LO SAI CHE LA QUANTITÀ DI ALCOL TOLLERATA CAMBIA IN … · ischemia cardiaca c. Cardiopatia da...

8
Anno IV Numero 897 Giovedì 09 Giugno 2016, S. Primo AVVISO Ordine 1. ORDINE: Guida alla gestione degli stupefacent e alla spedizione delle ricette veterinarie 2. Ordine: Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Lo sai che la quantità di alcol tollerata cambia in base all’età? 4. "Non bere più di 3 bicchieri di latte al giorno 5. Che cos'è il ginocchio «da cinema»? Prevenzione e Salute 6. Capelli al mare: come proteggerli da sole e salsedine 7. Cambiare l'ordine delle portate a tavola può ridurre la glicemia 8. Come evitare un infarto? addormentarsi sempre alla stessa ora Meteo Napoli Mercoledì 08 Giugno Variabile Minima: 22°C Massima: 26°C Umidità: Mattina = 67% Pomeriggio =55 % LO SAI CHE LA QUANTITÀ DI ALCOL TOLLERATA CAMBIA IN BASE ALL’ETÀ? Forse non tutti sanno che la quantità di alcol tollerata da fegato e cervello, e in generale dall’organismo, cambia in base all’età. Per questo motivo, un consumo moderato di alcol, sempre raccomandabile per evitare l’effetto tossico dell’alcol su organi come fegato, sistema nervoso centrale e cuore, diventa ancora più importante in ragazzi, anziani e donne in gravidanza e allattamento che dovrebbero evitarlo spiega il dr Roberto Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas. L’alcol infatti è una sostanza estranea all’organismo, non essenziale, che è stata classificata tra le sostanze cancerogene e tra le droghe per la sua azione psicoattiva sulzi di età compresa tra 11 e 15 anni , età in cui oggi più frequentemente iniziano a bere, il consumo di alcol deve essere evitato perchè il sistema enzimatico di degradazione dell’alcol non si è ancora formato completamente. Considerando che una unità alcolica corrisponde a un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione, una lattina ose da bar di aperitivo (80 ml) di superalcolico (40 ml), è definito un comportamento a rischio quando il consumo quotidiano eccede le 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo, 1-2 per la donna, 1 per gli anziani e qualsiasi quantità al di sotto dei 15 anni, così come il consumo di bevande alcoliche fuori pasto almeno una volta alla settimana e il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcooliche in una sola occasione (binge drinking). Nei giovani, data la dipendenza fisica e psichica provocata dall’assunzione continuativa di alcool, praticare attività fisica o frequentare a scuola coetanei in grado di influenzare l’atteggiamento aiutano ad evitare il consumo di alcool. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. E' succieso 'o quarantotto E' successo il finimondo

Transcript of LO SAI CHE LA QUANTITÀ DI ALCOL TOLLERATA CAMBIA IN … · ischemia cardiaca c. Cardiopatia da...

Anno IV – Numero 897 Giovedì 09 Giugno 2016, S. Primo

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Guida alla

gestione degli stupefacent

e alla spedizione delle

ricette veterinarie

2. Ordine: Un Farmaco

per Tutti

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Lo sai che la quantità di

alcol tollerata cambia in

base all’età?

4. "Non bere più di 3

bicchieri di latte al giorno

5. Che cos'è il ginocchio

«da cinema»?

Prevenzione e Salute

6. Capelli al mare:

come proteggerli da sole

e salsedine

7. Cambiare l'ordine delle

portate a tavola può

ridurre la glicemia

8. Come evitare un

infarto? addormentarsi

sempre alla stessa ora

Meteo Napoli

Mercoledì 08 Giugno

Variabile

Minima: 22°C Massima: 26°C Umidità: Mattina = 67%

Pomeriggio =55 %

LO SAI CHE LA QUANTITÀ DI ALCOL TOLLERATA CAMBIA IN BASE ALL’ETÀ?

Forse non tutti sanno che la quantità di alcol tollerata da fegato e cervello, e in generale dall’organismo, cambia in base all’età.

Per questo motivo, un consumo moderato di alcol, sempre raccomandabile per evitare l’effetto tossico dell’alcol su organi come fegato, sistema nervoso centrale e cuore, diventa ancora più importante in ragazzi, anziani e donne in gravidanza e allattamento che dovrebbero evitarlo – spiega il dr Roberto Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas. –

L’alcol infatti è una sostanza estranea all’organismo, non essenziale, che è stata classificata tra le sostanze cancerogene e tra le droghe per la sua azione psicoattiva sulzi di età compresa tra 11 e 15 anni, età in cui oggi più frequentemente iniziano a bere, il consumo di alcol deve essere evitato perchè il sistema enzimatico di degradazione dell’alcol non si è ancora formato completamente. Considerando che una unità alcolica corrisponde a un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione, una lattina ose da bar di aperitivo (80 ml) di superalcolico (40 ml),

è definito un comportamento a rischio quando il consumo quotidiano eccede le 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo, 1-2 per la donna, 1 per gli anziani e qualsiasi quantità al di sotto dei 15 anni, così come il consumo di bevande alcoliche fuori pasto almeno una volta alla settimana e il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcooliche in una sola occasione (binge drinking). Nei giovani, data la dipendenza fisica e psichica provocata dall’assunzione continuativa di alcool, praticare attività fisica o frequentare a scuola coetanei in grado di influenzare l’atteggiamento aiutano ad evitare il consumo di alcool. (Salute, Humanitas)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. E' succieso 'o quarantotto E' successo il finimondo

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897

PREVENZIONE E SALUTE

CAPELLI AL MARE: COME PROTEGGERLI DA SOLE E SALSEDINE

L’esposizione prolungata al sole e all’acqua di mare può indebolire il cuoio cappelluto. Grazie ai giusti trattamenti, prima e dopo la spiaggia, è possibile avere capelli belli e sani anche in estate

Quando si va al mare, si pensa erroneamente che solo la pelle vada protetta dagli agenti esterni: in realtà, sole, vento e salsedine possono indebolire i capelli, rendendoli secchi, crespi e opachi.

I capelli vanno curati e preparati gradualmente all’esposizione solare. Per farlo, occorre evitare se possibile i trattamenti aggressivi che

possono sottoporli a ulteriori stress: bandite quindi permanenti, colorazioni, e decolorazioni, soprattutto se contenenti ammoniaca. Le tinte sono ammesse purché siano naturali: se proprio non si riesce a farne a meno, un buon compromesso sono quelle a base di henné, che colorano e al contempo nutrono il capello. Andrebbe inoltre ridotto l’uso di phon e piastre a favore di un’asciugatura più naturale, che sfrutta le temperature tipiche della bella stagione. Per dare volume e forma all’acconciatura, ci si può aiutare con un pettine in legno a denti larghi o una spazzola con le setole morbide, da utilizzare però quando i capelli sono completamente asciutti. Una volta arrivati in spiaggia, si può indossare un foulard o un cappello di paglia per proteggere i capelli dall’esposizione diretta dei raggi. Come quando ci spalma la crema solare per proteggere la pelle, una buona abitudine è applicare un olio protettivo specifico per il mare, meglio ancora se vegetale come per es. quello di cocco o di argan; è sufficiente spruzzarlo su tutto il cuoio capelluto e distribuirlo con le mani o aiutandosi con un pettine, ricordandosi di ripetere l’operazione se si decide di bagnare la testa. Dopo l’esposizione al sole, è consigliabile nutrire i capelli con un impacco idratante. Un’alternativa naturale è il gel d’aloe vera, un vero toccasana per i capelli oltre che per le scottature come doposole. Infine, sotto la doccia si raccomanda di utilizzare uno shampoo neutro delicato abbinato al balsamo, da lasciare in posa per qualche minuto prima di procedere con il risciacquo finale. (Salute, Il Giornale)

"NON BERE PIÙ DI 3 BICCHIERI DI LATTE AL GIORNO"

I risultati dello studio condotto dall'Università di Uppsala, in Svezia sul consumo di latte

Attenzione a non bere troppo latte. In base ai risultati di uno studio condotto dall'Università di Uppsala, in Svezia, le donne che ne bevono oltre tre bicchieri corrono più rischi di morire nei successivi vent'anni. Inoltre, contrariamente al luogo comune sul calcio, troppo latte procurerebbe alle donne maggiori probabilità di subire fratture. L'ipotesi degli scienziati è che a provocare danni sia il galattosio presente nel latte: "Il composto darebbe il via una reazione ossidante ed infiammante, quest'ultima in grado di affliggere le ossa e la longevità delle donne". Cosa fare dunque? Dalla Svezia consigliano di sostituire il latte in eccesso con yogurt e formaggi, ricchi di calcio ma poveri di galattosio. (Salute, Il Giornale)

ECCO I CONSIGLI PER PROTEGGERLI AL MEGLIO

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897

PREVENZIONE E SALUTE

CAMBIARE L'ORDINE DELLE PORTATE A TAVOLA PUÒ RIDURRE LA GLICEMIA

Uno studio dell'Università di Pisa assicura: più facile controllare la glicemia e il diabete se si ingeriscono prima le proteine e i grassi del "secondo" e poi i carboidrati del "primo"

Mangiare "al contrario", invertendo l'ordine delle portate durante i pasti principali, aiuta a combattere il diabete e a tenere sotto controllo la glicemia. Lo rivela uno studio condotto dal team del prof. Andrea Natali dell'Università di Pisa e presentato all'ultimo congresso della società italiana di diabetologia. Secondo la ricerca, condotta per un mese su 17 pazienti, invertire "primo" e "secondo" porta a una riduzione significativa della glicemia dopo pranzo e migliora i valori dell'emoglobina glicata, il parametro più importante per giudicare il controllo metabolico. "Questo studio è nato dall'idea che fosse possibile sfruttare alcuni meccanismi fisiologici legati

all'alimentazione per migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete", ha spiegato Natali, "Recentemente avevamo dimostrato come nei pazienti con diabete un antipasto costituito da proteine e grassi fosse in grado di

ridurre marcatamente l'entità dell'innalzamento glicemico prodotto dalla successiva ingestione di carboidrati e come questo avvenisse per un marcato rallentamento dello svuotamento gastrico (indotto dai grassi) e potenziamento della secrezione insulinica (indotta dalle proteine). Successivamente, per sfruttare a fini terapeutici questa specie di pre-condizionamento indotto dall'antipasto, senza però aumentare le calorie della giornata, abbiamo pensato che il modo più semplice fosse invertire la successione delle portate ai due pasti principali". (Salute, Il Giornale)

COME EVITARE UN INFARTO? ADDORMENTARSI SEMPRE ALLA STESSA ORA

È tutto una questione di orologio biologico. Ecco come evitare un infarto

Addormentarsi ogni sera alla stessa ora aiuta il nostro cuore a rigenerarsi dopo le fatiche del giorno e riduce il rischio di malattie cardiache. In base a una ricerca di un gruppo di scienziati della Northwestern University di Chicago, il tutto agevola il cuore a filtrare gli ormoni dello stress. Coloro che invece hanno un ritmo di vita e di sonno disordinato sono quelli che incorrono maggiori rischi di soffrire di problemi cardiaci.

Infarto e orologio biologico: Tutto questo perché, come scrive Dagospia riprendendo un articolo del Dailymail, il nostro orologio biologico è regolato dai sensi, ad esempio dal modo in cui l'occhio percepisce la luce e il buio, o dalle variazioni di temperatura percepite dalla pelle. (Salute, Il Giornale)

COSÌ L’ORDINE DELLE PORTATE INFLUENZA LA GLICEMIA

MEGLIO MANGIARE LA PASTA SOLO DOPO LE PROTEINE DEL "SECONDO".

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897

DOLORI INTERCOSTALI: QUALI SONO LE CAUSE? Capita più o meno a tutti di percepire, ogni tanto, dei dolori intercostali, continui o intermittenti, che ci possono mettere in ansia.

Si tratta di un sintomo estremamente generico che può essere originato da diversi problemi, nella maggior parte dei casi non gravi. Il primo pensiero, quando arrivano improvvise fitte dolorose nella zona superiore dell’addome, in corrispondenza della gabbia toracica, è che ci sia un problema al cuore. Ma non sempre, e non solo questo genere di dolori ha a che vedere con il muscolo principale del nostro corpo, infatti non di rado si tratta di dolori riflessi, che in realtà sono localizzabili in altri organi interni, o hanno a che vedere con le ossa. Bisogna poi individuare di che tipo di dolori intercostali stiamo parlando, se concentrati nel petto, se collegati con il respiro, se acuti o sordi. Vediamo meglio quali possono essere le cause.

COSA SONO I DOLORI INTERCOSTALI?: I dolori intercostali sono presenti nella sintomatologia di

moltissime patologie, e per questo è importante stabilirne la causa lavorando un po’ “per eliminazione”. Il medico con una visita non è certo in grado di individuare subito il problema all’origine, perciò potrebbe decidere di prescrivere una serie di analisi ed esami che possano arrivare fino alla causa specifica del disturbo. In linea generale, la definizione di dolori intercostali individua una gamma di patologie che interessano il tronco del corpo umano dal collo fino all’ombelico, con fulcro centrale nella gabbia toracica. Di dolori intercostali possono soffrire anche i bambini, spesso si tratta, nel loro caso, dei classici dolori di crescita, ma qualche volta possono essere spia di problemi alla colonna vertebrale. In gravidanza, invece, dolori intercostali possono essere provocati dalle modifiche dell’addome e dalla spinta in alto dell’utero che comprime gli organi della digestione. Infine, ci sono dei casi in cui dolori intercostali siano legati a stati di ansia, ad attacchi di panico o nevrosi, quindi a cause non organiche ma psicologiche. Naturalmente si potrà arrivare ad una diagnosi di questo tipo solo dopo aver escluso in modo assoluto che l’origine sia di ordine fisico. Cominciamo con l’elencare le principali cause ossee dei dolori intercostali.

CAUSE OSSEE E ARTICOLARI: I dolori intercostali possono essere originati da problemi ossei. Essi

possono essere oltre alla Frattura di una costola:

a. Scoliosi (deviazione colonna vertebrale) b. Ernia del disco o discopatia

c. Spondiloartrosi o artrosi colonna vertebral. d. Artrosi dell’articolazione della spalla e. Sternocondrite, infiammazione

dell’articolaz. delle costole con lo sterno f. Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio

(infiammaz. della terminazioni nervose provocate dal virus della varicella rimasto latente nel corpo)

PATOLOGIE DEGLI ORGANI TORACICI: Vediamo invece da cosa dipendono i dolori intercostali di

riflesso provocati da malattie agli organi interni al torace:

a. Infarto cardiaco, in questo caso il dolore parte dallo sterno e si irradia al braccio Sx

b. ischemia cardiaca

c. Cardiopatia da ipertensione

d. Pericardite o infiammaz. del pericardio, la membrana che riveste il cuore

e. Polmonite

f. Bronchite

g. Pleurite h. Tumore al polmone ed Embolia polmonare

PATOLOGIE DEGLI ORGANI EXTRA TORACICI: Terminiamo con le cause dei dolori intercostali

riconducibili a malattie degli organi extra toracici: a. Calcoli biliari alla cistifellea o colecisti; b. Ulcera

peptica; c. Colite; d. Pancreatite; e. splenomegalia o ingrossamento della milza (Pour femme)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897

SCIENZA E SALUTE

CHE COS'È IL GINOCCHIO «DA CINEMA»?

Diffuso tra i giovani e fra chi svolge attività che comportano un sovraccarico sulla parte anteriore del ginocchio

Non riuscite a stare seduti al cinema per tutta la durata di un film perché vi fa male il ginocchio? Forse soffrite di sindrome dolorosa femoro-rotulea, condizione diffusa tra i giovani, con una predilezione per il gentil sesso, ma che non risparmia gli adulti specie se sportivi o impegnati in attività che comportano un sovraccarico sulla parte anteriore del ginocchio. «Si tratta di un fenomeno che si esprime con una gradualità di condizioni e che ha origine da un difettoso scorrimento della rotula nella sua sede, che la porta a spingere verso l'esterno - spiega Roberto D'Anchise, responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia del Ginocchio, Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano -.

NELLE DONNE GIOVANI, IN PARTICOLARE, SEMBREREBBE CONSEGUENZA DI UNA LASSITÀ

ARTICOLARE CONGENITA. L'aumento degli attriti nella zona di contatto tra rotula e femore, insieme al cattivo scorrimento della rotula nel suo "binario", può, col tempo, favorire lo sviluppo di una condropatia, ovvero il logorio e l'usura delle cartilagine della rotula e del femore. La cartilagine può, inoltre, subire danni anche in relazione al alcune attività sportive (corsa, sport di squadra, danza) e lavorative (pavimentatori, saldatori, ecc.) o in seguito a contusioni. Nel casi più gravi si può sviluppare la cosiddetta instabilità di rotula, che comporta sublussazioni e lussazioni. Nel primo caso la rotula si sposta di lato verso l'esterno durante la contrazione muscolare, per poi rientrare nella sua sede centrale normale in flessione, mentre nella lussazione, la rotula lascia del tutto il proprio binario, spostandosi verso l'esterno durante la flessione».

QUALI SONO I SINTOMI CARATTERISTICI? «All'inizio il fastidio può essere minimo, poi compare il

dolore, soprattutto in occasione di sollecitazioni sportive (salti, corsa, ecc.) o lavorative, ma anche banalmente quando si sta a lungo seduti con le gambe flesse, come al cinema, o si cammina in discesa. Il dolore è presente soprattutto sulla parte anteriore del ginocchio, a livello della rotula o poco sotto. Se si instaura un'instabilità di rotula il segno più eclatante è il cedimento del ginocchio».

CHE COSA BISOGNA FARE? «Una volta confermata la diagnosi, tramite una visita ortopedia e altri

accertamenti diagnostici (risonanza magnetica, radiografia e, a volte, TAC), il trattamento può essere riabilitativo o chirurgico. La sindrome da iperpressione laterale può essere curata quasi sempre con programmi di fisioterapia e rinforzo muscolare mirati. In caso di insuccesso e in presenza di una condropatia può essere indicato un trattamento chirurgico, dopo avere rimosso la causa. La sublussazione o la lussazione, infine, necessitano di un trattamento chirurgico più invasivo. Il tipo di intervento varia in relazione alla causa dell'instabilità». (Salute, Corriere)

TALE SITUAZIONE, DETTA IPERPRESSIONE LATERALE, È IN GENERE LEGATA A

UNA O PIÙ ALTERAZIONI OSSEE, MUSCOLARI E TENDINEE.

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897

ORDINE : guida rapida alla CORRETTA GESTIONE DEGLI STUPEFACENTI E DELLE RICETTE VETERINARIE

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Nei prossimi giorni saranno consegnate presso le farmacie le brochure realizzate dall’Ordine e Federfarma intese come

“GUIDA RAPIDA” da banco utile al Farmacista per la 1. CORRETTA GESTIONE DEGLI STUPEFACENTI

2. SPEDIZIONE DELLE RICETTE VETERINARIE

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO

REALE Anno IV – Numero 897

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in

modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” o il VIDEO della trasmissione “Quinta Colonna” , sul progetto

“Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare i seguenti link:

http://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s

ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html

http://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del-

9-maggio_617406.html

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 11.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI POVERI ATTRAVERSO I SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Associazione pro BENIN

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 897