LO SCENARIO NAZIONALE (1/4)

14
“Lavori in corso” per la costruzione del sistema nazionale di certificazione delle competenze Genova, 11 settembre 2013

description

“Lavori in corso” per la costruzione del sistema nazionale di certificazione delle competenze Genova, 11 settembre 2013. LO SCENARIO NAZIONALE (1/4). - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of LO SCENARIO NAZIONALE (1/4)

Page 1: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

“Lavori in corso” per la costruzione del sistema nazionale di certificazione delle

competenze

Genova, 11 settembre 2013

Page 2: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 2

LO SCENARIO NAZIONALE (1/4)

Nel corso degli ultimi anni le Regioni e P.A si sono fatte carico di un’esigenza di cambiamento nel sistema educativo e nel mercato del lavoro, che ha dato il via, in collaborazione con MLPS e MIUR, ad un processo di forte modificazione strutturale e di sistema.

La crisi economica intervenuta nel frattempo ha di fatto impresso una forte accelerazione ad un piano di cambiamento già in parte avviato.

Page 3: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 3

Sul versante educativo il lavoro si è concentrato sui singoli “pezzi” del sistema, con l’attenzione a mantenere un’ottica di coerenza metodologica e di obiettivo.

dalla riforma del sistema educativo del 2003, definizione per competenze del sistema nazionale di IeFP entrato a regime nel 2011 accanto al canale dell’istruzione tecnica e professionale di Stato, anch’essa riordinata nel 2010;

dal DPCM del 2008 riorganizzazione e promozione dell’istruzione e formazione tecnica superiore (ITS e IFTS).

Sul versante Lavoro, la L. n. 92 del 2012 di riforma del mercato del lavoro si è focalizzata su due tematiche centrali:

la promozione dell’apprendimento permanente;

la realizzazione del sistema nazionale di certificazione delle competenze.

LO SCENARIO NAZIONALE (2/4)

Page 4: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 4

Gli Accordi siglati nel dicembre 2012 (su Apprendimento permanente, EQF, IFTS, Orientamento, Certificazione), insieme al lavoro sull’Apprendistato e sui Tirocini,

disegnano un quadro di riferimento coerente a livello nazionale

sottolineano l’intento delle Regioni e P.A. di creare le condizioni per un’azione di sistema sulla

INTEGRAZIONE DEI SERVIZI PER IL CITTADINO

LO SCENARIO NAZIONALE (4/4)

Page 5: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 5

LO SCENARIO EUROPEO

Priorità di Europa2020 e della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 su cui le Regioni e P.A hanno investito negli ultimi anni la riduzione dell’abbandono scolastico; il miglioramento della qualità dell’istruzione

tecnica superiore; la definizione di una strategia nazionale

sull’apprendimento permanente

Condizionalità ex ante per la programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020 - implementazione del sistema nazionale di certificazione;

Page 6: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 6

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Costituisce lo snodo centrale poiché impatta su tutte le 3 priorità dell’investimento regionale;

Su questa linea di intervento le Regioni e P.A., in mancanza fino ad oggi di un sistema nazionale, già a partire dalla scorsa programmazione, nell’ambito del Progetto Interregionale “Competenze”, hanno avviato la riflessione, dotandosi di documenti e strumenti metodologici coerenti, tutti volti a garantire la maggiore spendibilità delle acquisizioni sui territori.

In tale direzione, tutti gli accordi realizzati negli ultimi anni hanno sempre mantenuto sullo sfondo la necessità di pervenire ad un Sistema Nazionale di certificazione delle competenze

Page 7: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 7

Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013 (1/2)

Il Dlgs n. 13 rappresenta la concretizzazione del passaggio al livello nazionale. In particolare:

istituisce formalmente il Sistema nazionale di certificazione delle competenze e disciplina una materia trasversale e centrale per la concreta integrazione dei servizi di I, FP e lavoro per il cittadino.

definisce i LEP del Sistema nazionale di certificazione;

Istituisce il Comitato Tecnico Nazionale (art. 3, comma 5) che provvede alla verifica del rispetto dei LEP/standard minimi di servizio da parte degli enti titolari attraverso l’adozione di specifiche Linee Guida

Page 8: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 8

Dlgs n. 13 del 16 gennaio 2013 (2/2)

In generale, il Dlgs n. 13 si articola in due linee di intervento prioritarie:

1) Costituzione Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali;

2) Definizione degli standard minimi del servizio di certificazione (processo, attestazione e sistema)

Page 9: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 9

Il Repertorio nazionale (art. 8, comma 1)

E’ istituito quale quadro di riferimento unitario per la certificazione, attraverso la progressiva standardizzazione degli elementi essenziali, anche descrittivi,dei titoli e delle qualificazioni professionali,attraverso la loro correlabilità

E’ costituito dai repertori dei titoli di istruzione, IeFP e delle qualificazioni professionali, anche quelle del repertorio dell’apprendistato (art. 6 del dlgs 167/2011), codificati a livello nazionale, regionale o di P.A, e rispondenti a specifici standard minimi, tra cui:

identificazione delle qualificazioni e delle relative competenze; qualificazioni referenziate ai codici ATECO e NUP; qualificazioni referenziate formalmente ai livelli EQF.

Page 10: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 10

ATTUALMENTE…

Il Repertorio Nazionale è costituito dai titoli di istruzione, dallefigure del Repertorio di IeFP (22+21), dalle 20 specializzazioni IFTS e dalle figure degli ITS

Fino al giugno 2014 (art. 11, comma 1), gliEnti pubblici titolari continuano ad operaresecondo le disposizioni del proprio ordinamento

Page 11: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Percorso di lavoro per l’attuazione del dlgs 13/2013

• Cronoprogramma, condiviso tra MLPS, MIUR e Regioni e P.A., e approvato ad aprile 2013 dalla Commissione Europea, recante gli impegni relativi all’attuazione degli interventi previsti dal dlgs 13/2013;

• Gruppo Tecnico (Regioni e P.A e MLPS) che, con il supporto di Tecnostruttura ed Isfol, attualmente lavora alla metodologia per la correlabilità delle qualificazioni professionali presenti nei repertori regionali esistenti e alla sua sperimentazione su alcuni settori;

• Parallelamente, avviato l’Organismo tecnico sull’Apprendistato, previsto dall’art. 6 del dlgs 167/2011, presieduto dal MLPS, a cui partecipano anche il MIUR, rappresentanti delle Regioni e le parti sociali. Esso rappresenta la sede del coinvolgimento formale delle parti sociali per l’armonizzazione e l’inserimento nel Repertorio Nazionale anche delle qualificazioni rilasciate in apprendistato.

Tecnostruttura delle Regioni

Page 12: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Il lavoro del Gruppo Tecnico (1/2)

• I 2 principi guida su cui si fonda il lavoro del Gruppo Tecnico sono:

• la semplificazione e la massima valorizzazione dell’esistente;

• la ricerca del consenso allargato dei soggetti coinvolti (MLPS, MIUR, Regioni e P.A e Parti Sociali)

• Sulla base della condivisione di tali principi, si sta lavorando in parallelo sui due tavoli (Gruppo Tecnico e Organismo Apprendistato) sugli stessi settori (edilizia, meccanica, turismo) e con lo stesso strumento (banca dati) con l’obiettivo di condividere anche lo stesso impianto metodologico.

Tecnostruttura delle Regioni

Page 13: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Tecnostruttura delle Regioni 13

Il percorso di lavoro proposto dal GT per l’attuazione del dlsg 13 è stato approvato anche a livello politico dagli Assessori della IX Commissione lo scorso luglio 2013.

Tale percorso di attuazione è focalizzato sui due interventi relativi alla implementazione del Repertorio Nazionale e alla definizione degli standard minimi del sistema nazionale di certificazione.

Il lavoro del Gruppo Tecnico (2/2)

Page 14: LO SCENARIO NAZIONALE  (1/4)

Maternage/traghettamento

Inoltre, gli Assessori della IX Commissione hanno approvato anche una terza linea di intervento che prevede Accordi tra Regioni e P.A, finalizzati a soddisfare la condizione di base per garantire la intercomunicabilità tra i sistemi di qualificazioni regionali e la conseguente spendibilità nazionale di tutte le certificazioni rilasciate.

Tali accordi puntano a realizzare il trasferimento di repertori o singole qualificazioni professionali da Regioni e P.A che ne dispongono a realtà territoriali che ne sono sprovviste, anche attraverso la possibilità di attingere ad un bacino comune informatico, che raccoglie tutte le qualificazioni professionali regionali esistenti.

Si tratta di una felice operazione, già sperimentata negli anni scorsi con accordi bilaterali, che punta ad ottimizzare le esperienze già realizzate dalle Regioni e P.A. che hanno un proprio repertorio di qualificazioni, e non ultimo a valorizzare gli investimenti finanziari già realizzati.

Tecnostruttura delle Regioni