LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2018 Città 19 «Giovani idee» torna ... · istituti sono state conferite...

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L’ECO DI BERGAMO Città 19 LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2018 FRANCO CATTANEO «Noi europeisti siamo consapevoli di navigare contro- corrente, ma abbiamo il confor- to delle nuove generazioni, i ra- gazzi di Erasmus, protagonisti di un rinnovato impegno per la convivenza civile fra i popoli». Giancarlo Borra, responsabi- le culturale dell’Associazione «Giovani idee per l’Europa», è soddisfatto dell’attenzione che riceve il sodalizio alla vigilia di un convegno nazionale che si terrà a Bergamo il prossimo me- se. «Giovani idee» è un’associa- zione che, nata a livello interre- gionale (Bergamo-Brescia-To- rino), è ora un accreditato network europeo. La Rete «Gio- vani idee per l’Europa», dopo il concorso per studenti svoltosi a Varsavia nel 2017, è nata il 28 aprile di quest’anno a Kaposvàr (Ungheria) in occasione della fi- nale della manifestazione. Oggi l’organizzazione guidata da Gianpietro Benigni è un in- sieme di culture diverse che alle sei scuole italiane (Lombardia, Puglia, Sicilia, Basilicata) e due estere (Belgio e Ungheria) dei raggruppamenti iniziali ne ha aggiunte altre sette, oltre al- l’adesione della Provincia di Bergamo con una delibera adot- tata all’unanimità da tutte le componenti politiche. Il dialogo fra i giovani In tutto sono 14 i soggetti fin qui aderenti all’associazione, che – come spiegano Benigni e Borra –, nel promuovere il dialogo fra i giovani a livello nazionale ed eu- ropeo e nel creare momenti d’incontro e di formazione, in- tende «formare i giovani a una democrazia partecipativa a li- vello europeo, rafforzando le lo- ro competenze cognitive, rela- zionali e valoriali per favorirne il successo formativo e la parteci- pazione alla vita sociale e lavo- rativa». Il Comitato scientifico elabo- ra un programma annuale di at- tività, avendo riguardo alle aspettative e agli interessi co- muni dei soggetti coinvolti, ai quali è comunque assicurata au- tonomia. L’intento è quello di Le delegazioni delle scuole partecipanti al concorso lo scorso anno a Varsavia L’associazione. Costituita una rete con scuole italiane e del continente: un laboratorio di scambio culturale. Borra e Benigni: «La nuova sfida è il rilancio di una società solidale» na, Pasquale Diana, Paolo Mole- ri e successivamente Savino Pezzotta, a suo tempo leader na- zionale della Cisl. La formazio- ne bergamasco-bresciana insie- me con la Fondazione Donat- Cattin di Torino ha così restitui- to all’attualità una tradizione pluralistica e ricca di stimoli cul- turali: «Non più espressione di un gruppo politico pur aperto a contributi diversi – afferma Borra, già presidente della Pro- vincia di Bergamo e deputato Dc –, bensì la scelta di un gioco a tutto campo sui grandi temi so- ciali ed istituzionali del Paese con lo sguardo preferenziale al- la costruzione del progetto eu- ropeo». Lo sguardo all’Europa In tal senso, nel 2012, s’è avuta la felice intuizione di traghettare quel lascito nell’associazione «Giovani idee», volta a iniziative formative e culturali dei giovani coinvolgendo le scuole. «Siamo così diventati – afferma Benigni – un laboratorio culturale e un punto d’incontro in cui gli stu- denti possono comunicare fra loro attraverso una pluralità di linguaggi ed esprimere il pro- prio punto di vista sui temi di particolare rilevanza e attuali- tà». Il protagonismo dei giovani, insomma, nel mentre il concor- so annuale ha assunto una di- mensione internazionale con la partecipazione di studenti delle scuole superiori di mezza Euro- pa: Belgio, Spagna, Polonia, Un- gheria, Lettonia, Romania, Al- bania. In 13 edizioni del concorso sono stati coinvolti oltre 5.500 studenti, 600 docenti, 220 scuo- le italiane e 80 estere. A questi istituti sono state conferite bor- se di studio, assegnati viaggi pre- mio in diverse capitali europee e sono stati istituiti gemellaggi fra le città. «La nostra missione – conclude Borra – non è affatto conclusa, perché siamo al tor- nante più impegnativo, dato che intendiamo contrastare la re- gressione umanistica di tempi difficili. Ma avendo investito sul capitale umano dei giovani, sap- piamo anche che i frutti non tar- deranno a venire, e già li abbia- mo visti. La nuova sfida è la par- tecipazione dei giovani alle prossime elezioni europee». ©RIPRODUZIONE RISERVATA agevolare la mobilità di studenti e docenti, costituire un labora- torio di europrogettazione at- traverso forme di cooperazione, organizzare convegni e semina- ri, creare un networking colla- borativo e condivi- dere esperienze di solidarietà e prati- che di sussidiarietà. Per l’anno scolastico 2018-2019 il Comi- tato scientifico, in- sediatosi nel giugno scorso, ha lanciato la campagna «Stavolta voto» promossa dal- l’europarlamento. Un’iniziativa, in vi- sta delle elezioni eu- ropee di maggio, non certo partitica ma di impegno cul- turale e civile al fine di costruire l’Euro- pa dei cittadini. «Stavolta – dice il manifesto della campagna – sperare in un futuro migliore non è ab- bastanza: dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre scelte. Per questo stavolta noi non ti chiediamo solo di votare, ma di convincere le persone in- torno a te ad andare a votare. Se votiamo tutti, vinciamo tutti». Passato e futuro Le radici di «Giovani idee» han- no un solido retro- terra e l’attuale am- bientazione (per quanto in un conte- sto completamente diverso) origina da Forze Nuove, la cor- rente della sinistra sociale della Dc, gui- data da Carlo Do- nat-Cattin, i cui ter- minali bergamaschi erano affidati a Gio- vanni Ruffini e a Giancarlo Borra, mentre a Brescia il tutto era gestito da Sandro Fontana. Forze Nuove orga- nizzava a Saint-Vin- cent i celebri conve- gni di studio, espe- rienza iniziata nel 1971 e durata per tutta la Prima Repubblica. Iniziativa poi ripre- sa nel 2001 per impulso di un gruppo di amici di Bergamo e Brescia: Benigni, Borra, Fonta- Giancarlo Borra Gianpietro Benigni «Giovani idee» torna in campo per costruire l’Europa dei cittadini STOMIZZATI Castagnata solidale sul Sentierone Si ripete anche quest’anno la due giorni di solidarietà e so- stegno all’Associazione ber- gamasca stomizzati sul Sen- tierone, davanti al Comune. In programma sabato e do- menica, dalle 10 alle 18,30, c’è la castagnata grazie ai volon- tari del Ducato di Piazza Pontida e dell’Associazione stomizzati che prepareran- no le boròle e le distribuiran- no con il vin brulé. C’è anche un angolo per i bambini a cui vengono offerti origami e giochini costruiti con la car- ta. L’Associazione stomizza- ti è una onlus che raccoglie e sostiene tutti coloro che portano una stomìa e i loro familiari. L’associazione è aperta a tutti i giorni e ha se- de in via Ghislanzoni 37. MUTUO SOCCORSO Domani incontro sulla Costituzione Domani alle 18 nella sala del Mutuo Soccorso in via Zam- bonate 33 si terrà l’incontro con Tomaso Montanari, presidente nazionale di Li- bertà e Giustizia. Montanari, ordinario di storia dell’arte contemporanea all’Univer- sità di Siena, presenterà il suo libro dedicato all’ Artico- lo 9 della Costituzione italia- na. L’incontro è organizzato dal Circolo di Bergamo di Li- bertà e Giustizia con il Comi- tato bergamasco per la dife- sa della Costituzione. SALA MOSAICO Adriano Olivetti Studenti a lezione Domani, alle 10, si terrà nella Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifesta- zioni in via Petrarca 10, la «Lezione olivettiana». In- contro promosso da Berga- mo Sviluppo e realizzato in collaborazione con la Fon- dazione Adriano Olivetti. L’iniziativa si colloca nel programma di interventi, fi- nanziati dalla Camera di Commercio, che ogni anno Bergamo Sviluppo rivolge agli studenti delle ultime classi delle scuole seconda- rie di II grado attraverso il «Progetto orientamento 2018». Obiettivo dell’incon- tro è raccontare Adriano Olivetti, urbanista, editore, scrittore, uomo di cultura, ma soprattutto imprendito- re che credeva nella tecnolo- gia e nella responsabilità so- ciale dell’impresa. ferenza propone una chiave di lettura e d’intervento che aiuti genitori ed educatori a riap- propriarsi di una funzione au- torevole al fine di orientare e accompagnare i figli del no- stro tempo nella costruzione di una vita che tenga conto del proprio sentire. «Il “gap gene- tico” – dicono gli organizzato- ri – accentua il dislivello tra generazioni; è dunque neces- sario cambiare paradigma e sono richieste nuove modalità di incontro». L’ingresso è libe- ro. Alla Scuola svizzera «Generazioni digital- mente modificate» è il titolo di un appuntamento rivolto a ge- nitori, educatori e insegnanti per conoscere l’identikit delle nuove generazioni e dei terre- ni sui quali incontrarle. L’appuntamento è per gio- vedì alle 20,30 alla Scuola sviz- zera di via Bossi 44. Interver- ranno Mark Morbe e Matteo Fumagalli, psicologi e psicoso- matologici dell’Istituto di Psi- cosomatica integrata. La con- Si riflette su digitale e nuove generazioni no stati valori che lo hanno sem- pre contraddistinto. Sapeva ac- cattivarsi la stima e la simpatia di tutti. Era sempre informato su ciò che accadeva in città e amava dialogare e confrontarsi con i suoi clienti. Numerose, inoltre, le amicizie nate tra le quattro mura dell’esercizio commerciale. Si interessava pu- re degli avvenimenti sportivi: grande tifoso juventino, anche se simpatizzante dell’Atalanta, era solito discutere appassiona- tamente con i sostenitori di altre squadre. Lascia nel dolore la moglie Carmen, i figli Luca e Giovanni e i nipoti Valentina, Federica e Lorenzo. I funerali si svolgeranno domani alle 10 nel- la chiesa delle Grazie. Arturo Zambaldo vanni, aveva 84 anni. Prima di acquistare la tabaccheria agli inizi degli anni ’60, allora quat- tordicenne aveva lavorato con il papà, titolare della omonima e storica panetteria (poi ceduta ai Tresoldi), lungo viale Papa Gio- vanni, a una trentina di metri dall’incrocio con via Paleocapa. Sempre presente con la moglie Carmen in negozio, seguiva l’af- fezionata clientela e quella di passaggio con garbo. Cremaschi era come si suol dire «tutto d’un pezzo», lealtà, onestà e il rispet- to nei confronti di chiunque so- Il lutto Fino a pochi giorni fa era nel negozio al Quadriportico con il figlio. Aveva 84 anni. Domani i funerali Per oltre mezzo secolo ha gestito la tabaccheria sotto i portici del Sentierone a fianco del bar ristorante Nazionale e fi- no a pochi giorni fa era ancora in negozio con il figlio che ha preso il suo posto nella gestione. Ma- rio Alberto Cremaschi è morto sabato all’ospedale Papa Gio- È morto Mario Alberto Cremaschi storico tabaccaio sul Sentierone Mario Alberto Cremaschi

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L’ECO DI BERGAMOCittà 19LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2018

FRANCO CATTANEO

«Noi europeisti siamo consapevoli di navigare contro-corrente, ma abbiamo il confor-to delle nuove generazioni, i ra-gazzi di Erasmus, protagonisti di un rinnovato impegno per la convivenza civile fra i popoli».

Giancarlo Borra, responsabi-le culturale dell’Associazione «Giovani idee per l’Europa», è soddisfatto dell’attenzione che riceve il sodalizio alla vigilia di un convegno nazionale che si terrà a Bergamo il prossimo me-se. «Giovani idee» è un’associa-zione che, nata a livello interre-gionale (Bergamo-Brescia-To-rino), è ora un accreditato network europeo. La Rete «Gio-vani idee per l’Europa», dopo il concorso per studenti svoltosi aVarsavia nel 2017, è nata il 28 aprile di quest’anno a Kaposvàr (Ungheria) in occasione della fi-nale della manifestazione.

Oggi l’organizzazione guidatada Gianpietro Benigni è un in-sieme di culture diverse che allesei scuole italiane (Lombardia, Puglia, Sicilia, Basilicata) e due estere (Belgio e Ungheria) dei raggruppamenti iniziali ne ha aggiunte altre sette, oltre al-l’adesione della Provincia di Bergamo con una delibera adot-tata all’unanimità da tutte le componenti politiche.

Il dialogo fra i giovaniIn tutto sono 14 i soggetti fin quiaderenti all’associazione, che – come spiegano Benigni e Borra –, nel promuovere il dialogo fra igiovani a livello nazionale ed eu-ropeo e nel creare momenti d’incontro e di formazione, in-tende «formare i giovani a una democrazia partecipativa a li-vello europeo, rafforzando le lo-ro competenze cognitive, rela-zionali e valoriali per favorirne ilsuccesso formativo e la parteci-pazione alla vita sociale e lavo-rativa».

Il Comitato scientifico elabo-ra un programma annuale di at-tività, avendo riguardo alle aspettative e agli interessi co-muni dei soggetti coinvolti, ai quali è comunque assicurata au-tonomia. L’intento è quello di

Le delegazioni delle scuole partecipanti al concorso lo scorso anno a Varsavia

L’associazione. Costituita una rete con scuole italiane e del continente: un laboratoriodi scambio culturale. Borra e Benigni: «La nuova sfida è il rilancio di una società solidale»

na, Pasquale Diana, Paolo Mole-ri e successivamente Savino Pezzotta, a suo tempo leader na-zionale della Cisl. La formazio-ne bergamasco-bresciana insie-me con la Fondazione Donat-Cattin di Torino ha così restitui-to all’attualità una tradizione pluralistica e ricca di stimoli cul-turali: «Non più espressione di un gruppo politico pur aperto a contributi diversi – afferma Borra, già presidente della Pro-vincia di Bergamo e deputato Dc–, bensì la scelta di un gioco a tutto campo sui grandi temi so-ciali ed istituzionali del Paese con lo sguardo preferenziale al-la costruzione del progetto eu-ropeo».

Lo sguardo all’EuropaIn tal senso, nel 2012, s’è avuta lafelice intuizione di traghettare quel lascito nell’associazione «Giovani idee», volta a iniziativeformative e culturali dei giovanicoinvolgendo le scuole. «Siamo così diventati – afferma Benigni– un laboratorio culturale e un punto d’incontro in cui gli stu-denti possono comunicare fra loro attraverso una pluralità di linguaggi ed esprimere il pro-

prio punto di vista sui temi di particolare rilevanza e attuali-tà».

Il protagonismo dei giovani,insomma, nel mentre il concor-so annuale ha assunto una di-mensione internazionale con la partecipazione di studenti dellescuole superiori di mezza Euro-pa: Belgio, Spagna, Polonia, Un-gheria, Lettonia, Romania, Al-bania.

In 13 edizioni del concorsosono stati coinvolti oltre 5.500 studenti, 600 docenti, 220 scuo-le italiane e 80 estere. A questi istituti sono state conferite bor-se di studio, assegnati viaggi pre-mio in diverse capitali europee esono stati istituiti gemellaggi frale città. «La nostra missione – conclude Borra – non è affatto conclusa, perché siamo al tor-nante più impegnativo, dato cheintendiamo contrastare la re-gressione umanistica di tempi difficili. Ma avendo investito sulcapitale umano dei giovani, sap-piamo anche che i frutti non tar-deranno a venire, e già li abbia-mo visti. La nuova sfida è la par-tecipazione dei giovani alle prossime elezioni europee».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

agevolare la mobilità di studentie docenti, costituire un labora-torio di europrogettazione at-traverso forme di cooperazione,organizzare convegni e semina-ri, creare un networking colla-borativo e condivi-dere esperienze di solidarietà e prati-che di sussidiarietà. Per l’anno scolastico2018-2019 il Comi-tato scientifico, in-sediatosi nel giugno scorso, ha lanciato lacampagna «Stavoltavoto» promossa dal-l’europarlamento. Un’iniziativa, in vi-sta delle elezioni eu-ropee di maggio, non certo partitica ma di impegno cul-turale e civile al fine di costruire l’Euro-pa dei cittadini. «Stavolta – dice il manifesto della campagna – sperare in un futuro migliore non è ab-bastanza: dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre scelte. Per questo stavolta noi non ti chiediamo solo di votare,

ma di convincere le persone in-torno a te ad andare a votare. Sevotiamo tutti, vinciamo tutti».

Passato e futuroLe radici di «Giovani idee» han-

no un solido retro-terra e l’attuale am-bientazione (perquanto in un conte-sto completamentediverso) origina daForze Nuove, la cor-rente della sinistrasociale della Dc, gui-data da Carlo Do-nat-Cattin, i cui ter-minali bergamaschierano affidati a Gio-vanni Ruffini e aGiancarlo Borra,mentre a Brescia iltutto era gestito daSandro Fontana.Forze Nuove orga-nizzava a Saint-Vin-cent i celebri conve-gni di studio, espe-rienza iniziata nel

1971 e durata per tutta la Prima Repubblica. Iniziativa poi ripre-sa nel 2001 per impulso di un gruppo di amici di Bergamo e Brescia: Benigni, Borra, Fonta-

Giancarlo Borra

Gianpietro Benigni

«Giovani idee» torna in campoper costruire l’Europa dei cittadini

STOMIZZATI Castagnata solidale sul Sentierone

Si ripete anche quest’anno ladue giorni di solidarietà e so-stegno all’Associazione ber-gamasca stomizzati sul Sen-tierone, davanti al Comune.In programma sabato e do-menica, dalle 10 alle 18,30, c’èla castagnata grazie ai volon-tari del Ducato di Piazza Pontida e dell’Associazionestomizzati che prepareran-no le boròle e le distribuiran-no con il vin brulé. C’è ancheun angolo per i bambini a cuivengono offerti origami e giochini costruiti con la car-ta. L’Associazione stomizza-ti è una onlus che raccogliee sostiene tutti coloro che portano una stomìa e i lorofamiliari. L’associazione è aperta a tutti i giorni e ha se-de in via Ghislanzoni 37.

MUTUO SOCCORSODomani incontrosulla Costituzione

Domani alle 18 nella sala delMutuo Soccorso in via Zam-bonate 33 si terrà l’incontrocon Tomaso Montanari, presidente nazionale di Li-bertà e Giustizia. Montanari,ordinario di storia dell’artecontemporanea all’Univer-sità di Siena, presenterà il suo libro dedicato all’ Artico-lo 9 della Costituzione italia-na. L’incontro è organizzatodal Circolo di Bergamo di Li-bertà e Giustizia con il Comi-tato bergamasco per la dife-sa della Costituzione.

SALA MOSAICOAdriano OlivettiStudenti a lezione

Domani, alle 10, si terrà nellaSala Mosaico del Palazzo deiContratti e delle Manifesta-zioni in via Petrarca 10, la «Lezione olivettiana». In-contro promosso da Berga-mo Sviluppo e realizzato incollaborazione con la Fon-dazione Adriano Olivetti. L’iniziativa si colloca nel programma di interventi, fi-nanziati dalla Camera di Commercio, che ogni annoBergamo Sviluppo rivolge agli studenti delle ultime classi delle scuole seconda-rie di II grado attraverso il «Progetto orientamento 2018». Obiettivo dell’incon-tro è raccontare Adriano Olivetti, urbanista, editore,scrittore, uomo di cultura, ma soprattutto imprendito-re che credeva nella tecnolo-gia e nella responsabilità so-ciale dell’impresa.

ferenza propone una chiave dilettura e d’intervento che aiutigenitori ed educatori a riap-propriarsi di una funzione au-torevole al fine di orientare eaccompagnare i figli del no-stro tempo nella costruzionedi una vita che tenga conto delproprio sentire. «Il “gap gene-tico” – dicono gli organizzato-ri – accentua il dislivello tragenerazioni; è dunque neces-sario cambiare paradigma esono richieste nuove modalitàdi incontro». L’ingresso è libe-ro.

Alla Scuola svizzera

«Generazioni digital-mente modificate» è il titolo diun appuntamento rivolto a ge-nitori, educatori e insegnantiper conoscere l’identikit dellenuove generazioni e dei terre-ni sui quali incontrarle.

L’appuntamento è per gio-vedì alle 20,30 alla Scuola sviz-zera di via Bossi 44. Interver-ranno Mark Morbe e MatteoFumagalli, psicologi e psicoso-matologici dell’Istituto di Psi-cosomatica integrata. La con-

Si riflette su digitalee nuove generazioni

no stati valori che lo hanno sem-pre contraddistinto. Sapeva ac-cattivarsi la stima e la simpatia di tutti. Era sempre informato su ciò che accadeva in città e amava dialogare e confrontarsi con i suoi clienti. Numerose, inoltre, le amicizie nate tra le quattro mura dell’esercizio commerciale. Si interessava pu-re degli avvenimenti sportivi: grande tifoso juventino, anche se simpatizzante dell’Atalanta, era solito discutere appassiona-tamente con i sostenitori di altresquadre. Lascia nel dolore la moglie Carmen, i figli Luca e Giovanni e i nipoti Valentina, Federica e Lorenzo. I funerali si svolgeranno domani alle 10 nel-la chiesa delle Grazie. Arturo Zambaldo

vanni, aveva 84 anni. Prima di acquistare la tabaccheria agli inizi degli anni ’60, allora quat-tordicenne aveva lavorato con il papà, titolare della omonima e storica panetteria (poi ceduta ai Tresoldi), lungo viale Papa Gio-vanni, a una trentina di metri dall’incrocio con via Paleocapa. Sempre presente con la moglie Carmen in negozio, seguiva l’af-fezionata clientela e quella di passaggio con garbo. Cremaschi era come si suol dire «tutto d’un pezzo», lealtà, onestà e il rispet-to nei confronti di chiunque so-

Il luttoFino a pochi giorni fa eranel negozio al Quadriporticocon il figlio. Aveva 84 anni. Domani i funerali

Per oltre mezzo secolo ha gestito la tabaccheria sotto i portici del Sentierone a fianco del bar ristorante Nazionale e fi-no a pochi giorni fa era ancora innegozio con il figlio che ha presoil suo posto nella gestione. Ma-rio Alberto Cremaschi è morto sabato all’ospedale Papa Gio-

È morto Mario Alberto Cremaschistorico tabaccaio sul Sentierone

Mario Alberto Cremaschi