Lo sviluppo cognitivo 4... · sviluppo di nuove operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.)...

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Lo sviluppo cognitivo Domande principali per tutti: • In che modo il bambino arriva a comprendere la realtà? • Quali idee o ipotesi formula? • Quale logica viene applicata? Domande chiavi per gli studiosi: • Quali cambiamenti si verificano nel funzionamento cognitivo durante la crescita? • Quali fattori sono responsabili di questi cambiamenti?

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Lo sviluppo cognitivo

Domande principali per tutti:

• In che modo il bambino arriva a comprendere la realtà?• Quali idee o ipotesi formula?• Quale logica viene applicata?

Domande chiavi per gli studiosi:

• Quali cambiamenti si verificano nel funzionamento cognitivodurante la crescita?

• Quali fattori sono responsabili di questi cambiamenti?

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Lo sviluppo cognitivo

COGNIZIONE = CONOSCENZA

SVILUPPO COGNITIVO acquisizione delle conoscenze

Sono da considerarsi cognitivi comprensione,ragionamento, memoria e pensiero

Tutte le azioni attraverso le quali un organismo acquisisceinformazioni dall’ambiente, le conserva, le organizza, ne fa usonel corso delle proprie azioni

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Lo sviluppo cognitivo

IMPORTANZA DI PIAGET

SENZA LA CONOSCENZA DI PIAGET NON SI PUO’ COMPRENDERE LAPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO CONTEMPORANEA

ricerche e riflessioni compiute

da lui stesso e dai sostenitori

della sua teoria

influenza che tali teorie hanno esercitato sugli

studiosi, anche su quelli che pur non

condividendo la teoria ne hanno ripreso i temi

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PIAGET

La teoria di Piaget comprende tutto il periodo che va dallanascita alla adolescenza e considera una vasta gamma dicomportamenti e funzioni psichiche: intelligenza, gioco,imitazione, interazioni tra coetanei

La formazione di numerose nozioni che hanno un ruolocentrale sia nel senso comune sia nel mondo scientifico

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PIAGETInteresse principale: come gli organismi viventi si adattano alloro ambiente à vuole creare un legame tra epistemologia ebiologia (epistemologia genetica): come si passa da forme diconoscenza meno evolute a forme più evolute?

Piaget esamina la storia della scienza e il rapporto tra lenozioni scientifiche e quelle presenti negli adulti e nei bambinidi età diversa

Si pone interrogativi sul rapporto tra una certa idea del bambinoe un’idea simile riscontrata in una fase passata dello sviluppodel pensiero scientifico

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PIAGETLe radici della conoscenza umana possono essere trovate nellesemplici attività che i bambini compiono esplorando se stessied il mondo durante il primo anno di vita

Esiste una continuità tra organizzazione biologica eintelligenzaà l’intelligenza è un caso particolaredell’adattamento biologicoà la conoscenza è unaparticolare forma di interazione tra organismo e ambiente

L’individuo è un attivo costruttore delle proprie conoscenze(né innatismo, né empirismo)

Le pressioni esterne non sono causa di sviluppo, madiventano efficaci nella misura in cui vengono incorporatedall’organismo

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Teoria organismica1. Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva

delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologicadell’uomo costituiscono l’apice

2. L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi conl’ambiente

3. Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture chenon sono innate, ma si costruiscono grazie all’attivitàdell’individuo

L’intelligenza del bambino e quella dell’adultosono caratterizzate da strutture diverse,

ma seguono le stesse modalità di funzionamento(strutture variabili e funzioni invarianti)

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ContinuitàFunzioni invarianti:

AdattamentoOrganizzazione

PROCESSOPROCESSODIDI

SVILUPPOSVILUPPO

Discontinuità Stadi di sviluppo

Il processo di sviluppo secondo Piaget

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Funzioni invariantiFunzioni invarianti (adattamento e organizzazione)

Lo sviluppo mentale è guidato dallo stesso principio che regolal’evoluzione biologica: le strutture interne si modificanoquando devono far fronte a nuovi bisogni (adattamento)

ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONEazione dell’organismosull’ambiente, che consistenell’assorbire sostanze inesso presentià continuità

ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTOazione con cui l’ambientecostringe l’organismo amodificarsià cambiamento

L’adattamento è il risultato dell’interazione tra due processi:

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ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONE

Incorpora nei propri schemi idati dell’esperienza

Conservazione

L’ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTEL’ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE

è dato dall’ EQUILIBRIOè dato dall’ EQUILIBRIOtra assimilazione e accomodamentotra assimilazione e accomodamento

ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTO

Modifica i propri schemi peradattarli ai nuovi dati

Novità

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Funzioni invariantiL’assimilazione cognitiva, a differenza di quella organica, è

funzionale (no materiale) perché consiste nell’incorporare unelemento dell’ambiente in un’azione motoria o mentale

L’accomodamento cognitivo, come quello organico, consistenel modificare le attività attraverso cui avvienel’assimilazione (per es., lo schema della prensione vienedifferenziato secondo l’oggetto che si deve prendere)

Al livello cognitivo, l’adattamento consiste dunque nelmodificare le strutture di conoscenza in modo da tenereconto di nuove informazioni, e nel conservare allo stessotempo le acquisizioni passate (es. bambola)

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Funzioni invarianti

In alcuni comportamenti, l’assimilazione prevalesull’accomodamentoà attività caratterizzate da ripetizionedi strutture già disponibili, es. gioco

GIOCO FUNZIONALEGIOCO FUNZIONALEsi esegue ripetutamente un’attività peril puro piacere di esercitare le proprieabilità

GIOCO SIMBOLICOGIOCO SIMBOLICOun oggetto non viene usato per le suespecifiche qualità, ma viene assimilatoa un altro

IMITAZIONEIMITAZIONEsi cerca di riprodurre i movimenti o le caratteristiche di qualcuno, simodificano i propri schemi rendendoli più simili al modello

mentre in altri succede il contrarioà nuove strutturevengono acquisite sotto la pressione dell’ambiente

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Funzioni invarianti

L’equilibrio tra assimilazione e accomodamento è destinato arompersi e a ricostruirsi continuamente in forme più avanzate

Ogni organismo biologico è caratterizzato da organizzazionecioè interdipendenza tra i vari elementi (organi, tessuti,cellule) che lo compongono

In campo cognitivo, l’organizzazione si manifesta nel fatto chele azioni, le idee, le conoscenze non sono elementiindipendenti e isolati, ma si collegano in sistemi sempre piùcomplessi

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2 tipi di azione

L a conoscenza deriva dall’azione, anzi è azioneNon è passiva accumulazione di informazioni

MANIFESTE INTERIORIZZATEMovimenti del corpo (es.,manipolazione), esplorazionevisiva di un oggetto ointerazione con persone

Avvengono a livello mentale (es., fareprevisioni, eseguire calcoli, risolvere unproblema) anche se possono concludersicon azioni manifeste come risposte verbalio spostare un oggetto

ESPERIENZEESPERIENZEMENTALIMENTALI

OPERAZIONIOPERAZIONIMENTALIMENTALI

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Si distinguono in

Le azioni interiorizzate derivano da quelle manifeste

ESPERIENZE MENTALI OPERAZIONI MENTALIImmaginare un’azione inveceche eseguirla effettivamente oriprodurre mediante sequenzadi immagini mentali qualcosache si è osservato

§ ASTRATTE: non comportano immaginiespresse in specifiche modalità sensoriali§ GENERALI: applicabili a contesti diversi§ REVERSIBILI: i risultati possono essereinvertiti o annullati da altre operazionicollegate§ FANNO PARTE DI STRUTTURE: uncerto numero di operazioni sono attivate inrapida sequenza o contemporaneamente

1818--24 MESI24 MESI 7 ANNI7 ANNI

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BAMBINI COME “PICCOLI SCIENZIATI”BAMBINI COME “PICCOLI SCIENZIATI”

Gli scienziati al cospetto diGli scienziati al cospetto diun nuovo problemaun nuovo problemacercano di trovare uncercano di trovare unsignificato alle lorosignificato alle loroosservazioni adattandoleosservazioni adattandoleinizialmente alle loro teorieinizialmente alle loro teorieesistenti e in seguito se nonesistenti e in seguito se nonhanno successo estendonohanno successo estendonoqueste teorie o ne creanoqueste teorie o ne creanodi nuovedi nuove

I bambini provanoI bambini provanoinizialmente strade familiariinizialmente strade familiariper assimilare un eventoper assimilare un eventosconosciuto e poi adattanosconosciuto e poi adattanole loro strutture mentali e ile loro strutture mentali e iloro pattern di azione allaloro pattern di azione allanuova esperienzanuova esperienza

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PIAGETPIAGET

Piaget collaborò inizialmente con Binet

Poco interesse sulle differenze individuali

Il suo interesse ben presto si focalizzò sulCOME i bambini giungevano a formulare la risposta

indipendentemente dal fatto che questafosse giusta o sbagliata

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METODOMETODO1. Conversazioni strutturate come colloqui psichiatrici con

l’obiettivo di individuare il ragionamento che sta dietro lerisposte

Che cosa fa muovere le nuvole?

Tipo di pensiero Esempio di risposteMagico (fino a 3 anni): il b puòinfluenzare gli oggetti esterni

“Le facciamo muovere noimentre camminiamo”

Animistico (3-7 anni): il b attribuiscecaratteristiche proprie agli oggetti

“Si muovono da sole perchésono vive”

Logico (dagli 8 anni): il b comprende ilmondo in termini impersonali

“Le muove il vento”

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METODOMETODO

2. Visione più globale dello sviluppo intellettuale

Da aspetti distinti della comprensione infantilealla totalità della crescita cognitiva

Da fasi evolutive per singoli concetti a schema sequenzialeper spiegare la crescita intellettuale nella sua interezza

Il colloquio viene completato dall’osservazione delcomportamento spontaneo del b e dalle sue reazioni asituazione costruite ad hoc METODO CRITICO

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Gli stadi di sviluppo

Lo sviluppo cognitivo non è solo un processo continuo maanche discontinuo poiché con l’età si verificano dellemodificazioni strutturali così rilevanti da delimitare veri epropri stadi di sviluppo

Piaget usa il termine stadio per suddividere il periodo della vitache va dalla nascita alla fine dell’adolescenza sulla base dicaratteristiche qualitative e generali.

Caratteristiche degli stadi:1. Uno stadio è una totalità (o struttura)à gli stadi sono sistemi,

totalità fatte di componenti interconnesse e non sempliciaggregati di caratteristiche prive di relazioni

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2. Il passaggio da uno stadio inferiore ad uno superiore consistein un’integrazione gerarchica à ogni stadio viene costruito a partireda quello che lo precede, modificando le strutture e integrandoleentro sistemi di crescente complessità

3. Gli stadi costituiscono una sequenza invarianteà dato che ognistadio è costruito con materiale fornito da quello che lo precede,gli stadi si succedono in un ordine che non può essere mutatodalle circostanze ambientali

4. Gli stadi sono universalià tutti gli esseri umani attraversanogli stadi nella medesima sequenza, non esistono sequenzealternative (i fattori culturali e individuali possono solo rallentareo velocizzare la sequenza; contenuti di pensiero diverso)

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Età

Sensomotorio

Stadio Descrizione

0-2 anniA 2 anni “comprende” il mondo in base a ciò

che può fare con gli oggetti e con leinformazioni sensoriali

Preoperatorio 2-6 anniSi rappresenta mentalmente gli oggetti e

comincia a comprendere la loroclassificazione in gruppi

Operatorioconcreto

6-12anni

La capacità logica progredisce grazie allosviluppo di nuove operazioni mentali

(addizione, sottrazione, ecc.)

Operatorioformale

Dai 12anni

È capace di organizzare le informazioni inmodo sistematico e pensa in termini

ipotetico-deduttivi

Stadi dello sviluppo cognitivo secondo PiagetStadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget

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Il bambino non è capace di evocare mentalmente oggetti edeventi e interagisce con l’ambiente attraverso percezioni eazioni motorie

Senso - motorio (0-18/24 mesi)

Il comportamento del bambino è guidato daschemi sensomotori

piani di azione che collegano percezioni e movimenti

lo schema è una struttura internache collega percezioni (suono)e movimenti (girare la testa)

e viene attivato da uno stimolo (suono)

es. voltare la testaverso un suono

L’intelligenza consiste di schemi di azione elementari

e privi di coordinamento reciproco (schema visione – schema prensione)

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L’intelligenza sensomotoria si sviluppa attraverso 6 sottostadi:

I Stadio: esercizio dei riflessi (0-1 mese) à il neonato esercita iriflessi (reazioni innate) e li applica a situazioni semprediverse (suzione, prensione); prevale uno stato diegocentrismo radicale

II Stadio: reazioni circolari primarie (1-4 mesi) à l’attivitàsensomotoria si trasforma in funzione dell’esperienza:quando trova un risultato nuovo e interessante, cerca diconservarlo con la ripetizione à queste azioni sono tutteincentrate sul corpo del b (reazioni circolari primarie) ecostituiscono le prime abitudinià succhiare il pollice

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III Stadio: reazioni circolari secondarie (4-8 mesi) à interesseper la realtà esterna: il bambino cerca di conservare con laripetizione anche le azioni che provocano dei risultatiinteressanti nell’ambiente (reazioni circ. sec.) à sono +evolute dei riflessi, ma non sono ancora intelligenti perché lanovità viene scoperta per caso; riesce a coordinare visione eprensione (prendere un oggetto vicino)

IV Stadio: coordinazione degli schemi secondari e applicazionea situazioni nuove (8-12 mesi) à compare ladifferenziazione tra mezzi e fini à il b. applica gli schemi chepossiede per raggiungere degli scopi ed è capace diapplicare gli schemi secondari a situazioni nuove (es.spostare un oggetto per prenderne un altro o condotteesplorative)

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V Stadio: reazioni circolari terziarie (12-18 mesi) à icomportamenti non sono più conservatori (ricerca dellanovità) à quando trova un risultato interessante il bambinonon lo ripete semplicemente, ma lo varia e lo modifica al finedi studiarne la natura: sono “esperienze per vedere”; Piagetha individuato 3 condotte tipiche: (a) supporto (avvicinare unoggetto lontano tirando a sé il supporto su cui è poggiato),(b) cordicella (usare una cordicella come prolungamentodell’oggetto), (c) bastone (usare un bastone per prendere unoggetto)

VI Stadio: invenzione di mezzi nuovi (18-24 mesi) à in unasituazione nuova il b. non procede + per tentativi ed errorima per invenzione, compiendo un atto mentale (anticipamentalmente l’effetto dell’azione)

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Nel sesto sottostadio le azioni vengono interiorizzate e ciòsegna la comparsa della rappresentazione

Il b. costruisce completamente la nozione di oggettopermanente (cioè che gli oggetti continuano ad esistereanche se non vengono percepiti) à prima se si nascondedavanti al b. un oggetto con cui sta giocando non fa nulla percercarlo (fino a 4 mesi); verso i 9-10 mesi, ricerca attiva ederrore a\b; 2 anni, trova l’oggetto in b ma solo conspostamenti visibili)

Nozioni di spazio, tempo e causalità à il bambino agisce in unambiente in cui gli oggetti sono dotati di esistenza propria,hanno relazioni spaziali, fanno parte di eventi ordinatitemporalmente e sono fonti di causalità à (anche il propriocorpo come oggetto)

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1 0-1mese L’esercizio dei riflessi

2 1-4mesi

Le reazioni circolari primarie e i primi adattamentiacquisiti

3 4-8mesi Le reazioni circolari secondarie

4 8-12mesi

La coordinazione degli schemi secondari e laloro applicazione alle situazioni nuove

12-18mesi

Le reazioni circolari terziarie e la scoperta dimezzi nuovi mediante sperimentazione attiva5

6 18-24mesi

L’invenzione di mezzi nuovi mediantecombinazione mentale

I 6 sottostadi dello stadio sensomotorioI 6 sottostadi dello stadio sensomotorio

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Inizia con la comparsa della rappresentazione mentale,grazie alla quale il bambino può pensare, ricordare,immaginare. In questo modo, si amplia il campo d’azione adisposizione del bambino (da schemi motori a schemimentali)

Preoperatorio (2- 6 anni)

IMITAZIONEDIFFERITA

GIOCO SIMBOLICO LINGUAGGIO

il b. riproduce un modelloqualche tempo dopo chel’ha percepito, ciò significache conserva unarappresentazione mentaledel modello

il b. tratta un oggetto comese fosse qualcosa didiverso (una scopa puòdiventare un cavallino);perché ci sia finzione il b.deve applicare i suoischemi di azione ad oggettiinadeguati

quando adopera il L ilbambino mostra di

sapere utilizzare schemiverbali per designare unarealtà che si rappresenta

mentalmente

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• Questi schemi mentali sono isolati (sono pensati uno allavolta)

LIMITI

• Le azioni mentali sono rigide ed irreversibili

il pensiero può andare al di là dei dati attuali perchéricostruisce le azioni passate e anticipa

le conseguenze di azioni non ancora compiute,ma ciascuna rappresentazione mentale rimane isolata

(pensiero pre-logico o intuitivo)

gettoni blu e gettoni rossi

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LIMITI

• Il limite più grande del pensiero del bambino durante questostadio è costituito dall’egocentrismo intellettuale, che dipendedal fatto che il pensiero è comunque ancora legato all’azionesensomotoria, dalla quale deriva

il b. non riesce ad immaginare che la realtà possapresentarsi ad altri diversamente dacome la percepisce

• Animismo à non sono in grado di distinguere gli oggettianimati da quelli inanimati.

cose che si muovono e no; poi cose che si muovonocon moto spontaneo (es. anche il vento); infinecomprende che la vita è solo negli esseri umani e negli animali

Compito delle 3 montagne

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Si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie delpanorama, quella che corrisponde a una prospettiva diversa dallapropria. Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare

quale potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona

Compito delle 3 montagne di PiagetCompito delle 3 montagne di Piaget

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Tra i 4 e i 6 anni altre acquisizioni importanti:

Il concetto di “identità qualitativa”: cioè la capacità dicomprendere che c’è qualcosa che rimane invariato in unoggetto, nonostante le trasformazioni che ne hannocambiato l’apparenza (il numero di gettoni non cambia se liavviciniamo o li distanziamo nello spazio)

Il bambino impara a decentrarsi, a non considerarsi comeunico punto di riferimento.

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Le azioni mentali isolate si coordinano tra loro e diventanooperazioni concrete, cioè strutture mentali caratterizzate dareversibilità (in cui il risultato di un’azione mentale puòessere annullato eseguendo un’altra azione) à segna l’iniziodel pensiero logico

Operatorio concreto (7- 12 anni)

Logico – matematichese si applicano a oggetti distinti eprescindono dai loro rapporti dicontiguità spazio – temporale

Spazio - temporalise riguardano i rapporti spaziali otemporali tra oggetti ed eventi

In particolare Piaget distingue tra 2 tipi di operazioni mentali,differenti per il contenuto (ma non per la forma):

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Alcuni sistemi di operazioni caratteristici di tale stadio:

Operazioni di classificazione operazioni logiche checonsistono nell’individuare e coordinare rassomiglianze fraoggetti, raggruppandoli in classi e connettendo queste classimediante rapporti di classificazione gerarchica

Conservazione le operazioni mentali rendono possibilela comprensione di alcune nozioni fondamentali sia per ilsenso comune che per il pensiero scientifico; si tratta dinozioni che si riferiscono ad aspetti degli oggetti (o deglieventi) che si conservano, ovvero rimangono immutati alvariare di altri

sostanzaàplastilina volumeà

acqua

numeroàgettoni

Compiti di conservazione

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Si mostra al bambino un recipiente basso e largo (a) contenente dellatte e gli si chiede di versare il latte da un boccale in un secondo

recipiente di forma identica (b) finché c’è la medesima quantità di lattedel primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di latte è

identica nei due recipienti.

a b

a b c

Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versarein esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede:

“C’è tanto latte in (c) quanto ce n’è in (a)?”

Compito della conservazione del volumeCompito della conservazione del volume

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Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli sichiede: “Queste 2 palline sono uguali?”

Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiedeal bambino: “In questa salsiccia c’è ancora tanta plastilina

quanta ce n’era nella pallina?”

Compito della conservazione della sostanzaCompito della conservazione della sostanza

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Nello stadio precedente il bambino era in grado di applicare leoperazioni logiche soltanto nei confronti degli oggettifisicamente presenti o raffigurabili mediante immaginimentali.

Adesso comincia ad usarle anche con contenuti mentaliespressi in un qualsiasi linguaggio, ma senza l’appoggio

della percezione, dell’esperienza o persino dellaconvinzione.

Operatorio formale (12 anni in poi)

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Il pensiero operatorio formale è caratterizzatodall’emergere di nuovi tipi di operazioni

2. Operazioni interproposizionalicostituiscono un “pensiero alla seconda” poiché il lorooggetto sono pensieri o proposizioni verbali, che sonostati costruiti attraverso il tipo più semplice di operazionisviluppatesi nello stadio precedente

1. Ragionamento ipotetico deduttivouna qualsiasi proposizione verbale può costituire labase di un ragionamento logicamente corretto: essaviene considerata una ipotesi, dalla quale si possonodedurre delle conclusioni, indipendentemente dalla suaverità;

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3. Operazioni di combinazionedato un certo insieme di elementi, le operazioni dicombinazione consistono nell’individuare l’insieme delleparti, cioè tutti i sottoinsiemi, diversi per almeno un elemento,in cui tale insieme potrebbe essere suddiviso

4. Primato del possibile sul reale

attraverso le operazioni di combinazione viene dunquecostruito un ventaglio di possibilità, immaginando una serie dieventi e/o relazioni causali; i dati empirici consentiranno diverificare quale di queste possibilità corrisponda alla realtà

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Integrazione di 2 tipi di reversibilità

in questo stadio vengono integrate 2 forme di reversibilitàche, nello stadio precedente, potevano essere utilizzate soloseparatamente

la reversibilità perinversione

la reversibilità perreciprocità

consistente nell’annullare irisultati di una operazionemediante l’esecuzione di unaoperazione di segno opposto;

i risultati vengono compensatianziché annullati.

Compito del pendolo

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Si danno al bambino una serie di pesi euna cordicella appesa a un gancio e gli sidice che può variare la lunghezza dellacordicella, cambiare il peso e variare laforza della “spinta”.

Il compito consiste nello scoprire quale diquesti fattori determina la durata di unaoscillazione del pendolo.

Compito del pendolo di PiagetCompito del pendolo di Piaget

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CONTRIBUTO DI Piaget

- Approccio orientato alla pratica: tutte le suo idee hanno unabase osservazionale; sia il materiale sperimentale prodottoche le spiegazioni teoriche sono essenziali per comprenderein che modo i bambini vedono il mondo alle diverse età ecome si modifica nel corso delle sviluppo;

- Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quellodegli adulti: i bambini pensano in maniera diversa e la naturadi queste differenze varia dipendentemente dal periodoevolutivo che stanno vivendo

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CONTRIBUTO DI Piaget

- Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita:l’adeguamento del neonato che impara a succhiare il lattedal seno materno e i tentativi del bambino in età scolare dirisolvere i problemi in classe sono basati su meccanismianaloghi. Ambedue i tipi di adattamento indicano ilfunzionamento intellettuale e ogni tentativo di comprenderelo sviluppo deve partire dalla nascita. Continuità di basepresente;

- I bambini sono apprendisti attivi: i bambini non attendonopassivi gli stimoli ma già nei primi mesi di vita approccianol’ambiente come “piccolo scienziati”;

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CONTRIBUTO DI Piaget

- Esistono numerosi fenomeni che permettono di avventurarsinella mente del bambino: permanenza dell’oggetto,egocentrismo, conservazione, classificazione sono statiutilizzati da Piaget per illustrare la natura dell’intelligenzaumana; non solo ha messo in luce tali fenomeni, ma haanche tracciato i percorsi essenziali per indagarlipermettendo ad altri studiosi di perseguire il suo lavoro

Ripercussioni a livello educativo (insegnamento)

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Critiche a Piaget

Compiti troppo difficili:il disegno di molti compiti rende difficile fornire risposte corretteà modificando la modalità di presentazione del compito e iltipo di consegna verbale molti esperimenti hanno ottenutorisposte corrette

Es.: compito 3 montagne, i bambini di 8 anni falliscono à “ilragazzo e il poliziotto”

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BA

DC

Poliziotti

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Critiche a PiagetUn compito come il precedente è più semplice di quello di

Piaget, perché la situazione è realistica e ha senso per il b.,lo stimola e lo motiva

Ricerche come questa dimostrano che alcune condizionipossono anticipare la risposta corrette, ma non negano chel’egocentrismo e il ragionamento intuitivo siano caratteristicidel periodo pre-operatorio

Anche le conoscenze specifiche giocano un ruolo nellasoluzione dei compiti: ad esempio, i giocatori di scacchimolto esperti (anche se sono bambini) ricordano le posizionidelle pedine nelle diverse mosse più velocemente rispetto aiprincipianti (anche se sono adulti) (Chi, 1978)

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Critiche a PiagetEsistenza degli stadi: lo stadio sottende una struttura cognitiva

coerente à ci dovrebbe essere un’omogeneità neicomportamenti e nelle prestazioni cognitive del bambino diuna certa età (coerenza orizzontale) à invece diversericerche mostrano che non vi è stabilità nelle risposte cheuno stesso soggetto fornisce a compiti diversi: può trovarsi inuna certa fase per quanto riguarda un dato compito e inun’altra per un compito diverso (décalageà sfasatura)

Fisher (1980) propone di spiegare queste differenze attraversouna serie di livelli di sviluppo che esprimono il livelloottimale (il massimo rendimento del b. in presenza dicondizioni facilitanti come istruzioni chiare, contenuti noti ealta motivazione) in cui si possono dare risposte diverse

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Critiche a PiagetQuasi tutti gli autori riconoscono l’esistenza di sequenze

universali di sviluppo, ma pensano che Piaget aveva tortonel considerare questi stadi come strutture globali e coerenti.

Molte ricerche recenti hanno dimostrato che i b. in etàprescolare possiedono numerose conoscenze e abilità che icompiti di P. non mettono in luce, così come adolescenti eadulti sembrano possedere competenze cognitive inferiori aquelle che P. gli aveva attribuito (non sempre si usa ilpensiero operatorio formale)

P. sottovaluta l’esperienza sociale e dedica l’attenzioneall’esperienza fisica e logico-matematica à negli ultimi annimaggiore interesse all’interazione sociale, al contesto socio-culturale dove il bambino si sviluppa (conflitto socio-cognitivoà Doise e Mugny (1980)