L’IMPRESA DI COMUNITÀ SOCIALE IVN ... - VALES SCS dei servizi... · 1. cos'è la carta dei...

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2012 IN CAMMINO VERSO L ’IMPRESA SOCIALE DI COMUNITÀ la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi

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2012 IN CAMMINOVERSOL’IMPRESA SOCIALEDI COMUNITÀ la casa società cooperativa sociale / carta dei servizisocietà cooperativa sociale / 38068 rovereto (tn) / viale trento 49b / t. 0464 49 01 25 / f. 0464 49 01 30 / [email protected] / www.cooplacasa.it

LA CASA

L’ORIENTAMENTOALLA QUALITÀ DEI SERVIZI

1. cos'è la carta dei servizi1.1. natura e scopo del documento2. perché è stata fatta2.1. le ragioni della coop rispetto alla carta3. struttura e contenuti3.1. le sezioni della carta4. come è stata elaborata4.1. metodologia di elaborazione

6.della performance

6.1. politiche della qualità adottate6.2. dimensioni della qualità presidiate,

indicatori e standard di riferimento

azioni positive per il miglioramento

5.5.1. Assistenza domiciliare5.2. Consegna pasti a domicilio5.3. Trasporto e mobilità assistita5.4. Telesoccorso e telecontrollo5.5. Gestione di strutture per anziani

semiresidenziali - centri diurnisemiresidenziali - centro serviziresidenziali - casa di soggiorno

5.6. Centro servizi per la famiglia

presentazione di ciascun servizio

DISPOSITIVI DI VERIFICA E VALUTAZIONE E TUTELA DEGLI ASSISTITI

7. processi di valutazione partecipata7.1. perché valutare assieme7.2. stakeholder coinvolti per ciascuna

dimensione7.3. modalità di realizzazione del processo

di valutazione partecipata8. sistemi di reclamo e loro gestione8.1. modalità di reclamo8.2. gestione dei reclami8.3. valorizzazione dei contributi

DALLA MISSIONAI SERVIZI

LA NOSTRA CARTA DEI SERVIZI

politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate

stakeholder engagement e valore sociale

finalità, principi, elementi distintivi

ragioni, contenuti, metodi

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IN CAMMINOVERSOL’IMPRESA SOCIALEDI COMUNITÀ la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi

L’ORIENTAMENTOALLA QUALITÀ DEI SERVIZI

1. cos'è la carta dei servizi1.1. natura e scopo del documento2. perché è stata fatta2.1. le ragioni della coop rispetto alla carta3. struttura e contenuti3.1. le sezioni della carta4. come è stata elaborata4.1. metodologia di elaborazione

6.della performance

6.1. politiche della qualità adottate6.2. dimensioni della qualità presidiate,

indicatori e standard di riferimento

azioni positive per il miglioramento

5.5.1. Assistenza domiciliare5.2. Consegna pasti a domicilio5.3. Trasporto e mobilità assistita5.4. Telesoccorso e telecontrollo5.5. Gestione di strutture per anziani

semiresidenziali - centri diurnisemiresidenziali - centro serviziresidenziali - casa di soggiorno

5.6. Centro servizi per la famiglia

presentazione di ciascun servizio

DISPOSITIVI DI VERIFICA E VALUTAZIONE E TUTELA DEGLI ASSISTITI

7. processi di valutazione partecipata7.1. perché valutare assieme7.2. stakeholder coinvolti per ciascuna

dimensione7.3. modalità di realizzazione del processo

di valutazione partecipata8. sistemi di reclamo e loro gestione8.1. modalità di reclamo8.2. gestione dei reclami8.3. valorizzazione dei contributi

DALLA MISSIONAI SERVIZI

LA NOSTRA CARTA DEI SERVIZI

politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate

stakeholder engagement e valore sociale

finalità, principi, elementi distintivi

ragioni, contenuti, metodi

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IN CAMMINOVERSOL’IMPRESA SOCIALEDI COMUNITÀ la casa società cooperativa sociale / carta dei servizi

LA NOSTRACARTA DEI SERVIZI

cos’è la carta dei servizi

ragioni, contenuti, metodi

1.natura e scopo del documento

1.

2.

3.

4.

5.

Quando sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 1994 venne

pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (al-

l'epoca Carlo Azeglio Ciampi) denominata Principi sull'erogazione

dei servizi pubblici, sembrava che il nostro Paese fosse di fronte a

una svolta epocale: si introduceva infatti un principio di cultura e ci-

viltà irrinunciabile, ossia il riconoscimento che il cittadino non era

assimilabile a un semplice utente e fruitore passivo dei servizi di

pubblica utilità, ma gli era riconosciuto il diritto di parola, di valuta-

zione, di giudizio di merito. Più precisamente la Direttiva sanciva

questo riconoscimento mediante l'enumerazione di 6 princìpi che

ogni soggetto erogatore di servizi di pubblica utilità avrebbe dovuto

garantire:

l'eguaglianza dei diritti di accesso ai servizi per tutti gli utenti;

l'imparzialità cioè l'obbligo di ispirare i propri comportamenti,

nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed im-

parzialità;

la continuità, nel senso che l'erogazione dei servizi deve essere

continua, regolare e senza interruzioni;

il diritto di scelta, ovvero il riconoscimento all'utente del diritto

di scegliere tra i soggetti che erogano il servizio;

la garanzia della partecipazione alla prestazione, sia per tute-

lare il diritto alla corretta erogazione del servizio, sia per favo-

rire la collaborazione nei confronti dei soggetti erogatori: l'uten-

te può prospettare osservazioni, formulare suggerimenti per il

miglioramento del servizio e i soggetti erogatori devono acqui-

sire periodicamente la valutazione dell'utente circa la qualità

del servizio reso;

0000

1.1.

LA NOSTRACARTA DEI SERVIZI

cos’è la carta dei servizi

ragioni, contenuti, metodi

1.natura e scopo del documento

1.

2.

3.

4.

5.

Quando sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 22 febbraio 1994 venne

pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (al-

l'epoca Carlo Azeglio Ciampi) denominata Principi sull'erogazione

dei servizi pubblici, sembrava che il nostro Paese fosse di fronte a

una svolta epocale: si introduceva infatti un principio di cultura e ci-

viltà irrinunciabile, ossia il riconoscimento che il cittadino non era

assimilabile a un semplice utente e fruitore passivo dei servizi di

pubblica utilità, ma gli era riconosciuto il diritto di parola, di valuta-

zione, di giudizio di merito. Più precisamente la Direttiva sanciva

questo riconoscimento mediante l'enumerazione di 6 princìpi che

ogni soggetto erogatore di servizi di pubblica utilità avrebbe dovuto

garantire:

l'eguaglianza dei diritti di accesso ai servizi per tutti gli utenti;

l'imparzialità cioè l'obbligo di ispirare i propri comportamenti,

nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed im-

parzialità;

la continuità, nel senso che l'erogazione dei servizi deve essere

continua, regolare e senza interruzioni;

il diritto di scelta, ovvero il riconoscimento all'utente del diritto

di scegliere tra i soggetti che erogano il servizio;

la garanzia della partecipazione alla prestazione, sia per tute-

lare il diritto alla corretta erogazione del servizio, sia per favo-

rire la collaborazione nei confronti dei soggetti erogatori: l'uten-

te può prospettare osservazioni, formulare suggerimenti per il

miglioramento del servizio e i soggetti erogatori devono acqui-

sire periodicamente la valutazione dell'utente circa la qualità

del servizio reso;

0000

1.1.

6. l'efficienza ed efficacia come principi a cui i soggetti erogatori

devono riferirsi nell'erogazione dei servizi.

Gli strumenti che la Direttiva segnalava per rendere esecutivi tali

principi sono particolarmente interessanti e del tutto attuali, se

rapportati all'esigenza di predisporre un documento con una valen-

za non solo formale, ma di sostanza.

In primo luogo la Direttiva faceva obbligo ai soggetti erogatori di

adottare opportuni standard qualitativi, da definirsi “individuando i

fattori da cui dipende la qualità del servizio che deve essere as-si-

curata ai cittadini”. Vi si prevedeva addirittura che gli standard fos-

sero accompagnati da una relazione illustrativa nella quale fossero

descritti, tra l'altro, le modalità previste per il loro conseguimento: i

fattori principali esterni al soggetto erogatore ed indipendenti dal

suo controllo che potrebbero incidere significativamente sul conse-

guimento degli standard; i metodi di valutazione utilizzati per fissa-

re o rivedere gli standard, con una previsione relativa alle valutazio-

ni future. Nella relazione i Soggetti erogatori avrebbero dovuto de-

terminare, altresì, gli indici da utilizzare per la misurazione o la valu-

tazione dei risultati conseguiti; fornire una base di comparazione

per raffrontare i risultati effettivamente ottenuti con gli obiettivi pre-

visti; descrivere gli strumenti da impiegare al fine di verificare e

convalidare i valori misurati. La Direttiva prevedeva, inoltre, che gli

standard fossero sottoposti a verifica con la presenza degli utenti

nel corso di “adunanze pubbliche”, che la loro osservanza non po-

tesse essere soggetta a condizioni e che essi fossero derogabili

solo nel caso di risultati più favorevoli per gli utenti. Era previsto che

gli standard fossero periodicamente aggiornati, per essere ade-

guati alle esigenze degli utenti, e che da parte dei soggetti eroga-

tori dovessero essere adottate ogni anno piani diretti a migliorarli.

ta zona o di una determinata unità di erogazione del servizio; l'ef-

fettuazione, a campione, di interviste con gli utenti, anche imme-

diatamente dopo l'erogazione di un singolo servizio.

la pubblicazione dei risultati delle verifiche effettuate e la loro

considerazione per l'identificazione delle misure idonee ad ac-

crescere l'efficienza dei servizi e il raggiungimento degli obiettivi

di pubblico interesse;

l'assicurazione agli utenti di forme di rimborso nei casi in cui è

possibile dimostrare che il servizio reso è inferiore, per qualità e

tempestività, agli standard pubblicati;

la previsione di procedure di reclamo dell'utente che devono es-

sere: accessibili, di semplice comprensione e facile utilizzazione;

svolgersi in tempi rapidi, predeterminati dai soggetti erogatori;

l'assicurazione di un'indagine completa ed imparziale circa le ir-

regolarità denunciate e la garanzia all'utente di un'informazione

periodica circa lo stato di avanzamento dell'indagine stessa; la

previsione di una risposta completa all'utente e forme di ristoro 2adeguate .

1

risultati conseguiti in rapporto agli standard stabiliti per l'esercizio in questione: definire gli standard per l'esercizio in corso in rapporto anche ai risultati conseguiti nell'esercizio oggetto di relazione; descrivere le ragioni dell'eventuale inosservanza degli standard e i rimedi predisposti; indicare i criteri direttivi cui il soggetto erogatore si atterrà nella redazione dei piani di miglioramento progressivo degli standard.

2 il reclamo può essere presentato dall'utente in via orale, per iscritto, via fax o telefonicamente. Nella predisposizione del reclamo, l'utente può avvalersi dell'assistenza degli uffici per le relazioni con il pubblico. Al momento della presentazione del reclamo, l'ufficio comunica all'utente il nominativo del dipendente responsabile dell'indagine, i tempi previsti per l'espletamento della stessa, i mezzi dei quali dispone nel caso di risposta sfavorevole. L'ufficio riferisce all'utente, con la massima celerità, e comunque non oltre trenta giorni dalla presentazione del reclamo, circa gli accertamenti compiuti, indicando altresì i termini entro i quali il soggetto erogatore provvederà alla rimozione rimozione delle irregolarità riscontrate o al ristoro del pregiudizio arrecato. Trascorsi 15 giorni, l'ufficio informa comunque l'utente circa lo stato di avanzamento dell'indagine. Per i servizi erogati in regime di concessione o mediante convenzione e comunque erogati da soggetti non pubblici, l'inosservanza dei principi della Direttiva costituisce inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente dai soggetti erogatori.

Ogni anno i soggetti erogatori devono predisporre una relazione sui risultati conseguiti dandone adeguata pubblicità. La relazione dovrà, tra l'altro, analizzare i

Occorre riconoscere che la Direttiva introduceva una prospettiva di

cambiamento di estremo interesse per i soggetti erogatori di servizi

di pubblica utilità e che, benché “datata”, fornisca a tutt'oggi suffi-

cienti indicazioni per mettere a punto “carte dei servizi” utili e speri-

mentabili. Al riguardo è doveroso considerare che la Legge 8 no-

vembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del siste-

ma integrato di interventi e servizi sociali” non ha segnato un passo

in avanti: non ha mai visto la luce infatti quello schema di riferimen-

to per l'elaborazione della carta dei servizi sociali che il Ministero

del Welfare aveva previsto di emanare entro 6 mesi dalla promulga-

zione della Legge.

Tra le varie disposizioni contenute nella Direttiva meritano di esse-

re menzionate in particolare alcune prescrizioni:

l'obbligo da parte dei soggetti erogatori di assicurare la piena in-

formazione degli utenti circa le modalità di prestazione dei ser-

vizi: le condizioni economiche e tecniche per l'effettuazione dei

servizi; gli esiti delle verifiche compiute; l'informazione tempesti-

va circa ogni eventuale variazione delle modalità di erogazione

del servizio; la pubblicazione di testi in cui siano inclusi tutti gli

atti che disciplinano l'erogazione dei servizi e regolano i rapporti

con gli utenti.

l'obbligo di trattare gli utenti con rispetto e cortesia e di agevolarli

nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi;

l'obbligo di valutare la qualità dei servizi, mediante apposite veri-

fiche sulla qualità e l'efficacia, in conformità ai criteri determinati 1nella relazione che accompagna gli standard .

l'obbligo di acquisizione periodica della valutazione degli utenti

sulla qualità del servizio reso mediante: la realizzazione di riunio-

ni pubbliche con la partecipazione degli utenti di una determina-

È nello spirito di questa impostazione, rimasta spesso inesplorata

e solo in pochi casi assunta fino in fondo dalle organizzazioni di

terzo settore, che la cooperativa sociale La Casa ha inteso iniziare

un percorso - esteso a gran parte dei responsabili dei settori azien-

dali - di formalizzazione della propria carta dei servizi. Essa è da

intendersi non già come un punto d'arrivo, ma, al contrario, come

l'inizio di un impegno analitico e riflessivo che, a partire dalla consi-

derazione valutativa dei servizi erogati - diventi progressivamente

luogo di apprendimento per tutta l'organizzazione.

Infine, questo documento può essere anche considerato un patto

che la cooperativa stipula con la propria comunità di riferimento,

nel quale vengono assunti precisi impegni - e codificati - circa il ri-

spetto di standard qualitativi per ciascuno dei servizi offerti.

0000

6. l'efficienza ed efficacia come principi a cui i soggetti erogatori

devono riferirsi nell'erogazione dei servizi.

Gli strumenti che la Direttiva segnalava per rendere esecutivi tali

principi sono particolarmente interessanti e del tutto attuali, se

rapportati all'esigenza di predisporre un documento con una valen-

za non solo formale, ma di sostanza.

In primo luogo la Direttiva faceva obbligo ai soggetti erogatori di

adottare opportuni standard qualitativi, da definirsi “individuando i

fattori da cui dipende la qualità del servizio che deve essere as-si-

curata ai cittadini”. Vi si prevedeva addirittura che gli standard fos-

sero accompagnati da una relazione illustrativa nella quale fossero

descritti, tra l'altro, le modalità previste per il loro conseguimento: i

fattori principali esterni al soggetto erogatore ed indipendenti dal

suo controllo che potrebbero incidere significativamente sul conse-

guimento degli standard; i metodi di valutazione utilizzati per fissa-

re o rivedere gli standard, con una previsione relativa alle valutazio-

ni future. Nella relazione i Soggetti erogatori avrebbero dovuto de-

terminare, altresì, gli indici da utilizzare per la misurazione o la valu-

tazione dei risultati conseguiti; fornire una base di comparazione

per raffrontare i risultati effettivamente ottenuti con gli obiettivi pre-

visti; descrivere gli strumenti da impiegare al fine di verificare e

convalidare i valori misurati. La Direttiva prevedeva, inoltre, che gli

standard fossero sottoposti a verifica con la presenza degli utenti

nel corso di “adunanze pubbliche”, che la loro osservanza non po-

tesse essere soggetta a condizioni e che essi fossero derogabili

solo nel caso di risultati più favorevoli per gli utenti. Era previsto che

gli standard fossero periodicamente aggiornati, per essere ade-

guati alle esigenze degli utenti, e che da parte dei soggetti eroga-

tori dovessero essere adottate ogni anno piani diretti a migliorarli.

ta zona o di una determinata unità di erogazione del servizio; l'ef-

fettuazione, a campione, di interviste con gli utenti, anche imme-

diatamente dopo l'erogazione di un singolo servizio.

la pubblicazione dei risultati delle verifiche effettuate e la loro

considerazione per l'identificazione delle misure idonee ad ac-

crescere l'efficienza dei servizi e il raggiungimento degli obiettivi

di pubblico interesse;

l'assicurazione agli utenti di forme di rimborso nei casi in cui è

possibile dimostrare che il servizio reso è inferiore, per qualità e

tempestività, agli standard pubblicati;

la previsione di procedure di reclamo dell'utente che devono es-

sere: accessibili, di semplice comprensione e facile utilizzazione;

svolgersi in tempi rapidi, predeterminati dai soggetti erogatori;

l'assicurazione di un'indagine completa ed imparziale circa le ir-

regolarità denunciate e la garanzia all'utente di un'informazione

periodica circa lo stato di avanzamento dell'indagine stessa; la

previsione di una risposta completa all'utente e forme di ristoro 2adeguate .

1

risultati conseguiti in rapporto agli standard stabiliti per l'esercizio in questione: definire gli standard per l'esercizio in corso in rapporto anche ai risultati conseguiti nell'esercizio oggetto di relazione; descrivere le ragioni dell'eventuale inosservanza degli standard e i rimedi predisposti; indicare i criteri direttivi cui il soggetto erogatore si atterrà nella redazione dei piani di miglioramento progressivo degli standard.

2 il reclamo può essere presentato dall'utente in via orale, per iscritto, via fax o telefonicamente. Nella predisposizione del reclamo, l'utente può avvalersi dell'assistenza degli uffici per le relazioni con il pubblico. Al momento della presentazione del reclamo, l'ufficio comunica all'utente il nominativo del dipendente responsabile dell'indagine, i tempi previsti per l'espletamento della stessa, i mezzi dei quali dispone nel caso di risposta sfavorevole. L'ufficio riferisce all'utente, con la massima celerità, e comunque non oltre trenta giorni dalla presentazione del reclamo, circa gli accertamenti compiuti, indicando altresì i termini entro i quali il soggetto erogatore provvederà alla rimozione rimozione delle irregolarità riscontrate o al ristoro del pregiudizio arrecato. Trascorsi 15 giorni, l'ufficio informa comunque l'utente circa lo stato di avanzamento dell'indagine. Per i servizi erogati in regime di concessione o mediante convenzione e comunque erogati da soggetti non pubblici, l'inosservanza dei principi della Direttiva costituisce inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente dai soggetti erogatori.

Ogni anno i soggetti erogatori devono predisporre una relazione sui risultati conseguiti dandone adeguata pubblicità. La relazione dovrà, tra l'altro, analizzare i

Occorre riconoscere che la Direttiva introduceva una prospettiva di

cambiamento di estremo interesse per i soggetti erogatori di servizi

di pubblica utilità e che, benché “datata”, fornisca a tutt'oggi suffi-

cienti indicazioni per mettere a punto “carte dei servizi” utili e speri-

mentabili. Al riguardo è doveroso considerare che la Legge 8 no-

vembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del siste-

ma integrato di interventi e servizi sociali” non ha segnato un passo

in avanti: non ha mai visto la luce infatti quello schema di riferimen-

to per l'elaborazione della carta dei servizi sociali che il Ministero

del Welfare aveva previsto di emanare entro 6 mesi dalla promulga-

zione della Legge.

Tra le varie disposizioni contenute nella Direttiva meritano di esse-

re menzionate in particolare alcune prescrizioni:

l'obbligo da parte dei soggetti erogatori di assicurare la piena in-

formazione degli utenti circa le modalità di prestazione dei ser-

vizi: le condizioni economiche e tecniche per l'effettuazione dei

servizi; gli esiti delle verifiche compiute; l'informazione tempesti-

va circa ogni eventuale variazione delle modalità di erogazione

del servizio; la pubblicazione di testi in cui siano inclusi tutti gli

atti che disciplinano l'erogazione dei servizi e regolano i rapporti

con gli utenti.

l'obbligo di trattare gli utenti con rispetto e cortesia e di agevolarli

nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi;

l'obbligo di valutare la qualità dei servizi, mediante apposite veri-

fiche sulla qualità e l'efficacia, in conformità ai criteri determinati 1nella relazione che accompagna gli standard .

l'obbligo di acquisizione periodica della valutazione degli utenti

sulla qualità del servizio reso mediante: la realizzazione di riunio-

ni pubbliche con la partecipazione degli utenti di una determina-

È nello spirito di questa impostazione, rimasta spesso inesplorata

e solo in pochi casi assunta fino in fondo dalle organizzazioni di

terzo settore, che la cooperativa sociale La Casa ha inteso iniziare

un percorso - esteso a gran parte dei responsabili dei settori azien-

dali - di formalizzazione della propria carta dei servizi. Essa è da

intendersi non già come un punto d'arrivo, ma, al contrario, come

l'inizio di un impegno analitico e riflessivo che, a partire dalla consi-

derazione valutativa dei servizi erogati - diventi progressivamente

luogo di apprendimento per tutta l'organizzazione.

Infine, questo documento può essere anche considerato un patto

che la cooperativa stipula con la propria comunità di riferimento,

nel quale vengono assunti precisi impegni - e codificati - circa il ri-

spetto di standard qualitativi per ciascuno dei servizi offerti.

0000

istituzionalizzazione organizzativa, assumono automatismi opera-

tivi e di pensiero, indulgono inevitabilmente a preferire e a mante-

nere un implicito rassicurante, piuttosto che esplorare un esplicito

senza reti di protezione; necessaria perché l'efficacia, la plausibili-

tà, l'adeguatezza della relazione d'aiuto, come focus su cui far con-

vergere l'intero orientamento organizzativo sono fattori da riconqui-

stare ogni giorno, mediante processi di apprendimento sistematici

e intenzionali.

Le origini, la storia e la missione della cooperativa documentano

inequivocabilmente questa caratterizzazione ideale, segnano i

tratti di una realtà che tende – ossia finalizza tutte le proprie risorse

- ad essere presenza operativa e punto surgivo di relazioni signifi-

cative e solidali “dentro” e “per” la comunità.

Una carta dei servizi potrebbe essere concepita semplicemente

come una vetrina espositiva nella quale trovano ordinata colloca-

zione tutte le informazioni descrittive e di processo dei servizi ri-

chieste dall'Ente accreditante; oppure l'occasione per rimettere in

moto - in maniera divergente e generativa - un pensiero rinnovato,

capace di connettere e portare a sintesi i guadagni e le buone pras-

si maturate, con l'esigenza di innovare, flessibilizzare e personaliz-

zare sempre di più i servizi, usando le tecnologie, ma anche capita-

lizzando le indicazioni che il quotidiano - ovvero le relazioni d'aiuto

poste in essere ogni giorno - suggeriscono.

Occorreva la pazienza di decostruire i presupposti, gli approcci, i

metodi e le prassi consolidate con cui si erogano i servizi, per rin-

venirne le ragioni in relazione alla mission, chiedersi se la perfor-

mance attuale è ancora coerente e appropriata con quei dettami,

capire dove si può migliorare e dove si fa la differenza.

E ancora, accettare di sottoporre il proprio operato al giudizio valu-

le ragioni della cooperativa rispetto alla carta

Predisporsi a mettere a punto la propria carta dei servizi potrebbe

sembrare persino un esercizio improvvido o sconveniente allor-

quando ci si trovi nel bel mezzo di una stagione che non è improprio

definire severa per l'intero terzo settore, chiamato a fare i conti con

una progressiva contrazione della spesa pubblica che ha interes-

sato anche i sistemi di welfare locali e, più in generale, con il

difficile tentativo di mantenere un equilibrio tra la gestione dei tagli

lineari e il mantenimento di accettabili standard di qualità nei ser-

vizi erogati. Ben più urgenti questioni sembrano reclamare spazio

nella già affollata agenda dei manager del non profit, che pur con-

templa di compiere i passi necessari per acquisire l'accredita-

mento istituzionale da parte della provincia di Trento, tra i quali

appunto, c'è l'adozione del bilancio sociale e della carta dei servizi.

Eppure, in un contesto che evoca in molti l'opportunità di assumere

strategie difensive o perlomeno conservative, questa cooperativa

ha scelto di trasformare un adempimento formale in un'opportu-

nità, un esercizio potenzialmente solo di natura compilativa in una

risorsa per l'apprendimento, per promuovere uno spazio di riflessi-

vità al proprio interno, sottraendo l'attenzione delle persone dal ri-

schio dello sbilanciamento sulla sola operatività: è infatti un feno-

meno pressoché universale (e per certi versi inevitabile) l'esposi-

zione del lavoro sociale a una deriva meramente operativa centra-

ta sulle “cose da fare”, con il prevalere spesso dell'agire in costante

emergenza (organizzativa, gestionale, esecutiva).

Invece, entrare nel merito di ciò che si fa ogni giorno è un'opera-

zione al tempo stesso irrituale e necessaria: irrituale perché anche

le aziende non profit - come quelle profit - subiscono processi di

tativo degli stakeholder, creare gli strumenti per renderlo praticabi-

le, dare sostanza metodologica a un processo per renderlo struttu-

rale e non occasionale.

La cooperativa ha intrapreso questa strada, con piena consapevo-

lezza che senza un pensiero che guida l'azione il rischio del tutto

fideistico di affidarsi in via prevalente (se non esclusiva) a meccani-

smi e automatismi consolidati rimane un'opzione pericolosa e co-

stantemente esposta alle problematiche sollevate dalle contingen-

ze, che, per loro natura sono situate, non sempre convenzionali, sfi-

danti. Meglio quindi attivare un processo di capitalizzazione della

conoscenza, di condivisione degli assunti, dei metodi, delle strate-

gie: in altri termini, meglio rendere il sapere fluido, diffuso, disponi-

bile per poterlo incrementare, operativizzare, facendolo confluire

in migliori servizi.

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2.1.

perché è stata fatta 2.

istituzionalizzazione organizzativa, assumono automatismi opera-

tivi e di pensiero, indulgono inevitabilmente a preferire e a mante-

nere un implicito rassicurante, piuttosto che esplorare un esplicito

senza reti di protezione; necessaria perché l'efficacia, la plausibili-

tà, l'adeguatezza della relazione d'aiuto, come focus su cui far con-

vergere l'intero orientamento organizzativo sono fattori da riconqui-

stare ogni giorno, mediante processi di apprendimento sistematici

e intenzionali.

Le origini, la storia e la missione della cooperativa documentano

inequivocabilmente questa caratterizzazione ideale, segnano i

tratti di una realtà che tende – ossia finalizza tutte le proprie risorse

- ad essere presenza operativa e punto surgivo di relazioni signifi-

cative e solidali “dentro” e “per” la comunità.

Una carta dei servizi potrebbe essere concepita semplicemente

come una vetrina espositiva nella quale trovano ordinata colloca-

zione tutte le informazioni descrittive e di processo dei servizi ri-

chieste dall'Ente accreditante; oppure l'occasione per rimettere in

moto - in maniera divergente e generativa - un pensiero rinnovato,

capace di connettere e portare a sintesi i guadagni e le buone pras-

si maturate, con l'esigenza di innovare, flessibilizzare e personaliz-

zare sempre di più i servizi, usando le tecnologie, ma anche capita-

lizzando le indicazioni che il quotidiano - ovvero le relazioni d'aiuto

poste in essere ogni giorno - suggeriscono.

Occorreva la pazienza di decostruire i presupposti, gli approcci, i

metodi e le prassi consolidate con cui si erogano i servizi, per rin-

venirne le ragioni in relazione alla mission, chiedersi se la perfor-

mance attuale è ancora coerente e appropriata con quei dettami,

capire dove si può migliorare e dove si fa la differenza.

E ancora, accettare di sottoporre il proprio operato al giudizio valu-

le ragioni della cooperativa rispetto alla carta

Predisporsi a mettere a punto la propria carta dei servizi potrebbe

sembrare persino un esercizio improvvido o sconveniente allor-

quando ci si trovi nel bel mezzo di una stagione che non è improprio

definire severa per l'intero terzo settore, chiamato a fare i conti con

una progressiva contrazione della spesa pubblica che ha interes-

sato anche i sistemi di welfare locali e, più in generale, con il

difficile tentativo di mantenere un equilibrio tra la gestione dei tagli

lineari e il mantenimento di accettabili standard di qualità nei ser-

vizi erogati. Ben più urgenti questioni sembrano reclamare spazio

nella già affollata agenda dei manager del non profit, che pur con-

templa di compiere i passi necessari per acquisire l'accredita-

mento istituzionale da parte della provincia di Trento, tra i quali

appunto, c'è l'adozione del bilancio sociale e della carta dei servizi.

Eppure, in un contesto che evoca in molti l'opportunità di assumere

strategie difensive o perlomeno conservative, questa cooperativa

ha scelto di trasformare un adempimento formale in un'opportu-

nità, un esercizio potenzialmente solo di natura compilativa in una

risorsa per l'apprendimento, per promuovere uno spazio di riflessi-

vità al proprio interno, sottraendo l'attenzione delle persone dal ri-

schio dello sbilanciamento sulla sola operatività: è infatti un feno-

meno pressoché universale (e per certi versi inevitabile) l'esposi-

zione del lavoro sociale a una deriva meramente operativa centra-

ta sulle “cose da fare”, con il prevalere spesso dell'agire in costante

emergenza (organizzativa, gestionale, esecutiva).

Invece, entrare nel merito di ciò che si fa ogni giorno è un'opera-

zione al tempo stesso irrituale e necessaria: irrituale perché anche

le aziende non profit - come quelle profit - subiscono processi di

tativo degli stakeholder, creare gli strumenti per renderlo praticabi-

le, dare sostanza metodologica a un processo per renderlo struttu-

rale e non occasionale.

La cooperativa ha intrapreso questa strada, con piena consapevo-

lezza che senza un pensiero che guida l'azione il rischio del tutto

fideistico di affidarsi in via prevalente (se non esclusiva) a meccani-

smi e automatismi consolidati rimane un'opzione pericolosa e co-

stantemente esposta alle problematiche sollevate dalle contingen-

ze, che, per loro natura sono situate, non sempre convenzionali, sfi-

danti. Meglio quindi attivare un processo di capitalizzazione della

conoscenza, di condivisione degli assunti, dei metodi, delle strate-

gie: in altri termini, meglio rendere il sapere fluido, diffuso, disponi-

bile per poterlo incrementare, operativizzare, facendolo confluire

in migliori servizi.

0000

2.1.

perché è stata fatta 2.

Si tratta di una scelta indubbiamente impegnativa, ma che è

sembrata irrinunciabile perché in qualche modo iscritta nella sto-

ria e nella cultura di una cooperativa che non ha mai fatto miste-

ro di voler moltiplicare gli sforzi per essere espressione della co-

munità, luogo ad un tempo di sintesi e composizione dei suoi bi-

sogni, e delle risposte a queste stesse istanze. Sono quindi stati

scelti gli stakeholder più rilevanti a cui sottoporre a giudizio l'ope-

rato della cooperativa, chiamandoli a riflettere sulle dimensioni

di maggiore interesse, in relazione alla natura del rapporto inter-

corrente: finanziatori istituzionale, partner, utenti, caregiver, ecc.

Fissati gli “oggetti” e individuati i “soggetti” protagonisti della valu-

tazione partecipata, sono stati scelti e messi a punto gli strumenti

per facilitare l'espressione del parere degli stakeholder e stabilita

la periodicità del loro coinvolgimento: e in effetti si tratta proprio di

“rendere facile” il valutare, nel senso di predisporre (in termini di

strumenti e metodi) le modalità più funzionali per raccogliere i giu-

dizi sulle questioni chiave.

le sezioni della carta

Questa carta dei servizi è stata redatta adottando un criterio di or-

ganizzazione dei contenuti che potesse favorirne la leggibilità, la fa-

cilità di consultazione, ma senza rinunciare agli approfondimenti

necessari per dare le ragioni delle scelte, delle priorità, delle que-

stioni considerate particolarmente rilevanti.

Il documento prevede tre grosse sezioni di analisi:

nella prima si presentano i servizi che attualmente sono offerti

alla comunità locale. Ciascuno di essi è rappresentato dapprima

in forma descrittiva, con riferimento alla tipologia di prestazioni,

specificando le modalità di accesso ai servizi;

dopo questo primo livello, sono evidenziati per ciascun servizio i

fattori intervenienti nel processo di erogazione dei servizi e delle

prestazioni che la cooperativa ritiene siano rivelativi della specifi-

cità del proprio approccio, espressivi del know how maturato e

predittivi di performance efficaci. Ciascuna dimensione conside-

rata rilevante nel generare elementi di qualità nei servizi è stata

operativizzata - laddove possibile - in indicatori qualitativi, che so-

no stati individuati per renderne più esplicito il significato preditti-

vo.

la terza parte presenta le azioni che la cooperativa pone in esse-

re per realizzare processo di valutazione del proprio operato con

caratteri di sistematicità e coinvolgendo - con appositi modalità e

strumenti - i principali stakeholder appartenenti al suo sistema.

0000

3.1.

struttura e contenuti 3.

Si tratta di una scelta indubbiamente impegnativa, ma che è

sembrata irrinunciabile perché in qualche modo iscritta nella sto-

ria e nella cultura di una cooperativa che non ha mai fatto miste-

ro di voler moltiplicare gli sforzi per essere espressione della co-

munità, luogo ad un tempo di sintesi e composizione dei suoi bi-

sogni, e delle risposte a queste stesse istanze. Sono quindi stati

scelti gli stakeholder più rilevanti a cui sottoporre a giudizio l'ope-

rato della cooperativa, chiamandoli a riflettere sulle dimensioni

di maggiore interesse, in relazione alla natura del rapporto inter-

corrente: finanziatori istituzionale, partner, utenti, caregiver, ecc.

Fissati gli “oggetti” e individuati i “soggetti” protagonisti della valu-

tazione partecipata, sono stati scelti e messi a punto gli strumenti

per facilitare l'espressione del parere degli stakeholder e stabilita

la periodicità del loro coinvolgimento: e in effetti si tratta proprio di

“rendere facile” il valutare, nel senso di predisporre (in termini di

strumenti e metodi) le modalità più funzionali per raccogliere i giu-

dizi sulle questioni chiave.

le sezioni della carta

Questa carta dei servizi è stata redatta adottando un criterio di or-

ganizzazione dei contenuti che potesse favorirne la leggibilità, la fa-

cilità di consultazione, ma senza rinunciare agli approfondimenti

necessari per dare le ragioni delle scelte, delle priorità, delle que-

stioni considerate particolarmente rilevanti.

Il documento prevede tre grosse sezioni di analisi:

nella prima si presentano i servizi che attualmente sono offerti

alla comunità locale. Ciascuno di essi è rappresentato dapprima

in forma descrittiva, con riferimento alla tipologia di prestazioni,

specificando le modalità di accesso ai servizi;

dopo questo primo livello, sono evidenziati per ciascun servizio i

fattori intervenienti nel processo di erogazione dei servizi e delle

prestazioni che la cooperativa ritiene siano rivelativi della specifi-

cità del proprio approccio, espressivi del know how maturato e

predittivi di performance efficaci. Ciascuna dimensione conside-

rata rilevante nel generare elementi di qualità nei servizi è stata

operativizzata - laddove possibile - in indicatori qualitativi, che so-

no stati individuati per renderne più esplicito il significato preditti-

vo.

la terza parte presenta le azioni che la cooperativa pone in esse-

re per realizzare processo di valutazione del proprio operato con

caratteri di sistematicità e coinvolgendo - con appositi modalità e

strumenti - i principali stakeholder appartenenti al suo sistema.

0000

3.1.

struttura e contenuti 3.

progettazione, gestione e presidio del processo di erogazione delle

prestazioni, è stato preferibile adottare un supporto in affianca-

mento one to one per dare maggiore densità metodologica e fa-

vorire l'esplicitazione della conoscenza consolidata nell'expertise

dei vari attori organizzativi.

Per dare organicità al processo e mantenere una convergenza di

attenzione sul processo di costruzione della carta dei servizi fra

tutti gli attori del working group, sono state realizzati momenti di re-

stituzione di quanto andava emergendo e formalizzandosi nelle

varie sessioni di lavoro, individuali, di gruppo, guidate.

Questa coralità di processo - peraltro non sempre facilmente com-

patibile con l'ordinato svolgimento delle attività di servizio quotidia-

no - ha occupato uno spazio temporale di circa sei mesi ed ha avuto

l'effetto di inaugurare, tra coloro che hanno partecipato, una pro-

spettiva nuova di concepire il legame tra mission della cooperativa

e prestazioni di servizio. Il focus attentivo si è potuto spostare da

una centratura prevalente sulla corretta applicazione di regole e

procedure a un riconcettualizzazione della prestazione che ora ap-

pare ben più chiaramente come la punta dell'iceberg di un servizio

che è intenzionato, pensato e implementato a partire da una consi-

derazione - anche antropologica - della persona in stato di bisogno,

dentro il suo contesto relazionale di appartenenza.

metodologia di elaborazione

Il processo che ha portato all'elaborazione di questa carta dei ser-

vizi ha coinvolto gran parte dei responsabili delle varie aree opera-

tive della cooperativa in un percorso di accompagnamento e sup-

porto metodologico, guidato da un consulente esterno. Questa mo-

dalità è stata adottata dal management nell'intento di capitalizza-

re, anche in chiave formativa, i necessari affondi a cui i partecipanti

sarebbero stati chiamati a contribuire sul piano dell'analisi critica

delle specificità dei servizi, esplorando tanto la dimensione proget-

tuale che quella erogativa dei servizi della cooperativa. Un'ottima

opportunità per dare avvio a un percorso riflessivo esplicitamente

veicolato ad entrare nel merito delle procedure e degli stili concreti

con cui gli operatori, a tutti i livelli dell'organizzazione, sono soliti

dare vita alle relazioni d'aiuto. Un siffatto approccio portava con sé

l'occasione per valorizzare le prassi e le competenze di eccellenza

presenti in azienda, mobilitandone e promuovendone la diffusione

al proprio interno, ma era anche la circostanza favorevole per un

introdurre - se del caso - eventuali correttivi, integrazioni, modifiche

rispetto a pratiche ed automatismi consolidati, ma involontaria-

mente disfunzionali.

Il gruppo di lavoro, di cui ha fatto parte l'amministratore delegato,

ha dapprima condiviso l'impianto metodologico e contenutistico

della carta dei servizi, per poi svilupparne le varie sezioni in sotto-

gruppi di persone appartenenti al medesimo settore o servizio, so-

prattutto per quanto concerne la compilazione della parte descritti-

va dei servizi.

Nella fase di focalizzazione degli aspetti collegati alla specificazio-

ne degli approcci e delle peculiarità a riguardo delle modalità di

0000

4.1.

com’è stata elaborata 4.

progettazione, gestione e presidio del processo di erogazione delle

prestazioni, è stato preferibile adottare un supporto in affianca-

mento one to one per dare maggiore densità metodologica e fa-

vorire l'esplicitazione della conoscenza consolidata nell'expertise

dei vari attori organizzativi.

Per dare organicità al processo e mantenere una convergenza di

attenzione sul processo di costruzione della carta dei servizi fra

tutti gli attori del working group, sono state realizzati momenti di re-

stituzione di quanto andava emergendo e formalizzandosi nelle

varie sessioni di lavoro, individuali, di gruppo, guidate.

Questa coralità di processo - peraltro non sempre facilmente com-

patibile con l'ordinato svolgimento delle attività di servizio quotidia-

no - ha occupato uno spazio temporale di circa sei mesi ed ha avuto

l'effetto di inaugurare, tra coloro che hanno partecipato, una pro-

spettiva nuova di concepire il legame tra mission della cooperativa

e prestazioni di servizio. Il focus attentivo si è potuto spostare da

una centratura prevalente sulla corretta applicazione di regole e

procedure a un riconcettualizzazione della prestazione che ora ap-

pare ben più chiaramente come la punta dell'iceberg di un servizio

che è intenzionato, pensato e implementato a partire da una consi-

derazione - anche antropologica - della persona in stato di bisogno,

dentro il suo contesto relazionale di appartenenza.

metodologia di elaborazione

Il processo che ha portato all'elaborazione di questa carta dei ser-

vizi ha coinvolto gran parte dei responsabili delle varie aree opera-

tive della cooperativa in un percorso di accompagnamento e sup-

porto metodologico, guidato da un consulente esterno. Questa mo-

dalità è stata adottata dal management nell'intento di capitalizza-

re, anche in chiave formativa, i necessari affondi a cui i partecipanti

sarebbero stati chiamati a contribuire sul piano dell'analisi critica

delle specificità dei servizi, esplorando tanto la dimensione proget-

tuale che quella erogativa dei servizi della cooperativa. Un'ottima

opportunità per dare avvio a un percorso riflessivo esplicitamente

veicolato ad entrare nel merito delle procedure e degli stili concreti

con cui gli operatori, a tutti i livelli dell'organizzazione, sono soliti

dare vita alle relazioni d'aiuto. Un siffatto approccio portava con sé

l'occasione per valorizzare le prassi e le competenze di eccellenza

presenti in azienda, mobilitandone e promuovendone la diffusione

al proprio interno, ma era anche la circostanza favorevole per un

introdurre - se del caso - eventuali correttivi, integrazioni, modifiche

rispetto a pratiche ed automatismi consolidati, ma involontaria-

mente disfunzionali.

Il gruppo di lavoro, di cui ha fatto parte l'amministratore delegato,

ha dapprima condiviso l'impianto metodologico e contenutistico

della carta dei servizi, per poi svilupparne le varie sezioni in sotto-

gruppi di persone appartenenti al medesimo settore o servizio, so-

prattutto per quanto concerne la compilazione della parte descritti-

va dei servizi.

Nella fase di focalizzazione degli aspetti collegati alla specificazio-

ne degli approcci e delle peculiarità a riguardo delle modalità di

0000

4.1.

com’è stata elaborata 4.

Come indicato nel precedente paragrafo 3, di seguito vengono pre-

sentati i servizi attualmente offerti dalla cooperativa al territorio. Si

tratta in particolare delle seguenti tipologie:

Per ciascun servizio vengono fornite tutte le informazioni necessa-

rie riguardo a: la tipologia del servizio, le finalità e gli obiettivi speci-

fici, i destinatari e le loro caratteristiche, le modalità con cui avven-

gono la presa di contatto iniziale e l'eventuale presa in carico, le

modalità peculiari di erogazione dell'intervento, gli eventuali costi

di partecipazione alla spesa da parte dell'utente, il personale della

cooperativa coinvolto nel servizio, i giorni e gli orari di apertura, la

sede di svolgimento del servizio e tutti i riferimenti per i contatti con

il personale di accoglienza.

0000

assistenza domiciliare5.1.

consegna pasti a domicilio5.2.

trasporto e mobilità assistita5.3.

telesoccorso e telecontrollo5.4.gestione di strutture residenziali

e semiresidenziali per anziani5.5.

centro servizi per la famiglia5.6.

DALLA MISSIONAI SERVIZI

presentazione di ciascun servizio

5.

finalità, principi, elementi distintivi

Come indicato nel precedente paragrafo 3, di seguito vengono pre-

sentati i servizi attualmente offerti dalla cooperativa al territorio. Si

tratta in particolare delle seguenti tipologie:

Per ciascun servizio vengono fornite tutte le informazioni necessa-

rie riguardo a: la tipologia del servizio, le finalità e gli obiettivi speci-

fici, i destinatari e le loro caratteristiche, le modalità con cui avven-

gono la presa di contatto iniziale e l'eventuale presa in carico, le

modalità peculiari di erogazione dell'intervento, gli eventuali costi

di partecipazione alla spesa da parte dell'utente, il personale della

cooperativa coinvolto nel servizio, i giorni e gli orari di apertura, la

sede di svolgimento del servizio e tutti i riferimenti per i contatti con

il personale di accoglienza.

0000

assistenza domiciliare5.1.

consegna pasti a domicilio5.2.

trasporto e mobilità assistita5.3.

telesoccorso e telecontrollo5.4.gestione di strutture residenziali

e semiresidenziali per anziani5.5.

centro servizi per la famiglia5.6.

DALLA MISSIONAI SERVIZI

presentazione di ciascun servizio

5.

finalità, principi, elementi distintivi

5.1. assistenza domiciliare

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

Per assistenza domiciliare si intende l'insieme di servizi che vengono erogati direttamente a casa dell'utente. L'assistenza domiciliare è

destinata a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti, a rischio di emarginazione, che richiedono interventi di cura e di

sostegno riabilitativo, anche ad integrazione di altri servizi.

L'obiettivo principale è quello di sostenere le persone nella permanenza presso la propria abitazione e nel proprio ambiente di vita,

evitando, o comunque ritardando il più possibile, il ricovero in strutture, assicurando le prestazioni socio-assistenziali a domicilio.

Il servizio socio-educativo rientra nel servizio di assistenza domiciliare ed è dedicato alle famiglie in cui sono presenti minori in età

scolare con bisogni educativi speciali (con certificazione ai sensi della legge 104/92 o disturbi specifici dell'apprendimento).

L'obiettivo del servizio è sostenere lo sviluppo dell'autonomia del minore, attraverso l'affiancamento nell'esecuzione dei compiti

scolastici, lo svolgimento di attività al di fuori del contesto familiare (biblioteca, piscina, ludoteca, ecc...) e l'accompagnamento ad

attività di gruppo. Ogni intervento è attivato sulla base di uno specifico progetto educativo che definisce obiettivi, tempi, modalità e

procedure, stilato dall'assistente sociale di riferimento, concordato con il referente tecnico della cooperativa e condiviso con la fami-

glia, con gli insegnanti e con eventuali altre figure significative. Tale servizio è garantito tutto l'anno, ma è attivabile anche solo per il

periodo estivo quando le famiglie hanno ridotte possibilità di fruire di altri interventi di sostegno.

L'utenza del servizio è costituita da persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti che hanno difficoltà a svolgere atti

quotidiani della vita: persone sole che hanno difficoltà a mantenere rapporti con il mondo esterno; persone disabili; persone con

problematiche psichiatriche.

Per attivare il servizio è necessario che l'interessato (o un suo familiare, il medico, l'ospedale o altre figure anche non professionali)

segnali il bisogno all'Assistente sociale o al Distretto sanitario territoriale, il quale, valutata l'effettiva necessità, attiva il servizio in

Servizio socio educativo

00

5.1.

ass

iste

nza

do

mic

ilia

re

collaborazione con la Cooperativa. Il servizio viene attivato sulla base delle indicazioni di uno specifico PAI (Piano Assistenziale Indivi-

dualizzato) che viene predisposto dall'Assistente sociale o APSS territoriale e che definisce gli obiettivi generali e specifici

dell'intervento. Il Piano viene condiviso con il Referente Tecnico.

Il PAI è lo strumento di lavoro che orienta l'assistente domiciliare nello svolgimento delle attività a favore del singolo utente ammesso al

servizio. Infatti, l'operatore della Cooperativa è tenuto a svolgere in ciascun servizio solo le attività specificate all'interno del Piano

Assistenziale Individualizzato.

Il servizio si svolge - di norma - direttamente a casa della persona che ne ha bisogno e può avvenire anche in collaborazione con

l'infermiera territoriale e con il medico a domicilio (assistenza domiciliare integrata e cure palliative).

Nel concreto, il lavoro dell'assistente domiciliare è volto a favorire l'autosufficienza dell'utente e la sua tutela, aiutandolo nell'igiene e

nella cura della persona, - avendo cura di collaborare in maniera stretta con i familiari o gli altri caregiver informali, laddove presenti;

nella corretta deambulazione; nella preparazione dei pasti; nell'aiuto domestico; nel fare la spesa; nello svolgere semplici pratiche

burocratiche e piccole commissioni; nel favorire la socializzazione ed il sostegno psicologico; negli spostamenti sul territorio per

facilitare il disbrigo di pratiche amministrative o per sostenere un normale sistema di relazioni sociali o per facilitare l'accesso ad eventi

culturali o di altra natura (culto religioso, incontri del Consiglio comunale, ecc.).

I coordinatori, impegnati quotidianamente nella programmazione degli accessi per la gestione dei servizi, rimangono a disposizione

degli utenti per accogliere eventuali richieste di sospensione o di diversa collocazione del servizio.

La spesa è compartecipata direttamente all'ente pubblico di riferimento dalla singola persona beneficiaria del servizio, sulla base dei

parametri ICEF.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

00

ass

iste

nza

do

mic

ilia

re5.

1.RISORSE UMANE COINVOLTE

Il servizio viene assicurato dalla seguenti figure:

assistente sociale per la formazione

3 coordinatori

1 responsabile qualità

4 referenti tecnici (di cui 3 infermieri professionali)

28 O.RI. (Operatore di riferimento)

40 OSS (operatore socio sanitario)

90 operatori di assistenza domiciliare

00

assistenza domiciliare

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario centralino

07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Al di fuori delle ore di centralino,

nei fine settimana e nei giorni festivi

è sempre attiva una segreteria telefonica.

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio funziona

tutti i giorni dell'anno,

sulle intere 24 ore.

collaborazione con la Cooperativa. Il servizio viene attivato sulla base delle indicazioni di uno specifico PAI (Piano Assistenziale Indivi-

dualizzato) che viene predisposto dall'Assistente sociale o APSS territoriale e che definisce gli obiettivi generali e specifici

dell'intervento. Il Piano viene condiviso con il Referente Tecnico.

Il PAI è lo strumento di lavoro che orienta l'assistente domiciliare nello svolgimento delle attività a favore del singolo utente ammesso al

servizio. Infatti, l'operatore della Cooperativa è tenuto a svolgere in ciascun servizio solo le attività specificate all'interno del Piano

Assistenziale Individualizzato.

Il servizio si svolge - di norma - direttamente a casa della persona che ne ha bisogno e può avvenire anche in collaborazione con

l'infermiera territoriale e con il medico a domicilio (assistenza domiciliare integrata e cure palliative).

Nel concreto, il lavoro dell'assistente domiciliare è volto a favorire l'autosufficienza dell'utente e la sua tutela, aiutandolo nell'igiene e

nella cura della persona, - avendo cura di collaborare in maniera stretta con i familiari o gli altri caregiver informali, laddove presenti;

nella corretta deambulazione; nella preparazione dei pasti; nell'aiuto domestico; nel fare la spesa; nello svolgere semplici pratiche

burocratiche e piccole commissioni; nel favorire la socializzazione ed il sostegno psicologico; negli spostamenti sul territorio per

facilitare il disbrigo di pratiche amministrative o per sostenere un normale sistema di relazioni sociali o per facilitare l'accesso ad eventi

culturali o di altra natura (culto religioso, incontri del Consiglio comunale, ecc.).

I coordinatori, impegnati quotidianamente nella programmazione degli accessi per la gestione dei servizi, rimangono a disposizione

degli utenti per accogliere eventuali richieste di sospensione o di diversa collocazione del servizio.

La spesa è compartecipata direttamente all'ente pubblico di riferimento dalla singola persona beneficiaria del servizio, sulla base dei

parametri ICEF.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

00

ass

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do

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re5.

1.

RISORSE UMANE COINVOLTE

Il servizio viene assicurato dalla seguenti figure:

assistente sociale per la formazione

3 coordinatori

1 responsabile qualità

4 referenti tecnici (di cui 3 infermieri professionali)

28 O.RI. (Operatore di riferimento)

40 OSS (operatore socio sanitario)

90 operatori di assistenza domiciliare

00

assistenza domiciliare

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario centralino

07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Al di fuori delle ore di centralino,

nei fine settimana e nei giorni festivi

è sempre attiva una segreteria telefonica.

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio funziona

tutti i giorni dell'anno,

sulle intere 24 ore.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

La consegna a domicilio del pasto è da considerarsi un potenziamento dell'offerta già in essere attraverso il servizio di assistenza

domiciliare. Obiettivi di questo servizio sono, oltre a mantenere l'anziano nel suo contesto di vita, fornire un pasto, in linea con la dieta

adatta alle caratteristiche e ai fabbisogni specifici, prevenire, per quanto possibile, incidenti domestici ed eventi invalidanti e monitora-

re costantemente la condizione sociale degli anziani fragili in carico al servizio, al fine di attivare, se necessario, servizi di livello

superiore.

Il servizio di trasporto e consegna pasti a domicilio è attualmente rivolto ai residenti nel Comune di Rovereto e, per la Comunità Vallaga-

rina, nei Comuni di Isera, Mori, Ronzo, Ala, Avio, Terragnolo e Vallarsa. È dedicato a persone che hanno perso la capacità di prepararsi il

pasto in maniera autonoma e senza aiuto parentale o a cui le tradizionali forme di aiuto parentale, non riescono a fornire risposte

continuative alla preparazione del pasto.

Le modalità di attivazione del servizio sono le stesse dell'attivazione del SAD, ossia tramite segnalazione all'assistente sociale di

riferimento.

Il servizio è attivabile anche su semplice richiesta privata; in questo caso lo stesso sarà strutturato sulla base di uno specifico contratto

tra cooperativa e cliente.

L'operatore del servizio consegna direttamente all'utente, o a persona designata dall'Utente, il pasto richiesto e contestualmente ritira

il contenitore vuoto del pasto del giorno prima. Su specifica richiesta l'operatore può aiutare l'Utente ad aprire il contenitore ma non è

abilitato a supportarlo nell'assunzione del cibo. L'Utente sceglie il proprio menù a seconda della stagione (primavera-estate/autunno-

inverno).

L'utente può sospendere il servizio per brevi periodi telefonando alla Cooperativa (se residente nel Comune di Rovereto) o agli uffici pre-

00

5.2.

con

segn

a p

ast

i a d

om

icili

o

5.2. consegna pasti a domicilio

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

La consegna a domicilio del pasto è da considerarsi un potenziamento dell'offerta già in essere attraverso il servizio di assistenza

domiciliare. Obiettivi di questo servizio sono, oltre a mantenere l'anziano nel suo contesto di vita, fornire un pasto, in linea con la dieta

adatta alle caratteristiche e ai fabbisogni specifici, prevenire, per quanto possibile, incidenti domestici ed eventi invalidanti e monitora-

re costantemente la condizione sociale degli anziani fragili in carico al servizio, al fine di attivare, se necessario, servizi di livello

superiore.

Il servizio di trasporto e consegna pasti a domicilio è attualmente rivolto ai residenti nel Comune di Rovereto e, per la Comunità Vallaga-

rina, nei Comuni di Isera, Mori, Ronzo, Ala, Avio, Terragnolo e Vallarsa. È dedicato a persone che hanno perso la capacità di prepararsi il

pasto in maniera autonoma e senza aiuto parentale o a cui le tradizionali forme di aiuto parentale, non riescono a fornire risposte

continuative alla preparazione del pasto.

Le modalità di attivazione del servizio sono le stesse dell'attivazione del SAD, ossia tramite segnalazione all'assistente sociale di

riferimento.

Il servizio è attivabile anche su semplice richiesta privata; in questo caso lo stesso sarà strutturato sulla base di uno specifico contratto

tra cooperativa e cliente.

L'operatore del servizio consegna direttamente all'utente, o a persona designata dall'Utente, il pasto richiesto e contestualmente ritira

il contenitore vuoto del pasto del giorno prima. Su specifica richiesta l'operatore può aiutare l'Utente ad aprire il contenitore ma non è

abilitato a supportarlo nell'assunzione del cibo. L'Utente sceglie il proprio menù a seconda della stagione (primavera-estate/autunno-

inverno).

L'utente può sospendere il servizio per brevi periodi telefonando alla Cooperativa (se residente nel Comune di Rovereto) o agli uffici pre-

00

5.2.

con

segn

a p

ast

i a d

om

icili

o

5.2. consegna pasti a domicilio

posti della Comunità di Valle. La sospensione per il giorno in corso

deve avvenire entro le 9.30.

Il costo del pasto dipende dai parametri ICEF.

Il coordinatore del servizio e un operatore dedicato ad ogni itinerario

(in genere 10 percorsi di consegna).

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

consegna pasti a domicilio

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario operatore di riferimento

08.00 / 12.30

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio di consegna pasto

è in funzione 365 giorni l'anno.

Il servizio viene erogato

nella fascia oraria

compatibile con il pranzo.

00

5.3.trasporto e mobilità assistita

00

posti della Comunità di Valle. La sospensione per il giorno in corso

deve avvenire entro le 9.30.

Il costo del pasto dipende dai parametri ICEF.

Il coordinatore del servizio e un operatore dedicato ad ogni itinerario

(in genere 10 percorsi di consegna).

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

consegna pasti a domicilio

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario operatore di riferimento

08.00 / 12.30

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio di consegna pasto

è in funzione 365 giorni l'anno.

Il servizio viene erogato

nella fascia oraria

compatibile con il pranzo.

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5.3.trasporto e mobilità assistita

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TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

SERVIZI IN CONVENZIONE

Il servizio di trasporto e accompagnamento è dedicato a persone incapaci di deambulare in maniera autonoma e ad anziani over 65

anni ed è realizzato mediante l'utilizzo di automezzi privi di barriere che garantiscono il servizio anche a persone deambulanti con sedie

a rotelle.

Laddove è richiesto, è presente a fianco dell'autista anche una figura ausiliaria di accompagnamento e supporto.

Le varie tipologie di servizio attualmente disponibili sono:

trasporto dedicato ad utenti in carico al servizio di assistenza domiciliare;

trasporto utenti verso centro diurno anziani o il centro servizi anziani;

trasporto utenti privati (persone e /o enti): su specifica richiesta, anche fornendo il supporto per superare eventuali barriere architet-

toniche presenti presso l'abitazione o il luogo di destinazione.;

trasporto per soggiorni estivi: per anziani e/o disabili;

trasporto alunni per gite scolastiche (max 24 alunni).

La Cooperativa La Casa è uno dei vettori accreditati dalla Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione del servizio “Muoversi”: il

servizio garantisce a particolari categorie di utenti disabili un trasporto individualizzato nella Provincia Autonoma di Trento, senza

vincoli di destinazione. Viene effettuato con mezzi adatti per il trasporto di portatori di minorazione in carrozzina. All'interno del territo-

rio provinciale si viaggia senza alcuna limitazione, mentre il servizio di trasporto fuori provincia è erogato solo per rispondere a necessi-

tà di natura sanitaria e riabilitativa, previa apposita autorizzazione provinciale.

Il servizio di Trasporto scolastico è previsto per gli alunni frequentanti le scuole dell'infanzia e le scuole dell'obbligo fino alla scuola

secondaria di primo grado e degli alunni portatori di handicap frequentanti asili nido, scuole dell'infanzia o istituti scolastici di ogni

ordine e grado e centri educativi della provincia di Trento. Il servizio prevede la presenza di un accompagnatore a bordo.

Il servizio “Muoversi”

Trasporto Scolastico

5.3.

tra

spo

rto

e m

ob

ilità

ass

isti

ta

5.3.

tra

spo

rto

e m

ob

ilità

ass

isti

taA CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

Associazioni, Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, singoli cittadini, enti non profit, persone anziane e/o adulti in difficoltà, istituiti

scolastici.

Nel caso del trasporto scolastico per alunni e/o persone disabili è autorizzata solo una tratta specifica.

Possono accedere al servizio Muoversi le persone residenti entro il territorio della Provincia Autonoma di Trento che, tramite certificato

di invalidità dimostrino l'impossibilità a deambulare in modo autonomo senza l'aiuto di un accompagnatore, o a compiere atti della vita,

o cecità assoluta o parziale, o ipovedenza grave.

Il servizio è attivabile mediante prenotazione telefonica da parte dell'utente.

Per accedere al servizio è necessario rivolgersi al Servizio politiche sociali e abitative della PAT. Ad ogni utente viene rilasciata una

tessera personale che lo identifica e che ha validità illimitata. Ad ogni tessera è associato un quantitativo di buoni di servizio chilometri-

ci, corrispondente alle richieste dell'utente effettuata al momento dell'iscrizione al servizio. Ogni utente ha a disposizione un limite

massimo di assegnazione di 13.000 buoni chilometrici. I buoni chilometrici vengono scalati all'effettuazione di ogni viaggio in modo.

Nel caso del servizio scolastico è necessario rivolgersi al servizio trasporti della PAT.

Il servizio utilizza un software che gestisce tutti gli aspetti di erogazione (prenotazione, variazioni del servizio...) e di rendicontazione.

Servizio “Muoversi”

Servizio per privati (privati, associazioni, scuole)

Servizio “Muoversi”

Servizio scolastico

Servizio “Muoversi”

0000

00

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

SERVIZI IN CONVENZIONE

Il servizio di trasporto e accompagnamento è dedicato a persone incapaci di deambulare in maniera autonoma e ad anziani over 65

anni ed è realizzato mediante l'utilizzo di automezzi privi di barriere che garantiscono il servizio anche a persone deambulanti con sedie

a rotelle.

Laddove è richiesto, è presente a fianco dell'autista anche una figura ausiliaria di accompagnamento e supporto.

Le varie tipologie di servizio attualmente disponibili sono:

trasporto dedicato ad utenti in carico al servizio di assistenza domiciliare;

trasporto utenti verso centro diurno anziani o il centro servizi anziani;

trasporto utenti privati (persone e /o enti): su specifica richiesta, anche fornendo il supporto per superare eventuali barriere architet-

toniche presenti presso l'abitazione o il luogo di destinazione.;

trasporto per soggiorni estivi: per anziani e/o disabili;

trasporto alunni per gite scolastiche (max 24 alunni).

La Cooperativa La Casa è uno dei vettori accreditati dalla Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione del servizio “Muoversi”: il

servizio garantisce a particolari categorie di utenti disabili un trasporto individualizzato nella Provincia Autonoma di Trento, senza

vincoli di destinazione. Viene effettuato con mezzi adatti per il trasporto di portatori di minorazione in carrozzina. All'interno del territo-

rio provinciale si viaggia senza alcuna limitazione, mentre il servizio di trasporto fuori provincia è erogato solo per rispondere a necessi-

tà di natura sanitaria e riabilitativa, previa apposita autorizzazione provinciale.

Il servizio di Trasporto scolastico è previsto per gli alunni frequentanti le scuole dell'infanzia e le scuole dell'obbligo fino alla scuola

secondaria di primo grado e degli alunni portatori di handicap frequentanti asili nido, scuole dell'infanzia o istituti scolastici di ogni

ordine e grado e centri educativi della provincia di Trento. Il servizio prevede la presenza di un accompagnatore a bordo.

Il servizio “Muoversi”

Trasporto Scolastico

5.3.

tra

spo

rto

e m

ob

ilità

ass

isti

ta

5.3.

tra

spo

rto

e m

ob

ilità

ass

isti

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A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

Associazioni, Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, singoli cittadini, enti non profit, persone anziane e/o adulti in difficoltà, istituiti

scolastici.

Nel caso del trasporto scolastico per alunni e/o persone disabili è autorizzata solo una tratta specifica.

Possono accedere al servizio Muoversi le persone residenti entro il territorio della Provincia Autonoma di Trento che, tramite certificato

di invalidità dimostrino l'impossibilità a deambulare in modo autonomo senza l'aiuto di un accompagnatore, o a compiere atti della vita,

o cecità assoluta o parziale, o ipovedenza grave.

Il servizio è attivabile mediante prenotazione telefonica da parte dell'utente.

Per accedere al servizio è necessario rivolgersi al Servizio politiche sociali e abitative della PAT. Ad ogni utente viene rilasciata una

tessera personale che lo identifica e che ha validità illimitata. Ad ogni tessera è associato un quantitativo di buoni di servizio chilometri-

ci, corrispondente alle richieste dell'utente effettuata al momento dell'iscrizione al servizio. Ogni utente ha a disposizione un limite

massimo di assegnazione di 13.000 buoni chilometrici. I buoni chilometrici vengono scalati all'effettuazione di ogni viaggio in modo.

Nel caso del servizio scolastico è necessario rivolgersi al servizio trasporti della PAT.

Il servizio utilizza un software che gestisce tutti gli aspetti di erogazione (prenotazione, variazioni del servizio...) e di rendicontazione.

Servizio “Muoversi”

Servizio per privati (privati, associazioni, scuole)

Servizio “Muoversi”

Servizio scolastico

Servizio “Muoversi”

0000

L'utente può rivolgersi al Servizio Trasporti e prenotare il suo viaggio fino

a 2 ore prima dell'inizio del servizio tra le ore 7.00 e le 23.00 dal lunedì

alla domenica.

È attivabile dopo accordo su preventivo specifico.

Le tariffe sono fissate dalla Giunta provinciale di anno in anno.

Su preventivo, a totale carico dell'utente.

Il costo del servizio è per il 90% a carico dell'Ente Pubblico e per la quota

restante è richiesta la compartecipazione alla spesa dell'utente.

15 autisti con patenti specifiche per trasporto persone

5 accompagnatori

Servizio per privati

Servizio scolastico

Servizi privati

Servizio “Muoversi”

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

00

5.4.telesoccorso e telecontrollo

trasporto e mobilità assistita

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario di ufficio

dal lunedì al venerdì

07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Ad Ufficio chiuso, fino alle ore 23.00,

è comunque possibile contattare

l'organizzazione per la richiesta

di un servizio anche notturno, telefonando

al numero 329 0503254

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio di trasporto privati è in funzione

365 giorni l'anno, su specifica richiesta.

Il servizio “Muoversi” è attivo tutti i giorni

dell'anno, festivi inclusi, con il seguente

orario di servizio: dalle ore 7.00 (partenza

dalla residenza dell'utente) alle ore 23.00

(arrivo alla residenza dell'utente).

L'utente può rivolgersi al Servizio Trasporti e prenotare il suo viaggio fino

a 2 ore prima dell'inizio del servizio tra le ore 7.00 e le 23.00 dal lunedì

alla domenica.

È attivabile dopo accordo su preventivo specifico.

Le tariffe sono fissate dalla Giunta provinciale di anno in anno.

Su preventivo, a totale carico dell'utente.

Il costo del servizio è per il 90% a carico dell'Ente Pubblico e per la quota

restante è richiesta la compartecipazione alla spesa dell'utente.

15 autisti con patenti specifiche per trasporto persone

5 accompagnatori

Servizio per privati

Servizio scolastico

Servizi privati

Servizio “Muoversi”

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

00

5.4.telesoccorso e telecontrollo

trasporto e mobilità assistita

LA CASA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

T. 0464 49 01 25 / F. 0464 49 01 30

Orario di ufficio

dal lunedì al venerdì

07.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Ad Ufficio chiuso, fino alle ore 23.00,

è comunque possibile contattare

l'organizzazione per la richiesta

di un servizio anche notturno, telefonando

al numero 329 0503254

www.cooplacasa.it

[email protected]

numero verde 800.553.002

Il servizio di trasporto privati è in funzione

365 giorni l'anno, su specifica richiesta.

Il servizio “Muoversi” è attivo tutti i giorni

dell'anno, festivi inclusi, con il seguente

orario di servizio: dalle ore 7.00 (partenza

dalla residenza dell'utente) alle ore 23.00

(arrivo alla residenza dell'utente).

00

Il servizio è garantito su tutto il territorio provinciale.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

Il servizio di telesoccorso e telecontrollo è finalizzato a garantire sicurezza e serenità alle persone che vivono sole e che, per età o per

difficoltà di salute, necessitano di una garanzia di pronta assistenza.

Il consente alla persona di chiedere soccorso e/o aiuto – in caso di bisogno - direttamente dal proprio domicilio

utilizzando un dispositivo collegato 24 ore su 24 con la Centrale operativa. In tal modo è possibile assicurare alla persona che ne fa

richiesta interventi mirati per risolvere situazioni di difficoltà (cadute, incidenti domestici, malori, ecc.) e per la gestione di momenti di

sconforto, ansia, depressione mediante supporto psicologico.

Il è finalizzato a verificare le condizioni di benessere dell'utente, stabilire e consolidare un rapporto di fiducia,

accertare l'uso corretto del dispositivo e verificarne il funzionamento.

Persone che vivono sole e/o che necessitano di assistenza in caso di emergenza.

Gli interessati devono preliminarmente rivolgersi all'Assistente sociale competente per territorio che provvede ad espletare la procedu-

ra di approvazione. L'attivazione del servizio avviene con l'installazione dell'apparato di telesoccorso presso il domicilio dell'utente.

Il servizio è altresì acquistabile sulla base di un contratto diretto tra cooperativa e cliente.

L'anziano è dotato di radiocomando, attraverso il quale può richiedere, in qualsiasi istante, assistenza immediata. In caso di necessità,

deve premere il pulsante del radiocomando in dotazione per lanciare il segnale di chiamata. Questo perviene alla Centrale operativa

che imme-diatamente è in grado di identificare l'utente e le sue caratteristiche in modo da attivare un intervento rapido, mirato e il più

possibile efficace.

servizio di telesoccorso

servizio di telecontrollo

Servizio di telesoccorso

00

La procedura di telesoccorso si articola come segue:

l'utente è tempestivamente contattato in viva voce, per un primo

accertamento delle sue condizioni;

attivazione dell'aiuto/supporto appropriato, che può essere gestito

mediante il coinvolgimento di parenti, amici, vicini oppure, se necessa-

rio, ricorrendo all'intervento di ambulanze, personale medico, vigili del

fuoco, ecc.;

monitoraggio dell'evoluzione degli interventi attivati.

Il servizio di telecontrollo assicura almeno una telefonata settimanale a

ciascun utente per verificarne lo stato di salute e le condizioni psicologi-

che: in tal modo è possibile aggiornare costantemente la scheda infor-

mativa personale.

Il costo è calcolato in base al reddito dal servizio sociale competente per

territorio.

Nel servizio sono coinvolti 6 operatori della cooperativa.

Servizio di telecontrollo

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

5.4.

tele

socc

ors

o e

te

leco

ntr

ollo

telesoccorso e telecontrollo

Via Pasqui 10 Rovereto

c/o la sede della

Comunità della Vallagarina

T. 0464 41 41 02

[email protected]

Il servizio di telesoccorso è attivo

24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno.

La centrale operativa diurna è attiva

dal lunedì al venerdì con orario continuato

dalle ore 08..00 alle ore 20.00

e il sabato

dalle ore 08.00 alle ore 13.00

ed ha sede a Rovereto.

Nella fascia notturna

dalle ore 20.00 alle ore 08.00,

è attivo solo servizio di telesoccorso,

che viene garantita dalla centrale operativa

di Vicenza da parte di Tesan.

00

Il servizio è garantito su tutto il territorio provinciale.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

Il servizio di telesoccorso e telecontrollo è finalizzato a garantire sicurezza e serenità alle persone che vivono sole e che, per età o per

difficoltà di salute, necessitano di una garanzia di pronta assistenza.

Il consente alla persona di chiedere soccorso e/o aiuto – in caso di bisogno - direttamente dal proprio domicilio

utilizzando un dispositivo collegato 24 ore su 24 con la Centrale operativa. In tal modo è possibile assicurare alla persona che ne fa

richiesta interventi mirati per risolvere situazioni di difficoltà (cadute, incidenti domestici, malori, ecc.) e per la gestione di momenti di

sconforto, ansia, depressione mediante supporto psicologico.

Il è finalizzato a verificare le condizioni di benessere dell'utente, stabilire e consolidare un rapporto di fiducia,

accertare l'uso corretto del dispositivo e verificarne il funzionamento.

Persone che vivono sole e/o che necessitano di assistenza in caso di emergenza.

Gli interessati devono preliminarmente rivolgersi all'Assistente sociale competente per territorio che provvede ad espletare la procedu-

ra di approvazione. L'attivazione del servizio avviene con l'installazione dell'apparato di telesoccorso presso il domicilio dell'utente.

Il servizio è altresì acquistabile sulla base di un contratto diretto tra cooperativa e cliente.

L'anziano è dotato di radiocomando, attraverso il quale può richiedere, in qualsiasi istante, assistenza immediata. In caso di necessità,

deve premere il pulsante del radiocomando in dotazione per lanciare il segnale di chiamata. Questo perviene alla Centrale operativa

che imme-diatamente è in grado di identificare l'utente e le sue caratteristiche in modo da attivare un intervento rapido, mirato e il più

possibile efficace.

servizio di telesoccorso

servizio di telecontrollo

Servizio di telesoccorso

00

La procedura di telesoccorso si articola come segue:

l'utente è tempestivamente contattato in viva voce, per un primo

accertamento delle sue condizioni;

attivazione dell'aiuto/supporto appropriato, che può essere gestito

mediante il coinvolgimento di parenti, amici, vicini oppure, se necessa-

rio, ricorrendo all'intervento di ambulanze, personale medico, vigili del

fuoco, ecc.;

monitoraggio dell'evoluzione degli interventi attivati.

Il servizio di telecontrollo assicura almeno una telefonata settimanale a

ciascun utente per verificarne lo stato di salute e le condizioni psicologi-

che: in tal modo è possibile aggiornare costantemente la scheda infor-

mativa personale.

Il costo è calcolato in base al reddito dal servizio sociale competente per

territorio.

Nel servizio sono coinvolti 6 operatori della cooperativa.

Servizio di telecontrollo

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

5.4.

tele

socc

ors

o e

te

leco

ntr

ollo

telesoccorso e telecontrollo

Via Pasqui 10 Rovereto

c/o la sede della

Comunità della Vallagarina

T. 0464 41 41 02

[email protected]

Il servizio di telesoccorso è attivo

24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno.

La centrale operativa diurna è attiva

dal lunedì al venerdì con orario continuato

dalle ore 08..00 alle ore 20.00

e il sabato

dalle ore 08.00 alle ore 13.00

ed ha sede a Rovereto.

Nella fascia notturna

dalle ore 20.00 alle ore 08.00,

è attivo solo servizio di telesoccorso,

che viene garantita dalla centrale operativa

di Vicenza da parte di Tesan.

5.5.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

I Centri semiresidenziali sono strutture destinate a fornire accoglienza a persone anziane ultrasessantacinquenni in condizioni di non

autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto a causa di problematiche di natura fisica e/o psichica, che per questo necessitano

di supervisione, tutela, sostegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana.

I Centri Diurni sono strutture semiresidenziali a carattere diurno nelle quali vengono erogati servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a

favore di anziani ultrasessantacinquenni e persone parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o con gravi disabilità, al fine di

favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita e di sostenere le famiglie di appartenenza. I servizi sono volti alla

risocializzazione, alla riattivazione ed al mantenimento delle capacità residue della persona. Il Centro Diurno si propone come luogo di

incontro sociale, culturale, ricreativo e di ristoro. Il Centro Diurno fornisce servizi personalizzati sulle esigenze e le condizioni di salute

degli ospiti. Ad ogni anziano è garantita una assistenza multidimensionale programmata in percorsi individuali volti a favorirne la

socializzazione ed un invecchiamento attivo.

I Centri Diurni svolgono attività finalizzate alla socializzazione e al mantenimento delle risorse e delle abilità residue al fine di:

ritardare al massimo l'istituzionalizzazione favorendo la permanenza nel domicilio

sostenere le famiglie

favorire la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue (motorie, intellettive, di autonomia delle persone)

Le strutture si rivolgono in modo particolare agli anziani che spesso vivono una condizione di solitudine e di disagio.

Il Centro di Cinte Tesino oltre ad ospitare la tipologia di utenza sopradescritta si rivolgono, come Centri di Servizio, anche ad anziani

autosufficienti o con un parziale grado di compromissione delle capacità funzionali.

La presa in carico viene determinata dall'UVM Unità valutativa multidisciplinare del Distretto sanitario di competenza, sulla base della

segnalazione dei familiari, del medico di base o dell'assistente sociale territoriale.

5.5. gestione di strutture semiresidenziali per anziani

gestione di strutture residenziali per anziani

centro diurnocentro servizi

casa di soggiorno

gest

ion

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i str

utt

ure

se

mir

esi

de

nzi

ali

pe

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nzi

an

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en

tro

diu

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00

5.5.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

I Centri semiresidenziali sono strutture destinate a fornire accoglienza a persone anziane ultrasessantacinquenni in condizioni di non

autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto a causa di problematiche di natura fisica e/o psichica, che per questo necessitano

di supervisione, tutela, sostegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana.

I Centri Diurni sono strutture semiresidenziali a carattere diurno nelle quali vengono erogati servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a

favore di anziani ultrasessantacinquenni e persone parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o con gravi disabilità, al fine di

favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita e di sostenere le famiglie di appartenenza. I servizi sono volti alla

risocializzazione, alla riattivazione ed al mantenimento delle capacità residue della persona. Il Centro Diurno si propone come luogo di

incontro sociale, culturale, ricreativo e di ristoro. Il Centro Diurno fornisce servizi personalizzati sulle esigenze e le condizioni di salute

degli ospiti. Ad ogni anziano è garantita una assistenza multidimensionale programmata in percorsi individuali volti a favorirne la

socializzazione ed un invecchiamento attivo.

I Centri Diurni svolgono attività finalizzate alla socializzazione e al mantenimento delle risorse e delle abilità residue al fine di:

ritardare al massimo l'istituzionalizzazione favorendo la permanenza nel domicilio

sostenere le famiglie

favorire la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue (motorie, intellettive, di autonomia delle persone)

Le strutture si rivolgono in modo particolare agli anziani che spesso vivono una condizione di solitudine e di disagio.

Il Centro di Cinte Tesino oltre ad ospitare la tipologia di utenza sopradescritta si rivolgono, come Centri di Servizio, anche ad anziani

autosufficienti o con un parziale grado di compromissione delle capacità funzionali.

La presa in carico viene determinata dall'UVM Unità valutativa multidisciplinare del Distretto sanitario di competenza, sulla base della

segnalazione dei familiari, del medico di base o dell'assistente sociale territoriale.

5.5. gestione di strutture semiresidenziali per anziani

gestione di strutture residenziali per anziani

centro diurnocentro servizi

casa di soggiorno

gest

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utt

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se

mir

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5.5.

gest

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gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro diurno

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MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

La presa in carico e la cura di ciascun ospite prevede la predisposizione di

uno specifico piano personalizzato che viene monitorato in relazione agli

obiettivi. I Centri semiresidenziali sono collegati con i servizi di assistenza

domiciliare di cui rappresentano sostegno e supporto. Sono aperti al

coinvolgimento del volontariato e dell'associazionismo, valendosi del loro

contributo insostituibile per l'organizzazione di momenti di socializzazio-

ne e svago. Nei Centri semiresidenziali vengono erogati i seguenti servizi:

Cura e igiene della persona

Consumazione del pasto

Mobilizzazione

Attività di eduzione motoria

Attività culturali, ludico/espressive, di animazione e di socializzazione

Riposo e sonno

Trasporto da e per la casa

Manicure/pedicure (solo per Cinte Tesino)

Parrucchiera/barbiere (solo per Cinte Tesino)

Assistenza infermieristica e medico-sanitaria (solo per Cinte Tesino)

La compartecipazione al costo è calcolata su base dei parametri ICEF.

Nel servizio sono coinvolti 6 operatori della cooperativa.

Centro di Rovereto Telefono

T. 0464 42 48 47

Centro di Cinte Tesino Telefono

T. 0461 59 45 71

Orario di chiamata

dalle 9.00 alle 12.00

[email protected]

Dal lunedì al venerdì

dalle 09.00 alle 17.00

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

Il Centro di Servizi è una struttura semiresidenziale a carattere diurno le cui attività scoio-ricreative, culturali, motorie e occupazionali

sono proposte con lo scopo di favorire la socializzazione e lo sviluppo delle relazioni interpersonali facilitando la permanenza dell'an-

ziano nel proprio ambiente di vita. Si rivolge primariamente a persone anziane autosufficienti o con un parziale gradi di compromissio-

ne delle abilità necessarie a fra fronte alla vita quotidiana, che vivono nella propria abitazione o in alloggi protetti.

Persone anziane e/o adulte in difficoltà, parzialmente non autosufficienti.

Le persone sono ammesse al Servizio mediante determina da parte del Dirigente del servizio sociale della Comunità di Valle competen-

te per territorio.

Nel Centro vengono offerti i seguenti servizi:

assistenza tutelare diurna;

assistenza sociale;

servizio mensa (colazione, merenda e pranzo) ed aiuto nell'alimentazione;

igiene della persona (bagni assistiti, interventi di pedicure e manicure, lavaggio dei capelli);

attività ludico-ricreative (sala TV, tornei di carte, sala lettura e laboratori, gite)

attività motoria personalizzata;

servizio di trasporto dell'anziano dal Centro a casa e ritorno;

possibilità di adeguato riposo nel corso della giornata.

5.5.

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EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

Il costo è calcolato in base ai parametri ICEF da parte del servizio sociale.

La cooperativa garantisce la gestione.

Nel centro opera esclusivamente personale della Comunità di Valle, me-

diante l'istituto del comando.

5.5.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

La Casa di Soggiorno è una struttura residenziale appositamente pensata per offrire a persone anziane autosufficienti la possibilità di

vivere in un contesto che garantisce loro ospitalità e occasioni di vita comunitaria. Gli ospiti soggiornano in stanze confortevoli singole o

doppie. La struttura è stata concepita con ambientazioni che richiamano il confort della casa in un contesto comunitario che facilita le

relazioni salvaguardando gli spazi di autonomia. La Casa di soggiorno garantisce altresì i servizi di assistenza infermieristica e attività di

animazione.

Persone autosufficienti o con leggera non autosufficienza, sole o che vivono domicili non adeguati

L'ammissione ala servizio avviene mediante valutazione da parte di un'apposita commissione multidisciplinare presieduta dal

presidente dell'APSP.

Nel Centro vengono offerti i seguenti servizi:

assistenza tutelare diurna;

assistenza sociale;

servizio mensa (colazione, merenda e pranzo) ed aiuto nell'alimentazione;

igiene della persona (bagni assistiti, interventi di pedicure e manicure, lavaggio dei capelli);

attività ludico-ricreative (sala TV, tornei di carte, sala lettura e laboratori, gite)

attività motoria personalizzata;

servizio di trasporto dell'anziano dal Centro a casa e ritorno;

possibilità di adeguato riposo nel corso della giornata.

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gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro servizi

Centro di servizi per anziani

“Villa Prati” - Villa Agnedo

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00

Telefono Centro

0461 76 26 37

dalle 9.00 alle 12.00

[email protected]

Dal lunedì al venerdì

dalle 09.00 alle 17.00

00

00

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

Il costo è calcolato in base ai parametri ICEF da parte del servizio sociale.

La cooperativa garantisce la gestione.

Nel centro opera esclusivamente personale della Comunità di Valle, me-

diante l'istituto del comando.

5.5.

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E DI PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

La Casa di Soggiorno è una struttura residenziale appositamente pensata per offrire a persone anziane autosufficienti la possibilità di

vivere in un contesto che garantisce loro ospitalità e occasioni di vita comunitaria. Gli ospiti soggiornano in stanze confortevoli singole o

doppie. La struttura è stata concepita con ambientazioni che richiamano il confort della casa in un contesto comunitario che facilita le

relazioni salvaguardando gli spazi di autonomia. La Casa di soggiorno garantisce altresì i servizi di assistenza infermieristica e attività di

animazione.

Persone autosufficienti o con leggera non autosufficienza, sole o che vivono domicili non adeguati

L'ammissione ala servizio avviene mediante valutazione da parte di un'apposita commissione multidisciplinare presieduta dal

presidente dell'APSP.

Nel Centro vengono offerti i seguenti servizi:

assistenza tutelare diurna;

assistenza sociale;

servizio mensa (colazione, merenda e pranzo) ed aiuto nell'alimentazione;

igiene della persona (bagni assistiti, interventi di pedicure e manicure, lavaggio dei capelli);

attività ludico-ricreative (sala TV, tornei di carte, sala lettura e laboratori, gite)

attività motoria personalizzata;

servizio di trasporto dell'anziano dal Centro a casa e ritorno;

possibilità di adeguato riposo nel corso della giornata.

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gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro servizi

Centro di servizi per anziani

“Villa Prati” - Villa Agnedo

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00

Telefono Centro

0461 76 26 37

dalle 9.00 alle 12.00

[email protected]

Dal lunedì al venerdì

dalle 09.00 alle 17.00

00

5.6.centro servizi per la famiglia

00

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

La retta per l'anno 2012 è fissata in Euro 50,00 al giorno.

3 operatori della cooperativa

1 infermiera professionale

gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro servizi

Casa di Soggiorno Arcobaleno

c/o RSA San Lorenzo

e Santa Maria della Misericordia

di Borgo Valsugana

Via per Telve n. 7

38051 Borgo Valsugana

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00

Telefono APSP San Lorenzo

e Santa Maria della Misericordia

0461 75 41 23

dalle 8.30 alle 11.30

[email protected]

Aperta tutto l’anno

5.6.centro servizi per la famiglia

00

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

RISORSE UMANE COINVOLTE

La retta per l'anno 2012 è fissata in Euro 50,00 al giorno.

3 operatori della cooperativa

1 infermiera professionale

gestione di strutture semiresidenziali per anziani centro servizi

Casa di Soggiorno Arcobaleno

c/o RSA San Lorenzo

e Santa Maria della Misericordia

di Borgo Valsugana

Via per Telve n. 7

38051 Borgo Valsugana

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.00 - 14.00 / 19.00

Telefono APSP San Lorenzo

e Santa Maria della Misericordia

0461 75 41 23

dalle 8.30 alle 11.30

[email protected]

Aperta tutto l’anno

00

5.6.

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A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

A tutta la popolazione residente nel territorio della Comunità di Valle della Vallagarina

Il servizio di turismo sociale è rivolto a tutti coloro che ne fanno richiesta, senza alcun limite territoriale.

Si accede al servizio solo telefonicamente mediante appuntamento.

Recandosi allo sportello è possibile rappresentare a personale specializzato la situazione di bisogno assistenziale vissuta dalla

famiglia. Gli operatori della cooperativa svolgono un servizio che si basa su un affiancamento preliminare della persona nella corretta

analisi del bisogno per il quale si è rivolta allo sportello: possono essere fornite semplici informazioni piuttosto che vere e proprie

proposte di intervento mirate ed integrate. Scopo precipuo della consulenza è l'attivazione di un sistema di interventi che aumenti il

livello di comfort del caregiver e la qualità della vita della persona assistita, e che abbia i caratteri della pertinenza alla situazione reale

e della sostenibilità da parte del nucleo familiare richiedente.

Il servizio è richiesto direttamente dall'azienda ospedaliera.

Il servizio può essere attivato telefonicamente contattando il centralino.

Nel comune di Rovereto prevede una compartecipazione su base ICEF, mentre negli altri comuni è gratuito.

Sportello famiglie

Servizio Trasporto prelievi

Trasporto spese a domicilio

Servizio Trasporto prelievi

00

TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

Sportello famiglie

Trasporto Prelievi

Trasporto spese a domicilio

Turismo sociale

È un servizio aperto alla comunità locale finalizzato ad accompagnare le famiglie e le persone nell'individuazione delle prestazioni di

servizio socio assistenziale e socio sanitario più appropriate alla specifica situazione di bisogno segnalata.

Il servizio fornisce anche supporto operativo, formativo e monitoraggio rispetto alle persone (badanti o familiari) di cui la famiglia si

avvale per l'assistenza del proprio congiunto.

Il servizio di trasporto prelievi garantisce il ritiro e la consegna presso i laboratori di analisi delle provette prelevate dal domicilio

dell'utente. Si tratta di un servizio importante a favore soprattutto dell'utenza anziana che ha difficoltà di movimento sul territorio.

L'attività viene svolta a supporto del servizio infermieristico territoriale nei comuni di Rovereto, Mori, Volano, Calliano e Terragnolo.

È un servizio di trasporto e consegna a domicilio della spesa realizzata dalla persona anziana, svolto in convezione con il Sait e con la

cooperativa sociale Alisei.

Questo servizio è assicurato nel comune di Rovereto e prevede il pagamento di un costo aggiuntivo di 5 euro se non soci e di 3,50 Euro

se soci coop.

La cooperativa realizza anche il servizio “Coopacasa” domiciliazione spesa nel comune di Trento.

La cooperativa è in grado di assicurare alle persone impossibilitate, anche provvisoriamente, a deambulare autonomamente e che

vivono in condizioni di solitudine, il servizio di effettuazione e recapito a domicilio della spesa senza alcun costo aggiuntivo, previa

comunicazione telefonica dell'ordine al centralino della cooperativa.

È un servizio di organizzazione di occasioni di vacanza dedicato sia a persone anziane e/o diversamente abili, sia a gruppi di famiglie,

per rendere accessibile la fruizione di momenti di riposo e ricreazione altrimenti difficoltosi.

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A CHI È RIVOLTO / CARATTERISTICHE DEGLI UTENTI

MODALITÀ DI CONTATTO E PRESA IN CARICO

MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL'INTERVENTO

EVENTUALI COSTI O PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

A tutta la popolazione residente nel territorio della Comunità di Valle della Vallagarina

Il servizio di turismo sociale è rivolto a tutti coloro che ne fanno richiesta, senza alcun limite territoriale.

Si accede al servizio solo telefonicamente mediante appuntamento.

Recandosi allo sportello è possibile rappresentare a personale specializzato la situazione di bisogno assistenziale vissuta dalla

famiglia. Gli operatori della cooperativa svolgono un servizio che si basa su un affiancamento preliminare della persona nella corretta

analisi del bisogno per il quale si è rivolta allo sportello: possono essere fornite semplici informazioni piuttosto che vere e proprie

proposte di intervento mirate ed integrate. Scopo precipuo della consulenza è l'attivazione di un sistema di interventi che aumenti il

livello di comfort del caregiver e la qualità della vita della persona assistita, e che abbia i caratteri della pertinenza alla situazione reale

e della sostenibilità da parte del nucleo familiare richiedente.

Il servizio è richiesto direttamente dall'azienda ospedaliera.

Il servizio può essere attivato telefonicamente contattando il centralino.

Nel comune di Rovereto prevede una compartecipazione su base ICEF, mentre negli altri comuni è gratuito.

Sportello famiglie

Servizio Trasporto prelievi

Trasporto spese a domicilio

Servizio Trasporto prelievi

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TIPOLOGIA DEL SERVIZIO / FINALITÀ E OBIETTIVI SPECIFICI

Sportello famiglie

Trasporto Prelievi

Trasporto spese a domicilio

Turismo sociale

È un servizio aperto alla comunità locale finalizzato ad accompagnare le famiglie e le persone nell'individuazione delle prestazioni di

servizio socio assistenziale e socio sanitario più appropriate alla specifica situazione di bisogno segnalata.

Il servizio fornisce anche supporto operativo, formativo e monitoraggio rispetto alle persone (badanti o familiari) di cui la famiglia si

avvale per l'assistenza del proprio congiunto.

Il servizio di trasporto prelievi garantisce il ritiro e la consegna presso i laboratori di analisi delle provette prelevate dal domicilio

dell'utente. Si tratta di un servizio importante a favore soprattutto dell'utenza anziana che ha difficoltà di movimento sul territorio.

L'attività viene svolta a supporto del servizio infermieristico territoriale nei comuni di Rovereto, Mori, Volano, Calliano e Terragnolo.

È un servizio di trasporto e consegna a domicilio della spesa realizzata dalla persona anziana, svolto in convezione con il Sait e con la

cooperativa sociale Alisei.

Questo servizio è assicurato nel comune di Rovereto e prevede il pagamento di un costo aggiuntivo di 5 euro se non soci e di 3,50 Euro

se soci coop.

La cooperativa realizza anche il servizio “Coopacasa” domiciliazione spesa nel comune di Trento.

La cooperativa è in grado di assicurare alle persone impossibilitate, anche provvisoriamente, a deambulare autonomamente e che

vivono in condizioni di solitudine, il servizio di effettuazione e recapito a domicilio della spesa senza alcun costo aggiuntivo, previa

comunicazione telefonica dell'ordine al centralino della cooperativa.

È un servizio di organizzazione di occasioni di vacanza dedicato sia a persone anziane e/o diversamente abili, sia a gruppi di famiglie,

per rendere accessibile la fruizione di momenti di riposo e ricreazione altrimenti difficoltosi.

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6.

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centro servizi per la famiglia

Lo sportello del centro Servizi Famiglie è aperto nei giorni di

martedì e giovedì pomeriggio,

dalle 14.00 alle 17.00

il sabato

dalle 09.00 alle 12.00

Il servizio spese a domicilio è garantito

dal lunedì al sabato

dalle 08.00 alle 10.00

dalle 13.00 alle 15.00

dalle 17.00 alle 19.00

Presso la sede cooperativa

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Trasporto spese a domicilio o “Coopacasa”

Il costo del servizio è fissato annualmente dal SAIT.

Servizio di Sportello: referente tecnico della cooperativa;

Servizio Spesa a domicilio: operatori e volontari;

Servizio trasporto provette: operatori

Turismo sociale: operatore addetto.

RISORSE UMANE COINVOLTE

00

centro servizi per la famiglia

Lo sportello del centro Servizi Famiglie è aperto nei giorni di

martedì e giovedì pomeriggio,

dalle 14.00 alle 17.00

il sabato

dalle 09.00 alle 12.00

Il servizio spese a domicilio è garantito

dal lunedì al sabato

dalle 08.00 alle 10.00

dalle 13.00 alle 15.00

dalle 17.00 alle 19.00

Presso la sede cooperativa

Viale Trento 49 / B

38068 Rovereto, Trento

Telefono Uffici cooperativa

0464 49 01 25

dalle 08.00 / 12.30 - 14.00 / 19.00

Trasporto spese a domicilio o “Coopacasa”

Il costo del servizio è fissato annualmente dal SAIT.

Servizio di Sportello: referente tecnico della cooperativa;

Servizio Spesa a domicilio: operatori e volontari;

Servizio trasporto provette: operatori

Turismo sociale: operatore addetto.

RISORSE UMANE COINVOLTE

L’ORIENTAMENTOALLA QUALITÀDEI SERVIZI

azioni positiveper il miglioramentodella performance

politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate

6.politiche della qualità adottate

dimensioni della qualità presidiate, indicatori e standard di riferimento

Attualmente la cooperativa sociale La Casa ha esperito il procedi-

mento di certificazione del servizio di assistenza domiciliare che

viene realizzato secondo specifiche procedure che rientrano all'in-

terno di un sistema di gestione per la qualità certificato secondo lo

standard UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il processo di gestione del

servizio è descritto e monitorato e i risultati sono annualmente veri-

ficati dall'ente di certificazione. L'adozione di prassi e regole conso-

lidate consente di tenere sotto controllo la qualità del servizio ero-

gato attraverso opportuni parametri.

Nel percorso di analisi per l'elaborazione della carta dei servizi, al

fine di dare adeguata rappresentazione del presidio operativo che

la cooperativa ha adottato per monitorare costantemente la pro-

pria performance, ciascun servizio è stato analizzato nelle sue

componenti processuali di erogazione, nonché nei fattori e nelle

variabili che intervengono a qualificarne lo svolgimento. Lo scopo

di questa procedura di indagine è la rilevazione delle componenti

(fisiche, organizzative, competenziali) che sono considerate predit-

tive di performance di servizio efficaci e, come tali, sistematica-

mente controllate e verificate dalla cooperativa.

Con tutto ciò l'azienda rende espliciti e trasparenti i fattori di riferi-

mento per il proprio orientamento alla qualità, riconducendoli ad

un ambito di intelligibilità che pone ciascun stakeholder nelle con-

0000

6.1.

6.2.

L’ORIENTAMENTOALLA QUALITÀDEI SERVIZI

azioni positiveper il miglioramentodella performance

politiche, priorità e specifiche dimensioni presidiate

6.politiche della qualità adottate

dimensioni della qualità presidiate, indicatori e standard di riferimento

Attualmente la cooperativa sociale La Casa ha esperito il procedi-

mento di certificazione del servizio di assistenza domiciliare che

viene realizzato secondo specifiche procedure che rientrano all'in-

terno di un sistema di gestione per la qualità certificato secondo lo

standard UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il processo di gestione del

servizio è descritto e monitorato e i risultati sono annualmente veri-

ficati dall'ente di certificazione. L'adozione di prassi e regole conso-

lidate consente di tenere sotto controllo la qualità del servizio ero-

gato attraverso opportuni parametri.

Nel percorso di analisi per l'elaborazione della carta dei servizi, al

fine di dare adeguata rappresentazione del presidio operativo che

la cooperativa ha adottato per monitorare costantemente la pro-

pria performance, ciascun servizio è stato analizzato nelle sue

componenti processuali di erogazione, nonché nei fattori e nelle

variabili che intervengono a qualificarne lo svolgimento. Lo scopo

di questa procedura di indagine è la rilevazione delle componenti

(fisiche, organizzative, competenziali) che sono considerate predit-

tive di performance di servizio efficaci e, come tali, sistematica-

mente controllate e verificate dalla cooperativa.

Con tutto ciò l'azienda rende espliciti e trasparenti i fattori di riferi-

mento per il proprio orientamento alla qualità, riconducendoli ad

un ambito di intelligibilità che pone ciascun stakeholder nelle con-

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6.1.

6.2.

dizioni migliori per poter esprimere una valutazione di merito, tanto

a riguardo della conformità dei servizi alle specifiche garantite,

quanto alla pertinenza ed efficacia degli interventi.

Per rendere più efficacemente comprensibili tali fattori, assunti co-

me positivamente correlati alla qualità dei servizi, per ciascun con-

cetto è proposta un'operazionalizzazione (scomposizione) nelle

sue dimensioni costitutive (indicatori), vale a dire in concetti aventi

un più basso livello nella scala di generalizzazione ma legati da un

rapporto di “indicazione” ovvero di copertura semantica del signifi-

cato del termine più generale. Tecnicamente l'indicatore è conside-

rato il ponte tra il piano concettuale e quello dell'esperienza: esso ci

consente di collegarlo con una variabile effettivamente rilevabile.

Per una carta dei servizi che possa essere considerata uno stru-

mento in grado di stabilire un rapporto di reale reciprocità tra sog-

getto erogatore, utenti e stakeholder, questo legame è decisivo,

perché dà modo di fissare in maniera inequivocabile un risultato at-

teso a un valore di riferimento. Detto in altri termini, per assolvere

alla funzione pattizia di definire un sistema di garanzie per gli utenti

dei servizi o, che è lo stesso, per assumersi la responsabilità di ga-

rantire determinati standard di qualità, occorre uscire allo scoperto

e formalizzare i propri impegni.

Nelle tabelle seguenti è riportato questo percorso logico per tutte le

tipologie di servizio erogate dalla cooperativa. Nella colonna deno-

minata “fattori intervenienti sulla qualità del servizio” sono stati

collocati gli agenti della qualità, gli aspetti implicati nella generazio-

ne di performance di qualità; in quella successiva - “indicatori” -

sono riportate le sottodimensioni, le più significative componenti

costitutive i fattori di qualità; infine nella colonna degli standard

sono stati fissati, per ciascun indicatore, i valori assicurati (attesi)

dalla cooperativa mediante la propria operatività, i livelli di qualità

garantiti.

0000

PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE

CONSULENZA PSICOLOGICA AGLI OPERATORI

PRESA IN CARICO DEL CAREGIVER FAMILIARE

possesso dei requisiti richiesti dalle convenzioni in essere

partecipazione ad attività formative e di aggiornamento specifiche relative a:sicurezza sul lavoroorganizzazione aziendaleassistenza alla personarelazione d'aiuto

svolgimento di interventi formativi in situazione

è assicurato il servizi di supervisione

offerta di servizio di supporto: ascolto, counseling, assistenza psicologica, sia telefonica, sia presso il domicilio, sia presso la cooperativa

ore di SAD mensili effettuati con almeno il 63% di operatori qualificati (OSS, OSA e esperienza nel servizio di assistenza domiciliare o APSSP di almeno 24 mesi)prestazioni dei Servizi di Assistenza Domiciliare Integrata, Cure Palliative e “Progetto Alzheimer” svolti con almeno il 50% di personale titolato e il restante qualificato.

almeno 15 ore all'anno di formazione e supervisione per ciascun operatore

al verificarsi di patologie particolari o tipologie di servizio complesse

al bisogno

servizio di assistenza domiciliare (sad)fattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

dizioni migliori per poter esprimere una valutazione di merito, tanto

a riguardo della conformità dei servizi alle specifiche garantite,

quanto alla pertinenza ed efficacia degli interventi.

Per rendere più efficacemente comprensibili tali fattori, assunti co-

me positivamente correlati alla qualità dei servizi, per ciascun con-

cetto è proposta un'operazionalizzazione (scomposizione) nelle

sue dimensioni costitutive (indicatori), vale a dire in concetti aventi

un più basso livello nella scala di generalizzazione ma legati da un

rapporto di “indicazione” ovvero di copertura semantica del signifi-

cato del termine più generale. Tecnicamente l'indicatore è conside-

rato il ponte tra il piano concettuale e quello dell'esperienza: esso ci

consente di collegarlo con una variabile effettivamente rilevabile.

Per una carta dei servizi che possa essere considerata uno stru-

mento in grado di stabilire un rapporto di reale reciprocità tra sog-

getto erogatore, utenti e stakeholder, questo legame è decisivo,

perché dà modo di fissare in maniera inequivocabile un risultato at-

teso a un valore di riferimento. Detto in altri termini, per assolvere

alla funzione pattizia di definire un sistema di garanzie per gli utenti

dei servizi o, che è lo stesso, per assumersi la responsabilità di ga-

rantire determinati standard di qualità, occorre uscire allo scoperto

e formalizzare i propri impegni.

Nelle tabelle seguenti è riportato questo percorso logico per tutte le

tipologie di servizio erogate dalla cooperativa. Nella colonna deno-

minata “fattori intervenienti sulla qualità del servizio” sono stati

collocati gli agenti della qualità, gli aspetti implicati nella generazio-

ne di performance di qualità; in quella successiva - “indicatori” -

sono riportate le sottodimensioni, le più significative componenti

costitutive i fattori di qualità; infine nella colonna degli standard

sono stati fissati, per ciascun indicatore, i valori assicurati (attesi)

dalla cooperativa mediante la propria operatività, i livelli di qualità

garantiti.

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PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE

CONSULENZA PSICOLOGICA AGLI OPERATORI

PRESA IN CARICO DEL CAREGIVER FAMILIARE

possesso dei requisiti richiesti dalle convenzioni in essere

partecipazione ad attività formative e di aggiornamento specifiche relative a:sicurezza sul lavoroorganizzazione aziendaleassistenza alla personarelazione d'aiuto

svolgimento di interventi formativi in situazione

è assicurato il servizi di supervisione

offerta di servizio di supporto: ascolto, counseling, assistenza psicologica, sia telefonica, sia presso il domicilio, sia presso la cooperativa

ore di SAD mensili effettuati con almeno il 63% di operatori qualificati (OSS, OSA e esperienza nel servizio di assistenza domiciliare o APSSP di almeno 24 mesi)prestazioni dei Servizi di Assistenza Domiciliare Integrata, Cure Palliative e “Progetto Alzheimer” svolti con almeno il 50% di personale titolato e il restante qualificato.

almeno 15 ore all'anno di formazione e supervisione per ciascun operatore

al verificarsi di patologie particolari o tipologie di servizio complesse

al bisogno

servizio di assistenza domiciliare (sad)fattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

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PRESIDIO DEL PROCESSO DI EROGAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

valutazione partecipata dell'andamento del servizio

proposte di adeguamento del progetto alle nuove condizioni di vita all'assistente sociale di riferimento

istituzione di un referente del caso per le situazioni più complesse

continuità relazionale con il personale di assistenza

almeno una visita domiciliare all'anno per utente da parte del referente tecnico con raccolta del grado di soddisfazione dell'utente o del famigliare

almeno una volta all'anno

secondo necessità

organizzazione del personale operativo per équipe territorialmente competenti

stabilizzazione rapporto tra operatore e Utente. Per i servizi con:1 accesso giornaliero: 50% con lo stesso operatore e non più di 7 operatori.con più di 1 accesso giornaliero: 50% con due operatori, 70% con tre operatori e non più di 12 operatori. Per i servizi in compresenza si concorda che valgono le medesime regole, poiché il secondo operatore è da considerarsi ausiliario, da valorizzare solo in emergen-za, come persona che conosce l'utente.

adozione di strategie di operative di case management

conferimento di conoscenze e competen-ze operative

definizione congiunta del PAI da parte del referente tecnico della coop e dell'assistente sociale [previo colloquio con l'utente]

verifica di conformità e adeguatezza del PAI alla situazione reale del nucleo familiare

attribuzione dello staff di personale più adatto al caso

monitoraggio e valutazione tecnica del PAI

attivazione della figura del “referente del caso”

sempre al momento della presa in carico iniziale

svolgimento da parte dell'O.RI. delle prime prestazioni di attivazione servizio prescritte dal PAI almeno nel 95% dei casi*

attività di supervisione mensile con tutti gli operatori

almeno una riunione mensile per ciascuna equipe

DEL CAREGIVER FAMILIARE

PRESIDIO DEL PROCESSO DI EROGAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

PRESA IN CARICO

* In tutti i servizi eccetto quelli con attivazione urgente (72 ore) per i quali si provvede entro la prima settimana di servizio.

servizio di assistenza domiciliare (sad)servizio di assistenza domiciliare (sad)fattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

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PRESIDIO DEL PROCESSO DI EROGAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

valutazione partecipata dell'andamento del servizio

proposte di adeguamento del progetto alle nuove condizioni di vita all'assistente sociale di riferimento

istituzione di un referente del caso per le situazioni più complesse

continuità relazionale con il personale di assistenza

almeno una visita domiciliare all'anno per utente da parte del referente tecnico con raccolta del grado di soddisfazione dell'utente o del famigliare

almeno una volta all'anno

secondo necessità

organizzazione del personale operativo per équipe territorialmente competenti

stabilizzazione rapporto tra operatore e Utente. Per i servizi con:1 accesso giornaliero: 50% con lo stesso operatore e non più di 7 operatori.con più di 1 accesso giornaliero: 50% con due operatori, 70% con tre operatori e non più di 12 operatori. Per i servizi in compresenza si concorda che valgono le medesime regole, poiché il secondo operatore è da considerarsi ausiliario, da valorizzare solo in emergen-za, come persona che conosce l'utente.

adozione di strategie di operative di case management

conferimento di conoscenze e competen-ze operative

definizione congiunta del PAI da parte del referente tecnico della coop e dell'assistente sociale [previo colloquio con l'utente]

verifica di conformità e adeguatezza del PAI alla situazione reale del nucleo familiare

attribuzione dello staff di personale più adatto al caso

monitoraggio e valutazione tecnica del PAI

attivazione della figura del “referente del caso”

sempre al momento della presa in carico iniziale

svolgimento da parte dell'O.RI. delle prime prestazioni di attivazione servizio prescritte dal PAI almeno nel 95% dei casi*

attività di supervisione mensile con tutti gli operatori

almeno una riunione mensile per ciascuna equipe

DEL CAREGIVER FAMILIARE

PRESIDIO DEL PROCESSO DI EROGAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

PRESA IN CARICO

* In tutti i servizi eccetto quelli con attivazione urgente (72 ore) per i quali si provvede entro la prima settimana di servizio.

servizio di assistenza domiciliare (sad)servizio di assistenza domiciliare (sad)fattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

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ADOZIONE DI SISTEMI EVOLUTI PER LA COMUNICAZIONE TRA OPERATORI, COOPERATIVA E CAREGIVER E PER L'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI

TEMPESTIVITÀ DEL SERVIZIO CON CRITERI DI URGENZA

TRASPARENZA E TUTELE DELL'UTENTE

possibilità di comunicazione costante con la cooperativa

Possibilità di comunicazione tra operatori

Avvio servizio entro le 72 ore dalla segnalazione del caso

Timbratura di tutti gli accessi effettuati

Gestione Reclami e non conformità come prescritto dal Sistema Gestione Qualità

Raddoppio del centralino interno (due postazioni, di cui uno dedicato al Sad) con orari 8.00-12.30 e 14.00-19.00 integrato da segreteria telefonica udibile a distanza.

Apertura uffici 7 giorni su 7

disponibilità di cellulare aziendale per ciascun operatore d'assistenza

Registrazione mancati servizi e verifica tempo reale di servizio.

Mantenimento Sistema gestione Qualità

servizio di assistenza domiciliare (sad)fattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

00

PREPARAZIONE

PROFESSIONALE

DEL PERSONALE

CONDUCENTE

QUALITÀ DEL PARCO AUTOMEZZI

PREPARAZIONE

E SPECIALIZZAZIONE

DEL PERSONALE

ACCOMPAGNATORE

partecipazione ad attività formative e di

aggiornamento specifiche relative a:

primo soccorso

guida sicura

movimentazione carichi

età media dei veicoli

kilometraggio massimo ammesso

sistematicità dei controlli e dei tagliandi

sbarrieramento dei veicoli

comfort dei veicoli

monitoraggio sistemi di sicurezza dei

veicoli

partecipazione ad attività formative e di

aggiornamento specifiche relative a:�primo soccorso�sicurezza�guida sicura

60% del personale munito di patenti

superiori

almeno 10 ore di formazione all'anno per

ciascun conducente

max 5 anni

350.000 km

ogni due mesi

90% dei veicoli

almeno 2 autovetture con cc. > 2000

controllo annuale e revisione obbligatoria

almeno 6 ore all'anno

servizio trasporti e mobilitàfattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

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PREPARAZIONE

E SPECIALIZZAZIONE

DEL PERSONALE

ACCOMPAGNATORE

SISTEMI DI COMUNICAZIONE

TRA OPERATORE DI GUIDA,

COOPERATIVA E CAREGIVER

TEMPESTIVITÀ DEL SERVIZIO

GARANZIA DI CONTINUITÀ

RELAZIONALE

CON IL PERSONALE

DI ACCOMPAGNAMENTO

utilizzo del personale in possesso di

adeguate qualifiche professionali rispetto

alle problematiche e alle condizioni delle

persone trasportate.

disponibilità di palmare e di cellulare

aziendale per ciascun operatore

velocità nella procedura di accettazione

velocità nella procedura di attivazione

del servizio

puntualità

mantenimento dell'abbinamento tra

accompagnatore e persona trasportata

Su trasporti SAD:

qualifica di OSA

qualifica di OSS

personale qualificato [24 mesi di

esperienza nel servizio di Assistenza

domiciliare o APSSP]

tutti gli autisti

max 30 minuti

max entro 90 minuti dall'accettazione

informativa / segnalazione per ritardi

superiori ai 15 minuti

almeno nel 50% dei viaggi

almeno nel 70% dei viaggi per persone

con patologie e/o problematiche

particolari

LIBERTÀ DI DESTINAZIONE

E SCOPO DELLA FRUIZIONE

DEL SERVIZIO DI MOBILITÀ

garanzia della privacy

servizio trasporti e mobilitàfattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

servizio trasporti e mobilitàfattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

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PREPARAZIONE

E SPECIALIZZAZIONE

DEL PERSONALE

ACCOMPAGNATORE

SISTEMI DI COMUNICAZIONE

TRA OPERATORE DI GUIDA,

COOPERATIVA E CAREGIVER

TEMPESTIVITÀ DEL SERVIZIO

GARANZIA DI CONTINUITÀ

RELAZIONALE

CON IL PERSONALE

DI ACCOMPAGNAMENTO

utilizzo del personale in possesso di

adeguate qualifiche professionali rispetto

alle problematiche e alle condizioni delle

persone trasportate.

disponibilità di palmare e di cellulare

aziendale per ciascun operatore

velocità nella procedura di accettazione

velocità nella procedura di attivazione

del servizio

puntualità

mantenimento dell'abbinamento tra

accompagnatore e persona trasportata

Su trasporti SAD:

qualifica di OSA

qualifica di OSS

personale qualificato [24 mesi di

esperienza nel servizio di Assistenza

domiciliare o APSSP]

tutti gli autisti

max 30 minuti

max entro 90 minuti dall'accettazione

informativa / segnalazione per ritardi

superiori ai 15 minuti

almeno nel 50% dei viaggi

almeno nel 70% dei viaggi per persone

con patologie e/o problematiche

particolari

LIBERTÀ DI DESTINAZIONE

E SCOPO DELLA FRUIZIONE

DEL SERVIZIO DI MOBILITÀ

garanzia della privacy

servizio trasporti e mobilitàfattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

servizio trasporti e mobilitàfattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatori standard

00 00

TEMPESTIVITÀ NEL GESTIRE

LE SITUAZIONI D'EMERGENZA

MONITORAGGIO DEL CASO

FINO A SUA COMPLETA

SOLUZIONE

SUPPORTO AD UTENTE NEL GESTIRE

MOMENTI DI ANSIA E SCONFORTO

velocità nella diagnostica della

situazione

velocità di attivazione della misura di

intervento appropriata al caso

basso numero di reclami

adeguato numero di linee predisposte

per la ricezione degli allarmi

informazione di un parente nel caso

di intervento del 118

mantenimento da parte dell'operatore

del contatto con l'utente fino all'arrivo

del soccorso (se necessario)

verifica dell'esito dell'intervento richiesto

e della soddisfazione del richiedente

impiego di personale preparato

all'ascolto ed a cogliere esigenze

particolari

di norma max. 3 minuti

di norma entro max. 5 minuti

max. tre all'anno

un canale di entrata è sempre di libero

accesso

entro max. 10 minuti

Per tutti gli allarmi

Per tutti gli allarmi

PRESIDIO CAPILLARE

DEL TERRITORIO

CAPACITÀ DI TRASFERIRE

COMPETENZE

E KNOW HOW AI CAREGIVER

AMPIEZZA DELLA CASISTICA TRATTABILE

CONOSCENZA E PADRONANZA

DELLE PROCEDURE DI ATTIVAZIONE

DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI

A COMPARTECIPAZIONE PUBBLICA

OFFERTA

DI UN APPROCCIO

INTEGRATO

prossimità territoriale del soggetto erogatore rispetto al

domicilio dell'utenza

capacità di attivare risorse comunitarie

attivazione di mini corsi di movimentazione

fornitura di consulenza tecniche personalizzate

possibilità di attivare le risorse e le competenze tecnico

professionali più adatte alla natura degli interventi e dei servizi

richiesti

formulazione di consulenze e proposte di soluzione ai problemi

assistenziali concretamente praticabili e sostenibili (economica-

mente) dalla persona in stato di bisogno

disponibilità di operatori in grado di gestire al meglio il caso

trovando soluzioni ottimali (case management)

offerta di soluzioni innovative o non reperibili sul mercato o

presso le strutture pubbliche

servizio di telesoccorsocentro servizi per la famigliafattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

00 00

TEMPESTIVITÀ NEL GESTIRE

LE SITUAZIONI D'EMERGENZA

MONITORAGGIO DEL CASO

FINO A SUA COMPLETA

SOLUZIONE

SUPPORTO AD UTENTE NEL GESTIRE

MOMENTI DI ANSIA E SCONFORTO

velocità nella diagnostica della

situazione

velocità di attivazione della misura di

intervento appropriata al caso

basso numero di reclami

adeguato numero di linee predisposte

per la ricezione degli allarmi

informazione di un parente nel caso

di intervento del 118

mantenimento da parte dell'operatore

del contatto con l'utente fino all'arrivo

del soccorso (se necessario)

verifica dell'esito dell'intervento richiesto

e della soddisfazione del richiedente

impiego di personale preparato

all'ascolto ed a cogliere esigenze

particolari

di norma max. 3 minuti

di norma entro max. 5 minuti

max. tre all'anno

un canale di entrata è sempre di libero

accesso

entro max. 10 minuti

Per tutti gli allarmi

Per tutti gli allarmi

PRESIDIO CAPILLARE

DEL TERRITORIO

CAPACITÀ DI TRASFERIRE

COMPETENZE

E KNOW HOW AI CAREGIVER

AMPIEZZA DELLA CASISTICA TRATTABILE

CONOSCENZA E PADRONANZA

DELLE PROCEDURE DI ATTIVAZIONE

DEGLI STRUMENTI E DEI SERVIZI

A COMPARTECIPAZIONE PUBBLICA

OFFERTA

DI UN APPROCCIO

INTEGRATO

prossimità territoriale del soggetto erogatore rispetto al

domicilio dell'utenza

capacità di attivare risorse comunitarie

attivazione di mini corsi di movimentazione

fornitura di consulenza tecniche personalizzate

possibilità di attivare le risorse e le competenze tecnico

professionali più adatte alla natura degli interventi e dei servizi

richiesti

formulazione di consulenze e proposte di soluzione ai problemi

assistenziali concretamente praticabili e sostenibili (economica-

mente) dalla persona in stato di bisogno

disponibilità di operatori in grado di gestire al meglio il caso

trovando soluzioni ottimali (case management)

offerta di soluzioni innovative o non reperibili sul mercato o

presso le strutture pubbliche

servizio di telesoccorsocentro servizi per la famigliafattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

00

CREAZIONE E MANTENIMENTO

DI UN RAPPORTO DI FIDUCIA

CON L'UTENTE

PERSONALIZZAZIONE

DEL RAPPORTO

PROFILAZIONE

DELLA SITUAZIONE DELL'UTENTE

PRESIDIO DEL CORRETTO

UTILIZZO DEI DISPOSITIVI

DI COLLEGAMENTO

(RADIOCOMANDO)

Puntualità e sistematicità nel contatto

telefonico

Utilizzo di una modalità comunicativa

adeguata: uso del dialetto,

adeguamento del tono della voce

modulazione della durata della

telefonata sulle condizioni e sullo stato

psico-emotivo manifestato dall'utente

nel corso della conversazione (lutto,

solitudine, malessere, ecc.)

personale preparato professionalmente

all'ascolto e al dialogo empatico con

l'utente

costante aggiornamento delle condizioni

dell'utente e degli eventi significativi che

lo coinvolgono mediante compilazione

dell'apposita scheda personale on line

verifica del corretto utilizzo del

radiocomando da parte dell'utente per

allertare la centrale al bisogno

Almeno una volta alla settimana)

sempre, al verificarsi di novità significative

almeno mensilmente

00

VERIFICA FUNZIONAMENTO APPARATO

PREVENZIONE

DELLE SITUAZIONI

CRITICHE

svolgimento test di funzionamento del

radiocomando e dell'apparato ed

eventuale attivazione del servizio tecnico

di manutenzione

capacità da parte dell'operatore di

riconoscere indizi di potenziali

sopravvenienti criticità a carico

dell'utente e adozione delle misure

preventive necessarie

al termine di ogni telefonata di

telecontrollo

quando valutato necessario

servizio di telecontrolloservizio di telecontrollofattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

00

CREAZIONE E MANTENIMENTO

DI UN RAPPORTO DI FIDUCIA

CON L'UTENTE

PERSONALIZZAZIONE

DEL RAPPORTO

PROFILAZIONE

DELLA SITUAZIONE DELL'UTENTE

PRESIDIO DEL CORRETTO

UTILIZZO DEI DISPOSITIVI

DI COLLEGAMENTO

(RADIOCOMANDO)

Puntualità e sistematicità nel contatto

telefonico

Utilizzo di una modalità comunicativa

adeguata: uso del dialetto,

adeguamento del tono della voce

modulazione della durata della

telefonata sulle condizioni e sullo stato

psico-emotivo manifestato dall'utente

nel corso della conversazione (lutto,

solitudine, malessere, ecc.)

personale preparato professionalmente

all'ascolto e al dialogo empatico con

l'utente

costante aggiornamento delle condizioni

dell'utente e degli eventi significativi che

lo coinvolgono mediante compilazione

dell'apposita scheda personale on line

verifica del corretto utilizzo del

radiocomando da parte dell'utente per

allertare la centrale al bisogno

Almeno una volta alla settimana)

sempre, al verificarsi di novità significative

almeno mensilmente

00

VERIFICA FUNZIONAMENTO APPARATO

PREVENZIONE

DELLE SITUAZIONI

CRITICHE

svolgimento test di funzionamento del

radiocomando e dell'apparato ed

eventuale attivazione del servizio tecnico

di manutenzione

capacità da parte dell'operatore di

riconoscere indizi di potenziali

sopravvenienti criticità a carico

dell'utente e adozione delle misure

preventive necessarie

al termine di ogni telefonata di

telecontrollo

quando valutato necessario

servizio di telecontrolloservizio di telecontrollofattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

di norma con cadenza quindicinale

su richiesta

periodicità semestrale

almeno 4 all'anno

max 1 portata

personalizzazione del pasto secondo necessità

all'occorrenza

00 00

CURA DELLA PERSONA

SERVIZIO PULIZIA DELLE STRUTTURE

SERVIZIO DI ANIMAZIONE�LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE�INCONTRI TEMATICI�LABORATORI TEATRALI�LABORATORI DI ATTIVITÀ ESPRESSIVE

impiego di personale qualificato

frequenza delle prestazioni

frequenza servizio

controllo qualità visivo e con bioluminometro

utilizzo di prodotti ecolabel

progettazione delle attività sulla base dei bisogni e delle caratteristiche degli utenti.

possesso del diploma di estetista o acconciatore

mensile (max 12 ore mensili per l'acconciatore e max 8 ore per l'estetista) quotidiana

controllo quadrimestrale

tutti quelli presenti sul mercato

Periodicità semestrale della progettazione

formazione sul decadimento cognitivo e sulla gestione dei sintomi della malattia dementigena in occasione delle riunioni di equipe

formazione sul decadimento cognitivo e sulla gestione dei sintomi della malattia dementigena

adozione di strumenti di valutazione integrata

esistenza di più menu

possibilità di modificare il menu quotidiano

stabilità del personale di riferimento

preparazione dolci

DEGLI OPERATORI

SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEI CAREGIVER FAMILIARI

VALUTAZIONE INTEGRATA DELLE AUTONOMIE E DELLE FUNZIONALITÀ COGNITIVE DELL'ANZIANO

QUALITÀ DEL MENU

ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DIETETICHE DEL SINGOLO

ALLESTIMENTO EVENTI PARTICOLARI (FESTE, RICORRENZE)

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Gli standard fissati per ciascuna dimensione individuata come rilevante hanno lo scopo di segnalare all'utente e a tutti gli stakeholder in-

teressati di volta in volta il livello di qualità assicurata per la dimensione o per la componente di servizio a cui si riferisce. La cooperativa si im-

pegna non solo al rispetto di tale standard ma a creare i presupposti perché tale livello garantito possa essere migliorato progressivamente.

gestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anzianigestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anzianifattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

di norma con cadenza quindicinale

su richiesta

periodicità semestrale

almeno 4 all'anno

max 1 portata

personalizzazione del pasto secondo necessità

all'occorrenza

00 00

CURA DELLA PERSONA

SERVIZIO PULIZIA DELLE STRUTTURE

SERVIZIO DI ANIMAZIONE�LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE�INCONTRI TEMATICI�LABORATORI TEATRALI�LABORATORI DI ATTIVITÀ ESPRESSIVE

impiego di personale qualificato

frequenza delle prestazioni

frequenza servizio

controllo qualità visivo e con bioluminometro

utilizzo di prodotti ecolabel

progettazione delle attività sulla base dei bisogni e delle caratteristiche degli utenti.

possesso del diploma di estetista o acconciatore

mensile (max 12 ore mensili per l'acconciatore e max 8 ore per l'estetista) quotidiana

controllo quadrimestrale

tutti quelli presenti sul mercato

Periodicità semestrale della progettazione

formazione sul decadimento cognitivo e sulla gestione dei sintomi della malattia dementigena in occasione delle riunioni di equipe

formazione sul decadimento cognitivo e sulla gestione dei sintomi della malattia dementigena

adozione di strumenti di valutazione integrata

esistenza di più menu

possibilità di modificare il menu quotidiano

stabilità del personale di riferimento

preparazione dolci

DEGLI OPERATORI

SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEI CAREGIVER FAMILIARI

VALUTAZIONE INTEGRATA DELLE AUTONOMIE E DELLE FUNZIONALITÀ COGNITIVE DELL'ANZIANO

QUALITÀ DEL MENU

ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DIETETICHE DEL SINGOLO

ALLESTIMENTO EVENTI PARTICOLARI (FESTE, RICORRENZE)

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Gli standard fissati per ciascuna dimensione individuata come rilevante hanno lo scopo di segnalare all'utente e a tutti gli stakeholder in-

teressati di volta in volta il livello di qualità assicurata per la dimensione o per la componente di servizio a cui si riferisce. La cooperativa si im-

pegna non solo al rispetto di tale standard ma a creare i presupposti perché tale livello garantito possa essere migliorato progressivamente.

gestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anzianigestione delle strutture residenziali e semiresidenziali per anzianifattori intervenienti sulla qualità del serviziofattori intervenienti sulla qualità del servizio indicatoriindicatori standardstandard

DISPOSITIVIDI VERIFICAE VALUTAZIONEE TUTELADEGLI ASSISTITI

processi di valutazione partecipata

stakeholder engagement e valore sociale

7.perché valutare assieme

La Direttiva richiamata al paragrafo 1.1 – che rimane ad oggi il rife-

rimento più autorevole per la definizione della carte dei servizi - di-

sponeva che gli enti gestori di servizi di pubblica utilità dovessero

stabilire con i beneficiari (diretti, intermedi, indiretti) un rapporto si-

stematico di consultazione al fine di acquisire periodicamente la

loro valutazione sulla qualità del servizio ricevuto. Si tratta di qual-

cosa di diverso da una semplice indagine di customer satisfaction:

gli utenti dei servizi devono essere messi nella condizione di espri-

mere non una valutazione di generica o complessiva “soddisfazio-

ne”, ma entrare nel merito degli aspetti peculiari della prestazione

fruita. Questo orientamento a sottoporre al giudizio valutativo dei

beneficiari - e dei principali stakeholder - le proprie prestazioni, co-

stituisce il cuore della carta dei servizi: attivando un processo si-

stematico di valutazione condivisa si possono ottenere più obietti-

vi, che la cooperativa “La Casa” ha fatto propri:

si rende trasparente l'operato dell'organizzazione erogante, gli

obiettivi, le metodologie, la cultura aziendale di riferimento;

si stabilisce un rapporto fiduciario con gli utenti, che diventano

parte attiva del processo di erogazione e non destinatari passivi

di azioni preconfezionate dagli operatori;

si creano le condizioni per un processo di apprendimento reci-

proco che non può che generare un innalzamento della qualità

delle prestazioni;

si introduce progressivamente una concezione della valutazione

positiva, come occasione di conoscenza, anziché come strumen-

to di sanzione.

0000

7.1.

DISPOSITIVIDI VERIFICAE VALUTAZIONEE TUTELADEGLI ASSISTITI

processi di valutazione partecipata

stakeholder engagement e valore sociale

7.perché valutare assieme

La Direttiva richiamata al paragrafo 1.1 – che rimane ad oggi il rife-

rimento più autorevole per la definizione della carte dei servizi - di-

sponeva che gli enti gestori di servizi di pubblica utilità dovessero

stabilire con i beneficiari (diretti, intermedi, indiretti) un rapporto si-

stematico di consultazione al fine di acquisire periodicamente la

loro valutazione sulla qualità del servizio ricevuto. Si tratta di qual-

cosa di diverso da una semplice indagine di customer satisfaction:

gli utenti dei servizi devono essere messi nella condizione di espri-

mere non una valutazione di generica o complessiva “soddisfazio-

ne”, ma entrare nel merito degli aspetti peculiari della prestazione

fruita. Questo orientamento a sottoporre al giudizio valutativo dei

beneficiari - e dei principali stakeholder - le proprie prestazioni, co-

stituisce il cuore della carta dei servizi: attivando un processo si-

stematico di valutazione condivisa si possono ottenere più obietti-

vi, che la cooperativa “La Casa” ha fatto propri:

si rende trasparente l'operato dell'organizzazione erogante, gli

obiettivi, le metodologie, la cultura aziendale di riferimento;

si stabilisce un rapporto fiduciario con gli utenti, che diventano

parte attiva del processo di erogazione e non destinatari passivi

di azioni preconfezionate dagli operatori;

si creano le condizioni per un processo di apprendimento reci-

proco che non può che generare un innalzamento della qualità

delle prestazioni;

si introduce progressivamente una concezione della valutazione

positiva, come occasione di conoscenza, anziché come strumen-

to di sanzione.

0000

7.1.

INTERNI

0000

gli stakeholder coinvolti per ciascuna dimensione

Alla luce di queste considerazioni, la cooperativa si è predisposta

per adottare orientamento il più possibile inclusivo, volto a coinvol-

gere nei processi di valutazione periodici non solo gli utenti e i loro

caregiver, ma anche gli stakeholder più significativi, rispetto a di-

mensioni e aspetti dell'operato della cooperativa che li vedono co-

interessati. Nello schema accanto, sono elencati gli stakeholder

mappati in quanto facenti parte, a vario titolo, del network di riferi-

mento della cooperativa. Sono state scelte tre categorie di stake-

holder : beneficiari, interni, istituzionali.

Dopo aver completato la mappatura e la classificazione dei princi-

pali stakeholder appartenenti al sistema di relazioni della coopera-

tiva, l'analisi è proseguita con:

la selezione degli stakeholder più significativi da coinvolgere nei

processi di valutazione;

l'abbinamento dell'oggetto (dimensione, processo, servizio) sul

quale coinvolgere ciascun stakeholder - rappresentato dalla per-

sona referente per la cooperativa - nella valutazione;

la scelta degli strumenti più opportuni e più gestibili dalla coope-

rativa per realizzare con sistematicità la consultazione degli sta-

keholder, avendo cura di individuare soluzioni operative compati-

bili con le attività ordinarie.

7.2.

�Utenti

�Famigliari degli utenti

�Caregiver

�Comune di Rovereto

servizi sociali

�Comunità Vallagarina

servizio socio assistenziale

�Comunità Valsugana e Tesino

servizio socio assistenziale

�Consorzio della cooperazione

sociale Consolida

�APSP Borgo

RSA S.Lorenzo e S.Maria

�Sindacati

�Altre organizzazioni profit e

non profit

�CFP Opera Armida Barelli

�Coop. Sociale Alisei

�Istituti di credito

�Supermercati

�Sait

�Organi sociali

�Dipendenti

�Collaboratori

�Volontari

Soci

stakeholderistituzionali

stakeholderinterni

stakeholderbeneficiari

INTERNI

0000

gli stakeholder coinvolti per ciascuna dimensione

Alla luce di queste considerazioni, la cooperativa si è predisposta

per adottare orientamento il più possibile inclusivo, volto a coinvol-

gere nei processi di valutazione periodici non solo gli utenti e i loro

caregiver, ma anche gli stakeholder più significativi, rispetto a di-

mensioni e aspetti dell'operato della cooperativa che li vedono co-

interessati. Nello schema accanto, sono elencati gli stakeholder

mappati in quanto facenti parte, a vario titolo, del network di riferi-

mento della cooperativa. Sono state scelte tre categorie di stake-

holder : beneficiari, interni, istituzionali.

Dopo aver completato la mappatura e la classificazione dei princi-

pali stakeholder appartenenti al sistema di relazioni della coopera-

tiva, l'analisi è proseguita con:

la selezione degli stakeholder più significativi da coinvolgere nei

processi di valutazione;

l'abbinamento dell'oggetto (dimensione, processo, servizio) sul

quale coinvolgere ciascun stakeholder - rappresentato dalla per-

sona referente per la cooperativa - nella valutazione;

la scelta degli strumenti più opportuni e più gestibili dalla coope-

rativa per realizzare con sistematicità la consultazione degli sta-

keholder, avendo cura di individuare soluzioni operative compati-

bili con le attività ordinarie.

7.2.

�Utenti

�Famigliari degli utenti

�Caregiver

�Comune di Rovereto

servizi sociali

�Comunità Vallagarina

servizio socio assistenziale

�Comunità Valsugana e Tesino

servizio socio assistenziale

�Consorzio della cooperazione

sociale Consolida

�APSP Borgo

RSA S.Lorenzo e S.Maria

�Sindacati

�Altre organizzazioni profit e

non profit

�CFP Opera Armida Barelli

�Coop. Sociale Alisei

�Istituti di credito

�Supermercati

�Sait

�Organi sociali

�Dipendenti

�Collaboratori

�Volontari

Soci

stakeholderistituzionali

stakeholderinterni

stakeholderbeneficiari

0000

Nelle tabelle nella pagine seguenti sono sintetizzati i soggetti/gli

enti da consultare, i servizi/le prestazioni da sottoporre a valutazio-

ne, le dimensioni o le variabili specifiche di analisi, le persone di ri-

ferimento da coinvolgere, gli strumenti e la periodicità.

In questa prima edizione della carta dei servizi sono stati scelti i

seguenti stakeholder :

enti pubblici: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Politiche So-

ciali e Abitative, Servizio Trasporti Pubblici, Azienda Provinciale

Servizi Sanitari Distretto Sud - Ovest; Comune di Rovereto - Servi-

zi Sociali; Comunità della Vallagarina - Servizio socio assistenzia-

le; Comunità della Valsugana e Tesino - Servizio socio assisten-

ziale; APSP Borgo Valsugana - Casa di Riposo S. Lorenzo e S. Ma-

ria della Misericordia

enti privati: Centro di Formazione Professionale Opera Armida

Barelli; Cooperativa Sociale B Alisei; Supermercati SAIT

caregiver familiari e utenti: servizio domiciliare, servizio traspor-

to e mobilità, centri diurni anziani, sportello sociale, telesoccorso

telecontrollo.

0000

Nelle tabelle nella pagine seguenti sono sintetizzati i soggetti/gli

enti da consultare, i servizi/le prestazioni da sottoporre a valutazio-

ne, le dimensioni o le variabili specifiche di analisi, le persone di ri-

ferimento da coinvolgere, gli strumenti e la periodicità.

In questa prima edizione della carta dei servizi sono stati scelti i

seguenti stakeholder :

enti pubblici: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Politiche So-

ciali e Abitative, Servizio Trasporti Pubblici, Azienda Provinciale

Servizi Sanitari Distretto Sud - Ovest; Comune di Rovereto - Servi-

zi Sociali; Comunità della Vallagarina - Servizio socio assistenzia-

le; Comunità della Valsugana e Tesino - Servizio socio assisten-

ziale; APSP Borgo Valsugana - Casa di Riposo S. Lorenzo e S. Ma-

ria della Misericordia

enti privati: Centro di Formazione Professionale Opera Armida

Barelli; Cooperativa Sociale B Alisei; Supermercati SAIT

caregiver familiari e utenti: servizio domiciliare, servizio traspor-

to e mobilità, centri diurni anziani, sportello sociale, telesoccorso

telecontrollo.

00

serviziosoggetti

Provincia Autonoma di Trento

Servizio Politiche Sociali e Abitative

Provincia Autonoma di Trento

Servizio Trasporti Pubblici

Provincia Autonoma di Trento

Azienda Provinciale Servizi Sanitari

Distretto Sud - Ovest

Comune di Rovereto

Servizi Sociali

Progetto “Muoversi” Servizio di trasporto e accompagnamento

Trasporto scolastico degli alunni

�Assistenza Domiciliare Integrata

�Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative

�Centri Diurni Anziani

�Progetto Alzheimer

Assistenza domiciliareISTI

TUZ

ION

ALI

00

oggetti strumentireferenti periodicità

qualità della prestazione in relazione alle specifiche

definite contrattualmente

chiarezza, puntualità e precisione nella rendicontazione

qualità della prestazione in relazione alle specifiche

definite contrattualmente

chiarezza, puntualità e precisione nella rendicontazione

rendicontazione: analisi quantitative e qualitative

rendicontazione e dati statistici

condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per

l'attivazione del servizio più adeguato

andamento nuove sperimentazioni (es. assistente domici-

liare di quartiere)

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non

in convenzione, ma in forma diretta alle famiglie

Dirigente del Servizio

Politiche sociali e

Abitative

Capo Ufficio Servizio

Muoversi

Dirigente del Servizio

Trasporti

Direttore di Distretto

Responsabile UVM

Assessore comunale

Dirigente servizio

politiche sociali

Assistenti sociali di

riferimento

Questionario

Questionario

Questionario

Seminario di

presentazione

e analisi dei dati

Questionario

Seminario di

presentazione e analisi

dei dati

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

0000

Comunità della Vallagarina

Servizio socio assistenziale

Comunità della Valsugana e Tesino

Servizio socio assistenziale

Centro di Formazione Professionale

Opera Armida Barelli

Cooperativa Sociale B

Alisei

Assistenza domiciliare

Centro di servizi

servizio socio – educativo a favore di allievi con BES

Offerta di disponibilità di posti di lavoro per persone in

inserimento lavorativo

rendicontazione e dati statistici

condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per

l'attivazione del servizio più adeguato

andamento nuove sperimentazioni (es. assistente

domiciliare di quartiere)

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non

in convenzione, ma in forma diretta alle famiglie

rendicontazione e dati statistici

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

impatto sul PEI delle attività affidate alla coop

Adeguatezza, attuabilità, controllo e tutoraggio

Assessore comunità

Dirigente servizio

politiche sociali

Assistenti sociali di

riferimento

Assessore comunità

Dirigente servizio

politiche sociali

Assistenti sociali di

riferimento

Referente BES del CFP

Responsabile area

risorse umane

Questionario

Seminario di

presentazione e analisi

dei dati

Questionario

Questionario e incontri

trimestrali di

programmazione,

monitoraggio e verifica

durante l'anno scolastico

Questionario e incontri

trimestrali di verifica

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

oggettiserviziosoggetti strumentireferenti periodicitàIS

TITU

ZIO

NA

LI

0000

Comunità della Vallagarina

Servizio socio assistenziale

Comunità della Valsugana e Tesino

Servizio socio assistenziale

Centro di Formazione Professionale

Opera Armida Barelli

Cooperativa Sociale B

Alisei

Assistenza domiciliare

Centro di servizi

servizio socio – educativo a favore di allievi con BES

Offerta di disponibilità di posti di lavoro per persone in

inserimento lavorativo

rendicontazione e dati statistici

condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per

l'attivazione del servizio più adeguato

andamento nuove sperimentazioni (es. assistente

domiciliare di quartiere)

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

messa a disposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non

in convenzione, ma in forma diretta alle famiglie

rendicontazione e dati statistici

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

impatto sul PEI delle attività affidate alla coop

Adeguatezza, attuabilità, controllo e tutoraggio

Assessore comunità

Dirigente servizio

politiche sociali

Assistenti sociali di

riferimento

Assessore comunità

Dirigente servizio

politiche sociali

Assistenti sociali di

riferimento

Referente BES del CFP

Responsabile area

risorse umane

Questionario

Seminario di

presentazione e analisi

dei dati

Questionario

Questionario e incontri

trimestrali di

programmazione,

monitoraggio e verifica

durante l'anno scolastico

Questionario e incontri

trimestrali di verifica

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

oggettiserviziosoggetti strumentireferenti periodicità

ISTI

TUZ

ION

ALI

0000

Supermercati

SAIT

APSP Borgo Valsugana

Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericordia

Caregiver familiari e utenti

Servizio domiciliare

Caregiver familiari e utenti

Servizio trasporto e mobilità

Familiari e utenti

Centri diurni anziani

Utenti

Centro servizi per la famiglia

Familiari e utenti

Telesoccorso telecontrollo

servizio di consegna della spesa a domicilio

gestione RSA (posti non accreditati)

servizio domiciliare

servizio trasporto e mobilità

centri diurni anziani

Centro servizi per la famiglia

telesoccorso telecontrollo

rendicontazione e dati statistici

adeguatezza del servizio e rispetto delle specifiche definite

contrattualmente

rendicontazione e dati statistici

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

aspetti caratterizzanti il processo di erogazione del servizio

Responsabile area

vendite SAIT

Presidente e direttore

APSP

a campione

Questionario e incontri

trimestrali di verifica

Questionario e incontri

trimestrali presentazione

e analisi dei dati

Questionario

Questionario

Questionario

Questionario

Questionario

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

ISTI

TUZ

ION

ALI

UTE

NTI

, FA

MIG

LIA

RI,

CA

RE

GIV

ER

oggettiserviziosoggetti strumentireferenti periodicità

0000

Supermercati

SAIT

APSP Borgo Valsugana

Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericordia

Caregiver familiari e utenti

Servizio domiciliare

Caregiver familiari e utenti

Servizio trasporto e mobilità

Familiari e utenti

Centri diurni anziani

Utenti

Centro servizi per la famiglia

Familiari e utenti

Telesoccorso telecontrollo

servizio di consegna della spesa a domicilio

gestione RSA (posti non accreditati)

servizio domiciliare

servizio trasporto e mobilità

centri diurni anziani

Centro servizi per la famiglia

telesoccorso telecontrollo

rendicontazione e dati statistici

adeguatezza del servizio e rispetto delle specifiche definite

contrattualmente

rendicontazione e dati statistici

gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI

aspetti caratterizzanti il processo di erogazione del servizio

Responsabile area

vendite SAIT

Presidente e direttore

APSP

a campione

Questionario e incontri

trimestrali di verifica

Questionario e incontri

trimestrali presentazione

e analisi dei dati

Questionario

Questionario

Questionario

Questionario

Questionario

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

Annuale

ISTI

TUZ

ION

ALI

UTE

NTI

, FA

MIG

LIA

RI,

CA

RE

GIV

ER

oggettiserviziosoggetti strumentireferenti periodicità

Nel caso della Cooperativa Sociale B Alisei - circa l'offerta di di-

sponibilità di posti di lavoro per persone in inserimento lavorativo -

sono previsti oltre al Questionario incontri trimestrali di verifica per

una valutazione congiunta in ordine l'adeguatezza, all'attuabilità, e

al controllo e tutoraggio; analogamente con Supermercati SAIT,

partner nel servizio di consegna della spesa a domicilio, l'adegua-

tezza del servizio e rispetto delle specifiche definite contrattual-

mente sono monitorate e valutate annualmente mediante questio-

nario e trimestralmente con appositi incontri di verifica.

L'APSP Borgo Valsugana, in relazione alla gestione RSA (posti non

accreditati) in Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericor-

dia, è coinvolta sul piano della rendicontazione dei dati statistici e

sulla gestione coordinata del singolo caso [modifiche ed eventuali

adeguamenti del PAI] nello svolgimento di incontri trimestrali di va-

lutazione.

Infine i familiari e i caregiver degli utenti dei vari servizi saranno

coinvolti in periodiche assemblee di confronto e valutazione, asse-

condando un percorso che possa portare ad una loro rappresen-

tanza formale mediante la costituzione di un'associazione degli

utenti, con la duplice funzione di essere espressione sintetica e au-

torevole delle istanze delle famiglie e partner della cooperativa nel-

l'individuazione di soluzioni migliorative dei servizi.

tazioni (es. assistente domiciliare di quartiere), gestione coordina-

ta del singolo caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI,

messa a di-sposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in

convenzione, ma in forma diretta alle famiglie]

il Servizio socio assistenziale della Comunità della Vallagarina

per quanto riguarda il servizio di assistenza domiciliare [rendi-

contazione e dati statistici, condivisione dell'analisi delle situa-

zioni individuali per l'attivazione del servizio più adeguato, anda-

mento nuove sperimentazioni, gestione coordinata del singolo

caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI, messa a di-

sposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in convenzione,

ma in forma diretta alle famiglie];

il Servizio socio assistenziale della Comunità Valsugana e Tesino

per quanto riguarda il centro di servizi [rendicontazione e dati

statistici, gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI];

APSS centro sud e ovest: rendicontazione e dati statistici, condi-

visione dell'analisi delle situazioni individuali per l'attivazione del

servizio più adeguato, andamento nuove sperimentazioni,

Con il Centro di Formazione Professionale Opera Armida Barelli,

per quanto concerne il servizio socio - educativo a favore di allievi

con BES, oltre al questionario, si assicurano incontri trimestrali di

programmazione, monitoraggio e verifica durante l'anno scolasti-

co aventi per oggetto la verifica dell'impatto sul PEI delle attività af-

fidate alla cooperativa.

0000

modalità di realizzazione del processo di valutazione partecipata

Come riscontrabile nella tabella, le modalità di attuazione della va-

lutazione partecipata sono differenziate tanto in ragione della tipo-

logia di stakeholder, quanto in relazione alla pertinenza del punto

di vista peculiare rispetto all'oggetto (dimensione, ecc.) sul quale

chiedere l'intervento valutativo.

Lo strumento di raccolta dati prevalentemente utilizzato è il que-

stionario, che potrà essere somministrato nella forma cartacea nel

caso la compilazione riguardi gruppi di persone di numerosità limi-

tata. Qualora il campione di persone coinvolte sia di dimensioni

consistenti i questionari potranno essere compilati direttamente

on line sul sito della cooperativa nell'apposita sezione.

L'analisi dei dati e la loro rappresentazione sintetica costituisce un

primo livello di approfondimento adottato dalla cooperativa nel-

l'ambito del processo di valutazione ed è correlato alle strategie

operative per migliorare i propri servizi.

Con riguardo alla significatività di talune categorie di stakeholder,

oltre alla somministrazione dei questionari, in parte consolidando

una prassi già sperimentata, in parte introducendo nuove modalità

di consultazione, sono previste altre azioni di approfondimento.

In particolare si svolgeranno un appositi seminari annuali di pre-

sentazione e analisi dei dati con:

i Servizi Sociali del Comune di Rovereto, per quanto riguarda il

servizio di assistenza domiciliare [rendicontazione e dati stati-

stici, condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per l'atti-

vazione del servizio più adeguato, andamento nuove sperimen-

7.3.

Nel caso della Cooperativa Sociale B Alisei - circa l'offerta di di-

sponibilità di posti di lavoro per persone in inserimento lavorativo -

sono previsti oltre al Questionario incontri trimestrali di verifica per

una valutazione congiunta in ordine l'adeguatezza, all'attuabilità, e

al controllo e tutoraggio; analogamente con Supermercati SAIT,

partner nel servizio di consegna della spesa a domicilio, l'adegua-

tezza del servizio e rispetto delle specifiche definite contrattual-

mente sono monitorate e valutate annualmente mediante questio-

nario e trimestralmente con appositi incontri di verifica.

L'APSP Borgo Valsugana, in relazione alla gestione RSA (posti non

accreditati) in Casa di Riposo s. Lorenzo e S. Maria della Misericor-

dia, è coinvolta sul piano della rendicontazione dei dati statistici e

sulla gestione coordinata del singolo caso [modifiche ed eventuali

adeguamenti del PAI] nello svolgimento di incontri trimestrali di va-

lutazione.

Infine i familiari e i caregiver degli utenti dei vari servizi saranno

coinvolti in periodiche assemblee di confronto e valutazione, asse-

condando un percorso che possa portare ad una loro rappresen-

tanza formale mediante la costituzione di un'associazione degli

utenti, con la duplice funzione di essere espressione sintetica e au-

torevole delle istanze delle famiglie e partner della cooperativa nel-

l'individuazione di soluzioni migliorative dei servizi.

tazioni (es. assistente domiciliare di quartiere), gestione coordina-

ta del singolo caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI,

messa a di-sposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in

convenzione, ma in forma diretta alle famiglie]

il Servizio socio assistenziale della Comunità della Vallagarina

per quanto riguarda il servizio di assistenza domiciliare [rendi-

contazione e dati statistici, condivisione dell'analisi delle situa-

zioni individuali per l'attivazione del servizio più adeguato, anda-

mento nuove sperimentazioni, gestione coordinata del singolo

caso: modifiche ed eventuali adeguamenti del PAI, messa a di-

sposizione dati coop relativi ai servizi gestiti non in convenzione,

ma in forma diretta alle famiglie];

il Servizio socio assistenziale della Comunità Valsugana e Tesino

per quanto riguarda il centro di servizi [rendicontazione e dati

statistici, gestione coordinata del singolo caso: modifiche ed

eventuali adeguamenti del PAI];

APSS centro sud e ovest: rendicontazione e dati statistici, condi-

visione dell'analisi delle situazioni individuali per l'attivazione del

servizio più adeguato, andamento nuove sperimentazioni,

Con il Centro di Formazione Professionale Opera Armida Barelli,

per quanto concerne il servizio socio - educativo a favore di allievi

con BES, oltre al questionario, si assicurano incontri trimestrali di

programmazione, monitoraggio e verifica durante l'anno scolasti-

co aventi per oggetto la verifica dell'impatto sul PEI delle attività af-

fidate alla cooperativa.

0000

modalità di realizzazione del processo di valutazione partecipata

Come riscontrabile nella tabella, le modalità di attuazione della va-

lutazione partecipata sono differenziate tanto in ragione della tipo-

logia di stakeholder, quanto in relazione alla pertinenza del punto

di vista peculiare rispetto all'oggetto (dimensione, ecc.) sul quale

chiedere l'intervento valutativo.

Lo strumento di raccolta dati prevalentemente utilizzato è il que-

stionario, che potrà essere somministrato nella forma cartacea nel

caso la compilazione riguardi gruppi di persone di numerosità limi-

tata. Qualora il campione di persone coinvolte sia di dimensioni

consistenti i questionari potranno essere compilati direttamente

on line sul sito della cooperativa nell'apposita sezione.

L'analisi dei dati e la loro rappresentazione sintetica costituisce un

primo livello di approfondimento adottato dalla cooperativa nel-

l'ambito del processo di valutazione ed è correlato alle strategie

operative per migliorare i propri servizi.

Con riguardo alla significatività di talune categorie di stakeholder,

oltre alla somministrazione dei questionari, in parte consolidando

una prassi già sperimentata, in parte introducendo nuove modalità

di consultazione, sono previste altre azioni di approfondimento.

In particolare si svolgeranno un appositi seminari annuali di pre-

sentazione e analisi dei dati con:

i Servizi Sociali del Comune di Rovereto, per quanto riguarda il

servizio di assistenza domiciliare [rendicontazione e dati stati-

stici, condivisione dell'analisi delle situazioni individuali per l'atti-

vazione del servizio più adeguato, andamento nuove sperimen-

7.3.

0000

modalità di reclamo

[email protected]

gestione dei reclami

La procedura per la segnalazione di un disservizio può avvenire te-

lefonando direttamente al centralino della cooperativa: l'operatore

è abilitato a raccogliere la segnalazione e indirizzarla al responsa-

bile della qualità per l'attivazione delle misure di verifica previste.

Qualora l'interessato faccia richiesta di poter parlare direttamente

con il responsabile del servizio, dovrà comunicare i propri riferi-

menti telefonici o digitali per essere ricontattato dal referente tec-

nico competente.

In alternativa la segnalazione di reclamo o di disservizio può avve-

nire per iscritto utilizzando la casella di posta elettronica

o mediante lettera postale indirizzata la responsabile per la qualità.

La cooperativa si impegna a dare un riscontro a ciascun reclamo

entro e non oltre 5 giorni dalla data di ricevimento della segnalazio-

ne mediante comunicazione scritta o incontro con gli interessati.

valorizzazione dei contributi

Nell'ambito delle procedure adottate dalla cooperativa nel proprio

sistema qualità, sono previste l'analisi sistematica e l'eventuale

adozione di misure correttive finalizzate a rimuovere i fattori all'ori-

gine del disservizio e a minimizzare il rischio del loro ripetersi.

In tal modo il dialogo con la comunità diventa un momento privi-

legiato per l'apprendimento organizzativo e per il miglioramento

continuo della qualità dei servizi offerti. Questo approccio alla ge-

stione della cooperativa intende infatti consolidare e rendere sta-

bile un rapporto di reciprocità e di ripensamento delle modalità

stesse in cui i servizi sono erogati, rendendoli sempre più appro-

priati alla natura dei bisogni e della loro evoluzione.

8.1. 8.3.

8.2.

sistemi di reclamoe loro gestione

8.

0000

modalità di reclamo

[email protected]

gestione dei reclami

La procedura per la segnalazione di un disservizio può avvenire te-

lefonando direttamente al centralino della cooperativa: l'operatore

è abilitato a raccogliere la segnalazione e indirizzarla al responsa-

bile della qualità per l'attivazione delle misure di verifica previste.

Qualora l'interessato faccia richiesta di poter parlare direttamente

con il responsabile del servizio, dovrà comunicare i propri riferi-

menti telefonici o digitali per essere ricontattato dal referente tec-

nico competente.

In alternativa la segnalazione di reclamo o di disservizio può avve-

nire per iscritto utilizzando la casella di posta elettronica

o mediante lettera postale indirizzata la responsabile per la qualità.

La cooperativa si impegna a dare un riscontro a ciascun reclamo

entro e non oltre 5 giorni dalla data di ricevimento della segnalazio-

ne mediante comunicazione scritta o incontro con gli interessati.

valorizzazione dei contributi

Nell'ambito delle procedure adottate dalla cooperativa nel proprio

sistema qualità, sono previste l'analisi sistematica e l'eventuale

adozione di misure correttive finalizzate a rimuovere i fattori all'ori-

gine del disservizio e a minimizzare il rischio del loro ripetersi.

In tal modo il dialogo con la comunità diventa un momento privi-

legiato per l'apprendimento organizzativo e per il miglioramento

continuo della qualità dei servizi offerti. Questo approccio alla ge-

stione della cooperativa intende infatti consolidare e rendere sta-

bile un rapporto di reciprocità e di ripensamento delle modalità

stesse in cui i servizi sono erogati, rendendoli sempre più appro-

priati alla natura dei bisogni e della loro evoluzione.

8.1. 8.3.

8.2.

sistemi di reclamoe loro gestione

8.

GLOSSARIO

referente tecnicosadreferente del casopaio.ri.equipeapsposaoss

8.referente tecnico

sad

pai

o.ri.

referente tecnico

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GLOSSARIO

referente tecnicosadreferente del casopaio.ri.equipeapsposaoss

8.referente tecnico

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referente tecnico

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equipe

apsp

osa

oss

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2012 IN CAMMINOVERSOL’IMPRESA SOCIALEDI COMUNITÀ la casa società cooperativa sociale / carta dei servizisocietà cooperativa sociale / 38068 rovereto (tn) / viale trento 49b / t. 0464 49 01 25 / f. 0464 49 01 30 / [email protected] / www.cooplacasa.it

LA CASA