L’invecchiamento non sempre vuol dire flàfragilità. Quali...
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L’invecchiamento non sempre vuolf l àdire fragilità.
Quali attese di vita e leQproblematiche terapeutiche.
F. NESSI Direttore S.C. di Chirurgia Vascolare
A.O. Ordine Mauriziano – Ospedale Umberto I°TORINOTORINO
Torino – 23 Aprile 2013
INVECCHIAMENTO (AGING)
dal punto di vista biomedico…..……..il processo biologico caratterizzato da cambiamenti che si realizzano nel corso della vita dell’individuo determinando una sempre minorenel corso della vita dell individuo, determinando una sempre minore difficoltà di adattamento dell’organismo all’ambiente e, di conseguenza, una maggiore FRAGILITA’
POPOLAZIONE ANZIANA (> 65 aa) IN ITALIA
2050
2030
2000milioni
1960
15 979 00017.973.000
4.828.00010.646.000
15.979.000
POPOLAZIONE ANZIANA (> 80 aa) IN ITALIA
ili imilioni
20302050
19602000 2030
2.476.0002.890.000
4.180.000
724.000
IMPATTO DEMOGRAFICO
…nel 2017 per la prima vota nella storia dell’umanità il n° di persone “over 65” supererà il n° di bambini con età
> di 5 anni> di 5 anni
The Lancet April 2012World Health Day-2012
ELISIR DI GIOVINEZZA
Louis Jean Francois LagreneeLouis Jean Francois Lagrenee (1724-1805)
La levata dell'Aurora
Aurora persuase Zeus a rendere immortale il marito Titone…….ma dimenticò di raccomandare la giovinezza e la salute.Così quando il marito diventò meno efficiente,
ESSA PREGO’ PERCHE’ MORISSE !!!!
CONDIZIONI GENERALI DEL PAZIENTE ANZIANO(su popolazione di età > 65 aa)( p p )
Anziani “fragili “(2-10 %)An iani con patologie (20 35 %)Anziani con patologie (20-35 %)Anziani Sani (65-75%)( )
CHI E’ L’ANZIANO FRAGILE ??
- Soggetto di età avanzata (> 65 aa) o molta avanzata
- Cronicamente affetto da patologie multiple con stato di salute instabile
- Frequentemente disabile (spesso dipendente da altri per le normaliFrequentemente disabile (spesso dipendente da altri per le normali attività quotidiane – ADL:Activities of Daily Living)
Effetti dell’invecchiamento complicati da problematiche di tipo- Effetti dell invecchiamento complicati da problematiche di tiposocio-economico
Sulla base di questa definizione la fragilità comporta un rischioelevato di rapido deterioramento della salute e dello stato
funzionale e un elevato consumo di risorseGiornale di Gerontologia 2001
ANZIANO SANO (Very Healthy Ederly)
> 70 anni> 70 anniassenza di patologia Assenza di ospedalizzazioneCapacità funzionale conservataCapacità funzionale conservata
Quindi
completamente mobileLucido (per età)ContinenteVisus integro o modesto deficit
ANZIANO CON PATOLOGIA
Ridurre anche solo del 2 % / annuo le patologie cronicheRidurre anche solo del 2 % / annuo le patologie cronichedella “terza età” ..consentirebbe di posticipare
di 10 anni 36 milioni di decessidi 10 anni 36 milioni di decessi
….un guadagno di 500 milioni di anni di vita della popolazionet il 2015entro il 2015
Marengoni et al JAGS 2009
MALATTIE CRONICHE CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO
MALATTIE CARDIOVASCOLARIMALATTIE CARDIOVASCOLARINEOPLASIEDIABETEARTROSIARTROSIOSTEOPOROSIOBESITA’MALATTIE NEURODEGENERATIVEMALATTIE NEURODEGENERATIVE:
- Demenze- Morbo di Alzheimer
INVECCHIARE IN SALUTE
La malattia più frequente- Ictus cerebrale- Ictus cerebrale- Infarto cardiaco- Insufficienza renale
Arteriopatie dei grossi /medi/piccoli vasi- Arteriopatie dei grossi /medi/piccoli vasi
Malattia CRONICA - invalidità (problematiche sociali)
ATEROSCLEROSIMalattia Polidistrettuale…..Malattia Polidistrettuale
Malattia CoronaricaMalattia Carotidea%
24.7% 29.9%
%
7.4%
3.8% 11.8%
3.3%
19.2%
A t i ti ti i f i iArteriopatia arti inferiori
Fattori di rischio cardiovascolare1. Non modificabili
- Età- Sesso- Familiarità
2. ModificabiliDiabete mellito- Diabete mellito
- Ipertensione arteriosaDi li id i- Dislipidemia
- Fumo- Obesità
- Fattori trombogenicig- Sedentarietà
TERAPIA MEDICATERAPIA MEDICA
Antiaggreganti Piastrinici: Aspirina, Clopidogrelp , p gCilostazolo Pentossifillinaabbassa i livelli di fibrinogeno con riduzione dellaabbassa i livelli di fibrinogeno con riduzione della
viscosità ematica.Vasodilatatori
i il i iPropionil-L-CarnitinaProstaglandine(PGE1)
Farmaci Ipolipemizzanti: statine
S P ti t R ll D Li t t Th i D t !S P ti t R ll D Li t t Th i D t !
ESERCIZIO FISICOSome Patients Really Do Listen to Their Doctor!Some Patients Really Do Listen to Their Doctor!
Arteria
Rid i ( l i ) l i i d i t tiRiduzione (occlusione) vascolarizzazione dei tessutiRiduzione (stop) ossigenazione
Aterosclerosi Malattia
Clinica Riscontro occasionale( i )(screening)
Trattamento medico Trattamento chirurgicoTrattamento medico Trattamento chirurgico
• Stenosi Carotidea
• Arteriopatia degli arti inferiori
• Aneurisma• Aneurisma
RISCHIRISCHI
BENEFICI
Epidemiologia della malattia carotidea
La malattia cerebrovascolareLa malattia cerebrovascolare è la prima causa di p
invalidità permanente nel mondo occidentalemondo occidentale
(Humphrey ’95)( p y )
SINTOMISINTOMI+++ rottura placca embolizzazione
+ ridotta vascolarizzazione cerebrale ridotta vascolarizzazione cerebrale
Stenosi della Carotide (Interna)Stenosi della Carotide (Interna)
sintomi neurologici transitori (TIA)(difficoltà a parlare, a muovere il braccio o la gamba)
sintomi neurologici definitivi (ICTUS)
Stenosi CarotideaQUANDO OPERAREQUANDO OPERARE
• Asintomatica (riscontro in corso di Ecocolordoppler TSA)
grado di stenosi > 70 %( i hi ICTUS i i 2 %)(rischio ICTUS intra-operatorio: 2 %)
• Sintomatica (in pazienti che hanno avuto dei sintomi transitori – TIA)Sintomatica (in pazienti che hanno avuto dei sintomi transitori TIA)
tendenzialmente sempre (“urgente”)
L’età è condizionante???condizionante???
• Asintomatica (riscontro in corso di Ecocolordoppler TSA)
grado di stenosi > 70 %( i hi ICTUS i i 2 %)(rischio ICTUS intra-operatorio: 2 %)
• Sintomatica (in pazienti che hanno avuto dei sintomi transitori – TIA)Sintomatica (in pazienti che hanno avuto dei sintomi transitori TIA)
tendenzialmente sempre (“urgente”)
Stenosi CarotideaCOME OPERARECOME OPERARE
• CHIRURGIA (open)CHIRURGIA (open)TEA (Tromboendoarteriectomia carotidea)
• Tecnica ENDOVASCOLAREPTA/STENT (angioplasticaPTA/STENT (angioplastica
(in relazione al tipo di placca/stenosi, alle comorbilità del paziente)
Arteria
Ossigeno
SINTOMI
Ossigeno
SINTOMI
G d l id i d ll’Graduale riduzione dell’ apporto ematico con ipoperfusione p ptissutale
ISCHEMIA FUNZIONALE (Claudicatio Intermittens)• Dolore a carico di unità muscolari funzionale
C l i i i à fi i• Correlazione con attività fisica• Risoluzione con il riposo
STADIO I – II LERICHE-FONTAINE
La CLAUDICATIO INTERMITTENS: SENSAZIONE DI CRAMPO DOLOROSOSPESSO UNILATERALE O A PREVALENZA UNILATERALE LOCALIZZATO(spesso al polpaccio) CHE COMPARE DURANTE LA DEAMBULAZIONE E(spesso al polpaccio),CHE COMPARE DURANTE LA DEAMBULAZIONE EIMPONE L’ARRESTO DELLA MARCIA SCOMPARENDO DOPO QUALCHEMINUTO DI RIPOSO.
ISCHEMIA CRITICA• Dolore a riposo per più di due settimane
i ll i li 50 H• pressione alla caviglia < 50 mmHg• pressione I dito < 30 mmHg
STADIO III – IV LERICHE-FONTAINE
INCIDENZA
40-49 anni 1,4-1,9 %
50-59 anni 5,0-6,9 %, , %
60 69 i > 10 %60-69 anni > 10 %
70-79 anni > 20 %
dati di Letteratura
RIDUZIONE ORIDUZIONE ORIDUZIONE ORIDUZIONE OSCOMPARSA DEI POLSI SCOMPARSA DEI POLSI
ARTERIOSI DISTALIARTERIOSI DISTALI
fem
tp
pop
ped
DIAGNOSI: Esami di Secondo Livello
L’i i di l i i TC iL’imaging radiologico con angio-TC e angio-RM (esami di secondo livello) è indicato solo per completare lo studio ultrasonografico nella determinazione della sede e della natura delladeterminazione della sede e della natura della lesione.
L’angiografia dovrebbe essere riservata a pazienti con patologia arteriosa multidistrettuale o ai pazientiarteriosa multidistrettuale o ai pazienti destinati ad interventi chirurgici tradizionali nei quali la diagnostica non i i i iinvasiva non sia ritenuta sufficiente
ARTERIOPATIA ARTI INFERIORI QUANDO OPERAREQUANDO OPERARE
• SENZA LESIONI DISTALISENZA LESIONI DISTALI Quando la claudicatio (< 200 mt) con fattori di rischio corretti
“ “ è invalidante “ “Con segni di scompenso (dolori a riposo)
• CON LESIONI DISTALI• CON LESIONI DISTALIsempre
ARTERIOPATIA ARTI INFERIORI COMECOME
AUMENTARE LA VASCOLARIZZAZIONE
@ DISOSTRUZIONE (rimozione della placca stenosante)@ ALLARGANDO LA STENOSI@ By PASS@ By-PASS
ARTERIOPATIA ARTI INFERIORI COMECOME
• CHIRURGIA (open)• CHIRURGIA (open)TEA (Tromboendoarteriectomia)BY-PASS
• Tecnica ENDOVASCOLARE PTA/STENT (angioplastica)
(in relazione alla morfologia, estensioni delle occlusioni, sede delle lesioni, età e comorbilità del paziente)
1. RIMUOVERE LA CAUSA DI OSTRUZIONEAsportazione di trombo/emboloEndoarterectomia (TEA)Endoarterectomia (TEA)TEA con anello di Vollmar
2. SOSTITUIRE/ALLARGARE IL TRATTO OSTRUITO/STRETTOPatch allargamento
3. “SALTARE” IL TRATTO OSTRUITO (BYPASS)Bypass in vena (vene safene-vena cefalica)Bypass in protesi (dacron-PTFE)
ANGIOPLASTICA PERIFERICAANGIOPLASTICA PERIFERICA
•Dilatazione pneumaticap•Compressione placca•Rottura placca e dissezione controllateRottura placca e dissezione controllate•Stiramento parete vascolare
Patologia DilatativaPatologia Dilatativa
Aumento progressivo della pressione all’interno della sacca rotturaTrombosi della sacca ischemia perifericaEmbolizzazione dalla sacca ischemia periferica
ANEURISMAQUANDO OPERAREQUANDO OPERARE
P i d ll tt ( b li i)• Prima della rottura (o embolizzi) (riscontro in corso di Ecocolordoppler/TC)
diametro trasverso della dilatazione(rischio intra operatorio: 3 % per aorta)(rischio intra-operatorio: 3 % per aorta)
• Aorta addominale ø > 5 cm (aumentato rischio di rottura)
• Arteria poplitea ø > 1.5-2 cm ( a meno di embolizzazione)
PERCENTUALE DI ROTTURAPERCENTUALE DI ROTTURAAAAAAA
Di t % /Diametro % / anno
< 5 cm 4,1%5 - 6 cm 7 %> 7 cm 19 % (95% a 5 anni)
ANEURISMACOME OPERARECOME OPERARE
• CHIRURGIA (open)• CHIRURGIA (open)Aorta: Aneurismectomia + Innesto protesico (1954)
Poplitea: Esclusione aneurisma mediante by-pass (vena/protesi)op tea: sc us o e a eu s a ed a te by pass (ve a/p otes )
• Tecnica ENDOVASCOLARE Aorta: EVAR (esclusione dell’aneurisma mediante ENDOPROTESI) 1990Poplitea: Esclusione mediante endoprotesi
(in relazione alla morfologia dell’aneurisma, alle comorbilità del paziente)
CONCLUSIONI
L’aterosclerosi si può prevenire o limitare (fattori di rischio)Arteriopatia “malattia cronica” NON GUARIBILE
Importanza della diagnosi e del trattamentoEta’ del paziente non condizionante per la scelta terapeutica