L'Unicorno

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Porta il messaggio al nostro signore. Germania, 1565... Digli che abbiamo preso Gessner... no... Allora ti condanniamo a perire nel fuoco! Ma cosa...?! Conrad Gessner! Hai qualcosa da aggiungere in tua difesa? ...Digli che ci ha dato l’arazzo... ...E digli che finalmente lo bruceremo.

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Da sempre gli uomini si fronteggiano per il controllo della più misteriosa delle creazioni: il corpo umano. Parigi, 1565: alcuni noti anatomisti muoiono in circostanze sospette. Ambroise Paré, chirurgo reale e pioniere della nuova medicina, si occupa dell’inchiesta e scopre un complotto teso a sterminare l’antica confraternita medica degli Asclepiadi e le creature mitologiche loro alleate. Una rivoluzionaria serie esoterica scritta dal talentuoso Gabella e disegnata con cupo splendore da Jean. 19,5x26, B., 96 pp.,col.

Transcript of L'Unicorno

Porta il messaggio al

nostro signore.

Germania, 1565...

Digli che abbiamo preso Gessner...

no...

Allora ti condanniamo a perire nel fuoco!

Ma cosa...?!

Conrad Gessner!Hai qualcosa da

aggiungere in tua difesa?

...Digli che ci ha dato l’arazzo...

...E digli che finalmente lo

bruceremo.

Alle armi! È una delle bestie

di Gessner!

È venuta asalvare il suo

padrone!

il suo artiglio!

Ma co...?!il tuo mostro non ti salverà,

vecchio stregone!

Torna indietro!

Ecco qualcosa che ti calmerà!

È... È fuggita, padron Jäger!

Non preoccuparti: io mi rimetterò!

Rallegrati, piuttosto. Prima di riportare

l’arazzo a Roma, proverò a seguirla.

È ferita: dovrei riuscire a raggiungerla.

Gessner è morto, ma ci ha svelato

il nome dei compagni. il committente ne sarà informato.

inseguiamola.Ma... L’artiglio... Non siete ferito,

signore?

Parigi, alcuni giorni dopo.

Sono Ambroise Paré, chirurgo del re.

Capitano! L’impianto va

bene? Andrebbe meglio se i miei figli non cercassero sempre di tagliarlo.

Senza contare che questa posizione non è affatto pratica in battaglia...

Ah, messer Paré! Vi

aspettavamo...

Ebbene... Cosa è

successo qui?

i vicini Hanno sentito delle grida e Siamo accorsi imme-diatamente. abbiamo appena fatto in tempo a scorgere degli uomini che fuggivano

con un voluminoso fagotto...

...Poi abbiamo trovato i corpi e la stanza

in queste condizioni...

È stato rubato qualcosa, ma non sappiamo cosa...

Questo non è morto di uno

squilibrio umorale. curioso...

Non c’è traccia di polvere da sparo, eppure si direbbe un

punto d’impatto...

Barnabé, la pinza...

È ciò che l’ha ucciso.

e come?

Questo frammento di osso è stato scaglia-to... come una freccia.

niente!

Amici medici? Questo spiega la sua sorte...

Ma, cos’è che gli sporge dalla nuca...?

...Gli unici che venivano qui erano medici dell’Università.

L’Università vi è riconoscente, messer Paré, quasi quanto

i quattro re che avete servito. Ma la perizia si ferma qui.

Non lo sappiamo...

Quanto a quel vecchio, qualcuno deve aver cercato di sciogliergli la lingua... ma non serviva ridurlo così... per ren-

derlo loquace...

...un dito schiacciato sarebbe bastato. mi

sembra di conoscer-lo... Come si chiama?

Capitano, se l’anatomista Sylvius fosse vivo, vi spiegherebbe che le costole non si trovano lì...

Un osso?! Forse una scheggia

di gabbia toracica?

Lebon?! Dunque non tutti i medici sono partiti alla volta delle province appestate che reclamano la loro incompetenza?

Anche i qui presenti signori dell’Università volevano esaminare

i corpi, maestro Paré, e io...

Di solito lasciamo questo compito ai macellai, ai barbieri e a quelli della stessa risma, ma per il

nostro amico defunto, avremmo voluto fare

un’eccezione...

E nemmeno la toga corta! Non ha seguito un solo corso

all’Università! È davvero un chirurgo?!

No, caro mio, sono un chirurgo-barbiere. Chirurgo di bassa lega,

se preferisci.

Sono là dove devono essere. il capitano avrebbe dovuto

informarvi.

Ma il maestro Paré resta il

chirurgo del...

Ma le tue costellazioni e i tuoi unguenti non servo-no a nulla su un cadavere!

bisogna saper usare il rasoio e distinguere una piaga dal buco del culo!

Ma come potresti saperlo tu, che hai il retto al posto

della bocca?

Ecco un pacco arrivato con la diligenza postale per il signor...

Corrafasto.

Sono io, entrate...

in un’altra città...

Chirurgo?! Non indossa la toga lunga! Non sa né il latino

né il greco e non ha letto niente degli

antichi!

Un arazzo... pare opera di un orafo...

Qualche signore deve ammirarvi molto...

Non credo pro-prio... Ecco a te, per la faticata.

A dire il vero, signore, avrei qual-cosa da chiedervi...

Fracastoro è morto. Ti hanno informato

male.

Ma prima ci si poteva affidare

alla loro scienza?!

Tenete, vi è caduto il tappo del fiasco.

Se c’è un marmocchio qui, quello siete voi, padre. Non la smet-tete di reclamare

la poppata all’oste All’angolo...

Cosa ci fai tu qui? Non hai un marmocchio a cui badare?

Ebbene, oggi bisogna

affidarsi a Dio!

Sarebbe ora di passare

allo svezza-mento...

i fisiologi non possono nulla

contro la peste né contro molte

altre cose. Soprattutto se

sono morti!

Ma...?! La peste è arrivata con le guerre contro gli Ugonotti. Dicono che sia giunta a Lione e ho paura per la mia famiglia, che

è rimasta laggiù...

Gira voce che voi siate

Fraca-storo, l’illustre medico, e che siate in grado

di curare...

sarebbe?

Parigi, alcuni giorni

più tardi...

Sì, urla pure, ragazzo mio, urla, che ti fa bene. Basta che non

ti muovi...

Fatto: il cristallino è caduto! La resezione è riuscita: la catarattaè stata attaccata e

sconfitta.

Che male! Scusatemi per il mio linguaggio,

maestro Paré...Ah, i progressi della scienza!

Ma dimenticavo che voi non

amate i medici...

insomma, un uomo racco-

mandabile! Barnabé,

tocca a te.

Detestate dunque i medici quanto io odio questo ago?

Ma alcuni hanno aiutato la scienza

e altri hanno aiutato me...

Detesto la loro mania di speculare su cose che non comprendono. A che serve

descrivere gli equilibri degli umori e i loro movimenti se non si può nemmeno

verificarne l’esistenza?

Sapete che i fisiologi

dell’Università mi hanno

prescritto una teriaca a base di salnitro, mercu-

rio e zolfo...

Certo. infatti Paracelso che ha introdotto

queste sostanze, era un donnaiolo

e un beone che bruciava i libri degli antichi

anziché riverirli stupidamente...

Scusatemi voi, per avervi dato del tu, cavaliere. Avrei potuto alleviarvi il dolore con certe sostanze, ma non vi avrei

garantito il risveglio... meglio urlare.

Aaaaaaaaaaahhh, puttanabagascia di un bordello

di merda!

Nnyyyaarrr puttanamiseria...!

Ah, il vostro amico Sylvius deve...

mancarvi molto... È stato il solo

fisiologo ad avervi accettato e persino a farvi riconoscere

dall’Università... Non è vero?

Salute, Ambroise...

Sarebbe troppo lungo da raccontare,

Ambroise...

io ho... Ho inghiottito la

chiave... Trovala, trova la chia...

La chiave? Quale chiave...

Buon Dio: riapparire

così, dopo...

So che li detesti come me... Ma questa piccola controversia non è nulla

in confronto a quanto sta

accadendo ora. Eppure...

Tu eri morto, Sylvius. Eri morto... Ti ho sepolto io stesso

dieci anni or sono...

Mio Dio, Sylvius, cosa ti hanno

fatto?!

Cosa... cosa ci fai qui?!

Gli Asclepiadi?!

Degli uomini sono venuti da me. Cercavano l’ingresso del

mio laboratorio, il mio modesto laboratorio

da tombarolo e l’arazzo... è necessario

che tu incontri gli Asclepiadi,

Ambroise...

Sylvius, ma... ma com’è

possibile?!

Già! Un anatomista senza uguali, che ha lasciato un vuoto

dietro di sé...

S... Sylvius?!

Allora, sarai felice di vedermi

colmare quel vuo-to anche se solo per un istante...

M... Maestro?

Dobbiamo svuotar-gli le viscere per trovare quella

maledetta chiave...

Dio m’è testimone che ho fatto di tutto per non

rovinarvi l’emozione del momento, ma... Mi fa dan-

natamente male! Sento che sto per svenire...

povero messere, fate quello che vi pare,

ma non svenite!

Messere, messere! Messere, non crederete mai a cosa mi è capitato!

Una bestia, un mostro mi è piombato addosso e...

...E l’animale ha sostituito i suoi muscoli sfibrati con

quelli che ha strappato alla tua cavalcatura, vero?

La mia prossima fermata è Roma, amico... E non

credo proprio che ti ci porterò...

ma...Per ringraziarti di aver aiutato la bestia a fuggire?

Sì, messere! Ma... come fate a saperlo? Dio mio, date forse la caccia a quella bestia?

Potreste portarmi con voi e lasciarmi

alla vostra prossima tappa?!

Nello stesso istante, nel sud della Germania,

vicino alle Alpi...

Bel modo di ritrovarsi...