Lucas, Chincarini Simone Andrea, Consolini Gabriel, Corradini Elia, Fruner Mirco, Galas Anna, Giongo Tiziano, Miori Eleonora, Pop Bogdan Sebastian, Senter Maddalena, Silvi Niccolò, Torboli Giulio, Travaglia Yannick, Vivori Nicolò

Lingua e letteratura Italiana: Resinelli Claudia, Storia e Filosofia: Mosca Cristian, Lingua e cultura inglese: Prandi Claudia, Matematica: Maines Lara, Informatica: Bertolli Federico, Fisica: Michelini Livio, Scienze naturali: Calza Maria Pia, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Flori Fabrizia, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Brighenti Alessandro, Benini Floriani FedericoRappresentanti dei genitori: Righi Laura, Sbarberi Monica

3A SCIENZE APPLICATEsc

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FBenini Nadia, Bombardelli Edoardo, Bombardelli Elia, Bombardelli Giada, Boninsegna Sara, Bonisolli Lorenzo, Corraini Daniele, Cozzaglio Andrea, De Masi Laura, Formaggioni Alessandro, Frizzi Gregorio Linus, Gagliardi Nicola, Koenig Alessandro, Marchettini Beatrice, Marchi Federico, Menotti Amedeo, Miori Deborah, Nicolodi Emanuele, Peroni Giacomo, Ricozzi Marvin James Paul, Sinanaj Arjon, Zanoni Matteo

Lingua e letteratura Italiana: Calzà Luciana, Storia e Filosofia: Dusatti Danilo, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Matematica: Leoni Eleonora, Informatica: Bertolli Federico, Fisica: Broz Samuela (suppl. Zamboni Andrea), Scienze naturali: Minghetti Paolo, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Bombardelli Edoardo, Zanoni MatteoRappresentanti dei genitori: Bombardelli Fabiano, Zanoni Manuela

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F Bettoglia Alessandro, Bombarda Chiara, Calzà Sean, Carretta Lorenzo, Casolla Alan, Fabbri Edoardo, Facci Michele, Fambri Davide, Fontana Valentina, Guella Francesca, Maffei Massimo, Masia Adriano, Mezzanotte Valeria, Pernici Alessandro, Portugheis Aaron, Prandi Riccardo, Quagliata Michael, Rosa Beatrice, Zanoni Filippo

Lingua e letteratura Italiana: Resinelli Claudia, Storia: Cassisa Marco, Filosofia: Arrigoni Tatiana, Lingua e cultura inglese: Zeni Gloria, Matematica: Leoni Eleonora, Informatica: Bertolli Federico, Fisica: Stanga Matteo, Scienze naturali: Minghetti Paolo, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Rosa Beatrice, Carretta LorenzoRappresentanti dei genitori: Armaroli Cristiana, Rizzonelli Mariacristina

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FArmani Valerio, Awurumibe Chinwendu Catherine Nkechika, Boninsegna Giulio, Calandra Matteo, Curti Isabella, El Bouzidi Bahaaeddine, Frioli Mattia, Giuliani Michele, Graniero Luigi, Oradini Jan, Pederzolli Alex, Soave Michele, Spagnolli Federico, Valenti Alessio, Vincenzi Stefano, Vinci Dimitri

Lingua e letteratura Italiana: Bisi Anna Maria, Storia e Filosofia: Arrigoni Tatiana, Lingua e cultura inglese: Cerqueti Marco, Matematica: Tarantino Chiara, Informatica: Bertolli Federico, Fisica: Zanetti Cecilia, Scienze naturali: Minghetti Paolo, Disegno e Storia dell’arte: Bombardelli Ermanno, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Calisti Bruno

Rappresentanti degli studenti: Valenti Alessio, Vinci DimitriRappresentanti dei genitori: Dal Bosco Lorena, Michelotti Beatrice

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F Azza Nirmine, Beretta Giuliana, Bosa Maria, Cozzaglio Sofia, Crosina Samantha, Cuniali Adele, De Gaetano Elisa, Gerges Simona Gerges Ibrahim Mikhael, Hasanaj Edda, Leoni Cristiana, Pedrazzoli Isabel Charlotte, Perulli Chiara, Piva Anastasia, Seneci Celia, Zecchini Desireé

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Povoli Alessandra, Storia e Geografia: Tita Alessia, Matematica: Bresciani Daniela, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Lingua e cultura inglese: Seia Rita, Lingua e cultura francese: Casareale Maria Alba, Conversazione francese: Polin Sylviane, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Seneci Celia, Pedrazzoli Isabel CharlotteRappresentanti dei genitori: Guerriero Patrizia, Giovanazzi Michela

1A LINGUISTICOlin

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FAldrighetti Chiara, Boutebdja Fatma, Cattoi Ilaria, Cristofari Filippo, Degara Letizia, El Oualyd Mariame, Galli Sara, Giovanetti Ludovica, Leonesio Lucia, Machfar Amel, Morandi Giulia, Morandi Nicole, Nicosia Tommaso, Tomazzoni Giulia, Tonelli Carlo

Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina e Storia e Geografia: Povoli Alessandra, Matematica: Bresciani Daniela, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Lingua e cultura inglese: Seia Rita, Lingua e cultura francese: Casareale Maria Alba, Conversazione francese: Polin Sylviane, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Galli Sara, Tonelli CarloRappresentanti dei genitori: Campi Grazia, Hernandez Delgado Gabriella

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F Ajeti Ariana, Boninsegna Virginia, Calcari Katia, Calò Davide, Chemolli Sofia, Cigalotti Giulia, Jorgensen Alex Kjerkegaard, Kaur Palwinder, Monea Alina Luiza, Piva Sonia, Righi Bridarolli Matteo, Stefenelli Carola, Zeni Federica

Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina e Storia e Geografia: Povoli Alessandra, Matematica: Bresciani Daniela, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Lingua e cultura inglese: Seia Rita, Lingua e cultura francese: Casareale Maria Alba, Conversazione francese: Polin Sylviane, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Monea Alina Luiza, Stefenelli CarolaRappresentanti dei genitori: Prandi Nada

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FBagozzi Francesca, Bettoni Letizia Fiammetta, Bondoni Giorgia, Bonora Marta, Borsatti Giorgia, Briosi Natasha, Chiarani Greta, Di Blas Giulia, Gaioni Alice, Gazzini Giulia, Ioppi Caterina, Lombardi Giorgia, Markovic Laura, Markovic Lidija, Marocchi Elisa, Marocchi Marilisa, Marocchi Silvia, Miori Nicholas, Pedercini Chiara, Santorum Sabrina, Scaroni Giulia, Tiboni Stefania, Tomasi Matteo, Zanoni Miriana

Lingua e letteratura Italiana: Benzi Laura, Storia e Filosofia: Arrigoni Tatiana, Matematica e Fisica: Maines Lara, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Lingua e cultura inglese: Michelotti Marco, Lingua e cultura francese: Casareale M. Alba, Conversazione francese: Polin Sylviane, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Borsatti Giorgia, Markovic LidijaRappresentanti dei genitori: Righi Nicolina, Solcia Enrica

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F Appoloni Sonia, Avancini Martina, Bajraktari Patricia, Barbiero Elena, Berlanda Marta, Bommartini Eva, Boninsegna Anna, Bortolotti Chiara, Fonti Romina, Gozza Perugini Alice, Graziani Giulia, Malfer Claudia Maria, Merli Serena, Pellegrini Roberta, Proch Matilde, Santoni Virginia, Segalla Agnese, Segalla Barbara, Tappainer Noemi, Tavernini Sabrina, Tonelli Marianna,Trentini Ludovica

Lingua e letteratura Italiana: Benzi Laura, Storia e Filosofia: Arrigoni Tatiana, Matematica e Fisica: Stanga Matteo, Lingua e cultura tedesca: Bonometti Marina, Lingua e cultura inglese: Seia Rita, Lingua e cultura francese: Casareale M. Alba, Conversazione francese: Polin Sylviane, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Scienze naturali: Calza M. Pia, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Stoppini Paolo

Rappresentanti degli studenti: Avancini Martina, Tavernini SabrinaRappresentanti dei genitori: Di Panfilo Maria Cristina, Barbiero Lino

4A LINGUISTICOlin

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FArgenziano Elisa, Benini Malvina, Boschetti Martina, Demozzi Tommaso, Formaggioni Lisa, Furletti Cinzia, Giordanella Alice, Luehwink Amalia, Magri Marica, Malandrino Francesca, Marinaro Massimiliano, Matteotti Valeria, Miori Maddalena, Nolli Elisa, Pizzini Damiano, Reigl Veronica, Rodella Daniela, Sartori Emma, Vanni Elena, Vernesoni Anna

Lingua e letteratura Italiana: Maino Maura, Storia e Filosofia: Lo Gullo Lina, Matematica e Fisica: Stanga Matteo, Lingua e cultura tedesca: Bonometti Marina, Lingua e cultura inglese: Michelotti Marco, Lingua e cultura francese: De Laet Isabelle, Conversazione tedesco: Planker Julia Marta, Conversazione inglese: Nicolli Nora, Conversazione francese: Polin Sylviane, Scienze naturali: Calza M. Pia, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Religione Cattolica: Battisti Maria, Scienze motorie e sportive: Planker Julia Marta

Rappresentanti degli studenti: Nolli Elisa, Matteotti ValeriaRappresentanti dei genitori: Pizzini Armando, Mutti Daniela

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F Benuzzi Arianna, Bertarelli Vanessa, Bombardelli Anna, Debiasi Leila, Di Renzo Aurora, Fari Zineb, Fustini Alice, Lever Aurora, Maino Elena, Marini Alessandra, Merli Michela, Nemes Daniela Ioana, Ricci Alessia, Righi Nicole, Santoni Arianna, Santoni Valentina, Tiboni Valentina, Tosi Miriam, Venturini Angelica

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Viveros Maria, Storia e Geografia: Chincarini Flavia, Matematica: Bernardi Ida Maria, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Lingua e cultura tedesca: Marcolini Armida, Diritto ed Economia: Comai Paola, Scienze umane: Aloisi Lucia, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Bertarelli Vanessa, Debiasi LeilaRappresentanti dei genitori: Di Renzo Nicolino, Righi Alessandro

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FBernardi Chiara, Campo Elisa, Canevarolo Giorgia, Diquigiovanni Cecilia, Furletti Simone, Germiniani Elena, Hoxha Anxhela, Koziel Sara Anita, Martini Beatrice, Panza Francesca, Polichetti Martina, Rebucci Giorgia, Smaniotto Chiara, Tavernini Tabita, Torbol Anna, Treccani Pietro, Trimeloni Aurora, Villi Amedea, Zambarda Emma

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Pederzolli Lara, Storia e Geografia: Chincarini Flavia, Matematica: Tobia Francesco, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Diritto ed Economia: Comai Paola, Scienze umane: Aloisi Lucia, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Canevarolo Giorgia, Martini BeatriceRappresentanti dei genitori: Boschetti Luana, Zambarda Maurizio

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F Andela Nicolaas Michael Jan, Appoloni Angela, Cavallari Noemi, Chincarini Sofia, Civettini Caterina, Daci Iris, Fabbri Giada, Fedrizzi Sara, Giuliani Debora, Kosturi Vjosa, Luchetta Alice, Maffezzoli Cristina, Manara Elena, Micu Catalin, Olla Valentina, Rigo Isabella, Santoni Emma, Stratta Alice, Tavernini Giulia, Valenti Camilla

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Viveros Maria, Storia e Geografia: Pederzolli Lara, Matematica: Tobia Francesco, Scienze naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Diritto ed Economia: Comai Paola, Scienze umane: Aloisi Lucia, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Civettini Caterina, Santoni EmmaRappresentanti dei genitori: Mozzi Dosolina, Coali Mariangela

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FBariletti Aurora, Betta Claudia, Bonora Pietro, Brocchetti Francesca, Brunelli Francesca, Chargui Nadia, Fambri Sara, Festini Cappello Arianna, Galvagni Naomi, Leoni Alberto, Meneghelli Pietro, Mercurio Asia Maria, Oliosi Francesca, Pellegrini Agnese, Perin Lorenzo, Rania Erica, Ruggiero Mara, Simonetti Arianna, Simoni Tamara, Squarzoni Daphne, Turrini Giulia, Zanlucchi Angelica, Zulberti Lorenzo

Lingua e letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Santorum Michela, Storia e Geografia: Pederzolli Lara, Matematica: Tobia Francesco, Scienze naturali: Allegretti Antonio, Lingua e cultura inglese: Messelodi Claudia, Lingua e cultura tedesca: Vecchi Bianca, Diritto ed Economia: Comai Paola, Scienze umane: Aloisi Lucia, Religione cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella, Sostegno - area umanistica: Iannetti Claudia Sabrina

Rappresentanti degli studenti: Leoni Alberto, Pellegrini AgneseRappresentanti dei genitori: Brunelli Paolo, Bariletti Francesco

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F Bombardelli Sabrina, Brighenti Lara, Campisi Alessia, Chemelli Andrea, Crosina Manuel, Ducati Rocco, Emanuelli Laura, Iseppi Serena, Maino Adele, Micheletti Federico, Micheli Valeria, Modena Sara, Morghen Sara, Pedrini Alison, Pellegrini Fabia, Pernici Nicola, Perrullo Stefania, Rizzardi Sofia, Sartorelli Daniela, Sartori Lisa, Tamburini Chiara

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Pellegrini Parisi Claudia, Filosofia e Storia: Irgoni Arianna, Matematica e Fisica: Broz Samuela (suppl. Zamboni Andrea), Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Scienze Umane: Testa Marina, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sport: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Bombardelli Sabrina, Morghen SaraRappresentanti dei genitori: Crosina Barbara, Pedrini Ruggero

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FBenuzzi Elisa, Bombardelli Denise, Carli Giada, Consolini Greta, Della Pietra Stefano, Farina Giorgia, Filippini Sofia, Ghomri Sara, Giovanelli Sara, Lazzara Letizia, Loncrini Luca, Michelotti Giulia, Modena Anna, Pederzolli Simone, Selimaj Flavia, Sorace Dalila, Vicari Chiara

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua Latina: Pellegrini Parisi Claudia, Filosofia e Storia: Lo Gullo Lina, Matematica: Tobia Francesco, Fisica: Michelini Livio, Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: Messelodi Claudia, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Scienze Umane: Faitelli Mariapia, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sport: Romani Mara

Rappresentanti degli studenti: Ghomri Sara, Filippini SofiaRappresentanti dei genitori: Zoltea Carla, Volpin Scilla

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F Berteotti Maria, Boninsegna Vanessa, Chiarenza Rossella, Denti Elisa, Di Croce Mueller Chiara Sophie, Giacon Paola, Jacobitti Federico, Lever Monica, Moro Rachele, Pellegrinetti Giorgia, Pesole Alessia, Pola Stefania, Prandi Selene, Tagliaferri Chiara, Zambotti Arianna, Zandonati Corinna, Zontini Desiree

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Maino Maura, Filosofia e Storia: Irgoni Arianna, Matematica e Fisica: Broz Samuela (suppl. Zamboni Andrea), Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: De Laet Isabelle, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Scienze Umane: Testa Marina, Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sport: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Zontini Desiree, Giacon PaolaRappresentanti dei genitori: nessuno

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FBenini Elena, Berdaj Natalia, Cellana Federico, Corradini Tosca, Cozzio Urbano, Gemini Francesca, Gosetti Giulia, Miori Elisa, Panni Sara, Rossi Ellison, Santini Anna, Sartorelli Valentina, Tardivo Laura, Tomasi Marta, Tondin Beatrice, Voltan Sara

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura latina: Benzi Laura, Filosofia e Storia: Lo Gullo Lina, Matematica: Tobia Francesco, Fisica: Michelini Livio, Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Scienze Umane: Faitelli Mariapia, Religione Cattolica: Flori Fabrizia, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Tardivo Laura, Benini ElenaRappresentanti dei genitori: Farina Claudia, Rigotti Lucia

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F Angelini Alessia, Bertamini Elisa, Calliari Fabiana, Castorina Giulia, Dassatti Elisa, Gobbi Claudia, Leder Anna, Mazzoldi Anna, Mazzoldi Giada, Miorelli Althea, Monticelli Marianna, Mora Lara, Musitelli Roberta, Pauletti Carlo Federico, Risatti Micaela, Vastola Jessica

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura Latina: Maino Maura, Filosofia e Storia: Irgoni Arianna, Matematica e Fisica: Broz Samuela (suppl. Zamboni Andrea), Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: De Laet Isabelle, Storia dell’arte: Viveros Maria, Scienze Umane: Testa Marina , Religione Cattolica: Bertamini Fabio, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Mazzoldi Giada, Angelini AlessiaRappresentanti dei genitori: Proch Giovanna

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FAzzoni Matteo, Bagozzi Martina, Cellana Chiara, Cojocaru Ionela Rafaela, Filippi Annalaura, Machado Martina Lara, Marino Francesca, Pisoni Federica, Pozzani Camilla, Sartorelli Paola, Sartori Annamaria, Sodano Elisa, Tavernini Carlotta, Tavernini Michela, Tonelli Carolina, Venturini Matilde, Zanoni Leonardo

Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e cultura latina: Pellegrini Parisi Claudia, Storia e Filosofia: Mosca Cristian, Matematica: Tobia Francesco, Fisica: Michelini Livio, Scienze Naturali: Sartori Elena, Lingua e cultura inglese: Pellegrini Parisi Michela, Storia dell’arte: Mameli Maurizio, Scienze Umane: Faitelli Maria Pia, Religione Cattolica: Flori Fabrizia, Scienze motorie e sportive: Dallabernardina Antonella

Rappresentanti degli studenti: Sodano Elisa, Cojocaro RafaelaRappresentanti dei genitori: Pellizzari Nadia, Tonelli Judith

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Dicembre 2015Grafica 5 - Arco (TN)