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MEZZOGIORNO ECONOMIA LUNEDÌ 7 DICEMBRE 2015 V Istituzioni, città e sviluppo Edilizia La giunta comunale, con una delibera, ha deciso di modificare le norme di attuazione del piano regolatore Frazionamenti Napoli cambia le regole L’assessore all’Urbanistica, Piscopo: «Così nel centro storico si potranno recuperare altre unità abitative» DI PAOLO CUOZZO C ambiano le norme per il frazionamento delle abitazioni nel centro storico di Na- poli. La giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Urbane, Carmine Piscopo, ha approvato la de- libera con la quale si avvia «la revisione urbanistica delle modalità di fraziona- mento» delle unità immobi- liari nel centro storico. Mol- ti, troppi erano i lacciuoli per poter frazionare un ap- partamento, magari di am- pia metratura come tanti ne esistono nel cuore della cit- tà, in due o più case da dare magari a un figlio che inten- de sposarsi e che col caro-vi- ta attuale non ha i colsi per poter comprare o fittare ca- sa. Da qui, la decisione di modificare le norme di at- tuazione del Piano regolato- re del Comune che, per il centro storico cittadino, pre- vedono di «frazionare o ac- corpare unità abitative o adibite ad altra utilizzazio- ne, purché non siano inte- ressate maglie di una diver- sa unità edilizia», spiegano dal Comune di Napoli, cioè da un appartamento si pos- sono ricavare due o più uni- tà abitative a condizione che il frazionamento avvenga sempre in coincidenza dei muri delle maglie struttura- li, «esplicitando — questo si legge nel piano strategico che correda la delibera di giunta — che la maglia è quella dell’ambiente in cui si realizza la separazione degli ingressi, anche ove non fosse il primo ambiente a partire dalle parti comuni». Con la proposta di modi- fica introdotta — è scritto nel comunicato con cui il Co- mune di Napoli ha annun- ciato le modifiche per il fra- zionamento degli immobili che ricadono nel centro anti- co dela città — vengono consentite, per la realizza- zione degli accessi a più uni- tà abitative risultanti dal fra- zionamento, suddivisioni non coincidenti con i muri della maglia strutturale, purché non si producano in- terruzioni delle volte, degli archi e di ogni altro elemen- to strutturale architettonico e decorativo. Sempre nel piano strategico, è scritto quindi che «ai fini del fra- zionamento in zona A (che indica il centro storico nel Prg), fermo restando quan- to a tal fine specificamente previsto — con esclusione dell’articolo 70 negli articoli da 64 a 101 — sono consen- tite, per la sola maglia inte- ressata dalla realizzazione degli accessi a più unità abi- tative risultanti dal fraziona- mento, suddivisioni non coincidenti con i muri della maglia strutturale purché non si producano interru- zioni delle volte, non si in- troducano ripartizione degli archi e di ogni altro elemen- to strutturale architettonico e decorativo, ancorché leggi- bile quale residuo di assetti precedenti propri dell’unità edilizia interessata». «La maglia — viene spiegato nel documento approvato dalla giunta — è quella dell’am- biente in cui si realizza la se- parazione degli ingressi, an- che ove non fosse il primo ambiente a partire dalle par- ti comuni». Si dice «molto soddisfat- to» delle modifiche l’asses- sore all’Urbanistica, Carmi- ne Piscopo, convinto che «questa proposta si è svi- luppata partendo dalle istanze di numerose fami- glie napoletane di poter di- videre gli alloggi secondo le mutate esigenze dei nuclei familiari e dà una risposta alle loro legittime aspettati- ve. Inoltre la modifica incen- tiva la possibilità di recupe- rare un’articolazione delle unità residenziali più vicina alle dimensioni richieste dal mercato e contribuisce al mantenimento della ric- chezza sociale che caratte- rizza il nostro centro stori- co». Nelle intenzioni del Co- mune c’è la volontà di agevo- lare alcuni interventi di carattere che viene definito «sociale e non speculativo», viste le numerose richieste pervenute in questi anni agli uffici di palazzo San Giaco- mo. Principalmente, alla lu- ce dell’introduzione, dal 2011, dell’Imu, che ha lette- ralmente stravolto le dina- miche immobiliari a Napoli come nel resto del Paese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Chi va a Roma perde la poltrona a cura di Rosanna Lampugnani Bari, l’appello a Delrio e la sfida per il porto Il deputato Distaso al sindaco Decaro: «No all’accorpamento, convinca il ministro» È stato un vero blitz quello del senatore campano Peppe De Cristofaro, il quale la scorsa settimana è andato a visitare il cen- tro di accoglienza «Di Francia», a Giugliano in provincia di Napoli, scoprendo una realtà terribile: 227 migranti stipati in un fatiscente ex ristorante specializzato in banchetti nuziali. Una struttura non solo in sé inadeguata, ma anche priva di stan- dard per ospitare delle persone e con personale insufficiente rispetto alle regole stabilite dalla Prefettura. Per sapere come si intende affronta- re la questione una interrogazione è stata presentata al governo, «che do- vrà rispondere della vicenda e dei suoi aspetti vergognosi». *** E’ in pieno svolgimento la batta- glia affinché con la riforma delle au- torità portuali, contenuta nel Piano, i «sacrifici» siano quanto più conte- nuti possibili. Ma, naturalmente, ognuno tira l’acqua al proprio muli- no: siamo o non siamo la terra dei mille campanili? Così il deputato Antonio Distaso si augura che il sin- daco di Bari Antonio Decaro riesca a convincere il ministro per le Infra- strutture Graziano Delrio a non pe- nalizzare il capoluogo regionale a fa- vore di Taranto: Bari è definita o no «la porta d’Oriente»? Conclusione salomonica: manteniamo entrambe le Autorità, in fondo le coste pugliesi sono lunghe 800 chilometri. Ma per raggiungere questo obiettivo - molto arduo - Distaso si augura che «si- nergicamente e trasversalmente» ci sia l’impegno di tutti i parlamentari. *** La conferenza mondiale sul clima, che chiuderà i battenti fra quattro giorni a Parigi, al di là degli accordi che si sottoscriveranno, dei risultati che riuscirà a conseguire, resterà co- me punto di riferimento per le poli- tiche dei singoli Stati. Per questo il ministro italiano per le Politiche agricole ha sottolineato il ruolo del- l’agricoltura nella lotta al cambia- mento climatico. Così Maurizio Martina ha annunciato che, acco- gliendo anche l’appello del Movi- mento 5 stelle, sarà creato pressa la sede del dicastero un Osservatorio su agricoltura e clima. «Credo sia giusto ribadire - ha chiosato il mini- stro Maurizio Martina - che l’Italia può vantare numeri ed esperienze importanti: la nostra agricoltura ha il 36% in meno di emissioni gas ser- ra rispetto alla media Ue, 1 ettaro su 10 coltivato nel nostro Paese è biolo- gico, siamo leader europei nella bio- diversità con il più alto numero di specie vegetali e animali. Una ric- chezza che vogliamo proteggere e incentivare. Siamo sempre pronti a confrontarci con tutti per avanzare, consapevoli che l’agricoltura è una chiave cruciale per il modello di svi- luppo del Paese». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ministro Delrio La reazione Il presidente dei piccoli proprietari: «Crescerà il patrimonio immobiliare» Carini (Uppi): «Così caleranno anche gli affitti» L’intervento La scuola per trovare il lavoro DI SALVO IAVARONE L’assessore comunale Carmine Piscopo Questa proposta si è sviluppata partendo dalle istanze di numerose famiglie napoletane L’ Uppi (Unione Piccoli Proprie- tari Immobiliari) ha accolto con favore l’annunciata iniziati- va comunale di consentire finalmente che, con la modifica della normativa di attuazione del vigente piano regolato- re, venga concessa ai proprietari la pos- sibilità di modificare l’assetto catastale delle unità immobiliari con il fraziona- mento di quelle di consistente superfi- cie e l’accorpamento di quelle di piccole dimensioni. «Se tale disegno verrà at- tuato - dice Giacomo Carini, presidente nazionale onorario e presidente Pro- vinciale dell’Uppi - si avrà un incre- mento di valore del patrimonio immo- biliare specie del centro storico, con la creazione di cespiti più conformi alle attuali esigenze di mercato, ed una cal- mierazione anche dei canoni locativi con possibilità di accedervi anche alle fasce meno abbienti, specie se si coniu- ga tale iniziativa con quella recente- mente assunta per le locazioni a cano- ne concordato». Conclude: «Va sottoli- neato che i lavori consequenziali all’ac- corpamento ad al frazionamento, incrementeranno l’attività edilizia con superamento dell’attuale crisi e saran- no l’occasione per mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare approfittan- do anche delle attuali agevolazioni fi- scali previsti per interventi edilizi stra- ordinari. Spero non si aggiunga alle tantissime occasioni perdute». © RIPRODUZIONE RISERVATA Economia e territorio G razie all’ ospitalità della Camera di Com- mercio di Napoli, concessa dal commissario Maria Sa- lerno che ha aperto i lavori ,venerdì 27 novembre Con- fassociazioni International ha promosso un focus di alto interesse su un tema attuale, quanto importante: l’ intersezione tra il mondo della scuola, e dell’ univer- sità, con il pianeta lavoro- occupazione. L’ occasione è stata la presenza a Napoli di Roger Abravanel, edito- rialista del Corriere della Sera, attuale consigliere di Bnl ed altre realtà impor- tanti, che ha presentato il suo ultimo libro : «La ricre- azione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro». ( Rizzoli). A completare il pa- nel tra gli altri l’ imprendi- tore Paolo Scudieri, presi- dente di Adler group. L’ au- tore sostiene fortemente le sue tesi: le scuole e le uni- versità in Italia devono la- vorare per migliorare, so- prattutto nell’ottica di inse- rire i ragazzi in percorsi for- mativi interni alle aziende, già durante il corso degli studi. Meccanismo suffi- cientemente attivo in altri paesi, come gli States, o l’Inghilterra, ma ancora in forte ritardo dalle nostre parti. Troppo spesso do- centi, alunni, ed anche i ge- nitori (che secondo le tesi discusse oggi hanno ampie responsabilità in questi ri- tardi), si innamorano degli indottrinamenti, e dei voti, a danno di un percorso snello e rapido, che li porti ad una occupazione pre- miante. Non di rado si ap- profondiscono tesi classi- che, a danno della cono- scenza del mondo che evol- ve. Quando poi si entra in azienda (nel caso già posi- tivo che si riesca a trovare un’occupazione), ci si ritro- va un po’ alieni rispetto al- l’ambiente circostante, ed ai meccanismi che animano tale ambiente. Come pure la scelta dell’università, che molto spesso viene fatta dai ragazzi, magari consi- gliati in tal senso, sulla ba- se di contiguità geografi- che, piuttosto che valutan- do la qualità dell’ateneo. L’autore, già consigliere della Luxottica, ha detto che in tale azienda, quando il ragazzo risulta ventiduenne ancora a casa dei genitori, non viene candidato al col- loquio. Insomma, si valuta la capacità di iniziare a cor- rere con le proprie gambe (in senso ampio non solo limitatamente alla capacità di apprendere). Paolo Scu- dieri si è dichiarato sostan- zialmente concorde su que- ste tesi, sostenendo che nei suoi stabilimenti in Germa- nia riesce ad organizzare stage in azienda molto più agevolmente che non in Italia. Scudieri ha invitato i ragazzi a non fuggire di fronte alle sfide, perché son proprio queste, le sfide dif- ficili, a sviluppare gli anti- corpi necessari a saltare gli ostacoli. Presidente Confassociazioni International

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MEZZOGIORNOECONOMIA LUNEDÌ 7 DICEMBRE 2015 V

Istituzioni, cittàe sviluppo

Edilizia La giunta comunale, con una delibera, ha deciso di modificare le norme di attuazione del piano regolatore

Frazionamenti Napoli cambia le regoleL’assessore all’Urbanistica, Piscopo: «Così nel centro storico si potranno recuperare altre unità abitative» DI PAOLO CUOZZO

C ambiano le normeper il frazionamentodelle abitazioni nelcentro storico di Na-

poli. La giunta comunale, suproposta dell’assessore allePolitiche Urbane, CarminePiscopo, ha approvato la de-libera con la quale si avvia«la revisione urbanisticadelle modalità di fraziona-mento» delle unità immobi-liari nel centro storico. Mol-ti, troppi erano i lacciuoliper poter frazionare un ap-partamento, magari di am-pia metratura come tanti neesistono nel cuore della cit-tà, in due o più case da daremagari a un figlio che inten-de sposarsi e che col caro-vi-ta attuale non ha i colsi perpoter comprare o fittare ca-sa.

Da qui, la decisione dimodificare le norme di at-tuazione del Piano regolato-re del Comune che, per ilcentro storico cittadino, pre-vedono di «frazionare o ac-corpare unità abitative oadibite ad altra utilizzazio-ne, purché non siano inte-ressate maglie di una diver-sa unità edilizia», spieganodal Comune di Napoli, cioèda un appartamento si pos-sono ricavare due o più uni-tà abitative a condizione cheil frazionamento avvengasempre in coincidenza deimuri delle maglie struttura-li, «esplicitando — questo silegge nel piano strategicoche correda la delibera digiunta — che la maglia èquella dell’ambiente in cui sirealizza la separazione degliingressi, anche ove non fosseil primo ambiente a partiredalle parti comuni».

Con la proposta di modi-fica introdotta — è scrittonel comunicato con cui il Co-mune di Napoli ha annun-ciato le modifiche per il fra-zionamento degli immobiliche ricadono nel centro anti-co dela città — vengonoconsentite, per la realizza-zione degli accessi a più uni-tà abitative risultanti dal fra-zionamento, suddivisioninon coincidenti con i muridella maglia strutturale,purché non si producano in-terruzioni delle volte, degli

archi e di ogni altro elemen-to strutturale architettonicoe decorativo. Sempre nelpiano strategico, è scrittoquindi che «ai fini del fra-zionamento in zona A (cheindica il centro storico nel Prg), fermo restando quan-to a tal fine specificamenteprevisto — con esclusionedell’articolo 70 negli articolida 64 a 101 — sono consen-tite, per la sola maglia inte-ressata dalla realizzazionedegli accessi a più unità abi-

tative risultanti dal fraziona-mento, suddivisioni noncoincidenti con i muri dellamaglia strutturale purchénon si producano interru-zioni delle volte, non si in-troducano ripartizione degliarchi e di ogni altro elemen-to strutturale architettonicoe decorativo, ancorché leggi-bile quale residuo di assettiprecedenti propri dell’unitàedilizia interessata». «Lamaglia — viene spiegato neldocumento approvato dalla

giunta — è quella dell’am-biente in cui si realizza la se-parazione degli ingressi, an-che ove non fosse il primoambiente a partire dalle par-ti comuni».

Si dice «molto soddisfat-to» delle modifiche l’asses-sore all’Urbanistica, Carmi-ne Piscopo, convinto che«questa proposta si è svi-luppata partendo dalleistanze di numerose fami-glie napoletane di poter di-videre gli alloggi secondo lemutate esigenze dei nucleifamiliari e dà una rispostaalle loro legittime aspettati-ve. Inoltre la modifica incen-tiva la possibilità di recupe-rare un’articolazione delleunità residenziali più vicinaalle dimensioni richieste dalmercato e contribuisce almantenimento della ric-chezza sociale che caratte-rizza il nostro centro stori-co». Nelle intenzioni del Co-mune c’è la volontà di agevo-lare alcuni interventi dicarattere che viene definito«sociale e non speculativo»,viste le numerose richiestepervenute in questi anni agliuffici di palazzo San Giaco-mo. Principalmente, alla lu-ce dell’introduzione, dal2011, dell’Imu, che ha lette-ralmente stravolto le dina-miche immobiliari a Napolicome nel resto del Paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi va a Roma perde la poltrona a cura di Rosanna Lampugnani

Bari, l’appello a Delrio e la sfida per il portoIl deputato Distaso al sindaco Decaro: «No all’accorpamento, convinca il ministro»

È stato un vero blitz quello delsenatore campano Peppe DeCristofaro, il quale la scorsa

settimana è andato a visitare il cen-tro di accoglienza «Di Francia», aGiugliano in provincia di Napoli,scoprendo una realtà terribile: 227 migranti stipati in un fatiscente exristorante specializzato in banchettinuziali. Una struttura non solo in séinadeguata, ma anche priva di stan-dard per ospitare delle persone econ personale insufficiente rispettoalle regole stabilite dalla Prefettura.Per sapere come si intende affronta-re la questione una interrogazione èstata presentata al governo, «che do-

vrà rispondere della vicenda e deisuoi aspetti vergognosi».

***E’ in pieno svolgimento la batta-

glia affinché con la riforma delle au-torità portuali, contenuta nel Piano, i«sacrifici» siano quanto più conte-nuti possibili. Ma, naturalmente, ognuno tira l’acqua al proprio muli-no: siamo o non siamo la terra deimille campanili? Così il deputatoAntonio Distaso si augura che il sin-daco di Bari Antonio Decaro riesca aconvincere il ministro per le Infra-strutture Graziano Delrio a non pe-nalizzare il capoluogo regionale a fa-vore di Taranto: Bari è definita o no

«la porta d’Oriente»? Conclusionesalomonica: manteniamo entrambele Autorità, in fondo le coste pugliesisono lunghe 800 chilometri. Ma perraggiungere questo obiettivo - moltoarduo - Distaso si augura che «si-nergicamente e trasversalmente» cisia l’impegno di tutti i parlamentari.

***La conferenza mondiale sul clima,

che chiuderà i battenti fra quattrogiorni a Parigi, al di là degli accordiche si sottoscriveranno, dei risultatiche riuscirà a conseguire, resterà co-me punto di riferimento per le poli-tiche dei singoli Stati. Per questo ilministro italiano per le Politiche

agricole ha sottolineato il ruolo del-l’agricoltura nella lotta al cambia-mento climatico. Così MaurizioMartina ha annunciato che, acco-gliendo anche l’appello del Movi-mento 5 stelle, sarà creato pressa lasede del dicastero un Osservatoriosu agricoltura e clima. «Credo siagiusto ribadire - ha chiosato il mini-stro Maurizio Martina - che l’Italiapuò vantare numeri ed esperienze importanti: la nostra agricoltura hail 36% in meno di emissioni gas ser-ra rispetto alla media Ue, 1 ettaro su10 coltivato nel nostro Paese è biolo-gico, siamo leader europei nella bio-diversità con il più alto numero dispecie vegetali e animali. Una ric-chezza che vogliamo proteggere eincentivare. Siamo sempre pronti aconfrontarci con tutti per avanzare,consapevoli che l’agricoltura è unachiave cruciale per il modello di svi-luppo del Paese».

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl ministro Delrio

La reazione Il presidente dei piccoli proprietari: «Crescerà il patrimonio immobiliare»

Carini (Uppi): «Così caleranno anche gli affitti»

L’intervento

La scuolaper trovareil lavoroDI SALVO IAVARONE

L’assessore comunale Carmine Piscopo

Questa proposta si è sviluppatapartendo dalle istanzedi numerosefamiglie napoletane

L’ Uppi (Unione Piccoli Proprie-tari Immobiliari) ha accoltocon favore l’annunciata iniziati-

va comunale di consentire finalmente che, con la modifica della normativa diattuazione del vigente piano regolato-re, venga concessa ai proprietari la pos-sibilità di modificare l’assetto catastaledelle unità immobiliari con il fraziona-mento di quelle di consistente superfi-cie e l’accorpamento di quelle di piccoledimensioni. «Se tale disegno verrà at-tuato - dice Giacomo Carini, presidentenazionale onorario e presidente Pro-vinciale dell’Uppi - si avrà un incre-mento di valore del patrimonio immo-biliare specie del centro storico, con lacreazione di cespiti più conformi alle

attuali esigenze di mercato, ed una cal-mierazione anche dei canoni locativicon possibilità di accedervi anche allefasce meno abbienti, specie se si coniu-ga tale iniziativa con quella recente-mente assunta per le locazioni a cano-ne concordato». Conclude: «Va sottoli-neato che i lavori consequenziali all’ac-corpamento ad al frazionamento,incrementeranno l’attività edilizia con superamento dell’attuale crisi e saran-no l’occasione per mettere in sicurezzail patrimonio immobiliare approfittan-do anche delle attuali agevolazioni fi-scali previsti per interventi edilizi stra-ordinari. Spero non si aggiunga alletantissime occasioni perdute».

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Economiae territorio

G razie all’ ospitalitàdella Camera di Com-

mercio di Napoli, concessadal commissario Maria Sa-lerno che ha aperto i lavori,venerdì 27 novembre Con-fassociazioni Internationalha promosso un focus dialto interesse su un temaattuale, quanto importante:l’ intersezione tra il mondodella scuola, e dell’ univer-sità, con il pianeta lavoro-occupazione. L’ occasione èstata la presenza a Napolidi Roger Abravanel, edito-rialista del Corriere dellaSera, attuale consigliere diBnl ed altre realtà impor-tanti, che ha presentato ilsuo ultimo libro : «La ricre-azione è finita. Scegliere lascuola, trovare il lavoro». (Rizzoli). A completare il pa-nel tra gli altri l’ imprendi-tore Paolo Scudieri, presi-dente di Adler group. L’ au-tore sostiene fortemente lesue tesi: le scuole e le uni-versità in Italia devono la-vorare per migliorare, so-prattutto nell’ottica di inse-rire i ragazzi in percorsi for-mativi interni alle aziende,già durante il corso degli studi. Meccanismo suffi-cientemente attivo in altripaesi, come gli States, ol’Inghilterra, ma ancora inforte ritardo dalle nostreparti. Troppo spesso do-centi, alunni, ed anche i ge-nitori (che secondo le tesidiscusse oggi hanno ampieresponsabilità in questi ri-tardi), si innamorano degliindottrinamenti, e dei voti,a danno di un percorsosnello e rapido, che li portiad una occupazione pre-miante. Non di rado si ap-profondiscono tesi classi-che, a danno della cono-scenza del mondo che evol-ve. Quando poi si entra inazienda (nel caso già posi-tivo che si riesca a trovareun’occupazione), ci si ritro-va un po’ alieni rispetto al-l’ambiente circostante, ed aimeccanismi che animanotale ambiente. Come pure lascelta dell’università, chemolto spesso viene fattadai ragazzi, magari consi-gliati in tal senso, sulla ba-se di contiguità geografi-che, piuttosto che valutan-do la qualità dell’ateneo.L’autore, già consiglieredella Luxottica, ha detto chein tale azienda, quando ilragazzo risulta ventiduenneancora a casa dei genitori,non viene candidato al col-loquio. Insomma, si valutala capacità di iniziare a cor-rere con le proprie gambe(in senso ampio non sololimitatamente alla capacitàdi apprendere). Paolo Scu-dieri si è dichiarato sostan-zialmente concorde su que-ste tesi, sostenendo che neisuoi stabilimenti in Germa-nia riesce ad organizzarestage in azienda molto piùagevolmente che non inItalia. Scudieri ha invitato iragazzi a non fuggire difronte alle sfide, perché sonproprio queste, le sfide dif-ficili, a sviluppare gli anti-corpi necessari a saltare gliostacoli.

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