L'INTEGRAZIONE SOCIALE SPORTIVA -...

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L'INTEGRAZIONE SOCIALE SPORTIVA Pordenone, 7 ottobre 2017 Sede provinciale CONI

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L'INTEGRAZIONE SOCIALE

SPORTIVAPordenone, 7 ottobre 2017

Sede provinciale CONI

Cos'è l'INTELLIGENZA?Fino agli anni '90: fattore “g”

↓Gerarchia di abilità molteplici

INTELLIGENZA= insieme di tutte le capacità umane che permettono di adattarsi

all’ambiente, apprendere, formulare ragionamenti e

comprendere il pensiero altrui.

Criteri diagnostici

Per il DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, APA 1994) e per l'ICD-10 (International Classification of Diseases, WHO 1992) i criteri diagnostici sono 3:

Funzionamento intellettivo al di sotto della media Importante compromissione del comportamento

adattivo Esordio prima dei 18 anni

Valutazione del funzionamento intellettivo

Scale Wechsler (WAIS-IV, 2013 per adulti dai 16 ai 90, WISC IV, 2012 per bambini dai 6 ai 16 anni, WPPSI III, 2008 per bambini dai 2,6 ai 7,3 anni):

6 sottoscale per le abilità cognitive di natura verbale (informazione, comprensione, ragionamento aritmetico, analogie, memoria di cifre e vocabolario)→ QI VERBALE

5 sottoscale per le abilità cognitive di natura visiva, spaziale e manipolativa (cifrario, completamento di figure, disegno con cubetti, riordinamento di storie figurate e ricostruzione di figure) → QI DI PERFORMANCE

QI TOTALE = media tra i punteggi verbale e di performance

Valutazione del comportamento adattivo

Scala di Maturità Sociale Vineland (o in alternativa ICF-CY):

Intervista semistrutturata rivolta a genitori e caregiver. I 540 item indagano la frequenza dei comportamenti del soggetto nelle aree della

ABILITÀ QUOTIDIANE (come il soggetto mangia, si veste, quali attività domestiche svolge, come usa tempo e denaro)

COMUNICAZIONE (come il soggetto comprende, legge, scrive)

SOCIALIZZAZIONE (interazione con gli altri, tempo libero) ABILITÀ MOTORIE (grossolane, fini)

Evoluzione del concetto di disabilità

• Mondo greco-romano: selezione preventiva• Medioevo: caccia alle streghe• 1600: nascita dei primi manicomi, guarire i folli è un'impresa impossibile• Illuminismo (1700): la persona menomata comincia ad essere vista come

malata, necessita di cure• Seconda Guerra Mondiale: disabili incompatibili con il culto della razza• Dopoguerra (fino agli anni '70): concezioni antropologiche stigmatizzanti

e dispregiative della persona; vengono usati termini come come imbecillità, idiozia, cretinismo, subnormalità,debolezza mentale e più recentemente oligofrenia, frenastenia, insufficienza mentale, e deficienza mentale

• Anni '80/'90: il termine ritardo mentale sostituisce la terminologia precedente; il ritardo mentale è distinto dalla malattia mentale, inteso come disturbo dello sviluppo ed è considerato profondamente connesso e influenzato da fattori sociali e ambientali.

DSM IV (1994)

Si parla di RITARDO MENTALE, collocato assieme ai disturbi di personalità:

• Funzionamento intellettivo generale significativamente al di sotto della media

• Limitazioni nel funzionamento adattivo in almeno 2 aree: comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali, autodeterminazione, ecc...

• Esordio prima dei 18 anni

Ritardo mentale = GENERALE ALTERAZIONE DELLE FUNZIONI MENTALI (tratto assoluto ed invariato della persona)

DSM V (2013)

Si parla di DISABILITÀ INTELLETTIVA (disturbo dello sviluppo intellettivo), collocata nei disturbi del neurosviluppo:

• Deficit delle funzioni intellettive come ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico o dall’esperienza

• Deficit del funzionamento adattivo, cioè mancato raggiungimento degli standard di sviluppo socio-culturali di autonomia e responsabilità sociale che senza supporto limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana

• Esordio durante il periodo di sviluppo

Gradi di gravità

Nel DSM-IV definiti in base ai punteggi di QI: Ritardo mentale lieve: QI 50/55-70 (85% della popolazione) Ritardo mentale moderato: QI 35/40-50/55 (10% della pop.)

Ritardo mentale grave: QI 20/25-35/40 (3-4% della pop.) Ritardo mentale gravissimo: QI<20/25 (1-2% della pop.)

Nel DSM V definiti sulla base del funzionamento adattivo: Disabilità lieve

Disabilità moderata Disabilità grave

Disabilità estrema

Definizione OMS (ICIDH,1980)

Distinzione tra tre concetti principali:• Menomazione (impairment): qualsiasi perdita

o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche. Essa può avere carattere permanente o transitorio. Rappresenta l’esteriorizzazione di uno stato patologico.

Es.:miopia → menomazione visiva

Definizione OMS (ICIDH,1980)• Disabilità (disability): è interpretata come riduzione

parziale o totale della capacità di svolgere un’attività nei tempi e nei modi considerati come normali. Può essere transitoria o permanente, reversibile o irreversibile, progressiva o regressiva. Può essere una conseguenza diretta di una menomazione o una reazione psicologica ad essa.

Es.:miopia → menomazione visiva → difficoltà a leggere e guidare

Definizione OMS (ICIDH,1980)• Handicap: è una condizione di svantaggio

risultante da un danno o da una disabilità, che limita o impedisce lo svolgimento di un ruolo normale in rapporto all’età, al sesso, ai fattori sociali e culturali. È condizione soggetta a cambiamenti, migliorativi o peggiorativi.

Es.: miopia → menomazione visiva → difficoltà a leggere e guidare → ridotta partecipazione

sociale

Handicap e “Handicappato”In conseguenza a questo

tipo di classificazione, una persona veniva considerata “handicappata” in relazione alle barriere che incontrava davanti a sé:

Barriere fisiche Barriere sociali Barriere psicologiche

La Classificazione Internazionale del Funzionamento (ICF, 2001)

22 maggio 2001: l’OMS perviene alla stesura di uno strumento di classificazione innovativo e multidisciplinare: l’ICF

descrizione dello stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti

esistenziali (sociale, familiare, lavorativo)

ICF (OMS, 2001)

Spiega il funzionamento della persona secondo 4 dimensioni:

• CORPO: funzioni e strutture corporee (ex menomazioni)

• ATTIVITÀ: semplici e complesse (ex disabilità)• PARTECIPAZIONE: nei vari ambiti di vita (ex

handicap)• FATTORI CONTESTUALI: caratteristiche

dell’ambiente fisico e sociale; atteggiamenti; valori.

ICF (OMS, 2001) Descrizione non delle persone, ma delle loro situazioni di vita

quotidiana in relazione al loro contesto ambientale Valorizzazione dell’individuo non solo come persona avente

malattie o disabilità, ma come componente unica e da considerare nella sua globalità

Eliminazione dal lessico professionale del termine “handicap” Assunzione di un atteggiamento più postivo (cosa il soggetto

è abile a fare,...) Enfasi data ai livelli di partecipazione come indicatori

dell'importanza attribuita all'integrazione e alla qualità della vita

Nuova definizione di “Disabilità”La DISABILITÀ non viene più

considerata come malattia, disordine o disturbo, ma come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e una serie di fattori personali e ambientali che rappresentano il contesto di riferimento in cui la persona vive ed esprime le proprie capacità (OMS, 2001).

Nuova definizione di “Disabilità”

“Qualunque persona in qualunque momento della vita può avere una condizione di salute che in un

ambiente sfavorevole diventa disabilità”

Nuovi riferimenti: QUALITÀ DELLA VITA

La QUALITÀ DELLA VITA di una persona è definita da 8 domini principali:

1. Sviluppo personale livello e grado di istruzione, abilità personali, comportamento adattivo

2. Autodeterminazione scelte, decisioni, autonomia, controllo personale, obiettivi personali

3. Relazioni interpersonali rete sociale, amicizie, attività sociali, interazioni, relazioni

4. Inclusione sociale integrazione,partecipazione comunitaria, ruoli, sostegni

5. Diritti umani e legali

6. Benessere emozionale salute e sicurezza, esperienze positive, contentezza, autostima

7. Benessere fisico salute, riposo, tempo libero e divertimento

8. Benessere materiale stato economico, impiego, condizione abitativa, proprietà

Nuove prospettive Graduale scomparsa di

ogni tipo di valutazione “in negativo”

Esaltazione dei punti di forza

Aumento delle risorse e del sostegno

Impegno per il raggiungimento di una migliore Qualità della Vita

Legge 104/92

La legge del 5 febbraio 1992 n. 104, più nota come Legge 104/92 è il riferimento legislativo per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con

disabilità. ↓

Diritto alle cure e alla riabilitazione, diritto all’educazione e all’istruzione, diritto al lavoro e all’integrazione lavorativa,

diritto di voto+

Eliminazione delle barriere architettoniche, facilitazione di mobilità e trasporti, agevolazioni fiscali

Per quanto riguarda lo sport...“L’attività e la pratica delle discipline

sportive sono favorite senza limitazione alcuna […] Le regioni e i comuni, i consorzi di comuni ed il comitato olimpico nazionale (coni) realizzano, in conformità alle disposizioni vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, ciascuno per gli impianti di propria competenza, l’accessibilità e la fruibilità delle strutture sportive e dei connessi servizi da parte delle persone disabili”

Ancora un po’ di terminologia…

< anni ’70:Segregazione Anni ‘70 Inserimento Anni ‘90 Integrazione

Oggi: INCLUSIONE

Integrazione e Inclusione

L'Integrazione è un processo di adattamento reciproco, guarda alla singola persona ed incrementa una risposta speciale

L'Inclusione è un'estensione del concetto di integrazione che coinvolge tutti con le loro difficoltà e diversità, interviene prima sul contesto poi sul soggetto e trasforma la risposta speciale in normalità

I Benefici dello SportLo sport è un mezzo privilegiato nell’integrazione sociale del diversamente abile. Grazie all’attività sportiva:

• Viene favorito lo sviluppo delle capacità innate e l’acquisizione di nuove e diverse abilità

• La persona può mettersi in gioco e sperimentarsi• La persona può imparare a controllare il proprio corpo• La persona può sviluppare un senso di autoconsapevolezza e la fiducia nelle proprie

capacità• La persona può scoprire di avere abilità inaspettate e fare l’esperienza della self-

efficacy• Viene formato e rafforzato il senso di identità• Viene migliorata la capacità di interagire con altri• Le tensioni interne vengono incanalate in manifestazioni motorie socialmente

accettabili permettendo l’inserimento in un gruppo• Viene affermata la solidarietà e la coesione del gruppo sociale attraverso modalità

regolamentate (abbigliamento particolare, regole, tempi di allenamento e gara)• Ansia e depressione vengono ridotte• Migliorano concentrazione e memoria

Orientamento verso quale sport?

Recentemente un focus a cura dell’Osservatorio del Centro Studi Erickson si è incentrato sulla scelta da parte dei genitori del giusto sport rispetto alla disabilità del proprio figlio.

La scelta dello sport “giusto” è complessa perché si basa su una delicata combinazione tra:

Le caratteristiche del disturbo Le peculiarità individuali del bambino/della persona

adulta Gli aspetti tipici dell’attività sportiva Le necessità organizzative, economiche ed emotive dei

genitori

1. Le caratteristiche del disturbo

Es: Spettro Autistico: disfunzioni sensoriali, problemi nella comunicazione, peculiarità nelle relazioni→nuoto, equitazione, sport di gruppo?

Es: Sindrome di Down: caratteristiche fisiche particolari→ok qualsiasi tipo di sport previo adeguato controllo medico

Le peculiarità individuali Partire dalle proprie preferenze Valutare le reali abilità motorie (se scarso tono muscolare e

difficoltà di coordinazione motoria→nuoto, danza, trekking, arti marziali o ciclismo poiché si possono iniziare senza che sia richiesta un'eccessiva prestazione fisica)

Valutare se c'è una particolare resistenza ad accettare la competizione (in tal caso bisogna pensare ad uno sport a bassa competitività o optare inizailmente per uno sport individuale→trekking, mountain bike, yoga, danza, pesca, golf...)

Valutare se ci sono severe difficoltà nel partecipare agli sport di gruppo o grave isolamento (scegliere sport che presentano caratteristiche apparentemente individuali, ma che hanno in realtà una connotazione gruppale senza la necessità di interpretare i segnali verbali degli altri→nuoto di gruppo, tiro con l'arco, atletica, bocce, scherma,...)

Aspetti tipici dell'attività sportivaNuoto: adatto a bambini o adulti

con difficoltà di socializzazione, permette di interagire in tempi frammentati senza una costante condivisione durante l'attività. Richiedendo principalmente abilità grosso-motorie è uno degli sport migliori per persone con difficoltà nella motricità fine e/o con ipersensorialità (uditiva e tattile), facile frustrabilità e aggressività

Aspetti tipici dell'attività sportivaEquitazione: particolarmente

indicato per chi è a contatto o comunque ama natura e animali. L'ambiente naturale ha un effetto calmante e permette di evitare il sovraccarico sensoriale; è adatto per persone che presentano una sintomatologia ansiosa e per persone con iperattività.

Aspetti tipici dell'attività sportiva

Calcio: permette di scaricare la tensionefisica e per sua natura ha un'implicazione fortemente sociale. L'idea di dover raggiungere in maniera congiunta un obiettivo consente di fare squadra e agisce come rinforzo positivo sull'autostima e la percezione di autoefficacia

Aspetti tipici dell'attività sportiva

Atletica leggera: particolarmente indicato per persone che presentano iperattività o alti livelli di energia. È ideale per sviluppare capacità di pianificazione motoria, strategia, concentrazione e coordinazione fisica fine e grossolana.

Disabilità e Sport

Alcune cose da ricordare…

Chi avete di fronte ha fatto una lunga strada per vedere riconosciute anche le sue capacità e ridotti i pregiudizi riguardanti la sua presunta “inabilità”.

Disabilità e Sport

Pensare esclusivamente alle limitazioni di qualcuno ne limita ulteriormente le possibilità di espressione, non permette alle sue potenzialità di diventare azione.

Disabilità e Sport

Spesso adattando i nostri metodi nei confronti di chi abbiamo di fronte possiamo veramente raggiungere dei risultati che non avremmo mai immaginato…