L'infinito gusto della solidarietà

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depliant per anpas toscana delle iniziative di solidarietà internazionale

Transcript of L'infinito gusto della solidarietà

3Anpas Toscana nella cooperazione internazionale

146 Associazioni213 Sedi100 Associazioni impegnate nel sociale77 Punti emergenza

380.000 Soci20.000 Volontari

592 Ambulanze ordinarie242 Ambulanze per l’emergenza

1.700 Volontari di Protezione Civile200 Mezzi di Protezione Civile

9.400 Donatori di Sangue37 Associazioni con Gruppo Donatori di Sangue

A n p a s

T o s c a n a

in numeri

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Anpas Toscana Cooperazione Internazionale

Anpas Toscana nella cooperazione internazionale

Il movimento di volontariato dellePubbliche Assistenze ha sviluppatonegli anni un’intensa attività disolidarietà internazionale rivolta apopolazioni che stannoattraversando momenti di difficoltà edisagio.Tale attività è connaturata alle radicied alla lunga storia del nostrovolontariato, nato oltre 100 anni facome risposta di auto-aiuto per lepersone e i ceti sociali più deboli esvantaggiati, per sviluppare l'auto-organizzazione e la difesa dei diritti.

La conoscenza dell'altro, della suacultura e della sua diversità, dellasua visione del mondo e delle cose,delle sue risorse umane e materialie della sua stessa idea di solidarietàe di sviluppo, sono presuppostiindispensabili perché i frutti diun'azione umanitaria siano percepitie recepiti nella giusta dimensione diuna pari dignità fondata sullaconoscenza delle diversità.Le forme che ci sembrano oggi piùadeguate sono quelle che mettonoin pratica delle idee e realizzano

microporgetti come quelli descritti diseguito. Ognuno di essi può esserecompletato e moltiplicato grazie adun contributo finanziario, ancheminimo, da parte di tanti e ancheda parte tua.

Anpas Toscana nella cooperazione internazionale

“La CCaarrttaa ddeellllaa ddoonnaazziioonnee (CdD) vuole esseremotore di sviluppo delle donazioni sulla base diun codice di autoregolamentazione della raccoltadi fondi nel nonprofit.

Sul piano dei pprriinncciippii si stabilisce laimprescindibilità della missione sociale ("finalitàdi solidarietà") dell'organizzazione beneficiariadei fondi, impegnata altresì a perseguire unefficace, efficente e lungimirante uso delle risorseumane e finanziarie ("nessuna risorsa disolidarietà deve andare sprecata"). Tali risorse devono altresì essere utilizzate conequità, imparzialità e non discriminazione neiconfronti dei destinatari. L’associazione

destinataria delle raccolte è tenuta a renderemanifesti sia la provenienza che l'utilizzo deifondi raccolti presso il pubblico e a fornire una"chiara e veritiera informazione sugli scopi cheessa persegue e sulle attività svolte".

Sul piano dei ddiirriittttii ddeeii ddoonnaattoorrii, oltre ad essere"regolarmente informati circa l'impiego dellerisorse da loro messe a disposizione" essidevono poter valutare "la capacità di utilizzareefficacemente le donazioni per la realizzazionedegli scopi prefissi" e quindi far valere proprieconsiderazioni circa la gestione dei fondi eformulare specifiche proposte circal'attuazione della Carta.

Altro punto richiesto dalla CdD è che chi utilizzale donazioni deve garantire una serie di ddiirriittttii aaiibbeenneeffiicciiaarrii: dall’informazione sull’Organizzazione(operatori e organi direttivi) con cui entrano incontatto, nonché sulla natura e sulle modalità dierogazione dei servizi - prestati da personaleadeguatamente e professionalmente istruito - finoalla possibilità di intervenire "nell’assunzionedelle decisioni che riguardano l’attivitàdell’Organizzazione" in relazioneall’applicazione della Carta. Questa deve ancheprevedere la libertà del beneficiario di recederedalle prestazioni.”

5La carta delle donazioni

Le Pubbliche Assistenze Toscane aderiscono alla “Carta della Donazione”di seguito riportiamo una sintesi dei punti salienti:

La grave crisi economica che hacolpito l’Argentina negli ultimi anniha creato livelli di disoccupazioneestremamente elevati. Il disagio ela marginalità si sono ampliati, isettori sociali più vulnerabilirischiano una emarginazionetotale. Anche la piccoladelinquenza, conseguenza moltospesso dell’impossibilità deigiovani di trovare lavoro, ècresciuta.La Croce Verde e la Provincia diLucca, Anpas toscana, Anpas

Solidarietà Internazionale, la OngICEI aderiscono al progettodell’associazione argentina ElPuente che opera nella Provinciadi Buenos Aires, in una comunitàcon il 74% della popolazione chenegli ultimi anni ha perso il lavoroed il reddito. L’associazione ElPuente si occupa dell’inserimentosocio-lavorativo di soggetti arischio emarginazione e diportatori di handicap ai quali offreun attività terapeutica edoccupazionale attraverso la

produzione e lacommercializzazione di piante efiori di stagione. Nei laboratoriprotetti questi soggetti trovano,oltre ad una formazione specifica,la possibilità di una occupazione eun luogo di socializzazione: tuttociò rende possibile la loroautonomia, il loro benesserepsico-fisico ed economico.

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Argentina

ARGENTINAUna possibilità per rifiorire

7Argentina

€ 5 compri alcune piantine

€ 100 compri un decespugliatore

€ 15 compri 30 vasi

€ 15 paghi il corso di formazione ad un disabile oppure ad un soggetto svantaggiato

€ 50 acquisti materiali per la coltivazione di 100 piantine che poi vendute consentirannola formazione ad altri ragazzi

€ 50 contribuisci a comprareun trattore che in Argentina costa € 30.105

con

Il 26 aprile 1986 esplode ilreattore n° 4 della centralenucleare di Chernobylsprigionando una gigantesca nubetossica che si espande subito e siconcentra sulla vicina regione diGomel in Bielorussia.Oggi il 90% della popolazione diquella regione abita ancora interritori contaminati. 2.000.000 dipersone, di cui 470.000 minori,vivono sapendo di poter esserecolpiti da malattie, conconseguenze che si chiamano

neoplasia alla tiroide, leucemia,diabete, ecc. Oltre che a rischio da un punto divista della salute fisica e psichica,la popolazione vive una situazionesocio-economica molto pesante.Questo si traduce indisoccupazione, estrema povertà,disgregazione della famiglia edella comunità, alcolismo,prostituzione e criminalità. Dal 1992 le Pubbliche Assistenzeitaliane hanno stretto un patto diamicizia, scambio e solidarietà

con il popolo bielorussosviluppando progetti di soggiornoper minori a scopo rigenerativo inItalia ma soprattutto supportandocon progetti mirati la comunitàlocale per costruire un futuromigliore nel proprio paese.

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Bielorussia dopo Chernobyl

BIELORUSSIADopo Chernobyl

€ 350 puoi regalare soggiorno in Italia ad un bambino bielorussoper fortificare il suo sistema immunitario.

€ 50 puoi contribuire alla fornitura di strumenti, medicinali e tecnologieper ospedali e centri specializzati

€ 13 puoi inviare un pacco contenente generi alimentari, materiale didattico e sanitario aduna famiglia in gravi necessità, ad un istituto, ad un carcere,ad un centro di accoglienza per profughi

€ 20 puoi rendere possibile importanti scambi scientifici e di formazione tra giovani medici e paramedici Italiani e Bielorussi

9Bielorussia dopo Chernobyl

con

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Dar...e di più

DAR..e di più

La parola Dar nella lingua russasignifica DONO.In Bielorussia molti minori, orfani oorfani sociali, vivono fino a sedicianni in Istituti in condizioni noncerto favorevoli ad una idoneacrescita fisica e psichica. Il progettoDAR consiste nell’affido a distanzaa famiglie italiane di questi minori,per favorirne il reinserimento nelcontesto d’origine o, qualoraquesto non sia possibile, in nuovefamiglie affidatarie bielorusse. Garantendo un sostegno economico

ed una consulenza specializzata ailoro familiari, è anche possibileprevenire il ricovero in Istituto diminori con alle spalle situazionisociali critiche. Attualmente sono770 i minori in affido tramite AnpasSolidarietà Internazionale, mentre251 bambini sono stati reintegratinella loro famiglia naturale o in unaltro nucleo familiare bielorusso.Qualora la famiglia italiana lovoglia, potrà ospitare durantel’estate il bambino a lei affidato.

11Dar...e di più

€ 260 l’anno per aiutare un bambino a crescere!

PPeerr ssaappeerrnnee ddii ppiiùù ccoonnttaattttaa llaasseeggrreetteerriiaa ddeell pprrooggeettttoo:: [email protected]

bastano

I bambini diabetici dellaBielorussia rischiano ogni giornocecità, insufficienza cardiaca, dannirenali a causa della scarsapresenza di strutture idonee allaloro cura.Per dare la possibilità anche a chivive lontano dall’unico dispensariodella regione di Gomel che cura ibambini diabetici, le PubblicheAssistenze toscane, il Comune diPontremoli e l’Azienda Meyerhanno acquistato unappartamento, che potrà ospitare

fino a 5 famiglie che non possonoaffrontare le spese degli alberghi.L’appartamento è stato donato allaassociazione dei familiari deibambini diabetici di Gomel

“Detskij Diabet”.Dobbiamo ora impegnarci perrendere la casa accogliente efunzionale.

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Giocare il diabete

Giocare il diabete

€ 5 per un libro di favole o un puzzle

€ 5 per comprare una sedia

€10 per un letto

€20 per un tavolo

€40 per un armadio

€ 200 per attrezzare la cucina

€ 150 per i mobili del bagno

13Giocare il diabete

bastano

Secondo una ricerca clinica, il 78%dei bambini palestinesi che vivononei territori occupati fanno sogniche hanno a che fare con laguerra, la miseria e la sofferenzacausati dal conflitto in atto. Lamorte di centinaia di palestinesi,dozzine dei quali adolescenti ebambini, le scene viste dal vivo, lecase distrutte dai bulldozer, leimmagini in televisione,tormentano le menti dei minori. Leconseguenze sono forme diviolenza contro se stessi, contro

gli altri, scarso rendimentoscolastico, enuresi notturna,turbamenti ed incubi continui. Le Pubbliche Assistenze AnpasToscana sono entrate in contattocon alcuni bambini palestinesiospitandoli per un mese durantel’estate in Toscana. E’ nato unlegame che i volontari intendonoapprofondire, rendendo concretol’appoggio a questi bambiniattraverso una serie di iniziativeda portare avanti nelle variecomunità di Hebron. E nato così il

progetto “Vorremmo essere cometutti gli altri bambini”.Nelle scuole di Hebron, i colorisono un bene prezioso. Quaderni,fogli matite colorate, pennarelli,tempere, gomme per cancellare,lavagne, tutto questo rappresentauna ricchezza a cui molte scuoledevono rinunciare.

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Palestina

PALESTINA“vorremmo essere come tutti gli altri bambini”

€ 50 un pacco per una classe che contiene:60 quaderni, 20 scatole di matite colorate, 20 scatole di pennarelli, gomme, lapis, tempere e pennelli

PPeerr mmaaggggiioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii Sig.ra Gallerini P. A. Empoli tel 339/7970823

15Palestina

puoi acquistare con

In Romania, oltre 70.000 bambini,molti dei quali affidati dalle lorostesse famiglie, vivono negliistituti. Molte delle strutture che sioccupano di minori in difficoltàsono diventate inadeguate adoffrire ai piccoli le cure di cuinecessitano anche a causa delladisastrosa situazione economica incui si trova la Romania. I bambinidi conseguenza soffrono dicarenze affettive e sviluppanoproblemi di comportamento edisturbi psicomotori. Si calcola che

almeno il 10% dei bambiniistituzionalizzati in Romaniafiniranno i loro giorni all'interno distrutture psichiatriche e che 1bambino su 3 resterà un assistitocronico. E' urgente offrire a questi minoriuna piccola struttura d’accoglienzain cui possano finalmente sentirsiparte di una famiglia, dovericevere affetto, cure e istruzione,condizioni fondamentali per porrele basi per un futuro sereno.Dal progetto “Prevenzione e cura

degli abusi sui minori” che miravaa sostenere coloro che nellacontea di Brasov (Romania) giàoperano per la protezione deidiritti dei bambini, è nata la casafamiglia. Questo appartamentoospiterà 8 bambini rumeni dai 3agli 8 anni provenienti dagliistituti. La casa, già individuata, èora in fase di allestimento.

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Romania

ROMANIAUna vera casa per 8 piccoli

17Romania

€ 5 un libro di favole o unpuzzle

€ 8 una sedia

€ 20 un letto con materasso

€ 20 un tavolo

€ 10 una radio

€ 40 un armadio

€ 200 stoviglie e pentole

€ 150mobili del bagno

€ 20 un frigo

€ 25 un kit di primo soccorso/medicazione

€ 200 un mese di forniture alimentari

puoi rendere possibile l’acquisto, direttamente in Romania di:

Il Sahara Occidentale è unterritorio di 266.000 kmq. situatosull’Atlantico confinante con ilMarocco, l’Algeria e la Mauritania.La popolazione del SaharaOccidentale, nomade fino a tempirecenti, vive da secoli in modoautonomo, con forme proprie dilingua, cultura e organizzazionesociale.Nel 1976 il paese fu invaso dalMarocco e la popolazione fucostretta ad abbandonare i propriterritori trovando rifugio nel

deserto algerino. Lontano dalla propria terra, questopopolo si organizò e costituì unarepubblica in esilio, riconosciutadall’ONU e da molti paesi, dovevive da quasi 30 anni incondizioni sociali e climatichedurissime, realizzando unaesperienza di democraziaesemplare. All’impossibilità quasitotale di produzione agricola, conla conseguente dipendenza dagliaiuti provenienti dall’esterno, sisommano problemi sanitari quali:

asma, anemia, difterite,poliomelite, malattiegastroenteriche; attualmente sonocirca 150.000 i minori con difeseimmunitarie assai basse per ladurezza della vita nel deserto.

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Saharawi, insieme con un popolo amico

SAHARAWIinsieme con un popolo amico

19Saharawi, insieme con un popolo amico

€ 500 per viaggio di un bambino Saharawi in Italia durante l’estate

€ 500 per il viaggio di uno specialista Saharawi far seguire programmi di formazione presso un ospedale regionale Toscano

€ 20 per un kit di pronto soccorso per uno degliambulatori

€ 50 per fornire a tutti i bambini di una scuola elementare quaderni e matite colorate

€ 30 per il pacco dono di generi alimentari per una famiglia con un bambino celiaco

€ 30 per comprare materia prima per dare la possibilità a 272 donne di lavorare a maglia e tessere tappeti nel centro di artigianato femminile

€ 20 per aiutare la causa diun popolo che merita essere conosciuto

servono:

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Sudan

Dal 1983 il Sudan è sconvolto dauna guerra civile che ha causatofino ad oggi due milioni di morti,soprattutto tra bambini ed anziani,e quattro milioni di profughiinterni. Le recenti alluvioni e inondazionihanno distrutto i raccolti ecostretto migliaia di persone alasciare le proprie abitazioni.Secondo la Fao, a causa di questaemergenza e del rapido diffondersidi epidemie, il numero dellepersone ridotte alla fame è

stimata in tre milioni.Anpas Toscana aderisce ad unprogetto promosso dalla ONGSviluppo 2000 edall’associazionismo sudanese inToscana per affrontare l’emergenza in un campo profughinel quale vivono 75.000 persone. Ad integrazione di un progetto cheaffronta la ristrutturazione di unpiccolo ospedale, una campagnadi vaccinazione e la realizzazionedi corsi di formazione per medicied infermieri, oggi si rende

urgentemente necessario l’acquistodi un’unità mobile di emergenzaattrezzata per il trasporto deimalati dal campo all’ospedale.

SUDAN bloccare il diffondersi di infezioni ed epidemie

21Sudan

€ 50 contributo al viaggio inItalia per un medico sudanese in formazione

€ 20 per concorrere all’acquisto dell’unità mobile di emergenza

€ 15 per un set di vaccinazioni

€ 20 contributo per un mesedi formazione di un operatore sanitario

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FFoottooggrraaffiiee:: Saverio Capparini, Lorenzo Campoli, Gabriele del Medico, David Pensierini, Nicola Paulesu, Hammed MazariGGrraaffiiccaa:: Sonia Squilloni • Chiuso in tipografia 12/12/2003

Anpas • Pubbliche Assistenze ToscaneVia F. Baracca, 209 int. 50127 Firenze • Tel. 055 308280 Fax 055 3024607

[email protected] • www.anpastoscana.it

IMPORTANTE!

Ogni contributo a favore di Anpas Toscana (in quanto ONLUS -organizzazione non lucrativa di utilità sociale) è detraibile per le

persone fisiche in misura del 19%, per un importo massimo di2.065,83 Euro; deducibile per le imprese ai sensi

art.13 bis del D.P.R. 917/86.

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