LINEE DI RIFORMA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE

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Dip.Set.Pro.CGIL Proposta sulla Contrattaz ione LINEE DI RIFORMA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE Conferme ed Evoluzione Dall’accordo del 23 Luglio 1993 alla Proposta attuale CGIL CISL UIL

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LINEE DI RIFORMA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE. CGIL CISL UIL. Conferme ed Evoluzione Dall’accordo del 23 Luglio 1993 alla Proposta attuale. 1993 Debito Pubblico 115,6% del Pil Disavanzo Pubblico - PowerPoint PPT Presentation

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LINEE DI RIFORMA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE

Conferme ed EvoluzioneDall’accordo del 23 Luglio 1993

alla Proposta attuale

CGIL CISL UIL

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ItaliaDati Macroeconomici

1993Debito Pubblico

115,6% del PilDisavanzo Pubblico

10,0% del PilInflazione

4,4%Disoccupazione

9,7%

2007Debito Pubblico

104% del PilDisavanzo Pubblico

2,4%Inflazione

3,3%Disoccupazione

6,1%

Parametri di riferimento area Euro (Accordo di Maastricht)Debito Pubblico Complessivo / PIL - inferiore al 60%

Disavanzo Bilancio Pubblico annuale / PIL - inferiore al 3%

Inflazione non superiore del 1,5% della media dei tre Paesi Europei con valori più bassi

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Obiettivi Generalidell’Accordo sulla Contrattazione

Proposta Attuale

Obiettivi centrali sono il miglioramentodelle condizioni di reddito, disicurezza e qualità del lavoro deilavoratori attraverso la crescita della qualità, del nostro paese, delle suereti materiali e immateriali, del suo stato sociale e della qualità, competitività e

produttività delle imprese.

L’obiettivo è la realizzazionedi un accordo unico che definisca unmodello contrattuale per tutti i settoripubblici e privati.

Accordo 23 Luglio 1993

La politica dei redditi è uno strumento indispensabile della politica economica, finalizzato a conseguire una crescente equità nella distribuzione del reddito attraverso il contenimento dell'inflazione e dei redditi nominali, per favorire lo sviluppo economico e la crescita occupazionale mediante l'allargamento della base produttiva e una maggiore competitività del sistema delle imprese.

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Obiettivi e Impegni ContrattualiAccordo 23 Luglio 1993

A partire dagli obiettivi comuni sui tassi di inflazione programmati, il Governo e le parti sociali individueranno i comportamenti da assumere per conseguire i risultati previsti.

In particolare il Governo, d'intesa con le parti sociali, opererà con politiche di bilancio tese:

• all'ottenimento di un tasso di inflazione allineato alla media dei Paesi comunitari

• alla riduzione del debito e del deficit dello Stato e alla stabilità valutaria.

Una politica dei redditi così definita, unitamente all'azione di riduzione dell'inflazione, consente di mantenere l'obiettivo della difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici.

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Obiettivi e Impegni ContrattualiProposta Attuale

La tutela e il miglioramento del reddito dei lavoratori vanno, perseguiti su due grandi terreni d’ impegno tra loro complementari ed interdipendenti:

• 1) quello “generale” che deve garantire un welfare solidaristico ed efficiente, un sistema di prezzi e tariffe trasparente, socialmente compatibile, in grado di frenare la ripresa dell’ inflazione ed, in particolare, un sistema fiscale equo che preveda una forte riduzione della pressione fiscale sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e sulle pensioni.

• 2) quello regolato dal sistema contrattuale su due livelli per tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni e per redistribuire la produttività.

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ASSETTI CONTRATTUALI

Accordo 23 Luglio 1993

• Un contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria;

• Un secondo livello di contrattazione, aziendale o alternativamente territoriale, laddove previsto, secondo l'attuale prassi, nell'ambito di specifici settori.

Proposta Attuale

• conferma di due livelli contrattuali tra loro complementari;

• definizione del CCNL come centro regolatore dei sistemi contrattuali a livello settoriale e per la definizione delle competenze da affidare al secondo livello tenendo conto delle diverse specificità settoriali - anche al fine di migliorare spazi di manovra salariale e normativa della contrattazione aziendale o territoriale.

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ASSETTI CONTRATTUALI

Il CCNLAccordo 23 Luglio 1993

• Il CCNL ha durata quadriennale per la materia normativa e biennale per la materia retributiva.

• La dinamica degli effetti economici del contratto sarà coerente con i tassi di inflazione programmata assunti come obiettivo comune.

• In sede di rinnovo biennale dei minimi contrattuali, ulteriori punti di riferimento del negoziato saranno costituiti dalla comparazione tra l'inflazione programmata e quella effettiva intervenuta nel precedente biennio.

Proposta Attuale

I compiti fondamentali del CCNL in un’ottica di diritto universale sono;

• il sostegno e la valorizzazione del potere d’acquisto per tutti i lavoratori di una categoria in ogni azienda e in ogni parte del Paese,

• la definizione della normativa nazionale e generale.

• la regolazione del sistema di relazioni industriali a livello settoriale, aziendale o territoriale.

• I contratti nazionali potranno prevedere che la contrattazione salariale del secondo livello si sviluppi a partire da una quota fissata dagli stessi CCNL.

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ASSETTI CONTRATTUALIla proposta del nuovo CCNL

• Va utilizzato un concetto di “inflazione realisticamente prevedibile”, supportata dai parametri ufficiali di riferimento, a livello dei CCNL.

• In questo quadro va posto il tema dell’adeguamento degli attuali indicatori di inflazione (utilizzando altri indicatori certi quali il deflatore dei consumi interno o l’indice armonizzato europeo corretto con il peso dei mutui).

• Rispetto al realizzarsi di eventuali differenziali inflazionistici vanno definiti meccanismi certi di recupero.

• Va previsto il superamento del biennio economico e la fissazione della triennalità della vigenza contrattuale, unificando così la parte economica e normativa.

• Occorre vincolare meglio il rispetto della tempistica dei rinnovi.

• Va considerata l’introduzione di penalizzazioni in caso di mancato rispetto delle scadenze.

• Le trattative per il rinnovo dei CCNL dovranno iniziare 6 mesi prima delle loro scadenze.

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ASSETTI CONTRATTUALIla Contrattazione di 2° Livello

Accordo 23 Luglio 1993

• La contrattazione aziendale riguarda materie e istituti diversi e non ripetitivi rispetto a quelli retributivi propri dei CCNL. Le erogazioni del livello di contrattazione aziendale sono strettamente correlate ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi, concordati tra le parti, aventi come obiettivo incrementi di produttività, di qualità ed altri elementi di competitività di cui le imprese dispongano.

• L'accordo di secondo livello ha durata quadriennale.

Proposta Attuale

• Va affermata per via pattizia l’effettività e la piena agibilità del secondo livello di contrattazione. I CCNL dovranno prevedere, in termini di alternatività, la sede aziendale o territoriale. Quest’ultima deve potersi dispiegare in una molteplicità di forme: regionale, provinciale, settoriale, di filiera, di comparto, di distretto, di sito.

• Le oggettive differenze tra i vari settori rendono necessario che siano i singoli CCNL a definire le articolazioni del secondo livello.

• La contrattazione accrescitiva di secondo livello sarà incentrata sul salario per obiettivi rispetto a parametri di produttività, qualità, redditività, efficienza, efficacia.

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ASSETTI CONTRATTUALILa Rappresentanza Sindacale

Accordo 23 Luglio 1993

• Le OO.SS. dei lavoratori stipulanti il presente protocollo riconoscono come rappresentanza sindacale aziendale unitaria nelle singole unità produttive quella disciplinata dall'intesa quadro tra CGIL-CISL-UIL sulle Rappresentanze sindacali unitarie, sottoscritta in data 1 marzo 1991.

• La legittimazione a negoziare al secondo livello le materie oggetto di rinvio da parte del CCNL è riconosciuta alle rappresentanze sindacali unitarie ed alle organizzazioni sindacali territoriali dei lavoratori aderenti alle organizzazioni stipulanti il medesimo CCNL, secondo le modalità determinate dal CCNL.

Proposta Attuale

• La riforma sulla rappresentanza va attuata per via pattizia attraverso un accordo generale quadro. Confermando per il settore pubblico l’Accordo collettivo quadro del 7 agosto 1998 e la vigente legge sulla rappresentanza, facendo riferimento per la rappresentatività dei pensionati alle deleghe certificate dagli Enti previdenziali.

• Per il settore privato viene indicato nel CNEL l’istituzione che, certifichi la rappresentanza e la rappresentatività delle relative organizzazioni sindacali.

• Per il settore privato la base della certificazione sono i dati associativi, riferiti di norma alle deleghe, come possono essere numericamente rilevati dall’INPS, Il CNEL dovrà diventare l’istituzione certificatrice di ultima istanza della rappresentanza e della rappresentatività delle organizzazioni.

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ASSETTI CONTRATTUALI

La Democrazia Sindacale

Accordi confederali con valenza generale

• Le piattaforme sindacali vengono proposte unitariamente dalle segreterie, e dibattute negli organismi direttivi interessati i quali approvano le piattaforme da sottoporre successivamente alla consultazione dell’insieme dei lavoratori e dei pensionati.

• Tutto il percorso negoziale, dalla piattaforma alla firma, deve essere accompagnato da un costante coinvolgimento degli organismi delle Confederazioni, prevedendo momenti di verifica degli iscritti, e assemblee di tutti i lavoratori e pensionati.

• Le segreterie assumono le ipotesi di accordo, le sottopongono alla valutazione e approvazione dei rispettivi organismi direttivi per il mandato alla firma da parte delle stesse, previa consultazione certificata fra tutti i lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, come già fatto nel 1993 e nel 2007.

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ASSETTI CONTRATTUALI

La Democrazia Sindacale

Accordi di categoria

• Le federazioni di categoria, nel quadro delle scelte di questo documento definiranno specifici regolamenti sulle procedure per i loro rinnovi contrattuali al fine di coinvolgere sia gli iscritti che tutti i lavoratori e le lavoratrici.

• Tali regolamenti dovranno prevedere sia il percorso per la costruzione delle piattaforme che per l’approvazione delle ipotesi di accordo. Insieme le categorie definiranno regole e criteri per l’elezione delle RSU e per una loro generalizzazione.