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Il campo di confronto varietale presso l’azienda di Manta (Cuneo). Foto: C. Carli TABELLA 1 - Gruppo di lavoro “Melo” (coordinatore: S. Sansavini - Dipartimento di colture arboree, Università di Bologna) Unità operative Aziende sperimentali Responsabili Collaboratori Centro di sperimentazione agraria e forestale, Laimburg (Bolzano) Azienda Laimburg, Ora (Bolzano); Azienda Laces (Bolzano) W. Guerra D. Bona, I. Höller Centro ricerche produzioni vegetali, Cesena Astra Innovazione e sviluppo, Sezione di Imola (Bologna); Azienda sperimentale M. Marani, Ravenna D. Missere, U. Palara R. Colombo, A. Innocenti Cra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Caserta Azienda Areanova, Pignataro Maggiore (Caserta) P. Rega O. Insero Cra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Forlì Azienda Magliano, Forlì W. Faedi G. Baruzzi, M. Bergamaschi Cra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Trento Azienda Spagolle, Castelnuovo Valsugana (Trento) F.R. De Salvador M. Fontanari, A. Carlini Creso - Consorzio di ricerca e sperimentazione per l’ortofrutticoltura piemontese, Cuneo Centro ricerche per la frutticoltura, Manta (Cuneo) S. Pellegrino, L. Berra C. Carli Dipartimento di colture arboree, Università di Bologna Centro sperimentale di Cadriano, Università di Bologna S. Sansavini M. Grandi, R. Correale S. Lugli, E. Luciani, Dipartimento di scienze agrarie ed ambientali, Università di Udine Azienda Servadei, Udine R. Testolin G. Comuzzo, R. Frezza, D. Macor Fondazione Edmund Mach, San Michele all’Adige Maso Parti, Mezzolombardo (Trento); Maso Maiano, Cles (Trento) P. Magnago A. Dorigoni, I. Piffer Istituto di fruttiviticoltura, Università di Piacenza Azienda Della Giovanna, Ponte Nizza (Pavia) A. Roversi V. Ughini Istituto sperimentale di frutticoltura, Provincia di Verona Centro sperimentale, San Floriano (Verona) G. Bassi Regione Basilicata Azienda Bosco Galdo, Villa d’Agri (Potenza) A. Imperatrice M. Campana, R. Sanchirico Regione Lombardia Fondazione Fojanini,Sondrio; Fondazione Minoprio, Como; Azienda Dotti, Arcagna (Lodi) R. Tonesi, T. Eccher L. Folini, I. Perego, G. Granelli Dipartimento di scienze entomologiche, fitopatologiche, microbiologiche agrarie e zootecniche, Università di Palermo Azienda Pagliuzza, Caltavuturo (Palermo) L. Di Marco G. Volpe, V. Farina Veneto Agricoltura, Padova Azienda Sasse Rami, Ceregnano (Rovigo) L. Schiavon S. Serra, M. Giannini e Red Delicious sono riferimenti impor- tanti sia per la Pianura padano-veneta che per la montagna: la pianura sfrutta la precocità, la montagna il segmento più tardivo d’immissione sul mercato. Il Sud punta più sulla valorizzazione delle ri- sorse genetiche del territorio; l’Annurca ad esempio rappresenta oltre il 70% della produzione della Campania, a fronte del 3% a livello nazionale ed è l’unico caso di igp riconosciuta a una singola culti- var, in ragione del prezioso legame con la storia e il territorio di origine. Delle tre più importanti innovazioni varietali degli anni 90, Gala ha modifi- cato radicalmente la composizione del paniere varietale di tutte le aree melico- le, Braeburn si è ritagliata una posizione di nicchia (4%) all’interno degli ambien- ti pedemontani, mentre Fuji, dopo molte incertezze non solo per l’incontenibile alternanza di produzione, ha esaurito la spinta propulsiva amplificata dall’ampia diffusione internazionale, arrestandosi del tutto nella frutticoltura montana e rallentando anche in pianura. In questa fase si possono esprimere alcune considerazioni sul ruolo dell’in- novazione varietale nello sviluppo delle grandi aree melicole nazionali. Per al- cuni decenni si è assistito a un forte svi- luppo del melo in montagna, a fronte di una contrazione della coltura negli am- bienti di pianura. Sia le varietà tradizio- Melo LISTE VARIETALI POMACEE 2008 di Walter Guerra, Lorenzo Berra, Cristiano Carli, Silviero Sansavini N ella melicoltura italiana tre cultivar policlonali hanno assunto una configurazio- ne abbastanza egemonica: a Golden e Red Delicious si sono recente- mente affiancati vari cloni di Gala ( gra- fico 1). È una situazione tipica del Sud Europa, dove i consumatori apprezzano mele da dessert tipo Golden Delicious, mentre il Nord Europa preferisce me- le a polpa croccante, succosa e acidulo- aromatica, «da morso» per un consumo prevalentemente fuori pasto. Prendendo in esame le varie aree me- licole, la composizione varietale cambia sensibilmente in funzione dei macroam- bienti: le vallate e gli altipiani dell’Arco alpino (Trentino, Sud Tirolo, Piemonte, Valtellina, ecc.), la Pianura Padana (Ve- ronese, Ferrarese e le altre province meli- cole dell’Emilia-Romagna), la Campania e le altre regioni del Sud. Golden Deli- cious è la varietà di riferimento anche per i nuovi impianti negli ambienti montani, dove la qualità gustativa, sostenuta dal- la buona struttura della polpa, trova un riscontro estetico nell’assenza di ruggi- nosità e nella sfaccettatura colorata. Gala SPECIALE S 48/2008 L’Informatore Agrario • Liste varietà pomacee

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Il campo di confronto varietale presso l’azienda di Manta (Cuneo). Foto: C. Carli

Tabella 1 - Gruppo di lavoro “Melo” (coordinatore: S. Sansavini - Dipartimento di colture arboree, Università di Bologna)

Unità operative Aziende sperimentali Responsabili Collaboratori

Centro di sperimentazione agraria e forestale, Laimburg (Bolzano) Azienda Laimburg, Ora (Bolzano); Azienda Laces (Bolzano) W. Guerra D. Bona, I. Höller

Centro ricerche produzioni vegetali, Cesena Astra Innovazione e sviluppo, Sezione di Imola (Bologna); Azienda sperimentale M. Marani, Ravenna

D. Missere, U. Palara

R. Colombo, A. Innocenti

Cra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Caserta Azienda Areanova, Pignataro Maggiore (Caserta) P. Rega O. InseroCra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Forlì Azienda Magliano, Forlì W. Faedi G. Baruzzi, M. BergamaschiCra - Unità di ricerca per la frutticoltura, Trento Azienda Spagolle, Castelnuovo Valsugana (Trento) F.R. De Salvador M. Fontanari, A. CarliniCreso - Consorzio di ricerca e sperimentazione per l’ortofrutticoltura piemontese, Cuneo Centro ricerche per la frutticoltura, Manta (Cuneo) S. Pellegrino,

L. Berra C. Carli

Dipartimento di colture arboree, Università di Bologna Centro sperimentale di Cadriano, Università di Bologna S. Sansavini M. Grandi, R. CorrealeS. Lugli, E. Luciani,

Dipartimento di scienze agrarie ed ambientali, Università di Udine Azienda Servadei, Udine R. Testolin G. Comuzzo, R. Frezza,

D. Macor

Fondazione Edmund Mach, San Michele all’Adige Maso Parti, Mezzolombardo (Trento); Maso Maiano, Cles (Trento) P. Magnago A. Dorigoni, I. Piffer

Istituto di fruttiviticoltura, Università di Piacenza Azienda Della Giovanna, Ponte Nizza (Pavia) A. Roversi V. UghiniIstituto sperimentale di frutticoltura, Provincia di Verona Centro sperimentale, San Floriano (Verona) G. BassiRegione Basilicata Azienda Bosco Galdo, Villa d’Agri (Potenza) A. Imperatrice M. Campana, R. Sanchirico

Regione Lombardia Fondazione Fojanini,Sondrio; Fondazione Minoprio, Como; Azienda Dotti, Arcagna (Lodi)

R. Tonesi, T. Eccher

L. Folini, I. Perego, G. Granelli

Dipartimento di scienze entomologiche, fitopatologiche, microbiologiche agrarie e zootecniche, Università di Palermo Azienda Pagliuzza, Caltavuturo (Palermo) L. Di Marco G. Volpe, V. Farina

Veneto Agricoltura, Padova Azienda Sasse Rami, Ceregnano (Rovigo) L. Schiavon S. Serra, M. Giannini

e Red Delicious sono riferimenti impor-tanti sia per la Pianura padano-veneta che per la montagna: la pianura sfrutta la precocità, la montagna il segmento più tardivo d’immissione sul mercato. Il Sud punta più sulla valorizzazione delle ri-sorse genetiche del territorio; l’Annurca ad esempio rappresenta oltre il 70% della produzione della Campania, a fronte del 3% a livello nazionale ed è l’unico caso di igp riconosciuta a una singola culti-var, in ragione del prezioso legame con la storia e il territorio di origine.

Delle tre più importanti innovazioni varietali degli anni 90, Gala ha modifi-cato radicalmente la composizione del paniere varietale di tutte le aree melico-le, Braeburn si è ritagliata una posizione di nicchia (4%) all’interno degli ambien-ti pedemontani, mentre Fuji, dopo molte incertezze non solo per l’incontenibile alternanza di produzione, ha esaurito la spinta propulsiva amplificata dall’ampia diffusione internazionale, arrestandosi del tutto nella frutticoltura montana e rallentando anche in pianura.

In questa fase si possono esprimere alcune considerazioni sul ruolo dell’in-novazione varietale nello sviluppo delle grandi aree melicole nazionali. Per al-cuni decenni si è assistito a un forte svi-luppo del melo in montagna, a fronte di una contrazione della coltura negli am-bienti di pianura. Sia le varietà tradizio-

Melo L I S T E VA R I E TA L I P OM AC E E 2 0 0 8

di Walter Guerra, Lorenzo Berra, Cristiano Carli, Silviero Sansavini

N ella melicoltura italiana tre cultivar policlonali hanno assunto una configurazio-ne abbastanza egemonica: a

Golden e Red Delicious si sono recente-mente affiancati vari cloni di Gala (gra-fico 1). È una situazione tipica del Sud Europa, dove i consumatori apprezzano mele da dessert tipo Golden Delicious, mentre il Nord Europa preferisce me-le a polpa croccante, succosa e acidulo-aromatica, «da morso» per un consumo prevalentemente fuori pasto.

Prendendo in esame le varie aree me-

licole, la composizione varietale cambia sensibilmente in funzione dei macroam-bienti: le vallate e gli altipiani dell’Arco alpino (Trentino, Sud Tirolo, Piemonte, Valtellina, ecc.), la Pianura Padana (Ve-ronese, Ferrarese e le altre province meli-cole dell’Emilia-Romagna), la Campania e le altre regioni del Sud. Golden Deli-cious è la varietà di riferimento anche per i nuovi impianti negli ambienti montani, dove la qualità gustativa, sostenuta dal-la buona struttura della polpa, trova un riscontro estetico nell’assenza di ruggi-nosità e nella sfaccettatura colorata. Gala

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Tre cultivar policlonali (Golden Delicious, Red Delicious e Gala) rappresentano quasi il 70% della nostra melicoltura.

Gala Elstar Red DeliciousGloster Renette JonagoldIdared Braeburn Golden DeliciousStayman Imperatore-

Rome BeautyGranny smith

Fuji Annurca Altre varietà

44%

1%5% 5% 5%

3%4,5%

13%

12%

0,1%

0,1%1%

2%0,3%

4%

grafico 1 - Composizione varietale della melicoltura italiana

Nicoter* Kanzi® (a sinistra) e Civg198* Modì® (a destra), entrambe varietà a club. La prima, di recente diffusione in alto adige, è ancora in fase di prima valutazione. La seconda, ticchiolatura-resistente particolarmente indicata per la pianura, è già in Lista

esclusiva sotto forma di club. Tant’è vero che per esempio in Alto Adige allo stato attuale i frutticoltori hanno la possibili-tà di partecipare a ben cinque club: Pink Lady®, Rubens®, Kanzi®, Modì® e Jazz®. Per un progetto di ricerca e sperimentazione come quello «Liste varietali» non risulta sempre facile ottenere materiale speri-mentale dagli innumerevoli club (se ne contano almeno una ventina in Europa); l’esclusività inizia spesso già nella fase di sperimentazione. Va però sottolinea-to che, a parte qualche eccezione, i buo-ni contatti tra gli Istituti partecipanti al progetto e breeder, costitutori e vivaisti di tutto il mondo fanno sì che la gamma di cultivar in prova sia alquanto aggior-nata e completa.

Gli orientamenti del �008Dopo i radicali cambiamenti avvenuti

nelle liste tra il 2006 e il 2007, che hanno permesso attraverso molte esclusioni di snellire e, con alcune nuove acquisizio-ni, di attualizzare la lista delle cultivar in prova, le 15 Unità operative (elencate in tabella 1) hanno in larga parte ricon-fermato la lista dell’anno precedente: ri-spetto a quanto riportato nelle Liste di orientamento varietale del 2007 non è stata avanzata alcuna proposta di inse-rimento di nuove varietà, né esclusione di alcuna fra quelle attualmente in lista. I cambiamenti riguardano la presentazio-ne dei punti forti ( ) e deboli ( ).

Di regola l’inserimento in Lista di una nuova cultivar avviene dal momento in cui tutte le Istituzioni dispongono di os-servazioni su almeno due anni di frut-tificazione delle parcelle sperimentali. Per ragioni di completezza e tempesti-vità dell’informazione abbiamo segna-lato in tabella 2 le prime impressioni su

nali, sia quelle progressivamente venute alla ribalta, prima Elstar e Jonagold, poi Braeburn e Gala, esprimono il meglio di sé in ambienti di altitudine. Tale si-tuazione ha indotto la ricerca per l’in-novazione varietale, svolta nell’ambito del progetto «Liste varietali», a indivi-duare cultivar specificamente calibrate per la pianura.

Il plus qualitativo apportato dagli am-bienti di montagna consiste da un lato in una migliore struttura della polpa, che si traduce in maggior conservabilità e shelf life, nonché in sensazioni di croc-cantezza e succosità, dall’altro in una co-lorazione più intensa e brillante. Per la pianura occorreva individuare cultivar dotate di polpa consistente, praticamen-te assenti nell’assortimento tradiziona-le, e con colorazione intensa. Al primo requisito ben ha risposto Fuji, che in ef-fetti in Emilia-Romagna è diventata la cultivar di riferimento (21% della pro-duzione 2007). In seguito si è constata-to che Pink Lady® Cripps Pink* con il mutante Rosy Glow* e da ultimo Modì® Civg198* rispondono appieno ai requisiti di struttura della polpa e di colorazione per rilanciare la melicoltura di pianura, mettendola in condizione di competere alla pari con le aree pedemontane, fino a ieri avvantaggiate dall’assortimento varietale più adatto.

Continua la ricerca di nuovi cloni mi-gliorativi per quanto riguarda le tradizio-nali varietà «libere», mentre è in aumen-to il numero di nuove varietà gestite in

cultivar ancora sotto osservazione, il cui eventuale inserimento in lista avverrà nei prossimi anni.

Di seguito si presentano le varietà in lista con i profili dei pregi ( ) e difetti (

). Il simbolo * è posto accanto alle de-nominazioni varietali protette (brevet-to europeo, vedi www.cpvo.eu), mentre il simbolo® indica un marchio registra-to. Per ogni singola varietà sono altre-sì indicati con un numero i vivaisti au-torizzati alla moltiplicazione ( ) delle cultivar protette, elencati nel riquadro a pagina ??.

Varietà estiveVa evidenziato che nella nicchia delle

precocissime non è consigliabile nessuna delle varietà finora valutate dal Proget-to, anche se è molto probabile che questo segmento riservi un potenziale commer-ciale per il futuro.

Tra le precoci è tuttora stradominante la presenza del gruppo Gala. I dati stati-stici indicano che in Italia è iniziata una decelerazione dell’incremento annuo di superficie di questa cultivar. I nuovi im-pianti sono innanzitutto messi a dimora per rimpiazzare frutteti obsoleti coltivati con la prima generazione di mutanti di Gala che non garantiscono più una reddi-tività soddisfacente. I mutanti attualmen-te in lista hanno raggiunto uno standard estetico talmente elevato che i margini di miglioramento nell’ambito di questo gruppo policlonale appaiono ormai li-mitati; riguardano soprattutto la stabi-lità genetica e una tonalità di colorazio-ne più luminosa per le striate, una mag-gior pezzatura per le zone di montagna e l’anticipo della maturazione fisiologica in combinazione a una buona qualità esteti-ca e organolettica del frutto. Nonostante

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Tabella 2 - Giudizi preliminari su cultivar ancora in osservazioneCultivar Punti forti Punti deboli

Ambrosia* sapore buono, intensamente dolce; aspetto attraente, con sfaccettatura rosso-rosata di notevole estensione bassa acidità

Delcoros* Autento® polpa soda, molto succosa, di buon sapore elevata sensibilità a vitrescenza

Dalitron* Altess® pezzatura grossa; aspetto Golden-simile, con presenza di sfaccettatura; sapore buono, dolce e aromatico

Milwa* Diwa®/Junami® elevata qualità gustativa; colore attraente; buona produttività media suscettibilità oidio; calibro medio-piccolo; sensibile a butteratura amaraForlady produttività regolare; aspetto molto attraente; sapore buono, acidulo

Nicoter* Kanzi® polpa soda, croccante, di buon sapore; aspetto gradevole nelle zone di montagna necrosi fogliari; gemme cieche; colore tenue, poco intenso in pianura

La Flamboyante* Mairac®

produzione buona; aspetto attraente; sapore buono, acidulo; polpa di buona consistenza; lunga conservabilità vitrescenza, scottature e rugginosità in impianti giovani in vallata

cloni di braeburnLochbuie Red Braeburn*

buona produttività; colora discretamente anche in zone di pianura; buone le caratteristiche organolettiche

intensità e distribuzione del colore inferiori ai cloni più recenti del gruppo; sensibile a butteratura come altre Braeburn; predisposizione a cascola pre-raccolta

Royal Braeburn* colorazione di tipologia striata colorazione inferiore rispetto a Mariri Red*cloni di fuji

ROFM811 Rubinfuji® clone di tipologia striata con buona estensione e intensità del colore

disformità del colore tra piante; nessuna differenza significativa con Kiku® 8 e Raku Raku; sensibilità ai colpi di sole; rugginosità e alternanza di produzione

Fiero* September Wonder®

clone di Fuji a maturazione più precoce; buona colorazione, di tipologia uniforme

da verificare l’alternanza di produzione; in certe annate e in certe condizioni la colorazione non è particolarmente attraente

Spike Fuji* Fuji ad habitus spur.

Fubrax Kiku® clone con elevata estensione del sovraccolore, di tipologia striata; caratteristiche organolettiche tipiche del gruppo gli stessi punti deboli del gruppo Fuji

cloni di gala

Dalitoga* maturazione precoce: anticipa di 15 giorni lo stacco del gruppo Gala; sapore buono

la colorazione è a livello di Galaxy; maturazione molto scalare; polpa meno soda e succosa rispetto alla Gala standard

Bigigalaprim* Early Red Gala®

piante di buona produttività; bella colorazione, estesa e uniforme; buone caratteristiche organolettiche

il sovraccolore è di tipo non striato, per cui valgono le stesse considerazioni di cloni come Ruby Gala; si sono rilevati frutti con pezzature eterogenee o con colore troppo cupo

Annaglo* buona colorazione, con striature fini abbastanza evidenti non è finora apparsa un miglioramento rispetto ai consolidati tipi striati quali Brookfield; si rileva disformità di colorazione

cloni di golden e simili

Doriane* aspetto Golden-simile con sfaccettatura; polpa fondente, succosa; sapore molto buono, dolce, equilibrato, aromatico pezzatura medio-piccola

granny Smith-simili

Nicogreen* Greenstar®

molto produttiva; la polpa bianca si ossida molto lentamente; raccolta più precoce rispetto a Granny Smith

frutti troppo grossi; può presentare sovraccolore non gradito per la tipologia Granny e untuosità della buccia; sapore discreto, meno acido rispetto a Granny; epoca di raccolta difficilmente determinabile

Dalivair* Challenger® Clone di Granny, molto produttiva alcuni frutti presentano la faccetta aranciata; sensibilità a butteraturacloni di red Delicious

IT® Red Delicious produttività buona e costante; aspetto attraente, con sovraccolore rosso intenso-vinoso

in zone non particolarmente vocate i frutti difettano per il colore; striature meno evidenti rispetto a Superchief; in terreni poco fertili le piante possono avere problemi di scarsa vigoria; presenza di butteratura

Valtod Red Cap® tipo spur con colore esteso e bella forma del frutto assenza di striatureRedkan* clone di Red Delicious spur con elevata estensione di sovraccolore assenza di striaturecloni di Pinova

Dalinip*mutante di Pinova a maturazione più precoce: anticipa il clone standard di circa 20 giorni; presenta sovraccolore rosso aranciato, striato, più esteso rispetto a Pinova; sapore buono

maturazione scalare; presenza di seconda fioritura

RoHo3615* Evelina® sovraccolore più intenso ed esteso rispetto al clone standard clone di Pinova che dalle prime valutazioni appare inadatto alle aree di fondovalle; maturazione scalare; presenza di seconda fioritura

Ticchiolatura-resistenti

Dalinbel* Antares®

vigore contenuto; interessante epoca di raccolta; in certe zone si rileva una produttività elevata e costante; aspetto attraente, grossa pezzatura; sapore buono, acidulo

elevata sensibilità a oidio; soggetta ad alternanza; forma del frutto appiattita; comparsa del sovraccolore molto scalare e nelle aree di fondovalle spesso insufficiente

Ariane* Les Naturianes®

buona estensione del sovraccolore, talvolta anche brillante; sapore molto buono; polpa croccante, con elevato contenuto in zuccheri e acidi

pezzatura piccola e forma appiattita; screpolature alla cavità calicina

Dalinco* albero di media vigoria, poco soggetto a oidio; buona conservabilità

forma tendenzialmente appiattita; aspetto poco attraente; sapore mediocre, piuttosto acidulo; alternanza di produzione e cascola pre-raccolta

Coop 39* Crimson Crisp®

produttività regolare; colorazione rosso-intensa; polpa soda, croccante, di buon sapore, equilibrato in certe annate e in pianura può difettare di colore

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annaglo* (a sinistra) e Simmons* Buckeye® (a destra), nuovi cloni di Gala, il primo ancora in prima valutazione

Sandidge* Superchief® è il clone spur di riferimento per le Red Delicious

le loro elevate qualità organolettiche non si registrano incrementi delle superfici di Elstar e Civni* Rubens® in Italia.Red Elstar

Colorazione superiore al clone stan-dard; sapore gradevole.

Alternanza di produzione; conser-vabilità limitata; acidità marcata, non particolarmente gradita dal mercato ita-liano; suscettibilità all’oidio; varietà di nicchia.Civni* Rubens®

Produttività elevata e costante; epo-ca di raccolta interessante; frutto di ot-tima qualità organolettica: croccante e succoso, con maggior contenuto in zuc-cheri e acidi rispetto a Gala.

Finestra di raccolta stretta; neces-sità di più stacchi per uniformare il pro-dotto; frutto di pezzatura media; varietà non idonea ad ambienti caldo-umidi di pianura; in caso di stress idrico compare cracking della cavità calicina.

11, 58, 67, 72.

Gruppo Gala

Baigent* Brookfield Gala®

Frutto di bell’aspetto, con sovrac-colore rosso intenso e striature a bande larghe estese a quasi tutta la superficie della mela; sapore gradevole.

Frutti medio-piccoli, può ave-re regressione di colore e fenomeni di cracking alla cavità peduncolare.

42, 53.Galaxy*

Sovraccolore a striature evidenti; qualità organolettiche buone.

Possibili regressioni del colore; estensione del sovraccolore inferiore ri-spetto ai cloni più recenti; problemi di spaccature nella cavità peduncolare; ma-turazione scalare.

11, 42, 49, 51, 53, 55, 58, 61, 67, 72, 80.

Simmons* Buckeye®

Frutto di bell’aspetto con sovracco-lore rosso intenso brillante e luminoso di tipo prevalentemente uniforme (stria-ture poco evidenti). Qualità organolet-tiche buone.

Pezzatura medio-piccola con pro-blemi di cracking sulla cavità pedun-colare.

42, 58, 67, 95.Gala Schnitzer* Schniga®

Il contenzioso legale sul brevetto di questo clone non è ancora definitivamen-te concluso; al momento questo mutante è dunque presente sul mercato.

Frutto con sovraccolore rosso in-tenso ed esteso a buona parte della su-perficie, con striature evidenti; caratteri-stiche simili a Baigent* Brookfield Gala®; qualità organolettiche buone; interessan-te epoca di raccolta.

Presenza di frutti chimerici, di pez-zatura medio-piccola, con problemi di cracking alla cavità peduncolare.

11, 19, 23, 27, 28, 38, 42, 46, 48, 49, 51, 52, 55, 75, 77, 80.

Varietà autunnaliGruppo Red Delicious

Mentre a livello mondiale il gruppo Red Delicious continua a perdere d’im-portanza, l’Italia continua a seguire la strada delle rosse. L’affezione del consu-matore dell’Europa meridionale a que-sto gruppo varietale e i buoni prezzi ri-scontrati legittimano questa situazio-ne. La domanda della distribuzione di frutti idealmente monocromatici (to-talmente rossi), con forma allungata e protuberanze calicine pronunciate si traduce in una scelta di cloni che ga-rantiscano il miglior risultato (non so-no più di 3 o 4).

Erovan* Early Red One®

Red Delicious di tipo standard; produttività buona e costante; pezzatu-ra grossa; colorazione abbastanza pre-coce ed estesa; maturazione anticipata rispetto ad altri cloni.

Albero vigoroso; talvolta la colorazio-ne dei frutti in pianura è di tonalità spenta e poco attraente; sensibilità a butteratura amara; pezzatura talvolta eterogenea.Hapke Delicious

Buona produttività; colorazione rosso brillante, striata, di estensione in-feriore alle mutazioni più recenti.

Forma e colorazione attraenti solo in zone collinari e montane.Evasni* Scarlet Spur®

Colore uniforme ed esteso (fino al 100%); pezzatura tendenzialmente gros-sa; produttività elevata.

Colorazione eccessivamente scura in certe zone; forma più compressa rispetto agli altri spur in lista; la qualità gustativa è inferiore rispetto alla generalità dei cloni standard; sensibilità a butteratura amara; pezzatura talvolta eterogenea.

34, 42, 49, 58, 67, 72, 80.Sandidge* Superchief®

Clone di riferimento nell’ambito de-gli spur di Red Delicious; frutto di bel-l’aspetto, con colorazione striata, intensa, brillante ed estesa; grossa pezzatura se ben diradata; è il clone spur più diffuso.

11, 34, 36, 42, 46, 49, 51, 52, 53, 55, 58, 61, 67, 80, 95.Jéromine*

Red Delicious di tipo standard; il so-vraccolore, più brillante ed esteso rispetto a Erovan*, compare precocemente.

In alcune aree il colore risulta trop-po scuro (vinoso viola); nei primi anni di produzione la forma dei frutti è poco allungata e con protuberanze dell’emi-sfero calicino poco pronunciate.

34, 42, 58, 67, 80, 95.

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Gold pink* Gold Chief® (a sinistra) e Dalitron* altess® (a destra), entrambe Golden-simili; la prima in Lista e la seconda in prima valutazione

RoHo3615* evelina®, mutante di pinova, dalle prime esperienze sembra eccellere negli ambienti montani

Gruppo Golden Delicious

Da molti anni i mutanti di Golden De-licious consigliati sono in primo luogo il Clone B e in aree a rischio rugginosità Reinders® e Yellow Delicious Smoothee®. La ricerca di un clone che combini la sfaccettatura rosa-arancione del Clone B con la ridotta sensibilità alla rugginosità di Reinders® non ha ancora dato risultati concreti e apprezzabili.Golden Delicious Clone B

Varietà di riferimento della melicol-tura italiana; albero sempre produttivo, di facile gestione agronomica; buone le qualità organolettiche e la conservabili-tà del frutto.

Sensibilità a rugginosità dei frutti in pianura e minore tenuta di maturazione.Golden Reinders®

Albero produttivo, con frutti di buone caratteristiche organolettiche; co-lore di fondo verde gradito sui mercati nordeuropei; meno soggetta a ruggino-sità rispetto al Clone B.

Caratteristiche organolettiche infe-riori al Clone B; è inoltre meno apprez-zata dal mercato interno per il colore di fondo verde.Yellow Delicious Smoothee®

Habitus vegetativo di facile gestio-ne; buona produttività; frutti con buone caratteristiche organolettiche, poco sog-getti a rugginosità.

Qualità inferiore rispetto al Clone B. Gold Pink* Gold Chief®

È uno dei pochi esempi di una nuova cultivar da non confondere con il grup-po Golden Delicious e simili, che si pro-pone sul mercato senza i vincoli del club esclusivo. Eccelle per l’aspetto accatti-vante che assume negli ambienti pede-montani vocati.

Albero produttivo, con habitus compatto, tendente allo spur; estetica attraente sia per l’estensione della sfac-cettatura rosato-aranciata luminosa, sia

per la forma del frutto piuttosto allun-gata, simile alle Red Delicious; buona qualità organolettica e altrettanto buona tenuta di maturazione, caratteri esaltati in aree montane.

Mediocre adattabilità agli ambienti di pianura, a causa di possibili lenticelle rugginose evidenti in annate con anda-menti stagionali umidi.

42, 80.

Gruppo Jonagold

Il timido «revival» che sta avendo que-sto gruppo varietale in Nord Europa, do-po i profondi anni di crisi, non ha avuto seguito in Italia. Rimangono comunque in lista i due cloni Novajo® e Jonagored* Morren’s®.Jonagold Novajo®

Buona produttività; pezzatura ele-vata; buone caratteristiche organoletti-che, sebbene la polpa sia relativamente tenera.

Non idonea, come tutto il gruppo Jonagold, alla coltivazione in pianura.Jonagored* Morren’s®

Buona produttività; frutti di no-tevole pezzatura; polpa di buon sapore; colorazione superiore al clone standard, ma tipicamente pomellata con rosso a diverse tonalità.

Necessari più stacchi per raggiun-gere la colorazione adeguata.

49, 51, 80.

Altre varietà autunnali

Oltre ai gruppi Red Delicious, Golden Delicious e Jonagold, tra le varietà autun-nali se ne segnalano due che allo stato attuale sono coltivate in specifiche zone d’Italia, ovvero la Renetta del Canada in Val di Non e la Pinova in Val Venosta. Renetta del Canada

Mela storica che non ha mai perso il suo «appeal» e i suoi meriti. Dopo una lunga

stasi (erano rimasti solo vecchi impianti) è rientrata nei disegni dei nuovi impianti della Val di Non.

Frutti di aspetto e sapore tipici che la contraddistinguono dalle altre varietà.

Varietà circoscritta a un consu-mo di affezione e con buona domanda di mercato.Pinova*

Cultivar relativamente soggetta a col-po di fuoco; facile gestione dell’albero; si è affermata in Val Venosta. Il clone mutante RoHo3615*, inserito da poco nel Progetto, garantisce una migliore co-lorazione ed è stato inserito in un club (Evelina®).

Piante di buona e costante produtti-vità; frutti dal sapore acidulo, gradevole.

Colorazione della buccia di buo-na estensione solo in ambienti montani; maturazione scalare; soggetta a seconde fioriture e sensibile a oidio.

12, 42, 49, 51, 52, 53, 55, 58, 67, 72.Caudle* Camela®

Riscontra un certo interesse in Alto Adige che a suo tempo aveva deciso di non partecipare al club. È auspicabile l’inserimento nel Progetto dei nuovi mu-tanti di Caudle*, che promettono una migliore colorazione.

Buona e costante produttività; frut-to di grossa pezzatura, di buon sapore e shelf life eccellente.

Colorazione che in pianura può di-fettare in estensione e intensità.

95.

Varietà invernaliGruppo Braeburn

Braeburn rappresenta una tipologia di frutto che al momento è richiesta so-prattutto dai mercati del Nord Europa. Di conseguenza viene coltivata preva-lentemente nelle aree che esportano in

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� 48/2008L’Informatore Agrario •

Page 6: Liste varietà pomacee Melo - InfoKeeper · i nuovi impianti negli ambienti montani, dove la qualità gustativa, sostenuta dal-la buona struttura della polpa, ... mutante Rosy Glow*

Mariri Red* aporo®, clone di riferimento del gruppo Braeburn

aztec* Zhen®, clone di Fuji più colorato, ma privo di striature

Germania, Inghilterra e Scandinavia. I danni da freddo invernale di alcuni an-ni fa (Braeburn è una delle cultivar in cui la caduta delle foglie avviene molto tardivamente) e l’assidua concorrenza dell’emisfero australe hanno ridimen-sionato l’iniziale euforia intorno a que-sta varietà di facile gestione e adatta alla lunga conservazione.

Il clone di riferimento resta Mariri Red* Aporo® e i margini di miglioramen-to sono ridottissimi e riguardano l’antici-po dell’epoca di maturazione per le aree montane e l’intensità della striatura.Joburn* Aurora®

Vigoria contenuta, buona produtti-vità; sovraccolore striato, diffuso su una buona percentuale della superficie della buccia, migliore per estensione e inten-sità rispetto a Hillwell®.

Raccolta scalare; problemi di but-teratura e in certi casi di cascola; colora-zione e pezzatura leggermente inferiori a Mariri Red*.

42, 49, 53.Mariri Red* Aporo®

Buona produttività, albero di fa-cile gestione; sovraccolore rosso inten-so ed esteso, il più attraente del gruppo; pezzatura medio-grossa; polpa di buo-na qualità.

Si ripetono i difetti citati per Jo-burn*; rispetto allo standard del gruppo la striatura non è sempre evidente, anzi praticamente assente in pianura.

42, 49, 53.Hidala* Hillwell®

Albero di vigoria contenuta, con costante produttività; buone caratteri-stiche organolettiche.

Rispetto a Joburn* e Mariri Red* presenta un’estensione di sovraccolore inferiore (come talvolta anche la pezza-tura); suscettibile a cascola, butteratura e scottature; finestra di raccolta stretta.

42, 49, 53, 58, 61, 67, 72, 79.

Gruppo Stayman

Staymared Lb® 78/1 Vecchio clone migliorativo di Stay-

man Winesap. Areale di coltivazione ristretto.

Superstayman

Minor suscettibilità a screpolature e spaccature rispetto alle altre varietà di questo gruppo; colorazione più intensa, con sovraccolore elevato e diffuso.

Suscettibilità a screpolature e ca-scola; il sapore particolare dolce-acidu-lo, come per tutte le varietà del gruppo, viene accettato solo da una certa tipolo-gia di consumatori.

Gruppo Fuji

La Fuji rappresenta una tipologia di mela moderna, croccante e succosa, che è molto richiesta dal mercato. L’albero è di rapida messa a frutto, ma non facilmente governa-bile e anche il diradamento è più costoso. Sussistono pertanto perplessità nell’adozio-ne di questa varietà, a partire dall’alternan-za di produzione. Ciò giustifica la battuta d’arresto nei nuovi impianti, a partire dalle aree pedemontane, che sta interessando la maggior parte delle aree melicole europee. Si tratta ora di gestire con una tecnica ade-guata i frutteti esistenti, per mantenere un elevato livello qualitativo.

Sono ben quattro i cloni attualmente in Lista, molti altri ancora in valutazione.Brak* Fuji Kiku® 8

Frutti di buona pezzatura, dolci, con interessanti caratteristiche organo-lettiche; buona percentuale di sovracco-lore rosso striato, presente anche nella parte meno esposta.

Elevata vigoria, con gestione agro-nomica e colturale difficile; alternanza produttiva; in pianura, in annate diffi-

cili, non sempre raggiunge gli standard estetici richiesti; talvolta il colore non è particolarmente brillante.

11.Aztec* Fuji Zhen®

Buona produttività; ottime carat-teristiche organolettiche; sovraccolore rosso brillante (non sempre), uniforme, non striato su gran parte della superfi-cie; ottima conservabilità.

Elevata vigoria; gestione agrono-mica e colturale difficile; produttività incostante; il sovraccolore può difettare per intensità e tonalità.

42, 80, 95.Fuji Raku Raku

Buona produttività; sovraccolore rosso striato presente anche nella parte meno esposta dei frutti, che presentano buone caratteristiche organolettiche.

Piante con elevata vigoria e conse-guente difficile gestione colturale; alter-nanza di produzione; materiale talvolta non omogeneo.Fuji Toshiro®

Sovraccolore rosso meno cupo ri-spetto ad altri cloni di Fuji; eccellenti qua-lità organolettiche; buona estensione del sovraccolore di tipo striato uniforme.

La forma e il calibro dei frutti so-no abbastanza eterogenei; problematiche agronomiche come per gli altri cloni.

Altre varietà invernali

L’Annurca è e rimane una tipicità del-l’Italia meridionale, mentre Granny Smi-th ha ripreso diffusione nei nuovi im-pianti; si segnala come Granny-simile nuova, Nicogreen* Greenstar® più pre-coce che potrebbe affiancarsi a Granny Smith; l’epoca di maturazione tardiva limita naturalmente gli areali di produ-zione. Annurca

Varietà a polpa soda con peculiari caratteristiche organolettiche, apprezza-te da un’ampia nicchia di consumatori di affezione e non solo; lunga tenuta di maturazione.

Alternanza di produzione; diffusio-ne limitata agli areali meridionali; rima-ne costosa la pratica post-raccolta dell’ar-rossamento dei frutti nei melai a terra.Annurca Rossa del Sud

Mutante di Annurca maggiormen-te colorato.

Stesse considerazioni della varietà originaria.Granny Smith

Frutto di pezzatura interessante, con gusto acidulo tipico; produttivi-

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748/2008 • L’Informatore Agrario

Page 7: Liste varietà pomacee Melo - InfoKeeper · i nuovi impianti negli ambienti montani, dove la qualità gustativa, sostenuta dal-la buona struttura della polpa, ... mutante Rosy Glow*

Forlady, varietà italiana a maturazione tardiva; la polpa è molto soda (deriva, come pink Lady®, da Lady William); è ancora in fase di prima valutazione

ariane* (a sinistra) e Coop 39* Crimson Crisp® (a destra). La prima è ancora in fase di prima valutazione, ma è diffusa in Francia nell’ambito del club Les Naturianes®. La seconda è la più interessante del gruppo per la melicoltura biologica, anche per il ridotto fabbisogno in diradamento

tà buona e abbastanza costante; colore verde della buccia.

Eccessiva vigoria; alcuni frutti al-l’insolazione assumono una sfaccettatu-ra non piacevole giallo-rosata; tendenza al riscaldo post-raccolta; suscettibilità a oidio e ticchiolatura.Imperatore Dallago

È l’unico clone del Gruppo Impera-tore - Rome Beauty ancora presente nei nuovi impianti.

Cultivar produttiva; frutto di gros-sa pezzatura, con notevole estensione del sovraccolore; duplice attitudine nell’uti-lizzo dei frutti.

Polpa di qualità da mediocre a di-screta, che tende a sfarinare in sovram-maturazione.Cripps Pink* Pink Lady®

Il successo del club Pink Lady® continua; il clone Cripps Pink* non viene più mol-tiplicato e al suo posto viene diffuso Rosy Glow* che colora decisamente meglio.

Vigore contenuto; albero di facile ge-stione; frutti di tipologia innovativa, con colorazione rosa; polpa con elevato tenore acidico e zuccherino, di buon sapore.

Fioritura precoce e raccolta sca-lare molto tardiva; colorazione a vol-te insufficiente; polpa piuttosto dura, non molto succosa; problemi in con-servazione; buona tenuta di matura-zione, ma il frutto perde in succosità e acidità; talvolta cracking nella cavi-tà calicina.

12, 23, 58, 67, 72.

Varietà ticchiolatura-resistenti

Gli sforzi intrapresi in più di mezzo secolo di breeding per la resistenza alla ticchiolatura stanno dando i primi ri-sultati apprezzabili, anche se il livello qualitativo delle varietà finora compiu-tamente valutate dal Progetto non sem-pre è risultato pari a quello delle varietà standard. La maggior parte sono a ma-turazione intermedia o precoce.

Si constata un progressivo migliora-mento della qualità delle cultivar resisten-ti licenziate negli ultimi anni. Ciò lascia intuire che nel prossimo futuro le varie-tà resistenti a ticchiolatura si inseriran-no prepotentemente nelle liste varietali e modificheranno l’assetto varietale del melo. Tale processo avverrà man mano che saranno introdotte cultivar con pro-filo sensoriale e aspetto estetico non in-feriori alle varietà convenzionali. Gli in-successi del passato sono da attribuire alla presunzione che il carattere «resistenza» potesse in qualche modo sopperire alle inadeguatezze qualitative.

Varietà autunnali

Dalinette* Choupette®

Produttività elevata; colorazione rosso vinosa, attraente; sapore molto buono, acidulo.

In osservazione.

Golden Orange* Buona e costante produttività; con-

tenuta vigoria; non presenta problemi di rugginosità; frutti attraenti, con sfaccet-tatura rosa, di omogenea pezzatura; di-screte le caratteristiche gustative.

Presenta difficoltà di colorazione (faccetta) nella Pianura Padana; sapore inferiore a Golden Delicious; conserva-bilità non ottimale o problematica.

23, 71.Civg198* Modì®

Albero produttivo, di media vigoria e facile gestione; colorazione attraente ed estesa anche in pianura; polpa consistente, di elevata croccantezza e succosità; rapida messa a frutto; buona conservabilità.

La colorazione intensa e slavata, po-co striata, può risultare troppo cupa; può presentare cascola pre-raccolta. Segnala-ta rugginosità in alcuni ambienti.

58, 67, 72.Topaz*

Albero di produttività elevata e co-stante; polpa soda, croccante e succosa, di elevata acidità.

Difetta di colorazione negli am-bienti di pianura; sapore gradito preva-lentemente ai consumatori nordeuropei; forma del frutto poco attraente, appiatti-ta, a volte scarsamente colorata, con pre-senza di untuosità; suscettibilità dell’al-bero a Phytophthora cactorum.

42, 49, 51.

Varietà invernali

GoldRush® Coop �8* Habitus vegetativo di facile gestione

(semispur); buone caratteristiche organo-lettiche, con elevati valori dei parametri fisico-chimici della polpa.

Epoca di maturazione tardiva; aspet-to poco attraente, con colorazione a volte grigio-verde; sensibilità al cracking negli autunni piovosi; suscettibilità a oidio.

7, 8, 19, 27, 32, 42, 80.Crimson Crisp (Coop �9)

Cultivar senz’altro interessante, ma an-cora fuori lista. •

Walter GuerraCentro di sperimentazione agraria e forestale,

Laimburg (Bolzano)Lorenzo Berra, Cristiano Carli

Centro ricerca e sperimentazione per l’ortofrutticoltura piemontese, Cuneo

Silviero SansaviniDipartimento di colture arboree,

Università di Bologna

Gli autori ringraziano Silvio Pellegrino per la preziosa collaborazione.

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