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TUTTI INSIEME VERSO FIRENZE MARIANO SALPINONE DI REMIGIO RUSSO oni cordiali e collaborazione, ma nel rispetto delle proprie responsabilità. È quanto emerso al termine dell’incontro, avvenuto venerdì scorso, tra il prefetto di Roma Franco Gabrielli e il sindaco Ignazio Marino, il primo dopo che il Governo ha incaricato il prefetto di affiancare il sindaco su Giubileo e uscita da Mafia Capitale. A questi livelli istituzionali non si potevano aspettare certo cose diverse. Marino ha spiegato che il Comune già dall’inizio dell’anno ha disposto atti per bloccare contratti anomali e iniziata la rotazione del personale nelle aree critiche come ambiente e sociale. Gabrielli ha ribadito la massima collaborazione con il Comune iniziata fin dal suo insediamento. In ogni caso, la Prefettura procederà alle sue verifiche verso il Comune solo nell’ambito delle procedure, così come previsto dalla legge, «all’esito di ciò daremo una sorta di bollino di qualità», ha rimarcato Gabrielli. T Abitare la terra Il messaggio dei vescovi per la Giornata per la custodia del creato, che si è celebrata in tutto il mondo il primo giorno di settembre mare non è guardarsi negli occhi, ma guardare nella stessa direzione» ricorda Antoine de Saint–Exupery. Così è bello sapere come le Chiese diocesane in Italia si stiano muovendo nella stessa direzione: insieme verso Firenze. Guardare insieme verso Firenze significa ricordare i prodigi del passato per riprendere coraggio così da volgersi al presente con occhi che sognano. La primissima capitale della cultura europea ci dimostra anche con i suoi edifici che in Cristo Gesù nasce il nuovo umanesimo. Mi ritrovo sempre più spesso a fermarmi con coppie che non hanno più una direzione comune, né la voglia o la consapevolezza di averla. Così resto privato della parola, senza neanche la possibilità di offrire un cammino di preghiera o di sacramenti, né di dare un numero di telefono di un consulente che possa aiutarle. Anche in questo caso però indico una direzione verso cui guardare, un sentiero che sembrerebbe mostrare davanti a sé solo un sepolcro chiuso: non è in mio potere aprirlo né superarlo. C’è però una storia che parla di un sepolcro trovato vuoto perché aperto, in cui il crocifisso è risorto: e la Chiesa è chiamata a indicarla e ritrovarvi lei stessa continuamente questa comune direzione. Anche nelle nostre parrocchie, nei diversi molteplici uffici pastorali, nelle diverse realtà ecclesiali tutto riprende vigore quando guardiamo nella stessa direzione: è la condizione per vivere riconciliati ed essere testimoni gioiosi del Risorto che camminano anche sulle acque in tempesta. Stimolante anche l’intervento di monsignor Galantino nell’ultimo incontro del comitato preparatorio che chiedeva di cogliere l’occasione del Convegno per rinvigorire il volto regionale delle Chiese in Italia: e questo chiama bene in causa anche noi, Chiese nel Lazio. Certamente staremo tutti in attesa dell’intervento del Papa al Convegno che farà ben incontrare il cammino delle nostre comunità diocesane con il dialogo costante che tutta la Chiesa vive col suo Sposo. Intanto abbiamo un invito per il cammino; la Chiesa ci ha lasciato una traccia per non perdere la direzione e ci ha indicato nella cura e nella preghiera i due binari attraverso cui percorrere il sentiero di Gesù. Le 5 vie indicate dalla Traccia non sono uno schema di analisi, ma nel loro insieme presentano il dinamismo che dovrebbe segnare le nostre giornate, così da viverle proprio come le viveva Lui: uscendo verso i più poveri, annunciando la buona novella, educando con l’abitare la loro condizione così da trasfigurarla in vita piena e gioiosa. Camminando insieme verso Firenze, cioè verso un’amicizia con Gesù che diventa storia, ci riscopriremo Chiesa, la bella Sposa di Cristo proprio mezzo secolo fa hanno sognato i Padri Conciliari. A « DI CARLA CRISTINI n umano rinnovato per abitare la Terra. Questo il titolo del messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata mondiale per la custodia del creato, che si è celebrata il 1° settembre. Si tratta di una giornata con carattere ecumenico perché nella stessa data, per la prima volta, è stata celebrata anche dalla Chiesa ortodossa. L’istituzione della Giornata è il primo frutto dell’enciclica Laudato si’. Francesco sottolinea la necessità di una “conversione ecologica” a cui i cristiani sono chiamati, perché “vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale” di una vita virtuosa. Nel loro messaggio, i Vescovi hanno messo in risalto come «quest’anno, a dare un particolare significato alla Giornata per la custodia del creato, vengono a convergere tanti elementi, a partire dall’Enciclica Laudato si’ che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale. Assume poi un forte rilievo il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze, così come il Giubileo della U misericordia». Una giornata vissuta con iniziative particolari anche dalla Chiesa laziale. Nella diocesi di Porto Santa Rufina ci sono state iniziative delle singole parrocchie con adorazione e celebrazione, ma il momento più significativo sarà quando il vescovo Reali, in occasione della festa patronale a Ponte Galeria di domenica 13, nel cui territorio c’è Malagrotta, accennerà proprio alla Valle Galeria, la bella valle della campagna romana dove 30 anni fa è stata aperta la discarica, e farà un forte riferimento alla necessità di un recupero ambientale dell’area. Nella diocesi di Gaeta invece, La domenica anche la Messa va in spiaggia, momento estivo della Parrocchia di San Biagio a Marina di Minturno. Nella serata di domenica scorsa è stata celebrata la Messa in riva al mare. In questa estate, seguendo l’invito di papa Francesco, la parrocchia di Marina ha cercato di essere una “Chiesa in uscita”. E con gioia ha accolto l’invito a celebrare il 1° settembre giornata per la custodia del creato e ha anticipato l’evento associandolo alla Celebrazione Eucaristica serale sul lido. Così dice il parroco don Francesco Guglietta: «La partecipazione numerosa, l’affetto delle persone e la gioia di poter celebrare nello spettacolo grandioso del nostro mare e del nostro golfo ci hanno confermato in questa intuizione di fare delle nostre spiagge un luogo di annuncio della bellezza di Dio e della verità del Signore Gesù. Continueremo anche il prossimo anno, sicuramente. E magari anche con altri momenti oltre la Messa. La celebrazione di domenica sera ci ha spinto alla contemplazione, ma anche alla conversione: a noi Dio ha affidato il giardino della creazione. Il “dominio” su di esso non serve ad abusarne, ma a svilupparne le potenzialità per vivere in profonda comunione con ogni essere vivente, con ogni cosa creata dal Signore. E abbiamo molto da fare per convertirci in questo! Ed è stato chiesto durante la Messa il dono della conversione anche “ambientale” proprio a Colui che trasforma in sé i doni del creato lavorati dall’uomo!» invito a portare il popolo affii- datogli «sui pascoli della vita» che «sono in alto! Se la tua gente ti vedrà salire “davanti” a loro... ti se- guirà»; invito a farsi pastore capace di camminare davanti, ma anche “in mezzo” al gregge condividendo il cammino e “dietro” di esso nel sa- per attendere i più deboli, quello ri- volto dal cardinal Bagnasco a mon- signor Pompili, da lui ordinato ieri vescovo nel Duomo di Rieti sulla cui cattedra episcopale egli si è subito insediato. Per don Domenico la gior- nata di avvio del suo ministero epi- scopale nel capoluogo sabino si era aperta con l’accoglienza alle porte della città e poi, nella piazza cen- trale, il saluto del sindaco Petran- geli. Con Bagnasco e i quattro con– L consacranti (il predecessore di Pom- pili Lucarelli, il vescovo della nativa diocesi anagnina Loppa, il reatino Chiarinelli e il segretario della Cei Galantino) altri tre cardinali (Vallini, Bassetti e Betori) e oltre trenta ve- scovi hanno sfilato per imporre le mani sul capo dell’ex sottosegreta- rio e direttore delle comunicazioni sociali della Cei. Accolto nel collegio episcopale, Pompili ha presieduto poi l’eucaristia, dicendosi, nel salu- to finale, fiducioso «che gli incontri e le cose da fare si moltiplicheran- no. Ho la sensazione di gente solida che ha a che fare con problemi con- creti in un contesto suggestivo e vi- vibile... Desidero, insieme a tutti, cre- denti e non credenti, lavorare per crescere insieme». (n.b.) Rieti. La diocesi ha un nuovo pastore. Pompili ordinato vescovo da Bagnasco ALBANO LO «STILE» DEL SACERDOTE a pagina 3 ANAGNI UN’ESTATE DA INCORNICIARE a pagina 4 C. CASTELLANA IL CREATO, DONO DEL SIGNORE a pagina 5 CIVITAVECCHIA UN’ECOLOGIA INTEGRALE a pagina 6 FROSINONE «SERVI DI DIO COME LORENZO» a pagina 7 GAETA «DIO CI CHIAMA OGNI MOMENTO» a pagina 8 LATINA IL PROGETTO «HABITATERRA» a pagina 9 PALESTRINA LA FAMIGLIA IN FESTA a pagina 10 PORTO-S. RUFINA VERSO LA MISERICORDIA a pagina 11 SORA PER ESSERE VERI TESTIMONI a pagina 13 TIVOLI LA FESTA DELL’«INCHINATA» a pagina 14 LAZIO SETTE ublimi i monti con la loro lussureggiante chioma verde o con le aride pie- traie che salgono bucando le nuvole. Straordinario il paesaggio marino: le lunghe distese di rena sottile o granulosa che le onde accarezzano o le sco- gliere che si precipitano nel mare per renderlo aggressivo e vivace. E che dire delle colline ricolme di paesini arroccati e di ulivi abbarbicati, pie- ne di luci e di ombre che dipingono scenari di una serena armonia. Il pae- saggio nel nostro Lazio, diciamolo, è proprio straordinario! Il Santo Padre ha istituito una giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Si è ce- lebrata all’inizio di questo mese. La Cei, dieci anni fa, ha istituito una gior- nata per la custodia del creato. Integrity sarebbe l’originale. Ma il nome da- to dal Papa è più bello. Non l’integrità, ma il curare. Mi piace di più. Non tanto preservare, che, alla fine, è anche un po’ comodo. Ma prendersi cura della creazione, che vuol dire amare. Essere attenti. Lodare. Conoscere. Sta- re attenti. Ma ancor di più mi piace che non sia una semplice giornata commemorati- va, celebrativa. Ma che sia una giornata di preghiera! E qui la cosa si fa in- trigante. Interessarci della creazione spetta proprio a noi uomini! Che mai potrà significare “pregare per la cura del creato”? Esprime benissimo l’idea che “ogni dono perfetto viene dall’alto”, che se non ci convertiamo, se Dio non ci dona luce e forza non possiamo davvero prenderci cura della natura che ci circonda. Così, Signore, facci amare questo straordinario paesaggio in cui ci hai posto! Donaci di scoprirlo, di custodirlo, di farlo crescere con armonia. Donaci di a- ver cura dei mari, dei monti, del nostro splendido Lazio. Francesco Guglietta S NELLE DIOCESI RIETI LA CITTÀ ACCOGLIE IL NUOVO PRESULE a pagina 12 Tocca proprio a noi curare la creazione Domenica, 6 settembre 2015 Avvenire - Redazione Roma Piazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209 Email: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane Piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano; Telefono: 02.6780554 - Fax: 02.6780483 Sito web: www.avvenire.it Email: [email protected] Coordinamento: Salvatore Mazza DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 TORNO SUBITO OCCASIONE PER MILLE a pagina 2 IL FATTO Monsignor Domenico Pompili Il prefetto Gabrielli e il sindaco Marino vertice. Gabrielli e Marino, collaborazione su Giubileo e uscita da «Mafia capitale»

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TUTTI INSIEMEVERSO FIRENZE

MARIANO SALPINONE

DI REMIGIO RUSSO

oni cordiali e collaborazione,ma nel rispetto delle proprieresponsabilità. È quanto emerso

al termine dell’incontro, avvenutovenerdì scorso, tra il prefetto diRoma Franco Gabrielli e il sindacoIgnazio Marino, il primo dopo che ilGoverno ha incaricato il prefetto di

affiancare il sindaco suGiubileo e uscita da MafiaCapitale. A questi livelliistituzionali non sipotevano aspettare certocose diverse. Marino haspiegato che il Comune giàdall’inizio dell’anno hadisposto atti per bloccarecontratti anomali e iniziatala rotazione del personalenelle aree critiche come

ambiente e sociale. Gabrielli haribadito la massima collaborazionecon il Comune iniziata fin dal suoinsediamento. In ogni caso, laPrefettura procederà alle sueverifiche verso il Comune solonell’ambito delle procedure, cosìcome previsto dalla legge, «all’esitodi ciò daremo una sorta di bollino diqualità», ha rimarcato Gabrielli.

T

Abitare la terraIl messaggio dei vescovi per la Giornata per la custodia del creato,che si è celebrata in tutto il mondo il primo giorno di settembre mare non è guardarsi negli

occhi, ma guardare nellastessa direzione» ricorda

Antoine de Saint–Exupery. Così èbello sapere come le Chiese diocesanein Italia si stiano muovendo nellastessa direzione: insieme verso Firenze.Guardare insieme verso Firenzesignifica ricordare i prodigi del passatoper riprendere coraggio così davolgersi al presente con occhi chesognano. La primissima capitale dellacultura europea ci dimostra anche coni suoi edifici che in Cristo Gesù nasceil nuovo umanesimo. Mi ritrovosempre più spesso a fermarmi concoppie che non hanno più unadirezione comune, né la voglia o laconsapevolezza di averla. Così restoprivato della parola, senza neanche lapossibilità di offrire un cammino dipreghiera o di sacramenti, né di dareun numero di telefono di unconsulente che possa aiutarle. Anchein questo caso però indico unadirezione verso cui guardare, unsentiero che sembrerebbe mostraredavanti a sé solo un sepolcro chiuso:non è in mio potere aprirlo nésuperarlo. C’è però una storia cheparla di un sepolcro trovato vuotoperché aperto, in cui il crocifisso èrisorto: e la Chiesa è chiamata aindicarla e ritrovarvi lei stessacontinuamente questa comunedirezione. Anche nelle nostreparrocchie, nei diversi molteplici ufficipastorali, nelle diverse realtà ecclesialitutto riprende vigore quandoguardiamo nella stessa direzione: è lacondizione per vivere riconciliati edessere testimoni gioiosi del Risorto checamminano anche sulle acque intempesta. Stimolante anchel’intervento di monsignor Galantinonell’ultimo incontro del comitatopreparatorio che chiedeva di coglierel’occasione del Convegno perrinvigorire il volto regionale delleChiese in Italia: e questo chiama benein causa anche noi, Chiese nel Lazio.Certamente staremo tutti in attesadell’intervento del Papa al Convegnoche farà ben incontrare il camminodelle nostre comunità diocesane con ildialogo costante che tutta la Chiesavive col suo Sposo. Intanto abbiamoun invito per il cammino; la Chiesa ciha lasciato una traccia per non perderela direzione e ci ha indicato nella curae nella preghiera i due binariattraverso cui percorrere il sentiero diGesù. Le 5 vie indicate dalla Traccianon sono uno schema di analisi, manel loro insieme presentano ildinamismo che dovrebbe segnare lenostre giornate, così da viverle propriocome le viveva Lui: uscendo verso i piùpoveri, annunciando la buona novella,educando con l’abitare la lorocondizione così da trasfigurarla in vitapiena e gioiosa. Camminando insiemeverso Firenze, cioè verso un’amiciziacon Gesù che diventa storia, ciriscopriremo Chiesa, la bella Sposa diCristo proprio mezzo secolo fa hannosognato i Padri Conciliari.

DI CARLA CRISTINI

n umano rinnovato perabitare la Terra. Questo iltitolo del messaggio dei

Vescovi italiani per la Giornatamondiale per la custodia del creato,che si è celebrata il 1° settembre. Sitratta di una giornata con carattereecumenico perché nella stessa data,per la prima volta, è stata celebrataanche dalla Chiesa ortodossa.L’istituzione della Giornata è ilprimo frutto dell’enciclica Laudatosi’. Francesco sottolinea la necessitàdi una “conversione ecologica” acui i cristiani sono chiamati, perché“vivere la vocazione di esserecustodi dell’opera di Dio è parteessenziale” di una vita virtuosa. Nelloro messaggio, i Vescovi hannomesso in risalto come «quest’anno,a dare un particolare significato allaGiornata per la custodia del creato,vengono a convergere tantielementi, a partire dall’EnciclicaLaudato si’ che Papa Francesco hadedicato alla questione ambientale.Assume poi un forte rilievo il 5°Convegno Ecclesiale Nazionale diFirenze, così come il Giubileo della

Umisericordia». Una giornata vissutacon iniziative particolari anchedalla Chiesa laziale. Nella diocesi diPorto Santa Rufina ci sono stateiniziative delle singole parrocchiecon adorazione e celebrazione, mail momento più significativo saràquando il vescovo Reali, inoccasione della festa patronale aPonte Galeria di domenica 13, nelcui territorio c’è Malagrotta,accennerà proprio alla ValleGaleria, la bella valle dellacampagna romana dove 30 anni faè stata aperta la discarica, e farà unforte riferimento alla necessità diun recupero ambientale dell’area.Nella diocesi di Gaeta invece, Ladomenica anche la Messa va inspiaggia, momento estivo dellaParrocchia di San Biagio a Marinadi Minturno. Nella serata didomenica scorsa è stata celebrata laMessa in riva al mare. In questaestate, seguendo l’invito di papaFrancesco, la parrocchia di Marinaha cercato di essere una “Chiesa inuscita”. E con gioia ha accoltol’invito a celebrare il 1° settembregiornata per la custodia del creato eha anticipato l’evento associandolo

alla Celebrazione Eucaristica seralesul lido. Così dice il parroco donFrancesco Guglietta: «Lapartecipazione numerosa, l’affettodelle persone e la gioia di potercelebrare nello spettacolograndioso del nostro mare e delnostro golfo ci hanno confermatoin questa intuizione di fare dellenostre spiagge un luogo diannuncio della bellezza di Dio edella verità del Signore Gesù.Continueremo anche il prossimoanno, sicuramente. E magari anchecon altri momenti oltre la Messa. Lacelebrazione di domenica sera ci haspinto alla contemplazione, maanche alla conversione: a noi Dioha affidato il giardino dellacreazione. Il “dominio” su di essonon serve ad abusarne, ma asvilupparne le potenzialità pervivere in profonda comunione conogni essere vivente, con ogni cosacreata dal Signore. E abbiamomolto da fare per convertirci inquesto! Ed è stato chiesto durantela Messa il dono della conversioneanche “ambientale” proprio a Coluiche trasforma in sé i doni del creatolavorati dall’uomo!»

invito a portare il popolo affii-datogli «sui pascoli della vita»

che «sono in alto! Se la tua gente tivedrà salire “davanti” a loro... ti se-guirà»; invito a farsi pastore capacedi camminare davanti, ma anche “inmezzo” al gregge condividendo ilcammino e “dietro” di esso nel sa-per attendere i più deboli, quello ri-volto dal cardinal Bagnasco a mon-signor Pompili, da lui ordinato ierivescovo nel Duomo di Rieti sulla cuicattedra episcopale egli si è subitoinsediato. Per don Domenico la gior-nata di avvio del suo ministero epi-scopale nel capoluogo sabino si eraaperta con l’accoglienza alle portedella città e poi, nella piazza cen-trale, il saluto del sindaco Petran-geli. Con Bagnasco e i quattro con–

’L consacranti (il predecessore di Pom-pili Lucarelli, il vescovo della nativadiocesi anagnina Loppa, il reatinoChiarinelli e il segretario della CeiGalantino) altri tre cardinali (Vallini,Bassetti e Betori) e oltre trenta ve-scovi hanno sfilato per imporre lemani sul capo dell’ex sottosegreta-rio e direttore delle comunicazionisociali della Cei. Accolto nel collegioepiscopale, Pompili ha presiedutopoi l’eucaristia, dicendosi, nel salu-to finale, fiducioso «che gli incontrie le cose da fare si moltiplicheran-no. Ho la sensazione di gente solidache ha a che fare con problemi con-creti in un contesto suggestivo e vi-vibile... Desidero, insieme a tutti, cre-denti e non credenti, lavorare percrescere insieme». (n.b.)

Rieti.La diocesiha un nuovopastore. Pompiliordinato vescovoda Bagnasco

◆ ALBANOLO «STILE»DEL SACERDOTE

a pagina 3

◆ ANAGNIUN’ESTATEDA INCORNICIARE

a pagina 4

◆ C. CASTELLANAIL CREATO, DONODEL SIGNORE

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIAUN’ECOLOGIAINTEGRALE

a pagina 6

◆ FROSINONE«SERVI DI DIOCOME LORENZO»

a pagina 7

◆ GAETA«DIO CI CHIAMAOGNI MOMENTO»

a pagina 8

◆ LATINAIL PROGETTO«HABITATERRA»

a pagina 9

◆ PALESTRINALA FAMIGLIAIN FESTA

a pagina 10

◆ PORTO-S. RUFINAVERSOLA MISERICORDIA

a pagina 11

◆ SORAPER ESSEREVERI TESTIMONI

a pagina 13

◆ TIVOLILA FESTADELL’«INCHINATA»

a pagina 14

LAZIOSETTE

ublimi i monti con la loro lussureggiante chioma verde o con le aride pie-traie che salgono bucando le nuvole. Straordinario il paesaggio marino:

le lunghe distese di rena sottile o granulosa che le onde accarezzano o le sco-gliere che si precipitano nel mare per renderlo aggressivo e vivace.E che dire delle colline ricolme di paesini arroccati e di ulivi abbarbicati, pie-ne di luci e di ombre che dipingono scenari di una serena armonia. Il pae-saggio nel nostro Lazio, diciamolo, è proprio straordinario! Il Santo Padre haistituito una giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Si è ce-lebrata all’inizio di questo mese. La Cei, dieci anni fa, ha istituito una gior-nata per la custodia del creato. Integrity sarebbe l’originale. Ma il nome da-to dal Papa è più bello. Non l’integrità, ma il curare. Mi piace di più. Nontanto preservare, che, alla fine, è anche un po’ comodo. Ma prendersi curadella creazione, che vuol dire amare. Essere attenti. Lodare. Conoscere. Sta-re attenti.Ma ancor di più mi piace che non sia una semplice giornata commemorati-va, celebrativa. Ma che sia una giornata di preghiera! E qui la cosa si fa in-trigante. Interessarci della creazione spetta proprio a noi uomini! Che maipotrà significare “pregare per la cura del creato”? Esprime benissimo l’ideache “ogni dono perfetto viene dall’alto”, che se non ci convertiamo, se Dionon ci dona luce e forza non possiamo davvero prenderci cura della naturache ci circonda. Così, Signore, facci amare questo straordinario paesaggio in cui ci hai posto!Donaci di scoprirlo, di custodirlo, di farlo crescere con armonia. Donaci di a-ver cura dei mari, dei monti, del nostro splendido Lazio.

Francesco Guglietta

S

NELLE DIOCESI

◆ RIETILA CITTÀ ACCOGLIEIL NUOVO PRESULE

a pagina 12

Tocca proprio a noi curare la creazione

Domenica, 6 settembre 2015

Avvenire - Redazione RomaPiazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209

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DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE:PROGETTO PORTAPAROLAmail: [email protected] ABBONAMENTINUMERO VERDE 800820084

◆ TORNO SUBITOOCCASIONEPER MILLE

a pagina 2

IL FATTO

Monsignor Domenico Pompili

Il prefetto Gabrielli e il sindaco Marino

vertice.Gabrielli e Marino, collaborazionesu Giubileo e uscita da «Mafia capitale»

TECNAVIA [CROPPDFINORIG] crop = -45 -30 -45 -30

«Tornosubito»,occasioneper mille

Successo per il progetto della Regione che miraa offrire ai giovani opportunità di formazioneoltre i confini del Lazio, per poi farli rientrare

La basilica papale

Tantissimii sacerdoti e i religiosipresentialla celebrazionedel 22 agostocon il vescovoAntonazzoe l’abatedi Montecassino

Canneto, da santuario a «Basilica Pontificia»DI RICCARDO PETRICCA

lle prime luci dell’alba, la Valledi Canneto si è svegliata conquel profumo di festa che si

respira da secoli in questo luogosanto nel giorno della festa liturgicadi Maria Santissima. Proprio così il 22agosto scorso l’elevazione a BasilicaPontificia concessa dal Santo Padre alSantuario della Madonna di Canneto,è diventare una realtà. Comeannunciato dal vescovo GerardoAntonazzo il 26 luglio al rientro dellaPeregrinatio mariana. Tantissimisacerdoti e religiosi presenti: l’abate diMontecassino Dom Donato Ogliari, ivescovi emeriti Luca Brandolini eFilippo Iannone ed i vescovi dellevicine diocesi Ambrogio Spreaficovescovo di Frosinone–Veroli–Ferentino, Lorenzo Loppa vescovo diAnagni–Alatri, Angelo Spina vescovo

Adi Sulmona Valva. Il culto dellaVergine Bruna di Canneto, infatti,non è solo della nostra diocesi ma ditutta l’Italia Centrale. Proprio suquesto si è concentrata la prima partedell’Omelia del Cardinale GiuseppeBertello, Presidente del Governatoratodello Stato della Città del Vaticanoche ha presieduto la celebrazione:«Questo è un momento importantenon solo per la vostra diocesi ma unpò per tutto il circondario, laMadonna di Canneto ha questastorica devozione che haaccompagnato durante i secoli la vitadelle vostre comunità cristiane e noioggi siamo solo gli ultimi di questalunga catena di devoti e di fedeli chesiamo saliti qui per deporre ai suoipiedi innanzitutto la nostra fede ed inostri propositi di vita cristiana, peròanche i nostri desideri, le nostreintenzioni, le nostre sofferenze». Non

è mancata la presenza di tanteautorità civili e militari, il momentopiù toccante e solenne è stato quandoil Vescovo ha affidato, a nome di tuttii presenti e della diocesi, il vivodesiderio che Papa Francesco venga aCanneto a celebrare l’Eucarestia. IlCard. Bertello ha annunciato che sisarebbe fatto personalmente portatorepresso il Santo Padre della richiesta laprossima settimana durante unincontro privato già fissato con ilPontefice. La cerimonia è proseguitacon il rito della dedicazione delSantuario di Maria SS. di Canneto e laconsacrazione dell’altare: con labenedizione ecco che acquista ilcarattere della pietra del sacrificio, èGesù stesso che si offrirà per noi suquesto altare, che rinnoverà per noil’eucarestia, il suo mistero della nostrasalvezza. La consacrazione dell’altareè terminata quando il cardinale ha

posto al suo interno le reliquie deiSanti Martiri Giuliano e Faustosecondo il Cerimoniale Episcoporum.Tutta la liturgia è stata animata dallaCorale della Cattedrale di Sora incollaborazione con il coro Città diPicinisco, di Fontechiari e S.Onofriodiretta dal M. Giacomo Cellucci. Leparti soliste sono state affidate adAndrea Conti e Anna LauraTamburro; il tutto sapientementeaccompagnato all’organo daMarianna Polsinelli. Al termine dellaMessa il sentito saluto di DonAntonio Molle, rettore del Santuarioche, visibilmente emozionato. Nelpomeriggio il saluto delle Compagniee l’arrivederci a Maria. Poi laprocessione nei boschi, guidata dalVescovo, della Madonna Bianca chetorna nella chiesa di Settefrati dovesono continuati i festeggiamenti finoa sera.

DI ANNA MOCCIA

uasi 1.000 ragazzi hannoun’opportunità in più: studiareun anno all’estero e tornare piùpreparati. Prima non si pagavano

neanche le borse di studio. Il Lazio cambia».Così il Presidente Zingaretti ha commentatosu Twitter l’opportunità offerta e sostenutadalla Regione Lazio attraverso la nuovaedizione del bando “Torno subito”, volto adagevolare per il secondo anno l’inserimentodei giovani nel mondo del lavoro. Sono 993i giovani universitari domiciliati nel Lazio, dietà compresa tra i 18 e i 35 anni, che hannopresentato la loro proposta progettuale nel2015 e che finalmente potranno finanziare ipropri percorsi di formazione o esperienzalavorativa in Italia e all’estero. Per poitornare nel Lazio, a competenze acquisite,

Q«per far sviluppare il sistema regionale.Il bando, finanziato complessivamente con13 milioni di euro del Fondo SocialeEuropeo 2014/2020 (più del doppio rispettoai 5,4 disponibili lo scorso anno), hapermesso di accomunare progetti chespaziano in settori diversi. Tra i progettiapprovati: 169 progetti nel settore cultura ecreatività; 145 per green economy, energia eambiente; 60 per ICT– Information andCommunication Technology; 140 perinclusione e innovazione sociale; 393 perricerca sperimentale, innovazione diprocesso, prodotto o di organizzazione; e 86in altri settori.Per quanto riguarda invece l’identikit dei 993vincitori, il nuovo sistema informatico per lapresentazione delle domande ha permessodi ottenere l’identificazione dei partecipantiin tempo reale: lo stato occupazionale

registra 547 inoccupati e 446 disoccupati, dicui 819 sono residenti nel Lazio, mentre 174sono domiciliati in regione. La grandemaggioranza dei vincitori (798) è laureato,56 hanno un titolo post laurea, mentre 122sono ancora studenti universitari. Per la lineadelle professioni cinematografiche risultanoanche 17 diplomati. Per quanto concerne lelocalità di soggiorno, sono 197 i vincitoriche resteranno fuori dal Lazio (in Italia oall’estero) per un periodo fino a 12 mesi,337 si recheranno per un periodo all’esterofino a 6 mesi, e 387 svolgeranno laformazione in altre regioni italiane. In nettamaggioranza tra i partecipanti le donne (602contro 398 uomini). Il loro successo è latestimonianza di come le donne sianooramai pronte per chiudere il divario digenere in ogni campo. L’elenco dei vincitorisu: www.regione.lazio.it/tornosubito.

Tra i progetti approvati: 169 progetti nelsettore cultura e creatività; 145 per greeneconomy; 60 per ICT– Information andCommunication Technology; 140 perinclusione e innovazione sociale; 393 perricerca sperimentale e innovazione

Verso una mappatura delle «location»el Lazio arriva la prima mappa-tura delle location, delle societàe dei professionisti nel settore

dell’audiovisivo, prima monopolio del-le film commition e della agenzie del set-tore. La Regione Lazio lancia sul web leschede di auto candidatura con l’obiet-tivo di promuovere e sostenere la pro-duzione cinematografica. Un databasesempre aggiornato per incrementare ilnumero delle produzioni internaziona-li, esaltando il patrimonio naturale, ar-chitettonico e artistico del territorio.«L’attrazione di investimenti può darenuova linfa ad un settore strategico e di

N grande tradizione. La produzione di o-pere cinematografiche è un formidabi-le strumento di promozione turistica eculturale da quale può scaturire un si-gnificativo aumento dell’indotto, del-l’occupazione e delle presenze dei viag-giatori», si legge nel comunicato stam-pa. Enti locali e privati, cittadini e asso-ciazioni possono candidarsi da subitoper ospitare set per la produzione au-diovisiva mentre i professionisti del set-tore e le società residenti nel Lazio pos-sono rientrare nella banca dati. Al di là degli storici film girati a Roma,l’intero territorio regionale è da decen-

ni set cinematografico privilegiato: “Pergrazia ricevuta” e “Straziami, ma di ba-ci saziami” con Nino Manfredi, “Pane,amore e fantasia” e “L’Armata Branca-leone” in ciociaria; tra Itri e Fondi si ri-cordano le scene della “Ciociara”, “Chie-dimi se sono felice” a Terracina, “Di-vorzio all’italiana” a Sabaudia, il “Saty-ricon” tra Latina e Ponza e potremmocontinuare fino all’ultimo film di Pie-raccioni girato tra Ventotene e Gaeta,dove sono in corso in questi giorni le ri-prese per il nuovo lavoro con Marghe-rita Buy.

Simona Gionta

Incontro per Assistenti ecclesiasticil prossimo 21 e 22 ottobre si terrà presso il Roma ScoutCenter (largo dello Scautismo 1, Roma) un incontro per

assistenti ecclesiastici. La due giorni, rivolta ai sacerdotiche sono all’inizio dell’esperienza di Ae in un grupposcout, vuole offrire un quadro generale ed organico del-lo scoutismo proposto oggi dall’Agesci. Il programma verterà su tre fuochi: la conoscenza del-l’associazione: patto associativo, statuto, formazione ca-pi, progetti; lo scoutismo cattolico: scoutismo, cattolice-simo, chiesa; il metodo scout: principi generali.Per partecipare al corso è obbligatoria l’iscrizione tra-mite il sito buonacaccia.net da effettuare entro il 10 ot-tobre.

Alessandro Paone

I

«Che possiate ascoltare la sua voce e rispondere numerosi»

Alcuni dei presenti all’incontro di giovedì scorso

DI OTTORINO PASQUETTI

l Signore è passato in mezzo a voi perla Sua chiamata. A nome della Chiesagrazie per le vocazioni. La Chiesa ha

bisogno di voi, Cristo ha bisogno di voi. Invarie parti del mondo la Chiesa soffre. Cisono Chiese in cui da anni non ci sono piùvotazioni». Con queste parole il cardinaleStanislaw Rylko, presidente del PontificioConsiglio per i Laici, si è rivolto ai 5000

giovani del Cammino neocatecumenaleradunati giovedì scorso da Kiko Arguellonella Basilica di San Paolo fuori le mura peruna chiamata vocazionale per la Cina. Kikoha salutato la rappresentanza di giovaniprovenienti dal Libano, dal Molise, dalLazio, dalla Campania, dall’Umbria e daOrbetello. Proprio in apertura Rylko avevasottolineato come questo fosse un«momento decisivo per la vita di molti divoi» e invocando lo Spirito Santo avevaesclamato forte:«Che possiate ascoltare laSua voce e possiate rispondere alla Suachiamata generosi e numerosi». «Il TerzoMillennio sarà quello della evangelizzazionedell’Asia già iniziata. Per la Cina occorrono20 mila presbiteri», ha detto Kikoassicurando che a provvedervi il Signore hagià cominciato. Arguello si è soffermato suibuoni rapporti esistenti con la Chiesaclandestina cinese ed ha spiegato la nascitadi comunità neocatecumenali nel suo seno.

Poi ha informato l’assemblea dei suoi giriper l’Europa tenendo incontri che hannosuscitato numerose vocazioni a Santiago, aValencia, in Polonia, a Brescia, a Catania e aNapoli. Ciò anche perché il numero deiSeminari Redemptoris Mater aperti nelmondo è salito a 103. «L’Europa è atea e urgela sua rievangelizzazione. Per i danniprovocati dal comunismo l’Arcivescovo diUtrecht cardinale Willem Jacobus Eijk. mi hadetto che le sue chiese sono spopolate e nedovrà vendere 1500! All’Europa che soffre ènecessario portare il dono di iniziazionecristiana del Cammino neocatecumenale» Ilcardinale Rylko che presiedeva l’incontro, haimposto le mani ai 21 giovani alzatisi per ilseminario, alle 20 ragazze per il convento ealle 12 giovanissime coppie di sposi con figliper la missio ad gentes da impiantare nellaRepubblica popolare. Al terminedell’incontro, sotto uno scroscio di applausie di canti gioiosi, Kiko ha consegnato unrosario a 50 ragazzi, che venerdì mattinal’hanno pregato ai Martiri Canadesi in favoredella Chiesa dell’ex Germania ove il grupposi recherà prossimamente.

I «numeri» del Lazio

Nel Lazio il Camminoneocatecumenale èattecchito con più forzagrazie alle equipes che dal1968 hanno portato ailontani la Parola di Dionelle diocesi i cui vescovihanno ritenuto chel’esperienza potesse farfruttare i doni del Concilioimprimendo nuovi stimolialle loro Chiese locali. Peruna rilevazione nonufficiale, le parrocchieinteressate sono oltre 150con più di mille comunità. Èattivo a Roma un seminariodiocesano internazionaleRedemptoris Mater cheaccoglie le numerosevocazioni giovanili destinatealla nuova evangelizzazionee alla missionarietà. (O.P.)

5000 giovani del Camminoneocatecumenale radunatigiovedì scorso a Romaper una chiamatavocazionale per la Cina

Bagnasco a «La Guardia»l Giubileo Straordinario si avviaverso la fase conclusiva. Il ve-

scovo diocesano Gerardo Antonaz-zo impartirà, domenica 6 settem-bre ore 19, al Santuario della Ma-donna della Guardia, la Benedi-zione Papale. La concelebrazionepresieduta dal cardinale Angelo Ba-gnasco di giovedì 10 settembrechiuderà questo tempo di specialegrazia. Dopo l’apertura della Porta Santaavvenuta lo scorso 25 maggio, ilGiubileo Straordinario, concesso daPapa Francesco in occasione delmillenario della fondazione delSantuario e del centenario dell’in-coronazione della Madonna DellaGuardia, la comunità di San Gio-vanni Incarico si prepara a vivere lachiusura di una esperienza parti-colarmente significativa.

Gaetano Battaglini

I

giubileo

corsi scout cinema

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 6 settembre 2015

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DI ILARIA PARENTE

a questo numero avviamo una serie diracconti per condividere le esperienzevissute dai giovani del VolEst, che han-

no ricevuto il mandato a luglio nella festa del-le sante Rufina e Seconda. I volontari deside-rano offrire a tutti i fedeli la conoscenza diquanto hanno fatto a nome di tutta la Chiesadi Porto–Santa Rufina. Si inizia dalla prima inordine cronologico, quella che ha visto impe-gnato il gruppo impegnato nel Cara (Centrod’accoglienza per richiedenti asilo) di Castel-nuovo di Porto.L’iniziativa è durata dal 26 luglio al 1° agostoed ha interessato 15 ospiti del Cara. Tutti uo-mini di nazionalità nigeriana eccetto un eri-treo, di età compresa tra i 19 ed i 38 anni. Coni richiedenti asilo hanno operato 10 volonta-ri, tra cui la maestra delle novizie ed una novi-zia della congregazione delle Figlie della Chie-sa, seguiti da padre José Torres, vice–parroco

di Santa Lucia a Pontestorto dove ha sede ilCara. Le attività si sono svolte nella strutturadelle religiose nella periferia romana. L’idea i-niziale era quella di proporre una settimana diconvivenza diurna proponendo un’esperien-za di famiglia e di amicizia. Obiettivo piena-mente raggiunto. Sono state avviate lezioni d’i-taliano su specifiche tematiche, abbinando laparte teorica a laboratori e giochi per aiutare amemorizzare meglio i contenuti. Ad esempiosono state dedicate alcune mattine all’acquisi-zione di vocaboli utili per la gestione della cu-cina, simulando il quotidiano acquisto di ci-bo e beni, fino ad effettuare una spesa reale inun supermercato, fatta dagli ospiti in autono-mia ma con l’accompagnamento dei volonta-ri. Un altro momento formativo è stato quel-lo della presentazione e descrizione di sé, uti-le per entrare in relazione con gli altri in un lin-gua nuova. Entusiasmante poi la lezione sullageografia e la cultura italiana tenuta da mon-signor Reali. Attraverso una cartina il vescovo

ha spiegato alcuni elementi essenziali per ca-pire cosa sia l’Italia, rispondendo alle puntua-li e interessanti domande dei giovani. Moltidegli africani erano sorpresi, quasi sbalorditi,di poter sedere a tavola con un vescovo e par-largli senza alcun formalismo. La settimana si è conclusa con la Festa dell’a-micizia, aperta a tutti e pensata quale occasio-ne di incontro, conoscenza, condivisione. U-na proposta per mostrare che la relazione trale persone può essere semplice e profonda masoprattuto possibile e portatrice di un futuroda inventare insieme.Sentendo l’umore e i commenti a caldo delgruppo VolEst non si può non leggere una sod-disfazione per quanto fatto. È stata per moltiun’occasione per crescere, sperimentando qua-le sia la fatica del «superarsi», andare oltre le e-mozioni che queste situazioni comportano perfavorire un incontro sereno e positivo, per im-parare cosa significhi nei fatti condividere, ac-cogliere e servire Dio, amando l’altro.

DIl ritorno dalla missione

Martedì sera tutti ipartecipanti all’ultimoVolEst (VolontariatoEstivo) sono invitati allaprima riunione per iniziarela verifica delle esperienzedi missione.Si tratta di un momentoessenziale che è parteintegrante del percorso divolontariato, così come loè stato quello dellapreparazione.È opportuno che tuttisiano presenti.L’incontro si terrà pressol’auditorium dellaparrocchia di Cesano alleore 20.30.(volest.wordpress.com)Il vesovo Reali con un richiedente asilo

Verso la MisericordiaReali. I primi appuntamenti dell’anno pastoralecome vere occasioni di preparazione al giubileoDI SIMONE CIAMPANELLA

ella lettera per l’iniziodell’anno pastorale,monsignor Reali ricorda che

la diocesi di Porto–Santa Rufina,come la comunità cristiana diTessalonica, è in cammino da treanni «perché la Parola di Diocorra» (2 Ts 3,1–2). Nel 2013, ci sipose “Davanti al Dio che parla”,soffermandosi sullo stupore dellacreazione e di ogni creatura inpresenza dell’«inaudito». «Parlò etutto fu creato, comandò e tutto fucompiuto» (Sal 33,9), fumonsignor Giuseppe Pulcinelli apresentare, durante l’assemblea diquell’anno, il mistero della vocepotente e straordinariadi Elohim. Poi attraversoil contributo del vescovoRomano Rossi di CivitaCastellana, si osservòcome la Parola agiscacontinuamente nella vitadelle comunità cristianedivenendo sostegnocostante della sua azionequotidiana, «come unasorgente le cui acquenon inaridiscono» (Is58,11). Essere convocati da Dio fasbocciare “dalla Parola la vita”,questo il tema seguito nel 2014.Questa chiamata implica non solol’azione della grazia che permettedi udirne la voce ma anche lascoperta della personale vocazione.Il cardinale Silvano Piovanelli,nella prima relazionedell’assemblea, invitò acomprendere l’impegno di ognipersona: «Avete accolto la parola diDio che opera in voi credenti» (1Ts 2,13). Pertanto, continuò poimonsignor Paolo Giulietti, sidiventa anche responsabili diquesto dono gratuito, dovendodecidersi per rispondere con lapropria azione quotidianaattraverso una conversionecontinua del cuore e della mente,«La mia parola non è forse come ilfuoco e come un martello chespacca la roccia?» (Ger 23,29). Con

Nla prossima assemblea,dal 25 al 26 settembrepresso il Centropastorale diocesano,continua il vescovo nellamissiva, si avvierà laterza e ultima fase delpercorso, “Parole edopera di misericordia”. Ilprimo giorno donAngelo Maria Fanucci,della ComunitàCapodarco di Gubbio,terrà la relazione“Responsabili nelmondo come segno vivodi misericordia”, ilsabato invece il vescovoDomenico Pompili di

Rieti, proporrà il tema“Perché la Chiesa siaun’oasi di misericordia”.Ben si adatta alla partefinale di questo triennio,«la sorpresa di papaFrancesco» dell’annodedicato allaMisericordia, perché ilmessaggio che parla eopera attraverso idiscepoli del Signore ècredibile quando simanifesta come segnovisibile presso tutti di quellamisericordia ricevuta e operantenel mondo. È opportuno quindiprepararsi all’assemblea attraversola lettura della Misericordiae Vultus,che sarà il testo base di tutti i lavoriassembleari. Il vescovo sottolineache i tradizionali appuntamentidiocesani che ci separano dalgiorno di apertura del giubileo, l’8

dicembre, possono essere accolticome un piccolo pellegrinaggioper prepararsi adeguatamente avivere bene questo tempo digrazia. Una serie di occasioni perritornare insieme al cuore dellafede cristiana che si aprirà sabatoprossimo con il pellegrinaggiodiocesano a Ceri e, dopol’assemblea, continuerà con la

preghiera per le famiglie il 3ottobre a Roma in piazza SanPietro dalle ore 18 alle 19.30insieme al Papa. In ultimomonsignor Reali segnala la festa disant’Ippolito, primo vescovo diPorto e patrono principale delladiocesi, domenica 5 ottobre aFiumicino.(www.diocesiportosantarufina.it).

Dall’assembleadiocesana sul tema«Parole ed opere dimisericordia» conFanucci e Pompilialla festa di sant’Ippolitoprimo vescovo di Porto

DI GIANNI CANDIDO

n momento di stacco dalle at-tività quotidiane può certa-mente favorire la dimensione

spirituale e aiutare chi vuole ap-profondire la natura del proprio rap-porto con la fede. Eppure non è det-to che sia l’unica strada. C’è anche lapossibilità di perseguire quell’obiet-tivo mantenendo gli impegni di tut-ti i giorni. È così che nasce l’interes-sante proposta di Casa Balthasar (ViaNomentana 236, 00162 Roma) chein collaborazione con la parrocchiadei Sacri Cuori di Gesù e Maria pre-senta una settimana residenziale pres-so la Casa delle Suore delle Poverel-le (Via Baccarica, 5, La Storta–Roma)dal 15 al 21 novembre. I destinataridell’iniziativa sono giovani dai 18 ai28 anni, che continuando a seguire ipropri obblighi professionali o di stu-dio hanno l’occasione di vivere in-sieme per un periodo sotto la guidadi un sacerdote. Durante i giorni dipermanenza si imparerà a integrare la

propria vita con una più intensa at-tenzione alla speranza, all’amore e al-la fede del cristiano. Offrire cioè un’e-sperienza concreta e accessibile aquanti aspirino a donarsi con mag-giore pienezza al Signore continuan-do le loro attività «temporali».La convivenza si svolge in un’atmo-sfera d’evangelica semplicità con loscopo di offrire spazi e tempi per losvolgimento della preghiera perso-nale e delle attività quotidiane abi-tuali come lo studio e il lavoro, maanche di una vita sociale interna cheinclude l’ascoltare assieme la Parola,il preparare da mangiare, il pulire gliambienti, il condividere momenti didistensione vissuti insieme.Le persone interessate potranno con-tattare il responsabile don Alberto Sa-voldi per telefono (cell. 3667453781)o per mail ([email protected]) oppure rivolgersi ai sacerdo-ti della parrocchia Sacri Cuori Gesù eMaria (tel. 0630890267, via del Ce-nacolo 45 – La Storta) (www.dioce-siportosantarufina.it)

U

Una settimana per impararea studiare e lavorare pregando

no spettacolo che vi «farà letteralmente morire dal ridere», così ne par-la chi l’ha visto. Parliamo della commedia Pompe funebri Franceschetti

della compagnia “Teatro instabile”. Si tratta di uno spettacolo coinvolgen-te all’insegna del divertimento. Il gruppo che lo propone, formato da at-tori amatoriali e guidato da Renato Terrevoli che ne è autore e regista,vuole offrire attraverso la sua grande passione per il teatro l’occasione peraiutare chi ne ha bisogno. È infatti ormai da diverso tempo che la compa-gnia gira nel territorio destinando il ricavato delle serate alle esigenze del-la Caritas diocesana o della associazioni impegnate nel sociale. Il prossi-mo appuntamento, da non perdere, è il 19 settembre alle ore 21 a SelvaCandida (Roma) presso il teatro della parrocchia della Natività di Maria San-tissima. I biglietti potranno essere presi la sera dell’evento ma è preferibi-le acquistarli in prevendita contattando telefonicamente o per mail l’uffi-cio della Caritas diocesana. (06.30.89.38.48 – [email protected]).

Serena Campitiello

U

A teatro per la Caritas

DI MARINO LIDI

on il pellegrinaggio diocesano alsantuario di Ceri (Cerveteri) laChiesa di Porto–Santa Rufina pone

sotto la benedizione della Madre dellamisericordia l’anno pastorale. È unmomento tradizionale quello della Festadi Nostra Signora di Ceri, che cade ilsabato seguente la Natività di MariaSantissima, così come decretato dalvescovo Antonio Buoncristiani il 7 aprile1999. Un evento che ogni anno chiamaa raccolta tanti fedeli che si radunano persalire in pellegrinaggio al suggestivoborgo, pregando e meditando sulmistero della Misericordia. Nelleorazioni, proposte durante il cammino,

sarà forte il richiamo alla povertà delmondo, ma anche alle singole fragilitàche ogni cristiano portare con sé. Ilpercorso, che inizia all’edicola sulla viadi Ceri alle ore 17, diventerà quindi unmomento di meditazione personale e diricerca, favorito dalla bellezza dellacampagna cerite, per iniettare linfaspirituale nella vita di tutti i giorni.Seguirà poi la concelebrazioneeucaristica presieduta dal vescovo Realisulla piazza di Ceri. Questa singolaretradizione di riprendere la vita nelleparrocchie dopo la pausa estiva – anchese in molte non si interrompe mai vistoche quasi 60 km di costa laziale sono nelterritorio diocesano – contemplando laMisericordia, rappresenta una bella

introduzione al grande dono delgiubileo che papa Francesco ha indetto.Il santuario sarà a tutti gli effetti unadelle porte di Misericordia, dove ipellegrini potranno fare esperienza diquella tenerezza di Dio, che, dice il papanella Misericordiae Vultus, «rivela il suoamore come quello di un padre e di unamadre che si commuovono fino dalprofondo delle viscere per il propriofiglio». Questa immagine della famiglia,che è la prima scuola di Misericordia,sarà proprio visibile a Ceri il giornoseguente, domenica 13, nella Festa dellafamiglia, che la parrocchiadell’Immacolata Concezione organizzacon l’associazione Ducato di Ceri dalleore 10.30. (www.santuarioceri.it).

C

A Ceri come un popolo in camminoeri ricorreva la memoria li-turgica dei santi Taurino ed

Ercolano. Taurino ed Ercolanofanno parte dei martiri por-tuensi – quelli che nell’anti-chità hanno ricevuto la mortenei pressi della città di Porto –che assieme a quelli di SelvaCandida, rappresentano ilgruppo dei primi testimoni cri-stiani da cui la diocesi di Por-to–Santa Rufina ha avuto ori-gine. Dei due santi non si han-no molte notizie storiche, tut-tavia in alcuni reperti archeo-logici rinvenuti dall’archeolo-go Testini negli scavi alla Basi-

lica di Porto, si ha traccia delloro nome accanto ad altrimartiri. Mantenere viva la me-moria di questi progenitori nel-la fede è importante perchéracconta di una fede viva e di-namica fiorita nel territoriodiocesano. Non si tratta di ve-dere in quell’epoca del cristia-nesimo un’età dell’oro passatama uno stimolo continuo a vi-vere nel mondo d’oggi con laconsapevolezza di essere eredidi una storia gloriosa e impor-tante per tutta la prima Chie-sa.

Fulvio Lucidi

I

L’ingresso a Ceri (Cerveteri)

La festa dei santi Taurinoed Ercolano, martiri a Porto

I simboli del triennio dedicato alla Parola

spiritualità

Selva Candida

Date da ricordareMartedì 8. Natività di MariaSantissima, festa patronale a SelvaCandida (Roma).Sabato 12. Pellegrinaggio diocesano alSantuario di Nostra Signora di Ceri,Madre di Misericordia (appuntamentoalle ore 17 presso l’edicola mariana invia di Ceri).25–26 settembre. Assembleaecclesiale diocesana, “Parole ed operedi misericordia”.

l’agenda 11

PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura di don Giovanni Di Michele Curia diocesana

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected] www.diocesiportosantarufina.it

Domenica, 6 settembre 2015

Insieme ai richiedeti asilo del CaraVolEst/1

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