L'INTERVISTAELENAZAMBON «Curiamolatristezza...

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? LAVORO E SOLIDARIETÀ L'INTERVISTA ELMA ZAMBON La presidente della multinazionale farmaceutica e il suo codice etico: «I valori morali e sociali sono la vera anima dell'impresa» di PATRIZIA FLODER REITTER ? Ancora una volta, tradizione locale e temi internazionali sono stati valorizzati dalla trentaseiesima edizione del premio Masi, consegnato sabato scorso a Verona. Nato alla fine degli anni Settanta per la volontà di tre amici, Sandro Boscaini presidente di Masi agricola e «anima» della Fondazione Masi (presieduta dalla scrittrice Isabella Bossi Fe- drigotti), lo scrittore Cesare Marchi e il giornalista Giovanni Vicentini, il riconoscimento premia l'impegno veneto, la cultura della vite e la diffusione dei valori della solidarietà nel mondo, in tre differenti sezioni. Tra i cinque vincitori, che hanno firmato la storica botte da 105 ettolitri di Amarene alle Cantine Masi di Gargagnago, in Valpolicella, assieme all'enologo bugi Moia, alla scrittrice e attivista ruandese Yolande Mukagasana, allo storico E- milio Franzina e alla storica dell'arte Paola Marini, c'era Elena Zambon, presidente della multinazionale farmaceutica Zambon Spa. La giuria, assegnandole il premio Civiltà veneta, ha riconosciuto il merito di aver saputo sviluppare «anche i valori morali e sociali posti alla base dell'attività, attraverso Fondazione Zoé e codice etico della società». Proprio di questo impegno ha parlato conia Verità l'imprenditrice vicentina, 53 anni, quattro figli, vice- presidente della chimica Zach, consigliere di Zambon company (la holding del gruppo da 110 anni nell'industria chimica e farmaceutica, 2.800 collaboratori nel mondo e filiali in 19 Paesi) e che ricopre altri incarichi prestigiosi, come quello di consigliere d'amministrazione di Ferrari Nv (società che controlla la Rossa di Maranello) e di Unicredit. Perché le sta particolarmente a cuore la Fondazione Zoé, La Verità (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: Publication date: 03.10.2017 Diffusione: Pagina: 21 Spread: Readership: La Verità (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Quotidiano Nazionale 03.10.2017 21 L4Terità Print Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: » LAVOROE SOLIDARIETÀ L'INTERVISTA ELENAZAMBON «Curiamo latristezza degliammalati andando inospedale aleggere libri» La presidente della miiltinazionale farmaceutica e il suo codice efico: «I va1orimorali e sociali sono la vera aiiiina dell'impresa» di PATRIZIAFLODERREITER I Ancora una volta, tradizio- ne locale e temi internazionali sono stati valo- rizzati dalla treritaseiesima edizione del premio Masi, consegnato sabato scorso a Verona. Na- to alla fine degli anni Set- tanta per la volontà di tre amici, Sandro Boscaini pre- sidente di Masi agricola e «anima» della Fondazione Masi (presieduta dalla scrittrice Isabella Bossi Fe- drigotti), lo scrittore Cesare Marchi e il giornalista Gio- vanni Vicentini, il ricono- scimento premia l'impegno veneto, la cultura della vite e la diffusione dei valori della solidarietà nel mon- do, in tre differenti sezio- ni. Tra i cinque vincitori, che hanno firmato la stori- ca botte da 105 ettolitri di Amarone alle Cantine Masi di Gargagnago, in Valpoli- cella, assieme all'enologo Lugi Moio, alla scrittrice e attivista ruandese Yolande Mukagasana, allo storico E- milio Franzina e alla storica dell'arte Paola Marini, c'era Elena Zambon, presidente della multinazionale far- maceutica Zambon Spa. La giuria, assegnandole il pre- mio Civiltà veneta, ha rico- nosciuto il merito di aver saputo sviluppare «anche i valori morali e sociali posti alla base dell'attività, attra- verso Fondazione Zoé e co- dice etico della società». Proprio di questo impe- gno ha parlato con La Verità l'imprenditrice vicentina, 53 anni, quattro figli, vice- presidente della chimica Zach, consigliere di Zam- bon company (la holding del gruppo da 110 anni nel- l'industria chimica e far- maceutica, 2.800 collabo- ratori nel mondo e filiali in 19 Paesi) e che ricopre altri incarichi prestigiosi, come quello di consigliere d'am- ministrazione di Ferrari Nv (società che controlla la Rossa di Maranello) e di Unicredit. Perché le sta particolar- mente a cuore la Fondazio- ne Zoé, di cui è pure presi- dente? «Questa iniziativa, nata nel 2008, mi coinvolge an- che emotivameiite, in Zoé credo molto. La parola gre- ca significa essenza della vita. i valori etici, della fa- miglia, presenti nella no- stra azienda, lo sono anche nella Fondazione che ha il grande merito di essere una realtà impegnata nel- l'ambito culturale e sociale, allargando la missione di un'impresa della salute quale siamo. L'acronimo di open Tutti i diritti riservati Verità [La] PAESE : Italia PAGINE : 21 SUPERFICIE : 46 % PERIODICITÀ : Quotidiano AUTORE : Patrizia Floder Reitter 3 ottobre 2017

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? LAVORO E SOLIDARIETÀ L'INTERVISTA ELMA ZAMBON La presidente della multinazionale farmaceutica e il suo codice etico: «I valori morali e sociali sono la vera anima dell'impresa» di PATRIZIA FLODER REITTER ? Ancora una volta, tradizione locale e temi internazionali sono stati valorizzati dalla trentaseiesima edizione del premio Masi, consegnato sabato scorso a Verona. Nato alla fine degli anni Settanta per la volontà di tre amici, Sandro Boscaini presidente di Masi agricola e «anima» della Fondazione Masi (presieduta dalla scrittrice Isabella Bossi Fe- drigotti), lo scrittore Cesare Marchi e il giornalista Giovanni Vicentini, il riconoscimento premia l'impegno veneto, la cultura della vite e la diffusione dei valori della solidarietà nel mondo, in tre differenti sezioni. Tra i cinque vincitori, che hanno firmato la storica botte da 105 ettolitri di Amarene alle Cantine Masi di Gargagnago, in Valpolicella, assieme all'enologo bugi Moia, alla scrittrice e attivista ruandese Yolande Mukagasana, allo storico E- milio Franzina e alla storica dell'arte Paola Marini, c'era Elena Zambon, presidente della multinazionale farmaceutica Zambon Spa. La giuria, assegnandole il premio Civiltà veneta, ha riconosciuto il merito di aver saputo sviluppare «anche i valori morali e sociali posti alla base dell'attività, attraverso Fondazione Zoé e codice etico della società». Proprio di questo impegno ha parlato conia Verità l'imprenditrice vicentina, 53 anni, quattro figli, vice- presidente della chimica Zach, consigliere di Zambon company (la holding del gruppo da 110 anni nell'industria chimica e farmaceutica, 2.800 collaboratori nel mondo e filiali in 19 Paesi) e che ricopre altri incarichi prestigiosi, come quello di consigliere d'amministrazione di Ferrari Nv (società che controlla la Rossa di Maranello) e di Unicredit. Perché le sta particolarmente a cuore la Fondazione Zoé, di cui è pure presidente?«Questa iniziativa, nata nel 2008, mi coinvolge anche emotivamente, in Zoé credo molto. La parola greca significa essenza della vita. I valori etici, della famiglia, presenti nella nostra azienda, lo sono anche nella Fondazione che ha il grande merito di essere una realtà impegnata nell'ambito culturale e sociale, allargando la missione di un'impresa della salute quale siamo. L'acronimo di "Zambon open education" riassume queste finalità. I- niziative di formazione, ricerca e comunicazione, sempre nuove e aperte a linguaggi diversi». Da pochi giorni è ripartita la formazione dei «Tessitori di voce», progetto Zoé avviato nel 2012. Lettori volontari in corsia, per aiutare le persone ricoverate in ospedale,«La salute è un grande traguardo di civiltà. Assieme ai ritrovati della scienza, la componente umana è fondamentale per aiutare i pazienti a reagire, a combattere contro la malattia. I nostri volontari riescono a donare parte del loro tempo per far "evadere" dalla tristezza ospedaliera chi soffre, leggendo pagine di libri. Regalano un pezzo di vita. Abbiamo iniziato sul territorio vicentino, siamo presenti anche a Milano. Contiamo di moltiplicare le iniziative in tutta Italia». Molti conoscono il vostro marchio perché da anni u- tilizzano mucolitici e antinfiammatori, in realtà Zambon group sta specializzandosi in patologie di forte impatto sociale, come la fibrosi cistica o il Parkinson.«Il nostro rinnovato cammino nella cura di patologie più severe mette ancora una volta alla prova i nostri valori. Competenze scientifiche e attenzione alle persone, per migliorare la qualità della vita laddove la sofferenza è cronica e degenerativa. Una decisione strategica sotto il profilo manageriale e di grande contenuto etico. Mio nonno Gaetano credeva molto nell'impresa come valore sociale. Le nuove generazioni ci sceglieranno non solo per i nostri prodotti, ma per come agiamo». Ha iniziato la carriera lavorando per Citibank. È presidente di Aidaf, associazione delle aziende familiari: essere manager in un'impresa di famiglia ti semplifica la vita o richiede regole più dure?«È molto più dura. Le persone identificano sempre l'impresa nella tua figura, non hai scampo. I manager possono sbagliare o decidere di andarsene. La responsabilità, il dovere sono invece sempre presenti nella famiglia proprietaria. L'azionista vive ogni momento in funzione dell'azienda». Vicentina di nascita, residenza milanese. Che cosa la tiene legata al suo territorio veneto?«Non si può vivere senza radici. Il richiamo della terra, soprattutto nella cultura veneta, è molto forte. Mi aiuta a restare concreta e a saper aspettare il momento di raccogliere, come insegnava nostro padre». I vincitori del premio Masi si portano a casa bottiglie personalizzate di eccellente Amarone. Apprezza i piaceri della tavola?«Sono golosa, il vino di qualità è il tocco finale, riesce a far esaltare molti sapori. Ti avvicina a una dimensione spirituale del gusto». La mia Fondazione Zoépromuove formazione e ricerca Lo scopo è aiutare i pazienti a reagire Le nuoce generazioni ci sceglieranno sia peri prodotti sia per il nostro comportamento PRESIDENTE Elena Zambon, 53 anni. Vicentina, vive a Milano PREMIATA Elena Zambon, prima da destra, alla cerimonia del premio Masi 2017. Ha ottenuto il riconoscimento per i valori morali della sua azienda

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«Curiamolatristezzadegliammalatiandandoinospedalealeggerelibri»La presidente della miiltinazionale farmaceutica e il suo codiceefico: «I va1orimorali e sociali sono la vera aiiiina dell'impresa»di PATRIZIAFLODERREITERI Ancora unavolta, tradizio-ne locale e temiinternazionalisono stati valo-rizzati dallatreritaseiesima edizione delpremio Masi, consegnatosabato scorso a Verona. Na-to alla fine degli anni Set-tanta per la volontà di treamici, Sandro Boscaini pre-sidente di Masi agricola e«anima» della FondazioneMasi (presieduta dallascrittrice Isabella Bossi Fe-drigotti), lo scrittore CesareMarchi e il giornalista Gio-vanni Vicentini, il ricono-scimento premia l'impegnoveneto, la cultura della vitee la diffusione dei valoridella solidarietà nel mon-do, in tre differenti sezio-ni.

Tra i cinque vincitori,che hanno firmato la stori-ca botte da 105 ettolitri diAmarone alle Cantine Masi

di Gargagnago, in Valpoli-cella, assieme all'enologoLugi Moio, alla scrittrice eattivista ruandese YolandeMukagasana, allo storico E-milio Franzina ealla storicadell'arte PaolaMarini, c'eraElena Zambon, presidentedella multinazionale far-maceutica Zambon Spa. Lagiuria, assegnandole il pre-mio Civiltà veneta, ha rico-nosciuto il merito di aversaputo sviluppare «anche ivalori morali e sociali postialla base dell'attività, attra-verso Fondazione Zoé e co-dice etico della società».

Proprio di questo impe-gno ha parlato con La Veritàl'imprenditrice vicentina,53 anni, quattro figli, vice-presidente della chimicaZach, consigliere di Zam-bon company (la holdingdel gruppo da 110 anni nel-l'industria chimica e far-maceutica, 2.800 collabo-

ratori nel mondo e filiali in19 Paesi) e che ricopre altriincarichi prestigiosi, comequello di consigliere d'am-ministrazione di Ferrari Nv(società che controlla laRossa di Maranello) e diUnicredit.

Perché le sta particolar-mente a cuore la Fondazio-ne Zoé, di cui è pure presi-dente?

«Questa iniziativa, natanel 2008, mi coinvolge an-che emotivameiite, in Zoécredo molto. La parola gre-ca significa essenza dellavita. i valori etici, della fa-miglia, presenti nella no-stra azienda, lo sono anchenella Fondazione che ha ilgrande merito di essereuna realtà impegnata nel-l'ambito culturale e sociale,allargando la missione diun'impresa della salutequale siamo. L'acronimo di

open

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AUTORE : Patrizia Floder Reitter

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Page 2: L'INTERVISTAELENAZAMBON «Curiamolatristezza …masi.it/immagini/pdf/ita/La_Verita_21_20171003000000.pdf · efico: «I va1orimorali e sociali sonola vera aiiiina dell'impresa ...

riassume queste finalità. I-niziative di formazione, ri-cerca e comunicazione,sempre nuove e aperte alinguaggi diversi».

Da pochi giorni èriparti-ta la formazione dei «Tessi-tori di voce», progetto Zoéavviato nel 2012. Lettori vo-lontari in corsia, per aiuta-re le persone ricoverate inospedale.

«La salute è un grandetraguardo di civiltà. Assie-me ai ritrovati della scien-za, la componente umana èfondamentale per aiutare ipazienti a reagire, a com-battere contro la malattia. Inostri volontari riescono adonare parte del loro tem-po per far dallatristezza ospedaliera chisoffre, leggendo pagine dilibri. Regalano un pezzo divita. Abbiamo iniziato sulterritorio vicentino, siamopresenti anche a Milano.Contiamo di moltiplicare leiniziative in tutta Italia».

Molti conoscono il vostromarchio perché da anni u-tiizzano mucolitici e an-tinfiammatori, in realtàZambon group sta specia-lizzandosi in patologie diforte impatto sociale, comela fibrosi cistica o il Parkin-son.

«Il nostro rinnovato cam-mino nella cura di patologiepiù severe mette ancorauna volta alla prova i nostrivalori. Competenze scienti-fiche e attenzione alle per-sone, per migliorare la qua-lità della vita laddove lasofferenza è cronica e dege-nerativa. Una decisionestrategica sotto il profilomanageriale e di grandecontenuto etico. Mio nonnoGaetano credeva molto nel-l'impresa come valore so-ciale. Le nuove generazionici sceglieranno non soloper i nostri prodotti, maper come agiamo».

Ha iniziato la carriera la-

vorando per Citibank. Epresidente di Aidaf, asso-ciazione delle aziende fa-miliari: essere manager inun'impresa di famiglia tisemplifica la vita o richiederegole più dure?

«E molto più dura. Lepersone identificano sem-pre l'impresa nella tua figu-ra, non hai scampo. I mana-ger possono sbagliare o de-cidere di andarsene. La re-sponsabilità, il dovere sonoinvece sempre presenti nel-la famiglia proprietaria.L'azionista vive ogni mo-mento in funzione dell'a-zienda».

Vicentina di nascita, re-sidenza milanese. Che cosala tiene legata al suo terri-torio veneto?

«Non si può vivere senzaradici. Il richiamo della ter-ra, soprattutto nella culturaveneta, è molto forte. Miaiuta a restare concreta e asaper aspettare il momentodi raccogliere, come inse-gnava nostro padre».

I vincitori del premioMasi si portano a casa bot-tiglie personalizzate di ec-cellente Amarone. Apprez-za i piaceri della tavola?

«Sono golosa, il vino diqualità è il tocco finale, rie-sce a far esaltare molti sa-pori. Ti avvicina a una di-mensione spirituale del gu-sto».

La miaFondazioneZoépromuoveformazione e ricercaLo scopoèaiutarei pazienti a reagireLe nuovegenerazionici sceglierannosiaper i prodottisiaper il nostrocomportamento

PRESIDENTE Elena Zambon,53anni.Vicentina.viveaMilano

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3 ottobre 2017

Page 3: L'INTERVISTAELENAZAMBON «Curiamolatristezza …masi.it/immagini/pdf/ita/La_Verita_21_20171003000000.pdf · efico: «I va1orimorali e sociali sonola vera aiiiina dell'impresa ...

PREMIATAElenaZambon,primadadestra,allacerinioniadelpremioMasi2017.Haottenutoil riconoscimentoperivalorimoralidellasuaazienda

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AUTORE : Patrizia Floder Reitter

3 ottobre 2017