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  • Anno scolastico 2010-11

    LINTELLIGIBILITA MATEMATICA

    DELLA NATURA

    *** *** ANDREA MAGRINI

  • 1

    INTRODUZIONE

    Sin da tempi assai remoti, luomo ha sempre cercato di dare una spiegazione ai fenomeni a cui

    assiste quotidianamente, dal sorgere del sole allo scorrere dellacqua dei fiumi. I primi passi in tal

    senso sono stati mossi nellambito religioso, con lo sviluppo di credenze animiste, legate a divinit

    naturali. In seguito si giunti a discussioni filosofiche, tanto che le prime scuole si sono formate per

    rispondere agli interrogativi sulla physis, ovvero sulla natura del mondo. Da questo termine

    deriva la Fisica, cos come la intendiamo. I progressi in questa disciplina sono il frutto di un

    millenario processo di ricerca, che per ha subito un evidente salto di qualit quando si iniziato a

    comprendere quale fosse il codice con cui scritto il cosmo: la matematica. Tramite questo

    strumento stato possibile dare una descrizione oggettiva e rigorosa dei fenomeni, tale da

    permettere di predirne il comportamento e riprodurli artificialmente. La matematica divenuta la

    scienza per eccellenza e si anchessa affinata, giungendo sino ai giorni nostri con una

    sorprendente adattabilit ed efficacia nel rendere conto della realt.

    MOTIVAZIONI

    Il corso di insegnamento del liceo scientifico offre una formazione ampia su vari ambiti del

    pensiero umano, da quello umanistico a quello proprio di questo ordinamento di studi. Nel mio

    percorso scolastico ho notato come questi due settori, che facile considerare come separati, in

    realt dialoghino intensamente influenzandosi a vicenda. In particolare, nellambito della filosofia si

    cercato di dare risposte ai problemi che sorgevano invece nel campo scientifico. Tra questi,

    procedendo nei miei studi emerso gradualmente lo stretto rapporto che lega la fisica e la

    matematica. La felice collaborazione tra di esse antica, ma trova la sua espressione completa nella

    prima rivoluzione scientifica. celebre la parte del Saggiatore in cui Galilei osserva come il

    mondo sia scritto con caratteri geometrici e nel linguaggio matematico. Da Newton ad Einstein, fino

    ai giorni nostri, ogni descrizione della realt con la pretesa di oggettivit e rigorosit non ha pi

    potuto fare a meno di rapportarsi con la matematica. In questultimo anno, nello studio

    dellastronomia e della geologia questo aspetto si reso pi evidente, inducendomi ad

    approfondirlo. Nellambito della filosofia della scienza, poi, sono venuto a conoscenza della crisi

    dei fondamenti tra la fine del XIX secolo e linizio del XX, che ha portato gli scienziati a dare

    diverse interpretazioni della questione, affrontandola in modo pi o meno diretto. Il positivismo,

    *** *** [NOME DELLA SOCIET]

  • 2

    che riponeva la totale fiducia nelle possibilit della scienza e che in essa vedeva il motore del

    progresso, dimostrandosi illusorio ha posto il problema dellutilit della scienza stessa e dei suoi

    limiti. Lo sviluppo allinizio del Novecento dei modelli atomici, in grado di spiegare le interazioni

    fondamentali della materia, ha per evidenziato come a livello microscopico, quando il riscontro sul

    piano dellesperienza viene meno, continui ad essere valida la descrizione matematica, rinnovando

    la fede nel metodo scientifico e nel suo intervallo di applicabilit. Nellambito della stessa

    astronomia, i progressi che luomo ha potuto compiere senza unosservazione diretta, ma basandosi

    sul tentativo di ricavare delle leggi, a volte anche inaspettate, come quella di Hubble, partendo

    dalluso di strumenti inizialmente molto semplici, sono unulteriore conferma di come il cosmo sia

    efficacemente spiegabile in termini numerici.

    Fino a che punto, per, possiamo giungere a comprendere la struttura del mondo? La semplice

    sistematizzazione di fenomeni in leggi empiriche un grado di spiegazione sufficiente? Quali sono

    gli orientamenti nei confronti di queste questioni?

    Nel mio percorso pluridisciplinare ho voluto esaminare la questione generale del rapporto che

    sussiste tra la realt fisica e il mondo matematico, analizzandola dal punto di vista filosofico per

    comprendere in che modo ci si rapportati, in ambito moderno, con questo problema. Ho analizzato

    anche certi casi emblematici, tratti da argomenti svolti nel programma scolastico e approfonditi in

    maniera generale nei loro sviluppi successivi, che sono esemplificativi dellindissolubile rapporto

    che lega le scienze alla matematica.

    IL PROBLEMA

    In questo percorso pluridisciplinare il problema che intendo affrontare l'intelligibilit matematica

    della Natura. Facendo ricorso a questo strumento, l'uomo stato in grado di individuare un ordine al

    di sotto del caos, divenuto quindi (ksmos, ordine). Ma in cosa consiste questo schema e

    come si giunti alla sua comprensione? La domanda da cui si origina questa trattazione perch il

    mondo matematico? e intendo procedere esaminando una serie di questioni che possono aiutare a

    capire se ben posta, cosa stia veramente ad indicare e quali siano le risposte di cui disponiamo

    attualmente. necessario innanzitutto comprendere cosa sia realmente la matematica, se mai

    possibile, e quali siano le sue caratteristiche. Accanto a ci sta il tema di come venga sfruttata

    nell'ambito scientifico, di quale sia il campo di validit di una descrizione che si basi in larga misura

    su terminologie formali e della sua effettiva efficacia. Pertanto il problema si snoda anche attorno

    alla questione di cosa sia realmente in grado di spiegare la scienza moderna e dove, invece, risulti

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    insufficiente. La questione del metodo diviene, quindi, cruciale per intuire come si realizza la

    matematicit del nostro Universo e come viene sfruttata dagli esperti. In questo senso l'analisi di

    argomenti della fisica e della astronomia esplicano significativamente il potere della matematica e

    nel contempo il persistente imbarazzo delle scienze di fronte ad aspetti essenziali della nostra

    esistenza. Il tema del percorso, presentando un'affinit con molti argomenti che riguardano il campo

    scientifico, ma che trovano una loro trattazione anche nella filosofia, si presenta poliedrico e

    richiede che siano analizzate varie problematiche. Accanto a quelle gi evidenziate, ve ne sono altre

    relative ad un aspetto pi speculativo, come i vari orientamenti degli esperti nei confronti della

    questione ed il rapporto tra la nostra realt materiale e il mondo astratto degli enti matematici,

    discussi in campo filosofico. Su questo terreno si muove una serie di riflessioni che delineano in

    modo pi completo la questione, che risulta interessante poich coinvolge tematiche specialistiche

    brillantemente spiegate dalla scienza a domande che si originano dal vissuto quotidiano e che, pur

    nella loro semplicit, non trovano ancora in essa risposte soddisfacenti.

    ARGOMENTI

    L'esigenza di oggettivit nella descrizione dei fenomeni e la sicurezza di coerenza soddisfatta a tal

    punto dalla matematica, da essere posta alla base di molte discipline cosiddette scientifiche.

    Nonostante l'uomo abbia riposto in essa una grande fiducia e continuer ad affidarvisi per risolvere

    numerosi problemi, non ancora chiaro cosa sia veramente, da dove derivi, perch sia cos efficace

    e fino a che punto sia in grado di fornire una spiegazione. In questo percorso affronteremo la

    questione dell'utilit da parte della matematica di essere applicata in numerosi ambiti, mettendo

    innanzitutto in rilievo quali siano le sue caratteristiche pi evidenti e come esse costituiscano il suo

    punto di forza.

    Esamineremo, quindi, i casi in cui lo sviluppo parallelo dell'aspetto sperimentale e teorico abbia

    portato a risultati sorprendenti, dando conferme sulla grande importanza della collaborazione tra

    coloro che affrontano le questioni astraendole e cercando soluzioni nel mondo matematico, e coloro

    che fondano la propria indagine sull'osservazione pi o meno diretta degli eventi. Nella sezione

    centrale, pertanto, a partire dal modello atomico di Bohr, tratteremo la questione dell'elettrone e di

    come i vari risultati teorici abbiano indotto a modificare la concezione di cosa esso sia,

    abbandonando l'opinione dettata dal senso comune e rivolgendosi ad una dimensione poco pi che

    immaginaria. L'impossibilit di considerare la particella secondo modelli concreti ha portato a

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    considerare come fondamentali propriet quali il momento magnetico orbitale e quello intrinseco,

    entrambi proporzionali ai rispettivi momenti angolari. L'emergere nei risultati pratici per la

    quantificazione di queste grandezze di contrasti con le soluzioni teoriche hanno portato

    all'introduzione di modifiche formali, grazie alle quali stato possibile predire con una precisione

    mai raggiunta prima ci che stato in seguito confermato dalle evidenze sperimentali. Grazie ad

    elementi acquisiti nel corso dell'anno scolastico si potuto indirizzarsi all'analisi dei due momenti

    magnetici dell'elettrone, con un approccio per non specialistico, visto l'enorme complessit degli

    argomenti trattati che richiedono conoscenze a livello avanzato. Sono presenti nella trattazione

    accenni a problemi e aree di indagine riportati per completezza ma non approfondite, essendo tra

    l'altro estranee al programma.

    Nel campo dell'astronomia, lo studio della gravit,