Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di … · 2011-09-19 · Regione Piemonte,...

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Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria Belgirate, 22-24 settembre 2011 memoria n. L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI IN USO IN PIEMONTE: L’EVOLUZIONE DEL SERVIZIO E LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO G. Oggero 1 , P. Balsari 1 , F. Spanna 2 , G. Sabena 3 (1) Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale, Università degli Studi di Torino (2) Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore Fitosanitario (3) Coordinatore Centri Prova Irroratrici “Coldiretti Cuneo” e “Impresa Verde Cuneo” SOMMARIO La Regione Piemonte, con il supporto tecnico della sezione di meccanica del DEIAFA dell’università di Torino, ha attivato ufficialmente l’attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici (atomizzatori e barre irroratrici) in uso sul proprio territorio a partire dal 1998 e l’ha resa obbligatoria a partire dal 2001 per le aziende che aderivano alle misure agroambientali del PSR. 2000-2006 (un controllo nel periodo di impegno) e, successivamente, 2007-2013 (due controlli nel periodo di impegno). A fine 2010 i controlli effettuati sono risultati, complessivamente, oltre 10000. Nel corso degli anni, i protocolli di prova, così come tutta l’organizzazione del servizio, il monitoraggio dell’attività e le modalità di abilitazione dei tecnici, sono stati adeguati ai requisiti previsti dai documenti prodotti dal Gruppo di Lavoro tecnico nazionale coordinato dall’Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) e dal DEIAFA. Con il presente lavoro si intendono fornire una breve descrizione dell’organizzazione del servizio di controllo funzionale delle macchine irroratrici in Piemonte, i risultati sinora ottenuti e le sue future evoluzioni a seguito dell’entrata in vigore della Direttiva 2009/128/CE che prevede, in particolare, il controllo funzionale di tutte le tipologie di macchine irroratrici utilizzate a scopo professionale, oltre che una loro regolazione. Parole chiave: irroratrice, controllo funzionale, regolazione. 1 INTRODUZIONE Con l’entrata in vigore della Direttiva 2009/128/CE (prevista per fine 2012) in tutti i paesi membri dell’Unione Europea sarà reso obbligatorio il periodico controllo funzionale di tutte le macchine irroratrici utilizzate a scopo professionale. In Italia, la Regione Piemonte, con il supporto tecnico del DEIAFA dell’Università di Torino, ha attivato ufficialmente l’attività di controllo funzionale periodico delle macchine irroratrici in uso sul proprio territorio a partire dal 1998. Sino alla fine del 2000 si è trattato però di un servizio sperimentale ed effettuato solo a livello volontario che ha comunque consentito di abilitare 65 tecnici (tutti dipendenti di associazioni di categoria agricole) ed effettuare circa 1000 controlli, oltre che di verificare sul campo la qualità

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Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria Belgirate, 22-24 settembre 2011 memoria n.

L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI IN USO IN PIEMONTE: L’EVOLUZIONE DEL

SERVIZIO E LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO

G. Oggero1, P. Balsari1, F. Spanna2, G. Sabena3

(1) Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale, Università degli Studi di Torino

(2) Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore Fitosanitario (3) Coordinatore Centri Prova Irroratrici “Coldiretti Cuneo” e “Impresa Verde Cuneo”

SOMMARIO

La Regione Piemonte, con il supporto tecnico della sezione di meccanica del DEIAFA dell’università di Torino, ha attivato ufficialmente l’attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici (atomizzatori e barre irroratrici) in uso sul proprio territorio a partire dal 1998 e l’ha resa obbligatoria a partire dal 2001 per le aziende che aderivano alle misure agroambientali del PSR. 2000-2006 (un controllo nel periodo di impegno) e, successivamente, 2007-2013 (due controlli nel periodo di impegno). A fine 2010 i controlli effettuati sono risultati, complessivamente, oltre 10000. Nel corso degli anni, i protocolli di prova, così come tutta l’organizzazione del servizio, il monitoraggio dell’attività e le modalità di abilitazione dei tecnici, sono stati adeguati ai requisiti previsti dai documenti prodotti dal Gruppo di Lavoro tecnico nazionale coordinato dall’Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) e dal DEIAFA. Con il presente lavoro si intendono fornire una breve descrizione dell’organizzazione del servizio di controllo funzionale delle macchine irroratrici in Piemonte, i risultati sinora ottenuti e le sue future evoluzioni a seguito dell’entrata in vigore della Direttiva 2009/128/CE che prevede, in particolare, il controllo funzionale di tutte le tipologie di macchine irroratrici utilizzate a scopo professionale, oltre che una loro regolazione. Parole chiave: irroratrice, controllo funzionale, regolazione.

1 INTRODUZIONE

Con l’entrata in vigore della Direttiva 2009/128/CE (prevista per fine 2012) in tutti i paesi membri dell’Unione Europea sarà reso obbligatorio il periodico controllo funzionale di tutte le macchine irroratrici utilizzate a scopo professionale. In Italia, la Regione Piemonte, con il supporto tecnico del DEIAFA dell’Università di Torino, ha attivato ufficialmente l’attività di controllo funzionale periodico delle macchine irroratrici in uso sul proprio territorio a partire dal 1998. Sino alla fine del 2000 si è trattato però di un servizio sperimentale ed effettuato solo a livello volontario che ha comunque consentito di abilitare 65 tecnici (tutti dipendenti di associazioni di categoria agricole) ed effettuare circa 1000 controlli, oltre che di verificare sul campo la qualità

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delle attrezzature (banchi prova) utilizzate per i controlli e la validità dei protocolli di prova entrambi sviluppati dal DEIAFA. Dal febbraio 2001, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006, la Regione Piemonte aveva reso obbligatorio, per il periodo d’impegno, almeno un controllo funzionale delle macchine irroratrici presenti nelle aziende che aderivano alle azioni F1 (tecniche di produzione integrata) ed F2 (tecniche di produzione biologica). In questo periodo sono state controllate oltre 6000 macchine irroratrici (in media 140 per centro prova e 75 per ciascun tecnico operativo), è stato sviluppato uno specifico software per l’imputazione dei dati su supporto informatico e l’emissione dell’attestato di funzionalità della macchina irroratrice ed è stato avviato il monitoraggio dell’attività svolta dai tecnici abilitati e dai Centri prova.

2 ATTUALE ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

Con l’entrata in vigore del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, i protocolli di prova, così come tutta l’organizzazione del servizio, il monitoraggio dell’attività e le modalità di abilitazione dei tecnici, sono stati allineati, quando è risultato necessario, ai requisiti previsti dai documenti prodotti dal Gruppo di Lavoro tecnico nazionale coordinato dall’Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) e dal DEIAFA (Balsari et al. 2009). Tali indicazioni, prodotte a livello nazionale, sono state recepite dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 79-9405 del 1 agosto 2008 (Istruzioni per il riconoscimento dei Centri autorizzati al controllo funzionale e taratura delle macchine distributrici dei prodotti chimici sulle colture agricole) e con Determinazione dirigenziale n. 1038 del 18 novembre 2008 (Metodologia di riferimento e relativa modulistica per il controllo funzionale e la regolazione delle macchine distributrici di prodotti chimici sulle colture agricole). Gli agricoltori, che aderiscono alle misure agroambientali 214.1 e 214.2 (produzione integrata e biologica) devono sottoporre le proprie irroratrici (barre e atomizzatori) a due controlli funzionali nel corso del periodo di impegno, mentre le aziende che aderiscono ad altre misure agroambientali devono effettuare almeno un controllo. A fine aprile 2011 sul territorio regionale risultano riconosciuti 33 Centri prova (31 sono effettivamente operativi) e sono abilitati 225 tecnici controllori (dipendenti e consulenti di associazioni di categoria agricole, liberi professionisti, titolari e dipendenti di aziende produttrici e/o assemblatrici di macchine agricole) di cui 125 operativi (www.centriprovairroratrici.unito.it., figura.1).

Per la raccolta dei dati derivanti dai controlli funzionali, la Regione Piemonte utilizza un proprio software. La necessità di avere uno strumento in grado di “comunicare” in futuro con la banca dati nazionale, oltre che di fornire una documentazione di avvenuto controllo conforme a quanto richiesto a livello nazionale (rapporto di prova e attestato di funzionalità), ha portato alla creazione, attraverso la collaborazione già in atto con il CSI Piemonte, di un prodotto informatico fruibile direttamente on line, sia dal personale addetto ai controlli (tecnici), sia da chi si occupa del monitoraggio dell’attività (DEIAFA). L’applicativo fa parte del SIAP, (Sistema Informativo Agricolo Piemontese) e si avvale dei dati contenuti nell’Anagrafe delle Imprese Agricole, dove sono censite tutte le aziende agricole piemontesi, e si interfaccia con gli altri componenti del sistema per un interscambio agevole dei dati (ad esempio con il PSR). Il sistema consente la consultazione online di tutti i controlli funzionali effettuati nelle aziende, la compilazione delle nuove schede di controllo e la stampa della documentazione richiesta.

L’attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici in uso in Piemonte: l’evoluzione del servizio e le prospettive per il futuro.

Figura 1. Evoluzione in Piemonte del numero di Centri prova riconosciuti e di tecnici abilitati.

Il monitoraggio dell’intera attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici in uso è effettuato dal DEIAFA attraverso un controllo specifico sull’operato dei Centri prova e dei tecnici. In particolare, il controllo del singolo Centro prova si svolge (solitamente direttamente durante una sessione di controlli funzionali), valutando il corretto utilizzo della modulistica e la sua corretta archiviazione, lo stato di efficienza dei banchi prova e le modalità di applicazione della metodologia di controllo. In particolare, per ciò che riguarda, la funzionalità delle attrezzature impiegate per i controlli, si valuta visivamente lo stato d’uso dei banchi prova al fine di evidenziarne eventuali malfunzionamenti e si verifica la precisione del manometro in dotazione ai centri prova impiegando come controllo un manometro di precisione. Il controllo dell’attività dei tecnici è condotta in parte “in diretta”, verificando le effettive capacità e conoscenze dell’argomento dei tecnici presenti ed impegnati nella verifica funzionale ed in parte (e non necessariamente sugli stessi tecnici) successivamente, in maniera indiretta, verificando il lavoro eseguito attraverso l’analisi dei dati inseriti nel database e l’effettiva corrispondenza di questi ultimi con la macchina irroratrice presente in azienda.

3 I CONTROLLI EFFETTUATI NEL CORSO DELL’ATTUALE PSR

I controlli funzionali eseguiti in Piemonte dal 2008 al 2010 sono stati oltre 3500 (76% atomizzatori e 24% barre). In media, nel periodo preso in considerazione, sono state controllate da ciascun Centro prova che ha effettivamente operato (25) circa 141 irroratrici per colture arboree e circa 41 per colture erbacee. In particolare, la maggior parte dei Centri (36%) ha portato a termine un numero di controlli inferiore a 10 (figura 2 sx) e un unico centro prova ha, da solo, effettuato il 27% di tutti i controlli. Dei 79 tecnici che hanno effettuato almeno un controllo funzionale in tale arco di tempo, circa 1/3 ne ha portati a termine meno di 5, mentre il 10% ha verificato la funzionalità di più di 100 macchine (figura. 2 dx). Anche in questo caso si sottolinea la presenza di un unico tecnico che, da solo, ha portato a termine circa il 20% dei controlli totali.

Complessivamente, sulle irroratrici per colture arboree hanno operato 61 tecnici che hanno effettuato in media 49 controlli, mentre sulle irroratrici per colture erbacee hanno operato 54 tecnici che hanno effettuato in media 19 controlli/tecnico.

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Figura 2. Numero di controlli effettuati in media da ciascun Centro prova (sx) e da ciascun tecnico (dx) che ha effettivamente operato nel periodo 2008-2010.

Il manometro è stato il componente che ha richiesto più interventi di sostituzione (quasi 19% di riscontri, figura 3), seguito dagli ugelli, dalla sistemazione della scala di lettura del serbatoio e dal sistema per l’isolamento del filtro in aspirazione (circa 7% di riscontri per tutti).

Figura 3. Principali componenti della macchina irroratrice che sono stati sostituiti o riparati a seguito del controllo funzionale della stessa.

Tali risultati probabilmente sottostimano il numero effettivo di riparazioni e sostituzioni effettuati sulle macchine irroratrici a seguito del controllo funzionale, in quanto è assai probabile che alcune di esse siano state eseguite immediatamente prima del controllo vero e proprio direttamente dall’agricoltore (che era stato preventivamente informato dei principali parametri funzionali oggetto di controllo e dei relativi limiti di accettabilità) o contemporaneamente allo stesso (molti centri prova infatti si organizzano per fornire “in diretta” le principali parti di ricambio) e che non siano poi stati considerati in fase di “report” finale. Anche tendendo conto del fatto che la percentuale di interventi effettivamente necessari per rendere le irroratrici adeguate a quanto previsto dal protocollo di prova è superiore a quella risultante dai dati inseriti nel programma informatico regionale e che molte delle macchine sottoposte a verifica erano al secondo controllo, tali risultati sono comunque molto confortanti se paragonati a quelli di 10 anni fa (figura 4), quando, ad esempio, la percentuale di manometri non

L’attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici in uso in Piemonte: l’evoluzione del servizio e le prospettive per il futuro.

adeguati superava il 60%, quella delle scale di lettura inefficienti, degli antigoccia mancanti o non funzionanti e degli ugelli da sostituire era dell’ordine del 35% e quella dei regolatori non funzionanti del 18% (Oggero et al., 2002).

Figura 4. Confronto fra i risultati dei controlli funzionali del 1998-2000 e del 2008-2010.

4 LA REGOLAZIONE DELLE MACCHINE IRRORATRCI

Un discorso a parte merita la fase di regolazione (taratura) della macchina irroratrice, ovvero l’adeguamento della distribuzione della miscela fitoiatrica alla vegetazione bersaglio per limitare le perdite di prodotto fitoiatrico e i relativi danni ambientali ed economici e migliorare l’efficacia del trattamento. L’importanza di tale operazione sulla qualità del trattamento fitosanitario è considerevole e anche per tale motivo la Direttiva 128 pone particolare attenzione ad essa ritenendola fondamentale ai fini della salvaguardia della sicurezza dell’operatore e dell’ambiente.

In Piemonte, per ora, la regolazione della macchina irroratrice non è richiesta anche se è raccomandata (non esiste alcun obbligo in tal senso in Italia, ad esclusione della Regione Emilia Romagna) e rientra, in parte, all’interno del controllo funzionale nel momento in cui il tecnico controllore procede al rilievo del diagramma di distribuzione (orizzontale per le barre e verticale per gli atomizzatori). Durante tale rilievo, infatti, alcuni tecnici, come quelli afferenti ai Centri prova “Coldiretti Cuneo” e “Impresa Verde Cuneo”, grazie ad una adeguata professionalità e preparazione, non si limitano al semplice rilievo della sufficiente simmetria di distribuzione tra i lati destro e sinistro (atomizzatori) e della uniformità di distribuzione trasversale (barre), ma consigliano anche l’agricoltore circa i parametri operativi (es. tipologie e numero di ugelli, pressione di esercizio, volume di distribuzione) più adeguati per le specifiche realtà aziendali (tipo di coltura, forma di allevamento, ecc.) e indicano come regolare la macchina per evitare perdite di prodotto al di sopra o al di sotto dell’area vegetativa della parete bersaglio (atomizzatori) o come individuare la più corretta altezza di lavoro della barra. Tali operazioni, anche se richiedono un tempo superiore a quello del semplice controllo funzionale per essere eseguite nel migliore dei modi, si sono rivelate

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assai utili al fine del miglioramento della qualità della distribuzione. In particolare, è stato possibile ottimizzare l’impiego dei prodotti fitosanitari e ridurre i costi per la difesa delle colture (minori volumi, minori dosaggi, minori perdite) ma garantendo comunque il necessario controllo di patogeni e parassiti. Questo risultato è testimoniato, soprattutto nell’areale frutticolo della provincia di Cuneo (Saluzzo, Savigliano, Fossano), dall’apprezzamento dimostrato, nei confronti di tale attività, dalla maggior parte degli agricoltori che, spesso, richiedono al Centro Prova una regolazione annuale della propria macchina irroratrice.

5 CONCLUSIONI

A seguito dell’entrata in vigore della Direttiva 128 nei prossimi anni l’attività di controllo funzionale delle macchine irroratrici sarà necessariamente implementata a livello nazionale e regionale. Sarà necessario, in particolare, procedere a:

1. aggiornare i tecnici già abilitati che sono interessati ad effettuare i controlli delle attrezzature (es. lance, atomizzatori spalleggiati, ecc.) per le quali non sono abilitati;

2. effettuare una formazione specifica sulla regolazione delle macchine irroratrici; 3. aggiornare i protocolli di prova tenendo conto dei nuovi limiti di accettabilità

che saranno indicati nella norma armonizzata in via di definizione (ISO/DIS 16122) che sostituirà l’attuale EN 13790.

In particolare, per ciò che riguarda il punto 1), il numero di controlli funzionali da eseguire sarà molto più elevato di quello attuale; infatti sulla base dei dati ISTAT si stima che solo in Piemonte operino oltre 52000 macchine irroratrici e tutte dovranno essere controllate almeno una volta entro il 2016. I tecnici abilitati dalla Regione Piemonte e i Centri Prova attualmente operativi sono numericamente sufficienti a far fronte mole di lavoro, ma dovranno necessariamente dedicare all’attività di controllo funzionale (e di regolazione) almeno 5-6 mesi l’anno.

BIBLIOGRAFIA

ISTAT, Censimento generale dell’agricoltura, 2000 Oggero G., Tamagnone M. & Latino G. Il controllo funzionale delle machine irroratrici in

Piemonte: risultati di tre anni di attività sperimentale, Atti Giornate Fitopatologiche, Baselga di Pinè (TN), 2002, volume 2 pp.101-108.

EN 13790. Agricultural machinery - Sprayer - Inspection of sprayers in use, 2003. Balsari P., Oggero G., Ghigo D., Liberatori S., Limongelli R. The ENAMA Working Group for

the national coordination of inspection activity in Italy. Mitteilungen aus der Biologischen Bundesanstalt für Land-und Forstwirthshaft Berlin-Dahlem n. 412, 2007 vol. 1; pp. 100-105.

Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, Gazzetta Ufficiale Unione Europea del 24/11/2009 L 309 pp.71-86.

ISO/DIS 16122 Agricultural and forestry machinery - Inspection of sprayers and liquid fertilizer distributors in use, 2010.