L’Italia degli inganni - Carmelo Nicolosi De Luca Blog · Sicilie 1820/21 Il (Thule),...

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La Nuova Ipsa Editore ha il piacere di invitare la S.V. alla presentazione del libro L’Italia degli inganni La storia del Paese che in molti non conoscono di Carmelo Nicolosi De Luca Villa Malfitano - Via Dante, 167 - Palermo Sabato 12 aprile 2014, ore 17,30 Interverranno Prof. Adelfio Elio Cardinale Dott. Giovanni Pepi Prof. Giovanni Paterna sarà presente l’autore AUGUSTALI / POCKET NUOVA IPSA EDITORE La fine del regno Carmelo Nicolosi De Luca L’Italia degli inganni La storia del Paese che in molti non conoscono

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La Nuova Ipsa Editore ha il piacere diinvitare la S.V. alla presentazione del libro

L’Italia degli inganniLa storia del Paese che in molti non conoscono

di Carmelo Nicolosi De Luca

Villa Malfitano - Via Dante, 167 - PalermoSabato 12 aprile 2014, ore 17,30

InterverrannoProf. Adelfio Elio Cardinale

Dott. Giovanni PepiProf. Giovanni Paterna

sarà presente l’autore

AugustAli / Pocket NuovA iPsA editore

La fine del regnodalla morte di Ruggero II alla conquista sveva (1154-1194)

Pasquale Hamel

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€ 14,00

Pasquale Hamel (1949), saggista e scrittore. È autore di numerose opere di carattere storico fra le quali, Da nazione a regione (Sciascia), La Sicilia al Parlamento delle due Sicilie 1820/21 (Thule), Il Mediterraneo da barriera a

cerniera (Editori Riuniti). Ha scritto testi letterari come La crociata del Santo (Sellerio), La congiura della libertà (Marsilio). Appassionato di storia medievale ha scritto Adelaide del vasto regina di Gerusalemme (Sellerio) e L’invenzione del regno, dalla conquista normanna alla fondazione del Regnum Siciliae (Nuova Ipsa Editore), Breve storia della società siciliana (Sellerio).

Alla morte del suo fondatore il regno di Sicilia è un potente soggetto politico nello scacchiere Mediterraneo. Ruggero II, saggio e lucido sovra-no, ne ha consolidato le strutture interne venen-do a capo del tradizionale ribellismo dei conti normanni. I suoi nemici tradizionali – il Papa, l’Impero d’Occidente, l’Impero bizantino – sono stati costretti a riconoscerne l’esistenza e a venire a patti con lo stesso. Niente avrebbe fatto imma-ginare che quel miracolo istituzionale, come da qualcuno è stato definito, sarebbe durato appena quarant’anni. Infatti, già con il suo immediato successore, Guglielmo I, i tradizionali problemi di convivenza fra etnie e culture diverse e le ambi-zioni dei grandi feudatari, aprirono crepe insana-bili nell’edificio ruggeriano mentre le ambizioni dei tradizionali nemici, ripresero vigore deter-minando una lenta ma inarrestabile agonia. La pessima politica di Guglielmo II segnata da am-biziosi progetti che andavano al di là le possibilità del regno, la assenza della necessaria lucidità che ne contraddistinsero scelte ed azioni, indebolì ul-teriormente il regno e lo espose alle pretese dei discendenti di Federico Barbarossa. Per queste ra-gioni, il generoso tentativo di Tancredi d’Altavil-la, ultimo vero re normanno, di salvare il regno, non poteva che dimostrarsi velleitario.L’autore racconta le fasi di questi intensi qua-rant’anni, soffermandosi, con dovizia di partico-lari, sulla strutture politiche, amministrative ed economiche della cosiddetta “età dei Guglielmi”, esaminando i contesti internazionali e negando la sostenuta continuità fra il regno fondato da Ruggero e quello conquistato da Enrico VI con il consenso della moglie Costanza.

In copertina: Cattedrale di Monreale (Palermo), mosaici del lato nord della navata (part.).

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L’Italia degli inganniTradimenti, delitti, menzogne, ruberie in una nazione senza mai fortuna

L’Italia degli inganniLa storia del Paese che in molti non conoscono

Carmelo Nicolosi De Luca, giornalista, da 35 anni lavo-ra per il Giornale di Sicilia.A 18 anni iniziò la sua for-mazione al quotidiano ca-tanese Corriere di Sicilia.

Suoi articoli sono apparsi su diverse testate nazionali. Per più di 20 anni ha collaborato al Corriere della Sera. Nel 1963 divenne inviato. Il suo primo re-portage, in quattro puntate, riguardò il Patto Atlantico. In seguito, curò inchieste e servizi da più parti del mondo: Europa, Asia, Africa, Medio Oriente, Sudafrica, America del Nord e Centrale. È nato a Catania, ma vive a Palermo. Ha vis-suto “in diretta” diversi episodi narrati nel libro. Recentemente, ha pubblicato L’Intrigo Paralle-lo, romanzo-verità di grande successo e, oggi, con L’Italia degli inganni, alimenta la sua pas-sione per la storia, ripercorrendo le tappe di un cammino che, dalla seconda metà dell’800 ai giorni nostri, ci rivela un Paese come pochis-simi lo conoscono. Nicolosi De Luca, è stato insignito nella sua carriera di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Della Storia d’Italia, dal 1860 ad oggi, molta parte è stata occultata, altra falsata, altra anco-ra non conosciuta o dimenticata. In un grovi-glio di tradimenti, menzogne, delitti di Stato, ipocrisie, sete di potere, interessi. L’autore, giornalista, da 55 anni sul campo, “cuce” tra loro vicende del Paese, alcune se-guite personalmente, con dati talora inediti, che conducono ad una storia del tutto diversa da quella uffi ciale: dalle atrocità del Regno d’I-talia, alla vergognosa guerra abissina, all’onta libica, ai tradimenti della seconda guerra mon-diale che causarono la morte di migliaia di gio-vani italiani. Il libro riporta note tratte da un diario di Rommel, la politica del dopoguerra, i massacri contadini dei celerini di Scelba, le intrigate e malsane vicende di Gladio e della loggia P2 che, come si dimostra, erano in odo-re di collusione con la mafi a. Passando dal coinvolgimento di frange del-lo Stato in diverse stragi, pone l’accento sui tanti consorzi ed enti utilizzati come cassa dai politici, sull’uccisione “interna” di Enrico Mattei, sul delitto di Stato di Aldo Moro e il collegamento con la morte di J. F. Kennedy, sui perché dell’assassinio del giornalista Mino Pecorelli, unitamente a quello di Carlo Alberto Dalla Chiesa, il generale che “sapeva troppo”. Il lavoro affronta anche gli inganni dei nostri giorni: governi incapaci e rapaci, com’è nata la crisi, a chi ha fatto comodo, lo strangolamento dell’euro, le manovre “manovrate”, dove sono andati a fi nire i sacrifi ci degli italiani, la nuova Gestapo della quale nessuno parla.