Linguaggio astrale 1970

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  • LINGUAGGIOASTRALE

    dal 1970

    Pubblicazione Trimestraledel Centro Italiano di Astrologia

    ANNO XXXIV n. 135Estate 2004

  • 2 Argomento

    SOMMARIO110 Elezioni del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2004-2007 .............................................. 3

    100 Dante Valente: Serendipity ....................................................................................................... 5

    150 Marco Gambassi: I vari sistemi di coordinaate stellari nella storia ............................................ 10

    178 Maria Teresa Mazzoni: Saturno e il viaggio delleroe: il ciclo delleroe e i suoi sottocicli ............ 19

    180 Claudio Cannistr: Nello specchio del cielo ............................................................................. 32

    188 Daniela Prinzio: Astrologia e Grafologia: unintegrazione possibile? ......................................... 35

    190 Robert e Francine Gouiran: Rivisitazione del Quinconce. Il caso Franz Schubert ...................... 51

    643 Donna Cunningham: Il pianeta solitario (The singleton planet) ............................................ 60

    310 Dalle Delegazioni, dallItalia e dallestero ................................................................................. 65

    577 Coffee Break. Una pausa rilassante di lettura .......................................................................... 70

    606 Armando Billi - Claudio Cannistr: Il ruolo dellastrologo e i fruitori dellastrologia .................. 73

    CASA OTTAVA

    827 Silvia Pedri: Cavalcare il proprio destino ................................................................................. 80

    840 Meskalila Nunzia Coppola: Astrologia karmica un trottolio nel passato onnipresente .............. 93

    CASA NONA

    920 Datanotizie .............................................................................................................................. 108

    922 Elda Fossi: Totem: i segni di nascita dei nativi nordamericani .................................................. 109

    977 Maggie Hyde: Jung, lastrologia e la sincronicit ..................................................................... 114

    CASA SETTIMA

    770 Stefano Vanni: Astrologia della coppia (ottava ed ultima parte) .............................................. 130

    ESPERIENZE E SEGNALAZIONI DEI SOCI

    612 Patrizia Zivec: Pascienze. Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze ............................. 150

    649 Daria Mueller: La mia tecnica di rivoluzione solare .................................................................. 152

    665 Lidia Callegari: Mi saranno restituite le dispense? .................................................................... 163

    684 Emilio De Lipsis: Introduzione allo studio del pianeta Vulcano .................................................. 166

    1045 Leni Sibilio: Sul Tema Natale della Repubblica ........................................................................ 169

    CASA NONA

    905 4 edizione del Premio mondiale di Investigazione Astrologica ................................................ 174

    906 Claudio Cannistr: Parigi: 27-28 marzo 2004. Lastrologie et la mutation interieure ................ 177

    910 a cura di Dante Valente: Recensioni - Novit librarie ................................................................ 181

    912 Crociera-studio sui fiumi e laghi della Russia settentrionale ..................................................... 186

    933 Blake Finley: Oltre Nettuno ..................................................................................................... 192

    936 Angela Castello: Ancora su Sedna e altro ............................................................................. 194

    954 Stefano Bertone: A casa di Urano: Computer Club ................................................................... 198

    980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ............................................................................. 203

  • 3Argomento

    L.A. 135-110

    Risultati dello spoglio schede: Bologna 30 maggio 2004.Totale votanti 245 (questanno sono state inviate le schede solo ai Soci inassoluta regola con la quota associativa).

    Claudio Cannistr voti 184Dante Valente 170Arturo Zorzan 139Marco Pesatori 136Armando Billi 129Renzo Baldini 128Livio Montanaro 122Stefano Vanni 120Lidia Callegari 114Nadia Paggiaro 113Vittorio Ruata 106Licia Rain 97Marco Gambassi 93M.Vittoria Boni 92Novella Cerofolini 81

    Fabrizio Corrias 79Nicoletta Zignani 73M.Grazia La Rosa 68Mary Olmeda 68M. Luisa DellOrto 68Bia Gatren 67Bertone Tiziana 61

    Eletti i primi quindici. 0

    Oltre al criterio elettivo, il C.D. pu nominarne altri 5 per chiamata, esclusiva-mente sulla base di meriti o di utilit per lAssociazione.

    ELEZIONI DEL NUOVOCONSIGLIO DIRETTIVOPER IL TRIENNIO 2004-2007

  • 4 Elezioni del nuovo Consiglio Direttivo

    PROBIVIRI (eletti i primi due)

    Clara Negri voti 113Livaldi Lianella 72Rigoni Bernardi 52Maria Cal 50Giuseppe Palazzolo 45Armando Profita 34

    * * *

    ELEZIONI del 4 luglio 2004 per il triennio 2004-2007Sono stati confermati:Presidente: Dante Valente (anche come Direttore delle Riviste)Segretario: Claudio CannistrTesoriere: Armando BilliVicepresidente: Stefano VanniCome secondo Vicepresidente stato nominato Arturo ZorzanCome rappresentante internazionale nella FAES stato nominato ClaudioCannistrCome terzo probiviro: Franca Rigoni Bernardi.

    COOPTAZIONI:A norma di Statuto il Consiglio ha inoltre nominato per chiamata (cooptazio-ne), sulla base di giustificate necessit associative, indipendentemente dalcriterio plebiscitario: La dott.ssa Maria Grazia La Rosa, romana, che su delega di S.Vanni ha

    presenziato regolarmente e affidabilmente a tutte le numerose riunionipresso il COLAP (promotore dei nuovi Albi professionali). Si ritenuta in-dispensabile la sua partecipazione al lavori del Consiglio per una adeguatatrasmissione fra CIDA e COLAP delle rispettive problematiche.

    * * *

    DELEGAZIONINuovo Delegato per il Piemonte (in seguito alla rinuncia di M. Grazia Grana-glia, alla quale va laffettuosa riconoscenza del CIDA dopo 10 anni di operosaattivit) Rocco Pinneri.Tutti gli altri Delegati attuali sono stati confermati.Con le aggiunte di: Genevive Jama Giammarino per Varese, Maria Luisa DellOrto per le provincie di Como e Lecco.

  • 5Argomento

    L.A. 135-100

    Questo termine, citato nel 1700 da Horace Walpole, sta diventando semprepi diffuso. Deriva da una favola persiana - in cui un vecchio saggio da pochidettagli un Poirot ante litteram ricostruiva la costituzione fisica o il compor-tamento di soggetti sconosciuti. Esempio: dallerba brucata solo sul lato sini-stro della strada capiva che lasino era guercio a destra. La vicenda era am-bientata a Sarandip (nome persiano dellattuale isola di Ceylon) e il termineserv in origine a definire una particolare capacit intuitiva.

    Ma ora ha acquistato vari significati, fra cui fare una importante scopertacasualmente, cercando qualcosaltro: classico lesempio di Cristoforo Co-lombo che cercava la via delle Indie. Cos fu per la mela di Newton; anche perFleming che scopr la penicillina per caso, quando su una piastra di culturaandata a male perch invasa dalle muffe anzich buttarla via come era laregola noto che in vicinanza di essa i batteri non si riproducevano; e intu ilpotere antibatterico del Penicillium notatum. Giustamente sosteneva Pasteurche la sorte favorisce solo le menti preparate, ossia il genio si chiede i perchdove gli altri non lo fanno, o si sofferma dove gli altri sorvolano.

    Con una angolatura semantica, Umberto Eco segnala limportanza deglierrori e dei malintesi nellesplorazione di differenti universi culturali, in cui ilviaggio diventa pi importante della destinazione.

    Quindi un termine che significa tante cose, sia la capacit di cercareuna cosa e di trovarne unaltra oppure la facolt dello sguardo di captare unindizio cos come labilit di cogliere al volo unidea accidentale.

    In linguaggio astrologico: una sinergia mercurio-nettuniana, un felice con-nubio fra intuizione e intelligenza, il coraggio del cuore di seguire unintuizione!

    Anche nel sottovalutare le stranezze dei nostri conoscenti o pi spessodegli amici ci priviamo di un segnale di allarme (la punta delliceberg) che po-trebbe evitarci le amare sorprese delle esplosioni violente del tutto inatte-se. Vale anche per lAstrologia, quando sottovalutiamo un aspetto che invecea posteriori si rivela decisivo!

    Potremmo usarlo perfino con i nostri detrattori affermando che con lA-strologia si pu arrivare a conclusioni corrette utilizzando un metodo a dir lo-ro sbagliato.

    Ma potremmo usarlo parimenti con alcuni colleghi per segnalare che sipossa applicando un metodo corretto pervenire a conclusioni ... sbaglia-te!

    Dante Valente

    SERENDIPITY

  • 6 Argomento

    I dettagli sul Congresso internazionale CIDA-FAES che si terra Milano il 6 e 7 novembre sono stati pubblicati sul numero pre-cedente a pag 12.Rammentiamo che oltre a numerosi Relatori italiani sarannopresenti Relatori spagnoli (D. Santos, M. Aladrn, Pico Verd),dalla Francia (Y .Lenoble, C. Gestas, M. Barbault, D. Labour)dalla Svizzera (D. Koch), Germania (E. Van Slooten), Turchia(Kirkoglu).Inoltre potrete incontrare come ospiti numerose personalit del-lAstrologia italiana,La quota di iscrizione fino al 10 agosto di 65 Euro per i Sociin regola, 90 Euro per gli altri.Quota ridotta per Soci distanti (sud e isole): 45 Euro.Quota promozionale per neoiscritti: 85 Euro.Dopo il 10 agosto quota unica di 90 Euro.Non prevista una quota giornaliera.Altri dettagli sono reperibili nel modulo accluso oppure nel sitowww.cida.net

  • 7Argomento

  • 8 Argomento

    IMPORTANTE!

    Molti Soci ancora lo ignorano:ci scusiamo di doverlo ribadire

    Allarrivo della Rivista sul foglio che contiene ilvostro indirizzo riportata la Vs. situazioneassociativa. Scadenza 135 significa che il vostro abbonamen-to scade con questo numero,o eventualmentecon uno successivo. In caso contrario compare la scritta:

    Abbonamento scaduto.

    Conservate questo foglio, perch vale come attestatodiscrizione e vi permette di ottenere sconti dalle libre-rie, e di verificare se regolarmente pervenuta la Vostraquota associativa in Segreteria, nonch di garantire tutti ivostri diritti di Socio a Congressi e conferenze.

    Vale pi di una tessera associativa in quanto aggiornatatrimestralmente!

  • 9Argomento

    Consultate regolarmente il sito www.cida.net!in particolare vi raccomandiamo

    la voce conferenze e la voce ultimissime.

    Troverete tanti dati natali di personaggi alla ribalta (es. ilciclista Cunego, Costantino Vitagliano, ecc.) nonch lenotizie dellultima ora, e specialmente le modifiche del-lultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione(utili per evitare amare sorprese).E vi sentirete meglio accomunati alla vita Associativa.

    NUOVA PASSWORD PER ACCEDEREAL SITO:

    SEDNA

    in onore di questo pianeta si - pianeta noperch almeno tra queste pagine lasci una traccia

  • 10 Argomento

    L.A. 135-150

    Premessa

    La croce andina si compone di tre gradini, tre passi in unideale ascesa dal-limmanenza alla trascendenza, dalla terra alla galassia. Cercher qui di mo-strare come i tre gradini possano intendersi quali tre livelli di centralit in trediverse visioni del mondo: il primo gradino sarebbe un luogo sacro della no-stra terra, il secondo il Sole, centro del nostro sistema planetario, il terzo lastella polare, ideale centro della galassia, perch intorno alla stella polareche tutte le stelle ruotano, o almeno sembrano ruotare.

    La stella del Polo, il Sole e un Centro sacro sulla superficie terrestre. Treluoghi eminenti che si snodano come anelli dallalto in basso, dal cielo alla ter-ra. Come appunto i tre gradini della croce andina; o i tre mondi della trilogiaIncas: Ukju Pacha, il mondo di sopra, simboleggiato dal Condor; Kay Pacha,il mondo di centro, simboleggiato dal Puma e infine Janan Pacha, il mondodi sotto, simboleggiato dal Serpente.

    Parler quindi di tre diversi sistemi di coordinate stellari, a cui si sono ri-fatte diverse civilt con le loro diverse visioni del mondo.

    Le coordinate stellari

    Pare che un astronomo cinese del II secolo dopo Cristo (Chang Heng) calco-lasse lesistenza di 14.020 stelle; (parlando naturalmente delle stelle visibili adocchio nudo). Solo molte poche tra queste sono state catalogate e nominatedalle antiche civilt. Un modo didentificare e classificare le stelle conside-rarne la costellazione dappartenenza; un altro modo sta nellindicarne le coor-dinate. A tal fine sono stati creati diversi sistemi di coordinate celesti, ciascunodei quali soddisfa una diversa esigenza pratica e/o filosofica. In particolare visono i seguenti sistemi di coordinate sferiche:1) coordinate equatoriali (Ascensione Retta e Declinazione);2) coordinate eclitticali (Longitudine e Latitudine eclitticali); 3) coordinate altazimutali (Azimut ed Altezza), che sono coordinate locali; 4) coordinate orarie (Angolo orario e Declinazione), che riportano il sistema

    equatoriale nellambito locale;

    Marco Gambassi

    I VARI SISTEMI DI COORDINATESTELLARI NELLA STORIA

  • 11Casa Prima

    5) coordinate galattiche (Latitudine e Longitudine galattica).Qui prender in considerazione le prime tre in particolare, per le quali il

    sinologo Joseph Needham1 svolge alcune considerazioni che riporto ed am-plio con miei argomenti.

    J. Needham nota che il sistema di coordinate equatoriali sostanzial-mente cinese, tanto che in Europa il passaggio a questo sistema avvenne so-lo al tempo di Tycho Brahe. Il sistema di coordinate eclitticali sarebbe invecegreco, o comunque trasmesso ai greci dalle civilt del Medio Oriente, mentreun terzo sistema, basato sullazimut e sullaltezza di una stella, sarebbepiuttosto caratteristico dellastronomia araba.

    Svolgo qui di seguito una breve analisi di questi sistemi.

    IL SISTEMA CINESE E LE COORDINATE EQUATORIALI

    Il sistema cinese era mirabile nella sua semplicit. Quattro meridiani equato-riali disegnavano quattro palazzi del cielo, che prendevano i loro nomi dallequattro stagioni. Cera poi un palazzo centrale, che comprendeva il cielo cir-cumpolare e naturalmente la stella polare la quale, essendo sempre fissa men-tre tutte le altre stelle giravano intorno, rappresentava, come lo stecco princi-pale di un famoso gioco cinese, limperatore. Cera poi unulteriore divisionedel cielo in 28 parti, a forma di spicchi darancio, delimitate da meridianiequatoriali, e ognuna era una stazione lunare, detta hsiu. Gli hsiu erano cata-logati a gruppi di 7 per ogni palazzo equatoriale. In ogni hsiu cera una stellanota che lo determinava. Ad esempio Spica era la stella determinativa del pri-mo hsiu.

    Per di pi, visto che le stelle determinative degli hsiu erano a volte invisi-bili (perch vicine al Sole o perch sotto lorizzonte del luogo), i cinesi aveva-no immaginato un orologio celeste con le stelle pi luminose della zona cir-cumpolare (le stelle dellOrsa Maggiore e Minore, della Lira, del Drago, ecc.),che sono sempre visibili2. Anche ognuna delle maggiori stelle circumpolaristava a designare uno hsiu. Osservando quelle stelle del Nord che culminava-no al meridiano, o vi transitavano inferiormente, i cinesi avevano precise infor-mazioni sulla situazione oraria e sullubicazione dei corpi celesti che in quelmomento non si vedevano perch giacenti sotto lorizzonte.

    Gli hsiu avevano ampiezze disuguali, forse perch la loro ascensione rettadipendeva dalle posizioni delle luminose stelle orologio del Nord, perenne-mente visibili (nuvole a parte).

    I cinesi misuravano langolo orario di una stella a partire dal primo punto(cuspide) del suo hsiu, e questangolo era concettualmente lequivalente dellanostra Ascensione Retta. E misuravano la distanza angolare di una stella dallaStella Polare (detta stella che sta in cima); questa distanza angolare non chelangolo complementare della nostra Declinazione.

    Leclittica svolgeva nellastronomia cinese un ruolo secondario, almeno fi-no al I secolo dopo Cristo; e la precessione degli equinozi fu scoperta solo nelIV secolo da Yu Hsi. Si pu pensare che lo scarso rilievo dato alleclittica corri-

  • 12 Casa Prima

    sponda ad un carattere semplice e concreto dei cinesi, poco inclini a sofismiastrologici e pi intesi a trovare un semplice modo di misurare il tempo; ecorrisponda daltro canto alla loro organizzazione sociale. Tutto ruotava intor-no allimperatore, come le stelle intorno al Polo, e gli stessi astronomi cinesierano diligenti dipendenti dello stato, che puntualmente prendevano nota dellenovit celesti, quali le stelle ospiti (Nove e Supernove) e le stelle scopa (co-mete). Ancor oggi le coordinate equatoriali sono quelle usate dalle Accademiestatali e dagli astronomi.

    IL SISTEMA GRECO E LE COORDINATE ECLITTICALI

    Il mondo greco invece, per quanto conoscesse la tirannide, scopr la democra-zia, sviluppando unidea libertaria della vita e del pensiero e il modello del filo-sofo o dellastrologo come libero pensatore. Gli spazi celesti erano divisi in se-gni e/o costellazioni che seguivano la via del Sole (eclittica), obliqua e tra-sgressiva rispetto alla sovranit iperborea della stella polare. E la civilt dellaGrecia classica (e quella coeva dellItalia del Sud) fu dunque solare, com na-turale per una civilt mediterranea. Essa conosceva il sistema delle polis,citt stato indipendenti anche se alleate o federate. E disconosceva unautoritimperiale e centralista, a differenza della Cina.

    Associando le stelle e il logos i greci definirono lastrologia, scienza dellestelle (che per Dante fu una delle scienze del quadrivio). Ipparco di Niceascopr la precessione degli equinozi, e quindi lo sfasamento tra segni e costel-lazioni e propose un elenco di un migliaio di stelle. In seguito Tolomeo nellAl-magesto forn le coordinate eclitticali di 1028 stelle. Tornare oggi a individua-re le stelle con le coordinate eclitticali, come naturale fare nella nostra astro-logia, dunque un po tornare alle radici greco mediterranee, allidea del li-bero pensiero e ad una scienza delle stelle solare e quindi umanistica.

    C lesemplare aneddoto del greco Diogene, che, interrogato su quale do-no gradisse da parte del grande Alessandro, gli chiese di spostarsi dal suo So-le. Diogene avrebbe cos svelato unanima mediterranea e libertaria, nellante-porre la calorosa e vitale centralit del Sole, e con essa il diritto di natura, aquella di una figura statuale o imperiale (simboleggiata dalla stella polare).

    Solo con la decadenza della civilt greca che fece seguito alla guerra fra-tricida del Peloponneso, si afferm nellarea mediterranea il principio statualee imperiale, prima con lo stesso Alessandro il Macedone, poi con lascesa diRoma, che pure non rinneg le radici della cultura greca.

    IL SISTEMA ARABO E LE COORDINATE ALTAZIMUTALI

    C poi un terzo sistema di coordinate sferiche: quello altazimutale (altezza eazimut) un sistema di coordinate locali, che aveva ed ha lo svantaggio chela posizione delle stelle cambia da luogo a luogo (e da momento a momento).Ma questo svantaggio si tramutava in vantaggio per gli arabi, la cui visione delmondo prevedeva un centro radiante dello spazio, il luogo di un antico tempio

  • 13Casa Prima

    di Abramo: la Kaba, alla Mecca, dove custodita la pietra nera. Era infatti im-portante individuare la direzione che congiungeva la Mecca ad un determinatoluogo, per sapere dove rivolgersi nelle preghiere quotidiane e dove incammi-narsi una volta nella vita. Questa direzione sacra era / la qibla, che da unqualsiasi luogo conduce, seguendo un cerchio massimo sulla superficie terre-stre, al tempio della Kaba. La ricerca della qibla port a valutare gli azimutdei punti di levata e tramonto di certe stelle in certi luoghi e diede cos notevo-le impulso agli studi di trigonometria sferica e di astronomia.

    I TRE CENTRI DI RIFERIMENTO

    Riassumendo, ci sarebbero dunque, in relazione ai tra descritti sistemi di coor-dinate, tre centri di riferimento: 1) la stella polare, centro stellare trascendente, di cui si parla nel Giulio

    Cesare di Shakespeare (atto III, Sc. I): se riuscissi a pregare per com-muovere, le preghiere potrebbero commuovermi; ma io sono fermo comela stella polare, che per immobilit e immutabilit non ha pari nel firma-mento. I cieli sono un quadro cosparso di innumerevoli faville, sono tuttefuoco, e ognuna splende; ma ve n solo una, fra tutte, ch fissa nel suoposto Secondo Ren Gunon (1886 - 1951), il simbolo della stella po-lare sarebbe la swastika indiana.

    2) il Sole, che col suo movimento annuale percorre leclittica e lo zodiaco.Dalla centralit del Sole promana una visione umanista e naturalista. Sul-la luce zodiacale si fonda il mito greco. Se alla stella polare stata acco-stata la swastika indiana, uno dei simboli del Sole la triscele, figura cherappresenta tre gambe che si dipartono da un centro, e che stata postaa significare anche la Trinacria, la mediterranea, solare Sicilia.

    3) Un centro immanente sulla superficie terrestre, ovvero un luogo sacrodi riferimento, che per dirla con Mircea Eliade fonda ontologicamente ilMondo3; sia Cuzco, la Mecca o Gerusalemme. Cuzco (Centro o Ombelicodel Mondo), capitale dellimpero degli Incas, era concepita come un Soleradiante dal quale si dipartivano immaginari raggi. La Mecca e Gerusa-lemme sono i centri di due religioni abramitiche e delle rispettive civilt.Ren Gunon argomenta che anche nel cristianesimo medievale cera li-stituzione di un Centro del Mondo: i Templari, definiti come custodi dellaTerra santa, avevano un duplice carattere, a un tempo militare e religio-so; e cos doveva essere se erano, come abbiamo buone ragioni di pensa-re, fra i custodi del Centro supremo, ove lautorit spirituale e il poteretemporale sono riuniti nel loro principio comune. Ancora Gunon: sipu comprendere come la distruzione dellordine del Tempio abbiacomportato per lOccidente la rottura delle relazioni regolari con il Centrodel Mondo; ed proprio al secolo XIV che bisogna far risalire la deviazio-ne che doveva inevitabilmente risultare da questa rottura, e che andatagradualmente accentuandosi fino alla nostra epoca. Limportanza di uncentro radiante si evince anche dal fatto che a questo centro si pu tor-

  • 14 Casa Prima

    nare, quasi per attingere ad una propria sorgente di civilt, o per riunirsidopo che si stati dispersi. Singolare a questo proposito il dialogo diDante con Farinata degli Uberti nel Canto X dellInferno. Il ghibellino Fari-nata ricorda la sua lotta contro la parte avversa, cui apparteneva la stessafamiglia di Dante: poi disse: Fieramente furo avversi

    a me e a miei primi e a mia parte,s che per due fiate li dispersi.

    Sei fur cacciati, ei tornar dogni parte.rispuosi lui luna e laltra fiata;ma i vostri non appreser ben quellarte.

    Insomma il poeta ricorda crudamente al rivale come la propria parte, adifferenza dellaltra, abbia saputo ritrovare la via del proprio centro, della pro-pria citt e civilt, ritrovandovi lunit e la forza.

    LE VISIONI DEL CIELO: SCIENZA, POLITICA E ATTUALIT

    Lalternativa tra una visione solare dello spazio eclittico ed una visione ordina-ta e statuale dello spazio equatoriale si riproduce nella scienza: la prima unavisione umanistica e astrologica, la seconda scientifica o astronomica, se consentita unestrema semplificazione.

    La stessa alternativa si riproduce nella storia politica e, risalendo allat-tualit, riecheggia persino nella vita politica attuale, o almeno nella scelta deisuoi simboli. Anche nella vita politica italiana si possono ricavare curiosi pa-rallelismi, parlando dei contrapposti schieramenti detti Polo e Ulivo. Il primorivela gi nel nome la discendenza da una weltanschauung cinese o comun-que nordica, che contempla la centralit della stella polare. La cultura politicadel polo presidenzialista e sispira ad una figura predominante di capo po-litico. Tutti o quasi i suoi personaggi pi emergenti e dirigenti appartengono alNord Italia e fanno riferimento alla cultura del pragmatismo e dellefficienza.

    Il simbolo dellUlivo evoca invece una visione del mondo solare, greca osud - italica. Lulivo lalbero mediterraneo per eccellenza, sacro ad Atena ealla sua citt, la pi significativa del mondo greco. Come la Grecia classicanon ammetteva unautorit imperiale, cos lUlivo non solo formato da unavariegata e pittoresca pluralit di soggetti politici (cosa che vale anche per ilPolo) ma prova una certa difficolt a definire un capo, unautorit al di sopradelle parti, che nei fatti viene rimessa in discussione non appena sia costituita.Anzich presidenzialista, la cultura politica dellUlivo ispirata ai principi didemocrazia delle polis della Grecia o dellItalia del Sud (e poi dellItalia preri-nascimentale). Valga ad esempio la fulminante definizione che diede lavvoca-to Agnelli di Ciriaco De Mita, oggi schierato con lUlivo: un filosofo della Ma-gna Grecia.

    Il discorso si potrebbe allargare alla politica mondiale dove una filosofiapolitica neo-imperiale degli USA (accentuata dal cesarista George W. Bush,appoggiata dal nostrano Polo e criticata dallUlivo) si contrappone ad unaltra

  • 15Casa Prima

    di diverso segno, multilaterale e federalista, che ha trovato nel centro dellEu-ropa, ad esempio in Francia, Germania, Belgio, ecc., e nei fautori della legitti-mit dellONU, dei convinti alfieri. Un posto a parte in questa disputa merita lavisione del mondo araba. Si pu capire, gi nel considerare lantica scelta delsistema di coordinate, come lidentit araba sfugga tanto ai paradigmi definitidal mondo greco - romano, quanto a quelli definiti dal mondo cinese e poidallOccidente. E forse trova punti di contatto con quella ebraica, sia per lacomune ascendenza dal padre Abramo, sia per limportanza data ad un puntocentrale di riferimento spaziotemporale, sia La Mecca o Gerusalemme.

    Se nellattualit si ripresenta con forza il tema dellidentit araba (e pi ingenerale semita), per la presenza di numerosi immigrati nelle societ occiden-tali, e per i rapporti con le nazioni arabe e pi in generale islamiche, ancheperch si tratta di unidentit irriducibile agli attuali schemi occidentali. La suaforza sta anche nel proporre una cultura propria e una propria visione delmondo, e quindi del cielo e delle stelle (molte delle quali peraltro conservanoancora i nomi arabi), come ho cercato qui di dimostrare...

    Per concludere, un nuovo ordine mondiale non potr non tener conto del-la pluralit culturale esistente. A diverse visioni del cielo e delle stelle corri-spondono diverse visioni della terra e della polis. Ogni singolarit culturale (ea quelle che ho citato se ne potrebbero aggiungere diverse altre) una ric-chezza e un patrimonio dellumanit intera e come tale va tutelata, anche negliorganismi internazionali come lONU. Non si tratta solo di un equilibrio di forzestrategiche e militari, ma anche (e di pi) di un equilibrio armonico di culture,di credenze e di idee, in cui ogni visione del mondo deve pur avere la sua di-gnit, ed essere considerata come il gradino di una moderna croce andina,intesa anche come scala ideale tra terra e cielo.

    BIBLIOGRAFIA JOSEPH NEEDHAM, Scienza e civilt in Cina - lastronomia, G. Einaudi, Torino

    1986 REN GUNON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi, Milano 1975 MIRCEA ELIADE, Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Torino 1967

    Dellautore dellarticolo si ricordano i seguenti testi, ottenibili attraversolEditore Capone o attraverso lo stesso autore: MARCO GAMBASSI, Fondamenti astronomici delloroscopo, Ed. Capone, Torino

    2000 MARCO GAMBASSI, Conoscere le stelle, Ed. Capone, Torino 2003

    NOTE1 Cfr. JOSEPH NEEDHAM, Scienza e civilt in Cina, G. Einaudi, Torino 19862 Joseph Neeedham riferisce che anche le sentinelle dellassedio di Troia osservava-

    no i movimenti delle stelle intorno al Polo per determinare gli orari di guardia.3 La manifestazione del sacro fonda ontologicamente il Mondo. Nella distesa omoge-

    nea e infinita, senza punti di riferimento n possibilit alcuna di orientamento, la ierofania ri-vela un punto fisso assoluto, un Centro. La scoperta o proiezione di un punto fisso ilCentro equivale alla Creazione del Mondo; da Il sacro e il profano di Mircea Eliade, Ed.

  • 16 Casa Prima

    APPENDICE - COORDINATE DELLE STELLE

    QUADRO 1 - COORDINATE EQUATORIALI

    LAscensione Retta si misura (in gradi e minuti, oppure in ore e mi-nuti) sullEquatore Celeste, a partire dal punto dAriete, altres origi-ne dei segni zodiacali, e va da 0 a 360. La Declinazione misura laltezza angolare sullEquatore Celeste e vada 0 (Equatore celeste) a 90 (Polo Nord o Polo Sud).(I cinesi misuravano la distanza angolare di una stella dal Polo, ciolangolo complementare dellattuale Declinazione).

    LE COORDINATE EQUATORIALI CELESTI:LASCENSIONE RETTA A E LA DECLINAZIONE D:

  • 17Casa Prima

    QUADRO 2 - COORDINATE ECLITTICALI

    La Longitudine eclitticale di una stella si misura sul circolo delleclit-tica a partire dal punto dAriete, e va da 0 a 360. La Latitudine celeste di una stella la misura della sua altezza ango-lare Nord (+) o Sud (-) rispetto al piano eclittico.

    COORDINATE ECLITTICALI:LONGITUDINE L E LATITUDINE B

  • 18 Casa Prima

    QUADRO 3 - COORDINATE ALTAZIMUTALI

    Sono coordinate locali e si misurano per un dato luogo della super-ficie terrestre e per una data ora. Il cerchio di riferimento lorizzontedel luogo. Lazimut langolo tra la proiezione della stella sul piano orizzontalee la direzione Nord. Laltezza langolo sul piano dellorizzonte e va da 0 a 90. Lo zenit situato ad un altezza di + 90.

    COORDINATE ALTAZIMUTALI:AZIMUT A - ALTEZZA h

  • 19Casa PrimaArgomento

    L.A. 135-178

    Il transito di Saturno sui Punti Cardinali marca dei cicli minori rispetto al ciclodi 29 anni del pianeta; questi sono legati allineluttabilit del Tempo che pas-sando segna sempre una diversa qualit di se stesso e questo non fermarsidiventa anche la molla di partenza per il viaggio delleroe.

    Sappiamo tutti come Saturno rappresenti la nostra limitazione per eccellen-za; indica il tipo di regole che abbiamo introiettato, i confini che ci sono statiimposti dalleducazione familiare e dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti.Con i suoi transiti Saturno sembra richiamarci periodicamente allordine ancheperch nel tempo questo ordine cambia. Luomo infatti man mano che crescedi et avverte la necessit di saggiare i suoi limiti e oltrepassarli, si tratti di li-miti personali o sociali; questi ultimi poi mutano con levolversi dei tempi eluomo in questione si trova a misurarsi con una morale diversa, con leggiesteriori e interiori diverse. I limiti quindi non sono inamovibili ma si spostanoe il famoso viaggio delleroe si riferisce anche a questa ricerca di spazi mag-giori, di possibilit precedentemente negate non solo dalla societ ma ancorprima dallindividuo stesso.

    La conquista di nuove possibilit sappiamo comunque che richiede sem-pre molto coraggio, quel coraggio che luomo manifesta fin dallinizio dellasua esistenza perch la nascita stessa, se ci pensiamo bene, rappresenta ungrosso atto di coraggio giacch in quel momento egli affronta un ignoto nonmeno sconosciuto della morte. E la prima sfida della vita e a questa ne segui-ranno molte altre che segneranno via - via il percorso: il nostro percorso. Que-sto sappiamo che non sar lineare ma a spirale e ogni sua voluta rappresen-ter una fase della nostra esistenza, una tappa del nostro viaggio che dovrper sempre passare al vaglio di Saturno. Infatti come una volta il pianeta rap-presentava il confine del sistema solare e oggi, che questo confine si note-volmente ampliato, il pianeta rappresenta il limite di ci che possiamo vederea occhio nudo a livello psicologico Saturno resta, nonostante i nostri aggiu-stamenti e cambiamenti, il limite tra ci che comunemente accettato e ciche non lo .

    Ma Saturno non solo colui che sorveglia il nostro viaggio ridefinendoneogni volta i confini, ma anche colui che ci d un motivo per partire. Il viaggio

    Maria Teresa Mazzoni

    SATURNO E IL VIAGGIO DELLEROE:IL CICLO DELLEROE E I SUOI SOTTOCICLI

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    eroico infatti ha bisogno di una spinta, di una motivazione che lo faccia scatta-re e Saturno questo impulso iniziale in quanto guardiano dei nostri limiti equindi responsabile delle nostre frustrazioni e repressioni. La sua posizione nelnostro tema natale e gli aspetti che riceve indicano cosa egli ci chieder du-rante tutta la vita mentre i suoi transiti, mettendo in movimento tutto il nostrosommerso, fanno riaffiorare quel tipo di esperienze che abbiamo cercato didimenticare o quelle che avremmo voluto fare e abbiamo invece represso. Es-so, muovendosi nelloroscopo, segna il tempo in cui tutto viene nuovamente agalla costringendoci a fare un bilancio della nostra vita, una specie di rendi-conto opprimente perch ci costringe a guardare in faccia i nostri fallimenti, lecatene che ci vincolano, le responsabilit che ci ancorano, le paure che cibloccano: tutte cose riconducibili alla posizione natale del pianeta ma allequali, col tempo, non si pu pi sfuggire. Affrontare questi fantasmi interioridiventa allora la spinta che ci vuole per iniziare o per proseguire quel viaggioeroico la cui meta la realizzazione dellobbiettivo solare.

    Duplicit

    Saturno risveglia tutte le nostre ansie e frustrazioni ma in lui esiste una stranaduplicit, quella esemplificata anche dal suo mito: egli ha prima liberato sestesso e i suoi fratelli dallo strapotere del padre ma pi tardi ha inghiottito isuoi stessi figli per difendersi dalla possibilit che essi prendessero il suo po-sto; inoltre li ha prima inghiottiti e poi, costretto da Giove li ha vomitati facen-doli quasi nascere una seconda volta. Sulla base di questo duplice ruolo Sa-turno, dopo averci fatto scontrare con una serie di ostacoli interiori ed esterio-ri, ci prospetta anche la via di uscita indicandoci una strada che segner divolta in volta la fine di un percorso precedente e linizio di un nuovo periodo.

    Ma dove comincia la spinta di Saturno? Dalla nascita e perci dallAsc?Forse, ma non detto. LAsc in generale rappresenta una parte importantedellattrezzatura di cui siamo stati dotati per il nostro viaggio umano. E la ma-schera che indossiamo nel teatro della vita e questa pu esserci molto utile inpi occasioni ma la posizione di Saturno che ci dice perch iniziamo que-sto viaggio, da cosa vogliamo fuggire, o da quali motivazioni profonde siamospinti ad evadere cercando di allargare i nostri confini e allentando quelle pre-se che minacciano di soffocarci. Solo confrontandoci con i limiti che lui ci po-ne, superando gli ostacoli che ci mette davanti, potremo acquisire il grado diconsapevolezza necessario per realizzare lobbiettivo solare.

    Il punto di partenza

    Il ciclo di Saturno con la sua durata di 29 anni circa una durata lunga manon cos lunga da arrivare oltre la vita o completarsi in unet decisamentetarda (almeno per ci che riguarda due cicli e mezzo) ha tutto un suo signifi-cato simbolico/psicologico che viene espresso attraverso il transito del pianetasulle varie Case e sui vari quadranti. In teoria, poich Saturno signore del

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    Capricorno ossia del decimo segno, il suo percorso dovrebbe iniziare dalla Xcasa, ma in realt per ciascuno di noi questo percorso ha un inizio diverso euna motivazione che viene indicata proprio dalla Casa di partenza. E da l chesi comincia: la Casa e il segno natale in cui Saturno si trova sono la nostraspina nel fianco, il tallone di Achille; chiamiamolo come vogliamo ma la par-tenza quella e le cause nelle fasi successive saranno spesso riconducibili aquella prima motivazione. Ma la Casa si trova in un preciso quadrante e que-sto d una tematica particolare al nostro inizio.

    Gli assi delloroscopo infatti, essendo determinati dalla precisa ora di na-scita nel preciso luogo in cui si nati e dividendo la carta in quadranti, costi-tuiscono un punto di riferimento assolutamente personale rispetto sia alla po-sizione dei pianeti nel sistema solare che rispetto ai modelli di comportamentoda essi indicati. I quattro angoli allora diventano il punto di incontro tra la no-stra vita vissuta e quella che potremmo definire la situazione del sistema so-lare. Allinterno di ciascun quadrante ci sono tre Case che ogni volta rappre-sentano non solo i vari settori dellesperienza umana ma, come sappiamo, an-che precise fasi di sviluppo cosicch i Punti Cardinali segnano il passaggioda una fase di vita ad unaltra. I transiti di Saturno su questi punti sembranoallora quasi marcare dei cicli minori rispetto al ciclo maggiore del pianetastesso.

    Saturno come Crono...

    Saturno Cronos ossia il dio del tempo che passa; il suo mito segna per bendue volte il passaggio da unera ad unaltra. Esso pone fine infatti alla creazio-ne indifferenziata e caotica di suo padre Urano dando cos luogo ad un ordinediverso e inizio alla mitica Et dellOro; anche questepoca per si deteriorere la sua fine sar la fine del regno di Saturno che verr esiliato lasciando spa-zio ad una nuova epoca, quella in cui il regno del mondo non sar pi nellemani di uno solo ma sar diviso tra Zeus che regner sulla terra e sugli uomi-ni, Poseidone che regner nel mare e Plutone che regner negli inferi.

    Questo concetto del tempo che passa e dellinevitabile procedere versouna fase successiva, strettamente legato alla simbologia di Saturno; esso,sempre nella sua duplicit, da un lato costituisce la struttura di una certa fase,di un certo periodo; dallaltra attraverso le dinamiche che mette in moto prepara lineluttabilit del cambiamento. Questa ineluttabilit fa parte di untempo che con il suo passare segna la diversa qualit di se stesso. Il cam-biamento diventa allora non limprevedibilit di Urano ma qualcosa di moltopi definito, quasi potremmo dire prevedibile perch Saturno semprestruttura e sotto il suo transito anche quelli che chiamiamo cambiamenti so-no in realt logiche conseguenze, sviluppi consequenziali; allo stesso modoper come rappresentante delle nostre abitudini finisce con inghiottire e as-similare ogni nuova modalit tenendo fede alla sua simbologia di durata oaddirittura di eternit.

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    ...cratore

    A livello psicologico Saturno ogni 7 anni e mezzo marca un passaggio che haun preciso corrispettivo nella vita esterna: a 7 anni il bimbo si rende conto del-limpegno scolastico (a 6 pu affrontarlo come una novit ma a 7 capisce dicosa esattamente si tratta); a 14/15 anni abbiamo ladolescenza; a 21/22 ini-ziano i primi problemi legati alle scelte personali (lavoro, studio universitario,matrimonio); a 28/29 ci si pone di fronte alla vita con la consapevolezza di chiha gi fatto alcune scelte, si reso conto dei loro limiti e vorrebbe allargarli at-traverso altre esperienze. Possiamo continuare cos non solo fino ai 60 anni(fine del 2 ciclo di Saturno) ma parecchio oltre; oggi che la vita si allunga-ta, il 3 ciclo di Saturno in gran parte molto vivibile anche se richiede unospostamento di ottica e di valori non indifferente.

    Queste fasi di vita una volta, nelle antiche societ, erano accompagnate oguidate dai cosiddetti riti di passaggio quelli che, secondo Jung, aiutavano ibambini a diventare adulti e ad entrare perci nella societ degli uomini e del-le donne; oppure quelli che aiutavano ad accettare la vecchiaia. Alcune ceri-monie religiose di oggi sono nate con questo scopo (la circoncisione e la cre-sima, per es.) ma nel mondo attuale queste cerimonie hanno completamenteperso il loro significato psicologico che era quello di offrire un punto di riferi-mento, un modello ad un nuovo stadio di et o di vita. Secondo alcuni persono rimasti dei riti interiori e possiamo pensare che questi siano associabiliai transiti di Saturno sugli angoli; transiti che in teoria potrebbero proprio veri-ficarsi ogni 7 anni e mezzo, periodo che abbraccia il passaggio su circa tre Ca-se e che segna in qualche modo la fine di una fase e linizio di unaltra. Del pe-riodo che sta finendo si possono avvertire i limiti che ci hanno costretti ma acui spesso ci siamo anche abituati, motivo per cui spesso ci troviamo ad ap-prezzare cose che ci erano sembrate scomode e a noi estranee, ma iltempo/Saturno incalza e noi veniamo letteralmente spinti verso nuove situa-zioni; queste possono anche spaventarci e ci sembra di non averle assoluta-mente volute ma a pensarci bene esse sono la continuazione del passato an-che se presentano una modalit diversa perch il tempo che stiamo vivendo diverso. Saturno infatti, passando da un segno zodiacale allaltro e formandovari aspetti con altri pianeti, segna una qualit del tempo che differente daquella precedente accentuando elementi che prima erano stati trascurati e sfu-mandone altri che invece avevano risalto. Sotto il transito di Saturno noi sare-mo portati a difendere lo status quo, ma con la nuova situazione i limiti chelui stesso ci aveva imposto franano e noi siamo costretti a veder morire lo sta-to delle cose proprio come lui vide morire il suo regno. Il transito di Saturno daun punto cardinale allaltro segna sempre la fine di una modalit personale, fa-miliare, di lavoro; una crisi pi o meno forte a cui segue una perdita e laf-facciarsi alla mente di altre possibilit finch emerge una nuova situazione; se-gue la strutturazione di questa e la coscienza di altri limiti; si svilupper ancorauna volta la nostra ricerca di adattamento da una parte e di ampliamento dal-laltra fino ad arrivare nuovamente a quel momento in cui si presenter ineso-

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    rabile la fase successiva. Questa in qualche modo potrebbe essere stata pro-vocata da noi stessi, ma in quel momento ci spaventa al punto che vorremmotornare indietro. Ma indietro non si torna e il passaggio si compie.

    Il passaggio dai Punti Cardinali

    Proviamo allora a seguire il transito di Saturno sui Punti Cardinali; ciascunodovrebbe partire dal Punto Cardinale che precede la posizione di Saturno nelsuo tema natale per capire meglio in quale fase del suo tempo personale nato e quale sar quindi il motivo base della sua vita, intendendo con questoci che ci spinge e ci costringe e quale sar il condizionamento che si por-ter dietro e con cui dovr fare sempre i conti. In generale si dovr tenere pre-sente che un Saturno sotto lorizzonte pi interessato ai suoi limiti interioricosicch questi saranno sempre messi alla prova

    durante il transito del pianeta. Un Saturno natale sopra lorizzonte invece spinto a interagire con una realt esterna i cui confini vengono periodica-mente rimessi in discussione.

    Gli Assi dellorizzonte e del meridiano sono le coordinate del nostro oro-scopo che possono acquisire un diverso significato se consideriamo il sorgeree tramontare degli astri che, seguendo le Case, avviene in senso orario oppureseguiamo il senso antiorario legato alla successione dei segni zodiacali e delleCase stesse. Noi in questa sede considereremo il movimento antiorario chesimboleggia tutto un processo di sviluppo non solo dellindividualit ma diogni impresa umana.

    Il transito di Saturno che faremo partire dallAsc (ma che ovviamente alivello di ciclo saturnino potrebbe aver gi fatto un certo percorso) sar allorainteso come momento di un ciclo o di unesperienza e quindi come inizio diqualcosa che al pari di un individuo deve crescere e svilupparsi attraverso lacura e laccudimento fino ad arrivare sul Ds ad una fase di confronto col mon-do esterno e con la societ. Qui il primo impatto con le circostanze esterne ri-chieder cambiamenti e aggiustamenti volti ad acquisire una capacit di rea-lizzazione (MC) che il culmine dellesperienza. E in questo momento di mas-simo espletamento delle potenzialit che si percepisce come lobbiettivo, alungo perseguito, possa cambiare; inizia cos una fase calante in cui si verrmessi alla prova attraverso la socialit dell11a C e nel contempo si affronterla necessit di una rielaborazione di tutta lesperienza (12a C) al fine di comin-ciare un ciclo successivo.

    Saturno quando transita sullAsc entra nellemisfero inferiore dellorosco-po e inizia un viaggio nella parte pi intima della personalit, quella che puessere anche inconscia perch nel tempo immediatamente seguente una na-scita ancora tutto molto vago. Cos come un bambino che viene alla lucedeve ricevere le cure dei genitori e il calore della famiglia una fase di vitanuova richiede una cura, uneducazione (si fa per dire), un tempo in cui ci siesercita secondo le regole che devono essere apprese, quelle regole che pon-

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    gono sempre il problema tra ci che si (o che si vuole) e ci che il mondo ri-chiede. Questa fase per luomo che si accinge al viaggio eroico comunqueanche un periodo oscuro: siamo sotto lorizzonte e deve lasciare una situazio-ne antecedente, una vecchia identit a cui si era abituato ma che non lo rap-presenta pi. Orientarsi non facile e i cambiamenti che si prospettano pos-sono suggerire pi una sensazione di perdita che di inizio. E il momento incui abbandonando i vecchi ruoli si dovrebbe acquisire una maggiore autenti-cit; la fase che comincia pu essere un passo di avvicinamento alla propriavera essenza, ma il modo di reagire dipende dalla posizione natale di Saturnoe il fatto che questo stia transitando nellemisfero notturno non ne facilita lacomprensione. E un momento in cui la lotta tra il vecchio e il nuovo intensaperch non ci si rende conto che le circostanze esterne sono sia la manifesta-zione di un tempo le cui caratteristiche sono cambiate, sia il riflesso di una si-tuazione interiore diversa. Questultima non ancora accettata perch rimettein discussione limmagine che lindividuo aveva di s, lo spoglia di un ruolo acui era attaccato, lo esilia da un contesto ambientale, lavorativo, affettivo cherappresentava non solo un preciso punto di riferimento ma anche in un certosenso la propria sicurezza. Ci si sente oppressi ma poich la 1a C anchequella maggiormente legata alla nostra vitalit istintiva, dopo un periodo diansia e sensazione di prigionia, luomo reagisce cominciando a saggiare lanuova realt. Il senso di perdita che si porta dietro spingerebbe verso il vec-chio modello ma contemporaneamente sta vivendo la scoperta di una nuovaveste di se stesso, un ruolo differente attraverso il quale lIo esprime una diver-sa modalit di agire e affrontare la vita. Questa pu rivelarsi molto utile allor-ch Saturno transitando sulla 2a C porta a galla nuove possibilit che per de-vono essere testate, coltivate, stabilizzate. La nuova situazione richiede tuttolimpegno necessario a rafforzare le sue fondamenta e diventa una prova di re-sistenza in quanto costringe a mettere in gioco tutte le risorse personali speri-mentando cos altri valori e mettendo contemporaneamente alla prova il pro-prio valore. Il lato distruttivo di Saturno, quello che inghiotte e divora, pu farsentire in modo eccessivo il senso di inadeguatezza spingendo il soggetto inuna posizione che viene avvertita come ristretta e limitata ma non si deve di-menticare che si ancora in una fase di costruzione. Col passaggio di Satur-no in 3a C si cominceranno a vedere i primi risultati e ci che si fa inizier adacquistare un significato pi chiaro. In questo periodo al nostro eroe sembradi vivere una fase di apprendistato perch il momento in cui si imparanonuove regole, si fa esperienza e ci si adopera per migliorare le proprie capa-cit. Saturno costrittore pu farlo sentire instabile e soprattutto incerto sullestrade da scegliere, sui possibili sviluppi futuri ma proprio in questo periodoegli pu imparare a discernere tra le varie possibilit, a concentrarsi su una-rea specifica, a programmare, a scambiarsi opinioni con altri sullesperienzache sta vivendo.

    Questo primo sottociclo finisce nel momento in cui Saturno transita sulFC; passa in un altro quadrante e inizia un nuovo periodo la cui prima manife-stazione pu essere un ritorno al passato, probabilmente necessario, se non

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    altro a livello psicologico, per creare una continuit tra ci che il nostro eroeera e ci che sta diventando.

    La 4a C a livello archetipo rappresenta sia la famiglia, origine della nostravita, che la vecchiaia, fine della vita stessa; gli estremi si toccano e in questafase pu essere necessario riconfrontarsi con le proprie radici per poter proce-dere con pi chiarezza e una diversa consapevolezza verso il futuro. In questapresa di contatto i vecchi problemi, quelli legati allinfanzia, alla famiglia, adun lontano passato, possono tornare a galla e proiettare la loro ombra sul mo-do di agire, sulle iniziative di colui che cerca faticosamente di svincolarsi daicondizionamenti del passato per potersi avventurare su una strada pi autenti-camente propria.

    Con la 4a C siamo nella zona pi bassa delloroscopo, l dove regna ilbuio della notte e dellinconscio; la parte maggiormente legata a ci che stato ed ora sepolto dentro di noi; in questo periodo si pu essere invasi dairicordi, dai rimpianti ma si possono intravedere anche nuove soluzioni. E co-munque un tempo in cui il nostro eroe da un lato ha bisogno di prendere ledistanze da quelle situazioni educativo/familiari che lo hanno sempre costret-to, dallaltro pu trovarsi di fronte a problemi che credeva di essersi lasciatoalle spalle. Saturno lo invita a tagliare, a liberarsi per far spazio al futuro. Sein questo momento cede alla tentazione di chiudersi (in se stesso o nelleproprie sicurezze) c il serio pericolo di regredire, di essere fagocitato di nuo-vo in situazioni gi vissute oppure sar il pianeta stesso ad agire con i suoi si-stemi di portatore della falce. Il taglio, vero o figurato, apre la porta alnuovo, ad un futuro probabilmente gi iniziato (anche se il nostro eroe nonse ne rende conto) e che lo coinvolge come individuo a s stante e non picome membro di una famiglia. Esso pu annunciarsi con soluzioni impensate,con avvicinamenti o allontanamenti oppure con lintegrazione di quelle parti dilui che erano imprigionate. Nella 4a C c la nostra origine, i caratteri ereditatie quindi la parte fertile che i nostri avi ci hanno trasmesso e che d i suoi fruttinella 5aC.

    La 5a legata ai vari livelli di creativit e forse il pi importante di questi larte di vivere, la capacit di inventare la propria vita svincolandola daglieccessivi condizionamenti e forgiandola secondo le proprie intime aspirazioni.Tuttavia Saturno che passa in questo settore impone sempre i suoi limiti edesige la consapevolezza di tutte le responsabilit che luomo deve assumersi,anche di quelle a lungo termine. Listinto pi vitale delluomo, quello legato al-la sessualit e alla riproduzione, vive soprattutto nella 5a C ed da qui chepu iniziare o riprendere la ricerca della propria vera identit. Questa pu pas-sare attraverso un amore che inizia o che finisce, attraverso un impegno relati-vo ad un figlio, ma anche attraverso la presa di coscienza della non perfezio-ne delle cose, dellindividuo stesso e delle situazioni che ha creato. Pu farsiallora viva la tentazione di fuggire, di evadere per evitare un confronto chespaventa perch rimette in discussione proprio quellautenticit individualeche luomo cercava. Ma proprio la percezione di un possibile azzeramentodella propria individualit che spinge leroe a cercare di dar forma a qualco-

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    sa che gli coster fatica, che richieder un lungo lavoro e i cui risultati potran-no emergere solo forse nella VIIC. Prima di allora per dovr passare attraver-so la fase di riorganizzazione della 6aC, luogo in cui si verifica tutto quel pro-cesso di digestione e assimilazione corrispondente al segno della Vergine.

    Qui egli deve imparare ad utilizzare scientemente le esperienze preceden-ti, le risorse di cui esse lo hanno fornito, le capacit che ha appreso ma poi-ch vorrebbe che tutto fosse finalizzato ad un immediato progresso, il vecchiolavoro pu perdere di significato oppure pu venire addirittura meno toglien-dogli lapparente campo di applicazione. Saturno come al solito impone la fa-tica fisica e psichica, la perdita materiale o morale; pu prosciugare le energiedebilitando il corpo, oppure infliggere lo scoraggiamento perch, stando anco-ra sotto lorizzonte, ostacola la visione del possibile obbiettivo, lo scopo preci-so per il quale luomo si sta affaticando. Si manifesta cos il lato castrante delpianeta, quello che tende sempre a ristabilire i limiti del progresso umano e in-dividuale attraverso perdite o regressioni. Con Saturno che transita in 6a tutta-via pu essere davvero necessario fermarsi o fare qualche passo indietro per-ch qualcosa pu essere stata trascurata o stata abbandonata mentre anco-ra non era finito il suo ruolo; la 6a C rappresenta anche, come sappiamo, unafase di preparazione al seguente sottociclo: quello che a partire dal Ds arriverfino al MC.

    Saturno passando sul Ds entra in un settore che pu risultare particolar-mente difficile. Questo punto chiamato anche tramonto delloroscopo ri-spetto ad un As che lalba; contemporaneamente anche il punto di emer-sione alla luce dellemisfero superiore. Questa doppia simbologia (dovuta, co-me abbiamo gi detto, alla diversa direzione tra il movimento degli astri nel lo-ro sorgere e tramontare e la sequenza dei segni zodiacali e delle Case) questadoppia simbologia, dicevamo, in questo luogo pu acquistare il significato diuna scelta difficile, talvolta dolorosa; si realizza per la prima volta lidea cheper progredire bisogna anche saper rinunciare. Nel 3 quadrante infatti siprende coscienza del fatto che per andare avanti qualcosa deve morire; uno dei momenti pi difficili perch lIo, che comincia a vederci chiaro, siscontra con una realt che non pi solo personale ma riguarda anche gli al-tri; si tratta di una realt fatta di rapporti, incontri, legami e non quella che sipensava in precedenza, quando in un certo senso si era ancora al buio delle-misfero inferiore. Ci che iniziato con il transito di Saturno allAs, statoportato avanti fino a questo momento, seguendo spesso la spinta del proprioEgo, ma ora che tutto in luce si vedono le cose in modo diverso, soprattuttoci che non va. Infatti ci che fino a questo momento si pensato che fosseuna propria realt concreta, unesperienza acquisita, una conoscenza integrata a questo punto deve essere sottoposto al giudizio degli altri. Gli altri dovran-no apprezzare o criticare ci che stato fatto e lindividuo potr rendersi contosia di ci che ci si aspetta da lui, sia dei propri limiti. E un momento, comesappiamo, di incontro/scontro perch si viene messi alla prova e questa provariguarda le capacit personali e il comportamento, cosa si concretizzato, lalibert individuale, lindipendenza. Se fino a questo momento si pensato di

  • 27Casa Prima

    poter essere sempre se stessi fino in fondo, oppure che la vita ci appartiene eciascuno se la gioca come vuole, o al contrario si contato su qualcosa oqualcuno senza valutare il prezzo che sarebbe stato richiesto - arrivata inqualche modo la resa dei conti. E un momento in cui si devono chiarire i rap-porti e le competenze, i limiti propri e i diritti altrui. E proprio ora che si pucapire come sia necessario arretrare per fare spazio ad altri, come non si siaaffatto cos autonomi e padroni della propria vita, delle proprie decisioni o alcontrario si prende coscienza della propria dipendenza. Con il transito di Sa-turno sulla VII C ci sar qualche rinuncia da fare, e poich si nel settore incui molto facile operare proiezioni, la rinuncia o le restrizioni assumono la-spetto di qualcuno con cui si in stretto contatto: di vita, di lavoro, di affetto.E un momento di incontro con lOmbra o con quella parte Maschile o Femmi-nile di s che era rimasta nelle profondit dellinconscio e che ora invece sem-bra ergersi di fronte al soggetto come nemico, rivale, avversario. Coluiche compie questo viaggio deve confrontarsi ora con chi ama e con chi dete-sta e scoprire perch ama e perch detesta. Lesperienza che ne deriva non solo la morte simbolica di alcune illusioni (su se stessi o su altre persone) maconsiste anche nellimparare a distinguere tra ci che di propria competenzae di cui ci si deve assumere la responsabilit e ci che bisogna rispettare; sipu finalmente capire ci che pu costituire un aiuto e quindi su chi o su cosasi pu contare. Si tratta di trovare un punto di incontro tra ci che si vuole eci che si pu; di accettare le differenze e mediare tra opposte esigenze. Laltro, con un Saturno che passa in VII C, inizialmente il nemico, lostaco-lo, colui che limita o addirittura imprigiona; poi per emergono i vari aspetti diquesto altro e, prendendo coscienza di ci che conta davvero, di ci che lal-tro pu dare e di ci che pu essergli dato - si pu procedere verso la coscien-za di uninterdipendenza reciproca. Si acquisisce lidea che non si soli epoich la VII C rappresenta simbolicamente lunione degli opposti, con Satur-no che transita in questo settore si deve imparare ad incontrarsi e confrontarsisullo stesso livello. Solo da questo confronto diretto pu nascere la consape-volezza della propria unicit, una consapevolezza che per non rifiuta lunicitaltrui.

    Ma perch gli opposti possano unirsi devono trasformarsi e il transito diSaturno in 8a C porta con s la trasformazione, il sacrificio, la morte del pas-sato e di ci che ormai non serve pi. Quella rinuncia che abbiamo presentitodurante il passaggio sulla VII, ossia la necessit di fare spazio ad altro, simaterializza in questo momento. Ora luomo/eroe incontra quasi fisicamentele paure represse, le situazioni non risolte, i problemi familiari ereditati; si ponedomande importanti a cui deve dare una risposta perch, se esse da un latosono la conseguenza delle recenti esperienze, dallaltro, con il loro arrivare allacoscienza, diventano la misura del proprio cambiamento e la spinta a staccar-si definitivamente da tutta una serie di valori che sono, a livello personale, or-mai superati.

    Ma il vuoto, lo spazio lasciato libero dalla morte di alcune idee, dialcuni legami o situazioni in cui si creduto o su cui si era basata la propria

  • 28 Casa Prima

    esistenza deve essere riempito. Saturno, che stato la molla della partenzaper luomo/eroe, pu ora suggerire una visione pi completa sul senso dellapropria ricerca. Saturno transitando ormai in 9a C, spinge a cercare versodirezioni precise; a dare una diversa struttura a quei valori di base su cui sifonder la propria vita da adesso in poi; ad indirizzarsi verso principi che corri-spondano al concetto dellesistenza che si ha attualmente, alle idee che sihanno sulla societ e sullimpegno che ne consegue. Sono lentamente cam-biati alcuni principi di base, forse la stessa fede, o il senso di responsabilit so-ciale; cosicch pu essere arrivato il momento di familiarizzarsi con le leggiche regolano la societ o contattare altre modalit di pensiero, sviluppare me-glio la propria spiritualit o infine trasmettere, insegnare ci che si appreso.Si profilano nuovi obbiettivi e psicologicamente ci si prepara ad affrontare ilmondo (MC) sulla base di un diverso tipo di conoscenza o addirittura dicambiamento morale. Con Saturno sempre presente il pericolo di diventareestremisti o di voler fare ancora delle verifiche; in tal caso le conseguenze sivedranno in futuro quando il pianeta, passando sullultimo quadrante, segneruna fase di vita che, secondo da quale punto si partiti, pu essere lultimadel ciclo o la prima, ma comunque sia pu segnare a livello personale unasvolta epocale.

    Saturno, arrivando sul MC, passa infatti sul punto pi alto delloroscopo,quello che a livello archetipo gli pi congeniale e che nel contempo rappre-senta il culmine di tutta lesperienza vissuta. Tutta lesperienza vissuta fino adora stata una preparazione a questo momento, momento in cui il singolopu concretizzare le sue capacit, manifestare le sue aspirazioni, realizzare leproprie ambizioni. Da qualunque parte delloroscopo si sia partiti, arrivandoSaturno in X C , luomo si trova di fronte ad una grande opportunit di cresci-ta: pu capire con chiarezza cosa rappresenta per lui il ruolo sociale e quale ti-po di sfida la societ stessa gli sta lanciando; nel contempo pu affrontare ilmondo con suoi mezzi e le sue capacit dimostrando cosa in grado di fare.E il momento di vivere in pieno il proprio ruolo, esprimendo attraverso questoil proprio stile di vita; tutto viene messo alla prova: chi si e ci che si ap-preso. Le conoscenze acquisite negli anni passati devono confrontarsi con unarealt concreta fatta di lavoro, relazioni sociali e professionali, occasioni che ilmondo attuale offre a chi le sa cogliere e sfruttare. E una fase che luomo puvivere in modo diverso secondo le et: a 30 anni pieno di energia ed pifacile per lui buttarsi nella mischia, assumersi impegni e responsabilit con cuipotr dimostrare pubblicamente chi ; a 50 si pu invece ritrovare attaccato avecchie situazioni, ad un ruolo con cui si era identificato al punto da non voler-sene staccare. Oltre tutto di fronte alle circostanze proposte dal passaggio diSaturno in X C, il timore di non essere in grado di superare gli ostacoli che siprofilano, il sentirsi inadeguato di fronte a certe responsabilit sempre possi-bile e la necessit di dover provare ci che capace di fare si unisce alla veri-fica sul proprio senso del limite imposto dal transito del pianeta. Egli potr co-s scoprire di essere in grado di fare ci che non pensava, di avere capacitsconosciute, ma anche probabile che possa aver paura del possibile falli-

  • 29Casa Prima

    mento. I timori in questo senso sono spesso legati alle esperienze infantili;lAsse IV/X correlato alla famiglia, alleducazione e Saturno rappresenta an-che il Padre. Se il rapporto con questo si basato sul timore e sulla severit digiudizio, se non ha infuso sicurezza, Saturno che passa in X C riattiva i dubbisulla stima di se stessi cosicch le situazioni che ora richiedono la dimostra-zione delle proprie nuove competenze ispirano lo stesso timore che si provavadi fronte alle aspettative paterne. Saturno, signore del Capricorno, riguardasempre anche il ruolo sociale e col suo passaggio al MC spinge verso una ve-rifica di questo, oppure ad una ristrutturazione secondo i parametri dellepocache si sta vivendo.

    Le nuove esperienze che si vivono in questo campo, gratificanti o fru-stranti che siano, mettono luomo in relazione anche con unaltra realt: quelladei rapporti sociali. Questi non sono pi i rapporti interpersonali della VII C oquelli circoscritti della 3a, ma sono spesso il frutto o la conseguenza del suostato sociale o del ruolo professionale che esercita. Saturno che transita in 11aC pu far sentire tutto il logorio delle vecchie amicizie, tutto ci che stato or-mai consumato in questo campo e che quindi non suggerisce pi niente o sucui comunque non si pu pi contare perch il tempo passato e ha rivelatola natura di certi rapporti o ha dissolto le antiche affinit. Saturno tuttavia nonfa Tabula Rasa di tutto ; pu dare al contrario una struttura solida ed eviden-te a quelle poche relazioni umane e sociali importanti, quelle che hanno resi-stito al tempo, ai cambiamenti che si sono verificati, alle vicende che si sonosusseguite e che hanno cementato il rapporto anzich eroderlo e consumarlo.A questo punto Saturno aiuta a mettere le basi di quelle relazioni la cui impor-tanza e finalit diversa secondo le et della vita e il ruolo che in essa il no-stro eroe andato assumendo. Pu far allacciare rapporti importanti per laprofessione e la vita sociale; pu facilitare linserimento in ambienti pi affinialla personalit del soggetto e alla sua diversa visione dellesistenza. Non di-mentichiamo che egli sta andando verso la fine di quel ciclo iniziato col transi-to di Saturno sullAs e che dopo il passaggio del pianeta sulla X C avr proba-bilmente fatto nuove scelte e comunque avr acquisito una nuova consapevo-lezza del suo ruolo nel mondo, di ci che vuole perseguire e quindi anche deltipo di persone con cui vuole stare in contatto. Il pianeta passando in questosettore richiede la capacit di discernere tra le relazioni che sono solo conve-nienti e quelle che si basano su autentiche affinit. L11a C, cosignificantedellAcquario, il luogo in cui si sviluppa la coscienza sociale, la necessit diimpegnarsi in prima persona per un futuro migliore, per una solidariet umanache possa assicurare a tutti gli stessi diritti; con il transito di Saturno si potreb-be presentare loccasione di aderire ad associazioni culturali, religiose, ideolo-giche con cui ci si sente in sintonia oppure le circostanze possono spingere aduna presa di posizione pubblica riguardo la difesa di alcuni valori collettivi.Sempre le circostanze potrebbero rendere chiaro ci che non va nel propriocontesto sociale e far emergere un diverso senso di responsabilit riguardo aipropri doveri di cittadino. Per la prima volta lindividuo potrebbe avvertire laconnessione che c tra il singolo e la societ a cui egli appartiene e questa

  • 30 Casa Prima

    nuova consapevolezza pu chiarire il significato che ciascuno ha allinternodella propria comunit.

    Con lacquisizione interiore di questa diversa realt, luomo/eroe si appre-sta a vivere il passaggio di Saturno in 12a C; sono passati circa 29 anni da uninizio che oggi pu sembrare molto lontano e che tuttavia stato la base sucui egli ha strutturato la propria vita e la propria personalit durante tutto que-sto trentennio.

    La 12a C rappresenta una fase di scioglimento, di allontanamento dalvecchio senso di identit o da tutti quei ruoli che si sono esercitati negli ultimi30 anni. Daltro canto la 12aC rappresenta anche la necessit di trovare unsenso per la propria esistenza riconnettendo la propria individualit alla Vita.

    Con questo passaggio di Saturno luomo pu vivere un momento vera-mente difficile perch pu sentirsi in colpa per ci che non ha fatto, per ciche non riuscito ad essere; pu sentirsi molto solo, non capito ma soprattut-to poich si sta avvicinando un certo tipo di Fine e la fine fa sempre paura pu vivere una grande incertezza, un forte senso di annullamento. Lansiaper ci che sar ma non si sa, pu essere avvertita fortemente; luomo senteche tutto deve essere rimesso in gioco, in discussione ed quindi necessariotagliare tutte quelle situazioni che ormai si sono esaurite; la cosa non sem-plice, anzi si ha veramente paura di farlo.

    Come finir? questa la domanda che luomo si pone perch sa chedeve finire, ma cosa, quando e come? Non ci sono risposte o meglio il sog-getto non riesce ancora a trovarle.

    Naturalmente questo periodo pu essere vissuto anche in maniera diver-sa; se esso stato preceduto dalla presa di coscienza che alcune cose stavanoveramente perdendo il loro antico significato allora il transito di Saturno coni suoi tagli pu essere considerato anche un momento liberatorio, qualcosache fa soffrire ma nel contempo aiuta ad approdare ad un diverso futuro. Inquesta fase un certo isolamento potrebbe anche essere necessario proprioperch luomo posa ricollegarsi alla propria intimit, alla profondit di se stes-so in modo da prendere atto dei suoi limiti ma forse anche di una diversa sag-gezza: quella che si conquistata durante tutto il tragitto precedente. Oggi eglisi conosce molto meglio di 29 anni fa e potrebbe aver acquisito un senso direlativit riguardo alle vicende della vita; oppure potrebbe aver afferrato quel-lidea dell eterno ritorno che strettamente connesso alla 12aC. Questo al-lora potrebbe fargli capire come quelle parti di lui poco piacevoli e di cui pen-sava di essersi disfatto, sono sempre l perch in realt gli servono ancora madeve riconnetterle alla propria personalit in maniera diversa e con una diver-sa coscienza del loro valore e del valore delle esperienze che proprio questeparti hanno provocato. Se per non si raggiunto questo tipo di consapevo-lezza, Saturno, simbolo di rigidit e sclerotizzazione, fa sentire il senso dellamorte. Quelle motivazioni iniziali che hanno spinto luomo a partire per libe-rarsi dai vincoli e dalle sovrastrutture e trovare la sua autenticit, quei principiche hanno regolato il suo andare avanti ora sembrano non aver pi signifi-

  • 31Casa Prima

    cato e luomo si domanda qual stato fino a quel momento il senso della suavita. Si interroga sul valore delle sue scelte, ma ora sembra tutto molto oppri-mente e questa perdita di orientamento pu provocare in lui la depressione olinsorgere di qualche problema di salute .Con Saturno che transita in 12 buona norma fare silenzio dentro se stessi anche attraverso tecniche yoga o dimeditazione; oppure cercare di affrontare linevitabile crisi avvicinandosi allasofferenza degli altri; pu aiutare a capire che non si soli.

    Questa una difficile fase di transizione ma importante che lindividuonon si lasci travolgere da queste sensazioni di fine; egli vicino ad un altroinizio e dovrebbe attivare quelle capacit di autoanalisi che permettono diintegrare quelle parti di lui che credeva fossero esterne o staccate. A questopunto egli dovrebbe cercare di capire le sue contraddizioni, affrontare consa-pevolmente quei nodi interiori che non sono ancora risolti. E arrivato infine ilmomento di riconciliarsi con quelle parti di s che aveva negate perch saran-no proprio loro a dargli le capacit necessarie alla nuova partenza.

    BIBLIOGRAFIA:

    BETTY LUNDSTED, Transits, Samuel Weiser, Inc. BIL TIERNEY, Twelve Faces of Saturn, Llewellyn Publications ERIN SULLIVAN, Saturn in Transit, Penguin Arkana HOWARD SASPORTAS, The Twelve Houses, Thorsons

    Maria Teresa Mazzoni, diplomata alla Scuola Interpreti di Roma, ha lavorato permolti anni in una nota Galleria dArte romana occupandosi tra laltro della pre-sentazione critica degli artisti in chiave astrologica. Si occupa di astrologia dal1979; stata Consigliere Nazionale CIDA negli anni 95/98 e per molto tempocollaboratrice di Delegazione per Roma e il Lazio. Insegna Astrologia psicologi-ca e redige oroscopi individuali e di coppia; tiene conferenze e seminari di stu-dio; molti suoi articoli sono stati pubblicati proprio su Linguaggio Astrale oltreche su Sirio e riviste straniere. Ha pubblicato un libro: Laspetto evolutivo diMarte . Svolge studi e ricerche nel campo dellastrologia umanistica ed evolu-tiva; altri suoi interessi importanti sono la psicologia e la storia delle religioni.

    ADDENDUM DELLA REDAZIONE:Tra le numerose virtu di Maria Teresa va aggiunta la scelta di un

    marito di grande valore professionale e amico del CIDA, Claudio Perri. Scultore, lavora il marmo, il travertino, il legno e un materiale di sua in-

    venzione chiamato maceromorfosi, una sorta di pietra serena ottenuta dalmacero di giornali. Gli ultimi suoi lavori sono i Liberintro ossia libri scolpiti incui le parole sono le venature di un nuovo materiale.

    Misure del Tempo (limmagine che ritrovate fra le pagine a colori diquesto numero) un liberintro in cui la tensione dei tagli, i vuoti e i pieni, laluce e lombra si fondono in un rigore geometrico che segna la misura deltempo, come in unavveniristica clessidra.

  • 32 Casa Prima

    L.A. 135-180

    Giovanni Pico della Mirandola e le Disputationes contro lastrologia divina-trice.

    Il rapporto fra Pico della Mirandola e lastrologia complesso e controver-so, certamente degno di essere approfondito non solo dagli storici e dai filoso-fi, ma anche da noi astrologi. Questo personaggio affascinante conosciuto aiposteri, oltre che per la sua breve vita e la sua spettacolare intelligenza, comeil pioniere del rinascimento e della lotta contro la superstizione astrologica,secondo una definizione coniata dal famoso storico dellarte Aby Warburg.Questa fama sinistra gli deriva dallaver lasciato inedito alla sua morte (1494),un monumentale manoscritto contro lastrologia divinatoria, le cosiddetteDisputationes adversus astrologiam divinatricem. Tale opera, pubblicata nel1496, due anni dopo la morte di Pico, dal nipote Giovanfrancesco con laiutodel medico-umanista ferrarese Giovanni Mainardi, dest grande scalporeallepoca, rimanendo per secoli punto di riferimento dei detrattori della nostradisciplina

    Il volume di grandutilit per capire il pensiero del filosofo e le sue obie-zioni nei confronti della scientia iudiciorum stellarum, alcune delle quali an-cora oggi mostrano una loro validit. Tuttavia, poco noto al grande pubblico,che lo scettico Pico, quando giunse a Roma sul finire dellanno 1486, nonancora ventiquattrenne, per discutere le sue novecento tesi davanti ad un col-legio di cardinali e professori, aveva opinioni sullastrologia molto differenti.Possiamo supporre che furono le vicende umane personali, che lo portarono arivedere la sua posizione nei confronti di questa disciplina, senza dimenticareche lo scritto di Pico contro lastrologia considerato da alcuni astrologi delsuo tempo, come Luca Gaurico e Francesco Giuntini, ispirato dalla rabbia inlui provocata dallannuncio della sua morte imminente; tale previsione, checircolava allepoca, era stata fatta da ben tre astrologi, a seguito di una prossi-ma direzione di Marte e purtroppo si dimostr azzeccata.

    Proprio sulle Disputationes e sui rapporti fra Pico e lastrologia hannoindagato i massimi studiosi del rinascimento e della storia della filosofia, in oc-casione di un convegno internazionale tenutosi il 16 e il 17 aprile, in parte aMirandola e in parte a Ferrara. La manifestazione era organizzata sia dal Cen-tro Internazionale di cultura Giovanni Pico di Mirandola, sia dallistituto di

    Claudio Cannistr

    NELLO SPECCHIO DEL CIELO

  • 33Casa Prima

    studi Rinascimentali di Ferrara. Erano presenti vari cattedratici provenienti datutta Italia, come Stefano Caroti, Marco Bertozzi, Ornella Pompeo Faracovi,Maurizio Ghelardi, Gian Carlo Garfagnini, Franco Bacchelli, Massimo Cacciari,oltre ad una personalit di spicco della nostra cultura, come Cesare Vasoli, de-cano degli studiosi del rinascimento.

    In quasi tutti gli interventi si parlato di astrologia, ma, a parte poche ec-cezioni, con notevole spirito critico ed un certo distacco, anche perch il con-gresso era incentrato su temi strettamente filosofici e storici. Viene spontaneauna riflessione: se gli studiosi conoscessero meglio le regole della nostra disci-plina, potrebbero forse penetrare pi facilmente lo spirito del tempo e megliocomprendere le scelte e le affermazioni di certi personaggi dellantichit. Tut-tavia, non sono mancati gli spunti interessanti per noi astrologi, anche perchconoscere dettagli della vita di certi personaggi sempre affascinante. Desi-dero citarne alcuni.

    Ornella Pompeo Faracovi ha preso in esame le risposte che diedero subi-to dopo la pubblicazione delle Disputationes, gli astrologi Lucio Bellanti eGiovanni Pontano, due autorit di quel tempo. E interessante la diversa posi-zione dei due: Bellanti vede lastrologia come una tecnica per diagnosticare gliinflussi astrali sulla materia corporea con nuovi modi di riferirsi alla tradizionedel passato, mentre Pontano tende ad accentuare lelemento causale.

    Maurizio Ghelardi ha trattato delle intuizioni che un filosofo tanto caro anoi astrologi, come Ernst Cassirer, ebbe a riguardo allopera di Pico e che inparte espresse in alcune lezioni su questo grande personaggio e il suo tempo,tenute nel 1939 presso luniversit di Goteborg in Svezia. Lidea di un universomobile, in continua trasformazione, si fa strada dopo la scoperta di Kepleroche le orbite dei pianeti sono ellittiche e permette alluomo di scorgere la pro-pria esistenza come problema di antropologia filosofica.

  • 34 Casa Prima

    Le divisioni fra magia naturale e magia negromantica sono state trattateda Vittoria Perrone Compagni nel suo intervento sui rapporti fra Pico e Pom-ponazzi. Stefano Caroti nellanalizzare le fonti medioevali dellopera di Pico haparlato della biblioteca del mirandolano ed ha portato una rassegna storicasulle varie fortune della divinazione astrale con interessanti indicazioni sulleopinioni di Alberto Magno, Michele Scoto, Pierre DAilly, Guido Bonatti. MarcoBertozzi, gi noto ai lettori di Linguaggio Astrale per le sue pregevoli ricerchesui decani e sugli affreschi di Palazzo Schifanoia, ha disquisito su Pico e laTeoria delle grandi congiunzioni

    Molto interessante la ricerca di Francesco Borghesi sui Temi astrologicinellEpistolario di Pico. Questo giovane studioso ha effettuato un lavoro di re-cupero, indagando su un Codice molto difficile da leggere, come quello Cap-poniano, e rintracciandovi alcune lettere del filosofo. Queste non erano stateinserite da Gianfrancesco nella raccolta del 1496, forse per non modificarelimmagine dello zio e, guarda caso, contengono riferimenti astrologici, adesempio in relazione al regno di Saturno.

    Infine, la prima parte della vita di Pico e le sue opinioni sullastrologia du-rante questo periodo sono state esposte in una relazione inviata dallamerica-no Darrel Rutkin, professore del Massachusetts Institute of Technology, chepurtroppo non potuto intervenire personalmente.

    Per gli appassionati e per chi volesse approfondire il tema, diremo che in preparazione una ristampa anastatica della preziosa edizione delle Disputa-tiones, curata da Eugenio Garin e editata in due volumi dalla Vallecchi di Fi-renze negli anni 1942 e 1946. Si tratta unopera base, se si vuole comprende-re meglio questo personaggio, anche se mia opinione che la prima partedella vita di Pico meriterebbe di essere maggiormente indagata sia dagli stori-ci, sia da noi astrologi.

    Chi desiderasse avere una panoramica completa di tutti gli interventi, purichiedere gli Atti del Convegno al Centro Internazionale di Cultura GiovanniPico della Mirandola Via F. Montanari, 5 41037 Mirandola (Mo).

  • 35Casa PrimaArgomento

    L.A. 135-188

    Questo mio intervento si basa su una sintesi di un mio recente lavoro: Astrolo-gia e Grafologia: studio interdisciplinare e completare con lausilio della psico-logia archetipica e dei miti (tesi di diploma, I.S.F.E.S. c/o Centro ScienzeUmane Piemonte, 1999-2000).

    Come potete vedere dal titolo e soprattutto dal sottotitolo si tratta di unlavoro interdisciplinare (nella mia tesi vengono trattate infatti anche materiequali lastronomia e la morfopsicologia in quanto soprattutto questultima vie-ne considerata particolarmente importante quale elemento di collegamento)che si basa sulla psicologia archetipica (psicologia che fa capo a James Hill-man e che vede anche una delle principali esponenti nella figura di Jean Bo-len, psicoterapeuta americana autrice di due opere, a parer mio piuttosto im-portanti in questo senso: Le Dee dentro la donna e gli Dei dentro luomo) edovviamente sulla storia dei miti, in quanto la rappresentazione delle vicendedegli dei indispensabile per giungere alla consapevolezza interiore di ci chedallinterno di noi ci spinge ad agire in un modo o nellaltro.

    * * *La grafologia ha sviluppato a questo proposito un metodo che si basa su

    di una tipologia planetaria; lAstrologia, attraverso il nostro tema natale, cipermette di comprendere quali Dei assumano una particolare rilevanza.

    Veniamo adesso alle tipologie planetarie, le cui principali verranno consi-derate anche da un punto di vista morfo-psicologico. Osserviamo il graficogenerale della tipologia planetaria. In esso vediamo rappresentati gli otto tipiprincipali e la loro correlazione con la forma generale del volto e della scrittura fig. 1 (spiegazione grafico: a partire da sinistra osserviamo il tipo terra, chesi connota per un assetto particolarmente quadrato e massiccio sia del voltoche dellintero corpo, seguito dal tipo Luna che si contraddistingue per unacerta pigrizia e torpore; noi sappiamo che in astrologia la fase della Luna cor-risponde alla primissima infanzia od alla vecchiaia, periodi di dipendenza; ab-biamo poi Mercurio che si caratterizza per il nervosismo e la cerebralit; ana-logamente, il volto di tipo triangolare con larghezza della fronte importante;seguono il tipo Venere caratterizzato da forme morbide e sensuali, il tipo Sole

    Daniela Prinzio

    ASTROLOGIA E GRAFOLOGIA:UNINTEGRAZIONE POSSIBILE?

  • 36 Casa Prima

    che si caratterizza per una postura eretta ed un incedere a testa alta, il tipoMarte caratterizzato da ardore e impulsivit e da un atteggiamento spesso col-lerico e intransigente, il tipo Giove che procede con bonomia ed espansivit,infine vediamo Saturno, connotato da riserva ed avarizia).

    Analizziamo ora da vicino i volti fig. 2.

    E ora vediamo le tipologie planetarie pi in dettaglio

    FIGURA 1

    FIGURA 2

  • 37Casa Prima

    Il tipo Sole (fig. 3) trae origine dagli archetipi solari di Elio ed Apollo. Sicontraddistingue per un carattere fiero ed orgoglioso . La scrittura corrispon-dente si distingue, in genere, per una certa verticalit e forme ben costruite (durante, infatti, il periodo del giorno dominato dal Sole che noi riusciamo a ve-dere bene le forme degli oggetti). Spesso vi dominano le arcate (in grafologiatale segno indica un desiderio di costruttivit ed , inoltre, larcata viene an-che rappresentata particolarmente nel glifo del leone, segno nel quale, comevoi tutti ben sapete, il Sole si trova proprio nel suo domicilio) e le forme tipo-grafiche e, a volte, pu risultare anche concentrata nel corpo della scrittura(parte mediana e comprendente la parte nella quale vengono scritte le vocali,le lettere prive di allunghi e gli ovali delle lettere comprendenti gli stessi) a di-mostrazione della concentrazione sulle proprie forze di tale tipo.

    Il tipo Luna (fig.4)muove da archetipi diversi e variegati tra di loro (si va,infatti, dallarchetipo di Selene, dea portata verso la maternit e lamore senti-mentale, a Lillith, dal carattere imprevedibile e ribelle) e vede, quindi, spessouna scrittura che pu variare anche moltissimo da un documento allaltro (eci, ovviamente, anche in analogia con le diverse fasi lunari) ma che si conno-ta, in genere, sempre per forme piuttosto trascurate ed eluse (durante la notte,dominio della Luna, non riusciamo a distinguere, in genere, i contorni delleforme).

    FIGURA 3

  • 38 Casa Prima

    Il tipo Mercurio trae origine dal dio Mercurio, Ermes per gli antichi, famo-so per la sua rapidit e scaltrezza e capacit di nascondere i suoi veri pensieri.La scrittura conseguente in genere piuttosto rapida, piccola, e scattante. Aldio Mercurio si riconosce anche linvenzione dellalfabeto e di conseguenzaspesso anche molti poeti o scrittori hanno questo tipo di scrittura. Segueesempio scrittura tipo Mercurio fig. 5 e scrittura di Montale (fig. 6), poetaitaliano, che come si pu vedere caratterizzata da unestrema agilit epiccolezza, ed quindi tipicamente mercuriale.

    FIGURA 4

    FIGURA 5

  • 39Casa Prima

    La dolcezza, lamore per i contatti di Venere ben si rilevano in una scrittu-ra generalmente concentrata sul corpo della scrittura. Essa in genere procedein genere con facilit e con raccordi curvilinei e si presenta tendenzialmentepiuttosto legata tra una lettera e unaltra (es. fig. 7).

    FIGURA 6

    FIGURA 7

  • 40 Casa Prima

    Laggressivit, lirruenza di Marte ben si sposano con una scrittura gran-de, angolosa che occupa lo spazio in modo invadente e che procede con ir-ruenza sul rigo. Il tipo Marte di opposizione caratterizzato da un certo rove-sciamento ed, inoltre, la tendenza ad essere voltagabbana del dio corrispon-dente di cui gi ci parlava Omero nellIliade si concretizza in una scrittura chevede, a volte, dei bruschi cambiamenti di direzione (es. fig. 8)

    FIGURA 8

    FIGURA 9

  • 41Casa Prima

    FIGURA 10

  • 42 Casa Prima

    La maestosit, la grandezza di Giove si evidenziano in una scrittura preva-lentemente grande, con prevalenza della forma, e ben organizzata sul foglio.La sensualit dello stesso spesso presente in allunghi inferiori pronunciati epanciuti (es. scritt. 9). Il sogg. n4 (fig. 10) vede uninteressante correlazionetra un Giove angolare allAscendente e una scrittura tipicamente gioviana.

    La freddezza, la riservatezza di Saturno si sposano, in genere, con unascrittura piccola, inibita, monotona e spesso slegata, che pu essere, a volte,anche lievemente rovesciata. Ricordiamo che Saturno spesso molto impor-tante nei temi di molti scienziati. (fig. 11)

    Limpeto di Urano si contraddistingue per una scrittura dove presenteun notevole ritmo, oltre a legamenti ingegnosi e ad arcate solari (qui Uranoviene visto anche come fattore dindividuazione) e ad una scrittura tendenzial-mente ascendente. Loriginalit del pianeta che lunico che possiede unincli-nazione pressoch orizzontale sulleclittica di rotazione si connota per unascrittura tendenzialmente a forme originali (es. scrittura Urano fig.12 Sal-vator Dal)

    FIGURA 11

  • 43Casa Prima

    La sensibilit, la permeabilit di Nettuno trovano riscontro in una scritturache pu, come quella del tipo Luna, e tendenzialmente in misura ancoramaggiore variare molto da un documento allaltro a seconda dello stato da-nimo del soggetto, ma anche e soprattutto a seconda degli ambienti con cui sirelaziona. Il desiderio di potere e la capacit espansiva, che sono caratteristi-che del dio trovano invece riscontro in una scrittura tendenzialmente grandeseppur a volte con larghi spazi e qui lo spazio sinonimo dellimportanza del-linconscio, inconscio che da sempre correlato allimportanza simbolica del-lelemento Acqua, di cui Nettuno, quale dio del mare rappresenta, insieme allaluna, il principio chiave. Es. fig. 13.

    FIGURA12

  • 44 Casa Prima

    Il desiderio di nascondersi del plutoniano, la sua tendenza alla segretezzatrovano riscontro in una scrittura che presenta spesso forti difese (la scrittura in genere tendenzialmente piuttosto rigida e monotona) anche se qua e l pos-sono comparire dei tratti che esprimono il carico di tensione presente nel sog-getto (es. fig. 14 scrittura di Sigmund Freud, padre della psicanalisi).

    FIGURA 13

    FIGURA 14

  • 45Casa Prima

    Seguono due esempi di schema del simbolismo pulveriano, indispensabiliper comprendere il simbolismo legato alla scrittura (fig. 15 e 16) pi esempidi correlazione tra tema astrologico e scrittura: Raffaella Carr fig. 17 can-tante e soubrette, particolarmente estroversa e realizzativa (la scrittura ca-ratterizzata da forme grandi e morbide, il tema da una concentrazione di pia-neti in segni daria e nella parte diurna del tema), Vittorio Gasman fig. 18 attore, di notevole successo, ma anche tendenzialmente esposto a crisi de-pressive e Benito Mussolini, statista (fig. 19).

    FIGURA 15

    FIGURA 16

  • 46 Casa Prima

    FIGURA 17

    Particolarit: spesso, attraverso la scrittura vengono evidenziati gli stessiglifi astrologi i cui archetipi astrologici sono particolarmente importanti per ilsoggetto. Seguono esempi 20 e 21

  • 47Casa Prima

    Conclusioni

    Da questa rapida carrellata possiamo quindi gi comunque rilevare che tra ledue discipline vi pu essere unintegrazione possibile volta a migliorare lacomprensione dellindividuo con un intervento congiunto (che pu trovare unvalido supporto anche nella morfopsicologia) che miri a valutare fino a chepunto le potenzialit del soggetto espresse dal tema siano state sviluppaterealmente dallo stesso. Inoltre, attraverso la scrittura possibile anche capirequali archetipi presenti nel tema egli ha realmente sviluppato, quali siano lesue dominanti planetarie e come egli ha percepito e vive le sue influenze zo-diacali; inoltre, di converso, ci permette di comprendere meglio il modo in cuiqueste effettivamente si manifestino (e quindi ci permette di capire meglio an-che la stessa Astrologia).

    P. S. Per eventuali confronti e delucidazioni potete contattare lautrice alseguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] (o tel. al num011.3114909)

    FIGURA 18

  • 48 Casa Prima

    FIGURA 19

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    FIGURA 20

  • 50 Casa Prima

    Bibliografia

    SYLVIE CHERMET-CARROY, ABC de lAstrographologie, Ed Grancer, 1993 JAMES HILLMAN, Re-visione della psicologia, Ed. Adelphi, 1983 JEAN BOLEN, Gli dei dentro luomo, Ed Astrolabio, 1994 JEAN BOLEN, Le dee dentro la donna, Ed Astrolabio, 1991 ANNE MARIE SIMOND, La graphologie planetarie, Ed Albin Michel, 1990 LOUIS CORMAN, Visages et Caracteres, Ed. Paris Libraire Plon, 1932

    Gli esempi presentati sono tratti da Giove & Saturno di Andr Barbault Ed.Nuovi orizzonti,1993 (grafico generale tipologia planetaria).Carattere e fisiono-mia di Ruggero Mucchielli Ed. Societ internazionale (grafico generale dei vol-ti). Grafologia ,dalla scrittura alla personalit, di Pacifico Cristofanelli, Ed. Cal-derini (schema generale simbolismo pulveriano, scrittura di Raffaella Carr).Grafologia e Psicologia di Elisabetta Settembrini, e