L'Odissea

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realizzazione degli alunni

Transcript of L'Odissea

• L’ Odissea è un poema formato da tre nuclei, il

primo è detto Telemachia, che narra la giovinezza di

Telemaco figlio di Ulisse; il secondo comprende un

flashback mentre il terzo narra il ritorno in patria di

Ulisse e la vendetta contro i Proci che erano giovani

nobili che volevano impossessarsi del Regno di

Ulisse i quali credevano che fosse morto 24 libri e

12.000 versetti. Fa parte dei così detti «poemi del

ritorno» che narra il ritorno in Patria di Ulisse (dal

greco Odisseo da cui prende nome il poema) e dei

compagni. Mentre l’Iliade è il poema dell’ eroismo

guerriero, l’ Odissea è il poema della favolosa

avventura.

Il proemioIl proemioNarrami, o Musa, l’uomo dall’agile mente

che a lungo andò vagando, poi che cadde Troia,

la forte città, e di molte genti vide le terre

e conobbe la natura dell’anima, e molti dolori

5patì nel suo cuore lungo le vie del mare,

lottando per tornare in patria coi compagni.

Ma per loro follia (come simili a fanciulli!),

non li potè sottrarli alla morte,

poichè mangiarono i buoi del Sole, figlio del cielo,

10 che tolse loro il tempo del ritorno.

Questo narrami, o dea, figlia di Zeus ,

e comincia di dove tu vuoi.

La trama dell’ OdisseaLa trama dell’ Odissea

• 1° nucleo Telemachia (la giovinezza di Telemaco)

A dieci anni dalla caduta di Troia,

Ulisse non ha fatto ritorno in patria.

A dieci anni dalla fine della guerra di Troia, i guerrieri achei che parteciparono alla spedizione sono tornati in patria o sono morti. Di Ulisse non si sa nulla. A Itaca isola di Ulisse, i Proci aspirano al trono ,ai beni e sposare Penelope sua sposa, facendo pressione su Telemaco obbligando la madre a unirsi in matrimonio con uno di loro.

• 1° nucleo Telemachia (la giovinezza di Telemaco)

A dieci anni dalla caduta di Troia,A dieci anni dalla caduta di Troia,

Ulisse non ha fatto ritorno in patria.Ulisse non ha fatto ritorno in patria.

A dieci anni dalla fine della guerra di Troia, i guerrieri achei che parteciparono alla spedizione sono tornati in patria o sono morti. Di Ulisse non si sa nulla. A Itaca isola di Ulisse, i Proci aspirano al trono ,ai beni e sposare Penelope sua sposa, facendo pressione su Telemaco obbligando la madre a unirsi in matrimonio con uno di loro.

Telemaco parte alla ricerca del padre:

Ulisse è vivo, ma prigioniero

Telemaco parte alla ricerca del padre:

Ulisse è vivo, ma prigioniero

Telemaco parte per cercare il padre. Va da Nestore un

compagno d’armi di Ulisse, ma lui non sa nulla e gli

consiglia di andare da Menelao. A Sparta apprende

che il padre è vivo, ma prigioniero della ninfa Calipso

che lo vorrebbe suo sposo. Intanto sull’Olimpo Atena

chiede a Zeus che Ulisse venga liberato. Zeus invia a

Calipso il dio Ermes che la costringe a liberare Ulisse.

Telemaco parte per cercare il padre. Va da Nestore un

compagno d’armi di Ulisse, ma lui non sa nulla e gli

consiglia di andare da Menelao. A Sparta apprende

che il padre è vivo, ma prigioniero della ninfa Calipso

che lo vorrebbe suo sposo. Intanto sull’Olimpo Atena

chiede a Zeus che Ulisse venga liberato. Zeus invia a

Calipso il dio Ermes che la costringe a liberare Ulisse.

Ulisse può tornare a Itaca, ma Poseidone

si vendica

Ulisse può tornare a Itaca, ma Poseidone

si vendica

Ulisse può partire, su una zattera da lui

costruita. Ma il dio Poseidone vendica

suo figlio Polifemo, accecato tempo

prima da Ulisse, scatenando una

tempesta che lo fa cadere in mare.

L’eroe riesce a raggiungere una

spiaggia sconosciuta, dove sfinito si

addormenta.

Ulisse può partire, su una zattera da lui

costruita. Ma il dio Poseidone vendica

suo figlio Polifemo, accecato tempo

prima da Ulisse, scatenando una

tempesta che lo fa cadere in mare.

L’eroe riesce a raggiungere una

spiaggia sconosciuta, dove sfinito si

addormenta.

Ulisse, approdato nella terra dei Feaci,

incontra Nausicaa

Viene svegliato da grida allegre di fanciulle: Nausicaa, figlia di

Alcinoo re dei Feaci, e le sue ancelle stanno giocando a palla in riva al

mare. Nausicaa lo accoglie cortesemente e lo conduce dal padre. In

onore dell’ospite straniero si celebrano banchetti, giochi e danze.

Ulisse incontra le Ancelle che scappano

mentre Nausicaa gli si fa avanti

2° nucleo flashback: A corte Ulisse racconta le

sue avventure

Quando l’aedo Demodoco rievoca alcuni episodi della guerra

di Troia, e in particolare l’inganno del cavallo, Ulisse piange in

silenzio e rivela la sua identità, raccontando le avventure

vissute dopo la fine della guerra.

I Cìconi e i mangiatori di lotoI Cìconi e i mangiatori di loto

Lasciata Troia, Ulisse e i compagni approdano dapprima in

Tracia nelle terre dei Cìconi, di cui saccheggiano la città.

Una tempesta li spinge nel paese dei Lotòfagi, i mangiatori di

loto, un fiore che fa perdere la memoria. Tre compagni di

Ulisse dimenticano la patria; l’eroe, per costringerli al ritorno,

li lega sulla nave.

Il fiore di Loto

Lasciata Troia, Ulisse e i compagni approdano dapprima in

Tracia nelle terre dei Cìconi, di cui saccheggiano la città.

Una tempesta li spinge nel paese dei Lotòfagi, i mangiatori di

loto, un fiore che fa perdere la memoria. Tre compagni di

Ulisse dimenticano la patria; l’eroe, per costringerli al ritorno,

li lega sulla nave.

Il fiore di Loto

Polifemo

Tra le esperienze più straordinarie vi è l’incontro con

il ciclope Polifemo, che imprigiona Ulisse con un

gruppetto di compagni e divora alcuni di loro. Grazie

alla propria astuzia, Ulisse riesce ad accecare il ciclope

e a trovare il sistema per fuggire dalla grotta.

EoloEolo

Dalla terra dei Ciclopi l’eroe raggiunge il regno del dio

Eolo, che comanda i venti e gli dona un otre che

racchiude i venti contrari e fa navigare tranquilli.

Dalla terra dei Ciclopi l’eroe raggiunge il regno del dio

Eolo, che comanda i venti e gli dona un otre che

racchiude i venti contrari e fa navigare tranquilli.

Un popolo di cannibali: i Lestrìgoni

Ma i compagni, quando sono già in vista di Itaca,

aprono l’otre credendo che contenga tesori.

I venti scatenano una tempesta che spinge le loro

navi sulle coste dei Lestrìgoni, cannibali feroci che

distruggono molte navi e fanno strage di uomini.

La maga Circe

Solo la nave di Ulisse sfugge al pericolo e raggiunge

l’isola della maga Circe, che ha il potere di

trasformare gli uomini in porci. L’incantesimo della

maga colpisce alcuni compagni, ma poi Ulisse, con

l’aiuto del dio Ermes, riesce a farli tornare uomini.

Le terribili predizioni

Giunto nel tenebroso paese dei Cimmeri, Ulisse

evoca le ombre di alcuni defunti, tra cui l’indovino

Tiresia che gli predice il ritorno in patria, ma anche la

morte di tutti i suoi compagni.

Le Sirene, Scilla e Cariddi

I Greci superano altre prove: le Sirene che con il loro

canto inebriano i marinai, attirandoli sugli scogli dove

poi periranno; l’insidia di Scilla e Cariddi, due mostri

che risucchiano le navi e le fanno inabissare.

La vendetta del dio Sole

Infine sbarcano sull’isola del Sole, dove i compagni

affamati uccidono alcuni buoi sacri al dio, nonostante

l’eroe cerchi di impedirlo. Il Sole si vendica colpendo

con un fulmine la nave.

La ninfa Calipso

Tutti muoiono, tranne Ulisse, che dopo terribili

fatiche approda all’isola di Ogigia, dove vive la ninfa

Calipso. Da Ogigia, dopo molti anni, Ulisse riparte e

raggiunge l’isola dei Feaci.

3° nucleo il ritorno in Patria e la vendetta

contro i Proci: Ulisse a Itaca travestito da

mendicanteAscolta la narrazione, Alcinoo, commosso, promette di far accompagnare Ulisse a Itaca. Lasciato dalla nave dei Feaci sulla spiaggia della sua isola, Ulisse, consigliato da Atena, si traveste da mendicante per non farsi riconoscere. Si reca da Eumeo, il fedele guardiano di porci, che si lamenta della prepotenza dei Proci senza tuttavia riconoscere il suo padrone.

L’incontro con Telemaco

Telemaco, avvisato da Atena, giunge presso la

capanna di Eumeo, abbraccia felice il padre e

insieme preparano la vendetta contro i Proci.

Il cane Argo riconosce il padrone

Ulisse ed Eumeo si recano alla reggia, dove il vecchio cane Argo riconosce ancora il suo padrone, quindi muore sfinito per la vecchiaia.

La tela di PenelopeI Proci, quando vedono il mendicante, lo insultano; Penelope invece lo ospita e gli confida di aver ingannato i pretendenti, promettendo che avrebbe sposato uno di loro dopo aver finito di tessere una lunga tela, che poi, di notte, ella disfaceva segretamente. Una vecchia nutrice, Euriclea, riconosce Ulisse da una cicatrice, ma lui le impone di tacere. Durante la notte Ulisse e Telemaco preparano le armi per il banchetto del giorno seguente.

La gara dell’arco

L’indomani la regina propone la gara dell’arco: sarà

suo sposo chi saprà tendere il pesante arco,

appartenuto a suo marito, e far passare la freccia

attraverso gli anelli di dodici scuri infisse nel terreno.

Il mendicante supera la prova

Nessuno dei Proci riesce a tenderlo; soltanto il falso

mendicante, tra lo stupore generale, è capace

dell’impresa.

La vendetta

E’ il momento della verità e della vendetta: Ulisse,

aiutato da Telemaco e da Eumeo, fa strage dei Proci e

di tutti quelli che durante la sua assenza gli sono stati

infedeli.

Penelope riconosce il marito

Penelope è ancora incerta, vuole una prova decisiva

prima di riconoscere il marito. Ulisse le ricorda allora

come aveva costruito il letto nuziale da un grande

tronco: si tratta di un segreto noto solo a lui e alla

moglie. Penelope, commossa, lo abbraccia. All’alba

l’eroe va a trovare l’anziano padre Laerte, che si era

ritirato in campagna.

A Itaca si instaura una pace duratura

Il poema si conclude con Ulisse che si riconcilia con il

suo popolo, dopo aver represso una rivolta scatenata

dai parenti dei Proci. Per volontà di Zeus e di Atena,

nell’isola di Itaca dovrà regnare una pace duratura.

I personaggi principali dell’ OdisseaI personaggi principali dell’ Odissea

Ulisse: figlio di Laerte, è il re di Itaca. E’ l’assoluto

protagonista dell’ Odissea, che da lui prende il nome

dal primo verso all’ultimo.

Telemaco: figlio di Ulisse, nel corso del poema da

giovane e timido, esitante, diventa uomo coraggioso,

intraprendente.

Ulisse: figlio di Laerte, è il re di Itaca. E’ l’assoluto

protagonista dell’ Odissea, che da lui prende il nome

dal primo verso all’ultimo.

Telemaco: figlio di Ulisse, nel corso del poema da

giovane e timido, esitante, diventa uomo coraggioso,

intraprendente.

Penelope: moglie di Ulisse e madre di Telemaco,

aspetta fedelmente il ritorno dell’eroe, sopportando

con coraggio le insidie dei Proci.

Laerte: è il padre di Ulisse.

Nausicaa: figlia di Alcinoo, re dei Feaci.

Polifemo: figlio di Poseidone, è un Ciclope, sarà vinto

dall’astuzia di Ulisse.

Calipso: bellissima ninfa, abita sull’isola di Oggia, dove

tiene prigioniero Ulisse. Innamoratasi dell’eroe gli

promette anche l’immortalità purchè egli diventi suo

sposo.

Nausicaa: figlia di Alcinoo, re dei Feaci.

Polifemo: figlio di Poseidone, è un Ciclope, sarà vinto

dall’astuzia di Ulisse.

Calipso: bellissima ninfa, abita sull’isola di Oggia, dove

tiene prigioniero Ulisse. Innamoratasi dell’eroe gli

promette anche l’immortalità purchè egli diventi suo

sposo.

Circe: maga che si innamora di Ulisse.

Proci: parola greca che significa «pretendenti».

Principi di Itaca e delle isole vicine, si sono insediati

nella reggia di Ulisse e aspirano alla mano di

Penelope.

Gli dei che intervengono nell’azioneGli dei che intervengono nell’azioneAtena: figlia di Zeus e dea della saggezza

protegge attivamente Ulisse.

Poseidone: dio del mare, perseguita

Tenacemente Ulisse.

Zeus: signore dell’Olimpo e padre degli dei, decide il ritorno

in patria di Ulisse.

Zeus: signore dell’Olimpo e padre degli dei, decide il ritorno

in patria di Ulisse.

Eolo: dio dei venti, vive nell’isola Eolia. Ospita Ulisse e gli

dona un otre che racchiude i venti contrari alla navigazione.

Costantin Marco

e

Bobbo Simone