Maria Grazia Maioli - L'immagine dell'Italia: eredità antica

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L’immagine dell’Italia, eredità antica dalle origini agli inizi del XIX secolo (seconda parte) di Maria Grazia Maioli Archeologo Emerito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna Realizzazione di Valentina Catagnano e Rossana Gabusi Disegno di Maria Agnese Mignani

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L’immagine dell’Italia, eredità anticadalle origini agli inizi del XIX secolo (seconda pa rte)

di Maria Grazia Maioli

Archeologo Emerito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna

Realizzazione di Valentina Catagnano e Rossana Gabusi

Disegno di Maria Agnese Mignani

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Dante e il suo Poema nell’affresco di Domenico di Michelino a Santa Maria del Fiore, Firenze (1465)

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri l’Italia, nonostante le divisioni territoriali, ègià concepita come un tutt’uno dal punto di vista culturale, sociale e religioso

Nel colloquio fra Dante e Sordello (Purgatorio, Canto VI) i due poeti rimarcano la triste realtà dell’Italia del loro tempo, divisa e sottoposta al dominio straniero

“Ahi serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di province, ma bordello! ”

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Nei codici miniati della Commedia l’Italia e Roma sono raffigurate piangenti e con i capelli sciolti in segno di lutto.

Questo modello riprende quello usato in epoca romana soprattutto per indicare personificazioni di barbare o prigioniere di città e province conquistate

Dai Poemata di Convenevole da Prato, Allegoria dell’Italia e di Roma, British Museum, Londra (XIV sec.)

Barbara con figlio nella Colonna Antonina ( 161-2 d.C.), Roma

Barbara prigioniera da sarcofago del III sec. d. C.

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In epoca medievale e rinascimentale cominciano a formarsi grandi collezioni di monete e di materiale archeologico, principalmente statue

Lo studioso perugino Cesare Ripa (1550 ca - 1622) riunisce le diverse rappresentazioni e simbologie in una monumentale iconologia che comprende anche

l’immagine dell’Italia basata sui modelli romani, di fatto la prima rappresentazione di Italia turrita con stella, cornucopia e scettro

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L’iconologia di Cesare Ripa deriva le proprie raffigurazioni soprattutto dalle monete romane presenti in numerosissime collezioni del tempo,

rielaborandole secondo i gusti dell’ epoca

Moneta del 70 a.C. coniata a Roma dopo la Guerra Civile

ITALIA ROMA

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L’iconologia di Cesare Ripa considera l’Italia come un insieme unico dal punto di vista geografico e presenta le personificazioni delle varie regioni, dalle Alpi alle Isole

comprese. Nel caso in cui Ripa non abbia potuto usare immagini presenti nelle monete romane, egli utilizza, reinterpretandoli, modelli di origini diverse

Toscana Friuli Roma

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Negli ultimi anni del ‘700, dopo la Rivoluzione Francese, si verificano nei diversi Stati del territorio italiano rivolte popolari che

portano alla creazione delle cosiddette Repubbliche Giacobine(Cisalpina, Genovese, Romana e Napoletana o Partenopea)Tutte assumeranno i simboli collegati alla nuova Repubblica

Francese e agli ideali di Libertà ed Eguaglianza, e derivati dai simboli dell’antica Roma repubblicana, in particolare il fascio

littorio e il pileo, ossia il berretto che poi diventerà il berretto frigio

Denario di Bruto con il pileo tra i pugnali (43-42 a.C.) Moneta di Traiano (118-131 d.C.) con la personificazione della Libertà con in mano il pileo

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La Repubblica Cisalpina

La Repubblica Cisalpina si forma nel 1797, dopo la discesa di Napoleone in Italia, per effetto della fusione tra la Repubblica Cispadana e la Repubblica TranspadanaI simboli e i capilettera dei documenti pubblici mostrano la diretta derivazione dai modelli romani sotto l’influenza del Neoclassicismo imperante in tutte le manifestazioni artistiche

Personificazione della città di Costanza come Dea dell’Abbondanza

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Un altro esempio di documento della Repubblica Cisalpina (1797)

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L’immagine della Repubblica Cisalpina fa sempre riferimento a modelli classici In queste monete sono evidenti

gli attributi di Minerva (elmo ed egida) e di Cerere (spighe e fiori)

Moneta romana repubblicanacon testa della Dea Cerere

Moneta della Repubblica Cisalpinacon attributi di Minerva e Cerere

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Sono molto diffuse le carte intestate e i biglietti da visita con simboli derivati direttamente dai modelli romani

Le immagini più usate sono quelle della dea Minerva e della Libertà

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Questo tipo di raffigurazione della Repubblica viene diffuso anche mediante l’utilizzo in semplici oggetti d’uso

(in questo caso una scatola di tabacco, materiale soggetto a monopolio)

cd. Venere del Frejus(I sec. d.C.)

L’immagine dell’uguaglianza regge il fascio littorio e l’archipendolo, simbolo dell’eguaglianza stessa; in basso a destra, il pileo

L’abbigliamento, in stoffa sottile e trasparente, ricorda quello delle statue di Venere di derivazione ellenistica

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Il rapporto di sottomissione della Repubblica Cisalpina a quella Francese è sottolineato anche in documenti pubblici

In questa immagine la Repubblica Francese, raffigurata come Minerva, impone il cappello frigio a quella Cisalpina che implora la libertàLa figura femminile col bambino è ispirata ai modelli dell’epoca dell’imperatore Traiano

La Repubblica Cisalpina

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Medaglia commemorativa, 1800 La Repubblica Francese, seduta, è raffigurata come Minerva

La Repubblica Cisalpina, con i capelli sciolti, supplica il suo aiuto

I capelli sciolti sono simbolo di disgrazia: li portano le donne barbare prigioniere, frequentemente rappresentate anche nei sarcofagi romani

La Dea Minerva Donna Barbara

La Repubblica Cisalpina

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La Repubblica Genovese è rappresentata con l’immagine della testa con corona turrita e spigheLa lingua usata nelle monete è il francese

La Repubblica Piemontese, poi assorbita dalla Repubblica Cisalpina, viene raffigurata come un’Amazzone con i simboli del fascio littorio e del cappello frigio

La Repubblica Genovese e la Repubblica Piemontese

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La Repubblica Romana è rappresentata come una donna panneggiata,con il fascio littorio e l’asta sormontata dal berretto frigio,

analoga a tante statue femminili di epoca romana

La Repubblica Romana

Statua di Fanciulladi derivazione greca (Kore da Capua, II sec. a. C.)

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La Repubblica Napoletana (o Partenopea) viene rappresentata secondo modelli analoghi a quelli delle altre Repubbliche coeve,

con la variante iconografica della tunica corta da Amazzone

La Repubblica Napoletana

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I modelli greci e romani sono alla base del Neoclassicismo

Le elaborazioni grafiche e simboliche delle nuove realtà politichederivano sempre dagli esempi delle statue romane

L’alleanza tra la Repubblica Cisalpina e quella Francese è simboleggiatada un giovane e da una Minerva in trono che si scambiano segni di pace

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Il giovane Pelagio Palagidisegna un monumento alla Libertà (mai realizzato) da costruirein una piazza di Bologna

La statua è ispirata a Minerva, con fascio littorio e asta sormontata dal berretto frigio

Sul basamento due Vittorie alate come negli archi trionfali di epoca romana imperiale

Pelagio Palagi (Bologna, 25 maggio 1775 –Torino, 6 ma rzo 1860)Progetto per un monumento

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L’arrivo di Napoleone in Italia e la vittoria di Marengo (14 giugno 1800) danno luogo alla trasformazione

della Repubblica Cisalpina in Regno d’Italia

Napoleone come Marte pacificatore A. Canova (1802)Civico Museo Revoltella di Trieste

Tutte le opere che riproducono simbolicamente la “liberazione”dell’Italia si rifanno a modelli neoclassici, secondo la libera reinterpretazione di opere romane

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La Riconoscenza della Repubblica Italiana a NapoleoneG. Bossi, 1802 - Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, Milano

Tutte le figure simboliche riprendono modelli greci e romani

Quella che vi proponiamo è la prima immagine ufficiale, in assoluto, dellaRepubblica Italiana, ripresa dai modelli antichi e dall’iconologia di C. Ripa

Al momento i colori dell’Italia sono solo il bianco e il verde

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Forza(Ercole con clava)

Sapienza(Minerva con elmo)

Sorte(Venere prigioniera)

Napoleone Vincitore(Imperatore romano)

Storia(Vittoria alata)

Italia(Fanciulla liberata)

Ecco come sono rappresentati i personaggi…

Pace(Amorino con le armi di Marte)

Progresso(Abbondanza

con cornucopia)

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Ercole rappresenta la forza

Mosaico romano da Palazzo Diotallevi a Rimini

La sapienza èrappresentata da Minerva

Atena Giustiniani

Per la Fortuna sottoposta alla volontà degli dei viene usata l’immagine di Venere al bagno

Afrodite di Doidalsas

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Napoleone èraffigurato come Giove

Moneta romana con Giove con la Vittoria in mano

La raffigurazione della Storia copia le immagini della Vittoria

Vittoria che scrive sullo scudo nella Colonna Traiana

La Pace è rappresentata da un putto che gioca con uno scudo

Amorini che giocano con le armi di Marte in un cornicione del Tempio di Venere

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L’Italia, coronata, indossa una tunica altocinta, secondo la moda dello stile impero

Statua femminile romana da Genova

Per l’Abbondanza vengono copiati gli schemi usati per raffigurare i genii delle stagioni

L’Autunno in un sarcofago del III sec. d.C.

Nel basamento che raffigura la battaglia di Marengo viene riproposto lo stile dei sarcofagi romani

L’Imperatore in battaglia in un sarcofago del III sec. d. C.

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La riconoscenza della Repubblica Italiana a NapoleoneF. Alberi,1802 - Galleria Civica d’Arte Moderna, Verona

Questo quadro è una mescolanza di simbologie e modelli variamente accostati

Al centro Napoleone, con elmo di Minerva, corazza di Marte e fulmine di Giove, colpisce la Guerra e la Frode mentre l’Italia supplicante è aiutata dalla

Repubblica Francese

Da notare che l’Italia indossa per la prima volta i tre colori bianco, rosso e verde

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Nel 1810 questo modo di rappresentare l’Italia èormai consolidato: una figura di giovane donna, con corona turrita, capelli in parte sciolti e tunica legata sotto il seno

La stessa che il Canova raffigura piangente sulla tomba di Vittorio Alfieri, a Firenze

Tomba di Vittorio AlfieriA. Canova, 1810

Chiesa di Santa Croce, Firenze

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Dopo la caduta di Napoleone, nel liberale Granducato di Toscana la chiesa di Santa Croce diventa il Pantheon dei grandi italiani

Nel 1829 Stefano Ricci, discepolo del Canova,vi costruisce il monumentale cenotafio di Dante

La personificazione dell’Italia

Dante

La Poesia coi capelli sciolti piange il suo Poeta

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L’immagine dell’Italia riflette ormai il nuovo sentimento di identità culturale unitaria

I suoi simboli sono sempre lo scettro e la corona turrita con stella, mentre l’abbigliamento e la postura ripropongono modelli romani, soprattutto d’etàimperiale

Confronto con le statue femminili imperiali dalla Basilica di VeleiaMuseo Nazionale Archeologico, Parma

Cenotafio (ovvero tomba vuota) di Dante

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La stella sulla corona è un residuo della tipologia della personificazione dell’Italia come divinità che presenta anche riferimenti celesti

Nell’iconologia rinascimentale, l’Italia siede sul globo stellato e ha la stella in fronte

L’ iconologia dell’Italia con

Stella, seduta sul globo stellato in

una delle edizioni di Cesare Ripa

Musa dell’Astronomia,

Urania, con globo stellato in mano

L’Italia sul monumento di Dante

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Dal 1949 questo simbolo è della Repubblica ItalianaLa stella a cinque punte è inserita in una ruota dentata, simbolo del lavoro, fra

un ramo di olivo (simbolo di pace) ed uno di quercia(simbolo di forza)

La stella da sola è spesso utilizzata per rappresentare simbolicamente tutta la Repubblica

Lo Stellone èl’emblema della Repubblica Italiana

La stele che a Quarto, in Liguria, indica il luogo di partenza dei Mille di

Garibaldi

L’Italia sul monumento di Dante

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Nei prossimi mesi saranno disponibili una seconda sezione, che tratterà il periodo dalle Guerre d'Indipendenza all'Unità d'Italia,

e una terza sezione che,partendo dalla proclamazione del regno d'Italia (1861),

arriverà fino ai giorni nostri (con i sottocapitoli dedicati al periodo fascista e alla nascita della

Repubblica)