Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

8
Pagina 1 Ottobre 2010 - N° 2 Parrocchia S. Maria del Carmine - via Emilia, 72 - 40060 Toscanella BO - tel 0542 672306 - www.parrocchiatoscanella.it Il 25 settembre 2010, trenta ragazzi confermati nella Fede! Il dono dello Spirito Santo Che strana sensazione sentirsi alla fine di un percorso e poi capire che invece si è arrivati all’Inizio! Non è facile descrivere le emozioni che abbiamo vissuto facendo la strada con i “nostri” ragazzi verso la Cresima. Le sensazioni provate sono state tante, inizialmente l’idea che stavamo concludendo un cammino e poi la consapevolezza che invece da lì sarebbe potuto esserci un nuovo Inizio. Per diversi mesi abbiamo analizzato, studiato e parlato insieme ai ragazzi del significato della Cresima e apparentemente sia a noi che a loro sembrava che tutto fosse chiaro, quello che c’era da sapere, almeno con l’intelletto lo avevamo “trattato”. Poi quando Don Andrea ci ha invitato all’incontro di preparazione, pochi giorni prima della cerimonia e ci ha parlato della Cresima tutto è sembrato così diverso. Il Don ci ha ricordato che Cresima significa “Confermare”, cioè dire sì, in modo consapevole e maturo al proprio Battesimo, la Fede ricevuta in dono come piccolo seme il giorno del nostro Battesimo, ora, dal giovane, viene accolta responsabilmente e con questo segno esteriore fa pubblicamente la scelta di Cristo e della Comunità Cristiana sentendo la comunità parrocchiale come casa propria. Continuando il suo discorso Don Andrea, con molta serenità ha detto: “Per voi ragazzi è arrivato il momento di scegliere, stare dentro a questa Realtà coinvolgendovi in prima persona, scegliere di vivere da figli di Dio, cercando di camminare sulla strada che Lui ci ha indicato: la strada della Fedeltà dell’Amore o lasciare tutto! Ora dovete decidere”. Continua a pag. 6 Aiutati da Maria, ecco il nostro sì! Grazie don Carlo!!! Un “tesoro” alla festa parrocchiale L a presenza di Don Carlo alla nostra festa, è stata significativa. Ha incontrato molti che già conosceva quando era parroco a Toscanella, e ha visto tanta gente nuova. Sicuramente ora la nostra comunità è più grande, ci sono i vecchi parrocchiani insieme ai nuovi. Ci ha dato la sua benedizione alla messa della domenica , quasi per unirci, per ricordarci che siamo una sola famiglia. Ci ha anche lasciato un grande regalo, un regalo che non tutti hanno visto, molti non se ne sono accorti; quella “sapienza del cuore”, spiegata in modo così accurato e preciso, non era solo del Santo Curato d’Ars, ma anche sua, per noi…Grazie Don Carlo per averci voluto bene ieri come oggi, e per averci avvicinato ancora una volta all’amore che Dio ha per tutti noi. Oltre a Don Carlo ricordiamoci che tutti gli anni diversi sacerdoti ci aiutano. Don Samuele ha celebrato la messa per gli studenti, altri si sono resi disponibili per le confessioni. Ringraziamo don Lindo, don Francesco Coradossi di Dozza, don Massimo e i frati del Piratello. Un ringraziamento è il minimo che possiamo fare. E’ un dono veramente grande avere così tanti Sacerdoti a disposizione per la nostra crescita nella fede. SOMMARIO Attività Pastorali Pag. 2 Sao Bernardo Pag. 4 Pagine dei bambini Pag. 5 Famiglie Pag. 6 Caritas Pag. 7 Appuntamenti Pag. 8

description

Riflettendo la parrocchia di Toscanella

Transcript of Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Page 1: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 1

Ottobre 2010 - N° 2

Parrocchia S. Maria del Carmine - via Emilia, 72 - 40060 Toscanella BO - tel 0542 672306 - www.parrocchiatoscanella.it

Il 25 settembre 2010, trenta ragazzi confermati nella Fede!

Il dono dello Spirito Santo

Che strana sensazione sentirsi alla fine di un percorso e poi capire che invece si è arrivati all’Inizio! Non è facile descrivere le emozioni che abbiamo vissuto facendo la strada con i “nostri” ragazzi verso la Cresima. Le sensazioni provate sono state tante, inizialmente l’idea che stavamo concludendo un cammino e poi la consapevolezza che invece da lì sarebbe potuto esserci un nuovo Inizio. Per diversi mesi abbiamo analizzato, studiato e parlato insieme ai ragazzi del significato della Cresima e apparentemente sia a noi che a loro sembrava che tutto fosse chiaro, quello che c’era da sapere, almeno con l’intelletto lo avevamo “trattato”. Poi quando Don Andrea ci ha invitato all’incontro di preparazione, pochi

giorni prima della cerimonia e ci ha parlato della Cresima tutto è sembrato così diverso. Il Don ci ha ricordato che Cresima significa

“Confermare”, cioè dire sì, in modo consapevole e maturo al proprio Battesimo, la Fede ricevuta in dono come piccolo seme il giorno del

nostro Battesimo, ora, dal giovane, viene accolta responsabilmente e con qu e s t o s eg n o e s t e r i o r e f a pubblicamente la scelta di Cristo e della Comunità Cristiana sentendo la comunità parrocchiale come casa propria. Continuando il suo discorso Don Andrea, con molta serenità ha detto: “Per voi ragazzi è arrivato il momento di scegliere, stare dentro a questa Realtà coinvolgendovi in prima persona, scegliere di vivere da figli di Dio, cercando di camminare sulla strada che Lui ci ha indicato: la strada della Fedeltà dell’Amore o lasciare tutto! Ora dovete decidere”.

Continua a pag. 6

Aiutati da Maria, ecco il nostro sì!

Grazie don Carlo!!! Un “tesoro” alla festa parrocchiale

L a presenza di Don Carlo alla nostra festa, è stata significativa. Ha incontrato molti che già conosceva quando era parroco a Toscanella, e ha visto tanta gente nuova. Sicuramente ora la nostra comunità è più grande, ci sono i vecchi parrocchiani insieme ai nuovi. Ci ha dato la sua benedizione alla messa della domenica , quasi per unirci, per ricordarci che siamo una sola famiglia.

Ci ha anche lasciato un grande regalo, un regalo che non tutti hanno visto, molti non se ne sono accorti; quella “sapienza del cuore”, spiegata in modo così accurato e preciso, non era solo del Santo Curato d’Ars, ma anche sua, per noi…Grazie Don Carlo per averci voluto bene ieri come oggi, e per averci avvicinato ancora una volta all’amore che Dio ha per tutti noi.

Oltre a Don Carlo ricordiamoci che tutti gli anni diversi sacerdoti ci aiutano. Don Samuele ha celebrato la messa per gli studenti, altri si sono resi disponibili per le confessioni. Ringraziamo don Lindo, don Francesco Coradossi di Dozza, don Massimo e i frati del Piratello. Un ringraziamento è il minimo che possiamo fare. E’ un dono veramente grande avere così tanti Sacerdoti a disposizione per la nostra crescita nella fede.

SOMMARIO

• Attività Pastorali Pag. 2

• Sao Bernardo Pag. 4

• Pagine dei bambini Pag. 5

• Famiglie Pag. 6

• Caritas Pag. 7

• Appuntamenti Pag. 8

Page 2: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 2 Attività pastorali

Sabato 2 ottobre, giornata di preparazione per i catechisti. Ormai si sono attivate tutte le attività pastorali. Il tema guida di quest’anno è “la Fede”. E’ necessario fare questo cammino insieme alle famiglie, con momenti anche di piccola festa, cercando di animare la messa domenicale con la preghiera dei fedeli, l’offertorio, il canto, e altre piccole proposte. Quando chiediamo i Sacramenti per i nostri figli, tutta la famiglia ne è coinvolta. Ognuno di noi può riscoprire la propria Fede, lasciata forse in disparte, per il tipo di vita che facciamo, per tutti i dubbi che abbiamo. Se siamo attenti, se riusciamo ad aprire e a leggere

dentro il nostro cuore, scopriremo che non siamo noi a cercare il Signore, ma è Lui che ci chiama, è Lui che si fa vivo, è Lui che ci ama per primo, proprio attraverso i Sacramenti. Non spaventatevi, Giovanni Paolo II diceva: “Non abbiate paura, spalancate le porte a Cristo”. Sabato 9 è iniziato il catechismo per la preparazione dei nostri figli ai Sacramenti. Per chi ha scelto di frequentare il catechismo al sabato l’orario è dalle 15 alle 16.30. Per chi ha scelto invece la domenica, l’orario è dalle 10 alle 11. Come sempre, la seconda primaria si prepara a rinnovare il Battesimo, la terza alla prima confessione, la quarta alll’Eucarestia, la quinta alla

Parola di Dio. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, le classi prime approfondiranno la conoscenza del Credo, le seconde si prepareranno per ricevere i l Sacramento della Cresima e le terze continueranno la loro preparazione con la proposta del cammino dedicato ai giovanissimi. Allo stesso tempo anche le famiglie sono invitate a r innovare i Sacramenti ricevuti, aiutando i propri figli, vivendo con loro i vari momenti p r o p o s t i , r i s p o n d e n d o a l comandamento che Gesù ci ha lasciato: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato.” Buon cammino a tutti!

Camminiamo insieme nella Fede Inizio attività CATECHISMO 2010/2011

CLASSE CATECHISTI ed EDUCATORI

2° A primaria Idanna Conti, Giovanna Raccagna

2° B primaria Mirella Conti, Elisabetta Tonelli

2° ACR Oriana Calabrese, Gabriele Mongardi

3° A primaria Ezio Caroli, Erica Mingarelli

3° B primaria Luciano Mongardi, Marta Boninsegna

3° ACR Riccardo Mimmi, Vincenzo Palmieri

3°e 4° Domenica Rosetta Rivola

4° A primaria Lorenzo Medici, Cristina Castagna

4° B primaria Davide Strazzari, Enza Colino

4° ACR Davide Mongardi, Miriana Furio, Rossella Nacca

5°e 1°p. Domenica Franco Caradossi, Giulia Caradossi

5° A primaria Carla Guerrini, Sara Davalle, Susanna Cenni

5° B primaria Serena Scaglioni, Annalisa Gualandi, Noemi Bassi

5° ACR Beniamino Mongardi, Chiara Ancona, Arianna Conti

1° media Patrizia Incerti, Franco Mingarelli

2° media Matilde Dalmonte, Silvia Ciarlariello

3° media Luciano Morini, Gemma Mengoli, Sara Tampieri

1° e 2° media ACR Margherita Davalle, Elisabetta Clemente, Lorenzo Davalle, Maria Chiara Cimatti, Angelo Mannu

3° media ACR Miriam Mongardi, Stefano Valanzano

Page 3: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 3

Attività pastorali

Quando ha i in iz ia to a frequentare il gruppo? I l pr imo incontro e ’ stato quest’estate quando i giovanissimi hanno ospitato per una sera noi ragazzi di terza media. Avevano preparato una serata per noi. Io veramente non avevo molta voglia di andarci, pensavo che non ci fosse nessuno dei miei coetanei, pensavo di trovarmi come un pesce fuor d’acqua. Ma dopo qualche insistenza sono andato. Appena entrato nella sala del circolo ho visto dei ragazzi che conoscevo che stavano chiacchierando in gruppo e mi hanno salutato. Scherzavano tra loro e ridevano e l’atmosfera era buona. Poi ho visto alcuni miei coetanei a un tavolino che giocavano a carte con dei ragazzi più grandi. Ad un certo punto abbiamo sistemato tutte le sedie in cerchio e l’incontro è cominciato. Ci sono state varie cose simpatiche, una tra queste era che ognuno di noi più piccoli poteva fare una domanda ad uno più grande a sua scelta e quello doveva rispondere meglio che poteva.

Che cosa ti è piaciuto? Mi è piaciuto sentire le risposte che davano ed erano tutti molto partecipi. Poi mi è piaciuta l’unità che c’era, la voglia di stare insieme e di capire che cosa ci vuole indicare Gesù per la nostra vita. Ho visto molta partecipazione anche se la sera uno puo’ essere stanco.

Quando si svolgono gli incontri? Ogni giovedì sera dalle 20.45 alle 22.15 circa, nella sala del circolo.

Quali saranno gli argomenti di confronto ? Si parlerà di come vivere la fede nella vita di oggi, attraverso argomenti di attualità che interessano tutti . A che cosa pensi serva questo gruppo ? Sicuramente serve a rafforzare la nostra fede in Dio, cercando di capire e seguire la strada che Lui ci indica. Permette anche di crescere come gruppo e come persone.

L’esperienza di un ragazzo che comincia il cammino Giovanissimi

“Gvss: ecco come ho iniziato”

La nostra parrocchia propone per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni il gruppo dei giovanissimi, anche detti GVSS. L’Azione Cattolica è ben inserita nella comunità, ciò che propone oltre che divertente è formativo, prepara alla condivisione, alla collaborazione, all’impegno in prima persona, preparandoci gradualmente alle responsabilità, con gioia . Ecco un’intervista che potrebbe essere utile a conoscere meglio il “gruppo”.

A cura di Carla Guerrini

Il 30 ottobre l’ACR e i GVSS

partono per Roma!!

Si parte alle 2.30 del mattino, per tornare intorno alle 24.00

circa. Acrini e Giovanissimi della nostra diocesi incontreranno il

Papa, per iniziare il cammino previsto per quest’anno. Le

iscrizioni sono ormai chiuse, e la nostra partecipazione è

numerosa.

Aspetteremo il loro ritorno per raccontare tutto ciò che i nostri

ragazzi avranno vissuto in quella girnata...

Buon Viaggio!!!

Page 4: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 4 Sao Bernardo

Dal 14 settembre 2010 al 2 ottobre 2010 sono venuti a visitarci 11 brasiliani provenienti dalla città di Sao Bernardo do Campo, appartenente alla diocesi di Santo André (San Paulo – Brasile) che è Chiesa sorella della nostra diocesi di Imola. La visita è legata ad uno scambio di esperienze tra le due diocesi che nacque più di trenta anni fa, da quando cioè 3 sacerdoti diocesani (don Sante Collina, don Leo Commissari e don Nicola Silvestri) e 5 suore (ognuna in rappresentanza di una delle 5 congregazioni di suore nate in diocesi) partirono da Imola per collaborare con la nascente Chiesa brasiliana e sostenerla nella crescita. I missionari italiani dovevano portare quindi la loro esperienza di Chiesa già avviata, ma allo stesso tempo imparare la freschezza e la giovinezza dai brasiliani.Il gruppo era composto da Francisco e Luiza(marito e moglie), Gabriel e Aparecida (marito e moglie), Claudio e Sandra (marito e moglie), Ilza e Luciana (madre e figlia), Maria das Neves e Lourdes provenienti dalla parrocchia Gesù di Nazaret di Sao Bernardo do Campo e Flavia (nipote di Francisco e Luiza) proveniente da una comunità di Ribeirao Preto (città dello stato di San Paulo a circa 400 km da Sao Bernardo do Campo). La parrocchia Gesù di Nazaret è retta da don Francesco Commissari (nipote di don Leo) che è parroco dal 2004. Assieme a lui ci sono don Sante Collina e padre Praxedes (brasiliano). In questi 30 anni anche don Gilberto Raffini (che ora è a Caste del Rio) e don Angelo Ceroni (che è deceduto qualche anno fa) hanno contribuito allo scambio missionario tra l’Italia e il Brasile. Le parrocchie brasiliane sono territorialmente molto ampie, per questo motivo sono suddivise in comunità, ognuna delle quali ha un responsabile laico che si occupa di coordinare tutta la pastorale, in comunione con il parroco e con i responsabili delle altre comunità. Il parroco visita periodicamente tutte le comunità, ma non in tutte è possibile celebrare la S.Messa con cadenza settimanale, soprattutto quelle più lontane. In mancanza del sacerdote viene fatta la liturgia della Parola, con distribuzione dell’Eucarestia. La parrocchia Gesù di Nazaret è suddivisa in 13 comunità, 3 delle quali erano rappresentate nel gruppo in visita: Gesù di Nazaret, Maria di Nazaret, Nostra Signora di Guadalupe. Il programma della loro permanenza è stato preparato dal Centro Missionario Diocesano e prevedeva la visita a molte delle parrocchie della diocesi di Imola per uno scambio. Anche la parrocchia di Toscanella ha avuto la gioia di poter ascoltare la loro testimonianza e allo stesso tempo raccontare le attività che vengono fatte. Il tutto è cominciato con una cena, tanto per rompere il

ghiaccio ed è terminato con alcuni canti mariani, cantati in portoghese (la lingua che si parla in Brasile) dai nostri ospiti. Lo scambio è stato molto partecipato da entrambe le parti, nonostante la diversità linguistica e abbiamo quindi imparato che in Brasile ci sono la pastorale del dizimo (della decima, raccolgono cioè mensilmente del denaro per ridistribuirlo equamente o utilizzarlo per i bisogni della parrocchia), la pastorale della criança (dell’infanzia, dove un gruppo di donne si occupa delle donne in gravidanza e le accompagna fino alla nascita del bambino, consigliandole su come curarsi e alimentarsi per il bene di entrambi, poi visita periodicamente il bambino per vedere se cresce bene e se viene alimentato correttamente), la pastorale della rua (della via, le famiglie di una stessa via si riuniscono nelle case di una famiglia a turno per pregare o ascoltare una catechesi). Inoltre vista l’impossibilità del parroco di seguire tutte le comunità, vi sono molti laici che vengono istituiti ministri, ad esempio ci sono ministri dell’eucarestia (che possono distribuire l’eucarestia), della parola (che possono presenziare alla celebrazione della parola, quando non è possibile celebrare la S. Messa). Ciò che ci è rimasto nel cuore da questo incontro è la serenità, la gioia e la semplicità con cui affrontano la vita i brasiliani, anche in mezzo alle difficoltà. E ciò che splende nei loro volti è una grande fede, vissuta, incarnata, che li vede protagonisti nelle attività parrocchiali, e che loro manifestano continuamente, anche attraverso il canto e la danza!

Caterina Mingazzini

Sao Bernardo in visita a Imola Le esperienze di scambio tra la nostra diocesi e i Brasiliani di Santo Andrè

Page 5: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 5

La pagina dei bambini

“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro

appartiene il regno di Dio.”

(Marco 10, 14)

Colora il

disegno come

piace a te!!

1 2

3 4

5

6

7

8

EclipseCrossword.com

Completa il cruciverba

con le seguenti definizioni:

VERTICALI:

1. Diventa sacerdote a novembre (nella nostra parrocchia) 2. Aiuta il sacerdote a servire durante la Messa 3. La Chiesa di Toscanella è dedicata a… 4. Il tempo di preparazione al Natale

ORIZZONTALI:

5. Il canto che precede il Vangelo durante la Messa 6. L'angelo che annunciò a Maria la nascita di Gesù 7. Il sacramento dell'Eucarestia 8. Il parrocco di Toscanella

Page 6: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 6 Famiglie

Parlare di matrimonio oggi purtroppo fa venire subito in mente le varie statistiche, pubblicate da enti come l’ISTAT, che riportano dati inquietanti su separazioni e divorzi, oppure a tragiche notizie come si legge e sivede sui media. Mol t i quando entrano ne l la cosiddetta “crisi matrimoniale” si affidano a consulenti specializzati nella speranza di trovare una soluzione alla loro vita di coppia. Poiché prevenire è meglio che curare, oggi vogliamo parlare di due persone che hanno conquistato sul campo tutti i meriti per poter indicare la via per un matrimonio felice e duraturo constatando che il loro matrimonio resiste alle turbolenze della vita da 61 anni. Queste splendide persone sono Angelo e Bruna, vivono a Toscanella di Dozza, ed una sera d‘ estate, quasi per caso, trovandoci seduti su una panchina del parco, parlando del più e del meno, feci loro una domanda ben precisa: secondo voi perchè i matrimoni non durano? In maniera molto chiara risposero che secondo la loro esperienza oggi

manca la capacità di sacrificarsi. Chiesi se avevano voglia di raccontare parte della loro vita per cercare di c a r p i r n e g l i insegnamenti. Angelo cominciò raccontandomi del periodo bellico 1940/45 dove lui dice di essere stato molto fortunato perché se pur prigioniero dei T e d e s c h i , v e n n e spostato dal campo di prigionia ad un campo lavoro dove si coltivava la terra e per cui si mangiava tutti i giorni. Alla fine della guerra insieme ai suoi compagni di lavoro si armarono di coraggio e, con mezzi di fortuna, riuscì a fare ritorno a casa. Bruna era una ragazza che viveva il periodo bellico con la gaiezza della sua giovane età. Mi raccontò che all’inizio del loro matrimonio non avevano nulla ma ERANO FELICI! Il fatto stesso di essere sopravvissuti alla guerra era già motivo di gioia. Si sentivano carichi di una spinta vitale che li

portava a godere di ogni piccola cosa; non contava ciò che si faceva l’importante era farlo insieme. Più raccontavano e più io e mia moglie ci rendevamo conto di trovarci davanti ad una fonte da cui attingere preziosi consigli. Li abbiamo ascoltati in religioso silenzio anche quando esprimevano il loro personale parere sul modo di affrontare la vita coniugale delle giovani coppie: ritenevano che chi oggi si sposa non è adeguatamente “attrezzato”. Buona parte dei giovani che intraprendono il cammino in due non ha con se sufficiente capacita’ di sacrificarsi per l’altro, non sa ascoltare l’altro e cosa non meno importante, non ha la pazienza. Perché tutto ciò? Fu la domanda che posi sia a me stesso che a loro. La risposta che ne conseguì mi fa pensare ancora oggi: “ Molte persone vivono in un benessere che ha eliminato molti desideri, traguardi da raggiungere e soprattutto la voglia di lottare per raggiungerli e che le rende anche incapaci di fondare la nuova casa su fondamenta salde”. Angelo e Bruna non ci hanno dato un ingrediente segre to per un matrimonio duraturo e felice, ma nei loro occhi vi è la risposta a molte domande: la semplicità del cuore ti porta all’ essenza delle cose.

61 anni di Matrimonio! La storia di Angelo e Bruna, due sposi che si amano ancora!

A cura di Vincenzo Bambina

Page 7: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 7

Caritas

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv. 13, 34-35) Quante volte ho sentito questo passo del Vangelo e che senso di pace e di sicurezza mi ha fatto sentire in cuore! In concreto però, come tradurre nei fatti questo comandamento? E perché poi fare sapere a tutti che sono Suo discepolo? Quando nell’ottobre 2005 si è attivata la Caritas Parrocchiale a Toscanella, sono stato indirizzato da mia moglie ad uno degl’incontri dei volontari per conoscere questa Realtà fino ad allora semi-sconosciuta. Ho trovato così quello che poteva essere “l’anello”di congiunzione tra il Vangelo e la mia Vita quotidiana. Il frutto di questo incontro è una coscienza nuova e concreta di essere figlio di un PADRE che mi ama e vuole istruirmi perché, al momento opportuno, io metta a disposizione le competenze acquisite (i “Talenti” ricevuti) anche in favore dei Suoi figli che non hanno potuto o, nella libertà, non hanno voluto prestare ascolto. Quest’ultima parola, “ASCOLTARE”, è

poi la parola che contraddistingue l’attività della Caritas. È altamente formativa tanto per chi opera come volontario quanto per chi alla Caritas si rivolge; è una parola che ristabilisce la dignità della Persona e la gerarchia delle priorità: ripristina l’Ordine.

L’ascolto però necessita di tempo e tranquillità: mentre le richieste sono spesso condizionate dal ritmo pressante degli impegni famigliari e dalla presenza numerica a tratti molto consistente, l’offerta di ascolto “soffre” della ridotta disponibilità di parrocchiani che si prestano come volontari per questo servizio. Circa la seconda domanda che mi ponevo,

ovvero perché fare sapere a tutti che sono Suo discepolo, sono giunto a questa riflessione: la Caritas è un organismo della Chiesa Cattolica, e non un’associazione filantropica dalle finalità umanitarie, la cui funzione missionaria mira alla salvezza delle Anime partendo dalle necessità m a t e r i a l i . P e r t a n t o e s s e r e riconoscibile come “Suo discepolo” risponde ad una esigenza di missionarietà propria del Cristiano per avvicinare al PADRE anche chi è “lontano”. Così infatti, dal Vangelo secondo Giovanni 14, 2-6: ““Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”

“Ecco cosa mi ha spinto a

collaborare con la Caritas”

Stefano Zanolli

La testimonianza di Stefano, volontario della Caritas parrocchiale

A quel punto è stato immenso lo sconcerto, sia nostro che loro, noi catechisti eravamo quasi increduli. Ci sembrava impossibile che potesse essere proprio così, quei ragazzi con cui avevamo iniziato il cammino quando erano piccolini e li tenevamo ancora per mano e per mano, in questi sei anni trascorsi, li avevamo portati fino a lì, ora dovevano andare da soli. Avevamo fatto tanta strada Insieme, vissuto tante esperienze forti e questo anche con l’aiuto dei loro genitori che hanno condiviso con noi la grande esperienza della caritativa, che ci hanno dimostrato fiducia nell’affidarci i loro bambini. Così proprio quei bambini erano liberi di decidere di stare o di andare. Quante domande nelle nostre teste. Ma noi eravamo stati in grado di fargli capire che cosa c’era Lì? Eravamo riusciti a farli sentire Accolti ed Amati? Gli avevamo fatto capire che Lì c’è la cosa più Bella e Grande che può esserci nella vita? Quanti dubbi, quanta fatica nel

rendersi conto della Responsabilità che ci siamo presi in questi anni, è stato un momento faticoso che così come era venuto è andato via. Sono stati i ragazzi a rispondere ai nostri interrogativi: quando Don Andrea gli ha rivolto la domanda sul cosa avessero vissuto di bello in questi anni di catechismo, loro hanno risposto: “Siamo cresciuti Insieme, è come essere a casa” - “Abbiamo trovato dei veri Amici” - “Ci siamo sentiti Amati” - “Vogliamo continuare a venire”. E’ stato in quel momento che abbiamo avuto la certezza del fatto che erano pronti per ricevere lo Spirito Santo e la commozione è stata immensa. A quel punto non abbiamo fatto altro che Ringraziare il Signore e avere la conferma che tramite Don Andrea abbiamo vissuto con questi ragazzi un’ Esperienza che ha cambiato le nostre vite.

Continua da pag. 1 - “Ci siamo sentiti amati”

Federica, Sara, Luciano e Gemma

Page 8: Lo Specchio n.2 - Ottobre 2010

Pagina 8 Appuntamenti

Riflessioni del “dopo-festa”

Come ogni anno, dopo le feste, ci rincontriamo per una revisione a caldo. Ci sarebbero tante cose belle da raccontare, tanti momenti di amicizia e di accoglienza, rapporti che sono cresciuti. Invece, come sempre succede, in quell’occasione tiriamo sempre fuori le cose che non vanno. Abbiamo la speranza che le osservazioni negative non rimangano fine a se stesse, ma siano “critiche costruttive”, cioè una base per migliorare le cose per il prossimo anno e soprattutto per richiamarci ad un atteggiamento interiore diverso, non solo per le prossime feste, ma anche nel dopo festa e nella vita di ogni giorno. Il bello della fede è che ci mette continuamente in discussione: nessuno di noi è arrivato, ma ognuno può migliorare accettando di cambiare qualcosa di sè, chiedendo scusa e chiarendosi coi fratelli. E così tutto può rifiorire. Ogni difficoltà e ogni limite può essere occasione di riflessione e di ripartenza, può essere uno stimolo ad amare di più. E tu come hai vissuto la festa? Puoi raccontarcelo scrivendoci all’indirizzo mail:

[email protected]

Programma ottobre

Giovani in Sinodo

Lunedì 18 ore 20.00-23.00. laboratorio di canto

liturgico in Seminario

Martedì 19 ore 14.30-18.30 workshop (18.00-18.30

rappresentazione del lavoro) Aula Magna

Seminario

ore 20.00-23.00 laboratorio di canto

liturgico in Seminario

Mercoledì 20 ore 11.30-13.00 incontro nelle scuole

ore 21.00-23.00 incontro testimonianza,

Teatro “San Rocco” Lugo

Giovedì 21 ore 11.30-13.00 incontro nelle scuole

ore 20.45-22.00 veglia missionaria e

consegna del quaderno dei lineamenta del

Sinodo diocesano in Cattedrale

Venerdì 22 ore 14.30-18.30 workshop (18.00-18.30

rappresentazione del lavoro) Aula Magna

Seminario

ore 20.00-23.00 laboratorio di canto

liturgico in Seminario

Sabato 23 ore 9.00-20.00 preparazione spettacolo

PALAGENIUS via Benedetto Croce Imola

ore 21.00-23.00 spettacolo “RAPSODIA”

Domenica 24 ore 14.00-17.00 prove del coro in

Cattedrale

ore 17.30-19.00 S. Messa presieduta da

Mons. Tommaso Ghirelli, nella Solennità

della Dedicazione della Cattedrale, Giornata

Missionaria Mondiale,

Ordinazione diaconale di Matteo Casadio,

Conclusione della Settimana Giovani in

Sinodo

Dal Consiglio Pastorale

Abbiamo creato un indirizzo di posta elettronica della redazione di questo giornalino. Vi invitiamo ad inviarci e-mail con pareri, consigli, commenti, idee, critiche, opinioni e tutto ciò che ci volete comunicare.

L’indirizzo al quale dovrete scrivere è:

[email protected]

“Ogni essere che respira, dia lode al Signore” Salmo 105,5