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LO STATO PIETRO KROPOTKIN PIETRO KROPOTKIN ISBN 978-88-95637-11-2 €. 10.00 Pietro Kropotkin, Lo Stato, Prefazione di Luigi Fabbri, a cura di Giuseppe Galzerano, 1 a ed., 2008, con foto, pag. 112+XVI In copertina: Pietro Kropotkin in una cartolina a colori dei primi del 1900, pubblicata dalla «Società Editrice Avanti!» di Milano. (Archivio della Galzerano Editore) ISBN 978-88-95637-12-9 Riproponiamo un introvabile e rarissimo testo di un’interessante conferenza che Pietro Kropotkin doveva tenere nel 1897 a Parigi, ma che il governo francese proibì al principe anarchico di svolgere. É un saggio ancora oggi attuale e di notevole valore politico, storico, sociale e culturale sulla statolatria e sul ruolo dello Stato, nel quale lo scrittore e pensatore russo dimostra come - nel corso dei secoli - l'istituzione dello Stato, che è la guerra, la miseria, l’oppressione, lo sfruttamento, la menzogna, non ha favorito alcuna emancipazione sociale, in quanto lo Stato è «l’impedimento massimo allo schiudersi di una società basata sulla uguaglianza e sulla libertà, la forma storica elaborata per prevenire questo avvento» e, per questo, va abbattuto per creare una società di liberi e di eguali. In Appendice elenchiamo tutti i libri e gli opuscoli di Pietro Kropotkin stampati in lingua italiana, mentre nell’inserto fotografico riproduciamo un rarissimo e introvabile documento: l’Album del suo funerale, stampato nel 1922 a Berlino dalla Confederazione Anarco-sindacalista Russa in esilio, contenente ventidue foto. PËTR KROPOTKIN, principe imparentato con lo zar, nacque a Mosca il 9 dicembre 1842. Dopo essere stato ufficiale nei Cosacchi, lasciò l’esercito per partecipare ad alcune spedizioni scientifiche. La proclamazione della Comune di Parigi lo indusse a studiare i problemi sociali e, abbracciati gli ideali anarchici, si dedicò alla propaganda rivoluzionaria clandestinamente con lo pseudonimo di Borodin. Arrestato, dopo due anni e mezzo di prigione, riuscì ad evadere rifugiandosi in Svizzera, e, con lo pseudonimo di Levachov, fu attivo nel movimento anarchico del Giura e della Francia. Nel 1883, per la sua attività politica, fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere. Graziato nel 1886 si stabilì in Inghilterra. Fondò e diresse giornali anarchici come «La Revoltè» e «Freedom» , pubblicati ancora oggi. Nel 1914 si schierò a favore della prima guerra mondiale. In Russia ebbe una posizione critica nei confronti della rivoluzione bolscevica. Morì a Mosca l’8 febbraio 1921. Il feretro - seguito da oltre diecimila persone, tra cui migliaia di anarchici detenuti nelle galere comuniste, eccezionalmente rilasciati per l’occasione - attraversò le strade di Mosca, scortato dalle bandiere nere dell’anarchia con il motto: «Dove c’è autorità non c’è libertà» . La partecipazione degli anarchici fu l’ultima manifestazione pubblica del movimento anarchico russo. LO STATO GALZERANO EDITORE - ATTI E MEMORIE DEL POPOLO

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ISBN 978-88-95637-11-2€. 10.00

Pietro Kropotkin, Lo Stato, Prefazione di Luigi Fabbri, a cura di Giuseppe Galzerano, 1a ed., 2008, con foto, pag. 112+XVI

In copertina: Pietro Kropotkin in una cartolina a colori dei primi del 1900, pubblicata dalla «Società Editrice Avanti!» di Milano. (Archivio della Galzerano Editore)

ISBN 978-88-95637-12-9

Riproponiamo un introvabile e rarissimo testo di un’interessante conferenza che Pietro Kropotkin doveva tenere nel 1897 a Parigi, ma che il governo francese proibì al principe anarchico di svolgere.É un saggio ancora oggi attuale e di notevole valore politico, storico, sociale e culturale sulla statolatria e sul ruolo dello Stato, nel quale lo scrittore e pensatore russo dimostra come - nel corso dei secoli - l'istituzione dello Stato, che è la guerra, la miseria, l’oppressione, lo sfruttamento, la menzogna, non ha favorito alcuna emancipazione sociale, in quanto lo Stato è «l’impedimento massimo allo schiudersi di una società basata sulla uguaglianza e sulla libertà, la forma storica elaborata per prevenire questo avvento» e, per questo, va abbattuto per creare una società di liberi e di eguali.

In Appendice elenchiamo tutti i libri e gli opuscoli di Pietro Kropotkin stampati in lingua italiana, mentre nell’inserto fotografico riproduciamo un rarissimo e introvabile documento: l’Album del suo funerale, stampato nel 1922 a Berlino dalla Confederazione Anarco-sindacalista Russa in esilio, contenente ventidue foto.

Pëtr KroPotKin, principe imparentato con lo zar, nacque a Mosca il 9 dicembre 1842.Dopo essere stato ufficiale nei Cosacchi, lasciò l’esercito per partecipare ad alcune spedizioni scientifiche. La proclamazione della Comune di Parigi lo indusse a studiare i problemi sociali e, abbracciati gli ideali anarchici, si dedicò alla propaganda rivoluzionaria clandestinamente con lo pseudonimo di Borodin. Arrestato, dopo due anni e mezzo di prigione, riuscì ad evadere rifugiandosi in Svizzera, e, con lo pseudonimo di Levachov, fu attivo nel movimento anarchico del Giura e della Francia. Nel 1883, per la sua attività politica, fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere. Graziato nel 1886 si stabilì in Inghilterra. Fondò e diresse giornali anarchici come «La Revoltè» e «Freedom», pubblicati ancora oggi. Nel 1914 si schierò a favore della prima guerra mondiale. In Russia ebbe una posizione critica nei confronti della rivoluzione bolscevica.Morì a Mosca l’8 febbraio 1921.Il feretro - seguito da oltre diecimila persone, tra cui migliaia di anarchici detenuti nelle galere comuniste, eccezionalmente rilasciati per l’occasione - attraversò le strade di Mosca, scortato dalle bandiere nere dell’anarchia con il motto: «Dove c’è autorità non c’è libertà». La partecipazione degli anarchici fu l’ultima manifestazione pubblica del movimento anarchico russo.

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