L’ortodossia classica: il punto di vista sulle dinamiche di crescita · Ciò ha determinato una...

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1 VINCOLO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI PER SPIEGARE I DIFFERENZIALI DI CRESCITA TRA I PAESI Una prospettiva storica del rapporto tra bilancia dei pagamenti e crescita economica (tratto da Thirlwall A.P., 2001, “Modelli di crescita limitata dalla bilancia dei pagamenti: storia e panoramica”, in Moneta e credito, vol. 64, n. 255, con modifiche e aggiunte del docente) L’ortodossia classica: il punto di vista sulle dinamiche di crescita Da Ricardo in poi nella storia del pensiero economico l’ortodossia è stata che la bilancia dei pagamenti (d’ora in avanti BDP) e la crescita della domanda non contano nel lungo periodo per la crescita economica (diversamente la Legge di Verdoon-Kaldor secondo cui esiste una relazione tra domanda e produttività, vedere slide del docente). L’offerta genera la sua domanda e la BDP si aggiusta da sola, in modo automatico. La crescita economica è trainata dall’offerta, con la crescita degli inputs e del progresso tecnologico (Modello di Solow, ricordate?) Ciò ha determinato una separazione tra la teoria della crescita e la teoria del commercio internazionale. Nel secondo caso, il commercio crea sempre maggiore benessere sociale. I presupposti della teoria sono i seguenti: a) vantaggio comparato b) specializzazione produttiva c) BDP si aggiusta da sola d) Pieno impiego delle risorse viene sempre mantenuto Una prima critica a questa impostazione è stata fornita dai teorici del “mercantilismo” (T. Mun e E. Misselden). Secondo questi economisti i surplus della BDP generano un afflusso di oro e metalli preziosi e valuta estera. L’affluire terrebbe basso il tasso di interesse e incoraggerebbe lo sviluppo degli investimenti. Il punto centrale quindi è che dalle dinamiche della BDP (in questo caso generando surplus) si possono cogliere effetti sulla crescita economica, attraverso l’impulso che il tasso di interesse basso determina sugli investimenti). Per questo secondo i mercantilisti, avanzi della BDP sono fonte di ricchezza e di crescita. Hume (1752) rappresenta il primo critico della tesi mercantilista. Esso sosteneva che l’afflusso di oro e valuta estera avrebbe generato solo un aumento dei prezzi, senza alcun effetto reale. Si tratta dell’origine della dottrina della teoria “quantitativa della moneta” (TQM), ovvero dell’idea della neutralità della moneta e della dicotomia classica tra aspetti monetari e reali. In particolare, il tasso di interesse sarebbe un fenomeno reale e non monetario, la BDP non avrebbe effetti sulla crescita, perché non avrebbe effetti sul tasso di interesse e quindi sugli investimenti.

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VINCOLODELLABILANCIADEIPAGAMENTIPERSPIEGAREIDIFFERENZIALIDICRESCITATRAIPAESI

Unaprospettivastoricadelrapportotrabilanciadeipagamentiecrescitaeconomica

(trattodaThirlwallA.P.,2001,“Modellidicrescitalimitatadallabilanciadeipagamenti:storiaepanoramica”,inMonetaecredito,vol.64,n.255,conmodificheeaggiuntedeldocente)

L’ortodossiaclassica:ilpuntodivistasulledinamichedicrescitaDaRicardoinpoinellastoriadelpensieroeconomico l’ortodossiaèstatache labilanciadeipagamenti(d’ora inavantiBDP)e lacrescitadelladomandanoncontanonel lungoperiodoper lacrescitaeconomica(diversamente laLeggediVerdoon-Kaldorsecondocuiesisteunarelazionetradomandaeproduttività,vedereslidedeldocente).L’offertageneralasuadomandaelaBDPsiaggiustadasola,inmodoautomatico.Lacrescitaeconomica è trainata dall’offerta, con la crescita degli inputs e del progresso tecnologico(ModellodiSolow,ricordate?)Ciò ha determinato una separazione tra la teoria della crescita e la teoria del commerciointernazionale. Nel secondo caso, il commercio crea sempre maggiore benessere sociale. Ipresuppostidellateoriasonoiseguenti:

a) vantaggiocomparatob) specializzazioneproduttivac) BDPsiaggiustadasolad) Pienoimpiegodellerisorsevienesempremantenuto

Unaprimacriticaaquestaimpostazioneèstatafornitadaiteoricidel“mercantilismo”(T.MuneE.Misselden).SecondoquestieconomistiisurplusdellaBDPgeneranounafflussodioroemetallipreziosievalutaestera.L’affluireterrebbebassoiltassodiinteresseeincoraggerebbelosviluppodegliinvestimenti.IlpuntocentralequindièchedalledinamichedellaBDP(inquestocasogenerandosurplus)sipossonocogliereeffettisullacrescitaeconomica,attraversol’impulsocheiltassodiinteressebassodeterminasugliinvestimenti).Perquestosecondoimercantilisti,avanzidellaBDPsonofontediricchezzaedicrescita.Hume (1752) rappresenta il primo critico della tesi mercantilista. Esso sosteneva chel’afflusso di oro e valuta estera avrebbe generato solo un aumento dei prezzi, senza alcuneffettoreale.Si tratta dell’origine della dottrina della teoria “quantitativa della moneta” (TQM), ovverodell’ideadellaneutralitàdellamonetaedelladicotomiaclassicatraaspettimonetariereali.Inparticolare, il tasso di interesse sarebbe un fenomeno reale e non monetario, la BDP nonavrebbeeffettisullacrescita,perchénonavrebbeeffettisul tassodi interesseequindisugliinvestimenti.

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Inbrevepossiamorappresentareladistinzioneteoricasecondoquestoschema:

Lo studio delle dinamiche tra commercio e crescita secondo il filone “classico” vieneaggiornatoconlateoriadei“Vantaggicomparati”diDavidRicardo.

• Siperfezionaillegameteoricotracrescitaecommercioattraversoilprincipiodelcosto(vantaggio)comparato.

• Il modello dimostra come differenze nelle caratteristiche dei paesi diano luogo alcommercioint.leecomedaessoderivinovantaggireciproci.Ognipaesiesportaibenicheproduceinmodorelativamenteefficienteeimportaibeninellaproduzionedovesièmenoefficiente.Così lasceltadeibenichevengonoscambiatièdipesadaivantaggicomparati.

• Il commercio int.le si presenta come una forma di produzione indiretta anzichéprodurre unbeneper il proprio consumo, si produceunbeneper scambiarlo con ilbenedesiderato.

Allabasedellaspiegazionescientificadeivantaggidelcommercio int.le fornitadalprincipiodeicosticomparatic’èilsistemadiP.E.delliberoscambio.

AvanzoBDP

Offertamoneta>domandamoneta

Mercantilisti:“i”èunfenomenomonetario

“i”siabbassaperriequilibrareilmercatomonetarioaumentanogliinvestimenti“I”

Humeeiclassici:“i”èunfenomenorealevalelaTQM

iprezzisalgonoefannotornareinequilibriolaBDP,calal’exportvalelaleggediSay:seS>I,cioèofferta>domandaallora“i”scendeportandoequilibriodipienaoccupazione

SCHEMA1

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SisupponganoiseguenticostidiproduzioneperduemercixeyneiduepaesiAeB• xy• A2040• B1030

Icosticomparatisono(20/40)e(10/30).CostadimenoxinB.quindiilpaesesispecializzainBmentreA si specializza iny.Anche se inA i costi assoluti sonoentrambimaggiori sipuòdimostrarecheconvienespecializzarsiinyescambiarexconB.L’argomentodellaneutralitàdellamoneta ignoracomunqueunpunto importante:senoncisono risorse pienamente utilizzate, l’impatto di un aumento nell’offerta di moneta saràanzituttosullaproduzione,enonsuiprezzi.Questa è la nota impostazione keynesiana, che vede nel tasso di interesse una variabilealmeno parzialmentemonetaria che può influenzare le variabili reali, attraverso il tasso diinvestimento(questopuntoserveaKeynespersuperareladicotomiaclassica).Thirlwallevidenzia,tornandoallateoriadominantedelcommercioint.le,dueprincipalilimitidelmodellodiRicardo.Laprima critica è che la teoria ricardiana èuna teoria “reale” che riguarda la riallocazionedelle risorse reali tramite il commercio e ignora invece gli aspetti monetari degli scambicommerciali,equindiglieffettichelaBDPpuòaveresullacrescita.La seconda critica è che si ipotizza piena occupazione, in quanto l’offerta genera la suadomandatramitevariazionideltassorealediinteresse(s=I).Inquestocontesto,Keynesmettevainevidenzachelaspecializzazioneproduttivapuòcreareoccupazionemadal commercio sipossonoespellere lavoratori inaltri comparti.Pertanto, iguadagni nel reddito reale dovuti alla specializzazione potrebbero essere compensati daperditerealidovutealladisoccupazione.Pensiamo se dal processo di specializzazione int.le e dall’apertura degli scambi derivi undeficit della BDP. Immaginiamo che il tasso di interesse non sia salito nellamisura tale daattirarecapitalidall’esteroefinanziareildeficit.Cosasuccede?Perridurreildeficitoccorreridurreleimportazioni.In questo caso le conseguenze della BDP sull’economia sono chiare; i vantaggi potrebberoessere persi a causa del commercio. Questo allora solleva la domanda perché l’ortodossiaignorilaBDP.Asostegnodiquest’ultimacisonodiversespiegazionicheconduconotutteall’ideachelaBDPsi riaggiusti in modo automatico e che i movimenti di capitale sia speculari a movimenti“reali”deibeni,senzadeterminareaggiustamentisulversantedelreddito.Questo accade nel sistema monetario internazionale del “Gold Standard” (sistema che èandatoavanti finoallaprimaguerramondiale). Inpratica leBDPsiriaggiustavano inmodoautomaticosecondoquantoprevistodallaTQMdiHume.Ipaesiinsurplusaccumulavanooroe quindi aumentava l’offerta di moneta che rendeva meno competitivi i prezzi dei beninazionali.LeesportazioniscendonoelaBDPtornainequilibrio.Viceversa,accadevaneipaesiin deficit; la fuoriuscita di oro determinava una discesa dei prezzi e un aumento dellacompetitivitàdelleesportazioni,nellamisuranecessariapereliminareildeficitiniziale.Il sistema si basava su accordi di cambio praticamente fissi. Intorno agli anni trenta, ilcommercio internazionale viene regolato attraverso un nuovo sistema di cambi flessibili.Anche in questo caso la letteratura dimostra che con le variazioni del cambio e se vale la

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condizione di Marshall-Lerner (secondo cui la somma delle elasticità della domanda alleesportazionieimportazionièsuperioreauno)laBDPtornainmodoautomaticoinequilibrio.Ancoraunavoltanonsonorichiestiaggiustamentisulfrontedelreddito.Lecritichemosseneiconfrontidell’ortodossiapartonodall’osservazionedellarealtà.Diversiautoridimostraronocheiprezziseguivanounandamentosimilesianeipaesiinsurpluschein quelli in deficit. Ciò testimonierebbe che i processi di riequilibrio delle BDP fossero ilriflessodi aggiustamentidi redditopiuttosto chediprezzo.Unpaese indeficit assiste aunaumentodeltassodiinteresse(necessarioperfinanziareildeficitconl’estero)chefaridurrela domanda aggregata e quindi le importazioni. Di converso, nei paesi in surplus i tassi diinteressesiriducevanostimolandoladomanda.Harrod (1933) sviluppo in quegli anni un moltiplicatore “statico” del commercio int.leattraverso cuidimostra che se le ragionidi scambio (o il tassodi cambio reale) rimangonocostanti, sono levariazionidel redditoadallineare leesportazioni con le importazioni.Unaprima evidenza a sostegno delle nuove teoria è che esiste una differenza sostanziale tra iltassodicambionominaleequelloreale.Unpaesepuòanchedeprezzare lavalutanominalema se non riesce ad abbassare i prezzi interni e possibile che la competitività “reale” noncresca. Inoltre, dalla condizione di Marshall-Lerner nel breve periodo gli studi empiricievidenziano che le elasticità possono operare nel senso contrario rispetto a quanto atteso,soprattutto perché incide la diversa natura dei beni esportati e importati (un conto èesportarepetroliounaltroèesportarecarneargentina).Dopoil1971,conlafinedelsistemamonetariodiBrettonWoods(vederetraglialtri,Mauro,2013, Il Sistemamonetario internazionale) l’evidenza empirica suggerisce che le variazionidel tasso di cambio nominale non sono un’arma efficiente nell’aggiustamento della BDP; levalutesiapprezzanoesideprezzanomapermangonofortisquilibriglobalinelleBDP).Leteoriechehannosfidatol’ortodossiaclassicaNegliannideldopoguerra,sisviluppanoinletteraturadueprimiimportanticontributiteoriciin direzione di una radicale revisione dell’impostazione ortodossa dell’epoca. Le dueprincipalisfidehannoriguardato:

1) ilmoltiplicatorestaticodelcommercioesterodiHarrod(1933);2) ilmodellocentro-periferiadiPrebisch(1950).

HARROD: lo studioso indica in 1/m il moltiplicatore estero, dove “m” è la propensionemarginale al consumo. Harrod ha derivato il suo moltiplicatore sulla base delle seguentiipotesi:

a) ilredditoègeneratodallaproduzionedibenidiconsumo(C)ediesportazione(X),inmodocheY=C+X;

b) tuttoilredditoèspesoinbenidiconsumo(C)oimportazioni(M,inmodocheY=C+M);c) leragionidiscambiosonocostanti.QuindiX=M(equilibriodellaBDP)

Leimportazionipossonoesserecosìespresse:𝑀 = 𝑀 +𝑚𝑌,dove𝑀sonoleimportazioniautonome.(mloconosciamo)quindiattraversosemplicipassaggi,avremo:

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𝑌 = 𝐶 + 𝑋 ; 𝑌 = 𝐶 +𝑀 ; 𝑀 = 𝑀 +𝑚𝑌 ; 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑒𝑛𝑑𝑜 𝐶 + 𝑋 = 𝐶 + (𝑀 +𝑚𝑌)𝑌 = 𝑋 −𝑀 ∗ !

!equindi

!"

!(!!!)= !

!

qualsiasivariazione inXo𝑀riportasempre laBilanciacommerciale (BIC) inequilibrio,matramitevariazionidelredditoanzichéattraversovariazionineiprezzirelativi.Seadesempio,“m”è0,5,unavanzocommercialedeterminaunaumentodelredditoparia2.Seinvece“m”èpiùalto,1,2,ilredditoaumenteràdi0,83.Glieffettidelredditoconsentonopoidi riportare la BIC in equilibrio (l’aumento del reddito determinerà un aumento delleimportazioni).Thirlwall (2001)hapoipiùampiamentesviluppato ilmoltiplicatorediHarrod,mettendo inevidenza che la crescitadel redditodiunpaese è vincolata al rapporto tra la crescitadelleesportazionieladomandaalleimportazioni.Ineffetti,(questipassaggiliriprendiamopiùavanti)selacomponenteautonomadelle“M”èragionevoleritenereesogena,perchénondipendedalvolumedelreddito,l’equazionesaràinterminidifferenzialidatada:

𝑦 = !! questa è la cosiddetta “legge di Thirlwall”. (dove con𝜋 misura l’elasticità delle

importazionialreddito)Tuttavia,sonopassatimoltianniprimacheThirlwallcollegasseilmoltiplicatorediHarrodaltemadellacrescitaeconomica. Ineffetti,Harrodsiponevasolo l’interrogativodidimostrarechelaBICpuòtornareinequilibriosolosullabasedellevariazionidelreddito,criticandoinquestomodo l’impostazione ortodossa che ipotizzava neimeccanismi dei prezzi relativi unprocesso automatico di aggiustamento. Prima di arrivare alla versione di Thirlwall altristudiosi sono intervenuti nel dibattito, cercando di specificare meglio il rapporto tracommercioesteroecrescitaeconomica.PREBISCH: l’autore, diversamente dai classici, concentra la sua attenzione sugli aspettimonetari della BDP. Egli riteneva che i guadagni ottenuti dalla specializzazione produttiva(secondo labennota leggedeivantaggicomparatidiRicardo)potesseroesserecompensatidalla sottoutilizzazione delle risorse, se gli scambi commerciali sono un vincolo allaproduzione.PerdimostrarequestaassunzionePrebischconfrontava le situazioni tipodiunpaeseindustrializzatoeunpaeseinviadisviluppo.Dall’esitodegliscambisoloilsecondoperderebbeperchétendeaspecializzarsiinattivitàdairendimentidecrescenti,conunascarsaelasticitàdelladomandaalreddito,comeadesempioibeni agricoli. A guadagnare sarebbero invece i primi perché si specializzano in benimanifatturieriarendimenticrescentiperiqualiladomandaalredditoèmoltopiùelastica.Vediamocomeattraversounesempiosipuòillustrarelasituazione:

a) un paese in via di sviluppo (PVS) esporta solo beni agricoli, con un’elasticitàmediadelladomandaalredditodi0,8(εpvs=0,8);

b) unpaesesviluppato(PI)esportasolobenimanufatticonun’elasticitàdelladomandaalredditoinmediadi1,3(εpi=1,3).

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Sappiamoche l’elasticitàdelleesportazionidelPVSèugualeall’elasticitàdelle importazionidel PI (πpi=0,8) e l’elasticità delle esportazioni del PI corrisponde all’elasticità delleimportazioni di PVS (πpvs=1,3). Se entrambi i paesi crescono allo stesso tasso annuo, lasituazioneèchiaramentenonsostenibile.Peresempio,ipotizziamocheiduepaesicrescanodel5%:

a) lacrescitaannuadelleimportazioninelPVSsarà5*1,3=6,5%;b) lacrescitaannuadelleesportazionidelPVSsarà5*0,8=4%.

Neconsegueche ilPVSsaràsempre indeficitmentre ilPI sarà inavanzo.L’equilibriodellaBDP del PVS richiede che la crescita del prodotto sia limitata al punto massimo in cui leimportazioninoncresconopiùvelocementedelleesportazioni.Iltassodicrescitacosìlimitatosarebbeparia:𝑦 = !

!

𝑔𝑃𝑉𝑆 = !"#$

!"#$= !"#$∗!"#$

!"#!= !,!"∗!,!

!,!= 3,1%(a)

ovvero:leesportazionicresconodel4%mentreladomandaalleimportazioniè1,3,quindiiltassodicrescitasarà(0.05*0.8)/(1.3)=3,1%.L’equilibriodellaBDPinentrambiipaesiimplicacheilPVScrescadel3,1%rispettoaltassodicrescitadel5%delPI.Il tassodi crescita relativodeiduepaesi èottenuto riarrangiando l’equazione (a) inquestomodo:!"#$!"#

= !"#$!"#$

= !,!!,!= 0,62(b)

sullabasediquestaipotesi,ilPVSèlimitatoacresceresolopocopiùdel60%dellacrescitadelPI.Adesempio:leimportazionicrescerebbero(al3,1%dellacrescitadelreddito)=3,1*1,3=4,03,cioè in linea con le esportazioni. Se il PVS cresce inmisuramaggiore la BDP va sempre indeficit.L’equazionediPrebisch(b)èlabasedelsuomodellodicentro-periferiaesipuòmostrarecheesseèilcorrispondentedinamicodelmoltiplicatorestaticodelcommerciodiHarrod.Inpratica,partendodaHarrod:Δ𝑌 = !!

!= Δ𝑋

!!!!

Moltiplicando il termine a sinistra per X/Y e il termine a destra per M/Y (possibile dalmomentocheipotizziamoX=M),otteniamo:

Δ𝑌 !!= !

!!!

!!!!

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Possiamoscrivere:!!!=

!!!

!!/!!!/!

equindiavremo𝑦 = !

!

Inoltre,questaequazioneèanchelabasedellaregola“dei45gradidiKrugman”,ovverocheiltassodicrescitadiunpaeserispettoadunaltrosaràproporzionalealtassodellesueelasticitàal reddito della domanda delle esportazioni e delle importazioni, se il tasso di cambio ècostante(Krugman,1989).IlcontributodiTHIRLWALL(1979):partendodaquesteconsiderazioni,Thirlwallcompletalo schema analitico del vincolo della bilancia dei pagamenti sulla crescita attraverso unasistemazioneteoricaelarealizzazionediprimeverificheempiriche.L’assuntodelmodelloèchenessunpaesepuòcrescerepiùvelocementedeltassocompatibileconun equilibriodi partite correnti nellaBDP, ameno chenonpossa finanziaredei deficitsemprecrescenti,cosacheingeneralenonsipuòfare.Esisteunlimitedelrapportotradeficitepiletradeficitversol’esteroeilpiloltreilqualeimercatifinanziaridiventanonervosi.Lamaniera migliore per modellare la crescita in un contesto di vincolo della BDP, quindi, èpartiredallacondizionediequilibriodellaBDP.Ipassiprevedono:

a) equilibriodellepartirecorrenti(BilanciacommercialeBIC);b) definirelefunzionididomandadelleesportazioni(X)eimportazioni(M);c) risolvere ilmodelloper il tassodi crescitadel redditocompatibile con l’equilibriodi

pungoperiododellaBDP.L’equilibriodellaBICèdatoda:𝑃!𝑋 = 𝑃!𝑀𝐸(1)doveXsonoleesportazioni,Mleimportazioni,Pdèilprezzodomesticodelleesportazioni,Pfilpressoesterodelle importazioni,eEè il tassodicambionominale,misuratocomeprezzodomesticodellavalutaestera.Le funzioni di domanda delle esportazioni e delle improtazioni sono specificiata comemoltiplicative,conelasticitàcostante:

𝑋 = 𝑎 !!!!!

!𝑍! 𝜂 < 0 ; 𝜀 > 0 (2)

𝑀 = 𝑏 !!!

!"

!𝑌! 𝜑 < 0 ; 𝜋 > 0 (3)

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dove𝜂 è l’elasticità al prezzo della domanda di esportazioni;𝜀è l’elasticità al reddito delladomanda di esportazioni;𝜑 è l’elasticità al prezzo della domanda di importazioni;𝜋 èl’elasticitàal redditodelladomandadi importazioni;Zè il redditomondialeeYè il redditonazionale.Prendendo i logaritmi di (2) e (3), differenziando rispetto al tempo, sostituendo la crescitadelleesportazioniedelle importazioninell’equazione(1)della formadeltassodicrescita,erisolvendoperlacrescitadelreddito,sigiungea:

𝑦! =!!!!! !!!!!!! ! ! !

! (4)

oralelettereminuscoleindicanoitassidivariazionedellevariabili.L’equazione(4)esprimreunaseriediproposizionieconomichefamiliari:

1) un miglioramento delle ragioni di scambio in termini reali, ovvero 𝑝! − 𝑝! − 𝑒 >0,aumenteràlacrescitadelredditocompatibileconl’equilibriodellaBDP;

2) se la somma delle elasticità al prezzo della domanda per le esportazioni e leimportazioni è maggiore di -1, un miglioramento delle ragioni di scambio (o unaperdita di competitività) 𝑝! − 𝑝! − 𝑒 >0, peggiorerà il tasso di crescita compatibileconl’equilibriodellaBDP;

3) undeprezzamentodeltassodicambio,e>0,aumenteràiltassodicrescitase 𝜂 + 𝜑 >-1.QuestaèlacondizionediMarshall-Lernerperilsuccessodiunasvalutazione.Sinoti,comunque, che un deprezzamento una tantum non può porre il paesepermanentementesuunsentierodimaggiorecrescita;

4) il tasso di crescita di un paese dipende dai tassi di crescita degli altri paesi (z) maquanto velocemente un paese cresce rispetto agli altri dipende in maniera crucialedall’elasticità al redditodelladomandadelle esportazioni, (𝜀) (si pensi almodellodiPrebisch);

5) il tassodi crescitadiunpaesecompatibilecon l’equilibriodellaBDPè inversamentecorrelatoalsuodesideriodiimportare(𝜀)(modellodiPrebisch).

Thirlwallritienecheseiprezzirelativinelcommercioestero,oiltassodicambioreale,sonocostanti,l’equazione(4)siriducea:𝑦!∗ = 𝜀(𝑧)/𝜋(5)esullabasedellastessaipotesi;𝑦!∗∗ = 𝑥/𝜋(6)siamo tornati alla versione dinamica del moltiplicatore del commercio estero di Harrod.Perraton(2003)hadefinitol’equazione(5)comelaversione“forte”dellaleggediThirlwall,el’equazione(6)comelaversione“debole”perchéseilparametro"𝜀"nonèstatostimatoalloralacrescitadelleesportazioni(x)deveincludereanchel’effettodivariazionideiprezzirelativi,cosìcomel’effettodellacrescitadelredditomondiale.Ilmodelloèquindimegliotestatoutilizzandolaversione“forte”,sesivoglionoottenerestimerobustedelparametro𝜀.

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Ilmodellopuòesseresemplicementerappresentatoinformagraficacomeinfigura1:

Lacrescitadelleesportazionièautonoma(quindi larettaèorizzontale)mentrequelladelleimportazioni è funzione del reddito, che è definita in base all’elasticità al reddito delladomandaperimportazioni(𝜋).IltassodicrescitadelPIlècompatibileconl’equilibriodellaBDPèdefinitodalpuntodoveleduerettedi incontrano.Piùaltasarà lacurvadelleesportazioniepiùpiatta lacurvam,piùaltosaràiltassodicrescitadiequilibrio,eviceversa.La questione che ora viene posta da Thirlwall è se talemodello riesce a spiegare inmodoadeguatoidatiosservati.Latabella1mostraidatioriginali(leprimeduecolonne)eirisultatiottenuticonleequazioni(5)e(6)(lacolonnadellastimadell’elasticitàelacolonnaCCBP).

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InteressanteilconfrontotraItaliaeGiappone,ilmodellosembraspiegareabbastanzabeneildifferenzialedicrescitadelPILtraledueeconomie(etraGermaniaeItalia?).UntestparametricosullabontàdelmodelloèstatopresentatodaMcCombie(1989)chehacalcolatolateoricaelasticitàalredditodelladomandadelleimportazionichecondurrebbeay=yb*oy=yb**,cosicchèsenoncisonodifferenzesignificativetraleelasticitàdelladomandaperleimportazioniequellastimatasarannounbuonpredittorediy.UtilizzandoiltestperuncampionedipaesiilmodellodellacrescitavincolatadallaBDPèaccettatoperlamaggioranzadeipaesi.Unpassosuccessivo:lageneralizzazionedelmodellodellaLeggediThirlwallNelmodellodibaseunsingolopaeseeffettuascambicon il restodelmondo(Z). inpratica,però, un paese esporta verso, e riceve da, molte diverse destinazioni. Questo richiede unadisaggregazionedelmodelloperconsentiredistudiarecontemporaneamentetuttiipaesi.Nell (2003) propone questa generalizzazione del modello, disaggregando la variabile “z” eprende in considerazione le diverse elasticità al reddito della domanda per esportazioni eimportazionirispettivamenteversoedaognisingolopartnercommerciale(indicaticonp):

𝑦 = !!!!! !!!!!!! ! !!"!

!!! !!(!!)!!"!!!

!!!(7)

doveypèiltassodicrescitadelpartnercommercialep,𝑤!"èlaquotadelleesportazioniversoil paese p sul totale delle esportazioni,𝜀! è l’elasticità al reddito della domanda delleesportazioni verso ogni destinazione p,𝜋! è l’elasticità al reddito della domanda delleimportazioni da ogni partner commerciale p, e𝑤!"è la quota delle importazioni di ognisettoresultotaledelleimportazioni.UnaversionedelmodellomultisettorialeUn’altra caratteristica del modello nella versione base è che aggrega insieme tutte leesportazionie tutte le importazioni.Leelasticitàal redditodelladomandaper importazionied esportazioni sono elasticità “aggregate”, ma in pratica sono medie ponderate delleelasticitàsettoriali.Araùjo e Lima (2007), riprendono il modello di Pasinetti, e studiano l’impatto delcambiamentostrutturale.Gliautorisviluppanounaversionemulti-settorialedisaggregatadelmodello di crescita vincolata dalla bDP. Essi escludono le variazioni nella competitività diprezzo,ritenutecostanti,talepercuil’equazionedelmodelloèlaseguente:

𝑦 = !!"!!(!)!!!!

!!"!!!!!!

(8)

dove𝜀! è l’elasticità al reddito della domanda per le esportazioni nel settore i (i=1….n),𝜋!èl’elasticità al reddito della domanda per le importazioni del settore i,𝑤!" è la quota del

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settoreisultotaledelleimportazioni;𝑤!"èlaquotadelleesportazionidelsettoreisultotaledelleesportazioni.Quello chemostra il modello è che anche se le elasticità settoriali sono costanti e non c’èvariazione nella crescita del reddito mondiale, un paese può crescere più velocementespostando risorse verso i settori con più alta elasticità al reddito della domanda per leesportazioni, sottraendole ai settori con un’alta elasticità al reddito della domanda perimportazioni.Questo è ciò chemiravano le politiche di sostituzionedelle importazioni e dipromozionedelleesportazioni.Allo stessomodo, ilmodellomostra che se c’è un aumento del redditomondiale, un paesebeneficeràdipiùdellapiùaltaelasticitàsettorialealredditodelladomandaperesportazioniquantominoreèlasuaelasticitàsettorialealredditodelladomandaperimportazioni.Daquestopuntodivistadellapoliticaeconomica,laspecificazionemultisettorialedelmodellopermette di identificare i settori strategici per la promozione della crescita nei settori diproduzionedeibenicommerciabiliall’estero.Dalle evidenze empiriche, generalmente i beni ad alta intensità tecnologica presentano piùalta elasticità al reddito della domanda per esportazioni, ma per quanto riguarda leimportazioninonsembraesserciunagrandedifferenzatraisettori.Cimolietal (2010)mostranoche iPVSchesonoriuscitiaridurre ildivariodiredditocon ipaesiindustrializzatisonoquellichehannotrasformatolalorostrutturaeconomicainfavoredisettoriconunapiùaltaelasticitàalredditodelladomandaperesportazioni,relativamentea quella delle importazioni; cioè i settori che loro chiamano “a più alta efficienzaschumpeteriana e keynesiana”. L’efficienza schumpeteriana si riferisce ai prodotti concaratteristiche tecnologiche superiori,mentre l’efficienza keynesiana si riferisce ai prodotticonmiglioricaratteristicheinterminididomanda.IlmodelloconiflussidicapitaleThirlwalleHussain(1982)provvedonoaestenderelaversionebasedelmodelloprendendoinconsiderazioneiflussidicapitale,inmododacompletarelaBDP.TenerecontodegliafflussidicapitalediventaunaquestionemoltoimportantepercapireilimiticheinparticolareiPVSpossonoincontrarenelfinanziareideficitcommercialiconprestitidall’estero.Perdefinizione,ora,laBDPincludelepartitecorrentieilcontodeitrasferimentidicapitale,edovràessereinpareggio.Possiamoquindiscrivere:𝑃!𝑋 + 𝐶 = 𝑃!𝑀𝐸(9)che è una semplice estensionedell’equazione (1), doveC>0 rappresenta gli afflussi netti dicapitale.Prendendo i tassidi variazioneeusando le espressioniper i tassidi crescitadelleesportazioni e delle importazioni dalle equazioni (2) e (3), otteniamo il tasso di crescitacompatibileconl’equilibrio“complessivo”dellaBDP:

𝑦!" =1+ 𝜃𝜂 + 𝜑 𝑝! − 𝑝! − 𝑒 + 𝜃𝜀 𝑧 + (1− 𝜃)(𝑐 − 𝑝!)

𝜋 (10)dove𝜃èlaquotadeiricavidelleesportazionisultotaledelleentratedisponibiliperfinanziareleimportazioni;cèlacrescitadegliafflussinominalidicapitali,cosicchè(𝑐 − 𝑝!)èlacrescita

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degliafflussirealidicapitale.Perognipaeseiltassodicrescitapuòinviadiprincipioesseredisaggregatoinquattrocomponenti:

1) lacrescitaassociataamovimentinelleragionidiscambio 𝑝! − 𝑝! − 𝑒 /𝜋;2) lacrescitaassociataavariazionidelleragionidiscambio,combinateconleelasticitàal

prezzodelleesportazioniedelleimportazioni: 1+ 𝜃𝜂 + 𝜑 𝑝! − 𝑝! − 𝑒 /𝜋;3) lacrescitadovutaavariazioniesogeneneltassodicrescitadelredditoestero𝜃𝜀 𝑧 /𝜋;4) glieffettisullacrescitaderivantidagliafflussirealidicapitale(1− 𝜃)(𝑐 − 𝑝!)/𝜋.

Secomesoprafacciamol’ipotesicheiprezzirelativimisuratiinunastessavalutarimanganocostantinellungoperiodo,l’equazione(10)siriducea:

𝑦!"∗ =!" ! !(!!!)(!!!!)

! (11)

inaltreparole,iltassodicrescitacompatibileconl’equilibriodellaBDPnelsuocomplessoèlasommaponderatadellacrescitadelleesportazioniedegliafflussirealidicapitali,divisaperl’elasticità al reddito della domanda per importazioni. Se non ci sono flussi di capitale(𝜃 = 1 𝑒 𝑐 − 𝑝! = 0) l’equazione collasserebbe a quella semplice regola della “legge diThirlwall”𝑦 = 𝑥/𝜋.Dagli studi empirici condotti, emerge che la principale causa delle differenze nelleperformance di crescita rimaneva la crescita delle esportazioni. Hussain (1999) ha stimatoquestomodelloestesopercapire ledifferenzediperformanceperuncampionedi40paesi(africani e asiatici) trovando che la principale causa di queste differenze era l’effetto delvolumedelleesportazioni.ConclusioniThirlwall sottolinea come gli squilibri globali nelle BDP sono un problema per l’economiamondiale. Producono grandi e volatili flussi di capitale speculativo; contribuisconoall’instabilitàdellevaluteealbisognoperipaesidideteneregrandiriservedivalutaestera,alfine di intervenire nei mercati valutari quando necessario. Inoltre, producono arbitrarieriallocazionidellerisorsetrapaesiindeficitepaesiinsurplus,spessodaipaesipoveriaquellipiùricchi.Diversicommentatorisostengonoaragionechenontutti ipaesipossonoavereunacrescitafondatasulleesportazioni–perchéalcunipaesidovrebberonecessariamenteimportare–mala crescita trainatadalleesportazionidaipaesi indeficitnonèungiocoa sommazero, se ipaesi in avanzo permettono ai loro surplus di ridursi. Il mondo nel suo complessomigliorerebbelepropriecondizioni.L’economiamondiale non sarebbe in questa situazione di sgravi squilibri globali se avesseistituitodeimeccanismiistituzionaliperpenalizzareipaesiinsurpluschesonoriluttantia,operqualcheragionenonsonoingradodi,spenderedipiùoridurreilorosurplusinqualchemaniera.Atalfine,ThirlwallsuggeriscecheadesempiounasoluzionepotrebbeesserefornitadalFMIchepotrebbedichiararechenontollereràisurplusdeiproprimembricheeccedonounacertapercentualedelPIL (es.2% - cheèun livellodideficit sostenibileper lamaggiorpartedeipaesi).Sanzioniperipaesiinsurplussonodegnediconsiderazioneperunordineeconomicointernazionalepiùstabileeperridurreil“bias”deflazionisticoderivantedaivincolidellaBDPsulladomandaesullacrescitadeipaesiindeficitperpetuo.