MACCHINE E TECNOLOGIE PER IL CONTENIMENTO DELLA DERIVA

Paolo BalsariDEIAFA Università di Torino, ITALY

E-mail: paolo.balsari@unito.it

L’IMPORTANZA DELLE MACCHINE IRRORATRICI SULLA POTENZIALE CONTAMINAZIONE DA

AGROFARMACI DEI CORPI IDRICIRUSCELLAMENTODERIVA RUSCELLAMENTODERIVA

INQUINAMENTO PUNTIFORMEQ

CHE COSA SI INTENDE PER DERIVA?

DERIVA (ground sediment):“Il movimento del fitofarmaco nell’atmosfera dall’area trattata verso qualsivoglia sito non bersaglio, nel momento in cui

viene operata la distribuzione” (ISO 22866)

ENTITA’ DELLA DERIVA A TERRAColture erbacee

103.4

o a

terr

arib

uito

)

0.36

1

rodo

ttom

e di

st

0.1

va d

el p

el v

olum

0.04

0 01

Der

iv (%

d

0.011 10 100 1000

Di d ll' ( )Distanza dall'area trattata (m)(da Ganzelmeier et al. 2000)

ENTITA’ DELLA DERIVA A TERRAVigneto

6 7810

P i i t di t ti i

g

3.61 36

6.78

a te

rra

ribui

to) Primi stadi vegetativiPiena vegetazione

0.55

1.361

prod

otto

m

e di

str

0.160.1iv

a de

l pde

l vol

u

0.05Der

i(%

d

0.011 10 100

Distanza dall'area trattata (m)(da Ganzelmeier et al. 2000)

ENTITA’ DELLA DERIVA A TERRAFrutteto

100

25.9814 41a

terr

abu

ito) Primi stadi vegetativi

Piena vegetazione

12.04

5.052 88

14.4110

odot

to a

me

dist

rib

2.88

0.971

va d

el p

roel

vol

um

0.3

0 11

Der

iv(%

de

0.110.11 10 100

Distanza dall'area trattata (m)Distanza dall area trattata (m)

(da Ganzelmeier et al. 2000)

ELEMENTI IN GRADO DI CONTENERE LA DERIVA

VEGETAZIONETIPO DI POLVERIZZAZIONE

DEL LIQUIDOVEGETAZIONE DEL LIQUIDOMACCHINA IRRORATRICE

E SUA REGOLAZIONE

UGELLI TRADIZIONALI

UGELLI ANTIDERIVA

CONDIZIONI AMBIENTALI (VELOCITÀ E DIREZIONE(VELOCITÀ E DIREZIONE

DEL VENTO)

CONDIZIONI AMBIENTALI E DERIVAINDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLIINDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLI

80

INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLI INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLI (SERIE 015) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ DEL VENTO(SERIE 015) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ DEL VENTO

a 60

70 Tradizionale

di d

eriv

50

60

Pre-camera

ndic

e d

30

40

I

10

20 Iniezione d'aria

0

10

1 7 m/s 2 8 m/s 3 8 m/s1.7 m/s 2.8 m/s 3.8 m/s

Velocità del vento

CONDIZIONI AMBIENTALI E DERIVAINFLUENZA DELLA DIREZIONE DEL VENTOINFLUENZA DELLA DIREZIONE DEL VENTOINFLUENZA DELLA DIREZIONE DEL VENTOINFLUENZA DELLA DIREZIONE DEL VENTO

IPOTESI 1 IPOTESI 2

< rischio deriva > rischio deriva

Direzione Direzione vento vento

TIPO DI VEGETAZIONE DA TRATTARE E DERIVACOLTURE ARBOREE

In funzione della dimensione delle piante e dello sviluppo vegetativo l’”effetto barriera”

COLTURE ARBOREE

pp grappresentato dal filare risulta differente

ESEMPIO IN FRUTTETO

FIORITURA PIENA VEGETAZIONE

TIPO DI VEGETAZIONE DA TRATTARE E DERIVAVIGNETOVIGNETO

Esistono molteplici forme di allevamento, che si caratterizzano per il loro diverso sviluppo nello spaziop pp p

Cordone

Guyot

Cordone speronato

PergolaAlberello

MISURA DELLA DERIVA IN VIGNETO

Prove DEIAFAProve DEIAFAUniversità di TorinoUniversità di TorinoUniversità di TorinoUniversità di Torino

2 TIPOLOGIE DI VIGNETO

a) Syrah allevato a Guyot con sesto d’impianto 1 8 xcon sesto d impianto 1.8 x 0.7 m (ca. 7800 piante/ha)LAI max 1 6LAI max. 1.6

b) Cabernet Sauvignonallevato a Guyot con sestoallevato a Guyot con sesto d’impianto 1.8 x 0.8 m(ca 6850 piante/ha)(ca. 6850 piante/ha)caratterizzato da scarsa vigoria vegetativavigoria vegetativa LAI max. 1.0

2 EPOCHE DI RILIEVO

VIGNETO di Syraha) pre-fioritura LAI = 0.5

VIGNETO di Cabernet Sauvignon LAI = 0.3a) pre-fioritura

LAI 0.30.2 m 0.2 m

0.6 m 0.5 m

b) chiusura grappoloLAI 1 6

b) chiusura grappoloLAI 1 0LAI = 1.6 LAI = 1.0

1 6 1 4

0.4 m0.5 m

1.6 m 1.4 m

RISULTATI OTTENUTI:INTENSITÀ DELLA VEGETAZIONE

18,0

INTENSITÀ DELLA VEGETAZIONE

14,0

16,0

buito

)

10,0

12,0

l dis

tri

6,0

8,0

a (%

de

2,0

4,0

Der

iva

0,00,3 0,5 1 1,6

INTENSITA' VEGETAZIONEINTENSITA' VEGETAZIONE (LAI)

RISULTATI OTTENUTI:EFFETTO DENSITÀ IMPIANTO

16 0

18,0

EFFETTO DENSITÀ IMPIANTO

14,0

16,0

to)

10,0

12,0

l dis

tribu

it

6,0

8,0

riva

(% d

e

2 0

4,0

Der

0,0

2,0

Syrah Cabernet Sauvignon

7800 piante /ha(70 cm distanza fra le piante)

6850 piante /ha(80 cm distanza fra le piante)

TIPO DI POLVERIZZAZIONE E DERIVA

ENTITA’ DELLA DERIVA IN FUNZIONE DELLAENTITA’ DELLA DERIVA IN FUNZIONE DELLA DIMENSIONE DELLE GOCCE

Vento 5 km/hVento 5 km/h

20 microncm 20 micron50 micron

100 micron

30 c

150 micron400 micron400 micron

2.5 7.0 15 50 330Distanza di deriva (m)

VARIAZIONE DIMENSIONALE DELLE GOCCE EROGATE DA DIFFERENTI TIPOLOGIE DI UGELLI A FESSURA IN

LEGENDA

DIFFERENTI TIPOLOGIE DI UGELLI A FESSURA IN FUNZIONE DELLA PRESSIONE

TT: ugello antideriva a getto piatto

DG: ugello antideriva

MD

DG: ugello antideriva con preorifizio

XR: ugello tradizionale

VM

TIPOLOGIA DI IRRORATRICE E REGOLAZIONE E DERIVA

Entità della deriva misurata per una barra irroratrice per colture erbacee equipaggiata con ugelli a fessura

18.0%

q p gg gconvenzionali in funzione dell’altezza di lavoro della barra

14.0%

16.0%

uito

)

8 0%

10.0%

12.0%

del d

istri

bu

4 0%

6.0%

8.0%

Deriv

a (%

d

0 0%

2.0%

4.0%D

0.0%60 80 100

Altezza di lavoro (cm)

TIPOLOGIA DI IRRORATRICE E REGOLAZIONE E DERIVA

Nelle irroratrici per colture arboree, l’entità della deriva generata durante la fase di distribuzione può essere g p

significativamente condizionata dalla disposizione degli ugelli rispetto al bersaglio

> RISCHIO DERIVA < RISCHIO DERIVA

VENTILATORE ASSIALEVENTILATORE ASSIALE

CONVENZIONALE

VENTILATORE ASSIALE CONVOGLIATORE

DELL’ARIA A TORRETTA

RISULTATI OTTENUTI IN VIGNETO:TIPOLOGIA DI IRRORATRICE

16

18

TIPOLOGIA DI IRRORATRICE

12

14

16

uito

)

8

10

12

del d

istri

b

4

6

8

Der

iva

(% d

2

4D

0Aeroconvezione tradizionale Aeroconvezione torretta Pneumatica

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

U lli UgelliUgellitradizionali

Ugelliantideriva

UGELLI ANTIDERIVA

UGELLI ANTIDERIVA AD INIEZIONE D’ARIA

Entrataliquido Entrata

liquidoFESSURA

liquido

Aria

Aria

TURBOLENZAUscitaliquido

Uscitaliquido

TURBOLENZA

q

RIDUZIONE DELLA DERIVA CON UGELLI ANTIDERIVA (prove DEIAFA Univ. Torino)

16%

(p )

12%

14%

XR 80AI 80

deriva = 18.8%tradizionali

10%

12%

strib

uito

)

AI 80antideriva

6%

8%

a (%

del

dis

Riduzione deriva = 88%

4%

6%

Der

iva

0%

2% deriva = 2.2%Prove condotte con barra irroratrice da 18 m trainata

Altezza di lavoro: 80 cm0%

0 5 10 15 20

Distanza dal margine dell'area trattata (m)

RISULTATI OTTENUTI IN VIGNETO:EFFETTO DELLA TIPOLOGIA DI UGELLIEFFETTO DELLA TIPOLOGIA DI UGELLI

Epoca: pre-fioritura (LAI 0.5)Macchina: aeroconvezione tradizionale

1.0%ato)

Ugelli a turbolenza ATR

Macchina: aeroconvezione tradizionalePortata ventilatore: elevata (14000 m3/h)

0 7%0.8%0.9%

me

erog

a Ugelli a turbolenza ATRUgelli antideriva

3 0%

0.5%0.6%0.7%

del v

olum 3.0%

Riduzione = 63%

0 2%0.3%0.4%

riva

(% d

1.1%

0.0%0.1%0.2%

Der

5 10 15 20 25

Distanza (m)

INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLI (SERIE 015) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ UGELLI (SERIE 015) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ

DEL VENTODEL VENTODEL VENTODEL VENTO

80

a 60

70 Tradizionale

di d

eriv

50

60

Pre-camera

ndic

e d

30

40

I

10

20 Iniezione d'aria

0

10

1 7 m/s 2 8 m/s 3 8 m/s1.7 m/s 2.8 m/s 3.8 m/s

Velocità del vento

INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI INDICI DI DERIVA RELATIVI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UGELLI (SERIE 03) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ DEL UGELLI (SERIE 03) IN FUNZIONE DELLA VELOCITÀ DEL

VENTOVENTO

40

VENTOVENTO

Tradizionale30

35

a

Pre-camera25

30

i der

iva

15

20

ndic

e di

Iniezione d'aria10

15In

0

5

1.7 m/s 2.8 m/s 3.8 m/sVelocità del vento

UGELLI DI FINE BARRA

Barra tradizionale

Barra con ugello finalea «getto asimmetrico»a «getto asimmetrico»

Riduzione deriva = 60-70%

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

CORRETTA REGOLAZIONE DELL’INTENSITÀ E DELLA DIREZIONE DEL FLUSSO D’ARIA NELLE IRRORATRICI

PER COLTURE ARBOREE

Deflettori dell’ariaRegolazione della portata del ventilatore

Regolazione della direzione e dell’ampiezza del flusso d’aria

RISULTATI OTTENUTI IN VIGNETO:PORTATA DEL VENTILATOREPORTATA DEL VENTILATORE

10 0

8.0

10.0

)

6.0istri

buito

)

4.0

a (%

del

d

2.0Deriv

a

0.0Ridotta Elevata

Portata del ventilatore

“PESO” SULLA DERIVA IN VIGNETO DELLE DIVERSE VARIABILI ESAMINATE

(prove DEIAFA Univ. Torino)

1) IMPIEGO UGELLI ANTIDERIVA = 4,4

2) PORTATA DEL VENTILATORE = 4,4

3) TIPO DI IRRORATRICE = 4,1

4) SVILUPPO VEGETATIVO = 2,4

5) PROFILO DI DISTRIBUZIONE = 2,1

rapporto tra valori Max e min della deriva oltre 5 m dall’area trattata

I PARAMETRI RIPORTATI NEL DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO

BARRE IRRORATRICI

I PARAMETRI RIPORTATI NEL DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO

IRRORATRICI PER COLTURE ARBOREE:

O= RIDUZIONE DERIVA 30% se impiegati a

i i ≤ 8pressioni ≤ 8

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

Impiego degli ugelli antideriva in Italia (Indagine DEIAFA - Università Torino)

35%35%40%

25%30%35%

8%10%15%20%

8%

0%5%

10%

barre irroratrici atomizzatori

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

Sistemi a TUNNEL (a 1 o 2 filari) dotati di

ugelli che racchiudono la vegetazione durante

la distribuzione.a d st bu o e

45%50%

buito

)

macchina tradizionale

38%

41%30%35%40%45%

etto

dis

trib

irroratrice con tunnel

18%

13%

36%

15%20%25%30%

(% ri

spe

Riduzione perdite 11%

13%

5%10%15%

te a

terr

a anche superiori al 70%

0%giugno luglio agostope

rdit

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

BARRE IRRORATRICI EQUIPAGGIATE CON MANICA D’ARIAQ

Barra tradizionaleBarra tradizionale Barra con manica d’aria Barra con manica d’aria in funzionein funzionein funzionein funzione

Riduzione della deriva: 70 - 80%

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLA PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLA MANICA D’ARIA MANICA D’ARIA MANICA D ARIA MANICA D ARIA

Manica d’ariaAvanzamento

Ugellog

La regolazione dell’inclinazionedei getti erogati dagli ugelli rispetto

al flusso d’aria permette di adeguareadeguare

la distribuzione al tipo di coltura e alla direzione e intensità del vento

ATOMIZZATORI DOTATI DI CHIUSURA LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

LATERALE DELL’ARIA

LE TECNOLOGIE PER LA RIDUZIONE DELLA DERIVA

ATOMIZZATORI DOTATI DI SENSORI PER IDENTIFICARE IL BERSAGLIO

ISAFRUIT CASA SPRAYERISAFRUIT CASA SPRAYER

CropIdentification

S t

Spray application controlled:

System- n° of nozzles open and relative pressure

- AIR flow rate

Schema di funzionamento dell’atomizzatoreSchema di funzionamento dell’atomizzatoredotato di sensori ad ultrasuonidotato di sensori ad ultrasuoni

distribuzione convenzionale

dotato di sensori ad ultrasuonidotato di sensori ad ultrasuoni

dei fitofarmaci fascia continua

distribuzione con macchina dotatadistribuzione con macchina dotatadi sensori della vegetazione

Progetto ISAFRUITPrototipo CASA

Progetto ISAFRUITPrototipo CASAPrototipo CASA

Crop Adapted Spray ApplicationPrototipo CASA

Crop Adapted Spray Application

CASACrop Adapted Spray Application

CASACrop Adapted Spray ApplicationCrop Adapted Spray ApplicationCrop Adapted Spray Application

CHSCHSSENSORE

OTTICO

UNITÀ DI CONTROLLO

CIS SENSORE AD

GPS

CONTROLLO SENSORE AD ULTRASUONI

ANEMOMETEROEDAS

CAN BUS

ANEMOMETERO SONICO

Environmentally Dependent Application SystemEnvironmentally Dependent Application System

Id tifi i d ll di i i bi t li

Regolazione del LIVELLO DI POLVERIZZAZIONE

Identificazione delle condizioni ambientali

Ugelli ad iniezione

d’aria 90°GOCCE GRANDI

valvole ti hpneumatiche

Ugelli a fessura convenzionali

90°90°GOCCE FINI

Environmentally Dependent Application SystemEnvironmentally Dependent Application System

VENTO

POZZO

Buffer zone Low drift zone

POZZO

LA MACCHINA IRRORATRICE È L’ELEMENTO “CHIAVE” DELLA DERIVA

NECESSITÀ DI UNA SUA CLASSIFICAZIONE

LERAPCLASSIFICAZIONE DELLE CLASSIFICAZIONE DELLE

ATTREZZATURE

Valore di riferimento = 1 ( barra dotata di ugelli 11003,operante a 3 bar e ad un’altezza di 50 cm dal bersaglio)

Standard Livello di deriva > 0 75Standard Livello di deriva > 0.75

Low Drift 0.5 < livello di deriva < 0.75

Low Drift 0.25 < livello di deriva < 0.5

Low Drift Livello di deriva < 0.25

LERAPDETERMINAZIONE DELL’AMPIEZZA

Dose piena Mezza dose

DETERMINAZIONE DELL AMPIEZZA (m) DELLE BUFFER ZONES

Dose piena Mezza doseLarghezza delcorso d’acqua Tipologia ugello Tipologia ugellocorso d acqua Tipologia ugello Tipologia ugello

S S

< 3 m 5 4 2 1 2 1 1 1

3 ÷ 6 m 3 2 1 1 1 1 1 1

> 6 m 2 1 1 1 1 1 1 1> 6 m 2 1 1 1 1 1 1 1 Standard Low DriftLow Drift Low Drift Low Drift

RIDUZIONE DELL’AMPIEZZA DELLA ZONA DI RISPETTO IN FUNZIONE DEL ZONA DI RISPETTO IN FUNZIONE DEL

TIPO DI UGELLO IMPIEGATO

Ugello convenzionale

Zona di rispetto

FiumeColtura trattata 5 m

Zona di

Ugello antideriva

Zona dirispetto

Fiume1 mColtura trattata

Link between pesticide authorisation and application techniques in Germany

Minimum buffer zoneNW 605

and application techniques in Germany

Minimum buffer zone

Minimum buffer zone

*

* Depends on the Water Protection Acts of the Federal States

When applying the product on areas adjacent to surface waters the product must be applied with equipment which is registered in the index of 'Loss Reducing Equipment‘. Depending on the drift reduction classes stated below, the following buffer zones must not be sprayed.Fi ld 10 R d d b ff 50% 5 75% * 90% *Field crops: 10 m Reduced buffer zones 50%: 5 m, 75%: *, 90%: *Hops: 50%:20 m, 75%:10 m, 90%: 5 mFruit crops: 75%:20 m, 90%:10 m

Register „Loss reducing equipment“ (part)

Class Type Nozzles Instructions

Field sprayers TeeJet AI 110 025 In a zone of 20 m from field edge

50%

Field sprayers TeeJet AI 110-025 In a zone of 20 m from field edge with spray pressure up to 4 bar, nozzle hight 50 cm

Orchard sprayers Lechler ID 90-02 C First 5 rows: no air assistance directed to edgedirected to edge

75%

Field sprayers Hypro ULD 04 In a zone of 20 m from field edge, nozzle hight 50 cm

J bi T b t i d L hl AD 12 04 S t 2 5 b75% Jacobi Turbomat vineyard sprayer with JACOlogic

Lechler AD 12-04 Spray pressure up to 2.5 bar

Orchard sprayer Vicar AT OIFD75-2 First 3 rows: no air assistance directed to edge

90%

Lipco vineyard tunnel sprayer - -

Band field sprayers Lechler ES 90-02 -

W h d DA ith M h i ht f 2 2Wanner orchard sprayer DA with collector WKR

- Max. crop height of 2.2 m, max. row spacing of 2.2 m

CHE COSA PREVEDE L’ATTUALE NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MERITO ALLA DERIVA

DUE NORME ISODUE NORME ISODUE NORME ISODUE NORME ISO

ISO DIS 22369MODALITÀ DI

ISO 22866MODALITÀ DI

MODALITÀ DI CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE IRRORATRICI

MISURA DELLA DERIVA IN CAMPO

IN FUNZIONE DELLA DELLA DERIVA MISURATA SECONDO LA ISO 22866

Mi d ll’ tità d ll d i t

MISURA DELLA DERIVA IN CAMPO (ISO 22866)

Misura dell’entità della deriva generata dall’irroratrice ad intervalli di 5 m dal margine

dell’area trattata, a partire da una distanza di 5 m e fino ad un massimo di 50 m.

vento

e fino ad un massimo di 50 m.

AreaArea trattata captatori

Metri 5 10 15 20 25 30 35 …...

MISURA DELLA DERIVA IN CAMPO (ISO 22866)

Direzione ventoDirezione vento

m 1 3 5 7.5 10 15 20

Dimensioni captatori a terra:

50 x 10 cm

LIMITI DELLA METODOLOGIA ISO 22866

COMPLESSITÀ DELLE CONDIZIONI DI PROVAPROVA

TEMPI LUNGHI E COSTI ELEVATI PER L’ESECUZIONE DELLE PROVE

SCARSA OGGETTIVITÀ DEI RISULTATISCARSA OGGETTIVITÀ DEI RISULTATI FORTEMENTE CONDIZIONATI DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI (INCONDIZIONI AMBIENTALI (IN PARTICOLARE DALLA VELOCITÀ E DIREZIONE DEL VENTO) AL MOMENTO DIDIREZIONE DEL VENTO) AL MOMENTO DI CIASCUNA PROVA

LIMITI DELLA METODOLOGIA ISO 22866

VELOCITÀ DEL VENTODIREZIONE DEL VENTO

9Media = 3.8 m/s

CV = 33%

VELOCITÀ DEL VENTODIREZIONE DEL VENTO

Media = 102°CV 31%

678

(m/s

)

CV = 33%MAX = 7.9 m/smin = 1.2 m/s

180

210

240

o(°

)

CV = 31%MAX = 225°

min = 16°

3456

cità

ven

to

90

120

150

zion

e ve

nto

0123

Velo

c

0

30

60

Dire

z

00 200 400 600 800 1000

Tempo (s)

00 200 400 600 800 1000

Tempo (s)

Una prova completa puòUna prova completa può richiedere anche alcuni

giorni di lavoro.I ti i li lI costi sono proporzionali al

tempo impiegato

CLASSIFICAZIONE DELLE IRRORATRICI IN FUNZIONE DELLA DERIVA DA LORO GENERATA

CLASSI DI RIDUZIONE DELLA DERIVA

(ISO DIS 22369)

CLASSI DI RIDUZIONE DELLA DERIVARISPETTO ALLA TESI DI RIFERIMENTO*

*DA STABILIRE PER CIASCUN CONTESTO (ES. STATO, REGIONE, ECC.)

A >= 99%AB

> 99%95-99%

CD

90-95%75-90%D

E75-90%50-75%

F 25-50%

LIMITI DELLA METODOLOGIA ISO 22866 AI FINI DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE IRRORATRICI IN

FUNZIONE DELLA DERIVA GENERATA

OLTRE 1000 MODELLI DI IRRORATRICIOLTRE 1000 MODELLI DI IRRORATRICI PRODOTTI IN ITALIA

ESIGENZA DI SVILUPPARE UNAESIGENZA DI SVILUPPARE UNA METODOLOGIA DI PROVA PIÙ

SEMPLICE ED OGGETTIVA

METODOLOGIA PER CLASSIFICARE LE BARRE

LA PROPOSTA DEIAFA – UNIVERSITÀ DI TORINOMETODOLOGIA PER CLASSIFICARE LE BARRE

IRRORATRICI IN FUNZIONE DELLA DERIVA

ISO 22866

Valore assoluto – determinato in campo in

ISO 22866

Valore assoluto – determinato in campo in condizioni di vento definite

( i tifi i f i)(necessario per certificazione agrofarmaci)

Proposta DEIAFA

Valore relativo in funzione della quantità

Proposta DEIAFA

Valore relativo in funzione della quantità di miscela erogata recuperata, in assenza

di t it bdi vento, su un apposito banco prova

SVILUPPO DI UN BANCO PROVA PER LA MISURA DELLA DERIVA POTENZIALE GENERATA DALLE BARRE IRRORATRICI

Progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente

Scia di gocce(d i t i l )Palo

Progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente

(deriva potenziale)Palo verticale

3 ripetizioni per prova

Banco prova con captatori p partificialiMax velocità del vento: < 0.5 m/s

Velocità media del vento: < 0.3 m/s

SVILUPPO DI UN BANCO PROVA PER LA MISURA DELLA DERIVA POTENZIALE GENERATA DALLE BARRE IRRORATRICI

Progetto finanaziato dal Ministero dell’AmbienteProgetto finanaziato dal Ministero dell’Ambiente

0.5 m

0.5 m

2 P i i t t t i3 I i t t t i4 R lt t t i li i1 B i i i di l2 – Posizionamento captatori e copertura banco prova

3 – Irrorazione e scopertura captatori4 – Raccolta captatori per analisi1 – Banco prova in posizione di lavoro

CALCOLO DEL VALORE INDICE DI DERIVA POTENZIALE

Idp = (di / dt) x 100

dove

Idp è il valore indice dell’entità della derivaIdp è il valore indice dell entità della deriva potenziale

di sono i depositi sperimentali lungo il banco prova (µl/cm2)prova (µl/cm2)

dt è il d it t i l di tt d ll bdt è il deposito teorico al di sotto della barra

PROPOSTA DI NORMA ISO PROMOSSA DALLA DELEGAZIONE ITALIANA

ISO CD 22369-3

ESIGENZA DI PROSEGUIRE L’ATTIVITÀ DI RICERCA PER

SVILUPPARE UNA METODOLOGIASVILUPPARE UNA METODOLOGIA SEMPLIFICATA PER CLASSIFICARE

LE IRRORATRICI PER COLTURELE IRRORATRICI PER COLTURE ARBOREE IN FUNZIONE DELLA

DERIVA GENERATA

CONCLUSIONILA MACCHINA IRRORATRICE RIVESTELA MACCHINA IRRORATRICE RIVESTEUN RUOLO FONDAMENTALE NELLASALVAGUARDIA DELL’AMBIENTESALVAGUARDIA DELL AMBIENTE

LA DEFINIZIONE DELL’AMPIEZZA DELLALA DEFINIZIONE DELL AMPIEZZA DELLA ZONA DI RISPETTO NON PUÒ PRESCINDERE DALLE MODALITÀ CON LEPRESCINDERE DALLE MODALITÀ CON LE QUALI VIENE DISTRIBUITO L’AGROFARMACO

NECESSITÀ DI UNA CLASSIFICAZIONE

L AGROFARMACO

NECESSITÀ DI UNA CLASSIFICAZIONE SEMPLIFICATA DELLE MACCHINE IRRORATRICI IN FUNZIONE DELLA DERIVAIRRORATRICI IN FUNZIONE DELLA DERIVA DA LORO GENERATA