L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

31

description

 

Transcript of L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Page 1: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 2: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Coordinamento editorialeLeandro del Giudice

Cura graficaAnna Bartoli

In copertinafotografia di Rita VitaFinzi

Santiago Calatrava, Città delle arti e delle Scienze, Valencia, 2012

ISBN 978-88-8103-827-5

© 2014 Edizioni DiabasisDiaroads srl - Vicolo del Vescovado, 12 - 43121 Parma Italia

telefono 0039 0521 207547www.diabasis.it

Page 3: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formicheScelte interconnesse

Maura Franchi Augusto Schianchi

Page 4: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 5: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Indice

9

19

39

49

61

73

83

103

119

133

147

167

181

191

197

Introduzione

La scelta: un processo non solo un atto

L'imprenscindibile ruolo delle emozioni

Desideri e attese di gratificazione

L'esigenza di semplificare

Il rimpianto per le cattive scelte

Percezioni e informazioni: una questione di senso

La scelta dell’identità: quando in gioco siamo noi

Scegliere in condizioni di rischio

Scegliere sotto lo sguardo degli altri

Il piacere caldo dei buoni sentimenti

Il nudging nel tempo delle App

Le scelte dell’oceano nella Big Data

Conclusioni

Bibliografia

Page 6: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

A Riccardo e MatildeA Gioianativi digitali

Page 7: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Il desiderio più diffuso è quello di disporre di un palcoscenico

Paolo Virzì

Page 8: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 9: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

IntroduzIone

La causa prossima della caduta del Muro di Berlino

fu una combinazione di scambio

fra desiderio e realtà e di voci immotivate

(che si diffusero con la velocità di un incendio incontrollato)

originate da tale illusione.

Gerd Gigerenzer

Una formica, presa singolarmente, è infinitamente meno intelligente di un essere umano. Eppure un gruppo di formiche forma un’entità intelligente, tanto da darci lezioni sul traffico. Gli sciami assumono decisioni in modo più veloce, anzi, secondo alcune ricerche che intersecano il campo della neurobiologia e quello dell’intelligenza artificiale, le colonie di insetti offrono elementi di com-prensione del meccanismo che consente ai neuroni di concorrere ad un risultato, come percepire un suono o un’immagine.

Il funzionamento delle colonie di formiche e quello dei neuroni cerebrali presenterebbero alcune analogie. Formiche e neuroni hanno in comune il fatto che l’intelligenza emergente dall’insieme è maggiore di quella dei singoli com-ponenti. In entrambi i sistemi le singole parti, gli insetti e i neuroni lavorano insieme per assumere una decisione.

Scegliere una casa è la decisione più complicata per una colonia di formiche. Quando un nido è stato danneggiato o sovraffollato, formiche esploratrici co-minciano la ricerca di un nuovo luogo dove costruire il nido, facendo valutazioni indipendenti di punti diversi e riferendo alla colonia. Una decisione è effettuata quando il “quorum” è raggiunto, quando un certo numero di formiche trovano l'accordo su una posizione1. Le decisioni, sia nel cervello, sia per le colonie di formiche, sembrano basate su soglie che possono essere regolate in relazione alla velocità o alla precisione.

Qualcosa di analogo sta succedendo per gli individui nel tempo della perpe-tua connessione? Internet è in grado di stimolare la nostra intelligenza di formi-che in grado di scambiare informazioni per compiere scelte migliori?

1. E. Lindart, Ans and Newrons, «SeedMagazine.com», July 26, 2014.

Page 10: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi10

Viviamo immersi nel web e nei social media e scegliamo spinti da molteplici stimoli; le numerose applicazioni delle tecnologie influenzano le condotte di vita, le scelte relative alla salute e al benessere, indirizzano gran parte delle no-stre decisioni. Il web cambia lo scenario della scelta attraverso un inestricabile sistema di influenze. Non ci riferiamo soltanto alle influenze che gli individui ricevono ed esercitano attraverso le conversazioni e all’imponente diluvio di informazioni sotto i quali siamo sommersi. Vi è assai di più: offriamo i nostri dati in cambio di servizi e contribuiamo a creare enormi archivi digitali.

Nel digitale abbiamo riversato una grande quantità di abilità, ad esempio la capacità di memorizzare, immagazzinare, trattenere e utilizzare la conoscenza. Poiché il cervello è dotato di plasticità e, quindi, in continuo adattamento all’am-biente, è facile immaginare che il nuovo contesto tecnologico non lascerà inalte-rato il nostro modo di vedere e vivere il mondo. La nostra capacità di ricordare si riduce sensibilmente, mentre si ampia l’accesso alle informazioni.

Si tratta di informazioni che in larga parte derivano da scelte compiute da altri. La scienza dei Big Data elabora con sofisticati modelli l’insieme delle tracce che lasciamo ogni giorno nella rete: le informazioni archiviate hanno un valore immenso e le applicazioni commerciali sono già numerose. Lavoro, consumi, sentimenti, salute, uso del tempo: ogni ambito quotidiano entra nel complesso insieme di scambi e di informazioni che diamo su di noi cercando notizie, clic-cando materiali ed esprimendo le più disparate preferenze.

La grande mole di informazioni non ci mette al riparo dalla difficoltà di sce-gliere. Mentre si estende la libertà di scelta ad ogni sfera della vita, cresce la paura di sbagliare. E allora? Se non possiamo contare sulla nostra – spesso limitata – capacità di calcolo e di previsione, né possiamo affidarci al caso, alle abitudini, ci affidiamo alle scelte compiute dagli altri.Come cercheremo di argomentare, Internet cambia lo scenario in cui affrontiamo i piccoli e grandi quesiti della no-stra vita. Internet ha creato un ecosistema dell’informazione che ha un impatto sulla civiltà umana forse ancora più rilevante di quello della stampa.

Numerose le domande suscitate. Internet ci rende liberi o ci opprime, ci arricchisce o ci rende stupidi? Nell’universo digitale saremo ignoranti o colti, felici, infelici, soli o pieni di amici? Ciascuna di queste tesi è stata sostenuta dal dibattito recente sulle implicazioni della rete. Troppo facile ridurre le ambiva-lenze affermando che, come sempre, il problema sta nell’uso che ne faremo.

Spesso un sentimento di minaccia pervade la discussione, a partire dai titoli delle pubblicazioni. La rete ci rende stupidi, afferma Nicholas Carr, a significare

Page 11: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 11

i rischi di semplificazione e di appiattimento che derivano da una superficiale e continua esplorazione della rete2. Ogni giorno navighiamo nel web, passando da un sito all’altro, a caccia di notizie, documenti, video; controlliamo la nostra casella di posta elettronica, inviamo SmS e non dimentichiamo di inseguire emo-zioni sui social network più alla moda. La rete rende più rapido il lavoro e più sti-molante il tempo libero ma, mentre usiamo a piene mani i suoi vantaggi, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Abituati a scorrere freneticamente dati tratti dalle fonti più disparate, siamo diventati tut-ti superficiali? Che ci piaccia o no, la rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza, arrivando a plasmare la nostra stessa attività cerebrale. Carr invita a riflettere su come l’uso distratto di innumerevoli frammenti di informazione finisca per farci perdere la capacità di concentrazione e ragionamento.

Sul versante opposto, Howard Rheingold argomenta che la rete è in grado di produrre intelligenza collettiva3. Le competenze essenziali che la rete sviluppa non ci serviranno solo per non farci sommergere dal diluvio di informazioni, ma ci aiuteranno a sviluppare tutto il potenziale dell’intelligenza collettiva. Nell’al-fabetizzazione digitale sono in gioco conseguenze sociali e personali assai più rilevanti che non il semplice arricchimento individuale. La tesi è che metten-do insieme i singoli sforzi, è possibile costruire una società più seria, attenta e responsabile: innumerevoli piccoli gesti, come pubblicare una pagina web o condividere un link, se uniti fra loro, possono tradursi in un patrimonio di beni comuni che migliora tutti. La conclusione di Rheingold è che l’uso consapevole del web può renderci davvero più intelligenti.

Come sono influenzate, quindi, le scelte nel tempo della connettività?Il libro racconta la complessità della scelta in uno scenario in costante muta-

mento. La difficoltà di valutare le alternative in gioco e il senso di inquietudine che ne deriva accompagnano un numero crescente di situazioni nella vita quotidiana.

La sensazione di incertezza si acutizza in una fase in cui le risorse sono scarse e il danno derivato da una scelta sbagliata è avvertito come più grave. Mentre si moltiplicano i manuali che ci propongono istruzioni di vario tipo per decidere, ci rendiamo conto che non esistono manuali per fronteggiare l’incertezza.

Il libro si propone di fare emergere le molteplici ragioni che influenzano le

2. N. Carr, La rete ci rende stupidi, Raffaello Cortina, Milano 2010.

3. H. Reighnold, Perché la rete ci rende intelligenti, Raffaello Cortina, Milano 2013.

Page 12: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi12

nostre scelte, indagando con un approccio multidisciplinare e con uno sguardo aperto alla ricerca, il peso di desideri, emozioni, sentimenti, relazioni, immagini sociali, identità e mettendoli in relazione ai mutamenti indotti dalle tecnologie.

Spesso non sappiamo motivare a noi stessi perché preferiamo un’alternativa ad un’altra: le ragioni delle nostre decisioni restano in gran parte oscure alla no-stra consapevolezza. Scegliamo spinti dalla ricerca di gratificazioni, mettiamo in atto strategie di semplificazione, cerchiamo di imparare dai nostri errori e dalle cattive scelte, ci sentiamo meglio se le nostre scelte assecondano sentimenti etici, tentiamo di fronteggiare l’incertezza comunicando con gli altri e modellando le nostre decisioni sulle loro. In ultima istanza, le nostre scelte rispondono all’o-biettivo più importante, quello di costruire la nostra identità.

Ogni giorno siamo obbligati a fare scelte, più o meno importanti e impegna-tive. Ciò vale per le piccole cose, come il gusto di un gelato, o per le più rilevanti, come il tipo di corso di studi o di lavoro. La questione della scelta consuma nella vita di ognuno una grande parte di energie. Non rinunciamo a scegliere e nello stesso tempo cerchiamo di non farlo, mantenendo aperto il più gran numero di opzioni possibili. Non amiamo rinunciare e tendiamo ad aggiungere, non a selezionare, alternative. Il problema della scelta oscilla tra l’attrazione per l’ab-bondanza e l’incertezza suscitata dalla stessa.

Il tempo del web ha esasperato l’abbondanza di opzioni e ha moltiplicato i paradossi della scelta. Lo spazio della rete è popolato da un’illimitata arena di beni virtuali e di informazioni. La tecnologia cambia lo scenario delle nostre scelte ben più di quanto siamo disposti ad ammettere, innanzitutto perché il nostro rapporto con la tecnologia ha già oltrepassato la soglia puramente stru-mentale per entrare nella sfera esistenziale.

I processi di scelta sono l’esito di complesse influenze la cui comprensione richiede un orizzonte multidisciplinare in grado di ampliare le teorie della scel-ta, esplorando le risposte emerse dagli studi di economia comportamentale, di psicologia economica e dalle neuroscienze4. Ma anche queste strade, pure im-portanti, ci sono sembrate insufficienti.

Questo libro nasce dall’esigenza di ripercorrere il tema della scelta alla luce del nuovo scenario del web e sulla base di due premesse. La prima è che, per com-

4. M. Franchi, A. Schianchi, Scelte economiche e neuroscienze, Carocci, Roma 2009, M.Franchi, A. Schianchi, Scegliere nel tempo di Facebook, Carocci, Roma 2011.

Page 13: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 13

prendere le scelte, occorre adottare una prospettiva relazionale. Il fenomeno del-le tecnologie della comunicazione ha esasperato l’attenzione alle diverse manife-stazioni delle connessione, ma ne ha, in un certo senso, banalizzato il significato. Emergono, invece, nuove linee di ricerca sull’importanza delle relazioni nelle nostre scelte. In particolare, le neuroscienze focalizzano l’attenzione sulla im-portanza delle azioni altrui per stimolare le nostre, indicando il ruolo cruciale della vista. Da un altro versante, gli algoritmi che studiano la propagazione dei messaggi nelle reti, pongono l’accento sulla tipologia delle relazioni per predire la probabilità della diffusione. Su questi temi torneremo.

La seconda premessa è che non esistono facili istruzioni per una scelta “per-fetta”. Non proponiamo l’ennesimo manuale di istruzioni per l’uso. Del resto, quale è la scelta giusta? È possibile contrastare i fattori “di disturbo” che influen-zano le nostre decisioni? Queste le domande di una serie infinita di volumi che propongono di aiutarci ad arrivare là dove vogliamo. In realtà le scelte della vita quotidiana hanno poco a che fare con i calcoli.

Le emozioni legate alle scelte sono tante, complesse e, per lo più, contraddit-torie tra loro. Ad esempio, desideriamo fare la scelta più conveniente per noi, ma ci chiediamo quale tipo di scelta farebbero gli altri al nostro posto; abbiamo la sensazione che non vi sia nessuno a cui delegare le decisioni, ci pare che ciò potrebbe alleggerire la nostra esistenza e, nel contempo, abbiamo il timore di non fare una scelta libera perché altri potrebbero influenzarla, persino a nostra insaputa.

Nella vita quotidiana assumiamo spesso decisioni difficili che hanno conse-guenze impegnative e i cui esiti non sono completamente prevedibili. Neppure il ricorso agli esperti scioglie i dubbi: pensiamo agli investimenti, alla carriera, alla salute, alle relazioni sentimentali. Le teorie della scelta non sono in grado di offrire grande supporto per ridurre l’incertezza che, inevitabilmente, accompa-gna la nostra vita.

Intanto, il web ha cambiato in modo radicale lo scenario: siamo continuamen-te impegnati a raccontare agli altri le scelte compiute, argomentandole intanto, in primo luogo, a noi stessi. Raccontando le nostre esperienze, troviamo a queste un senso. Attraverso le scelte compiute esprimiamo la nostra identità, comuni-chiamo agli altri chi siamo, ci identifichiamo e ci differenziamo al tempo stesso.

Quando scegliamo, ci costruiamo sempre un mondo possibile. Con il web questo mondo è dilatato e ci pone di fronte una sterminata possibilità di modelli e di materiali per costruire immagini di futuro. Howard Gardner vede nel cam-

Page 14: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi14

biamento degli orizzonti dell’immaginazione un punto chiave del mutamento indotto dalle tecnologie della comunicazione.5.

Immaginazione, appunto. Ma che cosa ha a che fare con le informazioni que-sta sterminata mole di dati di fronte alla quale ci troviamo? La nostra mente ha limiti nella capacità di padroneggiare le informazioni. Non abbiamo risorse mentali infinite, ad esempio non possiamo potenziare la nostra attenzione a pia-cere, non possiamo eliminare gli errori di valutazione. Tutto ciò è noto.

La tecnologia crea l’illusione di una vita mentale ordinata e organizzata sui milioni di piccole tracce lasciate dalla nostra presenza on line. Non abbiamo giornate allungabili per fare posto alle svariate ore di condivisioni di video di gatti che dipingono e di citazioni di seconda mano. Il tempo è scarso, anche se lo ottimizziamo (o ci illudiamo di farlo) rispondendo alle mail in treno o in un parco, o mentre visitiamo un museo .

Continuiamo a scegliere all’interno di un insieme di credenze. Anche se non ne siamo sempre consapevoli, i sentimenti che permeano lo spirito del tempo in cui viviamo delimitano la cornice del nostro desiderare. La cultura crea un dispositivo che forma un linguaggio comune e offre agli individui riferimenti, schemi di comportamento e categorie per interpretare gli accadimenti.

Decidiamo, per lo più, sulla base dei sentimenti, spesso il ragionamento non è che un modo per argomentare le tesi a sostegno delle scelte compiute e per allontanare i dubbi. Soprattutto, non siamo mai soli.

Le nostre scelte sono influenzate da credenze all’interno delle quali formu-liamo i nostri giudizi di valore. Le credenze sono gli utensili con cui ordiniamo il mondo, le categorie che usiamo per leggere i fatti, per contenere, appunto, una parte della realtà, escludendone un’altra parte. Per questo difficilmente le abbandoniamo, anche contro la più chiara evidenza empirica. Per questo, se qualcuno o qualcosa le mette in discussione e ci impone di riconsiderarle sentia-mo di perdere ogni riferimento.

Comprendiamo così due cose fondamentali. La prima è che le emozioni han-no spesso la meglio. I nostri sistemi di valore non possono essere collocati solo nella sfera cognitiva e razionale. La seconda è che la cultura all’interno della quale ci muoviamo e le norme che assumiamo a riferimento del nostro ragionare,

5. H. Gardner, K. Davis, Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale, Feltrinelli, Milano 2014.

Page 15: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 15

orientano le scelte. Un complesso insieme di influenze alimenta l’orizzonte di significati simbolici e di valore che stimolano e giustificano le scelte compiute. Le credenze rischiano di intrappolarci, ma non possiamo fare a meno di costruirle e ricostruirle, perché sono le categorie con cui giudichiamo i fatti, classifichiamo le priorità, scegliamo i corsi di vita. Contrariamente a quanto riteniamo, le creden-ze non sono “forme della ragione”, non attengono soltanto ai costrutti cognitivi, ma soprattutto alle passioni. Sono le passioni che le alimentano.

Le credenze sostengono la nostra identità. Tuttavia, sono plasmate dal-le relazioni in cui siamo inseriti, alimentate dai significati che attribuiamo ai diversi aspetti della vita. Anche le nostre preferenze – che consideriamo così personali – attengono alla sfera dei fatti sociali. Lo vediamo nei comporta-menti di consumo, allorché cerchiamo di spiegare perché certi beni divengano improvvisamente indispensabili, mentre altri cessano di essere desiderabili e sono abbandonati.

Il linguaggio dà voce a questo insieme di elementi, li interpreta e conferisce loro una forma in grado di comunicarli. Nel tempo delle reti, il linguaggio ac-quista una nuova e straordinaria importanza, si trasforma, si adatta e si allarga a inglobare altri linguaggi: iconici, fotografici, artistici, musicali. Siamo immersi in linguaggi fatti di parole e di immagini, i messaggi dei brand esprimono l’ibrido contenuto di informazioni, emozioni e simboli, diventano evocazioni di mondi possibili: le storie sono la forma del nuovo linguaggio che attraversa la comuni-cazione, da quella giornalistica a quella della pubblicità.

Vi è una spiegazione in tutto ciò, ben oltre la fortuna associata all’uso diffuso del termine storytelling. Le nostre scelte sono l’esito delle idee che ci formiamo del mondo, dei fatti e di noi stessi. Sono espressione della nostra identità. Ed è di noi che amiamo parlare, o di altri come noi, che fungono da modelli di identità a cui possiamo attingere.

Un altro aspetto merita di entrare a comporre il discorso sulla scelta. Lo scenario attuale delle reti rende ancora più evidente la centralità delle relazioni. Tema, peraltro, assunto anche dalla ricerca economica più recente, insieme a quello dell’identità. Con il web le relazioni si densificano, producendo fenomeni di contagio imitativo inimmaginabili con i media tradizionali e diventano, con i Big Data, strumento di previsione.

Il web ha cambiato l’acqua in cui nuotiamo. Ben oltre l’uso che ne facciamo, il web introduce cambiamenti radicali nell’informazione, come nella nostra vita quo-tidiana, nella percezione dell’intimità, dello spazio privato come di quello pubblico.

Page 16: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi16

Da qui l’idea di riproporre una riflessione sul tema della scelta, cambiando la prospettiva di analisi e mettendo l’accento sui mutamenti introdotti dal web. Una grande quantità di manuali per le “buone decisioni” sono l’espressione della cultura che ha segnato gli ultimi decenni del secolo scorso. Una cultura segnata dall’illusione del controllo e per lo più chiusa dentro un approccio disci-plinare e un orientamento pragmatico. Crediamo, piuttosto, che sia necessario connettere i molti diversi e imprescindibili contributi disciplinari, superando l’idea che sia possibile proporre manuali con le “istruzioni per la scelta giusta”.

Alcuni filoni di ricerca sono intervenuti a rendere più ricca la cassetta degli attrezzi mentre il web, come si è detto, ha rapidamente cambiato lo scenario. Così è, ad esempio, per la linea di ricerca sulle analogie tra meccanismi di scelta dei cosiddetti sciami intelligenti e meccanismi di funzionamento neuronale6.

Per quanto riguarda gli strumenti, le ricerche delle neuroscienze hanno con-sentito di mettere alcuni punti fermi nella lettura delle dinamiche della scelta. Diversi elementi possono essere considerati acquisiti: le scelte sono mosse dalla ricerca di gratificazione; le decisioni comportano sempre un apprendimento di qualche tipo: anche le esperienze negative entrano a correggerle; la memoria delle esperienze precedenti entra in gioco anche quando il ricordo non è consa-pevole; non si decide senza emozioni; il comportamento altrui rappresenta un aspetto cruciale della nostra lettura del contesto e dei valori che assegniamo alle opzioni in gioco.

Recenti acquisizioni segnalano un’interessante convergenza interpretativa tra diverse discipline. Ad esempio, il tema assunto dall’economia come criterio fondante della scelta – la massimizzazione dell’utilità – trova un concetto simile nel meccanismo fisiologico della gratificazione, alla base del comportamento umano (e anche animale). Analogamente, l’avversione al rischio sembra, in un certo senso, inscritta nel nostro cervello, in continuità con una serie di acquisi-zioni della psicologia cognitiva. E ancora, i meccanismi dell’empatia, conferma-no la natura relazionale dei comportamenti e l’assoluta importanza delle inte-razioni sociali, importanza assunta dalla sociologia fin dall’origine. Insomma, l’ibridazione sembra il tratto indispensabile della conoscenza nel tempo presen-te. Così è ad esempio per la linea di ricerca sulle analogie tra meccanismi di scelta

6. J. Marshall, N. Franks, Colony-level cognition, «Current Biology», Vol. 19 (10), 05.2009, p. 395-396.

Page 17: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 17

dei cosiddetti sciami intelligenti e I meccanismi di funzionamento neuronale.I capitoli che seguono delineano un percorso che si snoda su aspetti cruciali

del tema della scelta: l’imprescindibile ruolo delle emozioni, il paradosso della scelta e le strategie di semplificazione, la paura del rischio e i tentativi di fronteg-giare l’incertezza, l’importanza della gratificazione come molla alla base di ogni scelta, il rischio del rammarico e il valore dell’apprendimento ad esso associato, l’influenza delle informazioni e le distorsioni a cui esse sono inevitabilmente sog-gette; l’influenza delle reti e il peculiare carattere imitativo che queste mettono in evidenza, la relazione tra scelta e costruzione dell’identità, tema che appare sem-pre più cruciale nel nostro tempo; le scelte etiche e quelle basate sui sentimenti, che indicano come oggi il riferimento ai valori costituisca un ancoraggio impor-tante delle scelte; infine l’emergente tema del nudging, vale a dire l’idea che sia possibile influenzare le scelte individuali per indurre comportamenti “virtuosi”. Si profila all’orizzonte un’altra declinazione del mito della scelta giusta? Siamo di fronte ad un’ulteriore illusione di semplificare la complessità sottintesa all’a-gire umano? La proliferazione delle App spinge gli individui a scorciatoie e a comportamenti passivi?

Il messaggio del libro è che le scelte sono una faccenda complessa, che chia-ma in causa una quantità di fattori e di circostanze e si svolge in uno scenario per definizione incerto. Le scienze del comportamento e della mente hanno tentato di indagarle, illuminando lati oscuri. Il web apre un orizzonte nuovo che ha riflessi molto concreti sulla vita di ognuno, come sul mercato. Pensiamo alla possibilità di influenza politica, alla costruzione e diffusione di credenze, spesso infondate, sulla salute e l’alimentazione, all’influenza delle conversazioni sulla reputazione dei brand.

La scelta continua ad essere oggetto affascinante di studio, su cui le tecnologie aprono nuove frontiere di ricerca, sollecitando una domanda di fondo: le tracce dei miliardi di scelte che vengono compiute ogni giorno in rete saranno in grado di proporre un’intelligenza collettiva che superi i limiti di quella individuale?

Page 18: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 19: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Bibliografia

J. Abric, Rappresentazioni sociali, il Mulino, Bologna 1989. A. Alesina, P. Giuliano, Preferences for redistribution, «Working Paper 14825,

National Bureau of Economic Research», Cambridge (Ma)1998.R. Allison, K. Uhl, Influence of Beer Brand identification on taste perception,

«Journal of Marketing Research», 1, 1964, pp. 36-39.D. Ariely, Prevedibilmente irrazionale. Le forze nascoste che influenzano le nostre

decisioni, Rizzoli, Milano 2008.S. Bandes, J. Salerno, Emotion, Proof and Prejudice: The Cognitive Science of

Gruesome Photos and Victim Impact Statements, «Arizona State Law Journal», Vol. 46, 2014.

M. Bauerlein, The Dumbest Generation: How the Digital Age Stupefies Young Americans and Jeopardizes Our Future (Or, Don’t Trust Anyone Under 30), Tarcher/Penguin, New York 2009.

Z. Bauman, Lo sciame inquieto dei consumatori, Erikson, Trento 2007.Z. Bauman, Intervista sull’identità, Laterza, Bari-Roma 2003.T. Baumgartner et al., Oxytocin Shapes the Neural Circuitry of Trust and Trust

Adaptation in Umans, «Neuron», 04, 09, 2008. A. Bechara et al., Emotion, decision making and the orbitofrontal cortex, in

«Cerebral Cortex», Oxford 10/03/2000, pp. 295-307.U. Beck, La società del rischio, Carocci, Roma 1990.D. Bell, Regret in decision making under uncertainty, in «Operations Research»,

Cambridge (Ma), 30, 1982, pp. 961-981.E. Bellone, Qualcosa, là fuori, Codice edizioni, Milano 2011.P.L. Berger, T. Luckman, La realtà come costruzione sociale, il Mulino, Bologna 1969.P.L.Berger, T. Luckman, Lo smarrimento dell’uomo moderno, il Mulino, Bologna

2010.E. Boncinelli, Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la coscienza, Longanesi,

Milano 2010. E. Boncinelli, Siamo liberi perché siamo più forti dei nostri geni (grazie all’azione del

caso), «La Lettura − Corriere della Sera», 10 agosto 2014.

Page 20: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi198

L. Borodistky, How Language Shapes Thought, «Scientific American», ccciv, Jan. 2011, pp. 62-65.

R. Boudon, Azione sociale, Enciclopedia delle scienze sociali,Treccani, Roma 1991.R. Boudon, Elogio del senso comune, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008.P. Bourdieu, La distinzione. Critica sociale del gusto, il Mulino, Bologna 2001.J. R. Brown et al., Decision complexity as a Barrier to Annuitization, «cesr Working

paper series», 004-2013.J. Bruner, La costruzione narrativa della “realtà”, M. Ammanniti, D.N. Stern (a cura

di), Rappresentazioni e narrazioni, Laterza, Bari 1991, pp.17-38. C. Camerer, La neuroeconomia, Ed. Il Sole 24Ore, Milano 2008.C. Camerer, G.Lowenstein, D.Prelec, Neuroeconomia. Ovvero come le neuroscienze

possono dare nuova forma all’economia, «Sistemi intelligenti», 3-2004, pp. 377-416. N. Camille et al., The Involvement of Orbitofrontal Cortex in the Experience of

Regret, «Science», vol. 304, 21, May 2004, pp. 1167-1170.N. Canessa, Emozione, cognizione e lobo frontale: lo strano caso di Phineas Gage,

in N. Canessa et al., Learning from other people’s experience: a neuroimaging study of decisional interactive-learning, in «Neuroimage», 55, 1, 2011, pp. 353-362.

N. Canessa et al., Understanding Others’ Regret: a fMRI study, in «PLOS One», 4,10, 2009, p. 7402.

N. Carr, La rete ci rende stupidi, Raffaello Cortina, Milano 2011.D. Casasanto et al., When left is “right”: motor fluency shapes abstract concepts,

«Psychological Science», xxii 2011, pp. 419-422.M. Castells, La nascita della società in rete, Ube Paperback, Milano 2008.U. Castiello et. al., Wired to be social: The ontogeny of human interaction, «PLOS

ONE», 10, 10, 2010.J. Cohen, The vulcanization of the human brain: A neural perspective on interactions

between cognition and emotion, in «Journal of Economic Perspectives», 19 -2005, pp. 3-24.

S. Consolvo et al., Activity sensing in the wild: a field trial of ubifit garden, in Proceedings of the Sigchi Conference on Human Factors in Computing Systems, Acm, New York 2008.

G. Coricelli et al., Regret and Its Avoidence. A Neuroimaging Study of Choice Behavior, “Nature neuroscience”, vol. 8, n. 6, sept 2005, pp. 1255-62.

D. Costa, M. Kahn, Energy Conservation “Nudges” and Environmentalist Ideology: Evidence from a Randomized Residential Electricity Field Experiment, «NBER Working Paper», Apr. 2010.

A. Damasio, L’errore di Cartesio, Adelphi, Milano 1995.A. Damasio, Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti, cervello, Adelphi,

Milano 2003.D. Ariely, Prevedibilmente irrazionale, Rizzoli, Milano 2008.

Page 21: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 199

L. D. McFadden, The New Science of Pleasure, «NBER Working Paper», Jan. 2013.D. Di Salvo, Cosa rende felice il tuo cervello, Bollati Boringhieri, Torino 2013.W. Doise, Le rappresentazioni sociali, Liguori, Napoli 1992.C. Duhigg, La dittatura delle abitudini, Corbaccio, Milano 2012.A. Edwards, Presenting risk information. A review on effect of framing and other

manipulations on patient outcomes, «Journal of Health Communication», 6, 2001, pp. 61-82.

J. Elster, Sensazioni forti. Emozioni, razionalità e dipendenza, il Mulino, Bologna 2001.J. Elster, La spiegazione del comportamento sociale, il Mulino, Bologna 2010.L. Festinger, Teoria della dissonanza cognitiva, FrancoAngeli, Milano 1997.B. J. Fogg, Tecnologia della persuasione. Introduzione alla captologia, l’uso della

tecnologia per influenzare le idee e il comportamento, Apogeo, Milano 2005.J. C. Font, F. Cowell, Social Identity and redistributive Preferences: A Survey,

«CESifo Working Paper», Oct. 2012.M. Franchi, Food choice: beyond the chemical content, «International Journal of

Food Sciences and Nutrition», pp. 17-28, xx-2011.M. Franchi, A. Schianchi, Scelte economiche e neuroscienze. Razionalità, emozioni,

relazioni, Carocci, Roma 2009.M. Franchi, A. Schianchi, Scegliere nel tempo di Facebook. Come i Social Network

influenzano le nostre preferenze, Carocci, Roma 2011.M. Gaggi, Meno lavoro (e gioco) nell’era digitale, «Corriere della Sera», p. 59, 2013.V. Gallese, Neuroscienze e fenomenologia, xxi Secolo, Treccani, Roma 2009.H. Gardner, K. Davis, Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo

digitale, Feltrinelli, Milano 2014.A. Gargani, Inquietudine, Grandi Filosofi Italiani, Una mappa dei sentimenti, Edi-

zioni biblioteca dell’immagine, Pordenone 2009, pp. 59-80.A. Giddens, Le conseguenze della modernità. Fiducia e rischio, sicurezza e pericolo,

il Mulino, Bologna 1994.G. Gigerenzer, Decisioni intuitive, Quando si decide senza pensarci troppo,

Raffaello Cortina, Milano 2009.M. Giovagnoli, Transmedia Storytelling e Comunicazione, Apogeo, Milano 2013.R. Girard, Il risentimento. Lo scacco del desiderio nell’uomo contemporaneo,

Raffaello Cortina, Milano 1999.P. W. Glimcher, Decisions, Uncertainty, and the Brain, The mit Press, Cambridge

(Ma), 2003.E. Goffman, La vita quotidiana come rappresentazione, il Mulino, Bologna1969.E. Goffman, Modelli di interazione, il Mulino, Bologna 1971. M. Granovetter, The Strength of Weak Ties, «The American Journal of Sociology»,

vol.78, 6, May, 1973, pp. 1360-1380.J. Haidt, Menti tribali, Codice edizioni, Torino 2013.

Page 22: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi200

J. Haidt, Perché ci dividiamo? «Il Sole 24Ore», 6 ottobre 2013.J. Haidt et al., Above and below left-right: Ideological narratives and moral

foundations. «Psychological Inquiry», pp.110-119, 20-2009.J. T. Hallinan, Il metodo antierrore, Newton Compton, Roma 2011.T. Harford, Big data: are we making a big mistake?, «Financial Times», 28 March 2014.F. Heider, M. Simmel, An experimental study of apparent behavior, «American

Journal of Psychology», 57-1944, pp. 243-259.W.D. Hoyer, S.P. Brown, Effects of brand awareness on choice for a common, repeat-

purchaise product, «Journal of Consumer Research», 17-1990, pp. 141-148.D. Hubbard, How to Measure Anything: Finding the Value of Intangibles in

Business, John Wiley & Sons, New Jersey 2007.W. B. Irvine, Del desiderio, Donzelli, Roma 2006.Istat (2013), Progetto BES, Benessere Equo sostenibile, www.misuredelbenessere.itS. Iyengar, The art of choosing, Twelve, New York 2010. H. Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, Milano 2007.N. Jurgenson, La verità è un falso. Facebook e Twitter sono un gioco di seduzioni.

Come la vita, «La Lettura», 16 sett 2012.D. Kahneman, P. Slovic, A. Tversky (eds.), Judgement under Uncertainty: Euristic

and Biases, Cambridge University Press, Cambridge1982.D. Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori, Milano 2012.D. Kahneman, A. Tversky, On the Psychology of Prediction, in «Psycological

Review», 80-1973, pp 237-251.D. Kahneman, A. Tversky A., Prospect theory: an analysis of decision undernrisk,

in «Econometrica», 47-1979, pp. 263-269.D. Kahneman, A. Tversky, Judgment under Uncertainty. Heuristics and Biases,

«Science», 1981.S. M. Kates, The Dynamics of Brand Legitimacy: An Interpretative Study i the Gay

Men’s Community, «Journal of Consumer Research», Sept. 2004, pp. 455-464.G. Katona, Analisi economica del comportamento economico, Etas Compass, Mi-

lano 1964, ed orig. 1951.P. Kenning, H. Plassmann, NeuroEconomics: An Overview from an economic

perspective, «Brain Research Bulletin», 67, 2005, pp. 343-354.A. Khanna, P. Khanna, L’età ibrida. Il potere della tecnologia nella competizione

globale, Codice edizioni, Torino 2013.B. Knutson et al., Neural Predictors of Purchases, «Neuron», Jan. 2007, pp. 147-156.P. Kourilsky, Il manifesto dell’altruismo, Codice edizioni, Torino 2012.P. Labinaz, La razionalità, Carocci, Roma 2013.G. Lakoff, Pensiero politico e scienza della mente, Bruno Mondadori, Milano 2009.A. Lana, L’era delle cose interconnesse, «IlSole24Ore», 3 Novembre 2013.J. Lanier, Tu non sei un gadget, Mondadori, Milano 2010.

Page 23: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 201

D. Le Breton, Il sapore del mondo. Un’antropologia dei sensi, Raffaello Cortina, Milano 2006.

«Le Scienze», La scelta più generosa è quella più impulsiva, Set. 2012. P. Legrenzi, Miseria e scarsità, «La Repubblica», Ott. 2013.J. Lehrer, Proust era un neuroscienziato, Codice edizioni, Torino 2010.J. Lehrer, Come decidiamo, Codice edizioni, Torino 2009.B. Libet, Il tempo della mente, Raffaello Cortina, Milano 2007.M. McLuhan, La galassia Guttenberg. Nascita dell’uomo tipografico, Armando,

Roma1976E. M. Liu, J. Meng, J. Tao Yi Wang, Confucianism and Preferences: Evidence from

Lab Experiments in Taiwan and China, «NBER Working Paper», Nov. 2013.G. Lugli, Troppa scelta, Apogeo, Milano 2012.E. Mach, L’evoluzione della scienza. Nove lezioni popolari, M. Debernardi (a cura

di), Edizioni Melquiades, Milano 2010, ed. or. 1883.M. Malvaldi, D. Leporini, Capra e calcoli. L’eterna lotta tra gli algoritmi e il caos,

Laterza, Bari- Roma 2014.F. Manjoo, The Future of Facebook May Not Say Facebook, «New York Times»,

Apr. 16-2014.M. Marzano, Avere fiducia, A. Mondadori, Milano 2014.A. Massarenti, Prendere la mira per le riforme, «Il Sole 24Ore», 6 giugno 2010.V. Mayer-Schonberger, Big data, big era, big change!, «Il Sole 24Ore», 3 novembre

2013.M.McCullough, Ambient Commons: Attention in the Age of Embodied

Information,mit Press, Cambridge (Ma) 2013.D. L. McFadden, The new science of pleasure, «NBER Working paper», 2013.R. Montague, Perché l’hai fatto? Come prendiamo le nostre decisioni, Raffaello

Cortina, Milano 2008.S. Moscovici, La fabbrica degli dei, il Mulino, Bologna 1988. S. Moscovici (a cura di), Psicologia Sociale, Borla, Roma 1989.S. Moscovici, Dalle rappresentazioni collettive alle rappresentazioni sociali: elementi per

una storia, in D. Jodelet, Le rappresentazioni sociali, Liguori, Napoli 1992, pp. 77-102.M. Motterlini, Economia emotiva. Che cosa si nasconde dietro i nostri conti quoti-

diani, Rizzoli, Milano 2006.M. Motterlini, Trappole mentali (Cognitive Traps), Rizzoli, Milano 2008.M. Motterlini, F. Guala, Mente, Mercati, Decisioni. Introduzione all’economia

cognitiva e sperimentale, Egea, Milano 2011.M. Motterlini, A. Alemanno, L’Europa come spinta gentile, «Il Sole24Ore», 20

ottobre 2013.S. Mullainathan, E. Shafir E., Scarsity. Why Having Too Little Means So Much,

Times Books, Helston 2013.

Page 24: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi202

R. Nisbett, Il Tao e Aristotele. Perché asiatici e occidentali pensano in modo diverso, Rizzoli, Milano 2007.

M. Nussbaum M., L’intelligenza delle emozioni, il Mulino, Bologna 2004.A. Oliverio, Strategie della scelta. Introduzione alla teoria della decisione, Laterza,

Roma-Bari 2007.A. Oliverio, Prima lezione di neuroscienze, Laterza, Roma-Bari 2008.O. Oullier, Behavioral insights are vital to policy-making, «Nature», Sept. 2013.W. Packard, I persuasori occulti, Einaudi, Torino 1958.S.E. Page, The Difference: How the Power of Diversity Creates Better Groups,

Firms, Schools, and Societies.Princeton University Press, New Jersey 2007.A. Palmonari, Processi simbolici e dinamiche sociali, il Mulino, Bologna1989.M. S. Pardo, D. Patterson, Minds, brain and law, «Science Research Network»

Electronic Paper Collection, 2013.P. K. Pattanaik, Rationality and Context-dependent Preferences, «The Social

Science Research Network», Sept. 2013.M. Piattelli Palmarini, Le scienze cognitive classiche: un panorama, Einaudi, Torino 2008.J. Pontin, Emozioni e sentimenti, «MIT Technology Review», Cambridge (Ma) 7,

08, 2014.A. Prelec, D. Simester, Always Leave Home Without It: A Further Investigation of the

Credit-Card Effect on Willingness to Pay, «Marketing Letters, Vol.12, pp. 5-12, Feb. 2001.J. Prinz, Il bello generato dal cuore, «Il Sole 24Ore», 24 Novembre 2013.M. Proietti, Nelle città giocattolo il divertimento cambia le abitudini. Dalle scale-

piano ai cestini parlanti, «Corriere della sera», 9 febbraio 2010.C. Puto, Adding asymmetrically dominated alternatives: Violations of regularity and

the similarity hypothesis, «Journal of consumer research», 9 Gennaio 1998.H. Rheingold, Perché la rete ci rende intelligenti, Raffaello Cortina, Milano 2013.G. Riva, I nativi digitali. Crescere e apprendere nel mondo dei nuovi media, il

Mulino, Bologna 2014.G. Rizzolati, Neuroni specchio un meccanismo per capire gli altri, in E. Boncinelli,

G. Martino, La scatola delle meraviglie, San Raffaele Editrice, Milano 2008. G. Rizzolatti, C. Sinigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio,

Raffaello Cortina, Milano 2006.G. Rizzolatti, L. Vozza, Nella mente degli altri. Neuroni specchio e comportamento

sociale, Zanichelli, Milano 2007.G. Rizzolatti, Vedo, dunque agisco, «La Lettura − Corriere della Sera», 17 agosto, 2014.F. Rose, Immersi nelle storie, Codice edizioni, Torino 2013.P. Ruijten et al., Unconscious persuasion needs goal-striving: the effect of goal

activation on the persuasive power of subliminal feedback, Proceedings of the 6th International Conference on Persuasive Technology: Persuasive Technology and Design: Enhancing Sustainability and Health, Acm, New York 2008.

Page 25: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

L’intelligenza delle formiche 203

R. Rumiati, Decidere, il Mulino, Bologna 2009.R. Rumiati, E. Rubaltelli, M. Mistri, La psicologia economica, una nuova disciplina

per la comprensione dei fatti economici, in R. Rumiati, E. Rubaltelli, M. Mistri M., Psicologia economica, Carocci, Roma 2008.

R. Salecl, La tirannia della scelta, Laterza, Bari-Roma 2012.A. Sanfey, G. Loewenstein et al., Neuroeconomics: cross-currents in research on

decision-making, in «Trends in Cognitive Sciences», 10-3-2006.A. Sanfey et al., The neural basis of economic decision-making in the Ultimatum

Game, «Science», Jun 13-2003.J. Sassoon, Web Storytelling. Costruire storie di marca nei social media, Franco

Angeli. Milano 2012.W. Satoa, S. Yoshikawab, Spontaneous facial mimicry in response to dynamic facial

expressions Cognition, Vol. 104, Kyoto, July, 2007.P. W. Schultz et al., The Constructive, Destructive, and Reconstructive Power of

Social Norms, «Psychological Science» 2007.P. W. Schultz et al., Predictive Reward Signal of Dopamine Neurons, in «Journal of

Neurophysiology», 80-1998.B. Schwartz, The Paradox of choice: Why More is less, Harper Perennial, New York 2004.E. Serra, Il mondo di internet si commuove per lo spot che parla di generosità, «Cor-

riere della Sera», 23 settembre 2013B. Sheehan, K. Roberts, Loveworks: How the World’s Top Marketers Make Emo-

tional Connections to Win in the Marketplace, PowerHouse Books, New York 2013.C. Shirky, Uno per uno, tutti per tutti: il potere di organizzare senza organizzazione,

Codice edizioni, Torino 2009.H. Simon, Il comportamento amministrativo, il Mulino, Bologna 1958. H. Simon, La ragione nelle vicende umane, il Mulino, Bologna 1984. I. Stanko, La psicologia economica - Elementi di base, Armando Editore, Roma 2013.B. Sterling, The End of Theory. The Data Deluge Makes the Scientific Method Ob-

solete, «Wired», June24, 2008.C. Sunstein, Simpler. The future of Governement, Simon & Schuster, New York 2013.C. Sustein, Going to Extremes: How Like Minds Unite and Divide, Oxford Univer-

sity Press, New York 2011.D. Swaab, Noi siamo il nostro cervello. Come pensiamo, soffriamo e amiamo, Elliot,

Roma 2011.H. Tajfel, Differentiation between social groups: Studies in the psychology of

intergroup relations, Academic Press, Salt Lake City 1978.A. Talamo, F. Roma, La pluralità inevitabile. Identità in gioco nella vita quotidiana,

Apogeo, Milano 2007.D. Talbot, Il neurone del libero arbitrio, «MIT Technology Review», Cambridge

(Ma), 9.08.2014.

Page 26: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Maura Franchi Augusto Schianchi204

D. Talbot, I dati dei telefoni cellulari potrebbero aiutare a prevedere la diffusione dell’ebola, «MIT Technology Review», Cambridge (Ma), 24.08.2014.

R.H. Thaler, C. R. Sunstein, Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità, Feltrinelli, Milano 2009.

S. Turkle, Insieme ma soli, Codice edizioni, Torino 2012.A. Tverski, D. Kahneman, Judgement of and by representativeness, in D. Kahneman,

P. Slovic, A. Tverski (eds.), Judgement under Uncertainty: Heuristics and Biases, Cambridge University Press, Cambridge 1982.

A. Tversky, D. Kahneman, The Framing of Decisions and the Psychology of Choice, «Science New Series», Vol. 211, Jan. 30 1981.

A. Tversky, D. Kahneman, Extesional Versus Intuitive Reasoning: the Conjunction Fallacy in Probability Judgement, in «Psychological Review», 90-1983.

D. Western, La mente politica, il Saggiatore, Milano 2013.M. Zeelenberg, R. Pieters, A theory of regret regulation 1.0., «Journal of Consumer

Psychology», 18-2007.D.J. Zizzo, Between utility and cognition: The neurobiology of relative position,

«Journal of Economic Behavior and Organization», 48-2002.

Page 27: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

Una riflessionesu come le nuove frontiere

della tecnologiainfluenzano le nostre scelte

sulla vita quotidiananel secondo volume

della collana di nuova comunicazione Pandora questo libro viene stampato

nel carattere Simoncini Garamonda cura di PDE Spa

presso lo stabilimento di LegoDigit Srl - Lavis (TN)per conto di Diabasisnell’ottobre dell’anno

duemilaquattordici

Page 28: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 29: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 30: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima
Page 31: L'intelligenza delle formiche scelte interconnesse anteprima

€ 16.00

Continuiamo a pensare alla tecnologia come a uno strumento, ma essa è assai di più, è un ambiente che trasforma il nostro modo di pensare e di decidere, non solo il modo in cui ci informiamo e comunichiamo.Internet cambia lo scenario nel quale affrontiamo i piccoli e grandi quesiti della nostra vita. Le APP hanno preso il posto della nostra razionalità e indirizzano le scelte più personali: salute, benessere, tempo libero, consumi.Come sosteneva Spinoza: è il desiderio che guida le scelte degli individui. Il desiderio più grande oggi è quello di disporre di un palcoscenico in cui raccontare di noi.

Maura FranchiAugusto Schianchi L’intelligenza delle formicheScelte interconnesse

A N A L I S I E S C E N A R I

PANDORACOMUNICAZIONE