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1 ACUSTICA AMBIENTALE/2 Il rumore e i suoi effetti Indici di valutazione del rumore Metodologia e strumentazioni per le misure di rumore ambientale 2. Acustica a.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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ACUSTICA AMBIENTALE/2

Il rumore e i suoi effetti Indici di valutazione del rumore Metodologia e strumentazioni per le misure di rumore ambientale

2. Acustica

a.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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Lo stato di inquinamento acustico è giunto ad un punto tale da interagire con lo stato di salutedell’uomo.

I rumori dovuti al sempre più intenso traffico stradale ed aereo, i rumori delle industrie, ilrumore prodotto all’interno delle abitazioni dagli elettrodomestici o da impianti di vario tipo eda macchinari propri di alcuni uffici contribuiscono ad una forma di inquinamento ambientaleche ha raggiunto ormai vaste proporzioni.

Oltre alle cause dirette e più ovvie dell’inquinamento da rumore, quali il continuo aumento innumero ed importanza delle sorgenti di rumore legate all’industrializzazione e allamotorizzazione, esistono cause indirette di natura urbanistica:

agglomerati urbani di sempre maggiori dimensioni, con elevata densità di popolazione econseguente addensamento delle sorgenti di rumore;

l’attuale tecnica edilizia che, di norma, rispetto a quella antica, può favorire la propagazionedi rumori e vibrazioni.

Per il rumore prodotto dall’attività umana non sembra esserci adattamento biologico, al contrario di quelloprodotto da fenomeni naturali, come il vento, la pioggia, il tuono, le cascate d’acqua.Alcuni scienziati affermano che nella nostra epoca il rumore è causa di precoce invecchiamento in 30 casisu 100 e che nelle grandi città esso riduce la vita media dell’uomo di alcuni anni.

Introduzione: Suono e rumore

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Con riferimento agli aspetti qualitativi della sensazione uditiva, la grande varietà deifenomeni rende impossibile una classificazione tipologica utile per costruire unascala fonometrica. Ci si limita così a considerare 3 classi di fenomeni acustici:

fenomeni desiderati: sono quelli attraverso i quali l'organo dell'uditoacquisisce informazioni convenienti (parola, musica ed anche fenomeni sgradevolima di grande utilità, come il campo acustico generato da un dispositivo di allarme);

fenomeni non desiderati: sono quelli che generano fastidio nell'organodell'udito (rumori in genere, ma anche parola o musica, quando non sianodesiderate dall'ascoltatore);

fenomeni neutri: sono spesso dovuti ai campi acustici naturali (generati davento, mare, pioggia ed altro), ma anche a campi artificiali di entità e tipologia tali danon provocare disturbo. Di solito si dice che i fenomeni neutri, nel loro insieme,costituiscono il rumore di fondo.

Aspetti qualitativi della sensazione uditiva (1)

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Spesso si suddividono i fenomeni acustici in suoni e rumori, con attenzione allanatura dello spettro acustico.

Un suono ha uno spettro discontinuo, formato di componenti tonali nellequali è concentrata praticamente tutta la potenza del campo acustico; esempio tipicodi suono è quello generato da uno strumento musicale.

Un rumore ha uno spettro continuo, nel quale, di solito, non sonoevidenziabili forti componenti tonali; esempio tipico di rumore è quello generato daltraffico automobilistico.Molto spesso i suoni coincidono con i suoni desiderati ed i rumori con i suoni nondesiderati. Vi sono però numerose eccezioni, come quella del vicino di casa cheproduce o ascolta musica piacevole, ma che in quel momento non vogliamoascoltare: per noi quella musica è sgradevole, è un suono indesiderato; a volte sidice, con espressione impropria, che quella musica per noi è un rumore.

Aspetti qualitativi della sensazione uditiva (2)

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La definizione di rumore riportata nel DPCM 1° marzo 1991 è la seguente: qualunqueemissione sonora che provochi sull’uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi oche determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell’ambiente.

I danni prodotti dal rumore non sono solo quelli a livello uditivo, ma possono essereanche disturbi sul sistema nervoso, cardiovascolare e neuro-psichico.

Nel concetto di rumorosità di una sorgente devono essere comprese anche valutazionidi carattere psicologico e ambientale: la musica può essere classificata come rumorese, provenendo da un ambiente esterno, disturba il sonno o la capacità diconcentrazione di una persona intenta allo studio. D’altra parte il rumore prodotto daun’auto da corsa, di livello molto elevato, può risultare graditissimo o fastidiosissimo, aseconda di come si è predisposti ad ascoltarlo.

Il rumore: definizione

In definitiva, il rumore è una sensazione soggettiva; si definisce tale tutto ciòche soggettivamente non piace all’ascoltatorePer rumore si intende qualsiasi emissione sonora che, in una specificasituazione, non si desidera ascoltare o interferisce con una specifica attività.

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Intensità acustica prodotta da varie sorgenti (valori espressi rispetto ad un valore disoglia pari a 1 pW/m2, intensità relativa = 1).

SorgenteIntensità acustica Livello (dB)

Soglia di udibilità 1 0Respiro normale 10 10 (appena udibile)Stormire di foglie 102 20Voce bisbigliata 103 30 (molto quieto)Ristorante tranquillo 104 40Ufficio silenzioso 105 50Conversazione tra 2 persone 106 60Interno di ufficio rumoroso 107 70 (disturbante)Traffico stradale rumoroso 108 80Autotreno (a 15 m) 109 90 (pericolo esposizioni prolungate)Metropolitana 1010 100Complesso rock 1011 110Martello pneumatico 1012 120 (soglia del dolore)Fuoco di mitragliatrice 1013 130Decollo di un piccolo aviogetto 1014 140Galleria aerodinamica 1015 150Decollo di un grande aviogetto 1017 170

Il rumore: emissione di alcune sorgenti

ndAβ)dW(αβ)J(α

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Elementi di psicoacustica - Gli effetti del rumore

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L'esposizione umana al rumore produce effetti classificabili come: Fastidio o annoyanceÉ costituito da un senso di insoddisfazione dell'individuo nei confrontidell'ambiente sonoro circostante; è la risposta soggettiva ad un rumore dimodesta intensità media, di durata prolungata o ripetitiva. DisturboSi ha quando, all'insoddisfazione per l'ambiente sonoro circostante, si aggiunge unaqualunque alterazione temporanea delle condizioni psicofisiche dell'individuo.Nel disturbo la risposta soggettiva al rumore induce effetti fisiopatologici. DannoÉ una qualunque alterazione, non reversibile o solo parzialmente reversibile eclinicamente accertabile, dello stato di salute di un individuo; l'alterazione ingenere riguarda direttamente la funzione uditiva, e può sfociare in ipoacusia osordità, ma in taluni casi può essere anche di tipo extrauditivo.

Il danno é una risposta soggettiva a rumori di forte intensità e di breve durata, adesempio esplosioni, oppure ad una prolungata e ripetitiva esposizione al rumore, diparticolari ambienti di lavoro o di certi ambienti di svago, quali le discoteche.

Effetti del rumore sull’uomo

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Effetti del rumore sull’uomo

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Gli effetti dell'esposizione umana al rumore dipendono delle caratteristiche diintensità media, durata e tipologia dello stimolo sonoro. Per tipologia si intendono le caratteristiche del rumore legate alla sua composizione

spettrale ed alla evoluzione temporale della pressione sonora istantanea come, adesempio, le caratteristiche tonali in bassa frequenza, impulsive, a tempo parziale,etc. A titolo indicativo sono riportati i valori dell'intensità acustica media che, per una

prolungata esposizione, possono provocare gli effetti sopra descritti. Lasovrapposizione dei valori è dovuta alle diverse reazioni soggettive degli individui,alla durata dello stimolo acustico, alla tipologia del rumore ed al periodo, diurno onotturno, di esposizione.

INTENSITÀ MEDIA dB(A)

EFFETTI

da 30 a 65 fastidioda 50 a 85 disturbo

oltre 80 dannoa.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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A parte i casi di rottura della membrana timpanica o di danneggiamento della catenadegli ossicini, dovuti ad elevatissime pressioni acustiche prodotte da fenomeniesplosivi, l’orecchio esterno e l’orecchio medio raramente risultano danneggiati daisuoni intensi. Ove ciò si verifichi, la conseguente perdita di udito prende il nome ditrauma acustico.

Più frequentemente si hanno perdite di sensibilità dovute a danni cellulari a livellodell’organo del Corti. Questi danni sono evidenziati da misure di soglie di udibilità.L’incremento richiesto per raggiungere un nuovo valore di soglia è detto spostamentodella soglia = Threshold Shift. Per effettuare questa misura deve essere ovviamentedisponibile un precedente audiogramma rilevato prima dell’insorgere del fenomeno.Le perdite di udito possono essere temporanee o definitive. Conseguentemente siha uno spostamento temporaneo della soglia (TTS = Temporary Threshold Shift)o uno spostamento permanente della soglia (PTS = Permanent Threshold Shift).Nel caso della TTS, rimuovendo la causa che ha prodotto il fenomeno si ha ungraduale ritorno alla normalità.Esempio: se in discoteca, per una serata, si è sottoposti a livelli di pressione acustica di 80÷90 dB, ciòprovoca una TTS recuperabile parzialmente dopo 1 ora dall’uscita dalla discoteca e recuperabile totalmentedopo le successive 24 ore.

Spostamento della soglia

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Le principali cause che producono uno spostamento della soglia sono:1. livello sonoro. Valori superiori a 70 dB producono fenomeni di TTS. Per

esempio 24 h di esposizione ad un tono puro di 4.000 Hz avente un livello dipressione acustica LP = 70 dB provoca un innalzamento della curvadell’udito di circa 10 dB in corrispondenza a quella frequenza.

2. caratteristiche spettrali. Le componenti di frequenza che produconomaggiore influenza sono quelle corrispondenti all’incirca allo spettro delparlato (100 Hz ÷ 5 kHz).

3. durata dell’evento sonoro (tempo di esposizione).4. distribuzione temporale dell’esposizione. La durata e la frequenza di periodi

di riposo tra periodi di esposizione influenza in modo consistente ilfenomeno.

5. tipo di suono (stazionario, intermittente, impulsivo). In generale la tolleranzadi picchi nel livello si riduce rapidamente all’aumentare della durata delsuono.

6. tolleranza individuale del soggetto. Le differenze tra individui diversipossono essere ragguardevoli.

Spostamento della soglia

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I fenomeni di TTS sono spesso accompagnati da altri effetti collaterali, come lapercezione “ovattata” del suono, apparenti fenomeni di risonanza all’internodell’orecchio e in generale sensazione di disagio nella percezione del suono.

La maggior parte dei fenomeni di spostamento di soglia avviene durante leprime 2 ore di esposizione, mentre i fenomeni di recupero dei valori normaliiniziano entro la prima ora dopo l’esposizione.

Il recupero completo avviene entro 16÷24 ore dopo l’esposizione.

Spostamento della soglia

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I fenomeni patologici di spostamento permanente di soglia PTS si manifestano inseguito ad un danno permanente nell’organo dell’udito.

Una perdita di udito prodotta da fenomeni acustici si manifesta inizialmente conabbassamento brusco sull’audiogramma in corrispondenza delle frequenzecomprese fra 3 e 6 kHz, tipicamente a 4 kHz. Con esposizioni successive (diintensità e durata elevata) i fenomeni di TTS tendono a trasformarsi in permanenti inmaniera progressiva.In primo luogo la perdita alle alte frequenze si allarga a valori adiacenti più bassi epiù elevati. La sensazione soggettiva di perdita dell’udito non viene avvertita finchénon si raggiunge una perdita di 25 dB per valori di frequenza tra 500 e 2.000 Hz.

Spostamento permanente della soglia

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Indici di valutazione del rumore

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Nello studio degli effetti del rumore sull'uomo occorre tenere presente ilcarattere soggettivo ed individuale della risposta al rumore.

È per tale ragione che l'approccio metodologico seguito è di natura statistica,basato sul comportamento medio di una comunità di persone: solo in questomodo é possibile individuare parametri oggettivi in grado di correlare lesensazioni soggettive alle caratteristiche fisiche del suono indesiderato.

La definizione di indici di valutazione del disturbo da rumore, per quantificarela risposta soggettiva al rumore, fa in genere riferimento ai seguenti aspetti:composizione spettrale, livelli energetici per banda, intensità soggettiva dellasensazione, livelli statistici, interferenza con la comunicazione verbale,tipologia del rumore (aereo, stradale, ecc.), superamento del livello di rumoredi fondo, risposte e reazioni della comunità.

Nel seguito sono definiti alcuni degli indici più significativi per la valutazionedel disturbo da rumore.

Indici di valutazione del rumore

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Livello di pressione sonora ponderata A

Il livello di pressione sonora così definito si misura in dB(A) ed è ottenutofiltrando il segnale di pressione con un filtro ponderatore (curva A), cheriproduce approssimativamente la sensibilità dell'orecchio umano al variaredella frequenza, secondo la curva a 40 phon.

L'uso del livello di pressione sonora ponderata A si è rapidamente diffuso daquando si è dimostrato che, nel caso di rumori a larga banda privi dicomponenti in frequenza dominanti, esiste generalmente una buonacorrelazione fra valori di livello espressi in dB(A) e l'entità del disturbosoggettivo associato al rumore.

2

r

ApA P

(t)p10log(t)L

2

r

ApA P

(t)p10log(t)L

Aponderataistantaneaacusticapress.oriferimentdiacusticapress.

(t)pμPa20 P

A

r

Aponderataistantaneaacusticapress.oriferimentdiacusticapress.

(t)pμPa20 P

A

r

Indici di valutazione del rumore: LpA(t)

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Audiogramma normale

50

INTE

NSI

TY L

EVE L

- d

B

20

0

20

40

500100 1000

20

10

0

30

40

60

80

100

120110

80

70

60

90

100

FEELING 120

100005000FREQUENCY - Hz

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Delle 3 curve che consentono di ponderare il disturbo in funzione dellafrequenza, la più usata è la curva A, implementata su tutti gli strumenti. Unsegnale che passa in un filtro con le caratteristiche delle curve citate presentadiversa attenuazione alle varie frequenze, simulando con buonaapprossimazione ciò che avviene nell’orecchio umano.

Le curve rovesciate che somigliano a quelle a 70 e 100 phon vennero chiamatecurve di ponderazione B e C.

-80

-70

-60

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

10 20 40 80 160 315 630 1250 2500 5000 10000 20000

frequenza (Hz)

livel

lo (d

B)

curva A

curva B

curva C

Curva di ponderazione A

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Curva di ponderazione A

N = numero di bande di 1/3 di ottava considerate

Li = livelli relativi a ciascuna banda

n

i

LiLtot1

10/10log10

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Livello sonoro continuo equivalente ponderato A: Valore del livello di pressione sonora ponderata “A” di un suono costante che,nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo

Secondo il procedimento di valutazione del rumore basato sul livelloequivalente viene considerato preponderante il contributo dell’energia mediapercepita rispetto ai valori di potenza istantanei (dose di esposizione alrumore).

Aponderataistantaneaacusticapress.dilivello (t)LpA Aponderataistantaneaacusticapress.dilivello (t)LpA

T

0dt10

(t)pAL

10T1

1010logTAeq,L

T

0dt10

(t)pAL

10T1

1010logTAeq,L

Livello sonoro continuo equivalente ponderato A

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Il livello di rumore ambientale LA è un indice che tiene conto del contestoambientale e di un tempo di valutazione pari al tempo di riferimento TR,corrispondente ad un intero periodo diurno (dalle ore 6.00 alle 22.00) onotturno (dalle ore 22.00 alle 6.00);

la valutazione avviene considerando il LAeq,T nel tempo TR prodotto da tutte lesorgenti di rumore presenti in un determinato luogo, compreso il rumore difondo, escludendo tuttavia eventi sonori, singolarmente identificabili, ma dinatura eccezionale per quella zona.

Al fine di rendere il livello equivalente ponderato A ancora più rappresentativodel disturbo da rumore è stato introdotto il livello corretto Lc, che tiene contodella distribuzione in frequenza e della rapidità dello stimolo sonoro:

[dB(A)] K K K L L BTIAc [dB(A)] K K K L L BTIAc

Livello di rumore ambientale: DM 16.03.98

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Pesature temporali

• Costanti di tempo1.Fast: 125 ms2.Slow: 1000 ms3.Impulse:

– se dL/dt>0 35 ms– se dL/dt<0 1200 ms

22

τ

0

2eff dtt)z,y,(x,p

τ1z)y,(x,p

0

eff2

0

2eff

p Pplog20

Pplog10L

Impulse: Livello =43.6 dB(A)

Fast: Livello =33.9 dB(A)

slow: Livello =33.8 dB(A)

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Se il rumore é caratterizzato dalla presenza di componenti impulsive:

KI = 3 dB(A)

Secondo quanto stabilito dal DM 16 marzo 1998:vi è componente impulsiva quando si verificano le seguenti condizioni:1) l'evento è ripetitivo, cioè si verifica almeno 10 volte in un'ora durante il

giorno e almeno 2 volte in un'ora durante la notte;2) misurando il livello di pressione sonora ponderato A dell'evento con

costante di tempo impulse LA,impulse e slow LA,slow, la differenza tra ivalori massimi rilevati è > 6 dB;

3) misurando il livello di pressione sonora ponderato A con costante ditempo fast LA,fast, la durata dell'evento con livello pari a (LA,fast,max – 10dB) è < 1 secondo.

Componenti impulsive

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Se il rumore é caratterizzato dalla presenza di componenti tonali:

KT = 3 dB(A)

Secondo quanto stabilito dal DM 16 marzo 1998:vi è componente tonale quando, effettuando un'analisi spettrale per bande diun terzo di ottava nell'intervallo di frequenza 20 Hz ÷ 20 kHz:1) il livello di una banda supera i livelli delle bande adiacenti per almeno 5 dB;2) Il livello della banda che soddisfa la condizione 1) tocca una isofonica

uguale o superiore a quella raggiunta dalle altre componenti dellospettro;

Componenti tonali

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Se il rumore é caratterizzato dalla presenza di componenti in bassa frequenza:

KB = 3 dB(A)

Secondo quanto stabilito dal DM 16 marzo 1998:vi è componente in bassa frequenza se è presente una componente tonale,rilevata col metodo sopra esposto, nell'intervallo di frequenze compreso fra 20e 200 Hz.

Componenti a bassa frequenza

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Livello differenziale di rumore LD I criteri di valutazione dell'entità deldisturbo su una popolazione possono ricondursi a: 1) superamento dideterminati livelli limite; 2) entità del superamento del livello di rumore rispettoa quello misurato in assenza della sorgente disturbante (rumore residuo).

Nel secondo caso si introduce il livello differenziale di rumore LD, studiato pervalutare il disturbo da rumore di una specifica sorgente.

Tale indice è valutato in base all'incremento del livello di rumore rispetto allivello residuo, presente quando la sorgente specifica è disattivata.

Livello differenziale

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Analisi statistica dei livelliI valori istantanei di livello di pressione sonora, che si ottengono dall'acquisizione diun segnale variabile nel tempo per un certo periodo di misura, possono essere, oltreche integrati per calcolare il LAeq,T, anche analizzati su base statistica, per calcolare illivello LN superato per l'N% del tempo dai livelli acquisiti durante il periodo di misura.I parametri più significativi sono:N = 90 L90 = livello superato per il 90% delle volte, che fornisce

indicazioni sul rumore di fondo;N = 50 L50 = livello superato per il 50% delle volte, che fornisce

indicazioni sul rumore medio;N = 10 L10 = livello superato per il 10% delle volte, che fornisce

indicazioni sul valore di picco del rumore.

Livelli statistici

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Livello giorno-sera-notte(day-evening-night level) [dBA]

Lden è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A»,determinato sull'insieme dei periodi giornalieri di un anno solare;

Lday è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A»,determinato sull'insieme dei periodi diurni di un anno solare;

Levening è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A»,determinato sull'insieme dei periodi serali di un anno solare;

Lnight è il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A»,determinato sull'insieme dei periodi notturni di un anno solare.

Periodo giorno-sera-notte: dalle 6.00 alle 6.00 del giorno successivo, a sua voltacosì suddiviso:1) periodo diurno: dalle 06.00 alle 20.00;2) periodo serale: dalle 20.00 alle 22.00;3) periodo notturno: dalle 22.00 alle 06.00;

Livello Lden: D.lgs. n° 194 del 19/08/2005

28

10

1010

510 1081021014

241log10

LnightLeveningLday

Lden

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Spettro di potenza acustica in bande di 1/3 di ottava di una strada (ore diurne)

Livello di potenza totale:

dove :

N = numero di bandedi 1/3 di ottavaconsiderate

Li = livelli relativi aciascuna banda

36,2

41,8

49,1

57,0

64,065,767,1

68,670,371,372,6

74,174,976,077,378,478,779,378,778,9

77,574,4

72,269,7

66,163,1

60,257,2

54,2

88,5

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

20 31,5 50 80 125 200 315 500 800 1.25K 2 K 3.15K 5 K 8 K 12.5K 20 K

Frequenze [ Hz]

LW

[ dB]

Frequenze LWHz dB

2025 36,2

31,5 41,840 49,150 57,063 64,080 65,7

100 67,1125 68,6160 70,3200 71,3250 72,6315 74,1400 74,9500 76,0630 77,3800 78,41 K 78,7

1.25K 79,31.6 K 78,7

2 K 78,92.5 K 77,5

3.15K 74,44 K 72,25 K 69,7

6.3 K 66,18 K 63,1

10 K 60,212.5K 57,2

16 K 54,220 K

LW risult. 88,5

Esempi di spettri acustici di sorgenti

29

n

i

LiLw1

10/10log10

a.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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Spettro di potenza acustica in bande di 1/3 di ottava di un ventilatore discarico industriale

113,6

119,1116,9116,2

112,2114,1

111,7111,9114,6

112,7

107,9109,8

107,9107,9106,1

103,3101,2100,6100,1

98,597,296,7

94,592,8

91,389,8

87,2

81,5

125,5

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

130,0

20 31,5 50 80 125 200 315 500 800 1.25K 2 K 3.15K 5 K 8 K 12.5K 20 K

Frequenze [ Hz]

LW

[ dB]

Frequenze LWHz dB

20 113,625 119,1

31,5 116,940 116,250 112,263 114,180 111,7

100 111,9125 114,6160 112,7200 107,9250 109,8315 107,9400 107,9500 106,1630 103,3800 101,21 K 100,6

1.25K 100,11.6 K 98,5

2 K 97,22.5 K 96,7

3.15K 94,54 K 92,85 K 91,3

6.3 K 89,88 K 87,2

10 K 81,512.5K

16 K20 K

LW risult. 125,5

Esempi di spettri acustici

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Metodologia di rilievo del rumore ambientale

La metodologia è indicata nel DM 16.3.98 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.

Requisiti della strumentazione: Il sistema di misura deve essere scelto in mododa soddisfare le specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN60804/1994. Le misure di livello equivalente dovranno essere effettuatedirettamente con un fonometro conforme alla classe 1 delle norme EN60651/1994 e EN 60804/1994.Calibrazione: La strumentazione e/o la catena di misura prima e dopo ogni ciclo

di misura, deve essere controllata con un calibratore di classe l, secondo lanorma IEC 942:1988. Le misure fonometriche eseguite sono valide se lecalibrazioni effettuate prima e dopo ogni ciclo di misura, differiscono al massimodi 0,5 dB.Taratura: Gli strumenti ed i sistemi di misura devono essere provvisti di

certificato di taratura e controllati almeno ogni due anni per la verifica dellaconformità alle specifiche tecniche. Il controllo periodico deve essere eseguitopresso laboratori accreditati da un servizio di taratura nazionale ai sensi dellalegge 11 agosto 1991, n. 273.

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Metodologia di rilievo del rumore ambientale

• Allegato A: definizioni delle grandezze;• ALLEGATO B NORME TECNICHE PER L’ESECUZIONE DELLE MISURE:

– Prima dell’inizio delle misure è indispensabile acquisire tutte quelle informazioni chepossono condizionare la scelta del metodo, dei tempi e delle posizioni di misura;

– Il microfono da campo libero deve essere orientato verso la sorgente di rumore; nelcaso in cui la sorgente non sia localizzabile o siano presenti più sorgenti deve essereusato un microfono per incidenza casuale. Il microfono deve essere montato suapposito sostegno e collegato al fonometro con cavo di lunghezza tale da consentireagli operatori di porsi alla distanza non inferiore di 3 m dal microfono stesso;

• Misure all’interno di ambienti abitativi: Il microfono della catena fonometrica deve essereposizionato a 1,5 m dal pavimento e ad almeno 1 m da superfici riflettenti;

• Nel caso di edifici con facciata a filo della sede stradale, il microfono deve essere collocatoa 1 m dalla facciata stessa.

• misurazioni devo essere eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/oneve; la velocità del vento deve essere non superiore a 5 m/s. Il microfono deve esserecomunque munito di cuffia antivento.

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Metodologia di rilievo del rumore ambientale

• Allegato C• 1. Metodologia di misura del rumore ferroviario.• 2. Metodologia di misura del rumore stradale.• Essendo il traffico stradale un fenomeno avente carattere di casualità, il

monitoraggio del rumore da esso prodotto deve essere eseguito per un tempo dimisura non inferiore ad una settimana. In tale periodo deve essere rilevato illivello continuo equivalente ponderato A per ogni ora su tutto l'arco delleventiquattro ore: dai singoli dati di livello continuo orario equivalente ponderato Aottenuti si calcola:

a) per ogni giorno della settimana i livelli equivalenti diurni e notturni;b) i valori medi settimanali diurni e notturni.

• Il microfono deve essere posto ad una distanza di 1 m dalle facciate di edificiesposti ai livelli di rumore più elevati e la quota da terra del punto di misura deveessere pari a 4 m. In assenza di edifici il microfono deve essere posto incorrispondenza della posizione occupata dai ricettori sensibili.

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Metodologia di rilievo del rumore ambientale

• Allegato D PRESENTAZIONE DEI RISULTATI• I risultati dei rilevamenti devono essere trascritti in un rapporto che contenga almeno i

seguenti dati:a) data, luogo, ora del rilevamento e descrizione delle condizioni meteorologiche, velocità

e direzione del vento;b) tempo di riferimento, di osservazione e di misura;c) catena di misura completa, precisando la strumentazione impiegata e relativo grado di

precisione; e del certificato di verifica della taratura;d) i livelli di rumore rilevati;e) classe di destinazione d'uso alla quale appartiene il luogo di misura;l) le conclusioni;m) modello, tipo, dinamica e risposta in frequenza nel caso di utilizzo di un sistema di

registrazione o riproduzione;n) elenco nominativo degli osservatori che hanno presenziato alla misurazione;o) identificativo e firma leggibile del tecnico competente che ha eseguito le misure.

34a.a. 2010/11 - Corso di Impianti tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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Esempio di scheda di rilevamento di traffico stradale

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PUNTO DI MISURA

2

Estratto della Zonizzazione Acustica del territorio del Comune di XXXXXXXXXXXXXXXXX

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Esempio di scheda di rilevamento di traffico stradale

36

PARTE TERZA:

SORGENTI SONORE 3.1 Strade

3.1.1 Caratteristiche della strada Tipo di strada Categoria D – Urbana di scorrimento veloce (C.d.S)

Limite di velocità 40 km/h

Larghezza totale strada 15 m

Disposizione in pianta rettilinea

Numero di corsie totali: 2

Sensi di marcia: 2 (carreggiate separate)

Distanza del punto di misura dalla mezzeria della carreggiata più vicina: 4,5 m

Caratteristiche del manto stradale: Liscio Ruvido Cemento Lastricato scabro

Caratteristiche del traffico: Scorrevole Rallentato

Code Incroci Semafori

Presenza di edifici: lato Est: Continua Discontinua

lato Ovest: Continua Discontinua

Distanza degli edifici dalla mezzeria della carreggiata più vicina: 7 m

Altezza media degli edifici sul piano stradale: 20 m

3.2 Ferrovie Distanza dal punto di misura: 170 m

N° binari: 4

3.3 Sorgenti di rumore fisse Tipologia

Attività esercitata

Traffico veicolare indotto

scarso discreto intenso Caratteristiche di emissione acustica

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Esempio di scheda di rilevamento di traffico stradale

37

PARTE QUARTA: MISURA DI RUMORE AMBIENTALE

4.1 Informazioni generali

Condizioni atmosferiche

Giorno Condizioni meteo Venerdì 13/03 Coperto, Patm 1020 mb, Tmin 0 °C, Tmax 16 °C, URmed 56 %, Pioggia no, Vmed vento 6 km/h

Sabato 14/03 Poco nuvoloso, Patm 1020 mb, Tmin 5 °C, Tmax 17 °C, URmed 63 %, Pioggia no, Vmed vento 6 km/h

Domenica 15/03 Poco nuvoloso, Patm 1021 mb, Tmin 7 °C, Tmax 17 °C, URmed 65 %, Pioggia no, Vmed vento 4 km/h

Lunedì 16/03 Poco nuvoloso, Patm 1021 mb, Tmin 11 °C, Tmax 19 °C, URmed 52 %, Pioggia no, Vmed vento 6 km/h

Martedì 17/03 Poco nuvoloso, Patm 1024 mb, Tmin 10 °C, Tmax 18 °C, URmed 49 %, Pioggia no, Vmed vento 8 km/h

Mercoledì 18/03 Sereno, Patm 1021 mb, Tmin 6 °C, Tmax 19 °C, URmed 54 %, Pioggia no, Vmed vento 7 km/h

Giovedì 19/03 Coperto, Patm 1016 mb, Tmin 7 °C, Tmax 15 °C, URmed 62 %, Pioggia no, Vmed vento 8 km/h

Venerdì 20/03 Coperto, Patm 1010 mb, Tmin 4 °C, Tmax 9 °C, URmed 49 %, Pioggia no, Vmed vento 14 km/h

Data e ora di inizio della rilevazione 13/03/09 ore 12:00

Data e ora di fine della rilevazione 20/03/09 ore 12:00

Tempo di misura 7 giorni

Tempo di osservazione 7 giorni

Posizionamento del microfono da terra (m): 4.0

4.2 Strumentazione impiegata Fonometro 01dB SOLO, matricola 11426

Preamplificatore 01dB, PRE 21S, matricola 11506

Capsula microfonica MCE 212, matricola 61797

(Certificato di taratura numero 02880 del 22/01/2008, rilasciato da ISOAMBIENTE – SIT numero 146)

Calibratore 01dB Cal 21, matricola 51031124

(Certificato di taratura numero 02881 del 22/01/2008, rilasciato da ISOAMBIENTE – SIT numero 146)

4.3 Note e osservazioni

4.4 Risultati 4.4.1 Elaborazione dati ai sensi del D.M. 16/3/98

Giorno Fascia oraria Leq

(*) L95 L90 L50 L10 L5 L1 [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA]

venerdìdiurno (6:00÷22:00) 75,0 64,5 65,9 71,7 78,9 80,2 82,7

notturno (22:00÷6:00) 69,5 54,8 57,0 64,8 72,7 75,7 79,7

sabatodiurno (6:00÷22:00) 74,0 62,8 64,3 70,0 77,7 79,0 81,6

notturno (22:00÷6:00) 69,0 54,6 56,8 64,5 72,0 75,1 79,1

domenicadiurno (6:00÷22:00) 72,5 60,3 62,2 68,3 76,6 78,1 80,6

notturno (22:00÷6:00) 68,0 47,0 50,2 62,0 71,0 74,4 79,0

lunedìdiurno (6:00÷22:00) 74,5 63,9 65,3 71,1 78,2 79,5 82,1

notturno (22:00÷6:00) 67,5 46,1 49,0 61,5 70,7 73,9 78,6

martedìdiurno (6:00÷22:00) 74,5 64,1 65,5 71,4 78,4 79,6 82,5

notturno (22:00÷6:00) 68,0 47,1 50,2 62,3 71,3 74,6 79,1

mercoledìdiurno (6:00÷22:00) 75,0 64,2 65,6 71,5 78,5 79,7 82,5

notturno (22:00÷6:00) 68,0 47,8 51,2 62,6 71,1 74,3 79,1

giovedìdiurno (6:00÷22:00) 75,0 64,6 66,0 71,7 78,6 79,8 82,5

notturno (22:00÷6:00) 69,0 51,0 53,8 63,9 72,0 75,3 80,1

SETTIMANALEdiurno (6:00÷22:00) 74,5 63,3 64,9 70,8 78,2 79,5 82,2

notturno (22:00÷6:00) 68,5 48,9 52,4 63,2 71,6 74,8 79,3

(*): arrotondato a 0,5 dB(A) ai sensi del D.M. 16/3/98

4.4.2 Elaborazione dati ai sensi del D.lgs. n° 194 del 19/08/2005

Giorno Fascia oraria Leq

(*) L95 L90 L50 L10 L5 L1 [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA] [dBA]

venerdìday (6:00÷20:00) 75,5 64,9 66,1 72,1 79,1 80,4 82,8

evening (20:00÷22:00) 73,5 63,1 64,3 69,5 77,4 78,9 81,7 night (22:00÷6:00) 69,5 54,8 57,0 64,8 72,7 75,7 79,7

sabatoday (6:00÷20:00) 74,0 62,9 64,4 70,1 77,7 79,1 81,7

evening (20:00÷22:00) 73,0 62,1 63,6 69,3 77,3 78,6 80,9 night (22:00÷6:00) 69,0 54,6 56,8 64,5 72,0 75,1 79,1

domenicaday (6:00÷20:00) 72,5 60,2 62,2 68,3 76,6 78,1 80,6

evening (20:00÷22:00) 72,5 60,9 62,4 68,1 76,5 78,1 80,5 night (22:00÷6:00) 68,0 47,0 50,2 62,0 71,0 74,4 79,0

lunedìday (6:00÷20:00) 74,5 64,3 65,6 71,4 78,3 79,6 82,2

evening (20:00÷22:00) 72,5 61,7 63,2 68,8 76,7 78,3 81,0 night (22:00÷6:00) 67,5 46,1 49,0 61,5 70,7 73,9 78,6

martedìday (6:00÷20:00) 75,0 64,6 65,9 71,8 78,5 79,8 82,6

evening (20:00÷22:00) 72,5 61,8 63,2 68,8 76,6 78,3 81,1 night (22:00÷6:00) 68,0 47,1 50,2 62,3 71,3 74,6 79,1

mercoledìday (6:00÷20:00) 75,0 64,4 65,9 71,8 78,6 79,8 82,6

evening (20:00÷22:00) 73,5 62,6 64,1 69,6 77,3 78,8 82,1 night (22:00÷6:00) 68,0 47,8 51,2 62,6 71,1 74,3 79,1

giovedìday (6:00÷20:00) 75,0 65,0 66,3 72,0 78,7 80,0 82,6

evening (20:00÷22:00) 73,5 63,0 64,4 69,6 77,3 78,8 81,7 night (22:00÷6:00) 69,0 51,0 53,8 63,9 72,0 75,3 80,1

SETTIMANALEday (6:00÷20:00) 74,5 63,5 65,1 71,1 78,3 79,6 82,3

evening (20:00÷22:00) 73,0 62,1 63,6 69,1 77,1 78,6 81,3 night (22:00÷6:00) 68,5 48,9 52,4 63,2 71,6 74,8 79,3

(*): arrotondato a 0,5 dB(A) ai sensi del D.M. 16/3/98

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Esempio di scheda di rilevamento di traffico stradale

38

4.4.4 Andamenti temporali del livello equivalente

#2 Leq 1m A dB dBVEN 13/03/09 12h15 70.7 VEN 20/03/09 12h14 74.3

40

45

50

55

60

65

70

75

80

85

90

14/03/09 15/03/09 16/03/09 17/03/09 18/03/09 19/03/09 20/03/09 Andamento temporale Leq

50

55

60

65

70

75

80

85

90

ven

00:0

0

ven

06:0

0

ven

12:0

0

ven

18:0

0

sab

00:0

0

sab

06:0

0

sab

12:0

0

sab

18:0

0

dom

00:

00

dom

06:

00

dom

12:

00

dom

18:

00

lun

00:0

0

lun

06:0

0

lun

12:0

0

lun

18:0

0

mar

00:

00

mar

06:

00

mar

12:

00

mar

18:

00

mer

00:

00

mer

06:

00

mer

12:

00

mer

18:

00

gio

00:0

0

gio

06:0

0

gio

12:0

0

gio

18:0

0

ven

00:0

0

ven

06:0

0

ven

12:0

0

ven

18:0

0

sab

00:0

0

Live

llo e

quiv

alen

te

[dB

A]

Tempo [ggg hh:mm]

Andamento Leq orario

Il Responsabile Scientifico: I Tecnici:

ZZZZZZZZZZZZ XXXXXXXXXXXXXXX 2Tecnico Competente in Acustica presso la Regione Umbria, ai sensi dell’art. 2 della L.Q. 447/95. D.D. n. XXXXXXXXXXXXXXXXXX

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