LUIGIA MAIOLI DOCENTE DI MATEMATICA, GEOMETRIA, INFORMATICA E RELIGIONE INSEGNANTE MODELLO.

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LUIGIA MAIOLIDOCENTE DI MATEMATICA, GEOMETRIA,

INFORMATICA E RELIGIONE

INSEGNANTE MODELLO

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BIOGRAFIA

Luigia Maioli è nata nel 1971 Luino, in provincia di Varese. Dopo aver frequentato nello stesso paese la scuola elementare, media e magistrale si è iscritta alla facoltà di teologia presso l’università Cattolica di Milano.

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INTERVISTA

Hai insegnato in diversi ordini di scuola, preferisci la scuola primaria?

L’esperienza più bella l’ho fatta alle medie, insegnavo matematica e geometria, da allora mi sono appassionata di queste discipline. L’insegnamento alle media infatti è più legato alla disciplina, ci si specializza in un certo senso e si lavora meglio.

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Invece alla primaria siamo un po’ tuttologhe, i bambini sono piccoli, non si può

Pretendere tempi di concentrazione troppo elevati, si procede con più lentezza.

Gli alunni poi ti fanno arrabbiare di più, alle medie hanno difficoltà relazionali,

Dovuti alla fase preadolescenziale, non è facile, ma interessante. Anche se non tornerei.

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TI PIACEVA LAVORARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA?

Ora sono comoda qua, ma vorrei ritornare alla suola dell’infanzia perché i bambini di quell’età sono meravigliosi e il ruolo della maestra è totalmente diverso dalla primaria. Il problema è che peggiora sempre, si lavora con un senso di frustrazione e difficoltà, i fondi non ci sono, i bambini sono sempre più ingestibili e le famiglie sempre più assenti. Spesso l’insegnante si sente sola. Ma ci sono anche delle grosse soddisfazioni.

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Ha iniziato la sua carriera lavorativa nella Scuola materna di Luino, poi ha accettato di lavorare nelle scuole medie per tre anni.

Da quattro lavora nella scuola primaria di Travedona- Monate in provincia di Varese.

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Quale preparazione hai seguito per insegnare matematica, geometria e informatica?

Ho seguito alcuni corsi di aggiornamento anni fa e ne sto seguendo altri.

Per esempio da due anni seguo il corso per abilitarmi al Dimat e per la geometria in particolare ho frequentato la prima lezione di un corso presso l’associazione MATESIS con Chiara Bozzolo

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Parlami di questi corsi

Ad ora del corso sulla geometria non ti posso dire nulla, ti saprò dire con piacere qualcosa più nel dettaglio dopo le vacanze natalizie.

Per quanto riguarda il Dimat ti posso suggerire di guardare il sito in internet che dà molte informazioni. Ad ogni modo è “approccio differenziato all'apprendimento della matematica” e riguarda il ciclo della scuola elementare

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Tiene conto delle differenze tra gli allievi senza dimenticare gli obiettivi essenziali del programma ministeriale. Propone attività e situazioni matematiche significative in uno spirito di assunzione progressiva di autonomia da parte dell'allievo ed entro precise condizioni di apprendimento definite chiaramente dal docente (spazi di libertà controllata).

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Aiuta a sviluppare tanto gli obiettivi cognitivi (sapere) e socio-affettivi (saperessere ed interagire), quanto quelli metacognitivi (sapere di sapere, imparare ad imparare) durante le attività di insegnamento-apprendimento in ambito matematico.

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Propone alla classe di lavorare con attività diverse, a livelli diversi, per allievi con capacità e possibilità diverse, in situazione relazionale variabile: individuale, in coppia, in gruppo), mantenendo il controllo dell'informazione sul singolo, sulla classe, sul programma.

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IL DIMAT DA DEGLI STRUMENTI CONCRETI?

Sì c’è il raccoglitore giallo Il classificatore che raccoglie i fogli gialli (FV). Essi riassumono in forma di prestazione gli obiettivi essenziali del programma di matematica e geometria dell'anno (di 3a, di 4a o di 5a). La prima pagina del classificatore è una Tabella di valutazione che elenca tutti i principali argomenti da affrontare nel corso dell'anno. Ogni argomento è diviso in tre livelli (Facile, Medio, Difficile). L'allievo può perciò scegliere fra tutti gli argomenti proposti, quello che (in funzione delle sue conoscenze, delle sue capacità, delle sue esperienze, dei suoi interessi,...) gli sembra alla sua portata. Ma utilizziamo anche la banca dei numeri, la linea dei numeri,ecc..

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Più che della matematica , all’insegnamento della geometria. Quando tratto le figure geometriche piane , le linee chiuse, aperte, curve, spezzate porto gli alunni in aula di informatica.

ABBINI L’INSEGNAMENTO L’INFORMATICA ALL’INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA?

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QUANTO RITIENI IMPORTANTE L’ APPRENDIMENTO DELLA GEOMETRIA (DI PER SÉ, IN RELAZIONE ALLE ALTRE

DISCIPLINE)

E’ molto importante e va svolto per gradi. Riguarda innanzitutto lo spazio, il nostro rapporto con esso e le sue forme. Quindi si parte in prima con dei giochi molto concreti in cui l’alunno inizia a vedere con un terzo occhio la realtà circostante, l’aula, il banco,ecc…

Fa parte di noi, non solo delle forme disegnate.

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QUALI DIFFICOLTA’ INCONTRI Più SPESSO INSEGNANDO QUESTA MATERIA?

Non tutti gli alunni hanno la stessa consapevolezza della realtà geometrica che li circonda, richiede inoltre un pizzico di astrazione che per alcuni risulta difficile. Mi accade spesso che sembra che apprendano poi dopo poco tempo non sin ricordano qual è il parallelelpipedo, il cubo, pur avendoli visti, toccati, riconosciuti in precedenza. Quindi bisogna sempre tornare per verificare i prerequisiti.

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QUALI PROGRAMMI USI IN AULA DI INFORMATICA?

Uso quasi sempre il classico Paint, è comodo, intuitivo e consente di fare molte cose.

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COME DOCUMENTI IL LAVORO SVOLTO CON GLI ALUNNI

Utilizzo il quaderno, i cartelloni con le

fotografie.

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IN CHE MODO VALUTI GLI ALUNNI E RICONOSCI FENOMENI DI DEFICIT?

La valutazione in itinere è fondamentale , io inizio ogni lezione ripercorrendo quella precedente facendo in modo che siano i bambini a dirmi quello che si ricordano. Le verifiche scritte sono importanti , spesso sono utili all’insegnante per notare un generale tentennamento nei concetti dunque può ritornare sull’argomento. Bisogna sempre riflettere sull’andamento complessivo della classe, sui diversi stili cognitivi degli alunni.

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COME RIESCI A TENERE IN CONSIDERAZIONE GLI STILI COGNITIVI DI TUTTI?

In questo mi aiuta molto il Dimat, i bambini hanno molta soddisfazione a fare percorsi personali con consapevolezza, pensando prima ai risultati raggiunti fino a quel momento.

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FAMMI UN ESEMPIO DI ATTIVITA’ SVOLTA CON GLI ALUNNI DI SECONDA

L’anno scorso abbiamo fatto insieme ai bambini un’analisi di un’opera di Kandinskij: Composizione VIII.

Ai bambini è piaciuta molto l’attività che li ha condotti ad analizzarla e a riprodurla con il programma paint.