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L’OBIETTIVITÀ TRA GIORNALISMO TRADIZIONALE E DIGITALE: L’USO DI TWITTER TRA I GIORNALISTI ITALIANI Di Gaia Del Sal 1

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L’OBIETTIVITÀ TRA GIORNALISMO TRADIZIONALE E DIGITALE:

L’USO DI TWITTER TRA I GIORNALISTI ITALIANI

Di Gaia Del Sal

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L’OBIETTIVITÀ

chicosa

dove

quando

perché

Il primo a darne una definizione è stato Edwin L.Shuman.

Le notizie raccontate sono puramente la risposta alle cinque W: who, what, when, where e why.

È un insieme di pratiche e valori rispettate come una norma istituzionale.

Nel campo giornalistico; soprattutto in quello americano che segue il modello liberale.

A differenza dell’Europa che appartiene al modello continentale.

Sempre.

È una mano che guida i giornalisti a riportare solo i fatti separandoli dalla sfera emotiva.

Va rispettata come metro morale di condotta da tenere perché è così che ci si deve comportare.(Robert Cooter)

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Il campo giornalistico si trova in continua evoluzione.

Oggii reporter devono fare i conti con un mondo sempre più frenetico,

in cui si stanno affacciando nuove tecnologie come

Internet.

I parametri di produzione e distribuzione dell’informazione si trovano di fronte ad un progressivo cambiamento.

Le notizie vengono pubblicate nel più breve tempo possibile e devono essere costantemente aggiornate.

Nasce un nuovo tipo di fonte: il pubblico dei lettori.

Si moltiplicano i canali e le modalità di interazione determinando così il successo delle testate giornalistiche.

I giornalisti si lanciano in rete.

I due social network più usati sono Facebook e in particolare Twitter.

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Twitter nasce nel 15 luglio 2006 ed è il secondo social network più popolare al mondo.

I giornalisti nella twitterfera possono esprimere loro stessi liberamente sperimentando così uno strumento nuovo e fresco.

I principali giornalisti italiani si iscrivono su Twitter a partire dal 2009.Il pioniere è stato il direttore de La Stampa Mario Calabresi dal luglio di quell’anno.

Iniziano così a twittare, trascinando con sé colleghi come Ferruccio De Bortoli del Corriere Della Sera e Ezio Mauro della Repubblica.

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I giornalisti sono obiettivi anche su Twitter?

Se non lo sono, e quindi esprimono il loro giudizio,

tendono a far prevalere opinioni positive o negative?

Quali argomenti vengono più twittati dai giornalisti? Quale rapporto hanno i

giornalisti con i loro followers?

Domandedi

ricerca

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Campione di analisi

Unità di analisi: i direttori dei sei principali quotidiani italiani. - Maurizio Belpietro (Libero); - Mario Calabresi (La Stampa); - Ferruccio De Bortoli (Corriere Della Sera); - Ezio Mauro (La Repubblica); - Stefano Menichini (Europa); - Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano).

Periodo: dal primo settembre 2013 al 31 dicembre 2013.

Numero tweet: 3505 emessi in totale dai direttori.

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Scheda di analisi

Nome del direttore

Obiettività – imparzialità

Opinione – fatto

Espressione giudizio

Valutazione emotiva – razionale

Lingua utilizzata

Stile di linguaggio (conciso o ironia)

Rapporto con i lettori (risposte o retweet)

Tweet come titolo di giornale

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Belpietro Padellaro Calabresi De Bortoli Mauro Menichini

50133 134

366

845

1979

Utilizzo in modo limitato e chiuso, come se fosse lo

specchio della propria testata.

Amplificatore del proprio giornale,

un’ulteriore pagina dove postare

editoriali e notizie.

Uso del social informale: riporta le notizie in modo professionale e immette pensieri e impressioni.

Numero di tweet totali prodotti dai direttori

È il più formale e distaccato, pubblica tweet dove riporta

il fatto accaduto senza giudizi.

Tweet politicizzati ma guarda anche fuori

dall’Italia.

Si contraddistingue dagli altri: è il più attivo e il più pop

all'interno della twitterfera.

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Belpietro Calabresi De Bortoli Mauro Menichini Padellaro0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Sport

Politica estera e relazioni in-ternazionali

Cultura e Spettacolo

Giustizia

Pura interazione

Politica e Governo, altre notizie

Politica interna

Argomenti più twittati dai direttori

Movimenti interni ai partiti e

dichiarazioni dei singoli politici.

Tenuta e l’andamento del Governo.

Risposte o commenti su un argomento, retweet e

citazioni.

Decadenza /processi di Silvio Berlusconi e

questione Cancellieri

Premiazione Nobel e recensione libri

Shutdown in America e questione militare in Siria

Commenti a partite di calcio e EuroBasket2013

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Belpietro Padellaro Calabresi De Bortoli Mauro Menichini0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Obiettività tra i direttori

Fatto Opinione

Belpietro usa l’account solo per esprimere le proprie opinioni.Riporta le notizie, ma inserisce l’ironia e il sarcasmo trasformandole in una presa di posizione.

Padellaro con il 70% di opinione che prevale sul 30% di fatti: riporta l’accadimento di un fatto affiancato da un suo commento o giudizio.

Calabresi, De Bortoli e Menichini lasciano il 60% di spazio al puro racconto dei fatti (tweet con sole notizie). Il 40% è formato dalle opinioni in cui la linea ironica/sarcastica viene abbandonata per una diretta/letterale.

Mauro è per l’80% obiettivo riporta la notizia con affianco il link riferito all’articolo del sito della testata.

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Calabresi Belpietro Padellaro De Bortoli Menichini Mauro0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

42

50

109

174

482

569

92

24

192

1497

276

Espressione di giudizio tra i direttori in numero di tweet

Negativa Positiva

Menichini e Calabresi non solo riportano fatti che riguardano la vita politica/economica ma guardano anche al mondo della cultura,dello sport e al rapporto con la community.

De Bortoli tiene un comportamento equilibrato: pubblica sia tweet con giudizi negativi che con giudizi positivi riguardo la cultura e l’informazione.

Padellaro e Mauro fanno prevalere i giudizi negativi, si occupano solo di politica interna lasciandosi andare a commenti criticiverso i partiti o i singoli politici.

Belpietro pubblica solo commenti a notizie con pareri negativi resi ancora più evidenti dall’uso dell’ironia pungente.

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Assente

Risposte

Ritweet

Citazioni

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

125

8

1

359

2

5

824

3

17

1

1784

187

6

132

1

Rapporto con i lettori di ciascun direttorein numero di tweet

Belpietro Calabresi De Bortoli Mauro Menichini Padellaro

Direttore passivo

Usa Twitter in modo monodirezionale.

Ignora sia l’aspetto positivo (domande che riceve o RT) che quello negativo

(provocazioni o insulti).

Tutti i direttori appartengono a questa categoria dimostrando una chiusura nei confronti del modello del

giornalismo partecipativo.

Direttore attivo

Usa Twitter in modo bidirezionale: risponde ai tweet, retwitta le affermazioni dei followers.

È un giornalista più social e meno tecnofobico, tiene in considerazione i feedback che riceve dai propri

followers.

Gli unici due direttori che rispondono a questo criterio sono Menichini (Risposte) e Mauro

(Retweet).

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Belpietro

Padellaro

Calabresi

De Bortoli

Mauro

Menichini

2.02

0.74

0.25

0.29

0.12

0.01

Indice di mobilitazione (rapporto tweet emessi/ricevuti direttori)

I tweet critici e negativi rispecchiano la linea dei loro giornali e vi è una maggiore interazione dei followers con tweet di commento, critica o provocazione.

Sono i più moderati con tweet (positivi e fattuali) e sui loro giornali. Hanno un minor feedback da parte dei loro followers; meno invogliati a twittare.

De Bortoli è il più imparziale ed è l’unico a twittare di economia, riceve in risposta pochi tweet.

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Menichini Calabresi Mauro Padellaro Belpietro De Bortoli

16

33

98 99 101

107

Direttori più twittati dai followers

I followers schierati politicamente a sinistra sono più attivi sui Social e più utilizzatori di Twitter, commentando gli editoriali e i tweet dei direttori in modo negativo (Belpietro e Padellaro) e positivo (Mauro, Menichini, Calabresi).

Il direttore più twittato è De Bortoli: il Corriere Della Sera è considerato dai followers – come dal resto dei lettori italiani – un giornale istituzionale.

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1023 25 33 34

101

207

Argomenti più twittati dai followers

Altro i

ndiv

idua

le

Altro c

ollet

tivo

Parti

to po

litico

Polit

ico

Govern

o

20

64 66

95 96

Soggetti più twittati dai followers

I followers preferiscono la politica (movimenti dei partiti) lasciando spazio al sentimento di scontento che aleggia nel paese.

Interagiscono con i direttori con domande e commenti.

L’attenzione è riposta su

Governo e sugli schieramenti politici;

“Altro individuale” con Papa Francesco;

“Altro collettivo” con lo Stato italiano e le nazioni europee/Stati Uniti.

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Fatto8%

Opinione92%

Obiettività dei followers

Essendo Twitter uno spazio senza vincoli di censura la risposta risulta

quasi scontata.

Commentano i giornalisti sia per il loro lavoro (articolo o

editoriale) che per le loro affermazioni su diversi

argomenti.

I lettori /followers si sentono importanti,

non sono più una massa indefinita ma una agorà

virtuale viva e pulsante.

I followers non sono tenuti ad osservare alcuna deontologia

professionale.

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Conclusioni

La norma deontologica dell’obiettività viene più o meno rispettata per estensione anche su

Twitter.

I giornalisti che twittano di più sono i più obiettivi:

hanno una visione elastica del mezzo, esprimono le loro idee

riportando anche i fatti, guardano al rapporto esterno con i loro followers

ponendosi a loro livello.

I giornalisti che twittano meno sono i meno obiettivi:

fanno un uso di Twitter più conservatore, twittando solo quando

ritengono che ci sia qualcosa di importante da comunicare.

La politica è il motore delle maggiori discussioni online.

Si creano così hashtag di tendenza o tweet di politici che poi vengono

ripresi come documento di informazione dalle diverse testate.

Verso i direttori che twittano meno i followers sono più scontrosi.

Questi giornalisti (Belpietro) hanno un’identità molto forte che preferiscono

esprimere sulla carta stampata lasciando così orfani i lettori online.

Verso i direttori che twittano di più i followers sono più aperti.

I giornalisti (Calabresi e Menichini) hanno una connotazione minore, sono moderati e

vanno in contro alle esigenze degli utenti di Internet abbattendo così ogni barriera di

comunicazione.

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Grazie a tutti per l’attenzione!