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ISSN 1590-7716 NOTIZIARIO MENSILE APRILE 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO Appuntamento nel cuore verde d’Italia per i delegati del CAI. Nelle quattro pagine al centro del giornale tutto sull’Assemblea nazionale in programma a Spoleto il 21 e 22 maggio SPLENDORI DELL’UMBRIA CIVETTA Solo, d’inverno, tra le pieghe della Nord-Ovest MONVISO Un anno di celebrazioni per il “re di pietra” Numero 4 - Aprile 2011 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone Primavera al Piano Grande, nei Sibillini, dove i fiori di campo disegnano una straordinaria tavolozza (foto di Cesare Vallini)

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NOTIZIARIO MENSILE APRILE 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Appuntamento nel cuore verde d’Italia per idelegati del CAI. Nelle quattro pagine al centrodel giornale tutto sull’Assemblea nazionalein programma a Spoleto il 21 e 22 maggio

SPLENDORI DELL’UMBRIA

CIVETTASolo, d’inverno,tra le pieghe della Nord-Ovest

MONVISOUn anno dicelebrazioni per il “re di pietra”

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Primavera al Piano Grande,nei Sibillini, dove i fiori di campo disegnano unastraordinaria tavolozza (foto di Cesare Vallini)

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2 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Un ciclo di conferenze primaverilisui personaggi valsesiani che vis-sero il periodo dell’Italia unitaria eche contemporaneamente contri-

buirono alla nascita del Club alpino è inprogramma nell’ambito di un programmadenominato “Alle origini del Club Alpino:un progetto integrato di politica, progres-so, scienza, e montagna”. L’iniziativa pre-vede in autunno un convegno che ripren-derà il contenuto dei singoli incontrimonografici per fare emergere, in un qua-dro completo e uniforme, il sostanzialecontributo espresso da un ristretto grup-po di uomini eminenti della Valsesia lega-ti da profondi vincoli di amicizia, comuniinteressi e aspirazioni.

Il progetto è stato avviato sabato 16ottobre 2010 a Palazzo d’Adda con il con-vegno “Patria, scienza e montagna neglianni risorgimentali: una prospettiva val-sesiana” di cui ha riferito in dicembre LoScarpone, con l’organizzazione dellaCommissione scientifica della Sezione diVarallo in collaborazione con ZeisciuCentro Studi.

Quel simposio ha rappresentato il puntodi partenza di una sequenza di eventi cor-relati (convegni, conferenze, mostre epubblicazioni) che in Valsesia caratteriz-zeranno il centocinquantesimo anniversa-rio dell’Unità d’Italia (nel 2011), dell’isti-tuzione a Torino del Club Alpino Italiano(nel 2013) e della fondazione della sua“succursale” varallese (nel 2017).

A sottolineare maggiormente il senso unitario di “valsesianità” chegià accomuna quei personaggi, le conferenze saranno distribuitenelle località dove sono nati o dove hanno operato, raggruppando lerelazioni secondo tematiche organiche. Non è casuale in questo con-testo che all’organizzazione degli eventi collaborino nelle varie sedinon solo le locali sottosezioni del sodalizio alpinistico ma anche glienti pubblici e quelli culturali.

Ecco quindi gli appuntamenti: • Venerdì 8 aprile, Grignasco, Biblioteca civica, ore 21: “Il sapere tec-

nico al governo”. Introduce Enzo Barbano (“La Valsesia e l’Unitàd’Italia”), seguito da Mattia Sella (“Quintino Sella”) e GiuseppeSitzia (“Costantino Perazzi”). Con la sottosezione CAI e il patroci-nio del Comune di Grignasco.

• Venerdì 29 aprile, Varallo, Palazzo d’Adda, ore 21: “I costruttoridello sviluppo industriale”. Relatori Edoardo Dellarole (“GiulioAxerio”) e Riccardo Cerri (“Georges Montefiori Levi”). Con ilpatrocinio della Città di Varallo.

• Sabato 14 maggio, Varallo, Palazzo dei Musei, ore 15: “Gli impresa-ri culturali valsesiani”. Interventi di Roberto Fantoni, RiccardoCerri, Edoardo Dellarole (“Pietro Calderini”) e Alberto Vercellino(“Carlo Montanaro e Carlo Regaldi”). Con la Società di incorag-giamento allo studio del disegno e il patrocinio della Città diVarallo.

• Sabato 28 maggio, Alagna, Unione Alagnese, ore 15: “Gli ideologi

del Monte Rosa”. Relatori Pier Paolo Viazzo (“Giovanni Gnifetti,Giuseppe Farinetti, Giovanni Giordani”) e Roberto Fantoni, AttilioFerla, A. Negro (“Antonio Carestia”). Con la sottosezione CAI diAlagna e l’Unione Alagnese.

Il convegno che si svolgerà invece sabato 8 ottobre a Varallo, nellasala congressi di Palazzo d’Adda, sarà occasione per ribadire quan-to emerso nelle singole conferenze e per tirare convenientemente lefila sul contesto storico e culturale in cui si mossero quegli uomini,a livello locale e nazionale. In quella circostanza saranno presentatida Pier Paolo Viazzo gli atti del convegno che si è svolto nell’ottobre2010, con edizione curata da Zeisciu Centro Studi.

SSeezziioonnee ddii VVaarraallllooCommissione scientifica

Pagine di storia Il ruolo della Valsesia

Alle origini del Club alpino

Il sogno (realizzato) dei fratelli GuglierminaI fratelli Giuseppe Fortunato e Giovanni Battista Gugliermina (in piedi), socidella Sezione di Milano, con alcuni amici sul luogo prescelto per la costruzio-ne della Capanna Valsesia che viene deliberata nel 1898 dall’assemblea dellaSezione di Varallo. Nel verbale dell’adunanza si legge che “i fratelliGugliermina sono spinti a questa iniziativa oltreché dalla passione per l’alpini-smo, anche per spirito di Valsesiani, volendo dotare la valle nelle sue partipiù belle di un rifugio che rendesse facile l’escursione al Rosa dalla parte piùmaestosa” (archivio Associazione Zeisciu, per gentile concessione).

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 3

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro

Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo

spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.

Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta

elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863

315.032 soci (fine dicembre 2009)

Presidente generale: Umberto Martini

Vicepresidenti generali: Ettore Borsetti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componenti del Comitato direttivo centrale: Paolo Borciani, Luca Frezzini, Sergio Viatori

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Alberto Bargagna, Sergio Chiappin, Antonio Colleoni, Enzo

Cori, Massimo Doglioni, Franco Giacomoni, Ugo Griva, Luigi Grossi, Aldo

Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Giancarlo Nardi, Umberto

Pallavicino, Manlio Pellizon, Giovanni Maria Polloniato, Angelo Schena,

Gianni Zapparoli

Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e

Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente)

Probiviri nazionali:Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Annibale Salsa

Direttore: Andreina Maggiore

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

2 Pagine di storia

Alle origini del Club alpino4 Museomontagna

Le Alpi e l’unità nazionaleProgetto VettaPer un turismo di qualità

5 TrentoFilmfestivalIl programma giorno per giorno

6 CelebrazioniMonviso 150

8 TestimonianzeOmaggio a Bruno Crepazdi Italo Zandonella Callegher

9 RifugiRicoveri inadeguati?

10 Alpinismo invernaleValseschini “re” della Civettadi Paola Favero

12 I nostri argomentiCNSAS e modifiche statutariedi Giorgio Godina e Spiro Dalla Porta-Xydias

13 PersonalitàMario Rigoni Stern

16 StrategieFare “massa critica”di Roberto De Mattè e Marco Onida

18 ProvvedimentiEnergia per i rifugidi Carlo Lucioni

19 Assemblea nazionalePagine specialia cura della Sezione di Spoleto

23 Protagonisti della verticaleSandro Neridi Augusto Angriman

26 Soccorso alpinoNasce il team molecolare

29 Sezioni storicheI 140 anni del CAI Napoli

Sommario

Rubriche14 BOOKSHOP 15 LIBRI PER AQUILOTTI

24 MONDOMONTAGNA 14 DOVE E

QUANDO IN APRILE 27 CAI REGIONI

28 NEWS DALLE AZIENDE 30 QUICAI

31 I NOSTRI CARI 34 VITA DELLE SEZIONI

37 PICCOLI ANNUNCI 38 LA POSTA

Fondato nel 1931 - Numero 4 - Aprile 2011

Direttore editoriale per le pubblicazioni periodiche e non periodiche: Alessandro Giorgetta

Direttore responsabile: Luca Calzolari

Coordinamento redazionale: Roberto Serafin

e-mail: [email protected]

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini.

CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19

casella postale 10001 - 20110 Milano

Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201

CAI su Internet www.cai.it

Teleg. CENTRALCAI MILANO

C/c post. 15200207, intestato a: CAI

Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria

Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano

Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano:12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato:

abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45;

abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90;

abbonamento non soci in Italia: € 35,40;

supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del

Mediterraneo € 44,40 / Africa - Asia - Americhe € 63,30 / Oceania € 82,80

Fascicoli sciolti, comprese spese postali:bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20;

mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30

Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978:Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc,

Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083

Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione.

Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio

Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola

non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste.

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni,

senza esplicita autorizzazione dell’Editore.

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4 - LO SCARPONE, APRILE 2011

La nascita del Regno d’Italia nel 1961viene ricordata a Torino in una gran-de mostra intitolata “Le Alpi e l’unitànazionale. Trasformazioni e muta-

menti”, allestita con le collezioni delMuseo nazionale della montagna “Ducadegli Abruzzi” / CAI-Torino e dellaBiblioteca nazionale del CAI con la colla-borazione della Città di Torino e il patroci-nio del Comitato Italia 150. Aperta dal 15aprile al 20 novembre, curata da EnricoCamanni e Annibale Salsa, la mostra ruotaintorno a quel momento esemplare di alli-neamento tra politica italiana e montagnarappresentato dalla nascita del Regnod’Italia nel 1861.

La mostra è completamente realizzatacon le collezioni appartenenti al Museo, incontinuo arricchimento, affiancate da quel-le della Biblioteca nazionale. Si tratta di unpatrimonio inestimabile che fa dell’Areadocumentazione Museomontagna la piùimportante struttura di settore del mondo.In apertura e nella prima grande sala vienefocalizzata la figura di Quintino Sella, con inecessari riferimenti alla nascita del ClubAlpino Italiano. Dopo il 1861 scalare lecime delle Alpi sottraendole alla suprema-zia britannica equivaleva in effetti a sosti-tuire il moschetto con la piccozza per “rifa-re” pacificamente l’Italia e gli italiani. IlClub Alpino Italiano venne fondato a

Torino nel 1863 quando, due mesi dopo laprima ascensione al Monviso, Sella e unaquarantina di colleghi approvarono lo sta-tuto del CAI e votarono il primo consigliodi direzione. Tra loro c’erano anche alcunideputati del Regno, segno dell’evidentecontinuità tra alpinismo e politica.

A conclusione del percorso espositivo èprevista un’installazione multimediale permostrare i cambiamenti delle frontieresulle Alpi a partire dal 1861. �

Le Alpi e l’unità nazionaleMuseomontagna Grandi appuntamenti ai Cappuccini

Il progetto VETTA

Per un turismo di qualità

Gestori di rifugi, ricercatori, professionisti, operatori nelcampo della formazione e del turismo e appassionati dimontagna hanno partecipato il 26 gennaio alla

presentazione di VETTA (Valorizzazione delle esperienze e deiprodotti turistici transfrontalieri) al Museo di Scienze Naturali diTorino. L’obbiettivo? Proporre soluzioni turistiche di qualità allacrescente domanda di montagna a “portata di escursionismo”.Sulla qualità per i sentieri sono intervenuti Giorgio Campichedell’Associazione Ticinese dei Sentieri (CH) e Fabio Giannettidell’IPLA Piemonte, proponendo per i comprensori escursionisticil’utilizzo di “ecocontantori” per rilevare i flussi escursionistici.

Renata Viviani, presidente del Gruppo regionale lombardo delCAI, ha presentato uno studio sui benefici della montagna pergiovani e senior: il progetto si chiama “MAS”, Montagna Amicadella Salute, ed è sviluppato grazie a un accordo di collaborazionecon il Dipartimento di Medicina dell’Università dell’Insubria diVarese. Il professor Antonio Beltramo, direttore del Dipartimento diScienze Merceologiche dell’Università di Torino ha a sua voltapresentato un’accurata analisi dell’offerta turistica applicata airifugi (26 i rifugi campione) con l’obbiettivo di costituire undatabase per intervenire nel modo più oculato sul patrimonioesistente, possibile anche grazie al sistema “ARDUINO” che

consente di monitorare le “funzioni vitali del rifugio” e proponendouna Carta di Qualità, un sistema di certificazione volontarioriconosciuto al di là dei confini nazionali quale sinonimo diospitalità italiana.

Cassiano Luminati (Polo Poschiavo Canton Grigioni) hapresentato una piattaforma informatica da mettere a disposizionedei gestori dei rifugi. Anche Luca Grimaldi (IREALP) ha insistitosulla modernizzazione tecnologica e in particolare sullacomunicazione illustrando un progetto, nato su proposta diRegione Lombardia e CAI Lombardia, che prevede di dotare i rifugidelle province di Como, Lecco e Sondrio di connessione satellitarea banda larga per creare Info Point a vantaggio degli ospiti. RenataPelosini (Arpa Piemonte) ha presentato la sperimentazione dibollettini nivo-meteo con elevato livello di dettaglio e Birgit Gasser,della Provincia Autonoma di Bolzano, ha illustrato campagne diprevenzione dei rischi per lo sci e per le vie ferrate, con eloquentiimmagini.

Infine Renato Boschi del CAI di Villadossola ha illustrato un tourescursionistico tra le valli dell’Ossola occidentale e l’alto Vallesesvizzero a sintetizzare l’escursione ideale: rete di sentieri esegnaletica adeguata, presenza di rifugi sul piano strutturale,tecnologico e gestionale al passo con i tempi, paesaggio, storia ecultura. (Note tratte da un rapporto di Antonio Paladini dal CAIRegione Lombardia e di Stefano Verga della Regione Piemonte).

Questi nostri 150 anniAperta fino al 20 novembre, è stata inaugurata il24 febbraio alla presenza del presidente generaleUmberto Martini la mostra dedicata ai villaggialpini che ha aperto simbolicamente le celebrazio-ni dei 150 anni del Club Alpino Italiano. Con ilpresidente generale sono intervenuti Aldo Audisio,direttore del Museo Nazionale della Montagna, lostorico Alessandro Pastore e per la RegionePiemonte Anna Maria Morello della promozioneattività culturali. (foto di Stefano Mandelli)

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Più di 300 sono le opere pervenute al59° FilmFestival di Trento in pro-gramma dal 28 aprile all’8 maggio.Ma come sempre il cinema rappre-

senta solo uno degli aspetti della famosarassegna. Numerosi gli eventi in calenda-rio. Nella serata di apertura il violoncellistaMario Brunello e il Coro della SAT saran-no la “colonna sonora” d’eccezione per leimmagini di “Der Grosse Sprung” capola-voro di Arnold Fanck del 1927. “Cave ofForgotten Dreams” sarà invece l’eventospeciale che sabato 30 inaugurerà l’intensasettimana di proiezioni. Il regista WernerHerzog ha ottenuto dal Ministero dellaCultura francese il permesso di filmaresolo per alcune ore al giorno, per pochigiorni, all’interno della grotta Chauvet,altrimenti rigorosamente chiusa ai visitato-ri. Ecco nel dettaglio, giorno per giorno, imomenti salienti della rassegna.�GGiioovveeddìì 2288 aapprriillee:: inaugurazione del

25° MontagnaLibri. In serata Erri De Lucain “La difficile arte della fuga”.�VVeenneerrddìì 2299 aapprriillee:: inaugurazione con

“Der Grosse Sprung” di Arnold Fanck(1927) accompagnamento musicale diMario Brunello con il Coro della SAT.�SSaabbaattoo 3300 aapprriillee:: momenti di medicina di

montagna a cura della Società Italiana diMedicina di Montagna, della CommissioneMedica Centrale del CAI e dell’Ordine deiMedici di Trento. Proiezione - evento (ante-prima nazionale) di “Cave of forgottendreams”, del regista Werner Herzog.

�DDoommeenniiccaa 11 mmaaggggiioo:: Reinhold Messnerconduce “100 anni di free solo: dalCampanile Basso di Paul Preuss adAlexander Huber”.�LLuunneeddìì 22 mmaaggggiioo:: serata d’atmosfera

con Neri Marcorè.Martedì 3 maggio Consegna 40° Premio

ITAS del Libro di Montagna. �MMeerrccoolleeddìì 44 mmaaggggiioo:: pitching forum

“Raccontare l’avventura”; “Ai confini delmondo” di Giorgio Fornoni con ValerioMassimo Manfredi. �GGiioovveeddìì 55 mmaaggggiioo: “Cordate nel futuro”

e serata alpinistica con Leo Houlding.�VVeenneerrddìì 66 mmaaggggiioo consegna Premi SAT

2011; “Clima, energia, limiti delle risorse:nascerà in montagna il nuovo paradig-ma?”, incontro con Luca Mercalli; serataalpinistica con Reinhold Messner sultema “Montagna, pericolo ed esposizio-ne”: e su Walter Bonatti e Pierre Mazeaud,i 50 anni di un’amicizia nata nella tragediadel Pilone Centrale del Frêney �SSaabbaattoo 77 mmaaggggiioo:: lettura integrale di “Il

mistero della foresta e altri racconti” diEmilio Salgari a cura degli studenti delleScuole Medie; premiazione.�DDoommeenniiccaa 88 mmaaggggiioo:: film premiati.

Tra le novità, due percorsi: “DestinazioneFinlandia”, proiezioni, presentazioni lette-rarie, incontri, gastronomia, musica; e“Cambiamenti climatici”: approfondimenti,mostre e presentazioni letterarie.

Informazioni e aggiornamenti suwww.trentofestival.it �

LO SCARPONE, APRILE 2011 - 5

TrentoFilmfestival Il programma della 59a edizione

Il festival giorno per giorno

Un ricordo incancellabileUn sofferto sorriso illumina il volto di PierreMazeaud mentre nel 1961 un elicottero dellaGendarmeria di Chamonix sta per decollare versol’ospedale dove gli verranno prestate le primecure dopo la tragica esperienza del PiloneCentrale del Frêney. La tragedia, costata quattrovittime, viene rievocata al TrentoFilmfestival nelcorso di un serata condotta da Reinhold Messner. La speranza è che lo stesso Mazeaud possaessere presente venerdì 6 maggio a Trento perincontrare l’amico di sempre Walter Bonatti concui condivise le ore di quella drammatica ritiratasotto l’imperversare della bufera (foto da“Soccorsi in montagna” di M. e R. Serafin,Ferrari editore, 2004).

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Forse il rischio più grande corso dall’inglese William Mathews,protagonista nel 1861 della prima salita ai 3841 metri delMonviso, è stato quello di… restare a secco di vino nella fasedi avvicinamento. Quando, per l’esatteza a Casteldelfino, sof-

focati dalla polvere e dal caldo, Wlliam con il connazionale WilliamJacomb e le guide chamoniarde Michele e Giovanni Battista Croz sisono visti con grande disappunto rifiutare il prezioso nettare dall’o-ste a corto di bottiglie.

Dopo anni di tentativi che hanno coinvolto personaggi come lo stes-so Mathews, Bonney, Ball e un giovanissimo e spaesato EdwardWhymper, il re di pietra è felicemente capitolato il 30 agosto di quel-l’anno consentendo alla comitiva di godere a lungo il ben noto estraordinario panorama delle Alpi che la cima riserva ai fortunatisummiter. Ma come mai il Monviso è rimasto così a lungo una speciedi sogno proibito per alpinisti inglesi e francesi che all’epoca brilla-vano per intraprendenza mentre gli italiani (con grande rabbia diQuintino Sella) stavano a guardare? Di questo e altri aspetti del tar-divo inizio del movimento alpinistico nelle Alpi Cozie rispetto ad altrigruppi più rinomati è testimonianza inappuntabile il monumentalelibro “Monviso re di pietra” di Ezio Nicoli (Cavallermaggiore, 1993)purtroppo introvabile (ma il Comitato organizzatore assicura laristampa del libretto con la traduzione in italiano dell’articolodi Mathews “The ascent of Monte Viso” pubblicato nel 1862su “Peaks, Passes and Glaciers”, vol. II 2nd series, London).

Come noto, il successo dei britannici risvegliò l’interessedi altri alpinisti e in occasione della terza salita assoluta, il12 agosto 1863, Quintino Sella decise con i compagni didare vita al Club Alpino Italiano. Un secolo e mezzo è pas-sato tra vari trambusti e l’occasione si rivela preziosa percelebrare questa pagina di alpinismo scritta dall’intrepidopioniere inglese. Il quale, analogamente a Quintino, ebbe ilmerito di fondare nel 1857 a Londra l’Alpine Club, la primaassociazione alpinistica in assoluto.

Ricco è il programma delle celebrazioni di cui si riferisce a partein queste pagine, anticipato dal presidente generale Umberto Martiniil 24 febbraio al Monte dei Cappuccini in occasione dell’apertura uffi-ciale delle manifestazioni per i 150 anni del CAI (2013). Tra gli eventipiù importanti, vanno subito segnalati una conferenza storico-lette-raria a Saluzzo, la consegna del premio dedicato a Gianni Aimar cheseppe raccontare come pochi la vita di queste valli, un concerto delCoro della SAT, un trek sotto varie bandiere a cura dell’UIAA, l’inau-gurazione del Museo dell’Alpetto già anticipata in queste pagine,varie salite al Monviso organizzate per i giovani, l’inaugurazione delSentiero Nicoli, un’ascensione in costume d’epoca e, dulcis in fundo,un gemellaggio con l’Alpine Club.

Del Comitato organizzatore di “Monviso 150” fanno parte le sezionipiemontesi di Barge, Cavour, Racconigi, Saluzzo, Savigliano, leGuide del Monviso, il Soccorso alpino (XIV Delegazione “Monviso”),i comuni storici di Saluzzo, Casteldelfino, Paesana con il patrociniodella Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comunità Montana del

Monviso, Parco del Po Cuneese e ovviamentedel Club Alpino Italiano. “Ci sarà spazio sia per le

gite a livello escursionistico”, dice Carlo Gagliardone, presidente delCAI Saluzzo, “sia per quelle di carattere alpinistico. Il CAI accompa-gnerà gratis soci e non soci su alcune punte attorno al Monviso. Lescuole del CAI, invece, faranno uscite più impegnative”.

INCONTRI, SCALATE, CULTURAEcco una selezione degli eventi previsti dal Comitato Monviso 150

(alcuni sono in attesa di conferma).2288//55 aa CCaavvoouurr conferenza sui “Primi anni dell’alpinismo” di

Piergiorgio Repetto.3311//55 aa CCuunneeoo conferenza sulla prima salita al Monviso e proiezione

dell’ultimo film documentario di Fredo Valla “Sono gli uomini cherendono le terre vive e care”.

88//66 aa BBaarrggee letture del “racconto” storico della prima salita al

Celebrazioni Monviso, la prima scalata

La conquista di William Mathews del 30 agosto 1861 viene ricordata con una serie di eventi (tra i quali alcune scalate in abitid’epoca), con un concorso fotografico e conuna particolare iniziativa del Museo nazionaledella montagna “Duca degli Abruzzi”

I pionieri La guida Claudio Perotti (in piedi) con trealpinisti sulla vetta del Monviso in unoscatto di Guido Rey (archivioMuseomontagna, per gentile

concessione).Qui a fianco, Alessandra Boarelli Re prima

donna in vetta nel 1864.

L’estate 2011 alla corte del “re

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Monviso (traduzione originale da Mathews) e cantori della Medìa.2233//66 aa SSaalluuzzzzoo, Convegno nazionale storico-letterario. Tra i relatori

Aldo Audisio, Alessandro Pastore, Annibale Salsa, Carlo Grande,Enrico Camanni, Fredo Valla.

2244//66 aa SSaalluuzzzzoo Premio Gianni Aimar.2255//66 aa SSaalluuzzzzoo giornata della transumanza. 2266//66 aall rriiffuuggiioo QQuuiinnttiinnoo SSeellllaa Assemblea dei Sindaci, esibizione

del gruppo folk-rock emergente Yo Yo Mundi.1100//77 aa CCrriissssoolloo premiazione concorso di pittura “La montagna e il

riconoscimento della propria identità”.1166//77 aallll’’AAbbbbaazziiaa ddii SSttaaffffaarrddaa Coro della SAT.2233//77 aa CCrriissssoolloo “Il suono del luoghi”, incontro con l’artista Paolo

Inverni.2244 –– 3311//77 Settimana UIAA Global Youth Summit 2011 e conferenze

nei rifugi Barbara e Sella.3300//77 aa CCrriissssoolloo incontro con l’alpinista Manolo. 3311//77 aall rriiffuuggiioo AAllppeettttoo (alta Valle Po) inaugurazione del “Museo

degli albori dell’alpinismo” presso lo storico ricovero. Coro inquota dei Polifonici.

55 –– 77//88 TTrreekkkkiinngg ddeell MMoonnvviissoo aperto ai gruppi.77//88 aa CCrriissssoolloo premiazione concorso fotografico “La montagna e il

riconoscimento della propria identità”. 1166//88 aa CCrriissssoolloo commemorazione del 50° anniversario della “Escolo

dou Po”. 2211 –– 2222//88 ssaalliittaa aall MMoonnvviissoo riservata ai ragazzi delle Scuole supe-

riori.2211 –– 2222//88 ttrraavveerrssaattaa aallppiinnaa, riservata ai ragazzi delle Scuole medie.IInn ddaattee ddaa ddeeffiinniirree a Racconigi conferenza “Da Mathews alla posa

della croce sul Monviso (1925)”; al rifugio Sella (alta Valle Po) con-certo ad archi con inaugurazione della chiesetta del rifugio; inau-

gurazione del Sentiero “Ezio Nicoli”, prima via di salita al Monvisolungo il Vallone delle Forciolline.

IInn ddaattaa sseemmpprree ddaa ddeeffiinniirree gemellaggio con l’Alpine Club inglese.2277 –– 2288//88 aa CCrriissssoolloo teleferica dimostrativa sul Po.2288//88 aa CCrriissssoolloo mostra filatelica con annullo postale dedicato.2288//88 ascensioni collettive al Gruppo del Monviso. A un’ora concor-

data verranno accesi fumogeni colorati sulle cime escursionisticheed alpinistiche raggiunte.

2299,, 3300,, 3311//88 ssaalliittee aall MMoonnvviissoo in abiti d’epoca.3300//88 aa SSaavviigglliiaannoo,, Corale ANA, con canti di montagna; musiche e

balli occitani del Gruppo “J’amis del Peilo”.IInn sseetttteemmbbrree aa SSaalluuzzzzoo mostra speleologica in ricorrenza del 50°

anniversario della fondazione del Gruppo Speleo Costa (1961) edattività didattiche per le scuole nella Grotta di Rio Martino.

IIll 22//99 aa SSaalluuzzzzoo chiusura concorso fotografico “Emozioni dalMonviso”.

44//99 aa CCrriissssoolloo convegno su “Il mondo degli ecomusei”. MMeettàà//ffiinnee mmeessee aa SSaalluuzzzzoo premiazione concorso fotografico

“Emozioni dal Monviso”. DDaall 1177 aall 2255//99 aa SSaalluuzzzzoo, Barge, Envie, Ostana e Sanfront “Monviso

Rock, Climbing Festival” con prova di Coppa Italia Lead su strut-tura artificiale.

2266//1111 aa SSaalluuzzzzoo convegno interregionale del CAI (Piemonte, Liguriae Valle d’Aosta) per gli accompagnatori di Alpinismo giovanile.

IL CONCORSO FOTOGRAFICO“Emozioni dal Monviso” è il tema del concorso fotografico lanciato

dal Comitato Monviso 150 nell’intento di focalizzare e sviluppare lesuggestioni che questa meravigliosa vetta delle Alpi Cozie suscita findall’antichità. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i fotografi,senza limite di età. Il modulo per l’iscrizione è scaricabile dal sitointernet del CAI Saluzzo (www.caisaluzzo.it).

Per ciascuna opera è necessario presentare una stampa su cartafotografica minimo cm 20x30 e massimo cm 30X40 e il file corri-spondente alla stampa formato jpg o tiff con risoluzione non supe-riore a 5-6 Mb, archiviato su CD.

I documenti (modulo di iscrizione, stampa fotografica, CD) potran-no essere inviati o consegnati a mano, in busta sigillata con supportorigido a protezione delle stampe, presso la sede della Sezione diSaluzzo - Piazza Cavour 12 - 12037 Saluzzo o le Mercerie Monge(piazza Risorgimento 37 - 12037 Saluzzo) entro e non oltre il 2 set-tembre. Sono in palio soggiorni nelle più belle città europee o in Italiacon trattamento benessere, cene romantiche in ottanta ristorantigourmet a scelta, attrezzature da montagna e opere letterarie e/ofotografiche.

IL COMITATO ORGANIZZATOREFondata nel 1905, la Sezione “Monviso” di Saluzzo, di cui è presi-

dente Carlo Gagliardone, ha sede in piazza Cavour 12 – 12037 Saluzzo(CN). Apertura il venerdì dalle 21 alle 22.30. Telefono 0175.249370 -E-mail [email protected]

Ecco gli altri indirizzi del Comitato organizzatore:[email protected];[email protected] (CAI Cavour); [email protected]; [email protected];[email protected] (Guide del Monviso); [email protected](Soccorso Alpino XIV Delegazione).

INFORMAZIONIwww.monviso150.it - www.monviso.piemonte.it - www.cai.it

Invito ai lettori

Una storia da raccontare

La storia del Monviso è intrecciata conmolti fili che riportano all’antichità,quando a cantarne le meraviglie fu

addirittura il poeta Virgilio nell’Eneide (Librodecimo) facendo riferimento a un “cinghiale che il piniferoVesulo difese per molti anni, spinto dal morso dei cani, giù daglialti monti” (il termine Vesulus deriverebbe dalla radice vesindoeuropea usata per indicare un’altura e quindi unamontagna ben visibile e isolata come per l’appunto è ilMonviso). In occasione del convegno storico-letterario inprogramma per i 150 anni della conquista il 23 maggio aSaluzzo, il Museo nazionale della montagna “Duca degliAbruzzi” (www.museomontagna.org) lancia una particolareiniziativa tra i lettori dello Scarpone allo scopo di reperire nuovomateriale storico.

Chi a vario titolo dispone di immagini, cimeli, carte, gadget,testimonianze che abbiano attinenza con la storia del Monviso edelle sue genti può mettersi in contatto con il Museo (mail:[email protected], tel 011.6604104, con oggetto:progetto Monviso), che si rende disponibile a catalogare e/oscannerizzare tutto quanto dovesse pervenire insieme con brevitesti esplicativi. A quanti parteciperanno all’iniziativa, che sichiuderà il 15 maggio, verranno inviate pubblicazioni delMuseo, mentre i loro nomi figureranno negli atti del convegno.

di pietra”

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8 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Testimonianze Omaggio in Nepal al grande alpinista triestino

È novembre inoltrato, ma c’è afa den-tro la foresta del Parco nazionaleLangtang. Un umidore che dà fastidioe bagna i vestiti. Bisogna uscire dalla

boscaglia per meritarsi un po’ di respiro. Einfatti, improvvisamente, ecco apparire laprateria alpina e, sul fondo della valle, ilgigantesco e solitario Langtang Lirung, unodei settemila più pericolosi del Nepal, al con-fine con il Tibet. La sua visione fa ricordareun fatto angoscioso successo tanti anni fa eche aveva lasciato sbigottito il mondo alpini-stico. Era il 1982. Stavo scalando il MonteKenia quando giunse la notizia che su quellamontagna, il Langtang Lirung appunto, iltriestino Bruno Crepaz, uomo di mare cheamava le montagne, aveva avuto un appun-tamento fatale con “sorella morte”.

Bruno, classe 1933, era uno dei più fortialpinisti accademici dell’epoca, un socio CAIdi quelli rari, veri, fedeli, sempre disponibili.Forgiatosi sulle rocce della Val Rosandra,ripete e traccia numerose vie nelle Dolomiti,nelle Alpi Giulie, nelle Carniche, in Brenta,sulle Alpi Occidentali, in Turchia, inHimalaya. Proprio qui era giunto nel 1982con una spedizione triestina da lui ideata ediretta per salire la grande montagna delLangtang. Ci riuscì, ma durante il ritornodalla vetta scomparve in una zona fra ilcampo 3 e il campo 2.

Al mio fianco cammina l’amico MarioFait, presidente della Sezione Val Comélico.Poco discosti gli altri due amici e compagni

d’avventura: Giancarlo Zonta, past presi-dent della stessa sezione e il vicentino (diNove) Maurizio Dalla Gassa, non alpinistama “scalatore” in bicicletta, di quelli che ipassi dolomitici se li mangia in un sol boc-cone. Una bella compagnia, serena ed entu-siasta. Dico loro che non è possibile andarevia da questo luogo senza lasciare un ricor-do, una preghiera, una semplice commemo-razione dell’amico Crepaz, scomparso qui aun tiro di schioppo. La giornata è grigia esenza sole e la nostra guida lavora di fioret-to. Estrapolando chissà quali virtù nascosteriesce a convincere una giovane e intra-prendente “sacrestana” ad aprire, solo pernoi e in via del tutto eccezionale, il gompadi Kyangjin, il piccolo e trascurato mona-stero buddista che si erge, poco appari-scente, sopra la collina. Brutto fuori, bellis-simo dentro. Penso che non esiste un luogo

migliore per ricordare un amico scomparsoin montagna. È vero che è un tempio dedi-cato a Budda, ma è anche vero che Dio è “inogni luogo”, almeno così ci hanno insegna-to.

Fu così che alle ore 16 di sabato 13 novem-bre 2010 nel vecchio gompa buddista diKyanjin, attorno ai 4000 m nel cuoredell’Himalaya, quattro italiani ricordaronocon una semplice cerimonia il compiantoBruno Crepaz, fratello alpinista di Trieste.Due parole senza pretese, un minuto di rac-coglimento, una preghiera mentale, un atti-mo di commozione fra i magnifici mobilidorati, i grandi tamburi, i lumi accesi, inumerosi libri sacri, le pitture murali dieccellente fattura … e un Budda serafico nelquale non si faticò a intravedere un altret-tanto serafico Cristo benedicente.

IIttaalloo ZZaannddoonneellllaa CCaalllleegghheerr

Tra questi montiperse la vitaFotografato da Italo ZandonellaCallegher, così appare il gigante-sco e solitario Langtang Lirung,uno dei settemila al confine trail Nepal e il Tibet.Qui a fianco il piccolo monaste-ro dove si è svolta la cerimoniadedicata a Bruno Crepaz (nelriquadro accanto al titolo) di cuiriferisce in questa paginaZandonella Callegher

Ricordando Bruno CrepazAccademico e socioonorario CAI, ItaloZandonellaCallegher è unafirma che di quandoin quando onora

queste pagine. Di ritorno dal Nepal,ci offre il racconto di un’esperienzacompiuta nel Parco nazionaleLangtang con i compagni diviaggio: una cerimonia in ricordodel triestino Bruno Crepazscomparso su quelle montagne.Crepaz è un personaggio rimastonel cuore di tanti alpinisti, l’uomoal quale il CAI ha voluto dedicare ilCentro polifunzionale del Pordoi eun importante riconoscimento cheogni anno si assegna alle migliorispedizioni extraeuropee.

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Nel Regolamento Generale Rifugi del CAIla funzione e l’esistenza stessa dei localiinvernali non vengono definite in manie-ra adeguata, con l’effetto di una discre-

zionalità troppo ampia lasciata nel merito ai sin-goli gestori dei rifugi.

Nel ribadire il principio che i rifugi del CAIdevono costituire sempre - anche durante i perio-di di chiusura - delle basi affidabili per la fre-quentazione della montagna, come infatti è lanorma in Francia, Svizzera ed Austria, si ritieneche dal Regolamento in questione dovrebberoessere eliminati:- ogni riferimento alla funzione di “emergenza”

del locale invernale; in questa ottica, limitan-dosi cioè a garantire la mera sopravvivenza incaso di avversità meteorologiche o di graviincidenti, attualmente vengono sempre piùspesso destinati a locale invernale scantinatiindecorosi, privi di aerazione, maleodoranti dimuffe e sotto questo profilo - in certi casi -nocivi alla salute;

- ogni ambiguità insita nel concetto di “ricoverodi fortuna”, che può essere accettabile nelsignificato di sistemazione semplice ed essen-ziale ma non certo, per quanto detto più sopra,nel significato di riparo di emergenza nellesituazioni estreme;

- ogni discrezionalità in merito all’esistenza stes-sa del locale invernale ed alla sua fruibilità inambiente innevato (non possono esistere, adesempio, porte ad anta unica che si apronoverso l’esterno).

Si propongono pertanto le seguenti modificheal Regolamento Generale Rifugi del CAI (edizio-ne 1997):

AArrtt.. 11 -- aa))Sostituire l’ultimo capoverso:“Dotate di separati locali ad uso

Gestore/Custode e - di norma - di un locale inver-nale con accesso indipendente per il ricovero difortuna ed attrezzate sufficientemente per ilprimo intervento di soccorso”

con:“Dotate di separati locali ad uso

Gestore/Custode e di un locale invernale conaccesso indipendente, adeguato all’ambienteinnevato, per il pernottamento degli alpinistidurante i periodi di chiusura ed attrezzate suffi-cientemente per il primo intervento di soccorso”.

AArrtt.. 11 -- cc))Sostituire l’ultimo capoverso:“Sono strutture incustodite e aperte in perma-

nenza, attrezzate con quanto essenziale per ilriparo di fortuna degli alpinisti”

con:“Sono strutture incustodite e aperte in perma-

nenza, attrezzate con quanto essenziale per ilpernottamento degli alpinisti”.

AArrtt.. 44Sostituire il primo capoverso:“Tutti i rifugi si intendono normalmente custoditi

durante i previsti periodi stagionali di apertura;negli altri periodi restano agibili e sempre aperti -ove esistono - i locali invernali, convenientementedotati per un ricovero di emergenza”

con:“Tutti i rifugi si intendono normalmente

custoditi durante i previsti periodi stagionalidi apertura; negli altri periodi restano agibili esempre aperti i locali invernali, conveniente-mente dotati per il pernottamento degli alpini-sti”.

AArrtt.. 44Sostituire l’ultimo capoverso:“I ricoveri, i bivacchi ed i punti di appoggio in

genere, si intendono sempre aperti ed atti a per-mettere a chi vi trova riparo, il pernottamento difortuna”

con:“I ricoveri, i bivacchi ed i punti di appoggio

in genere, si intendono sempre aperti ed atti apermettere, con una dotazione essenziale, ilpernottamento degli alpinisti”.

AArrtt.. 1122Nell’ultimo capoverso:“Nei bivacchi e nei rifugi non custoditi per le

loro specifiche caratteristiche di strutture atte alpernottamento e riparo di emergenza è vietatauna permanenza prolungata…”

togliere le parole:“di strutture atte al pernottamento e riparo di

emergenza”.

Rifugi Proposta una modifica del regolamento

Ricoveri inadeguati?Una proposta di modifica di alcunicommi del Regolamento rifugi del CAIrelativi ai ricoveri invernali è statarivolta alla commissione competente daMario Privileggi, presidente dellaSezione di Trieste – SAG e dal consocioMario Galli. “Abbiamo particolarmentea cuore la possibilità che tali strutturepossano sostenere l’attività di soci enon soci CAI nella montagna invernale,in particolare durante la praticadell’escursionismo in ambiente innevato(EAI)”, scrive Privileggi proponendocortesemente la pubblicazione di taleproposta nel presupposto,assolutamente condivisibile, che lastampa sociale “può contribuire adaprire un dibattito in merito”.

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10 - LO SCARPONE, APRILE 2011

In un lieto pomeriggio di qualche anno fa mi son ritrovata con icinque di Valmadrera a casa di Gianni Rusconi in Val di Mello.C’era anche Fabio Valseschini che aveva da poco realizzato laprima solitaria invernale della “Via del fratello” sul Badile.

Ricordo che a un certo punto, tra un bicchiere e l’altro, GiorgioTessari ha detto: “La Via dei cinque ha già la prima invernale, ha laripetizione e prima femminile di Claudio Moretto e Rosy Buffa, e laprima solitaria di Nico Rizzotto. Adesso manca solo la prima solita-ria invernale: potresti farla tu, Fabio...”

Una frase buttata là con finta noncuranza ma sono sicura che giàallora qualcuno ci credeva.

La settimana dal 7 al 13 febbraio Valseschini ha compiuto l’impre-sa che ancora mancava. Sette giorni immerso nella grande parete,sulla via aperta dai fratelli Antonio e Gianni Rusconi assieme a GianBattista Villa, Giorgio Tessari e Gian Battista Crimella nell’invernodel 1972: da solo, sospeso tra il freddo dell’inverno e le difficoltà del-l’itinerario, uno dei più impegnativi della Nord-Ovest, con difficoltàdi VI+ A3 e uno sviluppo di 1350m! E anche la discesa non è statada poco, dopo l’ultimo sulla cima, costretto a restare lassù a causadel brutto tempo e della visibilità scarsissima. Che cosa l’avrà spin-to dentro le pieghe della grande parete, in questi anni così lontani daltempo eroico del 6° grado, in questo tempo dove una simile avven-tura può sembrare ancora più insensata e anche anacronistica, oggiche i più grandi si sfidano sulle incredibili pareti dell’Himalaya, sco-prendo nuove frontiere sempre più estreme, o si affermano conincredibili prestazioni dove predominano la difficoltà e la velocità?

Eppure la montagna è qui, sempre la stessa, sempre affascinantecome solo la Civetta sa essere, quella Civetta che ancor oggi t’in-canta.

CCoommee ttii sseennttii FFaabbiioo,, aaddeessssoo cchhee hhaaii ssaalliittoo llaa VViiaa ddeeii CCiinnqquueeiinn ssoolliittaarriiaa ee dd’’iinnvveerrnnoo??

“Sicuramente più leggero, mi sono tolto un sassolino dalla scarpa

e ora ho la testa più libera. Posso dedicarmi anche ad altre attivitàcon tranquillità ora che ho realizzato questo mio sogno. La soddisfa-zione è tanta, questa salita è stata per me anche uno sfogo e ora c’ètanto spazio per nuovi sogni e progetti futuri”.

PPeerrcchhéé pprroopprriioo qquueessttaa vviiaa?? HHaaii ffoorrssee uunn lleeggaammee ccoonn llee vviieessaalliittee ddaaii ffrraatteellllii RRuussccoonnii ee ccoommppaaggnnii??

“La prima volta che ho sentito parlare di questa via ero alle mieprime esperienze alpinistiche, in cordata con Marco Perego sul die-dro Philipp-Flamm negli stessi giorni in cui Claudio Moretto e RosyBuffa compivano la seconda ripetizione della Via dei cinque. Da lìuna serie di coincidenze. Con i fratelli Rusconi dopo la prima inver-nale al Badile sulla via da loro tracciata è nata una bella amicizia,con Gianni che a volte mi concede anche l’onore di condividere qual-che salita ed anche con Antonio, per il quale ero sempre “quello dellaVia del Fratello”.

EE ppeerrcchhéé llaa CCiivveettttaa??“Senza dubbio è la parete delle pareti, ha un fascino particolare. Ho

avuto la fortuna nell’estate 2010 di ripetere, sempre da solo, la Viadegli Amici, e mi sono sempre più convinto che fosse il luogo idealeper una bella salita d’inverno”.

HHaannnnoo aannccoorraa sseennssoo sseeccoonnddoo ttee llee ssaalliittee ddii qquueessttoo ttiippoo iinn

Alpinismo Fabio Valseschini “re” della Civetta

Solo, d’inverno, tra le pieghe del ”Ed eccola, la parete Nord-Ovest, un

fantastico castello di rocce, gole, appicchiche accende il desiderio e cattura sogni,emozioni, paure, gioie. Una trappola del

cuore, pericolosa e affascinante, piena dimistero”. In questo scenario, che PaolaFavero ha così descritto nel suo mirabilelibro “Civetta” (Priuli& Verlucca, 2007), siè svolta l’ultima straordinaria avventuradi Fabio Valseschini. Domenica 13febbraio, dopo otto bivacchi in parete,l’alpinista lecchese ha completato la

prima solitaria invernale della grande Viadei cinque di Valmadrera (1350m, VI+ A3).

Ed è a Paola Favero, alpinista e scrittrice di Bassanodel Grappa, funzionario del Corpo Forestale delloStato, che Lo Scarpone ha chiesto di raccontareattraverso importanti testimonianze (in primo luogo,ovviamente, quella di Valseschini) questa avventura suuna via pochissimo ripetuta, capolavorodell’alpinismo classico dei fratelli Rusconi e soci, chenel 1972 l’aprirono nella stagione fredda.

La prima solitaria invernale lungo

la via dei Cinque di Valmadrera

viene raccontata inqueste pagine da

Paola Favero, rinomata “cronista”

dell’affascinante Nord-Ovest

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 11

uunn’’eeppooccaa iinn ccuuii llee mmeettee ssoonnoo ssuugglliioottttoommiillaa,, oo ssoonnoo pprreessttaazziioonnii iinn vveelloo--cciittàà??

“Per quanto mi riguarda sì, perché ègiusto che ognuno abbia la libertà didivertirsi come meglio crede. A me piace molto vivere intensamentela scalata e il contesto in cui la si affronta…Anche una notte in piùin parete, se ci sono delle buone condizioni, ha il suo fascino!”

CChhee ccoossaa ssii pprroovvaa nneell rriimmaanneerree ppeerr ggiioorrnnii llaassssùù,, ssoolloo ssiiaa ppuurreeiinn mmeezzzzoo aall mmoonnddoo,, ccoommpplleettaammeennttee aaffffiiddaattoo aa ttee sstteessssoo,, ssoopprraatt--ttuuttttoo aallllaa ttuuee ccaappaacciittàà ddii ccoonncceennttrraazziioonnee ee aall ttuuoo ccoorraaggggiioo??

“È proprio quello che mi piace! Quando faccio queste salite sonoconcentrato al massimo su quello che sto facendo, passaggio dopopassaggio. I giorni sono stati tanti ma sono passati veloci. Dopo ildivertimento della scalata durante il giorno si deve pensare a prepa-rare bivacco e cena e sistemare il materiale. Poi nel saccopelo un po’di relax prima di prender sonno. Poi anche se lassù sono da solo soche gli amici mi tengono d’occhio dal basso e a volte sono più preoc-cupati loro di me! Anche questo pensiero mi spinge a fare le cose almeglio e con la massima attenzione”.

HHaaii mmaaii aavvuuttoo mmoommeennttii ddii ssccoonnffoorrttoo oo dduubbbbii ssuullllaa rriiuusscciittaa??“Per fortuna no, perché a differenza del tentativo precedente mi

sentivo in sintonia con me stesso e con le difficoltà della parete. Lecondizioni della neve non erano molto diverse ma le mie sensazio-ni sì, ed ero determinato a concretizzare i miei sforzi, i tanti alle-namenti e i miei sogni, e anche gli sforzi di chi in questi anni mi haaiutato”.

EE ppeerr ffiinniirree……uunn ppeennssiieerroo ttuuoo ssuu qquueessttaa ttuuaa vviittaa ddii aallppiinniissttaassoolliittaarriioo ee iinnvveerrnnaallee,, ssuull ttuuoo rraappppoorrttoo ccoonn llaa mmoonnttaaggnnaa ee ssuullssiiggnniiffiiccaattoo cchhee hhaa ppeerr ttee……

“Scalare da solo è un’esperienza particolare, e farlo in inverno larende davvero unica. Tutte le tue capacità fisiche e psichiche sonomesse alla prova in condizioni limite, è necessario entrare in sinto-nia con l’ambiente e le condizioni che ti si presentano davanti tirodopo tiro. La montagna è la mia passione e il mio divertimento, inogni sua forma, e ho la fortuna di poterla esplorare e scoprire anchenei suoi aspetti più remoti, che sono poi quelli più affascinanti”.

L’AMICO RIFUGISTA“Ho conosciuto Valseschini due anni fa”, mi racconta Walter

Favero, gestore diella Capanna Trieste e appassionato alpinista.“L’ho visto che saliva con le ciaspole e un saccone verso la valCivetta. Dopo due giorni è sceso e solo allora mi ha detto che avevaportato il materiale all’attacco della Via dei cinque. E’ tornato unmese dopo, ma ha rinunciato a causa di una scarica di ghiaccio chel’ha quasi colpito. Ed è tornato di nuovo quest’anno, in gennaio. Maallora c’erano brutte condizioni, neve farinosa e tempo incerto. Cosìha percorso lo zoccolo ed è salito per 3-4 tiri, decidendo di aspetta-re una condizione migliore.

“Il 7 febbraio, quando è tornato, la neve era sempre farinosa einconsistente ma il tempo era buono e meno freddo, e partiva avvan-taggiato avendo già ripulito lo zoccolo. Nonostante questo la salita èstata molto impegnativa perchè ha dovuto ripulire tutti i passaggidalla neve, che l’ha costretto a procedere lentamente fino alla cen-gia situata sotto il cuore. Solo quando è arrivato agli strapiombi hapotuto mettere le scarpette e andare su veloce. Io sono salito tutti igiorni al Tissi, dove lo seguivo con il binocolo e scattavo foto. È stataun’avventura anche per me. Vedere una simile impresa dal vivo

rapresenta un’emozione unica...altro che coppa del mondo di cal-cio!” A sentire l’entusiasmo con cui Favero racconta di queste gior-nate così intense, mi sembra di rivedere Uolli, gestore del Tissi,quando aspettava Venturino De Bona nel 1999 dopo avere realizzato‘Nuvole Barocche’: son proprio forti questi custodi della Civetta,grandi gestori di veri autentici rifugi, come ai tempi dei pionieri del-l’alpinismo. Meritano un pensiero riconoscente questi uomini checontribuiscono a far vivere, dentro i nostri cuori, la grande affasci-nante parete, a volte così lontana e inaccessibile, ma anche così pro-fonda e umana.

GIANNI, IL MAESTROGianni Rusconi, protagonista del grande alpinismo invernale nelle

Alpi, testimonia un collegamento ideale tra passato e presente, e unaforte solidarietà e condivisione con gli alpinisti che ancora cercanoi loro sogni lassù tra le pieghe della Civetta dove con il fratelloAntonio e gli amici di Valmadrera ha scritto pagine di un alpinismoeroico e irripetibile.

CCoommee hhaaii ssaappuuttoo,, GGiiaannnnii,, cchhee FFaabbiioo aavveevvaa ssaalliittoo iinn ssoolliittaarriiaaiinnvveerrnnaallee llaa VViiaa ddeeii cciinnqquuee iinn CCiivveettttaa??

“Sapevo da tempo che Fabio voleva fare la via, lui stesso mi avevainformato. In realtà non parlava molto dei suoi tentativi perchè nonvoleva che mi preoccupassi. Arrivata la finestra di bel tempo, benconoscendo la tenacia di Fabio, ero certo che sarebbe stato in pare-te e quindi aspettavo fiducioso una buona notizia. Quando si è sapu-to che era ormai in cima mi sono commosso. Ho pensato ai suoigenitori che potevano, almeno per ora, smettere di essere in ansiaper lui. Sentire la sua voce quando era ormai pochi metri sotto lacima mi ha fatto rivivere 39 anni dopo i momenti di gioia per lanostra esperienza. In quel momento non ho saputo dire, con vocestrozzata, altro che: bravo Fabio, complimenti, sei stato grande”.

CChhee ccoossaa pprroovvii nneell vveeddeerree llee ttuuee rreeaalliizzzzaazziioonnii ddiivveennttaarreebbaannccoo ddii pprroovvaa ppeerr aallttrrii ggrraannddii aallppiinniissttii??

“Penso che sia una bella soddisfazione anche per chi ripete. Tuttele volte che incontro un alpinista che ha salito una nostra via mi con-gratulo con lui per averla fatta e perchè mi fa rivivere quegli indi-menticabili momenti. A Fabio, va un particolare e più sentito grazie”.

CCoommee mmaaii llaa CCiivveettttaa rriieessccee aannccoorraa aadd aaffffaasscciinnaarree ttaannttii aallppii--nniissttii,, aanncchhee ttrraa ii ggiioovvaannii??

“Qui è nato il 6° grado. Alpinisti di fama mondiale si sono cimenta-ti sulla parete o dentro la parete, per usare una tua espressione. Inquesta università del 6° grado ci sono ancora giovani che nel dnaconservano una predisposizione per un alpinismo moderno inambiente storico tradizionale”.

PPaaoollaa FFaavveerroo

la pareteAbbracci e lacrime di gioia Questa straordinaria immagine scattata daWalter Favero, gestore della Capanna Trieste,documenta l’incontro tra Fabio Valseschini il 13febbraio, subito dopo la solitaria lungo la Viadei cinque di Valmadrera, con Gianni Rusconiche nel 1972 con il fratello Antonio, GiovanBattista Crimella, Giovan Battista Villa e GiorgioTessari tracciò la via di cui vediamo lo svilupponell’immagine (tratta, per gentile concessione,dalle pagine di “Civetta. Tra le pieghe dellaparete” di Paola Favero, Priuli&Verlucca, 2007).Rusconi non nasconde nell’intervista in questepagine la commozione provata per la riuscita

esperienza di Valseschini. Uno stato d’animo che si manifestò anche nel1972 al termine dell’impresa con il fratello Antonio e con gli amici diValmadrera. “La gioia per avercela fatta è tanta, scatena abbracci e lacrime digioia”, racconta in un suo recente libro, “Il grande alpinismo invernale”, scrittoa quattro mani, per le edizioni Alpine Studio, con Andrea Gaddi. Valseschinirivolge un particolare ringraziamento ai suoi sponsor tecnici Sport Specialist,Climbing Technology, Adidas Eyewear e SoleVistaSport, ai collaboratori Millet eScarpa e ai tanti amici che lo hanno aiutato e sostenuto in questi anni.

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12 - LO SCARPONE, APRILE 2011

I nostri argomenti Soccorso alpino e modifiche statutarie

Leggo quasi allibito, a pagina 6 de Lo Scarpone di febbraio, lamotivazione che il Gruppo regionale del Friuli Venezia Giuliaavrebbe sostenuto nel dibattito per opporsi alla trasformazio-ne in Sezione nazionale del CNSAS all’Assemblea straordinaria

di Verona. L’estensore sintetizza la notizia liquidando il tema inmaniera arbitrariamente riduttiva e, oserei dire, anche offensiva. Citacome causa solo una mera preoccupazione amministrativa locale,riguardante la destinazione dei fondi regionali per il Soccorso alpino,e dimentica invece di annoverare le argomentazioni ufficiali, di benpiù alto spessore e contenuto, portate in Assemblea sia dalla XXXOttobre, dalle Sezioni carniche, da Spiro Dalla Porta-Xydias, sia daldocumento coralmente espresso a Udine dall’Assemblea dei delegatiregionali del Friuli Venezia Giulia. Sono tutti interventi depositati agliatti, con argomentazioni e considerazioni discordanti dalla linea delvicepresidente generale e relatore Vincenzo Torti, alcuni dei quali pub-blicati anche su Alpinismo triestino perchè non hanno trovato pur-troppo spazio su Lo Scarpone, quale contraddittorio, primadell’Assemblea di Verona. Certo, in cuor mio, che tale amnesia sia daattribuire unicamente a una fortuita distrazione di chi ha redatto ilpezzo, pregherei di fornire, quanto prima, un adeguato emendamentoesplicativo su Lo Scarpone nell’interesse del CAI e a tutela delle moti-vazioni etiche sottese alla presa di posizione contraria.

GGiioorrggiioo GGooddiinnaa Presidente CAI XXX Ottobre – Trieste

Conoscendo la difficoltà di essere presenti nelle innumeri sfac-cettature del difficile ambiente alpinistico, non mi sareisognato di scrivere questa lettera se non mi fossi sentito offe-so da un riferimento fatto nell’articolo “Il CNSAS, Sezione

nazionale”. Infatti, trattando della discussione in merito al progetto difare del Corpo nazionale soccorso alpino una sezione nazionale, ilredattore, citando tra gli oppositori il Gruppo regionale del Friuli-Venezia Giulia precisa letteralmente “...la cui maggiore preoccupa-zione riguarda le implicazioni con una legge regionale che destinadirettamente i fondi del Soccorso alpino alle sezioni territoriali”. Oraio non ero delegato ufficiale della mia sezione, la XXX Ottobre, népotevo esserlo data l’assurda norma del regolamento CAI per cui,fino a 69 anni e 364 giorni di età puoi essere un brillantissimo diri-gente, diventando poi l’indomani un vecchio decrepito buono solo diessere ricoverato in un asilo di rimbambiti.

Come se contasse l’età per dare un apporto efficiente al sodalizio enon l’entusiasmo, il fervore e magari anche l’esperienza… Io non eroquindi delegato ufficiale, ma da un delegato ufficiale la mia relazioneè stata letta e quindi messa a verbale, tanto che più d’un interventosuccessivo vi ha fatto riferimento.

Per cui mi sento compreso nel mazzo definito “il Gruppo regionaledel Friuli-Venezia Giulia” e mi sono profondamente offeso da quelriferimento a una motivazione finanziaria. In tutta la mia vita dedica-ta al CAI - più di settant’anni - non ho mai tenuto conto e preso in con-siderazione motivi economici, proprio perché per me – come dovreb-be essere per tutti i soci - il CAI rappresenta innanzi tutto un ideale.Inoltre, se non vado errato, in questo cosiddetto gruppo ci sono statiin tutto quattro relatori, e solo l’ultimo di essi, Paolo Lombardo, haaccennato come motivo secondario alla questione finanziaria colle-gata alla legge regionale. Sono pienamente d’accordo che, dovendorelazionare un evento ricco di molteplici interventi, non era certopossibile dedicare un resoconto a ogni relatore. Ma allora mi sembragiusto citare unicamente il fatto in se stesso (nel nostro caso l’oppo-sizione) e non parlare solo del motivo che ritorna poi comodo e chedel resto, ripeto, è risultato assolutamente secondario.

Desidero chiarire il perché ho voluto esternare, magari non di per-sona, il mio pensiero in merito al problema del CNSAS. Pur nonessendo stato invitato ufficialmente - come lo sono generalmente alleassemblee dei delegati - ho stimato che la qualifica di socio onorario(oltre che di accademico) non equivale all’essere ibernato in unabacheca, ma comporta il dovere di esprimere un’opinione almenosulle questioni di alpinismo e di etica. Tanto più in questo caso aven-do ottenuto l’ambita qualifica di membro emerito del Soccorso alpi-no, e avendo diretto per dieci anni una stazione di S.A., quella diTrieste, partecipando sempre in prima linea agli interventi, tanto daessere onorato con l’Ordine del Cardo e con il conferimento delPremio Belli.

Tanto più che in questo caso mi era parso importante l’opinione dichi aveva provato di persona che cosa sia un salvataggio su via allo-ra estrema (Nord della Grande) con i mezzi alpinistici di allora (cordedi canapa e basta). E, riferendomi ancora una volta a Dante Alighieri(mia debolezza) che chiarisce come “...intender non la può, chi nonla prova”, mi viene da chiedermi se i proponenti della delibera abbia-no mai eseguito di persona un salvataggio in condizioni estreme, perpoter poi perorare con cognizione di causa una decisione in merito.E mi pare inoltre ovvio precisare che allora si andava senza la mini-ma copertura assicurativa, con materiale proprio, mezzi personali esolo l’appoggio appassionato delle singole sezioni, da considerarequindi benemerite del S.A.

SSppiirroo DDaallllaa PPoorrttaa--XXyyddiiaass

Le motivazioni dell’alpinismo triestino

Quelle tre domande

Hanno ragione gli amici di Trieste a prendersela con LoScarpone, e la redazione non può che scusarsi per avereriferito delle “implicazioni con una legge regionale che

destina direttamente i fondi del Soccorso alpino alle sezioniterritoriali”, e per avere erroneamente aggiunto che questeimplicazioni sono state la “maggiore preoccupazione” da loroespressa all’Assemblea straordinaria di Verona. Anche se diquesto effettivamente si è parlato. L’errore di cui occorre fareammenda è stato dunque di aver attribuito a fattori economicoamministrativi la maggior motivazione contraria della delegazionefriulana. Ma nel riferire sul dibattito la redazione ha tenuto inconsiderazione il fatto incontestabile che questo provvedimentoporterà con sé, com’è naturale, anche trasformazioni economicoamministrative, e quindi si sono dati per scontati il substrato diideali e di umanità che tutti sappiamo sottendere l’operato dellesezioni friulane e dei soccorritori che ne fanno parte. Certo,sarebbe stato ragionevole, per completezza d’informazione,pubblicare alla vigilia dell’assemblea la posizione di questi nostrisoci, ma nessun testo è stato recapitato alla redazione e si è potutosoltanto prenderne visione sulle pagine di “Alpinismo triestino” dinovembre-dicembre. Ricordiamo allora, per una migliorecomprensione di ciò che si va dicendo, che tre erano state ledomande poste in quella sede dal presidente della XXX Ottobre aproposito dell’istituzione di una sezione nazionale per il Soccorsoalpino: 1) siamo proprio tutti convinti di procedere in questadirezione senza il rischio di sfaldare il vitale assetto portante delCAI basato, da sempre, sulle sezioni territoriali? 2) Che ne sarebbedi un CAI con le sezioni ridimensionate nelle forze più dinamichee strutturate nei minimi termini? 3) Dobbiamo veramentecompromettere anche il senso di appartenenza e di coesione colproprio territorio che tanto positivamente ha contribuito alla vitalitàe alla storia del nostro Sodalizio?

R.S.

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Atre anni dalla scomparsa, la figuradi Mario Rigoni Stern continua aispirare poeti, scrittori, fotografi,artisti, e si moltiplicano gli omaggi

all’indimenticabile “sergente nella neve”.Mentre si annuncia un nuovo premio lette-rario (ne riferiamo più avanti) dedicato alloscrittore di Asiago che fu socio onorariodella Società Alpinisti Tridentini, più chepositivo appare il bilancio del progetto “Lenevi di Mario Rigoni Stern” ideato e realizzato da Adriano Tomba, conla mostra chiusa da poco a Valdagno che ha avuto due precedentimomenti espositivi a Trento e a Bolzano. A Valdagno la rassegna haannoverato anche due sculture in bronzo e dieci acqueforti del grandescultore di Falcade Augusto Murer ispirate al “sergente nella neve” ela partecipazione di quattro traduttori che hanno scritto appositamen-te un ricordo dello scrittore, conferendo così all’iniziativa un respirointernazionale. Racchiusi in un cofanetto di cartone, alcuni saggi rivol-ti a Rigoni Stern con le immagini colme di lirismo (compreso il ritrat-to dello scrittore ormai anziano realizzato dallo stesso Tomba) e i testidi Giuseppe Mendicino rappresentano il catalogo (purtroppo, esauri-to) della mostra, realizzata con i contributi di TrentoFilmfestival,Comune di Valdagno, Galleria civica di Valdagno, Foto Forum, MuseoMurer, Lions Club Valdagno e ITAS Assicurazioni.

A Rigoni Stern è dedicato, sul tema “Alberi e boschi naturali dellemontagne italiane”, il 2° Concorso fotografico promosso dal Comitatoscientifico VFG intitolato “albereto salvatico” (il termine per la pre-sentazione è fissato per sabato 31 ottobre). Per informazioni: ClubAlpino Italiano Comitato scientifico VFG presso Libreria Riviera viaGramsci, 57 - 30034 Mira (VE) www.caicsvfg.it cell. 338 3858297 (orepomeridiane) - www.caibassanograppa.com - www.caimirano.it -www.caiasiago.it

Venendo al nuovo premio letterario dedicato a Rigoni Stern, il rico-noscimento si basa sull’aver fatto della montagna paradigma di valoriumani, un universo etico che lo scrittore del “ritorno a baita” sognatonel gelo d’una steppa macchiata dagli orrori della guerra non ha maicessato di perseguire, come narratore impegnato in un progetto diriscatto e di progresso del proprio mondo. Su iniziativa di un comita-to di cui fanno parte i familiari di Mario Rigoni Stern, i Comuni diAsiago e di Riva del Garda, la Provincia di Trento e la Regione Veneto,con altri enti ed associazioni, è così nato il Premio Mario Rigoni Sternper la Letteratura multilingue delle Alpi, che assegna ogni anno unimporto di 10.000 euro a opere edite alternando la saggistica (neglianni dispari nella sede di Asiago) e la narrativa (negli anni pari a Rivadel Garda). La giuria della sezione saggistica, composta da IlvoDiamanti, Mario Isnenghi, Jon Mathieu, Giovanni Kezich, InnocenzoCipolletta e Gianbattista Rigoni, è già al lavoro per esaminare i volumidei concorrenti nelle cinque lingue ammesse (francese, italiano, tede-sco, ladino e sloveno). Quella per la sezione narrativa, composta daFernando Bandini, Eraldo Affinati, Marie Helene Angelini, Margheritade Tomas e Paolo Rumiz, entrerà in funzione fra circa un anno quan-do, entro il 2 gennaio 2012, saranno pervenute le opere concorrenti.

Informazioni sulle caratteristiche del premio, sul comitato organiz-zatore, sul bando del concorso e le relative giurie, più alcuni cenni edimmagini sulla vita di Mario Rigoni Stern, sono reperibili sul sitowww.premiomariorigonistern.it �

Personalità Mario Rigoni Stern

Sergente, quanto ci manchi!

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14 - LO SCARPONE, APRILE 2011

GUIDEESCURSIONISMO INVERNALE (2)56 itinerari sulla neve a MonteGrappa, Col Visentin, Alpago,Cansiglio e Monte Cavallodi Francesco Carrer e LucianoDella Mora, Idea Montagna (tel 049.9601797 – email:[email protected]), 303 pagine, 24 euro

MONTE PIANAGuida al museo storico all’apertonelle Dolomiti, dove nella Grandeguerra i mitraglieri italiani persero150.000 uomini e meritarono 23 medaglie d’orodi Antonella Fornari, Danilo Zanetti Editore (tel e fax 0423.609608), 139 pagine, 9 euro

MONVISO FREERIDETrenta itinerari di sci alpinismo e sette proposte di sci nordicointorno al Re di Pietra.Presentazione di StefaniaBelmondodi Fabrizio Aloi([email protected]). Fusta editore, formato tascabile,13,5 euro

L’ALTRO SENTIEROTerzo volume della collana di“escursionismo appenninicoalternativo”a cura di Alberico Alesi eMaurizio Calibani, SocietàEditrice Ricerche, 64 pagine,8 euro

BRUNO DETASSIS E LE SUE VIEVita e imprese del grande alpinistatrentino socio onorario del CAIcon le relazioni di 33 delle sue piùbelle vie nel Gruppo del Brentadi Omar Oprandi. Idea Montagna,176 pagine, 18 euro

ALLA SCOPERTA DEI CANYON BERGAMASCHIDalla Via Mala alla ForraLeonardesca, un viaggio tra le piùbelle gole, gli orridi e le marmittedei giganti delle Orobietesto e foto di Anna Fusco e Denis Pianetti, Corponove([email protected]), 397 pagine, 38 euro

ALTA VIA SCIALPINISTICADELL’ALPINISMO CENTRALELa nuova guida è patrocinata dallaSezione Isola del Gran Sasso ePietracamela, dalla Regione

Abruzzo e dai Parchi Nazionali deiMonti Sibillini, Gran Sasso/Laga,Maiella e di Abruzzo, Lazio eMolise, nonché dal ParcoRegionale Sirente Velino.di Luca Mazzoleni e AngeloGrilli, Porzi ed., Perugia, 256 pagine, 20 euro

MAIOLO BLOC & WALLGuida all’arrampicata sulla roccadi Majoletto (Rimini)di Giovanni Renzi([email protected]) e StefanoMilandri, 48 pagine, 8 euro

LE NEVI DEL MARGUAREIS40 Itinerari di scialpinismo in VallePesio (CN) con foto a colori,cartine, dati tecnici, e indicazionisull’eventuale rischio valanghivo.Oltre alle gite più classiche, comela Bisalta o i Canaloni delMarguareis, sono descritte ancheescursioni meno note di Renzo Dirienzi([email protected]). Edizioni Primalpe, Cuneo. 216 pagine, 16 euro.

LAGORAI – SCIALPINISMOD’AVVENTURAItinerari ad anello e in traversata di Alessandro Beber([email protected]),Ed.Tappeiner AG di Lana (BZ),196 pagine, 19,90 euro

FALESIE E VIE MODERNE A VARESE E CANTON TICINOVecchie e nuove falesie e itinerari a più tiridi Davide Mazzucchelli, VersanteSud, 432 pagine, 29,50 euro

Cosa c’è di nuovo

Nelle pagine dellaRivista del CAI lerecensioni dei libri dimontagna più attuali e interessanti

BOOKSHOP

Dal 2005 www.montagna.ecstore.it è una libreria on line specializzata inlibri di montagna: non solo libri relativi alle attività più praticate comeescursionismo, arrampicata, MTB e sci alpinismo ma anche pubblica-zioni relative a settori meno commerciali come speleologia, canyoning,cascate di ghiaccio e trail running. La libreria si propone anche comevetrina e canale di distribuzione per piccoli editori, gruppi e associazio-ni che non hanno la struttura per curare la gestione degli ordini e la logi-stica delle spedizioni.

PPiiùù vveenndduuttii1) “Il corridore” di Paolo Casalis e Stefano Scarafia (Bodìà), DVD - 52

min, 15 euro2) “Freeride in Lombardia” di Giuliano Bordoni e Paolo Marazzi

(Versante Sud), 160 pag, 25 euro3) “Soccorso su roccia: tecniche di base”. Scuola Nazionale Tecnici

Soccorso Alpino (CNSAS), 272 pag, 45 euro

CCoonnssiigglliiaattii1) “Il tempo in montagna” di Giovanni Kappenberger e Jochen

Kerkmann (Zanichelli), 264 pag, 33 euro2) “Gps: guida satellitare per l’outdoor” di Massimo D’Eramo,

Massimo Ravara, Luca Sannazzari (Hoepli), 322 pag, 22,40 euro3) “Naica, la grotta dei cristalli” di Dufetel Dominique, Le Goff Christine

(GA&A Productions), DVD - 82 min, 15 euro

HITPARADELa montagna in libreria

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 15

PERIODICI ALP Il numero 269 è all’insegna delfreddo e della neve. Simone Morosi racconta dopo l’impresainvernale al Gasherbrum IIVivalda, 6,50 euro

TESTIMONIANZEIL DESERTO DEI NON CREDENTIDiario di viaggio nel Negev, un deserto roccioso pococonosciuto dagli italiani mafrequentatissimo dagli israeliani,che hanno tracciato un’infinità disentieri anche attrezzati e sempre ben segnalatidi Paolo Paci. San PaoloEdizioni, 186 pagine, 13 euro

FALCO… DARIO, FABRIZIO,MARCO, STEFANOCon un esemplare corredod’immagini, omaggioall’equipaggio dell’elicottero“Falco” (SUEM di Belluno)precipitato nel 2009. Nelle noteconclusive di Fabio Bristot“Rufus”, presidente del Soccorsoalpino delle Dolomiti Bellunesi,

un’analisi delle normative semprepiù restrittive in questo servizio dieccellenza “che non sono peraltrosempre giustificate da motivilegati alla sicurezza”di Fabio Bristot “Rufus” e Gianni Mezzomo, a cura della2a Zona Delegazione Dolomitibellunesi del CNSAS, 136 pagine formato 29x21 cm

I PASCOLI DEL SOLEL’alpinismo dell’abate valdostanoJoseph-Marie Henry (1870-1948):una serie di avventure d’altritempi raccontate con stile ironicoe appassionato. Introduzione diDante Colli dell’Abate Henry, Club AlpinoItaliano, collana “I pionieri”, 278 pagine, 24 euro

MI CHIAMAVANO BANANA FINGERSAutobiografia di colui che nel1979 è stato il più famosoarrampicatore della Gran Bretagna.Vie come Lord of the Flies eStrawberries erano all’avanguardiamondiale al tempo, e sono ancora

considerate sfide estremedi Ron Fawcett. Versante Sud,280 pagine, 19 euro

CONTARE I PASSIOttocento chilometri a piedi.

Destinazione Santiago de Composteladi Carla De Bernardi, Mursia(www.mursia.com), 304pagine, 17 euro

IL TEMPO CHE TORNAIn dieci capitoli con lapresentazione di Dante Colli,la personalità del profeta della“lotta con l’Alpe” Guido Rey (1861-1935). Un classico riproposto inedizione anastaticadi Guido Rey, Club AlpinoItaliano, collana “I pionieri”,172 pagine, 22 euro

DOVE VA IL VENTO QUANDO NON SOFFIAIdealmente diviso in tre parti (la fase di preparazione, l’assaltovittorioso e solitario alla vetta, il ritorno), il libro raccontal’avventura al Gasherbrum II (8035 m) dell’alpinista triestino

Dusan Jelincicdi Dusan Jelincic, prefazione di Nives Meroi, Vivalda editori, I Licheni, 336 pagine, 24 euro

UN’ASCESA AL MONTE TRESEROL’esperienza alpinistica di EmilioBignami Sormani, capodell’Ufficio tecnico del Municipiodi Milano, recuperata dalBollettino del Club Alpino Italiano,1874, pagg. 456-460A cura di Raffaele Occhi([email protected]),strenna natalizia in 40 esemplari,9 pagine

MANUALISCIALPINISMODopo l’edizione del 1992 e quella del 2005, entrambeesaurite, la terza ristampa delvolume contiene gli ultimi aggiornamenti sugliapparecchi ARTVA e i recentisviluppi delle tecnologie diricezione a tre antenne con “marcatura” del travoltoAutori vari, collana “I manualidel Club Alpino Italiano”, 472 pagine, soci 20 euro, non soci 30 euro �

Edicola

Occitania, che passione

Meridiani Montagne, bimestrale edito da EditorialeDomus, è in edicola con un numero interamentededicato alle Alpi Occitane. Due straordinarie iniziative

rendono ancora più esclusivo questo numero. Insieme con ilgiornale i lettori possono infatti richiedere il dvd “Il vento fa ilsuo giro”, il film di Giorgio Diritti candidato a 5 David diDonatello e 4 Nastri d’Argento che ha dato voce proprio alleAlpi Occitane ed è diventato un fenomeno di successo delcinema italiano. Il dvd è acquistabile a 4,50 euro più il prezzodella rivista (12 euro complessivi). Inoltre con questo numero siinaugura la speciale collaborazione tra Meridiani Montagne eGarmin grazie alla quale i lettori, che da sempre ricevono inomaggio la carta geografica cartacea, possono anchescaricare di volta in volta una selezione di cartografie in formatoCustomMaps. Questo mese in esclusiva la cartografia dell’areadi Rocca la Meja e il Monte Orserot (www.garmin.it/meridia-nimontagne). Un numero importante quindi con cui MeridianiMontagne rende omaggio a un territorio magico, solitario ericchissimo di opportunità: dallo scialpinismo (un vero Eden peri raid tra rifugio e rifugio) ai lunghi anelli di trekking, fino allearrampicate sulle storiche muraglie di quarzite della RoccaCastello-Provenzale.

Un viaggio tra gli itinerari delle valli Stura e Varaita. Il tuttocontaminato dalla cultura occitana con riferimenti alla cucina,alla tradizione linguistica e anche alla scatenatissima musicache in questi anni ha portato alla ribalta nazionale piccole band– per esempio i Lou Dalfin - che mischiano sonorità medievalia ritmi rock.

Ai ragazzi che abbiano compiutootto anni è dedicato unaffascinante libro di Editoriale

Scienza (tel 040 364810, fax 040364909 - www.editorialescienza.it)intitolato “Mini Darwin, un’avventurasui vulcani” (128 pagine, 13,90 euro).Curato da Paola Catapano e SimonaCerrato, racconta come un gruppo dipiccoli scienziati vadano allascoperta dei vulcani italiani: ildistruttivo Vesuvio, il bellissimo ededucatissimo Stromboli (eruttasempre, in media ogni venti minuticirca, ma senza fare troppi danni),Vulcano che ha dato il nome a tutti ivulcani e infine il vulcano piùgrande d’Europa, il maestoso Etna. A bordo del veliero Adriatica dei Velisti per Caso, i ragazzi sonoaccompagnati dai vulcanologi dell’Istituto Nazionale diGeofisica e Vulcanologia (INGV). Spiegazioni chiare e schededettagliate aiutano a capire concetti complessi e affascinanti:come nascono i vulcani, quanti tipi di vulcani esistono,cos’è unacaldera, cosa sono i Campi Flegrei, perché c’è sempre puzza dizolfo vicino ai vulcani…

Libri per aquilotti

I vulcani raccontati dai ragazzi

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16 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Il lettore desideroso di poter vivere in unambiente quanto più integro possibile,raramente ha conoscenza approfonditadei vari trattati o convenzioni; quando

però ne trova riferimento o citazione in variarticoli, su questa rivista o altrove, percepi-sce intuitivamente che sono “cosa buona”,hanno validi proponimenti di tutela, indica-no strade virtuose e tutto ciò induce a sen-tirsi veramente al riparo, quasi fossero unavera e propria barriera contro le pratichespeculative “mangia-inquina territorio”.Così nell’articolo “Un modello da seguire”dello Scarpone di novembre 2010 (pag.5)apprendiamo con entusiasmo che la SAT sicandida sempre più a essere custode del-l’ambiente alpino oggi tanto minacciato...dal no agli impianti sciistici in val Jumelafino alle dure critiche sul collegamentoFolgaria – Lastebasse. Troviamo spesso rife-rimenti alla Convenzione delle Alpi, allaCommissione Internazionale per laProtezione delle Alpi (CIPRA), alla Carta diMoena, agli interventi del Comitato scienti-fico e alle Dolomiti Patrimonio dell’Umanitàsotto l’ala protrettrice dell’Unesco. La paro-la “sostenibilità” è sulla bocca di tutti, quasibastasse pronunciarla per pulire il mondo.

Ben presto, purtroppo, i facili entusiasmisono chiamati al ridimensionamento se nona svanire del tutto: apprendiamo che mentresui giornali ferve lo scambio di polemiche, ipiloni dei nuovi impianti di Folgaria, anchese ancora fermi, sono già lì, abeti e larici giàtagliati. Non tarda poi ad arrivare via inter-net la celebrazione di Pejo 3000: la nuovafunivia, la più alta del Trentino, arriva fino a3000 metri, là dove si era dismesso un vec-chio e piccolo impianto che giungeva fino a2800 metri. Come accade di regola in edili-zia, laddove giaceva una catapecchia lascia-ta in sempre maggior degrado, fin quasi ascomparire, oggi sorge un condominio; maiaccade che un posto lasciato finalmentelibero possa ritornare alla natura!

Ancora: Scarpone di dicembre 2010

(pag.18), la Carta delle Apuane nasce da unasituazione ormai insostenibile, testimoniatadal film “Aut Out” - chi vede quel film nonpuò che diventare un difensore delle nostreAlpi - ma nessuno potrà mai rigenerare ilterritorio consumato.

In ultima analisi tutte queste virtuose asso-ciazioni, le convenzioni, i trattati appaionopiù forti, persuasivi, condizionanti la politi-ca, di quanto in verità non siano.

Senza fare “comunella” per imporre a poli-tici e media una “massa critica” maggior-mente condizionante, difficilmente riuscire-mo a tenere efficacemente lontane le peg-giori speculazioni ambientali di cui vannogolosi il potere economico e quello politico,con la doppia beffa di trovare gli stessi sog-getti politici che dispensano plausi e sorrisia questo o quel convegno sull’ambiente alpi-no.

Apprendiamo che la Comunità Europeasconsiglia vivamente di costruire inceneri-tori nelle vallate alpine e ultimamente li stamettendo al bando a priori, la legislazioneitaliana classifica tali impianti come “insalu-bri di 1° livello”, recenti studi medico-scien-tifici in Francia dimostrano la diretta corre-lazione con l’aumento di ogni tipo di tumo-re nel raggio di 20 km dall’impianto, eppurein Val d’Adige stanno costruendo il secondoinceneritore di Bolzano e nulla sembrapoter scalfire il muro di gomma della politi-ca trentina, cieca di fronte alle valide,migliori e già funzionanti (in Europa ed inItalia, a Vedelago, Ponte delle Alpi, Tergu)soluzioni alternative al problema rifiuti. Inche modo si occupano di questo laConvenzione delle Alpi, la CIPRA, il proto-collo che celebra le Dolomiti Patrimoniodell’Umanità, la Carta di Moena?

Non è colpa del CAI, né di tutti i soggettisinceramente desiderosi di mantenere“incontaminato” l’ambiente montano nellospecifico e l’ambiente in generale: semplice-mente e drammaticamente viviamo in unperiodo storico in cui la politica è partico-larmente aggressiva, plaude scaltramente aibei discorsi di ecologia per poi servire, indirezione opposta, il potere economico,snobbando sempre e comunque gli appellidei cittadini. Si tratta quindi di interrogarsisu come rendere maggiormente incisive levarie azioni di tutela per evitare che riman-gano solo parole sulla carta.

Si portino avanti con un’azione unica,coordinata e “pesante” le proposte/richiestedi coloro che veramente vedono nella tutelaambientale, ad ogni livello, la sola stradaper la SOSTENIBILITA’, diversamente da

quelli che l’hanno sempre e solo sulle lab-bra, ma alla fine ci fanno trovare sotto ilnaso l’ennesimo inceneritore, l’ennesimafunivia, l’ennesima cava di marmo. Si sotto-ponga l’argomento ai 50 parlamentari già“Amici della montagna” (Scarpone di gen-naio 2011, pag. 4) chiedendo loro di attuareazioni concrete di tutela ambientale nellerispettive sedi politiche; si mettano in risal-to queste tematiche durante gli eventi più“mediatici” quali il TrentoFilmfestival esimili; corriamo il rischio di poter vedere lamontagna incontaminata solamente nei filmormai datati.

RRoobbeerrttoo DDeemmaattttèèSezione SAT di Trento

La lettera del signor Roberto Dematté sol-leva problemi reali, su cui è utile soffer-marsi e confrontarsi. Il tema centrale dellasua lettera è, sostanzialmente, che trattati,convenzioni e politiche volte alla tutela delterritorio sono “belli e rassicuranti”, masolo a parole. La realtà che viviamo quoti-dianamente è, invece, un’altra. In effetti,trattati e convenzioni, così come le leggi ingenerale, sono una condizione necessariaper tutelare ambiente e territorio, ma pur-troppo non anche una condizione suffi-ciente. Occorre anche attuarli, applicarli erispettarli. In relazione ai temi ambienta-li, questo è ancora più fondamentale.Perché a differenza di altri interessi, l’am-biente “non ha voce”. E’ un handicap checomporta due tipi di effetti. Il primo èsulla qualità delle leggi, che tendono spessoa essere generiche, interpretabili, blande ocomunque atte a lasciare la porta aperta aeccezioni (politiche e decisioni “ad hoc”) eripensamenti. Tipicamente, le normativeambientali iniziano con preamboli digrande efficacia linguistica, fanno riferi-mento ad alti principi di “sviluppo soste-nibile” e di “armonia fra interessi econo-mici e interessi ambientali”. Ma poi, scor-rendo il testo della legge, si scopre che ildiavolo sta nei dettagli.

Il secondo effetto si ha sul controllo del-l’attuazione delle leggi. Vi sono normativerispetto alle quali troviamo una o più cate-gorie di portatori di interessi che fannopressione perché queste siano applicate.Nell’ambito delle leggi sulla concorrenza,ad esempio, la violazione di una norma fascattare - da parte delle imprese stesse chesi vedono danneggiate - ricorsi, proteste,investigazioni, esposti che portano adazioni giudiziarie. In ambito ambientalequesto avviene solo (e purtroppo neanche

Strategie Proposte per un’azione più incisiva

Occorre fare “massa critica”Trattati, convenzioni, carte,manifesti, quanto sono efficaci?Forse bisogna fare di più. Questo il tema proposto dal socio RobertoDematté della SAT di Trento in unalettera che volentieri pubblichiamoinsieme con una messa a punto diMarco Onida, segretario dellaConvenzione delle Alpi, chiamatain causa dal lettore.

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 17

sempre), per iniziativa delle autorità pub-bliche, e solo se si configura un illecito oun reato.

L’effetto di questi due fattori combinati èche è più difficile difendere gli interessidell’ambiente e del territorio. Le ONGambientali, che dell’ambiente dovrebberoessere la voce, nella stragrande maggio-ranza dei casi non riescono ad incidere.Succede a volte anche che preferiscano non“mettersi contro”. Più le scelte vengonoeffettuate a livello locale, più alto è ilrischio che gli interessi economici, spessoprivati, prevalgano su quelli dell’ambiente,per natura collettivi. Perché gli ammini-stratori puntano alla riconferma del pro-prio mandato, e difficilmente pensano diottenere questo risultato ergendosi a pala-dini degli interessi diffusi. È per questoche per tutelare l’ambiente e il territoriooccorrono anche leggi chiare ed efficaciproveniente dai livelli di Governance supe-riori (come quello europeo e quello nazio-nale) che tengano conto delle realtà localieffettive (il che purtroppo non sempreavviene).

Non a caso le normative ambientali piùefficaci sono proprio quelle (anche locali)che fanno riferimento a disposizioni oprincipi comunitari. Volere invece avere“mani totalmente libere” in nome dell’au-tonomia decisionale comporta anche deirischi: la dissoluzione del Parco Nazionaledello Stelvio ne è l’esempio.

Vi sono poi problematiche che possiamodefinire di natura socio-culturale. Chiinveste in progetti che impattano sul terri-torio, raramente soffre di persona per leconseguenze dell’impatto ambientale cheha contribuito a causare. Perché o non vivein quel luogo, oppure ha i mezzi e la pos-sibilitá di godere di altri ambienti incon-taminati.

Per tornare a trattati e convenzioni: lapossibilità di renderli “belli e rassicuran-ti”, e non solo a parole, c’é. Per quantoriguarda la Convenzione delle Alpi, inAustria più di un progetto (compresiimpianti di risalita) non è stato autoriz-zato per incompatibilità con le sue dispo-sizioni, che in questo Paese dal 2002 sono“direttamente applicabili” (mentre inItalia non si sono ancora nemmeno statiratificati i protocolli). Affinché un trattatosia “bello e rassicurante” occorre quindidargli attuazione. In Italia, anche se alcu-ni protocolli della Convenzione delle Alpi,ratificati dall’UE, sono formalmente già“legge”, senza la ratifica da parte delnostro Parlamento e il conseguente coin-volgimento degli enti territoriali, sonodestinati a rimanere lettera morta.

Il signor Dematté suggerisce poi unmigliore coordinamento fra i portatori diinteressi ambientali. La “comunella” puòeffettivamente aiutare a raggiungere unamassa critica maggiormente condizionan-te, questo sì, ma ritengo che il nodo dellaquestione resti sempre quello della scarsaefficacia delle normative (e relativa attua-zione). Inoltre, l’alto tasso di provinciali-smo e litigiosità che regna nel nostro Paesenon aiuta: capita a volte persino che leONG ambientali assumano posizioni dia-metralmente opposte, quasi a voler meglio“emergere” come entità individuali.

La differenza fra proclami e azioni èmolto visibile a proposito degli incenerito-ri di rifiuti – tema sollevato dal signorDematté e che meriterebbe molto più spa-zio, dato che è difficile affrontarlo in pocherighe.

Proviamo a farlo paragonando il nostroterritorio con un lavandino che straripa(appunto, di rifiuti). Invece che chiudere-anche di poco - il rubinetto, limitandol’apporto di rifiuti (che altro non sono chenon prodotti immessi sul mercato, consu-mati in un tempo che va da pochi minuti,per gli imballaggi a pochi anni, per i beni“durevoli”), adattando gli stili di vita, evi-tando di acquistare una pila di 5 cm in unimballaggio di 50, che ha la sola funzionedi essere appeso più facilmente allo scaffa-le del supermercato, riutilizzando, rici-clando; ci ostiniamo a voler allargare ilforo di uscita. Così facendo non ci accor-giamo che la fognatura finisce per esonda-re e contaminare l’aquedotto, e ci ritrovia-mo a bere quello che abbiamo buttato. Inquesto le leggi possono aiutare, ma nonsopperire alla mancanza di buon senso. Ilpiù grande inceneritore d’Europa, quellodi Brescia, è stato oggetto nel 2007 di con-danna da parte della Corte Europea diGiustizia, perché lo si è ampliato senzafare le obbligatorie valutazioni di impattoambientale. C’è stata la condanna, ma c’èanche l’inceneritore, che ostacola le raccol-te differenziate. Vi è poi una “trappola tec-nologica” della quale la politica è facilepreda: basta che un impianto sia tecnolo-gicamente innovativo, più avanzato diuno già esistente, perché la sua realizza-zione sia percepita dalla politica comequasi inevitabile: la scelta è fra tipi diimpianti, ma l’opzione “zero” (se l’im-pianto sia veramente necessario) passa insecondo piano. I politici e gli amministra-tori tendono quasi sempre a “inseguire” leopzioni tecnologiche. E’ quello che sta suc-cedendo con alcuni progetti di impianti diproduzione di energia nelle Alpi: vannorealizzati “perché sono di ultima genera-

zione”, quasi che compromettere così ilpaesaggio sia un obbligo. Non si pensa cheriducendo gli sprechi nei consumi sipotrebbe tranquillamente fare a meno dinuovi impianti.

Incalza, il signor Dematté, a propositodella politica che fa bei discorsi e poi va indirezione opposta. È, purtroppo, assaivero. Capita spesso sentire i sindacilamentarsi dei “lacci” posti delle normati-ve! Su questo si può solo auspicare che ildiritto tolga spazio alla politica. Vi sonocose che devono essere sottratte alle sceltedegli amministratori, anche se democrati-camente eletti.

Infine, a proposito dell’idea di sottoporrel’argomento a 50 parlamentari del gruppoGAM, temo che il signor Dematté ne reste-rebbe deluso: basta andare a leggere gliordini del giorno e i resoconti delle riunio-ni di questo gruppo negli ultimi due anni.

Di ratifica dei protocolli dellaConvenzione delle Alpi se ne è parlato unasola volta, senza alcuna conseguenza pra-tica. Non è qui che l’ambiente e il territoriodi montagna troveranno, almeno in questafase, i preziosi alleati che cercano.

MMaarrccoo OOnniiddaaSegretario generale

della Convenzione delle [email protected] - www.alpconv.org

Sezioni storiche

Quando la SAF aderì alla CAEN

Aprecisazione dell’articolo diFrancesco Micelli e SebastianoParmegiani “Udine e la SAF “

comparso sul numero di febbraio, nonè esatto che nel 1929 il CAI fosse giàdiventato Centro Alpinistico Italiano: lodivenne quasi dieci anni più tardi, nel1938. Per amor della storia, inoltre,vorrei ricordare che prima di confluirenel CAI, la SAF faceva parte dellaCAEN acronimo di ConfederazioneAlpinistica ed EscursionisticaNazionale fondata nel 1923 con sede aTorino. Una curiosità. Nel 1925, oltrealla SAF(524 soci) alla CAEN aderivaanche la SUCAI, estromessa dal CAIproprio in quell’anno (2100 soci),l’ASCI (Associazione ScautisticaCattolica Italiana (9000 Soci), la UOEI(Unione Operaia Escursionisti Italianicon la bellezza di 20.000 soci), e altreassociazioni minori come il ClubEscursionisti Napoletani e il ClubAlpino Siciliano.

Alessandro Marchiorri [email protected]

Sezione di Modena

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18 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Il 28 aprile 2010 la Camera dei deputati ha approvato un emenda-mento, presentato dall’onorevole Erminio Quartiani, durante laconversione del Decreto legge 25.03.10 n. 40. E’ stato così istitui-to un Fondo “finalizzato all’efficientamento del parco dei genera-

tori di energia elettrica prodotta nei rifugi di montagna - rientrantinelle categorie C, D e E - generata da pannelli solari, aerogeneratori,piccoli gruppi elettrogeni, piccole centraline idroelettriche, impiantifotovoltaici, gruppi elettrogeni funzionanti a gas metano biologico,con potenza elettrica non superiore a 30 KW” (per avviare le proce-dure vedere a p. 31 il comunicato del vice presidente generale EttoreBorsetti). Il Fondo ha una dotazione di un milione di euro per cia-scuno degli anni 2010 e 2011. Le modalità di erogazione dei contribu-ti devono essere stabilite mediante un decreto non regolamentare delministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministrodell’Economia e delle finanze e con il ministro dell’Ambiente.

Siamo in presenza di un provvedimento governativo decisamentecontrocorrente rispetto agli usuali criteri di assegnazione delle risor-se pubbliche che vedono la montagna nel ruolo di cenerentola.All’onorevole Quartiani, presidente del Gruppo parlamentare amicidella montagna, ideatore e promotore del provvedimento, chiediamoquale sia stata l’origine di questa sua iniziativa.

“Come presidente del GAM”, spiega il parlamentare, “rientra neimiei doveri e in quelli del Gruppo amici della montagna, cercare dirisolvere i numerosi problemi che affliggono la montagna, anche pro-muovendo disegni di legge ad hoc e emendamenti a quelli in discus-sione. A questo fine sono frequenti i contatti con il CAI centrale e consingole sezioni. Così quando la Sezione di Milano mi ha segnalato chel’Agenzia delle dogane aveva intrapreso un’azione per richiedere ilpagamento delle accise dovute per la produzione di energia elettricaper autoconsumo effettuata in un rifugio alpino di loro proprietà misono interessato alla cosa. Le accise erano dovute, in quanto la nor-mativa vigente fino 2007, che esentava i rifugi alpini dal pagamento,era stata modificata nel maggio di quell’anno includendo anche i rifu-gi. Il punto era che le procedure per incassare poche decine di euroerano defatiganti e il loro costo certamente superiore all’incasso.

Oltre a ciò non si capiva perché imporre questo balzello ai rifugialpini, aziende con finalità sociali la cui attività andrebbe inveceincentivata economicamente dato che favoriscono la frequentazionedella montagna, offrendo i loro servizi anche a chi non è socio delCAI. D’accordo con il GAM decisi quindi di presentare un emenda-mento al primo provvedimento in discussione idoneo allo scopo, conl’obiettivo di esentare i rifugi dal pagamento delle accise. Purtroppo,nonostante l’emendamento fosse bipartisan, non venne approvatoper pochi voti, anche perché alcuni colleghi di maggioranza iscritti alGAM si dichiararono contrari all’emendamento e d’accordo con ilparere contrario del Governo, motivando il voto negativo anche conil fatto che era in preparazione un provvedimento quadro in favoredella montagna, che avrebbe risolto numerosi problemi. Deluso, nonmi sono certamente rassegnato alla sconfitta.”

QQuuaannddoo aalllloorraa hhaa iinnttrraavviissttoo llaa ppoossssiibbiilliittàà ddii uunnaa nnuuoovvaa iinnii--zziiaattiivvaa ppaarrllaammeennttaarree aa ffaavvoorree ddeeii rriiffuuggii??

“Quando è arrivato in discussione il cosiddetto Decreto incentivi

(DL n 40/10) è emersa la possibilitàdi inserirvi un fondo destinato alfinanziamento di piccoli impiantiper la produzione di energia elettri-ca nei rifugi alpini. Un provvedi-mento di questo genere avrebbeconsentito di produrre energia inmodo più rispettoso dell’ambiente,riducendo le emissioni inquinanti,con un costo di esercizio inferiore aquello attuale. Bisognava però aiutare i proprietari (le sezioni del CAIe i privati) ad affrontare gli investimenti necessari. Il provvedimento,proposto su iniziativa mia e dei parlamentari del GAM è stato questavolta approvato, anche se senza le dimensioni che avremmo deside-rato. L’importo assegnato di un milione di euro l’anno per due annidovrebbe tuttavia essere sufficiente a indurre una ripresa delle ini-ziative in numerosi rifugi”.

IIll pprroovvvveeddiimmeennttoo èè ssttaattoo aapppprroovvaattoo ddiieeccii mmeessii ffaa:: aa cchhee ppuunnttoossiiaammoo ccoonn llaa ssuuaa ccoonnccrreettaa aapppplliiccaazziioonnee??

“Purtroppo le solite lungaggini burocratiche hanno fatto sì che almomento in cui stiamo parlando, il decreto attuativo non è ancorastato emanato dal ministero competente. Fortunatamente, viste lescarse risorse a disposizione della montagna, i soldi stanziati per il2010 non sono andati persi e quindi saranno recuperati e assegnatiquando la norma diventerà attiva, cioè quando il decreto sarà statoemanato. È però importante sollecitare i ministeri interessati, e inparticolare quello per lo Sviluppo economico, perché il decretovenga emanato rapidamente”.

CChhee ccoossaa ppoossssoonnoo ffaarree llee sseezziioonnii iinntteerreessssaattee ppeerrcchhéé llee pprrooccee--dduurree vveennggaannoo aacccceelleerraattee??

“Se quando le sezioni leggeranno queste righe il decreto non ci saràancora, é fondamentale che le sezioni interessate si rivolgano alMinistero per lo sviluppo (Direzione per gli incentivi) manifestandoconcretamente il loro interesse per progetti e realizzazioni, anche incorso, riguardanti i generatori di energia elettrica nei rifugi, e alle-gando il progetto che vorrebbero venisse finanziato, indicando l’im-porto dei lavori che si chiede di finanziare. È importante, cioè, chesia formalizzato l’interesse delle sezioni a partecipare all’assegna-zione”.

AAnncchhee ssee nnoonn ssoonnoo aannccoorraa ssttaattee ddeeffiinniittee llee pprroocceedduurree ppeerr ll’’ee--rrooggaazziioonnee ddeeii ffoonnddii aaii pprrooggeettttii cchhee aabbbbiiaannoo ccaarraatttteerriissttiicchhee iiddoo--nneeee,, èè ppoossssiibbiillee aannttiicciippaarree qquuaallcchhee iinnddiiccaazziioonnee iinn mmeerriittoo??

“Non ho informazioni precise su questo aspetto perché il ministerocompetente non ne ha ancora fornite. Mi auguro una procedura il piùpossibile semplice che consenta alle sezioni di ricevere tempestiva-mente il contributo in modo che possano rapidamente procedere coni lavori: a questo fine, ad esempio, un’autocertificazione del respon-sabile della sezione, che si assume la responsabilità formale dell’uti-lizzo dei fondi secondo quanto dichiarato nel progetto, potrebbeessere sufficiente per mettere in moto la procedura. Naturalmente alavori eseguiti ci dovranno essere i controlli, eseguiti dal ministero oaffidati a un ente terzo, che certifichi l’avvenuta esecuzione dei lavo-ri. Circa i tempi posso solo formulare l’augurio che siano compatibi-li con l’inizio della stagione estiva, in modo che sia possibile dare ini-zio ai lavori con la bella stagione. Non vorrei che una assegnazionedei contributi in autunno o addirittura alle soglie dell’inverno costrin-gesse a perdere un altro anno”.

CCaarrlloo LLuucciioonniiSezione di Milano

Rifugi alpini Il Fondo per il miglioramento dei generatori

Su questo provvedimento del Governo Carlo Lucioni intervista l’ideatore e promotoreErminio Quartiani (nella foto), presidente deiparlamentari amici della montagna

Energia senza balzelli

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Benvenuti!La Valle Umbra, tra il Monteluco, i Monti Martani

fino al Monte Subasio e la Valnerina sino airilievi dei Monti del Parco nazionale dei Sibillini,

rappresenta a pieno titolo il “cuore verde d’Italia”. E’in tale contesto che il Club Alpino Italiano si estese inUmbria con la costituzione della Sezione di Perugianel 1875 e di Spoleto nel 1884, cui seguirono poi quelledi Terni, Foligno, Città di Castello, Gubbio, GualdoTadino e la neonata Sottosezione di Orvieto che, adoggi, vantano complessivamente oltre 3.000 soci.

La bellezza del paesaggio umbro è disponibile in ognistagione: boschi, eremi, siti archeologici, chiese,rocche e sentieri si lasciano avvicinare anche nelle piùfredde e rigide giornate invernali.

L’Umbria è una Città-Regione, docile e lontana dagliechi della civiltà moderna; ovunque l’ambiente mostratratti dolci e sottili anche nelle sue vette più elevate. Ingran parte incontaminato, il territorio propone ancoroggi le linee del “Francescanesimo”.

Per conoscerlo meglio, per viverlo come lo hannovissuto i grandi Santi e per scoprirlo poco a pocobasta camminare piano usando scarpe adatte alle“pietre” ed “all’arte”.

A tutti gli amici delegati l’augurio di un buonsoggiorno.

PPaaoolloo VVaannddoonneePresidente della Sezione di Spoleto

Per informazioniSezione di Spoleto, piazzale Polvani, 8 – 06049 Spoleto (PG) tel 0743.220433 - fax 0743.220433 - 338 7879432 - 334 6191859Email: [email protected] Sito web: www.caispoleto.it

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20 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Gli eventiIl CAI per la cittàVenerdì 20 maggio, alle ore 19.00, presso Palazzo Mauri, sede storica dellaBiblioteca di Spoleto - “G.Carducci”, sarà inaugurata una nuova sezionededicata alla “Montagna”.L’evento, che rappresenta un elemento distintivo dell’operato della sezionedi Spoleto del Club Alpino Italiano, si è reso possibile grazie alla donazio-ne, da parte del socio Dott. Tommaso Gozzetti, di un cospicuo “fondo libra-rio” dedicato alla montagna. Il fondo, composto da oltre 3500 pubblicazioni suddivise tra enciclopedie,saggi, riviste, manuali tecnici e carte topografiche può vantare, tra l’altro, laraccolta completa del Bollettino del Club Alpino Italiano (dal 1865) edella Rivista del CAI (dal 1882).

Trekking urbano a SpoletoPer intrattenere gli accompagnatori dei delegati C.A.I. durante i lavo-ri dell’Assemblea, la Sezione di Spoleto ha organizzato per la giorna-ta di domenica 22 maggio 2011:

- un itinerario turistico-culturale per la visita dei principali monu-menti della città ed al “Museo Nazionale del Ducato di Spoleto”presso la Rocca Albornoziana.

- escursione nell’area del “Monteluco”.

Informazioni più dettagliate saranno fornite al momento della prenotazione presso la segreteria dell’Assemblea.

Di scena il grande alpinismoI lavori dell’Assemblea nazionale si aprono come di consueto con ilsaluto degli ospiti e la nomina del presidente dell’assemblea e degliscrutatori. In questa prima giornata dei lavori il cerimoniale prevedeanche un appuntamento con il grande alpinismo: la consegna delRiconoscimento Paolo Consiglio del Club Alpino Italiano riservato allespedizioni extraeuropee. Spetta all’Accademico il compito di indivi-duare e segnalare una o più spedizioni svolgendo un lavoro di ricercasulla cronaca alpinistica, attraverso la stampa, la rete e i media in gene-rale, per individuare le esperienze più interessanti sotto l’aspetto tecnico, di ricerca e originalità. In base al rego-lamento, nella valutazione per il riconoscimento si tiene conto del carattere esplorativo dell’impresa, della infor-mazione al Cisdae (Centro italiano studio e documentazione attività extraeuropee) e di eventuali ricerche scien-tifiche. È considerato essenziale avere condotto la spedizione nel pieno rispetto dei luoghi attraversati e dellamontagna salita. Nella seconda giornata l’attenzione si concentra, com’è logico, sulla relazione morale del pre-sidente generale in merito allo stato del Club Alpino Italiano e sul bilancio d’esercizio. Sul prossimo numero delnotiziario, in maggio, il programma completo delle due giornate e l’ordine del giorno che verrà anticipato sulsito www.cai.it appena sarà definito in ogni particolare.

Palazzo Mauri - Spoleto

Il Duomo di Spoleto

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CON SPOLETO - Consorzio Operatori TuristiciPiazza della Libertà, 7 - 06049 Spoleto (PG)Tel. 0743 220773 Fax 0743 202027

Sito web: www.conspoleto.com e-mail: [email protected]

Data:

Nome: Cognome: Telefono fisso: Cellulare: Fax: e-mail:

SEZIONE CAI di:

n. …..... camera/e singola/e n. …..... camera/e dus (doppia uso singola)

n. …..... camera/e doppia/e n. …..... camera/e matrimoniale/i

n. …..... camera/e tripla/e n. …..... camera/e quadrupla/e

Residenza d'epoca / Hotel 4 stelle: singola: 60,00 dus: 70,00 doppia: 100,00 tripla: 120,00 quadrupla: 140,00 Hotel 3 stelle: singola: 50,00 dus: 60,00 doppia: 80,00 tripla: 90,00 quadrupla: 100,00 Hotel 2 stelle: singola 40,00 dus: 50,00 doppia: 60,00 tripla: 70,00 quadrupla: 80,00

Le suddette tariffe si intendono a camera al giorno con trattamento B&B CARTA DI CREDITO

NOME: ___________________________ COGNOME ___________________________

TIPO CARTA: ___________________________ N.: ___________________________ SCADENZA: ___________________________ CVV: ___________________________

bonifico bancario all'hotel (alla conferma della prenotazione forniremo tutti i dati)

vaglia postale all'hotel (alla conferma della prenotazione forniremo tutti i dati)

MODULO DI PRENOTAZIONE ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI CLUB ALPINO ITALIANO

Spoleto, Chiostro San Nicolò – 21/22 maggio 2011

PRENOTAZIONE ALBERGHIERA

Persona di riferimento:

Nominativi ospiti:

N° Persone: Data di arrivo: Data partenza:

Tipologia e numero di camere:

Tipologia hotel prescelta:

(soggetta a disponibilità)

Garanzia: (selezionare la

modalità prescelta;

se carta di credito

indicare tutti i dati

richiesti)

PRENOTAZIONE PRANZO DEL 22 MAGGIO 2011

Desidero prenotare: n. …..... buoni pasto per il pranzo che si terrà presso la sede dell'Assemblea (Chiostro San Nicolò) Domenica 22 maggio 2011Costo del pranzo: 30,00 a persona da corrispondere alla segreteria CAI allestita presso la sede dell'Assemblea cheprovvederà contestualmente alla consegna dei buoni pasto

Per ovvi motivi organizzativi le Sezioni sono pregate di opzionare i buoni pasto al momento della prenotazione alberghiera.

che provvederà a confermare la prenotazione richiesta sulla base delle disponibilità rimaste

Il presente modulo debitamente compilato va rispedito via fax o mail a:

CON SPOLETO - CONSORZIO OPERATORI TURISTICI DI SPOLETOPiazza della Libertà, 7 - 06049 Spoleto (PG) Italy

Fax: 0743.202027 e-mail: [email protected]

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Come arrivareIn aereo: Aereoporto Internazionale dell’Umbria S. Egidio (distanza da Spoleto 50 km)

In treno: Linea Ferroviaria Ancona/Roma - Stazione Spoleto.

In auto: A1 Napoli/Milano da Nord: uscita Valdichiana; da Sud: uscita Orte. SS Flaminia uscita Spoleto.

La Sezione di Spoleto ringrazia la Società

Il Colle Sant’Elia alle pendici del Monteluco (Rocca Albornoziana e Ponte delle Torri a Spoleto)

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 23

Bellunese, Sandro Neri è uno deipadri “nobili” dell’arrampicata spor-tiva italiana. Per primo, nella secon-da metà degli anni ‘80, seppe defi-

nirne le caratteristiche e i valori educativianalizzandoli nella tesi di laurea in scienzemotorie. Cresciuto sugli strapiombi di Erto,è stato uno dei protagonisti dello storicogruppo dello “zoo di Erto” e fra quelli chehanno maggiormente contribuito allo svi-luppo di questa falesia e di quelle della Valledel Piave. Istruttore FASI, nel 1998, assiemead altri appassionati climber bellunesi, hafondato “Climband”, un’associazione spor-tiva che si propone la corretta promozionedell’arrampicata sportiva sul territorio diBelluno e zone limitrofe, attraverso iniziati-ve e attività quali cura delle falesie, parteci-pazione a eventi sportivi, corsi in struttureartificiali con bambini e ragazzi (dai 6 ai 16anni), collaborazione con l’Ufficio educa-zione fisica dell’Ufficio scolastico provin-ciale di Belluno attraverso attività di psico-motricità e introduzione all’arrampicata inorari scolastici e non, organizzazione deicampionati studenteschi di arrampicata incollaborazione con gli enti preposti.

Responsabile delle attività sportive eorganizzative presso la super strutturaindoor di arrampicata di Silea (Treviso),dopo un incidente che l’ha messo a riposoper qualche mese, Sandro non si è persod’animo e si sta riprendendo alla grande pertornare alle sue passioni: arrampicare einsegnare ad arrampicare.

CCoomm’’èè nnaattaa llaa ttuuaa ppaassssiioonnee ppeerr ll’’aarr--rraammppiiccaattaa??

“Ho cominciato nel 1979. A 16 anni ho con-vinto gli istruttori del primo corso roccia delCAI di Belluno ad accogliermi come parteci-pante, per quanto minorenne. Da allora nonho più smesso! Ricordo che seguivo entusia-sta anche le lunghe lezioni teoriche di nodi emanovre. Le prime volte ero agitato, troppoirruente, perchè non stavo nella pelle al solopensiero di poter scalare”.

ÈÈ ccaammbbiiaattoo iill mmooddoo ddii aapppprroocccciiaarrssiiaallll’’aarrrraammppiiccaattaa rriissppeettttoo aa qquuaannddoo hhaaiiiinniizziiaattoo??

“Quando ho iniziato non esisteva l’arrampi-cata sportiva, ci si allenava in palestra in fun-zione della montagna. Oggi invece i princi-pianti hanno a disposizione diverse opportu-nità. Le differenze di approccio e di ambien-te fra alpinismo e arrampicata sportiva sonoormai assodate, ma non dobbiamo darle perscontate. A volte percepisco un po’ di confu-sione, e mi preoccupo: capita che qualchegiovane, dopo esperienze solo di vie a spit, si

‘lanci’ spavaldo in ambienti impervi.Insomma ho l’impressione che non sempreci si renda conto di come possa essere varial’arrampicata quanto a luoghi, stili, mezzi,storia”.

NNeeggllii aannnnii ‘‘8800 eerrii uunnoo ddeeii ppoocchhii ppuunnttiiddii rriiffeerriimmeennttoo ppeerr ll’’aalllleennaammeennttoo aasseeccccoo……

“Eravamo decisamente dei pionieri. Altravo ci era chiaro il concetto di forza mas-simale e submassimale; ma ho compiuto imiei errori accanendomi per anni a lavora-re con due braccia in forte sovraccarico,consumandomi le vertebre dorsali e i gomi-ti. E ho corso su asfalto per vent’anni,accorgendomi troppo tardi che ero predi-sposto all’artrosi alle anche. Ho cercato diconvivere con i vari acciacchi con pazien-za, facendo tesoro degli errori; negli ultimianni preferisco divertirmi coi boce su qual-che blocco (facile), piuttosto che massa-crarmi di trazioni…”.

LLoo ssttuuddiioo ddeellllee sscciieennzzee mmoottoorriiee qquuaannttoottii hhaa ppeerrmmeessssoo ddii aapppprrooffoonnddiirree llaa tteemmaa--ttiiccaa ddeellll’’aalllleennaammeennttoo??

“Sicuramente mi ha aiutato lo studio deglialtri sport, adattandolo all’arrampicata. Si è‘pescato’ dalla pesistica, considerando però,come nell’acrobatica, che la scalata se nedifferenzia per l’importanza del rapportopeso-potenza. Come pure si sono importatidall’atletica gli aspetti della programmazio-ne e periodizzazione, concetti piuttostosacrificati in quei famosi, fantastici anni‘80!”.

SSeeccoonnddoo ttee,, qquuaallii llee ddiiffffeerreennzzeettrraa iill mmooddoo ddii pprraattiiccaarree ll’’aarrrraammppii--ccaattaa aaii tteemmppii ddeelllloo ssttoorriiccoo ggrruuppppooddii EErrttoo ((CCoorroonnaa,, DDaallll’’OOmmoo,,DDoorrootteeii,, DDeell PPoozzzzoo,, SSttaanncchhiinnaa,,““MMaannoolloo””,, DDee RRoovveerree,, eecccc......)) ee lleeggiioovvaannii ggeenneerraazziioonnii cchhee oorraa vveeddiissoottttoo ggllii sstteessssii ssttrraappiioommbbii??

“A quei tempi sentivamo dentro dinoi, ognuno a modo suo, che stavanascendo qualcosa di nuovo. Oggi ilgioco dell’arrampicata sportiva èormai consolidato, non rimane granche da inventare; ma in comune connoi resta la magia del gesto dello sca-lare, che rimane ugualmente creativonell’espressione della destrezza,nella ricerca continua del sistema piùfacile per salire… Quella non moriràmai”.

QQuuaallii ssoonnoo ggllii iittiinneerraarrii ddiiaarrrraammppiiccaattaa ssppoorrttiivvaa cchhee ttiihhaannnnoo ddaattoo llee mmaaggggiioorrii ssooddddiissffaa--zziioonnii??

“Fra i monotiri, oltre a ‘Sogni di Gloria’ aErto, Demian (Podenzoi), ‘Attenti al buco’(Laste), ‘Incubo capriccioso’ (Farenzena),‘Canoppia’ (Casso), ‘Emicrania’ (Ceresera).Fra le vie a più tiri ‘Tempi modernissimi’ e‘Viva Gorbi’ (Marmolada), ‘Scirocco’(Piccolo Dain), ‘Zanzara’ (Colodri),‘Teufelstand’ (Spalti Col Becchei),‘Mescalito’ (Arco)”.

TTuu ee BBrruunnoo CCaapprreettttaa ((IINNAALL)),, aavveetteeddaattoo uunn iimmppuullssoo nnootteevvoollee aallll’’aapppprrooffoonn--ddiimmeennttoo ddeellll’’iinnsseeggnnaammeennttoo ddeellll’’aarrrraamm--ppiiccaattaa aaii bbaammbbiinnii?? QQuuaallii ii mmoottiivvii ddii qquuee--ssttaa sscceellttaa??

“Insieme con Giampietro Denicu, NicolettaBressa e altri insegnanti, Bruno e io credia-mo nella divulgazione dell’arrampicata pres-so i giovani, anche delle scuole elementari.

Il metodo ludico e globale è ben descritto eillustrato con foto nel volume ‘Dall’arram-picare all’arrampicata’, pubblicato lo scorsoanno, edizioni Calzetti e Mariucci”.

QQuuaallii,, sseeccoonnddoo ttee,, llee ccaarraatttteerriissttiicchheecchhee ffaannnnoo ddeellll’’aarrrraammppiiccaattaa uunn’’aattttiivviittààuuttiillee ppeerr uunn ssaannoo ssvviilluuppppoo ((ccoorrppoo eemmeennttee)) ddeellllaa ppeerrssoonnaa??

“Fra le attività psicomotorie individuali,l’arrampicata diventa un ottimo mezzo per losviluppo della destrezza individuale, intesacome capacità coordinativa creativa nelsaper elaborare e attuare la tecnica più eco-nomica ed efficace in continue situazioni diimprovvisazone e variazione (arrampicata avista, in particolare)”.

AAuugguussttoo AAnnggrriimmaann

Protagonisti della verticale Sandro Neri

Il ragazzo dello zoo di Erto

Page 24: LO SCARPONE 04archivio.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_APRILE_21.pdfCon il patrocinio della Città di Varallo. • Sabato 14 maggio, Varallo, Palazzo dei Musei, ore 15: “Gli impresa-ri

Povere Dolomiti…� SETTE NUOVI impianti dirisalita per sedici piste: è il pro-getto presentato dal comune diSan Vito in Cadore nella zonadel Monte Civetta e della valledel Boite, nelle Dolomiti pro-clamate dall’Unesco patrimo-nio dell’umanità. Contro il pro-getto si è schierata l’associa-zione Mountain Wilderness: gliimpianti sorgerebbero nell’a-rea archeologica del Mondeval,tra i pascoli delle Rocchette e

del Monte Pelmo. Un’ipotesinettamente rifiutata dall’asso-ciazione che ha organizzatouna manifestazione per dome-nica 13 marzo al passo diStaulanza.

Mezzalama � LA DICIOTTESIMA edizionedel Trofeo Mezzalama si corre-rà il 30 aprile (o primo maggio)da Breuil Cervinia a Gresosneysul classico percorso attraver-so il Monte Rosa. Info:

Fondazione Trofeo Mezzalama,Loc. Frachey, 11020 Ayas AO –email: [email protected]

Personalità� ALBERTO DE BETTIN, chetutti i mesi “racconta” la mon-tagna con le sue vignette nellepagine dello Scarpone, ha par-tecipato alla mostra collettiva“Largo ai giovani!” aperta inmarzo al Salotto dell’arte diTorino. Tema della rassegna: ilviaggio.

Attenzione!� UN DISPOSITIVO a cammeper l’arrampicata denominatoDragon Camme è stato ritiratodall’azienda DMM per ragionidi sicurezza. Maggiori informa-zioni: Ferrino &C, servizio assi-stenza clienti tel 011.2230728 –email: [email protected]

In rete� TREKKING & THINKING”,cammina e pensa, è il mottodel gruppo aperto nel 2008 daGiacomo Benedetti di TorrePellice su Facebook, battezza-to “Alpi Cozie e dintorni”. Oggila pagina conta oltre 1300

iscritti che si scambiano infor-mazioni sulla percorribilità deisentieri e idee per nuove escur-sioni.

Riconoscimenti

�EDURNE PASABAN ha vintoil premio National Geographic“Adventurer of the Year”, chele è stato assegnato dai lettoridella rivista. Con il compimen-to delle scalate dei 14 ottomiladella Terra la scalatrice bascarappresenta , prima tra tutti, lospirito d’avventura nell’anno2010.

Città alpina� IDRIJA è la “Città alpina del-l’anno 2011”. Il riconoscimentoper lo sviluppo sostenibile è

L’inverno appena trascorso sarà ricordato negli annali dell’al-pinismo italiano per due superbe esperienze: la prima ripeti-zione in solitaria invernale della “Via dei cinque diValmadrera” realizzata da Fabio Valseschini sulla nord ovest

della Civetta con otto interminabili bivacchi (vedere in questonumero l’intervista di Paola Favero), e la prima invernale alGasherbrum 2 in cui Simone Moro si è battuto come un leoneaffrontando grandi rischi con i compagni Denis Urubko e CoryRichards. “La sua esperienza”, scrive il direttore di Alp ValterGiuliano nell’editoriale, “assume un significato paradigmatico inquesto 2011 anno in cui il Paese celebra i 150 anni dall’Unitàd’Italia. Racchiude in sé lo spirito migliore degli italiani: creatività,caparbietà, impegno, determinazione, spirito di sacrificio, capaci-tà di pensare in grande e progettare imprese innovative che antici-pano il futuro”. E a sua volta Gianni Rusconi, a suo tempo insupe-rato specialista con il fratello Antonio nelle scalate nella stagionefredda, spiega: “Quello che più conta nelle invernali è il valoredella sfida, una sfida che è sempre ai massimi livelli, anche quan-do la montagna si presenta in buone condizioni”. E non c’è dubbioche una grande preparazione, una buona dose di tecnologia masopratutto una straordinaria passione siano alla base di questomomento magico di Simone e Fabio ai quali è dedicata questomese la consueta vignetta del nostro Alberto De Bettin.

MondomontagnaEchi e notizie

Sul trono di ghiaccio

Arrivato alla quindicesima edizione il Premio di narrativa dimontagna “Carlo Mauri” segna un nuovo primato: 67 sono gliscrittori che da 8 regioni e 23 province hanno mandato i loro

elaborati al Gruppo alpinistico lecchese Gamma (tel e fax0341.494772 – e mail: [email protected]) che organizza ilconcorso. Oggetto del premio, patrocinato dal Club AlpinoAccademico Italiano, sono relazioni e racconti di qualsiasi espe-rienza, vissuta anche interiormente, nel campo analogo a quellodelle imprese a suo tempo realizzate dal grande e indimenticabile“Bigio”, abbraccianti pertanto i settori dell’alpinismo, dell’esplora-zione, della navigazione avventurosa, delle diverse esperienze inmontagna. Della giuria fanno parte Alberto Benini, don AgostinoButturini, Pino Capellini, Giuseppe Ciresa, Gianni Fodella,Alessandro Gogna, Eugenio Pesci, Roberto Serafin e GiorgioSpreafico. La consegna avverrà venerdì 20 maggio a Lecco.

Mauri, 67 in gara

24 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Page 25: LO SCARPONE 04archivio.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_APRILE_21.pdfCon il patrocinio della Città di Varallo. • Sabato 14 maggio, Varallo, Palazzo dei Musei, ore 15: “Gli impresa-ri

stato assegnato alla città slove-na in particolare per l’impegnonella protezione del clima. Manel “suo” anno da città alpina,la cittadina di 12.000 abitanti sioccupa anche di fauna selvati-ca, catastrofi naturali, salva-guardia della propria tradizio-ne nel settore minerario e arti-gianato artistico. Info www.cit-taalpina.org/

Gambrinus 2011� VIAGGI E AVVENTURE,visioni di luoghi, tutela del pae-saggio e riflessione sul territo-rio veneto. La 29a edizione delpremio Gambrinus-Mazzottiapre ufficialmente i battenti e

promulga il nuovo bando dipartecipazione. Alla segreteriadel Premio dovranno perveni-re, entro il 7 giugno, opere cheriguardino le sezioni Monta-gna: cultura e civiltà, Esplo-razione - Viaggi, Finestra sulleVenezie, per opere riguardantiaspetti della civiltà, della cultu-ra territoriale e ambientale delmondo veneto pubblicate dal1° gennaio 2009 al 31 maggio2011. Particolarmente attesa,oltre alle premiazioni ufficialidel 19 novembre, sarà l’asse-gnazione del premio VenetoBanca - La Voce dei lettori di5mila euro, determinato da unaconsulta di 40 lettori. �

LO SCARPONE, APRILE 2011 - 25

a

Situato a due passi

dalla Val di Mello, in

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chi voglia arrampicare

che per chi desidera effet-

tuare trekking in tutta la

zona. Dispone di 17

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Dove equando in � AALL MMUUSSEEOOMMOONNTTAAGGNNAA s’inaugura il 15 aprile la mostra “LeAlpi e l’unità nazionale. Trasformazioni e mutamenti”.

� LL’’EEDDIIZZIIOONNEE n. 59 del TrentoFilmfestival (www.trentofesti-val.it) è in programma dal 28 aprile all’8 maggio.

� LLAA DDIICCIIOOTTTTEESSIIMMAA edizione del Trofeo Mezzalama si correil 30 aprile (o, in alternativa, il primo maggio) da Breuil Cervinia aGressoney. Info: Fondazione Trofeo Mezzalama, Loc. Frachey,11020 Ayas AO – email: [email protected]

� IILL PPOOSSTTOO DDEEII LLIIBBRRII DDII MMOONNTTAAGGNNAA è il tema di una tavo-la rotonda transfrontaliera coordinata da Pietro Crivellaro eChristine Kopp che si svolge in parte a Brig (sabato 16 aprile,Medhiatek Wallis, ore 9.30-16.30) e in parte a Domodossola(domenica 17, sacro Monte Calvario, ore 10-17). Informazionigenerali: [email protected], tel 0323.581233.

�DDUUEE “Assise sull’alpinismo” (www.assisesdelalpinisme2011.fr/)sono in programma rispettivamente il 2 aprile a Grénoble e il 28maggio a Chamonix a cura dell’Osservatorio delle Pratiche dellaMontagna e dell’Alpinismo (OPMA).

�UUNN CCIICCLLOO di conferenze sui personaggi valsesiani che visseroil periodo dell’Italia unitaria e contemporaneamente contribuiro-no alla nascita del Club alpino è in programma in Valsesia con icontributi del CAI, della Città di Varallo, e di Zeisciu Centro Studi:venerdì 8 aprile, Grignasco, Biblioteca civica, ore 21: “Il saperetecnico al governo”; venerdì 29 aprile, Varallo, Palazzo d’Adda, ore21: “I costruttori dello sviluppo industriale”.

� IILL BBIIDDEECCAALLOOGGOO è al centro, trent’anni dopo, del Corso diaggiornamento nazionale TAM che si terrà dal 1° al 3 aprile aGemona del Friuli.

� IILL CCOOMMIITTAATTOO scientifico ligure piemontese organizza sabato16 aprile, presso i locali del Monte dei Cappuccini di Torino (Saladegli Stemmi), un convegno dedicato alla figura dell’Operatorenaturalistico e culturale.

� AA CCAASSTTEELL FFIIRRMMIIAANNOO ((BBZZ)) il Messner Mountain Museumospita la mostra “Free solo” con dipinti di Franz LeanderNuerbauer e una documentazione video dedicata all’alpinistaAlexander Huber.

�AA CCHHAAMMOONNIIXX il 19 aprile consegna del Piolet d’or (l’Oscar del-l’alpinismo) a Doug Scott, il primo inglese in cima all’Everest.

APRILE

Iministri dei Paesi alpini si sono riuniti l’8 e 9 marzo a Brdo priKranju in Slovenia in occasione della XI Conferenza delle Alpi perapprovare alcune importanti decisioni riguardanti la

Convenzione delle Alpi, il trattato internazionale dedicato allo svi-luppo sostenibile della catena alpina. Con la conferenza si sono con-clusi due anni di lavoro nei quali la Slovenia ha assicurato laPresidenza della Convenzione. Priorità è stata data in questo perio-do all’attuazione concreta della Convenzione sul territorio, special-mente a livello regionale e locale. Il 9 marzo il timone è passato allaSvizzera, che lo terrà fino alla fine del 2012.

Particolare importante. Nel 2011 la Convenzione festeggia i suoiprimi vent’anni anni di esistenza. I ministri hanno approfittato diquesta ricorrenza per fare il punto su quanto realizzato finora e sulleprincipali sfide per il futuro affrontando il tema dei cambiamenti cli-matici e l’attuazione del Piano d’Azione approvato nel 2009. A Brdosi è tenuta anche la prima conferenza ministeriale dei Paesi dinari-ci, volta ad adottare una dichiarazione comune che apra la stradaallo sviluppo di una convenzione, simile alla Convenzione delle Alpi,per quest’area delle Alpi. L’8 marzo si è svolta infine la terzaConferenza delle Regioni alpine, volta a rafforzare il coinvolgimen-to e l’azione delle regioni nell’attuazione della Convenzione delleAlpi. Info: ww.alpconv.org/theconvention/ACXI_it.htm

Nella foto, da sinistra la delegata Tanja Bogataj, il ministro slo-veno dell’ambiente Roko Iarnic e il segretario generale dellaConvenzione delle Alpi Marco Onida (foto di Gregor Lanzinger)

Convenzione delle Alpi,le nuove sfide

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26 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Promossi a pieni voti nelle ricerchedei dispersi, i blood hound delSoccorso alpino fanno carriera allealte e basse quote. E’ trascorso un

anno dalla presentazione ufficiale di questiinfallibili segugi, un progetto che vedeimpegnato il CNSAS accanto allaProtezione civile (LS 7/2010). Come si com-portano questi simpatici bestioni dall’ariatanto mansueta che viene voglia di abbrac-ciarli? “Il progetto”, precisa il presidentePier Giorgio Baldracco, “si prefigge di valu-tare se la razza Blood hound, attualmenteutilizzata nell’ambiente della polizia,soprattutto in zone pianeggianti o antropiz-zate a scopo d’indagine, può essere utilizza-ta anche per gli scopi del soccorso alpino.Questa razza si è rivelata molto valida, puravendo dei limiti considerate le zone imper-vie in cui normalmente il Soccorso alpinointerviene: il blood hound ha delle difficol-tà di movimentazione in tali zone. Infattiquando andiamo alla ricerca di un dispersoo infortunato è implicito normalmente chel’intervento sia da effettuarsi in una zonaimpervia. Il blood hound è di validissimoaiuto per indicare la zona della ricerca,diminuire il raggio di azione e indirizzarecon precisione la ricerca, ma quando iniziail terreno impervio va fermato per la suasalvaguardia e per quella del conduttore edè da li che diventano indispensabili i canida ricerca in superficie, più adatti appuntoa interventi in zone ostili. In conclusione,considero utilissimo il cane blood hound,anche se da solo non risolve i problemi delSoccorso alpino e deve comunque essereinserito nel contesto generale per i compitiistituzionali del CNSAS, che prevede squa-dre di tecnici da ricerca equipaggiate conunità cinofile da ricerca in superficie ecoordinate da personale appositamentepreparato”.

Fin qui, con qualche cautela, il presidenteBaldracco. Decisamente positivo è invece ilbilancio di Federico Lazzaro, responsabiletecnico del progetto, autorità indiscussanel campo delle unità cinofile per la ricercain superficie di cui è stato lungo direttore. ABaveno, sulle rive del Lago Maggiore dove ènato e vive, Lazzaro condivide le sue gior-

nate con Nick, giovane esemplare dell’or-mai celebre segugio il cui olfatto è in gradodi memorizzare le molecole delle persone ericonoscere una traccia a distanza di diver-si giorni.

In America la polizia utilizza questi canida anni per ritrovare fuggitivi e evasi. InEuropa sono entrati da poco a far partedelle forze dell’ordine: la prima ad adottarliè stata la polizia svizzera. Il meccanismo èsemplice. Annusando un campione, il canememorizza la molecola del disperso e poi laritrova in ambiente, anche se la persona viè passata diversi giorni prima.

Ma c’è un risvolto della medaglia. Il bloodhound è un cane impegnativo, che richiedeattenzione e affetto. Ha pregi e difetti. E’agile come un cavallo, potente come untrattore, velocissimo quando durante laricerca lo si tiene al guinzaglio, esuberante

nel suo modo di socializzare. Una riprova?All’approssimarsi del suo conduttore, Nickagita la sovrabbondante pelliccia che siadatta malamente alla sua struttura for-mando pieghe, anse, goffi arricciamenti. Leeffusioni sono smodate: Lazzaro è un tipoenergico, ma deve mettercela tutta per nonlasciarsi sopraffare da quel quintale dimuscoli e pelliccia.

Chiuso il primo anno operativo, i contisembrano tornare in questo progetto che harichiesto cospicui investimenti in terminieconomici e di risorse umane. Risultatopositivo nel 68% dei casi, due i ritrovamentidiretti. Importante viene soprattutto consi-derata la possibilità accertata di indirizzarea colpo (quasi) sicuro le ricerche o addirit-tura di sospenderle contro ogni apparentelogica. Un esempio? Una francese parcheg-gia la macchina in Val Cannobina annun-ciando di volersi uccidere. Le squadre sonopronte a battere la zona. La sera stessadella denuncia arriva il blood hound. Che,con sorpresa di tutti, si dirige verso un ban-comat, poi si piazza alla fermata dell’auto-bus. Utilizzando le registrazioni delle tele-camere si scopre che la donna è partita conil bus e poi salita su un treno. L’interventoviene sospeso, la donna sarà ritrovata altro-ve. Viva.

Resta il comportamento in montagna. “Ilproblema”, spiega Lazzaro, “è che questianimali si muovono fin troppo bene su ter-reno impervio. Quando seguono una trac-cia viaggiano anche a 13 o 15 all’ora e tu seiattaccato a un guinzaglio. Se il conduttoreha doti acrobatiche riesce a stargli dietro.Perché nonostante la loro apparente gof-faggine, questi cani hanno un’agilità incre-dibile”.

Infine, l’intervento con i blood hounddeve essere strutturato in maniera total-mente innovativa. I tecnici delle unità cino-file stanno lavorando per addestrare i loroanimali a muoversi affiancati ai bloodhound. Cosa non semplice. “Dobbiamocreare il cosiddetto snake, l’animale cioèche come un serpente entra nelle zone dabonificare”, spiega ancora Lazzaro. “L’altrocane provvede al ritrovamento. Quindi dob-biamo arrivare sul posto con il team mole-colare al completo, utilizzando uno specia-le furgone: due conduttori e due cani, unodei quali blood hound. Lo facciamo nel piùbreve tempo possibile, ma tenendo contoche dopo 12 o 13 giorni le piste danno anco-ra dei risultati. E pensare che un tempo siriteneva che dopo 24 ore la pista non esi-stesse più…”. �

Abbinare gli infallibili bloodhound e i “normali” cani dasuperficie: una strategia cheoffre positivi risultati nelcampo delle Unità cinofile

Soccorso alpino La ricerca dei dispersi

Esuberante e affettuosoSono venticinque anni che Federico Lazzaro (quimentre riceve l’abbraccio di Nick) lavora con icani da soccorso. In questi ultimi cinque, in cuivive quotidianamente con i segugi, ha raggiuntouna certezza: i cani non sbagliano mai, è l’uomoche talvolta ne interpreta erroneamente i compor-tamenti. I cinofili possono seguire la crescita el’addestramento di Wallace, Piergiorgio e deglialtri blood hound della squadra del CNSAS sulsito internet: www.petpassion.tv

Nasce il team molecolare

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LOMBARDIA Nuovi accompagnatori AE-EAIIl primo Corso lombardo di qualifica EAI destina-to agli AE che desiderano qualificarsi per l’ac-compagnamento in ambiente innevato (escur-sioni con racchette da neve ) si è svolto sulla basedei programmi del modulo EAI indicati dalla CCEed è stato per la prima volta interamente organiz-zato dall’O.T.T.O. Escursionismo Lombardia permezzo della Scuola Regionale. Partito all’inse-gna del bel tempo con prima la sessione del 22-23 gennaio il corso si è completato con la secon-da sessione del 19-20 febbraio sotto una debolema suggestiva nevicata e si è concluso con ilbrindisi finale di augurio per i nuovi EAI. A fareda sfondo la spettacolare piana dell’Alpe Devero– Baceno (VB). Durante le lezioni teoriche epratiche si sono approfonditi i temi fondamentali:nivologia, valanghe, orientamento in ambienteinnevato, ARTVA e modalità d’uso, autosoccor-so, primo soccorso, soccorso organizzato eintervento del CNSAS, programmazione dell’e-scursione, riduzione del rischio (metodo 3x3),fattore umano. Un ringraziamento va alla ScuolaCentrale dello SVI e alla delegazione del CNSASdi Villadossola che hanno collaborato per lelezioni teoriche e le esercitazioni sul campo. Sisono qualificati AE-EAI 19 accompagnatori pro-venienti da diverse sezioni della Lombardia.

PIEMONTE Marchio di qualità Il Piemonte è la prima regione italiana a dotareanche i rifugi escursionistici e alpini di un propriomarchio di qualità “Ospitalità Italiana”, che necertifica l’attenzione dal punto di vista ambienta-le, ma anche di valorizzazione del territorio e didiffusione della cultura di montagna. Il progetto èfrutto di un accordo siglato dalla RegionePiemonte in collaborazione con l’Università diTorino, Dipartimento di scienze erceologiche el’ISnart (Istituto nazionale ricerche turistichedelle Camere di commercio), già titolare del notomarchio “Ospitalità Italiana”, rivolto fino ad oggiad alberghi, ristoranti, agriturismo, bed&break-fast, campeggi e stabilimenti balneari. Una primaversione è stata testata in via sperimentale, nel-l’ambito del progetto Vetta e con la collaborazio-ne del CAI Piemonte, durante la stagione estiva2010 in 6 rifugi del Verbano Cusio Ossola. Il rila-scio delle prime certificazioni ufficiali è previstoentro l’estate 2011, e una volta testato inPiemonte il marchio potrà essere esteso alle altreregioni italiane già aderenti al marchio OspitalitàItaliana. “La regione che nel 1863 ha vistonascere sul proprio territorio il CAI è anche laprima a certificare la qualità dei propri numerosi

rifugi alpini”, è il commento di Gino Geninatti,presidente del CAI Piemonte.

Amici della montagnaSi è insediato il 15 febbraio a Palazzo Lascaris -per la IX legislatura - il Gruppo Amici dellaMontagna del Consiglio regionale del Piemonte,formazione trasversale composta da assessori econsiglieri regionali di maggioranza e di mino-ranza interessati alla valorizzazione della monta-gna. Alla cerimonia - presieduta dal presidenteuscente, il consigliere segretario GianfrancoNovero - sono stati eletti presidente il consigliereMichele Marinello (Lega Nord) e vicepresidenti iconsiglieri Gian Luca Vignale (PdL) e MinoTaricco (PD). A rappresentare il Club AlpinoItaliano il presidente Generale Umberto Martini, ilvicepresidente generale Ettore Borsetti, il presi-dente del Gruppo Regionale Piemonte GinoGeninatti e i due consiglieri centrali Ugo Griva eUmberto Pallavicini. Durante il suo intervento ilpresidente Martini ha auspicato una prolifica col-laborazione tra CAI e GAM Piemonte. Ad oggihanno aderito al 34 consiglieri regionali.

SICILIA Verso una “rete ecologica” La realizzazione della “Rete ecologica siciliana”,già nei piani dell’assessorato regionale Territorioe Ambiente, e la creazione di un “Catasto regio-nale dei sentieri” sono i progetti che il CAI Siciliaintende rilanciare cogliendo anche l’occasionedella celebrazione dei 150 anni dall’Unità d’Italiaper unire idealmente tutto il Paese. “Progetti”,spiega Mario Vaccarella, presidente regionale,“che stentano a decollare per le lentezze dell’ap-parato regionale e degli enti collegati, che nonriescono a mettere a punto una vera strategia inquesta direzione”, auspicando la creazione diuna “cabina di regia” che affronti concretamenteanche le problematiche sulle aree protette. Un gruppo di lavoro del CAI sta mettendo a puntoun disegno di legge sulla sentieristica per attua-re in Sicilia la Rei (Rete escursionistica italiana):del gruppo fanno parte, oltre a Vaccarella,Giuseppe Oliveri, Giovanni Condorelli, GianlucaChiappa, Stefano Masi. Prossimi obiettivi saran-no il completamento del progetto esecutivo delSentiero Italia in Sicilia, programmato dallaRegione già da qualche anno, ma i cui fondi sonostati in parte “dirottati” altrove, la tracciatura delSentiero nel tratto della dorsale settentrionale deiNebrodi e l’attuazione del progetto dei sentierinel Parco delle Madonie con criteri di segnaleti-ca CAI, che dovrà realizzare l’ufficio provincialedell’Azienda Foreste. Per informazioni: AntonioDi Giovanni 333.4873734 �

CAI REGIONINotizie dai gruppi regionali

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28 - LO SCARPONE, APRILE 2011

News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

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tail”, per ridurre notevolmente peso eingombro. Sistema di regolazione rapida pernumeri dal 35 al 46, alzatacco e sistema dibloccaggio del tallone integrati, sistema diallacciatura adattabile a tutti i tipi di calzatura.Barra in acciaio flessibile, ramponi frontali inacciaio, lamelle antislittamento in acciaio.Colori: grigio, blu. Dimensioni: 58x23 cmPeso: 2000 g. Per informazioni: www.camp.it

ESCURSIONISMO E CIASPOLE, QUALITÀ CAMP

MAMMUT 150 YEARS 150 VETTE!

Nel 2012 Mammut celebrerà 150 anni.Un importantissimo traguardo degnodi essere festeggiato nel miglior

modo dagli appassionati di outdoor, ovverolassù, in montagna, prendendo parte al piùambizioso progetto di Mammut mairealizzato sinora: 150 teams - 150 vette daraggiungere!Mammut, da diversi anni a questa parte, haorganizzato i famosi Test Events, occasioniin cui appassionati di outdoor, giornalisti,negozianti e guide alpine hanno avuto mododi vivere in prima persona (e –aggiungiamo-in contesti assolutamente fuori dal comune)alcuni indimenticabili momenti all’insegnadel motto “c’ero anch’io!”.Con questo genere di attività, Mammut havoluto creare una community di fans dellamontagna che, ancora una volta, nel 2012avranno modo di far parte di qualcosa dispeciale. Stavolta però si tratta del più gran-de progetto mai realizzato, il “Mammut 150Years – 150 Peaks Projekt” in cui ben 150squadre composte da due a massimo seipartecipanti potranno raggiungere la vettadei loro sogni. Il reclutamento dei 150 teamsè già iniziato attraverso la Websitehttp://basecamp.mammut.ch/en/150-years/the-peak-project/ in cui ciascuno èlibero di suggerire la montagna che si vuole

conquistare, a prescindere che si tratti dialpinismo, skitouring o trekking, l’importanteè che questo progetto venga votato dalmaggior numero di sostenitori, amici eparenti, in modo da riuscire a raggiungere ilpunteggio più alto possibile nel tentativo diaccedere alla selezione da parte di una spe-ciale giuria.Grazie alla partnership con l’associazioneUIAGM (Unione Internazionale AssociazioniGuide Montagna, home page:http://www.ivbv.info/en/) in queste 150 spe-dizioni saranno coinvolte numerose guidealpine esperte che vi permetteranno di vive-re in piena sicurezza la gloria della vetta. E’ da sottolineare un aspetto importante diquesta collaborazione con l’UIAGM legatoalla solidarietà. Infatti, tramite questa iniziati-va, Mammut e l’Unione InternazionaleAssociazioni Guide Montagna contribuiran-no a formare ed equipaggiare professional-mente le guide alpine di paesi lontani comeil Kirgistan e il Perù, nell’ottica di fornire loroi mezzi per poter lavorare al meglio in futuro.Tutti coloro che fossero interessati devonoperò affrettarsi: è possibile partecipare al“Mammut 150 Years – 150 Peaks Projekt”segnalando entro fine aprile la propria cimanel sito web. I 300 teams maggiormentevotati riceveranno un premio!

Page 29: LO SCARPONE 04archivio.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_APRILE_21.pdfCon il patrocinio della Città di Varallo. • Sabato 14 maggio, Varallo, Palazzo dei Musei, ore 15: “Gli impresa-ri

LO SCARPONE, APRILE 2011 - 29

Nell’affollata sala “Giustino Fortunato” dellaprestigiosa sede di Castel dell’Ovo, alla pre-senza dei rappresentanti delle sezioni dellaCampania, Lazio, Calabria, Puglia e Sicilia,

si è svolto il convegno per celebrare i 140 anni dellafondazione della Sezione di Napoli. Dopo i saluti delpresidente Ernesto Sparano, di Anna MariaMartorano presidente del CDR Campania, diVincenzo Russo rappresentante dell’Amministra-zione comunale, di Onofrio Di Gennaro già consi-gliere centrale, di Agostino Esposito componentenazionale TAM, si sono aperti i lavori mode-rati da Vincenzo Di Gironimo, presidentedel Comitato scientifico regionale.Pierroberto Scaramella ha brillantementeillustrato gli aspetti salienti dell’attività delCAI a partire dalle motivazioni che spinserola “società di dotti cultori di scienze natura-li e di dilettanti di ascensioni montane” adaderire al Club Alpino Italiano, diventando-ne la settima succursale italiana e la primadel Centro sud, per poi menzionare i sociGirolamo Giusso, sindaco di Napoli,Giustino Fortunato, Beniamino Caso,Giuseppe Mercalli, Padre Denza, BenedettoCroce, Emilio Buccafusca … patrimonionon solo della sezione, ma dell’intero CAI.

Nell’Almanacco del Club Alpino Italiano,nella seconda edizione del 1872 a pag. 33, silegge: “Grati di tanto onore le Alpi si inchi-nano reverenti al Vesuvio; e l’Almanacco del Club dà una fraternastretta di mano ai vecchi e nuovi amici della grande città italiana, laquale, anche nelle piccole circostanze, si mostra sempre ispirata alsentimento dell’unità nazionale”. Scaramella si è soffermato sull’in-segnamento che Giustino Fortunato ha lasciato ai soci del CAI:“Camminare per conoscere, per amare, per tutelare”. Dalla “Letteraalla Sezione napoletana del Club Alpino Italiano” del 15 giugno 1923,si legge infatti: “Debbo alla mia innata passione del podismo se,durante tutto un ventennio, percorrendo in lungo e in largol’Appennino meridionale, (...) io potei conoscere - ed amare - la real-tà vera del nostro povero paese, non quella meramente fantasticache gli ideologi han dato fin qui a credere e oggi tornano, ahimè, arimettere in campo! Che i giovani del Mezzogiorno ripiglino la buonae sana usanza dell’apprendere de visu e non soltanto de auditu l’an-goscioso mistero della cara non dolce terra che noi avemmo inretaggio”.

Luigi Ferranti, autore tra l’altro delle “Guida dei Monti d’Italia -l’Appennino Meridionale”, presentato nella stessa sede il 4 dicem-bre, ha delineato l’esplorazione alpinistica delle montagne del Sud,effettuata anche da grossi nomi dell’alpinismo internazionale.Umberto del Vecchio, noto speleologo, ha raccontato le vicende e leesplorazioni effettuate dal gruppo fondato nel 1927, soffermandosisulla accentuazione scientifico-culturale che Alfonso Piciocchi dette

a queste esplorazioni a partire dal 1957. Berardino Bocchino, presi-dente di zona del CNAS, ha illustrato la nascita del Soccorso alpinoe le sue vicende a Napoli e in Campania.

A conclusione del Convegno, su invito del presidente Sparano, DiGennaro ha consegnato a Di Gironimo una targa come riconosci-mento dell’attività dedicata al CAI sia negli anni della sua presi-denza, sia come attuale responsabile del Comitato scientificoregionale e del Gruppo terre alte del Centro sud. Nel corso del con-vegno è stata inaugurata anche una mostra sui 140 anni di attivitàdella Sezione di Napoli con documenti provenienti dall’archiviostorico sezionale e da quelli privati di Renato De Miranda e diAttilio Piegari, organizzata dall’Equipe museale, da GiovannaCanzanella responsabile della Biblioteca storica e dal presidentedella sezione. Le celebrazioni si sono concluse domenica 23 gen-naio con un’escursione al Vesuvio, imbiancato da un’abbondantenevicata, guidata da Di Gennaro coadiuvato dagli AE della sezione,con circa 200 partecipanti provenienti da tutte le sezioni del Centrosud. Le due giornate sono state considerate come aggiornamentoculturale facoltativo per gli accompagnatori di escursionismo delleregioni dell’area territoriale CMI, organizzato dal presidente dellaCommissione escursionismo regionale Attilio Piegari, e hannovisto la partecipazione di accompagnatori provenienti dal Lazio,Campania, Puglia, Calabria, Sicilia. ((VV..DD..GG..))

Con una cerimonia nella prestigiosasede di Castel dell’Ovo e unasuggestiva escursione, celebrati i 140 anni del sodalizio partenopeo

Il Vesuvio (imbiancato) s’inchina Sezioni storiche Il CAI a Napoli dal 1871

Un insolito scenarioSopra un aspetto dell’escursione dei duecento socisul Vesuvio sotto la nevicata e qui accanto unmomento dell’incontro celebrativo con il presidentedella Sezione di Napoli Ernesto Sparano e due sociillustri, in passato presidenti sezionali: alla suadestra Onofrio Di Gennaro, alla sua sinistraVincenzo Di Geronimo.

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C’è chi avrà senti-to parlare dimarketing vira-le. Bene, il 2011

è l’anno della propaga-zione virale dei RaduniRegionali dei Seniores,per i quali la Lombar-dia, che pure ne è statala culla, di colpo nonbasta più come conteni-tore. Si passa da uno atre Raduni in tre Regioni CAI. Per il 2011, i Gruppi Sezionali delSettore Senior dell’escursionismo annunciano:�Mercoledì 25 maggio, il 20° Raduno dei Seniores di CAI Lombardia

a Imbersago (Lecco)�Mercoledì 8 giugno, 1° Raduno dei Seniores di CAI Veneto-Friuli

Venezia Giulia e Trentino Alto Adige a Pian delle Fugazze(Rovereto)�Domenica 26 giugno, 1° Raduno dei Seniores di CAI Abruzzo (con

delegazione di Seniores da CAI Lazio e CAI Umbria), al Gran SassoQuesto è solo un preannuncio cui faranno seguito � lettera di invito ufficiale spedita ai vari gruppi sezionali registrati

nella Rubrica Nazionale Gruppi Seniores CAI.�Ulteriori dettagli logistici pubblicati su Lo Scarpone di maggio

Sullo Spazio Escursionismo Seniores di www.cai.it (direttamenteaccessibile digitando http://www.cai.it/index.php?id=776&L=0)saranno a breve esposte le locandine con informazioni e modalità diadesione.

CCaarrlloo BBoonniissoollii,, Referente Gruppo Lavoro Seniores CCE DDiinnoo MMaarrccaannddaallllii,, Presidente Soci Seniores Lombardia

Bergamo Primavera al PalamontiConvegni, mostre, incontri: il programma culturale primavera-esta-

te del Palamonti riserva non poche occasioni agli appassionati chesempre più numerosi si danno appuntamento in questo accoglienterifugio in città del CAI di Bergamo (www.bergamo.it). Ecco dunqueuna selezione di quanto di meglio offre il cartellone di “InConTraMontanari e Cultura” che ha preso avvio in febbraio con momenti dimedicina di montagna, un convegno sulla qualità dell’acqua e, il 28febbraio, un incontro con Luca Merisio, un maestro della fotografia dimontagna. In marzo per la serie “Momenti di alpinismo bergamasco”è stata rievocata la prima ripetizione italiana della salita al Mc Kinleynel 50° anniversario della prima ascensione, mentre il 13 si è rinno-vata la simpatica giornata “Palamonti in rosa” dedicata alle donne ealla montagna. Il programma di aprile si apre con una conferenza(giovedì 7) dello psicologo Pietro Trabucchi di Aosta sull’”arrampica-ta ai limiti dell’impossibile”. Da martedì 12 a sabato 7 maggio unamostra fotografica di Giovanni Cavadini è dedicata ai segni della fedesui monti e nelle valli. In maggio da martedì 10 inmostra i deserti di

Gege Agazzi mentre venerdì 20 saranno proiettati alcuni dei film piùsignificativi del TrentoFilmfestival e domenica 22 a Cenate Sotto è inprogramma il Raduno provinciale giovani e famiglie in montagna.L’evento-clou di giugno sarà dedicato al 150° dell’Unità d’Italia conescursioni guidate sui luoghi storici risorgimentali della bergamasca.Le celebrazioni entreranno nel vivo in luglio con un concerto di cantipatriottici (9 luglio) del Coro Canticum Novum diretto da IrinaGambarini, mentre domenica 10 si svolgerà l’annunciata salita in con-temporanea (LS 3/2011) di 150 vette delle Orobie.

L’Aquila Nuova carta dei sentieri E’ in distribuzione la Nuova carta dei sen-

tieri del Gran Sasso d’Italia, georeferenziata,rinnovata nella veste grafica e ampliata di ter-ritorio. “Un ulteriore segnale della nostravoglia di andare avanti e dell’impegnocostante del Sodalizio nel favorire la cono-scenza del patrimonio montano nonché laripresa turistica delle nostre zone”, ha dettol’11 febbraio, nella sede della RegioneAbruzzo, presentando la carta, BrunoMarconi presidente della Sezione aquilanadel Club Alpino Italiano. Erano presenti rap-presentanti delle istituzioni e degli enti loca-li: il vice sindaco Giampaolo Arduini, il con-sigliere comunale, presidente dell’Associazione“San Pietro della Lenca” Pasquale Corriere, il direttore del Parconazionale Gran Sasso Monti della Laga Marcello Maranella, il presi-dente della Fondazione Carispaq Roberto Marotta, il responsabiledella Struttura ìspeciale di supporto informatico regionale DomenicoLonghi e l’amministratore delegato della Società elaborazioni carto-grafiche (S.EL.CA.) di Firenze Augusto Persico. Dopo aver ricordatol’operato dei presidenti Stanislao Pietrostefani e Nestore Nanni e l’in-faticabile impegno profuso negli anni dal socio Carlo Tobia, il presi-dente Marconi ha elogiato il socio Leucio Rossi che con professiona-lità ha collaborato all’attuale nuova edizione che dopo circa un ven-tennio va a sostituire l’edizione del 1989, sottolineando come questainiziativa del Club Alpino Italiano sia frutto di una ripetuta e consoli-data collaborazione con gli enti locali, in primis l’Ente parco nazio-nale Gran Sasso Monti della Laga, la Carispaq, la Fondazione

QUICAIAttività, idee, proposte

Precisazioni

Il marchio-logo “CAI 150”

Presentato il 24 febbraio al Museo della Montagna (vedere ap. 4), l’utilizzo del marchio-logo “CAI 150” è subordinatoall’approvazione del Comitato direttivo centrale.

Il Comitato per le celebrazioni

Nel riferire sulle celebrazioni per il 150° anniversario delCAI (L.S. 3/2011) Alessandro Giorgetta è stato indicato allaguida del progetto “governato da un gruppo di esperti del

CAI”. In realtà il comitato fa capo al presidente generale UmbertoMartini nella sua veste di responsabile, mentre Luca Calzolari hal’incarico di coordinatore e a Giorgetta è affidata la segreteria.

Seniores, la stagione dei raduni

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 31

Carispaq dell’Aquila e la S.EL.CA. di Firenze.A conclusione Longhi ha presentato una puntuale relazione sulle

attività del Sistema informativo geografico della Regione Abruzzosoffermandosi su cinque punti: la rappresentazione del territorio, glistrumenti GIS, la divulgazione dell’informazione geografica, la realiz-zazione dei data base territoriali, l’infrastruttura dei dati geografici,evidenziando il ruolo di capofila della Regione Abruzzo rispetto allealtre regioni.

Forte dei Marmi (LU) Montagna amicaUn defibrillatore auto-

matico esterno (DAE) èstato installato al rifu-gio Forte dei Marmi,avamposto per la sicu-rezza in uno dei luoghipiù frequentati delleAlpi Apuane.

L’iniziativa fa parte delprogetto “Montagnasicura”, ora “MontagnaAmica”, che la sezionesta esemplarmente por-tando avanti in collabo-razione con l’assessora-

to alla Protezione civile della provincia di Lucca e con il supporto delComune di Forte dei Marmi. L’acquisto del defibrillatore è stato pos-sibile, in collaborazione con la Società nazionale di salvamento,nella persona di Gianluca Genovali, grazie a una lotteria e con il con-tributo di alcuni sponsor (Fondazione Vittorio Veneto, Cicli Maggi,Pianeta Sport, Tonini Sport, Surf e Fallanca Assicurazioni). Sonostati due i defibrillatori acquistati, assieme a un kit da addestramen-to, una barella spinale e la possibilità di organizzare un corso per laformazione di 15 operatori BLSD, soci del CAI di cui 6 facenti partedel Soccorso alpino, che sono stati poi certificati dalla centrale ope-rativa 118 Versilia.

L’apparecchiatura è stata inaugurata alla presenza di Patrizia Fedi inrappresentanza della Prefettura di Lucca, di Emiliano Favilla asses-sore alla Protezione civile dell’Amministrazione provinciale, del sin-daco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, dell’assessore AlessandroBiagi del Comune di Pietrasanta, dell’infermiere professionale PaoloBenevento del Centro operativo 118 Versilia, di Stefano Del DottoStefano vicecapostazione del Soccorso alpino stazione di Querceta,di Giovanni Benedetti della Commissione regionale rifugi toscana diEmilio e Teresa Puppo, del presidente della sezione (www.caiforte-deimarmi.it) Maurizio Pierotti che ha portato il saluto del presidentegenerale Umberto Martini, del presidente nazionale della Societànazionale di salvamento Giuseppe Marino, del presidente del Grupporegionale CAI Toscana Manfredo Magnani, del direttore della centra-le operativa del 118 Versilia Andrea Nocolini, del dirigente del com-missariato di Forte dei Marmi Enrico Parrini, del titolare del ufficiolocale marittimo Filippo Balestra. Il parroco di Stazzema don SergioOrsucci ha benedetto l’attrezzatura.

Pordenone I viaggi di ZucchiattiDedicata a Silvano Zucchiatti, è stata inaugurata a Pordenone la

mostra “Viaggi in Lazistan - Ricordo di un esploratore senza confi-ni”. Ufficiale degli alpini, esploratore, volontario del Soccorso alpi-no che si è particolarmente prodigato nel terremoto del Friuli,Zucchiatti fu indimenticabile presidente della Sezione diPordenone del CAI, ma anche organizzatore sociale e operatoreculturale, insegnante e uomo politico.

Milano La Dancalia alla SEMIn una zona di difficile accesso, nella regione dancala in Etiopia, la

grande frattura della crosta terrestre chiamata rift africano permettel’osservazione di un lago di lava ribollente che proviene direttamentedal mantello terrestre. È un fenomeno rarissimo (ne esistono solo treal mondo). Ad esso si associano altri panorami di grande effetto,come i laghi di sale e le sorgenti di zolfo in un’area vulcanica sotto illivello del mare, la più torrida del globo.

Ne parla venerdì 8 aprile alle ore 21 alla Società EscursionistiMilanesi (via Volta 22) Raffaele Casnedi, socio SEM e professoreordinario di Geologia all’Università di Pavia.

Rifugi

Interventi di miglioramento energetico

Il Ministero per lo Sviluppo Economico emanerà a breve ildecreto non regolamentare per l’erogazione dei contributiprevisti dal decreto incentivi n. 40/2010, convertito in legge

(Legge n. 73/2010). Il fondo ministeriale finanzierà interventi diefficientamento energetico nei rifugi C, D ed E (non raggiungibilicon mezzi meccanici) tramite l’installazione di pannelli solari,aerogeneratori, piccoli gruppi elettrogeni, piccole centralineidroelettriche, impianti foto-voltaici, gruppi elettrogenifunzionanti a gas metano biologico, con potenza elettrica nonsuperiore a 30 kW. Qualora le Sezioni desiderino inoltrare alMinistero richiesta di finanziamento tramite il CAI Centrale,devono inviare a quest’ultimo il prima possibile la domandacompilata e la documentazione prevista (la modulistica èdisponibile nella pagina “rifugi” del sito www.cai.it).

Per eventuali informazioni è possibile contattare il numero02205723233

Ettore BorsettiVice presidente generale con delega ai rifugi

I nostri cari

Francesco BianchiInfaticabile amico del CAI e delle

Apuane, si è spento il primo marzo aCarrara per un arresto cardiacoFrancesco Bianchi. Aveva 79 anni.Eletto alla Vicepresidenza generale daidelegati riuniti a Bormio nel 2002,mandato assolto con scrupolo ededizione fino alla scadenza nel 2008,vantava una lunga esperienza negli organi del CAI. È statoconsigliere centrale dal 1974 al 1979, in due successivi mandati.Ma soprattutto ha messo a frutto la competenza maturata comedirigente di un’azienda di credito assolvendo l’incarico dei contiche ricoprì nell’Organizzazione centrale dal 1995 al 2000. La sua“militanza” nel CAI risale in realtà al ‘64 quando assunse la caricadi segretario della Sezione di Carrara, la città ai piedi delleApuane dove risiedeva, occupandosi in particolare di rifugi,alpinismo giovanile e tutela ambientale. Ed è sulle amatissimeApuane che Bianchi ha esercitato in gran parte la sua attivitàalpinistica ed escursionistica. A Carrara è stato a più ripresepresidente del sodalizio, dal 1967 al 1970, dal 1973 al 1974 e dal1989 al 1992, collaborando alla proposta di legge d’iniziativapopolare per la costituzione del Parco regionale delle Apuane.

È stato infine componente della Delegazione regionale toscanae delle Commissioni TER per i rifugi e l’alpinismo giovanile.Impossibile dimenticare la sua dedizione, la sua affabilità, la suadiscrezione anche quando il dibattito nelle riunioni consiliariconosceva momenti di tensione. Alla moglie Mariuccia, ai duefigli, a tutti i congiunti, sentite condoglianze.

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Bergamo Ora c’è il “sentiero creativo” Un concorso riservato a

giovani artisti e creativi perportare l’arte in alta quota,lungo i sentieri, dentro irifugi. Questo il senso di“Sentieri creativi”, un’ini-ziativa che nasce da unaconvenzione tra l’assesso-rato alle Politiche giovani-li del Comune di Bergamoe il CAI cittadino con lacollaborazione dell’Eco diBergamo e della rivista“Orobie”. In base al rego-lamento è prevista la rea-lizzazione di progetti arti-stici da esporre lungo ilSentiero delle Orobie, olungo i sentieri di acces-so ai singoli rifugi ebivacchi o all’interno ditali strutture, allo scopo di creare unpercorso che consenta a tutti, appassionati d’arte e escursionisti, divisitare le opere e allo stesso tempo godere delle particolaritàambientali del luogo in cui sono inserite. Il bando è rivolto a singoli ea gruppi bergamaschi con un’età compresa tra i 16 ed i 30 anni (natidopo il 1980). Sono ammessi a partecipare anche i non residenti,regolarmente iscritti a università, istituti scolastici e accademie diBergamo e provincia.

Le opere dovranno essere realizzate prevalentemente con materialinaturali (sassi, rami, foglie, acqua), ma sarà comunque consentitol’uso moderato di oggetti, materiali e colori artificiali. L’impattoambientale dell’installazione dovrà essere nullo. “Più lenti, più dolci,più profondi” è il tema dell’esposizione (dal 2 luglio al 4 settembre).Il bando scade il 29 aprile. Rivolgersi al servizio Informagiovani delComune di Bergamo in via Polaresco 15 (per informazioni: www.gio-vani.bg.it). “Questa alleanza con il Comune è preziosa”, spiega il pre-

sidente della Sezione di Bergamo Paolo Valoti, “il prossimo passosarà la realizzazione di una guida sulle Orobie fatta dai ragazzi e aloro rivolta”.

Torino Traditi dalla lunaLodovico Marchisio segnala che il 19 febbraio il CAI GEB, sottose-

zione del CAI Torino, in collaborazione con il Circolo UNICREDIT haorganizzato un’escursione a Lurisia dove i maestri di sci e la baita diMonte Pigna si son dati un gran da fare per collaborare con gli amicie organizzare una lieta serata. Unica assente è stata la luna piena,nascosta tra le nubi, da cui ogni tanto faceva capolino. Un grazie par-ticolare rivolge agli organizzatori Bruno e Maurizio e a tutti gli assi-stenti che si sono messi a disposizione dei novanta partecipanti,coadiuvati dagli accompagnatori CAI titolati.

Reggio Calabria 12 dossier per 12 grotteDodici dossier offrono un quadro rappresentativo degli interessi

offerti dalle cavità della provincia di Reggio Calabria, molte delle

Comitato scientifico

L’Operatore naturalistico e culturale

Il Comitato scientifico ligure e piemontese organizza sabato 16aprile, presso i locali del Monte dei Cappuccini di Torino unconvegno dedicato alla figura dell’operatore naturalistico e

culturale, personale titolato presente in molte sezioni del CAI maancora poco conosciuto. Il convegno si configura come unmomento di incontro e ritrovo tra le figure titolate, ma soprattuttocome momento di diffusione delle singole iniziative. Durante lamattinata verranno esposti i passi compiuti dal CS in questi ultimianni: la produzione culturale rappresentata soprattutto dallastampa degli Atti dei convegni organizzati, il nuovo sito e larecente possibilità di scaricare i file pdf di tali atti. Inizio delconvegno alle ore 10, termine alle 17.30. Le iscrizioni devonogiungere al seguente indirizzo: [email protected]. Sonoinvitati a partecipare come uditori tutti i soci del CAI e in particolarei presidenti e i componenti del direttivo delle sezioni del Nord Italia.Gli operatori naturalistici e culturali di Liguria e Piemonte sonoinvitati a partecipare come relatori portando una proiezione di 15-20’ sull’esperienza e le attività svolte con la propria sezione.

QUI CAI Attività, idee, proposte

Biblioteca nazionale

Diritto alla memoria e alla comunicazione

La Biblioteca nazionale parteciperà al Convegno annuale delCoordinamento biblioteche specializzate di Torino il 20aprile alle 14.30, presso le OGR - Officine grandi

riparazioni, sede delle grandi mostre ed eventi per le celebrazionidei 150 anni dell’Unita’ d’Italia.

Il convegno a cura del COBIS e dell’UNESCO riguarda il tema“Diritto alla memoria ed alla comunicazione: la risposta delPiemonte. Dal 1861 ad oggi, diritti e società”. Sarà moderato daMaria Paola Azzario Chiesa, presidente del Centro UNESCO diTorino. Il primo relatore sarà Annibale Salsa con “Il ruolo del CAInella formazione dei carattere nazionali”. L’intervento del pastpresident, accompagnato da una video presentazione dellaBiblioteca, tratterà la nascita del CAI e la sua composizionesociale e geografica; la nuova rappresentazione della montagnae la pratica dell’alpinismo dalle Alpi all’Appennino meridionale; ilturismo alpino e lo sviluppo economico nelle valli; la solidarietàcon le popolazioni di montagna.

Ninì ai martedì della Biblioteca

La Biblioteca nazionale, in collaborazionecon Museomontagna-CAI Torino,presenta i martedì della biblioteca nella

Sala degli Stemmi, piazzale Monte deiCappuccini, 7. Il 26 aprile alle 18.30 (segueaperitivo) appuntamento da non perdere con“Pellegrina delle Alpi”, il libro di NinìPietrasanta (nella foto) edito in formaanastatica dal Club Alpino Italiano nellacollana “I pionieri” con la presentazione di Dante Colli. LorenzoBoccalatte, figlio di Gabriele e Ninì, commenta la proiezione diuna serie di filmati girati dalla Pietrasanta e Boccalatte tra il 1932e il 1936, durante gli allenamenti sul granito del Monte Biancocon Gervasutti, Chabod e altri scalatori. Un’attrice legge branidel libro e di “Piccole e grandi ore alpine” di Gabriele Boccalatte(Vivalda Editori). Coordina Roberto Serafin. In collaborazionecon il GISM - Gruppo Italiano Scrittori di Montagna

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quali sono di interesse storico trattandosi di antichi romitori mona-stici. Grazie all’accurata indagine effettuata dalla SezioneAspromonte del CAI per conto dell’Amministrazione provinciale èstata raccolta un’ampia documentazione disponibile sul sitowww.caireggio.it

Padova Inagibile il bivacco CosiLa Sezione di Padova (tel e fax 049.8750842 - [email protected]) con

delibera del consiglio direttivo ha stabilito che il bivacco Piero Cosiè momentaneamente inagibile.

Carpi Bivacco inagibile al Città di CarpiIl bivacco invernale del rifugio Città di Carpi, posto ai Cadini di

Misurina (Auronzo di Cadore), è inagibile causa corto circuito, scop-pio dell’inverter e di alcune batterie dell’impianto fotovoltaico.

Venezia Schermi verticali In aprile il CAI Venezia (www.caivenezia.it) organizza per la sesta

volta la rassegna di cinema di montagna “Schermi verticali” con filmdel TrentofilmFestival. Questo il programma: 6/4 “Rush Hour Dream”di K Jaspersen e C Menn. Germania, 2009 / 5’ e “Au delà des cimes”Francia, 2008 / 75’; 13/4 “Alone On The Wall” di P. Mortimer e N.Rosen. USA, 2009 / 24’ e “Himalaya, Le Chemin Du Ciel” di M. Chaud.Francia, 2008 / 52’; 20/4 “L’alfabeto Rubato” di A Gris. Italia, 2010 / 7’,“Camuni” di B. Bozzetto, Italia, 2009 / 5’ e “Birdman Of TheKarakorum” di A. Hughes. UK, 2009 / 65’. Le serate si tengono alle ore20.30 alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, San Polo 2454,Venezia. Eentrata libera.

Pescara Mettersi in caminoLa Sezione di Pescara organizza una serie di incontri dedicati al

viaggio e ai viaggiatori. Il ciclo ideato da Gianfranco Di Profio eMimmo Di Bartolomeo si intitola “Mettersi in cammino”. Incontrialle ore 19 presso la Sala conferenze dell’Aeroporto d’Abruzzo. Inprogramma ancora 6 appuntamenti: 6/4 Giuseppe Failla “A spassofra le nuvole”, uno sguardo alternativo su luoghi vicini e lontani;15/4 Fioravante De Ritis “Che ci faccio qui?”, viaggio in Libia eTunisia; 27/4 Daniele Berardi “Le meraviglie di Akakor”, due annidi ricerca scientifica in terra boliviana; 4/5 Regina Mucciarella“L’Etiopia: i paesaggi dell’altopiano e le cerimonie del Timkat”; 11/5Edoardo Micati “Un viaggio particolare: la ricerca”; 20/5 DinoBurtini “Antropologia dell’amore, in viaggio con Eros. Tutta la cit-tadinanza è invitata. Info [email protected] -085693471 - 3687022617, [email protected] - 330877151.

Guardiagrele (CH) Il presepe vivente La nona edizione del Presepe vivente a Guardiagrele (CH) è stata

caratterizzata da una rinnovata scenografia, essenziale e ispirata asemplicità, scrive Sergio Millemaci vicepresidente della sezionedel CAI. La rappresentazione, curata e organizzata dai soci dellasezione, si svolge in montagna (1600 m) ed è abbinata a una escur-sione nella spettacolare Gola della Valianara. Tutti i partecipanti,figuranti e spettatori, affrontano il percorso insieme; nel puntoconvenuto si rappresentano le principali scene del Presepe, narra-to e recitato sullo sfondo del Gran Sasso d’Italia. Al convivio fina-le, offerto ai circa 300 partecipanti dal patrocinante Comune diCastel Del Monte (AQ), soddisfazione è stata espressa dal presi-dente della Sezione CAI di Guardiagrele Luciano Caramanico, dalpresidente del G.R. Abruzzo Eugenio Di Marzio e dal sindacoLuciano Cucciante, con l’impegno di promuovere la decima edizio-ne a evento nazionale. Info: www.caiguardiagrele.it �

BiblioCAI

Incontro annuale dei bibliotecari sezionali

II 13° Convegno BiblioCai, promosso dalla Biblioteca nazionaleCAI in collaborazione con la Biblioteca della montagna SAT econ il patrocinio del Trentofilmfestival, si svolge sabato 7 maggio

a Trento presso la Casa della montagna SAT dalle ore 9,15 alle13,30. L’invito è rivolto ai volontari che si occupano, a vario titolo,delle biblioteche sezionali; per la partecipazione non è richiestaalcuna competenza specifica.

Tra i vari argomenti si presenteranno le nuove connessioni alMetaOPAC del CAI per la ricerca simultanea nei cataloghi on-linee si illustreranno le modalità di adesione. Per informazioni eiscrizioni scrivere a [email protected]

QUI CAI Attività, idee, proposte

Corsi

Conoscere la Liguria

Un corso per Operatori regionali TAM in Liguria è inprogramma da maggio a novembre; lo scopo è di farconoscere ai soci CAI alcuni pregi e problemi del territorio

e poter così contribuire alla sua tutela. Il programma prevedelezioni ed escursioni guidate in aree significative situate in cinquezone diverse della Liguria. Gli argomenti varieranno dallaconoscenza naturalistica di base all’archeologia e all’ambientestorico, con particolare risalto alla biodiversità (uno dei pregiregionali); dal dissesto idrogeologico a esempi applicativi di VIA(valutazione impatto ambientale), allo sviluppo sostenibile.

Le lezioni saranno tenute da docenti universitari ed esperti ingran parte soci CAI. Il corso inizia sabato 14 maggio a Genova,prosegue l’11 e 12 giugno a Rocchetta Nervina (Parco AlpiLiguri), il 9 luglio alla Riserva Orientata delle Agoraie, insettembre nel Finalese, in ottobre alle Cinque Terre, al CEA(Centro Educaz. Ambientale); conclusioni a Genova in novembrecon la valutazione finale. Per l’iscrizione compilare domanda confirma del presidente e timbro della sezione di appartenenza; perinformazioni chiedere a sezioni e sottosezioni CAI della Liguria oscrivere a: [email protected]

Pronto soccorso per gestori di rifugi

La Commissione Interregionale Medica LPV, incollaborazione con la Regione Piemonte, il CAI RegionePiemonte, la Commissione Rifugi e Opere Alpine LPV, il 118

di Verbania, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sededi Torino e Stazione di Omegna) e l’Associazione Gestori RifugiAlpini del Piemonte, ha organizzato un corso di primo soccorsoper gestori di rifugi alpini.

Le lezioni, svoltesi secondo il programma previsto dal corso diformazione per “Addetti al pronto soccorso aziendale” – D.Legsl. N. 81 del 9 aprile 2008, si sono tenute presso il rifugio BaitaOmegna (Mottarone, VB) nei giorni 23-24 febbraio. Hannopartecipato e ottimamente conseguito l’attestato di abilitazione 24discenti in rappresentanza di 22 rifugi alpini dislocati in Piemonte.Dopo il successo di questo corso e di altri due tenutisi nel 2008 laCommissione interregionale medica LPV è intenzionata, per ilfuturo, a organizzarne altri. Tutti i gestori di rifugi di area LPV, seinteressati, potranno così conseguire l’abilitazione al primosoccorso secondo la normativa vigente.Flavio Chiarottino – Commissione Interregionale Medica LPV

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QUI CAI Vita delle sezioni

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19� CAMPAGNA ASSOCIATIVA. Pres-so la Segreteria e telefonicamente,utilizzando la carta di credito, è pos-sibile rinnovare la propria adesionealla Sezione di Milano del CAI per il2011; quote associative: Ordinario €53 Famigliare € 31 Giovane € 22Vitalizio € 17.� CORO CAI MILANO. 10/4 in oc-casione del decennale del Coro alleore 15 si terrà presso pressol’Auditorium San Fedele in via Hoepli3/b un concerto pubblico e gratuito dicanti di montagna e della tradizionepopolare. � PARLANDO DI MONTAGNA. Set-te appuntamenti con ospiti di spiccoper conoscere, scoprire e confrontar-si con la montagna e le diverse inter-pretazioni del “fare alpinismo”, dal22/2 al 10/5 i martedì sera in sede,serate pubbliche e gratuite: 5/4 “Laconquista delle montagne e dei poli:il moderno e la wilderness”; 19/4“Calotte, ghiacciai e permafrost: crio-sfera in rapida evoluzione”; 26/4 “Ilritrovamento del B-17 scomparso sulMonte Bianco, storie di uomini, aerei,ghiacciai”.� CINECLUB MONTAGNA. Unnuovo appuntamento per gli appas-sionati del cinema di alpinismo mon-tagna e avventura prende avvio amarzo: programma a sorpresa,appuntamento fisso il 1° e il 3°venerdì del mese in sede.� COMMISSIONE SCIENTIFICA.10/4 Al sasso Preguda, sulle orme diNangeroni (Triangolo Lariano); 29/4Corna Trentapassi (Lago d’Iseo).� ESCURSIONISMO. 3/4 Tete deCou (Alpi pennine); 10/4 Lago diCama (Val Mesolcina-CH); 17/4Anello di Calimero (Prealpi Lecchesi-Pasturo); 1/4 Stage di Ferrata; 8/5Sasso Palazzo (alpi lepontine); 15/5Pizzo Alben (orobie).� SCUOLA NAZIONALE SCIFONDO ESCURSIONISMO – GITE.2/4 ultima gita in Val di Fex, nel

pomeriggio festa con assegnazionedei premi Concorso Fondista Fedele2010/2011; 30/4-1/5 sciescusionisti-ca sul Ghiacciaio del Ventina; prose-guono gli incontri bisettimanali inpalestra di ginnastica presciistica pertutto il mese di Aprile; per info.3469471459.� GRUPPO SCI DISCESA. 3/4 laThuile; 10/4 Cervinia; 17/4 ValThorens; 22-26/4 Pasqua a Stubainello splendido comprensorio dellevette austriache; 15-16/5 ValSenales, orari e modalità di svolgi-mento delle gite disponibili sia sulsito che in Sezione.� ATTIVITÀ GIOVANILI. ALPES.10/4 Monte Palanzone (triangololariano); 15/5 Monte Magnodeno(Gruppo Resegone). FAMILY. 10/4MontePalanzone (triangolo lariano);1/5 M.te Boletto (Triangolo Lariano).� GRUPPO SENIORES. Ritrovo insede il martedì dalle 14,30 alle 17;6/4 gita da definire; 9/4 Prati Parini(Val Brembana); 13/4 CornaTrentapassi-Lago d’Iseo(da Zone);20/4 Monte Farno, tra roccoli e san-tuari; 27/4 Traversata bassa da Balisioai Piani Resinelli; 30/4 l’albero deiFazzoletti.da Brunate a Torno; 4/5 ValVerzasca da Corippo; 7/5 Sorgenti delFiume Latte; 11/5 San Ponzo Semola(Val Staffora).

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581Lun 18-20, Mer 18-22,[email protected]: 02/89072380� SCI FONDO ESCURSIONISMO.3/4 Pont Val Savaranche; 8-10/4Passo Rolle.� SCIALPINISMO. 9-10/4 Rif. 3°alpini M. Thabor; 23-25/4 PallaBianca-cima Barbadorso di Fuori; 7-8/5 Punta Giordani.� TREKKING. 22-30/4 Lucania; 1-5/5 Francia Esterel; 7-15/5 SardegnaCaprera/Arbatax; 21-28/5 Itaca/Cefa-lonia; 11-17/6 Francia Vercor; 25/6-3/7 Madeira; 9-17/7 Via Alpina TraItalia e Slovenia; 8/11 Trekking inAsia; 10-17/9 Croazia Costa Dalmata;1-11/10 Egitto� ESCURSIONISMO.17/4 LiguriaMonte Treggin. 8/5 Lombardia SanMamete; 15/5 Liguria MonteArgentea; 22/5 Piemonte Uja di

Calcante; 29/5 Svizzera MuottasSchilarigna.� MOUNTAIN BIKE. Programma invia di definizione.� INIZIATIVE SOCIO CULTURALI.4/4 Proiezione Tanzania; 14/4Proiezione Guatemala e Belize. I par-tecipanti sono coperti da assicurazio-ne infortuni.

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 [email protected] 21,15-23� CORSO SCIALPINISMO AVAN-ZATO. Si articola in sette lezioni teori-che e 10 giornate di esercitazioni pra-tiche, per chi già pratica da qualcheanno, iscr. 250 € (200 € giovani finoa 25 anni), direttori I. N.S. A. Lucianodel Tufo tel. 3337908928 I.S.AMichele Stella 3483008624; 7/4 usodell’ARTVA; 9-10/4 ricerca ARTVA eprogressione su ghiaccio; 14/4 nodi,manovre progressione in cordata, 16-17/4 scelta del percorso, bivacco;21/4 cartografia; 28/4 neve e valan-ghe; 30/4 e 1-2/5 schizzo di rotta,recupero di crepaccio, stratigrafia.� SCIALPINISMO. 2-3 aprile Testade Rutor (3486 m) 1°g da\ Bonne rif.Degli Angeli (2912 m) h 4 2°g rif.Degli Angeli - Vetta h 2, BSA; 16-17/4Punta Basei (3338 m) 1°g da Remesnotre Dames a rif. Benevolo h 2, 2° grif benevolo vetta h 4, BSA; 30/4 rif.Mantova (3498 m) da Gressoney alPasso dei salati, in funivia a puntaIndren quindi al Mantova h 5.5-6,MS, quote soci 13 €, non soci 18 €,iscr. Andrea Taddia 3487418734;Alberto Angeloni 335-7508469;Enrico Ratti 3382477524; FrancoMariani 3389867706; Mario Campi0258318678.� ESCURSIONISMO. 10//4 Alpenzu(1800 m) valle di Gressoney, partezada Chemonal (1400 m) h 3.15 diffE/T; 17/4 Becco d’ Ovagna (1631 m)Valsesia, da alpe Casavel (869 m) h2.30 diff E Quota di iscrizione 2 €,non soci 4 €, Giuseppe Silva 0292975620 Alberto Modena 3387594657� FALCHETTINI. 17/4 località dadestinare, iscrizione 5 €, StefanoZucali 348 2238255 Mao Kovacs 3357508470� PALESTRA DI ARRAMPICATA.

Mar. e giov. h 19 - 23, Carlo Passet335 7150963 [email protected]

GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel./fax [email protected] e Giov 21-23� SCIALPINISMO. 9-10/4 Pointede Vousson 3490 m Da Arolla nelVallese, disl. 850 + 680 m, BSA; 16-17/4 Alphubel 4206 m. dallaLangfluehuette, disl. 1340 m, BSA;30/4-1/5 Punta Parrot, Monte Rosa4436 m da Alagna, disl 400 + 787m diff. BSA; [email protected] cell.3472628747, [email protected] cell. 3485692945� ESCURSIONISMO. 17/4 Il Kmverticale da Chiavenna a Pianazzola,all’antico borgo di Dalò e i prati diLagunc, EE, disl. 1000 m. h. 6,[email protected].� CORSI DI ALPINISMO. 19/4Presentazione corso alpinismo avan-zato II, [email protected] tel. 0289301570 (casa).� IN SEDE. 19/4 Proiezione diapo-sitive “Cambogia oggi”.� TREKKING. 21-25/5 Grand Tourculturale “Le perle della toscana”,Grazia Larroux Archinti tel.02531415, [email protected].; 2-5/6Trek nel Parco dei 100 Laghinell’Appennino Parmense disl. tra200 e 500, E; 17-26/6 Trek in Corsicasentiero 20 della Grande Randonnèe,EE; 9-23/7 1 o 2 settimane verdi invacanza nelle Dolomiti; 30/9-7/10Trek a Pantelleria, E; 29/10-2/11 Treksul mare della RIVIERA ligure, E.

GESAvia Kant 8 - 20151 Milano Mar21-23 [email protected] www.gesacai.itInformazioni: Ornella 0238008844 Fausta tel. 0238008663 Guido tel. 3391296657� ESCURSIONI. 10/4 Gambarognomt.1730 (Canton Ticino); 17/4Traversata Casaccia (Val BregagliaSvizzera).

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02653842 - Fax. 0262066639

Page 35: LO SCARPONE 04archivio.cai.it/uploads/media/LO_SCARPONE_APRILE_21.pdfCon il patrocinio della Città di Varallo. • Sabato 14 maggio, Varallo, Palazzo dei Musei, ore 15: “Gli impresa-ri

LO SCARPONE, APRILE 2011 - 35

QUI CAI Vita delle sezioni

C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]. 15-19 gio. 21-23.Segr. e Biblioteca giov. 21-22,30.� VIDEOCONFERENZA IN SEDE.8/4 h. 21 “Un mare di lava nel cuoredell’Africa Orientale” del socio geolo-go Raffaele Casnedi, promossa dallaComm. Scientifico-Culturale.� GITE SOCIALI. 2/4 Uscita di Sci-Escursionismo, SE; 2-3/4 Basòdino(3273 m), BSA: sabato salita a unacima e pernotto al rif. Maria Luisa(2157 m) domenica in vetta con disl.+1116/-1533 m; 3/4 da Menaggio alSass Corbè, E, anello nel parco dellaVal Sanagra, quota max. m. 570 disl.+/- 400 m, h. 5; 9-10/4 M. Adula(3402 m) BSA, da Hinterrhein (CH) alrif. Zapporthuette, domenica in vettacon disl. +1130 m; 10/4Prosecuzione Alpinismo Giovanile,AG; 10/4 ciaspolata al M. Olano, EI,dal Rif. della Corte (1250 m) quotamax 1800 m; 10/4 un Castello per laRegina, gita culturale alla rocca diTorrechiara e Soragna nel Parmense;17/4 In Mountain bike sul GardaMTB; 17/4 Aggiornamento tecnicodei capi-gita: progressione su via fer-rata, EEA; 30/4-1/5 Bishorn (4153 m)OSA, da Zinal, alla Cabane de Tracuitdisl. 1° g +1581 m, 2° g. + 897 m;30/4-7/5 Selvaggio Blu, Trekking inSardegna.� SCUOLA S. SAGLIO. 2/5 pre-sentazione e iscrizioni al 30° Corso diGhiaccio 2011, h 21 in sede.� NEWSLETTER. Richiedetela [email protected]

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.caibm.it e-mail: [email protected]� ASSEMBLEA DEI SOCI. Nelmese di maggio verrà pubblicato ilresoconto dell’assemblea del 25/3.� ALPINISMO GIOVANILE. 17/4Escursione Storico Speleologica conil CAI di Abbiategrasso; 1/5 Trekkingnel triangolo Lariano.� SCUOLA INTERSEZIONALEVALLE DEL SEVESO. 6/4 serata intro-duttiva con audiovisivo sulle attivitàsvolte dalla scuola; 13/4 23°Corso diAlpinismo e 20° Corso di Roccia,serata di presentazione, www.caival-ledelseveso.org

� PREMIAZIONI CAMPIONATI SO-CIALI DI SCI. 1/4 serata di premia-zione del “Campionato Cittadino eSociale” di sci alpino e della gara difine corso “Scuola sci”.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected] 21-22,30� ESCURSIONISMO. 17/4 “Monta-gna e lago” Prealpi Lariane, Monte S.Martino, Menaggio.� SCIALPINISMO. 17/4 PizCambrena (3606 m Svizzera) disl.1420 m.; 30/4 e 1/5 Capanna Carate-Rifugio Marinelli-Punta Marinelli(Valmalenco) disl. 1280 m.; meteindicative, da definire in base all’inne-vamento.� CORSO DI ALPINISMO. 6/4Alimentazione; 12/4 Allenamento epreparazione atletica (palestraindoor); si festeggia il 50° anno difondazione della scuola alpinismo“Mario dell’Oro”, previsti per tuttol’anno manifestazioni ed eventi, conpossibilità di acquistare presso lasede il calendario “Women in action2011” interamente creata dalle donnedella scuola, fotografate in azioneinsieme ad incantevoli immagini dellemontagne e a citazioni celebri; lelezioni teoriche aperte a tutti i soci sitengono in sede nei giorni indicati sulsito alle 21.

CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (MI)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23� PULLMAN. 10/4 Borghetto -Monte Croce - Ceriale (Liguria) escur-sionismo D’Ilio 02 45101500Bergamaschini 328 8523090; 15/5Pietra di Bismantova (AppenninoReggiano) escursionismo e via ferra-ta Casè 02 26148787 Matelloni 0269015485. � ESCURSIONI. 3/4 Camminatasulla Via Francigena Pavese(Lomellina) da Villanova d’Ardenghi alCastello di Pavia mp IntersezionaleTicinum 0245101500; 17/4 AlpeMaesimo (Valsassina) mp Concardi0248402472; 22/5 Monte Grona

(Monti Lariani) mp Cerutti 024471874 Concardi 02 48402472Panvini 349 0538262; 29/5 MonteGuglielmo (Val Trompia) mp Cerutti02 4471874. � CICLOESCURSIONISMO. 8/5Pizzighettone (Cremonese) mpVerderio 339 2449039. � CORSO DI NORDIC WALKING.30/4-1/5 Lavarone (Trentino) mpD’Ilio 02 45101500. � TREK PRIMAVERA/ESTATE. 2-5/6 Canyon della Val di Non(Trentino) mp escursionismoBergamaschini 3288523090; 23-31/7 Las Valadas Occitanas a Pè(Piemonte) dalla Valle Stura allaValle del Po treno+bus Casè 0226148787; date da definire Bretagna(Francia) treno Nerini; 6-13/8Vipiteno (Valle Isarco) mp D’IlioBergamaschini 3288523090; 16-23/8 Bregaglia Trek (Grigioni -Svizzera) treno+bus trek alpinisticoConcardi 02 48402472; 20-27/8 ValVenosta (Alto Adige) mp Uboldi 3493591091 Verderio 339 2449039. � PIANETA TERRA. Incontri conproiezioni. 8/4 Viaggiare con il CAICorsico, proposte culturali ed escur-sionistiche della Sezione ore 21 insede; 13/5 Thailandia, arte, cultura,mare (Valeria Pellegrini e AndreaViari) h21 Sala La Pianta viaLeopardi 7; 27/5 Evia, la Grecianascosta (Roberto Burgazzi) h21 insede. � CORSO ARRAMPICATA LIBE-RA. Lezioni teoriche e pratiche dal5/4 al 31/5, iscrizioni entro il 4/4 c/oPalestra Arrampicata via Dante ang.Parini lun-mer-gio h 21-23 [email protected].

MELEGNANOVia De Amicis 2520077 Melegnano (MI)tel/fax 02 [email protected] e Giov. 21-23, Dom. 10.30-12� ESCURSIONISMO. 17/4 Macca-gno, Pino Lago Maggiore (VA); 8/5M. te Camino (BI); 29/5 Lago di SaintGrat (AO).� ALPINISMO GIOVANILE. Mini-pulcini 3/4 Baita Cassinelli, Presolana(BG); 15/5 Parco Marmitte deiGiganti, Chiavenna (SO); pulcini 3/4Monte San Primo (CO); 1/5 Sentierodelle cascate Monticelli-Brusati (BS);aquilotti 10/4 Sentiero dei Pizzetti(LC); 29/5 arrampicata in falesia.� INIZIATIVE PUBBLICHE. 21/4Stand alla Fiera del Perdono di Mele-gnano, Piazza della Vittoria h 9-19.� CORO CAI. Il giovedì ore 21.

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc e Ven 21-23www.caivimercate.it [email protected]� SCI DISCESA. 3/4 Cervinia.� SCI ALPINISMO. 10/4 MonteEmilius 3559m (OSA).� ALPINISMO GIOVANILE. 28/4Lezione Serale Introduttiva; 1/5Monte Bolettone (CO).� ESCURSIONISMO. 17/4 IsolaPalmaria (SP); 8/5 Traversata MonteS. Primo (CO).� GRUPPO SENIORES. 13/4Sentiero Del Viandante (tratto daDervio a Colico); 27/4 Lavagna(Riviera Ligure) La Strada

Trenotrekking 2011

Primavera per sentieri e binari� 10/4 Liguria. Linea Genova-La Spezia. RECCO-M.

CASTELLETTO-SORI. CAI Sampierdarena. GruppoEscursionistico “La Rocca” Quiliano. Resp. G.C. Dolci349.6413728, G. Giusto 349.8345229

� 9 e 10/4. Toscana. Treno, motonave, messi pubblici. ISOLAD’ELBA E PIANOSA. CAI Pisa. Gaudenzio Margotti, NicolaMenichini

� 1/5 Toscana. Treno in rientro da Lucca. MARCIA DELL’AC-QUA DA PISA A LUCCA. CAI Pisa, tel 050.578004. Resp.Gaudenzio Margotti. Lunga marcia attraverso il Monte Pisanosul “percorso dell’acqua”, costeggiando dapprimal’Acquedotto Mediceo e poi quello del Nottolini.

� 15/5 LEZIONE STRAORDINARIA. Tradizionale uscita con glistudenti dell’Università di Pisa. Sezione di Pisa tel050.578004. Resp. Piero Maestrini

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dell’Ardesia.� PALESTRA DI ARRAMPICATA.Oratorio di Vimercate in ViaValcamonica 25, h 19-21 mar e giov.

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e Ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com [email protected]� GITE SCIISTICHE DISCESA. 3/4Cervinia.� MOUNTAIN BIKE. 16/4 Tra lecoste del Lambro.� ESCURSIONISMO. 17/4 NovateMezzola San Fedelino (SO).� ALPINISMO GIOVANILE. 28/4lezione serale introduttiva; 1/5 MonteBolettone (CO).

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’Adda; lunedì 21-23� ESCURSIONISMO. 10/4 Bric del-l’agnellino (Liguria).� SENIORES. 6/4 Erve, CapannaMonza; 13/4 Albavilla, CapannaMara; 20/4 Somana, Alpe D’era;27/4 Valcava, Monte Tesoro.

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven 21-23e-mail: [email protected]� ESCURSIONI GIORNALIERE.9/4 Monte Bolettone, Capanna Mara(triangolo Lariano); 1/5 RadunoScialpinistico Al Suretta.

SOTTOSEZIONE DI CAVENAGOVilla Stucchi, via Mazzini, 29giov 21 - [email protected]� ESCURSIONISMO. 17/4 IsolaPalmaria (SP); 8/5 traversata MonteS. Primo (CO).

DESIOVia Lampugnani, 78Tel. e Fax 0362 621668Mer 21 - 22.30Gr. MALTRAINSEM Mar [email protected]� TESSERAMENTO. Quote 2011:ordinari 45 €, famigliari 25 €, giova-ni 18 €, giovani 2° figlio 9 €.� RINNOVO CONSIGLIO DIRETTI-

VO. Nel corso dell’assemblea ordina-ria del 8/2 sono stati nominati i con-siglieri Paolo Colombini, AntonioColleoni, Gianluca Como, RobertoFavarato, Enrico Malgrati, GabriellaMartin, Sisa Mazzoleni, Renato Nava,Luigi Riboldi, Silvano Ronchi, ClaudioRovelli, Marco Spinelli, GiuliaTaccagni, Roberto Trevisan e MarcoVimercati, i revisori dei conti GianniCarrara, Claudio Villa e Franco Villa eil delegato sezionale Enrico Carcano;presidente Roberto Favarato; vicepresidenti: Claudio Rovelli e MarcoSpinelli, segretario Luigi Riboldi,tesoriere Renato Nava.� CORSO DI ESCURSIONISMOGIOVANILE. 17/4 Rifugio Murelli,Monte Colmeglione; 1/5 ValChiusella; 15/5 Riomaggiore-Portovenere; 29/5 grotta Europa(Valle Imagna); 5/6 Rifugio Formazza;11-12/6 Rifugio Lancia; 11/9 RifugioMenaggio; 25/9 laghi Gemelli; 10/10castagnata.� GRUPPO “MALTRAINSEM”. 6/4escursione in Emilia; 13/4 RifugioParafulmen, Pizzo Formico; 20/4Rifugio Consiglieri; 27/4 RifugioFrasnedo; 4/5 forte di Fenestrelle;11/5 Val Perlana – San Benedetto;14-21/5 settimana escursionistica;25/5 raduno seniores; 1/6 RifugioGriera Vecchia.� PALESTRA DI ARRAMPICATA.Tutti i martedì e i giovedì dalle 19.30alle 22 presso la palestra dell’ITIS “E.Fermi” in via Agnesi a Desio.

SEREGNOVia S.Carlo, 47–CP n.27Seregno (MI)Tel.0362 [email protected] e Ve 21-23� GRUPPO TEMPO LIBERO. 13/4Castel Beseno (Rovereto)� ESCURSIONI. Con sez. MarianoC. 17/4 Cave di Olite (Arco di Trento).� XXXV CORSO DI ALPINISMO.6/4, 20/4 lezioni teoriche aperte atutti.

COLICOVia Campione, 723823 Colico (LC)tel. 0341 [email protected]. 21-22,30tel. rif. Scoggione 034363034� ATTIVITÀ. 3/4 Monte San

Martino, alpinismo giovanile; 8/4serata alpinistica presso l’auditoriumMichele Ghisla di Colico, Sergio Salinipresenta la traversata invernale delSentiero Roma del 8-12 febbraio ‘93,Alaska Mount Mc. Kinley ( m 6194)spedizione “Lecco 97”; 10/4 giornataecologica, alpinismo giovanile; 16-18/4 Lago di Garda, grandi trekking;1/5 Breithorn Occidentale e Centrale4165 m ciaspole e sci alp.; 8/5Mottarone- Lago Maggiore, alpinismogiovanile; 8-14/5 Alpi Apuane, granditrekking; 15/5 Resegone via normaleo ferrate, Gamma 1 e 2 o Centenario,gite sociali; 22/5 Monte Grona, alpi-nismo giovanile; 28/5-4/6 trekking inCatalogna, Spagna.

GALLARATEVia Cesare Battisti n. 121013 Gallarate (VA)Tel 0331 [email protected]. e Ven. ore 21-23� SCUOLA DI ALPINISMO ESCIALPINISMO COLIBRÌ. Corso diarrampicata libera, sett. /ott., perconoscerla e praticarla in sicurezza.Luciano 328 7171057; corso di ferra-tecedere in sicurezza, per pro,Antonio Maginzali 0331 295162.� SCUOLA INTERSEZIONALE DIESCURSIONISMO. Corso Base, mag-gio e giugno, lezioni teoriche infra-sett, uscite pratiche domenicali, trek-king finale, info in sede.� ALPINISMO GIOVANILE. Sotto-sezione di Casorate Sempione,Massimo Franchini 348 7731778,Lorenzo Goffi 347 7933737.� ESCURSIONISMO. 3/4 Castellodi Gavala (m. 1246), diff. E., dir.Chiara Besani e Luigi Zibetti; 10/4Pizzo Castello, Valle Anzasca (1607m) disl. 1060 m, tempo A+R ore5,30 diff. E. dir. Liviana Laterza e GigiSironi; 17/4 Escursione Intersezio-nale (località al mare da definire)Scuola Inter. Escursionismo; 1/5 Giroad Anello in Valle Agrasina, h 7.00,diff. EE. dir. Stefania Caletti eAntonella Lombardo; 1/5 FestaWalser a Salecchio (val Antigorio) daAltillone. dir. Ugo Budelli.

� GRUPPO SENIORES. Direttori G.Benecchi e F. Brunetto; 7/4 MonteMegna m. 1050, disl. 525 m diff. E.h 1,30 + Piramidi di Terra. Partenzah 8; 28/4 Sasso Gordona 1410 m, daGabbio 670 m (Svizzera), Disl. 740m, diff. E fino al rifugio, poi EE h2,40. partenza ore 7,30� GRUPPO MOUNTAIN BIKE. 17/4Parco Naturale Monte Fenera (NO).IG. il Gruppo prenderà parte anche aiprogrammi escursionistici di altriGruppi MTB di Sezioni limitrofe.� GRUPPO GROTTE. Per princi-pianti e esperti, www.gruppogrotte-caigallarate.it, martedì sera in sede.� RIFUGI. Enrico Castiglioni, AlpeDevero, 1640 m, Michele Galmarini,0324 619126; Pietro Crosta, AlpeSolcio (Varzo) mt 1750. � PACCHETTI PER SEZIONI CAI,0324 634183 www.rifugiocrosta.it,[email protected].

ERBAVia Riazzolo, 26Mar. e ven. 21-22,30Tel.031/[email protected]� GITE SOCIALI. 3/4 RifugioRosalba 1730 m da Pian dei Resinellidisl. 550 m, E; 17/4 Monte Muggio1780 m da Indovero disl. 1000 m E.� SENIORES. 6/4 Monte CantoAlto 1146 m da Sorisole (BG) disl.628 m; 20/4 Mare Ligure (riviera diLevante).� ALPINISMO GIOVANILE. 10/4Traversata da Camogli a Portofino(Corso)� ATTIVITÀ SOCIALE. 1/4 Seratacon Rossano Libera “Le montagnesilenziose”, Presso la Sala Isacchi(casa Prina), h 21 ingresso gratuito.� SANTA MESSA. 5/4 in sede h 21,per i nostri defunti.

MACUGNAGAPiazza Municipio 28876Macugnaga (VB) Tel e fax 0324.65485www.caimacugnaga.org� CORSI. Il CLUB dei 4000 e il CAIorganizzano dal 25 al 30 luglio 2011presso il rifugio Zamboni-Zappa, conle Guide di Macugnaga, il 38° corsodi introduzione all’alpinismo, il 35°corso di alpinismo e il 20° corso diperfezionamento alpinistico: tecnichesu roccia, ghiaccio e misto. Età mini-ma 14 anni, attrezzatura adeguata,iscrizione obbligatoria al CAI. Info e

QUI CAI Vita delle sezioni

Nel numero di marzo per unerrore redazionale non è statopubblicato il programma dellasezione di Gallarate, la reda-zione si scusa con tutti i soci.

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LO SCARPONE, APRILE 2011 - 37

iscriz: Corpo Guide Alpine393.8169380, www.guidealpinemcu-gnaga.it; Schranz Sport 0324.65172;I.A.T. 0324.65119, fax 0324.65775;www.caimacugnaga.org

MONCALIERIPiazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 [email protected]. h 18-19 e Mer. h 21-23� SCI NORDICO. CIASPOLE. 3/4Rifugio Chabod (2740 m)Valsavarenche (AO) da Pian dellePesse disl. 900 m, salita h 3,5, EIE. � ESCURSIONISMO. 10/4 MonteMolarass (1327 m) Valle Susa (TO)da Foresto disl. 850 m salita h 2,5, E;17/4 “Anello nell’Astigiano” da SanDamiano d’Asti, disl. 100 m h 5, T;1/5 Monte Galero (1704 m) daGaressio Colle San Bernardo (CN)disl. 950 m, h 3, E.� ALPINISMO GIOVANILE. 17/4Forte di Fenestrelle.� APPUNTAMENTI. 16/4 Puliziasentieri della collina di Moncalieri(prenot. obblig. entro il 13/4)

LANZO TORINESEVia Don Bosco, 3310074 Lanzo (To)giov 21 - 23 [email protected] www.cailanzo.it� ALPINISMO GIOVANILE. 3/4Escursione Losa-Chiaves; 16/4Escursione notturna a La Cialma� PULIZIA SENTIERI. 17/4 Casta-gnole, Germagnano.� CORSI. 15/4 Prima lezione delcorso sul riconoscimento degli ani-mali, con due lezioni teoriche e duepratiche.

SOTTOSEZIONE DI VIÙV. Roma, 32 - 10070 Viù (TO)Sa 21-22:[email protected]� RACCHETTE. Programma in ba-se all’innevamento, info. in sede.

DOLO30031 Dolo (VE) – CP 87Via C. Frasio - DOLOMerc. 21-23www.caidolo.it� ESCURSIONI. 10/4 App. bolo-

gnese, la riserva del contrafforte plio-cenico; 17/4 Prealpi Vicentine, il sen-tiero delle gallerie G. Chemin; 1/5Anello fluviale di Padova, escursionein bicicletta; 8/5 Giro del Monte Cabia(Arta Terme-Carnia).� CORSO. Aperte le iscrizioni al 16°Corso di Escursionismo che si svol-gerà dal 28/4 al 10/7, info in sede osul sito.� SERATE. 15/4 Dolo, Villa Angeli,“78° nord Viaggio alle IsoleSvalbard”, di M. Pizzamano e M. Teti.� TAM. XV ciclo di Vivere l’am-biente “... per una selva oscura ...”nell’anno internazionale delle foreste,info 3282173019 www.viverelam-biente.it; 7/4 Mirano, sede Arcam“Cansiglio, la Magica Foresta” con P.F. Uliana.

MIRANOVia Belvedere, 6

30035 Mirano - VE - C.P. 56Cell. 348 [email protected]. 21-22.30 � SERATE CULTURALI. 29/4 “So-cotra: viaggio ai confinidell’Oceano indiano” di M. Zanetti,c/o Ecomuseo, Villa Principe Pio aMira Porte; 13/4 “Dolomiti patri-monio dell’umanità. Storia dellacandidatura”, a cura di S. Furlanise E. Oddone, Auditorium VIIMarzo, Mirano (VE), h 20.45ingresso libero.� CORSI. Aperte in sede e sul sitole iscrizioni al 22° Corso di escur-sionismo base 2011, tema “I segnidell’uomo sui monti”, posti limitati.� ESCURSIONISMO. 17/4Prealpi vicentine, m.te Cimone diTonezza, ref. C. Silvestrini, R.Benetti; 1/5 Prealpi bellunesi, Pian

de le Femene e Col VisentinReferenti: F. Colomba e L. Spagnol. � APERTURA SEDE. Si ricordache la sede è aperta il giovedì sera.

CATANIAVia Messina 593/ALun Merc Ven 18-21Tel. 095.7153515 [email protected]� TREKKING INTERSEZIONALI2011. Varati i programmi deiTrekking dell’Etna, Eolie, Egadi; 16-25/4 “Il Peloponneso”; 26-8/8“Islanda”; 15-2/10 viaggio avventu-ra in Mongolia e Pechino. � ESCURSIONISMO. 2-3/4 Montidella Conca d’Oro; 3/4 MonteQuacella; 10/4 da Malvagna aRoccella; 17/4 Pizzo dell’Eremita;30/4-1/5 da Piano Margi a PortellaVento. �

PICCOLI ANNUNCI

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www.claudioschranz.it mag. Grecia-M.Olimpo / lug. Islandaago. Perù / ott. India e Nepal / nov. Algeriagen.2012 Uganda M.Elgon e Ruwenzoriinfo 3333019017 [email protected]

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www.naturadavivere.itViaggi di gruppo – primavera/estate 2011Pasqua in Salento 21/04trekking isole Cicladi 9/05 Vojvodina 31/05Isole Lofoten 4/07Mongolia 12/07Altopiano andino 6/08Overland in Islanda luglio- agostoCamminate in Irlanda 13/08Kamchatka luglio agosto settembreMessico agosto- dicembreTel 0586444407 [email protected]

Compagnia dei CamminiDalla Boscaglia nasce l’associazione Compagnia dei Cammini: 60 viaggi a piedi nel 2011. www.cammini.eu

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- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa vocedevono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio diappartenenza loro personale o della scuola o associazione.

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38 - LO SCARPONE, APRILE 2011

Gli alpinisti che desiderano scalare un8.000 nel periodo premonsonico(marzo-maggio) devono allenarsisulle Alpi nel mese invernale con

marcato pericolo di valanghe. Diverse locali-tà offrirebbero la possibilità di raggiungerein sicurezza e velocemente le alte quoteseguendo le piste sciabili, ma ciò è in con-trasto con la normativa che vieta la salita.L’unica possibilità è quella di salire sui pen-dii con gli sci o con le ciaspole al di fuoridella pista con tutte le incertezze e le faticheben immaginabili.

L’alternativa è quella di percorrere la pistanelle ore notturne (serve anche come alle-namento al freddo e a operare al buio – siraggiunge la cima dell’8000 partendo dall’ul-timo campo, di solito, di notte).

Diversamente, nelle ore diurne, essendociil divieto, c’è l’immancabile fermata da partedell’autorità addetta al controllo (Carabi-nieri o Polizia di Stato) che, in alcuni casi, silimita a un invito a restare ai bordi, mentre inaltri al verbale con il pagamento di unamulta salata. Tutto ciò mi fa sentire “clande-stino” sulla montagna e persona segnalata,magari pericolosa.

In altre nazioni, ai bordi della pista (al di làdella palina) viene ricavato un percorsolargo un metro per chi vuole salire la monta-gna a piedi rispettando lo sciatore.

Considerando che molti soci frequentanola montagna d’inverno (allenamento per lealte quote, per il trofeo Mezzalama o altri tra-guardi, per divertimento) e che la sicurezza

dell’andare per i monti è nello spirito delnostro Sodalizio, perché non si propone unamodifica alla legge oppure non si stipulanoaccordi con i demani sciabili perché sia rea-lizzata questa striscia laterale? Basterebbespostare all’interno le paline di un metro…

LLuuiiggii RRaammppiinnii [email protected]

Sezione Boffalora Ticino

PREVEGGENZAHo letto con interesse l’articolo “Cresce la

richiesta di socialità” con il commento diLuigi Gaido sul positivo nuovo record di ade-renti al nostro Sodalizio. Ho una segnalazio-ne che mi pare possa integrare una nota checonsidero errata “... del fenomeno mountainbike ci si è occupati con dieci anni di ritar-do”. Sarebbe bene andare a rileggere gli attidel 97° Congresso tenutosi a Pesaro nel 1997e in particolare l’intervento di EmilioChiolerio della Scuola Italiana di MountainBike. E’ una conferma che il CAI è stato ed èorganismo aperto con forte capacità di con-vocazione. Questa è una dote oltremodoimportante nella società complessa in cui ciè dato di vivere. Ma proprio per questo èimportante che gli altri 300.000 soci ne sianoconsapevoli. Tanto più che fra gli allegati diquegli atti prodotti positivamente dallasezione pesarese c’è il “Codice di autorego-lamentazione per le attività ricreative e spor-tive nell’ambito del Carso” che aveva antici-pato con preveggenza un paio di anni primail rapporto fra attività alpinistica e fenomenodella mountain bike. Concordo pertanto con

la considerazione finale di Gaido: il positivoandamento delle iscrizioni autorizza a pen-sare che queste istanze non siano rimastelettera morta.

RRoobbeerrttoo DDee MMaarrttiinnPast president Club Alpino Italiano

Non si può però ignorare che il riconosci-mento ufficiale della mountain bike daparte del CAI è cosa abbastanza recente esofferta. Cirillo Floreanini e PaoloLombardo il 12 e 13 ottobre 1991 al 27°Convegno delle Alpi Giulie (LS 22/1991,pag. 13) osservarono che “…ancor piùgrave è il fenomeno mountain bike... E’necessario riservare solo alcuni percorsi,segnalarli, gestirli ed essere severi con chitende a emarginare l’escursionista e ilpedone per favorire la marcia della moun-tan bike... Non è accettabile che si vada permonti con la bici in spalla o si faccia bici-clettismo estremo...”. E proprio in questigiorni la SAT interviene per regolamentarel’uso della mountain bike sui sentieriappellandosi alla Provincia di Trento per-ché si impegni a modificare l’assetto legis-lativo attuale “che risulta non chiaro, pococontrollato e non tiene conto dell’aspettoambientale e della sicurezza dell’uso dellemountain bike nei sentieri, dove circolanoanche i pedoni”. (R.S.)

BUONE LETTURE

Quanto conta il ruolo dei genitori nel ren-dere famigliare la montagna fin dai primianni di vita? Papà Andrea, socio bolognese,cerca di avviare la piccola Anna alle buoneletture. E lei, come si nota, non si fa pregaresfogliando Lo Scarpone!

lo, clandestino sulle pisteLa posta dello Scarpone La parola ai lettori

Per un disguido nell’impaginazione è purtroppo saltato il primo capoversonell’articolo di Miranda Bacchiani “I trent’anni del Bidecalogo” (LS 3/2011, pag.18) di cui si parlerà al Corso di aggiornamento nazionale per operatori TAM in

programma dall’1 al 3 aprile a Gemona. Il testo viene tuttavia proposto nella sua integritànel fascicolo dello Scarpone in pdf consultabile su www.cai.it Nel proporre ora questaparte mancante nella versione cartacea, la redazione si scusa con l’autrice dell’articoloe con tutti i lettori.

Sono ormai trent’anni (e non venti come era stato erroneamente pubblicato sulNotiziario di febbraio) che la politica ambientale del CAI poggia sulle 20 colonne delBidecalogo. Era infatti il 1981 (il 4 ottobre) quando, presidente generale Giacomo Priotto,i delegati riuniti in Assemblea straordinaria a Brescia votarono il “Documentoprogrammatico per la protezione della natura alpina”, da sempre noto come Bidecalogoper i 20 “obiettivi di principio” sui quali “dovrebbe essere indirizzata la politicaprotezionistica del Club alpino”, come espressamente indicato nella premessa. Non siparlava ancora di tutela ambiente montano (la TAM sarà poi costituita nel 1984), ma diprotezione della natura alpina (la commissione tecnica infatti si chiamava PNA)…

Errata corrige

I trent’anni del Bidecalogo

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CHIUSUREQualcuno mi spieghi: un rifugio chiuso che

rifugio è? Molte strutture sono chiuse ohanno ridotto la loro funzione, alcune perbeghe burocratiche, altre per mancanza dimotivazioni o fondi per ristrutturazioni odisponibilità di custodi oppure per normeregionali assurde. Sono socio del CAI dal1961 e frequento la montagna da oltre mezzosecolo, anche se da un paio di lustri l’ana-grafe mi ha condannato a ridurre drastica-mente la mia attività. Ho girato le Alpi inlungo e in largo in tutte le stagioni, ho colla-borato con scuole di alpinismo e ho svoltouna ragguardevole attività sci-alpinistica,tanto per dire da che pulpito viene la predi-ca. Poi leggo che certi custodi sbarrano leporte a una certa ora, e chi c’è c’è. Ci sono iricoveri invernali, ma avete mai provato adusufruirne? In molti casi sono adibiti amagazzino, ingombri di tutto. Certo da noimanca uno spiccato “senso civico” dei fre-quentatori, è inutile negarlo. Ho lettere diamici rifugisti o di presidenti di sezioni chemi descrivono il saccheggio perpetrato nellestrutture di loro competenza e capisco ilproblema.

Con questo non voglio generalizzare, anziho trovato da noi custodi di una disponibili-tà straordinaria, anche volontari che fanno isalti mortali per tenerli aperti e solo per spi-rito di servizio. Capisco certe prese di posi-zione, ma è ora si faccia chiarezza e sperotanto che si arrivi a dei chiarimenti in fatto diregolamenti alle volte assurdi.

AAnnttoonniioo PPaaggnnoonncceelllliiSezione di Varese

TANTE GRAZIE!� Federico Guidelli desidera ringraziare ilCAI Centrale per avergli rispedito la tesseradi socio che aveva perduto in Val Masino.“Un grande grazie”, scrive, “anche a chi l’haritrovata e ha avuto la cortesia di consegnar-la a voi. È sempre un piacere ritrovare lecose alle quali si è affezionati!”� Armando Salaroli ringrazia vivamente lapersona che, dopo aver rinvenuto nei pressidel bivacco Frattini la sua macchina, l’haposta all’interno consentendogli il giornosuccessivo l’insperato ritrovamento. � Una quindicina di soci della Sezione diCesena ([email protected]) hanno percorso inVal di Susa, con la collaborazione del CAI diTorino (“nella squisita persona di LodovicoMarchisio”), il famoso ponte tibetano piùlungo del mondo sito a Claviere e di seguitola ferrata del Bunker. “Sostanziale”, scrivo-

no, “è stato l’appoggio tecnico per quantoriguarda il materiale fornito o controllato daparte delle guide della Val di Susa, che gesti-scono in modo egregio tale percorso. A tuttiun grazie di cuore”.�Domenica 25 luglio, al termine della disce-sa per la via normale del monte Antelao, uncospicuo distacco di ghiaccio, neve e rocceha coinvolto otto partecipanti alla gita socia-le organizzata dalla Sottosezione diArenzano (GE). I soci Caterina NucciaGagliardo, Gino Agnese, Paola Bertuccio,Gabriele Cesari, Francesco Di Luca,Alessandra Lavarello, Patrizia Malagamba,Ugo Pretelli, Luciano Taccola e GiuseppeZerbini ringraziano sentitamente le squadredel Soccorso alpino di San Vito di Cadore edi Pieve di Cadore che sono prontamenteintervenute con gli elicotteri in una zonaimpervia e che, con grande competenza,professionalità e disponibilità, hanno prov-veduto a prestare i primi soccorsi. Un parti-colare ringraziamento ai gestori del rifugioScotter, per l’attenzione e il conforto resi agliinfortunati, agli elicotteristi e a tutti coloroche si sono prodigati per un sollecito tra-sporto verso gli ospedali di Pieve di Cadore,Cortina d’Ampezzo, Belluno e Agordo.� “Carissimi Andrea, Roberto e Marco, viscrivo per ringraziarvi di averci fatto daguida in questa entusiasmante gita, una dellegite più belle della mia vita...” Queste le paro-le di un alunno delle due classi di 4a ele-mentare di Cortina che anche quest’annohanno pernottato in rifugio con il CAI diCortina. Due splendide giornate di solehanno fatto da cornice a questa ormai tradi-zionale esperienza che ha visto 40 bambinicon le loro maestre vivere da vicino la mon-tagna. Il gruppo è stato accompagnato da

Roberto Vecellio, Andrea Menardi, MarcoColli e dalla presidente Paola Valle. AdAurora e Vittorio Da Poz, gestori del rifugioGiussani, le maestre Elisabetta, Lucia e Mararivolgono un sentito grazie.�Faccio parte di un gruppo di soci del CAI-UGET di Torino che ha trascorso una setti-mana, dal 12 al 19 febbraio, nelle belle valliche circondano Vipiteno. Il soggiorno haavuto successo grazie all’aiuto preziosodella Sezione del CAI, in particolare di UgoFanton e di Ivan che ringraziamo vivamente.Un esempio di quella solidarietà che caratte-rizza i rapporti tra gli appassionati di monta-gna e che ci auguriamo di poter prestoricambiare (MMaarriiaannggeellaa PPaassttoorreelllloo)

INFATICABILI

“Complimenti a tutte voi che per monti evalli girovagar fate e non mollate mai”.Questo il simpatico messaggio che LodovicoRiva, socio della Sezione d’Inverigo intendelanciare attraverso queste pagine alle gentilicompagne di escursione. Eccolo acconten-tato. Nella foto un momento conviviale conAnna, Bruna, Giovanna, Alice, Chiara,Elisabetta, Morena, Gabriella, Giovanna,Roberta, Viviana, Giada e Francesca. �

LO SCARPONE, APRILE 2011 - 39

Ho apprezzato i riferimenti storici al MuzTagh Ata (7550 m, Cina) sulloScarpone di novembre, meno il

giudizio tecnico-valutativo per la suaascensione nella posta di gennaio, dove sispiega che la sua via normale è considerata“facile”. Per esperienza personale nongiudicherei tale l’itinerario, soprattutto se percorso con gli sci, in quanto non considerobanali sia il superamento delle due seraccate esistenti fra il 1° campo avanzato (5400 m)e il 2° (6100 m) sia l’incertezza del tracciato oltre i 7000 m. Naturalmente tutto dipendedalle condizioni del tempo e del terreno. A parte la soggettività del giudizio, vorreirilevare che mentre fino agli anni 80/90 il carico veniva trasportato dai componenti dellespedizioni, ho appreso che successivamente dal campo base (4400 m) al campo 1°avanzato ci si avvale di portatori e di animali da soma, il che consente di non doverpercorrere quel tratto su morena con circa 18/20 kg sulle spalle e più volte, attrezzaturasciistica esclusa. Esiste quindi una notevole differenza tra le diverse modalità con cuicerte ascensioni vengono effettuate, per cui anche la valutazione non può che esserediversa. Certamente il Muz Tagh Ata è una bellissima montagna che giudicherei “facile”,sì, ma specialmente se fotografata dal basso.

Rino [email protected]

Valutazioni

Facile il Muz Tagh Ata?

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Guido Rey

IL TEMPO CHE TORNA

CLUB ALPINO ITALIANO

I P i o n i e r i

Ninì Pietrasanta

PELLEGRINA DELLE ALPI

CLUB ALPINO ITALIANO

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Abate Henry

I PASCOLI DEL SOLE

CLUB ALPINO ITALIANO

I P i o n i e r i