L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti ... · Collaborazione con la famiglia...

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"L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo." Nelson Mandela Anno scolastico 2014-2015 deliberato dal Collegio dei docenti deliberato dal Consiglio di Circolo Le Nuove indicazioni nazionali, recentemente riviste dall’ex Ministro Profumo, sono state recepite dal collegio dei docenti e il POF del 3° Circolo trova fondamento in esse.

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"L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare

per cambiare il mondo." Nelson Mandela

Anno scolastico 2014-2015

deliberato dal Collegio dei docenti

deliberato dal Consiglio di Circolo

Le Nuove indicazioni nazionali, recentemente riviste dall’ex Ministro Profumo, sono state recepite dal collegio dei docenti e il POF

del 3° Circolo trova fondamento in esse.

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Premessa Professionalità: la competenza degli insegnanti Il Processo insegnamento-apprendimento Il Patto formativo Area didattica

Piano dell’Offerta Formativa P.O.F. Definizione con mappa di sintesi

Finalità e principi ispiratori Finalità Scuola Infanzia Finalità Scuola Primaria

Programmazione/progettazione/documentazione La dimensione europea

La nostra idea di curricolo: mappa concettuale Quadri di riferimento

Organizzazione didattica Scelte organizzative Come, quando e perché Traguardi per lo sviluppo di competenza Obiettivi di apprendimento Scelte organizzative Primaria Scelte organizzative Infanzia

Verifica e valutazione Premessa e mappe Elementi di valutazione Criteri di valutazione del comportamento

Area dell’integrazione e del sostegno Criteri di attribuzione ore di sostegno Quale scuola…? I saperi

La metodologia Ampliamento del curricolo: I progetti

Macro – area : “Linguaggi, creatività, espressione Progetti in orario curricolare ed extra Progetti in orario extra della Legge 31 Continuità Educativa e Didattica Continuità Accoglienza Presentazione del Circolo

Il contesto territoriale I plessi

Chi opera nella nostra scuola Allegato 1 Regolamento e funzionamento Allegato 2 I traguardi di competenza nel percorso complessivo unitario

Allegato 3 I progetti e i viaggi d’istruzione) Allegato 4 Formazione in servizio e Aggiornamento

Allegato 5 Handicap: linee guida – ricerca Allegato 6 Soggetti coinvolti e gruppi di lavoro Allegato 7 Patto educativo di corresponsabilità Allegato 8 Patto formativo per attività di tirocinio con Università

Sintesi aggiornata del P.O.F per i genitori

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PPPrrreeemmmeeessssssaaa

PPPrrrooofffeeessssssiiiooonnnaaalll iiitttààà::: llleee cccooommmpppeeettteeennnzzzeee dddeeeggglll iii iiinnnssseeegggnnnaaannntttiii

Uno dei compiti fondamentali delle scuole nell’attuazione dell’Autonomia scolastica, è quello di progettare e realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione, mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda dell’utenza (sia essa interna che esterna) e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.

pppeeerrrmmmeeetttttteee dddiii aaattttttrrraaavvveeerrrsssooo

Ciò è possibile attraverso la costruzione di un’identità della nostra scuola, che ci consenta di auto-riconoscerci nel nostro cambiare nel tempo. La nostra scuola, intesa come unità, rappresenta una realtà complessa, all’interno della quale coabitano concezioni, anime e stili diversi; la costruzione dell’identità è vista da noi come un processo di composizione organico e coerente delle diverse richieste. Il corpo docente contribuisce alla socializzazione e alla prima alfabetizzazione culturale dei bambini nell'ambito dell'istruzione obbligatoria attraverso la formazione e lo sviluppo cognitivo e psicologico individuale, nel rispetto delle diversità, creando le occasioni per rendere autonomi gli allievi e favorendo lo sviluppo della riflessione logico-critica

Attivare strategie d’intervento

Autoregolare il proprio operato

Definire il percorso formativo

Educa ai diritti e doveri

Collaborazione e coinvolgimento delle famiglie: patto formativo

Favorisce ed Educa al cambiamento

Costruire un sistema aperto: confronto e pluralismo tra tutte le

componenti

Valorizza il punto di vista dei destinatari del processo formativo

Promuove la centralità dell’alunno

Si rapporta costantemente con la realtà circostante

Gestisce le relazioni Comunicazione e condivisione di

principi e strategie educative e didattiche ai genitori

restituisce feedback sull’andamento

dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo degli alunni ai

genitori

Gestione integrata classi eterogenee per la presenza di

bambini con difficoltà educative speciali

Progettazione dei curricoli e problem-solving nella pratica

didattica

Scelta ed organizzazione dei contenuti,

metodi e mezzi didattici

Individuazione dei bisogni e delle potenzialità degli

alunni

LLL ’’’ iiinnnssseeegggnnnaaannnttteee

Monitora e valuta l’andamento e l’esito

del percorso formativo

Monitorare e valutare il processo di insegnamento-

apprendimento

Azioni e Metodologie Formative Indirizzate ai valori di legalità,

condivisione e cittadinanza

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è responsabile della qualità e delle attività educative con la collaborazione delle famiglie, delle istituzioni e della società civile;

garantisce la continuità educativa con la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado,

predispone momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo;

adotta libri di testo in modo funzionale all’itinerario didattico dei docenti e alle capacità di utilizzo degli alunni;

assegna compiti e lezioni, tenendo conto dell’età, del tempo scolastico, e delle attività extracurricolari.

attribuisce ai compiti a casa le seguenti finalità: a. rinforzo e consolidamento di alcuni apprendimenti trattati a

scuola;

b. educazione al senso di responsabilità.

passare tutto il tempo vissuto a scuola in modo da essere funzionale alla qualità del progetto educativo per loro ideato;

trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e sicuri;

esprimere le proprie opinioni; essere seguiti nel loro lavoro e che siano rispettati i

loro tempi e i loro ritmi di svolgimento delle attività; ricevere aiuto, se necessario, dall’insegnante e dai

compagni; essere rispettati, come persona, dagli altri bambini e

dagli adulti che si occupano di loro.

Il grosso traguardo verso il quale si muove il corpo docente è la:

attraverso

La chiave dell’insegnamento, pertanto, consiste nel saper generare nel bambino la motivazione ad apprendere, offrendogli esperienze per lui significative e soddisfacenti. Per realizzare tali obiettivi il 3° Circolo conferisce al suo intervento un’impostazione unitaria, sia nel raggiungimento dei “saperi” e delle “competenze” sia nella crescita della persona, per cui la scuola non intende essere semplicemente il luogo di aggregazione scolastica di un ampio territorio ma un autentico luogo di formazione. Le scelte avvengono sempre in sede collegiale, valutate, strutturate e condivise da tutte le componenti coinvolte nel processo formativo.

Il processo insegnamento-apprendimento Tutto ciò è possibile all’interno di un processo in cui interagiscono più soggetti: i maggiori protagonisti sono gli alunni e gli

insegnanti. L’alunno, che possiede i diritti inalienabili alla salute, all’istruzione, al rispetto della sua identità, ma anche i doveri alla

frequenza, all’impegno, al rispetto delle regole delle persone e delle cose, alla solidarietà. L’insegnante, che ha diritto al rispetto della professionalità, alla liberta di insegnamento, alla formazione continua. Allo

stesso si richiedono: un profilo di alta complessità, un grande senso di responsabilità, la padronanza di specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche, una spiccata sensibilità e una grande disponibilità alla relazione educativa, un forte impegno nel lavoro individuale e collegiale, la capacita di progettare. Al protagonismo dell’alunno, e non certamente come unico soggetto della scuola, deve corrispondere la competenza dell’insegnante.

La professione docente si sostanzia della capacità di “dirigere”il sapere in chiave formativa, di essere capaci, cioè, di avvalersi degli strumenti culturali per promuovere potenziali umani.

Pur nella condivisione degli stessi principi, noi docenti, essendo tutti persone diverse, siamo anche insegnanti differenti, ciascuno in sintonia con la propria identità personale, culturale e professionale.

Area didattica Gli alunni hanno il diritto a:

La scuola:

Promozione di una progressiva costruzione del pensiero critico

e riflessivo Pieno sviluppo della persona

Autonomia di giudizio Divergenza Creatività

Conquista del pieno sviluppo e competenze

Consapevolezza

Equilibrio affettivo e sociale Costruzione di una positiva

immagine di sé Relazionarsi con gli altri Rapportarsi con la realtà

Disponibilità: Ascolto, Confronto e scambio di opinioni

Lettura e analisi della realtà Valorizzazione delle peculiarità e delle diversità

Ricerca di linee comuni educative Percorsi educativo-didattici centrati sulla persona

Unitarietà dell’insegnamento-apprendimento Collaborazione con la famiglia

Costruzione positiva delle relazioni con alunni- famiglie-Enti Locali-Territorio

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Il Patto Formativo (genitori-insegnanti-alunni) Il Terzo Circolo di Olbia si è dotato di un patto di cor-responsabilità educativa tra docenti, genitori ed alunni in cui le diverse componenti vengono coinvolti in un rapporto di reciproca cooperazione e partecipazione, stipulando un contratto tra le parti. Per maggiori dettagli si rimanda all’allegato “Patto educativo di corresponsabilità”.

Il Patto Formativo con l’Università di Cagliari.

Il Terzo Circolo di Olbia ha predisposto un patto formativo rivolto a studenti/esse provenienti dall’Università di Cagliari, facoltà di Scienze della formazione primaria, in cui vengono delineate le reciproche competenze.

PPPiiiaaannnooo dddeeelll lll ’’’OOOffffffeeerrrtttaaa FFFooorrrmmmaaatttiiivvvaaa::: mmmaaappppppaaa dddiii sssiiinnnttteeesssiii

Il P.O.F. costituisce, sotto il profilo educativo, la carta identificativa della scuola e rappresenta inoltre la nostra risposta ai

bisogni formativi ed alle esigenze di studio dei suoi utenti; potrà essere integrato e/o modificato a seconda delle esigenze e delle

nuove situazioni che si dovessero presentare. Va recepito quindi in senso dinamico.

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IDENTITA’ E

APPARTENENZA CORRESPONSABILITA’

TRASPARENZA

CONSAPEVOLEZZA GESTIONE

PARTECIPATA

UNITARIETA’ DELL’INSEGNAMENTO

CONDIVISIONE LIBERTA’ d’INSEGNAMENTO

e FLESSIBILITA’

AUTONOMIA

ACCOGLIENZA

CONTINUITA’

INTEGRAZIONE

VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE E

STRUTTURALI

POTENZIAMENTO E

DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA

FORMATIVA

VALORIZZAZIONE DEL CURRICOLO

SCOLASTICO DEGLI

ALUNNI

PARTECIPAZIONE

UGUAGLIANZA e

IMPARZIALITA’

INDIVIDUAZIONE DEI

BISOGNI dell’UTENZA

FUNZIONALITA’ Del

SISTEMA

VALORIZZAZIONE DELLE

DIVERSITA’

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La nostra offerta formativa, sia nella scuola dell’Infanzia, che in quella Primaria, intende:

attraverso

Rispondere ai bisogni di crescita dei bambini, guidandoli verso la

maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo

sviluppo delle competenze

Articolare ed organizzare forme molteplici d’intervento

educativo-didattico per favorire il giusto equilibrio tra

formazione di sentimenti e formazione cognitiva

Rappresentare uno strumento per lo sviluppo

integrato ed armonico della persona nella dimensione

affettiva, relazionale e sociale

Valorizzare gli interessi, le attitudini di ciascun alunno

sostenendo lo sviluppo della capacità decisionale e

dell’autonomia di giudizio

Innalzare il successo formativo degli alunni attraverso attività educativo- didattiche mirate ai

loro bisogni

Realtà individuale di

ciascun alunno

Realtà istituzionale

relativa alla nostra scuola

Cultura del gruppo

classe/sezione

Realtà socio-

economica

Osservazione e Analisi

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Nella scuola dell’infanzia proponiamo l’approccio alla cultura come conquista della simbolizzazione, quella capacità che è uno degli aspetti più significativi della percezione e si riferisce al campo della costruzione dei concetti: per svilupparla attingiamo alle

esperienze che costituiscono il vissuto di ciascun bambino.

Attraverso la scuola primaria, gli alunni procedono gradualmente da una impostazione pre-disciplinare all’acquisizione delle conoscenze delle diverse discipline di studio unitariamente rappresentate, allo sviluppo delle competenze e alle dimensioni del sapere.

Identità

Autonomia

Cittadinanza

Competenza

affrontando contesti sociali nuovi e

sperimentando diversi ruoli e differenti forme

di identità.

imparando a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,

offrendo significative e concrete

esperienze e la loro elaborazione.

SVILUPPARE

acquisendo fiducia in se stesso e assumendo

atteggiamenti sempre più

responsabili.

scoprendo gli altri, i loro bisogni e la necessità

di adottare regole condivise

SVILUPPARE E

PROMUOVERE Dimensione europea -formazione del

cittadino attraverso educazione alla

solidarietà, responsabilità e

progettualità

Crescita armonica della personalità in tutte le direzioni (intellettive,

morali, sociali, creative, operative...)

Inclusione di tutti nel percorso formativo

attraverso progetti d’integrazione rispettosi delle

diversità, del patrimonio culturale di ciascuno e delle

specifiche potenzialità

Costruzione del pensiero critico e

riflessivo

Formazione culturale e di

competenze funzionali all’inserimento nel

territorio e nella società odierna, rimuovendo ogni impedimento

Successo formativo per tutti e ricerca di strategie e di

percorsi per valorizzare le potenzialità di ciascuno

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Imparare a imparare; Competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche; Spirito di iniziativa; Consapevolezza ed espressione culturali.

La promozione dell’alfabetizzazione culturale di base viene definita dalle

Nuove Indicazioni e chiarisce il compito specifico del primo ciclo

dell’istruzione: “ La padronanza degli alfabeti di base è ancor più

importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio, più solide

saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori

saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il

sistema dell’istruzione”. (Dalle Indicazioni)

Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienze

e tecnologia; Competenza digitale;

CCCaaapppiiitttooolllooo 222

PPPrrrooogggrrraaammmmmmaaazzziiiooonnneee///PPPrrrooogggeeettttttaaazzziiiooonnneee///DDDooocccuuummmeeennntttaaazzziiiooonnneee

La scuola dell’autonomia, il Dlgs n° 59/2004 e le recenti Indicazioni Nazionali per il Curricolo ci hanno invitato ad elaborare una programmazione di interventi adeguati al contesto in cui si vive: si deve fare quello che il tempo, le risorse a disposizione e la specificità degli alunni permettono e richiedono. Le finalità e gli obiettivi si evincono dalle Nuove Indicazioni Nazionali per Il Curricolo della scuola di base che forniscono gli obiettivi e i traguardi che, la scuola dell’Infanzia e Primaria, sono tenute in generale

a garantire per assicurare l’unità del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione. Il 3° Circolo di Olbia, partendo da una lettura e un’analisi critica del documento ministeriale, ha elaborato un curricolo che meglio rispecchia il suo credo pedagogico-didattico ed ha proceduto ad individuare gli aspetti caratterizzanti di una progettazione curricolare, nell’ottica della continuità, che possa rispondere alle reali esigenze di alunni, docenti e famiglie. La combinazione dell’istruzione e dell’educazione permette ai nostri alunni di acquisire le competenze, per diventare capaci di

utilizzare le proprie conoscenze in diverse direzioni.

La Dimensione Europea L'obiettivo principale del programma d'azione europeo nel settore dell'istruzione e della formazione, durante l'intero arco della vita, è quello di sviluppare e di potenziare gli scambi, la cooperazione e la mobilità, affinché i sistemi di istruzione e di formazione divengano un riferimento di qualità mondiale, così come previsto dalla strategia di Lisbona. Il Parlamento e il Consiglio Europei del 18 Dicembre 2006, infatti, raccomandano (2006/962/CE) e chiariscono quali siano le competenze chiave che il mondo della Scuola deve perseguire e sviluppare per l’apprendimento permanente, G.U. L 394/10 del 30.12.06. La nostra scuola, saldamente aperta alle innovazioni e ai cambiamenti, consapevole delle trasformazioni sociali e culturali in atto, si è attivata per elaborare una progettazione che tenga conto di aspetti legati alla conoscenza di altre culture, all’acquisizione di quei saperi e di quei valori necessari alla convivenza pacifica e democratica. Le otto competenze chiave individuate dagli obiettivi di Lisbona sono un obiettivo comune al quale il 3° Circolo fa riferimento nel

processo di insegnamento-apprendimento:

Il 3° Circolo garantisce, quindi, agli alunni un’offerta formativa

diversificata per offrire a tutti la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e assicura che sia il luogo delle pari

opportunità educative. L’azione educativa che si intende portare avanti nella nostra scuola vuole quindi essere adeguata ai tempi,

allo sviluppo mentale ed alla capacità di apprendimento di ciascun bambino e, per rendere questo possibile, si elaborano i percorsi

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Personalizzazione dell’insegnamento –

apprendimento

educativi per permettere agli alunni di arrivare a possedere le capacità cognitive fondamentali, che permettano poi l’acquisizione di

capacità sempre più elevate.

Con la programmazione/progettazione si contestualizzano le Indicazioni Per Il Curricolo per adattarla ai bambini, alle loro esperienze personali, alla realtà scolastica e all’ambiente di apprendimento. La scelta delle attività e del metodo educativo e didattico competono al team ed al singolo insegnante, i quali, tuttavia, terranno

conto delle impostazioni metodologiche raccomandate dalle Indicazioni Nazionali e promosse dal POF attraverso:

La nostra idea di curricolo

Poiché le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, allegate al Regolamento sottoscritto dal Ministro in data 16 novembre, costituiscono il quadro di riferimento per la programmazione curricolare, i docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria, nel programmare, insegnare e valutare adottano scelte coerenti con i traguardi formativi previsti dalle Indicazioni Nazionali, e dedicano particolare cura alla formazione della cittadinanza attiva. Non è sufficiente, infatti, che i concetti del vivere civile e quelli ricordati nella carta costituzionale siano semplicemente conosciuti, studiati, memorizzati, ma partecipati, condivisi, resi propri e vitali all’interno della classe, della scuola e della vita quotidiana; alla centralità della persona intesa come promozione, crescita, valorizzazione della persona umana attraverso un percorso da attuarsi nel pieno rispetto del soggetto che apprende, con la sua individualità e con la rete di relazioni che lo legano alla famiglia e ai diversi ambiti sociali, territoriali ed etnici; alla ricerca di identità intesa come orientamento a cogliere la propria identità culturale e i valori specifici della comunità di appartenenza in un’ottica di comprensione di comunità e culture diverse dalla propria.

garantisce

Costruzione del sapere. Conoscenza e valorizzazione delle attitudini individuali nel rispetto degli

stili cognitivi, delle diverse intelligenze e del patrimonio culturale individuale

Proposte adeguate a stili, modalità e ritmi di apprendimento. Attenzione costante al miglioramento della qualità dell’insegnamento. Collaborazione scuola – famiglia Collaborazione con le risorse educative del territorio.

Continuità e Stabilità ai Contenuti

Coerenza tra i diversi approcci disciplinari all’interno dello stesso corso di studio.

Coerenza e congruenza degli approcci disciplinari all’interno dei due ordini di scuola.

Ricerca di un sapere unitario e organizzato, basato sulla trasversalità delle competenze.

Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro sistematico, valido e funzionale per l’apprendimento di conoscenze e la formazione di competenze

Il curricolo

Percorso di Insegnamento-Apprendimento

Tiene conto delle Indicazioni Nazionali

Progettato e costruito dalla scuola

Personalizzato da Flessibilità

didattica ed organizzativa

Trasparenza Contestualità

Intenzionalità

IL SUCCESSO FORMATIVO

di ogni alunno

Unità d’intenti Corrispondenza

tra potenzialità individuali e

traguardi raggiunti

DIRIGENTE DOCENTI ALUNNI

PERSONALE ATA GENITORI

TERRITORIO

Analisi dei bisogni

Traguardi di competenza

Obiettivi e contenuti

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La nostra progettazione curricolare, che viene costruita gradualmente e intenzionalmente sull’osservazione e l’analisi dei bisogni

emersi, specifica obiettivi, contenuti, integra gli insegnamenti, contestualizza esigenze e risposte formative, assumendo la relativa

organizzazione e responsabilità di essi, orientando allo sviluppo delle competenze fondamentali affinché ciascun allievo acquisisca

un abito critico che gli permetterà di partecipare in maniera attiva e costruttiva alla vita sociale in una prospettiva europea.

La logica curricolare affida ai docenti il compito di costruire i percorsi di apprendimento nonché la scelta delle forme e delle

strategie di progettazione didattica. Nel nostro curricolo di scuola sono previsti inoltre percorsi di apprendimento che si pongono in

una visione di trasversalità rispetto ai contenuti delle tre aree disciplinari. Sono, anche, approfondite alcune tematiche (sicurezza,

ambiente, salute, legalità) che insieme a problematiche sociali emergenti riceveranno un’attenzione peculiare ed una trattazione

adeguata ai bisogni di formazione degli alunni. Si tratta di questioni attuali che pongono l’esigenza di educare alla cittadinanza e

che, attraverso esperienze significative, permettono agli alunni di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e

dell’ambiente e che favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà.

Un ulteriore elemento di riflessione proviene dall’esigenza di valorizzare il ricco patrimonio di valide esperienze affinché non vadano perse le numerose iniziative formative assunte nel corso degli anni, sia quelle portate avanti attraverso specifici progetti di collegamento con il territorio, anche con il supporto di esperti, che quelle attuate nell’ambito dei percorsi curricolari inerenti alle tematiche delle varie discipline. In una scuola formativa l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per garantire il conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole dell’individuo e al raggiungimento delle competenze personali. L’attività di ricerca sarà finalizzata, in modo particolare, alla produzione di strumenti e materiali per la valutazione degli apprendimenti e per l’accertamento delle competenze.

Quadri di riferimento Il curricolo e la sua progettazione, che si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola primaria sono innanzitutto inseriti nel contesto normativo cui i docenti, pur nel rispetto delle proprie competenze in materia di autonomia, devono obbligatoriamente far riferimento: le INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione. Da esse scaturiscono, infatti, le linee guida, i presupposti teorico-pedagogici, le finalità, i traguardi e gli obiettivi che devono caratterizzare il percorso formativo dalla scuola dell’Infanzia fino alla conclusione del primo ciclo d’istruzione. Il curricolo della scuola, perciò, propone obiettivi e contenuti prescrittivi e definiti dal Ministero coniugati con quelli autonomamente scelti dall’istituzione scolastica come risposta alle specifiche esigenze del Contesto, ai bisogni degli alunni e alle attese delle famiglie e descrive l’intero percorso formativo in cui si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali.

Organizzazione didattica A seguito della legge 196/2008, l’impianto organizzativo della didattica ha subito sostanziali modifiche. In ogni caso, Il tempo scuola viene adeguato alle esigenze didattiche del progetto educativo predisposto dai docenti e organizzato sulla base del contesto classe per cui i tempi di contemporaneità sono riconosciuti dal 3°Circolo come tempi di qualificazione e differenziazione dell’offerta formativa e come “risorsa di cui le classi devono poter fruire in una congrua misura in termini rigorosamente progettuali”. Per quanto riguarda la Scuola Primaria, attualmente nel Circolo vengono attuate organizzazioni orarie diversificate, che è possibile sintetizzare nelle seguenti tipologie: Tempo Normale con 1 Rientro( Sabato Libero) Tempo Pieno con 5 Rientri e Sabato Libero La Scuola dell’Infanzia realizza un’unica organizzazione oraria:

Orario continuato dal lunedì al venerdì (h. 8,00/16,00) con sabato libero. Le classi della Scuola Primaria sono caratterizzate da un modello “stellare”, con l’assegnazione di religione, educazioni e inglese ad altri insegnanti. Solo tre classi mantengono un’organizzazione di tipo modulare su due classi per scelta dei docenti in base all’Autonomia. Le discipline vengono ripartite in tre ambiti: linguistico-espressivo; logico-matematico scientifico; antropologico. L’inglese, dove possibile, viene assegnato al docente specialista e/o specializzato interno. L’affidamento degli insegnamenti viene assegnato ai diversi docenti, se possibile, sulla base delle competenze professionali acquisite, alle inclinazioni, altrimenti secondo le priorità dettate dalle situazioni specifiche.

Attuale utilizzo della contemporaneità nei plessi del Circolo: a)Attività di recupero, potenziamento, integrazione e/o sviluppo dell’offerta formativa; b)Attività alternative alla religione cattolica; c)Uscite e visite di istruzione.

Utilizzo delle tre ore opzionali Le tre ore di ampliamento dell’offerta formativa costituiscono un arricchimento della proposta didattica, un potenziamento del sapere e del fare prodotto di una didattica laboratoriale mediante la quale gli alunni possono socializzare, sperimentare, mettersi alla prova, creare e potenziare le capacità individuali. In tal modo si favorisce un processo di insegnamento/apprendimento e si promuove la costruzione dell’identità personale e sociale di ciascun bambino. I laboratori si muovono in percorsi: espressivo-musicali

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teatrali interculturali (integrazione, accoglienza, educazione degli alunni alla cittadinanza attiva e non solo….) storico- didattici educazione alla cittadinanza, ambientale, alimentare e alla salute logico-matematici e informatici.

La documentazione, chiara, completa ed organizzata, è indispensabile per il miglioramento di ogni processo di insegnamento-apprendimento. Da anni nel nostro Circolo questa importante operazione è oggetto di studio, confronto e riflessione tra i docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria.

Le programmazioni e progettazioni di plesso, o di modulo, o di interclasse, sono redatte nel primo periodo di vita scolastica, partendo da un’attenta analisi di limiti e risorse delle classi in cui il processo si attuerà. Ciascuno utilizza lo stile che gli è più congeniale per illustrare il processo: la forma discorsiva, il diagramma di flusso, la mappa concettuale…. Le programmazioni e le progettazioni periodiche, che, via, via, definiscono nel dettaglio i diversi aspetti del progetto iniziale,

sono adeguate e modificate di volta in volta sulla base della verifica effettuata sul percorso compiuto. Le griglie di rilevazione di dati sullo sviluppo personale e sociale degli alunni e sulla loro attività cognitiva, sugli aspetti

comportamentali in situazioni diverse. Le verifiche periodiche e finali. I verbali degli incontri di interclasse e intersezione, delle assemblee e/o colloqui con i genitori, delle riunioni fra gli insegnanti e il Dirigente scolastico e dei docenti con esperti in relazione a situazioni particolari.

I docenti della nostra scuola, sulla base di un‟attenta analisi delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola primaria, dell’Atto di Indirizzo” emanato nel settembre del 2009 e dei bisogni formativi della scuola, hanno elaborato un curricolo verticale valorizzando gli elementi di continuità, tenendo presente la gradualità degli apprendimenti e lo sviluppo delle competenze da raggiungere alla fine della scuola primaria.

Reciprocità tra finalità educative ed obiettivi di apprendimento Gli obiettivi educativi del primo ciclo dell’istruzione, la cui finalità è la “promozione del pieno sviluppo della persona”, sono esplicitate nelle premesse delle Indicazioni e riguardano le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee e religiose. Si tratta di obiettivi trasversali a tutti i campi di esperienza e alle discipline, ed interagiscono con gli obiettivi di apprendimento per poter coniugare l’educazione con l’istruzione. Gli obiettivi di apprendimento, la cui finalità è l’alfabetizzazione culturale di base, sono fissati dalle indicazioni per ogni disciplina al termine della terza e quinta classe della scuola primaria: sono verticali e funzionali allo sviluppo delle competenze.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati e stilati i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre ai dieci anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento sono definiti e documentati in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.

Scelte Organizzative Tutti gli aspetti organizzativi necessari per favorire l’attuazione del curricolo e della relativa documentazione, vengono definiti in base alle scelte condivise operate dal Collegio dei Docenti, nel rispetto delle forme di autonomia di cui oggi la scuola può disporre sul piano normativo. "Non è vincolante l'adozione di una particolare forma progettuale rispetto ad altre possibili e diverse, ma è vincolante che le progettazioni di percorsi didattici siano orientate a sviluppare le competenze fondamentali, a garantire il raggiungimento degli standard stabiliti, siano attente a promuovere il protagonismo dell'alunno, chiamato ad "apprendere ad apprendere", siano sufficientemente flessibili per consentire un insegnamento individualizzato negli obiettivi da raggiungere ed un apprendimento personalizzato nei modi e nei tempi per conseguirli”. Le progettazioni e la relativa documentazione verranno elaborate dai docenti dei team e di classi parallele nella forma maggiormente adeguata e rispondente alle esigenze delle singole classi e secondo lo stile degli anni precedenti, nel rispetto dei contenuti curricolari delle Indicazioni Ministeriali vigenti. Elaborata dal Collegio dei Docenti, facendo riferimento alle Indicazioni Nazionali (all. D al D. Lvo 59/2004) e alle “Nuove Indicazioni per il curricolo” del ministro Profumo, la programmazione didattica è articolata per classe, per discipline e prevede, per ogni singola area, obiettivi (contenuti e abilità) nonché le soglie di accettabilità. La progettazione di una UA prevede l’individuazione di: uno o più Obiettivi Formativi personalizzati, adatti e significativi per i bambini; attività educative e didattiche; metodi; soluzioni organizzative idonee per concretizzarli; modalità di verifica (e quindi le competenze personali in uscita che saperi e abilità devono perseguire) Siamo, anche, consapevoli che a tale libertà corrisponde la responsabilità di “render conto” del proprio operato alle famiglie.

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Progetteremo le UUAA, che saranno dinamiche e modificabili, considerando: Centralità dell’alunno Caratteristiche dei componenti delle classi Conoscenze pregresse di ogni alunno Reali capacità di ogni scolaro Stili e Ritmi di apprendimento Progressi

La valutazione è riservata: alla rilevazione degli apprendimenti; a certificare il livello di padronanza raggiunto in relazione agli obiettivi previsti; a valutare il processo di crescita dei singoli alunni definendo il profilo finale al compimento del primo ciclo di

istruzione.

La programmazione didattica viene elaborata facendo riferimento alle Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’infanzia, che forniscono le indicazioni generali sui principi educativi di base ed organizzano gli interventi didattici nei seguenti campi di esperienza:

Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Linguaggi, creatività, espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo

IL PERCORSO FORMATIVO si esplica attraverso: - attività curricolari ( nei gruppi eterogenei) - attività laboratoriali (nei gruppi omogenei);

prevede percorsi finalizzati a sviluppare: - la produzione e fruizione di codici linguistici e di messaggi verbali e non verbali - l’approccio a semplici concetti scientifici attraverso l’esplorazione, la conoscenza, la progettazione

mediante attività: - motorie e psicomotorie; - di drammatizzazione - grafico/pittoriche/plastiche e musicali.

I campi di esperienza sono settori specifici individuali di competenza nei quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività e sviluppa il suo apprendimento. I percorsi didattici vengono invece definiti annualmente a livello di circolo (sfondo integratore) mentre le attività sono scelte collegialmente come risposta ai bisogni formativi del gruppo in apprendimento. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Vengono individuati al termine della scuola dell’infanzia, per ciascun campo di esperienza. La scuola dell’infanzia ha definito il “Profilo in uscita” per i bambini di 5 anni da raccordare con quello in ingresso della scuola primaria. Per scelta metodologica, le docenti costruiscono un ricco e variegato patrimonio culturale e pedagogico, sulle seguenti basi: La valorizzazione del gioco simbolico, intesa come promozione di spazi, tempi, ambienti e modalità relazionali che favoriscano

la libera espressione dei bambini. L’osservazione, intesa come strumento di analisi dei bisogni e degli interessi dei bambini, sulla cui traccia progettare mirati

interventi didattici e pedagogici. La progettazione, la regia educativa, la mediazione didattica intese come superamento di un sapere trasmissivo e come riconoscimento della diversità di approccio alla realtà da parte di ciascun individuo. Si sottolinea che gli interventi pedagogici caratteristici della Scuola dell’Infanzia mantengono una visione complessivamente unitaria del bambino, dell’ambiente che lo circonda e delle relazioni che egli vive. Per documentare vengono adottati:

scheda di valutazione che impegna i docenti nel dar conto dell’esperienza del bambino all’interno del contesto scolastico e si riferisce ai percorsi seguiti e i progressi raggiunti in tutte le aree dell’apprendimento;

dossier che coinvolge i bambini e i docenti nella raccolta di materiali realizzati in corso d’anno, ritenuti più significativi o più importanti per dar conto dell’esperienza scolastica e dei processi di crescita.

Il Circolo, inoltre, si organizza la Documentazione prodotta negli anni per dare ordine e importanza ai documenti che incrementano gli archivi delle memorie al fine di:

- documentare per comprendere; esso è riferito a: registri, programmazioni degli insegnanti, piani di lavoro individualizzati, griglie di osservazione, valutazioni, relazioni, esiti del monitoraggio con le analisi statistiche, validi soprattutto per l’interno (i bisogni dei singoli docenti e quelli dell’organizzazione scolastica)

--- documentare per diffondere e trasferire; esso è riferito a: progetti, ricerche, iniziative di innovazione che la scuola si propone

di diffondere non tanto in relazione al prodotto realizzato con gli alunni quanto in relazione al processo educativo attivato.

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VVVeeerrriiifffiiicccaaa eee vvvaaallluuutttaaazzziiiooonnneee

Dal testo delle Indicazioni:

“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. La valutazione, sia nella scuola dell’infanzia, sia nella scuola primaria è utilizzata in un’ottica formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Nel nostro Circolo l’attenzione è rivolta quotidianamente al processo di formazione dei bambini, verso i traguardi da loro raggiunti, soprattutto in rapporto allo stile di apprendimento caratteristico di ciascuno. Per poter garantire a tutti gli alunni le stesse opportunità ci avvaliamo di due momenti fondamentali, che sono la verifica e la valutazione. La verifica e la valutazione si concretizzano in diversi momenti del processo educativo - didattico, in modo da poter gradualmente acquisire tutti quegli elementi che ci forniranno il quadro d’insieme della situazione e la sua evoluzione in rapporto agli interventi proposti.

Con la verifica realizziamo il complesso delle osservazioni sistematiche che costituisce, poi, lo strumento privilegiato per la continua regolazione della programmazione. I traguardi delle competenze rappresentano un riferimento per gli insegnanti, in quanto indicano i percorsi formativi da intraprendere e a cui finalizzare l'azione educativa per lo sviluppo integrale dell'alunno. Le prove strutturate si rivelano utili perché i loro criteri di controllo e quelli valutativi poggiano su dati osservabili, quantificabili, misurabili; riteniamo, però, che nell’apprendimento umano esistano fattori che sfuggono a questa misurabilità e a questa osservabilità, perché risiedono nell’atteggiamento interiore, nella disponibilità, nell’impegno, nella volontà, nell’interesse; ecco che

QUANDO

Verifica diagnostica

(situazione iniziale) Verifica intermedia (1°

quadrimestre) Verifica finale

(2° quadrimestre)

COSA

Partecipazione e impegno Tempi di attenzione-concentrazione Comportamento e relazione Autonomia e responsabilità Modalità di lavoro Capacità di transfert Situazioni familiari e personali nel

processo di apprendimento Livello competenze specifiche Grado di autonomia operativa Livello di maturazione.

COME

Osservazione diretta Conversazioni mirate e spontanee Colloqui insegnante/alunno Prove grafiche: orali e scritte Test e questionari Strumenti di raccolta di osservazioni sul

comportamento e sul metodo degli alunni

VERIFICA E

VALUTAZIONE

PERCHE’ Meglio educare.

Acquisire informazioni sul bagaglio di conoscenze ed abilità di ciascun alunno.

Conoscere i processi mentali attivati dai bambini

Migliorare la propria preparazione culturale e professionale.

Sviluppare negli alunni la capacità di valutare se stessi e gli altri.

Controllare la validità dei percorsi seguiti.

Comunicare i risultati dell’attività scolastica.

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allora utilizziamo altre forme di conoscenza di tipo informale, intuitivo, che allargano la considerazione agli aspetti qualitativi dell’apprendimento prima accennati. Compiamo quindi un lavoro di interazione fra le diverse informazioni che possiamo raccogliere.

La valutazione avviene a diversi livelli, individuali e collegiali, sulla base delle osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento, dei risultati delle verifiche e fa riferimento a:

La valutazione non costituisce il momento terminale dell’attività formativa, ma fa parte integrante, costante e continua della programmazione. Le informazioni che riguardano il processo formativo degli alunni vengono: analizzate dal team docente in sede di programmazione e verifica comunicate e discusse con i genitori durante i colloqui. Per i soggetti in difficoltà la valutazione sarà individualizzata in base al percorso effettuato e saranno adottate modalità di valutazione diversificate.

Nel 1° quadrimestre (valutazione intermedia) valutiamo:

SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE

Avere coscienza di sé, delle proprie capacità e dei propri limiti.

Controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Avere coscienza e rispetto dell’altro diverso da sé.

Disponibilità a cooperare.

Capacità di adattarsi a una nuova situazione.

ATTIVITA’ COGNITIVA

Attenzione, osservazione, riflessione personale

Comprensione

Comunicazione

Autonomia operativa

Continua Realizzarsi in modo

permanente per dare un valore tanto al

progresso quanto alle difficoltà di ciascun

allievo.

Integrale: Tenere

conto di tutti gli aspetti e delle

diverse dimensioni dell’individuo

Sistematica: organizzata sulla base di principi

pedagogici emessa in relazione con gli

scopi dell’educazione

Flessibile: In accordo con i ritmi di

sviluppo degli alunni, considerando perciò i loro

interessi di base e le capacità, i loro limiti e i

cambi d’interesse

Interpretativa

Comprendere il significato dei processi

e dei risultati e non solo la loro evidenza

finale.

VALUTAZIONE

Deve essere

OBIETTIVI COGNITIVI ED EDUCATIVI

L’autonomia personale (saper essere)

L’alfabetizzazione culturale (sapere)

La produzione espressiva (saper fare)

La partecipazione alla convivenza democratica

La continuità, l’impegno, gli interessi

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Nel 2° quadrimestre (valutazione finale)valutiamo:

La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno (art.3 D.lgs.137).

La valutazione del comportamento viene effettuata mediante l’attribuzione di un giudizio sintetico (non sufficiente, sufficiente,

buono, distinto, ottimo).

I nostri criteri per la Valutazione del comportamento

E’ chiaro che è ineseguibile procedere ad un’equivalenza tra numeri e giudizi utilizzati negli anni precedenti, passando da una scala che prevedeva 5 valori (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo) ad una che ne prevede 10, se si considerano i mezzi voti che potranno essere utilizzati nelle prove, ma ovviamente non sulla scheda di valutazione. L’utilizzo dei decimi

Impegno Relazione Interesse Partecipazione Valutazione

Adempimento

autonomo e sicuro delle consegne scolastiche;

regolare svolgimento dei compiti a casa.

Pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

Scrupolosità nel rispetto delle regole di classe. Ottima

socializzazione; ruolo positivo e collaborativo

all’interno del gruppo.

Vivo interesse per le attività

scolastiche e attenzione costante durante le lezioni.

Partecipazione attiva e propositiva

all’interno del gruppo classe, con atteggiamento

maturo e responsabile.

Ottimo

Adempimento costante delle Consegne scolastiche e

Regolare svolgimento dei compiti a casa.

Comportamento corretto ed educato

nei confronti dei compagni e del

personale scolastico. Buona socializzazione e disponibilità alla collaborazione.

Interesse per le attività scolastiche

e attenzione durante le lezioni.

Partecipazione attiva al funzionamento del

gruppo classe, rispetto di sé, degli

altri e dell’ambiente. Distinto

Adempimento abbastanza costante delle consegne

scolastiche e relativa continuità nello svolgimento dei compiti a casa.

Comportamento abbastanza corretto nei confronti dei compagni e del personale

scolastico. Disponibilità alla

Collaborazione anche se, a volte, si rende necessaria la

sollecitazione.

Adeguato interesse per le attività scolastiche e attenzione

accettabile durante le lezioni.

Partecipazione abbastanza costante

alle attività scolastiche.

Buono

Scarso adempimento delle Consegne scolastiche e

Svolgimento discontinuo dei compiti a casa.

Comportamento poco corretto nei confronti di

compagni e personale scolastico. Scarsa socializzazione e

funzione poco collaborativa nel gruppo classe.

Scarso interesse per le attività scolastiche;

episodi di disturbo delle lezioni.

Poca e discontinua partecipazione alle attività scolastiche.

Sufficiente

Mancato adempimento delle consegne scolastiche e svolgimento non adeguato e continuo dei compiti a casa.

Rapporti problematici, comportamento scorretto e atti di

bullismo. Bassissima socializzazione; funzione negativa

nel gruppo classe.

Completo disinteresse per le

attività scolastiche; assiduo disturbo delle

lezioni.

Scarsa partecipazione alle attività scolastiche.

Non sufficiente

Rilevazione dei

progressi

nell’apprendimento

CHI

DOCENTI

COSA

CAPACITA’

QUANDO

SCRUTINIO

FINALE

Raccogliere, analizzare, organizzare le informazioni

Comunicare ad altri idee e dati Comprendere testi di vario tipo Produrre testi di vario tipo Acquisire linguaggi specifici Risolvere situazioni problematiche,

formulando ipotesi. Operare connessioni Esprimersi creativamente attraverso

codici diversi.

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permetterà maggiore precisione, ma comporterà necessariamente una riflessione, anche per le famiglie, sia sui livelli massimi che minimi. In applicazione della Legge 169/2008, si utilizzano voti numerici, secondo la seguente delibera del Collegio: 5 NON SUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 BUONO 8 DISTINTO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE Griglia

VOTO

CONOSCENZE (che cosa sa)

ABILITA’ (che cosa sa fare)

5

Possiede conoscenze frammentarie ed incerte.

E’ insicuro nell’applicare le parziali conoscenze possedute, anche in contesti semplici

6 Possiede conoscenze essenziali e parzialmente consolidate. Sa generalmente applicare le conoscenze essenziali possedute in contesti semplici.

7 Possiede conoscenze essenziali ma consolidate. Sa applicare le conoscenze essenziali che possiede in contesti noti.

8 Possiede conoscenze generalmente complete e consolidate. Sa applicare conoscenze in modo corretto e le organizza seguendo le direttive dell’insegnante.

9 Possiede conoscenze complete, mantenute nel tempo. Sa applicare ed organizzare conoscenze in contesti noti, in modo corretto ed autonomo.

10 Possiede conoscenze complete e particolareggiate, mantenute nel tempo.

Sa applicare ed organizzare conoscenze in contesti diversi e situazioni nuove, in modo consapevole ed autonomo.

N.B. Il terzo Circolo ha elaborato un “Protocollo di Valutazione” che è stato deliberato e adottato.

Nella scuola dell’infanzia la valutazione ha un valore prettamente formativo; non viene intesa quindi come un giudizio da dare sul bambino, ma come atteggiamento educativo di ricerca – azione, volto alla continua revisione del nostro lavoro. L’osservazione e la valutazione delle strategie messe in atto si orientano sulla base di precisi indicatori: momenti di routine (accoglienza/inserimento – pranzo - uso dei servizi igienici) sezione- spazi esterni (arredi- spazi esterni) cura dell’apprendimento e delle relazioni (raggruppamenti dei bambini- interventi dell’insegnante-esperienze cognitive e

linguistiche-attività creative ed espressive -sviluppo sociale -integrazione e valorizzazione delle diversità) iniziative per bambini con particolari problemi o handicap. I dati dell’osservazione rivolta a tutti i soggetti coinvolti nell’esperienza educativa verranno raccolti e si registreranno i parametri osservativi di riferimento, le proposte degli insegnanti, gli obiettivi didattici, la “descrizione” delle risposte date dal gruppo La valutazione del servizio erogato

Tesa ad individuare gli spazi di possibile miglioramento, si fonda sui seguenti strumenti: azione di monitoraggio del sistema scuola compiuta dalla funzione strumentale POF; questionari compilati dai genitori delle classi campione e dagli alunni delle classi prescelte; questionari compilati dai docenti e da tutto il personale ATA (autoanalisi).

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AAArrreeeaaa dddeeellllll’’’IIInnnttteeegggrrraaazzziiiooonnneee

Le trasformazioni nella società e nella cultura contemporanea richiedono alla scuola di far fronte ad una domanda educativa complessa e differenziata. Nella consapevolezza che il grado di civiltà di un popolo si desume anche dal modo di affrontare il problema degli svantaggiati e dei flussi migratori, la nostra scuola si pone l’obiettivo di aiutare al massimo questi soggetti a ridurre e/o superare le difficoltà che sono all’origine del loro disadattamento. Il processo di integrazione stimola la scuola ad assumere un atteggiamento di disponibilità all’innovazione e all’accoglienza. L’Educazione interculturale, che ha il fine di far conoscere altre culture per migliorare la comprensione tra comunità diverse e favorire il reciproco arricchimento, da anni viene portata avanti nel Terzo Circolo didattico di Olbia, sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria. Gli obiettivi di riferimento, presenti nel Piano dell’Offerta Formativa, sono essenzialmente due: Offrire a tutti i bambini pari opportunità di apprendimento cercando di rimuovere gli ostacoli che lo impediscono (difficoltà

legati alla lingua per gli alunni stranieri), e cercando di adeguare i contenuti delle discipline e le metodologie di insegnamento alle nuove esigenze.

Educare al rispetto degli altri mediante la conoscenza di modi di vivere diversi. Valorizzare l’identità culturale di ciascuno.

L’integrazione degli alunni diversamente abili costituisce una prova delle capacità, per la scuola, di rispondere ai bisogni di formazione di ciascun bambino. In relazione alla loro presenza nelle sezioni della scuola dell’Infanzia e nelle classi della scuola primaria, intendiamo favorire un’azione educativa che tenga conto sia delle esigenze del singolo che di quelle del gruppo classe in cui ciascuno è inserito. Questo implica l’utilizzo di stimoli, di suggerimenti, di programmi che possono essere svolti in modo tale da assicurare un graduale processo di apprendimento, commisurato alle reali potenzialità dei bambini cui vengono rivolti. La qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con diversa abilità presuppone un lavoro condiviso e accuratamente programmato da parte di tutti i docenti della scuola e della classe. I percorsi vengono sempre costruiti ed attuati in modo individualizzato, tenendo conto del fatto che le storie personali sono diverse, mettendo in campo risorse umane e metodologie appropriate, con programmi funzionali alle limitazioni e finalizzati al potenziamento delle capacità residue. Per favorire l'integrazione, la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati (docenti "di sostegno") e del personale assistente fornito dai Servizi locali di competenza. Le attività di integrazione (e il conseguente intervento degli operatori) previste nel Piano Educativo Individualizzato riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno diversamente abile. Nel nostro Circolo opera un Gruppo di Lavoro, formato dai docenti di sostegno e da quelli di classe, che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di inserimento/integrazione. E' stato condiviso ed assunto, nelle scuole dell’infanzia e primarie del Circolo, un modello organizzativo flessibile, funzionale alla realizzazione di una piena integrazione umana e sociale degli alunni in difficoltà. Tale modello prevede l'attuazione di interventi a livello di grande gruppo, di piccolo gruppo e, in qualche caso, personalizzati, fondati sui reali bisogni e sulle effettive esigenze di formazione degli alunni. Sono stati messi a punto anche piani educativi individualizzati commisurati ai bisogni educativi specifici degli alunni in situazione di handicap. I docenti si sentono motivati e spinti a frequentare corsi di formazione, anche esterni al Circolo di appartenenza, per approfondire tematiche e strategie note e/o impostare nuovi percorsi, sia di conoscenza che di azione. Per una lettura maggiormente dettagliata si rimanda all’allegato n° 5.

Criteri di attribuzione ore di sostegno

Il 3° Circolo ha, inoltre, regolamentato i principi di assegnazione delle ore per il sostegno:

Gravità della patologia e suggerimenti degli specialisti e docenti che hanno seguito l’alunno negli anni precedenti;

Consistenza numerica della classe d’inserimento;

Potenzialità manifestate dall’alunno;

Ore di compresenza dell’equipe con buona probabilità di non essere intaccate dalle supplenze (in quanto nella stessa

giornata sono garantite altre compresenze).

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Il traguardo non è il cambiamento per il cambiamento, ma l’orientamento dell’offerta formativa verso le caratteristiche

degli alunni, un’offerta che si dilati oltre e al di fuori dei tempi e degli schemi dell’organizzazione curricolare, con il totale sfruttamento delle risorse a disposizione.

In tutto quanto si è detto appaiono brevi cenni all’autonomia scolastica, che non si tratta di un semplice spostamento di compiti dallo stato alle Regioni o agli Enti Locali, ma della valorizzazione delle capacità di iniziativa delle singole unità scolastiche, mediante il riconoscimento di tale capacità d’azione e garantendo le condizioni necessarie al suo pieno esercizio.

I saperi La risorsa centrale della scuola restano sempre i docenti, che operano perché si concretizzi positivamente il rapporto

insegnamento-apprendimento, costruendo con i bambini dei saperi che siano in grado di sostenere le tensioni della nostra società. Concordiamo sul fatto che sia poco importante costruire un “elenco” dei saperi per superare la logica delle discipline. Pur perseguendo lo stesso orientamento siamo tenuti ora ad individuarne, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, i contenuti all’interno degli obiettivi specifici di apprendimento dei nuovi saperi, corrispondenti ad abilità e conoscenze. Le conoscenze rappresentano il sapere che costituisce il patrimonio di una cultura, esse sono ordinate per discipline e per Costituzione e della legalità; le abilità sono il saper fare, la competenza è l’agire personale di ciascuno. Il compito primario della scuola è dunque quello di educare istruendo, accompagnando gli alunni nel processo di crescita:

Questi saperi trovano il collante nella comunicazione multimediale e nelle tecnologie dell’informazione, che consideriamo strumento privilegiato nella costruzione di una pratica didattica. In tale contesto i bambini nella centralità di un protagonismo cooperativo sperimentano forme innovative nella costruzione dei molteplici saperi e nella riflessione delle strutture etiche e sociali. All’interno di una prospettiva di continuità formativa alunni e docenti elaborano conoscenze e sviluppano competenze relative ai quattro assi culturali individuati dal recente contesto normativo ed europeo; educazione linguistico-espressiva, tecnico-scientifica, logico-matematica e storico sociale. ( DM 139 agosto 2007). In un contesto di apprendimento trasversale i bambini, guidati a familiarizzare col computer attraverso attività trasversali, perseguono la progressiva scoperta delle funzioni dello strumento informatico fino a raggiungere, oltre le abilità essenziali della videoscrittura, la consapevolezza della potenzialità della macchina, nell’ambito dell’informazione e della comunicazione. Inoltre la scuola intende promuovere processi formativi tesi a favorire lo sviluppo della personalità attraverso il sapere, saper essere e saper fare, e, soprattutto, saper convivere operando una riconsiderazione dei percorsi formativi in prospettiva interculturale. Anche nella scuola dell’Infanzia, tali insegnamenti sono stati collocati all’interno dell’ampliamento dell’offerta formativa. Gli obiettivi perseguiti, ancora oggi si rivelano innovativi, coerenti con quelli specifici proposti nelle Indicazioni Nazionali e si rivolgono soprattutto alla promozione di un processo di sensibilizzazione, all’interno di un percorso unitario che coinvolge tutte le discipline, seppure in modo differente. La scuola, per rispondere ai nuovi bisogni di sviluppo sociale, culturale ed economico, deve essere in grado di conoscere, sperimentare ed utilizzare le diverse tecnologie della comunicazione e dell’informazione che rappresentano oggi un requisito fondamentale per una partecipazione attiva alla vita sociale. Il Circolo, oltre che delle

Capacità (poter essere)

in Competenze

(l’essere stesso)

Conoscenze cioè

(Sapere Acquisito) Abilità

cioè (Saper FARE)

Dal Sapere Comune

derivato dall’esperienza e dal contesto in cui vive

Al Sapere Scientifico

sapere consapevole.

-

attraverso

Metacognizione

attraverso

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apparecchiature informatiche tradizionali, dispone delle LIM (non presenti in ogni classe che, per poter essere usate, avrebbero necessità di una migliore connessione internet.

La metodologia e le nostre scelte

Noi docenti ci assumiamo il compito di costruire tale sapere rapportando le scelte generali ai concetti educativi, impegnandoci ciascuno in modo autonomo all’interno di un progetto condiviso, con l’applicazione del modello di insegnamento pluridisciplinare, che consiste nel ricostruire le discipline in rapporto a determinati problemi senza mai abbandonare la ricerca di un sapere unitario e organizzato, basato sulla trasversalità delle competenze. I metodi ad essa legati esigono: la possibilità di avvalersi del mondo esterno alla scuola, per esperienze di studio-lavoro la possibilità di poter attuare compiti reali, di raccogliere documenti, di utilizzare competenze diverse da quelle degli

insegnanti la trasformazione della scuola in un luogo di lavoro, dove si realizzano le seguenti strategie:

l’esplorazione orientativa l’apprendimento per la competenza, e non solo per la conoscenza le tecniche di animazione l’integrazione di soggetti con difficoltà di sviluppo e di apprendimento.

Per poter perseguire efficacemente le finalità e i traguardi che ci si prefigge di raggiungere attraverso il curricolo, è indispensabile costituire un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo di tutti gli alunni, nel rispetto delle potenzialità individuali e della necessità di dover valorizzare in modo armonico tutte le dimensioni della personalità. A tal fine, il

è caratterizzato da un’impostazione metodologica unitaria che tiene conto dei seguenti aspetti: Aderenza al vissuto, attraverso la valorizzazione delle esperienze e conoscenze Molteplicità di stimoli, per arricchire e diversificare l’apprendimento con proposte che favoriscano la curiosità e la

motivazione. Gradualità delle proposte, attraverso fasi che tengano conto dell’età e delle modalità di apprendere, partendo dal “fare”, per

arrivare gradualmente al “pensare”. Rispetto dei ritmi e degli stili d’apprendimento, poiché ciascun bambino ha tempi e modalità differenti che rendono necessari

interventi in grado di consentire a tutti di potersi esprimere secondo le proprie capacità e attitudini. Valorizzazione delle diversità, intese come risorsa e patrimonio a cui attingere, evitando che possano tramutarsi in

disuguaglianze e ostacoli all’apprendimento. Sviluppo della metacognizione, per aiutare gli alunni a conoscere e migliorare il proprio modo di apprendere, promuovendo

una riflessione critica e consapevole che sia finalizzata al superamento delle difficoltà e alla crescita individuale. Apprendimento collaborativo, per favorire forme di interazione e collaborazione che valorizzino il singolo individuo all’interno

del gruppo di cui fa parte Didattica laboratoriale, per favorire l’operatività, il confronto delle esperienze e la sperimentazione di percorsi che

coinvolgano gli alunni in attività partecipi e condivise. In quest’ottica il territorio verrà valorizzato come risorsa di apprendimento e la scuola si aprirà anche a forme di collaborazione con enti ed esperti, in grado di proporre interventi qualificati da integrare nel curricolo, per arricchirlo di nuove tematiche ed approfondimenti.

Didattica del problem solving, attraverso la promozione di procedure di conoscenza che siano basate sull’esplorazione e la scoperta, per sollecitare un apprendimento attivo che stimoli il pensiero critico, divergente e creativo.

Educazione alla cittadinanza, promuovendo esperienze significative che favoriscano forme di cooperazione, tolleranza e solidarietà, basate sull’adesione ai valori condivisi della convivenza civile, in un ambiente aperto al confronto e al pluralismo.

All’interno di questo percorso comune, ognuno di noi struttura il proprio, rendendo flessibili i contenuti. Riguardo questi ultimi, più che di individuarne un elenco, cerchiamo di ragionare in termini di contenuti formativi in ogni campo di esperienza e/o disciplina, e sulle idee necessarie a creare impalcature del pensiero: abituare al ragionamento ed alla consapevolezza, a praticare il dubbio e la curiosità, a collegare l’esperienza alla riflessione, a sviluppare un senso di sé e del mondo. Le discipline costituiscono il veicolo privilegiato per questi percorsi: esse concorrono, ciascuna con le proprie dinamiche, alla formazione mentale dell’alunno in senso globale, mediante lo sviluppo di capacità di analisi, di ragionamento, di relativizzazione di punti di vista, ed alla sua interazione con l’ambiente, fornendogli i mezzi e gli strumenti per la lettura della realtà.

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TEMPI DEDICATI ALLE DISCIPLINE Poiché nella Scuola primaria non è prevista alcuna rigidità di orario, ma viene attuata la flessibilità della programmazione garantendo monte ore annuali per le discipline, si fa riferimento ad una ipotetica media annuale Nelle 40 ore

DISCIPLINE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^4^5^

Italiano 8 7 7

Inglese 1 2 3

Matematica 7 7 6

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Storia-Geografia 3 (2+1) 3 (2+1) 3(2+1)

Arte e immagine 1 1 1

Musica 1 1 1

Scienze motorie e sportive 1 1 1

Religione /Attiv. Alternative 2 2 2

Attività opzionali 3 3 3

Totale ore 30 + 10 mensa 30 + 10 mensa 30 + 10 mensa

Negli altri tempi (28 h)

DISCIPLINE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^4^5^

Italiano 8 7 7

Inglese 1 2 3

Matematica 7 7 6

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Storia-Geografia 3 (2+1) 3 (2+1) 3 (2+1)

Arte e immagine 1 1 1

Musica 1 1 1

Scienze motorie e sportive 1 1 1

Religione /Attiv. Alternative 2 2 2

Totale ore 27 +1 mensa 28 h

27 +1 mensa 28 h 27 +1 mensa 28 h

Le tre ore di ampliamento dell’offerta formativa rappresentano un arricchimento della proposta didattica, un potenziamento del sapere e del fare prodotto di una didattica laboratoriale.

Ampliamento del Curricolo

Nell’ottica secondo la quale i bambini, per acquisire un buon sviluppo personale e sociale, devono essere sereni, devono cioè “star bene”, intendiamo sempre più impegnarli in attività che possiedono apparentemente carattere ludico ma che, in realtà, coinvolgono la loro intera personalità nella crescita fisica, intellettuale, sociale e culturale. L’attuazione dell’autonomia scolastica a partire dall’1-9-2000 permette di adottare soluzioni nuove per quanto riguarda orari, percorsi operativi, calendario, attività aggiuntive e permette di arricchire/variare l’offerta formativa rivolta agli alunni del Circolo (compatibilmente con le risorse umane e finanziarie assegnate). In questa prospettiva la scuola propone un’offerta formativa diversificata e assicura interventi, anche in orario aggiuntivo, volti a: · valorizzare le potenzialità; · rispondere a modi e tempi di apprendimento diversificati;

· recuperare le carenze; · integrare i saperi; · attivare insegnamenti integrativi facoltativi; · attuare laboratori con la presenza di persone esterne (esperti); · esplorare il territorio. Tutte le attività poste in essere nei progetti hanno un’importante ricaduta sulle discipline, attraverso le quali tendiamo alla costruzione dei saperi.

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Oltre all’offerta formativa extracurricolare, la scuola si fa anche promotrice di numerose iniziative progettuali, alcune in orario scolastico e altre in orario extra, arricchendo così ulteriormente il bagaglio di esperienze e conoscenze degli alunni. Parte di queste iniziative vengono gestite direttamente dai docenti che operano all’interno dei moduli, altre prevedono invece il ricorso ad esperti esterni che mettono a disposizione le proprie competenze specifiche. Nella nostra scuola, la progettualità è ormai da diversi anni un elemento caratterizzante del curricolo, in grado di integrare validamente il normale percorso di apprendimento, attraverso proposte motivanti dalla valenza formativa. Per ogni progetto specifico i docenti predispongono una stesura dettagliata in apposite schede di Progetto. Nel corso dell’anno scolastico i Progetti sono sviluppati dai docenti e monitorati dal Referente di progetto.

Macro – area : “Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità) La macro – area “Linguaggi, creatività, espressione” comprende una serie di progetti mirati allo sviluppo di percorsi didattico – educativi atti a fornire nuove opportunità di sviluppo e crescita personale negli alunni, attraverso la realizzazione di esperienze significative in relazione alle specificità territoriali, ambientali, sociali e culturali. S’intende, in tal modo, migliorare la qualità dell’offerta formativa realizzando un servizio educativo nei termini dell’efficienza e dell’efficacia. E’ storia e patrimonio del nostro circolo l’attuazione di progetti elaborati sulla base di bisogni reali, con iniziative organizzate all’insegna dell’unitarietà del progetto educativo e dell’integrazione rispetto alla programmazione curricolare. Mediante i progetti raggruppati all’interno della macro – area “Linguaggi, creatività, espressione”, la scuola può intervenire per stimolare un ascolto più attento, per insegnare a “vedere” e non semplicemente a “guardare”, per affinare il gusto estetico, per sviluppare il senso critico, per suscitare discussioni su diversi problemi, per aumentare le opportunità di dialogo, confronto e ricerca di soluzioni alternative. La conoscenza del proprio corpo e delle sue possibilità di espressione (dal movimento al gesto, dal mimo all’animazione, dall’interpretazione corporea all’ideazione, dall’esplorazione delle possibilità sonoro – espressive alla produzione di linguaggi musicali, alla familiarizzazione con la dimensione della multimedialità), fornisce al bambino l’opportunità di comunicare con gli altri utilizzando i diversi e molteplici codici linguistici. Sono pertanto compresi all’interno di tale macro – area i seguenti progetti: - attività per lo sviluppo della creatività (laboratorio espressivo – musicale, laboratori di manualità e creatività, laboratorio di lettura e scrittura creativa); - attività per lo sviluppo dei linguaggi (laboratori linguistici, laboratorio informatico, laboratorio logico – matematico, laboratorio sport – gioco e salute, laboratorio teatrale).

Progetti rivolti a bambini di alcune classi, da attuarsi in orario curricolare ed extra

Per il miglioramento dell’offerta formativa sono stati elaborate progettazioni relative a: - Educazione Ambientale: percorsi ambientali, anche in collaborazione con enti esterni. - Educazione al Ritmo e alla Musica: percorsi di educazione all’ascolto al suono e alla musica. - Educazione Linguistica: percorsi di animazione alla lettura e scrittura; biblioteca. - Progetti Accoglienza: percorsi per l’inserimento dei nuovi iscritti e non (Infanzia e Primaria). - Progetti di Lingua Sarda: percorsi per conoscere il patrimonio naturale della Sardegna, la musica e il ballo; per utilizzare la

lingua sarda, con riferimento al gallurese e al logudorese; per elaborare testi teatrali e materiali multimediali. - Progetto Comenius: percorsi per favorire nella formazione dei bambini una sensibilizzazione ad un codice linguistico

anglosassone. - Progetti Teatrali: percorsi di drammatizzazione in lingua italiana, sarda e inglese per sviluppare le capacità creative e la

comunicazione attraverso la pluralità dei linguaggi. - Progetti di Integrazione: percorsi per la valorizzazione e l’integrazione di alunni stranieri e di quelli diversamente abili. - Progetti Continuità: percorsi di raccordo fra gli ordini di scuola (Infanzia – Primaria – Secondaria di primo grado). - Progetti Recupero: percorsi individualizzati per alunni in situazione di svantaggio strumentale. - Progetti Laboratori Informatica: percorsi di alfabetizzazione strumentale degli alunni con collegamenti interdisciplinari. - Progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità: percorsi per educare gli alunni alla sostenibilità e alla pratica di stili di

comportamento ispirati ai principi fondamentali della Costituzione e della legalità. - Progetti di Collaborazione Scuola - Famiglia: percorsi promossi nei rispettivi plessi in occasione delle principali festività per

favorire lo scambio e l’apertura della scuola alle famiglie con iniziative socializzanti, attraverso il coinvolgimento dei genitori (manifestazioni, incontri, tornei, momenti ludico – ricreativi, saggi).

- Progetti di Educazione Alimentare, alla Sicurezza e alla Salute: percorsi promossi dai singoli docenti che si avvalgono della collaborazione di esperti;

- Educazione al Gioco e allo Sport: percorsi di psicomotricità, di scacchi, di pallacanestro, anche in collaborazione con soggetti esterni.

- Progetto a sostegno della formazione linguistica dei bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia: il programma prevede attività di studio e ricerca finalizzate alla messa a punto di un curricolo linguistico per i bambini della scuola dell’infanzia.

- Viaggi d’Istruzione: percorsi alla scoperta della realtà territoriale a carattere storico, geografico-scientifico e culturale su decisione delle singole equipe/intersezioni, previa autorizzazione del Consiglio di Circolo. Le mete potranno essere parchi naturali, siti nuragici, musei, località di interesse didattico e .......saranno a totale carico finanziario delle famiglie.

- Potranno essere effettuate escursioni, uscite sul territorio per attività di ricerca e osservazione che siano in coerenza con la progettazione contenuta nel piano dell’offerta formativa e compatibili con le risorse messe a disposizione dal Comune. Sarà altresì possibile:

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Migliorare esperienze di apprendimento volte a conoscere stili di vita e culture diverse dalla nostra;

Potenziare l’autonomia personale; Sviluppare competenze linguistico-comunicative conformi

agli obiettivi individuati dal Consiglio Europeo; Promuovere la consapevolezza del cittadino europeo.

SVILUPPO MENTALE affrontare e risolvere situazioni problematiche; sviluppare le capacità logiche, la consequenzialità, le

capacità di ragionamento; FORMAZIONE DEL CARATTERE

aiutare la formazione di una coscienza autocritica stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le

capacità decisionali, il senso di responsabilità e la maturazione generale. FORMAZIONE DELLA COSCIENZA SOCIALE

rispettare le regole e accrescere la correttezza sviluppare un'equilibrata valutazione dei propri

comportamenti e della propria personalità.

- assistere a spettacoli teatrali, musicali, a manifestazioni sportive, scientifiche, culturali e celebrative, al fine di sviluppare tutti i tipi di linguaggio;

- partecipare a tornei sportivi provinciali, regionali e nazionali, sfilate e cortei…. I laboratori e progetti sopraccitati sono onerosi o non onerosi per l’amministrazione scolastica come da apposite schede depositate agli atti della Segreteria.

Il nostro Circolo, già da molti anni attivo negli scambi culturali con scuole di differenti nazionalità, promuove viaggi interculturali per docenti e alunni delle classi quinte al fine di:

Ancora da definire le date di partenza per i paesi partner. A ciascun viaggio parteciperanno due docenti impegnati nel progetto Comenius, mentre gli alunni, selezionati tra i bambini delle classi Quinte, verranno scelti in base a: - Un comportamento valutato con OTTIMO - Autonomia dalla famiglia (non soffrono di nostalgia) - Competenze di L2 attestate con voto compreso tra il 9 e il 10.

- Saper riferire esperienze nella nazione ospitante e, al rientro, nella propria classe. - Consenso della famiglia Criteri per i docenti Docenti di classe/sezione e referenti del progetto Comenius. Priorità ai docenti membri della commissione di L2 che portano avanti il progetto biennale. Almeno due docenti di Scuola dell’Infanzia e due di quella Primaria. Ulteriori viaggi Oltre ai docenti esperti di lingua inglese, un insegnante di classe primaria e/o sezione (Infanzia) che lavora su progetto biennale. Tali docenti

dovranno programmare, eseguire monitorare e valutare le attività portate avanti all’interno della propria classe e/o nella propria sezione, collaborare con la commissione L2 in tutte e fasi del progetto;

Partecipazione di docenti esperti proporzionalmente superiore a docenti di prima esperienza; Priorità di partecipazione ai docenti specializzati L2 (garanzia di stabilità nel Circolo). Le spese di viaggio sono finanziate dall’UE.

Progetti rivolti a gruppi di bambini di tutte le classi, da attuarsi in orario extracurricolare I plessi di S.Maria e Isticadeddu hanno deliberato, in sede collegiale, di utilizzare i fondi della Legge regionale n°31 per arricchire l’offerta formativa, suddividendoli in:

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Il Progetto Scacchi( che ha sempre rappresentato una buona pratica nella nostra scuola) ha il principale obiettivo di valorizzare gli aspetti educativi e formativi del carattere e

della mente per incentivarne la cultura e le relazioni con gli altri. L’apprendimento della tecnica di gioco rappresenta un mezzo per facilitare la maturazione dell’alunno e per

accelerarne la crescita intellettiva, divertendo allo stesso tempo. Gli scacchi costituiscono un linguaggio universale: in ogni luogo, per remoto che possa essere, mostrando una scacchiera si possono trovare compagni di gioco con cui parlare un linguaggio senza barriere. Più in piccolo, gli scacchi sono un prezioso strumento educativo, che aiuta gli alunni a disciplinare la loro mente, ad ordinare il loro pensiero secondo schemi razionali, ed a migliorare la propria capacità di concentrazione e di affrontare con metodo problemi complessi.

Il progetto rappresenta un punto di forza del nostro Circolo che fin dall’inizio, nel 1998, ha permesso di raggiungere agli alunni e alle alunne, che si sono avvicinati a questa disciplina, risultati eccellenti sia a livello regionale (più volte campioni sardi) che in quello nazionale (secondo posto della squadra femminile di S.Maria). Partecipazione ai tornei provinciali, regionali e nazionali La partecipazione ai tornei è finalizzata a una più approfondita acquisizione delle tecniche, ma soprattutto al rafforzamento del carattere, alla capacità di affrontare situazioni problematiche senza perdere la testa, e anzi facendo ricorso a tutte le risorse fisiche e mentali.

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Le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell'Infanzia, per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di 1° grado determinano la continuità del processo educativo come condizione basilare per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. Con il termine continuità si vuole intendere un processo unitario di sviluppo della formazione dell'individuo che si consegue nell'arco di tutto il percorso scolastico. La continuità si può sviluppare sia in senso orizzontale attraverso il confronto con scuole di diversa ispirazione, interagendo con gli enti culturali presenti sul territorio e intrecciando con essi una collaborazione stimolante e produttiva, confrontandosi con le famiglie, sia in senso verticale incontrandosi e collaborando con gli altri ordini di scuola. Nel corso degli ultimi anni è diventata, infatti, sempre più avvertita da genitori, docenti ed alunni l'esigenza di garantire un percorso graduale di apprendimento e che valorizzi i contributi della scuola precedente. Le diverse iniziative finalizzate a garantire un'adeguata continuità verticale sono realizzate dagli insegnanti delle scuole dell'infanzia, da quelli delle scuole primarie del circolo e dai docenti di scuola media. Gli alunni coinvolti sono di volta in volta i bambini di cinque anni, quelli delle classi primarie in cui operano gli insegnanti delle future classi prime e gli alunni delle classi quinte. Nel nostro Circolo vengono organizzate alcune iniziative di continuità tra i tre ordini di scuola riguardanti: - l'aggiornamento comune degli insegnanti di Scuola dell'Infanzia e Primaria rappresenta la condizione fondamentale per il raccordo dell’organizzazione e delle attività educativo/didattiche; - la formazione delle classi iniziali: le insegnanti della Scuola dell'Infanzia forniscono un loro contributo per la formazione delle classi prime anche attraverso la compilazione di un Profilo del bambino che costituisce uno strumento di conoscenza degli alunni; - gli incontri periodici fra gli insegnanti: nei mesi di settembre e ottobre vengono organizzati: tra insegnanti delle classi prime di Scuola Primaria con quelli della Scuola dell'Infanzia per scambio di informazioni e raffronto

sugli alunni. fra docenti delle classi quinte e della Scuola Secondaria di 1° grado per dare e ricevere notizie dettagliate e confrontarsi sulla

scolarità degli alunni.

La scuola è luogo di incontro tra persone, nel quale l’accoglienza coinvolge la pluralità dei soggetti e riguarda il quotidiano della vita scolastica, in cui la comunicazione si attua in una condizione di comunità educativa costituita dall’incontro e dalla collaborazione dei diversi soggetti: insegnanti, alunni, genitori e collaboratori. L’accoglienza agli alunni , che si iscrivono per la prima volta alla Scuola dell'Infanzia o alla Primaria, è oramai una consuetudine che rappresenta un punto di forza del nostro Circolo. L’accoglienza iniziale degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria si esplicita con attività finalizzate all’inserimento nell’ambiente scolastico e alla familiarità con spazi e strutture. Sono previsti specifici interventi di accoglienza sia all’inizio dell’anno per i nuovi iscritti che quotidianamente per cui, nei primi tre giorni di scuola, gli alunni osservano un orario ridotto e un inserimento diversificato. Il Progetto nasce dall’esigenza di accogliere gli alunni di tre anni e quelli di classe prima in modo adeguato e graduale all’interno del nuovo contesto scolastico. In tutti i Plessi si realizzano attività volte a favorire e facilitare l’accesso degli alunni a scuola per: Favorire il processo di relazione con la realtà scolastica Far sentire il bambino atteso e ben accolto nell’ambiente scolastico Promuovere l’autonomia, la relazione con gli altri, l’accettazione dell’ambiente scolastico e delle sue regole; Accogliere ed informare la famiglie.

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Il contesto territoriale

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Progetto accoglienza primi giorni di scuola

Accoglienza quotidiana e permanente

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Quanto finora esposto, costituisce una precisa risposta alle esigenze poste dal contesto in cui la nostra scuola è inserita, un quadro territoriale costituito da una molteplicità di fattori, che entrano in rapporto diretto o indiretto col nostro servizio, sia col suo funzionamento, sia con il suo “prodotto” finale. I quartieri relativi ai due plessi, allora sofferenti per la carenza di servizi essenziali, sono nati in seguito ad un accelerato sviluppo economico della città, determinando l’assorbimento di grosse fasce immigratorie dai vari paesi dell’interno dell’isola, dalla penisola e, ora, anche dall’unione europea ed extra-europea.

Particolarmente significativa la presenza di allievi diversamente abili che vengono orientati nella scuola dove trovano un ambiente accogliente, validi docenti di sostegno e assistenti di base. Il tessuto sociale, definito da attività lavorative legate all’artigianato, all’edilizia, al terziario, risulta multiforme e si va ora costruendo un’aggregazione dal punto di vista culturale, aggregazione di cui la nostra scuola è un collante importante. Tale realtà di quartiere, infatti, non è supportata da centri culturali, ricreativi, che offrano particolari opportunità ed occasioni di crescita socio-individuale; non ci sono musei, biblioteche, cinema, ludoteche. Lo sviluppo economico appare in crescita, così come la scolarizzazione ed il tenore di vita, a fronte di una bassa evasione dell’obbligo scolastico e di un basso livello di criminalità. E’ sufficiente la fruibilità dei servizi sociali.

I plessi …

Il 3^ Circolo è formato da due plessi: S. Maria e Isticadeddu; in essi operano insegnanti impegnati e in costante formazione, personale ausiliario ed amministrativo disponibile e competente. La scuola di S. Maria (Primaria e dell’Infanzia) si trova in Via Cimabue, all’interno di un cortile recintato; dispone di una palestra

attrezzata, di un laboratorio multimediale, di un laboratorio di ceramica e di uno spazio polivalente che viene utilizzato per attività sia curriculari che extracurriculari.

La scuola di Isticadeddu (Primaria e dell’Infanzia) si trova sul prolungamento di Via Vittorio Veneto, all’interno di un cortile recintato; è dotata di un grande androne circolare che accoglie un gran numero di persone in diverse occasioni, di un laboratorio di informatica, di una palestra e di un laboratorio di fotografia.

Entrambi i plessi sono dotate di spazi adibite a biblioteca.

... Chi opera nella nostra scuola

Direzione Didattica 3° Circolo Olbia Via Cimabue n° 1

Tel.0789 21167/25925 fax 0789 21804 E-Mail: [email protected] Sito: www.terzocircolo.com