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Page 1: losciale - Istituto Universitario di Alta Formazione Musicale · PDF fileClasse di Pianoforte Storia dei Metodi successo è direttamente proporzionale alla serietà ed alla pazienza

© ABERG - ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA http://accademiadimusica.eu

Antonio LOSCIALE

Classe di Pianoforte

Storia dei Metodi

Cod. DAC-044-0001

Storia dei Metodi

PARTE I (teorica e collettiva)

Breve excursus storico sulla nascita del pianoforte (1698) e trattazione degli aspetti principali dei più significativi Metodi per tastiera - da C. Ph. E. Bach ad A. Brugnoli; con C. Ph. E. Bach ed il suo storico trattato emergono per la prima volta, in ambito tastieristico, i problemi inerenti la cantabilità, il tocco, il suono e la commossa partecipazione dell'esecutore; laddove l'enciclopedico trattato di A. Brugnoli rappresenta il lavoro più alto e completo che un didatta potesse mai organizzare. Durante il corso sono previsti approfondimenti, nonché l'esplicazione di testi oggi, purtroppo, difficilmente reperibili. Di ciascun Metodo, infine, saranno trattate le sezioni più significative allo scopo di alleggerirne la comprensione. L'excursus segue lo schema di seguito:

C. Ph. E. Bach,Versuch über die wahre Art, das Klavier zu spielen (Saggio sul vero modo di suonare su tastiera, 1753).

M. Clementi, MetodoL. Adam, Méthode de piano du Conservatoire (1804)

F. Pollini, Metodo per clavicembalo da adottarsi nel Regio Conservatorio e nelle altre case del Regno (1812)

J. N. Hummel, Ausführlich theoretisch-practische Anweisung zum Pianofortespiel (1828)

F. Chopin e F. Liszt ovvero la rivoluzione tecnica.

F. Kalkbrenner, Méthode pour apprendre le pianoforte à l'aide du guide-mains (1830)

F. Fétis e I. Moscheles, Méthode des Méthodes (1837)C. Czerny, Vollständige theoretisch-praktische Pianoforteschule op. 500 (1839) S. Thalberg, Über die Kunst des Gesanges auf dem Pianoforte op. 70 (1850

B. Cesi, Metodo per lo studio del pianoforte (1895-96)F. Busoni, Regole per gli esercizi del pianista (1898)T. A. Matthay, The Act of Touch in all its Diversity (1903)

A. Brugnoli, Dinamica Pianistica (1926)

Parte II (pratica ed individuale)

La parte in questione rappresenta un momento di verifica pratica direttamente sullo strumento. Ciascun allievo necessita di lezioni, questa volta individuali e di un'ora ciascuna, finalizzate all'apprendimento e alla risoluzione di eventuali meccanismi tecnici. Questa parte mira a fornire pochi elementi sui quali iniziare ad intraprendere uno studio infinito con se stessi, a lunga scadenza ed il cui

A n t o n i o L o s c i a l e n a s c e a Manfredonia (Fg) nel 1984 ed inizia lo s tudio del p ianofor te presso i l Conservatorio “U.Giordano” di Foggia che frequenta sino al conseguimento del Compimento Medio del Corso Tradizionale per poi proseguire gli studi presso il Conservatorio “L. D'Annunzio” di Pescara, nella classe del M° P. Secondi, dove consegue il Diploma Accademico di I Livello con il massimo dei voti e la lode. Partecipa ai Corsi annuali di Alto Perfezionamento Musicale tenuti dai M° N. Carusi, T. Poli, G. Mazzoccante, partecipando inoltre, in qualità di allievo effettivo, a numerose Masterclass ( E. Pace, O. Maione, L. Di Bella, E. Tarnawska, M. Mollova, S. Gadjiev, L. Passaglia).

Attualmente frequenta il Biennio Specilaistico di II Livello presso il Conservatorio “G. B: Pergolesi” di Ancona, nella classe del M° Lorenzo Di Bella.Selezionato abitualmente in ambito accademico e non, si esibisce, in qualità di solista, in concerti tenuti in varie città ed Istituzioni (Maratona Telethon 2005 - Foggia; Sala Concerti “G. Paisiello” - Lucera; Auditorium “A. Manzoni - Andria; Palazzo Malaspina e Teatro della Societa Filarmonica “G. Verdi”, San Donato in Poggio – Firenze).

N e l 2 0 1 2 , s e l e z i o n a t o d a l Conservatorio di Pescara, si esibisce nel concerto serale Feux d'artifice suonando brani di Debussy, Ravel e Chopin - in occasione del 150° anniversario dalla nascita di C. D e b u s s y - n e l l ' a m b i t o d e l l a manifestazione “Pomeriggi Musicali” di Teramo al la quale annualmente prendono parte i migliori all ievi selezionati dai Conservatori di tutta Italia.

ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA CORSI AFFERENTI

(Pescara)

Cod. DAC-044

*I contenuti sono a cura dei singoli docenti. L’Accademia non apporta alcuna modifica ai testi salvo, se individuate, eventuali correzioni di battitura.

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IL DOCENTE

Skype-ID: accademia.musica - email: [email protected]

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Antonio LOSCIALE

Classe di Pianoforte

Storia dei Metodi

successo è direttamente proporzionale alla serietà ed alla pazienza individuale. Ciascun allievo potrà presentare uno o più brani sui quali lavorare. In questa sezione affronterò problemi comuni e molto spesso snobbati per poca umiltà e semplicemente per pigrizia, ad es.: molto spesso e non senza rammarico, la cattiva postura è riscontrabile persino ad alti livelli o presumibili tali; suonare non è istinto ma scienza e c'è un solo modo per farlo correttamente. A. Brugnoli diceva, a tal proposito, che se un pianista riuscisse ad eseguire correttamente anche un solo brano pianistico sarebbe sulla strada del successo ed allora crearsi un repertorio sarebbe solo questione di tempo (il tempo necessario per imparar le note, dal momento che l'apparato muscolare funziona nel giusto modo); qualità non quantità, detto in soldoni.

Si tratterà di:

Come sedersi al pianoforte; corretta posizione del busto, delle braccia, delle mani e delle dita.

Applicazione del concetto di peso e suo corretto trasferimento da un tasto all'altro attraverso l'adozione dei vari tipi di tocco.

Come produrre un suono giusto. Dinamica, agogica.Come studiare un brano pianistico.

Obiettivi: Il corso in questione si avvale di due macro-sezioni teorico-pratiche complementari e si propone di ripercorrere le principali tappe dell'evoluzione tecnica sullo strumento. La prima parte, prettamente teorica, attraverso una breve storia della nascita del pianoforte, mira a mettere in luce come l'evoluzione costruttiva dello strumento sia andata di pari passo con quella tecnico-compositiva. La seconda parte, di natura pratica, è finalizzata alla verifica dei concetti esposti nella prima parte direttamente sul campo, ossia sullo strumento. Il corso mira, in sostanza, a rendere consapevole l'allievo circa il suo modo di fare musica, di produrre il suono, correggendo, nel contempo, eventuali cattive abitudini dettate dall'uso scorretto - se non dannoso - dell'apparato muscolare. Trattandosi di un lavoro mirato all'auto correzione ed all'acquisizione dei principali mezzi per farlo, il corso si rivolge a tutti quegli allievi che siano già avanti nello studio del pianoforte e che abbiano una preparazione minima equiparabile a quella di un VIII/X Corso di Conservatorio. E' richiesta inoltre una solida base di storia della musica e di storia ed analisi del repertorio pianistico. In mancanza di tali requisiti sarebbe infruttuoso ed inutile approfondire determinati concetti (dal momento che occorrerebbe prima colmare delle lacune, missione impossibile in poche lezioni).

Il corso prevede 12 ore di teoria ca. (per la parte collettiva)ed un minimo di 8 lezioni individuali (per la parte pratica).

A n t o n i o L o s c i a l e n a s c e a Manfredonia (Fg) nel 1984 ed inizia lo s tudio del p ianofor te presso i l Conservatorio “U.Giordano” di Foggia che frequenta sino al conseguimento del Compimento Medio del Corso Tradizionale per poi proseguire gli studi presso il Conservatorio “L. D'Annunzio” di Pescara, nella classe del M° P. Secondi, dove consegue il Diploma Accademico di I Livello con il massimo dei voti e la lode. Partecipa ai Corsi annuali di Alto Perfezionamento Musicale tenuti dai M° N. Carusi, T. Poli, G. Mazzoccante, partecipando inoltre, in qualità di allievo effettivo, a numerose Masterclass ( E. Pace, O. Maione, L. Di Bella, E. Tarnawska, M. Mollova, S. Gadjiev, L. Passaglia).

Attualmente frequenta il Biennio Specilaistico di II Livello presso il Conservatorio “G. B: Pergolesi” di Ancona, nella classe del M° Lorenzo Di Bella.Selezionato abitualmente in ambito accademico e non, si esibisce, in qualità di solista, in concerti tenuti in varie città ed Istituzioni (Maratona Telethon 2005 - Foggia; Sala Concerti “G. Paisiello” - Lucera; Auditorium “A. Manzoni - Andria; Palazzo Malaspina e Teatro della Societa Filarmonica “G. Verdi”, San Donato in Poggio – Firenze).

N e l 2 0 1 2 , s e l e z i o n a t o d a l Conservatorio di Pescara, si esibisce nel concerto serale Feux d'artifice suonando brani di Debussy, Ravel e Chopin - in occasione del 150° anniversario dalla nascita di C. D e b u s s y - n e l l ' a m b i t o d e l l a manifestazione “Pomeriggi Musicali” di Teramo al la quale annualmente prendono parte i migliori all ievi selezionati dai Conservatori di tutta Italia.

ACCADEMIA ALBAN BERG - LIBERO CONSERVATORIO DI MUSICA CORSI AFFERENTI

(Pescara)

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*I contenuti sono a cura dei singoli docenti. L’Accademia non apporta alcuna modifica ai testi salvo, se individuate, eventuali correzioni di battitura.

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Antonio LOSCIALE

Classe di Pianoforte

Auto-consapevolezza

Cod. DAC-044-0002

Auto-consapevolezza

Il corso II è rivolto ad allievi più giovani che posseggano un livello di base paragonabile a quello di un V C.so di Conservatorio o che comunque dispongano di un piccolo repertorio pianistico sul quale lavorare. Trattasi di un alleggerimento del Corso I dal momento che allievi così giovani, solitamente, si mostrano poco propensi a tanta teoria; inoltre sarebbe particolarmente ostico parlare di Metodi, di Scuole pianistiche ad un siffatto uditorio privo delle basi culturali richieste (storia della musica e storia ed analisi del repertorio pianistico). Snellito, il Corso II, apparirebbe più accattivante e stimolante in quanto conterrebbe, a livello teorico, le stesse nozioni del corso I, ma molto meno approfondite: più spazio alla pratica, meno alla teoria insomma.

Per quanto concerne gli argomenti, tratterò le medesime questioni della parte pratica del Corso I ossia:

Come sedersi al pianoforte; corretta posizione del busto, delle braccia, delle mani e delle dita.

Applicazione del concetto di peso e suo corretto trasferimento da un tasto all'altro attraverso l'adozione dei vari tipi di tocco.

Come produrre un suono giusto. Dinamica, agogica.Come studiare un brano pianistico.

Ogni allievo ha diritto ad un minimo di 8 lezioni della durata di un'ora ciascuna.

A n t o n i o L o s c i a l e n a s c e a Manfredonia (Fg) nel 1984 ed inizia lo s tudio del p ianofor te presso i l Conservatorio “U.Giordano” di Foggia che frequenta sino al conseguimento del Compimento Medio del Corso Tradizionale per poi proseguire gli studi presso il Conservatorio “L. D'Annunzio” di Pescara, nella classe del M° P. Secondi, dove consegue il Diploma Accademico di I Livello con il massimo dei voti e la lode. Partecipa ai Corsi annuali di Alto Perfezionamento Musicale tenuti dai M° N. Carusi, T. Poli, G. Mazzoccante, partecipando inoltre, in qualità di allievo effettivo, a numerose Masterclass ( E. Pace, O. Maione, L. Di Bella, E. Tarnawska, M. Mollova, S. Gadjiev, L. Passaglia).

Attualmente frequenta il Biennio Specilaistico di II Livello presso il Conservatorio “G. B: Pergolesi” di Ancona, nella classe del M° Lorenzo Di Bella.Selezionato abitualmente in ambito accademico e non, si esibisce, in qualità di solista, in concerti tenuti in varie città ed Istituzioni (Maratona Telethon 2005 - Foggia; Sala Concerti “G. Paisiello” - Lucera; Auditorium “A. Manzoni - Andria; Palazzo Malaspina e Teatro della Societa Filarmonica “G. Verdi”, San Donato in Poggio – Firenze).

N e l 2 0 1 2 , s e l e z i o n a t o d a l Conservatorio di Pescara, si esibisce nel concerto serale Feux d'artifice suonando brani di Debussy, Ravel e Chopin - in occasione del 150° anniversario dalla nascita di C. D e b u s s y - n e l l ' a m b i t o d e l l a manifestazione “Pomeriggi Musicali” di Teramo al la quale annualmente prendono parte i migliori all ievi selezionati dai Conservatori di tutta Italia.

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