MANGANUMAceticum e Carbonicum

Batteria alcalina

al manganese

• Elemento in tracce, associato a molte funzioni enzimatiche

• Assorbimento intestinale del 5%• Tossicità: malattie respiratorie per

inalazione; neurologiche (parkinsonismo) e psichiatriche

Avvelenamento acuto

Il manganese è stato scoperto nel 1774 da Johann Gahn

allucinazioni, amnesia, danno delle fibre nervose, parkinsonismo, embolia polmonare e bronchite (con asma)

Il sistema nervoso centrale è molto colpito dall’avvelenamento cronico del manganese, producendo i seguenti sintomi: languore, insonnia, debolezza, disturbi emotivi, crampi alle gambe ricorrenti e paralisi.

tremori.L’inalazione acuta di manganese può provocare polmonite, con temperatura elevata e dispnea, resistente alle terapie antibiotiche.

Avvelenamento cronico

infertilità nell’uomo, alterazioni nel linguaggio, nella espressività facciale, nella personalità, coordinazione motoria, deambulazione, con crampi muscolari, sussulti e tremori.

L’inalazione acuta di manganese può provocare polmonite, con temperatura elevata e dispnea, resistente alle terapie antibiotiche.

Parkinsonismo da manganese

dovuto alla apoptosi delle cellule dopaminergiche, in relazione a uno stress del reticolo endoplasmico, a livello dei gangli della base

Danno dei nuclei pallido e striato

alte concentrazioni, come quelle contenute nella polvere delle zone industriali o nell’aria inquinata, per la sua presenza nel gasolio.

stress ossidativo delle cellule, con conseguente disfunzione parkinsoniana

La degenerazione dei neuroni dopaminergici dipenderebbe dalla inibizione della attività di un enzima, la ossido-nitrico sintetasi, soprattutto a livello cerebellare

Dopamina

La dopamina rappresenta il neurotrasmettitore di alcuni nervi periferici e di molti neuroni centrali (p. es., nella sostanza nera, nel mesencefalo, nell'area tegmentale ventrale e nell'ipotalamo).

L'aminoacido tirosina viene captato dai neuroni dopaminergici e convertito dalla tirosino idrossilasi in 3,4-diidrossifenilalanina (dopa), la quale viene decarbossilata dalla l-aminoacido-decarbossilasi aromatica in dopamina.

Dopo il rilascio, la dopamina interagisce con i rettori dopaminergici; le molecole residue vengono riassorbite attivamente (reuptake) nei neuroni presinaptici. La tirosinoidrossilasi e la monoamino ossidasi regolano i livelli di dopamina nei terminali assonali.

Sintomi di Parkinson(paralisi agitante)

esordio con dolori profondi e mal localizzabili, lungo gli arti e specialmente nelle braccia

tremore delle mani e leggera rigidità dei muscoli

la rigidità muscolare costituisce il sintomo più costante e colpisce contemporaneamente i muscoli flessori ed estensori

si attenua solo dopo ripetuti movimenti passivi

il corpo diventa rigido, con il capo flesso in avanti, il troncocurvo, gli arti superiori addotti e semiflessi, le mani in posizione di scrittura, le ginocchia semiflesse

faccia amimica, rigida, fissa, senza espressione

Movimenti parkinsoniani

L’andatura è a piccoli passi e sono perduti i consueti movimenti pendolari, durante la deambulazione

È molto difficile cominciare a camminare e fermarsi all’improvviso

Il tremore ha un ritmo lento e può colpire uno o più arti, oltre al capo

I malati si lagnano spesso di un senso di legatura agli arti e soprattutto di un calore sgradevole (dormono speso senza coperte, in inverno)

Il parkinsoniano non può rimanere a lungo nella stessa posizione o su di una stessa sede: sintomo detto “acatisia”

Sintomi accessori

Le parole sono pronunciate con voce poco alta e intonazione monotona e piagnucolosa

Inoltre: eccessiva sudorazione, in rapporto al senso di calore, ipercrinia sebacea (faccia untuosa) e una certa scialorrea

I sintomi psichiatrici sono piuttosto comuni e vanno dalla semplice ansia, fino a manifestazioni depressive o psicotiche

Hahnemann

Un gran di Manganum carbonicum sarà dinamizzato come per le altre sostanze farmacologiche secche, oppure lo si scioglierà facendolo cuocere con aceto distillato fino ad ottenere una soluzione satura e poi si raddenserà, finché non raggiunge una consistenza sciropposa (Manganum aceticum). Una goccia di questa soluzione verrà utilizzata come unità e dinamizzata omeopaticamente, facendola passare per 30 fiale di diluizione, come per le altre sostanze farmacologiche allo stato liquido, diluendola con 100 parti di spirito di vino

Clinica

Riduzioni dei sensi; bruciore degli occhi e vista offuscata durante il giorno; chiusura e suppurazione mattutina degli occhi; meteorismo troppo frequente; evacuazione nodosa e difficoltosa; feci pastose più volte durante il giorno; malattie della laringe e della trachea; raucedine di lunga data; tisi della laringe; dolori insopportabili del periostio e delle articolazioni; tumefazione infiammatoria di lunga data e suppurazione del mignolo; colpi al cuore; sbadigli; bruciore alla pianta dei piedi.

Mentale

Irrequietezza perdurante, come se lui temesse qualcosa di triste (Lgh.).

Forte irrequietezza nel corpo e nello stato d’animo, come dovuto a qualcosa di tormentoso.

Cattivo umore.

5 Malumore (dopo 6 giorni).

È di malumore e corrucciato (dopo 36 ore).

È corrucciata da tutto ciò a cui pensa (dopo 2 ore) (Ng.).

Fortemente corrucciato, abbattuto e triste (Ng.).

Mentale

È di malumore, tanto che non si rallegra con la musica piùallegra, si ristora però con la musica più triste (Ahr.).

10 È corrucciato, e riflette in silenzio tra sé e sé, con un senso di malessere in tutto il corpo, 4 pomeriggi consecutivi (Ahr.).

È corrucciato, insoddisfatto di sé, e preoccupato per il futuro; lui parla poco, si ritiene debole di mente e sbaglia quando parla in ogni discorso che fa (Frz.).

È di malumore e irato per ogni piccolezza, la mattina, e tiene la fronte corrucciata; già solo il sentire parlare altre persone lo irritava (Hl.).

Pensiero

14 Debolezza di memoria.

15 Distrazione.

16 Stordimento e pesantezza, dapprima nell’occipite, poi nella fronte (Hl.).

17 Annebbiamento e confusione della testa, con spossatezza generale in posizione seduta (Hl.).

Cefalea

Emicrania (dopo 4 ore) (Hbg.).

20 Mal di testa indistinto in un ambiente chiuso.

Dolori che stordiscono e prementi alla fronte, che infine diventano pungenti e scavanti interiormente (Lgh.).

Mal di testa, che preme in maniera indistinta nell’occipite, con sensazione di vuoto all’interno, che priva dello stato di coscienza e viene mitigato apponendovi sopra la mano (Frz.).

Cefalea

Dolore premente non acuminato in alto sull’osso frontale (Frz.).

Dolore acuto e premente al di sopra della tempia sinistra, rialzandosi da una posizione seduta e camminando; si placa di nuovo quando ci si siede (Stf.).

25 Dolore premente dall’alto verso il basso su tutto il cervello, la sera tardi fin nella notte al risveglio (dopo 4 ore).

Un dolore premente e bruciante ai lati della testa e nell’occipite, che si riduce camminando all’aria aperta.

Cefalea

Pressione dolorosa verso la parte anteriore, che dall’occipite si muove al di sopra della regione parietale e giunge fin nella fronte, come se da lì volesse fuoriuscire tutto; è più intensa all’una di pomeriggio (Ng.).

Dolore contrattile nella parte superiore della testa e nell’occipite.

Dolore lancinante nell’occipite, nelle cavità oculari e nella fronte, dove peggiora piegandosi e scompare premendovi sopra la mano (Frz.).

30 Dolore lancinante alle tempie, come nell’osso (Hl.).

Cefalea lacerante

Lacerare tirante nel lato sinistro della testa (dopo 8 ore) (Ahr.).

Lacerare tirante, che si muove verso la parte superiore dell’occhio destro (dopo 18 giorni).

Lacerare nel lato sinistro della fronte, come nell’osso, soprattutto muovendo i muscoli frontali (Hl.).

35 Lacerare, che dalla bozza frontale sinistra si muove verso la tempia quando si parla (Ng.).

Lacerare nella tempia sinistra, quando ci si muove all’aria aperta (Ng.).

Lacerare nel lato destro della testa e soprattutto profondamente nell’orecchio destro, quando si rialza la testa dopo averla tenuta piegata (Ng.).

Cefalea lacerante

Una lacerazione che punge in maniera intensa e parte dall’osso parietale sinistro, muovendosi verso la scriminatura, in profondità, quando stava in posizione eretta, la mattina alle 8, si ripresentò il giorno seguente alla stessa ora (Ng.).

Lacerazioni e sussulti laceranti esternamente all’occipite, per 3 pomeriggi consecutivi; all’infuori di questo periodo si aveva un dolore della parte di per sée ancora di più alla palpazione.

Cefalea trafittiva

40 Mal di testa pungente, esternamente al di sotto dell’osso parietale sinistro, che si muove verso tutti i lati del cervello (Whl.).

Dolore simile a punture di spilli, esternamente alla parte destra dell’osso occipitale, la mattina nel letto, che scende fino alla quinta vertebra cervicale, ed è aumentato quando si gira il collo (Whl.).

Fitte, come di coltelli, al lato sinistro della fronte, o simile a punture di spilli, a intervalli (Lgh.).

45 Fitte intense nell’osso parietale sinistro, quando si piega (Ng.).

Fitte nella regione frontale, che si muovono in maniera lenta e di rado sono prementi, che compaiono solo quando si esce all’aria aperta e scompaiono dopo un poco nella stanza; contemporaneamente, brividi di freddo senza comparsa di pelle d’oca su tutto il corpo, anche questo avviene solo all’aria aperta e migliora nella stanza (dopo 24 ore).

Cefalea

Un dolore premente contrattile in tutta la regione frontale, ora qui, ora lì, soprattutto nella tempia; per lo più all’aria aperta.

All’aria aperta scompare il mal di testa che era perdurante nella stanza (Frz.).

Scavare che penetra nell’osso frontale, tra la radice del naso e il sopracciglio (Ng.).

50 Uno scavare premente nelle tempie, che si muove fin verso gli occhi e la fronte, migliora quando si piega in avanti, ma si ripresenta quando si è seduti in posizione eretta e quando ci si piega all’indietro (dopo 4 ore) (Tth.).

Cefalea

Dolore pulsante al lato destro dell’occipite, come un’ulcerazione, a riposo e in movimento (Ng.).

Dolore pulsante in tutta la testa, come se il cervello volesse andare in suppurazione, scompare all’aria aperta, si ripresenta in un ambiente chiuso (Ng.).

Scuotimento doloroso nel cervello, quando si scuote la testa.

Scuotimento, come una fitta intensa, al di sopra dell’occhio destro, quando si cammina a una velocità sostenuta, anche in un ambiente chiuso (dopo 20 giorni).

55 Scuotimento del cervello durante il movimento, con dolore premente in testa e contemporaneamente nell’epigastrio (Frz.).

Calore

Ribollio, che dalla nuca sale attraverso la scriminatura verso la fronte, durante il movimento, con stordimento e confusione dei sensi in posizione eretta (Ng.).

Pressione del sangue verso la testa, in posizione seduta, eretta, quando cammina e quando giace, con sensazione di calore nel viso, senzaarrossamento e calore esterna (Tth.).

Sensazione di calore in testa, di pomeriggio (Ng.).

Frequente risalita di calore in testa, associata a sete (il 6° giorno) (Ng.).

60 Sensazione di bruciore su un punto della parte destra dell’osso frontale (Hbg.).

Bruciore all’osso frontale, al di sopra della tempia destra (Ng.).

Testa

La testa è pesante e le sembra ingrossata (Ng.).

Pesantezza della testa, tanto che lei quasi non riesce a tenerladritta, con stato d’animo corrucciato (Ng.).

Pesantezza e stordimento doloroso della testa, con calore all’interno, migliora all’aria aperta e non si ripresenta nella stanza (Ng.).

65 Pesantezza della testa e tale sensibilità del cuoio capelluto, che lei non riesce quasi a sopportare il pettinarsi, la mattina e di sera (Ng.).

Sensazione di freddo su una piccola parte della ritrosa, anche quando la testa è coperta, associata a drizzarsi dei capelli (Frz.).

Occhi

Le palpebre sono doloranti per il minimo movimento, e quando guarda la luce, queste sono tropo secche, con sensazione come quella che si ha risvegliandosi dal sonno (Frz.).

Pressione negli occhi mentre legge alla luce, come se avesse letto troppo, con incontenibile sonnolenza (Whl.).

70 Pressione acuminata al bulbo oculare, muovendo l’occhio verso l’interno e verso l’alto (Hl.).

Sussultare, che si muove qua e là, nell’occhio destro, che causa un solletico piacevole (Rkt.).

Fitte sussultanti in entrambe le palpebre superiori (Ahr.).

Una fitta come di spilli nell’arcata sopraccigliare destra, verso l’interno (Whl.).

Occhi

Dolore bruciante e corrosivo nell’angolo oculare esterno.

75 Pulsare nella palpebra destra superiore (Frz.).

Palpebre tumefatte (Tth.).

Sensazione di calore e secchezza degli occhi (Rkt.).

Secchezza perdurante degli occhi, di sera (Hl.).

Pupille

Le pupille sono molto dilatate; la luce lo abbaglia e gli procura dolore negli occhi; quando gli si tiene davanti la luce, le pupille si restringono progressivamente, ma si dilatano velocemente di nuovo quando questa viene allontanata.

80 La pupilla destra è più dilatata della sinistra.

Pupille dilatate (Hbg. dopo 25 ore e Lgh.).

Pupille ristrette (dopo 1 ½ ora) (Lgh.).

Pupille molto ristrette, per tutta la durata dell’esperimento, e solo a volte, per lo più di sera, sono un po’ più dilatate (Stf.).

Il restringimento delle pupille è associato ad un oscuramento del visus; lui non èpiù in grado di riconoscere bene gli oggetti che sono in lontananza (Frz.).

Vista

85 Forte miopia per più giorni.

Quando lei guarda per lungo tempo un oggetto, non riesce più a vederlo bene (Ng.).

Quando lui guarda con attenzione degli oggetti (anche se non sono chiari) che gli vengono tenuti vicini, gli fanno male gli occhi ed è costretto a chiuderli; fanno ancora più male a causa di una luce vicina.

Scintille, simili a cerchi, la sera, quando chiude gli occhi, che appaiono neri non appena lui guarda la luce.

Orecchio

Sensazione dolorosa e serrante nell’orecchio sinistro (Hbg.).

90 Un dolore incredibile giunge improvvisamente nell’orecchio, partendo dai denti (Stf.).

Dolorabilità dell’orecchio esterno alla palpazione.

Pressione acuminata, a volte nell’orecchio destro, camminando all’aria aperta, come se stesse per comparire una sensazione dolorosa e serrante (Hl.).

Dolore premente di tipo rigido nella parte posteriore dell’orecchio sinistro, camminando all’aria aperta, che scompare alla palpazione (Lgh.).

Orecchio

Un afferrare sussultante e pungente nella parte esterna dell’orecchio sinistro, che scompare solo progressivamente frizionando con forza (Ahr.).

95 Lacerare sussultante nell’orecchio destro, di mattina (Ng.).

Lacerare sussultante nel padiglione auricolare destro, di sera, quando si sdraia: scompare nel letto (Ng.).

Lacerare nel processo mastoideo al di sotto dell’orecchio destro (Hl.).

Dolore da ulcerazione nel padiglione auricolare destro, di sera (Ng.).

Scavare nell’osso interno dell’orecchio, di notte (Gr.).

Orecchio

100 Dolore pungente non acuminato nell’orecchio, ogni volta che

parla.

Un dolore che punge e tira in maniera intensa ogni volta che ride, il dolore si muove dalla regione gastrica fin nell’orecchio sinistro, nella regione del timpano.

Un dolore intenso pungente e tirante, soprattutto di mattina, camminando a passo sostenuto, dalla fronte fino all’orecchio, che termina nel timpano in forma di una fitta che spinge verso l’esterno, e perdura mentre si cammina; si placa progressivamente dopo che ci si èfermati (dopo 48 ore).

Fitta graffiante nella regione del timpano (Hbg.).

Solletico formicolante nella regione del timpano, che non si riesce a far passare introducendovi il dito (Hbg.).

Orecchio

105 Prurito nell’orecchio sinistro.

Sensazione di freddo nell’orecchio destro, come se vi penetrasse dentro un alito freddo (Stf.).

Frastuono nell’orecchio, di mattina, simile a scampanellii.

Rintronare nell’orecchio destro, camminando, come di un ululone (Hbg.).

Frizzare nelle orecchie, dopo essersi piegato ed in seguito ad una istantanea riduzione dell’udito, come se le orecchie venissero tenute chiuse (Frz.).

110 Sordità , come se le orecchie fossero ostruite (Lgh.).

Palpitare davanti all’orecchio sinistro, con sensazione di calore all’orecchio, come se lei si trovasse davanti ad una stufa calda (Ng.).

Naso

Nella cavità nasale sinistra, una lacerazione ed un formicolio, simile a uno stimolo a starnutire, senza raffreddore (Ng.).

Lacerare doloroso e irrigidente tra la radice del naso e il sopracciglio (Ng.).

115 Un piccolo brufolo purulento all’angolo destro del naso (Lgh.).

Volto

Il viso è malaticcio, pallido ed incavato, come in seguito a sregolatezza, durante tutto il periodo dell’esperimento (Stf.).

Dolore all’osso zigomatico, come se dovesse comparire qualcosa di maligno (Stf.).

Scavare premente in un piccolo punto dell’osso zigomatico, di notte, nel letto, ad intervalli (Gr.).

Dolore, come in seguito ad un colpo, nella mascella superiore sinistra (Hbg.).

Volto

120 Rigidità tirante nel muscolo al processo mastoideo sinistro, tanto che lui dovette tenere la testa sul lato destro (Frz.).

Sensazione di rigidità ad entrambi i lati della mascella superiore ed inferiore, dopo i pasti (Lgh.).

Screpolature e dolore da escoriazione nella mandibola (Hbg.).

Fitte nell’angolo della mandibola, verso la ghiandola dell’orecchio (Hl.).

Fitta che prude in maniera intensa e parte dal lato destro dellamandibola, giungendo fin sulla tempia, quando ride.

Mento

125 Dolore al mento, come quando lo si gratta con un rasoio intaccato, o come se fosse malato ed ulcerato (Stf.).

Bruciore esternamente al mento (Ng.).

Un piccolo brufolo purulento al mento, con dolore tensivo e che lascia una macchia rossa (Lgh.).

Labbro

Negli angoli delle labbra, dolore da ulcerazione, come dovuto ad un’eruzione cutanea maligna (Stf.).

Prurito al di sotto degli angoli della bocca, con comparsa di piccole vesciche dopo aver grattato (Ng.).

130 Piccole vesciche chiare sul labbro superiore, che prudono in maniera intensa, soprattutto di sera (Ng.).

Piccole vesciche chiare, al lato destro di entrambe le labbra, con dolore tensivo alla palpazione, al labbro superiore, che contemporaneamente è tumefatto (Ng.).

Labbro

Un piccolo brufolo rosso al labbro inferiore, in prossimitàdell’angolo destro della bocca, associato a dolore tensivo (Lgh.).

Un brufolo nell’angolo destro delle labbra, associato a dolore tensivo e che punge in maniera bruciante, quando si tocca e quando si muove la bocca.

Labbra asciutte e secche, con cute raggrinzita, per più giorni, senza sete.

135 Una corrosione al labbro superiore, proprio sotto il naso.

Denti

Mal di denti, del tipo più violento, che dapprima parte improvvisamente in due denti molari cavi, da lì si muove ben presto in un braccio, nello zigomo, nel collo o nell’orecchio, e torna indietro, con rilassamento di tutte le forze, tanto che lui non può quasi camminare, è costretto a sdraiarsi con grande irrequietezza interna e stordimento; il dolore venne ridotto un poco mordendo qualcosa di elastico o poggiando la fronte sul tavolo, aumentò però di intensità sedendo il posizione eretta, con forte dilatazione delle pupille (Stf.).

I dolori ai denti durano 4, 5 giorni, e si presentano soprattutto di mattina e di sera, dalle 10 alle 12; tirando con la lingua, si forma un sussulto doloroso all’interno, in seguito al quale i dolori scompaiono per qualche tempo (Stf.).

Denti

Il dente è sensibile in maniera dolorante al minimo movimento, come se fosse ulcerato, meno quando non viene toccato (Stf.).

Dolore in una radice dentaria dell’arcata inferiore destra, come se venisse girata verso l’esterno, si ripresenta di frequente (Ng.).

40 Mal di denti screpolante in un dente molare inferiore e superiore, aumentato fino a diventare insopportabile bevendo anche una piccola quantità di liquido freddo (Stf.).

Mal di denti (di tipo tirante) in un dente molare dell’arcata destra, che scompare spesso improvvisamente e lascia dietro di sé dei dolori (tiranti) in altri punti vicini (Stf.).

Mal di denti tirante e lacerante, la mattina, nel letto (dopo 4 giorni).

Una fitta, ora in questo, ora in quel dente dell’arcata superiore, che si presenta ogni volta quando si chiudono i denti.

Bocca

Piccole vesciche brucianti al lato sinistro della lingua (Ng.).

Due piccoli noduli al lato destro della lingua, che sono doloranti alla palpazione (Ng.).

Un nodulo nella parte posteriore del lato sinistro della lingua, che a una pressione esterna fa male come se fosse ferito, dalla mattina fino a sera (Ng.).

Sensazione di escoriazione nella parte posteriore del palato, è come se vi si trovasse davanti un corpo duro, al di fuori della deglutizione; scompare dopo aver mangiato del pane, di mattina (Ng.).

Bocca

150Secchezza del palato e delle labbra, quasi per tutto il giorno (Frz.).

Secchezza della bocca, la mattina, dopo il risveglio, tanto che lei non riesce quasi a deglutire, con lingua bianca e sapore acidulo in bocca (Ng.).

Afflusso di acqua amara in bocca, con conati di vomito (Ahr.).

Afflusso di saliva in bocca (Hbg.).

Scialorrea (Kapp, Syst. Darst. d. Verbess. d. Arzn. d. Chemie).

Gola

155 Gola secca, la mattina, senza sete (Frz.).

Secchezza, raschiare e graffiare in gola, che costringe spesso a raschiare la gola dal muco (Stf.).

Ruvidezza in gola, con sensazione, come se una fogliolina tenesse chiusa la trachea, quando si raschia la gola (Ng.).

Una fitta non acuminata in profondità nella gola, ogni volta che si deglutisce a vuoto, non quando si deglutiscono i cibi

160 Una fitta non acuminata, quando si deglutisce a vuoto, su entrambi i lati della gola.

Una fitta non acuminata su ogni lato della regione oro-faringea, ogni volta che si deglutisce, anche quando si tratta di bevande e cibi, la fitta si muove fin nell’orecchio sinistro.

Sapore

Sapore oleoso in bocca.

In bocca, per tutto il giorno rimane un sapore più insipido che amaro, nonostante i cibi.

Insipidezza e amarezza in bocca, subito dopo aver gustato del cibo e delle bevande; quando queste si trovano in bocca hanno un buon sapore.

165 Sapore amaro, la mattina, al risveglio, con labbra secche, senza sete.

Tutti i cibi ingeriti hanno un sapore amaro la mattina, anche se il sapore della bocca èquello corretto.

Sapore acido, la mattina, dopo il risveglio (il 6° e 7° giorno) (Ng.).

Sapore acido, nella parte posteriore della lingua, come di sale, (?) di mattina, dopo il risveglio; scompare dopo il pranzo (Ng.).

Appetito

Sensazione di fame in gola, di tipo premente.

170 Non ha appetito, a pranzo, ed è come sazio, tanto che il cibo gli fa ribrezzo, anche se questo aveva il sapore giusto (dopo 30 ore).

Sazietà e senso di pienezza, eppure il cibo aveva un buon sapore e riduceva la sensazione di pienezza (Hl.).

Né fame, né appetito, i cibi lo disgustavano, anche se gli sembravano buoni (Whl.).

Sete

Sete di birra o di latte acido, con secchezza in gola, di pomeriggio (Ng.).

Totale mancanza di sete e scarsa voglia di bere, per più giorni.

Dispepsia

175 Eruttazione dal sapore della colazione ingerita (Ng.).

Eruttazione (Ahr.).

Frequente eruttazione, la mattina, con sbadigli e forte malumore(Ng.).

Calore molle, che dallo stomaco risale fino in bocca, con secchezza acidula-amara in bocca, di mattina (dopo 11 giorni).

Bruciore acido, come pirosi, dallo stomaco risale quasi in bocca, la sera (dopo più giorni).

180 Bruciore acidulo, simile a pirosi, con conati di vomito, dallo stomaco fino alla bocca, la mattina, quando si alza (dopo 9 giorni).

Stomaco

Sensazione nello stomaco, di tempo in tempo, come se dovesse vomitare (Hl.).

Sensazione sgradevole nello stomaco, con desiderio di eruttare, e frequenti attacchi di nausea, che scompaiono dopo il pranzo (Ng.).

Nello stomaco, sensazione di calore, come quando si ha fame da lungo tempo, che risale attraverso la faringe fin nella testa, dove si forma una fitta sussultante o tensiva nelle tempie e nella fronte.

Stomaco

Bruciore nello stomaco, fin nel petto (Ng.).

185Bruciore e sensazione di escoriazione, che dalla cavitàcardiaca sale, nella parte inferiore dello sterno, risale fin nel palato, con intensa irrequietezza.

Pressione, come di una pietra sul lato destro dello stomaco (Hbg.).

Pressione nella cavità cardiaca e sul petto, che peggiora quando vengono sfiorati (Hbg.).

Pressione nella regione gastrica durante il pasto, che scompare ponendovi sopra le mani (Hbg.).

Stomaco

Pressione, al di sotto della cavità cardiaca, durante il pasto e soprattutto camminando, non alla palpazione (Frz.).

190Dolore premente e spasmodico nello stomaco, la mattina, alzandosi da ogni posizione (dopo 24 ore).

Tirare e nausea nella regione gastrica, come se la cavitàcardiaca si dilatasse dall’interno (Frz.).

Fitte nella cavità cardiaca alla costola inferiore sinistra, ogni volta che si mette il corpo in posizione eretta o lo si estende (Frz.).

Ipocondri

Al di sotto delle ultime costole, un dolore premente da escoriazione, che aumenta con la palpazione e il movimento.

Dolore da frantumazione al di sotto delle ultime costole.

195 Una fitta sulla costola destra inferiore, quando ci si piega (Ng.).

Addome

Nell’addome, un dolore indescrivibile (Stf.).

Tutto l’addome è dolorante di sera, come se fosse ulcerato, con pressione negli ipocondri (Frz.).

Malessere che dall’addome si muove fino alla testa, come dopo aver fumato il tabacco, in una persone che non era abituata.

Sensazione di ruvidezza dall’epigastrio fino allo sterno (Hbg.).

200 Contrazione, nausea e calore, che dal centro dell’addome risale fino al petto (la faringe).

Dolore contrattile, ora nel lato destro, ora in quello sinistro dell’addome, tanto che lei può rimanere seduta solo in posizione piegata, si ripete di frequente (Ng.).

Addome

Enfiagione e tensione nell’addome, mitigato alquanto con la fuoriuscita di flatulenze, ma che ritorna di frequente (Ng.).

Addome gonfio, ingrossato.

Dolore addominale tirante e premente durante il pasto, che scompare dopo questo (Frz.).

205 Dolore premente e più ancora tensivo attorno ed al di sopra dell’ombelico; seguono dolori come di meteorismo, con fuoriuscita di flatulenze (Urb.).

Dolore tirante e premente nella regione umbilicale, di mattina (Frz.).

Pressione molto aumentata nell’addome, dovuta a cibi freddi (Frz.).

Addome

Tagliare nella regione umbilicale, quando si respira profondamente (Hl.).

Tagliare nell’addome, di sera (Frz.).

210Una fitta nella regione renale sinistra, e subito dopo un dolore sussultante e spasmodico (Urb.).

Sciabordare nello stomaco, quando cammina, come se gli intestini fossero allentati (Frz.).

Calore, nell’addome, soprattutto attorno all’ombelico e nell’ipogastrio, come di bevande calde; lui si sente rigirare nell’addome, cosa che gli risale nello stomaco (Ng.).

Addome

Nel fianco, dolore tensivo, come se lì fosse tumefatto un tendine, con dolore alla palpazione.

Una fitta nel fianco destro.

215 Rigirare ed afferrare in tutto l’addome, come se dovesse sopraggiungere l’evacuazione (Ng.).

Colica da meteorismo, la mattina, nel letto, dopo il risveglio; le flatulenze prive di odore che fuoriescono non procurano sollievo (dopo 12 ore).

Evacuazione

L’evacuazione si arresta a intervalli (il 1° giorno) (Frz.).

Costipazione, per 48 ore (Tth.).

220 Evacuazione rara, secca e difficoltosa (Hl.).

Evacuazione gialla, simile a semolino, con stimolo e legamento dell’ano, in seguito a costipazione, che dura da 24 ore (Frz.).

Evacuazione di colore giallo molto pallido e scarsa, preceduta da afferrare allo stomaco (Stf.).

Evacuazione molle per 2 volte, preceduta ogni volta da fitte nell’ipogastrio.

Evacuazione

Evacuazione molle per 2 volte, di sera (Ng.).

225Prima dell’evacuazione (abituale, mattutina), afferrare nell’addome e durante l’evacuazione, tagliare nel retto (Ng.).

Prima e durante le evacuazioni morbide e compatte, afferrare nell’addome e nel fianco, che scompare solo tenendo l’addome con le mani e scompare dopo l’evacuazione; contemporaneamente, brividi di freddo (Frz.).

Nel retto, lacerazioni dolorose, dopo il pranzo (Ng.).

Dolore contrattile nell’ano, in posizione seduta.

Minzione

Stimolo più frequente ad urinare.

230 Frequente stimolo ad urinare durante il giorno.

Stimolo ad urinare (Hbg.).

Improvviso stimolo ad urinare, quando mangia soltanto una mela (Frz.).

Frequente stimolo ad urinare con fuoriuscita di una scarsa quantità (Lgh.).

Frequente stimolo ad urinare con fuoriuscita di una grande quantità di urina (dopo 27 ore) (Lgh.).

235 Frequente fuoriuscita di urina color giallo oro, già dall’inizio (Stf.).

Urina

L’urina diviene torbida e deposita un sedimento terroso (Ng.).

Sedimento di colore viola nell’urina (Ng.).

Tagliare nella regione vescicale, in posizione seduta, che aumenta molto di intensità quando si alza e si muove, di sera; ma non riesce a rilasciare l’urina senza malessere (Hl.).

Avverte improvvisamente come una fitta non acuminata ma dolorosanell’uretra, quando in posizione seduta fa fuoriuscire una flatulenza silenziosa (Stf.).

240 Tagliare al centro dell’uretra, all’infuori della minzione (Hl.).

Sottile dolore pungente all’imbocco dell’uretra, al di fuori della minzione.

Genitale maschile

Un sussulto bruciante a volte dalle vescicole seminali fin nel glande (dopo 12 giorni).

Prurito voluttuoso alla corona del glande (dopo 3, 5 ore) (Hbg.).

Fitte nel prepuzio (Hl.).

245 Prurito all’interno del sacco scrotale, contro cui non serve pizzicare o premere la cute dello stesso.

Dolore premente e lancinante e debolezza nel testicolo e nel dotto spermatico, come se questo venisse tirato verso l’esterno, con sensazione di debolezza in tutti gli organi genitali (Hl.).

Genitale femminile

Le mestruazioni non compaiono nel tempo previsto (dopo 48 ore).

Mestruazione in anticipo di 6 giorni, più scarsa e che dura soltanto 2 giorni (Ng.).

Pressione negli organi genitali.

250 Leucorrea.

Leucorrea, che dura 2 giorni ma non perdura (Ng.).

Rinite

Raffreddore (dopo 36 ore).

Raffreddore nella narice sinistra, con mancanza d’aria e perdita dell’olfatto (Ng.).

Raffreddore ed ostruzione del naso, con secrezione di muco denso(Ng.).

255 Ostruzione del naso, dal quale non passa aria.

Intensa gravedo (dopo 4 giorni).

Ora ostruzione del naso, ora raffreddore che si scioglie (Ng.).

Gravedo, associata ad arrossamento, infiammazione del naso e del labbro superiore, che fanno male come se fossero escoriati, di sera (Lgh.).

Gola

Secrezione di muco non corrosivo, chiaro come l’acqua, dal naso e starnutire frequente (Stf.).

260 Gola ruvida, la mattina, alzandosi dal letto, con voce roca, legnosa (Rkt.).

Voce roca, la mattina, senza alcuna sensazione in gola; scomparefumando del tabacco (Frz.).

Gola secca e voce roca, immediatamente, non appena giunge all’aria aperta, con pressione tagliente nell’addome e nausea sul petto (Frz.).

Secchezza pruriginosa in gola, che stimola a tossicchiare, di mattina (Ng.).

Tosse

265 Tendenza a tossire, di mattina.

Due colpi di tosse secca (dopo 1 ora) (Ng.).

Stimolo a tossire; lui desidera liberarsi tossendo da ciò che si trova nella laringe; ma soltanto con difficoltàriesce a staccare del muco, più alitando con forza che con una vera e propria tosse (Stf.).

Tosse secca, durante la quale ogni volta avverte un dolore che si muove velocemente nelle parti laterali della testa (Stf.).

Tosse

Tosse secca, dovuta all’aver letto ad alta voce e all’aver parlato, con secchezza dolorosa, ruvidezza e senso di legamento nella laringe; per cui viene stimolata una tosse molto sensibile, durante la quale fuoriesce una scarsa quantità di muco solo dopo aver raschiato a lungo la gola (Stf.).

270 Tosse profonda, senza espettorato, che scompare in posizione sdraiata e si ripresenta il giorno seguente, con un espettorato denso e mucoso e dolore da scuotimento nella cavità cardiaca e nel petto, che scompare velocemente in pomeriggio (Rkt.).

Tosse

Tosse mattutina con espettorato (dopo 21 ore) (Hbg.).

Espettorato di molto muco di colore verde opaco, giallastro, in grumi, quasi senza tosse, di mattina (Stf.).

Secrezione di sangue proveniente dal petto (dopo 48 ore).

Torace

Quando tossisce avverte un dolore non acuminato sul petto (Stf.).

275 Dolore al petto, come frantumato.

Dolore da frantumazione alla parte superiore del petto, quando piega la testa, mitigato rialzandosi, ritorna però piegandosi.

Sensazione tirante knorpelig verso il basso, alla parte inferiore del petto.

Torace

Fitta, dolorosa e perdurante, nel lato superiore sinistro del petto, in prossimità della clavicola e contemporaneamente nella cavità ascellare sinistra (Ng.).

Una fitta sottile nel lato sinistro del petto, al di sotto della cavità ascellare, quando si muove il tronco (Ng.).

280 Fitte sottili di spilli, la mattina, ora sul lato sinistro, ora su quello destro del petto (Whl.).

Fitte fugaci sulla parte superiore dello sterno (Urb.).

Torace

Fitte intense nella mammella destra, in prossimitàdello sterno, che sembrano provenire dall’esterno e non possono essere mitigate in alcun modo (Wzl.).

Fitte nella parte alta del petto, durante l’espirazione (dopo 10 giorni).

Un dolore pungente, che si muove tirando verso l’alto, nel petto, a volte si presenta durante l’espirazione.

285 Una fitta tirante, che si muove continuamente verso l’alto e verso il basso, nella mammella sinistra.

Torace

Dolore pungente e contrattile sul petto, quando si respira profondamente, per tutta la mattina (dopo 9 giorni).

Dolore indistinto, come in seguito ad un colpo, nello sterno, lamattina (Whl.).

Un colpo improvviso nel lato sinistro del petto, in posizione seduta, che si muove dall’alto verso il basso, fino all’ultima costola vera (Frz.).

Tagliare premente, simile ad uno scavare, di sera, verso entrambi i lati dello sterno, un po’ al di sopra della cavità cardiaca (Gr.).

Torace

290 Scavare e rodere nella clavicola destra (dopo 36 ore) (Gr.).

Calore da nausea sul petto e raffreddore, dapprima con un calorelieve, poi un bruciore nella guancia, inizialmente senza, infine con calore palpabile dall’esterno (Frz.).

Calore fastidiosa sul petto, con fiato caldo che brucia nella trachea (Frz.).

Calore fastidiosa nel petto, con sensazione febbrile di debolezza sullo stesso, con raffreddore ed ostruzione del naso (Frz.).

Torace

Calore nel petto, di sera, con gravedo e respiro caldo, che avverte in gola, durante l’inspirazione e l’espirazione; dapprima senso di gelo interno senza freddo esterno (Frz.).

295 Calore interna nel petto; gli altri arti gli sembravano ugualmente caldi e non erano freddi alla palpazione (Hbg.).

Bruciore al di sotto dello sterno, poi anche nello stomaco (Ng.).

Bruciore alla mammella sinistra, più esternamente, in prossimitàdell’ascella, più intenso frizionando o premendovi sopra (Ng.).

Torace

Un dolore pungente e bruciante al di sotto della seconda costolasinistra, aumentato espirando e con il movimento, mitigato un po’a riposo e con l’inspirazione (Ahr.).

Pulsare nella mammella destra, come se lì vi si avvertisse il polso, la sera, nel letto (Frz.).

300 Palpitazioni (Frz.).

Al capezzolo destro, una fitta pruriginosa (Ng.).

Scavare al di sopra della mammella femminile sinistra (Ng.).

Piccoli noduli sul petto (Ng.).

Schiena

Dolore lombare piegando indietro il corpo.

305 Dolore bruciante su un piccolo punto al di sopra della regione sinistra del bacino, che si muove verso la prima vertebra lombare (Hbg.).

Lacerare che scende su tutta la colonna vertebrale, a riposo e in movimento (Ahr.).

Lacerare nella scapola sinistra, in posizione seduta (Lgh.).

Una fitta tra le scapole (dopo 2 ore) (Ng.).

Dolore pungente e pruriginoso al centro della schiena, che scompare frizionando (Ahr.).

Nuca

310 Rigidità della nuca (Rkt.).

Rigidità tirante e tensiva della nuca, che si alterna a mal di denti (Stf.).

Dolore tirante e tensivo, che attraversa la nuca partendo da entrambe le spalle, come se vi fosse legato un nastro (Stf.).

Dolore irrigidente nei muscoli della nuca, la sera, quando questa si muove (Frz.).

315 Prurito voluttuoso nella nuca, che spinge a grattare finchénon esce sangue (Ng.).

Il collo è come tumefatto e duro, e si ha un dolore nei muscoli che proviene dai denti (Stf.).

Spalla

Una tensione che parte dalla cavità ascellare, come se la cute venisse tirata verso l’alto (Ng.).

Nell’articolazione della spalla, dolore da slogatura.

320 Dolore da slogatura nell’articolazione della spallaedel gomito, associata a molti sbadigli.

Gorgoglio nell’articolazione della spalla, con dolore alla palpazione, simile ad un’ulcera sanguigna; lei non poteva afferrarla.

Una lacerazione intensa esternamente nella spalla destra, con prurito seguente (Ng.).

Braccio

Il braccio fa male come se fosse paralizzato a causa di un dolore incredibile, che improvvisamente vi penetra partendo dai denti (Stf.).

Debolezza del braccio.

325 Dolore tensivo nelle articolazioni del braccio e della mano, qua e là, che non può essere causato o mitigato né col riposo, né col movimento (Stf.).

Dolore in forma di attacchi nelle articolazioni del braccio.

Sensazione malata, triste, nel braccio.

Braccio

Tirare e lacerare, che dalla spalla si muove attraverso tutto il braccio.

Nel braccio un’improvvisa sensazione di debolezza, tanto che deve lasciarlo cadere, associata a un tirare nel muscolo bicipite (Frz.).

330 Dolore tirante e lacerante al lato interno del braccio (Ahr.).

Improvviso sussulto doloroso al lato esterno del braccio destro (Ahr.).

Braccio

Fitte nel braccio destro, che si muovono verso l’ascella (Ahr.).

Dolore pungente e scavante verso l’esterno al lato interno del braccio destro (Ahr.).

Scavare nell’osso del braccio destro, come nel midollo, che spesso è più forte e poi più debole, e si muove fin nell’ascella; viene mitigato muovendo il braccio, scompare premendovi sopra, si ripresenta però di frequente (Ng.).

Braccio

335 Scavare nell’osso del braccio, a tratti, di notte, nel letto, giacendo su questo lato (Gr.).

Dolore mordente alla parte finale inferiore dell’osso del braccio, di notte (Gr.).

Bruciore alla superficie inferiore del braccio destro, che si muove verso l’ascella, con sbadigli (Ng.).

Prurito al braccio, subito al di sopra del gomito (Ng.).

Gomito

340 Gorgoglio nell’articolazione del gomito, con dolore alla palpazione, come di ulcera sanguigna.

Stimolo intenso e fitte al tubercolo del gomito sinistro e dapprima al di sotto della cavitàascellare sinistra (Ng.).

Avambraccio

Nei muscoli dell’avambraccio, pressione dura, in prossimitàdell’articolazione della mano, in ogni posizione (Lgh.).

Dolore irrigidente al di sotto del gomito, come se fosse troppo corto, estendendo la mano.

Stimolo intenso alla parte interna del braccio destro, come se volesse tirare la cute verso l’alto, rimosso solo per un certo periodo premendovi sopra (Ng.).

345 Lacerare alla parte finale inferiore dell’avambraccio, come nel radio, non si riesce a mitigare con nulla (Ahr.).

Lichen che prude in maniera intensa sul lato interno dell’avambraccio sinistro (Ng.).

Mano

Le mani sono tese, come se fossero tumefatte, quando lei vuole chiuderle a pugno o estenderle (Ng.).

350 Dolore tirante in maniera rigida e tensivo nelle ossa e nelle articolazioni della mano destra, quasi come se fossero legate, e quando questo scompare, calore su tutta la mano (Stf.).

Dolore lacerante e irrigidente nei muscoli della mano destra, soprattutto nel pollice e nell’indice, a riposo e in movimento (Lgh.).

Mano

Afferrare lacerante e pungente nella superficie della mano sinistro, all’eminenza del pollice, che non si riesce a modificare in alcun modo (Ahr.).

Lacerare e pungere al margine del pollice della mano sinistra, tanto intensamente che pare voglia estirpare i tendini (Ng.).

Fitte nell’osso della radice della mano destra, poi dolore, come se la capsula dell’articolazione venisse dilatata e le ossa afferrate ed estirpate (Whl.).

355 Prurito solleticante nella superficie della mano, che ritorna più intenso dopo aver grattato e viene mitigato in maniera continuativa solo leccando con la lingua, di sera (Frz.).

Dita

Allargando le dita, tensione nella cute dell’anulare (Frz.).

Frequente dolore intenso da rigidità all’articolazione posteriore dell’anulare e del medio sinistri, come se volesse contrarre i tendini (Ng.).

Dolore sussultante o tirante nell’indice, di sera.

Lacerare tirante nel medio sinistro (Hl.).

360 Lacerare al dorso del dito medio sinistro, come se volesse estirpare i tendini (Ng.).

Dita

Lacerare sussultante nella parte posteriore dell’anulare destro, che sembra localizzato nel midollo e si muove verso il braccio (Ng.).

Tagliare nell’articolazione posteriore dell’indice destro, con sensazione di calore all’interno (Frz.).

Fitte nell’articolazione posteriore dell’anulare e del medio, più intense premendovi sopra (Ng.).

Dolore paralizzante, come in seguito ad un colpo, nell’articolazione posteriore dell’indice sinistro, più a riposo (Gr.).

Dita

365 Improvvisa sensazione di freddo nella parte molle della punte dell’indice sinistro (Stf.).

Prurito bruciante al margine esterno del pollice destro, dopo aver grattato si forma una macchia rossa ed in seguito una vescica dolorosa piena di liquido, che brucia quando viene sfiorata in quel punto (Lgh.).

Screpolature profonde, molto dolorose, in entrambe le pieghe articolari del pollice e in quella mediale del dito medio.

Da un piccolo graffio nell’articolazione posteriore del mignolo si forma un’ulcerazione purulenta maligna, con margine bluastro e dolore pungente, soprattutto di notte.

Glutei

370 Nei glutei, dolore perdurante e pungente quando si sta seduti.

Un tirare di tipo rigido a sinistra nel gluteo, si muove verso l’ano, si forma estendendo la gamba, aumenta quando si sta in piedi su quella gamba e quando si siede, scompare però quasi del tutto tirando il piede verso sé e sedendosi, è più intenso quando si alza da una posizione seduta, tanto che lui non riesce a camminare, quando non preme con la mano sulla parte dolorante (Frz.).

Dolore bruciante su una parte del gluteo sinistro, come se in quel punto volesse formarsi un piccolo brufolo purulento, per lo più in posizione seduta (Hbg.).

Piccoli noduli che fanno male in maniera tensiva sui glutei, chequando vi si preme sopra fanno male come se fossero ulcerati.

Anche

Nell’articolazione del fianco destro, la mattina, debolezza paralizzante, con fitte quando poggia il piede, tanto che è costretto a zoppicare (Hl.).

375 Dolore da frantumazione dei muscoli alla testa dell’articolazione della coscia destra, soprattutto in posizione seduta (Frz.).

Coscia

Escoriazione bruciante nella piega della gamba destra (Ng.).

Spossatezza nelle cosce e nelle gambe, con sonnolenza (Ah).

Sensazione di tensione nella gamba destra, camminando all’aria aperta, come se fosse irrigidita (Lgh.).

380 Nella coscia uno stimolo afferrante alla superficie anteriore, come se volesse tirare la cute verso l’alto, all’aria aperta; la parte rimane a lungo dolorante (Ng.).

Dolore pungente e afferrante al lato esterno della coscia, che scompariva in posizione seduta, camminando aumentava però tanto di intensità, che doveva rimanere fermo (Tth.).

Coscia

Dolore sussultante e pungente, la sera, al di sopra del ginocchio, fino alla parte superiore della coscia.

Sussulto dei muscoli alla parte interna della coscia, dopo aver camminato, cosa che gli causa un senso di timore e una sensazione simile a perdita dei sensi, come se dovesse accasciarsi (Frz.).

Dolore da frantumazione trasversalmente sulle cosce.

385 Prurito bruciante alla parte interna della coscia sinistra, dopo aver grattato si forma una sensazione di escoriazione e un dolore da frantumazione alla palpazione (Ng.).

Piccoli brufoli alle cosce, che sulla punta si ricoprono di croste, di mattina e di sera prudono in maniera bruciante, e dopo aver grattato fanno male come se fossero escoriate e ulcerate.

Ginocchio

Le ginocchia sono instabili e tremano, la sera mentre cammina (Frz.).

Lacerare attorno al ginocchio, un palmo al di sopra ed al di sotto dello stesso, sulla superficie esteriore (Ng.).

Fitte nella piega del ginocchio, camminando ed in posizione seduta (dopo 17 giorni).

390 Prurito alle ginocchia, di sera.

Prurito nella fossa poplitea, che lo privava del riposo notturno.

Polpaccio

Nella gamba sinistra, pressione dura nei muscoli, in prossimitàdell’articolazione del piede (Lgh.).

Intenso acchiappare ed afferrare nel polpaccio sinistro ed alla piega del ginocchio, fino al malleolo esterno (Ng.).

Lacerare e prurito al lato esterno del polpaccio sinistro (Ng.).

395 Lacerare nel polpaccio destro, con bruciore nella parte esterna (Ng.).

Fitta lacerante nel polpaccio sinistro, in posizione seduta (Hl.).

Tibia

Lacerare tirante sulla tibia destra, in posizione seduta, che scompare totalmente alzandosi (Ahr.).

Tirare e dolore da escoriazione nella tibia sinistra, come se fosse rotta in due parti, in posizione eretta; scompare in posizione seduta (Frz.).

Sensazione screpolante alla tibia destra, come se fosse frantumata (Frz.).

Gamba

400 Rigidità e senso di freddo della gamba destra, soprattutto del polpaccio, e sensazione di screpolature interne in posizione seduta, cosa che scompare alzandosi dalla posizione seduta, di sera (Frz.).

Strana sensazione laulichte alla gamba sinistra, dal ginocchio fino all’articolazione del piede (Hbg.).

Prurito alla tibia.

Piedi

I piedi sono tanto pesanti, che lei non riesce quasi a sollevarli (Ng.).

Sensazione di intorpidimento formicolante del piede destro in posizione eretta (Ng.).

405 Tirare sul dorso del piede sinistro, all’articolazione, che scompare durante il movimento (Frz.).

Solletico perdurante nella cavità della pianta del piede destro (Hl.).

Continuo freddo e sensazione di freddo dei piedi, soprattutto camminando; in posizione seduta il freddo scompare, si rinnova però di nuovo camminando.

Piedi

Infiammazione e tumefazione di entrambi i malleoli del piede sinistro, con fitte che risalgono nella gamba a partire dal malleolo esterno, a volte di per sé, quasi sempre però camminando.

Escoriazione con prurito tra le ultime due dita del piede destro, per 10 giorni (Ng.).

Generale

410 In più parti del corpo, una fitta pizzicante, soprattutto all’interno delle cosce (Hl.).

La maggior parte delle fitte causate dal manganese sono non acuminate (Whl.).

Gorgoglio e rigonfiamento in diversi muscoli (Hl.).

Fitte tiranti, sussultanti, laceranti in diverse parti.

Dolori tiranti e tensivi, come di un nastro legato stretto in diverse parti (Stf.).

Generale

415 Tirare tensivo o di tipo rigido, e lacerare in diverse parti.

Dolori notturni che scavano nelle ossa (Gr.).

La maggior parte dei disturbi si hanno di notte (Gr.).

La maggior parte dei disturbi peggiorano quando ci si piega (Frz.).

I disturbi che si sono venuti a formare nella stanza migliorano all’aria aperta (Frz.).

420Molti disturbi si formano all’aria aperta e migliorano in un ambiente chiuso (Frz.).

Prurito

Prurito, che scompare grattando, in diverse parti del corpo (Ng.).

Intenso prurito, con bruciore e piccole vesciche o noduli che si formano in profondità dopo aver grattato all’ascella, alle braccia e ai polpacci, a volte la cute è di colore rosso-rosato e diviene bianca alla pressione (Ng.).

Prurito bruciante su tutto il corpo, solo in seguito a riscaldamento e sudore.

Intenso bruciore su tutta la cute, la sera, alzandosi dal letto; scompare coricandosi di nuovo.

Generale

425 Scuotimento improvviso attraverso il corpo, la mattina, simile a uno spavento.

Tutte le parti del corpo sono doloranti al minimo movimento, come se vi fosse una suppurazione sottocutanea, ma solo quando si ha un calore febbrile del petto e sulle guance (Frz.).

La testa, le mani e i piedi, le sembrano tumefatti e ingrossati, dopo aver camminato all’aria aperta (Ng.).

Sensazione di malessere in tutto il corpo, soprattutto nello stomaco, con umore corrucciato (Ahr.).

Spossatezza

Sensazione di spossatezza in tutti gli arti, che gli sembrano allungati, con tremore negli arti e sensazione tremante nelle articolazioni del ginocchio e del braccio, con timore, come se per lui fosse sopraggiunta la fine (Frz.).

430 Intensa stanchezza, la sera alle 8, tanto che lui riesce a mantenersi sveglio solo a fatica, per 2 sere consecutive (Hl.).

Grande tendenza a stirarsi, per tutto il giorno.

Sonno

Frequenti sbadigli, nonostante lei abbia dormito a sufficienza (Ng.).

Sbadigliare molto.

Lui inizia a sognare subito non appena si addormenta (Tth.).

435 Sogni vivaci, con veloce alternarsi degli oggetti, con risvegli frequenti con piena coscienza di ciò che si è sognato, cosa della quale la mattina si ricorda solo in maniera confusa (Frz.).

Verso mezzanotte entrò in uno stato di dormiveglia e a causa della irrequietezza penosa e piena di timore senza pensieri particolari riuscì ad addormentarsi di nuovo pienamente verso il mattino; contemporaneamente si rigirò nel letto (Hl.).

Sogni

Sogni confusi, timorosi, vivaci per tutta la notte (Frz.).

Sonno pesante, con sogni timorosi che la sua vita sia in pericolo (Tth.).

Sonno irrequieto con sogni pesanti e spossatezza al risveglio .

440 Sogno timoroso, terribile, vivace (Lgh.).

Sogni vivaci, timorosi, come se tutto avvenisse in uno stato di veglia; se ne ricordava ogni parte; al risveglio era in forze.

Sogni

Dopo mezzanotte, alle 3, pensava di essere sveglio e dal suo medico, come nello stato di coscienza più vivace, e si ricordava poi di ogni parola del dialogo, come se tutto fosse avvenuto in uno stato di veglia.

Sogni vivaci, confusi, per tutta la notte, con soggetti sempre diversi (Rkt.).

Sogno vivace, di qualcosa che era avvenuta veramente il giorno precedente (Lgh.).

445Sogno vivace di una riconciliazione (Lgh.).

Sogni irosi.

Sonno

Nei sogni, di notte, giace sempre in posizione supina, anche se di solito giaceva sempre e soltanto sul lato destro.

Sogno dal contenuto divertente (Ng.).

Risveglio mattutino, alle 4, con afferrare e rigirare nell’addome, seguiti da evacuazione molle (Ng.).

Uno solo

Di notte, all’una, lei si risveglia con senso di rigidità intensa ed afferrare al di sopra dell’osso pubico, con senso di gelo su tutto il tronco, la testa e lebraccia e intensa sudorazione fredda con grande calore interna, sensazione di secchezza della lingua umida e degli arti inferiori caldi, grande senso di paura e di irrequietezza, tanto che si gira sempre da una parte all’altra e non sopporta di essere scoperta; dopo ¼ d’ora si ha tendenza ad eruttare senza riuscirvi, poi eruttazione a vuoto e fuoriuscita di piccole flatulenze senza sollievo, sete, risalita di acqua nella faringe, con nausea e pallore del volto, sudorazione calda agli arti inferiori e grande spossatezza nei piedi, tendenza ad evacuare, durezza e dolorabilitàdell’ipogastrio quando viene frizionato; poi quando il caso e i dolori, che molto tempo prima aveva avvertito nel sonno, sono stati mitigati con ipecacuana, si ha un sonno pesante; la mattina, al risveglio, pesantezza della testa e comparsa delle mestruazioni, con sangue denso e nero (il 4°giorno) (Ng.).

Brividi

Senso di gelo per tutto il giorno, non appena dalla stanza giunge all’aria aperta (Ng.).

Senso di gelo con pelle d’oca, la mattina dopo il risveglio, per ½ ora, e di sera alle 7 per 2 ore, alle 9segue sete (il 3° giorno) (Ng.).

Senso di gelo, tutte le sere.

Brividi di freddo, la mattina, con mani e piedi freddi (Frz.).

Brividi

455 Brividi di freddo e freddo, camminando all’aria aperta non fredda; camminando a un passo piùsostenuto il senso di gelo si riduceva, ma rimaneva il freddo alle mani e ai piedi, che ritornavano caldi soltanto nella stanza.

Mani e piedi freddi, anche quando è ancora nella stanza, ma senza gelo (dopo 36 ore).

Brividi di freddo, la sera tardi, con senso di freddo dei piedi, nella gamba destra fino al ginocchio, senza sete e senza calore seguente.

Brividi

Brividi di freddo, la sera all’aria aperta e nella stanza, con senso di freddo più dei piedi che delle mani, tanto che lui non riusciva a riscaldarle, con dolore premente e pungente nella regione frontale, che non si placava neanche nella stanza, dove terminava il senso di gelo (dopo 60 ore).

Brivido al di sopra della schiena, con fitte nella testa (Frz.).

460 Brividi su tutto il corpo (Whl.).

Febbre

Intensa calore in testa, con senso di gelo su tutto il resto del corpo.

Intensa calore fugace ed arrossamento del viso, soprattutto in posizione eretta, senza sete (Lgh.).

Improvvisa calore su tutta la schiena, in posizione seduta, e quasi subito dopo traspirazione, con pupille molto ristrette (Stf.).

Sudorazione

465 Senso di timore, con respirazione breve e intensa sudorazione su tutto il corpo (Ahr.).

Sudorazione, solo al collo, risvegliandosi dal sonno (Lgh.).

Di notte, sudorazione, al risveglio, su tutto il corpo (dopo 24 ore) (Lgh.).

Sudorazione notturna su tutto il corpo, al risveglio, che costringeva a grattarsi (dopo 66 ore) (Lgh.).

Sudorazione notturna alle gambe, soprattutto ai piedi, al risveglio (Lgh.).

Riepilogo sintomi da intossicazione e da parkinsonismo

(tra parentesi la materia medica pura di Hahnemann)

amnesia (14,15) stordimento (16, 17)

alterazioni nella espressività facciale (116, 120, 121)

languore (169, 183)

disturbi urinari, specialmente poliuria (229, 230, 231, 232, 233, 234)

laringiti, bronchii, polmoniti (267, 269, 270, 272)

Riepilogo sintomi da intossicazione e da parkinsonismo

(tra parentesi la materia medica pura di Hahnemann)

parkinsonismo (310, 311, 312, 313, 325, 413, 414, 415)

debolezza muscolare (329, 429, 430)

crampi alle gambe ricorrenti (343, 350, 357, 371)

paralisi (374)

sussulti (331, 358, 361, 377, 382, 383 e tremori (387)

calore sgradevole (dormono speso senza coperte, in inverno) (58, 59, 292, 293, 294, 295)