LINCONTRO SPECIALE CON PAPA FRANCESCO · all’Aiuto fraterno (aiuto a sacerdoti malati e anziani...

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Il nostro obiettivo è quello di uscire con questo foglio con una cadenza bimestrale. Contiamo sulla collaborazione di tutti, gruppi parrocchiali ma anche singoli parrocchiani. Chi volesse partecipare con degli articoli al prossimo numero li faccia pervenire allin- dirizzo e-mail della Redazione: [email protected] Stampato in proprio Diocesi di Milano - Zona III di Lecco - Decanato di Erba - Tel.031.617167 - mail: [email protected] 35,449,95 ANNO 2 - n° 2 SABATO 1 APRILE 2017 L o scorso 8 febbraio, con circa una trentina di miei compagni di ordinazione sacerdotale ci siamo recati a Roma per ricordare i nostri 30 anni di anniversario di ordi- nazione e per incontrare direttamente Papa Francesco. Estato un incontro straordinario, un dono grande, che sicuramente resterà impresso nella nostra memoria di preti maturi e che ci ha permesso di respirare in modo intimo quel clima di gioia e di incoraggiamento che il Papa ci ha poi donato nellincontro con tutta la nostra Diocesi, lo scorso 25 marzo. La conversazione avuta con noi è stata molto familiare e basata su domande semplici e dirette. Le sue raccomanda- zioni sono state di invito ad essere sacerdoti che sanno essere saggi e maturi alla nostra età, di non avere vergogna di essere noi stessi davanti al Signore, con i nostri pregi, difetti e peccati, ma di essere trasparenti con Lui e con la nostra gente. Ci ha sollecitato a rafforzare la nostra vocazione a servizio della Chiesa con coraggio e fedeltà offrendo buon esempio anche ai giovani che cercano la loro strada di vita; se il nostro esempio è buono, buona sarà la risposta dei giova- niI giovani oggi hanno bisogno di un tempo giusto per valutare la loro vocazione, ecco perché ancora oggi il Se- minario è un luogo importanteIl Papa ci ha fatto capire che è certo faticoso oggi educare i giovani, ma che vanno incoraggiati, anche se destrutturati, bisogna però apprezza- re il fatto che sanno ascoltare, che sanno pregare, che desi- derano stare insiemeE per parlare della fedeltà alla nostra vocazione il Papa ha fatto riferimento allesperienza di due coniugi che ricorda- vano il loro sessantesimo anniversario di matrimonio, di- cendo che quei due coniugi gli hanno testimoniato come a quelletà si può essere ancora innamorati come allinizio e quindi, perciò, esprimere la tenerezza con gesti concreti, è ciò che alimenta la fedeltà; così deve essere per il prete, deve alimentare la tenerezza giusta nei rapporti, manife- stando quanto è affezionatoal Signore e alla sua sposa che è la sua comunità. A proposito degli ultimi due sinodi sulla famiglia, France- sco ci ha detto di essere convinto che è stato allopera lo Spirito Santo, a partire dal modo con cui, per fasi successi- ve, è emerso il tema da trattare. Questa consapevolezza lo rende molto sereno sulle indicazioni offerte dai due sinodi e ci ha incoraggiato a riprendere in mano lAmoris laetitia con il coraggio del discernimento sulle coppie in difficoltà nellaccompagnarli nel loro camminoIl Papa ha conclu- so raccomandandoci di non essere preti rigidi, ma sciolti, perché la rigidità porta a rotture e a incapacità di dialogo. Memori della gioia di questo colloquio, con tutti voi ab- biamo vissuto con entusiasmo lincontro di Monza con Papa Francesco, grati per averci confermati nel nostro per- corso di Chiesa e di comunità. Don Isidoro LINCONTRO SPECIALE CON PAPA FRANCESCO

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Il nostro obiettivo è quello di uscire con questo foglio con una cadenza bimestrale. Contiamo sulla collaborazione di tutti, gruppi parrocchiali ma anche singoli parrocchiani. Chi volesse partecipare con degli articoli al prossimo numero li faccia pervenire all’in-dirizzo e-mail della Redazione: [email protected]

Stampato in proprio

Diocesi di Milano - Zona III di Lecco - Decanato di Erba - Tel.031.617167 - mail: [email protected]

35,449,95

ANNO 2 - n° 2 SABATO 1 APRILE 2017

L o scorso 8 febbraio, con circa una trentina di miei compagni di ordinazione sacerdotale ci siamo recati a

Roma per ricordare i nostri 30 anni di anniversario di ordi-nazione e per incontrare direttamente Papa Francesco. E’ stato un incontro straordinario, un dono grande, che sicuramente resterà impresso nella nostra memoria di preti maturi e che ci ha permesso di respirare in modo intimo quel clima di gioia e di incoraggiamento che il Papa ci ha poi donato nell’incontro con tutta la nostra Diocesi, lo scorso 25 marzo. La conversazione avuta con noi è stata molto familiare e basata su domande semplici e dirette. Le sue raccomanda-zioni sono state di invito ad essere sacerdoti che sanno essere saggi e maturi alla nostra età, di non avere vergogna di essere noi stessi davanti al Signore, con i nostri pregi, difetti e peccati, ma di essere trasparenti con Lui e con la nostra gente. Ci ha sollecitato a rafforzare la nostra vocazione a servizio della Chiesa con coraggio e fedeltà offrendo buon esempio anche ai giovani che cercano la loro strada di vita; se il

nostro esempio è buono, buona sarà la risposta dei giova-ni… I giovani oggi hanno bisogno di un tempo giusto per valutare la loro vocazione, ecco perché ancora oggi il Se-minario è un luogo importante… Il Papa ci ha fatto capire che è certo faticoso oggi educare i giovani, ma che vanno incoraggiati, anche se destrutturati, bisogna però apprezza-re il fatto che sanno ascoltare, che sanno pregare, che desi-derano stare insieme… E per parlare della fedeltà alla nostra vocazione il Papa ha fatto riferimento all’esperienza di due coniugi che ricorda-vano il loro sessantesimo anniversario di matrimonio, di-cendo che quei due coniugi gli hanno testimoniato come a quell’età si può essere ancora innamorati come all’inizio e quindi, perciò, esprimere la tenerezza con gesti concreti, è ciò che alimenta la fedeltà; così deve essere per il prete, deve alimentare la tenerezza giusta nei rapporti, manife-stando quanto è “affezionato” al Signore e alla sua sposa che è la sua comunità.

A proposito degli ultimi due sinodi sulla famiglia, France-sco ci ha detto di essere convinto che è stato all’opera lo Spirito Santo, a partire dal modo con cui, per fasi successi-ve, è emerso il tema da trattare. Questa consapevolezza lo rende molto sereno sulle indicazioni offerte dai due sinodi e ci ha incoraggiato a riprendere in mano l’Amoris laetitia con il coraggio del discernimento sulle coppie in difficoltà nell’accompagnarli nel loro cammino… Il Papa ha conclu-so raccomandandoci di non essere preti rigidi, ma sciolti, perché la rigidità porta a rotture e a incapacità di dialogo. Memori della gioia di questo colloquio, con tutti voi ab-biamo vissuto con entusiasmo l’incontro di Monza con Papa Francesco, grati per averci confermati nel nostro per-corso di Chiesa e di comunità. Don Isidoro

L’INCONTRO SPECIALE CON PAPA FRANCESCO

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SABATO 1 APRILE 2017

mail: [email protected]

Chi volesse inviare alla redazione una piccola te-stimonianza di questa bel-la esperienza saremo lieti di pubblicarla.

… un piccolo assaggio foto-grafico … in attesa della pubblicazione di un nume-ro speciale di “Insieme – La Parola della Comunità” tut-to dedicato alla visita di Papa Francesco alla nostra Diocesi.

15 aprile Sabato della SETTIMANA AUTENTICA

Ore 8.30: Liturgia della Parola Ore 15.00-17.30: Possibilità di confessioni (2 sacerdoti)

Ore 21.00 VEGLIA PASQUALE DI RISURREZIONE

VEGLIA DI TUTTE LE VEGLIE

(la Chiesa sarà aperta dalle ore 20.15, le campane non suoneranno)

La S. Messa vigiliare delle ore 18.00

non viene celebrata

Ricordiamo nella preghiera personale i defunti Colombo Giovanni nato in cielo il 08/01/2017

Camisasca Luigia Maria nata in cielo il 10/01/2017

Ciceri Emilio nato in cielo il 22/01/2017

Sapia Cristina nata in cielo il 25/01/2017

Sangiorgio Antonio nato in cielo il 23/02/2017

Sono stati rigenerati dalla grazia del Battesimo:

Marraccini Gioele battezzato il 12/02/2017

ANAGRAFE

14 aprile Venerdì nella PASSIONE

del SIGNORE

Ore 7.30: Liturgia della Parola Ore 15.00: Passione del Signore Ore 16.00-17.30: Confessioni (1 sa-

cerdote) Ore 21.00: Via Crucis per le vie del paese.

Ritrovo presso Cascina Bindella, Via Manzoni, Cascina Solferino, Via Manzoni,

Chiesa parrocchiale (non suoneranno le campane)

SABATO 1 APRILE 2017

17 aprile LUNEDI’ dell’Ottava di Pasqua

(dell’angelo)

Ore 8.30: S. Messa in Santuario Ore 10.30: S. Messa in Chiesa Parrocchiale

DOMENICA 16 aprile PASQUA

di RISURREZIONE

Ore 8.30: S. Messa in Chiesa Parrocchiale Ore 10.30: S. Messa solenne in Chie-sa Parrocchiale Ore 18.00: S. Messa solenne Infra-Vesperas in Chiesa Parrocchiale

INIZIATIVE di CARITA’

GIOVEDI’ SANTO: le offerte che verranno raccolte nella S. Messa in Coena Domini saranno destinate all’Aiuto fraterno (aiuto a sacerdoti malati e anziani della Diocesi di Milano). VENERDI’ SANTO: le offerte rac-colte verranno destinate alla Terra Santa. SABATO SANTO e DOMENICA di

PASQUA: raccolta straordinaria, al termine delle S. Mes-se, per il progetto caritativo diocesano, volto ad aiutare i ragazzi di strada nella Repubblica Democratica del Con-go, e per contribuire ad ospitare, per dei periodi di vacan-za, alcuni ragazzi delle zone terremotate del Centro Italia presso le strutture di S. Caterina.

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SABATO 1 APRILE 2017 Settimana Autentica

2017

12 aprile Mercoledì della SETTIMANA

AUTENTICA Ore 8.30: S. Messa Ore 9.00 - 10.30: Confessioni Terza età e Casalinghe Ore 16.15: Confessioni per i ragazzi di IV e V Primaria Ore 17.00: Confessioni per i ragazzi di I-II-III Secondaria Ore 17.30: Confessioni per Adolescenti e 18enni Ore 20.30: Celebrazione penitenziale comunitaria per tutti Ore 20.30: Celebrazione penitenziale comunitaria per tutti

11 aprile Martedì della SETTIMANA AUTENTICA

Ore 20.30: S. Messa

10 aprile Lunedì della SETTIMANA

AUTENTICA

Ore 20.30: S. Messa

13 aprile Giovedì della SETTIMANA

AUTENTICA

Nella mattinata, ricordiamo tutti i sacerdoti che concele-brano la Messa Crismale insieme al nostro Cardinale, nel Duomo di Milano Ore 18.00: Rito della lavanda dei piedi ai ragazzi che riceveranno quest’anno la Prima Comunione e acco-glienza degli Oli benedetti da parte dei cresimandi (I ragazzi sono invitati a consegnare il salvadanaio con le

rinunce quaresimali) Ore 21.00: S. Messa in Coena Domini

PRESSO L’ALTARE DELLA RIPOSIZIONE in Cappellina della TRINITA’

ADORAZIONE FINO ALLE ORE 24.00 (riapertura della Chiesa: h. 7.00)

9 aprile DOMENICA

delle PALME

Ore 9.45: Ritrovo in Santuario e distri-buzione dei rami d’ulivo

Ore 10.00: Benedizione dell’ulivo e inizio della Proces-sione delle Palme

(In caso di maltempo: ritrovo in Oratorio

alle ore 10.15) Ore 10.30: S. Messa in Chiesa Parrocchiale

Papa Francesco rivolgendosi ai giovani nella prima S. Messa della Domenica delle Palme da lui celebrata in San Pietro ha esortato i giovani a non lasciarsi rubare la spe-ranza. Questa frase rivolta ai giovani dobbiamo sentirla rivolta a ciascuno di noi, indipendentemente dalla nostra età anagrafica. “Che tante volte il legame che unisce una vita alla speran-za sia senza difese e fragile, ben lo sappiamo. Secondo le nostre valutazioni ci pare un legame poco solido, preca-rio, minimo. Temiamo che con una speranza simile non ci sarà un grande futuro. Ma siamo noi a pensare così e a misurare gli altri dall’alto della nostra situazione. E di-mentichiamo che siamo noi ad avere la responsabilità che

quella piccola ed esile speranza non si infranga, non si estingua. Un giorno ci sarà chiesto non solo che cosa avremo fatto della nostra speranza, ma anche della spe-ranza dei nostri fratelli, soprattutto dei più vulnerabili. Non possiamo permettere che l’altro si scoraggi e perda totalmente la speranza. Anche se essa è riposta in una cosa irrisoria, noi siamo responsabili della tenue fiamma di quello stoppino, di quel brillio di luce che a stento pal-pita tra le ceneri. E infatti, se pensiamo alle persone che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra vita, qual era il loro segreto? Direi, senza grandi margini di errore, il segno dell’amore. Non la diagnosi implacabile delle nostre impossibilità. Non si dà amore senza eccesso di amore. Amare è donare il nostro amore all’altro senza controllare quello che costui potrà fare del nostro amore”. E allora quale spazio ha la speranza nel nostro cuore?

(Tratto da un articolo di José Tolentino Mendonça)

SABATO 1 APRILE 2017

Venerdì 20 gennaio: Festa del nostro compatrono San Sebastiano, protetto-re degli Adolescenti e dei Giovani e allora, quale occasione più propizia per affidare alla sua protezione quelli della nostra comunità? Quest’anno è venuto a trovarci don Simone Sormani, novello Sacerdote ordinato nel 2016 e coadiutore dell’oratorio di Cesano Maderno. Dopo aver presieduto la celebrazione della S. Messa si è fermato presso il nostro Oratorio per una cena di con-divisione con i nostri Adolescenti e Giovani. Al termine abbiamo vissuto

una bella chiacchierata/testimonianza sua e di altri educa-tori e animatori dell’Oratorio di Cesano Maderno. L’argo-mento riguardava la scelta di vita di oratorio dove ognuno

di noi ha la possibilità e il dono di realizzare la sua perso-nale vocazione, proprio imparando a discernere ciò che è buono e a capire che “buono è uno solo”: Gesù che ci ri-volge sempre il suo invito: “Vieni e Seguimi!”. È così che scegliendo di compiere il bene, quel bene che è Gesù stes-so e imparando a vivere l’amicizia con Lui, la fiducia nella sua Parola, la fede nella sua decisone di dare la vita, che si impara a fare lo stesso. La scelta di fare il bene, come ci viene proposto in questo anno oratoriano : “Scegli il bene”, ci insegna a vivere quotidianamente il pensiero di Cristo.

20 GENNAIO 2017: SAN SEBASTIANO

FESTA PATRONALE DI SAN BIAGIO La Festa patronale di quest’an-no è stata per la nostra comuni-tà e per tutti coloro che hanno avuto modo di essere presenti alle nostre celebrazioni un’oc-casione di crescita nella fede vissuta nella gioia di stare in-sieme condividendone i diversi momenti. Nella Messa solenne del 3 feb-braio don Isidoro ci ha ricorda-to che avere un Santo protetto-re significa avere un modello cui ispirarsi nel nostro cammi-no spirituale. Tre sono le indi-cazioni che, dall’esempio di

San Biagio, possiamo trarre per la nostra vita spirituale e sono: affidarsi a Dio fidandosi di Lui; testimoniare la no-stra fede ai fratelli e mettersi al servizio degli altri.

Domenica 5 febbraio, Monsignor Agne-si ci ha richiamati a non essere i cristiani della domenica ma a vivere da cristiani tutti i giorni della settimana. Vita e fede devono essere strettamente collegate e non devono nutrirsi di eventi eclatanti ma dei semplici gesti quotidiani. Accanto ai momenti liturgici, la cui cen-tralità riteniamo opportuno sottolineare, abbiamo poi vissuto altri bei momenti a cominciare dall’assegnazione del Biagino d’oro quest’an-

no riservata al Gruppo Side Sport nel decimo anno dalla sua fondazio-ne. Poi … il concerto di saba-to sera con il QUARTET-TO MUSICALE “Le dol-ci note”, la gara dei bo-

NON LASCIATEVI RUBARE LA SPERANZA

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scaioli e lo spettacolo di cabaret, divertente ma non bana-le, di Max Diegoli. Sottolineiamo anche che nelle diverse celebrazioni abbia-mo ricordato l’ex Parroco don Nando Gatti, tornato alla Casa del Padre lo scorso anno, che ha lasciato alla Parroc-chia, alcuni doni che gli erano stati fatti durante il suo mi-nistero pastorale presso di noi.

Insomma tante occasioni, per chi ha saputo coglierle, di essere comunità.

SABATO 1 APRILE 2017

Quest’anno la festa è stata l’occasione per approfon-dire i contenuti dell’Esor-tazione apostolica“Amoris Laetitia” di Papa France-sco, scaturita da due Sino-di sulla famiglia. Il testo si apre con questa affermazione: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa”. Quando in famiglia sap-

piamo accoglierci con gesti semplici e quotidiani, pren-dendoci cura gli uni degli altri, a partire dai membri più piccoli e bisognosi, sperimentiamo e testimoniamo al mondo la GIOIA DELL’AMORE. Questa é la missione che Dio ha affidato alla famiglia: addomesticare il Mon-do! Con questa buona notizia abbiamo iniziato la cele-brazione eucaristica ringraziando il Signore per il dono delle nostre famiglie, e per quella grande famiglia che

vuole essere la nostra Comunità. Abbiamo continuato con l’invito ad aspettarci “a braccia aperte” in Oratorio. Qui i bambini hanno giocato un gio-co dell’oca sul tema dell’accoglienza e della pace, mentre i genitori hanno ascoltato le testimonianze di tre coppie di genitori che vivono tre delle molteplici sfaccettature dell’accoglienza in famiglia:

-l’accoglienza di un figlio disabile, non solo come motivo di sofferenza, ma come un’opportunità per crescere nell’amore, nel reciproco aiuto e nell’uni-tà;

-l’esperienza dell’adozione e dell’affido come una via per realizzare la maternità e la paternità;

-l’esperienza della famiglia allargata, che sa accoglie-re al suo interno persone in difficoltà diversamente abbandonate.

Insomma la famiglia non è innanzitutto un problema, ma può essere una risorsa ed un’opportunità per la Chiesa ed il mondo, se impara a vivere la vocazione a cui è stata chiamata: la GIOIA DELL’AMORE.

Sabato 11 febbraio, nel giorno dell’anniversario dell’ap-

parizione della Vergine Maria a Lourdes, in comunione

con tutta la Chiesa, abbiamo ricordato nel nostro Santua-

rio la XXV Giornata Mondiale del Malato.

La celebrazione eucaristica del pomeriggio ha permesso

di riservare un’attenzione speciale alla condizione degli

ammalati e, più in generale, dei sofferenti; al tempo stes-

so è stata un invito a chi si prodiga in loro favore a rende-

re grazie per la vocazione ricevuta dal Signore ad accom-

pagnare i fratelli ammalati.

11 Febbraio 2017 XXV GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

DOMENICA 29 GENNAIO 2017: FESTA DELLA FAMIGLIA “L’ACCOGLIENZA COME STILE DI VITA”

Ci stiamo avvicinando alla Settimana Autentica, la Setti-

mana Santa, e, come redazione vogliamo augurarVi di

viverla con intensità. Lasciamoci guidare dalle parole di

Papa Francesco nella Evangelii Gaudium, le stesse parole

che trovate sul volantino…

“Il Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo,

invita con insistenza alla gioia. … Ci sono cristiani che

sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua. Però

riconosco che la gioia non si vive allo stesso modo in tutte

la tappe e circostanze della vita, a volte molto dure. Si

adatta e si trasforma, e sempre rimane almeno come uno

spiraglio di luce che nasce dalla certezza personale di es-

sere infinitamente amato, al di là di tutto. Capisco le per-

sone che inclinano alla tristezza per le gravi difficoltà che

devono patire, però poco alla volta bisogna permettere che

la gioia della fede cominci a destarsi, come una segreta ma

ferma fiducia, anche in mezzo alle peggiori angustie. …

Non mi stancherò di ripetere quelle parole di Benedetto

XVI che ci conducono al centro del Vangelo: «All’inizio

dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una

grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una

Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la

direzione decisiva».”

E questo ci deve dare gioia; il Papa parlando ai sacerdoti e

ai consacrati nell’incontro di Milano ha detto: “Ciò che il

Papa può dirvi è questo: siete poche, siete pochi, siete

quelli che siete, andate nelle periferie, andate ai confini a

incontrarvi col Signore, a rinnovare la missione delle ori-

gini, alla Galilea del primo incontro, tornare alla Galilea

del primo incontro! E questo farà bene a tutti noi, ci farà

crescere, ci farà moltitudine”.

Il nostro augurio è quello di vivere la Pasqua con la

gioia di questo incontro … una gioia che diventa testi-

monianza.

BUONA PASQUA !!!

Questa ricorrenza infine, ha rappresentato una sollecita-

zione spirituale verso la Chiesa per svolgere sempre al

meglio la sua missione che comprende il servizio agli

ultimi, agli infermi, ai sofferenti, agli esclusi e agli emar-

ginati.

Tutto questo invocando la materna intercessione di Maria

perché ci guidi verso Cristo suo Figlio, ci ottenga soccor-

so nelle nostre infermità e sofferenze e ci aiuti ad affidar-

ci al Padre che compie grandi cose.

SABATO 1 APRILE 2017

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo… Tante le emozioni, e tanto anche… il freddo che ci ha accompagnato nella serata “dell’abbraccio”. Coinvolgente il testo: le parole toccanti.. la musica.. certo per me una serata speciale complice il buio, il freddo, il fuoco, le luci, gli interpreti (BRAVI!!), il team dei figu-ranti, le ricostruzioni degli ambienti.. NULLA lasciato al caso. Ci sono stati dei passaggi veramente emozionanti, che devono e vanno ricordati, un po’ alla volta, nel tempo perché l’emozione attenta non si dissolve presto. UN GRAZIE A TUTTI!! A coloro che a vario titolo hanno progettato, costruito, interpretato, partecipato, per rendere la serata tanto coin-volgente! Alla prossima!

Lettere alla Redazione …

PRESEPE VIVENTE 2016 L’ABBRACCIO “tutto l’amore che ho”

SETTIMANA AUTENTICA 2017