Luoghi per crescere Imola 16-17 maggio 2007. Roma 23 febbraio 2007 Gruppo cooperativo Cgm La visione...
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Luoghi per crescere
Imola 16-17 maggio 2007
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
La visioneMoltiplicare i luoghi per crescere (Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino)
La missioneOperare, nell’ambito educativo, in connessione con una chiara sceltadi politica territoriale (consorzi agenzie della comunità)
La strategia di fondoGarantire un sistema d’offerta articolato e differenziato di servizidi comunità (innovando ciò che già c’è, promuovendo nuovi servizi)di qualità e sostenibili
Indirizzi del Piano d’Impresa di Lpc
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
29 (30) soci ordinari (consorzi territoriali)
3 soci sovventori (Cgm, Gioca & Crea, Spazio Arredo)
130 cooperative territoriali
5000 ‘addetti’ (soci lavoratori, volontari, dipendenti)
20000 persone coinvolte dai servizi (i minori, i giovani e le loro famiglie)
14 regioni
28 province
700 comuni
La rete di Luoghi per crescere
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
La distribuzione dei soci nelle Regioni
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Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
PATRIMONIALIZZAZIONE
Creare le condizioni affinché i prodotti che si sviluppano e diffondono nella filiera abbiano come presupposto il rafforzamento patrimoniale delle cooperative e delle reti territoriali coinvolte, in modo tale che si attui un investimento in termini dedicati in un preciso mercato da parte delle nostre imprese.
OBIETTIVO 1Lo sviluppo economico del sistema
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
RICADUTE SULLE RETI TERRITORIALI TRAMITE LA SOCIETÀ PARTECIPATA PAN
- L’80 % dei soci di Lpc usufruisce del marchio PAN- Il 25 % dei soci Lpc ha ottenuto nel 2006 finanziamenti PAN- Nel 2005 su un totale di n. 18 start up di nidi nella rete Cgm, 13 sono della rete Lpc- Nel 2006 su un totale di n. 16 start up di nidi nella rete Cgm, 7 sono della rete Lpc - Nel 2006 tutti i servizi PAN della rete hanno avuto un bonus per la festa di fine anno
ALTRE RICADUTE
- Partecipazione a progetti nazionali- Partecipazione ad un progetto internazionale (Colombia)- Utilizzo consulenze ad hoc- Formazione e trasferimento di know how nell’ambito della mediazione penale- Nel 2006 il 25 % dei soci di Lpc ha beneficiato degli sconti di Spazio Arredo
OBIETTIVO 1Lo sviluppo economico del sistema
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
OBIETTIVO 1Lo sviluppo economico del sistema
2005 2006 2007
Start up nidi (PAN) 1.760.000 1.420.000 1.000.000
Progetto Tutti a casa (Vodafone) 175.000
Progetto Legalità (Ministero Giustizia) 50.000
Progetto Equal Don Calabria 60.000
Polo Infanzia 200.000
Totale incremento produzione soci1.985.000 1.480.000 1.200.000
Altre forme di ricaduta
Finanziamenti PAN255.000
520.000 1.000.000
Sconti Spazio Arredo 54.000 65.000
Festa nidi PAN16.200 21.000
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
ATTEGGIAMENTO DI APERTURA
I prodotti/servizi lanciati/veicolati/diffusi da Lpc presuppongono un consorzio di comunità quale garante
dello sviluppo in sede territoriale e quindi in grado di integrare la rete locale delle cooperative anche
aprendosi (a livello societario, organizzativo, imprenditoriale) ad altri interlocutori.
OBIETTIVO 2L’integrazione della rete distributiva
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
PIANI D’AZIONE LOCALI NELLE DIVERSE AREE D’INTERVENTO
Situazione matura nell’area della prima infanzia, dove, a partire dall’analisi dei dati suibisogni e sul sistema d’offerta, tenuto conto degli indirizzi delle politiche europee(Strategia di Lisbona) ed italiane, in connessione con il progetto PAN, è chiarol’orizzonte: un’azione di sviluppo dei nidi nelle diverse zone del Paese (con analisi dimercato, consulenza, formazione e sostegno alla dirigenza) e, più in generale, l’avviodel progetto polo infanzia (nidi più scuole materne) in tutto il Paese.
Nelle aree adolescenti e giovani, disagio, tramite i gruppi tematici (politiche giovanili,comunità alloggio, affidi, penale minorile, ecc.) si determineranno, entro il 2007, lecondizioni da cui ‘filtrare’ i prodotti/servizi da diffondere nei territori.
Nell’area della scuola sono in atto sperimentazioni, in connessione con Talenti, perl’avvio di gestioni e si stanno valorizzando progetti a sostegno dei POF degli istitutiscolastici (LARA, Bullismo, ed. ambientale, ecc.).
OBIETTIVO 2L’integrazione della rete distributiva
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
OBIETTIVO 2L’integrazione della rete distributiva
ProdottiPrima
InfanziaAdo/Gio Disagio Scuola
Nidi
Polo infanzia
Da filtrare a valle dei gruppi tematici
Gestione scuole (sperimentazioni in corso)
Progetti a sostegno dei POF
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
SVILUPPI POSSIBILI
Educazione degli adulti
Progetto nazionale Mediazione penale
Progetto Legalità (aree metropolitane, penale minorile) Progetto Vacanze (non solo ‘colonie’)
Manifesto politiche giovanili, Rete Iter - Piano locale giovani (Giovani Possibili, Bando Giovani Idee)
OBIETTIVO 2L’integrazione della rete distributiva
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
IdentitàLo scatto in avanti richiesto oggi alle cooperative comporta l’attenzione ai nostririferimenti fondativi in termini evoluti, in modo da tradurli sempre più in opportunitàd’impresa e di sviluppo.
FormazioneOgni azione di sviluppo richiede l’attenzione allo sviluppo del management e deiquadri, con particolare attenzione alle nuove leve. Ciò è da tradurre nelle azioniformative connesse ai progetti (es. Formazione PAN, utilizzo accordo commercialecon Gioca & Crea)
Produzione culturaleI rapporti significativi con le casi editrici (ed.Junior, ed. Meridiana), il rapporto con un‘business’ ad alto impatto di senso portano ad una elaborazione sui contenuticonnessi allo sviluppo del sistema d’offerta
OBIETTIVO 3La qualificazione della rete distributiva
Roma 23 febbraio 2007Gruppo cooperativo Cgm
• Edizioni Junior
• Edizioni La Meridiana
• Fondazione Adolescere
• Fondazione Talenti
• Fondosviluppo
• Istituto degli Innocenti
• Università Bicocca Milano
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